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[MatBig] Heart and Soul


MatBig

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Dopo un'eternità ho trovato il modo di raccogliere qualche emozione e stato d'animo di questo periodo. La scuola mi ha tolto del tempo prezioso ma è proprio il tempo il soggetto principale di questa mia piccola poesia ;) 

 

 

Orologio della vita

 

È estate. La stagione del divertimento, 

In ogni dove nasce sempre un nuovo sentimento.

Fa caldo e si fa un tuffo nel mare

Tutti insieme: andiamo a nuotare?

Le discoteche pulsano fino a notte fonda, 

Si balla cavalcando la cresta dell'onda.

Ma ci sono io che ho appena terminato la maturità, 

Che per certi aspetti dovrebbe aver accresciuto la mia virilità.

Scopro che non è questo quello che io vorrei:

Conoscere in un modo diverso la mia lei.

Credendo sempre al mio carattere,

Terreno dove nessuno potrà mai controbattere. 

È il destino che ci forgia nel tempo e nello spazio,

Di amare per quello che sono non devo mai esserne sazio!

L'amore è questione di fortuna e passione,

Due stati d'animo che creano tensione.

Perché se non c'è amore, 

L'orologio non si ferma per un paio di ore.

È l'orologio che canta la tua vita,

Un simbolo della strada smarrita che ormai è andata via.

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E così, dopo svariato tempo, torno qui. Mi fa sempre piacere scrivere in questo piccolo spazio e lasciare qualcosa del mio stato d'animo nel momento in cui scrivo. Oggi però porto qualcosa di diverso. Stavolta vi porto una piccola storia che spero sia apprezzata. È una storia che mi ha toccato profondamente e mi ha fatto strappare diverse lacrime. Ma dopo vi spiegherò il perché:

 

Sfiorare la morte

 

È domenica mattina e come tutti i giorni Stefano fa una colazione abbondante e controllata. Stefano è un giovane pilota emergente. Gli ottimi risultati degli ultimi anni lo hanno portato ad avere la facoltà di poter essere collaudatore nelle scuderie più blasonate della Formula Uno.

Lui, emiliano, ha sempre vissuto tutto all'istante. La madre è andata via di casa quando Stefano non aveva nemmeno tre anni e il padre era pilota d'aerei sempre in viaggio. Stefano quindi conosceva moltissimi posti nonostante l'età precoce. Però un giorno il padre si ammalò gravemente, e come ultimo desiderio voleva portare il figlio nella vicina Maranello per visitare il quartier generale della storica Ferrari. Da lì nacque la profonda passione di Stefano di poter essere al volante della Rossa. Infatti i dirigenti si misero in contatto con gli zii del bambino, incaricati di crescerlo ed accudirlo.

Quella domenica sapeva perfettamente che vincere la gara che si sarebbe disputata nel pomeriggio avrebbe garantito un posto tra le migliori, un posto che sognava da anni. Arrivato prima di pranzo in pista, Stefano voleva fare un ulteriore giro di pista in bicicletta per studiare i punti di sorpasso e dove doversi difendere dagli attacchi degli altri piloti. Concluso il giro, rientra ai box e parla con i suoi meccanici, quelli che lo stanno aiutando a portarlo in Formula Uno. Stefano è carico e vuole trasformare tutta l'adrenalina in cattiveria agonistica. 

Uscito dalla riunione, viene fermato da un gruppo di giornalisti. Stefano risponde con il sorriso a tutte le domande che gli hanno proposto. Però uno di loro gli domanda se avesse avuto paura di andare in collisione contro un muro per la troppa adrenalina. Stefano irato lo fa allontanare e si rinchiude nel locale adibito al suo team. Non ha mai pensato ad un incidente grave. Si, ne ha avuti alcuni di brutti, ma con la veemenza in cui il giornalista ha pronunciato quelle parole ha sentito un pugno allo stomaco, un vuoto. 

