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Ila

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Tutti i messaggi di Ila

  1. Ila

    Ma… grazie di cuoreee :cuore:

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    1. Macca

      Macca

      Così non me la chiedi più :smoliv:

  2. Cerco:
  3. Cerco Keldeo animato nostalgia
  4. @Macca vendi Magnemite di Kissara ~ Animato? E Mega Houndoom?
  5. Gli amori della mia vita nonché gli indiscussi padroni di casa: Polpetta e Pumpi.
  6. Quest'anno mi sono fatta un regalo bellissimo: viaggio in Giappone dal 03 al 17 aprile 2023 (sperando di vedere anche i ciliegi in fiore). Tornerò con millemila peluche dal Pokémon Center... 

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    1. Mostra commenti precedenti  14 altro
    2. Ila

      Ila

      @Tacco Infatti non volevano farmi entrare nel gruppo... Poi gli ho promesso pipe e cantieri e han cambiato idea :figo:

    3. Mana

      Mana

      Ah @Ila ero convinto con altre compagnie di viaggio tipo Animeclick o anche Banzai Dojo a Padova

    4. Spugna

      Spugna

      @Ilasei di Padova? :omgs:

  7. Cerco
  8. Rip allora quello l’ho già, sbagliato io a vedere, grazie lo stesso
  9. Ti ho preso Mew, Quanto per chary che ti prendo anche quello?
  10. Quanto per Mew?
  11. Cerco
  12. è talmente brutto che mi piace
  13. Auguri cara Rose :cuore: Anche se un po' in ritardo :cuore:

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  14. Concordo! Tra l’altro trovo le ambientazioni ricostruite veramente geniali! La cosa che mi fa ridere è che ad ogni puntata sono modalità: “Aspetta, chi è antenato di chi?!”
  15. Da grande appassionata di LOTR non potevo non guardarla! Per ora mi piace molto, devo dire Sono al terzo episodio, promette molto bene!
  16. Augurissimi!

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  17. Ho paura a chiederlo: N e Zekrom?
  18. E amore fu :cuore:

     

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    1. evilespeon

      evilespeon

      awwwwwwww che teneriiiiiiiiiiiiiiii:Cuoricini::Cuoricini2::pawmi:

  19. Ila

    We carissimo, tanti auguri :cuore:

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    1. Stills

      Stills

      Grazie di cuore:cuore:

  20. Ah, i remake. Sapete che non riesco proprio a farmeli andare a genio? Non sono mai stata un’amante del giocare a un titolo che ho già sperimentato in passato, perché mi sembra di mangiare nello stesso piatto più e più volte. Quindi mi mettete di fronte a una sfida che mi tocca molto nel personale, ma sono felice di accettarla. “Cosa potrebbe spingerti a comprare un Remake della serie Pokémon?”. Innanzitutto, l’importanza di non rompere con la tradizione. Se ho testato un vecchio titolo che mi è piaciuto, mi aspetto che quello nuovo vi sia fedele. La storia deve ripercorrere le stesse linee della precedente senza fare in modo che venga in qualche modo distorta. Il giocatore nostalgico sarà sempre alla ricerca di quelle emozioni provate nell’opera originale. Oltre alla fedeltà con la storia, a me basterebbe ritrovare semplicemente il suono di una intro, un vecchio strumento che ti ricordavi avere nella Borsa tempo fa, un volto familiare di un personaggio secondario a cui ti eri legato in passato. Ed eccolo là, quel sorrisetto che ti spunta sulla labbra: ”Che bei ricordi”. Sia chiaro, una rivisitazione di un titolo non deve essere una copia. Il player ha l’assoluta necessità di non provare noia e di aspettarsi qualcosa in più, di scovare quel dettaglio che lo invogli ad andare avanti nel gioco senza stravolgere completamente l’opera originale. È chiaro che il retrogaming preveda l’adattamento del remake agli hardware attuali. Una grafica migliore e una giocabilità più fluida farebbero sicuramente la differenza. Personaggi non più statici, scenari più sviluppati ed esplorabili, ristrutturazione di boss e livelli per renderli più contemporanei… Considerati gli enormi passi avanti fatti dal mondo videoludico attuali, le eventuali migliorie da apportare sarebbero innumerevoli. Migliorare le animazioni di battaglia è un punto che penso faccia la differenza. Siamo stufi di vedere i Pokémon semplicemente seduti sul posto nel momento in cui ricevono un colpo, o di vederli addirittura scatenare attacchi che offrono... praticamente nessun impatto. Io mi aspetto più animazioni durante una lotta, con tanto di mosse che la rendano quanto più reale possibile. Insomma, vecchi Pokémon e nuove battaglie. Un buon compromesso fra passato e presente. Vogliamo parlare di una possibile l'implementazione di nuove meccaniche di gioco o di contenuti inediti? Se io penso alla possibile inclusione di livelli di difficoltà, mi viene voglia di andare dalle case produttrici e urlare: ”SVEGLIAAA!”. Lo trovo estremamente interessante: potrei rivivere un gioco di tanto tempo fa, testato quando magari ero ragazzina, in modalità difficile. Lotte fra Pokémon e Allenatori più ardue, percorsi e mete più difficili da raggiungere, maggior difficoltà nella cattura dei mostriciattoli tascabili, meccaniche d’evoluzioni Pokémon più specifiche… Mi fate venire in mente una marea di possibilità. Un’opzione di difficoltà darebbe a ogni giocatore una scelta, consentendo sia ai fan occasionali che a quelli più accaniti di godersi la propria avventura nel modo desiderato. È davvero un peccato che finora non ci abbiano mai pensato. Trovo che al giorno d’oggi sia una delle più grandi pecche dei Remake Pokémon in generale. Per quanto riguarda i contenuti, mi viene in mente l’eventuale presenza di mini-giochi o addirittura di missioni secondarie una volta finito il titolo. Insomma, trovo che la chiave di tutto sia far assaporare al giocatore un’esperienza di gioco inedita e ricca di dettagli, rimanendo comunque in un contesto familiare. A chi non piacerebbe rivivere, magari in maniera più approfondita, un’emozione di gioco legata ai Casinò di Fiordoropoli e Azzurropoli, con tanto di implementazioni e migliorie varie? Non so, magari approfondendo la tematica delle vincite dalle Slot Machine. Sarebbe un bel passatempo, un piccolo spin-off che a mio parere renderebbe molto più innovativa l’avventura videoludica del player. I Remake dei Pokémon si sono evoluti a livello globale, rimanendo al passo con l’avanzamento della tecnologia moderna. Ogni nostalgico che si rispetti non vuole altro che tornare ad essere Allenatore e portare in battaglia il compagno a cui è più affezionato con un pizzico di magia in più. I nostri amatissimi mostriciattoli tascabili sono un po’ come la Coca-Cola: un successo inimitabile, ricco di ingredienti che vanno dal collezionismo, alle battaglie e all’accudimento. Ciò che li rende unici è la forma attraverso la quale vengono sviluppati, che genera una magia intergenerazionale che difficilmente svanirà nel tempo.
  21. Avventure mozzafiato, personaggi ben strutturati, storie infinite: le principali case cinematografiche hanno letteralmente una cassaforte di Zio Paperone in cui tuffarsi e prendere spunto per una eventuale trasposizione cinematografica. Il mondo videoludico presenta talmente tante opportunità che il fiorire di tutte queste produzioni tratte dai videogiochi non mi sorprende affatto. Io credo che la percezione di una trasposizione animata sia strettamente personale. Dipende essenzialmente dal giocatore (inteso come colui che ha vissuto in prima persona il videogioco), e dall’utente medio, ovvero chi non ha mai testato il titolo ma che comunque vuole godersi il film senza troppe pretese. Una volta venuto a conoscenza dell’annuncio di un adattamento cinematografico di un titolo, il videogiocatore viene pervaso da alte aspettative, emozioni profonde, sensazioni a pelle che probabilmente nemmeno io saprei descrivervi. Tutto questo perché io non sono una grande player, ma conosco – e convivo – con qualcuno che lo è. Prendiamo come esempio il film di Uncharted, uscito nelle sale cinematografiche non molto tempo fa. Onestamente io non pensavo nemmeno fosse tratto da un videogioco. “Mah, sicuramente farà schifo”, continuava a ripetermi Voi-Sapete-Chi“. Alla fine ha deciso comunque di dargli un’opportunità. Risultato? Da una parte io, che non facevo che ripetere:” Wao, va’ che figo Tom Holland, trama entusiasmante e colpi di scena, mi sono proprio divertita!”. E indovinate lui? Mi ha fatto una ramanzina del come e del perché facesse schifo il film. Sarò sincera, continuavo ad annuire prestando poca attenzione alle sue parole, ma… a ripensarci ora, immedesimandomi nel suo punto di vista, forse posso anche capirlo. “Io mi aspettavo che il personaggio fosse sviluppato così, invece hanno deciso di crearlo in quell’altro modo. Questa scena è stata tagliata, quell’altra fin troppo esaltata, quell’altra ancora non mi ha trasmesso niente. E questo buco nella trama? Maddai, assurdo. Nei videogiochi succedeva questo e non quell’altro”. La differenza sta proprio qui. I riadattamenti si scontrano con una comunità che conosce bene il marchio e il resto della popolazione che non lo conosce affatto. Il videogiocatore incallito pretende la piena fedeltà al gioco e raramente accetta compromessi per il bene della coerenza narrativa. D’altro canto, l’utente medio (l’ignorantone, possiamo chiamarlo così?) è poco informato, necessita di una presentazione globale dei personaggi e del background ambientale e non gli importa della coerenza al titolo originale. Insomma, finché la storia è avvincente e fruibile, tutto va bene. È ovvio che questo trend continuerà ad avere successo: l'obbiettivo del riadattamento animato è quello di far conoscere il marchio e il prodotto anche alle persone al di fuori del consueto bacino d'utenza videoludica, facendole avvicinare in maniera parallela al prodotto originale. I produttori cinematografici decidono di investire denaro per portare sullo schermo queste trasposizioni con un unico scopo: invogliare una platea più grande possibile a comprare biglietti per il cinema e spendere nel merchandise del marchio in generale. E non per fidelizzare i videogiocatori incalliti. Per farvi capire cosa intendo, vi porto un esempio basato sui feedback positivi e negativi analizzati dai punti di vista del fidelizzato e del neofita del brand. Si originano quattro possibili scenari: 1) Tutti e due hanno un’esperienza positiva nella visione del film. Il fidelizzato tesse le lodi della pellicola parlando della sua fedeltà al gioco originale. Il Neofita è portato ad interessarsi al titolo, perché se è come il film allora merita, no? 2) Trasposizione animata? Pessima per entrambi. Il fidelizzato loderà il titolo, il che porterà il Neofita ad interessarsene a sua volta. 3) Il fidelizzato ha gradito il film perché rispecchia il gioco originale, il neofita no. “Se la pellicola mi fa schifo, figuriamoci il gioco a cui è fedele!”. 4) Adattamento cinematografico super apprezzato dal Neofita, pessimo per il Fidelizzato. Se il non-player ha trovato interessante il film, sarà molto più propenso a visionare il gioco, no? Risultato finale? 3 a 1 per l’acquisizione di un nuovo utente per il brand. Il mondo videoludico e quello cinematografico rappresentano due realtà totalmente diverse. Non ci si può aspettare che un film rispecchi esattamente un videogioco, perché il termine “riadattamento” predispone una rielaborazione di un’opera originale già esistente e conosciuta. Il produttore cinematografico cercherà sempre di coinvolgere lo spettatore medio nella visione della pellicola, ingigantendo le scene, mettendone di nuove, rendendo quanto più figo possibile l’attore protagonista, dando meno spazio all’antagonista (che magari nei giochi aveva un ruolo più spiccato). In fin dei conti, deve solamente intrattenere il pubblico. E finché ci saranno persone non-player come me, il successo è assicurato. Quindi dai, videogiocatore incallito, ascolta il mio consiglio: so che è spesso inevitabile fare paragoni fra un film e un videogioco, ma cerca di mantenere basse le aspettative e prendi un po’ più alla leggera la visione di una trasposizione animata. Mettiti comodo sul divano, mangiati una bella pizza, beviti una cioccolata calda e trascorri una serata senza troppe pretese.
  22. Perché fare dei bambini quando puoi avere in casa degli animali domestici?

     

    Vi presento il nuovo arrivato in famiglia, il piccolo Polpetta (non fatevi ingannare, è un maschietto!), che farà compagnia alla mia nana malefica (ormai con noi da un annetto).

     

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    2. RoseRed

      RoseRed

      Escrementi a go-go... 

    3. Ila

      Ila

      No Rose, sono molto educati, tutto in lettiera! :) 


      Ah, lui lo abbiamo adottato, la sua precedente famiglia lo aveva abbandonato in strada sotto la pioggia battente… 

    4. evilespeon

      evilespeon

      che cosa carina che avete fatto a levare quel batuffolino dalla strada,non capirò mai certi esseri cw abbandonano gli animali 

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