Vai al commento



Ristorante Wen&Char!


Wendrew

Post raccomandati

Aprite lo spoiler per entrare nel ristorante!


 



 


24qs2g2.png


2gsh24j.png


3010h6x.png


bhn51i.png


2s007y0.png


nr1284.png


10r2umr.png


vg4wib.png


2e3nxhl.png


dg5ime.png


2cdbw9f.png


rhsxhc.png


14j9uyq.png


27xhv13.png


dc3tch.png


1z65w68.png



 


Il ristorante è pronto al 95%!


Ora potete mangiare leccornie deliziose e parlare con varia gente del mondo dei Pokémon! Potete infatti scrivere un post in cui dialogate con loro.


(a proposito di questo, la ragazza che lavora con me si chiama Helen, la Kimono Girl si chiama Monia, il Cameriere si chiama Jack, il grassone si chiama Jan e sua moglie Lidia, la Lottatrice si chiama Chunnie e la bambina che sta attaccata a Jasmine si chiama Lilia).


 


Finalmente sono in grado di assumere voi utenti come Camerieri, come Kimono Girls/Boys o come Cuochi!


I Camerieri fanno quello che faccio io, cioè, quando il cliente dice il menu desiderato, il Cameriere glielo dà  e gli dice il prezzo. Pagato il prezzo dal cliente, il Cameriere lo ringrazia (è obbligatorioh, a meno che il cliente non sia particolarmente antipatico lol)


I Cuochi fanno l'altra cosa che faccio io: creare piatti con paint. Usando gli sprite dei Pokémon e qualche edit, i cuochi cucineranno tante deliziose leccornie da aggiungere al menù!


Le Kimono Girls/Boys possono ogni tanto scrivere poesie in rima che io trascriverò sulla pagina principale.


Attenzione! I posti sono limitati! Per il momento massimo 4 camerieri e 4 Kimono Girls/Boys! Per il momento ci sono  1 Cameriere, zero Kimono e zero cuochi. Ecco i miei dipendenti:



Camerieri:


Jack (il cameriere base non licenziabile)


Pika pika 2vmhatv.png


-


-


-


 


Kimono:


Monia (la Kimono Girl base non licenziabile)


-


-


-


-



Attenzione perché se non mi piace come vi comportate, se non rispettate i vostri incarichi o se fate gli scansafatiche vi potrei licenziare!


 


Ecco la mia FanFic sul ristorante, ovvero "A Pokémon Story: Ristorante Wen&Char"



A Pokémon story: Ristorante Wen&Char


 


Saga del chiosco di hot dog



 


Capitolo 1: Sogno d'infanzia



Quando ero piccolo i Pokémon mi erano sempre piaciuti. Ma il mio sogno non era quello di diventare un allenatore di Pokémon. Volevo aprire un ristorante in cui umani e Pokémon avrebbero potuto mangiare insieme in allegria. Volevo aprire un ristorante felice. Solo questo.


I miei genitori, al mio nono compleanno, mi fecero un regalo che mi cambiò la vita: un Pokémon, quello che preferivo fra tutti: un Charmander. Beh, in realtà  preferivo Charizard, ma sapevo già  che era proprio quello che Charmander sarebbe diventato.


Io e Charmander non ci mettemmo molto a diventare amici... e ben presto gli trasmisi la passione per i ristoranti. Così, un giorno, mi svegliò alle 5:00 del mattino. Capisco il linguaggio dei miei Pokémon, e quello che aveva detto era che "dovevamo cominciare subito a metterci al lavoro". In quel momento non capii, ma poi fui stupito di trovare in giardino pezzi di legno, chiodi e martelli. Charmander li indicava: dovevamo costruire qualcosa, ma cosa?


Io facevo quello che il mio Pokémon mi ordinava, e dal suo atteggiamento sembrava che piano piano il progetto avesse iniziato a prendere forma. Quando il lavoro fu finito, vidi che ne era uscita fuori una specie di capanna. Ma era strana... uno dei quattro muri era così basso che si vedeva perfettamente cosa succedeva dentro, ed era anche molto più spesso degli altri... era veramente un muro? E poi era molto piccola... a guardarla meglio sembrava più un bancone con muri e tetto. Un momento, bancone con muri e tetto? Ma allora era... uh?