Arriva il momento di scendere in pista. Stefano cerca di non pensare alle parole del disgraziato di qualche ora prima. Deve concentrarsi e non pensarci. I suoi meccanici gli augurano buona fortuna. Esce dal box e dopo il giro di pista per serrare tutte le varie componenti elettroniche, si sistema nella sua casella di partenza pronto a scattare per il giro di ricognizione e per la partenza. È il momento. Si accende la prima luce, Stefano accende il motore, si accende la seconda luce, la terza, la quarta, la quinta e infine si spengono. Sono partiti! Stefano si porta già sul rettilineo in prima posizione, affronta la prima curva fianco a fianco ad un altro pilota, ma in trazione è lui ad avere la meglio. Giro dopo giro acquisisce sempre più margine di distacco. Verso la metà della gara, entra ai box per il cambio gomme. I suoi meccanici sostituiscono i battistrada con rapidità e riparte in fretta. Rimane sempre in testa. Dopo un paio di giri però, Stefano si accorse di riconoscere tra gli spettatori una persona che aveva visto da poco. Infatti lo osservava il giornalista che aveva offeso il ragazzo. Stefano allora cercò di fargli vedere che lui può tutto. Però alla prima curva, a dieci giri dal termine, Stefano sbaglia traiettoria, va sull'erba, si gira in testacoda e si schianta frontalmente contro le barriere. I commissari avevano subito capito l'entità dell'incidente e subito interrompono la gara per i soccorsi. Stefano non si muoveva. Lui era vigile ma non riusciva a muoversi e a parlare. Pensava. Pensava a quello che fosse successo e a quello che sarebbe stato per il suo futuro. Ma poi pensò ad una frase di un pilota molto famoso, che "bisogna continuare a lottare. Anche quando c'è una piccola, piccolissima chance". Si, Stefano non doveva mollare. L'incidente sarà stato molto brutto ma comunque sarebbe andata non doveva mai smettere di mollare, fino alla fine. Fino a sfiorare la morte...

 

Questo testo è nato in ricordo del 48° compleanno di uno dei miei miti d'infanzia, Michael Schumacher. Sappiamo tutti che sono passati più di tre anni da quando ha avuto un bruttissimo incidente e che ancora non si è ripreso. Ho rivisto nel frattempo svariati video su di lui e non potevo piangere un po' sapendo le sue condizioni. Ma spero sempre che possa tornare il monumento che era una volta. #KeepFightingMichael !

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Era davvero da tantissimo tempo che non mettevo piede qui. Ieri stavo mostrando il mio operato ad un mio amico ed ho provato una certa sensazione di rabbia perché ero in un periodo arido di idee. Allora ho ricordato una rabbia ancora più forte, un tradimento, che ho voluto sintetizzare con queste parole e che spero vi piacciano:

 

L'ultimo turista

 

Sembra incredibile quella prima volta che ti ho incontrata

In quel mio frangente di vita sterilizzata 

Da chi mi voleva vedere morto

Ma quando ti ho vista sono davvero risorto

Mi hai visto piangere e cadere

Però mi hai asciugato le lacrime ed offerto da bere

Acqua pura, fresca e rigenerante

E finalmente ho tirato fuori la mia anima errante

Eppure mi sembrava tutto troppo bello 

Non avendo fatto i conti con il modello

Hai scelto lui, ripudiando tutto quello che avevo di buono

E dentro di me come una campanella, un suono

Che mi dice di essere sempre me stesso

Che la vita è fatta di tante cose e non solo di sesso

Che la vita è fatta anche di queste esperienze

Che la vita è fatta per incassare delle penitenze

Tutto il mio pensiero è relativo in questo momento

Stanne certa che non è così che mi fomento

Basta vedere il tuo viso incipriarsi 

Che il tuo vecchio amore sta per incamminarsi 

Incamminarsi verso la sua meta prediletta: 

Nel magnifico regno di chi aspetta

Perché l'ultimo turista non è una persona popolare

L'importante è esser in grado di ricominciare a girare

I posti della vita dimenticati da chi non ha speranza

Perché un giorno trionferà l'eleganza 

Eppure ho ancora quel groppo in gola

Ma non interessa: ora sei da sola!

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Questo è un periodo piuttosto delicato per me: gioie immense mischiate a preoccupazioni del futuro, ma anche un po’ di me stesso. Stanotte infatti è tornata la mia carissima “vena”, che mi ha ricordato dell’esistenza del topic. E questo è il mio operato:

 

Life is life

 

Vita. Questa è la mia vita,

sentire le tue leggere dita.

