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[Michisco] [Spin-off Pokémon: L'anfora del fato] A PokéChristmas Tale


Michisco

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Ed ecco che la mania dello scriba prende il sopravvento! :XD:  Comincio anch'io un Fan Fiction sui Pokémon... dopo tutto questo hype per Sole e Luna, ho deciso di creare una storia per distrarmi dall'attesa per l'uscita dei giochi! (Una specie di Road to Alola! :P)

Premetto che sono un neofita nel campo della scrittura quindi, cercherò di migliorare man mano seguendo anche i vostri consigli su questo link: http://forum.pokemonmillennium.net/topic/108726-michisco-pokémon-lanfora-del-fato-commenti/

 

Potrete farmi anche delle domande riguardo alla Fan Fiction, se volete! 

Last but not least, questa fan fiction nei prossimi capitoli potrebbero nascondere citazioni ai videogiochi della serie Pokémon o riferimenti a film, libri o altri videogame; individuateli e scriveteli nella sezione commenti! :P

Non mi resta che augurarvi una buona lettura e, sperare, che la Fan Fiction sia all'altezza delle altre in questa sezione del forum! ;)

 

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Benvenuti nel mondo dei Pokémon. Io mi chiamo Ginkgo! Però la gente mi chiama Professore dei Pokémon! Questo mondo è abitato da strane creature chiamate Pokémon…”

Una studentessa alza la mano interrompendo il professore.

Mi scusi! Noi sappiamo che cosa sono i Pokémon, non ci può raccontare qualcosa sui suoi studi? Lei ha incontrato dei Pokémon mai visti prima? Come è divent…”

A quel punto, l’insegnante sgrida la bambina scusandosi con il professore ma Gingko, lieto per l'interesse dell’alunna, risponde:”Non si preoccupi! Ha ragione, loro sanno benissimo cosa siano i Pokémon!” rivolgendosi alla studentessa continua “Mi ricordi molto una persona che conoscevo bene, curiosa e piena di energie! Allora, vi racconterò una storia... la storia di tre ragazzi che hanno incominciato il loro viaggio Pokémon! Spero che sia di gradimento… mettetevi comodi, cominciamo!”

 

ATTO I

Il coraggio di un'anima argentata e di un cuore d'oro

 

PROLOGO

 

Era il primo giorno d’autunno, un giorno come tutti gli altri; le giornate si facevano più brevi e le foglie degli aceri cominciavano ad acquisire il caratteristico colore rosso acceso donando al paesaggio una bellezza autunnale senza pari.

Tutto ebbe inizio in una città chiamata Fiordoropoli, una grande metropoli situata nella regione di Johto. Fiordoropoli è un po’ caotica ma rappresenta il centro dell’economia e delle telecomunicazioni della regione.

In questa città vivevano due ragazzi: Satoshi e Kenta, erano rivali fin da piccoli; anche se non lo dimostravano, in realtà, erano molto amici; purtroppo, però a causa della loro rivalità litigavano spesso. Talvolta le liti sfociavano in risse e, quindi, doveva sempre intervenire Tomoko, una loro amica che proveniva da Azalina, una città vicino a Fiordoropoli.

Satoshi, Kenta e Tomoko erano soprannominati, dalla scuola che frequentavano, i “Ragazzi Prodigio” poiché erano considerati i miglior allenatori della città, talmente bravi da essere contattati dal Professor Elm in persona, il professore dei Pokémon di Johto.

In quel giorno ordinario, infatti, sarebbe iniziato il loro viaggio nel mondo dei Pokémon; la cerimonia sarebbe iniziata tra pochi minuti e i tre ragazzi erano molto nervosi, soprattutto, il povero Satoshi. Egli era molto preoccupato visto che aspettava da tanto tempo questo momento; in quell'istante, Kenta sapendo lo stato del suo amico decise di punzecchiarlo come di consueto “Allora Satoshi! Hai deciso con quale Pokémon iniziare la tua avventura? Io ti consiglierei Chikorita, dicono che sia adatto per i dilettanti come te!” ridacchiando. Il ragazzo, offeso, controbatté “Non mi interessa con quale Pokémon inizierò, lui sarà il mio compagno d’avventura, invece tu qualsiasi Pokémon prenderai non sarai mai all'altezza di me o Tomoko!”

Kenta sentendo quelle parole affilate come pugnali, il giovane replicò furibondo “Vuoi che ti picchi, Satoshi? Io posso sconfiggerti quando voglio! Fatti avanti, mammoletta!” i due ragazzi infuriati si stavano per menare, come al solito, per fortuna che Tomoko, il mediatore del gruppo, li calmò “Andiamo, ragazzi! Dovrebbe essere il giorno più felice della nostra vita e volete rovinarlo litigando per l’ennesima volta? Crescete, bambini!”

I due all’unisono si scusarono con la ragazza e Satoshi e Kenta fecero una tregua; in quel momento, furono chiamati dall’insegnante che li avvertì di entrare nella stanza accanto.

Al suo interno si trovava il Professor Elm, che in quel occasione non indossava il tipico camice bianco; quando egli vide i ragazzi mostrò un sorriso a 32 denti dopodiché gli fece cenno di sedersi sulle tre poltrone davanti a lui.

Dopo essersi seduti, Elm si schiarì la voce e impostando il tono cominciò a parlare “Congratulazioni, ragazzi! Ho appena visto i vostri risultati scolastici e siete fenomenali, in questo periodo mi servivano tre volontari per la mia ricerca… ”

Tomoko, alzando la mano, interruppe il professore “Scusi l’interruzione! Volevo chiederle se avremo i nostri Pokémon iniziali… sono molto ansiosa di iniziare il mio viaggio!”

Satoshi, infastidito dalla presunzione dell’amica, la rimproverò “Non interrompere il professore! Avrai il tuo Pokémon ma prima lascialo finire di parlare!”

Elm, guardando la scena, sorrise “Non ti preoccupare, Satoshi! Mi piace vedere ragazzi bramosi di spirito d'avventura! Quindi arriverò al dunque; una delle mie ricerche consiste nel completare un’enciclopedia digitale chiamato Pokédex. Purtroppo, lavorando a tempo pieno nel mio laboratorio a un'altra ricerca non posso prendermi questo impegno, ma voi, che siete giovani, potete aiutarmi! Per completare il Pokédex dovrete viaggiare per tutta la regione e quindi, allontanarvi da casa! Quindi, ve lo chiedo: siete sicuri di intraprendere questo viaggio?”

I tre, convinti delle loro scelte, risposero positivamente alla domanda del professore.

Molto bene!” continuò Elm “Non mi resta che consegnare i vostri Pokémon iniziali, ma prima, vi consegno il vostro Pokèdex personale!”

Il professore, rovistando agitatamente nella sua valigia, prese tre dispositivi e li consegnò uno ad uno ai ragazzi; dopodiché, Elm spiegò “Quelli sono i vostri Pokédex! Appena incontrerete un Pokèmon selvatico il dispositivo lo registrerà ma dovrete catturarlo per poterlo completare! Allora, ci sono domande?”

Tomoko alzò la mano “I Pokémon iniziali dove sono? Sono indecisa se prendere Cyndaquil o Totodile!”

Elm sghignazzando le rispose “Mi dispiace, Tomoko! Io non vi consegnerò i classici Pokémon iniziali di Johto, ma visto che siete speciali meritate compagni d’avventura speciali” poi, rivolgendosi a Kenta domandò “Qual’è il tuo sogno?”

Kenta, tirando una frecciatina verso i due amici, rispose spavaldo “Il mio sogno è quello di diventare Maestro Pokémon... il mio è un vero obbiettivo!”

Perfetto! Tu, Tomoko, qual’è il tuo sogno?” chiese il professore.

Io vorrei diventare la miglior Domadraghi del mondo! Allevare Pokémon Drago mi ha sempre affascinato!”

È un sogno particolare! Molto bene! Infine, Satoshi qual è il tuo?”

Mi ha sempre affascinato apprendere il comportamento dei Pokémon e di scoprire i segreti di questo mondo! Quindi, vorrei diventare un professore di Pokémon come lei!”

È fantastico, Satoshi! Avete tutti dei sogni molto ambiziosi, per questo, meritate dei Pokémon adatti alle vostre aspirazioni! Studiando le vostre valutazioni ho scelto per voi tre Pokémon adatti che provengono da altre regioni!”

Elm tirò fuori tre Pokéball dalla valigia e, facendo cenno ai ragazzi di avvicinarsi, diede prima a Tomoko una Pokéball, poi a Kenta e Satoshi. Infine, il professore esortò a far uscire il loro Pokémon dalla sfera per svelare i loro futuri compagni d'avventura:

- Tomoko ebbe un Bagon, il Pokémon era tanto allegro da danzare intorno alla sua nuova allenatrice. Anche lei era molto felice, tant'è che si emozionò.

- Kenta, invece, ebbe un Riolu, il Pokémon si dimostrava timido nei confronti di quel che sarebbe diventato il suo nuovo allenatore. Kenta era soddisfatto del suo Pokémon iniziale ed era convinto che sarebbe diventato una vera forza della natura.

- Infine, Satoshi ottenne una Ralts, che si dimostrava timida anche lei inizialmente, ma si fiondò tra le braccia dell’allenatore. Tale gesto fece scendere qualche lacrima al ragazzo rendendosi conto di essere un po’ emotivo anche lui!

I tre giovani, felici di aver ricevuto il loro primo Pokémon, ringraziarono il Professor Elm che raccomandò ai tre di trattare con amore i loro compagni e di allenarli con costanza, dopodiché, i tre ragazzi e il professore si congedarono.

Questo era l’inizio di una grande avventura per i tre amici e avrebbero affrontato molti ostacoli per realizzare i loro obbiettivi… insieme ai loro Pokémon!

 

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Spoiler

Ed ecco il primo capitolo... Da ora in poi, farò uscire i capitoli ogni fine settimana, visto che ho molto impegni! :(

 

Capitolo I

L’inizio del viaggio

 

I tre amici uscirono dall’edificio scolastico e discutevano quale Pokémon era più forte. Quindi, Kenta propose un'idea “Ragazzi! Per provare quale Pokémon sia più forte tra i tre… bisognerebbe fare una lotta Pokémon! Che ne dite?”

Satoshi sorrise “Ho praticamente vinto! La mia Ralts è tipo Psico/Folletto che è avvantaggiato sul tipo dei vostri Pokémon!”

Kenta, stizzito, ribatté alle provocazioni dell’amico “Allora lotta e dimostralo, sapientone!”

Questa lotta è inutile! Io devo andare a casa a preparare tutto per il viaggio… dovreste farlo anche voi!” replicò l’amico.

Sei peggio di un Bidoof! Non hai il coraggio di sfidarci!”

Invece tu sei stupido come un Magikarp!” Satoshi provocò Kenta, sapendo che odia essere chiamato stupido, ciò lo fece infuriare.

I due cominciarono a insultarsi pesantemente e, per un pelo, non finivano per picchiarsi nuovamente; la situazione fu sanata, come di consueto, dalla pacifica Tomoko. Per cercare un equilibrio propose un compromesso “Per far contenti tutti! Sarebbe meglio, prima, passare da casa a preparare tutto l’occorrente per il viaggio! Poi, verso le 16 ci incontriamo tutti al Parco Nazionale e ci sfideremo in una lotta per provare la forza dei nostri Pokémon! Da quel momento in poi, uno prenderà la sua strada, che ne dite?” i due litiganti annuirono “Bravi! Io, ora, andrò al centro commerciale a comprare un paio di cose per il viaggio, poi, tornerò ad Azalina! Mi raccomando, alle 16 ci troviamo all’ingresso del Parco Nazionale! A presto!” Tomoko si diresse al centro commerciale di Fiordoropoli lasciando i due amici da soli.

I due ragazzi si perdonarono reciprocamente dopodiché Kenta aggiunse “Allora siamo d’accordo così! Ti aspetto per la sfida alle 16 al Parco, vedi di non mancare all’appuntamento!”

Stai tranquillo! Sono, anch’io, curioso di sapere quanto sia forte Ralts!” ribatté Satoshi.

I due ragazzi presero strade diverse dirigendosi nelle loro rispettive case per preparare tutto l'occorrente per il lungo viaggio.

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Il Parco Nazionale di Johto è molto vicino a Fiordoropoli e a quell’ora, appaiono molte specie di Caterpie e Weedle, che per la gioia degli allenatori, possono esercitarsi per la Gara Pigliamosche che si svolge ogni Martedì, Giovedì e Sabato; in Estate, il Parco diventa un concerto naturale di Kricketune che rallegra nelle serate afose le persone che passano di lì per prendere un po’ di aria fresca.

Le ore passarono in fretta e, quando scoccarono le 16, i tre amici si trovarono all’ingresso del Parco Nazionale come era stato stabilito.

Kenta impaziente voleva sfidare Satoshi a una lotta, ma Tomoko lo fermò “Aspetta, Kenta! Visto che ho concordato io il luogo e l’orario, voglio sfidare prima io Satoshi se non ti dispiace!” il ragazzo sbuffò un po’, ma poi accettò la decisione della ragazza.

Tomoko si legò i suoi capelli e dopodiché, con fermezza, urlò a Satoshi “Sei pronto, rivale? Mostrami la forza del tuo Pokémon?”

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Parte la sfida di Tomoko, Rivale!

Tomoko manda in campo Bagon!

Satoshi manda in campo Ralts!

Bagon usa Braciere ma la piccola Ralts è agile ed evita l’attacco, in questo modo Ralts contrattacca.

Ralts usa Confusione e l’attacco va a segno ma Bagon resiste.

Bagon usa Ira e, questa volta, con la sua agilità riesce a sferrare una capocciata contro il Pokémon avversario.

L’ira di Bagon sembra aumentare ma Ralts usa Ruggito per intimorire l’avversario.

Bagon usa, nuovamente, Ira riuscendo a colpire nuovamente il Pokémon avversario; pare che Bagon sia più veloce di Ralts e, di conseguenza, l'avversario non riesce a schivare gli attacchi.

Ralts con l’ultimo attacco subito è molto debole ma non vuole arrendersi quindi il Pokémon usa Confusione.

L’attacco colpisce Bagon e sembra che l’abbia confuso.

Bagon non riesce ad attaccare e gira intorno al campo di battaglia, infine, si colpisce da solo.

Tale attacco manda K.O. Bagon.

Bagon è esausto non può più combattere.

Vince la sfida Satoshi, allenatore!

 

Kenta, dopo aver osservato, la lotta cominciò a ridere schernendo l’amica “Ridicola! Il tuo Bagon si è mandato a K.O. da solo! Diventerai un’ottima Domadraghi, mi dicono!”

Cerca di fare meno lo spiritoso, Kenta! Vorrei vedere come te la cavi sfidando Satoshi con un Pokémon col tipo svantaggiato!” controbatté stizzita la ragazza.

Però tu hai perso ugualmente anche se non eri in svantaggio!”

Tomoko si sedette sulla panchina imbronciata e in silenzio aspettava la prossima lotta. “Molto bene, Satoshi! Preparati a perdere!” annunciò Kenta.

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Parte la sfida di Kenta, Rivale!

Kenta manda in campo Riolu!

Satoshi manda in campo Ralts!

Riolu usa Attacco Rapido e colpisce con molta forza Ralts, sembra un colpo critico!

Ralts ha subito un duro colpo ed è indebolito ma egli contrattacca e usa Confusione.

Riolu subisce l’attacco e sembra che l’abbia accusato duramente, è superefficace.

Riolu si gonfia e usa Resistenza.

Ralts è molto indebolito dalla lotta precedente ma riesce ad usare Confusione.

Riolu subisce l’attacco ma resiste, dunque, usa di nuovo Attacco Rapido.

L’attacco va a segno, Ralts è molto debole e potrebbe andare K.O. da un momento all’altro.

Ralts non riesce ad attaccare.

 

Kenta gongolava “Ormai ho vinto, Satoshi!”

 

Riolu usa Attacco Rapido.

Ralts sta per subire il colpo ma usa, all’ultimo momento, DoppioTeam creando copie di se stesso.

Riolu colpisce le copie sbagliate e, intanto, si sta affaticando.

Ralts usa Confusione.

Riolu usa Resistenza e resiste all’attacco fatale dell’avversario.

Ralts usa, nuovamente, Doppioteam e aspetta l’attacco di Riolu.

Riolu usa Attacco Rapido ma il colpo non va a segno, ha preso un’altra copia.

Riolu sembra stanco e Ralts utilizza questa debolezza per attaccare con Confusione.

L’attacco va a segno e Riolu va a K.O.

Riolu è esausto non può più combattere.

Vince la sfida Satoshi, allenatore!

 

La lotta si concluse con la vittoria di Satoshi, ma Kenta contestò furiosamente “Non vale! Hai usato Doppioteam a ripetizione! Non riuscivo più ad attaccarti! Voglio la rivincita, ora!”

Calmati, Kenta! Avrai la tua rivincita ma, ora, sarà meglio mettersi in viaggio! Non credi?” disse il ragazzo.

Tomoko appoggiò la proposta dell'amico “Satoshi ha ragione! Sarà meglio partire prima che scenda la notte!” la ragazza guardandosi attorno gli riaffiorò i ricordi d'infanzia “Vi ricordate quante volte venivamo qui a giocare? A fantasticare sul nostro futuro! Che bei ricordi, ora guardate dove siamo! Stiamo per iniziare il nostro viaggio e abbiamo un Pokémon tutto nostro che ci accompagnerà!”

Kenta sorridendo condivise il pensiero dell'amica “Che ricordi! Io e Satoshi litigavamo lo stesso, e tu Tomoko accorrevi sempre a dividerci ed appacificarci... non sembra cambiato nulla!” i tre ragazzi risero.

Che nostalgia! Voi che intenzioni avete ora? Dove vi dirigerete?” chiese curioso Satoshi.

Io mi dirigerò ad Ebanopoli mi han detto che in quella città ci si può allenare a diventare Domadraghi alla Tana del Drago, forse potrò trovare, anche, nuovi Pokémon di tipo Drago!” rispose Tomoko

Io comincerò a sfidare i Capopalestra per collezionare le 8 medaglie della regione di Johto per, poi, sfidare la Lega Pokémon! Per iniziare, consigliano la Palestra di Violapoli, quindi, mi dirigerò là! Te Satoshi che intenzioni hai? Sfidi anche tu i Capopalestra?”

No, io penserò a completare il Pokédex come ci ha richiesto il Professor Elm, inoltre, sto cercando di studiare i Pokémon che nascono con una colorazione diversa da quella originale! Ora mi dirigerò al Santuario di Bosco di Lecci ho sentito dire che ci abita un Pokémon misterioso lì!” rispose il ragazzo.

Che spreco di talento! Io il Pokédex non mi interessa, catturerò solamente i Pokémon più forti per affrontare i Superquattro e il Campione di Johto! Alla prossima, Skuntank puzzolenti!” ma Tomoko lo fermò “Aspetta! Registriamo i nostri numeri nel PokéGear almeno così ci possiamo tenere in contatto!”.

I due ragazzi annuirono e tutti e tre registrarono il loro numero sul dispositivo; dopodiché, Tomoko, con occhi lucidi, diede un abbraccio ad ognuno dei suoi amici e con un ultimo saluto i tre presero strade separate dove ognuno avrebbe perseguito il suo destino e il suo obbiettivo. 

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Capitolo II

La prima cattura

 

Il sole stava calando in fretta e il cielo diventata sempre più purpureo. Kenta raggiunse il Percorso 36 e dietro di lui lo seguiva Riolu; il Pokémon si guardava intorno pauroso, il ragazzo accorgendosi del suo comportamento, si fermò e chiese preoccupato “Ehi! Che hai? Hai paura della foresta?” ma il Pokémon, all’avvicinarsi dell’allenatore, arretrò timoroso “Perché ti allontani da me? Non ti fidi ancora? Ti capisco! La lotta che abbiamo fatto al Parco Nazionale con il mio rivale deve averti un po’ sconvolto, vero?” il viso di Riolu si incupì a sentire quelle parole “Non ti preoccupare, amico! Hai fatto del tuo meglio e quello l’ho apprezzato moltissimo! Hai la stoffa del campione, se ti fiderai di me ci alleneremo per diventare forti entrambi, che ne dici?”.

Riolu, osservando Kenta, vide nei suoi occhi sincerità e, quindi, il Pokémon fece un sorriso al suo allenatore “Ottimo! Sarà meglio trovare qualche posto per la notte, il percorso è lungo per arrivare a Violapoli!”.

Kenta, a quel punto, insieme a Riolu cercarono un posto adatto per accamparsi con la tenda per affrontare la notte.

L’ultimo raggio di sole scomparì dietro ai monti facendo scendere le tenebre sul percorso, da quell’istante in poi, si potevano udire il verso degli Hoothoot e dei Noctowl che provenivano dagli alberi circostanti.

Kenta, dopo aver piantato la tenda, stava preparando la cena “Senti Riolu! Non conosco i tuoi gusti ma spero che il cibo che sto preparando per te, ti piaccia?” Riolu si avvicinò alla piccola pentola e annusava curioso il suo interno, l’odore era pungente ma piacevolmente dolce, il Pokémon Emanazione cominciò a saltellare gioiosamente intorno al pentolino “L’odore ti piace, vero? Spero che lo sia, anche il gusto!” si augurò l'allenatore.

Il ragazzo servì nella ciotola il cibo di Riolu, che felice, cominciò a ingerirlo tutto d’un fiato. Kenta, osservando come il Pokémon divorava la pietanza, commentò soddisfatto “Allora ti sta piacendo, vero?” Riolu annuì allegramente “Meno male! Non sono un gran cuoco, ma se un giorno, rincontreremo Tomoko lei ti preparerà un pranzo con i fiocchi… è molto brava a cucinare!”

I due amici cenavano serenamente, ascoltando in sottofondo il bubolo degli Hoothoot; poi, un pensiero balenò nella testa dell’allenatore che condivise con il suo Pokémon “Sai, gli Hoothoot mi hanno ricordato che il primo Capopalestra che dovremo affrontare è tipo Volante! Te, Riolu, sei svantaggiato con quel tipo! Quindi, pensavo che dovremo allargare la squadra catturando un nuovo membro, che ne dici?” Riolu fece cenno di sì con la testa.

Dovremo trovare un Pokémon superefficace al tipo Volante! Chissà se c’è un Pokémon adatto in questo percorso!” si domandò il ragazzo “Ci penseremo domani, Riolu! Ora, finiamo in fretta la cena e andiamo a dormire… visto che in questa zona si aggirano molti Spinarak nella notte!”

Riolu cominciò a guardarsi intorno spaventato e a tremare dalla paura “Hai paura? Non ti biasimo sono delle creature orribili! Il vero problema è quando cercano di entrare nelle tenda per pizzicarti i piedi!” Riolu si terrorizzò ancor di più smettendo, addirittura, di mangiare.

Kenta si mise a ridere sguaiatamente e lo tranquillizzò “Non ti preoccupare, Riolu! Ho usato il Repellente sulla tenda e intorno all’accampamento! Non verrà a disturbarci nessun Pokémon selvatico!” Riolu non apprezzò la burla del ragazzo che si girò ignorandolo, il giovane si sganasciò dalla risate per il comportamento offeso del suo Pokémon e cercò di farsi perdonare.

Passati una trentina minuti, Kenta, dopo aver finito di cenare, spense il fuoco e andò, assieme a Riolu, dentro la tenda per dormire.

L’indomani, appena il sole si levò nel cielo illuminando la tenda dell’allenatore, egli si preparò per andare a catturare un nuovo membro per la squadra; così ripose la tenda nello zaino e si mise in cammino con il suo Pokémon.

Sai, Riolu, per cercare i Pokémon selvatici dobbiamo andare nell’erba alta; quindi dovremo abbandonare il percorso. Sei pronto?” Riolu annuì. Dopo di ciò, i due si addentrarono nell’erba alta lasciandosi alla spalle il sentiero.

Kenta cercò per molte ore qualche Pokémon selvatico ma invano, però ad un tratto, notò un Pidgey nascosto nell'erba che stava mangiando i resti di un Caterpie, Kenta si avvicinò di soppiatto e lanciò una Pokéball mentre il Pokémon selvatico era distratto a nutrirsi con il suo pasto, ma, Pidgey si accorse della sua presenza ed evitò la sfera per un pelo, dopodiché esso sollevò un polverone che accecò sia il ragazzo che Riolu; in questo modo, beccò la testa di Kenta e fuggì via senza lasciare traccia.

Dannazione! Mi ha fatto male!” brontolò il ragazzo, che gli comparì un gran bernoccolo sulla testa “Dovremo continuare a cercare in questa zona!”

Dopo una lunga ed estenuante ricerca, il giovane si imbatté in un Nidoran femmina intento a nutrirsi con una pianta velenosa; questa volta, Kenta decise di utilizzare il suo Riolu per catturare il Pokémon.

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Appare Nidoran selvatico!

L'allenatore ordinò di attaccare il Pokémon avversario con Attacco Rapido perciò Riolu, con uno scatto, caricò il Nidoran femmina, che con un pugno energico lo colpì in pieno. Il Pokémon selvatico rimase leggermente stordito dalla botta ricevuta; Nidoran andò su tutte le furie e cominciò ad avvicinarsi minacciosamente.

Il Pokémon Velenago cominciò a graffiare il povero Riolu, Kenta suggerì di evitare l'attacco di Nidoran e di contrattaccare con un'altro Attacco Rapido.

Il Pokémon Emanazione fece un balzo sopra la testa dell'avversario, evitando la sua ennesima graffiata, dopodiché la colpì con un calcio poderoso sul dorso; il Pokémon selvatico fu scaraventato pochi metri in avanti ed era piuttosto debole.

Questo è il momento giusto!” accertò Kenta; ciò nonostante, Nidoran, con un bricciolo di forza, riuscì a fuggire nella boscaglia senza dar una possibilità all'allenatore di lanciare la Pokéball.

Maledizione! Non è così facile catturare Pokémon selvatici! Non possiamo arrenderci altrimenti, non riusciremo a battere Valerio!” bofonchiò il ragazzo.

Ricominciarono nuovamente a cercare nell’erba alta, finché non apparve un rarissimo esemplare di Shinx. Kenta stupito decise di utilizzare un'altra volta Riolu per la cattura del Pokémon selvatico.

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Appare Shinx selvatico!

Shinx digrignò i denti per intimorire Riolu e sembrava aver effetto, poiché, il Pokémon Emanazione indietreggiò impaurito.

L'allenatore, osservando il carattere del Pokémon selvatico, constatò “È un tipo energico e deciso questo esemplare! I Shinx, di solito, sono molto schivi!” in seguito, incoraggiando Riolu, disse “Dobbiamo assolutamente catturarlo! Non farti intimorire, amico!”

Il Pokémon Emanazione riacquisì fiducia in se stesso e cominciò ad attaccarlo con un Attacco Rapido, ma l'avversario fece brillare il suo pelo accecando temporaneamente Riolu; in quel lasso di tempo, Shinx gli diede una violenta capocciata che lo atterrò.

Kenta si avvicinò al suo Pokémon per controllare le sue condizioni “Tutto apposto? È un osso duro quel Shinx selvatico!” Riolu si alzò indolenzito e, rivolto verso l'allenatore, annuì per dimostrargli che poteva continuare la lotta.

Il giovane era fiero della tenacia del Pokémon Emanazione così ordinò di contrattaccare con Fintoattacco; di conseguenza, Riolu si lanciò con tutta la sua forza verso l'avversario, analogamente fece Shinx, però, il Pokémon Emanazione all'ultimo secondo si scansò evitando l'avversario e gli diede un potente montante che lo fece volare pochi metri da lui.

Il Pokémon Baleno rimase intontito dal duro colpo così, Kenta, afferrando un Pokéball, gridò “Tocca a me! Non posso sbagliare!” la sfera colpì in pieno Shinx il quale venne risucchiato al suo interno.

La Pokéball incominciò a scrollare fino a rimanere immobile, la lucina rossa al centro della sfera si spense; quello dimostrava che Kenta era riuscito a catturare il suo primo Pokémon selvatico.

Egli esultò “Sì, diamine! Sono riuscito a catturare un nuovo Pokémon! Essendo di tipo elettro, sarà una bazzecola sconfiggere il Capopalestra!” infine, rivolgendosi a Riolu disse “Grazie amico, con il tuo prezioso aiuto sono riuscito a catturare un nuovo Pokémon”.

L'allenatore osservò il cielo e si accorse che stava imbrunendo, quindi consigliò a Riolu “Sarà meglio mettere su la tenda per la notte così ci riposiamo! Domani ci alleneremo tutti per affrontare la prima Palestra!”

Il Pokémon approvò con determinazione la decisione dell'allenatore.

Infine, i due amici cercarono, in fretta, un luogo per passare la notte e riposare, sapendo che, l’indomani sarebbe stata una giornata molto dura e impegnativa.

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Satoshi                                                                                            Tomoko  

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PokédexVisti: 10                                                                        PokédexVisti: 5

                   Presi: 10                                                                                          Presi: 1

Medagliere: N/D                                                                            Medagliere: N/D

Attuale posizione: Percorso 34                                                      Attuale posizione: Percorso 42 

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Capitolo III

Scintille e raffiche

 

L’allenatore trascorse tre giorni interi ad allenare Shinx e Riolu, approfondendo il loro rapporto. Purtroppo, Shinx non andava molto d’accordo con Riolu; il Pokémon Baleno, infatti, era prepotente e lo tediava continuamente folgorandolo con piccole scintille prodotte dal suo pelo.

Il ragazzo cercava di conciliare i due Pokémon ma, senza successo, probabilmente il comportamento di Shinx era dovuto dalla gelosia del legame profondo che c’era tra Riolu e il suo allenatore.

Il giovane sapeva che ci sarebbe voluto tempo, per far si che i due Pokémon socializzassero.

In ogni caso, Kenta riuscì a raggiungere Violapoli, una città dalle più antiche tradizioni di Johto. La località, essendo a stretto contatto con la natura, si può sentire una buona fragranza di viole, forse è questo il motivo per cui gli abbiano affibbiato quel nome!

Il giovane passeggiando nelle strade interne del paese vide, in lontananza, una pagoda molto alta; Kenta, indicando la torre, spiegò al suo Pokémon “Quella è la Torre Sprout! Una torre gestita da alcuni saggi che allenano solamente dei Bellsprout, mi chiedo perché dovrebbero allenare un Pokémon del genere!”

Riolu, seguendo l’allenatore affianco a lui, si guardava attorno meravigliato osservando le persone che popolavano le strade, Kenta accorgendosi dell'atteggiamento del suo Pokémon gli chiese incuriosito “Hai visto quanta gente, Riolu? Non sei abituato a vedere così tante persone in un solo posto, vero?”

Il Pokémon confermò sorridendo “Giustamente non hai visto Fiordoropoli visto che eri nella Pokéball! Fiordoropoli è la città dove sono nato e ci torneremo presto così la potrai visitare! Vedrai quante persone ci sono!” il Pokémon si rallegrò ed era impaziente di raggiungerla.

I due amici, mentre cercavano la Palestra, vennero fermati da un individuo di mezz’età corpulento e baffuto, egli indossava una giacca azzurra e al collo portava un contraddistinto papillon rosso; il tipo sbarrò la strada all’allenatore e chiese con un gran vocione:“Salute! Alleni tu i Pokémon? Hai battuto il Capopalestra?”

Il ragazzo indietreggiò mostrando diffidenza, poi con cautela rispose “Certo, li alleno io… e no, non ancora battuto il Capopalestra! Anzi, mi stavo dirigendo proprio alla Palestra può dirmi dov… ” l’allenatore non ebbe, neanche il tempo di formulare la domanda che, l’uomo disse “Davvero? Ma non hai ancora studiato! Seguimi!”

Il grosso individuo cominciò a strattonare il ragazzo verso un piccolo edificio e Kenta, agitandosi, strillò:“Cosa sta facendo? Io voglio sapere dov’è la…” ma l’uomo interruppe nuovamente il giovane “Non ti preoccupare, ragazzo! Ti farò vedere qualcosa di strabiliante se tu sarai galante!”

Ho bisogno di un adulto!?” pensò, rivolgendo uno sguardo rassegnato a Riolu.

L’uomo spalancò le porte, all’interno c’erano banchi e armadietti; in fondo alla stanza si trovava un grande lavagna con varie scritte riguardo alle alterazioni di stato di un Pokémon.

Il ragazzo confuso chiese all’individuo dove fosse e lui rispose, schiarendosi un po’ la voce “Benvenuto all’Accademia Pokémon di Primo! Piacere, io sono Primo! Ti confiderò i miei segreti dell’arte dell’allenatore. Se ascolterai le mie parole, sarai tu il vincitore. Posso sapere come ti chiami?”

Mi chiamo Kenta e vengo da Fiordoropoli! Per la verità, ho già frequentato un’accademia Pokémon! Ora sono in viaggio per la regione di Johto per sfidare i Capopalestra!” rispose il ragazzo.

Cosa abbiamo qui, un campione? Se non vuoi ascoltarmi, dovrai lottare con emozione! Dimostrami che sei il migliore!”

Il ragazzo accettò e si voltò verso Riolu, dove il piccolo Pokémon acconsentì la decisione del suo allenatore.

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Parte la sfida di Primo, Insegnante!Ani161MS5.gif

Primo mandò in campo un esemplare di Sentret.

Kenta ordinò al Pokémon Emanazione di sferrare un Attacco Rapido sull'avversario, pertanto, Riolu si fiondò contro il nemico con destrezza; tuttavia, Sentret grazie alla sua coda si diede uno slancio in avanti evitando agilmente l'attacco.

Allora Riolu contrattaccò con Palmoforza, assistito dal suo allenatore, scagliandosi sull'avversario, ciò nonostante Sentret evitò la mossa utilizzando, nuovamente, la coda.

Il Pokémon Esplorante cominciò, quindi, a reagire usando Sfuriate; egli si lanciò su Riolu, dandosi una spinta con la coda, e con gli suoi artigli graffiò a ripetizione il povero Pokémon Emanazione.

L'aggressività di Sentret stava per mandare K.O Riolu, ma ad un tratto, Kenta con un lampo di genio ordinò di usare ancora Palmoforza, però questa volta, per terra.

Riolu era inizialmente confuso, poi eseguì l'ordine dell'allenatore e, con tutta la sua forza colpì il pavimento generando una grande onda urto che fece tremare, addirittura, i muri.

In quel frangente, le vibrazioni causate dall'attacco fanno perdere l'equilibrio a Sentret, che stava sollevato sulla sua coda.

Il giovane allenatore, accorgendosi di ciò, avvertì il suo Pokémon “È il momento, Riolu! Usa Palmoforza su Sentret!” in seguito, il Pokémon Emanazione sferrò, con agilità, l'attacco colpendolo in pieno l'avversario.

L'onda d'urto lo scaraventò violentemente contro il muro mandandolo K.O.

Primo rimase di stucco, poi dichiarò schiarendosi, nuovamente, la voce “Incredibile! Veramente tu sei intelligente. Nient’altro ti devo insegnare: i tuoi Pokémon dovrai rispettare!”

A quel punto, Primo indicò la strada per la Palestra di Valerio e il ragazzo, salutandolo, seguì l’indicazione; egli, rivolgendosi a Riolu, borbottò “Speriamo di non incontrarlo mai più, giusto?” il Pokémon, con faccia sconvolta, fece cenno di sì.

L’allenatore, dopo pochi minuti, raggiunse l’ingresso della Palestra.

Al suo interno, c’era un uomo in giacca e cravatta con occhiali spessi; egli notò l’allenatore così si avvicinò pian piano “Ciao, campione in erba! Sei qui per sfidare Valerio, giusto?” chiese sorridendo.

Kenta annuì silenziosamente.

Molto bene! Io mi chiamo Guido, sono la guida alla Palestra e offro consigli agli allenatori principianti come te! Se vuoi sconfiggere gli eleganti Pokémon di tipo Volante di Valerio, dovrai utilizzare Pokémon di tipo Roccia, Elettro o Ghiaccio! Ecco, tieni!” l’uomo diede una bottiglia di Acqua Fresca al ragazzo.

Se sei pronto, Valerio ti aspetta… usa quella pedana per raggiungerlo!”. Kenta ringraziò per i preziosi consigli e per l’Acqua Fresca, dunque, si posizionò al centro della pedana che guizzò in alto portando l’allenatore in un arena sospesa nel vuoto.

Dalla parte opposta dell’arena c’era un ragazzo dalla corporatura esile e con una capigliatura blu, egli indossava una specie di kimono azzurro e osservando Kenta si presentò “Sono il Capopalestra di Violapoli, mi chiamo Valerio! So che qualcuno fa il prepotente con i Pokémon uccello perché sono sensibili alle scosse elettriche… Non permetterò che qualcuno faccia un tale affronto ai miei Pokémon! Ti mostrerò la forza dei magnifici Pokémon che solcano i cieli!”

 

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Ani016MS5.gifParte la sfida di Valerio, Capopalestra!Ani017MS5.gif

Valerio mandò in campo Pidgey e Kenta, invece, il suo Shinx.

Il Pokémon Baleno, appena uscì dalla Pokéball, intimidì l'avversario con il suo sguardo feroce e tale tattica sembrava funzionare dato che il Pokémon Uccellino si scoraggiò.

Il Capopalestra ordinò al suo Pokémon di usare Turbosabbia e, successivamente, Pidgey alzò un polverone sbattendo le sue ali velocemente.

La nube accecò Shinx e provò ad utilizzare, ugualmente, Scintilla contro l'avversario, ciò nonostante, a causa della polvere negli occhi fallì.

Il Pokémon Uccellino, dato il temporaneo momento di debolezza di Shinx, si lanciò in picchiata contro l'avversario centrandolo in pieno.

Il Pokémon Baleno resse il colpo e provò ad utilizzare, nuovamente, Scintilla ma, purtroppo, non riusciva a vedere ancora bene e quindi l'attacco fallì ancora una volta.

Pidgey si gettò sull'avversario con tutto il suo corpo ferendolo; Kenta trovò una soluzione al problema di Shinx e utilizzò l'Acqua Fresca per togliere i detriti negli occhi del suo Pokémon. Esso riacquisì la facoltà di vedere e, l'allenatore incitò Shinx di dare il massimo.

Pidgey provò ad utilizzare Turbosabbia replicando la strategia precedente ma, questa volta, Shinx evitò l'attacco agilmente e contrattaccò con Scintilla fulminando l'avversario, che andò K.O.

Valerio si congratulò con lo sfidante e, con vanto, disse “Non è finita! Ora vedrai la vera potenza dei Pokémon Uccello! Vai Pidgeotto!”

Il Capopalestra mandò in campo il suo ultimo Pokémon che, senza perdere tempo, usò Azione contro l'avversario.

Pidgeotto era talmente veloce che non diede possibilità al nemico di evitare l'attacco; inoltre, il Pokémon Baleno accusò duramente la botta, ma, cercò di controbattere con Scintilla.

Tale attacco prese per poco l'avversario che si ferì ad un'ala.

Valerio preoccupato suggerì al Pokémon Uccello di utilizzare Trespolo per riposare e riprendere le energie.

Shinx utilizzò, mentre l'avversario si curava, Sottocarica potenziandosi.

Ad un tratto, però, Pidgeotto usò Azione mentre il Pokémon Baleno si caricava e il colpo andò a segno lasciando Shinx con poche energie.

Valerio sogghignando disse “Non puoi competere con i miei Pokémon uccello. Perderai!”. Kenta sembrava, ormai, messo alle strette e Shinx si girò verso l’allenatore sofferente.

Il ragazzo preso dallo sconforto decise di ritirare Shinx e di mandare in campo Riolu. All’improvviso, però, il Pokémon Baleno illuminò il suo pelo e si circondò di un’aura luminosa... Shinx si stava evolvendo. Kenta non aveva mai visto tale metamorfosi e quando il processo finì l’aspetto del Pokémon era differente: Shinx si era evoluto in Luxio.

Kenta, sorpreso da tale avvenimento, capì che il suo Pokémon non voleva deluderlo e che sarebbe andato in fondo fino alla fine.

Luxio, grazie alla sua evoluzione, diventò più agile dell'avversario ed evitò il suo attacco.

Il Pokémon Favilla usò Scintilla che riuscì a colpire in pieno Pidgeotto mandandolo K.O all'istante.

Valerio con rammarico disse “No! Gli amati Pokémon di mio padre… E va bene. Bisogna accettare la sconfitta. Devo darti qualcosa!” il Capopalestra si avvicinò al ragazzo e gli diede una medaglia che ricordava la forma di un paio di ali “Ecco la medaglia della Lega Pokémon, come prova che hai fatto furore in questa palestra!”

Kenta estasiato abbracciò i suoi due Pokémon, che erano altrettanto gioiosi. Inoltre, Luxio non vessò il povero Riolu, anzi, sembravano amici.

Valerio fermò il ragazzo prima che uscisse dalla Palestra e gli diede una specie di CD “Questa, allenatore! È l’MT51 contiene Trespolo, insegnala a un Pokémon Volante così potrà recuperare un po’ di energia in battaglia!”

Kenta ringraziò e uscì dalla Palestra, il ragazzo guardando i due Pokémon propose “Dobbiamo festeggiare! Ho visto prima un ristorante che prepara, anche, manicaretti per i Pokémon, che ne dite andiamo?” Riolu e Luxio saltellarono felici “È andata! Dirigiamoci subito!”

Egli, mentre camminava verso il ristorante, pensò “Chissà cosa staranno facendo Satoshi e Tomoko in questo momento…”

Lontano da Violapoli, più precisamente, nel Percorso 44 Tomoko era davanti all’entrata di una grotta. Ella rivolgendosi al suo Bagon spiegò “Superata questa caverna, raggiungeremo finalmente la destinazione! Sei pronto?” il Pokémon Rocciotesta, allegramente, gridò dimostrando che era pronto, Tomoko contenta rispose “Bene! Entriamo, allora!” 

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Satoshi                                                                                            Tomoko  

Pokemon in squadra:280.png                                                         Pokemon in squadra:371.gif

Pokédex – Visti: 28                                                                       Pokédex – Visti: 11

                   Presi: 28                                                                                          Presi: 1

Medagliere: N/D                                                                            Medagliere: N/D

Attuale posizione: Percorso 32                                                      Attuale posizione: Percorso 44 

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Capitolo IV

Ostacoli

 

Passarono una decina di giorni dall’inizio del viaggio dei tre allenatori, Tomoko riuscì a raggiungere Ebanopoli passando per la Via Gelata, una grotta ghiacciata, unica via per raggiungere la città.

Ebanopoli, è conosciuta come “Borgo montano che sorge tra le rocce” e, anche, per i molti allenatori, specializzati nel tipo Drago che risiedono lì!

Essa sorge tra i monti quindi, data la sua ubicazione, il clima è leggermente mitigato; in Estate, è un meta ambita dai turisti amanti della montagna il quale possono godere di aria fresca contro l’afa estiva, oppure, trovare refrigerio nella Via Gelata.

La città è popolare, anche per la Tana del Drago, una caverna che si estende sotto Ebanopoli dove si allenano gli allenatori che vogliono imparare l’arte del Domadraghi.

Tomoko raggiunse, esattamente, la città per visitare la suddetta grotta poiché pensava che sarebbe stato d'aiuto per diventare un’ottima Domadraghi.

La ragazza girava per le strade del borgo alla ricerca di indicazioni e, si imbatté in un grande edificio, ella rivolgendosi a Bagon chiese “Pensi che sia la Palestra della città?” il Pokémon la guardò con aria interrogativa “Sai, Bagon! La Capopalestra si chiama Sandra, è la migliore Domadraghi di Johto! Potremo chiedere a lei dove si trova la Tana del Drago! Lo saprà sicuramente!” il Pokémon saltellò dalla felicità.

I due amici entrarono dentro la Palestra e, al suo interno, trovarono soltanto un fiume che pareva essere composto da lava incandescente, ma nell'edificio non c’era nessun altro. La ragazza scoraggiata uscì dallo stabile e all'improvviso, con sbadataggine, si scontrò contro una figura femminile che esclamò seccata “Che ci fai qui, ragazzina? Stai attenta a dove metti piedi!”

Mi scusi! Ero in soprappensiero!” si giustificò la ragazza. Poi, Tomoko squadrando la donna dalla testa ai piedi si accorse che era la Capopalestra di Ebanopoli in persona e, con occhi luminosi, strillò dalla gioia “Lei è Sandra! È un onore incontrarla dal vivo!”

Tu sei…” chiese, sbalordita, la donna “Mi chiamo Tomoko Harada, sono una sua grandissima fan!”

Vuoi un autografo, dunque?”

Sarebbe meraviglioso… ma sono venuta qui per allenarmi alla Tana del Drago per diventare una Domadraghi come lei!” udendo quelle parole Sandra si mise a ridere.

Questa è divertente, ragazzina! Torna dove sei venuta, la stoffa per diventare Domadraghi non fa per te!“ il sorriso e l'entusiasmo dell’allenatrice cominciò a scomparire e rimase in silenzio;

la Capopalestra continuò feroce “Non sei degna di entrare nella Tana del Drago, solamente, i prescelti possono! È meglio che ti scegli un altro hobby come le Gare Pokémon!” Tomoko sentendo quelle parole si demoralizzò, e Bagon, osservando la scena, si infuriò ringhiando contro la donna. La ragazza, sentendosi difesa dal suo Pokémon, reagì rispondendo a Sandra “Lei non mi conosce, posso essere in grado di allenare Pokémon di tipo Drago! Non mi può giudicare se non mi ha visto lottare!”

La Capopalestra, sorpresa dalla reazione della ragazza, disse “Che peperino! Allora mettiamola così: ti sfido ad una lotta in Palestra, se vinci guadagnerai l’accesso alla Tana del Drago e rimangerò quel che ho detto su di te! Però, se vincessi io, tu rinuncerai all’obiettivo di diventare Domadraghi e, inoltre, dovrai consegnarmi il tuo Bagon. Se perdessi non lo meriteresti! Allora, sei d’accordo, ragazzina?”

Tomoko era titubante ma, guardando negli occhi Bagon, accettò.

Ottimo! La lotta si farà domani a mezzogiorno! Ora non posso darti una batosta visto che ho molti impegni! Ci vediamo domani, ragazzina!” e la donna si dileguò sghignazzando.

Tomoko assieme a Bagon raggiunsero l’ingresso della Via Gelata.

La ragazza era tormentata dai brutti pensieri perché sapeva che avrebbe perso la sfida contro Sandra. Era disperata e rivolta a Bagon si sfogò “Amico mio! È finita, mi sono cacciata in guai molto grossi! Sandra è molto forte non posso competere contro di lei!” cadde in ginocchio cominciando a piangere “Non diventerò mai una Domadraghi, forse ha ragione!” il Pokémon vedendo la sua allenatrice in quello stato si avvicinò a lei e appoggiò la sua testa su quella di Tomoko. La ragazza, impressionata dall’amorevole gesto di Bagon, capì così si alzò asciugandosi le lacrime e con fermezza disse “Grazie, Bagon! Scusami per il mio comportamento… hai ragione, non devo arrendermi! Ci alleneremo tutta la notte nella Via Gelata, sei pronto?” il Pokémon Rocciotesta gridò determinato. Quindi, i due amici sicuri di sé entrarono nella Via Gelata per allenarsi per la sfida del giorno seguente.

Intanto, una figura indistinta nascosta tra le rocce osservò tutto l’accaduto.

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L’indomani, verso le prime ore dell’alba, Tomoko e il suo Bagon uscirono dalla grotta stremati, di conseguenza la ragazza si diresse al Centro Pokémon per riposare dal duro allenamento.

I minuti scorrevano e l’attesa si faceva sempre più pesante, Tomoko era sempre più ansiosa ma quando Bagon appoggiava la testa sulle sue gambe, lei si rassicurava.

L’allenatrice e il suo Pokémon raggiunsero la Palestra e davanti ad essa stava aspettando Sandra, egli sorpresa esordì “Pensavo che fossi scappata! Mi fa piacere che tu abbia coraggio! Ricordati, però, che se perdi dovrai lasciare il tuo sogno di diventare Domadraghi e il tuo Bagon!”

E lei si ricordi che se vinco potrò entrare alla Tana del Drago!” rispose la ragazza determinata.

Questo è lo spirito! Entriamo in Palestra!” disse la donna.

All’interno della Palestra, Sandra si mise in posizione nella pedana di lotta e spiegò “Visto che è una lotta ufficiale ci vogliono le dovute presentazioni!” si mise nella sua famosa posa e continuò “Sono Sandra! Sono il più grande allenatore di Pokémon di tipo Drago. Posso tener testa persino ai Superquattro della Lega Pokémon. Vuoi ancora sfidarmi? Bene, fatti avanti.”

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Parte la sfida di Sandra, Capopalestra!Ani148MS5.gif

Sandra mise in campo Dragonair che con ferocia attaccò Bagon senza battere ciglio.

Il Pokémon Drago usò Idrondata che centrò l'avversario ricevendo molti danni; infatti, il Pokémon Rocciotesta non riusciva a muoversi dal duro colpo ricevuto.

Sandra cominciò a schernire la povera Tomoko “Abbiamo già finito? Non hai proprio la stoffa per diventare una Domadraghi!”. L’allenatrice era talmente preoccupata per le condizioni di Bagon che non sentiva le provocazioni della Capopalestra.

Tomoko, quindi, si avvicinò al suo Pokémon in fretta per soccorrerlo, ma il Dragonair avversario si intromise tra loro due.

Mi dispiace, ragazzina! La lotta non è ancora finita, devi imparare la lezione!” spiegò Sandra.

Bagon, notando la scena, pensò che la sua allenatrice fosse in pericolo e si alzò lanciando un grido che rimbombò per tutte le pareti della Palestra.

Dopodiché, egli infuriato usò Bottintesta che colpì in pieno l'avversario. Dragonair contrattaccò con un Dragopulsar, ma Bagon con furia evitò l'attacco usando il suo Braciere come spinta; in seguito, Bagon utilizzò, nuovamente, la solita tecnica per lanciarsi sull'avversario e con un Bottintesta lo colpì duramente al fianco.

Il Pokémon Drago per evitare che replicasse la stessa tecnica, usò Tuononda che paralizzò il nemico. Tale mossa Bagon non poteva muoversi e, dunque, Dragonair usò Dragopulsar con tutta la sua forza.

L'attacco investì il Pokémon Rocciotesta che lo mandò a K.O. istantaneamente.

Tomoko preoccupata dalle condizioni di Bagon si precipitò da lui, non badando alla sconfitta ricevuta. Ella sussurrò al suo Pokémon “Stai bene, piccolo? Sei stato bravissimo!” Bagon gorgogliò per far intendere alla ragazza che era tutto apposto; dopodiché, la giovane cominciò a piangere dove le sue lacrime cadevano sulla fronte del Pokémon “Mi dispiace, amico! Ti ho delusa, senza di me diventerai senza dubbio un fortissimo Salamence!”

Sandra si avvicinò alla ragazza e, vedendo la scena, commentò “Ovviamente! E tu lo aiuterai a diventare un forte esemplare di Salamence!” l’allenatrice guardò confusa la donna con le lacrime agli occhi “Cosa significa? Mi sta prendendo in giro?”

No! Al contrario, ti sei meritata la mia attenzione, ragazzina! Ti ho seguita di nascosto ieri, osservando come ti comportavi con il tuo Pokémon e, ho visto il tuo allenamento duro che hai fatto insieme al tuo Bagon ieri notte… hai dimostrato di tenere tanto sia al tuo sogno e che al tuo Pokémon!” tendendo la mano verso la giovane continuò “Ricordi me da giovane! Dunque, sarò io ad insegnarti l’arte del Domadraghi!”.

La ragazza asciugandosi le lacrime cominciò saltellare dalla felicità insieme a Bagon “Ce l’abbiamo fatta, Bagon! Ci allenerà Sandra in persona… è un onore!”

La Capopalestra sorrise vedendo l’entusiasmo della giovane e con voce professionale si raccomandò “Gli allenamenti inizieranno domani mattina alle sette, mi raccomando devi essere puntuale! Ci vediamo all’ingresso della Tana del Drago!” la ragazza annuì e la salutò uscendo dalla Palestra con allegria.

Tomoko e Bagon sorridenti si diressero verso il Centro Pokémon della città.

Intanto, Satoshi aveva, appena, raggiunto l’entrata per le Rovine Alfa e, mettendosi apposto i suoi occhiali da vista, commentò “Dietro a questo passaggio c'è il più grande mistero della regione di Johto! E noi lo risolveremo, Ralts!” il Pokémon Sensazione sorrise, dopodiché, i due entrarono dentro il varco.

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______________________________________________________________________________________________________

Satoshi                                                                                            Kenta  

           Pokemon in squadra:280.png                                                       Pokemon in squadra:Ani447MS5.gifAni404MS5.gifAni163MS5.gif

Pokédex – Visti: 34                                                                       Pokédex – Visti: 9

                   Presi: 34                                                                                          Presi: 4

Medagliere: N/D                                                                         Medagliere20px-Zephyr_Badge.png

Attuale posizione: Percorso 32                                                      Attuale posizione: Azalina 

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Spoiler

Uno strano potere si sta nascondendo in questo capitolo! 

:crazy: Qualcuno o qualcosa mi sta controllando..... 

 Schermata 2016-07-03 alle 11.13.33.png

Soundtrack: 

Spoiler

 

 

Capitolo V

Un incontro stravagante

 

Satoshi e la sua Ralts raggiunsero le Rovine Alfa, rovine di un antico popolo che risiedeva a Johto centinaia di anni fa. Tale luogo è una meta ambita dagli appassionati del mistero e da enti scientifici. Nessun archeologo o scienziato, tutt'ora, riesce a risolvere il mistero che alberga le Rovine Alfa.

Satoshi giunse in quel posto spinto dalla sua curiosità poiché è sempre stato affascinato dai misteri e dagli eventi assurdi.

Egli girovagando per le rovine cominciò ad analizzare le iscrizioni di una colonna e, rivolgendosi al suo Pokémon, chiese “Hai notato questi geroglifici?! Sembrano formare un alfabeto! Tu cosa ne pensi, Ralts?” il Pokémon Sensazione li osservava con perplessità.

Satoshi prese nota dei simboli sul suo taccuino rosso scrivendo con foga gli appunti del suo viaggio; nel frattempo dietro all'allenatore, c'era un individuo che lo osservava insistentemente, Ralts accorgendosi di lui avvertì il ragazzo il quale si voltò allarmato.

I due sguardi si incrociarono, l'uomo sorridendo si avvicinò pian piano al giovane e chiese con un tono rassicurante “Stai studiando i simboli, vero? Hai scoperto qualcosa di interessante?”, egli era un tipo né troppo alto né troppo basso la sua corporatura era atletica come se facesse molto sport. Aveva i capelli castani che si raccoglievano in un codino; il suo sguardo era amichevole e, la sua voce e il suo sorriso erano confortanti.

Satoshi rimase, in qualsiasi modo, diffidente e chiese “Lei chi sarebbe?”

Oh, che maleducato! Scusami, mi presento! Mi chiamo Ezekiel ma mi puoi chiamare pure Zeke e tu saresti...”

Mi chiamo Satoshi! Lei è uno scienziato o un'archeologo?”

Oh no! Sono solo un semplice appassionato di misteri come te, Satoshi! Le Rovine Alfa attirano molte persone come noi... soltanto con una piccola differenza, sai quale?”

Non saprei! Cosa abbiamo di diverso?!”

La possibilità di risolvere il mistero delle rovine, ovviamente!” il ragazzo non diede credito alle parole dell'uomo commentando contrariato “Impossibile! Da anni che fanno studi nelle rovine e non hanno mai trovato nessun indizio!”

Perché agli scienziati manca fantasia e spirito d'avventura! Seguimi ti mostrerò la prima stanza delle rovine... quella più visitata!”

Ezekiel accompagnò l'allenatore all'interno di una sala dove al suo interno c'era un pannello con dei tasselli di roccia incastonati e altri per terra e, in fondo alla stanza, c'erano delle iscrizioni.

L'uomo, avvicinandosi al muro di geroglifici, spiegò “Gli scienziati studiarono questo posto per molti anni senza però riuscire a codificare i simboli su quel murale! Tali simboli assomigliano ai Pokémon misteriosi che vivono in queste rovine da centinaia di anni. È in atto una diatriba su chi sia comparso prima, se l'alfabeto o gli Unown”. Ezekiel fece cenno al ragazzo di avvicinarsi “Vieni, Satoshi! Non avere paura... vieni a leggere questi simboli!”

L'allenatore, osservando il murale, non riusciva a comprendere le iscrizioni scritte sopra:

Schermata 2016-07-03 alle 10.33.06.png

 

Mi dispiace, Zeke! Non riesco a capire i simboli!”

Concentrati, figliolo! Guarda attentamente ogni simbolo e sgombra la mente... usa la fantasia!” consigliò l'uomo.

Satoshi chiuse gli occhi liberando la mente e pian piano li riaprì, egli si concentrò focalizzandosi su un simbolo e pian piano cambiò forma assumendo una lettera più comprensibile per il ragazzo.

Sembra che ci sia scritto la parola 'Luce'!”

L'uomo sorrise “Sei riuscito a decifrare i simboli, complimenti Satoshi! Sapevo che ce l'avresti fatta!”

La ringrazio, ma cosa significherà?” chiese il giovane.

Ezekiel, senza proferire parola, lanciò una Pokéball e con un lampo apparve un esemplare di Amaura, quindi l'uomo ordinò al Pokémon di usare Flash e con un bagliore intenso illuminò la grotta oscura.

La stanza cominciò a tremare, il ragazzo preoccupato chiese all'uomo “Zeke! Cosa sta succedendo?”

Avevi chiesto cosa significasse e io te lo mostrato! Abbiamo aperto una meccanismo all'interno delle rovine!”

Quale meccanismo?!” chiese curioso il giovane.

L'uomo, in silenzio, fece cenno di seguirlo, i due uscirono dalla stanza e raggiunsero un'altra sala poco più vicino; Satoshi notò che la stanza era simile alla precedente soltanto che il murale in fondo aveva trascrizioni differenti:

Schermata 2016-07-03 alle 10.33.15.png

 

Vediamo se riesci a leggere anche questi simboli!” disse Ezekiel.

Il giovane provò a leggere i geroglifici e, questa volta, ci riuscì immediatamente.

Ce l'hai fatta? La parola è 'Acqua', vero?” il ragazzo annuì e, di conseguenza, l'uomo prese dalla borsa una Pietraidrica e la posò nella cavità del muro; la stanza cominciò a tremare, mentre, la Pietraidrica si consumava lentamente all'interno della fessura sprigionando un lampo bluastro.

Abbiamo attivato un altro meccanismo? Cosa servono?” chiese impaziente Satoshi.

Sì ed era l'ultimo! In tutto erano quattro: i primi due li avevo già attivati! In questo modo abbiamo sbloccato una porta nei sotterranei delle Rovine!” spiegò l'uomo “Ora, seguimi! Andremo a svelare il mistero delle Rovine Alfa!”

Ezekiel e Satoshi raggiunsero i sotterranei, lunghi corridoi pieni di statue di Pokémon antichi e nelle pareti c'erano le solite trascrizioni che pareva che ondeggiassero; i due arrivarono davanti a un murale singolare con geroglifici scritti sopra.

La chiave per il mistero delle rovine è questa parete! Anche se si riesce a leggere le trascrizioni non si riesce a carpirne il significato!” spiegò l'uomo e rivolgendosi al ragazzo “Tu hai in mente qualche idea, Satoshi?”

Nella parete erano segnati questi simboli:

 

Schermata 2016-07-03 alle 10.33.23.png

 

Il ragazzo rifletteva “Ci devo pensare un po'... forse, ho un'idea!”

Spoiler

Al sapiente e attento lettore lancio la sfida di decifrare il soprastante codice cifrato nella sezione commenti della FF! La soluzione verrà mostrata nel capitolo successivo! ;)

 

250px-698Amaura.png 

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Tomoko                                                                                            Kenta  

           Pokemon in squadra:Ani371MS5.gif                                                       Pokemon in squadra:Ani447MS5.gifAni404MS5.gifAni164MS5.gif

Pokédex – Visti: 14                                                                       Pokédex – Visti: 11

                   Presi: 1                                                                                          Presi: 5

Medagliere: N/D                                                                         Medagliere20px-Zephyr_Badge.pngHive_Badgeicon.png

Attuale posizione: Ebanopoli                                                      Attuale posizione: Bosco Lecci

 

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Capitolo VI

Il mistero delle Rovine Alfa

 

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Satoshi, con la fronte corrugata, fissava le trascrizioni cercando un nesso logico; poi, ebbe un'intuizione “Forse ho capito... aspetta che li scrivo nel quadernino!”

Il ragazzo cominciò a trascrivere ossessivamente i simboli nel suo taccuino traducendoli:

XJLZNQFANFXJLSFYFIFFJKYSTSKNIFWYNINSJXXZSFQYWT

Dopodiché, egli mostrò la frase a Ezekiel “È una frase cifrata, visto? Ora guarda bene le lettere che la compongono...” il giovane indicò un gruppo di lettere “Visto come si ripetono qui... potrebbero essere delle vocali, noto anche alcuni digrammi! Dammi qualche minuto che provo a risolverlo!”

L'uomo, osservando l'entusiasmo del ragazzo, commentò “Vedo, Satoshi, che ti piacciono gli enigmi?”

Sono il mio passatempo preferito... penso, anche, di aver avuto già a che fare con questo tipo di cifrari!” rispose esaltato l'allenatore.

Il giovane sostituì, con vari tentativi, ogni lettera del testo cifrato con una lettera che si trovava un certo numero di posizioni dopo nell'alfabeto, basandosi sulla analisi delle frequenze delle lettere che apparivano nel testo crittato.

In questo modo, Satoshi riuscì a risolverlo e, dalla felicità, lanciò un urlo richiamando l'attenzione di Ezekiel che stava cercando altri indizi intorno al murale.

Ci sei riuscito, sul serio?” chiese incredulo l'uomo.

Sembrerebbe di sì! Ho avuto fortuna visto il mio interesse per i crittogrammi! Questo utilizzato nelle trascrizioni è, semplicemente, un cifrario a sostituzione monoalfabetica!”

Spoiler

Caro lettore, per decifrare il cifrario basta utilizzare il Cifrario di Cesare con chiave k=5! ;)

Sei pieno di sorprese, Satoshi! Non conoscendo i testi cifrati sarei rimasto bloccato per molto tempo su questa parete! È il destino che ci fatti incontrare... non ci sono dubbi!”

Però c'è un problema! Il testo decifrato recita: 'Segui la via segnata da Aeft non fidarti di nessun altro'! Cosa significa Aeft? Avrò sbagliato qualcosa?” rifletté l'allenatore.

I due ragionavano sulla frase pensando a qualche altro messaggio nascosto, ma senza ricavarci un ragno dal buco; a quel punto, Ralts strattonò la maglia di Satoshi per richiamare la sua attenzione.

