Snorlax Inviato 4 settembre, 2012 Condividi Inviato 4 settembre, 2012 L'inizioNell’eterno gioco della fama non c’è sempre posto per chi è debole. Perché i deboli non possono stare al passo di chi spera costantemente un posto nella mente delle persone, perché i deboli non possono sottostare senza lacrime alla gogna mediatica. Perché i deboli soffrono. Soffrono dell’essere dimenticati, soffrono di avere sempre qualcuno contro, soffrono per non essere in grado di soddisfare le aspettative del pubblico.Questo è quello che rispondo alla gente che mi chiede come entrare nel luccicante e festoso mondo dello spettacolo. Perché la gente ignora cosa ci sia dietro quegli assurdi palchi, dietro quei volti incipriati e quelle facce sorridenti. Non conosce chi siano veramente le persone che, regolarmente, partecipano ai loro pasti, da quel brillante schermo. Non è facile farsi spazio a gomitate tra la gente che vuole ferirti, vuole affossarti, vuole renderti solo un ricordo di qualche adolescente innamorata del tuo faccino, bisogna essere forti, a tratti brutali, a volte semplicemente dei fottutissimi stronzi.Ma è facile parlare quando il peggio è passato.“Marco, attento a quel... Oh. Game overâ€â€œNon riusciremo mai a finire ‘sto diavolo di cosoâ€â€œBene. Ora ti sei tranquillizzato, spero. Adesso torniamo a finire i compiti di fisicaâ€â€œOh, grazie, torno a farli con un umore splendidoâ€Marco è il mio migliore amico. Non ricordo precisamente da quanto lo conosca lui è mio amico da sempre, a quanto pare. Ecco, lui è stato sempre la mia spalla, la parte di me mancante. Quella forte, quella determinata, quella anche violenta. Tutto ciò che io non sono mai stato, e tutto ciò di cui avrei avuto bisogno, se non ci fosse stato lui.“Oh, senti†fa lui, ad un tratto, con voce perplessa “Hai parlato con Giada l’altro giorno, poi?â€â€œDai, Mà , ancora cò ‘sta storia!â€â€œMa perché no? Hai una bella voce, d’altra parte, non capisco perché tu non...â€â€œPerché c’è la scuola, Marcoâ€â€œEcco, guarda tu ‘sto coglione. Potresti farti una carriera, e rifiuti. I soldi potrebbero uscirti dalle pareti...â€I soldi. Ecco arrivato il punto principale della conversazione. Io e Marco abbiamo dei pareri completamente diversi, su questo argomento. Lui cerca sempre di trarre profitti economici da ogni situazione, anche la più ridicola. Ma non lo biasimo. Viviamo entrambi in una terra di disoccupazione, dove è impossibile riuscire a trovare lavoro se non hai qualche aggancio. O, nel caso delle ragazze, se non la dai, diciamo la verità .“Allora? Dai, prova!â€â€œI miei genitori non approverebbero, lo sai. In questo mondo di gente che canta ne sta a migliaiaâ€â€œTutti cantiamo, ma chi canta bene?â€â€œSai essere poetico a volte, lo sai? Se questa poesia la inserissi anche nei temi di italiano, potresti evitare alcuni voti...â€â€œEhi. Stai sviando il discorsoâ€â€œSi, lo so, ma, in ogni caso, se provassi a partecipare avrei solo una grossa delusione. Anzi, l’avreste tutti voiâ€â€œE’ più deludente che tu ti arrenda†mi gela Marco, per poi riprendere a tentare di completare uno degli esercizi.Beh, aveva ragione, avrei deluso i miei amici, ma non la mia famiglia. Non potevo deludere loro, ma così facendo avrei di sicuro perso credito verso gli amici. Una situazione spinosa, come direbbe qualcuno a cui piacciono le frasi fatte.Ma Marco mi aveva messo, ormai, questa strana idea in testa. Certo, sarebbe stato difficile, ma perché non fare una prova? D’altra parte sarebbe stata sempre un’esperienza diversa.Decisi di aprire il mio vecchissimo portatile, per fare una ricerca sull’argomento. La mia chiavetta per internet era incredibilmente lenta nella mia stanza. E in ogni altro posto comodo della casa. Beffarda, sembrava prendermi in giro, funzionando solo in bagno e nella pienissima dispensa della cucina. Con molta pazienza, che notoriamente non ho mai avuto, mi misi a leggere alcune informazioni.“Sono finalmente aperte le preselezioni per X Factor!â€Istintivamente, sorrisi. Era stato da sempre un mio sogno, naturalmente irrealizzabile. E lo era anche in quel momento, per me.“Le preselezioni si svolgeranno in cinque località d’Italia: Genova, Rimini, Pescara, Salerno, Tarantoâ€Bene. Avrei avuto due possibilità abbastanza vicine, ovvero Salerno e Taranto. L’idea mi piaceva, ma al solo vedere alcune fotografie, iniziai a scoraggiarmi. Gente. Troppa gente, e numeri incredibilmente alti: 13465, 54234, fino ad ottantamila, e sarebbero cresciuti ancora, quell’anno.Però... Però dovevo provare, in qualche modo. In molti avevano già scritto questo destino, quando ero piccolo: dai nonni, agli zii, agli amici. Forse incoscienti di quanto difficile fosse entrare nel mondo dello spettacolo.“Ma hai una bella voce: conta quello!â€Anche su questa affermazione di Marco avevo da ridire. La mia voce non era più bella, era diventata troppo bassa, troppo poco eclatante, particolare. E non avevo mai preso una singola lezione. Ma... ma ormai avevo preso una decisione, avrei tentato.“Nome: Federico Cognome: Di SarnoEtà : 17 anniProvenienza: Marzi (CS)Professione: studenteâ€Una mail semplice, scontata. Ma per una persona, una simile mail, sarebbe stata un cambiamento radicale della propria vita.Ero registrato ufficialmente alla lista di provinanti della nuova edizione di X factor.Qui i commenti! Commentate in tanti ^w^ Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Snorlax Inviato 8 settembre, 2012 Autore Condividi Inviato 8 settembre, 2012 PreselezioniUna breve vacanza tra amici: questa la giustificazione per la mia fuga a Taranto. Eravamo in sei, mi pare, forse sette. Non riesco più a ricordare, ormai, i tempi del liceo sono più che lontani, ma di certo c’erano Marco e Giada, il primo venuto con noi solo per accompagnarmi, la seconda per tentare la fortuna, un po’ come me. La folla di ragazzi giunti nel’ampio piazzale, dal quale si poteva scorgere il mare da entrambe i lati, era immensa. Come immensi erano i capannoni allestiti per accogliere noi. C’era gente da tutta Italia: sentivamo parlare i dialetti più disparati, e la gente era vestita in modo appariscente.“Guardali†sussurra, ad un tratto, Giada “Guarda come sono tutti agghindatiâ€â€œLo vedo...â€â€œEcco, loro pensano che tutto l’importante sia apparire, ma quanti di questi, in realtà , sanno cantare?â€â€œNon saprei...â€â€œSono pochi, Fede, pochissimi. Per questo dobbiamo tentare, lo capisci?â€â€œSi, va bene...â€La tensione mi impediva di parlare, mentre ci avvicinavamo lentamente al bancone con i numeri, minuto dopo minuto, ora dopo ora. Molti fotografi ci scorrevano attorno, e già immaginavo le foto che presto avrebbero pubblicato sul sito ufficiale, dicendo “Ecco a voi le selezioni di Tarantoâ€, e poi una marea di volti ignoti, tra cui, forse, anche il mio e quello di Giada, forse persino di Marco.Immerso nei pensieri, trascorsi molte ore della mia vita ad aspettare un turno che non sembrava arrivare mai, mentre la gente ci passava attorno, spingeva e urlava. Su un piccolo palchetto rialzato il presentatore dello show urlava frasi che a me sembravano solo urla su urla.Così, confuso e perplesso, raggiunsi il tendone dove ci avrebbero dato i numeri. Eravamo in attesa, ormai, da un pomeriggio intero, e sapevamo che quei numeri sarebbero stati tra gli ultimi.Giada e i miei altri amici mi precedettero, defilandosi nei tendoni e aspettando il proprio turno. La ragazza bionda che distribuiva gli adesivi aveva il volto decisamente stanco e annoiato, che pareva rianimarsi appena vi passava accanto una videocamera. Senza capire quasi nulla, presi il mio numero ed entrai nella sala tremando. Facendomi forza, mi convinsi che il peggio fosse finito, e che ormai, dentro quella sala d’attesa, il mio destino nei prossimi giorni sarebbe stato scritto.Mi sedetti vicino a Marco, avendo ormai perso di vista il mio gruppo, e lui mi esortò a leggere il mio numero. Questo non fece altro che peggiorare la mia situazione.“Allora? Che numero sei?â€â€œSono il... Sono il 90651â€â€œAltino...†sussurrò Marco, anch’esso perplesso.“E sti cazzi, direi di si...†risposi, con il cuore in gola, e senza ormai alcuna speranza.Nella saletta il tempo passò, se possibile, ancor più lentamente. L’annunciatore chiamava di volta in volta un numero diverso, e sempre troppo lontano dal mio. A volte mi sembrava di vedere Cattelan aggirarsi per il backstage con un bicchiere di caffè in mano, e immaginavo cosa si dicesse lì. Forse stavano decidendo il futuro dei candidati, forse si stavano semplicemente rilassando, o forse ero io a farmi troppe seghe mentali.“Novantamila... Novantamilaseicentocinquantaâ€â€œOh!†esclamò Marco, scuotendomi “Sei il prossimo!â€A quelle parole, sentii il petto sobbalzare e la gola farsi secca.“Marco...†sussurrai “Porca miseria, non ricordo più le parole della canzone...â€â€œMa che dici!†rise lui.“Novantamilaseicentocinquantuno!â€â€œSei tu! Forza campione!†urlò Marco, anche troppo ad alta voce, per i miei gusti.Mi incamminai barcollando evitando le gambe di tutti gli altri provinanti, e mi avviai verso una piccola porticina rossa, sulla quale troneggiava una enorme “X†bordata di rosso e nero.Entrai, facendomi coraggio. Davanti a me c’era una saletta spoglia, con alcune persone che non avevo mai visto in televisione. Chi erano? Tecnici di Sky? Maestri di canto? Non ne avevo idea, ed ero completamente terrorizzato.“Oh, buonasera†disse un signore brizzolato “Il tuo nome?â€â€œFederico Di Sarno†dissi, balbettando.“Stai calmo†sorrise lui “Tanto se vai male non te lo diciamo, tu devi solo cantare e dopo aspettare la telefonata della nostra redazioneâ€â€œVa... Va beneâ€â€œCosa ci canti?†chiese una signora con la voce stridula.“Blowin’ in the wind, di Bob Dylanâ€â€œUna scelta raffinata, direi. Forza!†mi incoraggiò lei.“How many road must a man walk downBefore you call him a man?How many seas must a white dove sailBefore she sleeps in the sand?Yes, how many times must the cannon balls flyBefore they're forever banned ?The answer my friend is blowin' in the windThe answer is blowin' in the windâ€â€œOk, può bastare†si limitò a commentare la donna con la voce stridula.“Puoi anche andare†disse un altro uomo, abbastanza giovane.Uscii dalla porta distrutto. Mi avevano fermato. Non avevo fatto abbastanza, non gli ero piaciuto. La mia avventura era finita lì.“Fede! Vai a buttare la spazzatura, forza!â€â€œMa mamma, sto su Skype con i miei amici, dai! Fallo tu!â€â€œNo, Fede, dai! Dobbiamo aiutarci in questa casa, che diamine!â€â€œE si, ma che diavolo, fammi respirare, almeno...â€Mi alzai, sbadigliando, e ciabattai fino in cucina, dove stava il sacco dell’umido.“Io vado, mà †dissi, uscendo dalla porta “E vedi che sta a squillare il telefono, rispondiâ€Ero ormai un piano sotto quando mia madre, stizzita, si affacciò al parapetto della scala.“Federico, cos’è questa storia?†disse, agitando il cordless.“Quale storia, mà ?†dissi, un po’ stufo.“Ti hanno chiamato a X Factorâ€. Il sacco della spazzatura cadde al suolo con un tonfo secco.Qui i commenti! Commentate in tanti ^w^ Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Snorlax Inviato 13 settembre, 2012 Autore Condividi Inviato 13 settembre, 2012 I casting – Prima parte“E ora spiegami come dovremmo fare con la scuola, forza!†mi urlò contro mia madre.“Ma che ti frega della scuola! E comunque non mi prenderanno, tanto! Non farti questi problemi...â€â€œE se ti prendessero?â€â€œE se mi prendessero... Beh... Non durerei più di una settimana o due. Ce ne sono tantissimi, di più bravi, mo stanno a vedere proprio a me?â€â€œIn ogni caso, dovevi avvertirmi!â€â€œMa tu mi avresti detto di no...â€â€œAPPUNTO!†sbottò lei “Questa cosa è irragionevole!â€â€œNon è irragionevole, Mà !†risposi io, con veemenza “E’ il mio sogno!â€â€œNe avrai solo delusioni†sussurrò lei.“Le mie delusioni saranno tue gioie, non è così?â€Uno schiaffo mi colpì in pieno volto, facendomi male. Con le lacrime agli occhi, mi girai verso mia madre, furibonda.“Ah si? Bene, se pensi questo, facciamo ‘sta pazzia! Ma poi non tornare deluso, e quando a scuola avrai problemi, non sarà mio...â€â€œNo, mà †la interruppi “Io non ho nessuna pretesa. Vado lì e provo, basta. Poi... Poi se non riesco la chiudo lì. E con la scuola che palle, scusaâ€â€œIo ho solo paura che tu ne esca deluso, sia dal punto di vista umano che scolastico...†rispose lei, con gli occhi abbassati.“Non ne uscirò deluso, mamma, perché so che, anche se ne uscissi, avrò provatoâ€â€œVa bene...†sorrise lei “Allora, dove dovremo accompagnarti?â€â€œOh, non molto lontano. Le tre selezioni ufficiali sono a Padova, Perugia e Caserta, quindi potremmo andare in quest’ultima, e...â€Mia madre, sentendo il telefono squillare, distolse l’attenzione. Si alzò dal tavolo della cucina liquidandomi con un “Ne parliamo dopoâ€, e andò a rispondere. Anche questa volta, era per me.“Pronto?â€â€œPronto, Fede...†rispose una voce femminile in lacrime.“Giada? Che succede?â€â€œNon mi hanno presa...â€â€œCome puoi saperlo, ancora dovrebbero chia...â€â€œNo, no†mi interruppe “Hanno già chiamato ogni numero con il prefisso ‘0984’, e tra questi non ci sono io... Mi sono informata or ora...â€â€œMi dispiace...â€â€œAvevi ragione, forse tutto questo non è per noi dueâ€A quelle parole, vacillai. Come dirglielo?“Giada... Ecco...†mi morsi le labbra “Io sono stato chiamato alcuni minuti fa...â€â€œFanculo...â€Fine. Telefonata chiusa in faccia. Probabilmente sapere che io fossi stato considerato più di lei, lei che era considerata sempre tra le migliori cantanti della nostra piccola scuola, le aveva fatto male. Però quel comportamento mi stupì, e non poco, a quel tempo: era una mia amica, come io lo sarei stato per lei, lei sarebbe dovuta essere contenta per me. Si era davvero comportata come una fottutissima stronza.Mi avviai, deluso e molto incazzato, verso la cucina, dove mi aspettava mia madre, pronta a confermare la nostra partenza per Caserta il dieci luglio.Ai casting vi era meno gente che alle selezioni, ma, se possibile, ancor più strana. Conoscevo il meccanismo: alle selezioni sceglievano persone bravine, ottimi cantanti oppure fenomeni da baraccone, per far divertire il pubblico. Tutto per l’audience, tutto per il successo. Mi confortai, però, pensando che anche loro, per quanto potessero, in seguito, essere prese in giro, si sarebbero ritagliate il loro attimo di fama.Anche questa volta ero un numero, anche se relativamente basso. Ci presentammo prestissimo ai tendoni allestiti per quello show alle prime luci dell’alba, ma nonostante questo risultai essere già il sessantunesimo. Ci vollero altre due ore, però, per iniziare a vedere la gente arrivare.Lo sapevamo, avevamo visto le loro ombre: il pubblico e i giurati erano pronti ad accoglierci. I giovani talenti iniziarono a solcare il palco, uno dopo l’altro, uscendo talvolta con sorrisi, talvolta piangendo. Fu intorno al ventesimo candidato che conobbi una persona per me tuttora speciale.Ero seduto con Marco e mia madre in un angolino appartato, loro due intenti a farmi svagare, io completamente assente e immerso nei miei pensieri. Nella mia mente riuscivo solo a visualizzare i versi della canzone che avrei cantato. “Easy but madnes... Leavin’ all control...â€â€œ...e guarda, Federico†continuava a dire mia madre “Appena torniamo a casa, se ti prendessero, dovremmo assolutamente andare a comprare qualche vestito decente a Cosenza, non puoi sempre presentarti vestito in modo sportivo, ci vuole eleganzaâ€A quelle parole, vidi un ragazzo biondo seduto accanto a noi voltarsi e guardarmi intensamente. Io non riuscii a fare altro che un semplice e stupido sorrisino. Ad un certo punto, mi parlò.“Ehm... Scusate se vi disturbo, ma... Siete calabresi?â€â€œSi, perché?†rispose Marco, perplesso.“Oh, salve! Sono Alex De Stefano, sono anch’io delle vostre partiâ€â€œAh, di dove?†chiese mia madre, gentilmente,“Sono di Diamante†rispose lui, sorridendo, e si rivolse a me “Che numero sei?â€â€œSessantunoâ€â€œSiamo vicini, allora. Sono il Settantaâ€â€œPerché sei venuto qui?†chiese, allora, Marco.“Boh... Stavo a Cattolica in vacanza, e ho provato.. Ancora... Voi?â€â€œNo, noi siamo con lui†rispose mia madre indicando me.“Anche io sono qui per gioco†risposi, con un sorriso stentato.“Beh, tu sei ancora giovane e avrai ancora tempo†mi sorrise “Io ho provato già altre due volte, ma non ce l’ho mai fatta. Adesso ho venticinque anni e... Mah, vediamo se st’anno è la volta buona, co’ gli overâ€â€œSessantuno!â€Qui i commenti! 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Snorlax Inviato 18 settembre, 2012 Autore Condividi Inviato 18 settembre, 2012 I casting – Seconda parteNella sala riecheggiò il mio numero. Mi alzai, sorridendo a mia madre e Marco, e mi diressi verso la porta del backstage, seguito da loro. Lì dietro, trovai una giovane ragazza in lacrime, che urlava, straziante: “Non mi vogliono! Non mi hanno presa!â€. E lì a ricadere in singhiozzi. E proprio in quel backstage, Cattelan, il presentatore.“Oh, bene, ciao!†mi sorrise, seguito dalle telecamere “Il tuo nome?â€â€œFedericoâ€â€œE loro chi sono? Tua madre e tuo fratello?â€â€œNo, mia madre e un mio amico...â€â€œBene, è il tuo turno, forza! Fatti coraggio e dimostra ai giudici di avere il Fattore Xâ€Salii la scaletta in ferro per raggiungere il palco, e lì fui abbagliato dalle luci e dai flash di alcuni telefonini. Mi piazzai al centro della sala e guardai la giuria, mormorando un timido “Salve...â€â€œOh, ciao†sorrise subito la Ventura “Qual è il tuo nome?â€â€œMi chiamo Federico Di Sarno, e vengo da Cosenzaâ€â€œBene, Federico, cosa ci canti?†chiese Arisa, giocherellando con la penna in mano.“Madness, dei Museâ€â€œUna canzone abbastanza difficile. Bene, vai†mi incoraggiò Simona.“I can't get these memories out of my mindAnd some kind of madness has started to evolve. I, I tried so hard to let you goBut some kind of madness is swallowing me whole, yeah I have finally seen the light And I have finally realized What you mean. Ooh oh oh ooh.And now, I need to know is this real loveOr is it just madness keeping us afloat? And when I look back at all the crazy fights we hadLike some kind of madnessNow I have finally seen the light And I have finally realized What you meanâ€â€œOh, bene†esclamò Arisa alla fine della canzone “Direi di passare alla votazione... Simo?â€â€œMi piaci molto†sorrise lei, e a seguire uno scroscio di applausi “Per me è sìâ€â€œHai una voce particolare†commentò Elio “Non sei un campione negli acuti, ma hai qualcosa di interessante, quindi direi di andare avanti e vedere quello che sai fare. Per me è un sìâ€â€œMorgan?†chiese, allora, Arisa.“Vorrei sentirti in italiano, secondo me, renderesti meglio di quanto hai reso oggi. E hai già dato tanto. Hai un qualcosa di interessante: è un sìâ€A quelle parole, mi vennero le lacrime agli occhi: ero ai bootcamp, ero passato. Non riuscivo a crederci. Avevo finalmente trovato il senso alle parole che Marco mi aveva sbattuto in faccia settimane prima, e ne ero felice. Si, avevo torto.Certo, dai casting alla fama c’è molta strada, però avevo già superato le mie stesse aspettative, e la cosa mi piaceva. Avevo come una grossa bolla in testa, che mi faceva sentire gonfio di me stesso. Una sensazione che non avevo mai provato, e che mi fece sentire male. No. Non dovevo, non potevo montarmi la testa, non ne ero nelle condizioni adatte. Solo i casting, avevo passato solo i casting.“E ora io†affermò l’ultimo giudice “Il mio parere è ininfluente, hanno detto tutti gli altri giudici, e aggiungo che, fino ad ora, per me tu, oggi, sei stato il migliore. Mi pare scontato che sia un siâ€Le parole di Arisa mi fecero portare la mano ai capelli, commosso, mentre il resto del pubblico applaudiva. Applaudiva me. E ancora sentire la bolla d’aria in testa, l’emozione. Come ubriaco, barcollai sul palco, mentre la folla mi incitava. Ecco, era questa la disgrazia di questo tipo di esperienze: farti sentire un Dio per pochi attimi, e poi sbatterti via dalla celebrità a spintoni, in attesa di altri migliori di te.“Quattro si!†esultò la Ventura, dal banco della giuria “Ci rivediamo a Milano!â€Scesi dal palco in lacrime, lacrime di gioia, ma allo stesso tempo amare. Marco mi saltò al collo, e mia madre si portò una mano agli occhi, visibilmente commossa; così, mi fecero dimenticare anche solo per un attimo di quanto fossi stato stupido a pensare di essere già arrivato alla meta.“Complimenti, Federico†sorrise Cattelan “Allora ci vediamo a Milano?â€â€œDi certo†replicai, senza ormai più saliva.Appena uscito dal backstage, incontrai Alex, ancora in attesa.“Come è andata?â€â€œSono stato preso†sorrisi, con gli occhi lucidi.“Bravissimo!†si complimentò lui “Adesso vediamo un po’ di fare qualcosa di buono anche io...â€â€œSpero di incontrarti di nuovo ai bootcamp†dissi, stringendogli la mano.“Si, lo spero anche io. Lo spero anche io...†replicò, amichevole.Vidi nei suoi occhi un po’ d’invidia. Io ce l’avevo fatta, lui era ancora al suo terzo tentativo. Mettendomi ora nei suoi panni, gli darei ragione. Non è bello vedersi superare da un ragazzino alla sua prima esperienza, è piuttosto frustrante. Speravo, in quei giorni, che anche lui fosse passato, ma non ebbi più notizie. Così, giunse il caldo di agosto, e con esso il tempo dei bootcamp, il mio secondo traguardo raggiunto.Non ricordo più se io abbia sentito, in quei giorni, la mia amica Giada, ma ricordo di non averla vista più fino alla fine della mia avventura. Marco mi parlò, un giorno, di quanto lei fosse delusa dal suo mancato passaggio ai provini, e di conseguenza, alla sua mancata apparizione davanti alle telecamere, il suo desiderio più importante.Sta di fatto che il cinque agosto, di sabato, partii per Milano. Abituato al mio piccolo paese, la metropoli mi sembrò disumana, mi resi conto di cosa ci fosse oltre il mio piccolo mondo, ma non riuscii ad ammirarne molto, perché l’indomani, finalmente, arrivò l’ora dei bootcamp. Un altro passo per la fama.Qui i commenti! Commentate in tanti ^w^ Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Snorlax Inviato 23 settembre, 2012 Autore Condividi Inviato 23 settembre, 2012 I bootcamp – Prima parteLa struttura di Milano per i bootcamp era completamente diversa dalle altre. Forse semplicemente per il fatto di vederla con occhi diversi, più consapevoli. Meno timorosi. Perché essere arrivato lì era un traguardo, semplicemente, e forse anche per il minor caos destinato sempre di più a diminuire, di eliminazione in eliminazione.Poche settimane prima avevo passato la fase delle audizioni, e mi era stato comunicato il regolamento dei bootcamp: avrei dovuto preparare una canzone prestabilita e uguale per tutto il resto del gruppo di noi “under uominiâ€, se di uomini si possa parlare, per una breve fase a cappella. Successivamente, se avessi passato il turno, avrei cantato una canzone a piacere, per poi arrivare alla scelta finale, con una prova a sorpresa.Ebbene, la canzone assegnatami era “La Malinconia†di Luca Carboni. Una canzone a me sconosciuta, fino a quel momento, ma tirai un sospiro di sollievo: avrei potuto portare con tranquillità una canzone in inglese alla fase del provino senza che Morgan si inalberasse per il fatto di non avermi mai sentito cantare in italiano.La sala era ormai piena, e tutti i provinanti sfilavano nervosamente sul tappeto rosso. Riconobbi alcuni volti già intravisti ai casting, primo tra tutti Alex, che però non mi notò. Ero felice che fosse passato: meritava un’opportunità , dopo tutti quegli anni. I bootcamp iniziarono dalle “under donneâ€, che dovevano esibirsi in “Come foglie†di Malika Ayane. Notai una sostanziale differenza nelle reazioni delle persone uscite sconfitte: alcune si lagnavano come matte, scuotendo la testa convulsamente, altre semplicemente accettavano la sconfitta a testa alta, con la felicità di essere almeno giunte fino a quel punto.A metà mattinata arrivò il turno degli “Overâ€, che si dovettero esibire in “One†degli U2. Istintivamente, li invidiai. Amavo quella canzone alla follia, e mi sarebbe piaciuto cantarla, ma tornai subito sui miei passi, temendo sempre la reazione di Morgan.Fu verso mezzogiorno che vidi Alex uscire vittorioso dalla porta, e decisi di avvicinarmi.“Ehi...â€â€œOh! Tu devi essere Federico, mi ricordo!†sorrise “E’ un piacere vedertiâ€â€œAnche io sono feliceâ€â€œBravo, ora io sto abbastanza eccitato, saiâ€â€œSei passato?â€â€œPorca miseria, si, ce l’ho fatta. E a questo punto, fanculo a tutti quelli che mi remavano controâ€â€œMi fa piacere†sorrisi.“Vabbé, dai, ora ti lascio stare, mò tocca a te, no?â€â€œTra un po’...â€Il mio turno arrivò un quarto d’ora dopo, insieme ad altri ragazzi probabilmente più grandi. Salimmo sul palco incoraggiati da Cattelan, e ci ritrovammo in una enorme sala vuota, con davanti i soli giudici.“Benvenuti, ragazzi†iniziò Elio “Prima di tutto, complimenti per essere arrivati qui. Ma adesso non è ancora arrivato il momento della gioia. Dovete cantareâ€â€œIniziamo†ci incitò la Ventura “Per voi, “La Malinconia†di Carboni. Vogliamo sentire solo il ritornello, ok? Potete partireâ€Il primo ragazzo del mio gruppo iniziò a cantare con una voce un po’ stridula, che mi disturbò immediatamente, mentre il secondo intonò la canzone con un tono particolare, un po’ soul, con dei piacevoli acuti. Dopo, toccò a me. Cercai di dare il mio meglio concentrandomi sulla comunicatività , una dote che mi è sempre stata attribuita. L’ultimo ragazzo cantò la canzone abbastanza bene, in modo pulito e molto simile, forse troppo, alla canzone originale.“Bene. Dateci alcuni minuti†sorrise la Ventura. I quattro giudici si misero a parlottare lentamente, senza farci intendere nulla di cosa volessero. L’attesa su quel palco era snervante. Non osai voltarmi verso gli altri ragazzi, mordendomi le labbra convulsamente.“Bene, ragazzi†ci richiamò all’attenzione Morgan.“Faccia un passo avanti Karel Tomaschek†affermò Arisa “Bene come sempre, sei passato. Complimenti, hai una bellissima voce...â€â€œGrazie mille†disse lui, con un forte accento polacco o giù di lì.“Ora venga avanti Aurelio Fancini†esclamò Morgan, per poi fermarsi un attimo a riflettere.“La scorsa volta l’avevamo detto: hai una bella voce, ma ogni volta che canti, sembra che tu voglia emulare la canzone stessa, con lo stesso tono del cantante, le stesse variazioni... Guarda, io ti consiglio di tornare a casa e studiare un po’, trovare una tua identità . Per ora è no...â€â€œVa bene così†sorrise il ragazzo, visibilmente deluso.“E ora Federico Di Sarno e Davide Predolin†continuò Morgan “La scelta è stata difficile, ma abbiamo deciso di farvi passare. Federico è stato abbastanza intonato, a parte una lieve imprecisione, e vorrei ancora sentirlo meglio per guardarne le potenzialità , mentre Davide non ha replicato il fantastico provino precedente, ma penso che questo sia un incidente di percorso, vero? Bene, andate pureâ€Uscii dalla porta un po’ amareggiato. Ero passato, si, ma con la penalità , e mi dava fastidio. Anche più di non passare. Si, ammetto tuttora che questo fosse strano, ma non ho mai tollerato la pietà , la compassione. Inoltre, quelle parole avevano fatto sfumare il mio sogno di passare al turno finale. Tornai in sala con il morale a terra, ma decisi di non dire nulla né a mia madre, né ad Alex, che mi aspettavano febbricitanti.“Allora?†chiese lei.“Si, sono passato†sorrisi “Adesso devo ripassare un po’ la mia prossima canzoneâ€Mi sedetti e mi misi le cuffie dell’iPod, alzando il volume al massimo. Non avrei voluto più sentire voce umana per almeno un’altra ora.Qui i commenti! Commentate in tanti ^w^ Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Snorlax Inviato 29 settembre, 2012 Autore Condividi Inviato 29 settembre, 2012 I bootcamp – Seconda parte1. Bootcamp – Seconda parteFu mia madre a risvegliarmi dal mio “sonno musicaleâ€, e ad incitarmi ad andare a fare i provini. Mi alzai di soprassalto, mi detti una sistemata ai capelli, per quanto possibile, e andai verso la porta del backstage.“Oh, ciao†mi salutò Cattelan con un ampio sorriso “Sei pronto?â€â€œEh...†mormorai.“Immagino sia un momento particolare. Su, forza, vai!â€Salii lentamente la scaletta in ferro del palco, e mi presentai davanti alla giuria. Solo io e loro.“Ciao, Federico†sorrise la Ventura “Cosa ci canti?â€â€œWhat do you want from me?†dissi “Dei Pink Floydâ€â€œAdoro questa canzone†sorrise Morgan “Forza!â€Chiusi gli occhi e aspettai la base, con il cuore a mille. Mi concentrai e iniziai a cantare al meglio possibile. Cercai di dimenticare per un attimo le parole di Morgan al precedente turno, e pensai solo alla mia voce. Io e il microfono. Io e una canzone magnifica.“As you look around this room tonightSettle in your seat and dim the lightsDo you want my blood, do you want my tearsWhat do you wantWhat do you want from meâ€Mi sbloccai immediatamente, alla fine del primo verso. Mi sembrò come se un qualcosa si fosse sciolto proprio dentro di me. Partii con il refrain, e poi ancora la strofa, per arrivare alla brevissima frase ritornello “What do you want from me?â€. Amavo questa canzone proprio per l’assenza di uno schema convenzionale, senza quei ritornelli cantabili quando vai in macchina, ecco. Questa canzone, se cantata, deve essere cantata dall’inizio. E tutta.“You can lose yourself tonightSee inside, there is nothing to hideTurn and face the light…What do you want from me?â€La musica cessò, e con essa cessai il mio canto. La giuria non faceva trapelare nessuna emozione, e questo mi faceva fremere.“Bene...†iniziò Arisa “Per passare questa fase dovrai ottenere quattro si, lo sai, vero?â€â€œSi†affermai, con il cuore in gola.“Sei ad un si, allora†sorrise lei “Non conoscevo bene la canzone, ma la tua interpretazione è stata davvero fantastica. Penso di aver inquadrato un tuo genere, un tuo stile, e mi piaceâ€â€œFacciamo due si†continuò Elio “Non vedo perché non farti passare, sei bravo, canti bene. Non se una di quelle persone con una personalità forte, ma io voglio il canto, l’intonazione. E questo ce l’haiâ€Sorrisi nervosamente. Ecco arrivare l’altro problema: la poca personalità . Avevo da sempre temuto questo giudizio, ed era arrivato.“Ti voglio contraddire, Elio†disse, però, Morgan, a un certo punto “Questo ragazzo penso sia solo timido, ma potrebbe avere una personalità ancora celata. E, inoltre, hai un gusto musicale molto raffinato, e mi piace, quindi siâ€â€œLo sai che il mio giudizio è positivo†sorrise la Ventura, infine “Mi sei sempre piaciuto, e continui a farlo. Ci vediamo alla prova finaleâ€Non potevo credere alle loro parole. Ero... Ero passato. Ce l’avevo fatta. Adesso mi aspettava la parte, forse, più difficile. Uscii dalla porta praticamente sconvolto, tanto al punto che mia madre credette io fossi stato eliminato. Mi sedetti piano sulla sedia, e boccheggiai.Ripensai a quando pensavo uscissi alle preselezioni, e invece ero arrivato alla parte finale dei bootcamp. Non avevo più parole per dire quanto fossi stato stupido quando, mesi prima, avevo tentennato al mandare quella mail.Non tutto, però, può sempre finire bene. Mi resi conto di quanta fortuna avessi avuto a passare quel turno quando Alex venne eliminato.Ci salutammo al calar del sole, lui sarebbe subito tornato a casa, felice, comunque, di essere arrivato fino a quel punto.“Alla fine, forse non sono fatto per queste cose...â€â€œNon dire così, dai†cercai di sforzarmi a sorridere.“No, è così. Ho sempre pensato d’essere chissà che voce, ma alla fine so’ na pippaâ€â€œNon è vero... E poi puoi riprovarci...