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Zarxiel

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Tutti i messaggi di Zarxiel

  1. Letto il capitolo. Molto interessante, qui la storia gira tutta attorno a Misty. Che dire... davvero un bel capitolo, cruento e crudo, ma mi piace. Rosso (ammesso che sia lui) sembra essere manovrato, o almeno io l'ho interpretata così, ed è stato messo con le spalle al muro dal detective (finché non è fuggito). Il detective mi puzza parecchio, visto che è ovvio che volesse che Misty moriva, poverina
  2. GRAZIE Non vedo l'ora tu inizi Sinnoh adesso
  3. YUPPI Si, da Hoenn ho iniziato ad avere idee vere e più concrete. Sinnoh attualmente è il mio arco narrativo preferito, ma ho piani belli ciccioni per Kalos e Alola Si, Giovanni XD Anch'io adoro Darken e il suo rapporto con Entei, credo sia tra i miei preferiti tra i personaggi Giuls è un personaggio che ho riscoperto di recente e che onestamente amo alla follia, e sia io che Darken abbiamo grossi progetti per lei, credo sia il personaggio più interessante, specie per quello che ho in mente per l'arco finale Uno dei quali è il buon Rayquaza, roba da non poco. quel "dia uno schiaffo ad Orthilla" mi ha steso XD Il Groudon dell'altro universo sta per i fatti suoi XD visto che Frak è andato via dal gruppo però, credo che dovremmo sfruttarlo in altra maniera. Avevo dei piani per Lailah, ma visto degli eventi recenti, credo proprio che cambierò le carte in tavola, avrà si un bel ruolo a Kalos, ma non dico altro (ma sono certo che sorprenderà pressoché tutti) Si, è un personaggio molto intrigante, e che con il tempo sarà sempre più essenziale. Beh si, un conto è avere solo un Pokémon o due, e li non posso variare più di tanto, ma la colpa è di GF che ha creato pochissimi Spettri all'inizio (Parasect Spettro vi faceva così schifo?), ora però con ben 7 Pokémon, mi posso sbizzarire Per Segugio, ho fatto le analisi di tutte le mosse ed abilità. https://forum.pokemonmillennium.net/topic/128017-analisi-sulle-mosse/ Se mi puoi segnalare dove ci sono sti simboli te ne sarei grato, che dopo che hanno aggiornato il forum qualche anno fa, ha scombussolato un po di cose, ho corretto dove ho trovato, ma ovviamente, non sono onnisciente. La cosa del forum è nata così per scherzo e io ho detto a Darken di sfruttarla per inserire anche degli indizi su un qualcosa che NESSUNO ha sgamato (e io ne sono contentissimo perché se qualcuno dovesse scoprirlo potrei anche chiudere tutto perché poi addio colpo di schiena della vita) Purtroppo ce ne saranno altri 2 di personaggi da aggiungere XD ma a Darken va bene, quindi... ok XD Eeeehh sapessi poi come si evolverà la cosa delle ship Si, hai capito tutto Ne parlerò con Darken per fare le schede del TB. Che comunque, il TB avrà un ruolo fondamentale, non vedo l'ora di sfruttarlo appieno strano che tu non abbia parlato di Garm...
  4. La Città delle Tenebre "Beh, è un bel cambiamento dall'Isola degli Wingull a... questo." Commentò Darken fissando la città che avevano davanti. La valle tetra, di rocce scure, circondava una grande città. Sopra di essa alleggiava una nube scura, che annullava la luce del sole, facendo cadere città e valle nell'oscurità. "Questa è la Città delle Tenebre." Disse Dialga nella mente di Darken "Per la cronaca, siamo quarant'anni nel futuro rispetto a quando sei stato sull'isola." "Per curiosità, è ancora vivo Nosepass?" "Assolutamente, ed è ancora un Nosepass. Ha rifiutato di evolversi per tutto questo tempo." "Grazie." Disse Darken, sorridendo "Mi fa piacere sapere che l'ho lasciato nelle mani giuste." Dialga ridacchiò, poi il gruppo si avviò verso la città. Non ci volle molto per capire a chi apparteneva. Due Mightyena cominciarono a ringhiare verso di loro, tenuti al guinzaglio da due guardie in armatura. "Chi siete, e cosa volete?" Chiese la guardia. "Digli che siete qui per cercare di comprare un servizio." Disse Dialga. Darken ripeté la frase, e gli uomini annuirono. "In tal caso, benvenuti. Vi consiglio di rivolgervi alla Lama Spezzata. Troverete ogni genere di offerte al prezzo giusto." Rispose una delle guardie, poi li lasciò passare. Darken si chiese perché non dicessero niente riguardo ad Azelf, ma guardando nel punto dove si trovava fino a poco prima non vide nulla. Quanto ad Entei, chiaramente non lo conoscevano, quindi dovevano pensare fosse solo qualche grosso Pokémon esotico. Le vie della città erano illuminate da lampade, ed erano eleganti e ben lastricate, ma si percepiva un'atmosfera oppressiva, una sorta di forza oscura che pendeva sopra di loro come un macigno. "Cos'è questo posto?" "Az Liyvtla, la Città delle Tenebre. Il Re delle tenebre governa la città della tribù del Buio, e la loro arma è qui." "Qui dove?" "Qui, ovunque. Az Liyvtla produce senza sosta oscurità, una nube tetra che avvolge chiunque, e si accumula sopra di essa bloccando la luce del sole. Adesso è al minimo, perciò vi farà sentire un po' pesanti, ma se venisse portata al massimo, chiunque si trovasse in città o nella valle circostante scoppierebbe in lacrime come un bambino per le emozioni negative sopportate." "Ma è orribile." "E infatti la gente si tiene ben lontana dalla Tribù del Buio se può. Ma la Tribù ha un modo tutto suo per guadagnarsi da vivere. Furti e rapine, ovviamente, ma anche mercenari per la guerra." Darken annuì. In effetti era comprensibile. "Quindi quando ho detto di essere qui per comprare un servizio..." "Vuol dire che stai cercando o un ladro o dei mercenari. Invece, noi ci dirigiamo al castello." Darken annuì, e insieme a Lucinda, Entei, ed un invisibile Azelf, continuò a marciare verso il castello. Arrivato, le guardie lo fermarono. "Altolà. Chi sei e cosa vuoi?" "Mi chiamo Darken. Mi invia il Grande Dialga per conferire con il vostro Re." "Il grande Dialga?" Chiese la guardia di sinistra, scettica. Darken annuì. "Puoi provarlo?" Darken si frugò in tasca e sorrise, poi estrasse un telefono "Questo è uno strumento che non avete mai visto, giusto? Viene dal futuro." Le guardie lo fissarono, poi uno dei due entrò nel castello. Poco dopo tornò, dicendo loro che il Re li aspettava. Seguirono i guerrieri in mezzo ad un corridoio affollato di statue, quadri e altri oggetti preziosi, probabilmente il bottino di numerose guerre. "Come convinco il Re a cederci il suo tesoro?" "I suoi." "Cosa?" "Ne ha tre, due le ha rubate a popoli sconfitti." "Oh beh, se ce ne sono anche altre così..." "Non ce ne sono." "Era troppo bello per essere vero. Che armi sono le altre due?" "Il Tempio del Mare e la Fortezza di Oblivia." "Insomma, posti che conosciamo già." "E che è meglio restino ben nascosti. La Fortezza è affondata e solo i ranger sanno le coordinate esatte, e assicurarci il suo Cristallo sarà loro di grande aiuto. Quanto al Tempio del Mare, gli unici a poterci arrivare sono Manaphy e Phione, meglio che le cose restino così." Darken annuì e in quel momento entrarono nella sala del trono. La prima cosa che notarono fu il Re, un uomo alto e muscoloso, con un gran pizzetto nero ed occhi che sembravano passarli ai raggi x. Accanto a lui, si trovava un ampio tavolo, su cui era posto uno scrigno. "Benvenuti." Disse il Re "Mi dicono che siete inviati da Dialga. Qual è il motivo di questa vostra visita? Non credo di aver fatto nulla che possa far infuriare il Signore del Tempo." "Non siamo certo qui per punire." Rispose Darken "Ma veniamo a chiedere aiuto. Per favore, dobbiamo nascondere al sicuro i Cristalli di Dialga in suo possesso." L'uomo schioccò le dita, ed un servitore aprì il baule. In esso erano riposte le tre pietre. Una brillava di luce blu. Le altre avevano una parte blu, rivolta in due direzioni diverse. Evidentemente, il primo era quello della Città, gli altri due quelli del Tempio e della Fortezza. "Intendete questi due?" Chiese il Re "Ma sono al sicuro, riposte nelle profondità del tesoro del castello. Credete davvero qualcuno potrebbe rubarle?" Darken rifletté. In effetti, nel suo tempo i Cristalli non erano stati usati per trovare la Fortezza ed il Tempio del Mare, quindi sicuramente non erano stati trovati. Forse il Re aveva ragione? "Vostra maestà, sono certo abbiate ragione, ma vi chiedo almeno di tenere i tre Cristalli separati, in parti diverse del tesoro, o addirittura nel resto del castello." "Bene, non vedo perché rifiutare." Disse il Re. Darken parlò mentalmente a Dialga "Dici che avrei dovuto insistere per farli spostare?" "Onestamente, non mi viene in mente un modo per convincere il Re in questa situazione. Ho mandato con te diversi Pokémon Buio o legati al Furto come Persian, ma erano pensati nel caso il Re decidesse di sfidarti ad uno scontro o di vedere la tua abilità di ladro. Ma che fosse accondiscendente, non me lo sarei mai aspettato." Darken sospirò, si inchinò, e ringraziò il sovrano. "Non preoccupatevi, mi fa piacere essere utile al Sommo Dialga. Forse benedirà anche me, come fece con mio nonno quando gli donò il Cristallo." "Sono sicuro che lo farà." Replicò Darken, inchinandosi. I tre furono scortati fuori dal palazzo e fino alle mura cittadine, dove uscirono. "Beh, è stato veloce." Commentò Darken. "Già." Rispose Lucinda. "Ma che fine ha fatto Azelf?" "Sono qui." Disse il Pokémon, comparendo dal nulla. "Avrei attirato attenzioni indesiderate tra il Popolo dell'Oscurità. Loro e la tribù dello Psico sono sempre stati nemici, e vedere un Leggendario Psico tra voi non avrebbe aiutato la vostra causa." Darken annuì "Grazie. Spero solo che sia stato utile." 'Quindi, vediamo...' Pensò Dialga chiudendo gli occhi. E a quel punto li spalancò per ciò che non percepì. Una delle tre pietre, quella per il Tempio era al suo posto. Le altre però erano sparite. "Dove... Dove sono?!" Tuonò, cercando nei meandri del tempo. Trovò l'abbandono della città da parte dei pochi abitanti rimasti in vita dopo un'epidemia. Vide un uomo spegnere la macchina che teneva attiva la città, la nube disperdersi e lentamente le piante continuare a crescere. E nulla cambiò per secoli. Dialga arrivò fin quasi ai giorni nostri, poi finalmente vide qualcuno o qualcosa sgusciare nella città ed uscirne con due sfere. "Chi è?" Si chiese, ma non poteva avere risposta. Capì solo che era un uomo, e che quello che stava vedendo doveva essere avvenuto all'incirca in contemporanea allo scontro con Palkia. Ma il punto era che le Pietre erano state trafugate. E chiunque fosse stato, ora aveva i mezzi per arrivare sia alla Fortezza di Oblivia, sia di tornare alla Città delle Tenebre. "Male, molto male." Commentò il Drago. Squadra: Leggendari: Medaglie:
  5. Il tuo discorso iniziale era "Folletto è un tipo che si adatta allo speciale", quando invece abbiamo Spettro che di fisico non ha nulla, e la scusa di Leccata non regge, visto che Buio ha SEMPRE avuto mosse fisiche fino alla 4° gen, ma era un tipo speciale.