Vidi Charmander arrivare con dei secchi di pittura: bianco, marroncino, rosa scuro, rosso e giallo. Forse confermava la mia teoria. Quella non era una capanna, ma una specie di chiosco. Forse il bianco avrebbe riempito i muri, ma il marroncino, il rosa scuro, il rosso e il giallo... mmh, marroncino, pane... rosa scuro, wurstel... rosso, ketchup... giallo, senape... hot dog! Il mio cibo preferito! Charmander aveva progettato un chiosco di hot dog! Lui annuì, e questa fu ovviamente la prova finale. Forse aveva capito che era ora di fare pratica.



 


Capitolo 2: Il chiosco



Qualche ora dopo ci eravamo procurati anche gli ingredienti, una cassa, e, per sicurezza, un minifrigo portatile pieno di lemonsucchi. Eravamo pronti ad aprire ufficialmente il chiosco, ma prima decidemmo di dormire un altro paio d'ore: era stato faticoso preparare il chiosco, e ci avevamo messo tre ore... ma appena svegli ci mettemmo subito al lavoro.


Il mio primo cliente fu un ragazzino un anno più piccolo di me di nome Jack. Io gli preparai un hot dog al volo: pane, ketchup, maionese e wurstel. "Fatto!" esclamai con orgoglio. "Ma così non è crudo?" fece il bambino per tutta risposta. Io e Charmander ci guardammo con gli occhi spalancati: aveva ragione! Poi però guardai la coda di Charmander, e un'idea mi folgorò la mente. Presi bruscamente la coda del mio Pokémon e la poggiai sul panino, dicendo: "Qualche secondo ed è cotta!". Charmander sembrava imbarazzato, ma quando capì che stava funzionando ne fu felice e orgoglioso.


Jack diede un morso al panino, e vidi i suoi occhi brillare. E anche i miei brillarono alla sola vista di un cliente felice... "E' il miglior hot-dog che abbia mai assaggiato!" esclamò "Lo dirò a tutti i bambini del paese, e domani porterò qui anche mia sorella! Sai, ha la tua età .". Ero molto felice di averlo soddisfatto e fui felice anche quando sganciò i $0,80. "Grazie!" dissi. "A te!" rispose, andandosene. Quel bambino mi avrebbe fruttato molta fortuna facendo tutta quella pubblicità ...


Infatti un'oretta dopo il mio chiosco era già  pieno di bambini affamati e pieni di soldi che volevano i miei hot dog. I miei? Ma no, i nostri! Charmander mi aiutava molto! Era lui che cuoceva gli hot dog! E poi a pensarci bene, l'idea era stata sua! Pensando quelle cose, mi venne spontaneo il nome da dare al chiosco. Così uscii e dissi a Charmander di continuare per un po' senza di me. Fu un po' difficile, ma lui ce la fece. Nel frattempo, io stavo costruendo un cartello. "Chiosco Wen&Char", questo appariva sul cartello quando fu pronto. "(Ehi, neanche Ristorante Wen&Char suona male!)†pensai in quel momento. Ma era il futuro, ora dovevo pensare al presente... così tornai al chiosco e piantai il cartello nel terreno. Charmander ne parve entusiasta, ma non c’era tempo per emozionarsi: avevamo troppo lavoro da fare!


Per tutto il giorno non ci fermammo mai, l’unica volta che uscii dal chiosco fu per costruire il cartello, ma per il resto eravamo rimasti tutto il tempo lì. A pranzo avevamo mangiato hot dog. A cena, hot dog. Rischiavamo di fare anche lo spuntino di mezzanotte. Ma poi sentii Charmander sbadigliare e guardai l’orologio: cavolo, era davvero mezzanotte! Incredibile che ci fossero ragazzi che compravano hot dog a mezzanotte... comunque chiudemmo in fretta e furia. Deludemmo qualche cliente, sì, ma anche prima di scoprire l’ora avevamo “inconsciamente†sonno! Così andammo a letto, e, prima di addormentarci, stabilimmo gli orari: 10:30 – 12:30, 16:30 – 19:30. Così eravamo sicuri di pranzare e cenare a casa e di andare a dormire senza problemi.



 


Capitolo 3: Una compagna



Il giorno dopo, grazie agli orari, mangiammo la colazione con calma ed avemmo anche il tempo di giocare un po’. Ma, alle 10:29 andammo subito ad aprire il chiosco, e puntuali fummo pronti alle 10:30. Per primo vedemmo arrivare nuovamente Jack, stavolta con una ragazza. “Ciao Wen!†disse “Avevo detto che oggi sarei tornato con mia sorella, ed eccola qua!â€. La guardai bene: dovetti ammettere che era carina... “Ciao, io sono Helen!†disse lei “Puoi preparare due hot dog per noi?â€. “O-ok...†risposi io un po’ imbarazzato. Charmander mi guardò storto, sembrava non capire... ma non ci mise molto, infatti mi lanciò subito un occhiolino. Preparati i due hot dog, li diedi ai due fratelli, loro pagarono, e poi Jack iniziò ad andarsene. “Ehi Hel... uh?†Jack aveva notato che la ragazza era rimasta davanti al mio chiosco “Che fai? Andiamo!â€. “Tu vai, io rimango un altro po’!†rispose lei ad alta voce, prima che Jack sparisse all’orizzonte alzando le spalle. Poi Helen mi guardò e aprì la bocca: “Posso essere la tua compagna?â€. Dovevo essere diventato rosso, perché Charmander mi guardo stringendo i denti e scuotendo leggermente la testa quasi per dire “No no, controllati!â€. Io non resistetti e dissi: “In che senso?â€. E subito Charmander si mise un palmo sulla faccia. Helen mi guardò confusa per un momento, poi sembrò aver capito, così si mise a ridere: “Intendevo collega!â€. “Oh... oooh! Ma c-certo!†feci io, rosso come un pomodoro.


Lavorammo sodo per un bel po’, visto che i clienti erano veramente tanti come il giorno precedente. In men che non si dica si erano fatte le 12:30, quindi chiudemmo il chiosco. Charmander, mi guardò con gli occhi socchiusi e a braccia conserte. Già ! pensai. “He... hem... Helen, vorresti...†dissi. “Cosa?†mi interrupper lei. “Ecco, Helen, vuoi... rimanere a pranzo da me?â€. “Certo! Eheh!†rispose lei. Charmander sorrise. Mentre stavamo mangiando una semplice pasta con e basilico, Helen iniziò a parlare: “Sei fortunatoâ€. “Uh?†feci io. “Tu hai un Pokémon che ti vuole bene ed è felice di stare con te...†disse guardando Charmander, che sembrò avere un’aria confusa. “Tranquilla, un giorno anche tu avrai un Pokémon tutto tuo.†la consolai io. “Ma i miei genitori sono troppo poveri per poterselo permettere. Una sola Pokéball costa 200$. E pensa se fallisse...†rispose Helen. Io stetti in silenzio per un po’: avevo avuto un’idea. Dopo mangiato giocammo fino alle 16:29, poi aprimmo il chiosco. Prima che arrivasse il primo cliente, chiesi a Helen: “Quando è il tuo compleanno?â€. “22 Agosto†rispose “e il tuo?â€. “18 Aprile...†feci io. Era ancora Giugno, ma non avrei dimenticato il suo compleanno, né il regalo che avevo in mente per lei...