Ascoltare la tua voce,

quando ti ho incontrato ero un precoce.

Adoro il tuo fiato,

meraviglia con cui mi hai deliziato.

Bello accarezzarti la pelle,

così soffice da vedere le stelle.

Stelle che però piano piano si spengono,

perché le idee vanno e vengono. 

Le idee di lasciare libera la mia anima,

portandomi a consumare anche l’ultima lacrima.

Non conosci la sofferenza che mi vive dentro,

Un colpo a destra, uno a sinistra e uno al centro.

Sempre a rialzarmi da grandi dolori,

anche stavolta mi passano sopra gli abbattitori.

Sono un uomo che cerca amore,

incapace anche di regalare un fiore.

Ma amo chi mi vuole bene,

perché strappa le mie catene.

Mi porta su nel cielo, libero e puro,

perché sei riuscito a rendermi più sicuro.

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Dopo svariati mesi torno qui a scrivere. Molte cose sono successe, alcuni “amici” andati via e altre cose nella vita che non dovrebbero accadere. È da un po’, però, che vado in giro con un taccuino dove prendo appunti su quello che vedo e sento. Così vi mostro una di queste:

 

Anticonformista

 

Ascolto da lontano una sinfonia 

apro la finestra, è primavera

che bella musica, lieta armonia 

fresca è l’aria, tranquilla e sincera.

Esco di casa e comincio a correre 

correre lontano dalla malvagità 

sono le strade da non percorrere 

inseguendo quei sogni distanti un’eternità.

Non ti arrendere piccolo guerriero

il tuo cuore è puro 

il tuo essere è sincero

e il tuo carattere ti rende sicuro. 

Solo tu puoi essere il protagonista 

col tuo fare anticonformista.

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È da un po’ che ho un periodo di confusione e che mi convince a scrivere qualche poesia. Oggi vi lascio questa, che ho scritto in soli 5 minuti, di gettito. 

 

Ai confini dell’universo

 

Ai confini dell’universo,

Alloggia un ragazzo introverso. 

Ha tanto da trasmettere, 

E lo fa sotto forma di lettere.

Nessuno le leggerà, 

La gente se ne infischierà. 

Da anni ha paura del giudizio,

E di finire in un precipizio.

Le tenebre sono il passo successivo,

Il passo finale di un ossessivo.

Per colpa delle insicurezze, 

Crollano le sue certezze.

Ma lui è più forte di tutto,

Ripara con forza il distrutto.

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Rileggevo da un po’ alcune mie poesie. Mi sembra incredibile come stia volando il tempo e come abbia trasformato la mia vena poetica nel corso degli anni. Oggi vi porto, infatti, uno dei miei ultimi elaborati che spero vi possa piacere:

 

Ruota della vita

 

Suona la sveglia,

Dici “buongiorno famiglia”.

Ma in casa non c’è nessuno,

Ora di anni ne hai ottantuno.

Nello specchio riflette un vecchietto,

Lontani i ricordi da ragazzetto.

La scuola, gli amici, la passione,

Le stampelle, le medicine, la pensione.

Il tempo è veloce e tiranno,

È come un gioco d’azzardo, di inganno.

Il gioco non vale la candela,

Sei invischiato in una ragnatela.

Gira la ruota della vita,

Gira, e la tua vita la senti svanita.

Troppe cose ancora dovevi fare,

Ma col tempo non puoi negoziare.

Questa è la ruota della vita, 

Apprezzala, cattiva ed impazzita.

Passi dai venti agli ottanta con niente,

I sogni sono utopie di un mondo inesistente.

Hai imparato in fretta cosa è giusto e cosa sbagliato,

Senza portare il rancore del passato.

La ruota della vita non aspetta altro di fare il suo lavoro,

Non è possibile scappare dal suo magnifico capolavoro.

 

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Lieta salvezza

 

Fredda è la notte odierna,

così pungente che sembra eterna.

Giace per terra un corpo silente,

nessuno lo aiuta ma non sembra morente.