  6. Ti ricordo solo una cosa. Il tipo Spettro, la cosa meno fisica della vita, era un tipo fisico. Quindi, la tua argomentazione non regge. A dire il vero OGNI nuove evo di OGNI vecchio Pokémon usa metodi evolutivi nuovi, visto che è stupido usare metodi vecchi e realizzabili nei vecchi giochi, altrimenti (giustamente) la gente dice "ma se potevo fallo anche prima, perché non si evolve?" e c'ha anche ragione.
  7. Folletto non sarebbe stato speciale dato che la divisione era stata rimossa da un pezzo. Ha più senso a questo punto dire che abbiano voluto iniziare prima con i tipi più legati agli elementi. Senza più questa distinzione, possono fare quello che vogliono.
  8. Non esiste più la distinzione tra fisici e speciali, Folletto neanche esisteva quando ancora esisteva questa distinzione, mancano ancora 10 tipi per avere tutte le Eeveelution.
  9. Ecco ora ha più senso stavo iniziando a sentirmi offeso XD
  10. Giratina Forma Originale solo 10°... me lo aspettavo più in alto visto che tu mi avevi detto che era un 14 su 13... NOTA BENE, io considero un Pokémon di una data gen in base al suo numero. 1 GEN (Kanto) Gengar, Marowak, Haunter, Gastly, Cubone, Parasect, Ninetales, Porygon, Eevee, Mewtwo 2 GEN (Johto) Misdreavus, Unown, Tyranitar, Crobat, Raikou, Suicune, Entei, Lugia, Houndoom, Girafarig 3 GEN (Hoenn) Dusclops, Banette, Sableye, Shedinja, Ninjask, Duskull, Shuppet, Nincada, Snorunt, Registeel 4 GEN (Sinnoh) Giratina, Arceus, Dusknoir, Spiritomb, Rotom, Froslass, Mismagius, Drifblim, Drifloon, Darkrai 5 GEN (Unima) Cofagrigus, Chendelure, Golurk, Jellicent, Lampent, Yamask, Golett, Litwick, Frillish, Cryogonal 6 GEN (Kalos) Hoopa, Aegislash, Trevenant, Gourgeist, Doublade, Honedge, Phantump, Pumpkaboo, Goodra, Noivern 7 GEN (Alola) Lunala, Necrozma, Marshadow, Blacephalon, Mimikyu, Dhelmise, Decidueye, Silvally, Palossand, Oricorio
  11. Te lo metto sotto spoiler per sicurezza visto che non l'hai visto.
  12. A me sinceramente il film di Marshadow non mi è piaciuto, finale forzato e assolutamente nosense.
  13. Probabilmente sarà l'araldo di Lugia, come Marshadow lo è stato per Ho-Oh Eeveelution di tipo VENTO... interessante!
  14. L'Isola degli Wingull Darken era preparato a molte cose. Ritrovarsi però su un’isola deserta non era una di quelle. Si guardò intorno. L’isola era rocciosa, con poche piante che si aggrappavano al terreno più all’interno e numerosi Wingull intenti a volare intorno ad essa, fuggiti appena resisi conto della presenza di due umani e due Pokémon Leggendari. “Dove siamo?” Chiese Lucinda. Il ragazzo aprì la mappa come faceva di solito, ma la mappa digitale indicava mancanza di segnale, ovviamente. Lo stesso valeva per il telefono. “Avete qualche idea, voi due?” Chiese ad Entei ed Azelf. “Sicuramente non è Sinnoh, fa troppo caldo.” “E non è Johto.” Aggiunse Entei, indicando gli Wingull “Non ci sono mai stati tanti Wingull a Johto fino ad anni recenti… O meglio, anni futuri.” “Tranquilli, ci penso io.” Disse una voce nella testa dei quattro. “Dialga?” “Già.” Rispose la voce. “Non posso venire nel passato, ma perlomeno posso parlarvi.” “Non avevi detto che avresti parlato con il te del passato?” “Sìììì… diciamo che dove siete voi è meglio non averci troppo a che fare.” Darken si chiese cosa intendesse, ma prima che potesse farlo il Leggendario proseguì “Comunque, il fatto è che questo è il luogo in cui incontrerete il primo obbiettivo.” “E chi dovrei…” Iniziò Darken, ma in quel momento vide qualcosa in cielo. All’inizio era un solo puntolino, ma ben presto furono decine e decine di figure volanti. E la cosa straordinaria era che si trattava di navi. Grandi navi d’aria, che volavano anziché navigare. Alcune erano piccole come una barca a remi, altre veri e propri galeoni. Il più grande veniva per primo, circondato da decine di Pokémon Volante che gli volavano intorno. La grande nave cominciò a scendere, ed in quel momento si udì un suono simile a un fischio. E la terra cominciò a tremare. Darken e Lucinda si aggrapparono ad Entei, salendogli sulla schiena per essere al sicuro nel caso affondasse. Invece l’isola cominciò ad emergere dal mare. Sorprendendoli tutti, crebbe sempre più verso l’alto, salendo e salendo, trasformandosi ben presto in una montagna. “No, non una montagna…” Pensò Darken “Questa è una fortezza.” “Esattamente. Ricordi? L’hai sicuramente vista tra le varie armi antiche. Questa è l’arma del Popolo dell’Aria, la grande fortezza nascosta di Wignal Lipprep, l’Isola degli Wingull.” Disse Dialga, sorridendo. Darken fissò l’isola a bocca aperta, e in quel momento da essa uscirono cinque cannoni, più piccoli di quello di Celestia, ma anch’essi fatti di cristallo. Poi altre strutture cominciarono ad uscire dalle tantissime porte che in quel momento Darken notò sui fianchi della montagna. Grandi strutture di legno simili a moli, ma sospesi a mezz’aria. Ponti di corda e legno che si srotolarono, permettendo di muoversi per tutta la lunghezza. Poi dalle navi si staccò un gruppo di persone. “Che facciamo? Se ci vedono qui potrebbero non prenderla bene.” Commentò Lucinda. “Ci penso io!” Esclamò Azelf, e Darken sentì dell’energia psichica investirli. I Tropius – quelle erano le creature che avevano visto – passarono oltre i tre, cominciando a volare lentamente intorno all’Isola degli Wingull e lanciando Giornodisole a ripetizione. Rapidamente il calore del sole cominciò a far seccare le Baccalghe cresciute sull’isola, e ad asciugare il legno delle scale. Poi Darken vide che sulla schiena alcuni Tropius avevano delle persone, altri corde e assi di legno. Le persone lanciarono dei fischi e i Pokémon scesero, dividendosi in gruppi formati da un Tropius con una persona ed un Tropius con assi e corde. Con mano esperta, cominciarono ad esaminare tutte le assi e le corde. Alcune le lasciavano, altre le sostituivano con assi e corde nuove, probabilmente perché marce o rovinate. Poi lanciarono un nuovo fischio ed i Tropius ripresero il volo, stavolta verso le navi, che lentamente cominciarono ad atterrare. Poco dopo, c’era almeno una nave agganciata ad ogni molo, ancora sospesa a mezz’aria. Il trucco, capì Darken ad un esame più attento, erano alcuni grandi palloni legati al centro della nave, a prua, e a poppa, e l’uso di Pokémon Volante per fornire ulteriore spinta verso l’alto quando le navi erano in movimento. “E ora che facciamo?” “Andate a parlare con il Re ovviamente.” Rispose Dialga. “E come facciamo per la lingua?” “Tranquilli, ci ho già pensato. Da quando siete arrivati in quel mondo state parlando nell’antica lingua del Popolo dell’Aria.” Darken rimase a bocca aperta e provò a pronunciare una frase. Effettivamente, nonostante nella sua mente parlasse ancora nella propria lingua, stava in realtà parlando quella del Popolo che viveva sull’isola. “E… credi che ci riceverà?” “Avete Entei ed Azelf con voi, se non vi lasciasse passare ci sarebbe qualcosa di strano.” Il ragazzo annuì e fece un cenno ad Azelf, che li fece tornare visibili. “Vorrei solo che Phione fosse qui…” Commentò Lucinda “Mi spiace escluderlo.” “Meglio di no.” Commentò Dialga “In quest’epoca non può esistere, se lo vedessero potrebbe causare problemi. Ho già fatto tanto a permettervi di avere con voi le Ball ed Entei in effetti, ma per lui faccio un’eccezione perché avrete bisogno del suo aiuto.” La ragazza annuì, a malincuore, e i quattro scesero verso la città, cavalcando Entei. Vedendoli arrivare in molti si fecero da parte, cominciando a sussurrare fra loro a bassa voce. Poi quattro soldati in armatura si fecero avanti. “Fermi là! Chi siete e cosa volete.” “Mi chiamo Darken, e questa è Lucinda.” Rispose il ragazzo “Dialga mi manda per parlare con il vostro Re.” “E come mai dovremmo chiedervi.” Continuò quello che aveva parlato prima, un uomo piuttosto alto. “Se non credi a loro credi a me.” Disse Azelf, parlando telepaticamente alla folla e facendo in modo che lo vedessero bene. L’uomo fece un passo indietro notandolo “O metti in dubbio anche la mia di parola?” L’uomo annuì e fece cenno alle guardie di far loro strada. “Wow, grazie Azelf. Hai reso tutto molto più facile.” “Figurati, ma non aspettarti possa aiutarti tutte le volte. I Popoli antichi erano molto attenti ai rapporti di Tipo. Con il Popolo dell’Aria sono neutrale, ma se sarà un tipo che ha problemi con lo Psico, o con cui lo Psico ha dei problemi…” “Non preoccuparti.” Rispose Darken. I quattro seguirono le guardie, percorrendo vasti corridoi che ospitavano case e negozi, come una vera città, fino ad arrivare alla sala del trono. Entrati, si trovarono davanti il Re del Popolo Volante. E accanto a lui era posato un grande cristallo che brillava di luce blu. 'Ok, è importante, tanti saluti all’idea di farcelo dare per nasconderlo da qualche parte.' Pensò il ragazzo, poi s'inchinò, imitato dagli altri. “Mi riferiscono” Iniziò il Re, un ragazzo dalla pelle scura e gli occhi chiari, i lunghi capelli bruni che giungevano alle spalle “Che venite in nome di Dialga, e accompagnati da Azelf e da una Bestia Sacra sconosciuta.” “Bestia Sacra?” Chiese Darken nella propria mente. “Uno dei tanti nomi dei Pokémon per gli antichi.” Rispose Dialga “Concentrati sul resto.” “Ebbene, cosa volete?” Chiese intanto il Re. “Vostra maestà, ci manda il grande Dialga per quel cristallo.” Disse Darken, indicandolo. Il Re si volse a guardarlo. “La Luce di Wignal? Ma è il nostro tesoro sacro, donato da Dialga al Re mio padre quando la fortezza fu costruita, cinquant’anni fa. Si tratta di un tesoro inestimabile che ci guida sempre verso la Fortezza. Perché ora vorrebbe riaverlo?” “Non riaverlo, solo pregarvi di tenerlo ben nascosto.” “Teme per la sua sicurezza? Non deve preoccuparsi. Finché il Popolo dell’Aria avrà respiro, nessuno potrà toccare la Bussola.” 'Ed è questo che ci preoccupa.' Pensò Darken, ma non disse nulla. Dubitava avrebbe fatto bene al continuum spazio temporale raccontare al Re che il suo Popolo era destinato ad estinguersi. Invece disse: “Re dell’Aria, la prego, Dialga le chiede di non usare più il tesoro, ma di nasconderlo ed informare solo noi della sua posizione. La prego.” Ripeté. L’uomo si passò una mano tra i capelli. “E come dovrei fare poi ad orientarmi? Le stelle ed il Sole possono essere coperte dalle nubi. Ma la Luce ci guida sempre verso la Fortezza, e con essa sappiamo sempre dove siamo.” Darken annuì “Vostra maestà, se vi insegnassi come orientarvi, mi promettete di nascondere il Cristallo?” L’uomo lo fissò, poi annuì “Dimmi ciò che ti serve e sarà fatto.” Darken sorrise, poi aprì una Poké Ball, da cui uscì un Nosepass. “Lo sapevi Dialga?” “Avevo i miei sospetti, per quello te l’ho mandato.” Disse il Pokémon, ridacchiando. Le guardie lo fissarono fulminandolo con lo sguardo. “Un Pokémon Roccia?” Chiese il Re. “Ma un amico di tutti i naviganti. Osservate. Il naso dei Nosepass punta sempre verso nord.” Disse. Spostò Nosepass, ruotandolo, ma subito dopo il Pokémon tornò a guardare a nord “Perciò, seguendone il naso, potrete sempre trovare la via.” Le guardie rimasero a bocca aperta, ed anche il Re era sorpreso “Ma dimmi, dove possiamo trovare questi… Nosepass?” Chiese. Darken sorrise “Prima ditemi, la terra nota come Hoenn è molto lontana?” “Tre giorni di volo a nord.” Rispose il Re “Si trovano forse lì?” “Proprio così.” “Se fosse vero… Potremmo aver risolto tutti i nostri problemi. Potremmo usare i Nosepass invece della Luce…” L’uomo annuì “Molto bene. Nasconderò il Cristallo. Seguitemi.” Il Re guidò i quattro fuori dalla Sala del Trono, e verso una piccola nave, su cui li invitò a salire. Spinta dal Ventoincoda di un Pidgeot, la nave prese il volo, e navigò verso est. Poi il Re indicò una piccola isola. “Quella è Weslwol Lipprep.” Disse il Re, atterrando. Poi indicò loro la piccola collina al centro dell’isola. Seguendolo, lo videro addentrarsi nella caverna. “In questo luogo, da secoli, vengono sepolti i Re dell’Aria.” Disse, e infatti alla fine della caverna si trovarono davanti una catacomba “Ed io intendo nascondere qui la Luce.” Aggiunse. E con attenzione la posò nella tomba più vicina. “Questa è la tomba di mio nonno. Se qualcuno merita di tenerla questo è lui, che era il Prescelto di Lugia, il Costruttore della Fortezza e l’Amico di Dialga.” Il Re sospirò “Vi ringrazio per ciò che ci avete rivelato. Potremo usare il segreto dei Nosepass per navigare, anche se non sono entusiasta di usare un Pokémon Roccia.” Darken sorrise, poi aprì di nuovo la Ball di Nosepass “Dimmi Sepss, ti piacerebbe restare qua con il Re?” Sia il Re che il Pokémon rimasero sorpresi. Nosepass lo fissò, poi guardò il Re, e di nuovo Darken. Poi emise qualche verso. “Dice che se a te va bene, e se il Re non lo farà evolvere, a lui sta bene.” Tradusse Entei. “Ah sì, non porti i Nosepass in luoghi magnetizzati, o… beh si evolveranno. E lui non vuole.” Il Re sorrise “Prometto di non farti evolvere. Va bene?” Disse, chinandosi verso il Pokémon Roccia. Nosepass annuì, soddisfatto. “Dialga, puoi liberarlo?” Il Drago annui, e la Ball che Darken aveva in mano sparì. Il ragazzo abbracciò Nosepass e si asciugò le lacrime “Buona fortuna.” Gli disse. “Anche a te.” Tradusse Entei. “Stai piangendo?” Chiese Azelf, notandone gli occhi lucidi. “No, mi è andato il sole negli occhi.” Rispose il Pokémon Fuoco. “Siamo in una grotta. E sei un Pokémon Fuoco.” “Dettagli!” Replicò il Pokémon. Poco dopo, il Re li aveva lasciati insieme a Nosepass, mentre i quattro erano rimasti sull’isola. “Sei sicuro sia stata la cosa giusta?” Chiese Lucinda. “Sì.” Disse Darken “Il loro popolo avrà una nuova bussola, e Sepss avrà un posto in cui sarà più importante che nella mia squadra.” Poi si asciugò le lacrime. E i quattro sparirono in un lampo di luce. Dialga afferrò un libro e lesse. “Il Popolo dell’Aria era un Popolo di navigatori del cielo. Il loro trentesimo Re scoprì un nuovo modo per navigare, seguendo la guida dei Nosepass… quindi è così che è andata.” Pensò, rimettendolo a posto “Affascinante. Il testo del libro non è cambiato, il che apre due scenari interessanti. Era già scritto che il Re scoprisse i Nosepass, o era già scritto che Darken glieli rivelasse? Chi lo sa…” Si chiese il Drago. Poi controllò e sorrise. Ora che sapeva dove cercare, percepiva distintamente l’energia del Cristallo del Popolo dell’Aria, dove era stato lasciato millenni prima, nella tomba nascosta. Avrebbe mandato qualcuno a recuperarlo. 'Se vanno tutte così le missioni, siamo a posto.' Pensò soddisfatto. In futuro, si sarebbe pentito di questa frase. Squadra: Leggendari: Medaglie:
  15. Sarà Zeraora, se i rumors riguardo l'annuncio di 8° a fine marzo sono veri, Zeraora lo devono annunciare prima per forza, non ha senso annunciare un Pokémon di 7° dopo aver annunciato l'8° gen
