Quello che molti di voi non hanno capito è che la parola "reboot" non è sinonimo di "stravolgimento".
Un reboot è un reset narrativo, ovvero si prende quanto fatto finora e lo si chiude in un cassetto, per aprirne un altro totalmente slegato dal precedente. E questo non significa andare in una dimensione differente del multiverso, ma proprio mettere un punto a questa linea narrativa e iniziarne una nuova.
Cosa comporterebbe nella pratica? Niente di così rilevante. Avendo all'attivo 700 e più Pokémon di sicuro non verrebbero eliminati, magari solo riordinati nel PokéDex Nazionale, visto che verrebbe meno la necessità di distinguere le generazioni passate. Si ripartirà da Kanto, o magari da una regione inedita. La regione stessa sarebbe diversa, magari più grande, con i vari luoghi disposti in modo differente, città e percorsi aggiunti per l'occasione. La trama cambierebbe totalmente, vertendo su altre tematiche magari, i personaggi potrebbero essere un mix di nuovi e già conosciuti con ruoli nella storyline uguali o diversi. La struttura (starter, palestre, team malvagio, leggendario, lega etc) potrebbe subire variazioni più o meno rilevanti, cosa già avvenuta con le prove tra l'altro. Se proprio proprio volessero spingersi oltre, porterebbero il genere più vicino a uno Zelda Breath of the Wild ma restando saldamente legati al JRPG, e togliere come in terza generazione la possibilità di trasferire le creature. Nulla più.
Pokémon resterebbe Pokémon. Con la differenza che tutto ciò che è avvenuto in passato narrativamente parlando, non è mai esistito. Se dunque incontrassimo un Ghecis a caso, non si dovrebbe pensare a lui come al villain di Unima, perché il suo background potrebbe essere stato radicalmente modificato.
Fermo restando che non è detto che ci sarà un reboot della serie.