Lavorammo di nuovo un bel po’, servendo hot dog e guadagnando soldi, finché non arrivarono le 19:30 e richiudemmo il piccolo negozio. “E’ tardi! Mamma si preoccuperà ! Vado!†disse la mia amica. “Aspetta†la interruppi io “Ti accompagno!â€. Così io, lei e Charmander ci mettemmo in cammino. Charmander ci stava dietro, guardandoci con un mezzo sorriso, mentre noi parlavamo. Helen mi chiese se Charmander avesse una sua Pokéball. “Sì, ma preferisce stare all’aperto.†risposi io. Per un po’ ci fu uno strano silenzio. Poi ci tenemmo per mano per un momento e ci fermammo. Ci guardammo negli occhi e ognuno vide nel dettaglio il viso dell’altra. Poi diventammo entrambi rossi, ci lasciammo le mani e ci rigirammo. Eravamo arrivati a casa di Helen. “Allora... ciao.†disse lei. “Ciao...†risposi.



 


Capitolo 4: Un altro collega



La mattina aprimmo di nuovo il negozio. Questa volta Jack era venuto con molte più persone. Io e Charmander ci guardammo negli occhi contenti, pensando che avremmo fatto un mucchio di soldi che avremmo soddisfatto tantissimi amanti degli hot-dog. Dopo essere stati serviti, tutti se ne andarono, ma Jack rimase. “Dov’è Helen?†gli chiesi, visto che non c’era nel gruppo di ragazzini. “A casa. Fra poco verrà . Comunque, sono rimasto per chiederti una cosa.†mi rispose. Charmander sembrava incuriosito, e in realtà  anch’io... “Cosa?†chiesi. “Ecco, Wen...†rispose, un po’ intimidito “vedi, tu hai un chiosco, che quindi resta fermo qui.â€. “Beh, ovvio direi.†feci io. “Ecco, appunto. Perciò... ti farebbe comodo, ad esempio, che so... un collega che, girando per il quartiere con la sua bici, venda hot-dog un po’ dappertutto e poi ti porti il guadagno?â€. “Beh, certo, ma...†dissi io “un momento... tu vuoi che ti assuma dandoti questo incarico?â€. “Proprio così!†rispose lui “Ma, sai, per ora non c’è bisogno che mi paghi... voglio solo aiutare, ecco.â€. Io mi rivolsi verso Charmander, e lui annuì. “Ok, ci farebbe molto piacere!†confermai. “Hah, grazie!†disse Jack. Così io e Charmander avevamo ben due nuovi colleghi. Eravamo molto felici di come il nostro chiosco stesse procedendo.


Ogni mattina io e Charmander ci svegliavamo e facevamo colazione, poi, dopo aver giocato un po’, aprivamo il chiosco. Jack arrivava insieme a Helen, poi girava il quartiere in bici portando un mucchio di hot-dog mentre io e sua sorella, assieme al mio Pokémon, ci occupavamo dei clienti che venivano direttamente da noi. Ogni tanto Jack e Helen rimanevano a pranzo a casa nostra, poi riaprivamo il chiosco e, alla chiusura, li riaccompagnavo a casa. Era diventata la mia routine, ci stavo dedicando la mia vita, la mia infanzia. Era la mia passione.



 


Capitolo 5: Giorno di riposo?!



Ormai era quasi la fine di Luglio. Stavo per aprire il chiosco con Charmander, ma fui fermato da mia madre. “No no, figliolo, oggi non aprirai quel chiosco!â€. “Cosa? Ma mamma!†feci io arrabbiato. “Scusa, ma ti fa male lavorare sempre. E poi quest’estate non siamo mai andati al mare, perciò oggi andremo in spiaggia.â€. “Uffa...†feci io rassegnato, poi però mi venne un’illuminazione. “Jack, Helen e i loro genitori possono venire?â€. “Prova a chiederlo a loro.†rispose mia madre. Di corsa io e Charmander ci dirigemmo verso casa dei nostri amici, attraversando la via in fretta e furia. Arrivammo alla loro porta e bussammo. Fu Helen ad aprirci, ma sembrava avere un’aria triste. Da casa sua si sentivano delle grida e qualcosa che si rompeva. “Che vuoi?†mi chiese lei. “Ehm... vabbè, non importa...†risposi io. “No no, dì pure, tranquillo...â€. “Ecco... vuoi venire al mare con noi?â€. “...mmh... proverò a chiedere...†. Entrò dentro e dopo un po’ tornò alla porta: “Va bene. Ora ci prepariamo. Tu intanto torna dai tuoi genitori.â€. “Oh... ok†risposi io, ripercorrendo al contrario la strada assieme al mio fidato amico, a cui mi rivolsi: “Non sembrava molto entusiasta, anzi aveva un’aria triste, non trovi?â€. Charmander annuì, guardandomi dal basso verso l’alto mentre camminavamo.