  16. DIpende, se tipo fanno dei DLC per i leggendari misteriosi anziché metterci il postino, NE SONO ASSOLUTAMENTE CONTENTO
  17. up anti-chiusura
  18. up anti-chiusura
  19. up anti-chiusura
  20. up anti-chiusura
  21. up anti-chiusura
  22. up anti-chiusura
  23. up anti-chiusura
  24. I Cristalli del Tempo “Quindi, perché ci hai portato qui?” Chiese il ragazzo, fissando la dimensione in cui si erano ritrovati. Era un’ampia pianura con in lontananza una serie di montagne. “Questo è il posto dove vengo quando penso.” Disse Dialga “A meno che non mi serva un libro. In quel caso, uso la biblioteca.” “E siamo qui perché…” Insistette il ragazzo, fissando Lucinda, Entei ed Azelf. “Bene, visto che ci tieni tanto… Ho un problema. Qualcuno sta raccogliendo i Cristalli del Tempo e li sta usando per cercare le armi dei popoli antichi.” “Cos’è un Cristallo del Tempo?” Chiese Lucinda. “Stavo per chiedere la stessa cosa.” Rispose Darken. In risposta, il diamante sul petto di Dialga s'illuminò. Darken sentì una sorta di energia passargli attraverso. Poi accanto a sé vide una propria copia esatta. “Tu sai che io colleziono immagini temporali.” “Sì.” “Beh, guarda ai tuoi piedi.” Il ragazzo abbassò lo sguardo. E con sorpresa vide che a terra c’era un piccolo cristallo, non più grande di un dito, bianco con una piccola parte blu, sulla punta che guardava verso di lui. “Quello è un Cristallo del Tempo. Una cristallizzazione dell’energia contenuta nell’oggetto che ho copiato.” “E perché è un problema?” “Oh, non è un problema. Di solito, queste sono piccole pietruzze. Le nuvole, un grande eroe, un Pokémon particolare… Al massimo ti produrranno una pietra di quella stazza. Ma cosa succede quando prendo qualcosa di grosso?” “Beh immagino tu ne ottenga uno più grosso.” “Già. Le armi dei popoli antichi sono enormi, e cariche, come quando ho preso l’immagine io, sono anche potenti. Il risultato è una pietra come questa.” Disse, aprendo uno squarcio. Davanti a loro cadde un cristallo simile a quello che Darken teneva in mano, ma grande come la testa di Darken.” “Non è pericoloso, vero?” Chiese Entei. “No, certo che no.” Disse Dialga “In fondo è solo energia cristallizzata, non è che può esplodere radendo al suolo una cittadina.” “So riconoscere il sarcasmo.” Rispose il Leggendario. “Ne sono contento.” Replicò il drago. “Anche se era sarcasmo solo a metà. Il problema principale non è la pietra in sé. Farla esplodere non è facile, dovresti sottoporla a una fortissima energia che… insomma, per farla breve, non ha senso provare a usarla come arma.” “Il che ci rende tutti felici.” Rispose Lucinda “Ma vogliamo arrivare al problema?” Chiese la ragazza. “Bene, vedi la pietra di Darken? Ha una parte blu, giusto?” La ragazza annuì. “Prova a spostarla.” Lucinda prese la pietra e la mosse. E la parte blu si spostò, continuando ad essere dal lato rivolto verso Darken. Lucinda se la girò tra le mani, ma non cambiò mai posizione, continuando a puntare dritta verso il ragazzo. “Capito? L’energia che c’è li dentro cerca sempre di tornare all’originale. Un po’ come una bussola punta sempre al nord.” “Aspetta aspetta…” Disse Darken “Se è così, vuol dire che una pietra come quella è… una bussola per le armi degli antichi!” “Bingo.” Disse il Pokémon “Adesso non indica nessuna direzione, perché siamo fuori dalla dimensione in cui si trova l’originale, ma se la riportassi sulla Terra ricomincerebbe subito a puntare verso la fonte dell’energia originale.” “Che sarebbe?” “Adesso arriviamo al nocciolo del problema. Questa me l’ha riportata Hoopa. Vedi, mio padre mi ha sempre chiesto di raccogliere i cristalli, ma io sono diventato un po’… poco attento quando si è addormentato. Diciamo che non ho sempre raccolto le pietre. Anche perché non è un gran problema di solito. Se l’oggetto a cui sono legate viene distrutto, si dissolvono. Non pensavo sarebbe mai stato un problema. Le opere umane in fondo sono piuttosto effimere. Anzi, di solito le più grandi le ho regalate ai signori dei vari popoli.” “Ma adesso qualcuno lo sta usando per cercare le armi vero?” “Già. L’ho scoperto quando Hoopa si è presentato da me, poco tempo fa, proponendomi uno scambio. Questa, per la posizione di un certo tesoro perduto. Però ha fatto i conti senza l’oste. Gli ho… chiesto dove l’avesse presa. E mi ha raccontato che l’ha rubata a Celestia.” “Il Team Rocket?” “Proprio loro, ha detto di averla trovata nascosta nella sala di comando.” “Quindi fammi capire, il Team Rocket ha messo le mani su questo Cristallo, e l’ha usato per trovare Celestia. Ma perché credi ci sia il pericolo che altre armi siano ritrovate così?” “Io non CREDO che ci sia il pericolo, io lo SO. Tuttavia, siamo parzialmente al sicuro. Sette di quelle pietre le ho raccolte davvero, e una è questa.” “Oh, ottimo, quante ne mancano?” “…tidue.” “Cosa?” “Ventidue.” Ripeté il drago, un po’ più forte. “Oh.” Rispose Darken “E come dovrei fare a trovarle? Mi riporterai indietro nel tempo per recuperarle?” “No. I Cristalli non possono viaggiare nel tempo. Sono refrattari ai mutamenti temporali.” “E quindi COSA vorresti che facessi?” “Ascolta, è facile. Ti manderò indietro nel tempo. Ti mostrerò le varie armi e popoli al tempo della loro grandezza. E tu dovrai convincerli a nascondere i cristalli che gli ho donato.” “E dove dovrebbero nasconderli?” “Questo è il punto. Devono nasconderlo in un posto in cui tu possa poi ritrovarle al giorno d’oggi, chiaro?” “Capisco. Se le trovo nel nostro tempo, poi tu puoi prenderle e metterle al sicuro. Ma non sarebbe più facile se venissi con me e le nascondessi nella dimensione di quel tempo?” “No, è pericoloso. Non so che effetto farfalla causerà anche solo mandarti indietro e far nascondere quegli oggetti. Ma addirittura farli sparire? Troppo pericoloso.” “E non verrai con me?” “Non posso, ci sarebbero due Dialga contemporaneamente da quella parte e nessuno da questa. Gli effetti sul continuum sarebbero tremendi. Il Dialga di quell’epoca avrà la mia memoria, ma non so se ti aiuterà. Non posso saperlo finché non andrai indietro. Diciamo che la mia personalità a volte è stata un po’… eccessiva.” Darken sospirò “Posso portare con me almeno Entei e i miei Pokémon?” “Ci ho già pensato io. Quando tornerai indietro nel tempo farò in modo che con te arrivino i tuoi Pokémon più adatti. E ovviamente ci saranno anche Entei, Lucinda, Azelf e i suoi Pokèmon. Quindi, che ne dici?” “Ci sto.” Rispose il ragazzo, sospirando “Sono il tuo Prescelto in fondo. E comunque se ti aiuterò, aiuterò anche il mio tempo. Non mi piace quello che sta succedendo nel nostro mondo. Troppi gruppi pericolosi, troppe battaglie… Se io potrò fare la mia parte, anche se è solo nascondere delle pietre, sono con te.” Dialga annuì “Sapevo di aver scelto bene.” Disse il drago “Preparatevi.” I quattro si avvicinarono. Lucinda sorrise e strinse la mano di Darken. Azelf si posò sulla spalla della ragazza. Entei posò il corpo contro Darken. Poi ci fu una luce, e i quattro sparirono. Squadra: Leggendari: Medaglie:
  25. Darken VS Camelia Darken e Lucinda furono colti di sorpresa da due cose quella mattina. La prima fu quando Azelf si teletrasportò direttamente nel caffè della ragazza. “Ehi.” Disse il Pokémon, guardandone il volto stupefatto. “Ti rendi conto che hai un piede nel mio caffè?” Chiese la ragazza, posando la tazzina. “AH, CHE SCHIFO!” Esclamò il Pokémon, cominciando ad agitare la zampa e scagliando così gocce di caffè verso Darken, Lucinda e qualunque cosa ci fosse intorno. Quando si fu calmato, sospirò, si schiarì la voce e ricominciò a parlare. “Quindi, come stavo dicendo… Ehi.” “Ehilà.” Disse Lucinda, mettendo da parte il resto della bevanda “Cosa fai qua?” “Niente di speciale.” Commentò il Pokémon afferrando una brioche – anche quella della ragazza – e cominciando a masticarla rumorosamente “Uhm, Baccapesca, deliziosa.” “Lo so, è per questo che l’avevo presa.” “Quisquilie, quisquilie.” Commentò il Pokémon “Come dicevo, niente di speciale. Diciamo che Unima si sta rivelando un centro importante per parecchi miei affari, quindi ho pensato che già che sono qui tanto vale io mi metta anche a viaggiare con te.” “Oh, ehm…” La ragazza fissò Darken, che si trovava dietro le spalle del Pokémon, mentre scuoteva energicamente la testa “Sì, non c’è problema.” Il ragazzo si colpì la faccia con il palmo della mano. “Ottimo, ottimo.” Disse quello, afferrando poi un dolcetto dal vassoio di Darken senza fare complimenti, e infilandoselo in bocca “Yum, Baccacao. Sapete, non ho fatto colazione stamattina.” “Non ce n’eravamo accorti.” Commentò Darken sarcastico. “Infatti è per questo che vi sto informando.” Replicò il Pokémon. Poi si chinò verso Lucinda, e sussurrò in modo che Darken non lo sentisse “E tra parantesi, tu mi devi dare la tua risposta.” La ragazza annuì. La seconda cosa inaspettata fu la comparsa di Dialga fuori dal Centro Pokémon di Sciroccopoli, alcune ore dopo, proprio mentre i due uscivano per dirigersi alla Palestra. Anche se bisogna riconoscere che ciò sorprese anche qualunque altra persona che lo vide. “Dialga?!” “Ehilà, Darken. Sono venuto a prenderti.” “A prendermi?” “Beh ragazzo mio, abbiamo un lavoro da fare, non vorrai mica tirarti indietro.” “Aspetta, un lavoro?” “Proprio così, dobbiamo tornare indietro nel tempo per risolvere un piccolissimo problema temporale.” “… Posso farlo dopo la Palestra? Ci vorrà poco, mentre mi pare di capire che ci vorrà parecchio per completare il tuo lavoretto.” Dialga rifletté un momento, poi annuì “D’accordo, ma fa' in fretta.” Il ragazzo annuì. “Lucinda, puoi restare con lui? Giusto per evitare che ci siano problemi mentre non ci sono.” “Non puoi chiedere ad Entei?” “Credo che Dialga da solo attiri già abbastanza l’attenzione. Entei aggiungerebbe un po’ troppa gente.” La ragazza sospirò “Ok, ma mi devi raccontare tutto.” Il ragazzo sorrise, le diede un bacio sulla guancia e si diresse in Palestra.Sapeva come arrivarci dato che si era informato il giorno prima, e si piazzò in fila. Davanti a lui c’era solo un ragazzo che non conosceva. Passò poco tempo e quello entrò, poi fu finalmente il turno di Darken. Il ragazzo superò con rapidità i vari allenatori e raggiunse Camelia. “Un altro dexholder?” Chiese la donna quando si fu presentato “Siamo già a quattro oggi.” “Quattro?” “Giuls, Draconix, Raziel, e ora Darken, solo tra i dexholder, più altri tre sfidanti. Una giornata veramente interessante. Ma bando alle ciance, vogliamo cominciare?” Il ragazzo annuì e schierò Eon, il proprio Jolteon, per confrontarsi con Emolga. Il Pokémon esordì con Scarica, a cui l’avversario rispose incassando senza problemi per poi colpire con Aeroassalto. Jolteon resistette e scagliò Ondashock. L’attacco elettro colpì in pieno Emolga. A quel punto, Camelia lo richiamò e schierò invece Stunfisk. Il Pokémon Terra non subì danni dall’Ondashock. Darken richiamò a propria volta Eon per schierare Thors. Il Tropius non fu colpito da Terremoto, e lanciò invece un Vorticerba che danneggiò l’avversario. Camelia richiamò il Pokémon e schierò Emolga, che lanciò un Aeroassalto… colpendo Eon, che incassò senza problemi. “Vedo che stiamo entrambi facendo lo stesso gioco.” Replicò la donna, e richiamò Emolga, lasciando che Stunfisk subisse senza danni l’attacco successivo, Scarica. Darken sorrise e mandò in campo, anziché Thors, Donan. Il Pokémon Terra incassò il Terremoto e rispose con il proprio. Lo Stunfisk resistette e scagliò una Fanghiglia, sorprendendo sia Donan che Darken. Il Pokémon Terra cercò di schivarla ma fu colpito e ridotto allo stremo. I due si fissarono, poi al comando degli allenatori scagliarono contemporaneamente Fanghiglia e Terremoto, risultando in un doppio KO. Darken sospirò e mandò in campo Eon, che si trovò davanti Emolga. Il Pokémon Elettro lanciò Ondashock incassando Acrobazia, e colpì con Scarica incassando Aeroassalto. Il risultato finale fu la sconfitta di Emolga, e l’ingresso in campo di Zebstrika. Il Pokémon colpì con Nitrocarica e Jolteon rispose con Missilspillo. La Nitrocarica caricò attraverso gli aghi e centrò il Jolteon mandandolo al tappeto. A quel punto entrò in campo Thors. Il Pokémon Erba si sollevò in aria con Volo per schivare Nitrocarica, precipitando poi su Zebstrika con tutta la propria mole. L’avversario fu colto di sorpresa, e la successiva Nitrocarica mancò l’avversario di una buona spanna. La situazione era comunque difficile per entrambi. Darken rifletté ed annuì. Tropius allargò le ali e scagliò verso l’alto una sfera di calore, creando Giornodisole. “Hai deciso di scommettere sul fatto che puoi resistere a Nitrocarica anche sotto il sole e colpirmi con Solarraggio?” Chiese la donna. Sorrise “Bene. Vediamo se hai ragione.” Zebstrika colpì con Nitrocarica. Tropius volò all’indietro, colpito… poi un raggio di luce solare concentrata partì dalla sua bocca, dopo essere stato rapidamente assorbito dalle foglie, e scagliò via Zebstrika. Il Pokémon Elettro crollò sconfitto. “Una gran lotta all’ultimo respiro!” Disse la donna, inforcando un paio di occhiali da sole per ripararsi dai rimasugli di Giornodisole. “Congratulazioni.” Aggiunse, e gli porse la Medaglia e l’MT per Invertivolt. “Onestamente è stata una scommessa.” Commentò Darken “Ma ora devo andare. Grazie.” E così dicendo uscì. Raggiunto il Centro Pokémon, si rese conto che era circondato da una folla. Stava per chiedersi perché, poi si diede dello stupido per non aver pensato che forse Dialga che compare in mezzo a una delle maggiori metropoli di Unima ha questo effetto. Si fece largo tra la folla e raggiunse il Pokèmon, che stava tranquillamente sonnecchiando appoggiato alla parete del Centro. “Ehi, Dio del Tempo!” Gridò “Sono tornato.” “… Ancora cinque minuti papà…” Borbottò il Pokémon. “Dialga!” “Eh, chi cosa come? Quando?” Il Pokémon si guardò intorno poi vide Darken e tossicchiò “Oh, eccoti qua. Bene, sei pronto alla più grande avventura della tua vita?” “Mi pare un po’ un’iperbole considerato tutto quello che mi è capitato in questi anni.” “Quante volte hai viaggiato nel tempo?” “… Una sola? C’eri anche tu, dovresti saperlo.” “Ok, ok… Comunque, ci si prospetta un viaggetto.” “Sì ma dove, e quando?” Beh vedi…” Poi il Pokémon si guardò intorno, notando la folla “Ahem, vorrei discuterne in privato, se non ti spiace. Porterò te, Lucinda, Azelf, e anche Entei, se vuole venire…” “Certo che voglio venire.” Replicò la voce del Pokémon Fuoco. “Nella mia dimensione. Va' a depositare i tuoi Pokémon e andiamo.” Il ragazzo annuì ed uscì subito dopo, notando che la folla stava aumentando pericolosamente. “Bene, andiamo.” Commentò il Pokémon, e così dicendo sparì, insieme agli altri. Squadra: Leggendari: Medaglie:
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