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Pokémon: il tramonto di Fortebrezza


SIlver18

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Ciao a tutti! Da molto tempo ormai sto pensando di aprire un thread dove gestire la mia personale fan fiction. Oggi ho realizzato tutto questo. La storia che andrò a narrarvi è ambientata nella regione di Unima, dove un ragazzo, Silver, vuole scoprire un mistero che ha sparso sangue fra chi ha tentato di svelarlo. A breve aprirò la discussione per i commenti, consigli e critiche che avrete riguardo la mia storia. Gli orari saranno variabili, ma cercherò di mettere i capitoli sempre di mattina, per le undici. Detto questo... buona lettura!

Capitolo 1 

 

“E se volesse solo difendersi? Se davvero meriterebbe la nostra fiducia?” queste domande affliggevano l’uomo mentre camminava, la roccia ancora per metà congelata sotto i suoi piedi, e un oscuro presagio nel cuore. Vicino a lui, il suo pokémon tremava dal freddo, ma continuava a tenere la guardia alta. Intorno a loro, ora si sentiva soltanto il fruscio dei pochi alberi rimasti verdi dopo l’inverno. Poi, tutto d’un tratto, un grido. “Che cos’è stato, Fraxure?” chiese l’uomo al suo compagno. Prima che esso potesse rispondere, il vento gelido ricominciò a soffiare violento su tutta la zona. I due cominciarono a correre, trovarono un nascondiglio sicuro e rimasero lì per altri due minuti. Fuori si sentivano ancora le urla di qualcuno, ma poco dopo si spensero. Fu allora che l’uomo uscì, attento a non farsi vedere. Davanti a lui, vide steso a terra colui che prima aveva sentito gridare di paura. Con uno squarcio profondo in mezzo al petto, riuscì solo ad indicare un punto dietro agli alberi, prima di spirare per l’ultima volta. Fraxure guardò nella direzione verso cui aveva indicato. Anche il suo padrone si avvicinò, e finalmente lo trovò. “Fraxure, guarda. Forse sarà l’ultima volta che lo vedremo.” .

“Dragartigli!” gridò il ragazzo alle spalle del pokémon. La creatura si scagliò rapida contro l’avversario, con gli artigli affilati e cosparsi di luce verde. In un turbine di fumo, la partita terminò con la sua vittoria. “Siete stati davvero bravi, Silver.” disse lo sfidante, facendo rientrare nella poké ball il suo Emboar esausto. “Ti ringrazio, alla prossima.” rispose lui. “Bravo, Druddigon.” disse al pokémon, fiero della battaglia appena conclusa. Il drago ruggì e ricominciò a camminare insieme al ragazzo, verso una nuova sfida da combattere. 

La sua meta non era lontana. Era partito da Boreduopoli appena un’ora fa ed era quasi arrivato. Decise dunque di fermarsi per un po’ all’ombra di un albero lì vicino. Prese fuori dalla tasca della felpa la foto che portava sempre con sé, quella che lo ritraeva con suo nonno da piccolo. “Lo scoprirò, nonno. Ho una promessa da mantenere.” pensò. Silver guardò l’orario e si accorse che doveva ripartire, altrimenti non sarebbe arrivato prima del tramonto. Le abitudini della sua famiglia erano rimaste le stesse.

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