Arrivammo in spiaggia. Il tepore del sole riscaldava la nostra pelle e i nostri costumi. Io, Helen e Jack ci tuffammo in acqua, mentre Charmander rimase a guardarci. Fra me e gli altri due ci fu da divertirsi: gare di nuotata, gavettoni, immersioni, partite con la palla... eppure Helen e Jack non sembravano contenti. Helen si girò verso la spiaggia, dicendo: “Mi avevano promesso che avrebbero cercato di non litigare...â€. I suoi genitori stavano litigando furiosi, mentre i miei li guardavano un po’ sconvolti. A quanto pare era questo il problema dei due fratelli. “Ragazzi, mi spiace...†feci io, triste per loro ma anche un po’ imbarazzato per la situazione in cui mi trovavo. “Niente. Tanto non è colpa tua...†rispose Jack. “Già ...†continuò Helen “comunque ormai è inevitabile. I miei genitori si separeranno molto presto...â€. Ci fu un silenzio durato solo un minuto, che però a me sembrò un’eternità . Poi, quando non ce la facevo più, lo ruppi: “Andiamo a caccia di Krabby?â€.


Arrivammo agli scogli e ci mettemmo a cercare i Krabby nascosti nella sabbia e nella roccia. Intanto chiacchieravamo del chiosco. Poi però, d’un tratto, Helen riassunse un’espressione triste. Non ce la potevo più fare a vederla così. Dovevo fare qualcosa. “Charmander, perché non fai qualche castello di sabbia con Jack?†chiese al mio Pokémon con uno sguardo quasi di preghiera, così lui annuì. “Seguimi, Helen.†dissi poi. “Ma dove andiamo?†mi chiese lei per tutta risposta. “Ora vedrai.†risposi. La feci salire sugli scogli e, saltando da uno scoglio a un altro, arrivammo all’ultimo, quello da cui si vedeva l’oceano all’orizzonte. “Non puoi sapere ciò che c’è all’orizzonte finché non lo vedi.†le dissi “Non è detto che i tuoi genitori si separeranno. Spera che non vada così, e vedrai che tutto si sitemerà .â€. “Stai dicendo sul serio?†mi chiese lei. “Certo.†risposi. Ci fu un attimo di silenzio, poi lei appoggiò la sua testa sulla mia spalla e osservammo per un po’ l’oceano.



 


Capitolo 6: Tutto si sistemerà 



Era arrivato il compleanno di Helen, eppure i genitori avevano deciso di farle il peggior regalo di sempre: avrebbero presto firmato le carte per il divorzio. Da quella volta in spiaggia non l’avevo più vista sorridere. Di sicuro per lei e suo fratello Jack era dura, ma anche per me era difficile guardarli in quello stato. Così decisi che, almeno al suo compleanno, Helen sarebbe dovuta essere felice. Quando fu l’orario di apertura e i miei colleghi vennero al chiosco, lo trovarono chiuso. “Wen non c’è?†si chiese Jack. “Non so...†rispose un po’ spaesata Helen. Ma io apparvi insieme a Charmander da dietro. “Oggi il chiosco è chiuso.†dissi. I due mi salutarono, poi mi chiesero il perché della chiusura. Io risposi che, ovviamente, era per festeggiare il compleanno di Helen. “Mmh... sei gentile ma... non c’è nulla da festeggiare...†fece lei con aria triste. Io mi avvicinai a lei e l’abbracciai. Poi aprii la bocca: “Venite con me.â€.


