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[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Draconix VS Camelia Draconix aveva l’aria pensierosa, preoccupando parecchio Rayquaza. “A cosa stai pensando, ragazzo?” Chiese il Pokémon. “A quello che è successo nel Dream World. Quando l’ho raccontato a Zania non sapeva cosa pensare. Ha detto che non le era mai capitato niente del genere. Ed era molto agitata per questa scoperta. Mi ha chiesto di riprovare ancora in futuro.” “E hai intenzione di farlo?” “Tra qualche tempo, sì. Ma per ora non voglio pensarci.” Rayquaza annuì, e lasciò il ragazzo ai propri pensieri. Draconix proseguì, affrontando allenatori e Pokémon, marciando speditamente verso Sciroccopoli. Il ragazzo si chiese quando gli White Rocket l’avrebbero chiamato di nuovo, ma fino ad allora poteva soltanto aspettare. In quel momento il telefono squillò. Colto di sorpresa il ragazzo si trovò a saltare, chiedendosi se non fosse proprio il White Rocket. A chiamarlo era invece Lino. “Ehilà, Draconix.” “Lino, che succede?” “Volevo dirti che ho perso e qualcuno ha vinto il simbolo.” Draconix rimase a bocca aperta. “Davvero?” Chiese sorpreso “Non me l’aspettavo.” “Dillo a me.” Rispose il ragazzo “Aveva tre Pokémon che non avevo mai visto prima. Erano veramente interessanti. Da quel che capisco viene da Alola.” “Alola? Mi pare di averla già sentita...” “Si trova nel mezzo dell’oceano, è un gruppo di isole senza una Lega ufficiale. Scott diceva che avevano intenzione di aprirci un edificio, ma non so se poi hanno portato avanti il progetto.” “Ho capito.” Rispose Draconix “Comunque, hai una sola sconfitta, non dovresti buttarti giù.” “E chi dice che mi sono buttato giù?” Chiese il ragazzo ridacchiando “Pensavo solo che volessi saperlo.” “Certo, grazie mille.” Rispose Draconix “Hai altre notizie?” “Beh, in verità no. Solo cinque persone finora sono riuscite a completare la sfida dei piani e raggiungermi, e soltanto una mi ha sconfitto.” “Bene allora, direi che stai andando bene. A presto.” “A presto.” Rispose il ragazzo riattaccando. “Chissà chi era questo ragazzo di Alola…” Si chiese Draconix, mentre passeggiava per le vie di Sciroccopoli. Ormai era più che pronto a sfidare la Capopalestra, ed era solo indeciso su chi usare. Sapeva che era un’allenatrice di tipo Elettro, ma sapeva anche che certe volte il vantaggio di tipo non era tutto. Dopo aver riflettuto un po’ entrò nel Centro Pokémon e scelse la squadra. Si diresse quindi alla Palestra. Prima di lui in fila c’era una ragazza. “Scusa, ma perché c’è la coda?” Chiese, osservando il cartello che chiedeva di entrare uno alla volta. “Non ne ho la minima idea.” Rispose quella “Ma non ci vedo nulla di male, in fondo. Le Palestre hanno il diritto ad avere le proprie regole.” Il ragazzo annuì ed attese. Quando fu entrata la ragazza, sapeva che non mancava molto. E finalmente, dopo una decina di minuti, la sbarra si alzò di nuovo. A quel punto capì che la causa dell’attesa erano i percorsi formati da ottovolanti monoposto, che costringevano quindi ad attendere che ognuna di esse tornasse al suo posto. Dopo averle percorse ed aver affrontato i vari allenatori, giunse infine dalla Capopalestra. “Ah, un terzo sfidante così di fila, che sorpresa. E tu saresti...?” Chiese Camelia, sorridendo. “Draconix.” “Dopo Giuls quindi un altro dei ben noti Dexholder. Ottimo, veramente ottimo. Quante medaglie hai?” “Tre.” “In tal caso ci attende un deciso tre contro tre per la medaglia. Cominciamo.” Commentò, e così dicendo schierò Emolga. Draconix rispose con Gliscor. I due Pokémon Volante si squadrarono per poi colpirsi a vicenda con Aeroassalto. Entrambi furono spinti all’indietro dall’impatto. Emolga si riprese per primo e rispose con Acrobazia. Gliscor sembrò subire, poi sorrise e approfittando della spinta subita a causa dell’attacco colpì il terreno per creare i massi necessari per colpire con Frana. Le rocce volarono verso Emolga, ed il Pokémon Volante crollò. “Ammetto che la situazione è spinosa.” Commentò Camelia “Ma io sono sempre preparata.” Aggiunse, e schierò un secondo Emolga, che cominciò colpendo con Codacciaio. Gliscor volò indietro, colpito dalla mossa, e subito dopo lanciò una Frana. Il secondo Emolga però non sembrò subire una grande quantità di danni, cogliendo di sorpresa Draconix, finché osservandolo meglio non lo vide masticare furiosamente una Bacca. “Capisco, era questo che intendevi.” Disse “Ha la bacca che riduce il danno delle mosse superefficaci di tipo Roccia. Ma perché proprio quella?” “Perché di solito le mosse Roccia sono le più comuni con cui mi scontro usando Emolga, dato che di solito chi mi sfida prepara Pokémon Terra, che usano mosse Roccia quando capiscono che contro Emolga le mosse Terra sono inutili.” Spiegò la donna. Subito dopo, Emolga colpì con Acrobazia e mandò il Gliscor al tappeto. Draconix richiamò il Pokémon e schierò Rhyperior, sorridendo. “Non so perché ma me lo aspettavo.” Commentò la donna. Emolga colpì con Codacciaio, poi una Frana lo mandò al tappeto. Era comunque riuscito a fare buoni danni al Pokémon. A quel punto in campo entrò Stunfisk, anche se chiaramente la donna non era convinta nell’usarlo. Entrambi i Pokémon colpirono con Terremoto, ed entrambi andarono al tappeto di conseguenza. “Beh, come pensavo, neanche usando Stunfisk sono riuscita a far molto contro un Pokémon così resistente. A questo punto, avrei potuto usare Zebstrika.” Poi richiamò il Pokémon e sorrise “Congratulazioni per la vittoria. Eccoti la medaglia.” Aggiunse. Draconix sorrise e la prese. Ringraziò la Capopalestra, ed uscì, soddisfatto. Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Giuls VS Camelia Giuls controllò la mappa, che Ibis fissò a propria volta. “Ormai ci siamo, no?” Chiese la ragazza. Giuls annuì. E proprio in quel momento, girando una curva, si trovarono davanti la grande città di Sciroccopoli, che si fece più grande man mano che si avvicinavano. Diversi edifici sportivi torreggiavano sulla parte nord della città, mentre al centro si trovava una cupola sotto cui si svolgeva, da quel che aveva detto Ibis, un famoso evento teatrale Pokémon. Entrati in città si diressero al Centro Pokémon, e curati i Pokémon chiesero indicazioni per la Palestra. Fu loro indicato il parco divertimenti ad est. Arrivati, trovarono la Palestra ed un curioso cartello. A quanto pareva, gli sfidanti potevano entrare solo uno alla volta. Ovviamente, il pubblico poteva passare da un altro ingresso, ed entrare in qualunque momento. “Che strano, è la prima volta che vedo una cosa del genere.” Commentò Marisio, osservando il cartello. “Beh, non importa, vorrà dire che decideremo l’ordine tirando una moneta.” Rispose Ibis, tirando fuori un Pokédollaro. Un testa o croce dopo, fu Giuls ad uscire vincitrice. Sorridendo, lei ed Ibis si misero in fila, in attesa che la sbarra che impediva l’ingresso si sollevasse. Marisio, da parte sua, si diresse all’ingresso per gli spalti. Poco dopo, la sbarra si rialzò, e Giuls entrò. A quel punto capì perché occorreva entrare uno alla volta: il percorso per raggiungere la Capopalestra era fatto di ottovolanti monoposto. Perciò, li utilizzò uno dopo l’altro per affrontare prima i vari allenatori. Arrivata in fondo – con non poche urla nel mentre – scese e osservò la Capopalestra, che riconobbe da numerosi servizi televisivi e copertine di giornali di moda. Camelia la salutò sorridendo “Benvenuta. Devi essere Giuls.” “Mi conosce?” “Tengo sempre d’occhio le allenatrici carine. Sai, non si sa mai chi può decidere di fare il mio lavoro.” Disse la donna. Giuls arrossì e la donna ridacchiò. “Ma seriamente, veniamo al sodo. Quante medaglie hai?” “Tre.” “In tal caso ci aspetta un tre contro tre. Pronta?” La ragazza annuì. Sorridendo, Camelia schierò uno Stunfisk aprendo la piscina. Giuls fissò il pesce. Poi la ragazza. Poi di nuovo il pesce. Notando la sua faccia Camelia scoppiò a ridere. “Ahahaha, immagino sia… shockante.” Disse la Capopalestra. Giuls ci mise un momento a rendersi conto della battuta. Poi sorrise e ridacchiò. “Abbastanza.” A quel punto, schierò Lanturn. Il Pokémon si gettò, e lo stesso fece quello di Camelia. “Elettro contro Elettro.” Commentò Camelia “E tu hai il vantaggio dell’immunità. Molto bene.” Giuls rifletté un momento, poi ordinò a Lanturn di attaccare con Idropompa. L’attacco acqua investì Stunfisk, che fu spinto via con parecchi più danni di quanto Giuls si aspettasse. Poi il Pokémon colpì il terreno e scagliò un Terremoto. Le onde si trasmisero attraverso l’acqua e centrarono Lanturn. Il Pokémon Elettro subì molti danni, ma a quel punto Giuls capì e ordinò di lanciare un Geloraggio. Stunfisk crollò. “Ah, vedo che hai capito che Stunfisk è Terra.” Commentò la Capopalestra. “Tu lo sapevi, vero Lanturn?” Commentò la ragazza a bassa voce. “Eh, non è divertente darti la soluzione, non credi?” “E ti stava bene andare KO?” “Come se non lo facessi ogni volta.” Giuls sospirò. “Qualcosa non va?” Chiese Camelia. “No, niente, grazie.” Camelia annuì e schierò Emolga. La Pokémon Elettro schivò un Geloraggio e colpì con Acrobazia, finendo Lanturn. “Te l’avevo… detto…” Commentò il Pokémon, svenendo. Giuls lo richiamò senza commentare, poi schierò Persian chiudendo la piscina. Il Pokémon Normale colpì con Ombrartigli ed incassò Invertivolt. Subito dopo, al posto di Emolga entrò in campo Zebstrika. La Pokémon Elettro incassò il successivo Lacerazione per poi colpire con Nitrocarica. Persian resistette e colpì con Ombrartigli, costringendo Zebstrika a tirarsi indietro. “Ce la fai a continuare, Persian?” Il Pokémon annuì, ma ovviamente non ci fu risposta. Era uno di quelli che Giuls non riusciva a capire. La Pokémon colpì con Nitrocarica di nuovo, e Persian fu scagliato via, ma essendo un gatto atterrò sulle zampe, e scagliò subito indietro un Giornopaga. Giuls si portò la mano alla cintura e sentì il portafoglio senza monete. Solo in quel momento si rese conto di quanto tempo era passato da quando aveva portato Persian con sé l’ultima volta. “Mi dispiace.” Commentò. “Niente paura, piccola.” Disse il Persian “Tutti facciamo errori.” Giuls rimase a bocca aperta “Cos…” “Oh, hai sentito?” Disse il Pokémon, schivando Nitrocarica “Bene, perché non ne potevo più di non poterti parlare e Lucario sì. Quel tipo dovrebbe imparare il suo posto. Ero già un partecipante alla Lega prima che lui nascesse.” Persian schivò Nitrocarica e colpì con Lacerazione, mandando al tappeto Zebstrika “E questo è per farvi capire cosa vuol dire essere stati alla Lega.” “Oh per favore.” Disse Lucario “Come se io non ci fossi stato.” “La mia Lega è stata più difficile.” “Hai perso contro un Pokémon contro cui sei immune.” “Ah, sì, e con chi hai perso tu?” Commentò Latias, intromettendosi nella conversazione. Lucario sospirò “Non ha senso litigare con… Acrobazia.” “Cosa?” Chiese Persian, poi un’Acrobazia lo centrò in pieno: l’Emolga era entrato in campo. Già allo stremo, il Pokémon scagliò un’ultima Lacerazione, poi Aeroassalto lo centrò e lo mandò al tappeto. Giuls sentì Lucario ridere. 'Chissà cos'è successo…' Si chiese Giuls, fissando il Pokémon al tappeto. Poi richiamò Persian e schierò Lopunny. “S.. Sei sicura che vada bene mandare me?” Chiese la Pokémon, arrossendo sotto la pelliccia. “Non preoccuparti, puoi batterlo, ne sono sicura.” “D… Dici?” “Sicuramente!” Esclamò Giuls. “Ha ragione, sai.” Disse Latias. “Fidati di te stessa.” “T… Tu sei un Leggendario, è facile per te.” “Lopunny. Stordipugno.” Disse Giuls. La Pokémon annuì e colpì con un pugno l’Emolga. Confusa, quella cominciò a svolazzare e mancò Lopunny di due metri abbondanti, centrando una parete. “Lopunny. Rimbalzo.” Continuò la ragazza. Lopunny annuì e un secondo dopo l’Emolga la mancò con Aeroassalto, finendo invece sul pavimento. La Pokémon Normale lo colpì dall’alto con entrambi i piedi, mandandola al tappeto. “Visto?” Chiese Giuls. “M… Ma è stata solo fortuna… se non si fosse confusa…” Giuls sospirò “A volte è veramente difficile avere a che fare con te Lopunny.” Alla Pokémon vennero gli occhi lucidi “M... Mi dispiace…” “No no no, non piangere. Ho sbagliato io ok? Adesso riposati.” Disse Giuls. La Pokémon annuì e si fece richiamare. “Cos'è successo?” Chiese Camelia. “Lopunny non ha ancora molta fiducia in sé stessa. Nonostante sia probabilmente uno dei miei Pokémon più forti.” “… Beh, dicono sempre che i bravi allenatori capiscono bene i propri Pokémon. Anche se ho visto solo un’altra persona che li capiva così.” Disse Camelia. Poi batté le mani “Bene, la sfida è stata elettrizzante. La tensione era alle stelle, e se lo dico io che sono Capopalestra Elettro…” Disse Camelia, ridacchiando. Giuls capì la battuta e sorrise. Camelia le porse la medaglia e premette un bottone. Poco dopo, quando Giuls era già sugli spalti, arrivò Ibis. La ragazza esordì con Exploud, che sconfisse Stunfisk per poi essere sconfitto da Emolga. La risposta a questo secondo Pokémon fu Wigglytuff, che si trovò ad affrontare Zebstrika, addormentandolo dopo diversi tentativi per poi addormentarlo. Poi, quando Wigglytuff fu sconfitta da Emolga, sorprendendo Giuls, mandò in campo Palpitoad. “Ma non era specialista Normale?” Chiese Marisio. “Pensavo anche io.” Disse Giuls “Ma evidentemente non è così. Ma allora cosa…” Palpitoad cominciò con Coro, ed Emolga rispose con Aeroassalto. Il Pokémon Acqua incassò e replicò con Coro di nuovo. Stavolta, però, l’attacco a Giuls per un attimo sembrò più forte, come se ci fossero due voci che cantavano. Si chiese cosa fosse stato, ma scosse la testa. Ibis ottenne la medaglia ed i due la raggiunsero. “Per curiosità.” Chiese Marisio mentre i tre uscivano “Non eri specialista Normale?” “No no.” Disse la ragazza “Lo pensano in tanti, ma io non sono una Specialista. Io adoro i Pokémon musicali. Chatot, Exploud, Wigglytuff… Palpitoad. Tutti i Pokémon che hanno a che fare con mosse canore. Il fatto è che molti Pokémon Normale hanno forti legami con il suono.” Giuls annuì. In effetti, aveva senso. La ragazza amava la musica, e aveva dato per scontato fosse Specialista Normale solo per la sua ricerca di Meloetta, che però in effetti era una Pokémon legata alla musica. I tre ripresero a parlare mentre camminavano, sorridendo. E si diressero in città, per vedere gli spettacoli e cenare. Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Enemy VS Artemisio Enemy sorrise guardando Austropoli. Ci era già stato altre volte, ma gli faceva impressione ogni volta. Vedere la grande metropoli di palazzi di vetro e grandi strade era sempre un grande salto dalla piccola città da cui proveniva. S'inoltrò nella città, guardandosi intorno e ammirandola in tutte le sue parti. Comprò un Conostropoli per sé e due per i suoi Pokémon, poi si fermarono insieme a mangiarlo su una panchina. Seduti lì, osservarono l’esibizione di un gruppo di ballerini e le loro scimmie elementali, uno spettacolo di foglie, fiammelle e acqua. Poi, si diressero al porto, dove il ragazzo guardò per un po’ le navi che partivano ed attraccavano. Gli era sempre piaciuto il mare, e il porto era un gran bel posto. Poi, finalmente, guardò l’ora e si rese conto di quanto era tardi. Dandosi dell’idiota si mise a correre. Raggiunse la Palestra ed entrò. Guardandosi intorno, superò i vari allenatori e raggiunse il Capopalestra. “Benvenuto, sfidante!” Esclamò l’uomo “Sei pronto alla sfida?” “Certamente.” Rispose Enemy. Il Capopalestra annuì e dopo aver determinato lo scontro tre contro tre iniziò schierando Dwebble, che si trovò a fronteggiare Servine. La Pokémon, girata di spalle, esordì con Vorticerba, investendo l’avversario. Dwebble volò indietro, ma si rialzò e colpì con Tagliofuria. Servine incassò e colpì ancora con Vorticerba. Allo stesso modo Dwebble colpì ancora con Tagliofuria, che si rafforzò la seconda volta, costringendo Servine ad arretrare. La Pokémon ruotò su sé stessa e schivò il nuovo Tagliofuria, poi sembrò riprendersi, ed attaccò nuovamente con Vorticerba. Dwebble sembrò resistere, poi crollò al tappeto. “Cosa… Parassiseme.” Disse l’uomo notando una macchia verde sulla schiena di Dwebble “Li hai scagliati in un punto che io e Dwebble non notassimo.” “E ne ho anche fatti scagliare di meno. Era importante non crescessero, o li avresti visti sicuramente. “Capisco.” Disse l’uomo, schierando Whirlipede. Il Pokémon Veleno si difese con Protezione da Parassiseme, poi caricò all’attacco con Velenocoda, usando uno degli spuntoni in luogo della coda che non possedeva. Servine arretrò e ansimò, sull’orlo della sconfitta “Ma un solo trucco non è abbastanza.” “Oh lo so.” Rispose Enemy sorridendo. Servine scagliò Parassiseme, poi fu sconfitta. A quel punto, entrò in campo Herdier. Il Pokémon Normale schivò una Velenocoda, colpendo con Nemesi, poi ne incassò una seconda, restando fermo. Quando la terza caricò contro di lui, rispose con Attacco Rapido, centrando in pieno l’avversario. Che crollò all’istante. “Cuordileone?” Chiese il Capopalestra. Il ragazzo annuì. “Come sapevi che sarebbe bastato contro Whirlipede? Lo sanno tutti che ha una buona difesa.” “Per questo nel bosco mi sono allenato contro gli Whirlipede.” Rispose il ragazzo, sorridendo ad Herdier “Abbiamo testato più volte quanti colpi ci vogliono per mandarne al tappeto uno con e senza Cuordileone, per capire se conveniva più usare Nemesi, Cuordileone e Attacco Rapido o Nemesi, Cuordileone e un altro attacco ancora, e abbiamo determinato che questa era la combo migliore.” “Partivi però da uno svantaggio.” Disse Artemisio “Dovevi perdere Servine.” “Già, abbiamo fatto due conti e capito che in questa Palestra Servine sarebbe stata molto in difficoltà, quindi l’avrei usata contro Dwebble ma non contro Leavanny.” “Per fare tutte queste previsioni, devi conoscermi bene.” Disse Artemisio “Complimenti. Ma come farai con lei?” Chiese, schierando Leavanny. In risposta, Attacco Rapido colpì Leavanny scagliandolo via. La Pokémon Erba si rialzò e centrò il Pokémon Normale con Fendifoglia. Herdier resistette, grazie alle forze recuperate per via del Parassiseme, e attaccò ancora con Attacco Rapido. Leavanny crollò. “Puro attacco.” Rispose Enemy “Quando ci vuole ci vuole.” Artemisio scoppiò a ridere “Mi piace, mi piace, mi piace! Hai un futuro ragazzo. Eccoti la medaglia e l’MT.” Disse porgendogli gli oggetti. Poi gli diede una pacca sulla spalla. “Continua a lottare e vincere, ragazzo.” Disse “E vedrai che la Lega ti incoronerà Campione.” Enemy sorrise, ringraziò Artemisio ed uscì. Sorrise e si diresse al Centro Pokémon. Entrò e si preparò a passare una buona serata. “Sai, è raro vederti pensieroso.” Disse Raikou. “No non lo è.” Disse Entei “Lui è quello sempre pensieroso di noi tre.” “Si dice riflessivo.” Replicò Suicune. “Si dice noioso.” Commentò Raikou. “Si dice ‘Quello che non lotta con qualunque cosa gli dia una scusa.” Rispose Entei ridacchiando. “Vuoi che ti dica come esprimo il mio disappunto?” Chiese Raikou. “Appunto.” “Scusate, io starei pensando.” Rispose Suicune. “Se ci dicessi a cosa, potremmo aiutarti.” Rispose Raikou. “Sto pensando che tu non hai ancora scelto il tuo Prescelto dopo tre anni da quando hai cominciato ad osservarlo.” “Se non risolvo il problema con l’altro Raikou…” “Bene, io sto pensando a chi scegliere. E viaggiando per Unima ho trovato un candidato adatto, credo. L’ho notato oggi. Adesso lo dovrò tenere d’occhio.” “E sei pensieroso perché…” Iniziò Entei. “Perché ho paura di sbagliare.” “Ma non ha senso!” Esclamò il Pokémon. “Sei il più abile di noi tre, credi di non poter giudicare un Prescelto?” Aggiunse Raikou. “Mesprit può leggere le emozioni, e ha sbagliato.” “Tu non puoi.” Disse Entei “Quindi fidati del tuo giudizio. Io l’ho fatto. E non c’è giorno che passi che non ne sia felice.” Suicune sospirò “Forse hai ragione.” Squadra: Medaglie: -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Frak VS Artemisio Frak entrò in Palestra e superò il labirinto di celle d’ape, raggiungendo infine il Capopalestra. L’uomo sorrise. “Benvenuto Frak, ti aspettavo.” “La ringrazio signor Artemisio.” Rispose il ragazzo, sorridendo. “Ma bando ai convenevoli: questa sarà la tua terza sfida in Palestra. Vediamo come te la cavi.” Disse, e schierò Scolipede. Frak rifletté un momento, poi mandò in campo Pignite. Il Pokémon Fuoco cominciò colpendo con Nitrocarica, riscaldando così i muscoli ed infondendovi l’energia per farli scattare più rapidamente. Scolipede in risposta attaccò con Velenocoda, scagliandolo via ed avvelenandolo. Pignite si rialzò, e a un comando di Frak attaccò ancora l’avversario con Nitrocarica. Tuttavia, stavolta l’attacco si schiantò su Protezione. Il ragazzo scosse la testa e decise di richiamare il Pokémon, per poi schierare Gliscor. Il Pokémon Terra incassò Velenocoda e colpì con Terremoto. Scolipede arretrò, ma resistette abbastanza da colpire con Tossina, poi Aeroassalto lo mandò al tappeto. A quel punto fu sostituito da Crustle, che esordì con Abbattimento. Gliscor precipitò al suolo, che però colpì comunque con Terremoto. Il Pokémon Coleottero, colpito, riuscì a resistere e scagliare Sassata. Gliscor resistette, ma subito dopo crollò per il veleno. Frak lo sostituì con Banette. Il Pokémon colpì con Palla Ombra, e Crustle crollò. Subito dopo entrò in campo Leavanny. Il Pokémon Erba esordì con Fendifoglia, colpendo l’avversario, che però incassò e rispose con Ombrartigli. Leavanny arretrò e attaccò con un Fendifoglia. Banette resistette, colpendo con Ombrartigli ancora, e a quel punto cominciò uno scontro costante di Fendifoglia ed Ombrartigli. Alla fine, Banette crollò. Frak mandò in campo Pignite, che caricò con Nitrocarica. Allo stremo per lo scontro precedente, Leavanny crollò. “Ottima lotta!” Esclamò Artemisio, consegnandogli la medaglia. Frak lo ringraziò, poi uscì e si riunì con Astrid. Per un po’, entrambi rimasero in silenzio. Andarono al Centro Pokémon, cenarono, parlando di altro, ma alla fine l’argomento tornò, come se fossero stati costretti. “Quindi… Com’era il tuo mondo?” Chiese Frak. “Non lo so bene.” Rispose Astrid “Ero una bambina quando Hoopa… beh, mi ha portata di qua. Però è stata molto gentile. Mi ha supportato tanto. Non so se senza di lei ce l’avrei fatta.” “Aspetta, lei?” “Sì, Hoopa è una femmina.” “Impossibile, l’Hoopa che conosco io è un maschio!” Esclamò Frak. Astrid lo fissò a bocca aperta, poi annuì “Significa che ce n’è più di uno suppongo.” “Uno per universo?” “Può darsi.” “L’idea dell’esistenza di altri Hoopa mi fa venire i brividi.” Commentò Groudon. Frak scoppiò a ridere. “Cosa c’è?” Chiese Astrid. “Groudon dice che l’idea che esistano altri Hoopa gli dà i brividi.” Disse Frak. “Davvero? Deve conoscere un Hoopa ben diverso da quella che conosco io.” “Immagino di sì.” Commentò Frak. Poi la fissò “Quindi…” “No, tocca a me fare una domanda.” “Ok.” Rispose il ragazzo “Mi sembra giusto.” “Cos'hai di diverso dalle persone di questo mondo?” Chiese. Frak la fissò “Che intendi?” “Beh c’è… c’è una cosa che io so fare, e che le persone di questo mondo non riescono a fare. Pensavo che… che tu fossi così.” Frak rifletté “Non mi viene in mente nulla onestamente. Può darsi che semplicemente venga da un universo molto simile. Ma quindi… cos’è che sai fare?” “Stai dicendo quindi troppe volte.” Disse Astrid, ridacchiando “Ma vieni con me, ti faccio vedere.” Frak la seguì fuori dal Centro Pokémon, fino al percorso vicino. La ragazza aprì una Ball, da cui uscì Kangaskhan. Premette sul Megacerchio, e lo fece megaevolvere. Poi, sorprendendo Frak, aprì una seconda Ball, da cui uscì Absol. E premendo sul Megacerchio, fece megaevolvere anche lei. “Questo è quello che posso fare. Posso far megaevolvere più di un Pokémon contemporaneamente con un solo Megacerchio. Fino a tre è facile, ma poi diventa sempre più pesante. Non penso di poter andare oltre i sei.” Frak guardò a bocca aperta il MegaKangaskhan ed il MegaAbsol. “Incredibile, vero?” “Già.” Disse il ragazzo “Ma io non ho niente del genere. Che io sappia, almeno.” “Chissà, il mondo è grande, potresti avere capacità che non conosci.” Disse la ragazza. Il ragazzo annuì, poi i due si abbracciarono e si scambiarono un bacio. Poi, ripartirono verso il Centro Pokémon. Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Zarxiel] Commenti Fanfiction Pokémon Ghost
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Conquest, Go e Pokken -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Ricerche sul Multiverso “Quindi tu saresti di un altro universo?” Chiese Frak. “E anche tu?” Rispose la ragazza. I due si guardarono a lungo, sorpresi. Poi, scoppiarono a ridere. “Non riesco a credere che tu mi abbia tenuto nascosta una cosa del genere.” Disse Astrid. “E io nemmeno, ma a quanto pare pensavamo entrambi che un simile ‘dettaglio’ fosse qualcosa di ignorabile.” I due risero ancora un po’, poi si girarono verso il Prefossor Tilerond. “Bene, sono felice l’abbiate presa bene, francamente temevo il peggio, per questo vi ho dato due orari separati. Anche se è stato tutto rovinato dal ritardo.” Commentò l’uomo, tirando un sospiro di sollievo. “Voglio dire, sarebbe un po’ ipocrita arrabbiarsi con lui quando gliel’ho tenuto nascosto.” Rispose la ragazza. “Bene, bene. Comunque, lasci che le spieghi…” E ricominciò a dire quello che aveva già spiegato a Frak. Quando ebbe finito, Astrid annuì “Quindi, avete davvero altre persone arrivate da diversi universi?” “Assolutamente sì.” Replicò l’uomo, sorridendo “Seguitemi.” I due lo seguirono ai tavoli, e il professore fece slalom tra essi fino a raggiungere il gruppetto già notato da Frak. C’erano due ragazzi e una ragazza. Aveva lunghi capelli bruni raccolti in una treccia, e sembrava parecchio triste. Frak notò che aveva un portamento molto regale. “Cominciamo con lei.” Disse Tilerond, posandole una mano sulla spalla “Vi presento Shuko. Viene da Ransei, un universo parallelo al nostro in cui esiste un continente a forma di Arceus, Ransei, la cui cultura è simile al Giappone feudale. Hoopa l’ha trascinata qui cinque anni fa.” La ragazza si limitò a salutarli scuotendo la mano. “Scusatela.” Aggiunse il professore “Ma cercate di capire, era una regina a Ransei, appena ascesa al trono dopo aver unificato i diciassette regni, quindi…” “Grazie per aver rigirato il coltello nella piaga.” Commentò la ragazza. Tilerond sospirò. “Gli abitanti di Ransei sembrano in grado di collegare le proprie emozioni a certi Pokémon. Stiamo cercando di capire cosa determini questo potere. Sembra che il tipo dei Pokémon abbia qualche legame, ma non sembra essere l’unico fattore.” Poi il professore indicò il primo dei due ragazzi, uno biondo con una felpa gialla. “Questo è Spark. Viene da un mondo particolare: anzitutto è molto più grande, e i Pokémon non si comportano come nel nostro. Sembrano essere attirati da certi luoghi, e le Palestre sono condotte da team organizzati in una sorta di gara di conquista. Una società interessante, in cui catturare Pokémon non è vitale come nel nostro mondo, ma un utile hobby.” Spark ridacchiò “In effetti, il numero di allenatori nel mio mondo sta un po’ calando, mentre i Pokémon pare stiano aumentando. O almeno, lo erano quando sono stato trascinato qui.” “Spark è arrivato l’anno scorso. Quindi, è nuovo da queste parti. Pare tuttavia conosca metodi per potenziare i Pokémon che meritano uno studio approfondito. E questo…” Aggiunse infine indicando un terzo individuo, un ragazzo con capelli bruni e occhi scuri “è Alan. Viene da un mondo in cui le lotte Pokémon si svolgono uno contro uno, e sono molto più complesse. Stiamo studiando le sue strategie.” Frak spalancò gli occhi, sorpreso. Aveva creduto per tanto tempo di essere solo, e ora scopriva che altra gente come lui esisteva. “Parlando di voi, com’erano i vostri mondi?” Chiese Alan. “Io vengo da un mondo in cui tutti i Pokémon possono megaevolvere.” Rispose Astrid. Tilerond spalancò la bocca “Oh, questo è molto interessante. Veramente. Dobbiamo assolutamente discuterne di più!” “Io invece da un mondo in cui i Pokémon sono cromatici. Da quel che ho visto, è simile alla vostra Europa medievale. Ma avevamo alcune tecnologie che qui sono più recenti.” “Oh… molto interessante, molto interessante, in un certo senso è simile a Ransei.” Rifletté Tilerond “I Pokémon cromatici sono una curiosa differenza, che non ricordo aver sentito in nessun altro… Sarà interessante studiarvi, sicuramente. Sempre che vogliate essere dei nostri.” Frak annuì “Io lo sarò se mi sarà permesso di viaggiare.” “Ovviamente, ovviamente. E lei miss Astrid?” “Anche io, se posso viaggiare va bene.” L’uomo sorrise “Ottimo! Firmate i documenti, e potrete andare.” Disse, tirando fuori quasi dal nulla due fogli.” Poi si batté una mano sulla fronte “Dimenticavo! Avete qualche Pokémon arrivato con voi dal vostro mondo?” Frak ed Astrid scossero entrambi la testa. “Bene, bene, in tal caso non vi tratterò oltre.” “Qualcuno aveva Pokémon con sé?” Chiese Frak. “Io avevo i miei Pokémon.” Commentò Shuko. “Io avevo il mio.” Rispose Alan. “Capisco…” Disse Frak “No, non avevo nessuno con me.” “Peccato, peccato, i Pokémon degli altri universi ci possono insegnare tanto quanto le persone.” Frak annuì e firmò i documenti, poi alzò lo sguardo “Per curiosità, chi sono gli altri due che collaborano con voi?” “Due allenatori che come voi stanno girando il mondo. Diversamente da questi tre, che passano tutto il tempo qui.” “Ehi!” Esclamarono i tre all’unisono. Tilerond scoppiò a ridere e colpì scherzosamente Spark in testa con il retro della cartellina in cui aveva infilato i documenti. “Non che mi dispiaccia.” Aggiunse poi “Voi siete il centro delle mie ricerche in fondo.” Frak sorrise. Sembrava proprio un bell’ambiente. “Terra chiama Frak.” Esclamò Groudon “Letteralmente. Non farti fregare, lo hai sentito il ragazzo del drago.” “Ma potrebbe essersi sbagliato.” Rispose il ragazzo. “Ne dubito.” Commentò il Leggendario, poi si zittì di nuovo. Frak ed Astrid scambiarono un po’ di convenevoli con Tilerond, poi salutarono gli altri e se ne andarono. “Wow…” Disse Astrid “Non riesco a credere che tu sia…” “Neanche io a te. Incredibile.” “Beh, forse era destino. Dopo dobbiamo fare una chiacchierata però. Intanto, Palestra?” Frak sorrise “Non potrei fare altrimenti.” La mano afferrò il telefono e iniziò a scrivere un messaggio. I ragazzi sono stati qui. Tutto in regola. Io continuo la mia opera. A presto. Premette invio e sorrise. Poi tornò alla propria lettura. Kain fissò il messaggio e sorrise. Poi guardò il territorio davanti a sé. “Sei sicuro di voler andare?” Chiese il suo compagno. “Sì. Gli altri vivono nelle basi del Team Blood, ma lui gira il mondo quando non è in missione. Lo rintraccerò.” “Sei sicuro di poter partire, allora?” “Ho lasciato tutto in mano alla mia ragazza. Ce la possiamo fare. E se il peggio dovesse accadere, lei saprà combattere al posto mio.” Rispose Kain. “E allora andiamo.” Commentò il drago. E i due partirono. Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Il Centro di Ricerca Multiversale Frak guardò la città e sorrise. Quello era il luogo in cui avrebbe incontrato il professor Tilerond. 'E dove potrò aiutare Kain.' Pensò nervoso. Il ragazzo ed Astrid avanzarono nella città, e raggiunsero il Centro Pokémon. Rimessa in condizione la squadra, sorrise ad Astrid. "Bene, io ho un appuntamento qui in città. Spero non sia un problema se vado da solo." Astrid scosse la testa "Anche io ho un impegno. Quindi, non ti preoccupare e fai quello che devi." Frak si chiese cosa dovesse fare la ragazza, ma decise di non chiedere. Meglio non farle credere che il ragazzo non si fidava di lei. E poi, lei non l’aveva chiesto a lui. Perciò, poco dopo, si allontanò dirigendosi all’indirizzo inviatogli. Osservò l’alto palazzo, poi entrò e si presentò alla reception. “Buongiorno, mi chiamo…” “Frak Walmen, sbaglio? Sì, ho il suo appuntamento. In realtà, è un po’ in ritardo. Ma nessun problema. Prego, salga al decimo piano, il professor Tilerond la aspetta.” Frak annuì ed entrò nell’ascensore, che subito cominciò a salire. “Nervoso, Frak?” Chiese Groudon. “Puoi dirlo fort… Non provare a fare quella battuta!” “Oh, ma andiamo, Rayquaza la fa sempre.” “Rayquaza l’ha inventata, da quello che mi hai detto.” Groudon sospirò “Comunque, tu ti fidi di quel Kain?” “Beh, se tu ti degnassi di dirmi se la sua storia è vera o no…” “Non è questo il mio compito. Posso fare tante cose, ma informarti del futuro di questo mondo non è tra queste.” Frak sospirò. Poi sentì un’altra presenza. Un soffio di emozioni. Tristezza, preoccupazione, ma anche fiducia. “Darkrai?” Il tutto sparì subito dopo, ma Frak sorrise. Secondo Groudon, Darkrai poteva parlare solo nei sogni, mentre nel mondo reale poteva solo far percepire al ragazzo le sue emozioni. Perciò, lo rendeva felice che lo facesse. Poi la porta del decimo piano si aprì e Frak rimase a bocca aperta, si era aspettato un ufficio, o un laboratorio ma il piano si apriva su un’enorme sala, con le pareti tappezzate di libri, almeno tre macchinette del caffè e di merendine, e persino videogiochi e fumetti disposti in certi punti. A tavoli diversi erano seduti scienziati intenti a parlare tra loro. Con la coda dell’occhio, notò due ragazzi e una ragazza, ma prima che potesse chiedersi chi fossero, qualcuno lo salutò. “Ah, ecco il nostro grande ospite. Frak, amico mio!” Esclamò il Professore, dandogli una pacca sulla spalla “Che ne dici ragazzo? Ti piace? Questo è il salone principale, dove i nostri soggetti e i nostri scienziati possono riposarsi e scambiarsi opinioni ed idee. Ovviamente, l’ingresso è aperto a chi ha un permesso tutti i giorni a tutte le ore. Praticamente, puoi andare e venire quando vuoi. Ti piace l’idea?” “Abbastanza.” Rispose Frak, ma doveva ammettere che era veramente interessante. “Ottimo!” Replicò Tilerond, con una nuova pacca sulla spalla “Ma ora parliamo di accordi. Se lavorerai per noi, otterrai uno stipendio mensile a quattro zeri – ovviamente preceduti da un altro numero tra 1 e 9. In pratica, sarai sistemato alla grande. Non solo, ma il tuo lavoro consisterebbe solo nel sottoporsi a test fisici e di lotta Pokémon, sei volte al mese. In pratica, una visita e un po’ di scontri d’allenamento. Niente che faccia male. Potremmo chiedere di prelevare un po’ di campioni di tessuti…” “Cosa?” “Sai, pelle, capelli, sangue... dobbiamo pur studiare la differenza tra gli umani del nostro mondo e il vostro.” Frak deglutì “Non so se…” “Stai tranquillo, non è niente di invasivo, solo piccoli campioni.” Frak annuì “Siamo sicuri sia solo questo? Sembra un po’ troppo bello per essere vero?” Tilerond ridacchiò “Vedi, i nostri sponsor desiderano solo avere risultati, e sono molto generosi. Il mese scorso abbiamo solo dimostrato che la pelle dei nostri soggetti è lievemente più spessa di quella di una persona normale.” “Suona troppo bello per essere vero.” “Lo dicono tutti. Allora, sei a bordo?” “Prima voglio sapere due cose.” “Dimmi.” “La prima è: quanti siamo?” “Al momento abbiamo cinque partecipanti di altrettanti universi. Ma oltre a te, ci sono altri due candidati. Perciò, potremmo arrivare a ben otto.” “Altri due?” “Beh, sì. Tu, un ragazzo di Sinnoh, e…” In quel momento l’ascensore si aprì. Tilerond si girò e sorrise. “Beh, parli del diavolo...” Frak si girò. E spalancò gli occhi. “Astrid?” “Frak?” “Cosa ci fai qui?” Chiesero all’unisono. Hoopa ridacchiò “E poi dicono che non mi so divertire.” “Ma tu non hai fatto tutto, sbaglio?” Chiese Tapu Lele. “L’altra Hoopa ha portato la ragazza.” “Questione di punti di vista.” Rispose il Pokémon “Ma ora, mia bellissima, mi permetti di offrirti una cena nel miglior ristorante di Hau Ol…” “HOOOOOOOPA!!!!” Gridò una voce nella sua testa. “Cosa…” Iniziò, poi una Hoopa cromatica gli saltò addosso da un portale. “Ahia!” Esclamò, atterrando e rialzandosi rapidamente “Che succede?” “Hai idea di cosa sta per succedere tra Frak ed Astrid?” “Assolutamente sì. Hanno appena scoperto che vengono da due universi diversi da questo.” “E come fai a non essere preoccupato? Perché non mi hai permesso di avvisare Astrid?” Hoopa sorrise “Mia cara me stessa femminile cromatica, se gliel’avessi detto, avresti causato danni.” “Cosa?” “Parola di Celebi.” Commentò il Pokémon “E comunque, non sarebbe stato divertente.” “Ti pare divertente?” “Moltissimo.” La Hoopa sospirò e si allontanò “Il mio tempo qui è agli sgoccioli Hoopa. Mi restano cinque giorni, anche con la proroga che ho ottenuto da Arceus. Poi rimarrà tutto nelle tue mani. Vedi di tenere d’occhio Astrid.” Il Leggendario si fece serio “Non intendo deludere nessuno. Il fatto che mi diverta non significa che prendo le cose poco seriamente.” Era la prima volta che sia l’altra Hoopa che Tapu Lele vedevano Hoopa serio. Aveva un’aria molto diversa. Sembrava… imponente. “Grazie.” Disse la Pokémon, e sparì in un portale. Hoopa sospirò, poi si girò verso Tapu Lele “Vogliamo andare, mia bella?” La Pokémon ridacchiò e prese la zampa del Pokémon “Certamente.” E i due si allontanarono. Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Darken]Pokémos[Commenti e personaggi]
Zarxiel ha risposto a una discussione di Darken in Commenti a Fan Fiction e Poesie
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Pokémon GO - Discussione generale
Zarxiel ha risposto a una discussione di DvalinVegeth in Pokémon GO
Sai com'è, la Niantic continua a rilasciare Pokémon esclusivi (ieri ha rilasciato Torkoal esclusivo per l'Asia e per l'India), è normale che la gente sia stufa... che idea dell'Onix è fare un gioco IMPOSSIBILE da completare a meno che tu non sganci una fracca de sordi per andare in giro per il mondo? -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Dragozard VS Anemone Dragozard proseguì il proprio viaggio, camminando verso sud. In alternativa sarebbe potuto andare verso la città di Boreduopoli, ma poi sarebbe stato più complicato tornare indietro, perciò decise che si sarebbe diretto prima verso le altre Palestre. Perciò si mise in marcia, ma presto lui e Vera si trovarono davanti una barriera inaspettata. Il Monte Vite si ergeva tra loro ed il loro obiettivo. “Dici che possiamo entrare?” Chiese Vera. “Ma sì, in fondo aggirarlo è quasi impossibile.” Commentò Dragozard indicando i fitti boschi tutto intorno “Certo, potremmo provare a volarci sopra, ma…” “Lascia stare, è meglio di no. Pare ci sia brutto tempo dall’altra parte.” Commentò la ragazza “Non vorrei che volare con il brutto tempo ci causasse problemi.” Dragozard fece spallucce, ed i due s'inoltrarono nella grotta. La caverna si rivelò piuttosto labirintica, con grandi aperture che conducevano a passaggi morti, in fondo a cui si interrompevano gli scavi. Fu un percorso lungo e complesso ma alla fine sbucarono dall’altra parte, dove come detto da Vera, infuriava una tempesta, la quale flagellava la zona con tuoni e fulmini. Il vento soffiava all’impazzata, e la pioggia cadeva fitta, impedendo loro di vedere a un palmo dal naso. Si fermarono a poca distanza dall’uscita, al riparo, e si misero a ponderare come fare. “Potrei spostarvi io.” Commentò Palkia “Posso traslarvi davanti al Centro Pokémon.” “Sei sicuro sia sicuro?” “Se nessuno sta uscendo da lì…” “Bocciata. Altre idee?” “Aspettiamo che passi?” Suggerì Vera. “Prova pure se credi, ma pare stia andando avanti da due giorni.” Commentò Dragozard. “Uh, uh, io ho un’idea!” Gridò una voce nella testa di Vera. “Quale Mew… voglio dire, Mysterious M?” “Beh, ho preparato un piano geniale, in pieno stile da leader di un trio malvagio...” Rispose la Pokémon. “Nessuno ha mai detto che sei tu la leader…” “…Ma prevede che io venga lì da te.” Concluse la Leggendaria, ignorando la lamentela di Manaphy. Vera sorrise e premette sul bottone della Ball, ed un attimo dopo Mew comparve. “Ottimo, ora lascia che ti illustri il piano. Hai la MT Giornodisole?” “Sì.” Disse Vera tirandola fuori “Eccola.” “Bene.” Rispose Mew, e la infilò nel Dex. Un attimo dopo i suoi occhi si illuminarono e scoppiò a ridacchiare “Fa il solletico. Bene, adesso, posso calmare la tempesta per un po’.” “Ma non funziona così, Giornodisole può solo creare una piccola zona senza pioggia o altri eventi atmosferici, ma non può certo placare una tempesta di queste dimensioni.” Commentò Dragozard, che poteva percepire quello che diceva Mew quando era lì, dato che la Pokémon comunicava con la telepatia. La Pokémon sorrise, ed uscì. Allargò le braccia ed un lampo di luce investì la zona circostante. La pioggia cessò, il vento si placò. “Questo perché non l’hai mai visto fare ad un Leggendario.” Rispose la Pokémon. “Buuuh, non te la tirare!” Gridò Mesprit. “Tutta invidia, perché voi non ce l’avreste mai fatta.” Replicò Mew ridacchiando. “Beh, non ce l’hai fatta neanche te, espertona.” Commentò Manaphy. “Cosa?” Chiese Mew, e in quel momento sentì una goccia, poi un’altra. “Sta ricominciando, muoviamoci!” Esclamò Vera, e lei e Dragozard si misero a correre, seguiti dalla Pokémon Psico, piuttosto scocciata ed intenta a litigare con Manaphy e Mesprit. Arrivarono a Ponentopoli appena in tempo, mentre la pioggia riprendeva a scrosciare a pieno ritmo sul Percorso alle loro spalle ed il vento riprendeva ad ululare. “Ce l’abbiamo… fatta…” Commentò Vera, ansimando. “Merito di Mew.” Disse Dragozard “Certo però che non ho mai visto una tempesta così forte.” “Neanche io.” Commentò la Pokémon, poi si illuminò “OH, ho capito!” “Cos'hai capito?” “Niente, niente, diciamo che probabilmente questa tempesta non è naturalissima. Cosa stia facendo chi ha il compito di fermarla non lo so, ma sono certo lo farà presto. Beh, io vado invece, chiama se ti serve aiuto.” “No chiama me la prossima volta.” “No me!” “D’accordo, ho capito, grazie a tutte. A presto.” Disse Vera, e Mew svanì. “Complicato?” Chiese Dragozard. “Non puoi immaginare.” Il ragazzo ridacchiò e sorrise. Era felice di aver recuperato un po’ del rapporto che aveva con la ragazza prima di… beh, di Porto Selcepoli. Pensarci però lo fece ripensare ad Orthilla. Che fine aveva fatto? Perché lo aveva tradito? Non lo sapeva, e decise di non pensarci. Entrò nel Centro Pokémon, preparò la squadra e puntò alla Palestra. Qui superò un labirinto assai particolare, in cui dei grandi cannoni lo spararono letteralmente in giro – fortunatamente facendolo atterrare su comodi materassi – finché non raggiunse Anemone. “Benvenuto sfidante!” Esclamò la ragazza “Sono Anemone, e questa è la tua…” “Terza lotta in Palestra.” Rispose il ragazzo. “Oh, sorprendente. Boreduopoli?” “No, solo un giro strano.” “Accettabile come risposta.” Replicò la ragazza ridacchiando. “Pronto alla sfida tre contro tre per la tua terza medaglia?” Dragozard annuì e schierò come prima scelta, contro lo Swanna della Capopalestra, Rhyperior. “Ahi ahi, pessima scelta.” Commentò la ragazza, ordinando alla Pokémon di scagliare Surf. Dragozard sorrise e il Pokémon Roccia incassò il colpo, per poi scagliare un Devastomasso. Colta di sorpresa, Swanna fu centrata e precipitò. Non fu sconfitta, ma si rialzò molto a fatica. “Come hai fatto?” Esclamò la ragazza, stupefatta. “Il mio Rhyperior apprezza l’acqua.” Spiegò il ragazzo. “Ah davvero, vediamo come prende questa!” Esclamò, e ordinò un nuovo Surf, che investì in pieno… il Dragonite. Dragozard sorrise ed ordinò al Pokémon di colpire con Tuonopugno. Quello annuì e si lanciò all’attacco, andando a segno… ma venendo in cambio colpito da un Geloraggio proprio mentre il pugno faceva contatto. Sconfitta, Swanna precipitò, ma Dragonite aveva subito parecchi danni da quell’attacco. In campo entrò allora Braviary, che si lanciò all’attacco con Aeroassalto. Dragonite rispose con un Tuonopugno, ma mancò il bersaglio e si ritrovò colpito. Poi Braviary si risollevò in cielo e si allontanò dal bersaglio, studiandolo. A un comando di Anemone, attaccò ancora, stavolta con Alacciaio, da un’angolazione tale che il Drago precipitò. Dragonite si rialzò a fatica e lanciò un’onda di energia elettrica. La Tuononda investì e paralizzò Braviary, il cui attacco successivo mancò di efficacia. Il Tuonopugno mandato a segno da Dragonite fu un bel colpo, ma Braviary rispose con un nuovo Alacciaio e mandò al tappeto l’avversario. Rhyperior entrò in campo e colpì per primo, approfittando della paralisi nemica, con Sassata. Fu sufficiente a far crollare Braviary. L’ultimo Pokémon ad entrare in campo fu Unfezant, che esordì con Alacciaio e mandando al tappeto Rhyperior a sorpresa. “So che Alacciaio è andata fuori produzione.” Commentò Dragozard. “Si, ma io colleziono MT, inoltre, viaggio molto.” Rispose Anemone “Spesso faccio acquisti poi.” Dragozard sorrise e, dopo un attimo di riflessione, mandò in campo Raichu. Il Pokémon Elettro lanciò un Fulmine centrando Unfezant, che replicò attaccando a propria volta con Acrobazia. Dragozard sorrise, ed Unfezant si rialzò in modo impacciato. “Cos…” Si chiese la ragazza, poi Fulmine colpì il Pokémon Volante, che crollò. “Statico.” Rispose Dragozard, richiamando Raichu. “Capito.” Commentò la ragazza “Non mi capita spesso come abilità. Su un Pokémon non Volante, almeno. E non essendo abituata a combattere i Raichu…” “Esistono Pokémon Volante con Statico?” “Mai sentito parlare di Emolga?” Chiese Anemone “Ti assicuro che è un buon Pokémon.” Dragozard rifletté, poi prese la medaglia e ringraziò la ragazza. Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Zarxiel] Commenti Fanfiction Pokémon Ghost
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Viene detto che non ha creato più nulla dopo che si è addormentato, ma in teoria, nulla gli impedirebbe di aver creato altro dopo il risveglio... però effettivamente così i Kami diventerebbero divinità vere e proprie... boh, ne parlerò con Dark quando può -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Darken VS Artemisio Darken osservò la città di Austropoli. Era enorme, espandendosi su una superficie enorme e ad un’altezza enorme. Lui e Lucinda proseguirono, ed entrarono direttamente nella Palestra. Il ragazzo proseguì e raggiunse il Capopalestra. Attraversò le varie parti dell’edificio e raggiunse Artemisio, che sorrise. “Molto bene, Darken direi? Esatto, esatto. Bene, vediamo cosa sai fare!” Esclamò l’uomo, sorridendo “Hai due medaglie giusto?” “Esatto.” Rispose Darken. Artemisio annuì e cominciò schierando Crustle. Darken rifletté un momento poi schierò Basculin Forma Lineablu. Il Pokémon, il cui nome era, guarda caso, Blu, si gettò in acqua, nella piscina aperta dal ragazzo. Subito dopo si lanciò fuori colpendo con Idrondata. Crustle rispose con Terremoto, ma subì comunque danni molto ingenti. Basculin tornò in acqua, si trascinò indietro prendendo la rincorsa, e poi si lanciò in avanti… colpendo con Idrondata Leavanny. La Pokémon Erba rispose con Fendifoglia, e il Pokémon crollò. 'Dannazione, è stato troppo veloce.' Pensò Darken, schierando Rotom, in forma Calore. Heat esordì con Vampata… centrando però Crustle, che incassò e rispose con Abbattimento. Il Pokémon Elettro precipitò, e Darken lo ritirò per schierare Boss. Il Pokémon Volante riuscì così a evitare il Terremoto che l’avversario aveva chiaramente inteso usare contro Heat e rispose con Aeroassalto, finendo il Crustle. Subito dopo in campo entrò Scolipede. Il Pokémon fu colpito da Aeroassalto, ma subito dopo rispose con Megacorno, che su un Honchkrow ha un discreto effetto. Al successivo Aeroassalto però Scolipede mancò il bersaglio e Boss ne approfittò per colpire ancora, stavolta andando a segno e finendo l’avversario. In quel momento però crollò. “Cosa?!” Chiese Darken, poi si rese conto che Scolipede aveva centrato Honchkrow nel momento in cui questi aveva colpito con Aeroassalto, mandandolo al tappeto mentre colpiva. Darken schierò quindi Heat, contro Leavanny. La Pokémon colpì per prima con Forbice X, ed Heat sembrò sul punto di cedere, poi Vampata partì ed investì Leavanny, che andò al tappeto. “Sul filo del rasoio.” Commentò Artemisio “Ma un’ottima lotta. Eccoti quindi la medaglia.” Darken sorrise e ringraziò il Capopalestra. Poi uscì insieme a Lucinda. “Beh, è ancora presto. Cosa vogliamo fare ora?” “Lailah dice che Raziel sta finendo di allenarsi nel deserto. Ha catturato un paio di Pokémon, forse ti interessano.” Rispose la ragazza. “I Pokémon mi interessano sempre. Andiamo?” Chiese il ragazzo, e i due si avviarono. Arrivati all’uscita della città, si guardarono intorno, ma non videro nessuno, perciò si avviarono nel deserto. Non incontrarono Raziel e Lailah, ma Darken catturò numerosi Pokémon. Poi raggiunsero un luogo che la mappa indicava come Castello Sepolto. L’ingresso era controllato da diverse statue. Entrando, si trovarono davanti delle sale illuminate da torce piazzate chiaramente lì di recente. C’erano alcune persone nella sala sotterranea, viaggiatori che si stavano riparando dalla sabbia per recuperare le forze in primis, ma anche allenatori e studiosi. Uno di loro, un uomo enorme e muscoloso con un grande cappello che sembrava fatto di pietra, aveva a terra un telo su cui erano posate due pietre. Darken riconobbe due fossili, dato che si vedevano un guscio ed una piuma. L’altro notò subito l’interesse del ragazzo e sorrise “Interessato ad un Fossile? Li ho trovati nel deserto, ma possiedo già entrambi. Quindi ho pensato di darli a qualche allenatore.” Darken sorrise “Beh, se insisti…” E allungò la mano verso il Fossiltappo, quando una mano lo fermò. “N?!” Esclamò, riconoscendo l’allenatore ed il suo Zoroark. “Mi spiace molto, ma temo di doverti fermare. Beh, in effetti non mi dispiace. Non è mia intenzione lasciare un altro Pokémon finire nelle mani del Catturatore.” “Prima di tutto, SMETTILA DI CHIAMARMI IN QUEL MODO. Secondo, non sto facendo niente di male. Io sono un allenatore, se non te ne fossi accorto. E qui c’è un Pokémon – beh, un Pokémon in potenza – che desidero conoscere.” “E se lui non volesse questo? Se volesse essere libero? Lasceresti andare un Tirtouga?” Darken rise “Credi che non l’abbia mai fatto? Ho un accordo con l’associazione di Karen per aiutarla a recuperare Pokémon difficili. Non forzo i miei Pokémon ad evolvere, e anzi molti dei miei Pokémon sono non evoluti per loro scelta. Per esempio, questo Sandile” Disse mostrando la Ball “Non vuole evolversi. Li riconosci subito i Pokémon così – hanno un comportamento anomalo, e in genere sono più aggressivi. Questo non faceva eccezione. E ne sono sicuro, perché ho visto pochi Pokémon così felici di ricevere una Pietrastante.” N lo fissò, sorpreso “Mi sorprendi.” Disse il ragazzo “Ma dimmi, perché allora non limitarti ad agire come un ranger, non catturando ma solo aiutando i Pokémon?” “Perché sono convinto che i Pokémon crescano meglio accanto alle persone. E perché sono convinto che io, come persona, possa crescere meglio con il legame che ho stretto con i miei Pokémon. Certo, non posso dire di conoscerli tutti allo stesso modo, ma sono convinto che ognuno dei miei Pokémon provi per me una qualche forma di affetto.” “Posso assicurarti che per noi Leggendari è così.” Disse Entei, nella mente di Darken. “Persino per quelli un po’ più antichi.” Aggiunse la voce di Dialga. N rimase in silenzio per un po’, lasciando il polso di Darken “Umani e Pokémon… in pace insieme… No, questo è contrario a ciò che ho visto…” Il ragazzo continuò a riflettere, poi annuì “Darken, sono certo che è destino per me incontrarti ancora in futuro. Adesso però, guardati intorno. Questo è il Castello Sepolto. La casa dei miei antenati. Ero qui per cercare la strada per la Verità, e credo tu sia stato mandato qui per mettermi alla prova. La tua Verità e la mia sono inconciliabili, per ora. Forse riuscirò a trovare la mia strada quando troverò il punto d’incontro tra me e te. Fino ad allora, grazie per gli spunti di riflessione. E a presto.” Disse il ragazzo, allontanandosi. All’ultimo, si girò “Sento che è destino, per noi, incontrarci ancora. Allora, spero di aver trovato la Verità che unisce me e te.” E detto ciò si allontanò. “Posso dire che non lo sopporto?” Disse Lucinda. “Dovresti.” Commentò Entei, espandendo la propria voce per farsi sentire anche dalla ragazza “Ma quel ragazzo è particolare. C’è in lui più di ciò che appare.” “Già.” Commentò Dialga “Forse, lui stesso è più di ciò che appare. Ma non importa. Piuttosto, Darken, scegli questo fossile.” “Ah!” Esclamò il ragazzo, girandosi verso l’avventuriero, chiaramente un po’ confuso dalla situazione. “Prenderò il Fossiltappo, se non ti dispiace.” “Figurati, nessun problema. E tu, signorina, lo vuoi il Fossilpiuma?” Lucinda rifletté un momento, poi annuì e lo prese. “Ottimo!” Esclamò l’uomo “Abbiatene cura.” Darken sorrise, poi si guardò intorno. Percorrendo un corridoio, notò un gruppo di Yamask, e ne catturò due. Poi uscì, seguito da Lucinda. “Avrei dovuto raccontargli di te, Volcarona?” Chiese il venditore di fossili, alzandosi. “No, non ancora.” Disse la Pokémon “Aspetta che Larvesta venga al mondo, poi potrà catturarmi.” “Come vuoi.” Disse l’altro “Comunque, sarà stato un piacere conoscerti.” “Non parlarne come se dovessi morire. Abbi un po’ di fiducia negli allenatori.” “Sono degni di fiducia gli umani?” “Direi di sì, se il cavaliere della roccia arriva a dar loro dei fossili.” Terrakion, in forma umana, sorrise “Li sto mettendo alla prova. Non dirlo agli altri, mi raccomando.” “Ehi, sei l’unico che viene fin qui a farmi compagnia. Se mi chiedessero qualcosa, risponderei che non ne so nulla.” Terrakion sorrise e fissò la Pokémon. Volcarona era antica. Quando, secoli fa, un meteorite aveva colpito una regione lontana, con tanta forza che Arceus, nella fretta di fermarlo, si era ridotto in fin di vita, l’impatto aveva prodotto sconvolgimenti globali. Un vulcano aveva eruttato lì, ad Unima, e Volcarona, l’ultima Volcarona da quel lato dell’Oceano, si era lanciata a difendere la regione, riscaldandola e consumando tutto il proprio potere. Allora erano nati i tre spadaccini di cui faceva parte Terrakion, per salvare i Pokémon più deboli dagli incendi prodotti sia dalle eruzioni sia dagli uomini che cercavano di divorarli. Tornato in salute, Arceus creò i Kami, per bilanciare i cataclismi e la fertilità, e poi decise di premiare Volcarona e i tre spadaccini. A tutti donò l’Immortalità, anche se Volcarona la accettò rifiutando di perdere la possibilità di generare prole. Arceus acconsentì, anche perché tanto esistevano diverse popolazioni di Larvesta aldilà dell’oceano, quindi non era certo eleggibile come Leggendario. Poi offrì a tutti la possibilità di scegliere un secondo dono. E tutti scelsero. Virizion e Terrakion chiesero di poter acquisire forma umana anche al di fuori dalle dimensioni dei grandi Leggendari. Cobalion chiese di poter scegliere, se mai ce ne fosse stato il bisogno, nuove leve da presentare ad Arceus per aspirare al titolo. Quanto a Volcarona, chiese solo di poter vivere in tranquillità. Arceus fece in modo che il popolo di Unima la adorasse. E infine, dopo la caduta dei Re di Unima, Volcarona si era stabilita in fondo al Castello Sepolto, lontano da occhi indiscreti. Aveva fatto nascere diversi Larvesta, che erano poi cresciuti, e gli avvistamenti di Volcarona aveva ampliato le leggende sulla regina del sole. “E quindi, hai deciso davvero di scegliere un allenatore?” “Se arriva fin qui e si mostra degno, perché no? Ho vissuto una vita lunga. Voglio sperimentare nuove cose, e voglio vedere com’è il mondo là fuori.” Terrakion sorrise “Buon per te Volcarona. Mi fa piacere sapere che io e te non siamo poi tanto diversi.” E così dicendo, si allontanò. Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Dream World Belle si guardò intorno preoccupata mentre insieme a Munna attraversava il maniero tetro. Vedeva altre ombre muoversi, ma quando si girava per guardarle sembravano scomparire. “M-Munna, sei sicura sia un sogno e non un incubo?” La Pokémon si girò e le sorrise, facendole cenno di seguirla. La ragazza annuì e continuò a camminare. Raggiunsero il centro del maniero, un grande giardino. Da uno dei cespugli spuntò uno Yamask, che fluttuò via. Poi Munna sorrise e indicò a Belle un punto, in cui un attimo dopo comparve una Musharna. Belle la fissò. “Munna, questa è la tua mamma, vero?” Munna sorrise e sia lei che la ragazza si avvicinarono alla Pokémon, che sorrise ed abbracciò Munna. Belle si sentì gli occhi lucidi, e se li sfregò con la mano. “Quindi sogni di rivedere tua mamma, Munna? Ti prometto che se posso realizzerò il tuo sogno.” Decise la ragazza, sorridendo. Munna sorrise. Poi fece per avvicinarsi a Belle… e in quel momento il sogno cominciò a tremare. Non era la stessa sensazione di un terremoto. Belle si sentiva più come se lei e Munna fossero gli unici punti fermi mentre il resto del mondo si muoveva. Poi tutto sparì. Il maniero, il giardino, Musharna… tutto fu sostituito da una grande pianura. Poco lontano, notò due enormi accampamenti di tende. Le ricordarono l’immagine di un campo medievale che aveva visto in un libro. Indecisa su cosa fare guardò Munna. “Allora… Un altro tuo sogno?” La Pokémon scosse la testa. “Beh forse Zania intendeva questo quando diceva che i nostri sogni si fondono, anche se non ricordo di aver mai fatto un sogno del genere. Beh, andiamo a vedere quel campo?” Munna annuì, e seguì la ragazza. Komor sorrise passeggiando insieme a Herdier nel parco. Si chiese quanto di quello fosse parte del sogno del Pokémon e quanto fosse parte del suo. Non ricordava di essere mai stato in un parco simile, ma la tranquillità del posto gli sembrava inusuale per il carattere dell’Herdier. Avanzarono incontrando diversi Pokémon. Uno Slakoth in particolare si mostrò molto simpatico, anche se ogni tanto doveva interrompere il gioco con Herdier e Komor per riposarsi. 'Molto bello.' Pensò il ragazzo. 'Sicuramente avrà un grande successo.' Poi, il Parco cominciò a tremare. Lo Slakoth, e tutti i Pokémon intorno, cominciarono a scomparire. Poi sparì anche il parco stesso. Komor ed Herdier si ritrovarono spaesati in mezzo a una piana. Poco lontano due grandi accampamenti si affrontavano. “Cosa… Herdier, dove siamo?” Chiese il ragazzo “Hai dei sogni ben strani.” Herdier scosse la testa, e Komor capì che non era un sogno del Pokémon. “Un sogno mio?” Si chiese il ragazzo “Non ricordo niente del genere nei miei ultimi sogni.” Dopo aver riflettuto un po’, decise di recarsi all’accampamento più vicino. Draconix aprì gli occhi sentendo una voce chiamare. Sbadigliando, sollevò un braccio per stropicciarsi gli occhi ma vide con stupore che su entrambe portava guanti di metallo. Poi realizzò che l’intero corpo era coperto da un’armatura. La seconda cosa che capì era che era seduto, non disteso. Doveva essersi addormentato su una sedia. Con attenzione si alzò e si guardò intorno. La stanza – la tenda, si corresse dopo un momento – era piuttosto affollata. Un grande tavolo coperto di mappe, diverse sedie, un mobiletto, il letto… e Gliscor, che dormiva a testa in giù appeso al soffitto. Il Pokémon aprì gli occhi e si guardò intorno, spaesato quanto Draconix. Il richiamo si ripeté, più insistente. Draconix si sentì aprire la bocca – e fu certo di non averla aperta per conto proprio, ma di averla sentita aprirsi – e rispondere “Avanti.” Con un tono di voce ben diverso da quello normale. Era più autoritario. Era una voce che domandava rispetto. Un uomo in armatura entrò e s'inchinò. Ancora una volta, la bocca di Draconix parlò per conto proprio “Ebbene, qual è la situazione?” Chiese. Il cavaliere si alzò e sorrise “L’attacco andrà come programmato. Se tutto procede per il verso giusto, la vittoria sarà nostra.” “Ne dubitavi?” Chiese la bocca di Draconix. “No, mio signore. Eppure, non posso fare a meno di chiedermi se saremo ancora vivi domani. Rayquaza dovrà affrontare una dura battaglia, non potrà proteggerla come al solito.” “Mi è forse occorsa la protezione di Rayquaza, nelle mie prime guerre, prima che lo conoscessi?” “No, mio signore. Mi perdoni.” Rispose l’uomo, inchinandosi ancora. “Nessun problema, Rolando. Ma ora vai. Voglio restare solo ancora un poco prima della battaglia.” L’uomo annuì e si inchinò ancora una volta, per poi uscire. Appena se ne fu andato, una voce potente gli rimbombò in testa. “E così, non avresti bisogno di me, eh?” Chiese la voce “Se è così, posso anche andarmene, dopotutto.” “No, amico mio, mi hai frainteso. Tu sei uno dei miei più importanti compagni. Ma non ho bisogno di te come scudo, ho bisogno di te come spada.” Draconix sentì lo sguardo del drago su di sé, nonostante non fossero nemmeno visibili. Poi percepì l’umore della creatura tornare normale. “Molto bene, molto bene. Sarà un piacere aiutarti, come sempre.” Rispose l’altro. Il tono di Rayquaza era molto diverso da quello che Draconix aveva conosciuto. Era più calmo, più deciso, e lo faceva sembrare molto, molto più pericoloso. Appena fu certo che il drago non stesse più parlando, Draconix si portò le mani alla testa, nel panico. “Che sta succedendo?!” Chiese, fissando Gliscor, che pareva spaesato quanto lui “Dove sono finito? Chi sono io? E cosa…” In quel momento, qualcun altro chiamò dall’ingresso della tenda. La voce prese il controllo “Chi è?” “Sono io, mio signore. Abbiamo catturato delle spie, ma negano, quindi volevamo sapere che farne.” “Rinaldo, conosci il modo di procedere con le spie.” “Sì, mio signore, ma queste sono vestite in modo strano. E hanno dei Pokémon. Pensavo le interessassero.” Draconix riuscì a prendere il controllo per la prima volta “Molto bene, portale qui!” Riuscì a dire, quasi urlando. Se il cavaliere notò qualcosa di strano, non disse nulla, limitandosi ad aprire la porta. Ad entrare furono Komor e Belle, entrambi con i polsi legati, e Munna ed Herdier, legati tra loro. Il cane aveva anche la bocca chiusa con una corda. I tre si fissarono. Komor e Belle si illuminarono entrambi riconoscendo il ragazzo. Evidentemente, loro lo vedevano come sé stesso, nonostante i due cavalieri non vedessero la stessa persona. “Uhm… molto bene. Lasciami da solo con loro.” Disse Draconix dopo il primo attimo di sconcerto. “Da solo con due spie, mio signore? Ma…” “Niente ma.” Rispose Draconix, stavolta con la voce dell’uomo che stava impersonando “Credi non possa occuparmi di loro?” “Non abbiamo mai visto Pokémon simili, mio signore.” “Io li conosco, vengono da… molto lontano. Ora, lasciaci.” Il cavaliere annuì, lanciando un’ultima occhiata sospettosa ai due, prima di andarsene. “Draconix, cosa sta succedendo?” Chiese Belle, alzandosi in piedi. “Già, e perché sei vestito così?” Chiese Komor. Belle lo guardò male “Cosa? Sono solo rimasto sorpreso.” “Se non avessi i polsi legati ti prenderei a Sberletese. Come fai a pensare a come è vestito in questo momento lo sai solo tu.” “Beh, potrebbe essere importante.” “Sai cosa potrebbe essere importante? Slegarci!” Draconix annuì e sciolse i nodi. “Grazie.” Commentò la ragazza “Ora… che facciamo?” “Non ne ho idea!” Rispose il ragazzo “Sono entrato qui dentro e mi sono ritrovato in un sogno che né io né lui abbiamo mai fatto!” Disse indicando Gliscor. “Beh, nessuno di noi l’ha fatto.” Draconix rifletté “Qualcuno ha qualche idea?” “Non potremmo svegliarci?” Chiese Belle. “Non da qui.” Rispose Komor “Il sogno finisce, e noi ci svegliamo. Almeno questa è la teoria. Di fatto però non sappiamo quanto durerà ancora il sogno.” I tre cominciarono a pensare. Poi, una voce lo interruppe “Mio signore, il nemico avanza, dobbiamo muoverci.” La voce rispose per Draconix “Arrivo subito!” “E io?” Chiese Rayquaza. “Aspetta che si veda.” “D’accordo. Ascolta, dopo la battaglia parleremo di quella cosa, dico bene?” “Sì, certo.” Rispose la voce. “Ottimo. Il tuo supporto sarà fondamentale.” Disse il drago. Poi sparì. Belle e Komor lo guardarono “Beh Draconix, che si fa?” Il ragazzo rifletté “Io devo andare, forse questo potrà aiutarmi a trovare un modo per uscire. Voi…” “Veniamo con te.” Risposero insieme Belle e Komor. “Stiamo andando in battaglia.” “In battaglia dentro un sogno, non dimenticarlo.” Draconix annuì. “Guardie!” Chiamò. Due soldati entrarono. Indicò Komor e Belle “Dategli qualcosa per proteggersi e poi portateli da me. Sono dalla nostra parte.” Disse. Le guardie annuirono. Poi uscì, con Gliscor al seguito. E si diresse verso il campo di battaglia. In qualche modo sapeva dove andare, perché raggiunse un gruppo di cavalieri, che lo aspettavano. “I nostri uomini sono pronti.” Draconix si trovò a sorridere e dare ordini. Uno dopo l’altro, i cavalieri si allontanarono, eccezion fatta per quello chiamato Rinaldo. “Tra poco arriveranno. Avevi ragione, erano spie, ma erano mie spie.” “Non li avevo mai visti, signore.” “Perché ho cercato di tenerli segreti più tempo possibile.” “Capisco. Un ottimo piano.” Disse il cavaliere. Draconix sorrise. Poi, il mondo cominciò a tremare. Belle e Komor fecero appena in tempo ad infilarsi l’armatura, quando il mondo prese a tremare. Draconix si sollevò, guardandosi intorno. Era nel suo letto. Gliscor era al suo fianco, un po’ confuso. Afferrò il telefono e chiamò Komor, di cui aveva il numero. Il ragazzo rispose subito. “Draconix, tutto bene?” “Sì, tu e Belle?” “Stiamo bene, ho appena sentito Belle svegliarsi nell’altra stanza. E poi in fondo non eravamo davvero in pericolo.” “Già, ma non si può mai sapere. Qualche idea su cosa possa essere stato?” “No, lo chiederemo a Zania.” Draconix annuì, e dopo aver parlato un po’ chiuse il telefono. Si chiese cosa fosse successo. “Non ha funzionato.” Commentò Rayquaza. “Non del tutto almeno.” Commentò il primo Pokémon. “Quindi non ha funzionato.” Replicò la seconda. “Andiamo, andiamo.” Disse una voce più antica e profonda “In parte ha avuto successo. Sappiamo che possiamo sfruttare il Dream World per portarlo sulla strada giusta. Dobbiamo solo assicurarci che lo usi e che stavolta vada in una parte utile del sogno.” “Dovrò ringraziare il Porygon-Z. Un tipo simpatico, in effetti.” “Indubbiamente ci è stato d’aiuto.” Commentò una quarta voce “Altrimenti Zania li avrebbe forzati fuori prima.” Rayquaza annuì 'Mi dispiace ragazzo. Sopporta ancora un po’.' Pensò. E per favore, cerca di capire qual è la scelta giusta prima che il momento arrivi.' Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Draconix VS Aloé Draconix si alzò e osservò il telefono. Non c’era niente di nuovo, quindi decise di mettersi in marcia verso Zefiropoli per recuperare la medaglia di Aloé, che aveva dovuto saltare per via della lotta con il Neo Team Rocket. In risposta, in quel momento il telefono squillò. Il numero era privato, ma il ragazzo intuì che conveniva rispondere comunque. “Ehi Draconix?” Chiese una voce femminile dall’altra parte. “Sì, chi…” Rispose il ragazzo. “Perfetto. Senti, volevo dirti che l’ho completato. La macchina per entrare nel Dream World è pronta!” “Cosa…” “Mi serve solo il tuo aiuto per…” “Aspetta!” Gridò il ragazzo “Chi sei, e di cosa stiamo parlando?” “Come, non ti ricordi di me? Sono Zania. Z-A-N-I-A. Zania. La ragazza che ti ha dato quell’apparecchio da mettere al polso!” “Oh. OH! Sì ora mi ricordo! Scusa, ho avuto una brutta giornata...” “Sono le sette del mattino.” “Ah.” Rispose il ragazzo, un po’ imbarazzato. “Senti, comunque mi dicevi sul Dream World…” “Esatto! Non è incredibile? Possiamo entrare nei sogni dei Pokémon! O quantomeno, possiamo entrare in una sorta di spazio che mischia il sogno dei Pokémon con la mente dell’umano, connettendole per creare un ambiente che…” “Quindi in parole povere posso visitare il sogno del Pokémon e mischiarlo con il mio, per produrre un sogno in cui siamo insieme?” “Bingo! E non solo, una parte del sogno può comunicare con i sogni di altri Pokémon, permettendoti di interagire con altre persone!” Esclamò la ragazza “E ti farà piacere sapere che i risultati sono positivi nel 90% dei casi ora.” “Voglio ancora sapere cosa succede in quel 10%.” “Quisquilie, dettagli tecnici, robetta… Ho già contattato gli altri tester e sono certa che saranno entusiasti di aiutarti. Forse ti aspettano già nel Dream World.” “Sì ma…” “Per favore, per favore, per favore…” “Beh non è che posso mettermi a dormire per strada!” “Ah già… In effetti, me l’hanno detto anche gli altri… Forse non ti stanno aspettando ancora dopotutto… Beh, vorrà dire che provvederai stanotte. Vero?” Draconix sospirò “D’accordo, d’accordo.” “OTTIMO! Mi raccomando, passa la giornata a riflettere su quale Pokémon vuoi schierare!” “D’accordo.” Rispose il ragazzo, poi salutò e chiuse la chiamata. “Beh, è stato interessante.” Commentò Rayquaza. “Puoi dirlo forte. Vedremo se funziona davvero.” Rispose Draconix, avviandosi “Chi credi dovrei portare?” “Non ne ho idea onestamente. Però… Ha detto che sarà un misto tra il sogno del Pokémon e i tuoi giusto?” “Sì…” “Quindi, forse ti conviene portare qualcuno di quelli che ti hanno causato una visione. Potresti riuscire a scoprire qualcosa.” “Però non ho avuto visioni ieri in Palestra.” Commentò Draconix “Forse mi stanno passando.” “Beh, lo scopriremo presto no? La lotta in Palestra non sarà molto tardi, no?” “Già.” Rispose Draconix “Grazie per aver tolto la pressione, eh.” “Non c’è di che.” Rispose Rayquaza ridacchiando. Qualche ora dopo, avevano raggiunto Zefiropoli. Dopo il Centro Pokémon, Draconix entrò direttamente in Palestra. Superato il test e gli allenatori affrontò Aloé, che sorrise. “Benvenuto, sfidante. Un Asso del Parco non è un partecipante comune, ma sono certa sarà una bella sfida.” Rispose la donna, iniziando schierando Cinccino. Draconix rispose con Deino. Il Drago si lanciò all’attacco con Morso, ma l’attacco si rivelò inutile quando il Pokémon attaccò in risposta con Spazzasberla, scagliandolo via. Deino si rialzò e lanciò un Dragospiro, che impattò contro l’avversario. Quello però rispose colpendo ancora, sempre con Spazzasberla, e lanciando via l’avversario per la seconda volta. In risposta, Deino caricò con Bottintesta, sorprendendo l’avversario che non riuscì a rispondere in tempo. Il tentennamento durò un momento, ma bastò a Draconix e Deino per colpire a distanza ravvicinata con Dragospiro. In quel momento, una nuova Spazzasberla colpì Deino, che a quel punto crollò. Draconix, sorpreso, lo richiamò comunque e mandò in campo Gliscor. Il Pokémon colpì il bersaglio con Velenodenti, e quello crollò prima di poter attaccare con qualunque altra mossa. Subito dopo in campo entrò Watchog, che lanciò Ipnosi. Tuttavia, Gliscor si lanciò direttamente verso l’avversario e colpì con Terremoto, centrandolo in pieno… Pur avendo gli occhi chiusi. “Come ha fatto?” Chiese Aloé, mentre Watchog si rialzava. “Io e Gliscor ci siamo allenati con gli Assi e con diversi sfidanti; addormentare con Ipnosi è una strategia che questi ultimi usano spesso. Quindi ci siamo preparati.” Aloé sorrise, poi cambiò strategia ed ordinò a Watchog di colpire con Superzanna. Gliscor si piegò per provare a schivare, ma il balzo del Watchog fu troppo veloce e le zanne lo centrarono. Gliscor rispose a quel punto con Forbice X, decidendo di approfittare della distanza ravvicinata. In quel momento, davanti a Draconix apparve un campo di battaglia, ed un Gliscor che si lanciava contro un Watchog, in mezzo ad una valle spoglia e profonda. Il Gliscor colpì con Forbice X ma il colpo dell’avversario lo colpì per primo, ed il Pokémon precipitò, morto. Draconix vide di nuovo il campo di lotta normale, e vide il proprio Gliscor centrare l’avversario. Ansimò leggermente, ma cercò di nasconderlo ad Aloé mentre il Watchog della donna si rialzava, Gliscor concluse con Velenodenti, mandandolo al tappeto. “Beh, era troppo sperare che fosse finita immagino.” Commentò. “A quanto pare...” Disse Rayquaza. A quel punto, Aloé richiamò il Pokémon e schierò Stoutland, che senza troppe cerimonie caricò con Nemesi e mandò al tappeto l’avversario all’istante. Draconix richiamò Gliscor e mandò in campo Ninetales. La Pokémon allargò le code fissando lo Stoutland, poi lanciò un Fuocobomba. L’avversario cercò di schivare, ma fu comunque sfiorato. Si lanciò alla carica con Nemesi, ma Ninetales rispose con Fuocofatuo. Le fiamme spettrali partirono dalle code e colpirono l’avversario in carica, prima che questi impattasse. A causa delle scottature, i suoi movimenti si fecero più difficili e di conseguenza l’impatto fece meno danni di quelli che avrebbe causato altrimenti. La Pokémon approfittò della vicinanza dell’avversario e scagliò un nuovo Fuocobomba, che lo scagliò via. Quello si rialzò, ma subito dopo crollò per colpa delle scottature. “Ottimo lavoro.” Disse la donna, sorridendo “Eccoti la medaglia, e congratulazioni, il titolo di Asso è ben meritato.” Draconix sorrise, la ringraziò, ed uscì. Si allenò per qualche ora, poi tornò al Centro Pokémon, dove cenò per poi dirigersi alla propria camera. A quel punto, dopo essersi steso sul letto, cominciò a osservare il tasto del Dream World. Poi afferrò la Ball di Gliscor, decidendo che visto che aveva avuto una visione con lui, era meglio usare lui, e premette il tasto del Dream World sullo schermo dell’apparecchio che aveva al polso. Subito dopo, crollò addormentato. Draconix fissò il luogo in cui si trovavano lui e Gliscor. Il Pokémon stava volando contento intorno ad una casetta, in mezzo a un’isola sospesa nel nulla. Dall’isola partivano tre ponti, uno più grande e gli altri due più piccoli. Quello più grande leggeva solo ‘al sogno’, mentre i più piccoli avevano diversi nomi. “Komor, Belle… Immagino siano gli altri tester…” Poi fissò il ponte verso l’avventura. “Gliscor!” Gridò, e il Pokémon scese verso di lui. “Che ne dici, ci avventuriamo nel tuo sogno?” Il Pokémon sorrise. Zania fissò la macchina. Sapeva perfettamente quando funzionava bene. In quel momento, non stava funzionando bene. Per niente. “Oh, andiamo, andiamo… Dai…” Disse, dandole dei colpetti con la mano sinistra mentre la destra volava sulla tastiera. “No, no, no, cos’è questo… Cosa vuol dire ‘sogno sovrascritto’… No, no, no…” Poi, senza preavviso, il computer si bloccò. Lo schermo mostrava ancora le immagini, ma non riusciva a far niente. “Ho tre persone bloccate in uno spazio virtuale!” Esclamò alzandosi in piedi “Questo è Pokémon non Digi…” Poi, nuovamente senza preavviso, il computer si sbloccò, e i dati tornarono normali. “Oh, grazie ad Arceus.” Pensò la donna, sospirando. E riprese a lavorare. Senza rendersi conto che i dati che vedeva ora erano contraffatti. Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Giuls VS Artemisio Giuls osservò la grande città che sorgeva oltre il ponte. Austropoli era una delle città più densamente popolate al mondo, e le sue dimensioni lo dimostravano. Marisio sorrise. Lui era già stato ad Unima una volta, ma doveva ammettere che era sempre sorprendente. Quanto ad Ibis, lei ed il suo Chatot sembravano sinceramente ammirati. Giuls però si fermò ad osservare la ragazza. Il giorno prima, durante la lotta di Frak, era sparita. Si era scusata dicendo di essere andata in bagno, ma il problema era che né Giuls, né Marisio l’avevano vista andarsene. “Forse mi preoccupo troppo, magari non voleva avere a che fare con il Team Plasma e si è allontanata.” Poteva essere un motivo sensato. Entrarono in città dall’ingresso oltre il ponte, e si trovarono davanti, vicinissimi, gli alti grattacieli, che dominavano il porto alla loro sinistra. Si incamminarono, procedendo lungo il viale principale e raggiungendo il Centro Pokémon. Entrati, curarono i propri Pokémon e fecero scorta di strumenti, poi si diressero alla Palestra. Essendo ancora presto, la raggiunsero facilmente ed entrarono. Giuls affrontò i vari allenatori e raggiunse il Capopalestra. “Ah, Giuls, è un piacere rivederti così presto. Mi aspettavo anche Raziel e Frak.” “Frak ha detto che doveva fare qualcosa, e Raziel stava ancora dormendo quando siamo partiti. Come al solito. Arriveranno probabilmente nel pomeriggio.” “Che peccato. Ma devo ammettere che mi fa piacere sapere arriveranno. Bene, so che hai due medaglie, quindi pronta alla lotta per la terza?” Giuls annuì, e l’uomo esordì schierando Scolipede, a cui la ragazza rispose con Crobat. Il Pokémon Volante si scagliò all’attacco colpendo con Aeroassalto quello Coleottero, che però si difese con Protezione. Giuls lanciò un ordine e Crobat attaccò ancora con Aeroassalto. L’impatto però, anziché centrare Scolipede, andò a segno su Crustle, che di conseguenza si mostrò ben poco preoccupato. “Che faccio ora capo?” Chiese il Pokémon. “Niente, ritorna e preparati per la prossima lotta.” Rispose Giuls, richiamandolo. “Sissignora.” Rispose il Pokémon rientrando. Giuls sorrise e schierò Lapras, che atterrò nella piscina con un tonfo. Il Pokémon Acqua lanciò un’Idropompa, che però Crustle bloccò con Protezione. “Ancora, ma Idropulsar.” Disse Giuls. Lapras annuì ed attaccò nuovamente, stavolta con la mossa Acqua. Crustle reagì scagliandosi all’attacco con Forbice X. L’Idropulsar lo investì in pieno, ma il Pokémon non fermò la propria corsa e mandò a segno l’attacco. Lapras arretrò, sorpresa. Giuls fissò Crustle e Lapras, poi lanciò un nuovo ordine ancora. L’Idropompa centrò però la Protezione. 'Sta usando Protezione per evitare il KO in un colpo, mentre accetta di incassare gli attacchi che non possono sconfiggerlo per colpirmi. In tal caso…' La ragazza lanciò un ordine e Lapras scagliò un nuovo Idropompa, ma il colpo centrò ancora Protezione. Il terzo attacco colpì di nuovo Protezione. 'Quante volte può usarla ancora? Sicuramente non più di una.' La ragazza sorrise e diede un ultimo ordine. Idropompa impattò con Crustle, che con un ultimo gesto scagliò delle rocce tutto intorno. Poi crollò. 'Ha usato il suo ultimo attacco per piazzare Levitoroccia. Il che vuol dire che adesso mandare in campo Crobat sarà pericoloso.' Scolipede entrò di nuovo in campo. Giuls annuì e ordinò a Lapras di usare Idropulsar. Il Pokémon scagliò l’attacco, che centrò in pieno il Pokémon Veleno. Tuttavia, questi rispose attaccando direttamente l’avversario con Velenocoda. Lapras arretrò mentre il veleno entrava in circolo, poi rispose con un Geloraggio. Scolipede attaccò con Megacorno, scagliandolo verso l’alto, e concluse colpendo l’avversario con Velenocoda mentre scendeva. In risposta, Lapras lanciò un Idropulsar, ma l’attacco mancò il Pokémon e Lapras crollò. “Ottimo lavoro Lapras.” Rispose Giuls, sorridendo, per poi mandare in campo Dewott. Visto che il suo avversario non era in forma, probabilmente Dewott poteva risolvere lo scontro per conto proprio. Il Pokémon Acqua attaccò con Conchilama, che andò a segno. Scolipede rispose con Velenocoda, e Dewott arretrò per il colpo. Poi con una nuova Conchilama attaccò e sconfisse l’avversario, per poi crollare a causa del veleno. 'Ottimo lavoro.' Pensò Giuls. Poi mandò in campo Crobat. “Ok, vediamo di finir…” Iniziò, poi fu trafitto dalle rocce sul campo. Il Pokémon si rialzò in volo, ansimando “Ok, mi piacciono le sfide difficili.” Leavanny entrò in campo e fissò l’avversario. Sulla carta, Crobat era perfetto per affrontarla, ma Giuls sapeva che con i danni che aveva subito, Crobat rischiava di non farcela. Perciò ordinò subito di colpire con Aeroassalto. L’attacco andò a segno e Leavanny arretrò, ma sorprendentemente non crollò. Crobat, colpito da un Forbice X in risposta, lanciò un insulto alla Pokémon e si rimise in posizione. “Può farcela?” Chiese Latias. “Non lo so, ma ci conto.” Rispose Giuls. Crobat attaccò ancora con Aeroassalto, e ancora Leavanny colpì con Forbice X. 'Chiaramente, Artemisio mira a un pareggio. Se Leavanny e Crobat si sconfiggono a vicenda, il vincitore sarà lui, in quanto Capopalestra.' Pensò Giuls. Crobat e Leavanny si fissarono… Poi la Pokémon Coleottero crollò. Artemisio la richiamò e annuì “Una grande lotta, veramente ben fatto. Eccoti la medaglia, te la sei meritata.” Giuls sorrise, poi ringraziò il Capopalestra e si diresse agli spalti, mentre Ibis entrava in campo. La ragazza schierò prima un Exploud, poi un Wigglytuff, ed infine Chatot, per affrontare gli stessi Pokémon affrontati da Giuls. Alla fine, il Chatot la condusse alla vittoria ancora, anche se a fatica. Artemisio applaudì “Un grande lavoro! La musica è la miglior forma d’arte, dopo i dipinti ovviamente, e credo tu e i tuoi Pokémon ne siate una grande espressione.” Ibis sorrise, e in quel momento Giuls si rese conto che la ragazza possedeva solo Pokémon con mosse legate alla musica e al suono. Non capì come aveva fatto a non farci caso prima. “Ottimo lavoro.” Disse Marisio stringendole la mano. “Grazie.” Rispose la ragazza “Non è stato facile.” “Confermo.” Rispose Giuls “Artemisio sa il fatto suo.” E i tre si allontanarono parlando della lotta. “Decisamente abile.” Commentò uno dei due uomini “Capisco perché la stiate tenendo d’occhio.” “Credi sarebbe una buona candidata?” Quello rifletté ed annuì “Se soddisfa le condizioni, non vedo perché no.” Il secondo sorrise “Bene, bene, ma in fondo anche quello attuale non è poi così male.” “Sì, ma c’è sempre qualcosa di strano in lui.” L’altro non sapeva come rispondere, perciò si limitò a continuare a fissare il loro bersaglio. Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Zarxiel] Commenti Fanfiction Pokémon Ghost
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Moebius il viscido XD -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Enemy VS Aloé Enemy sorrise arrivando, mentre il sole calava, nella città di Zefiropoli. Aveva passato la giornata ad allenarsi, ed ora era pronto allo scontro in Palestra. Sorrise ed entrò nell’edificio, chiedendo come stesse andando a Komor e Belle. Loro due erano partiti prima, quindi a quell’ora avevano sicuramente già finito. Avrebbe telefonato finita la lotta. Il test per entrare era semplice, poche lotte e una serie di libri in cui trovare i quesiti sbloccavano il passaggio al piano inferiore. Entrato, osservò l’arena e gli spalti. Doveva anche essere lo studio di Aloé, dato che diverse librerie e una scrivania si trovavano poco lontano. “Ah, un ultimo sfidante per oggi, che bellezza!” Disse Aloé “Ho avuto molte lotte divertenti, anche se ha rischiato di essere una brutta giornata. Ma dimmi, con chi ho il piacere di lottare?” Enemy sorrise “Mi chiamo Francesco, ma mi chiamano tutti Enemy.” “Nome di Rursus. Ma credo ti chiamerò Enemy anche io. Quante medaglie hai?” “Una soltanto.” “Bene, un due contro due. D’accordo?” “Nessun problema.” Replicò il ragazzo. La donna sorrise ed iniziò schierando Herdier. Enemy rifletté un momento e schierò Lillipup. Il Pokémon Normale alzò lo sguardo fissando la propria evoluzione, ma non si tirò indietro. L’avversario esordì con Sdoppiatore, e Lillipup rispose con Morso. L’impatto lo scagliò via, ma il danno del morso e del contraccolpo indebolirono notevolmente Herdier, che arretrò. “Un Pokémon coraggioso. Non sono in molti quelli che invece di schivare il colpo attaccano.” Commentò Aloé. Lillipup sorrise e si lanciò alla carica, al comando di Enemy, usando ancora Morso. Herdier incassò rispondendo poi allo stesso modo, e Lillipup crollò. “Ma questo non basta a risolvere il gap che c’è tra di loro.” Enemy annuì e schierò Servine, che girò le spalle all’avversario. L’allenamento non aveva fatto evolvere Lillipup, ma Snivy sì. La Pokémon sorrise e colpì con Frustata, centrando Herdier prima che potesse colpire con Sdoppiatore. Herdier crollò, già indebolito dallo scontro con Lillipup. Aloé mandò quindi in campo Watchog. Il Pokèmon Normale usò Ipnosi, ma Enemy sorrise. Servine rimase girata ed ignorò l’Ipnosi, colpendo intanto alla cieca con Frustata. “Servine è abituata a combattere girata di spalle. Perciò, Ipnosi su di lei non può funzionare se l’avversario non si sposta. Ma per farlo, dovrebbe spostarsi verso una delle fruste.” Rifletté Aloé “Ottima strategia. Sapevi già di Watchog?” “So tutto sulla maggior parte dei Capopalestra. I loro Pokémon principali, le strategie più usate…” “Allora, come reagirai alla Nemesi?” Chiese Aloé, e Watchog si lanciò in avanti. Enemy sorrise “Nemesi mi farà subire molti danni, ma deve colpire direttamente. Perciò posso sfruttarla per questo.” Rispose, e Servine all’ultimo momento girò su se stessa colpendo con Vorticerba e scagliando via Watchog. Il Pokémon fece per rialzarsi, ma qualcosa lo afferrò per la gamba. Servine lo sollevò di peso per poi scaraventarlo contro il pavimento. Il Pokémon crollò. “Eccellente!” Esclamò Aloé “Hai usato la mossa a corta distanza per assicurarti che il tuo colpo sarebbe andato a segno. Veramente perfetto!” La donna prese una medaglia e gliela porse “Oggi i giovani di Unima mi hanno sorpreso. Siete un’ottima generazione.” Il ragazzo sorrise e afferrò la medaglia, ringraziando la donna. 'E due.' Pensò 'Mancano solo sei medaglie al giorno in cui potrò affrontarlo.' “Quindi ha cominciato il suo viaggio, eh?” “A quanto pare.” Replicò la voce al telefono “Sei contento?” “Lo sarò quando arriverà da me.” Replicò l’uomo “Ho grandi speranze per il suo futuro, ma non voglio arrivare a conclusioni affrettate. Ma se riesci, fagli sapere che sono contento e lo aspetto.” Dopo pochi convenevoli, la persona dall’altra parte chiuse la telefonata. L’uomo sorrise “La nuova generazione, eh? Forse dopotutto, ha ancora senso per uno come me tenere questo posto.” Squadra: Medaglie: -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Frak VS Aloé Frak osservò Aloé e sorrise, entrando nell’Arena. “Molto bene, Frak. Vediamo se sei all’altezza della tua amica Giuls.” Disse Aloé sorridendo e osservando la ragazza assieme a Marisio sugli spalti, per poi schierare un Cinccino. Frak rispose schierando Banette. Il Pokémon Spettro cominciò scagliandosi all’attacco con Finta, a cui Aloé rispose con un Solletico. Poi Aloé lo richiamò, schierando invece Stoutland. “Niente Watchog quindi.” Pensò Frak. Il ragazzo ordinò al Pokémon di colpire ancora con Finta, mentre Stoutland si limitava ad annusare. Poi il Pokémon colpì con Sdoppiatore, scagliando indietro lo Spettro. “Segugio…” Disse Frak. “Esatto. Ogni Spettro a una qualche forma di nucleo. La bambola di Banette, la roccia di Spiritomb… Persino il gas di Gengar in certi punti è semisolido. Segugio permette di fiutare quei punti e colpirli con precisione. Inoltre, il naso dei Pokémon in grado di usarlo rilascia una sostanza che ogni altro Pokémon può percepire. Da questo momento, anche Cinccino può colpire quel Banette.” “Ah, ti ha fregato.” Commentò Groudon “Cosa pensi di fare adesso? Banette è passata dall’essere pari all’essere in completo svantaggio.” “Zitto, non è la prima volta che mi capita.” “Sono proprio curioso.” Commentò il Pokémon Terra. Frak lanciò un ordine e Banette aprì la bocca lanciando una Tossina. Stoutland ne fu investito, ma rispose comunque con Attacco Rapido. Banette arretrò, e rispose colpendo nuovamente con Finta. Stoutland resistette all’attacco e sorprendendo Frak colpì con Morso. Banette crollò, ma lo stesso fece il Pokémon a causa del veleno. “Capisco, non potendo annullare il suo vantaggio hai deciso di finirla con un pareggio.” Commentò Groudon “Abbastanza furbo.” “Ho scommesso sulla resistenza di Banette.” Rispose Frak, poi schierò Pignite contro il Cinccino. Il Pokémon Normale incassò una Nitrocarica per colpire con Solletico, poi schivò una Breccia e attaccò con Nemesi. Pignite volò all’indietro ma si rialzò per colpire nuovamente con Breccia. La velocità del Pokémon Fuoco colse di sorpresa il Cinccino, che fu scagliato indietro e sbatté contro la parete. Il Pokémon rimase al tappeto. “Ottimo!” Esclamò la donna “Un combattimento eccellente. Eccoti la Medaglia.” Frak sorrise e ringraziò la donna per poi allontanarsi verso gli spalti per raggiungere Astrid. In quel momento, qualcun altro entrò. “B-Buongiorno.” Disse il ragazzo “Io sono Soffiolieve, di Komor… No cioè, sono Komor di Lievesoffio… No cioè, io…” “E smettila!” Esclamò Belle dietro di lui, colpendolo sulla schiena con una pacca “Ti sei meritato questa Svegliopacca!” “Ahi, ha fatto male.” “Sei un tipo Normale, è ovvio che faccia male, zitto e sveglia.” Rispose Belle, sorridendo. “Comunque, io sono Komor, di Soffiolieve.” Rispose il ragazzo, sorridendo “E sono qui per la lotta in Palestra.” Aloé sorrise “Molto bene. In tal caso, possiamo cominciare anche subi…” In quel momento ci fu un rumore dal piano di sopra. Un uomo con gli occhiali si precipitò nella stanza. “Tesoro! Un gruppo di cavalieri ha rubato il teschio del Drago!” Aloé lo fissò “Sai, amore, credo dovresti spiegarti meglio.” “Hanno rubato il teschio del Dragonitus Maximus!” “COOOOSA?! Hanno idea di quanta fatica ho fatto a procurarmi quel teschio?! Ho dovuto cercare per mesi in fondo al mare ad ovest! Non li lascerò scappare! Hai visto dove sono andati?” “Io no, ma Artemisio passava di qui e li ha visti correre verso il Bosco!” “Allora muoviamoci. Scusate ma dovremo rimandare…” Aggiunse rivolgendosi a Komor e Belle. “No anzi, vogliamo aiutare!” “E anche noi!” Esclamò Giuls mentre lei, Frak, Marisio ed Astrid correvano verso di loro. “Ottimo. Allora andiamo, forza!” Frak annuì, ed il gruppo si mise in marcia. Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Dragozard VS Silvestro Dragozard si guardò intorno e annuì. La città di Mistralopoli era a sud, ancora illuminata dalle ultime luci del tramonto. Ma quello che interessava a lui e a coloro che aveva intorno era il grande edificio che avevano davanti. “La Torre Dragospira.” Disse l’anziano che aveva accanto. Si chiamava Giano, uno dei Sette Saggi del Team Plasma “In questo luogo, il nostro Re dovrà risvegliare il Leggendario del Re, provando ad Unima che è lui l’erede e colui che dovrà governare.” 'Come no.' Pensò Dragozard, ma si guardò bene dal parlare. La sua missione era solo quella di aiutare il Team Plasma a sconfiggere il Team Rocket, che a quanto pareva aveva piazzato la propria base nella torre. Pierce aveva preso accordi con uno dei Sette Saggi, tal Verdanio, che aveva accettato l’aiuto dell’uomo. Era fondamentale che si dimostrassero utili, in modo da poter stringere una solida alleanza tra Neo Team Rocket e Team Plasma. “In parole povere, devo aiutare un team di svitati fissati con Re Artù a far fuori i membri di un team malvagio in modo che il loro Re possa completare una quest per ottenere il trono perduto. L’ultima volta che ho controllato, questa storia non era un fantasy.” “Sai, detto da uno che è il Prescelto di una divinità suona parecchio poco credibile.” Commentò Palkia. Dragozard sospirò “Sì, hai ragione, hai ragione, sono l’ultimo che può criticare. Comunque il Neo Team Rocket deve essere parecchio disperato per aver bisogno di questi tizi.” “Un alleato è un alleato, non importa quanto potente, sbaglio?” Domandò il Leggendario. Dragozard annuì, anche se non era del tutto convinto. Poi Giano osservò l’orologio e indicò Dragozard. “L’ora è prossima. I tuoi uomini sono pronti?” “Vera ha già preparato tutto. Noi attaccheremo dal basso, lei dall’alto. Intrappoleremo il Team Rocket e li costringeremo a fuggire.” Giano annuì e diede un ordine. Dragozard aprì una ball ed il suo Charizard lanciò un Fuocobomba verso il cielo. Subito dopo, attaccarono. All’interno trovarono numerosi membri del Team Rocket, che risposero all’attacco lentamente ed in maniera disorganizzata, colti di sorpresa com’erano. Dragozard lasciò che fossero il Team Plasma e le sue reclute ad occuparsene, mentre lui e Giano salivano le scale. Proseguirono al secondo piano, dove trovarono solo Pokémon in gabbia e cose del genere. “Che facciamo, li liberiamo?” Chiese Giano. Dragozard lo fissò “Mi sta mettendo alla prova.” Il ragazzo aprì una Ball e ne uscì Rhyperior, che cominciò a spezzare le sbarre delle gabbie. “Andiamo, Rhyperior può occuparsene tranquillamente da solo.” Giano annuì e seguì il ragazzo in cima alle scale del terzo piano, dove trovarono altri membri del Team Rocket. Tra loro però il ragazzo riconobbe come Inagawa. “Dragozard, il traditore!” Gridò l’uomo riconoscendolo all’istante. Poi mandò in campo un Dewgong. “Traditore? Non direi. Mi pare di far parte del Team Rocket giusto.” Giano non fece commenti, ma puntò il dito contro l’uomo. “Avete infangato questo luogo sacro. Andatevene subito, e la furia del Re non si abbatterà su di voi.” Inagawa rise “E di quale furia staremmo parlando?” Giano non rispose, ma subito dopo un Krookodile sbucò da sotto il pavimento e colpì con Fossa il Dewgong, sorprendendo sia il Pokémon che l’allenatore. “Questa furia.” “Credi che un pokémon Terra possa essere pericoloso per un Pokémon Ghiaccio ed Acqua?” “No, se conoscesse solo mosse Terra.” Replicò l’uomo, e Krookodile colpì con Fulmindenti dopo aver schivato un Geloraggio, mandando al tappeto l’avversario. “Capisco.” Pensò Dragozard “Ha sfruttato i movimenti impacciati di Dewgong sul terreno per annullare lo svantaggio di tipo. Non sembra, ma questo vecchietto sa il fatto suo.” “Avevi dubbi?” Chiese Palkia. “No, ma è utile avere la conferma.” Rispose Dragozard, poi aprì le proprie Ball. Charizard, Raichu, Tynamo e Cacturne uscirono dalla Poké Ball. L’avversario studiò la situazione, poi sorrise “Bene, bene, riconosco la sconfitta. Non ha senso cercare di combattervi quando sarei certo di perdere. Perciò…” Aprì una Ball da cui uscì Jynx. La Pokémon gli posò una mano sulla spalla e sparì. “Teletrasporto!” Gridò Dragozard, lanciandosi in avanti, ma riuscì ad afferrare solo l’aria. Il resto del Team Rocket cominciò a fuggire in preda al panico, mentre dai piani alti scendeva Vera. “Ottimo!” Esclamò l’anziano raggiante. “Il nemico è stato scacciato da questo luogo sacro.” “Avremmo dovuto catturarlo.” “Non ci interessa.” Rispose l’uomo “In ogni caso, ringraziamo il Neo Team Rocket per l’aiuto. Sono certo sia l’inizio di una buona collaborazione.” Dragozard decise di fingersi soddisfatto. La sua missione era comunque quella di aiutare il Team Plasma, e tanto aveva fatto. Inoltre, avrebbero catturato tutte le reclute. Un paio d’ore dopo, Dragozard aveva inviato di nuovo le reclute alla base e salutato il Saggio del Team Plasma, restando da solo con Vera. “Beh, è stato molto più facile di quanto credessi.” Commentò la ragazza. “Concordo. Ma direi che è un bene, abbiamo potuto fare una buona impressione su di lui senza sforzarci troppo. Anche se Mesprit, Manaphy e Mew ci sono rimaste male.” “Perché, io no?” Chiese Palkia “Pregustavo già un grande ingresso contro il nemico.” “Lascia perdere, Palkia, non ti avrei usato se la situazione non fosse stata disperata.” Vera sorrise “Immagino cosa ti ha detto. E ora?” “Ora la Palestra direi.” Rispose Dragozard sorridendo. Il ragazzo entrò nell’edificio, ormai prossimo alla chiusura, e superò i vari allenatori, mentre Vera si dirigeva agli spalti. “Ah, uno sfidante.” Commentò il Capopalestra “Immagino tu abbia sei medaglie.” “No, in realtà ne ho solo due.” Silvestro sollevò un sopracciglio “Sei di Boreduopoli? Non mi pare di averti visto usare draghi.” “Infatti non lo sono. Diciamo che non sto seguendo esattamente il percorso.” Silvestro sorrise “Interessante. Quante medaglie hai dunque?” “Una sola.” L’uomo sorrise “Ah, devi essere uno di quelli provenienti da Kanto, dico bene?” Dragozard sorrise ed annuì. Silvestro schierò quindi Beartic. “Molto bene, vediamo che sai fare.” Dragozard schierò Basculin, aprendo la piscina. Il Pokémon Acqua si lanciò all’attacco con Sgranocchio, nonostante la Grandine nemica, poi si ributtò in acqua. Beartic sorrise e colpì con Slavina, lanciando una serie di sfere di ghiaccio sul Pokémon Acqua, che lo investirono nonostante fosse sott’acqua. Il Pokémon però si lanciò fuori e colpì con Idrondata, per poi essere colpito ancora da Slavina. Il pesce con la linea blu colpì ancora con Sgranocchio, mentre l’avversario scagliava un Alitogelido. Dopo un ultimo Sgranocchio, Basculin crollò. “Un buon Pokémon.” Rispose Silvestro “Ma il prossimo dovrà fare meglio.” Dragozard sorrise e schierò Charizard. Il Pokémon Fuoco lanciò un Fuocobomba che investì e sconfisse l’avversario. “Ha scelto il vantaggio di tipo.” Commentò Vera. “Già.” Dissero all’unisono i tre Leggendari. “Tutto lì quello che avete da dire?” Chiese mentre in campo entrava Cryogonal. “Nah, Dragozard vincerà.” Rispose Mesprit. “Concordo.” Risposero le altre due. “Potreste mostrarvi un po’ felici a riguardo.” “Beh, non è facile quando la tua prima missione da supereroina doppiogiochista finisce in un fallimento.” Rispose Mesprit “Stavo già immaginando me stessa come la “supercattiva” Mysterious M.” “Ehi, io ero Mysterious M!” Rispose Mew “Tu eri Malinconic M!” “Malinconic M ero io!” Rispose Mesprit “Manaphy era Mighty M!” “Allora dev’esserci un errore davvero…” Commentò Mew. “Potreste smetterla di litigare voi tre?” Chiese Vera “Vorrei seguire l’incontro.” “Dragozard vince in tre…” Iniziò Mew. “Due…” Proseguì Manaphy. “Uno…” Concluse Mesprit. “Ora!” Esclamarono le tre insieme, e in quel momento una Fuocobomba centrò Cryogonal mandandolo al tappeto. Charizard si liberò del ghiaccio che lo aveva quasi del tutto ricoperto ed atterrò soddisfatto. “Come avete fatto?” “Meh, era prevedibile, quel Cryogonal era forte ma Charizard è troppo ben allenato.” Rispose Mesprit “Adesso potresti darci una mano con i nomi?” Vera sospirò. “Perché?!” Tuonò Surtur battendo il pugno sul tavolo. “Modera il tono, Surtur.” Disse Moebius, alzando la mano “E spiega la ragione della tua rabbia.” “Lord Moebius, signore, oggi il Team Plasma ha danneggiato il mio Team Rocket. La prego, mi spieghi perché ha lasciato che accadesse.” “Surtur, non mi risulta che il Team Rocket abbia subito particolari danni. Ho contattato Ghecis, che ci assicura che i Saggi hanno agito di propria iniziativa, e non può certo punirli per aver liberato la torre da un’… infestazione.” “Come osa! Quel piccolo verme…” “Surtur, il tono.” “Mi perdoni Lord Moebius.” Rispose l’uomo “Tuttavia, la situazione è problematica.” “Non per molto.” Rispose l’altro “Non preoccuparti. Presto il Neo Team Rocket non sarà un problema. Quanto al Team Plasma, sarà un utile strumento ancora a lungo. Pertanto, cerca di non finirgli in mezzo ai piedi. Sei stato tu a decidere di spostare ad Unima il Team Rocket, per inseguire i Neo, in un momento così delicato. Prenditene le responsabilità.” Surtur annuì, e piegò il capo per uscire. Garm, presente nella sala, scosse la testa. Vedere quell’idiota di Lord Surtur sprecare le sue pedine in quel modo continuava a farlo infuriare. “Ma presto, presto saranno mie.” Si ripromise. “Presto, sarà tutto mio, al servizio solo del nostro signore.” Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Darken VS Aloé Darken sorrise osservando i suoi nuovi Pokémon. Unima aveva una fauna veramente particolare, ricca di Pokémon diversi. Sorrise osservando i due Sewaddle fissare il suo starter, già evolutosi in Swadloon, che si mostrava orgoglioso delle cicatrici che aveva da quando il ragazzo lo conosceva. “Beh, direi che ci siamo tutti.” Commentò Darken “Ed è anche tardi. Mi hanno detto che c’è stato qualche problema oggi nel Bosco Girandola, ma sono arrivato troppo tardi.” “Oh, non preoccuparti.” Rispose Lucinda “Hai sentito, ci hanno pensato Raziel, Giuls e Frak.” “E i due Capopalestra.” Aggiunse Dialga. “Lo so, lo so, ma mi dispiace non averli aiutati.” “Perché, vorresti anche metterti in mezzo agli affari del Team Plasma?” Chiese una voce alle loro spalle. Il ragazzo e la ragazza si girarono all’unisono e si trovarono davanti N. “N!” “Darken. Il catturatore.” “Potresti smetterla di chiamarmi così?” Chiese il ragazzo “Sembra che io faccia qualcosa di sbagliato.” “Non lo fai?” “No che non lo fa!” Rispose Lucinda “Darken è uno degli allenatori più gentili che conosca con i suoi Pokémon.” “E tu saresti?” “Sono Lucinda.” N rifletté un momento, poi annuì “AH, la ragazza del Catturatore.” Lucinda ringhiò ma Darken le posò una mano sulla spalla “Senti N, non so perché tu ce l’abbia con me, ma…” “Io non ce l’ho con te. Ma voglio capirti. Voglio capire il tuo mondo. Voglio capire qual è la tua verità.” “La mia… verità?” “Mostrami il tuo starter.” Darken non sapeva perché, ma si sentì sicuro di potersi fidare. Swadloon si fece avanti ed N gli posò la mano sul capo. “Sento… gioia, sicurezza… non è triste… ma allora perché… perché…” Si alzò in piedi e scosse la testa. “Ti ringrazio. Credo di star vedendo un pezzo in più della tua verità. Addio.” E così dicendo si allontanò e sparì. Per un minuto nessuno parlò, poi la voce di Entei ruppe il silenzio nella mente di Darken “Beh, avete intenzione di restare lì come stoccafissi ancora a lungo?” Darken ridacchiò “No ma… mi domando perché mi sento triste. E soprattutto perché N riesca sempre a calmarci.” “Si chiama carisma.” Rispose Dialga “Ce l’hanno tutti i grandi uomini e i grandi Pokémon. Il tuo Tauros, Ros, è un ottimo esempio. Se hai carisma puoi farti seguire in fondo al Mondo Distorto con il sorriso sulle labbra.” Darken annuì, poi scosse la testa “In ogni caso, qui abbiamo finito. Vogliamo andare?” Lucinda annuì e lo seguì di nuovo in città. Raggiunsero la Palestra di Aloé, e qui Darken superò facilmente i vari test, raggiungendo la Capopalestra. “Benvenuto.” Disse Aloé sorridendo “Pronto ad una sfida?” Il ragazzo sorrise e schierò in campo il proprio Swadloon quando la donna mandò Stoutland. Stoutland esordì con Attacco Rapido, ma l’attacco si schiantò contro la Protezione di Swadloon. Il Pokémon Normale arretrò poi caricò in avanti con Sdoppiatore. Swadloon incassò il colpo ed una raffica di Foglielama colpì l’avversario, che si tirò indietro e caricò di nuovo con Sdoppiatore, colpendo però di nuovo la barriera. “Non capirò mai perché non ci sia un contraccolpo dalla protezione.” “Ha a che fare con i campi di energia e roba così.” Rispose Azelf. “Wow, complimenti, sei molto preciso.” Replicò la ragazza sarcastica. “Ehi, io sono quello che si occupa di Volontà, la conoscenza è compito di mio fratello.” Rispose il Pokémon Psico. “Non è che ti farebbe male studiare un po’.” Rispose la ragazza. “Sì, mammina.” “Funziona meglio su un maschio quella battuta.” “Oh, ma Groudon la usa sempre.” “Rayquaza ha una mentalità maschile no?” Azelf non rispose. Intanto, Stoutland aveva colpito ancora Swadloon con Sdoppiatore ed il Pokémon aveva lanciato un’ultima Fendifoglia poi era crollato. A quel punto, Darken aveva schierato il proprio Hariyama. Yoko si era lanciato all’attacco con Palmoforza ed aveva mandato al tappeto con un colpo Stoutland, già danneggiato. “Quindi ha optato per il vantaggio di Tipo.” Commentò il Leggendario, che a quanto pareva aveva deciso di fingere di non aver provato a fare la battuta. “Non è che tu possa far molto con i Tipo Normale, o vai di mosse Lotta o vai di danno Normale.” “O vai di Spettro.” “Cioè usi mosse neutrali o Lotta comunque.” Azelf sospirò “Sì, sì. Comunque wow, gli Watchog sono veramente strani.” “A me piacciono.” “Non ho mai detto che tu non sia strana.” Lucinda ridacchiò. Watchog lanciò un’Ipnosi, ma Hariyama ruotò su sé stesso per ignorare l’attacco e colpì con Vitaltiro. Il Pokémon fu scagliato via e si rialzò a fatica. Lanciatosi all’attacco colpì con Superzanna, ma subito dopo un nuovo Vitaltiro lo mandò al tappeto. “Beh, è finita.” Disse Lucinda. “Già." Rispose Azelf. "Ma parliamo di altro Lucinda. Hai deciso?” La ragazza scosse la testa, poi si rese conto che il Pokémon non poteva vederla, perciò rispose “No.” “Non c’è problema, non c’è problema. Però, prima o poi dovrai farlo.” La ragazza sospirò “Lo so, ma quello che mi chiedi è tanto.” “Spero non troppo.” Lucinda si passò una mano tra i capelli, nervosa “Lo spero anche io.” Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Fan Fiction e Dintorni
Draconix VS Artemisio Draconix fissò il telefono, e lesse il messaggio. "Team Rocket avvistato ad Austropoli. Abbiamo mandato qualcuno a prenderti, preparati a partire. Chissà chi è questo qualcuno…" Si chiese, guardandosi intorno. Poi un’ombra gli passò sopra la testa e un Crobat gli atterrò davanti. “Ehilà!” Esclamò Argento, scendendo dal Pokémon “Come va Draconix?” “Bene Argento. Tu come stai?” Chiese il ragazzo in risposta. “Non c’è male, ma starò meglio quando avremo affrontato il Team Rocket.” Draconix annuì e fece uscire dalla Ball il proprio Charizard, per poi seguire Argento. Volarono sopra due città, prima di atterrare in mezzo a un deserto. “Quindi questo è il Deserto della Quiete.” Disse Draconix “Ma non erano ad Austropoli i membri del Team Rocket?” “Sì, ma prima dobbiamo incontrare una persona.” Rispose Argento, indicando una torre che sporgeva dalla sabbia del deserto e dirigendosi verso di essa. Draconix lo seguì e quando entrarono si trovarono davanti una stanza circolare, con sabbia ovunque sul pavimento. “Chi…” Iniziò Draconix, ma dall’ombra uscì una donna che sorrise “Argento, signore. Tutto bene?” “Atena.” Disse Argento sorridendo “Come procede?” “Tutto in regola signore, gli altri hanno circondato l’edificio sospetto senza farsi notare. Dovremmo riuscire a fare irruzione senza problemi.” “Atena?!” Esclamò Draconix “Credevo fossi…” “In galera? Sì, ma il signorino Argento mi ha tirato fuori.” “Ho solo riscosso un paio di favori, niente di particolarmente difficile. Avrei tirato fuori anche gli altri, ma sono spariti prima che potessi farlo.” “In che senso sono spariti?” Chiese Draconix. “Risulta siano evasi.” Replicò Atena “Ma io non me la bevo. Archer non stava bene di testa, e gli altri due fanno un cervello in coppia. Forse neanche tutto. No, qualcuno li ha fatti evadere.” “Beh, se li prenderemo, li riconsegneremo alle autorità.” Rispose Draconix “Anche se ad essere onesto, credo dovremmo riconsegnare anche te.” “Ah, sì, immagino tu ce l’abbia con noi per il tuo Fearow.” “Lo sai?!” “Certo che lo so, Archer ha passato almeno mezz’ora a lodare la recluta che l’ha rubato. Tutta questa manfrina per un uccello come tanti…” Draconix strinse il pugno, e Atena sorrise “Per noi, intendo dire. Sono certa che per te sia stato difficile perderlo.” “Se avete finito, facciamo quello per cui siamo qui e finiamola.” “Sì signore.” Rispose la donna, tirando fuori dalla tasca un’Iramella. I due la seguirono fuori dalla torre e fino a un gruppo di statue. Qui la lanciò verso una di esse, che improvvisamente si alzò. Le fiamme sulla sua fronte si accesero ed il Darmanitan li fissò, masticando l’Iramella. “Ehilà, bello.” Disse Atena, avvicinandosi “Se non sbaglio manca uno di voi.” Hai voglia di andarlo a riprendere?” Il Pokémon annuì e Atena sorrise, indicandogli la città. “Cosa…” “I membri dell’altro Team Rocket hanno rubato uno dei Darmanitan.” Spiegò Argento “Questi Pokémon hanno un’abilità rarissima, chiamata Stato Zen. Venderne uno ai collezionisti può fruttare un sacco di soldi. Tuttavia, con Stato Zen i Darmanitan ottengono poteri psichici che usano per chiamare i propri simili in aiuto. Non possono muoversi finché non guariscono, ma l’Iramella accelera i loro tempi di recupero.” “Capisco… Quindi volete usare il Darmanitan per confermare che i membri del Team Rocket sono ancora lì.” “E anche per creare una distrazione ed entrare.” “Capito.” Rispose Draconix. Poi i tre seguirono il Darmanitan, che in quel momento era entrato ad Austropoli e si era lanciato contro un edificio, cominciando a scalarlo. La guardia alla porta era chiaramente confusa. E distratta. “Dentro!” Esclamò Argento. I tre entrarono, e vedendoli entrare altri li seguirono dentro, approfittando della folla che si stava formando intorno all’edificio per vedere l’inusuale spettacolo. “Tranquillo, sono membri del nostro Team Rocket.” Disse Atena a Draconix “E perché questo mi dovrebbe far piacere?” Domandò Draconix in risposta. La donna sospirò e proseguì. Il gruppo salì le scale, e a quel punto i primi membri del Team Rocket cominciarono a comparire. Draconix fece per aprire le proprie Poké Ball, ma Argento lo fermò e puntò un dito ai suoi compagni, che cominciarono ad aprire le proprie. Vari Raticate, Furret, Honchkrow, Houndoom e simili si lanciarono sui Pokémon delle Reclute nemiche, mentre il resto del gruppo proseguiva. Arrivati al terzo piano, videro il Darmanitan che prendeva a pugni il vetro per aprirlo, perciò dedussero di essere al piano giusto. Si guardarono intorno, e videro una stanza con una grossa porta. Argento sorrise e schierò Feraligatr, che infilò gli artigli nell’apertura e cominciò a tirare finché la porta non si spezzò. I tre fecero irruzione, e si trovarono davanti diversi membri del Team Rocket intenti a spostare svariate casse. Una di esse, ancora aperta, conteneva il Darmanitan, mentre altre contenevano varie Poké Ball. Draconix non ci vide più dalla rabbia e mandò in campo Charizard, che lanciò un ruggito. I membri del Team Rocket si tirarono indietro, e la maggior parte sembrò indecisa sul tirare fuori o meno i propri Pokémon. “Che nessuno si muova!” Gridò Argento “In qualità di alleato della Polizia Internazionale, sono qui per farvi arrestare. Se opporrete resistenza…” Proseguì il ragazzo, e Feraligatr si fece avanti e aprì le mandibole minaccioso “Sarà peggio per voi.” In quel momento anche il Darmanitan entrò nella stanza e, afferrato il proprio compagno, corse via, lanciandosi giù dalla finestra. La maggior parte dei membri del Team Rocket parve indecisa, ma una si fece avanti. “Bene, bene, bene… Vedo che il figlio traditore si è deciso ad opporsi a noi.” “Siete voi che vi state opponendo al volere di mio padre.” “Credo di conoscere il volere del signor Giovanni meglio di un bambino scappato di casa.” Replicò la donna “E tu, Draconix… Lo sapevo che degli amici di Raziel non c’è da fidarsi. Molto bene.” Allungò la mano dietro la schiena e tirò fuori quella che sembrava una Ball, per poi lanciarla verso di loro. Argento ci mise un attimo a riconoscerla. “Draconix, giù!” Gridò. Il ragazzo obbedì d’istinto e la Fiammosfera gli volò sopra la testa, esplodendo. Un'enorme fiammata si diramò nella stanza, poi l’impianto anti incendio entrò in funzione. L’acqua spruzzò ovunque, e Draconix dovette richiamare Charizard, per sicurezza. Nel frattempo, il vapore prodotto dalle fiamme invase la stanza e i tre non riuscirono a vedere nulla di ciò che avevano intorno. Atena lanciò un grido e si lanciò addosso a qualcuno, mentre rumore di passi rimbombava tutto intorno. Quando il vapore si diradò, la stanza era vuota, salvo per loro tre, Feraligatr, e una recluta trattenuta dalla donna. “Dove…” Iniziò Draconix, poi vide diversi Pokémon Volante sparire verso nord dalla finestra sfondata da Darmanitan. “Sono scappati!” Gridò Argento. “Non tutti.” Replicò Atena “Ci sono ancora questo e quelli al piano di sotto.” “P-Per favore, non ho fatto nulla, sono solo una recluta.” “Contrabbando di Pokémon, non lo definirei nulla.” Rispose Argento. “M-ma abbiamo solo catturato dei Pokémon!” “Per venderli, il che è vietato nella regione di Unima.” La recluta sospirò “V-vi giuro che non so niente! Davvero. Lasciatemi andare…” “Assolutamente no.” Rispose Argento “Saprai pure dov’è la vostra base.” “Non qui ad Unima! Questo posto era l’unica base che conoscevo, perché sono qui da quando abbiamo cominciato.” Argento sospirò “Lascia che ti chieda una cosa. Neo o Team Rocket.” “Neo, neo.” Rispose il ragazzo. “Capito. Bene, almeno sappiamo quale dei due è qui a Unima. Chi era la ragazza?” “Domino, signore.” “Domino… Mio padre mi ha parlato di lei. Fedelissima al Team Rocket, diceva. Pure troppo, rispondo io.” Poi annuì verso Atena “Portalo via.” La Recluta non poté far altro che farsi trascinare via. “Vuoi dirmi che è davvero già finita?” Chiese Draconix “Quelli sono scappati!” “Credi di poterli inseguire? Se sì, partiamo subito.” Draconix sospirò. Non si poteva certo seguire un oggetto in volo, una volta che era sparito alla vista. “Guarda il lato positivo.” Rispose Argento posando una mano sulla spalla del ragazzo “Abbiamo tutti questi Pokémon salvati. Li passerò alla sede locale della fondazione di Karen, che probabilmente li libererà.” “Ottimo…” Disse Draconix, ma non pareva convinto. “Senti, so che in città c’è una Palestra. Perché non vai a sfidarla? Intanto io cercherò informazioni.” Draconix annuì e salutò il ragazzo, poi uscì. Chiese indicazioni e si diresse verso la Palestra. “Salve, sono qui per sfidare il Capopalestra.” Disse all’ingresso. “Ma certo. Sai, è appena tornato dalla città qui vicino, ma dovrebbe riuscire ad accettare la sfida.” Rispose l’uomo all’ingresso. Entrò e poco dopo uscì annuendo e facendogli segno di procedere. Draconix proseguì ed entrò nel labirinto della Palestra. Arrivato in fondo, il Capopalestra gli sorrise. “Ah, un Asso del Parco, che onore.” Disse Artemisio “Pronto per una sfida?” “Prontissimo.” Replicò Draconix. L’uomo sorrise e schierò Crustle. Draconix rifletté un momento per poi mandare in campo Gliscor. Il Pokémon Volante si lanciò all’attacco con Forbice X. Il Crustle rispose con Protezione, ma Draconix sorrise e ordinò di usare Terremoto. Crustle arretrò, danneggiato, per poi rispondere con Cadutamassi. Diverse pietre furono scagliate verso Gliscor, che riuscì a schivarne due ma fu colpito dalle altre tre. In ogni caso, Crustle restava il più danneggiato. Draconix lanciò un nuovo Terremoto, che però fu fermato da Protezione, e sorrise colpendo un’ultima volta con Terremoto, mandando l’avversario al tappeto. Artemisio lo richiamò e mandò in campo Leavanny. Draconix ordinò un Aeroassalto, ma stavolta fu Artemisio a sorprenderlo colpendo con Fendifoglia. L’Aeroassalto lanciò via Leavanny, che però si rialzò e colpì ancora con Fendifoglia. Gliscor, già danneggiato a causa del Cadutamassi subito in precedenza, crollò al suolo. Draconix richiamò il Pokémon e schierò Deino. “Scelta sorprendente.” Disse Artemisio “Mi aspettavo il tuo famoso Charizard.” “Temo oggi abbia avuto abbastanza da fare.” “Sì, ho sentito che non è stata una buona giornata neanche qui.” Poi Leavanny lanciò un Fendifoglia. Deino incassò e subito dopo colpì con Rogodenti, lanciandola via. La Pokémon crollò. “Eccellente!” Esclamò Artemisio “Una battaglia degna di un dipinto. Mi sarà di grande ispirazione, sicuramente. E vedo che il titolo di Asso del Parco è ben meritato.” Draconix sorrise e accettò la medaglia, poi salutò il pittore ed uscì. “Tutto bene Draconix?” Chiese in quel momento Rayquaza. “Ehi Rayquaza, dov’eri?” “Oh, ho avuto un impegno. Ho però visto che ti sei confrontato con il Team Rocket? Com’è andata?” “Male, sono scappati in volo.” “Non preoccuparti.” Rispose il Drago, e Draconix lo sentì sorridere “La prossima volta che provano a volare via, li aspetterò fuori dalla finestra.” “Draconix ridacchiò, poi sospirò “Senti Rayquaza, oggi non ho avuto una sola visione, hai idea del motivo?” “No, temo di no.” Rispose il drago “Ma in fondo è una cosa positiva, no?” “Già…” Rispose il ragazzo. “E allora perché mi sento come se mi fosse mancato qualcosa…” Si chiese, stringendo il pugno. “Non mi importa come, ma vedi di tenerlo sotto controllo!” Gridò Pierce al telefono. “E cosa vorresti che facessi?!” Esclamò Dragozard dall’altra parte. “Non lo so, ma sei tu il suo amico! Se non riesci a tenercelo fuori dai piedi tu…” Dragozard sospirò “Quanti ne abbiamo persi?” “Otto, gli altri sono scappati. Ma ho già abbastanza a cui pensare senza che il figlio di Giovanni e il tuo amicone si mettano in mezzo.” “Era necessario rubare quei Pokémon?” “Non è rubare, erano Pokémon selvatici! Cosa ne so io che vendere Pokémon è illegale?” “Già, cosa ne sai tu?” Pierce ringhiò “Bah, vedi di finire la tua missione e poi dedicati al tuo amico. Ciao!” E sbatté giù il telefono. “Che succede Pierce?” Chiese Matori. “Il solito, non ne posso più di questi ragazzi che si mettono in mezzo al lavoro di noi adulti.” “Hai chiesto a Kain di…” “Sì, ma ha detto che non devo toccare Draconix fino a nuovo ordine, e che al momento ha meno soldi di quanto vorrebbe. Ce ne sta ancora passando, ma sono un po’ calati.” “Credi rimarremo a secco?” “No, ma credo mi verrà mal di testa a gestire tutto ciò? Come faceva Giovanni?” Matori sospirò “Senti hai pensato a… unirci ai White Rocket?” “NO! Mai. Non mi fido del figlio di Giovanni, e Kain mi ha dato ragione. C’è qualcosa che non quadra.” Matori sospirò ed annuì “La missione di Dragozard?” “La sta svolgendo giusto ora. Sono sicuro la terminerà presto.” Squadra: Leggendari: Medaglie: -
[Darken] Pokémos Q&A
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Giusto, grazie -
[Zarxiel] Commenti Fanfiction Pokémon Ghost
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Smeargle può imparare Trasformazione con Schizzo, Liepard tramite Assistente, Clefable c'ha Metronomo quindi può scappare, Spinda riflette il fatto che gli piace bere. -
[Zarxiel] Commenti Fanfiction Pokémon Ghost
Zarxiel ha risposto a una discussione di Zarxiel in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Non ho trovato nessuna info sul 6° Pokémon, lo aggiungo dopo non appena me lo dice Darken

