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[Snorlax97] Fanfiction: Pokémon Moon & Stars [Commenti (You don't say!)]


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Pokémon Moon and Stars

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Episodio 7 : Novana, la città  della rinascita!

Vinnie vaga per Saiton. Nonostante la cittadina fosse piccola, il ragazzo non riusciva più ad orientarsi. Scale, scale, scale e un incredibile tanfo. Solo questo nei pensieri del giovane... Ma c’era quella macchia, quella macchia indistinta con il suo porta fiocchi.

Immerso nei suoi pensieri, il ragazzo si rende conto di essere ormai fuori Saiton. La città  si sviluppa completamente sotto di lui, la torre sembra così vicina da poter essere toccata col dito. Ormai il piccolo ladruncolo sembra essere lontano, ma Vinnie riesce a scorgere la sua ombra vicino ad uno sperone di roccia violacea.

“Ora... Ora lo prendo!” pensa il ragazzo “3...2...1...”

“HA!” urla Vinnie per spaventare il ladro, ma le sue grida si perdono nel buio di una grotta e non di una sporgenza della roccia, come invece pensava.

“Oh, cavolo... Ok, calmo... Entriamo...”

Il giovane entra nella grotta titubante. Questa si stringe sempre di più e Vinnie non riesce ormai nemmeno a respirare. Tornare indietro, però, è ormai inutile.

Però... Il tanfo di Saiton è ormai lontano, la roccia viola ha lasciato il posto a pareti lisce e biancheggianti.

All’improvviso… Vinnie viene investito dalla luce.

Davanti a lui c’è Novana, la famosa città  della rinascita! Pochi la conoscono, ma lui si. Lo aveva detto sua madre appena Regina divenne capopalestra.

Novana… Avrebbe voluto vederla da sempre, si era sempre chiesto come fosse in realtà â€¦

Ma… Il ladro! Il Pokémon ladruncolo è fermo davanti a lui e lo fissa con aria di scherno. Il suo simpatico ciuffetto è mosso dal vento. Nella bocca, il portafiocchi.

“Oh... Voleva solo giocare...” pensa il ragazzo.

Zorua si alza, si gira, e facendo l’occhiolino scappa via. Vinnie lo accontenta seguendolo. I due girano per tutta Novana ridendo, fino ad arrivare alla grande terrazza panoramica.

Vinnie annusa l’aria. Da una parte il naso pizzica, stuzzicato dalla cenere che fuoriesce dal Vulcano di Lavinja, dal’altra si incanta all’odore del Giardino di Dawtel, un bosco fiorito che cresce sulle pendici del monte.

All’improvviso il ragazzo sente uno strano tepore sulla spalla. Zorua, con un balzo, ha deciso di aggrapparsi a Vinnie per farlo arrabbiare, ma alla fine non c’è riuscito e si è imitato ad abbracciare il suo nuovo amico.

“Zorua… Potresti ridarmi il mio portafiocchi?” chiede gentilmente Vinnie sorridendo.

Il Pokémon scende dal ragazzo e con aria di sfida, ma con gli occhi che brillano, si piazza davanti a lui.

“Ah, è così?” lo sfida Vinnie “Bene! Se vincessi tu, ti puoi tenere il portafiocchi, ma se per caso vincessi io, tu verrai con me, ci stai?” propone Vinnie prendendo in mano la Pokéball.

“ZO!” esclama Zorua accettando la sfida.

“Bene, vai Torchic!”

Zorua attacca con Finta, ma Torchic la schiva facilmente saltando. Vinnie ordina al Pokémon pulcino di usare Lanciafiamme e la mossa va a segno stancando molto Zorua, che però si vendica e usa Palla Ombra a ripetizione. Torchic viene colpito più volte, ma alla fine il pulcino ha la meglio grazie a Beccata.

“E ora… Pokéball, vai!!!”

Zorua, dall’interno della Pokéball, percepisce una strana sensazione: l’appartenenza a qualcuno. Stranamente, però, non gli dà  fastidio, ma gioia. Si, Zorua ha accettato il suo compito... Il compito che il suo nuovo amico gli ha offerto... E inoltre... Inoltre potrebbe ancora masticare un po’ quel gustoso porta fiocchi! Si, ne vale la pena... Ne vale proprio la pena.

Tlick. La luce si spegne. Vinnie, emozionato, si china a raccogliere la Pokéball, con gli occhi lucidi, quando sente una voce alle sue spalle.

“Vinnie! Che ci fai qui?” esclama Dustin.

“Ehi... Dove eravate? Vi ho cercato... Per tutto il giorno” mente Vinnie.

“Emily sta combattendo contro Regina e non vuole che nessuno la guardi giudicandola… Ma piuttosto credo che abbia paura di perdere… Due Pokèmon d’erba contro dei Pokémon coleottero be... Non mi sembra il massimo…”

“Speriamo vinca...” risponde dubbioso Vinnie.

“Già , ma la vedo davvero dura...” sussurra Dustin.

“Mi sembri coraggiosa, ragazzina!” esclama Regina appena Emily fa uscire dalla Pokéball i suoi due Pokémon “Varcare le porte di una palestra di tipo coleottero con due Pokémon di tipo erba è a dir poco… Da pazzi!”

“Non ti temo, Regina. So di avere poche chance di vincere, ma è anche questa la mia forza! Questi Pokémon così deboli contro i tuoi. Conosco la forza dell’erba: a Praria tutto si basa su questo. Ed è con questa idea che sono cresciuta.” ribatte Emily a muso duro.

“E va bene… Visto che questa è la tua prima medaglia cercherò di venirti incontro. Scegli tra questi due Pokémon” propone la capopalestra.

Regina fa uscire dalle sue Reteball due Pokémon coleottero. Emily è stupita, non aveva detto di venirle incontro? Perché, allora, si trova davanti un Beautifly e un Beedrill? Sono Pokémon molto forti! Titubante, la ragazza sceglie Beautifly, ancora terrorizzata dall’altro poco dopo la spiacevole esperienza di qualche ora prima.

“Bene, potrai usare tutti e due i Pokémon, ma in caso tu perdessi dovrai aspettare due settimane per potermi riaffrontare!” esclama Regina.

“Ma io non posso...” ribatte Emily.

“Sono le regole. Accettale.” La interrompe Regina.

“Ah si? E allora stravolgiamole queste regole!” pensa l’allenatrice sogghignando.

Emily manda in campo Roselia ordinandole di usare Velenopolvere. La mossa si schianta, però, contro il Tornado di Beautifly e si dissolve nel vento. E’ il Pokémon farfalla, adesso, ad attaccare usando Attacco Rapido. Roselia non riesce a reagire alla mossa e cade sgraziatamente al suolo.

Emily è in svantaggio. Il Pokémon avversario è molto veloce. Tenta di giocare il tutto per tutto facendo usare a Roselia la mossa imparata poco tempo prima: Extrasenso. Questa finalmente va a segno, ma è molto debole contro il tipo coleottero, così il Pokémon di Emily non riesce nemmeno a concludere l’attacco e cade a terra esausto dopo un Aereoassalto tanto veloce da sembrare invisibile.

E’ il turno di Chikorita. Regina è decisa a concludere la sfida. Quella ragazzina ha osato troppo. Pazza. Pazza e presuntuosa! Ecco cos’era! Pensava davvero che la grande Regina fosse così debole da farsi battere da due Pokémon di tipo erba?? Beautifly scaglia contro il Pokémon avversario un potente Tornado. O la va o la spacca. Chikorita deve usare l’unica mossa che possa contrastare il Tornado: Foglielama. Ormai il minaccioso vortice è vicinissimo, ma appena prima di schiantarsi sul Pokémon di Emily, quest’ultimo inizia a ruotare velocemente la foglia sulla testa. Il Tornado sembra cambiare fattezze: si è trasformato in un terribile Vorticerba che si scaglia su Beautifly. Una combinazione esplosiva.

Approfittando del momento di caos Chikorita usa sonnifero facendo addormentare il Pokémon farfalla. La rimonta di Emily è incredibile quanto impensabile, anche la stessa Regina sembra spiazzata. Chikorita conclude la sfida con un semplice attacco Azione, quasi a schernire la potenza apparente della capopalestra. Regina è davvero sconvolta, non credeva potesse cadere così in basso. Beautifly, addormentato, non può fare nulla per evitare la mossa.

“Sono entrata nella palestra molto tesa, sapevo di avere poche chance di vittoria. Regina mi ha presentato i suoi Pokémon e mi ha chiesto di scegliere contro chi combattere” racconta Emily dopo la lotta “Io ho scelto Beautifly. Lei mi ha scagliato contro attacchi… Beh, potenti è dire troppo poco! Ma io non mi sono mai scoraggiata, anche quando Roselia è stata messa a terra! Sapevo di avere ancora Chikorita e questo mi ha fatto andare avanti e… Conquistare la Medaglia Arnia!” conclude mostrando la medaglia circolare con l’esagono in mezzo che rappresenta Regina.

“Brava!” esclama Dustin “Onestamente pensavamo che tu non ce la facessi...”

“Ah, grazie, sempre molto gentile!” ribatte Emily irritata.

“Ragazzi…” inizia Vinnie “Vorrei parlarvi…”

“Hai qualche problema?” chiede Emily curiosa.

“No…” risponde il ragazzo “Ho solo un annuncio da fare… Ehm… Io mi sono iscritto ad una gara a Prexis che si terrà  il due Gennaio…”

“Ma è fantastico!!!” esclama Dustin.

“Già , ma… Ecco… Io sono tesissimo, non credo di farcela...”

“Oh, Vinnie, è normale!” risponde Emily confortandolo.

“Giusto! Devi solo allenarti. Adesso hai anche il tuo terzo Pokémon!” le fa eco Dustin.

“Bene, allora…” esordisce Vinnie.

“ALLORA SI PARTE!” grida esaltata Emily.

“Signore… Il piano ha inizio!”

“Bene” risponde una voce roca e misteriosa dal fondo della sala.

“Allora… Prendiamo i cannoni e...”

“Si, si e ricordate… Lo voglio qui!”

“Il Piano Primo, dunque, ha inizio?”

“Date il via all’operazione Celebi… Il primo Pokémon Supremo sarà  catturato!”

Immagini

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Mappa di Holariya Est

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Novana

Nella prossima settimana avrete il primo capitolo speciale

:)

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Voglio essere critico,trovando la foglia gialla nella chioma colorata di uno splendido verde:Vinnie non ha deto agli altri 2 di aver catturato Zorua,bensì ha mentito dicendo loro che li aveva cercati per tutto il tempo...perciò Dustin non può sapere che Vinnie ha un terzo pokèmon (ultime righe)

Comunque,bella parte anche questa :)

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“Signore… Il piano ha inizio!â€

“Bene†risponde una voce roca e misteriosa dal fondo della sala.

“Allora… Prendiamo i cannoni e...â€

“Si, si e ricordate… Lo voglio qui!â€

“Il Piano Primo, dunque, ha inizio?â€

“Date il via all’operazione Celebi… Il primo Pokémon Supremo sarà  catturato!â€

Sbavo...

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Un capitolo bello lungo.... Ho visto alcuni errori, anche se credo che siano semplicemente di scrittura; alcuni di essi sono "immenrso" nelle prime righe, "HA" quando parla Vinnie prima di cercare di prendere Zorua, credo che intendessi dire Ah. Inoltre l'attacco Palla Ombra si scrive tutto in maiuscolo. Non mi sembra di avene visti altri, in bocca al lupo per i seguiti!

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Corretto tutto, a parte "HA!"

Il punto è che "AH!" esprime sorpresa o spavento, ma non la immaginavo molto bene in quel contesto, ovvero cercare di spaventare e darsi la carica. Potevo usare "BU!", ma mi è parso terribilmente ridicolo, quindi ho deciso di usare un innovativo "HA!"

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Pokémon Moon and Stars

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Episodio Speciale: Team Reebath! Un disperato viaggio nel tempo!

Nella notte il bosco si era riempito di persone in divisa viola e nera. Tutti i Pokèmon erano scappati e la Foresta bruna si era svuotata, lasciando spazio a bombe e colpi di cannone. Solo disperazione e musi rigati dalle lacrime. Vite cancellate dal fuoco. Il Barone cammiava lentamente nelle fiamme sogghignando.

Eccolo, il tempio. Tra le fiamme si scorge un bagliore. Basta una sola testata e Terrakion distrugge il cumulo di rocce. Attorno al Barone tutto si consuma, tutto si distrugge, lambito dalle lingue di fuoco.

Il giorno dopo tutto intorno era una foresta morta.

“Cosa?” esclama Vinnie “E questa dovrebbe essere la rigogliosa Foresta Bruna?”

“Ma... Cosa è successo?” gli fa eco Dustin.

“No… Non ci credo… Era… Era un paradiso! E ora…” Emily scoppia a piangere. Lì vicino viveva sua nonna, quando ancora era autosufficiente, e lei amava quel posto, le passeggiate, i Pokémon… quella foresta insieme alla sua fattoria, era il suo mondo: cosa era successo?

“Emily…” sussurra Vinnie incapace di confortarla. I due ragazzi si scambiano uno sguardo intenso. Vinnie scorge negli occhi dell’amica una luce nuova, colma di una profonda disperazione. La maschera da “dura” di Emily si era frantumata, al suo posto solo il dolore.

“Troveremo il colpevole!” dice Dustin cercando sempre di confortare l’amica.

“A che scopo, Dustin?” esclama Emily “Ormai è tutto perduto… Fare giustizia è inutile! Non serve! Ormai la foresta è morta! E’ finita, è perduta!”

“Aspettate...” esclama Vinnie “In realtà ... un modo ci sarebbe...”

“Come?” si stupisce Emily.

“Conosco una leggenda del luogo…

C’era una volta un cavaliere di una regione lontana che arrivò a Holariya e si perse. A quel tempo i contrasti tra le regioni di Holariya erano numerosissimi. Il Re di Prexis sfidò il Re di Auron e vi fu una guerra lunga e sanguinosa. Il cavaliere, vestito di rosso, venne scambiato per un cavaliere di Prexis e stava per essere colpito, quando una luce lo trasportò via e lo fece risvegliare anni dopo nel futuro. Il cavaliere vide la foresta morta e un piccolo Pokémon d’erba accanto a lui. Intorno desolazione, cenere… Il cavaliere venne riportato indietro nel tempo e fermò la guerra sacrificandosi. Quel giorno i due re strinsero un accordo e la foresta tornò come prima grazie a Celebi. Per commemorare il cavaliere e il Pokémon venne costruito un tempietto nella foresta, come a celebrare il Supremo Tempio di Celebi di Johto.

E questo è tutto, il tempio di Celebi c’è ancora adesso!”

“Come?” sussurra Emily impallidendo “E’... E’ per caso una piccola casetta di pietra?”

“Si... Almeno i libri di testo lo definiscono così” risponde Vinnie.

“Allora che stiamo aspettando?” si esalta Dustin “Andiamo!”

“Si!” si riprende Emily.

“Aspettate, però... Sarebbe meglio dividerci! La foresta è grande e noi abbiamo molte cose da cercare. Ci terremo in contatto con il Pokénav” propone Vinnie.

“Ha un senso…” risponde Emily.

“Si, dividiamoci” prende l’iniziativa Vinnie “Dustin verso sinistra, cerca la casa della nonna di Emily; Emily continua per questa strada e cerca il tempio e io vado a destra a cercare i Pokémon fuggiti, ok?”

“Ci sto!” risponde Dustin. Emily si limita ad annuire.

Dustin ha svolto perfettamente il suo compito, andando verso sinistra, ma non ha trovato nulla, solo una magnifica vista verso il vulcano di Lavinja e una parte ancora viva della foresta. E’ in quella che Dustin si inoltra alla ricerca della casa, quando all’improvviso, tra le fronde fitte della vegetazione, appare davanti a lui un Pokémon minaccioso. “Ho violato il territorio di qualche Pokémon... Sono nei guai!” pensa Dustin.

Pochi passi e Shiftry è davanti a lui. Il Pokémon fissa minaccioso il giovane, che non ha altra scelta se non lottare. Dustin non ha nemmeno il tempo di prendere la Pokéball, quando alcuni Nuzleaf apparsi dalla vegetazione lo bloccano.

“Ah si? Prendete questo, allora!” Dustin, con il pollice, afferra un anello al suo anulare. Cerca un po’, finchè trova la piccola sporgenza laterale.

“Dustin, questo è un tipo particolare di Pokeball, in effetti non è nemmeno una Ball, ma ha la sua stessa funzione. Con questa puoi richiamare tutti i tuoi Pokémon e farli uscire facilmente dalla Pokéball per lottare” gli aveva detto la Professoressa Ranja quando lui, a quindici anni, aveva iniziato l’apprendistato di ricercatore “Devi collaudare l‘anello e dirmi se funzioni”.

Dustin l’aveva fatto, ma dopo un po’ comunicò alla professoressa il verdetto: quel cosino non serviva a niente!

Dustin sogghignò pensando a quanto si sbagliasse allora. L’anello era in comunicazione con una sola Pokéball, ma il Pokémon al suo interno aspettava da troppo tempo una lotta. Dustin preme il piccolo pulsante e qualcosa nel suo marsupio inizia a muoversi. Dopo qualche secondo, Beldum è pronto a lottare.

Emily, intanto, si è inoltrata nel folto del bosco alla ricerca del Tempietto.

La ragazza è addolorata, distrutta. La parte di foresta in cui sta cercando è la più colpita dall’incendio. Non c’è nemmeno un Pokémon per io sentiero.

I rami degli alberi sono anneriti, come i tronchi e l’erba e tutto ancora puzza di fumo. Pochi passi colmi di dolore e la testa condusa. Qualche granello di cenere cade sulla sua spalla e le brucia il vestito, dunque l’incendio è recente.

Emily inciampa su qualcosa di caldo e, spaventata, si rialza subito. E’ un Herdier, ormai morente.

La ragazza lo prende in braccio, cercando di curarlo, ma continua il suo cammino.

Fin ora ha trovato solo pochi indizi come cartelli anneriti, pietre come a formare frecce e resti di cannoni. Emily è furiosa, ha capito l’amara realtà : la distruzione è stata voluta da qualcuno.

“Ma come...” ringhia tra i denti “Hanno distrutto tutto... Perché...?”

Ormai nella morsa della disperazione, la ragazza non si accorge del grande cumulo di pietre accanto a lei. Basta un attimo, appena lo vede il panico la assale.

“Oh, no! Il tempio!” esclama terrorizzata. E’ tutto perduto, la sua ricerca non ha senso. Emily cade a terra, stremata, con Herdier sulle gambe. Quest’ultimo, però, percepisce qualcosa nell’aria e, nonostante il dolore, alza la testa e inizia ad abbaiare.

All’improvviso una bagliore avvolge i due completamente.

Vinnie è alla ricerca dei Pokémon, ma all’improvviso è apparso davanti a lui un tizio in divisa viola che lo ha attaccato… E poi un altro… E un altro! Vinnie è stremato. Torchic è K.O, Eevee è quasi esausto e Zorua è avvelenato. Si sente perso, finito come i suoi Pokémon.

“Non ce la fai più eh? E ancora siamo molti!” esclama una recluta vestita in modo diverso dal solito. Da dietro appaiono altre tre reclute che lo bloccano e lo legano.

“No! Che volete fare??? Lasciatemi in pace!!!”

“Che succede???” strilla Emily terrorizzata. Si sente male avvolta in quel bozzolo di luce.

“Bi…” sussurra Celebi.

“Sei… Tu sei… Celebi!!!” esclama rincuorata.

“Bi!”

“Ti prego, devi aiutarmi… il bosco… I miei amici… Aiuto!!”

“Bi!!!” esclama Celebi estendendo l’ immagine in una grotta buia.

“Vinnie?” esclama stupita Emily “Perché sei legato?”

“Mmph… Mmphmph”

“Ti slegherei ma sono immobilizzata!”

Vinnie morde il bavaglio e inizia a parlare “Ho incontvato cevti ceffi di un cevto Team Ree-qualcofa e mi hanno fatto quefto!”

Emily è scandalizzata: vorrebbe aiutare l’amico ma non sa come fare, è in panico.

Celebi, percepite le sensazioni dei due amici cerca di fare qualcosa, ma all’improvviso...

Il bozzolo si rompe, Emily e Herdier cadono a terra sul fango con un tonfo sordo.

“Bii!!!” esclama Celebi sofferente.

“Hanno preso Celebi!!!” urla Vinnie.

“Poveri bambini… Ora vedetela con i vostri genitori quando sapranno che… Avete bruciato la foresta! Ahahaha!!!!!”

“NO!” esclama Emily “Non te lo permetteremo, bastardo!”

“Poveretti… Ma non vi preoccupate… Potete anche non rivedere mai più nessuno!” sentenzia l’uomo sogghignando “Garbodor, distruggi tutto!”

Garbodor inizia a emettere fumo velenoso nella caverna e rende l’aria terribile. Vinnie si sente mancare, ma all’improvviso…

“BIIII!!!!” Celebi si libera distruggendo le corde di acciaio che lo legavano e sconfigge Garbodor con una sola mossa. Tutto si riempie di una fragranza celestiale.

Il piccolo Pokémon si para davanti ai due ragazzi e inizia ad emettere ondate di luce verde. Tutto diventa pace… Tutto rinasce…Celebi ha salvato di nuovo la foresta.

Anche Dustin, dopo aver sconfitto la banda di Shiftry grazie ad un’abile lotta, dall’altra parte del bosco riesce a trovare la vecchia casa della nonna di Emily, precedentemente distrutta dalle fiamme. Proprio davanti a lui questa riprende forma.

Emily slega Vinnie, i due sono finalmente salvi. Celebi volteggia intorno ai due emettendo simpatici versetti. I Pokémon dei ragazzi sono stati curati, anche herdier. Il Pokémon è rimasto accanto ad Emily per tutto il tempo e ha legato particolarmente con la ragazza. Ha sentito in lei ciò che cercava nel suo futuro allenatore. Tutto è di nuovo come doveva essere... O quasi...

All’improvviso da un cespuglio spunta di nuovo l’uomo in viola.

“Pensavate di avermi sconfitto, ma manca ancora molto alla mia fine!” urla ridendo sguaiatamente “Il Barone è stato informato della vostra cattiva condotta e, statene certi, ve la farà  pagare... Ma perché sporcare le sue sacre mani del sangue di due innocenti? Posso farlo io...”

I due ragazzi e Celebi, nel panico, scappano, ma senza rendersene conto all’improvviso si trovano da soli. Hanno corso troppo. Sono lontani l’uno dall’altro, ma non c’è più tempo.

Emily corre. Corre velocemente nella foresta. Sa di non essere più con Vinnie e Celebi, non è più in pericolo, ma la preoccupazione per l’amico e l’adrenalina la fanno correre velocemente.

Accanto a lei, Herdier. Il Pokémon l’ha seguita fino a quel punto, sperando che la ragazza lo catturasse, ma in quei minuti Emily sembrava si fosse dimenticata di lui. Arrivati in una radura, Herdier cerca di attirare l’attenzione della ragazza facendo finta di cadere.

Emily sente un mugolio dietro di lei e si volta.

Non credeva che quel Pokémon l’avesse seguita fino a quel punto, ma questa cosa arrivava a commuoverla: iniziava a volergli bene.

Herdier vede la ragazza avvicinarsi e si rialza, con gli occhi lucidi. Con affetto si posa accanto a lei.

“Si...” sussurra Emily commossa al suo nuovo amico “Vieni con me...”

La ragazza, dopo alcuni minuti, riesce ad orientarsi trovare casa della nonna e Dustin, che intanto ha iniziato a cucinare una zuppa per la cena.

Vinnie, invece, non riesce a capire più nulla e si inoltra ancora di più nel bosco. All’improvviso sente un rombo sopra la sua testa e vede l’uomo in viola fuggire. Poco dopo, accanto a lui appare Celebi. Vinnie è stanco, non riesce più a parlare e a fare nulla e segue il piccolo Pokémon.

Poco dopo l’oscurità  della foresta scompare, con lui il profumo di pino e fiori, e Vinnie viene investito dagli ultimi raggi del sole. Si stende davanti ai suoi occhi una piana sterminata. Per primo vi si vede un paese completamente costituito da un enorme castello ornato da bandiere rosse e gialle, oltre il paese una grande cittadina moderna e, infine, su un alto colle che domina tutta la valle… La capitale di Holariya.

Vinnie lo ha capito. Davanti a lui c’è Prexis, ma…

All’improvviso, un rombo di motori invade la valle, centinaia di veicoli del Team Reebath puntano al giovane coordinatore e a Celebi. Sembra che i due siano spacciati, quando…

Tutto cambia. La foresta scompare, le città  davanti al ragazzo scompaiono, la malvagia organizzazione cessa di esistere e anche quegli ultimi raggi di sole sembrano diventare sbiaditi, tutto si tinge di uno strano color seppia. Vinnie riesce a vedere solo questo. All’improvviso sente delle voci femminili e un colpo sulla testa, così, tutto si fa nero.

Al suo risveglio è già  giorno. Tutto intorno a lui puzza di terra appena bagnata. Quando apre gli occhi si rende conto di trovarsi effettivamente in una grotta.

“Ben risvegliato, straniero” esclama una voce femminile.

“Dove mi trovo?” chiede Vinnie senza forze, cercando di inquadrare bene la donna.

“Sei nel passato, caro mio!”

“Oh.. Cielo…”. Vinnie capisce al volo: Celebi lo ha fatto viaggiare nel tempo e la donna davanti a lui è chiaramente una sacerdotessa. Le aveva studiate tempo fa, alla Scuola Allenatori, ricordava bene la figura di quelle signore avvolte in una toga bianca e verde e con i capelli raccolti, ma di certo quello non era il problema principale!

“Come faccio adesso a tornare a casa?!” esclama Vinnie disperato.

“Calmati” gli risponde la donna “E’ già  successo molte volte che Celebi abbia portato qui qualcuno dal futuro… O dal passato… Certo, se ti avesse portato dal passato sarebbe stato più facile, però, anche così puoi tornare… Spero…”

“Come? Speri? Ma io devo assolutamente tornare!”

“Troveremo subito una soluzione… Adesso ascoltami bene!”

“Si… Ti ascolto…”

“La cattiva notizia è che Celebi non ti può riportare nella tua epoca, è troppo stanco e per riprendersi beh… Dovresti aspettare per un mese circa, ma immagino tu non voglia, vero?”

“Assolutamente no! Io tra due giorni ho la mia prima gara!” risponde il ragazzo.

“Certo, quindi c’è un solo modo: devi passare per il castello, ma arrivarci non è facile. Prima di tutto devi sembrare uno di noi, un ragazzo di quest’epoca. Non ti posso accompagnare io perché il Signore di Prexis ci odia, ha bandito dai confini le Sacerdotesse di Celebi, ma non ti preoccupare, abbiamo un passaggio!”

“Ovvero?”

“I Cavalieri di Dragonite! Grazie a loro possiamo entrare nel regno…”

“E dove li possiamo trovare questi Cavalieri di Dragonite?”

“Ce n’è uno dietro di te!” Esclama una voce maschile alle sue spalle. Vinnie si gira e vede un ragazzo sui vent’anni alto e biondo con i capelli corti, insieme a lui c’è un’altra sacerdotessa anziana vestita, al contrario delle altre, con una tunica verde e fili d’oro. Alla sua vista l’altra si inchina.

“Ragazzo dal futuro, ti presento la Sacerdotessa Madre” sussurra in tono rispettoso la ragazza. Vinnie si alza e si inchina in segno di rispetto.

“Puoi stare calmo, ragazzino” inizia con voce sussurrata l’anziana donna “Non ho mai amato queste forme di rispetto… Piuttosto preparati, devi diventare un Cavaliere di Dragonite al più presto!”

“Come… Diventare un Cavaliere di Dragonite?” chiede Vinnie incuriosito.

“Devi spacciarti per un Cavaliere ed entrare al palazzo” risponde il giovane vicino alla Sacerdotessa Madre.

“Bene, io sono pronto, possiamo iniziare!” risponde eccitato Vinnie.

“Certo, vieni con me!”

I due giovani si avviano all’uscita.

“Mi chiamo Riano e sono un Cavaliere, come puoi ben vedere!” si presenta il giovane “Per tornare alla tua epoca dobbiamo infiltrarci al palazzo ed entrare nel tempio di Dialga, il Pokémon venerato dal Sovrano. Le sacerdotesse sono state allontanate proprio perché veneravano Celebi. Da quella sala invocheremo il Pokémon Leggendario. Però, per far credere che tu sia Cavaliere come me, devo vedere alcune cose…”

“Sono pronto, dimmi cosa devo fare!”

“Bene…” il ragazzo inizia a squadrare Vinnie “L’altezza c’è e anche il fisico, sei magro ma non troppo, sai che ti dico? Potresti essere un perfetto Cavaliere di Dragonite. Ah, ecco, chiaramente devi imparare a conoscere e cavalcare uno di questi Pokémon! Forse però… Possiamo rimediare…”

“Come?”

“Potresti essere il mio nuovo assistente e volare con me sul mio drago, faremmo prima!”

“Mi sembra un’ottima idea!”

“Bene, Sali!”

Vinnie e Riano salgono sul Pokémon, per il coordinatore il viaggio è un vero trauma, ha paura di scivolare, il Pokémon è molto veloce. Sotto di lui, la piana. E’ tutta coltivata e ci sono tantissime persone che vi lavorano, infine, la rocca. Intorno un paese medioevale con case di pietra marrone. Riano plana girando intorno ad una torre, per poi scendere a terra. Sono a circa duecento metri dalla meta.

“Questo è l’approdo più vicino alla rocca, il controllore è severissimo, ma almeno risparmi gli sguardi indagatori della gente...”

“Perché? Cosa ho di strano?”

“Seguimi!”

Riano conduce Vinnie sotto un dirupo.

“Metti questa tunica, e prendi questa borsa, metti dentro vestiti del futuro e quelle sfere rosse e bianche dove voi tenete i Pokémon, hai un coltello?”

“Si…”

“Ok, taglia i bordi della toga e nascondi i capelli in un berretto, li hai troppo lunghi per essere un assistente, stai curvo e cerca di non far vedere il tuo viso, è troppo pallido e nascondi le mani, normalmente i popolani le hanno molto sciupate per il lavoro nei campi.”

“ E… E ora?” domanda preoccupato Vinnie.

“Ora spera che tutto vada bene…”

I due, a questo punto, si dirigono verso la dogana. A quell’orario è veramente affollata, quindi i due passano il controllo solo con alcune domande e lo sguardo scettico del controllore.

All’interno del paese gli sguardi accusatori non mancano, ma Vinnie tiene gli occhi bassi e arriva alla rocca.

“Ora abbiamo un problema” sussurra Riano “Devi cercare di passare il controllo dell’ingresso senza toglierti il berretto finché entreremo nelle sale amiche, è obbligatorio entrare senza e capirebbero che sei diverso da noi…Oppure…”

Vinnie esce dalla fila e segue le indicazioni di Riano, dopo aver fatto circa trecento metri girando intorno alla rocca, Vinnie trova la porta gialla di cui gli aveva parlato l’amico e sussurra la parola d’ordine. E’ entrato nelle sale segrete dei Cavalieri di Dragonite. Ad attenderlo è proprio Riano.

“Mi hai fatto stare in pensiero, non arrivavi mai!” esclama l’amico “Dobbiamo andare al Tempio di Dialga subito dopo la Venerazione di Mezzogiorno, intanto cerchiamo di camuffarti da vero Cavaliere, tanto qui non devi cavalcare Dragonite, no?” spiega Riano facendo l’occhiolino.

Vinnie indossa l’armatura leggera dei nuovi e mette le Pokéball in uno scomparto segreto dell’armatura creato da Riano.

“Ora vai da Maia, ti sta aspettando!” esclama il giovane biondo indicando una donna sui trent’anni che li guarda.

Vinnie va dalla donna.

“Ciao, sono Maia e sono la Dama dei Cavalieri, credo di essere l’unica con un po’ di buon gusto in questo luogo di… Rozzi… Tu come ti chiami?”

“E’ la prima volta che me lo chiede qualcuno… Mi chiamo Vinnie, forse è un nome un po’ strano per voi!” sorride il ragazzo.

“Per me no” inizia Maia “Devi sapere che… Anch’io vengo dal futuro, ma ho deciso di rimanere qui perché... Beh, ho conosciuto una persona e ci siamo amati… Comunque, sono di Kanto, precisamente di Lavandonia... Lui è Mismagius, il mio Pokémon, nella mia città  tutti hanno Pokémon spettro. Mismagius? Dove sei?”

“Miiis” sussurra il Pokémon spettro sbucando dalla parete.

“Che devo fare?” chiede Vinnie.

“Allora, adesso devo farti sembrare un ragazzo di quest’epoca. Qui hanno la carnagione scura perché stanno sempre all’aperto, non come voi giovani d’oggi tutti Computer e PokéPhone!” scherza Maia passando sulla faccia di Vinnie una strana crema puzzolente.

Dopo una mezz’oretta circa Vinnie è pronto ed esce dalla stanza con Maia e Riano dirigendosi verso il Tempio.

“Sai che così stai meglio?” esclama Riano.

“Non è il momento” replica Vinnie teso.

“Il ragazzo non si è ancora visto allo specchio, quella specie di vetro di cui ti parlo sempre, Riano! Vedi Vinnie, qui gli specchi non esistono ancora…” spiega Maia.

La Venerazione è appena finita e i tre giovani arrivano senza problemi al tempio, una enorme sala completamente azzurra con enormi colonne di cristallo e una statua di Dialga al centro, ma all’improvviso...

Un enorme ruggito di un Pokémon squarcia il silenzio della sala. Al centro appaiono alcuni uomini.

“NO!” esclama Riano “Sono Cavalieri di Salamence!”

“Vinnie, scappa e raggiungi la statua, quando arrivi tocca la gemma al centro del petto e chiudi gli occhi pensando al luogo dove vorresti essere!” urla Maia mentre manda in campo il suo Dragonite.

Due dei tre cavalieri sono impegnati nella lotta, ma il terzo è libero…

Vinnie sta per arrivare alla statua, ma a pochi metri dalla salvezza un enorme Salamence si pone davanti a lui.

Nel panico generale, Vinnie commette un grande errore, prende una Pokéball dall’armatura e fa uscire Torchic.

Sembra la fine. I Cavalieri di Salamence cercavano un pretesto per accusare i Cavalieri di Dragonite di essere alleati con le Sacerdotesse e ora… Tutto questo sembra diventare realtà .

Vinnie deve assolutamente sconfiggere quel Pokémon davanti a lui, ma Torchic è paralizzato dalla paura.

“So che ce la puoi fare, amico mio, dobbiamo tornare a casa!” urla il ragazzo, ma il Pokémon pulcino ancora non si muove “Dobbiamo tornare da Emily e Dustin, dobbiamo fare molte gare insieme e vincere tutte le sfide! Ti ricordi?”

Nella mente di Torchic come un flash appaiono tutti i fantastici momenti con il suo pardone, infine, la sua immagine preferita: un leggiadro Blaziken che con le sue mosse di fuoco infiamma la platea di una Gara Pokémon… Si! Torchic DEVE vincere questa sfida e solo dentro di sé può trovare la forza! Forza, coraggio, disperazione e nuove certezze spingono Torchic a fare il grande passo, così, nella luce accecante appare una nuova figura: Combusken.

Una vampata di calore si abbatte sul Pokémon drago, seguita subito dopo da una velocissima scarica di calci. In tutto questo, Vinnie corre e arriva ai piedi della statua, velocemente fa tornare Combusken nella Pokéball, dopo…

La gemma al contatto è calda, pulsa come un orologio con un sordo tic, intorno a Vinnie adesso c’è solo luce. Dalla sala sente un terribile vociare e infine una voce nella sua testa “Non ti preoccupare per noi, ce la faremo”. E’ la voce di Maia. Vinnie non capisce come possa sentirla, ma non è tempo di pensare a quello. Il ragazzo pensa al suo viaggio, ai suoi amici e al punto dove è scomparso, poi… Tutto diventa bianco, di un bianco accecante. Dopo, le voci dei suoi amici che urlano il suo nome: è tornato a casa.

Immagini

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Wow, è stato davvero emozionante! E' molto lungo, proprio come un capitolo di un libro...Bell'idea quella di un viaggio nel passato, eseguito con i due pokemon che hanno il potere di controllare il tempo. Ben fatto, anche se ho intravisto uno o due errori, di scrittura, niente d'importante!

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MisteryPooké: No, non manca nulla, questa parte sarà  chiarita in seguito. Ho scelto di lasciare alcuni "buchi" nella serie, per poi presentare i personaggi in seguito. Un altro buco è presente, per esempio, tra il capitolo 3 e 4, quando Dustin lascia Vinnie da solo. La sua scelta all'inizio è narrata dal punto di vista di Eevee, ma sarà  Dustin, nel capitolo 4, a precisare la situazione.

La "scomparsa" di Ranja è legata ad un avvenimento particolare, legato alla trama fondamentale del racconto, non ancora svelata...

Trama collegata ma nascosta in certi punti da svelare in un futuro prossimo, mi piace!
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Me ne sono accorto, e finchè serve a migliorare va anche bene.

Non avevo visto il commento :)

Io penso che ogni cosa che implichi un coinvolgimento personale nella vicenda sia un miglioramento. Nella scrittura, come dico sempre, si deve essere sempre creativi, fantasiosi, ma soprattutto coinvolti personalmente.

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