Mi feci seguire da Charmander, Helen e Jack per una strada che persino il mio amico Pokémon non conosceva. E poi arrivammo. “Wow...†esclamarono incantati Jack e sua sorella. Charmander sorrise estasiato. Eravamo sulla riva di un fiume che scorreva a una velocità  supersonica, ai cui lati c’erano due rive di erba rigogliosissima e di alberi alti e robusti. Ci sedemmo. “E’ proprio un bel posto Wen... grazie...†mi disse Helen con un sorriso un po’ smorzato. “Non pensare che sia finita qui!†le risposi io. Lei assunse una faccia incuriosita, e io tirai fuori dalla tasca il regalo che le avevo fatto: una PokéBall. “Wow! Grazie!†esclamò lei. “Aspetta, non ho finito, ti ho detto!†risposi io di nuovo. Aprii la sfera bianca e rossa. Ed essa lanciò un raggio rosso, che si materializzò in un Pokémon: un Bulbasaur. “Wen! Ti ringrazio tantissimo! Questo è il regalo più bello che abbia mai ricevuto!!†mi ringraziò lei in un mare di lacrime. “Hey, perché piangi?†le chiesi. “Non piango perché sono triste... piango di gioia, perché so che almeno tu mi vuoi così bene!†mi rispose. Mentre noi due chiacchieravamo, Jack giocava con Bulbasaur e Charmander. Bulbasaur si mise quasi a contatto con l’acqua, e Jack accanto a lui. Ma il terreno non resse: i due caddero nell’acqua. “-glub- Aiuto!†urlò il bambino disperato. “OH NO!!†gridò Helen. D’istinto si buttò in acqua anche lei. “Helen! Bulbasaur! Jack! Maledizione, che faccio?!†feci io in preda alla disperazione. Charmander mi chiamò a lui. Con aria decisa mi ordinò di chiamare entrambi i genitori dei miei amici. Io non mi feci attendere e chiamai subito, dando loro la notizia. In meno di due minuti erano già  lì. Io indicai i tre annegati, e loro due si diressero come razzi verso quella direzione. “DOBBIAMO SBRIGARCI!!†urlò la madre dei due. “SI’!!†rispose il padre. Ma i tre annegati stavano per arrivare al punto più terrificante di un fiume: una cascata. “AIUTO!!†gridarono Jack e Helen. I genitori, per i loro figli, riuscirono, quasi come due Conkeldurr, a buttare giù un albero in meno di dieci secondi e a far cadere il tronco poco prima della cascata, facendo in modo che toccasse entrambe le rive e che, quindi, non fosse trascinato via dalla corrente. Per fortuna i tre riuscirono ad aggrapparsi al tronco e a risalire sulla riva. La famiglia si riunì in un abbraccio strettissimo. “Resteremo sempre uniti...†disse il padre. “Sì!†rispose la madre. Tutti e cinque iniziarono a piangere, sia per la brutta avventura passata che per essersi riuniti. Poi Helen mi guardò da lontano e corse verso di me. Quando fu di fronte a me, io dissi, mentre ancora sospiravo di sollievo perché si era salvata: “Ti avevo detto che si sarebbe sistemato tutto...â€. “Avevi ragione...†rispose lei, ancora in lacrime. Ci fu un attimo di silenzio. Poi ci baciammo, e rimannemmo attaccati per qualche minuto. Era finita bene.



 


Capitolo X: Anni dopo...



Avevamo passato ben sette anni della nostra vita al chiosco. Ora eravamo maggiorenni, ed era ora di iniziare a lavorare sul serio. Ma prima -avevamo deciso- io, Helen, Jack, e i nostri Pokémon saremmo partiti per un viaggio pieno di scoperte, in modo anche da conoscere nuove ricette. I preparativi erano finiti: era ora di partire. Io e il mio Charmander, ormai diventato Charmeleon, salutammo i miei genitori, e anche Helen e il suo Ivysaur e Jack e il suo Squirtle salutarono i loro. Ci incontrammo nel mio giardino, dove tutto era iniziato. “La nostra vita... inizia ora.†dicemmo. E iniziammo a camminare verso l’uscita della città .


TO BE CONTINUED...


PROSSIMAMENTE, LA SAGA DEL VIAGGIO!



 



 


Inoltre i gelati che offro qui sono solo un assaggio di quello che trovate alla Gelateria ufficiale di Pokémon Millennium ( http://www.pokemonmillennium.net/forum/topic/15046-la-gelateria-ufficiale-di-pok%C3%A9mon-millennium/?hl=gelateria )! E se volete un dessert degno di questo nome, fate un salto alla Pasticceria ufficiale di Pokémon Millennium ( http://www.pokemonmillennium.net/forum/topic/36100-la-pasticceria-ufficiale-di-pok%C3%A9mon-millennium/page-11#entry1382038 )! Entrambe sono gestite da Porygon-Z che voglio far sentire in colpa per non avermi pubblicizzato mentre io l'ho fatto mwahahahahah


 


Ah, e date un'occhiata anche alla pagina Facebook e al canale di YoutuberCousin ( https://www.facebook.com/fcbxzfgObfhdhghyjIuik/likes ). Può sembrare che abbia 2 iscritti... ma in realtà  ne ha 40...


 


CATEGORIA CUOCHI FINALMENTE APERTA!


 


Buon pranzo! ;)


Link al commento
Condividi su altre piattaforme

*Entra nel Negozio e si accomoda in un tavolino*


*Arriva il Cameriere*


Io: "Buonasera,vorrei ordinare un Antipasto Qualità ,poi per primo "La Classica",per secondo una Clamberettis,per Contorno una Oddish Style e infine una Choconilla Slurp.Da bere dell'Acqua fresca ^^ "


Link al commento
Condividi su altre piattaforme

*si traveste da Bullo e va alla Cassa 2*


Io: Psst, Charizard! Sono io, Wen!


Char: Char? (Perché sei travestito da cliente?)


Io: Perché voglio mangiare in santa pace.


Char: Char... (Vabbè, siediti a tavola...)


*si siede*


Cameriere: Cosa vuole, signore?


Io: Antipasto Frittura, La classica, Pollow, Frisé, Chocovanilla Slurp :P e Kaboom! Cola.


Cameriere: $28,00.


Io: Tenga.


Cameriere: Grazie.


Io: A te... a lei!


*mangia*


Io: (il mio cibo è buonoh)


Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Congratulazioni! Hai attivato una promozione segreta! Dalla seconda volta in poi che vieni qui, avrai $0,50 di sconto su ogni prodotto! Quindi oggi il prezzo del pasto è di $27,50! Acqua fresca gratis!


Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Voglio dialogare con Silver.

Silver: Ah, tu sei il proprietario di questo ristorante? Sai che fa pena?

Io: Allora. Se non ti piace sta zitto e esci. Però pagherò tutte le persone del mondo per impedirti di mangiare.

Silver: :C Allora morirò di fame.

Io: Se esci vedrai che tornerai strisciando.

Silver: Lo vedremo.

*due mesi dopo*

Silver: *strisciando* Ci... boh...

Io: Mwahahahahahah! E non te lo do! ):)

*Jack da il cibo a Silver*

Io: Jack ):(

Jack: Scusa :C


Cosa esattamente, Mr. Pika? Vuoi un gelato? Oppure un paio di gamberetti o di patatine? Dimmi.

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Ok qui non si può mancare un attimo.


Pika tieni un Gelato Choconilla Slurp :D a $1,50 e le Acque Fresche gratis (grazie alla promozione segreta)


A te invece Porygon-Z, eccoti El Pokà bu. $7,00 *prende i soldi* grazie.


Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Archiviata

La discussione è ora archiviata e chiusa ad ulteriori risposte.

  • Utenti nella discussione   0 utenti

    • Nessun utente registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea...