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Zarxiel

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Tutti i messaggi di Zarxiel

  1. Avevo letto tutto tramite google translate, quindi alcune cose non mi erano proprio chiarissime. Interessante la faccenda del Trio Drago per un altro universo, questo significa che è stato creato un universo dove però non esiste un suo Arceus, ma che è lo stesso dell'evento di Sinjoh, quindi questo Arceus è dio di 2 universi. Beh, che dire, sono riusciti a rendere canonico un evento apparentemente insensato, senza creare casino con il concetto dei leggendari, brava GF Non ho idea di cosa c'entrino gli Unown, ma ormai, quando si parla di dimensioni, loro cicciano sempre fuori XD Ora qui mi ha sorpreso, e c'è da capire cosa si intende per "più Ultramondi", si parla di un gruppo di varie dimensioni simili tra loro e ciascuna abitata da un unica specie, oppure una dimensione più simile alla nostra con vari pianeti ciascuno con una propria specie? Ma in entrambi i casi la domanda sorge spontanea. E Solgaleo, Lunala e Necrozma? Faccio fatica a pensare che ci sia un Ultramondo (mondo o dimensione che sia) abitato solo da 3 esseri (ammesso che vivessero tutti nello stesso luogo, Solgaleo e Lunala è probabile essendo evoluzioni di Cosmog), quindi mi viene da pensare che i tre siano delle vere e proprie divinità che però hanno potere solo nell'Ultramondo/Ultramondi. La cosa è parecchio confusa e spero venga spiegata meglio in futuro. Io credo che non si è fatto il nome di Cosmog, semplicemente perché l'ex dipendente non sapeva come si chiamasse, tutto qui.
  2. Parco Lotta: La Piramide Frak osservò l’altissimo edificio. La Piramide Lotta era più bassa della Torre Lotta, ma la sua stazza la faceva comunque apparire straordinariamente imponente.Una volta entrati, ai due vennero ritirati gli zaini, sostituiti da una borsa con il logo del Parco. Inoltre furono permessi solo 3 Pokémon, e i due furono fatti entrare separatamente.Frak accese la torcia contenuta nella borsa, la cui luce era piuttosto debole, ma sapeva che faceva parte delle regole: sconfiggendo Pokémon selvatici o altri partecipanti, la luce si sarebbe fatta più forte. Da quel che aveva capito c’era un chip che controllava il tutto che si collegava alle sue Ball e a quelle di Pokémon “selvatici” – in realtà erano tutti di Baldo o dell’Azienda Lotta – e degli Allenatori.Inoltre, c’erano anche strumenti sparsi nella Piramide: era permesso raccoglierli ed utilizzarli, anche se quelli rimanenti alla fine andavano restituiti.A quel punto, iniziò la scalata. Frak si fece strada attraverso i piani della Piramide e raggiungere la cima. Non fu facile. Ogni piano aveva Pokémon specializzati in modo diverso. Alcuni erano esperti di problemi di stato, altri in mosse di un determinato tipo, altri ancora avevano abilità più specifiche. Un Pokémon avvantaggiato a un certo piano si poteva ritrovare incredibilmente svantaggiato al successivo.Tuttavia, Frak riuscì a farsi strada fino alla cima per primo. Arrivato al ventunesimo piano, si trovò davanti una stanza diversa dalle altre. Era un punto che dava su un ampio salone, arredato con grandi colonnati, statue e vasi antichi. In fondo alla stanza aspettava un uomo con i capelli castani e il volto abbronzato di chi ha viaggiato molto. Un brillante anello al dito attirò subito l’attenzione del ragazzo, visto che era l’unico oggetto lucido indossato da Baldo, che portava un abito macchiato di terra in diversi punti.“Salve, Frak.” Disse quello.“Lei… mi conosce?”“In qualità di esperto di antichità, devo conoscere colui che ha domato Groudon, sbaglio?”“Domato, non esageriamo.” Commentò Groudon “Diciamo piuttosto che abbiamo trovato un accordo.”“Sai vero che non può sentirti, sì?” Chiese Frak.“Invece posso. E devo dire che mi aspettavo qualcosa del genere. I Groudon non cambiano mai.”“I… Groudon? E come fai a capire quello che…”Baldo sorrise, poi si rivolse al suo assistente “Potresti lasciarci soli?”“Certo, signore.” Disse quello, uscendo.“Quindi, giovane allenatore.” Disse Baldo “Io so chi sei.”“Certo, mi ha salutato con il mio nome.”Baldo ridacchiò “Temo tu abbia frainteso. Io so che tu non sei nato in questo mondo. Che sei un Traversatore.”“Un che?”Baldo scosse la testa “Come pensavo, Hoopa non sa mai spiegare le cose per bene. Fammi cominciare dall’inizio. Anzitutto devi sapere una cosa. Anche io, come te, vengo da un mondo parallelo.”Frak rimase a bocca aperta, ma Baldo gli fece cenno di non interromperlo.“Quando avevo circa vent’anni, nell’altro mondo, ero un esploratore piuttosto famoso. Ed ero anche il Prescelto di tre Leggendari. Io e loro… insieme, abbiamo fatto scoperte affascinanti da quel lato. Il migliore però è questo.” Disse, mostrandogli l’anello al dito “Questo è l’anello di Hoopa. Ne esiste uno per universo. Permette di comunicare con il Leggendario, e attraverso di lui con tutti gli altri, salvo quelli che si trovano in universi separati dal nostro o quelli che parlano in linguaggio non comprensibile a me. Poi un giorno… Ha avuto inizio una guerra epocale tra Leggendari. E noi eravamo dal lato perdente. Ci restavano solo due scelte: essere distrutti, o andare dove neanche lui potesse raggiungerci.”“Lui…”“Il Giratina di quell’universo. Ma non interrompermi, ti prego. Sono… brutti ricordi. In ogni caso, ad aiutarci è arrivato Hoopa.”“Hoopa?”“Vedi, Hoopa è unico, almeno da quanto ne so io. Non ce ne sono altri in tutto il Multiverso. Forse solo perché per iLeggendari sopportarne di più sarebbe stato impossibile.” Baldo si interruppe un momento, ridacchiò e proseguì “Ma più probabilmente perché avere più Leggendari del genere nel Multiverso potrebbe causare problemi. Per questo di solito si tiene in disparte in questi scontri. Tuttavia, per amicizia nei miei confronti aiutò me ed i miei compagni a fuggire. E così sono finito qui.”Frak continuò ad ascoltare, rapito. Incontrare qualcun altro come lui era qualcosa che non avrebbe mai sperato di poter fare.“Arrivato qui, dopo essermi dedicato agli studi, riuscii a farmi in fretta una nomea come esploratore ed allenatore. Catturai numerosi Pokémon, tenendo ben celato il mio segreto, e diedi grandi risultati. Ho imparato molto suiLeggendari, anche grazie al mio anello”“Quindi quando hai detto ‘i Groudon’…” “Intendevo dire che entrambi quelli che conosco, del mio e di questo universo, hanno lo stesso carattere.”Frak lo fissò. Non sapeva cosa fare ora. Poi gli venne in mente una cosa “Prima mi hai chiamato…”“Traversatore. Questo è ciò che siamo. Traversatori di universi, giunti da un’altra realtà. Com’era il tuo mondo?”“Il mio mondo d’origine? Era simile a questo, anche se più arretrato, ma aveva i Pokémon con colorazioni differenti. In pratica, quelli che in questo mondo sono considerati cromatici là erano normali e viceversa. Inoltre beh… Devo essere onesto, non mi ricordo molto. Sono passati otto anni da quando Hoopa mi ha portato qua. Ero solo un bambino. Ricordo solo che svariati Re stavano combattendo una guerra quando me ne sono andato.”“Capisco... Ti ringrazio, questo mi sarà utile. Adesso, se non ti dispiace, vorrei lottare con te. Fosse per me, ti offrirei uno scontro tra il tuo Groudon e i tre Pokémon di cui sono il Prescelto, ma il Parco ha delle regole, anche se bislacche. Perciò, ti chiedo: ti interessa di più il Simbolo o…”“Non potrebbe importarmene di meno sinceramente.”“Questo è lo spirito.” Rispose Baldo sorridendo. Poi si avvicinò alla scrivania ed estrasse tre oggetti simili a Poké Ball. Quando le aprì, ne uscirono i tre Golem, che si misero subito sull’attenti.“Leggendari… nelle Poké Ball?”“Già.” Disse Baldo “Nel mondo da cui provengo è considerato segno di grande fiducia e rispetto reciproco. In questo invece se ben capisco è considerato solo offensivo se non per buoni motivi.”Il Registeel dell’uomo si girò verso Baldo, che sorrise “Sì, effettivamente è passato troppo tempo dall’ultima volta.” Commentò quello in risposta “Ma sapete che non posso rischiare che vi scoprano. Solo Scott ed Alberta sanno che esistete.”I tre annuirono, anche se sembravano poco convinti. Poi rivolsero la propria attenzione a Frak, studiandolo.Tutti e tre scossero il capo, e Baldo sospirò.“Come temevo. Bene, fatti avanti e vediamo se hanno ragione.”Frak annuì, dopo essersi accertato che il soffitto fosse abbastanza alto, premette il bottone. Istantaneamente il terreno sotto di loro si fece più caldo, e poco dopo Groudon emerse da sotto terra.“Hai appena scavato un buco attraverso i diciannove piani sottostanti?” Chiese Baldo.“Problemi?” Rispose Groudon, ma Baldo aveva già schioccato le dita. Poco dopo numerosi Pokémon, soprattutto Lotta e Psico, si affollarono intorno ai vari buchi. In breve tempo, furono tutti chiusi come non fossero mai esistiti.“Nessuno.” Rispose Baldo.Groudon lo fissò, e scoppiò a ridere, poi indicò i tre Golem “Ohohohoh, avete proprio scelto bene.” Disse “Sì, un vero esperto. Ma adesso vediamo come ve la cavate voi.”Baldo annuì e Regice rimase da solo in campo.Il Leggendario esordì con Bora, ma Groudon Archeorisvegliò, raggiungendo un’altezza rischiosamente vicina al soffitto. In questo modo il colpo fece molto meno danno. E il successivo Terremoto fu molto doloroso.Regice rientrò, prima di essere danneggiato eccessivamente, e Regirock entrò in campo fluttuando grazie a un enorme palloncino. Il tutto sembrava ridicolo.“Oh wow, ma allora funzionano davvero.” Commentò Groudon, mentre una Frana lo investiva “Non avrei mai detto che avrebbe usato un Regirock. Aggiunse.Al prezzo di un’altra Frana, Regirock fu mandato KO da una combo di Spade Telluriche e Terremoto.Entrato in campo Registeel, questi colpì causando parecchi danni con Terremoto. Incassò per un pelo Spade Telluriche grazie alla fascia che portava intorno al polso, che gli consentì di non svenire, poi si fece esplodere.L’Esplosione colpì dolorosamente Groudon. Questi si rialzò parecchio arrabbiato, e finì per sconfiggere Regice con solo Codacciaio.Baldo rifletté, poi scosse la testa “No, non può essere.”“Cosa?” Chiese Frak.“Bene, ascolta. Intanto ho saputo perché siete qui. Celestia. Mi sono informato un po’ e temo sia molto grave. I documenti di allora sono pochi, ma probabilmente Celesita ha a che fare con l’Antica Civiltà che 3000 anni fa costruì a Kalos un’arma molto più pericolosa.”Frak annuì. Informazioni che gli sarebbero state utili.“Poi… volevo parlarti tra Traversatori.” Aggiunse. Frak annuì.“Ascolta, io ne sto cercando altri. Se per caso nel corso dei tuoi viaggi ne incontrassi uno, dagli questo biglietto.” Disse, porgendogli il foglio. Sopra era riportato un numero di telefono.“Grazie.”“Non ringraziarmi. Lo faccio perché se noi Traversatori non ci aiutiamo, non lo farà nessuno. Sono certo sarai un valido aiuto. Inoltre… c’è una missione per noi, credo. Ma non è il momento di parlarne.” Disse l’uomo.Frak annuì. E uscì. Groudon fece lo stesso, però scavando. Con un gesto, i Pokémon riparatori si rimisero all’opera.Guardandolo allontanarsi, l’uomo scosse la testa “Anche se i Leggendari non cambiano, i loro allenatori lo fanno. Vero, fratello?” Frak rimase seduto sulla panchina, a pensare.“Traversatori. Altri universi oltre a questo e al mio. Regirock, Regice e Registeel di un altro mondo… Cosa sta succedendo?” Si chiese.“Non chiederlo a me.” Disse Groudon “Sapevo che esistono altri universi. Ma ho incontrato solo due Traversatori oltre a voi. Due insieme? Le probabilità erano microscopiche.”“Forse però vale la pena cercarli.”“Ah.” Commentò il Pokémon Terra “Trovane altri tre, e mi mangio un chilo di indigestissimo Ferro. Di bassa lega.”Ma Frak non lo sentì quasi. Era troppo perso nei suoi pensieri. E si chiese per la prima volta da tantissimo tempo cosa ci facesse lì. Squadra: Leggendari: Medaglie:
  3. Grandi novità il 19 Il 19: Restate sintonizzati il 26 Il 26: Siamo stati rapiti, e quindi vi diremo tutto il prossimo mese Il prossimo mese: OH NO! GLI ILLUMINATI! Va beh... vorrà dire che rimanderemo al prossimo mese ancora Il prossimo mese ancora: Siccome tra poco escono USUL siamo impegnati, ma vi giuriamo che il mese dopo ancora vi diremo robe Il mese dopo ancora: Ma che ci fate qui? Andate a giocare a USUL che sono usciti, correte!
  4. Se devo teorizzare. Necrozma decide di fare una bella vacanzetta a Pokémos con varie UC e Solgaleo e Lunala gli hanno fatto il c- XD
  5. Letto la magna opera.
  6. Parco Lotta: Il Palazzo Brendan guardò l’ora. Ormai era troppo tardi per affrontare un’altra struttura, e comunque era meglio non esagerare. La fatica poteva giocare brutti scherzi. Si riunirono con Giuls, anche se la ragazza sembrava distrutta.“Com’è andata con Savino?” Chiese Brendan.“Tutto bene.” Rispose la ragazza, sforzandosi di sorridere “Ci darà il suo aiuto.”“Bene, abbiamo dalla nostra Alberta, Savino e Tolomeo. Questi tre ci saranno utili. Stanotte riposatevi e domani ci occuperemo degli altri.”“D’accordo.” Risposero gli altri.Lailah si avvicinò a Giuls, mentre i sette si dirigevano verso il Centro Pokémon, che comunque somigliava più a un albergo dato il numero di stanze necessarie per un luogo del genere.“Ehilà Giuls.”“Ciao Lailah. Tutto bene?”“Tutto a posto. E tu?”“Anche io.” Rispose la ragazza, mentendo spudoratamente “Ma dimmi, come hai convinto Raziel a non venire al Parco Lotta?”“Beh…” “Ehi Raziel, vado al Parco Lotta.” Disse Lailah “Ho un biglietto invito.”“Credo che verrò anch’io allora.”“Azienda Lotta, Razi. Sicuro di voler venire?”“Sai… Ripensandoci credo che starò a casa. Divertiti.” Commentò il ragazzo, sedendosi di nuovo per poi borbottare qualcosa sulle regole idiote di certi posti.Lailah ridacchiò. “… Davvero?” Chiese Giuls.“Giuro.” Rispose la ragazza ridacchiando.“Oh beh, meglio per noi. Tenerlo lontano dal Parco Lotta e da Brendan in caso contrario sarebbe stato un problema.”“Ci tiene davvero a non incontrare Raziel, vero?”“Già, anche se mi chiedo perché.”“Comunque… Grazie per aver invitato me.” Disse Lailah “So che avresti potuto chiamare Vera o la fidanzata di Dragozard.”Giuls ridacchiò “Vera è mia amica, ma non è certo la mia migliore amica.” Rispose Giuls sorridendo.Lailah l’abbracciò, ridacchiando.Poco dopo le due si separarono, dirigendosi nelle proprie stanze.Intanto, Dragozard era impegnato al telefono.“… E quindi è andata così?” Disse Orthilla dall’altro lato “Non preoccuparti, sono sicuro che domani andrà meglio.”“Grazie amore.” Disse il ragazzo. Continuarono un po’ a chiacchierare, poi il ragazzo riattaccò.Si stese a letto e rifletté. Ripensò a quel giorno. Orthilla e Dragozard si fissarono. Erano in una via di Porto Alghepoli, sul lungomare vicino al faro.“Senti Dragozard, io…” Iniziò la ragazza, ma Dragozard la fermò.“Orthilla, sono onorato che tu voglia uscire con me. Ma sei sicura? Ero un membro del Team Rocket, e ho fatto cose che non potresti nemmeno immaginare. Io non credo di meritarti.” Disse. In realtà questo era vero, ma provava anche emozioni contrastanti per Orthilla. Sicuramente la ragazza era attraente, simpatica e brava nelle gare. D’altro lato, non sapeva se per lei provava amore o una semplice infatuazione, o se solo amicizia, dato che si conoscevano tutto sommato da due settimane scarse. C’erano tante di quelle variabili nella loro breve storia insieme…Orthilla in risposta sorrise “Ascolta, io voglio provarci. Mi sono infatuata di te dal primo momento in cui ti ho visto, e ormai sono convinta di amarti. Esci con me Dragozard. Se non funzionerà, sapremo che non era destino.”Dragozard la fissò “Orthilla, io…” Poi la ragazza lo baciò ancora. E lui ricambiò il bacio.In seguito, uscirono diverse volte. Dragozard lo raccontò a Vera ma le chiese di tenerlo nascosto agli altri. Sfortunatamente, avrebbe dovuto pensare che la relazione di una idol non sarebbe passata inosservata. La sua popolarità nel forum subì un grosso crollo. Ma doveva ammettere che non gli importava. Con Orthilla stava bene, la ragazza lo accettava per quello che era. Per quello che era stato. La mattina dopo, Brendan li radunò tutti quanti.“Bene, allora, oggi voglio finire questa storia. Perciò oggi ci divideremo in gruppi e ci occuperemo dei vari edifici.”“D’accordo. Chi va con chi?” Chiese Draconix.“Draconix, tu e Frak vi occuperete della Piramide Lotta. Giuls, tu vai con Darken al Dojo Lotta. Dragozard, invece tu e Lailah andrete al Palazzo Lotta. Quanto a me, andrò ad occuparmi della Serpe.”“Aspetta, cosa ti fa pensare di poter superare la Serpe da solo?”“Posso farlo e lo farò.” Rispose enigmatico Brandan “Voi pensate agli altri edifici.”I presenti annuirono, anche se a disagio, poi si divisero e ognuno puntò al proprio edificio. “D’accordo. Queste regole sono assurde.” Commentò Dragozard, osservando Cacturne prendere a Pugnospine un Sealeo fino a mandarlo al tappeto.Il Palazzo Lotta aveva un meccanismo particolare di battaglia. L’unico ordine che poteva dare un allenatore al Pokémon era quello di attaccare o tornare. Per il resto era il Pokémon a decidere cosa fare. Di conseguenza, molto derivava dalle naturali predisposizioni di un Pokémon.Il che voleva dire che Cacturne fino a quel momento aveva usato Spine e Tossina per poi riempire di botte chiunque gli fosse capitato davanti, Gardevoir aveva perlopiù evitato i colpi per rispondere con eleganza e Sableye attaccava finché non si ritrovava indebolito per poi sorprendere l’avversario con Ripresa.A sovrintendere allo scontro c’era un uomo anziano, che osservava i combattimenti lisciandosi la folta barba bianca e accarezzando l’Azurill che aveva sulle ginocchia. Un Dusclops si occupava di proteggerlo da eventuali attacchi vaganti con Protezione.Quello era l’Asso del Palazzo Lotta, Spartaco. Il più anziano degli Assi del Parco, Dragozard aveva sentito che uomini e Pokémon non avevano segreti per lui.Dopo altre quattro battaglie, Dragozard raggiunse la ventesima, e Spartaco annuì, mentre i Pokémon del ragazzo venivano curati si fece avanti, posando Azurill sulla sedia e facendo a Dusclops cenno di proteggerlo.“Orbene, ecco un giovanotto che giunge a sfidarmi.” Disse, osservandolo “E vedo che non è una persona normale. Hai avuto una vita travagliata, e ancora adesso non vivi in pace. Mi dispiace per te.”Dragozard batté le palpebre sorpreso, poi l’uomo mandò in campo un Crobat. Dopo un attimo di confusione il ragazzo schierò Gardevoir.La Pokémon osservò l’avversario ed esordì con Psichico. Crobat incassò, poi attaccò con Volo, sollevandosi nel cielo per poi piombare colpendo la Pokémon. Gardevoir arretrò e colpì questa volta con Palla Ombra. Crobat continuò a resistere, poi aprì la bocca e un liquido viola colpì Gardevoir. La Tossina iniziò subito a fare effetto, ma la Pokémon colpì in risposta con Palla Ombra.L’avversario iniziava ad essere in difficoltà, ma rispose con Doppioteam. Una decina di Crobat si erse in volo al posto di uno solo.Gardevoir non si lasciò scoraggiare e ruotò su se stessa, liberando delle Palle Ombre. Dragozard la fissò sorpreso mentre con Psichico scagliava le Palle Ombre in modo che fossero mirate alle copie.“Oh, vedo grande stima verso di te da parte del tuo Pokémon. Anche se in lei c’è una punta di delusione, perché qualcosa non è andato come voleva. Tale allenatore tale Pokémon, del resto.” Commentò, mentre una Palla Ombra gettava a terra Crobat, sconfitto.Al suo posto entrò in campo Lapras. Il Pokémon attaccò con Geloraggio, parò il successivo Psichico con Protezione ed infine colpì con Geloraggio nuovamente, sconfiggendo Gardevoir.Dragozard mandò allora in campo Cacturne. Il Pokémon scagliò Tossina, ma un Geloraggio lo centrò in cambio. A quel punto, Cacturne sorrise e attaccò con Pugnospine. Nonostante la stazza, Lapras fu scagliato indietro.“Ed ecco invece un Pokémon passionale ed impulsivo. Ama stare da solo nell’oscurità, agendo senza alcun limite, ma al contempo prova forte attrazione per la luce, dove sa che lo attendono dei compagni. Forse senza rendersi conto che dovrà decidere. Ancora una volta, allenatore e Pokémon sono in sintonia.” Un nuovo Pugnospine intanto stendeva Lapras.Cacturne vide entrare in campo Slaking e sorrise. I due si lanciarono all’attacco… E dopo aver mandato a segno un Pugnospine una Breccia spedì Cacturne indietro. Il Pokémon colpì ancora, ma a quel punto crollò dopo che il suo Pugnospine fu intercettato da una seconda Breccia.Cacturne crollò.Dragozard schierò Sableye.Lo Slaking fu colpito da Finta e da una Privazione. Poi colpì il terreno causando un Terremoto. Lo Spettro usò Ripresa, illuminandosi, poi colpì ancora con Finta, mandando al tappeto il Pokémon avversario.“Ed ecco un Pokémon per cui è più difficile brillare quando si trova alla luce, ma brilla troppo nell’oscurità. Per questo non sa se restare legato all’una o all’altra.”“No, io…” Disse, mentre Spartaco si avvicinava.“Tu sei in grande sintonia con i tuoi Pokémon. Ma devi portare calma nel tuo cuore. Tu sei rimasto a lungo sull’orlo tra luce ed ombra. Non riesci a dirigerti verso la luce perché in essa ti senti piccolo, ma hai troppa paura dell’oscurità per tornarvi. Perciò decidi. Basta mezze misure.”Poi Spartaco sorrise “Eccoti il mio Simbolo. Spero che potrai essere ispirato da esso per cercare di prendere una decisione. E adesso dimmi di cosa devi parlarmi, giovane grigio.” Dragozard si allontanò, riunendosi con Lailah. Osservò il Simbolo, poi lo strinse tra le mani.“Decidere tra l’entrare nella luce e tornare nell’oscurità…” Si ripeté il ragazzo. Squadra: Medaglie:
  7. Parco Lotta spacciato
  8. Si vero, ma è anche una dilettante rispetto a noi altri (Frak è un prescelto)
  9. E poi c'eri tu... non credo sarebbe stata così felice di darci una mano XD
  10. Parco Lotta: La Cupola “D’accordo. Questa è la banchina.” Disse Brendan, indicando il pavimento sotto di sé. “Quella è la nave.” Proseguì indicando l’imbarcazione. “E quella è la gente che scende dalla nave e sale sulla banchina. C’è tutto. Sapete cosa manca?”I ragazzi lo guardarono interrogativi.“L’AIUTO CHE GIULS CI HA PROMESSO!” Esclamò quello.“Stai calmo, non ti servirà arrabbiarti.” Rispose Frak.“Calmo? Calmo?! Hai idea di cosa rischio io a stare qui con voi?”“Un esaurimento?” Chiese Darken, sarcastico.“Senti, cabarettista delle mia pa…”“Ehi, capitan simpatia, c’è l’aiuto.”Brendan si girò, sorpreso, e si trovò davanti una ragazza che aveva già visto in televisione diverse volte.“Ciao ragazzi!” Esclamò Lailah.“Ciao.” Risposero gli altri, sorridendo.Brendan fissò la ragazza. Era effettivamente Lailah, la fidanzata di Raziel che aveva visto sui giornali o di cui aveva sentito parlare su internet. Aveva buon gusto il tipo, pensò osservandola.“Oh, bene. Piacere, Brendan. Spero sarai d’aiuto. Ora andiamo, voglio sbrigarmi a superare la Cupola Lotta. Ho sentito che quel tizio è parecchio recalcitrante.”Lailah si avvicinò a Dragozard. “Dimmi, è sempre così simpatico?”“Da quel che ho visto, questo era uno dei suoi momenti migliori.” Replicò il ragazzo.Brendan li guidò fino a un edificio.“Sai, pensavo che Alberta ci avesse assicurato l’aiuto degli Assi. Perché dobbiamo fare tutto ciò? Cioè, posso capire perché vogliano lottare con noi, ma…”Brendan scosse la testa “Vedi, da quel che ho sentito la maggior parte degli Assi sono stati raccattati da Scott tra allenatori molto forti ma con una storia molto dura. Quindi tendono a non fidarsi. Alberta fa quello che può, ma per averli dalla nostra parte dobbiamo assicurarci che ci riconoscano come loro pari.”“Sarebbe bastato che tu ci dessi più dettagli su quello che vuol fare il Team Rocket.” Commentò Frak.“Il problema è che so pochissimo a riguardo. So che è un progetto chiamato Celestia. So che c’entra l’isola dove si trova il Parco Lotta e diversi Leggendari.”“Celestia, eh?” Disse Rayquaza nella mente di Draconix “Sì, mi dice qualcosa… Ma non riesco a ricordare bene. Qualcosa a che fare con una civiltà scomparsa… Aaaargh, all’epoca ero al fianco dell’imperatore Yang Zheng, ero troppo impegnato per indagare…”“Rayquaza dice che gli ricorda qualcosa di antico, ma non è sicuro di cosa si tratti.”“E così se ne va la mia speranza migliore.” Disse Brendan “Groudon?”“E che ne so?” Disse Groudon “Ero dall’altro lato del mondo all’epoca.”Frak scosse la testa.Brendan sospirò, poi entrarono nella Cupola Lotta.“Come funziona?” Chiese Frak, mentre si metteva in fila davanti a uno schermo insieme agli altri partecipanti.“In pratica ci sono tornei ad eliminazione diretta con sedici partecipanti, chiamati tornei di primo, secondo, terzo e quarto turno. I semifinalisti ottengono il diritto di salire di turno. Quando si arriva al quarto, si può affrontare Tolomeo.” Rispose Darken.“Suona assurdamente complesso.” Commentò Frak. “E non hai sentito tutto. Si possono portare tre Pokémon, ma in ogni lotta se ne devono scegliere due. Inoltre è permesso vedere i Pokémon dell’avversario, per poter fare la scelta migliore.”“E l’Asso?” Chiese Lailah “Com’è?”“In una parola, assurdamente forte. Non solo arriva SEMPRE in finale ai tornei a cui partecipa – perché sì, anche lui partecipa fino alla finale, quindi è possibile incontrarlo anche prima dell’ultimo round della quarta serie, basta arrivare alla quarta serie per poterselo trovare davanti anche al primo round – e ha perso solo tre volte. Una volta contro Rocco, una contro Alberta, e una contro un tizio esperto di Pokémon Drago. La Cupola è considerata il test per coloro che vogliono capire quanto sono arrivati in alto. C’è chi la sfida PRIMA della Lega per capire se hanno una speranza.”“Capisco.” Disse Lailah, deglutendo sonoramente.“Bene, visto che siamo in sei ho deciso di iscriverci a due tornei da primo turno diversi. In questo modo, abbiamo più probabilità di arrivare al quarto turno.”“D’accordo.” Dissero i tre, dividendosi. Poco dopo Brendan, Frak e Darken andarono da una parte, Lailah, Draconix e Dragozard dall’altra, seguendo le guide e le indicazioni apparse sullo schermo. I primi due turni non furono un problema, e Lailah, Draconix e Dragozard li superarono facilmente arrivando alle semi finali. Arrivato ai quarti del terzo turno però Draconix commise un errore e scelse Sceptile ed Aerodactyl, finendo per farli soccombere contro l’Abomasnow ed il Kingdra dell’avversario.Lailah e Dragozard riuscirono invece a passare alla quarta serie.“Come sono messi gli altri?” Chiese Lailah, decidendo quali Pokémon prendere per la quarta e ultima lotta.“Sono ancora a metà della terza serie.” Rispose Dragozard leggendo un messaggio “Darken e Brendan sono ancora dentro, ma Frak è uscito proprio adesso.”“Quindi sta a noi.” Disse la ragazza. Guardò Dragozard. Al primo turno l’aveva sconfitta, al secondo aveva perso contro Draconix e al terzo aveva vinto ancora contro di lei. “O meglio a te.” Disse Lailah, indicando il ragazzo.“Non fare così, potresti essere tu ad arrivare in finale.”“Certo, come no.” Rispose la ragazza.Ovviamente non c’erano abbastanza partecipanti del quarto turno, perciò gli avversari rimanenti erano quasi tutte proiezioni. Nonostante ciò, il loro livello era veramente alto.Superato il secondo turno e arrivata così ai quarti di finale, Lailah diede un’occhiata al tabellone e realizzò che Dragozard era contro Tolomeo.La ragazza rimase col fiato sospeso a guardarlo, poi il nome di Dragozard divenne nero, segno che aveva perso. A confermarlo, il nome di Tolomeo comparve al turno dopo.La ragazza deglutì ma continuò comunque a lottare. Arrivata alle semifinali, ebbe un difficile scontro contro un allenatore con Scizor e Skuntank, ma riuscì comunque a vincere.Poi si trovò davanti Tolomeo.L’Asso sorrise entrando in scena mentre cavalcava Swampert, evidentemente il Pokémon che aveva deciso di non usare dato che lo mostrava tanto tranquillamente.“BENVENUTI ALLA CUPOLA!” Gridò nel microfono, e la folla applaudì. Ce n’era poca visto che era piuttosto tardi, ma sembrava che all’Asso non importasse.“IO SONO L’ASTRO CUPOLA, TOLOMEO IN PERSONA. ED ECCO A VOI LA MIA SFIDANTE!” Disse indicandola. Poi la fissò “Dimmi ragazza, c’è qualcosa di cui vorresti parlarmi? Il ragazzo di nome Dragozard era notevole, ma dato che non era un finalista e non mi ha battuto l’ho ignorato del tutto, ho ascoltato solo quando ha detto che c’era un’altra al suo livello in questo torneo. E tu sei arrivata fin qui, quindi…”“Dovrei parlarle della questione che le dovrebbe aver accennato Alberta.”“Bene, in tal caso però come le ho risposto voglio essere sicuro che siate in grado di affrontare la situazione. Altrimenti lasciate fare a noi Assi. Il Parco Lotta con noi è in una botte di ferro.”“Ma secondo il nostro informatore…”“Lo vedremo con questa lotta.” Commentò l’uomo “BENE GENTE, ADESSO VEDREMO SE FINALMENTE QUALCUN ALTRO RIESCE A TENERMI TESTA! COMINCIAMO!”E così dicendo mandò in campo Charizard. Contro di lui, Lailah schierò la sua Gardevoir. La Pokémon cromatica fissò il Pokémon Fuoco, ed esordì con Palla Ombra.L’attacco andò a segno, ma l’avversario resistette e rispose con Vampata. Un’ondata di fuoco investì la Pokémon, che però resistette e rispose con Psichico. Il Pokémon arretrò mentre masticava qualcosa.‘Non capisco, perché usare subito…’ Iniziò a chiedersi, poi una seconda Vampata, di intensità uguale alla precedente investì Gardevoir. La Pokémon ansimò, allo stremo.“Cosa, ma era troppo potente per…” Poi fissò Charizard, e capì.“Erbachiara!” Esclamò. Gardevoir colpì ancora con Palla Ombra, e Charizard diede segni di stanchezza.Attaccò con Frana, probabilmente per non rischiare di abbassare ulteriormente la potenza delle sue fiamme: Erbachiara permetteva a un Pokémon di recuperare le forze, ma solo per un colpo.Intanto, Lailah notò Tolomeo che la studiava. Più lo guardava più si domandava perché l’uomo fosse vestito in quel modo. Il suo eccentrico costume da fata e i lunghi capelli raccolti in due mastodontiche code sopra la testa lo rendevano estremamente bizzarro.In quel momento, Gardevoir schivò per un pelo una seconda Frana e rispose con Palla Ombra. Il colpo spinse Charizard allo stremo, ma l’uomo sorrise. “Terremoto!” Esclamò.Charizard annuì e si buttò a terra. Il pavimento tremò e l’attacco colpì l’avversaria mandandola al tappeto.Lailah deglutì e schierò Altaria. La Pokémon Drago lanciò un Dragospiro e il Pokémon, già sfinito, crollò prima di poterla attaccare.“OTTIMO!” Esclamò Tolemeo “DUNQUE LA MIA AVVERSARIA RIESCE A PORTARMI IN SVANTAGGIO. SONO DAVVERO SPAVENTATO!”Lailah rifletté un momento. Prima di crollare, Charizard si era messo in posizione per usare Aeroassalto. Il che voleva dire che se avesse voluto avrebbe potuto sconfiggere Gardevoir molto prima.“Ma perché…”“Perché, ragazza mia, tu sei esattamente come ti immaginavo. Sempre nell’ombra, è questo il problema. Ho letto giornali e riviste su di te, e il risultato è sempre quello: tu sei sempre dietro al tuo famoso fidanzato. Perciò, in una esibizione carente da parte dello sfidante, è compito mio e dei miei Pokémon intrattenere il pubblico creando suspense.”Lailah strinse il pugno. Forse era vero che non brillava rispetto a Raziel, ma dirglielo così…“BENE, ADESSO VEDIAMO DI CONCLUDERE QUESTO SCONTRO. SALAMENCE!”Il Pokémon Drago ruggì confrontandosi con la sua rivale, poi si lanciò all’attacco con Dragartigli. Lailah rispose ordinando ad Altaria di usare Dragospiro.Le fiamme violacee investirono l’avversario ma quello non si fermò, colpendo invece l’altra e facendola arretrare.Un secondo Dragartigli fu accolto da un altro Dragospiro, ma Salamence incassò senza problemi.Lailah rifletté, poi notò qualcosa di strano. Salamence sembrava avere qualche problema.“Paralisi, sì!” Esclamò la ragazza, ma Tolomeo sorrise. E un attimo dopo, dopo aver ingerito qualcosa, Salamence lanciò un ruggito, dimostrandosi di nuovo perfettamente in salute.‘Non. Ci voglio. Credere.’ Pensò Lailah ‘Quanto vorrei che Raziel fosse qui…’ Si disse, poi scosse la testa ‘No, posso farcela!’Poi vide il Salamence aprire la bocca. Una sfera arancione ne emerse e volò verso l’alto, poi una pioggia di meteore cadde verso Altaria.La ragazza ebbe un solo secondo per riflettere. E le bastò.Dall’impatto emerse, completamente senza danni, MegaAltaria, che colpì con Dragospiro l’avversario mandandolo al tappeto.“… HA VINTO! LA SFIDANTE HA VINTO!” Gridò Tolomeo. Il pubblicò si alzò in piedi ed applaudì. Ci furono numerosi flash, e Lailah capì che le foto avrebbero presto fatto il giro di internet. O almeno di quel forum di cui aveva sentito parlare.“Ti chiedo scusa per prima.” Disse intanto Tolomeo “Forse ti si nota poco, ma ci sai fare con i Pokémon quando serve. Secondo me, dovresti provare a viaggiare per conto tuo. Se non fossi sempre con Raziel, saresti sicuramente famosa.”“La ringrazio, ma amo troppo Raziel per lasciarlo andare da solo. Soprattutto perché sono convinta che prima o poi finirà per inseguire uno Spettro gettandosi in chissà quale guaio. O gettandosi contro un muro per provare a prenderlo.” Rispose ridacchiando.“Devo dire che io, personalmente sono un uomo che ama farsi notare. Appariscente e anche potente. Ma capisco che ci sono altri modi di pensare. Se mai cambiassi idea, però, sappi che conosco un paio di persone che scommetto potrebbero essere interessate a prenderti sotto la loro ala protettiva. Io, per esempio. Adesso però parliamo di questa faccenda…” Mezz’ora dopo Lailah usciva soddisfatta, osservando il Simbolo che stringeva in mano.Le parole di Tolomeo le rimbalzarono in testa ‘Se non fossi sempre con Raziel…’La ragazza scosse la testa e sorrise. Ma il pensiero le rimase in testa. Squadra:
  11. Ah... ne stavamo parlando con un utente che ha chiesto aiuto e ora questo...
  12. Sicuro vedremo qualcosa di ottava
  13. Il senso di distribuire un Ho-Oh uguale identico a quello dei giochi please?
  14. Parco Lotta: L'Azienda “D’accordo. Grazie a Draconix, abbiamo avuto l’appoggio di Alberta. Speravo che bastasse, ma a quanto pare gli Assi sono persone che se non testano di persona non si sentono soddisfatti. Quindi, adesso dovremmo occuparci dell’Azienda L…”“Aspettate!” Esclamò Giuls “Hai detto che l’Asso dell’Azienda Lotta si chiama Savino?”“Sì.” Rispose Draconix “Perché?”“Allora vorrei occuparmene io.”Gli altri la fissarono, stupiti “Perché?” Chiese Brendan.“Io…” Giuls sospirò “Questo Savino è mio padre. Almeno, questo ha lasciato intendere Scott quando ci siamo incontrati. E in effetti anche Spino ha detto di aver fatto conoscenza di Scott grazie a mio padre. Quindi, credo che sia proprio lui.”“Bene. Fa’ come vuoi. Però… Uhm, preferirei avere a disposizione altra gente. Considerati gli altri edifici che ci aspettano, aumentare le probabilità sarebbe una buona cosa.”Giuls sorrise “Beh, in tal caso vi consiglio di andare al porto.” Disse controllando il cellulare “Arrivano i rinforzi.”“Non l’hai detto a Raziel, vero?” Chiese Brendan.“Certo che no. Fidatevi, andate al porto.” Disse la ragazza.Gli altri annuirono e si diressero in quella direzione, mentre Giuls puntava spedita all’Azienda.Sapeva già come funzionava, perciò non perse tempo. Dopo essersi iscritta, prese i tre Pokémon a nolo e iniziò la serie di gare.La parte difficile dell’Azienda Lotta era sempre il rischio che l’avversario possedesse, per caso o per abilità, un team in grado di rispondere perfettamente a quello dello sfidante. Giuls perciò dovette tenere in considerazione numerose volte le varie possibilità.Le ci vollero quasi tre ore per arrivare alla sfida con l’Asso. A quel punto le venne un groppo in gola. Non vedeva suo padre da anni. Da quell’incidente, era diventato schivo. Scriveva e telefonava, certo, ma il fatto che la ragazza non sapesse nemmeno che era divenuto Asso del Parco la diceva lunga sul loro rapporto.L’uomo entrò. Sorrise alla ragazza, poi quando la riconobbe si pietrificò.“G… Giuls?”“Ciao papà.” Disse la ragazza, a disagio. Non sapeva come comportarsi. Da un lato suo padre era andato via di casa e c’era rimasto per anni. Dall’altro, si era sempre premurato di restare in contatto con Giuls e sua madre. E poi, in fin dei conti, se n’era andato per quell’incidente di tanti anni prima.“Giuls io… Mi dispiace.” Disse l’uomo.“Papà… Non è stata colpa tua.” Disse Giuls.“Ma lo è stata invece. Solo colpa mia se tu… se voi…”Giuls chiuse gli occhi, e ritornò mentalmente a quel giorno di tanti anni prima. Suo padre amava volare. Aveva numerosi Pokémon in grado di farlo, e possedeva un piccolo aereo.E Giuls adorava volare con suo padre. Sui suoi Pokémon o sull’aeroplano, poco importava. C’era suo padre con lei, perciò pensava di potersi fidare sempre.Poi un giorno d’inverno suo padre annunciò che sarebbe partito per un viaggio di qualche giorno verso Johto. Sua madre ovviamente si oppose. Era inverno inoltrato, e sopra le montagne della catena Tohjo c’erano forti bufere.Savino sorrise e le disse di non preoccuparsi. Era una cosa che Giuls adorava di suo padre. Era sempre sicuro di sé. Ne aveva viste tante nel corso della sua vita, aveva affrontato mille avventure, e non sarebbe stata un po’ di neve a fermarlo.Perciò Giuls decise che volare con il padre sarebbe stata una buona idea. L’aereo di suo padre era abbastanza spazioso, quindi una bambina di sette anni riuscì tranquillamente a infilarsi nella parte posteriore poco prima che suo padre partisse. A sua madre aveva detto che non voleva piangere, quindi andava a giocare da Draconix, salvo poi fare il giro invece che andare alla casa dell’amico. Se fosse andato tutto bene, se ne sarebbe accorta solo tardi.Il decollo avvenne come previsto. Giuls sorrise. Suo padre era da solo alla guida. Accanto a lui era seduto uno dei suoi Pokémon, un vecchio Alakazam. Suo padre gli aveva insegnato come pilotare l’aereo. Un QI di 5000 torna utile per cose del genere.Indecisa se saltare fuori o no, Giuls rimase per un po’ nel proprio nascondiglio. Il risultato fu che finì per addormentarsi. Bisognava capirla, era una bambina di sette anni.A svegliarla fu un’imprecazione di suo padre. Sbirciando fuori dal suo nascondiglio scorse la neve, che cadeva fitta contro l’aereo. Era uno spettacolo magnifico, e la ragazza si chiese come mai suo padre non lo apprezzasse.Sbadigliando, decise di uscire dal suo nascondiglio. Si avvicinò al padre, che intanto aveva richiamato Alakazam e stava prendendo a pugni il cruscotto. Giuls cominciò a sentirsi preoccupata.“Pa…pà?” Chiese la bambina.L’uomo si girò, uno sguardo di orrore puro dipinto negli occhi, poi si lanciò verso di lei. E in quel momento l’aereo si spense e cominciò a precipitare.Impreparata Giuls cadde in avanti, aggrappandosi alla leva del portellone destro. Forse non era chiuso bene. Forse suo padre non si era ricordato di bloccarlo. Fatto sta che si spalancò, trascinandola fuori.Di tutto il resto ricordava solo frammenti.Ricordava l’urlo di suo padre.Ricordava la sensazione di cadere nel vuoto.Ricordava il freddo e la neve che la colpivano da tutti i lati.Ricordava un dolorosissimo strattone, gli artigli del Pidgeot del padre che la afferravano.Poi doveva essere svenuta. Si risvegliò due giorni dopo in un letto d’ospedale. Aveva delle brutte ferite causate dagli artigli del Pokémon sotto le ascelle, dove l’aveva afferrata, e entrambe le spalle erano slogate e incrinate per colpa della trazione improvvisa e della stretta, ma secondo i medici era stata fortunata.Suo padre si era salvato grazie al suo Fearow, ma si sentiva tremendamente in colpa. Non fece che ripetersi che avrebbe dovuto controllare meglio.Giuls, da parte sua, riportò due gravi conseguenze. La prima fu morale, quando scoprì che la causa della caduta dell’aereo era un sovrappeso nel velivolo. A quanto pareva, suo padre l’aveva caricato al massimo delle capacità, e Giuls, infilandocisi aveva causato un accumulo di peso eccessivo. Il risultato era stato un consumo più rapido del carburante e la caduta.La seconda era stata mentale. Il trauma le fece perdere del tutto la passione per il volo. Al suo posto apparve una fobia. La ragazza non si riprese mai.Poco tempo dopo, suo padre lasciò la casa, e Giuls pianse. Non fece che chiedere se fosse colpa sua, e anche se sua madre la tranquillizzava dicendole che non era così la bambina continuava a lamentarsi.Vide suo padre pochissime volte da quel momento in poi, sempre più di rado, e alla fine, quando aveva undici anni, l’uomo smise del tutto di farsi vivo di persona.Giuls nel profondo non si perdonò mai quella notte.E suo padre nemmeno. Giuls e suo padre continuarono a squadrarsi per qualche momento, poi fu lei a parlare.“Papà, dobbiamo chiederti una mano.” Disse, e gli spiegò la situazione. Decise che aveva aspettato otto anni. Poteva aspettare un altro po’ per parlare con suo padre. Adesso doveva pensare al pericolo del Team Rocket.Suo padre la ascoltò, e quando ebbe finito di spiegare l’uomo annuì.“Capisco. Sì… Bene, controllerò e manderò tutto ad Alberta.” Disse “Senti Giuls, io… Non me la sento di combattere.”“Neanche io papà, neanche io.” Rispose Giuls, annuendo. In quel momento, non sapeva cosa volesse fare, ma di sicuro combattere era l’ultima cosa al mondo.L’uomo annuì. Fece un passo avanti, poi scosse la testa e si abbassò il cappello sugli occhi.“Sei diventata grande.” Disse l’uomo “E ho sentito che hai fatto grandi cose.”“Ho solo aiutato.” Disse Giuls “Non sono ancora un’eroina. O un’avventuriera come te.”Suo padre sorrise. Una lacrima gli scese sul volto prima che potesse fermarla. Poi si girò ed uscì dalla stanza, prima di farlo ebbe una breve discussione con l’arbitro. Questi alla fine scosse la testa ed annuì.L’uomo si avvicinò e le porse un oggetto. Un Simbolo Conoscenza, che sembrava vecchiotto. Giuls lo girò. Sul retro era incisa la scritta “A Giuls da suo padre, che è sicuro sarà un’eroina, in ricordo del giorno in cui mi hai sfidato.”La ragazza sentì le lacrime scenderle sul volto. Fece per prendere l’oggetto, poi lo restituì all’uomo scuotendo la testa.“Un giorno, non così.” Mormorò. E si allontanò a tutta velocità. Squadra: Medaglie:
  15. Emh... emh... boh... credo? Non lo so... GF dicci qualcosa...
  16. Ok, ora lo ammetto. ADESSO è strano che non mostrano le box art... pensavo non le avessero mostrare per nessun reale motivo... ma ora è strano visto che le immagini sono dei placeholder...
  17. TAPU GIUDA!!! Triggered XD Va beh, al prezzo di Tapu Fini ho avuto Decidueye e Marshadow, mi ritengo soddisfatto
  18. Parco Lotta: La Torre “Quindi, questo è il Parco Lotta di Hoenn?” Chiese Darken, mettendosi gli occhiali da sole per poter guardare verso il parco senza essere abbagliato. Portava una camicia bianca leggera a maniche corte e pantaloncini di jeans azzurri.“Già. Il primo. Il più famoso.” Disse Giuls. La ragazza si era messa una maglietta e una gonna corta, adatte al caldo rovente.“Sembra… Wow. In confronto a quello di Johto è enorme.” Commentò Draconix, spostando il cappello da baseball. Oltre a quello, aveva indossato maglietta a maniche corte e pantaloni lunghi. Evidentemente, sopportava meglio il caldo degli altri.“Non ci sono mai stato, ma ti prendo in parola. Quanti edifici hanno?” Chiese Dragozard. Si era messo una camicia hawaiiana sorprendentemente poco pacchiana e pantaloncini marroni.“Cinque. Questi sono… otto, nove?” Chiese Frak, sistemandosi il colletto della maglietta per scacciare il caldo.“Torre, Azienda, Cupola, Dojo, Palazzo, Serpe, Piramide… Sette.” Rispose Darken, contando mentalmente.“Thank you, guida. Quindi, abbiamo qualche idea per questa missione senza Raziel?”“Non lo so, il distruttore di meteoriti ha qualche idea?” Rispose Dragozard.“Ehi, ho già due Leggendari. Scommetto che quel tipo si sta mangiando le mani.”“Di chi stai parlando?” Chiese Giuls.“… Nessuno, uno che mi ha sfidato tempo fa. Piuttosto. Abbiamo dovuto rimandare per via di quel casino a Verdeazzupoli. Sicura che siamo ancora in orario?”“Certo che sì.” Rispose un individuo accanto a loro. Era un ragazzo con un cappello di paglia a tesa larga, camicia verde e pantaloncini marroni. In mano aveva un bicchiere di frullato.“Aspetta… Brandan?”“Ehilà.” Disse quello, mandando giù il frullato “Mi ha mandato il boss per assicurarsi che non faceste casi… Ehi, quello è Dragozard?” Chiese il ragazzo a bassa voce a Giuls, interrompendosi.“Sì. Mi avevi detto di tenere lontano Raziel, non Dragozard.” Sussurò Giuls “Non dire ad alta voce quello che sappiamo. Gli altri non sanno niente. Gli ho detto che sei un membro traditore del Team Rocket.”Brendan annuì e Dragozard si avvicinò.“Piacere di conoscerti.” Disse il ragazzo stringendogli la mano freddamente.“Il piacere è mio.” Rispose Brandan, rispondendo allo stesso modo “Ho sentito che hai cominciato a uscire con un’idol. Mi sbaglio?”“Dovresti conoscerla.”“Già, infatti.” Rispose Brandan. A quel punto i due stavano stringendo al punto che si potevano sentire le ossa scricchiolare.“Beeeeene, non per intromettermi nel vostro triangolo, ma in qualità di prescelto di Rayquaza è mio dovere placare i conflitti che potrebbero distruggere il pianeta.” Disse Draconix, mettendosi in mezzo “E questo decisamente lo è.”“Oh, bella battuta.” Disse la voce di Rayquaza nella sua testa.“Meh, ne ha fatte di migliori.” Commentò Latios.“Ah, davvero?”“Potreste stare zitti per favore? Sto provando a concentrarmi.”“Scusa.” Risposero i due all’unisono.Draconix sospirò, e Darken gli diede una pacca sulla spalla.“Immagino sia difficile.” Disse il ragazzo.“Già. Un solo Leggendario è fattibile, due sono già più difficili.”“Fattibile? Prova ad avere Groudon che ti parla in testa.” Disse Frak.“Cosa? Io sono un amabile concentrato di denti acuminati, squame, spuntoni e magma.” Rispose quello nella sua testa.Frak sospirò a propria volta, e Darken ridacchiò.“Beh, Entei è via per un po’, quindi per il momento io sono tranquillo.” Rispose Darken.“Fortunello.” Disse Frak.“Ahem.” Disse Giuls schiarendosi la gola “Scusate se m’intrometto, ma dovremmo ascoltare quello che ha da dire Brendan.”“Grazie.” Disse il ragazzo, che stava cominciando seriamente a mettere in dubbio l’idea di Kain “Allora, anzitutto, sappiamo che il Team Rocket colpirà qui in questi giorni.”“Ok.”“Perciò, la prima cosa che dobbiamo fare è entrare in contatto con gli Assi del Parco. Dunque, dovremo raggiungere i vari Assi il prima possibile. Sembra incredibile, ma è il modo più facile per contattarli. Conto che sappiate superare il tutto.”I presenti annuirono.“Bene, il nostro primo obbiettivo è Alberta, che comanda la Torre Lotta. Ha anche il ruolo di coordinatrice degli Assi. Magari renderà le cose più facili.”“Non potremmo contattare Scott?”“Ci abbiamo provato. Ma è partito per Sinnoh poco tempo fa. Quindi, niente mezzi per contattare gli Assi.”“Ci avrei scommesso. Quindi, sfidiamo la Torre?”“Esatto. Immagino sappiate come funziona.”“Lotte in singole tre contro tre. Bisogna battere trentacinque allenatori o proiezioni. Alcuni Pokémon sono vietati, ma si tratta di Leggendari che non parteciperebbero mai comunque, tipo Rayquaza o Groudon.” Rispose Darken, sogghignando.“Cosa?!” Esclamarono Draconix e Frak all’unisono “Ma andiamo!”“Cos’è una proiezione?”“Dato che non è detto che ci siano sempre abbastanza allenatori, usano degli allenatori meccanici con team formati da Pokémon dell’Azienda Lotta.” Aggiunse il ragazzo.“Perfetto.” Disse Brendan “Ricordate di tenere un basso profilo. Avete fatto bene a vestirvi così, passeremo inosservati più facilmente.”“Io mi sono vestito così perché fa caldo in realtà.” Commentò Frak. Gli altri annuirono.Brendan si limitò a passarsi la mano sul viso. Questa cosa si sarebbe rivelata più dura del previsto. Qualche ora dopo, Draconix sospirò. L’ultimo Pokémon del trentaquattresimo allenatore andò al tappeto. Il ragazzo lo richiamò, poi salutò educatamente e si allontanò.Il ragazzo sospirò. C’era voluto parecchio, ma a quanto pareva era il primo ad arrivare in cima.La ragazza che entrò subito dopo doveva essere Alberta.“Benvenuto, sfidante!” Esclamò “Hai raggiunto la trentacinquesima sfida, un compito non facile. Preparati a lottare per il Simbolo!”“Ecco, io in realtà dovrei parlare con lei.” Disse Draconix.“Oh.” Disse Alberta. Si rimise alla cintura la Poké Ball che aveva estratto, sospirando “Speravo in una buona lotta.”“Dopo, ma prima devo parlarti di una cosa.” Rispose il ragazzo, spiegando quello che Brendan aveva detto.Alberta annuì “Uhm… Il Team Rocket… Non abbiamo ricevuto una segnalazione, ma questo non vuol dire nulla… E poi, me lo dice il prescelto di Latios e Rayquaza, dev’essere vero… Uhm… Bene, credo potrò decidere con una lotta!” Esclamò.