Si avvicina una bambino curioso,

e gli dà un calcio, che dispettoso.

Poco dopo arriva un ragazzo sicuro,

ma passa oltre perché lui è un duro.

Un vecchietto vede la situazione da lontano,

ma non fa nulla, ha un passato da villano.

Il corpo allora comincia ad alzarsi in piedi,

guarda più volte il vecchietto e i suoi eredi.

Sono la stessa persona: cattiva, arrogante e presuntuosa,

il corpo non ha nulla se non un’anima dignitosa.

Si guarda e si punta sempre alla bellezza,

ma tutto ciò non porterà ad una lieta salvezza.

Una lieta salvezza che questa persona non meriterebbe,

perché anche al corpo, anzi, al Signor Morte, mentirebbe.

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On 31/8/2018 at 18:01, MatBig ha scritto:

Rileggevo da un po’ alcune mie poesie. Mi sembra incredibile come stia volando il tempo e come abbia trasformato la mia vena poetica nel corso degli anni. Oggi vi porto, infatti, uno dei miei ultimi elaborati che spero vi possa piacere:

 

Ruota della vita

 

Suona la sveglia,

Dici “buongiorno famiglia”.

Ma in casa non c’è nessuno,

Ora di anni ne hai ottantuno.

Nello specchio riflette un vecchietto,

Lontani i ricordi da ragazzetto.

La scuola, gli amici, la passione,

Le stampelle, le medicine, la pensione.

Il tempo è veloce e tiranno,

È come un gioco d’azzardo, di inganno.

Il gioco non vale la candela,

Sei invischiato in una ragnatela.

Gira la ruota della vita,

Gira, e la tua vita la senti svanita.

Troppe cose ancora dovevi fare,

Ma col tempo non puoi negoziare.

Questa è la ruota della vita, 

Apprezzala, cattiva ed impazzita.

Passi dai venti agli ottanta con niente,

I sogni sono utopie di un mondo inesistente.

Hai imparato in fretta cosa è giusto e cosa sbagliato,

Senza portare il rancore del passato.

La ruota della vita non aspetta altro di fare il suo lavoro,

Non è possibile scappare dal suo magnifico capolavoro.

 

 

On 18/12/2018 at 01:47, MatBig ha scritto:

Lieta salvezza

 

Fredda è la notte odierna,

così pungente che sembra eterna.

Giace per terra un corpo silente,

nessuno lo aiuta ma non sembra morente.

Si avvicina una bambino curioso,

e gli dà un calcio, che dispettoso.

Poco dopo arriva un ragazzo sicuro,

ma passa oltre perché lui è un duro.

Un vecchietto vede la situazione da lontano,

ma non fa nulla, ha un passato da villano.

Il corpo allora comincia ad alzarsi in piedi,

guarda più volte il vecchietto e i suoi eredi.

Sono la stessa persona: cattiva, arrogante e presuntuosa,

il corpo non ha nulla se non un’anima dignitosa.

Si guarda e si punta sempre alla bellezza,

ma tutto ciò non porterà ad una lieta salvezza.

Una lieta salvezza che questa persona non meriterebbe,

perché anche al corpo, anzi, al Signor Morte, mentirebbe.

 

On 29/3/2018 at 11:06, MatBig ha scritto:

Dopo svariati mesi torno qui a scrivere. Molte cose sono successe, alcuni “amici” andati via e altre cose nella vita che non dovrebbero accadere. È da un po’, però, che vado in giro con un taccuino dove prendo appunti su quello che vedo e sento. Così vi mostro una di queste:

 

Anticonformista

 

Ascolto da lontano una sinfonia 

apro la finestra, è primavera

che bella musica, lieta armonia 

fresca è l’aria, tranquilla e sincera.

Esco di casa e comincio a correre 

correre lontano dalla malvagità 

sono le strade da non percorrere 

inseguendo quei sogni distanti un’eternità.

Non ti arrendere piccolo guerriero

il tuo cuore è puro 

il tuo essere è sincero

e il tuo carattere ti rende sicuro. 

Solo tu puoi essere il protagonista 

col tuo fare anticonformista.

Mi piacciono molto continua cosi ^^ 

 

 SuicuneVersioneAnimata.gifSuicune ~AnimatoRaikouAnimato.gif.2aecabe8d8c540178d8257158076f1bb.gifRaikou ~ Animato by @Alemat

Repubblica Gialla di Alemat RioluMarciaStendardo.gif by @Alemat

 

Claude_FE_Viverna.gifClaudeFE.png Claude Fire Emblem Three Houses by @Alemat

Spoiler

 Icon Damon/ Chrom Fire Emblem by @chube

 Damon-1.png Chrom1.png          :starter:   Icon by @Diamaxus Tobirama Senju tobirama_icon.png 

 Grifontuono Phoenix Ball creata da @Mana Pok-Ball-Sprite-Zaino.png                        @Vale Art

@Korippo Lime @Vale 57be10aa82097a56c90f5dc4c70bd9a26944a0f5 

 

 

Icon by @PeterPan7zugTYj.png 

    

  

 

 

 

 

 

Fiocchi commemorazione by @Lugialeon 19/08/18

 

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Circa un anno e mezzo dopo vi porto un pezzo che ho scritto nel tempo in cui non ho più pubblicato. Spero vi possa piacere! 
 

Titolo

 

 

Un titolo per la gloria,

una ricerca per la vittoria,

Una chiave per un castello,

una vela spiegata su un battello.

Uno specchio aperto sul mare,

un armadio chiuso ad ascoltare.

Un girotondo intorno al mondo,

un tizio urla con tono furibondo.

Scatti di rabbia, improvvisi,

nessuno capisce a cosa ravvisi.

Quell’uomo cerca aiuto,

bisogna fermarlo, pare posseduto.

Tanti sono i problemi dei folli,

passi dalla certezza a grandi crolli.

Ma nessuno sa che per viaggiare, 

c’è bisogno di un grande studiare.

Serve il titolo, e questo si sa già,

ma dal mare torna in città.

Oh buon uomo, recupera il senno,

guadagna il tuo titolo e fammi un cenno.

Ce ne andremo via dalla tua sofferenza,

ora dormi che farai la differenza.

 

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Oggi per me è un giorno diciamo importante, un primo anniversario di una nuova vita e che solo ora posso raccontare. Spero possa essere di vostro gradimento perché viene dal mio profondo.

 

Colpevole

 

Un anno è già passato,

ho pagato molto il peccato.

Vittima di un tornaconto personale,

quando gli ho fatto da confessionale.

Aiutato da persone felici della mia sconfitta,

colpito alle spalle e tu zitta.

Un percorso con alti e bassi,

non si vedeva l’ora che me ne andassi.

Eppure è stato abusato il potere,

poca gratitudine verso chi ha fatto sempre il proprio dovere.

Le cose non cambieranno e ne sono consapevole,

tanto per molti qui sono solo il colpevole.

Colpevole di essere stato troppo amichevole,

ferito ma anche ucciso con fare spregevole.

Sarò stato per voi abbastanza disonorevole,

ma non sono cattivo e ormai io sono colpevole.

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Come mia consuetudine spesso alla fine della sessione estiva riprendo a pensare a quello che ho passato, quello che è successo è quello che potrà accadere. Traccio insomma un bilancio proveniente dallo stato d’animo che maggiormente sento. E a sessione conclusa spesso ritorno anche a leggere e a prendere l’ispirazione, tant’è che ho prodotto alcune poesie che vedrò in caso di aggiungere prossimamente. Intanto c’è questa, buona lettura.

 

 

Oppressione

 

Ho provato in tutti i modi a capire,

e ho cercato di non esibire.

La pazienza non è più tranquilla, 

le cose evidenti mi scoccano la scintilla.

Vergogna spesso provo nel passato,

che certi comportamenti hanno cancellato.

Ma forse è meglio così, ora parla la rabbia,

ed io finito seppellito in mezzo alla sabbia. 

Schifezze immonde del genere all’ordine del giorno,

come fosse pane quotidiano cotto in forno.

Questo senso di oppressione mi distrugge,

penso sempre che ci sia gente che sfugge.

Fugge dalla realtà e dalla sua vera identità,

oppressione anche a voi, o mancate santità.

 

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