Partiamo dalla grande verità che è alla base di tutte le pubblicità: che se ne parli bene o che se ne parli male, l’importante è che se ne parli.
In passato si è discusso della Confort Zone nella quale i prodotti Pokémon mantengono i propri clienti. Un ambiente familiare ma non troppo, in grado di portare l'utente a provare nostalgia per il passato pur apportando innovazione. Lo scopo? Mantenere vivo il marchio. La pubblicità deve sfruttare lo stesso principio, trovando un equilibrio fra il conservare l'utenza nella zona confort e cercare allo stesso tempo di farla uscire fuori, con l’intento di generare nuovo interesse.
Nel mondo del marketing la vera discriminante tra passato e presente è dovuta alla larga diffusione delle piattaforme di streaming, che forniscono una fonte inesauribile di pubblicità gratuita. Un prodotto perfetto o totalmente difettoso non trova presa nel sistema pubblicitario contemporaneo. Lo so che vi sembra una franse nonsense, ma lasciatemi spiegare.
Quello perfetto non sarà in grado di generare contrasti di opinione nell'utenza. “Il prodotto X è ottimo, cosa si può dire al riguardo? Niente. Se ne parlo, convinco dei potenziali follower a seguirmi? No. Sai una cosa? Allora non ne parlo proprio”.
D’altro canto, quello totalmente difettoso porta non poche lamentele e conflitti nell'utenza, creando molta presa negli streamer e nelle community attuali. A sua discolpa, possiamo dire che genera solo pubblicità negativa invogliando i giocatori all'abbandono del marchio.
Un prodotto di buona progettazione invece può, con un piano marketing adeguato, sfruttare questa fonte pubblicitaria.
Perché, dite? Il fatto di fornire solo spunti all'utenza e informazioni più o meno vaghe sui pregi e difetti del prodotto arreca contrasto nelle community che, a loro volta, sono portate anche solo a teorizzare sul prodotto finale. Tutto questo non fa che generare fonti di dibattito che, lasciatemelo dire, contribuiscono a spianare il terreno fertile per piattaforme come Youtube o Twitch. Piattaforme che, giustamente, fanno dell'intrattenimento la loro fonte di guadagno.
Capite? A parer mio, teorizzare su un aspetto negativo di un prodotto porta ad intrattenere il pubblico che sarà automaticamente costretto a discutere anche gli aspetti positivi. Risultato? Condurre il cliente finale all'auto-convincimento della bontà del prodotto.
La quantità di informazioni rilasciate va dosata nel tempo, seguendo l'evolversi delle varie community tramite adeguate indagine di mercato, in modo da mantenere vivo il dibattito nell'utenza.
“Ti do due perle e un sasso. Tu inizia a parlare del sasso che le perle verranno fuori da sole”. Un classico.
Ecco perché TPCI ha fatto centro, secondo me. Discriminate quanto volete il suo piano marketing, ma vedendo i risultati è in linea con l'era moderna e ampiamente di successo. Siamo sempre qui a lamentarci, ma la copia del gioco ce la portiamo a casa lo stesso.
Lasciatemi concludere con la citazione di Abathur "SC: Hearth of the Swarm":
"Eat flesh, splinter bone. Inside me, can touch it. Weave it. Spin it. Make it great. Never perfect. Perfection goal that changes. Never stops moving. Can chase, cannot catch".