“Prego?”Alberta sorrise “Non c’è niente che dica qualcosa di un allenatore come una lotta. Voglio capire se sei sincero. E voglio capire se sei all’altezza della tua fama. Pronto?”Draconix annuì, anche se incerto.Alberta esordì schierando Alakazam. Draconix annuì e mandò in campo Sceptile. Il Pokémon Erba si lanciò all’attacco con Fendifoglia, ma lo Psichico dell’avversario lo costrinse a scansarsi e arretrare.Più cauto, il Pokémon girò intorno all’Alakazam. Al successivo Psichico, rispose con Gigassorbimento. L’attacco creò lunghe liane che si lanciarono verso l’avversario. Lo Psichico scagliò all’indietro Sceptile, ma il Gigassorbimento gli permise di recuperare la maggior parte delle forze perse e far danno all’avversario contemporaneamente.Sceptile fu il primo a riprendersi e riuscì a chiudere a distanza ravvicinata, colpendo con Fendifoglia e andando a segno. A quel punto il Fuocopugno però lo colpì alla tempia, facendolo cadere a terra.Sceptile crollò al suolo, ma si rialzò ruotando rapidamente su se stesso e portando una seconda Fendifoglia dal basso. Alakazam crollò, ma subito dopo una Scottatura danneggiò ulteriormente Sceptile.Draconix lo richiamò, e lanciò in campo Charizard. Contro di lui, Alberta schierò uno Snorlax.Il Fuocobomba successivo confermò i dubbi di Darken, perché il danno subito dall’avversario fu ridotto, grazie a Grassospesso. Ad aiutare fu indubbiamente il giubbotto che indossava.“Oh, un Corpetto Assalto.” Disse Draconix, osservandolo mentre l’avversario colpiva con Corposcontro Charizard, spedendolo via.Il Pokémon Fuoco si rialzò e Draconix annuì. Attivò il Megacerchio e MegaCharizard X si lanciò all’attacco colpendo con Dragartigli. Snorlax incassò il colpo e rispose con Sgranocchio. Charizard resistette e colpì ancora con Dragartigli.La lotta a quel punto si trasformò in uno scontro di resistenza. Alla fine, Snorlax e Charizard si fissarono un momento, poi il Dragartigli e il Megapugno dei due si scontrarono. Ed entrambi caddero al suolo.‘Ha sconfitto una Megaforma con un Pokémon normalissimo.’ Pensò Draconix, stupito. Mandò di nuovo in campo Sceptile, ma il Salamence di Alberta lo sconfisse con Aeroassalto, pur subendo in cambio un Radicalbero.“Tutto qui?” Chiese la ragazza “Pensavo che sapessi fare di meglio!”Draconix annuì, poi aprì la terza Poké Ball. Tyranitar irruppe in campo, scatenando una tempesta di sabbia.“Speravo di vedere Latios…” Sospirò la ragazza, mentre la sabbia colpiva Salamence.Il Drago si lanciò all’attacco, ma Tyranitar non si fece cogliere impreparato e gli scagliò contro una Frana. Il Pokémon però la ignorò e colpì comunque con Dragartigli.Allo scontro successivo, Tyranitar ruotò e usò la coda per colpire con Codacciaio. Salamence incassò, ma in cambio colpì a propria volta, e molto più dolorosamente con Alacciaio.A quel punto Draconix ordinò a Tyranitar di usare ancora Frana. Salamence ci volò attraverso e la incassò per usare ancora Codacciaio… che però fu intercettata da un Codacciaio di Tyranitar.Salamence non si diede per vinto e colpì con Alacciaio, ma Tyranitar replicò con Frana. A quel punto, il drago crollò.“Non male, non male…” Disse Alberta “Bene, contatto gli altri Assi. Gli dirò che state arrivando e gli spiegherò la situazione. Sono come me quasi tutti, e vorranno affrontarvi per decidere se siete degni di fiducia. A proposito, dovreste andare da Savino dopo. Lui si occupa della sicurezza. Se c’è qualcosa da notare, lui è la persona a cui rivolgersi. Lo contatterò anche io e vi chiamerò.” Disse la ragazza.“Vuol dire che la mia lotta è stata convincente?”“Ah. Aspetta e spera. Non hai saputo far altro che attaccare a testa bassa. Mi hanno convinto la loro forza e la loro dedizione. Credono in te. Ma da te mi aspettavo di più. Abbastanza deludente.” Disse la ragazza. Poi gli fece un cenno di commiato e si allontanò.E Draconix fu accompagnato fuori, lasciandosi dietro un vago senso di fallimento. Il ragazzo si sedette su una panchina. Aveva mandato un messaggio agli altri perché lo raggiungessero.Guardò il Simbolo che gli avevano dato all’ingresso. Senza pensarci, se lo infilò in tasca.“Deludente, eh?” Si chiese.“Ehi, non pensarci.” Disse Latios “Tu sei il mio Prescelto. Non sei deludente.”“E soprattutto sei il mio.” Disse Rayquaza “Non PUOI essere deludente. Hai distrutto un meteorite! Hai salvato Hoenn!”Draconix annuì.“Forse però dovrei cambiare stile di lotta.”“No.” Disse Latios “Questo è lo stile adatto a te.”“E allora cosa dovrei fare?” Chiese.“Questa risposta la devi trovare tu.” Rispose Rayquaza “Noi siamo pronti ad aiutarti, ma non possiamo dirti cosa fare ogni volta.”Draconix annuì. E si mise a riflettere. “Quindi, ci sono movimenti?” Chiese l’uomo.“Già. Pare che la sorveglianza sia aumentata.” Rispose l’altro.“Bene. Non ci sarebbe stato gusto altrimenti. Il progetto Celestia prosegue comunque.” Squadra: Leggendari: Medaglie:
  19. Beh... non è che avessi proprio torto, abbiamo prove (la Banca Pokémon) che erano in sviluppo 2 sequel di X e Y, ora se si dovevano chiamare XZ ed YZ non lo sapremo mai, ma che dovevano esserci lo sappiamo al 100% (è stata postata pure una news in merito :P) quindi non è che avessi proprio torto
  20. Ho un deja vu... @Giuls92
  21. Guarda che è sempre stato così con le steelbox, ci mettono l'artwork del Pokémon di copertina. Secondo me veramente vi fate i peggio filmoni mentali :S basta guardare Necrozma che per via delle carte TUTTI a pensare che sarebbe stato nel film... E INVECE!!! XD
  22. Lo steelbox ha la stessa copertina degli standard. L'avevo detto che le mascot erano Necrozma-Solgaleo e Necrozma-Lunala e che Cydonia si era fatto filmoni mentali futili. E oggi abbiamo avuto la conferma che avevo ragione e che quelle due nuove forme sono le mascot, come avevo previsto.
  23. Si, Johto, mi sono confuso sorry XD
  24. Alto Mare è a Sinnoh però, motivo per cui l'ho spostato ad Orocea (anche perché volevo dare un ruolo a quella città, che altrimenti sarebbe stata inutile XD)
  25. Orocrea, non Alto Mare La roba di Tracce di Luce non lo so Sui tizi strani non dico nulla Le sfere è il marchingegno per vedere lo stato delle dimensioni, lo stesso che viene usato nel film di Arceus.
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