â€â€œE fare quattro. No, davvero... Ci sono novantamila persone ogni anno, ormai, e sono rimasto tra gli ultimi duecento circa. A me sta beneâ€â€œCome vuoi...†acconsentii.“Ci rivediamo. Spero tardi†mi salutò, facendomi l’occhiolino.Così, restammo soli io e mia madre, in attesa di scoprire in cosa consistesse l’ultima prova.La notizia arrivò sul tardi. Si sarebbe trattato di una prova a cappella di una canzone a scelta su una lista da portare in hotel per la notte.Tornato, diedi uno sguardo, e mi caddero subito gli occhi su una canzone a me affine. Una canzone con cui avrei potuto dare molto: “Turning Tables†di Adele. Si, avrei provato con quella.Studiai tutta la notte, ripetendo il testo e studiando delle variazioni. Ringraziai di non essere un gruppo vocale, perché in quel caso avrebbero dovuto lavorare molto di più, ma allo stesso tempo sentii la mancanza di qualcuno vicino a me, ad aiutarmi.Il mattino dopo mi ripresentai al grosso stabile dei bootcamp con il foglio delle parole in mano, e passai alcune ore a ripetere la canzone, fino a quando arrivò il mio turno.Camminando, vidi la sala ormai svuotata, eravamo rimasti in una ottantina, molti di meno rispetto alle audizioni e anche al giorno precedente.Entrai sul palco con meno tensione rispetto ai giorni precedenti.“Oh, bene, buongiorno†mi accolse la Ventura “Cosa hai scelto?â€â€œTurning Tables di Adele†dissi.“Vai†si limitò a dire lei.Cantai con il cuore in gola, cercando come al solito di puntare sull’emozione, ma tentai qualche virtuosismo con la voce. Non riuscii a scorgere i volti della giuria, e di conseguenza i loro pareri. Ero completamente preso dalla canzone, che fluiva dalla mia bocca velocemente.“Bene, va bene così†mi stoppò Arisa “Bravo, puoi andareâ€Scesi la scaletta del palco un po’ stranito. Era stata una esibizione molto veloce, direi. Uscito, mi misi ad aspettare la scelta finale. Passò poco più di un’ora, e mi richiamarono sul palco insieme ad altri ragazzi.Appena fummo tutti davanti alla giuria, Arisa iniziò a parlare.“Bene, ragazzi. Siamo arrivati al momento decisivo. Voi siete il primo dei tre gruppi di ventiquattro elementi che si contenderà l’accesso agli Home Visit tra qualche minutoâ€Mi voltai, guardando le persone con cui era legato il mio destino: vidi molti volti noti dei casting e persone, naturalmente, incontrate il giorno prima, ma con cui non avevo mai parlato, tra cui Karel, il ragazzo che aveva passato con me il primo turno.“Bene, il vostri gruppo proseguirà la corsa†disse, ad un certo punto, Morgan.Tutti si esaltarono e si abbracciarono, mentre io mi limitai a sorridere, un po’ intimidito da tutto quel caos. Scendemmo dall’altra parte del palco, e Cattelan ci fece dividere nelle nostre categorie.Pochi minuti dopo sentimmo delle urla, e vedemmo dei ragazzi scendere urlando. Anche il secondo gruppo era stato preso, mentre il terzo scese pochi attimi dopo, intristito, andandosene via e commentando la scelta dei giudici con parole poco educate.Subito dopo, il gruppo delle “under donna†rimaste venne chiamato sul palco. Era arrivato il momento. Dei dodici rimasti per ogni categoria, ne restavano solo sei, che sarebbero andati agli Home Visit.Vidi le ragazze scendere dal palco, ma non riuscii a capire quali di esse fossero passate, perché chiamarono noi subito dopo.Ci fecero disporre in fila per tutto il palco, e i giudici iniziarono a chiamare i nostri nomi.“Bene, ragazzi, siamo arrivati alla scelta per gli Home Visit, un grande traguardo, non trovate?†iniziò Morgan “Quindi, quando qualcuno di voi verrà eliminato... Beh, non disperatene, va bene? E’ normale, ragazzi, è normale, e siete comunque l’eccellenza di quest’annoâ€â€œIniziamo con i nomi...†disse Elio “Passa il turno... Luca Castellaniâ€Un ragazzo un sui ventiquattro anni passò davanti e ringraziò i giudici.“Andrea Piccinin†esclamò Simona Ventura, chiamando un altro ragazzo, probabilmente anch’esso al limite dell’età per questa categoria.“Karol Tomaschek†chiamò, allora, Arisa. Avevano preso il ragazzo che stava nel gruppo con me, ne ero felice, stranamente.“Siamo a metà †disse Morgan “Federico Di Sarnoâ€.Io.Mi avevano scelto. Cazzo, cazzo, si! Non potevo crederci, e non riuscii a trattenere le lacrime.Scesi la scaletta un po’ frastornato, e ricevetti i complimenti di Cattelan. Uscii dalla porta del backstage quasi in lacrime. La prima cosa che vidi era la faccia di mia madre, terrorizzata.Qui i commenti! Commentate in tanti ^w^ Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
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