Egli girandosi verso Ralts la vide fissare ed indicare il soffitto; il ragazzo, alzando lo sguardo, notò un gruppo di Pokémon a forma di lettera volteggiare sopra la sua testa e chiese curioso “Zeke! Sai che Pokémon sono quelli?”

L'uomo rivolgendo il naso all'insù rispose “Quelli sono gli Unown! Visto come assomigliano ai simboli che appaiono nelle rovine?” indicando un Unown forma-A continuò “Quello, per esempio, è simile alla lettera A...”

Improvvisamente, Ezekiel ebbe un'illuminazione “Satoshi! Forse ho capito a cosa si riferiva il messaggio cifrato. Aeft potrebbero significare gli Unown che assomigliano alle lettera A, E, F e T; questo spiegherebbe perché serviva liberare il loro potere aprendo le chiavi nelle sale esterne!”

Geniale! Quindi dovremo seguire solamente quegli Unown, mi pare non ce ne siano tanti qui! Sarà semplice trovarli!”

I due esploratori cominciarono a seguire la via segnata dagli Unown prestabiliti e, dopo una decina minuti di ricerche, raggiunsero un vicolo cieco.

E ora dove si va? Non avremo sbagliato a seguire la via?” chiese preoccupato il giovane.

Non ti preoccupare, sicuramente, ci sarà un passaggio segreto in questo punto!” rispose con certezza l'uomo.

Egli cominciò a tastare la parete, in modo da trovare una sorta di interruttore che aprisse un passaggio segreto, ma senza successo; il ragazzo notò una statua vicino alla parete con una pietra rossa incastonata sulla fronte del Pokémon; lo premette e una piccola scossa di terremoto fece comparire delle scale.

Ottimo lavoro, Satoshi! In questi corridoi, c'erano molte statue sicuramente ci avremmo messo troppo tempo a trovare la statua giusta!”

I due proseguirono al suo interno e, ad un tratto, la radio del Pokégear si accese captando suoni molto raccapriccianti.

Spoiler

Soundtrack

 

 

Il giovane spaventato chiese “Questi suoni cosa sono?”

La radio del tuo Pokégear sta rilevando le frequenze degli Unown che gli servono per comunicare!” spiegò l'uomo e chiese “Riesci a capire cosa dicono?”

No, c'è solo questa musichetta inquietante!”

Ezekiel, quasi deluso dalla risposta, rispose “Che peccato! Avremo fatto una scoperto interessante... comunque non ti preoccupare resta vicino a me e non fare mosse azzardate! Gli Unown in gruppo racchiudono un potere misterioso e pericoloso!”

I due continuavano a scendere dalla lunga scala, mentre la radio di Satoshi emetteva quel suono terrificante ancor più forte; una manciata di minuti dopo, raggiunsero una grande sala poco illuminata dove c'erano molti Unown che volteggiavano con leggiadria intorno alla stanza.

Il ragazzo, esplorando la sala con Ezekiel, notò, nella moltitudine di Unown, che alcuni Pokémon Simbolo presentavano una colorazione differente, più bluastra.

Il giovane incuriosito si avvicinò avventatamente a uno di loro.

Non avvicinarti, Satoshi!” urlò Ezekiel, ma fu troppo tardi, tutti gli Unown presenti si voltarono verso il povero uomo il quale lo circondarono e con i loro occhi spaventosi lo fissavano minacciosamente.

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Dopodiché, i Pokémon Simbolo eseguirono una potentissima Introforza all'unisono che fecero incendiare all'improvviso l'uomo.

Egli cacciò un urlo straziante mentre le fiamme divampano dal suo corpo, in seguito, di Ezekiel rimase solo la cenere.

Il giovane, che vide tutto l'accaduto, rimase impietrito dalla crudeltà degli Unown.

Essi si voltarono verso Satoshi che, con una mossa psichica, fecero crollare il pavimento sotto i suoi piedi.

Il ragazzo, insieme alla sua Ralts, caddero in una voragine oscura e profonda.

Il giovane si risvegliò poco dopo in una stanza semi-buia, solitario e con un gran mal di testa. Inoltre, la radio continuava a trasmettere quel suono spaventoso.

Ralts! Dove sei finita?” urlò Satoshi disperato, egli analizzando la stanza notò poco lontano un Pokémon accasciato a terra.

Si trattava di un Cyndaquil moribondo e insanguinato che illuminava la sala con la sua fievole fiamma sulla schiena; ma l'allenatore si impaurì, quando si accorse che il sangue che sgorgava dal Pokémon Fuocotopo formava una scritta sul pavimento:“Hurry”

Egli indietreggiò e, voltandosi notò una scritta sul muro che recitava:

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Il giovane turbato cercò di trovare una via d'uscita e, quindi, seguì un corridoio buio.

Raggiunse alcune scale, egli le salì con timore e arrivò in una stanza illuminata ma, per sua sfortuna, era di color rosso sangue.

In fondo alla sala, Satoshi vide due figure girate di spalle che pareva di conoscere: una ragazza minuta dai lunghi capelli corvini e un ragazzo snello e slanciato che indossava un beanies grigio. Egli, sorpreso, corse felice verso le due figure sempre più distinte urlando di gioia “Tomoko! Kenta! Meno male che siete qui anche voi, ho bisogno d'aiuto!” ma avvicinandosi, il sorriso del giovane scomparve notando qualcosa di strano.

Ragazzi! Mi riuscite a sentire?” chiese preoccupato.

Il ragazzo toccò la spalla di Tomoko ma, appena ella si girò, il ragazzo sobbalzò all'indietro dal terrore.

Nessuno dei due aveva gli occhi.

La ragazza con voce distorta si rivolse al povero allenatore “Non dovevi essere qui, Chiem!” e Kenta, di conseguenza, lanciò una Pokéball facendo apparire un Pokémon che Satoshi non aveva mai visto prima. Il Pokémon era inquietante, esso si mostrava tagliato a metà con un viso infelice ed era di color rosa: si trattava di un Celebi o, perlomeno, quello che ne rimaneva.

Il Pokémon eseguì un Ultimocanto con una voce distorta su il povero allenatore, Tomoko sempre con un voce alterata disse “Chiem! Non fidarti di nessuno, soprattutto, non fidarti degli uomini che indossano una 'S'” e, successivamente, indicò qualcosa dietro al ragazzo, egli si girò e vide una sua copia ma molto pallida, senza braccia e gambe, che piangeva lacrime di sangue. Il ragazzo lanciò un urlò di orrore e svenne dallo spavento.

Tutto era buio ma apparvero visioni di creature inquietanti e di luoghi che Satoshi non aveva mai visto.

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Dopodiché si svegliò all'improvviso in una stanza semi-distrutta con accanto Ralts e Ezekiel preoccupati per le condizioni del giovane.

Stai bene, Satoshi? Hai urlato dal terrore! Che succede?”

Zeke, sei ancora vivo? Pensavo che gli Unown nella stanza di prima ti avessero ucciso!” rispose angosciato il ragazzo.

Quali Unown?! Non li abbiamo più incontrati da quando siamo scesi nei sotterranei! Sei impazzito quando il tuo Pokégear ha incominciato a captare le frequenze degli Unown! Per fortuna, che l'ho spento!”

Quindi erano allucinazioni quelle che provato?”

L'uomo aiutò ad alzare l'allenatore e disse “Certamente! Io sono ancora vivo! È la prima volta che vedo che le frequenze abbiano un tale effetto su una persona!”

Satoshi guardandosi attorno chiese “Dove siamo ora? Nei sotterranei delle rovine?”

Esatto! Purtroppo, i sotterranei sono distrutti e l'unico reperto è quella stele malandata” rispose amareggiato Ezekiel.

Il ragazzo notò nella stele un simbolo singolare.

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Egli chiese rivolto all'uomo “Quel simbolo che significa?”

Si dice di una leggenda dove esistono 4 pilastri che se vengono riuniti possono liberare un potere racchiuso in un anfora. Viene chiamata Anfora del fato! Il potere al suo interno si dice che permetta all'utilizzatore di acquisire l'onniscienza! È una leggenda fantasiosa inventata dagli antichi!” spiegò Ezekiel.

Tu ci credi a questa leggenda?” chiese curioso Satoshi.

Forse! Sono venuto qui alle Rovine Alfa per scoprire qualche indizio riguardo a questo artefatto! Purtroppo dovremo andare via a mani vuote, la stele è malconcia... non si riesce a leggere niente!” l'uomo fece cenno di andare fuori dai sotterranei e, quindi, i due uscirono dalla rovine.

L'allenatore fu accecato dal sole e l'aria che respirava era più leggera “Nei sotterranei non si respirava bene e i miei occhi si sono abituati troppo all'oscurità delle rovine!”

Può essere faticoso la prima volta, lo ammetto!” Ezekiel osservando la carnagione del giovane disse “Dopo le visioni eri molto pallido! Ora che siamo usciti dalle rovine stai riprendendo il colore naturale della pelle! Ti senti meglio?”

Ora molto meglio, grazie!” poi Satoshi chiese “Ora dove andrai, Zeke?”

L'uomo, osservando una cartina geografica, rispose “Mi dirigerò verso le Rovine Sinjoh, mi accompagni?” ma il giovane rifiutò dopo l'esperienza avuta poco fa nelle Rovine Alfa.

È comprensibile! Allora ci salutiamo... spero di rincontrarti un giorno, Satoshi!”

Il ragazzo ricambiò il saluto e i due presero strade differenti.

Satoshi, riferendosi a Ralts, si scusò “Mi dispiace averti fatto prendere uno spavento nelle rovine!” guardando la mappa-città propose all'amica “Ralts, che ne dici di allontanarci da questi misteri e andare a rilassarci al Lago d'Ira vicino a Mogania? Avevo sentito di un Pokémon particolare lì! Che ne dici?”

Ralts sorrise con gioia, dunque, i due amici con determinazione si diressero verso il Percorso 36 lasciandosi alle spalle le Rovine Alfa.

 

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Tomoko                                                                                            Kenta  

           Pokemon in squadra:Ani372MS5.gif                                                      Pokemon in squadra:Ani447MS5.gifAni404MS5.gifAni164MS5.gif

Pokédex – Visti: 14                                                                       Pokédex – Visti: 13

                   Presi: 2                                                                                          Presi: 5

Medagliere: N/D                                                                         Medagliere20px-Zephyr_Badge.pngHive_Badgeicon.png

Attuale posizione: Ebanopoli                                                      Attuale posizione: Percorso 34

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Capitolo VII

Ossessioni

 

Ad Ebanopoli, passò una settimana da quando Tomoko iniziò il suo addestramento con Sandra. L'allenatrice fece grandi progressi dal suo primo incontro di Pokémon; infatti, il suo Bagon con il duro allenamento si evolse in uno straordinario Shelgon.

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Sandra, mentre controllava attentamente gli allenamenti della giovane, fu interrotta da un uomo anziano “Come sta procedendo l'addestramento della tua allieva?” la donna, guardandolo negli occhi, rispose alla domanda “Molto bene! Ha del fegato la ragazzina! Continuando così potrebbe, addirittura, surclassarmi!”

Ci hai visto te stessa, vero? Per questo l'hai presa come allieva!”

La Capopalestra annuì sorridendo e rammentando la sua infanzia.

Bene! La tua allieva dovrà affrontare la prova domani!” la donna, sentendo quella frase, spalancò gli occhi dallo stupore e obiettò “Anche se si allenata molto, non è, ancora, pronta!”

Mi dispiace, Sandra! Io e gli altri anziani saggi abbiamo preso una decisione! La tua giovane allieva affronterà la prova domani mattina al sorgere del sole; se fallirà dovrà abbandonare la Tana del Drago e rinunciare a diventare una Domadraghi!”

La Capopalestra non poté controbattere, dal momento che l'anziano saggio si allontanò da lei, ritornando al santuario.

Sandra addolorata si avvicinò all'allenatrice, che era molto presa dagli allenamenti con il suo Shelgon.

Tomoko!” la chiamò con tono serio “Che succede, maestro? Sto eseguendo male gli esercizi?”

chiese preoccupata la giovane.

No, stai andando alla perfezione! Stai andando così bene che gli anziani saggi vogliono che tu faccia la Prova del Drago!”

Ma è meraviglioso! Cosa consiste questa prova?” domandò curiosa.

Una prova molto difficile e pericolosa! I saggi anziani han detto che se fallirai dovrai rinunciare a diventare una Domadraghi!”

Il viso della ragazza mutò mostrando una leggera preoccupazione ma, riprendendo lo spirito si tranquillizzò “Non c'è da preoccuparsi! I suoi allenamenti mi hanno aiutato molto e, Shelgon ed io siamo più legati di prima! Insieme non ci fermerà nessuno!”

Sandra scosse la testa come segno di disappunto e con una faccia sconsolata spiegò “Mi dispiace, Tomoko! La prova non viene superata da molti; neanche io, addirittura, sono riuscita a superarla! L'unica persona che conosco che sia riuscito è stato mio cugino Lance!”

L'espressione della giovane ritornò ad essere turbata “Ci sarà un modo per superarlo! Mi dia un consiglio!”

La Capopalestra voltandosi rispose “La prova è domani mattina al sorgere del sole! Per il tuo bene ti consiglio di lasciar perdere!” dopodiché si allontanò lasciando la povera ragazza tormentata dai brutti pensieri.

Scese la notte, Tomoko non riusciva a prendere sonno; egli era assillata dai possibili esiti della Prova del Drago così rivolgendosi a Shelgon disse “Amico mio, domani dovremo affrontare una prova difficile! Se dovessimo fallire non potrò più perseguire il mio sogno! Inoltre, ti ho promesso che ti avrei allenato finché non fossi diventato un maestoso Salamence!”

Il Pokémon Resistenza, guardando la sua allenatrice, si buttò sulle sue braccia consolandola come se gli consigliasse di non arrendersi.

Tomoko, commossa dal supporto morale del suo Pokémon, gli sussurrò “Grazie! Non mi arrenderò e combatterò fino alla fine!” dopodiché la ragazza si rilassò addormentandosi serenamente; Sandra spiò, di nascosto, tutta la conversazione della giovane, successivamente lasciò l'edificio e, una lacrima solcò il suo viso nascosta dalla sua lunga chioma blu.

L'indomani, quando il sole stava albeggiando, Tomoko e Shelgon raggiunsero il santuario della Tana del Drago dove l'avrebbero aspettata i saggi per la prova.

Spoiler

Soundtrack

 

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Ella aprì la porta e al suo interno c'erano tre uomini anziani e Sandra; la ragazza fu impressionata dalle enormi statue raffiguranti Gyarados che si mostravano in modo minaccioso ai lati del santuario.

Il saggio più anziano fece cenno alla giovane di avvicinarsi a lui senza proferire parola.

L'aspirante Domadraghi si avvicinò con prudenza e si sedette davanti al vecchio.

Dichiara il tuo nome e cognome!” esordì l'uomo con un tono sereno.

Sono Tomoko Harada!” rispose con fermezza la ragazza.

Molto bene! Ora ti farò alcune domande, rispondi come meglio credi!”

L'allenatrice annuì.

Bene! Cosa sono i Pokémon per te?” chiese e Tomoko, in un battibaleno, rispose “Per me i Pokémon sono come compagni d'avventura dove poi condividere tutto con loro. Insomma degli amici!”

Capisco! Che cosa ti può aiutare a vincere nelle sfide di Pokémon?” chiese questa volta.

Direi un buon allenamento! Grazie a ciò può, anche, rafforzare il rapporto tra l'allenatore e il suo Pokémon!”

Molto bene! Qual è la cosa più importante per allevare un Pokémon?”

Io penso l'amicizia! Grazie ad essa il legame tra Pokémon e allenatore aumenta!”

Ho capito! Ultima domanda: ci sono Pokémon forti e Pokémon deboli... quali sono i più importanti?”

Qualunque Pokémon è importante che sia debole o forte, ognuno di loro se si ha un ottimo rapporto darà meglio di sé per non deludere il suo allenatore! Non vedo la differenza!”

Vedo che rispetti i Pokémon... questa è un ottima virtù, signorina Harada!” l'anziano prese una scodella con una particolare polvere rosata al suo interno e continuò “Ora signorina, inizia l'ultima fase della prova se la supererai potrai rimanere ad allenarti per diventare Domadraghi, altrimenti, dovrai rinunciarne, sei pronta?”

L'allenatrice con decisione rispose di sì.

A quel punto, l'anziano bruciò la polvere e fece cenno alla ragazza di respirare profondamente i fumi che emanava. Tomoko fece un primo grande respiro, l'odore era piacevole e sembrava un misto tra l'aroma di ciliegie e l'incenso; poi fece un secondo respiro e l'odore cominciava a diventare più pungente e a dare un fastidio alla gola della giovane. Al terzo respiro, Tomoko provò un senso di soffocamento e cominciò a tossire insistentemente e, all'improvviso, svenne.

La ragazza si risvegliò in un luogo luminoso e monocromatico, egli si accorse che in torno a lei c'era il nulla, solamente una distesa bianca e, dinanzi a lei, c'era l'anziano saggio che spiegò “Questo è struttura, signorina Harada! Ora scoprirà quanto sarà profonda e complessa la sua psiche, lì dovrà trovare il suo spirito... il suo equilibrio! Quando ci riuscirà la prova si concluderà con successo! Mi raccomando, stia lontana dai brutti ricordi o potrebbero ferirla!” a quel punto, con un gesto della mano, una forza invisibile spintonò la ragazza teletrasportandola in un parco. Lei guardandosi attorno riconobbe il luogo: era il Parco Nazionale di Fiordoropoli.

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Camminando per il sentiero notò tre bambini giocare gioiosamente nel prato, la ragazza avvicinandosi sempre di più riconobbe i tre pargoli; non erano altro che Kenta, Satoshi e Tomoko quando erano più piccoli.

Il piccolo Satoshi sdraiato sull'erba umida guardava il cielo azzurro e fece una domanda agli amici “Voi che cosa farete quando avrete il vostro primo Pokémon?”

Kenta con arroganza rispose “Quando avrò il mio primo Pokémon diventerò il miglior Maestro Pokémon del mondo!”

La piccola Tomoko timidamente, come se si vergognasse, disse “Io vorrei diventare la miglior Domadraghi, mi piacciono molto i Pokémon di tipo Drago!”

Kenta, con presunzione, si mise a ridere sguaiatamente prendendo in giro la bambina; Satoshi, accorgendosi, che Tomoko ci rimase molto male ribatté in favore dell'amica “Io penso che sia un sogno bellissimo, invece! I Pokémon di tipo Drago sono strabilianti e maestosi! Promettimi che mi farai cavalcare Dragonite, un giorno!”

La bambina, sentendo quelle parole incoraggianti, arrossì come un peperone.

Kenta, prendendo la palla al balzo, incominciò una cantilena insopportabile “Satoshi e Tomoko si prendono per mano, si baciano sotto l'albero e mano nella mano si dicono ti amo!”

Satoshi si giustificò “È soltanto un'amica, stupido!” ma la provocazione dell'amico fece infuriare Kenta che gli tirò un pugno facendolo cadere, ma Satoshi contrattaccò furiosamente. Quindi, l'amica dovette dividerli appacificandoli.

L'allenatrice sorrise rivivendo quell'episodio ed egli se lo ricordava come se fosse ieri.

Improvvisamente, Tomoko voltandosi si ritrovò in un edificio familiare: era la sua abitazione ad Azalina.

Ella notò suo padre che era demoralizzato con la testa appoggiata sul tavolo, la piccola Tomoko avvicinandosi al padre pian piano le chiese “Perché sei triste? E come mai la mamma non è ancora tornata a casa?”

L'uomo vedendo il volto innocente della bambina si commosse e disse “La mamma oggi farà molto tardi... molto tardi!” dopodiché scoppiò a piangere.

Perché stai piangendo, papà?” chiese turbata la bambina.

Il padre, guardandola negli occhi, non ce la fece e le disse la verità “La mamma è andata in cielo... ”

Non ci credo... non voglio crederci!” interruppe urlando la bambina e, di conseguenza, scappò di casa inoltrandosi nel Bosco di Lecci.

Il padre la inseguì “Tomoko! Vieni qui da me!”.

L'aspirante Domadraghi ricordava quel brutto ricordo: la perdita della madre fu un duro colpo durante la sua infanzia.

Egli decise di seguire la bambina.

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Il bosco era molto cupo e inquietante, la ragazza cercava disperatamente se stessa al suo interno.

All'improvviso, Tomoko vide la bambina rannicchiata per terra e tre Beedrill la stavano attaccando.

La ragazza cercò di intervenire ma, la paura prese il sopravvento tant'è che egli si bloccò dalla paura. Non sapeva più che fare, si gettò a terra piangendo dal terrore coprendosi le orecchie dal rumore penetrante che emettevano i tre Pokémon Velenape.
D'un tratto, sentì una voce femminile che sussurrò “Non avere paura... sii forte se vuoi realizzare il tuo sogno! Il tuo Shelgon crede in te!” la voce che la spronava era quella di Sandra. Poi, ci fu un'altra voce familiare che sussurrò “Questa non è la Tomoko che conosco! Lei è coraggiosa e non si arrende mai!” l'allenatrice riconobbe la voce: era Satoshi!

Non ti arrendere, ora! Non mi avevi promesso che avrei potuto cavalcare Dragonite, vorresti rimangiarti tutto abbandonando! Reagisci!”

La giovane sentendo quelle parole confortevoli capì che alcune persone credevano in lei, quindi, si riprese e sfoderò un'energia incommensurabile rilasciando intorno al suo corpo un'aura di un colore bluastro.

Egli acquisì più coraggio e senza timore si lanciò contro i tre Beedrill che ormai stavano per ferire la piccola Tomoko.

La giovane sferrò un pugno che lanciò il Pokémon Velenape a terra mandandolo K.O e, gli altri due, spaventati, fuggirono.

La bambina osservando l'allenatrice disse un'unica parola “Grazie!” e, dopodiché, quando gli prese la mano, una luce accecò la ragazza svenendo nuovamente.

Tomoko si svegliò di soprassalto all'interno del santuario e intorno a lei c'erano gli anziani saggi, Sandra che sorrideva e Shelgon che saltellava allegramente.

L'anziano saggio, con soddisfazione, annunciò che la ragazza aveva passato la Prova del Drago “Congratulazione, signorina Harada! Ha dimostrato di avere molto coraggio! Una dote che non le manca sicuramente! Tieni se lo è meritato!” l'anziano consegnò una Pokéball alla ragazza “Essa contiene una specie particolare di Dratini, egli può usare la mossa Extrarapido! Trattalo bene!”

Dopodiché, Tomoko e Sandra si congedarono dagli anziani saggi e, appena, fuori dal santuario la Capopalestra abbracciò la ragazza, la quale si meravigliò del suo gesto, e le disse commossa “Ci sei riuscita! Ho avuto paura che avresti fallito, ma hai superato il maestro in questo modo! Non ho più niente da insegnare!”

Io però qui mi trovo molto bene! Vorrei ancora allenarmi con lei!” chiese Tomoko.

Non ti posso più insegnare niente di nuovo! Però quando ti sentirai pronta potremo fare una lotta in palestra... una rivincita, che ne dici?”

La ragazza approvò e, insieme, a Sandra e Shelgon si diressero all'uscita della Tana del Drago per andare a festeggiare il successo della prova!

Spoiler

Non usate sostanze stupefacenti come Tomoko, mi raccomando! :XD: Salvaguardate la vostra vita! Usate la mossa Salvaguardia... ;)

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Satoshi                                                                                            Kenta  

           Pokemon in squadra:280.png                                                    Pokemon in squadra:Ani447MS5.gifAni404MS5.gifAni164MS5.gifAni058MS5.gif

Pokédex – Visti: 45                                                                       Pokédex – Visti: 19

                   Presi: 43                                                                                          Presi: 6

Medagliere: N/D                                                                         Medagliere20px-Zephyr_Badge.pngHive_Badgeicon.png11.gif

Attuale posizione: Violapoli                                                      Attuale posizione: Percorso 37

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Capitolo VIII

Paure

Spoiler

Soundtrack:

 

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Kenta, dopo aver conquistato, la terza medaglia raggiunse Amarantopoli.

Amarantopoli è considerata una città ricca di storia e questo si può notare dai suoi edifici dotati di un'architettura tradizionale; inoltre, la città ha molti visitatori nel periodo autunnale per il suo spettacolo naturale che offre ogni anno.

Le foglie rosse e gialle degli aceri che circondano il paese donano quell'aria secolare piena di tradizioni.

Kenta era affascinato dall'imponente Torre Campana che troneggiava sulla città, egli rivolto al suo Pokémon Emanazione spiegò “Sai, Riolu, quella è la Torre Campana! Non è meravigliosa?” il Pokémon era incantato da quell'enorme edificio.

Si dice che in cima alla Torre Campana riposi un Pokémon dai colori dell'arcobaleno... un Pokémon leggendario!” di conseguenza, il ragazzo si accorse che il sole stava tramontando, così i due amici si diressero al Centro Pokémon della città per riposarsi.

Ma, ad un tratto, Riolu fu attratto da una strana melodia che proveniva da un edificio poco lontano, il giovane, osservando il suo Pokémon avvicinarsi all'edificio, si incuriosì e si avvicinò anche lui.

L'edificio dove proveniva la musica era il Teatro di Danza di Amarantopoli, al suo interno c'erano cinque giovani ragazze vestite con il kimono che danzavano e si allenavano contemporaneamente con stile e grazia.

Kenta fu ammaliato da quelle avvenenti ragazze così entrò all'interno del teatro per ammirare da più vicino la danza delle giovani.

Le ragazze, vedendo l'allenatore, gli sorrisero e, una di loro, si avvicinò a lui ed esordì “Ciao, carino! Se sei venuto a vedere lo spettacolo dovrai aspettare stasera!” facendo l'occhiolino.

Il ragazzo diventò rosso dalla vergogna ma gli rispose “In verità, sono qui perché ho inseguito il mio Riolu, era attirato dalla vostra musica!”

Un'altra danzatrice si avvicinò all'allenatore ma si rivolse al suo Pokémon Emanazione “Che carino, che sei! Allora, eri attirato dalla nostra melodia!” Riolu si nascose dietro le gambe dell'allenatore per la sua timidezza verso gli estranei.

Piacere, mi chiamo Tamao!” si presentò una delle ragazze “Loro sono le mie sorelle, partendo da destra Umeko la più giovane, Satsuki e Sakura. Infine, Komomo la ragazza di fianco a me! Tu saresti...”

Mi chiamo, Kenta! Mi sono fermato ad Amarantopoli per sfidare il Capopalestra!” spiegò il ragazzo.

Interessante! Sei un allenatore forte, dunque! Perché non ci mostri come lotti?” chiese Umeko.

Il giovane rimase così stupito dalla richiesta della danzatrice che domandò a lei “Siete allenatori di Pokémon anche voi?”

Le cinque ragazze ridacchiarono tra di loro, poi Umeko rispose “Certo! Noi ci alleniamo a danzare insieme ai nostri Pokémon creando un rapporto solido grazie alla musica! Vuoi una dimostrazione, Kenta?”

L'allenatore curioso dalla parole di Umeko accettò la sfida.

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Parte la sfida di Umeko, Kimono Girl!

Umeko mandò in campo Espeon, invece, Kenta mandò in campo Growlithe che l'attaccò immediatamente con Rogodenti ma il Pokémon avversario schivò l'attacco con un movimento sinuoso ed elegante.

Umeko eseguì dei passi di danza sincronizzato al suo Espeon e ordinò di attaccare il Pokémon Cagnolino con un potente Psichico.

L'onda d'urto psichica colpì l'avversario sbattendolo a terra violentemente ma egli si rialzò subito per contrattaccare con Morso.

Purtroppo, il Pokémon avversario evitò nuovamente l'attacco con eleganza.

Umeko, rivolto all'allenatore, disse “Io ed Espeon abbiamo instaurato un rapporto forte ed equilibrato. I nostri passi di danza sono sincronizzati dopo duri allenamenti! Non ci batterai mai!”

Dopodiché, ordinò ad Espeon di utilizzare di nuovo Psichico su Growlithe che, questa volta, subì ingenti danni.

Kenta ordinò al suo Pokémon Cagnolino di utilizzare Agilità per rilassarsi e alleggerire il suo corpo; Espeon in quel frangente, usò Comete contro l'avversario ma, Growlithe evitò l'attacco in un lampo grazie alla sua mossa precedente.

In questo modo, il Pokémon Cagnolino diventò agile quanto Espeon dopodiché, contrattaccò con Morso.

La mossa andò segno azzannando violentemente l'avversario; il Pokémon Sole tentennò non potendo reagire e, di conseguenza, Growlithe diede il colpo di grazie utilizzando un potente Lanciafiamme che lo mise K.O.

Sei veramente forte! Non avrai problemi con il Capopalestra di Amarantopoli!” si complimentò la Kimono Girl.

Kenta estasiato dal combattimento della giovane voleva sfidare le altre danzatrici ma, Tamao lo interruppe “Mi dispiace, caro! Saremo felici di sfidarti ma, purtroppo, dobbiamo prepararci per lo spettacolo di stasera! Sarà per un'altra volta!”

L'allenatore fu deluso, ma guardando l'ora si accorse che era tardi e quindi, si diresse verso il Centro Pokémon; prima di uscire, dal teatro Umeko richiamò l'attenzione del giovane “Kenta, aspetta! La nostra lotta mi ha coinvolto molto, tieni usalo come portafortuna per le tue future lotte!” la ragazza donò un ciondolo a forma di artiglio che lo mise al collo dell'allenatore “Spero che ti porti fortuna come ha fatto a me!”

Kenta sorpreso dal regalo di Umeko la ringraziò e la giovane gli diede un bacio sulla guancia, il ragazzo arrossì diventando rosso come un Crawdaunt; inoltre, Umeko aggiunse “Promettimi che ritornerai a farmi visita!”

Kenta annuì, dopodiché uscì dal teatro per dirigersi al Centro Pokémon per riposare e prepararsi alla sfida contro il Capopalestra.

L'indomani, il sole si stava levando su nel cielo illuminando poco a poco la Torre Campana.

Kenta raggiunse l'ingresso della Palestra e rivolgendosi a Riolu disse “Questa Palestra non sarà una passeggiata! Il Capopalestra Angelo utilizza i Pokémon di tipo Spettro!” a quella parola, il Pokémon Emanazione si spaventò indietreggiando “Lo so, Riolu! Anche a me terrorizzano i Pokémon di tipo Spettro e non sopporto i loro dispetti o le loro facce inquietanti! Però ci tocca sconfiggere questo Capopalestra se vogliamo guadagnare la medaglia! Su andiamo!”

I due amici entrarono con timore nell'edificio che si presentava tutta oscura, il giovane non riusciva a vedere da un palmo al naso e suggerì al suo Pokémon “Riolu! Resta vicino e aggrappati alla mia maglietta così non ti perdi!”

Kenta camminò a tentoni fino a raggiungere una piattaforma illuminata da due lanterne e in cima ad essa c'era il Capopalestra che stava aspettando lo sfidante.

Egli si presentò “Benvenuto alla Palestra di Amarantopoli, io sono Angelo! Si dice che un Pokémon con i colori dell'arcobaleno apparirà per sfidare un allenatore forte e puro. È per questo che mi sono allenato qui tutta la mia vita. Ora posso vedere ciò che gli altri non vedono. Ciò che vedo è l'ombra di colui che sarà in grado di evocare il Pokémon leggendario... E sono convinto di essere io tale persona! E tu sarai parte del mio addestramento!

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Ani093MS5.gifParte la sfida di Angelo, Capopalestra!Ani093MS5.gifAni094MS5.gif 

Angelo mandò in campo Haunter, invece, Kenta mandò Growlithe.

Kenta vedendo quegli occhi spaventosi cominciò a provare dei brividi lungo la schiena; il Capopalestra notando il comportamento dell'allenatore chiese curioso “Non ti piacciono i Pokémon tipo Spettro, vero?”

Il ragazzo annuì con una faccia sconvolta mentre fissava il Pokémon Gas.

Angelo ghignò e, in seguito, ordinò di utilizzare Malosguardo sull'avversario per intrappolarlo nella lotta.

Dunque, Growlithe contrattaccò l'avversario con Morso che lo prese in pieno mandandolo K.O istantaneamente.

Angelo mandò al suo posto un altro Haunter.

Haunter, essendo più veloce, utilizzò Ipnosi sull'avversario andando a segno, tale mossa fece addormentare Growlithe in un sonno profondo, di conseguenza, il nemico usò Mangiasogni che assorbiva le energie del Pokémon avversario.

Growlithe non riusciva a svegliarsi, il Pokémon Gas approfittò dell'occasione per utilizzare Incubo che poco a poco diminuiva le forze del Pokémon Cagnolino.

Haunter utilizzò nuovamente Mangiasogni che fu fatale per il nemico che andò K.O.

Kenta al suo posto, mandò Noctowl che, essendo più agile dell'avversario, lo attaccò con Beccata.

Haunter subì il duro colpo ma controbatté con Ipnosi, avendo intenzione di utilizzare la strategia precedente.

L'attacco andò a segno ma il Pokémon Gufo non si addormentò.

Kenta rimase sorpreso e, colse l'attimo, per ordinare al suo Noctowl di contrattaccare l'avversario con Confusione; una leggera forza telecinetica prese in pieno Haunter mandandolo K.O essendo superefficace.

Il Capopalestra commentò “Questo è il mio asso nella manica... non perderò!” e dopodiché, mandò in capo Gengar.

Kenta si spaventò vedendo il Pokémon Ombra, con il suo ghigno terrificante e quegli occhi rosso sangue.

Angelo ridendo ordinò di utilizzare Palla Ombra sull'avversario ma la sfera oscura non scalfì il Pokémon Gufo anche se lo prese in pieno.

L'uomo si ricordò che i Noctowl hanno l'immunità del tipo Spettro essendo in parte di tipo Normale.

Kenta sorridendo ordinò al suo Pokémon di utilizzare Confusione che fece molti danni all'avversario; Gengar usò sbigoattacco che fece pochi danni al nemico, di conseguenza, Noctowl contrattaccò nuovamente con Confusione che mandò a K.O il temibile Gengar.

Angelo stupito per aver perso contro l'allenatore si congratulò e donò la medaglia Nebbia.

Prima che l'allenatore fuggisse dal quel luogo lugubre che odiava tanto, il Capopalestra donò una MT al ragazzo “Contiene Palla Ombra. Non solo attacca, ma a volte può ridurre la Difesa Speciale. Usala quando vuoi!”

Kenta ringraziò e si levò a gambe levate da quell'edificio; appena uscì si rivolse a Riolu “Amico mio, speriamo di non incontrare più Pokémon di tipo Spettro!” il Pokémon annuì, il ragazzo, osservando la mappa della regione dal PokéGear, continuò “Ora dobbiamo dirigerci a Olivinopoli, quindi per raggiungerla dobbiamo passare per il Percorso 38 e 39! Sei pronto, Riolu?”

Il Pokémon Emanazione saltellò felice e i due amici si incamminarono verso Olivinopoli!

250px-094Gengar.png 

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Satoshi                                                                                            Tomoko  

           Pokemon in squadra:280.png                                                           Pokemon in squadra:Ani372MS5.gifAni147MS5.gif 

Pokédex – Visti: 48                                                                       Pokédex – Visti: 15

                   Presi: 46                                                                                          Presi: 3

Medagliere: N/D                                                                         Medagliere: N/D

Attuale posizione: Parco Nazionale                                                      Attuale posizione: Ebanopoli

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Capitolo IX

Coraggio

 

Ormai trascorsero tredici giorni dalla prova che superò Tomoko. Ella si stava allenando duramente con Sandra alla Tana del Drago; la ragazza divenne più abile e i suoi Shelgon e Dragonair stavano diventando molto più forti.

La Capopalestra, vedendo i progressi della giovane, era orgogliosa di lei e propose sorridente “Visto i tuoi miglioramenti, potremo fare una lotta ufficiale in palestra, cosa ne pensi?”

L'allenatrice era esaltata dalla proposta della donna e accettò senza ripensamenti; Sandra, allora, disse “Allora andiamo in palestra e diamo inizio alla lotta!”

Tomoko e Sandra si diressero alla Palestra di Ebanopoli per la sfida; la Capopalestra descrisse il regolamento “Avendo solamente due Pokémon a disposizione, utilizzerò anch'io solamente due Pokémon! Il primo che avrà tutta la squadra K.O perde! Tutto chiaro?”

La ragazza annuì, dopodiché la Capopalestra gridò “Allora che la lotta inizi!”

 

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Ani130MS5.gifParte la sfida di Sandra, Capopalestra!Ani148MS5.gif 

Sandra mandò in campo Dragonair e lo stesso fece Tomoko.

Il Dragonair di Sandra fu più veloce e utilizzò Schianto; in questo modo, il Pokémon Drago si lanciò sull'avversario colpendolo in pieno ma resistette.

Il Dragonair di Tomoko contrattaccò con Tornado il quale alzò un potente ciclone che si abbatté sul nemico provocando pochi danni; l'avversario usò Tuononda sul Pokémon Drago della giovane allenatrice ma, grazie ad Extrarapido evitò velocemente l'attacco e si gettò a gran velocità colpendo, ripetutamente, il nemico.

Dunque, Sandra ordinò al suo Pokémon di utilizzare Dragopulsar che investì con una potente onda d'urto l'avversario mandandolo K.O.

La Capopalestra si congratulò con la giovane “Ben fatto, Tomoko! Mi hai dato filo da torcere!”

La ragazza mandò in campo Shelgon.

Shelgon utilizzò immediatamente l'attacco Dragartigli che mise K.O Dragonair.

Sandra sorrise e poi decise di mandare in campo Gyarados.

Il Pokémon Atroce attaccò per primo utilizzando Morso, ma la dura corazza di Shelgon limitò i danni inferti dall'avversario e, quindi, contrattaccò con Dragartigli che lo ferì leggermente.

Gyarados utilizzò Dragopulsar ma, l'attacco non andò a segno poiché il nemico lo evitò rotolando.

Shelgon attaccò nuovamente con Dragartigli e, ormai, Gyarados non aveva più forze.

Tomoko ordinò di utilizzare Cozzata Zen per il colpo di grazia e mentre, il Pokémon Resistenza si avvicinava ferocemente all'avversario, ad un tratto, durante la sfida irruppe un uomo molto agitato e con una faccia preoccupata che ripeteva il nome della Capopalestra.

La donna perplessa chiese tranquillizzando l'individuo “Cosa sta succedendo? C'è un problema?”

Il tipo non riusciva a parlare dal fiatone che aveva e, quindi, Sandra gli suggerì di respirare profondamente per riacquisire lucidità.

L'uomo si calmò poco a poco, in seguito, spiegò “Mi scusi per aver interrotto la lotta, però tre loschi individui stanno cercando di rubare i Pokémon che vivono nella Tana del Drago!”

La donna imprecò e, rivolgendosi a Tomoko, disse “Mi dispiace ma la lotta verrà rimandata! Tu resta qui potrebbe essere pericoloso!” dopodiché, Sandra si precipitò alla grotta per soccorrere i Pokémon in pericolo.

La ragazza si rivolse a Shelgon “Non possiamo rimanere qui senza dare un aiuto! Dobbiamo intervenire!” il Pokémon Resistenza ruggì in segno di appoggio, dunque, i due corsero verso la Tana del Drago.

Al suo interno, Tomoko vide una scena raccapricciante: due carcasse di Dragonair dilaniati da artigli e privati delle loro sfere di cristallo. La ragazza, osservando quell'atto orrendo e disumano, rimise; la giovane si addentrò dentro la caverna e vide tre individui vestiti di nero con una grande 'R' rossa stampata sull'uniforme che stavano lottando con Sandra.

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Spoiler

Soundtrack:

 

 

Tomoko, vedendo in difficoltà la donna, raggiunse il campo di lotta e ordinò a Shelgon di eseguire Dragartigli sul Weezing avversario che lo scagliò violentemente contro una roccia.

Uno dei loschi figuri spazientito disse “Ci mancava pure una mocciosa ha interrompere i nostri affari!”

La Capopalestra furibonda si rivolse alla ragazza “Non ti avevo chiesto di rimanere alla palestra? Qui potrebbe essere troppo pericoloso!” ma lei controbatté “Non potevo rimanere con le mani in mano... queste creature sono anche una mia responsabilità! Devo proteggerle!”

Il malvivente irritato gridò “Noi del Team Rocket, abbiamo degli affari da sbrigare! Le loro sfere vengono vendute a prezzi alti; quindi, levatevi di mezzo se non volete passare dei guai molti grossi!”

Tomoko furiosa per la condotta spregevole dei malviventi reagì ordinando a Shelgon di attaccare i Pokémon avversari con Cozzata Zen.

Il Pokémon Resistenza cominciò a brillare di una luce azzurra in tutto il corpo e si lanciò con tutte le forze su Weezing mandandolo a K.O

Il compare del membro del Team Rocket esortò il suo Piloswine di utilizzare Polneve sugli avversari.

Il Pokémon Suino lanciò una potente raffica di cristalli di neve che arrecò danno a Shelgon e Gyarados il quale si congelarono all'istante.

Sandra, angosciata dalle condizioni del Pokémon Atroce, si avvicinò a lui ma, un membro del Team Rocket ordinò al suo Raticate di attaccarla con Iperzanna.

Il Pokémon Topo si avventò su di lei mordendo la spalla destra con le sue zanne taglienti; la donna cadde sofferente al suolo con il braccio tutto sanguinante.

Tomoko osservò la scena sbigottita, e non fece neanche un passo che un individuo del Team Rocket le intimò “Non fare un altro passo se hai cara la pelle !” tuttavia, la giovane ignorò il delinquente e si avvicinò per soccorrere la Capopalestra.

L'uomo innervosito dall'insolenza della ragazza diede l'ordine a Raticate di attaccarla con Iperzanna; il Pokémon agilmente si contrappose tra l'allenatrice e la Capopalestra.

Sandra, vedendo come Raticate si avvicinava aggressivo a Tomoko, gridò con voce sofferente “Lascia in pace la ragazza! Lei non c'entra niente con tutto ciò!”

Il malvivente non diede peso alle parole della donna e gli rispose “Non mi importa! Non doveva ficcare il naso in questioni che non la riguardavano! Merita una punizione esemplare!”, dopodiché, ordinò al suo Pokémon di attaccarla.

Tomoko indietreggiò inciampando su una pietra, Raticate balzò su di lei e, all'improvviso con un grido, la ragazza rilasciò intorno al suo corpo una strana aura bluastra e nella mano destra apparve uno strano simbolo.

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In seguito, un boato rimbombò nella caverna e dall'acqua apparvero tre Dragonair che difesero la giovane allenatrice.

Tomoko ordinò ai Pokémon Drago di attaccare i tre malviventi e loro, anche se non appartenevano alla ragazza, attaccarono i Pokémon avversari mandandoli a K.O con estrema facilità.

I tre membri del Team Rocket dovettero ritirarsi, scappando a gambe levate; poi, l'allenatrice soddisfatta svenne indebolita.

Si risvegliò in un letto e, accanto a lei, c'erano Shelgon guarito dal congelamento e Sandra, con la spalla fasciata, che vegliavano sulla salute della giovane; Tomoko non ricordò nulla dopo che Raticate la stava per attaccare e chiese preoccupata “Cosa è successo? Lei sta bene?”

La Capopalestra ripensando a quel che è successo nella grotta rispose “Stiamo tutti bene! Grazie al tuo aiuto siamo riusciti a far fuggire quei delinquenti!” la giovane chiese “Chi erano quegli individui e perché quel Raticate l'ha ferita?”

Quelli erano i membri del Team Rocket... un'associazione a delinquere pericolosa che sfrutta i Pokémon per i loro guadagni!”

La ragazza era ancora debole e non riusciva ad alzarsi dal letto “Riposati, Tomoko! Devi recuperare tutte le forze!” consigliò Sandra, dopodiché, ella uscì dalla stanza, lasciando la giovane a rilassarsi con Shelgon affianco per tenerla in compagnia.

Sandra, fuori dall'uscio della porta, ripensò al simbolo che apparse sulla mano della ragazza e pensò “Quel simbolo l'ho già visto da qualche parte! Il Gran Maestro dei Draghi saprà qualcosa al riguardo!” così la donna si diresse alla Tana del Drago per indagare sul quel strano potere che emanò Tomoko.

 

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Satoshi                                                                                               Kenta   

           Pokemon in squadra:280.png                                                           Pokemon in squadra:Ani448MS5.gifAni405MS5.gifAni164MS5.gifAni058MS5.gif

Pokédex – Visti: 54                                                                       Pokédex – Visti: 26

                   Presi: 52                                                                                          Presi: 6

Medagliere: N/D                                                                           Medagliere20px-Zephyr_Badge.pngHive_Badgeicon.png11.gif17.gif16px-Grid_Mineral_Badge.png 

Attuale posizione: Mogania                                                     Attuale posizione: Percorso 42

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Capitolo X

La creatura rossa del lago

 

Passarono due settimane dalla lotta in Palestra contro Angelo, in quel lasso di tempo, Kenta riuscì a guadagnare la medaglia Tempesta e la medaglia Minerale.

Inoltre, Riolu si evolse in un potente Lucario durante la sfida contro Furio, il Capopalestra di tipo Lotta; il legame tra l'allenatore e il Pokémon Aura diventò così forte e consolidato.

Spoiler

Soundtrack:

 

Il ragazzo raggiunse Mogania, una piccola città situata a nord di Johto; egli, mentre gironzolava per le vie del paese, notò in un insegna il motto locale di Mogania:“La patria dei ninja!” Kenta domandò curioso rivolgendosi a Lucario “Cosa significherà secondo te? Sarà nato il culto dei ninja qui?” all'improvviso, una persona dietro alle spalle del giovane con una voce familiare gli rispose “Non proprio! Si dice che vivevano molti ninja qui e che utilizzavano basi segrete disseminate nella città!”

Kenta riconoscendo la voce, si voltò e gridò sorpreso “Satoshi!”

L'amico sorridente diede un buffetto amichevole sulla fronte “Come te la passi, Kenta? E come procedono le lotte con i Capopalestra?”

Il giovane con un ghigno borioso mostrò il suo porta-medaglie e al suo interno, c'erano ben 6 medaglie luccicanti.

Complimenti, Kenta! Ti manca ancora quella di Mogania, dunque! Stavi andando alla palestra?”

No, ho preso un giorno di riposo... stavo visitando la città assieme a Lucario in cerca di un venditore di Iramelle” rispose Kenta.

Satoshi notando Lucario lo squadrò da cima a fondo borbottando tra sé e sé e congratulandosi al suo allenatore come lo aveva allenato; poi, disse “Un venditore di Iramelle!? Dovrebbe esserci un chiosco di souvenir dove vendono anche le Iramelle! Se vuoi ti ci accompagno!”

Il ragazzo accettò volentieri.

I due amici mentre raggiungevano lo shop, Kenta esordì “Dovremo proprio fare una lotta noi due, che ne dici?” ma Satoshi si rifiutò spiegando “Non ne vale più la pena! Sei diventato più forte di me e, inoltre, non mi va più di lottare con i Pokémon a meno che non sia costretto!”

Sei diventato peggio di Patrat! Cosa ti è accaduto?” Satoshi a quella domanda gli riaffiorò nella mente la spaventosa allucinazione alle Rovine Alfa e così ammutolì mascherando con un sorriso.

I due ragazzi raggiunsero il negozio di souvenir il quale Kenta assieme a Lucario entrarono al suo interno. Satoshi rimase fuori con Ralts ad aspettare i due amici, mentre li aspettava egli si guardò intorno e si accorse che l'albero a fianco al negozio aveva una punta metallica che fuoriusciva dalla cima, ma non diede troppo peso alla questione.

Dopo una decina di minuti, Kenta e Lucario uscirono dall'edificio con un sacchetto di carta marrone, essi erano molto soddisfatti del loro acquisto.

Dopodiché, Satoshi propose “Senti, Kenta! Mi accompagneresti al Lago d'Ira? Per raggiungerlo bastano un'ora circa di cammino!” il ragazzo ci pensò per pochi minuti, poi accettò la proposta dell'amico

Ottimo! Allora dobbiamo dirigerci al Percorso 43, seguimi!” disse Satoshi.

I due allenatori si incamminarono per il Percorso 43 e, appena raggiunsero il varco della città, vennero fermati da due loschi individui.

Uno di loro con parlantina veloce intimò “Per raggiungere il Lago d'Ira dovete pagare un pedaggio... sono le regole!”

Satoshi diffidente chiese quanto era l'importo da versare e loro risposero in coro “Dovette pagare 1000 Pokédollari! Se non volete pagare smammate!”

I due ragazzi rimasero a bocca aperta e, così, rassegnati dovettero pagare il pedaggio; appena usciti fuori dal varco, Kenta brontolò “Che ingiustizia! Sono dei ladri... quando torniamo indietro mi sentiranno quelli dell'amministrazione!”

L'amico cercò di calmarlo “Stai tranquillo! Deve esserci una ragione se il pedaggio costi tanto!” ma Kenta sbuffò in segno di disapprovazione.

Dopo un lungo cammino, Kenta e Satoshi raggiunsero il Lago d'Ira, il lago più grande di Johto.

Ci sono molte leggende riguardo a quel luogo tra cui che il Lago d'Ira sia stato creato da alcuni Gyarados con una tempesta che ha riempito il cratere di acqua piovana.

I due ragazzi osservavano il vasto specchio d'acqua dove si riflettevano gli alberi circostanti.

Satoshi, improvvisamente, gli venne una fitta alla testa seguito da un ronzio fastidioso, dopodiché, sentì una voce profonda chiedere aiuto in lontananza; Kenta, notando la smorfia di dolore dell'amico, chiese preoccupato “Che cosa ti succede? Stai bene?”

Tutto apposto! È solamente un mal di testa, forse dovuto dalla stanchezza!” rispose rassicurando l'amico. Ad un tratto, un anziano signore si avvicinò ai due ragazzi esordendo “Salve! Se siete qui per pescare vi consiglio di tornare un'altra volta! Un Gyarados rosso ha recato danni ad imbarcazioni, quindi, la zona è chiusa al pubblico!”

Un Gyarados di colore rosso!? Cosa sta accadendo al lago?” chiese incuriosito Satoshi.

Un Gyarados rosso infuriato ha fatto danni alle imbarcazioni e ha attaccato alcuni turisti in visita al lago, per fortuna, senza ferirli! Non sappiamo il perché Gyarados attacchi così!” spiegò l'uomo.

Noi vorremo vedere il Gyarados rosso!”

No, non potete! Ho detto che il lago è off-limit tornate a Mogania!”

Ma siamo qui per studiare quel Pokémon e scoprire perché reagisce così!” cercò di giustificarsi Satoshi.

Sarebbe pericoloso, ragazzi! A meno che non siate degli allenatori esperti!” disse l'uomo.

Satoshi fece cenno a Kenta di mostrare il suo porta-medaglie all'uomo che commentò meravigliato “Accidenti! Sei medaglie, ci sai fare con i Pokémon, ragazzo! Bene, potete noleggiare una barca al molo ma state, comunque, molto attenti!” i due annuirono tranquillizzando l'anziano signore.

Kenta rivolgendosi all'amico criticò “È divertente che basti mostrare qualche medaglia per convincere le persone... anche se sei un ragazzino!”

I due amici presero il largo con la barca noleggiata cercando la creatura che faceva danni; all'improvviso, Satoshi sentì nuovamente quel ronzio fastidioso con la voce che chiedeva aiuto e, in quel momento, apparve il famoso Gyarados Rosso che ringhiò verso gli allenatori.

Il Pokémon Atroce diede una poderosa codata all'imbarcazione spaccandola in due, cosicché i due ragazzi caddero in acqua.

Satoshi, sott'acqua, sentì la voce ancor più forte che chiedeva aiuto, di conseguenza, apparì Gyarados che cercò di attaccare l'inerme ragazzo, ma fu salvato dall'intervento tempestivo di Kenta con l'aiuto del suo Azumarill.

I due ragazzi uscirono dall'acqua raggiungendo la riva ma furono sopraffatti dalla furia del Pokémon Atroce, però all'improvviso Ralts si intromise e si illuminò di una luce abbagliante cambiando il suo aspetto.

Kenta meravigliato disse “Si è evoluta in Kirlia!” e il Pokémon Emozione protesse i due allenatori con una potente barriera che respinse l'attacco di Gyarados.

Satoshi sentì una voce femminile, simile ad una ragazzina, nella sua testa che chiese “Stai bene, Satoshi?” l'allenatore sorpreso non riusciva a capacitarsi di ciò e rispose “Kirlia tu riesci a parlare?” ma, non avendo neanche tempo di rispondere, il Pokémon Atroce tornò alla carica infuriato.

Dimmi che cosa devo fare, presto!” urlò disperata Kirlia.

Satoshi si alzò in piedi e commentò “Va bene! Ammetto che non mi piacciono le lotte ma in questi casi è necessario! Vai Kirlia!”

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Appare Gyarados selvatico!

Gyarados Rosso si avvicinava minacciosamente alla riva, quindi Satoshi ordinò a Kirlia di utilizzare Incantavoce che inflisse un danno con la sua voce suadente.

Il Pokémon Atroce fece comparire un tornado che investì Kirlia, dunque, il Pokémon Emozione contrattaccò con Confusione il quale Gyarados rimase stordito e, in quell'occasione, l'allenatore lanciò una Ultraball che lo inghiottì al suo interno.

La pokéball dondolava finché la luce rossa si spense confermando la sua cattura.

Satoshi esultò dalla felicità per il nuovo membro catturato ma, all'improvviso, apparve un altro Gyarados di colore rosso rivelando l'esistenza di due Gyarados rossi che vivono nel lago. Quest'ultimo infuriato cercò di attaccare i due allenatori, ma che riuscirono a fuggire in tempo allontanandosi dal Lago d'Ira.

Il sole stava tramontando sul Percorso 43 e i Pidgeotto volavano nel cielo rientrando nei loro rispettivi nidi.

Satoshi curioso chiese al suo Pokémon “Kirlia, volevo sapere come fai a parlare!”

lei timidamente spiegò “Riesco a parlare grazie alla telepatia! Essa trasforma i miei pensieri sotto-forma di linguaggio umano grazie ai miei poteri psichici!”

Interessante! Prima non potevi farlo, immagino perché la tua forma base non ha sviluppato grandi poteri psichici, giusto?” il Pokémon annuì alla domanda dell'allenatore.

Kenta era incredulo a tutto ciò, poi si notò che il sole ormai stava calando dietro ai monti, in seguito, disse “Si sta facendo tardi! Io devo andare Satoshi ci beccheremo in giro!” ma fu trattenuto dall'amico che chiese “Aspetta! Se non ti dispiace posso unirmi nel tuo viaggio? Tanto ero diretto ad Ebanopoli anch'io!” il giovane approvò la richiesta dell'amico e i due ragazzi sorridenti abbracciandosi al collo ritornarono a Mogania per affrontare la sfida in palestra contro il Capopalestra Alfredo. 

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Tomoko  

          Pokemon in squadra:Ani372MS5.gifAni148MS5.gif 

                                                                                                         Pokédex – Visti: 17

     Presi: 3

                                                                                                         Medagliere20px-Rising_Badge.png

   Attuale posizione: Ebanopoli

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Capitolo XI

L’ultima sfida

 

Dopo tre giorni dalla cattura del Gyarados Rosso, Kenta aveva guadagnato la medaglia Gelo e, di conseguenza, i due allenatori raggiunsero, dopo un duro allenamento nella Via Gelata, la città di Ebanopoli.

Spoiler

Soundtrack:

 

Kenta, con i consigli di Satoshi, si allenò duramente per la sfida in palestra contro Sandra, la Capopalestra di tipo Drago.

Mentre, i due ragazzi si dirigevano alla palestra Kenta chiese preoccupato a Satoshi “Sei sicuro che funzionerà?”

Io ti ho dato solo dei consigli per sconfiggere Sandra, poi, sta a te seguirli o meno!” rispose il giovane “Non sarai in ansia? Stai tranquillo è l'ultima medaglia da conquistare!”

Kenta sorrise per il conforto dell'amico e riacquisendo fiducia corse assieme al suo Lucario verso la palestra.

Poco prima di entrare nell'edificio Kenta, con disattenzione, si scontrò contro una ragazza che esordì seccata “Ehi, che modi sono questi?” il ragazzo sorpreso si accorse che la persona incappata non era altro che la sua amica d'infanzia.

Tomoko! Che ci fai qui?”

Kenta?! Non ti avevo riconosciuto con i capelli più lunghi, ti coprono il viso!” commentò sorpresa l'allenatrice “Sei venuto fin qui per sfidare Sandra, giusto?”

Certamente! Si trova dentro la palestra?”

Purtroppo per oggi ha finito... dovrai tornare domani mattina!”

Il ragazzo amareggiato commentò “Peccato! Volevo sfidarla oggi, pazienza, farò la sfida domani!”

Tomoko notò Lucario che si nascondeva timidamente dietro l'allenatore e si complimentò “Ottimo lavoro con Riolu... si è evoluto in un straordinario Lucario! Sembra molto forte!”
Kenta gongolò “Già, Lucario è diventato molto forte e il nostro rapporto si solidifica sempre di più! Vedo che hai fatto lo stesso con Shelgon, complimenti!”

Grazie, posso dire che io e Shelgon ne abbiamo passate tante insieme” e rivolgendosi al Pokémon Resistenza chiese “Non è vero, piccolino!” Shelgon si strusciò in segno di riconoscenza sulle gambe dell'allenatrice.

All'improvviso, si avvicinò Satoshi che salutò caldamente la ragazza “Ben ritrovata, Tomoko!”

La giovane, alla vista dell'allenatore, abbassò lo sguardo per l'imbarazzo e ricambiò il saluto; dopodiché Satoshi continuò sorridente “Quanto sei cresciuta dall'ultima volta che ti ho visto!”

La ragazza, dall'affermazione del giovane, lo guardò storto “Cosa vorresti insinuare che ero bassa?” ma, l'allenatore si giustificò frettolosamente “No... no intendevo caratterialmente... sei più matura! Lo noto anche dal rapporto che hai con Shelgon!” sentendo quelle parole gentili da Satoshi, Tomoko cominciò ad arrossire.

Kenta notando la scena scoppiò a ridere facendo infuriare la ragazza “Perché stai ridendo? Non sono abituata a tutti questi complimenti!”

Certo non sei abituata solo a quelli di Satoshi!” stuzzicò il ragazzo, di conseguenza, la ragazza sbuffò e diede un leggero pugno in testa a Kenta che dal dolore rispose “Accidenti, ma non eri la pacifica del gruppo una volta!”

I tre cominciarono a ridere e Tomoko commossa commentò “Mi siete mancati, ragazzi!” però, Satoshi interruppe il lieto momento “Sarà meglio trovare un luogo per passare la notte, che ne dici Kenta?”

La ragazza ebbe un'idea “Conosco una locanda della città non lontana da qui! Potremo cenare insieme poi potrete stare da me, che ne dite?”

I due ragazzi accettarono.

Giunse la sera, i tre ragazzi, assieme ai loro Pokémon iniziali, cenavano festosamente in un locale poco lontano dalla palestra della città.

Era un locale semplice dove lo stile tradizionale di Johto ne era padrone, le porte Shoji presentavano un motivo simile a un Dragonair stilizzato in modo da convincere i due allenatori sull'importanza del culto del Pokémon di tipo Drago nella città.

I ragazzi cominciarono a raccontarsi gli aneddoti più bizzarri del loro viaggio.

Kenta stava narrando la sua lotta in palestra di Fiordoropoli.

Dovevate esserci... alla fine, quando ho sconfitto il suo Miltank Chiara si è messa a fare i capricci e non voleva consegnarmi la medaglia, vi dico ma è normale?!”

Satoshi incredulo chiese “Davvero? Non ci credo e poi come hai risolto?”

Niente... si è calmata dopo un po' e me l'ha consegnata! Per non parlare del suo Miltank... ha dato filo da torcere pure a Riolu!”

Tomoko affascinata dalle storie di Kenta chiese curiosa a Satoshi “E tu, cosa hai fatto per tutto questo tempo? Non eri andato a Bosco Lecci per il santuario?”

Certo ma non ho trovato niente di che! Forse è una leggenda, in compenso, ho portato quota a 51 Pokémon catturati nel Pokédex!”

È fantastico, bravissimo!” si complimentò meravigliata la giovane “Hai visitato qualche posto particolare... su racconta!”

Kenta si immischiò nel discorso chiedendo “Hai visitato le Rovine Alfa? È un posto adatto a te!”

Satoshi sentendo quel nome digrignò i denti e il suo corpo si irrigidì tutto, a quel punto, cambiò discorso chiedendo a Tomoko “Parla un po' di te! Come sono andati gli allenamenti con Sandra per diventare Domadraghi?”

Molto bene, grazie! Procedono bene...” la ragazza tirò fuori dalla tasca un porta-medaglie e al suo interno, appariva una unica luccicante medaglia a forma di drago “Sono riuscita a superare la prova e ho conquistato la medaglia Levante!”

I due ragazzi rimasero sorpresi e si congratularono con l'amica, dopodiché, la serata continuò felicemente dove i ragazzi si scambiarono aneddoti del loro viaggio.

Il giorno seguente, i tre ragazzi si recarono alla palestra e, al suo interno, c'era ad aspettare la Capopalestra Sandra che esordì, accorgendosi di Tomoko in compagnia con due ragazzi “Ciao, Tomoko! Chi sono i tuoi amici?”

La ragazza, contraccambiando il saluto, rispose “Sono due miei amici di infanzia: Satoshi e Kenta.
Kenta vuole una sfida in palestra per conquistare la medaglia!”

Benissimo! Sono curiosa come combattono i Pokémon che appartengono agli amici di Tomoko! Andiamo sulla pedana di lotta!”

I due sfidanti raggiunsero la pedana, Sandra commentò “Non ci andrò leggera anche se sei un amico della mia allieva! Preparati!”

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Ani130MS5.gifParte la sfida di Sandra, Capopalestra!Ani148MS5.gifAni230MS5.gif

Sandra mise in campo Dragonair, invece, Kenta mandò a lottare il suo Piloswine che fu catturato nella Via Gelata.

Kenta ordinò, immediatamente, di utilizzare Grandine il quale innalzò una nube nera che coprì il campo di battaglia. La nube incominciò a rilasciare dei fiocchi ghiacciati sul terreno.

Dragonair attaccò l'avversario usando Fuocobomba ma grazie alla l'impervia tempesta di neve che consentì al Pokémon Suino di illudere la mossa dei Dragonair.

Dopodiché, Kenta ordinò di usare Ventogelato sul pavimento cosicché da creare un enorme lastra di ghiaccio. Sandra non diede peso alla decisione dell'allenatore e provò ad attaccarlo con Tuononda ma senza successo poiché Dragonair cominciava a scivolare a causa della lastra di ghiaccio; inoltre, la grandine cominciava a far danni al Pokémon Drago.

Piloswine incominciò ad attaccare l'avversario e pattinando sul ghiaccio aumentò la sua velocità eliminando quasi completamente la sua lentezza.

Dragonair era in difficoltà e cercava di reagire con Schianto ma il Pokémon Suino era diventato agile e, grazie, alla tempesta che lo mimetizzava leggermente riusciva ad eludere i colpi dell'avversario.

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Piloswine, di conseguenza, attaccò l'avversario con Gelodenti che lo azzannò con una forza poderosa e facendo ingenti danni; l'avversario tentennava e, grazie alla mossa con l'accoppiata delle grandinata, il Pokémon Drago era sempre più affaticato e quasi congelato.

Dragonair si accasciò a terra esausto non potendo più reagire.

Sandra dovette ritirare il Pokémon e al suo posto mandò un Gyarados; anche Kenta ritirò il suo Pokémon sostituendolo con Luxray.

La Capopalestra ordinò di attaccare l'avversario con Dragopulsar, ma Luxray con un balzo all'indietro evitò l'attacco senza problemi e contrattaccò con Sprizzalampo. Il Pokémon Occhiluce si caricò di elettricità brillando tutto il suo corpo e assalì il nemico. Il Pokémon Occhiluce subì un contraccolpo dalla mossa eseguita ma non fu così grave.

Invece, Gyarados andò K.O all'istante lasciando Sandra sorpresa dalle strategie e dalla potenza dei Pokémon di Kenta.

Tomoko che osservava la lotta si girò verso Satoshi lanciando una frecciatina con lo sguardo e chiese con tono rigido “Sei stato te a realizzare quella strategia per Kenta, non è vero?”

Il ragazzo sorrise e rispose “Io gli ho dato alcuni consigli per la sfida in palestra, poi tocca lui se seguirli o meno! Si è allenato molto per questa sfida!”

Intanto, la lotta continuava e Sandra mandò in campo il suo ultimo Pokémon: un Kingdra.

Kenta, sostituì ancora una volta il Pokémon in campo e mandò al suo posto Azumarill.

La Capopalestra vedendo il Pokémon Acquaniglio digrignò i denti dalla tensione, di conseguenza, ordinò al Kingdra di usare Muro di fumo.

Il Pokémon Drago sputò dalla sua bocca un palla nera che sprigionò una nube nera sul campo di lotta; in questo modo, limitò la visuale dell'avversario.

Kenta suggerì al suo Pokémon di stare in guardia e contrattaccare nel momento giusto.

All'improvviso, dalla nube apparve Kingdra che sferrò un Iper-Raggio prendendo il fianco del nemico ma il Pokémon Acquaniglio reagì immediatamente usando Carineria sull'avversario.

Inoltre, diede il colpo di grazia a Kingdra, essendo in fase di recupero per le energie sprecate dall'attacco precedente.

Questo pose fine alla lotta, mandando il Pokémon Drago a K.O e Kenta poté aggiudicarsi la vittoria senza problemi!

Sandra fu sconfitta e si avvicinò allo sfidante consegnandogli la medaglia Levante “Complimenti per la tua astuzia! Ammetto di aver perso, anche se non lo accetto... sei fortunato che tu sia amico di Tomoko altrimenti, non saprei come avrei reagito alla sconfitta!”

I tre ragazzi si riunirono all'ingresso della Palestra e Kenta estasiato per la lotta ringraziò l'amico per i consigli “Grazie, Satoshi! I tuoi consigli sono stati preziosi... è un vero peccato che tu non abbia seguito la strada dell'allenatore Pokémon, sarebbe stato interessante!”

Il giovane allenatore era felice della vittoria del suo amico.

Ora cosa pensi di fare? Io andrò alla Lega Pokémon!” chiese curioso Kenta.

Pensavo venire con te alla Lega per fare il tifo e perché no... forse per darti qualche consiglio per lo scontro dei Superquattro!” rispose Satoshi.

La risposta dell'amico fece brillare gli occhi a Kenta che era molto felice della sua decisione.

E tu, Tomoko? Vieni a fare il tifo per Kenta?” incitò Satoshi.

La ragazza rimuginava ed era indecisa se partire; intanto, Sandra origliò il discorso dei ragazzi e fece la sua apparizione.

La donna fissandola negli occhi, con un cenno della testa la esortò a partire insieme ai suoi amici e la ragazza sorridente rispose ai due allenatori “Verrò con voi! Sono curiosa di sapere come te la caverai Kenta! Faremo il tifo per te!”

Il ragazzo si emozionò vedendo i suoi amici appoggiarlo in questo ultimo passo.

Sandra soddisfatta per la decisione di Tomoko consigliò ai tre ragazzi di passare per le Cascate Tohjo per raggiungere l'Altopiano Blu; quindi, l'indomani i tre ragazzi sarebbero partiti verso Borgo Foglianova, unica via per raggiungere le Cascate Tohjo, dopodiché, sarebbero arrivati alla Via Vittoria. 

 

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Capitolo XII

La Lega Pokémon

 

I tre ragazzi raggiunsero l'ingresso della Via Vittoria dopo aver camminato per giorni e giorni nel percorso 27 e 26. Il viaggio durò circa una settimana e, finalmente, i tre giovani arrivarono all'ingresso della Via Vittoria.

Satoshi propose con voce esausta “Sta calando il sole sarà meglio accamparci qui e inoltrarci nella Via Vittoria domani, che ne dite?”

I due amici, anch'essi affaticati, approvarono l'idea del giovane cosicché i tre ragazzi prepararono le tende e un falò per la notte.

Tomoko si mise ai fornelli preparando dei manicaretti sia per Pokémon che per i due allenatori.

La notte calò rapidamente portando l'oscurità nel Percorso 26; i lamenti dei Raticate riecheggiavano nella valle e si poteva notare un gruppo di Doduo che correva nelle proprie tane.

I tre amici cominciarono a cenare assieme ai loro Pokémon; Kenta chiese al suo Lucario “Ti piace il pasto, vero? Te l'avevo promesso che prima o poi avresti assaggiato una delle delizie di Tomoko!”

Il Pokémon Aura sorrise approvando ciò che disse il suo allenatore.

Tomoko osservava i presenti che assaporavano le sue deliziose leccornie e fu colta da pensieri nostalgici cosicché chiese malinconicamente “Ragazzi! Non per essere troppo emotiva ma vi ricordate i nostri obiettivi che abbiamo fissato prima di iniziare la nostra avventura? Ora guardate dove siamo ora!”

Hai ragione! Stiamo realizzando i nostri sogni d'infanzia... Il mio obiettivo di completare il Pokédex sta procedendo bene... tu, Tomoko, sei riuscita a farti insegnare da Sandra in persona l'arte del Domadraghi. Infine, Kenta è diventando un ottimo allenatore e sta per iniziare la sua sfida alla Lega Pokémon!” commentò felice Satoshi.

Kenta aggiunse “Vi ricordate quando eravamo piccoli? Io e Satoshi litigavamo spesso con Tomoko che ci divideva e appacificava come al solito! Ora, guardate... siamo più maturi, uniti e forti che mai!”

Vi ricordate quando eravamo piccoli, il giorno in cui Kenta per provare il suo coraggio si inoltrò nella foresta di notte? E fu assalito dai Pokémon Spettro che cercavano di fargli i dispetti?”

Kenta stizzito commentò “Ora che c'entra! Perché mi fai ricordare quell'episodio... ho ancora il terrore a pensarci!”

È da lì in poi che odi i Pokémon di tipo Spettro, non è vero?” chiese Tomoko punzecchiandolo.

Kenta annuì suo malgrado facendo scoppiare di ilarità i presenti.

L'allenatore spiegò “Non bisogna scherzare su queste cose... i Pokémon Spettro sono pericolosi e inquietanti. Anche gli Unown ho sentito dire che siano inquietanti!”

Satoshi sentendo quel nome gli raggelò il sangue nelle vene e impallidì ripensando agli eventi delle Rovine Alfa. Egli smise di cenare e si allontanò dal gruppo sotto gli occhi increduli dei due amici; Tomoko squadrò Kenta che si giustificò “Che ho detto di strano!?”

La giovane preoccupata lo seguì e vide che era sdraiato sull'erba poco lontano ad osservare il cielo stellato.

La ragazza sdraiandosi accanto a lui chiese preoccupata “C'è qualcosa che non va, Satoshi? Perché sei andato via così!”

Il ragazzo sbuffò non proferendo parola, la ragazza insistette “Satoshi, cosa ti sta succedendo! Ho notato in questi giorni un certo cambiamento! Sei più pensieroso e incupito!”

Il giovane continuava a guardare il cielo senza aprir bocca, non considerando Tomoko.

La ragazza perse la pazienza e bofonchiò “Senti! Dammi una risposta o giuro che ti tiro un pugno!”

Satoshi sorrise e, finalmente, parlò “Sei cambiata molto anche te! L'influenza di Sandra ti ha fatto diventare una ragazza più decisa e sicura di te!” la giovane arrossì dalle dolci parole dell'amico.

Mi dispiace, Tomoko! Il fatto che alle Rovine Alfa ho visto cose che non avrei voluto vedere! Preferirei non parlarne, ti prego!”

L'allenatrice sconfortata condivise il desiderio dell'amico e non gli chiese nient'altro. Il ragazzo poi sussurrò “Ho paura!”

La ragazza si girò verso l'amico e notò la sua faccia afflitta, dunque, gli chiese curiosa “Tutti abbiamo paura... cosa ti preoccupa?”

Satoshi sospirò e poi la guardò negli occhi “Ho paura di perdere te o Kenta, i miei due migliori amici! Oppure, di perdere Gardevoir o qualsiasi altro membro della mia squadra! Non voglio che vi accada qualcosa di brutto!”

La ragazza rimase scioccata dal comportamento dell'amico e gli strinse la mano confortandolo, mentre, guardavano le stelle. Ad un tratto, apparve Kenta che si unì ai due ragazzi e si sdraiò con loro; Tomoko tolse prontamente la mano imbarazzata.

Anche i Pokémon degli allenatori si unirono e cominciarono a guardare il cielo stellato tutti insieme.

Satoshi osservando i suoi amici e i loro Pokémon si rasserenò tornando a sorridere dimenticando quei brutti ricordi associati alle Rovine Alfa.

Passarono tre giorni di allenamento intenso all'interno della Via Vittoria, Kenta, sotto i consigli di Satoshi, preparò alcune strategie da mettere in atto durante il combattimento.

In seguito, il fatidico giorno arrivò, Kenta era nervoso ma i due amici cercarono di consolarlo e di dimostrare la sua vera forza ai Super4!

Il giovane si presentò alla reception per iscriversi al torneo della Lega Pokémon “Scusi! Vorrei partecipare alla sfida della Lega Pokémon?”

Non c'è problema! Mi dia il nome così la iscrivo!” disse l'addetta e con fermezza il ragazzo rispose “Kenta Nakano”

Ottimo! Attenda nella hall una decina di minuti e quando vedrà sulla pannello una luce verde potrà recarsi all'entrata al piano superiore per iniziare la sua sfida! Se i tuoi amici vogliono seguire le lotte possono utilizzare la porta accanto che li porterà sugli spalti delle arene, buona fortuna!”

I tre ragazzi ringraziarono e si accomodarono sui divanetti dell'atrio; tutti e tre erano tesi come corde di violino, l'ansia di Kenta era contagiosa.

Satoshi per ingannare l'attesa accese la radio del PokéGear per ascoltare qualche notizia del mondo Pokémon ma tutte le stazioni erano sintonizzate su uno speaker che elogiava le imprese del Team Rocket e il loro ritorno; inoltre, pretendeva che le persone dovevano unirsi alla loro causa.

I tre allenatori si guardarono confusi, ad un tratto, il pannello verde si illuminò.

Il giovane sfidante, motivato dai suoi amici, varcò la porta da solo e lo condusse in una grande arena mistica con ologrammi di cubi che danzavano nel cielo. In piedi davanti a lui c'era un individuo mascherato e vestito in modo elegante. Satoshi e Tomoko si sedettero sugli spalti per osservare l'incontro e per incoraggiare l'amico.

Intanto, l'uomo si avvicinò e si presentò “Eccoti alla Lega Pokémon. Permettimi di presentarmi: mi chiamo Pino. Mi son allenato in tutto il mondo per potenziare i miei Pokémon di tipo Psico. Qui non potrò che migliorare! Che io perda è impensabile!”

Spoiler

Soundtrack:

 

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Ani080MS5.gifAni178MS5.gifParte la sfida di Pino, Superquattro!Ani178MS5.gifAni124MS5.gifAni103MS5.gif

Pino mandò in campo Xatu, invece, Kenta mandò in campo il suo Mamoswine.

L'allenatore ordinò immediatamente al suo Pokémon di eseguire la mossa Grandine la quale fece apparire sopra al campo di battaglia una grande nube grigiastra.

I fiocchi di neve cominciarono a calare sull'arena.

Xatu usò Stordiraggio sull'avversario, una palla di luce colpì in pieno il Pokémon Duezanne confondendolo.

Mamoswine non si arrese e attaccò il nemico con Gelodenti che lo azzannò ferocemente infliggendogli molti danni e, grazie alla grandine, il Pokémon Magico si sfiancò andando K.O.

Pino si congratulò con lo sfidante “Ottima strategia, ragazzo! Però è soltanto il mio primo Pokémon... ora vedrai” detto ciò mandò in campo Jinx.

Mamoswine provò ad attaccare, purtroppo, la confusione glielo impedì auto-infliggendosi danni.

Pino sogghignò dopodiché ordinò alla sua Jinx di utilizzare Psichico. Tale mossa fu devastante per l'avversario; infatti, una forza telecinetica colpì Mamoswine provocandogli ingenti danni.

Il Pokémon Duezanne provò a contrattaccare, ma la confusione era insistente, dunque, Jinx utilizzò nuovamente Psichico che mandò a K.O l'avversario in battito di ciglia.

Kenta sostituì con Arcanine, uno dei suoi Pokémon più veloci; l'allenatore diede l'ordine di utilizzare Rogodenti sul nemico e con balzo scattante si avventò sull'avversario scagliandolo contro la parete!

Jinx tentennò cosicché Arcanine poté nuovamente attaccare indisturbato, esso usò di nuovo Rogodenti che, questa volta, mandò Jinx K.O.

Il Superquattro lanciò la sua pokéball in campo rivelando il suo prossimo Pokémon.

Apparve un esemplare di Slowbro, Kenta decise di sostituire Arcanine con Luxray.

Slowbro attaccò l'avversario con Idropulsar, il getto d'acqua venne evitato dal nemico che rispose con un Sprizzalampo. Il Pokémon Occhiluce illuminò tutto il suo corpo e con uno scatto si lanciò sull'avversario con un suono crepitante.

La goffaggine di Slowbro non poté evitare l'attacco; in questo modo, venne investito dalla carica elettrica dell'avversario.

Il Pokémon Paguro andò K.O all'istante; in quel momento, Pino cominciava a mostrare inquietudine riguardo alla lotta, dopodiché mandò al suo posto Exeggutor.

Luxray usò Invertivolt contro il nemico ma il Pokémon Nocecocco eseguì Riflesso così da schermare l'attacco in arrivo.

La mossa di Luxray andò a segno, però il danno fu dimezzato grazie alla barriera dell'avversario.

Grazie ad Invertivolt, permise a Kenta di sostituire il Pokémon Occhiluce con Arcanine.

Exeggutor provò ad utilizzare Ipnosi sull'avversario ma fallì, essendo il nemico molto agile rispetto a lui; dopodiché, contrattaccò con Extrarapido colpendolo e lo azzannò scagliandolo in aria.

Kenta ordinò di finirlo con Rogodenti, pertanto, il Pokémon Leggenda si elevò in aria con un balzo poderoso.

Exeggutor contrattaccò nuovamente con Ipnosi.

Arcanine non poté evitare l'attacco e si addormentò poco a poco ma non prima di concludere la sua mossa. Difatti, riuscì a mordere con i suoi denti infuocati l'avversario per poi cadere malamente nell'arena.

I due Pokémon rimasero esausti.

Pino digrignò i denti e disse con voce decisa “Ciò che fa paura dei Pokémon Psico è che l'ultimo rimasto continua fino alla fine!”, dopodiché mandò in campo il suo ultimo Pokémon: un altro esemplare di Xatu.

Kenta decise di mandare in campo nuovamente Luxray.

Il Pokémon Occhiluce con il suo sguardo penetrante e aggressivo metteva in suggestione l'avversario.

Xatu provò ad utilizzare Stordiraggio ma senza esito positivo, poiché, Luxray lo evitò scrupolosamente e con tutta la sua energia rimasta si scagliò sull'avversario con Sprizzolampo investendo completamente Xatu.

L'avversario non potè resistere alla potenza del nemico e, di conseguenza, andò K.O.

Kenta riuscì ad aggiudicarsi l'incontro, Pino rimase sorpreso con l'amaro in bocca e, dopodiché, disse “Nonostante la sconfitta, non posso demordere. Continuerò a lottare finché non sarò il più grande! Ora, proverai tutta la potenza dei Superquattro!”

Il giovane prima di proseguire, fece riposare i suoi Pokémon e rianimò Mamoswine e Arcanine con i suoi revitalizzanti.

A quel punto, Kenta, dopo aver medicato i suoi Pokémon, si diresse nella prossima stanza varcando la porta.

 

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EPILOGO

 

Kenta riuscì a sconfiggere, non tanto facilmente, il secondo e il terzo Superquattro utilizzando le strategie consigliate dal suo amico Satoshi.

Nella sfida contro Koga ebbe difficoltà con la sua strategia basata sull'uso di Tossina; infatti il ragazzo dovette curare i suoi Pokémon con gli antidoti, ma sfortunatamente, ciò li debilitò.

Invece, Kenta contro Bruno fu più semplice sconfiggerlo grazie all'aiuto di Azumarill e Noctowl.

Ora, egli aveva raggiunto l'ultima stanza; la sala era poco illuminata con l'arena di un colore viola melanzana.

Al centro di tale arena si trovava un'avvenente donna dai lunghi capelli blu-argentei e la sua carnagione candida splendeva come la luna.

La donna si presentò allo sfidante “Sono Karen dei Superquattro. Tu sei Kenta, eh? Ma guarda... mi piacciono i Pokémon tipo Buio. Il loro aspetto duro e ribelle è così attraente, e sono così forti! Credi che potrai resistere? Dai, fammi divertire. Lottiamo!

 

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Ani229MS5.gifAni198MS5.gifAni197MS5.gifParte la sfida di Karen, Superquattro!Ani045MS5.gifAni094MS5.gif

Karen mandò in campo Umbreon, invece, Kenta mandò in campo il suo Lucario.

Il Pokémon Aura ruggì dimostrando la sua tenacia al Superquattro.

Umbreon utilizzò Stordiraggio, ma il suo avversario evitò l'attacco con estrema agilità e successivamente, esso contrattaccò con Forzasfera.

L'attacco venne schivato in maniera aggraziata, dopodiché il Pokémon Lucelunare eseguì Doppioteam creando le sue copie illusorie.

Karen compiaciuta disse “Ora non riuscirai a trovare l'originale!” ma Kenta con un sorrisino beffardo ordinò al suo Lucario di utilizzare Neropulsar.

Tale mossa emanò un'onda oscura che investì tutte le copie eliminandole in un battibaleno colpendo anche l'avversario.

In quell'istante, Lucario si avventò sull'originale Umbreon eseguendo Zuffa. La raffica di pugni colpiva con gran velocità il nemico non lasciandogli scampo.

Infine, il Pokémon Aura diede un unico pugno poderoso al suo nemico sbattendolo violentemene a terra e mandandolo K.O.

Karen rimase sorpresa dalla potenza del Lucario dello sfidante perciò il Pokémon Aura ruggì con fermezza.

Mentre, la lotta continuava senza esclusioni di colpi, Satoshi e Tomoko osservavano facendo il tifo per il loro amico.

Satoshi osservava nei minimi particolari il cambiamento di Kenta e del suo Lucario e, in quel momento, cominciarono a riaffiorare i ricordi riguardo l'amico:

Kenta era il quartogenito di una famiglia numerosa. I suoi fratelli maggiori erano molto dotati ma, come una maledizione, alcuni di loro ebbero a che fare con delle sventure; difatti, il fratello più grande riuscì a studiare e a laurearsi nel campo tecnologico, in questo modo, poté lavorare alla Silph SpA ma, sfortunatamente, si scontrò contro il Team Rocket dove venne preso in ostaggio tre anni fa. Poveretto!

Invece, il secondogenito per la sua bravura nelle lotte Pokémon e per la sua passione nei quiz diventò l'assistente di Blaine, il Capopalestra di tipo Fuoco di Kanto. Purtroppo, l'eruzione del vulcano che portò la distruzione dell'Isola Cannella perse il suo lavoro e diventò assistente del Mago del Quiz trasferendosi, dunque, ad Hoenn.

Infine, il terzogenito, che aveva sei anni di differenza rispetto a Kenta, era il fratello più dotato nelle lotte Pokémon... tanto abile da diventare campione della Lega Pokémon di Johto, si chiamava Daichi.

Kenta riteneva Daichi il miglior fratello e come modello per i suoi successi, il fratello maggiore nel tempo libero insegnava a Kenta lezioni sulle lotte Pokémon finché non partì per un lungo viaggio in una regione lontana per diventare Maestro Pokémon.

In quel momento, Kenta si allenò duramente seguendo i passi del suo fratello dimostrando abilità nelle lotte.

Il giovane conobbe Satoshi e Tomoko fin dalla tenere età ma, cominciò a nascere tra i tre uno spirito di competizione e rivalità quando frequentavano la scuola per allenatori, soprattutto, nei confronti di Satoshi.

Kenta anche se era abile, i suoi due coetanei dimostravano di essere un passo più avanti di lui provando un senso di inferiorità.

Egli non riusciva mai a sconfiggerli e, questo gli pesava come un macigno. Il giovane voleva diventare come suo fratello Daichi, anzi, voleva diventare più forte di lui, ma la superiorità dei suoi due amici lo bloccarono... finora!

Kenta conobbe quel timido Riolu e con un fugace sguardo nacque una preziosa intesa tra i due.

Lotte dopo lotte, il giovane cresceva e il rapporto con i suoi Pokémon si consolidava sempre di più fino ad arrivare alla sua sfida più grande: la Lega Pokémon.

Satoshi era compiaciuto per la crescita di Kenta e, sapeva che sarebbe diventato Campione della Lega di Johto e avrebbe surclassato il suo fratello maggiore Daichi.

Ad un certo punto, Satoshi venne interrotto dai suoi malinconici pensieri a causa della lotta tra il suo amico e Karen.

Lucario eseguì Forzasfera contro Houndoom che lo prese in pieno mandandolo K.O; quello era l'ultimo Pokémon della Superquattro che venne sconfitta.

Kenta con molte difficoltà vinse la sfida, e intanto i suoi Pokémon sentivano la fatica delle lotte. Karen si congratulò con il giovane “Pokémon forti. Pokémon deboli. Sono distinzioni dettate dall'egoismo. Gli allenatori davvero in gamba dovrebbero vincere con i loro preferiti. Mi piace il tuo stile. Tu sai cosa importa davvero. Il Campione ti aspetta!

Il ragazzo ringraziò la Superquattro; egli prima di varcare la porta per la prossima stanza decise di far riposare i suoi Pokémon per pochi minuti, dopodiché, provando un po' di timore, si diresse all'ultima sala: quella del Campione.

Al suo interno, scoprì che la stanza era molto sfarzosa ed elegante. Pareti color d'oro e un lungo tappeto rosso che accentuava la sfarzosità della sala.

C'erano, inoltre, statue d'oro a forma di Dratini che accompagnavo il lungo tappeto rosso fino una piccola scalinata. Sopra ad essa, c'era un uomo con i capelli rossi e il mantello che lo fissava intensamente.

Tomoko dagli spalti riconobbe l'uomo. Era il cugino del suo maestro e il miglior Domadraghi, Lance.

Kenta nervoso si avvicinò lentamente e, dopodiché, il Campione disse con un tono professionale “Io so che tu, con le tue abilità, mi avete raggiunto qui. Non c'è bisogno di parole ora. Noi lotteremo per determinare chi è il più forte tra noi due. Come l'allenatore più potente e come il Campione della Lega Pokémon… Io, Lance, il Maestro Drago, accetto la tua sfida!

 

Spoiler

Soundtrack:

 

 

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Ani142MS5.gifAni149MS5.gifAni149MS5.gifParte la sfida di Lance, Campione!Ani130MS5.gifAni149MS5.gifAni006MS5.gif

Lance mandò in campo Gyarados, invece, Kenta mandò il suo Luxray.

Il Pokémon Occhiluce ruggì e con uno sguardo minaccioso osservava con attenzione l'avversario; Gyarados fece lo stesso, i due Pokémon si scrutavano intensamente ringhiando.

Lance ordinò di utilizzare Dragopulsar contro il nemico, così un onda d'urto di colore viola generata dalle fauci del Pokémon Atroce si scontrò su Luxray.

Esso evitò l'attacco per poco grazie alla sua agilità e contrattaccò con Sprizzalampo, l'attacco andò a segno e l'avversario andò K.O.

Lance sorpreso sostituì Gyarados con Charizard.

Il Pokémon Fiamma uscì dalla Pokéball con fierezza e senza perdere tempo cominciò ad attaccare l'avversario usando Rogodenti.

Luxray cercò di evitarlo ma la velocità di Charizard lo raggirò; l'avversario venne azzannato nella zampa posteriore da una morsa infuocata e tale mossa scottò il Pokémon Occhiluce.

La scottatura impediva a Luxray di muoversi agilmente a causa della bruciatura sulla zampa;

Kenta era preoccupato per la condizione del suo amico; infatti, Lance approfittò della situazione e ordinò al suo Charizard di utilizzare Dragartigli.

L'attacco lacerò il nemico mandandolo K.O.

Kenta elogiò la prestazione di Luxray e disse rivolgendosi al Campione “Siamo solo all'inizio... ora vedrai la potenza dei miei Pokémon!”

Sapevo che questa fosse stata una sfida interessante... mostrami ciò che sei!” annunciò divertito.

Detto questo, il giovane sfidante mandò in campo Azumarill.

La lotta proseguì senza esclusioni di colpi; Azumarill riuscì a sconfiggere Charizard ma, fu sconfitto dal Dragonite avversario con un potente ed elettrizzante Tuono.

I due Pokémon Drago di Lance furono sconfitti grazie alla strategia di Grandine di Mamoswine, purtroppo, il Pokémon Suino fu paralizzato grazie al Tuononda di Dragonite e Aerodactyl lo mandò K.O con una potente Frana.

Il Pokémon Fossile di Lance con la sua potenza e agilità riuscì a sconfiggere facilmente Arcanine e Noctowl a causa della loro debolezza al tipo Roccia.

Kenta mandò in campo il suo ultimo Pokémon, Lucario.
Aerodactyl andò K.O grazie alla Forzasfera dell'avversario e a causa della fatica delle lotte precedenti.

La lotta arrivò a un momento di stallo, entrambi i due allenatori avevano un solo Pokémon a disposizione.

Lance estasiato dalla sfida commentò “Non lottavo così intensamente da molto tempo! Sono i nostri ultimi Pokémon... verrà proclamato un solo vincitore!”

A quel punto, mandò in campo Dragonite. Lucario, senza batter ciglio, attaccò l'avversario con Forzasfera ma esso la evitò e per controbattere utilizzò Iper-Raggio.

Fortunatamente, l'attacco fallì grazie all'agilità di Lucario, di conseguenza, il Pokémon Aura utilizzò Ferrartigli e graffiò l'avversario ferocemente.

Dragonite venne ferito ma, esso contrattaccò furiosamente con Fuocobomba.

L'attacco andò a segno investendo il nemico con intense fiamme che lo scottarono; tale attacco debilitò il Pokémon Aura però, riuscì a controbattere nuovamente con Ferrartigli il quale fece ingenti danni.

I due Pokémon erano sfiniti e sofferenti ma, entrambi non volevano deludere i rispettivi allenatori.

Dunque, Lucario e Dragonite con le rimanenti forze sferrarono il loro ultimo attacco.

I due Pokémon si scagliarono tra di loro tirando un potente pugno e colpendosi a vicenda; si generò un'onda d'urto che lanciò violentemente i due Pokémon contro la parete.

I due allenatori erano preoccupati, entrambe le creature erano a terra inermi.

Sugli spalti Satoshi e Tomoko erano ansiosi.

Ad un tratto, Dragonite si alzò pian piano dolorante, invece, Lucario era sempre a terra esanime.

Purtroppo, il Pokémon Aura era esausto; questo pose la fine alla lunga ed estenuante lotta e, decretando come vincitore il Campione Lance.

Kenta ritirò il suo Lucario esausto nella Pokéball e lo ringraziò per tutto, dopodiché, cadde in ginocchio piangendo e scusandosi con la sua squadra Pokémon “Mi dispiace! Abbiamo perso per colpa mia, non sono un bravo allenatore! Perdonatemi!”

Satoshi e Tomoko osservavano la scena rattristati, impotenti di reagire al comportamento del loro amico.

Ad un tratto, Lance si avvicinò e tese la mano al giovane allenatore per aiutarlo ad alzarsi e disse sorridente “Non devi buttarti giù! Hai fatto del tuo meglio sia te che i tuoi Pokémon. Guardate dove siete arrivati con l'amicizia e l'allenamento... per un pelo non riuscivi a sconfiggermi! Torna la prossima volta, allenandoti di più!”

Kenta si asciugò le lacrime e facendo un piccolo sorriso afferrò la mano del Campione e si alzò da terra.

Satoshi e Tomoko si guardarono sorridendo alla ripresa dell'amico.

Giunse la sera, i tre ragazzi guardavano l'orizzonte su un pendio dell'Altopiano Blu e Satoshi curioso chiese “Come ti senti?” rivolgendosi a Kenta

Va tutto bene, grazie per l'interessamento! In fondo, meglio che sia andata così... la mia vittoria non sarebbe stata del tutto corretta! I tuoi consigli... la vittoria sarebbe stata in parte tua! Per diventare un Maestro di Pokémon devo farcela con le mie sole forze!”

L'amico sorrise apprezzando le parole di Kenta e chiese ancora “Ora che farai?!”

Mi allenerò... andrò a Kanto a sfidare i Capopalestra! Dicono che siano molto forti, addirittura, più dei Capopalestra di Johto!” rispose con determinazione il ragazzo.

Tomoko, tu ritornerai ad Ebanopoli a continuare l'allenamento con Sandra, giusto?” e la ragazza rispose “Certo! E qualche volta Lance farà visita ad Ebanopoli così gli chiederò di allenarmi!” ridacchiando compiaciuta poi, chiese curiosa l'amica “Tu cosa farai, Satoshi?”

Domani partirò per Kanto e andrò a Biancavilla a far visita al Professor Oak!”

Tomoko commentò nostalgica “Allora è la nostra ultima sera che siamo tutti insieme! Non voglio perdermi un singolo momento di questa giornata da ora in poi!”

I due amici annuirono felicemente.

Intanto, poco lontano, mentre i tre giovani discutevano, due tipi sospetti li osservavano con il binocolo. Erano vestiti in modo particolare e indossavano una maschera rotonda e dorata; al petto portavano un strano simbolo che assomigliava a una 'S'.

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L'uomo con binocolo disse “Ecco! Il capo ha detto che sono loro!”

Ma sono solo dei ragazzini! Sarà come bere un bicchier d'acqua!” commentò l'altro.

Non sono semplici ragazzi! Quello alto con gli occhiali è molto sveglio, invece, la ragazza è allenata personalmente da una Capopalestra di tipo Drago! Infine, il ragazzo con il cappello ha dato filo da torcere al Campione della Lega Pokémon! Per questo non possiamo intervenire... il nostro scopo è tenerli d'occhio! Quando il capo ci darà l'ok potremo intervenire... e accadrà molto presto!” sogghignarono malvagiamente, per poi, scomparire nell'ombra.

 

Il professore Ginkgo viene interrotto dalla confusione degli alunni che non sono interessanti alla sua storia eccetto tre o quattro ragazzi compresa l'allieva curiosa.

L'insegnante prova a ristabilire l'ordine in classe, ma senza successo e si scusa con il professore “Mi dispiace per il caos dei miei allievi...”

Ginkgo ferma donna tranquillizzandola “Non si preoccupi! Ammetto che gli alunni siano interessanti a ricevere il loro primo Pokémon... pensavo che la storia gli piacesse ma, mi sbagliavo probabilmente è troppo noiosa per loro!”

L'insegnante e l'alunna sono tristi ma, il professore con un colpo di tosse ristabilisce l'ordine annunciando “Scusate per avervi annoiato... ora, diamo inizio alla cerimonia e ai vostri primi Pokémon!” sorridendo. 

 

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Spoiler

Ho deciso a malincuore di troncare la mia FF. Purtroppo, a causa della mancanza del tempo libero e per lo scarso successo che ha avuto ho deciso di concluderla al primo atto. (molto probabilmente la storia non intratteneva abbastanza! :(

Un vero peccato, visto i molti misteri irrisolti... comunque ringrazio le persone che hanno seguito la mia FF! Grazie! :D

 

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A PokéChristmas Tale

 

Le case innevate, i comignoli fumanti e i luccicanti addobbi natalizi. Era la sera della vigilia di Natale ad Ebanopoli, gli abitanti correvano di negozio in negozio per acquistare gli ultimi regali da mettere sotto l'albero per le proprio persone care.

Tomoko fissava dalla finestra appannata quelle persone che uscivano dai negozi pieni di doni enormi e colorati!

La ragazza, mentre, guardava fuori rifletteva su quale regalo fare a Sandra, il suo maestro.

Ella rivolgendosi a Shelgon chiese disperata "Aiutami, amico! Domani è il giorno di Natale e non ho ancora fatto un regalo a Sandra!" il Pokémon Resistenza la guardava con aria interrogativa.

"Accidenti, Shelgon! Sono disperata non so proprio che cosa regalarle!" disse sdraiandosi affranta sul letto.

Shelgon tranquillamente si coricò nella sua cuccia ignorando la sua allenatrice, Tomoko stizzita dal comportamento del suo Pokémon gli urlò "Mi abbandoni proprio nel momento del bisogno, perfido!"

Dopodiché, osservando il PokéGear gli venne un'idea "Satoshi ha sempre dato buoni consigli non mi abbandonerà proprio ora!" lanciando un frecciatina al suo Shelgon.

La ragazza chiamò immediatamente il suo amico che rispose poco dopo "Pronto!? Tomoko!?"

"Satoshi! Meno male che hai risposto, ho bisogno di un consiglio per un regalo da fare!"

"Certo! Intanto, buone feste! Poi, di che regalo stai parlando!?"

"Il regalo per Sandra! Non ho in mente cosa farle e domani è Natale! Ti prego, aiutami!"

"Per Sandra?! Beh potresti regalar... bzzt... bzzt..." le interferenze coprirono le parole di Satoshi.

"Non ho capito cosa hai detto! Potresti ripetere!" chiese preoccupata la ragazza.

"C'è una piccola tempesta di neve qui a Fiordoropoli! Comunque, dicevo che... bzzt... bzzt..." la linea cadde improvvisamente e, allora Tomoko agitata riprovò a telefonare l'amico ma senza successo poiché il telefono di Satoshi era irraggiungibile.

Tomoko era disperata e, di conseguenza, girò per tutta la stanza pensando ad una soluzione; ad un tratto, Shelgon, seccato dall'ansia dell'allenatrice, si alzò e con balzo prese la sciarpa rossa della giovane appoggiata sulla sedia, in seguito scese al piano inferiore dell'abitazione.

La ragazza scorse, con la coda dell'occhio, il Pokémon Resistenza scendere le scale con la sua sciarpa; immediatamente, la giovane si fiondò al piano terra dove vide Shelgon uscire di casa a passo affrettato.

Tomoko, sull'uscio della porta, urlò al suo Pokémon "Dove stai andando?! Lascia quella sciarpa!"

Il Pokémon Resistenza si voltò verso l'allenatrice e fece cenno di seguirlo; a quel punto, la giovane si mise rapidamente le scarpe e la giacca e uscì di casa.

I due raggiunsero la via dei negozi, dove le luci natalizie illuminavano l'intera strada di mille colori dando quella calda sensazione di festa.

Tomoko rimproverò Shelgon "Non prendermi più la sciarpa così! Sai quanto ci tengo a questa... me la regalò mia mamma prima che morisse! E poi la rattoppò Satoshi quando la strappò per sbaglio! Questa sciarpa racchiude l'affetto che provo per due persone a me molto care!"

Il Pokémon si scoraggiò alla ramanzina dell'allenatrice.
"Comunque, non preoccuparti! Sono felice che mi stai supportando in questo momento... ne avevo proprio bisogno!" disse sorridendo la ragazza.

Shelgon ruggì dalla felicità e, mentre passavano davanti ad una vetrina, si accorse di un oggetto particolare al suo interno.

Egli strattonò la ragazza verso il negozio e picchiettando con la testa sulla vetrina indicava il set di orecchini a forma di Dentedidrago!

Tomoko contenta disse rivolta a Shelgon "E' un regalo perfetto! Gli orecchini che porta ora sono usurati... con questi nuovi farà un figurone! Bravo, il mio draghetto! Come si chiama questo negozio?" ella alzò lo sguardo e lesse l'insegna un po' usurata “Gioielleria di Al Xia”.

A quel punto, la ragazza entrò dentro il negozio per acquistare il regalo per Sandra; quando uscì tutta soddisfatta dalla gioielleria alzò in cielo, in segno di vittoria, il pacchetto regalo commentando tra sé e sé “Finalmente ci sono riuscita! Niente può andare storto ora!” ma, improvvisamente, uno Sneasel selvatico afferrò con estrema velocità il dono tra le mani di Tomoko e fuggì via!

La giovane strillò infuriata "Torna indietro, ladro!" così i due cominciarono a inseguire il Pokémon Lamartigli che scappava rapidamente verso il bosco innevato.

Mentre, la ragazza inseguiva Sneasel attraverso la foresta cominciò a nevicare più forte riducendo la vista dei due inseguitori "Shelgon! Stai attento sta iniziando una tempesta di neve e non riesco a vedere più niente!" urlò la giovane.

I due protagonisti vagavano lentamente all'interno della boscaglia e, intanto, la tempesta aumentava sempre di più; Shelgon era sempre più affaticato e la ragazza osservando come soffrisse il Pokémon decise di riporlo all'interno della sua sfera Poké "Entra nella PokéBall così resterai un po' più al calduccio!" disse Tomoko con flebile voce, mentre, la giovane prendeva la sfera venne colta da un malore e stremata cadde nella soffice e candida neve; subito dopo, anche il Pokémon Resistenza cadde sfinito a terra, egli però vide un'ombra di una creatura bizzarra che si avvicinava pian piano a loro e, dopodiché, il povero Shelgon si addormentò perdendo totalmente i sensi.

Tomoko si risvegliò all'interno di una grotta buia tutta indolenzita e intravide una figura rossa e bianca che controllava all'interno del suo sacco; la ragazza si voltò e vide il suo Pokémon che si stava svegliando.

"Stai bene, Shelgon?!" chiese preoccupata la giovane, il Pokémon Resistenza annuì; a quel punto si avvicinò la misteriosa figura rossa e bianca rivelando di essere un esemplare di Delibird selvatico.

Il Pokémon Consegna porse ai suoi ospiti un succo di bacca servito in due scodelle di pietra grezza; l'allenatrice prese la ciotola e ringraziò "Grazie, Delibird per averci salvato in quella tempesta di neve!"

Delibird ballò dalla felicità e, poi la ragazza notando l'orario dal suo PokéGear, rivolgendosi al suo Pokémon, disse "Siamo svenuti per tanto tempo che è già la mattina di Natale! Se non torniamo ad Ebanopoli Sandra si preoccuperà! Però ho perso il mio regalo per lei!"

Il Pokémon Consegna, agitando le sue penne, prese dal suo sacco un pacco regalo e lo diede a Tomoko. Ella titubante lo afferrò e lo aprì trovando al suo interno, con sorpresa, il dono per Sandra; la giovane raggiante abbracciò il Delibird ringranziandolo, il Pokémon selvatico arrossì per il gesto dell'allenatrice.

Tomoko rivolta verso Shelgon disse "Dobbiamo andare! Altrimenti faremo tardi per il pranzo di Natale!" e di conseguenza, i due cominciarono a correre verso l'uscita della grotta però, la ragazza si voltò verso Delibird per chiedergli se si voleva unire alla festa di Natale, ma, il Pokèmon Consegna era scomparso nel nulla.

La ragazza rimase sbigottita da ciò però si stava facendo troppo tardi e dunque, ella non poté rimanere ad indagare.

I due protagonisti raggiunsero Ebanopoli e videro Sandra sull'uscio della porta di casa con un'espressione preoccupata; quando vide la ragazza si avvicinò adirata verso di lei e disse “Dove sei stata per tutto questo tempo? Ero preoccupata, hai passato tutto la notte nel bosco con quella tempesta di ghiaccio!? Perché?!”

Tomoko porse il regalo a Sandra e disse solo “Per questo!” la donna prese il dono senza proferire parola, si voltò e con tono severo rispose “Preparati che andiamo alla Tana del Drago per festeggiare!”

La ragazza andò a prepararsi con il sorriso stampato in faccia perché sapeva di aver portato a termine il suo obiettivo, cioè regalare qualcosa al suo maestro; mentre la giovane ragazza si preparava, la Capopalestra osservò il dono fattogli dalla sua allieva e sorrise.

Intanto, il Delibird selvatico, che salvò Tomoko e Shelgon, osservò soddisfatto la scena da lontano in cima a un tetto di un'abitazione, per poi scomparire improvvisamente con una folata di vento e neve cristallina.

 

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