Vai al commento

Gli Otaku "Made in Italy" e la loro irascibilità 


Tsuin-Tsuki

Post raccomandati

On 01 gennaio 2016 at 14:23, Meta_Knight ha scritto:

ho notato poi che certi giappominchia,quando si iscrivono su youtube,forum,e quant'altro,utilizzano delle combinazioni di nomi da far venire l'ulcera :fg:

 

caso vuole che ne abbia trovato una :asduj1:

 

Kira Uzumaki chan the otaku

 

giuro,sto traboccando bile e acido gastrico :asduj1:

Muoio  ahahah

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Fantastico ho letto tutti i commenti xD, allora parlando delle yaoiste infervorate, si può solo dire che sono un cancro da debellare, mentre sugli otaku in generale voglio raccontare una storia molto divertente. Una volta presi discussione con una ragazza che si vestiva a cosplay in ogni foto e sul profilo aveva roba come "chan" e in descrizione "we are fairy tail", inoltre si definiva "otaku" ed esperta, il discorso era partito dalla parola anime su cui ho sorvolato perché avevo compreso a pieno il soggetto, poi passiamo a citare qualche manga e vabbè mi nomina alcuni titoli, io gliene dico altri oltre a quelli che lei aveva nominato e che io seguivo lo stesso, fin quando gli nomino black jack, e lei mi risponde con una faccia incredula chiedendomi cosa leggessi, oltre a ciò conosceva ken solo di nome....ma vabbè era esperta. Quando pensavo infine che avessimo già toccato il fondo se ne esce dicendo che comunque gli unici manga che fanno successo sono quelli ispirato alla cultura/tradizione/mitologia giapponese, io la che pensavo al povero berserk, poi mi ricordai che aveva citato death note tra i suoi manga preferiti e allora la mandai a quel paese esponendogli i chiari riferimenti cristiani, e il paragone di L con Einstein, inutile dire che mi rispose "eh ma ci sono gli shinigami". E nulla più o meno sono così, gente che storpia un nome affibbiato a individui affetti da un disagio sociale, e lo traslano su di loro, individui affetti da disagio mentale.

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

20 ore fa, Rhaegar- ha scritto:

Fantastico ho letto tutti i commenti xD, allora parlando delle yaoiste infervorate, si può solo dire che sono un cancro da debellare, mentre sugli otaku in generale voglio raccontare una storia molto divertente. Una volta presi discussione con una ragazza che si vestiva a cosplay in ogni foto e sul profilo aveva roba come "chan" e in descrizione "we are fairy tail", inoltre si definiva "otaku" ed esperta, il discorso era partito dalla parola anime su cui ho sorvolato perché avevo compreso a pieno il soggetto, poi passiamo a citare qualche manga e vabbè mi nomina alcuni titoli, io gliene dico altri oltre a quelli che lei aveva nominato e che io seguivo lo stesso, fin quando gli nomino black jack, e lei mi risponde con una faccia incredula chiedendomi cosa leggessi, oltre a ciò conosceva ken solo di nome....ma vabbè era esperta. Quando pensavo infine che avessimo già toccato il fondo se ne esce dicendo che comunque gli unici manga che fanno successo sono quelli ispirato alla cultura/tradizione/mitologia giapponese, io la che pensavo al povero berserk, poi mi ricordai che aveva citato death note tra i suoi manga preferiti e allora la mandai a quel paese esponendogli i chiari riferimenti cristiani, e il paragone di L con Einstein, inutile dire che mi rispose "eh ma ci sono gli shinigami". E nulla più o meno sono così, gente che storpia un nome affibbiato a individui affetti da un disagio sociale, e lo traslano su di loro, individui affetti da disagio mentale.

Muoio un'altra volta.:asduj1:

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Mia sorella è un'otaku. Spero si riprenda presto, questo status ha caratteri riconducibili a una vera e propria malattia mentale. Sta sempre chiusa in camera a guardare anime, ha annullato i rapporti sociali e ritiene il Giappone il paese dei balocchi. Questo non va bene. Se anche voi vi rivedete in questa condizione, abbandonatela al più presto per il vostro bene.. Potrebbero esserci conseguenze disastrose alle quali è sempre troppo tardi per pentirsi.

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

On 3/7/2016 at 21:23, Donnerblitz ha scritto:

Mia sorella è un'otaku. Spero si riprenda presto, questo status ha caratteri riconducibili a una vera e propria malattia mentale. Sta sempre chiusa in camera a guardare anime, ha annullato i rapporti sociali e ritiene il Giappone il paese dei balocchi. Questo non va bene. Se anche voi vi rivedete in questa condizione, abbandonatela al più presto per il vostro bene.. Potrebbero esserci conseguenze disastrose alle quali è sempre troppo tardi per pentirsi.

Ti prego, "costringila" a guardare i video di Calabrese in oriente (lati positivi e negativi del Giappone e tanto altro, forse aprirà gli occhi). :sad:

Gli otaku esagerano sempre.

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Gli "otaku" italiani non hanno la più pallida idea di cosa esca dalle loro bocche: hanno letto o sentito dire da qualche parte che in Giappone, paese da loro ritenuto il supremo modello di vita e scopo finale dell'esistenza, tale parola è associata a persone che "vivono di anime, manga, action figure etc", facendosi sfuggire il dettaglio che il verbo vivono, non è usato casualmente. È lo stesso discorso degli emo finti: da qualche parte hanno sentito che "emo" significa vestirsi sempre di nero, truccarsi tanto gli occhi, essere depressi, avere il ciuffo, allora si autoaffibbiano questa categoria.

 

Mi chiedo a questo punto se da qualche parte nel mondo, ci siano dei ragazzi che si autodefiniscono "mafiosi" perchè amano la cucina italiana, sono molto attaccati alla famiglia, si vestono molto elegante, e sono dei bulletti da quattro soldi che rubano merendine al compagno di classe un po' sfigato.

Falken-N7.png

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

1 minuto fa, Strax ha scritto:

Gli "otaku" italiani non hanno la più pallida idea di cosa esca dalle loro bocche: hanno letto o sentito dire da qualche parte che in Giappone, paese da loro ritenuto il supremo modello di vita e scopo finale dell'esistenza, tale parola è associata a persone che "vivono di anime, manga, action figure etc", facendosi sfuggire il dettaglio che il verbo vivono, non è usato casualmente. È lo stesso discorso degli emo finti: da qualche parte hanno sentito che "emo" significa vestirsi sempre di nero, truccarsi tanto gli occhi, essere depressi, avere il ciuffo, allora si autoaffibbiano questa categoria.

 

Mi chiedo a questo punto se da qualche parte nel mondo, ci siano dei ragazzi che si autodefiniscono "mafiosi" perchè amano la cucina italiana, sono molto attaccati alla famiglia, si vestono molto elegante, e sono dei bulletti da quattro soldi che rubano merendine al compagno di classe un po' sfigato.

Hai ragione. 

Link al commento
Condividi su altre piattaforme

Archiviata

La discussione è ora archiviata e chiusa ad ulteriori risposte.

  • Utenti nella discussione   0 utenti

    • Nessun utente registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea...