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[Snorlax97] Fanfiction: Pokémon Moon & Stars [Commenti (You don't say!)]


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Non avevo visto il commento :)

Io penso che ogni cosa che implichi un coinvolgimento personale nella vicenda sia un miglioramento. Nella scrittura, come dico sempre, si deve essere sempre creativi, fantasiosi, ma soprattutto coinvolti personalmente.

Certo, capisco cosa intendi. Non fa niente se prima non l'hai visto, sappi che quando sono connesso ho una scheda internet sempre aperta qui in Poesie e FF.
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Certo, capisco cosa intendi. Non fa niente se prima non l'hai visto, sappi che quando sono connesso ho una scheda internet sempre aperta qui in Poesie e FF.

Mi fa piacere venire a sapere del'esistenza di persone come te che confidano ancora così tanto nel potere della scrittura ^^

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Mi fa piacere venire a sapere del'esistenza di persone come te che confidano ancora così tanto nel potere della scrittura :)

Non sai quanto sono contento io che PM offra ai lettori e agli scrittori questa sezione bellissima, anche se non è quella che riscuote più successo, purtroppo.
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Non sai quanto sono contento io che PM offra ai lettori e agli scrittori questa sezione bellissima, anche se non è quella che riscuote più successo, purtroppo.

Questo è normale. Ormai il valore della lettura si è quasi completamente perso, mentre io penso sia fondamentale per l'uomo... Leggere non può che far bene,non è mai una perdita di tempo, ma ormai sono in pochi a capirlo...

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Questo è normale. Ormai il valore della lettura si è quasi completamente perso, mentre io penso sia fondamentale per l'uomo... Leggere non può che far bene,non è mai una perdita di tempo, ma ormai sono in pochi a capirlo...

Purtroppo è vero, credo che nella discussione che voglio creare inserirò ancora questo proposito. Mi domando sempre: Perchè non capiscono il valore di un libro? Un gioco è bello si, ma non è paragonabile ad un libro vero!
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Pokémon Moon and Stars

3t340.jpg

Episodio 9 : La prima gara! [Parte seconda]

“Auguro un buon proseguimento ai ragazzi, salga la prima delle otto coppie che si sfideranno!” esclama il giudice Kinnigun.

I primi due sono dei ragazzi: sono presumibilmente del luogo, in quanto hanno un accento particolarmente marcato. La sfida è decisamente tranquilla, alla fine vince il ragazzo un po’ più robusto e alto, con i capelli biondi e gli occhi verdi.

Dopo questa sfida, è il turno di Tobias. Il ragazzo deve affrontare una coordinatrice e il suo Gloom.

“Furret, tocca a te!” esclama il nostro amico, ordinando in seguito l’attacco Comete.

Gloom contrattacca con Velenpolvere, creando un particolare gioco di luci nella sala che fa immediatamente perdere punti a Tobias. L’attacco, però, non va a segno grazie all’attacco Protezione ordinato dal giovane coordinatore.

Dopo alcuni attacchi i due ragazzi sono in una situazione di stallo. I cinque minuti sono ormai quasi passati e l’ultima azione potrebbe rivelarsi decisiva. Gloom inizia ad attaccare con Profumino, per poi fendere l’aria assorbendo la luce: si sta preparando per un Solarraggio. Tobias è nei guai: sa di non poter usare più protezione, in quanto l’ha già  usata diverse volte. Deve agire subito.

Basta un attimo: un raggio di sole illumina il volto del coordinatore e la sua mente: sa cosa fare.

Vinnie, dai camerini, è stupefatto quando vede Furret dirigersi verso il Pokémon nemico. Questo, con un balzo, si posiziona esattamente su Gloom, coprendo con la sua ombra il sole e, successivamente, usando Comete. Il Pokémon è esausto: Tobias ha superato la prova.

Dopo altre due sfide è il turno di Vinnie. La sfidante che si trova davanti è una ragazza sui diciotto anni. Questa manda in campo Mienfoo. Vinnie è teso: quel Pokémon è avvantaggiato sia su Zorua che su Eevee: cosa fare?

Il ragazzo non ha scelta, fa uscire Zorua dalla Pokéball. Il nemico attacca subito con Colpo Basso, ma il piccolo Pokémon riesce ad evitarlo saltando. Quest’ultimo, poco dopo, colpisce il nemico con Attacco Rapido. Si, Vinnie ce la può fare, ne è convinto.

Mienfoo attacca con Fossa e riesce a colpire Zorua che, spaesato, perde lucidità  e permette al Pokémon nemico di attaccarlo un’altra volta con Colpo Basso. La mossa va a segno e il piccolo Pokémon volpe risente particolarmente dell’attacco. Per Vinnie è tempo di usare l’asso nella manica del piccolo Pokémon.

Zorua si riprende e riesce a contrattaccare Breccia di Mienfoo con Bruciatutto, colpendo il Pokémon di tipo lotta in pieno petto. E’ un brutto colpo per Mienfoo, che sembra aver perso in un attimo la lucidità  acquisita negli attacchi precedenti.

E’ il turno di Vinnie: deve concludere la lotta. E’ in svantaggio, non può lasciarsi sfuggire questa occasione. Zorua usa Attacco Rapido. Il tempo scorre velocemente, sta per scadere.

Cinque... Zorua corre, deve arrivare a Mienfoo a tutti i costi... Quattro... Si, eccolo! Zorua è quasi arrivato... Tre... Ancora un piccolo sforzo... Due...

Zorua colpisce Mienfoo. Il Pokémon cade a terra proprio allo scadere del tempo, senza lasciare il tempo a Vinnie di guardare il tabellone.

“La parola a Luke Kinnigun!” esclama il presentatore.

“Zero giudizi!” esclama il giudice decidendo di lasciare invariata la situazione.

La ragazza ha trenta punti su cento, ma Vinnie ne ha trentasette. Ha vinto.

Il ragazzo è passato al turno successivo, ai quarti di finale, dove la gara culmina con la “Sfida dei Cinque”. Ad aspettarlo è la lotta con un ragazzo e il suo Kadabra. Per Vinnie è facile vincere, bastano due attacchi di tipo buio e l’avversario è già  esausto. D’altra parte Tobias riesce anche a qualificarsi senza particolari difficoltà , sconfiggendo il Cubone dell’avversario in poco tempo.

La prima semifinale è disputata da Tobias e Furret contro un coordinatore con il suo Luxio. Vinnie si appresta a seguire la lotta del suo nuovo amico, quando viene fermato da una ragazza.

“Ciao” gli dice questa.

“Ciao...” risponde Vinnie imbarazzato.

“Mi chiamo Celeste, sono... Sono la tua prossima avversaria...” sentenzia lei con voce calma e timorosa.

“Piacere di conoscerti, mi chiamo Vinnie” risponde il ragazzo. La figura davanti a lei è una ragazzina della sua età  vestita di bianco, con i lunghi capelli castani gli occhi grigi. A Vinnie sembra una ragazzina del tutto anonima, ma conosceva la sua potenza. Aveva seguito una sua lotta precedentemente e aveva potuto ammirare la grazia del suo Cherrim, mentre compieva cerchi perfetti in cielo con Petalodanza e ne era rimasto estasiato.

I due parlano un po’ prima della lotta. Vinnie viene a conoscenza della provenienza della giovane, ovvero la metropoli di Hoennapolis, nell’ovest di Holariya e molti altri particolari, come l’amore per i Pokémon teneri e la coraggiosa scelta di partire da sola. Vinnie è tentato di proporle di continuare il viaggio con lui, ma rabbrividisce al solo pensiero della rabbia di Emily a riguardo.

Qualche minuto dopo i due ragazzi sono in campo. Vinnie vuole vincere, nonostante la simpatia per la ragazza davanti a lui: Tobias ha passato il turno e deve farlo anche lui! Vuole sfidare quel ragazzo, assolutamente!

Vinnie e Zorua contro Celeste e Cherrim.

Quest’ultimo, velocissimo, attacca con Semebomba, colpendo in pieno Zorua. Questo attacca con Finta, creando un simpatico balletto attorno al malcapitato Cherrim, che viene colpito subito.

La lotta è dura, in alcuni momenti Vinnie crede di non farcela, ma è ancora in vantaggio. Cherrim sembra essere assopito e Celeste appare contrariata. C’è qualcosa che non va.

Vinnie è pronto a concludere. Una Palla Ombra ed è tutto finito, quando...

Un raggio di sole fende le nuvole. Poi un altro, e un altro ancora. Cherrim inizia a trasformarsi. Si schiude. Il suo piccolo corpo rosa inizia ad illuminarsi e una marea di petali invade l’arena. Cerchi perfetti si compongono nell’aria.

La stessa esibizione che Vinnie aveva ammirato è pronta a distruggerlo... Però... Però il Pokémon avversario di quella lotta era un Dewgong.

Celeste evidentemente non aveva seguito le lotte di Vinnie, se no avrebbe conosciuto il possibile rischio per quella mossa.

I petali sono allineati. E’ il momento. Zorua usa Bruciatutto. Il nome della mossa può tranquillamente descrivere l’effetto successivo.

Così Vinnie è in finale. In finale contro Tobias.

“Mi dispiace per Cherrim...” si scusa Vinnie dopo la sfida.

“E’ la gara” dice Celeste avvilita “Funziona così...”

“Davvero, mi dispiace...” continua il ragazzo, sentendosi colpevole nel vedere il dolore della ragazza.

“No, è tutto ok... E’ tutto ok... Dai, ci vediamo... Ci vediamo alla prossima gara, va bene?” esclama la ragazza sorridendo mestamente.

“Va... Va bene...” risponde Vinnie.

“DIN DON! I DUE FINALISTI SONO PREGATI SI RECARSI SULL’ARENA”

Vinnie è davanti al suo nuovo amico.

La piccola Eevee è davanti ad un Monferno, pronta a vincere quella sfida.

“Sei... Sicuro di usare quel Pokémon?” esclama ironico Tobias “Onestamente non mi sembra per niente forte...”.

Vinnie è stupito: il ragazzo sembra trasfigurato. “Vedrai” esclama fremendo di rabbia “Vedrai...”

“Certo, vedrò come farà ... Schifo...” sghignazza il rivale.

“Questo lo distruggo!”pensa Vinnie veramente arrabbiato. Quel tipo gli sembrava cordiale, ma in realtà  è uno schifoso profittatore. Voleva solo informazioni sul suo conto per batterlo.

Eppure... Eppure Vinnie non gli aveva parlato molto di Eevee, stranamente. Quindi Tobias non conosceva la sua particolarità ... “Ma la conoscerà ...”

“Eevee, Morso!”

“Schivalo e usa Ruotafuoco! Fagli vedere chi sono i veri Pokémon!”

I due avversari si sfiorano. Monferno, però, dopo l’attacco ritorna in dietro e prende in pieno Eevee.

Il piccoletto perde molti punti. Subito dopo Monferno usa Doppiocalcio, anch’esso un terribile smacco per il piccolo volpino.

Eevee è stremata e triste, voleva dare di più in quella lotta, ma stava fallendo miseramente. Gli attacchi di Monferno erano troppo veloci.

“Papà , papà ! Che cos’era quel rumore?” chiese la piccola Eevee a papà  Kecleon.

“E’ Sincrumore, un attacco davvero potente!”

“Me lo insegni?” domandò fremendo il piccolo Pokémon.

“Si, amore, ma solo quando sarai più grande!” le rispose il padre.

“Va bene, papino, però promettimelo!”

“Certo, amore mio, certo...”

Kekleon era stato catturato da un allenatore di passaggio qualche giorno dopo.

Era l’unica via d’uscita per Eevee, non riusciva a concentrarsi abbastanza per usare Metronomo.

Uno... Due... Tre...

Un’onda sonora si abbatte sull’intera sala, facendo sbalzare via Monferno. Il Pokémon scimmia cade a terra stupito.

Non meno stupito è Vinnie, che non sapeva che il suo Pokémon conoscesse quell’attacco. Il ragazzo, però, è conscio di avere in quel momento una grande opportunità .

“Eevee, forza, Metronomo!” ordina.

Il Pokémon volpino è preso in contropiede: non ha la concentrazione giusta per fare quell’attacco, ma ci deve provare.

La platea vede brillare il piccolo Pokémon. Ad un tratto un uomo urla: la sua Pokéball si sta muovendo.

Eevee ha percepito la presenza di un Feraligatr è sa di poterlo sfruttare. Il piccolo Pokémon vortica velocemente su sé stesso. Un enorme getto d’acqua si schianta su Monferno, mandandolo KO a un minuto dalla fine.

“Sei stato grande, Vinnie!” esclama Emily.

I tre ragazzi sono usciti dalla grande arena e si sono incamminati sulle mura esterne di Prexis, dirigendosi verso l’uscita del paese.

Era quasi notte.

“Non credevo Tobias fosse così...”

“Vinnie!” interviene Dustin “Evitiamo termini volgari, per favore!”

“Si, ma se li merita” interviene Emily.

“Non ne parliamo più, va bene?” cerca di concludere Vinnie “Ho vinto la gara e Tobias s’è rivelato una persona spregevole, evitiamo ogni tipo di commento ora, va bene?”

“Certo... Mi sta bene” sentenzia Dustin evidenziando in particolare l'ultima parola.

"Bene, bene, bene... Pensate dica troppo spesso la parola bene?" domanda Vinnie.

"No..." risponde Dustin di sfuggita, come preso da altri pensieri.

“Eccoci arrivati alla fine di Prexis...” sussurra Emily “Questo paese mi lascerà  un fantastico ricordo... Vero Dust... Ehi, Dustin? Che c’è?”

Il ragazzo è sbiancato in volto. Davanti a loro una giovane signora legge il giornale. Appena vede il ricercatore, questa esclama gioiosa: “Ehi, caro, come stai? Spero bene! E questi sono i tuoi amici, suppongo! Piacere di incontrarvi!”.

Emily e Vinnie sono spiazzati dall’affettuosa donna, che sembra li conosca da sempre.

“Piacere nostro... Ma voi chi siete..?” chiede il giovane coordinatore curioso.

“Lei...” interviene Dustin “Lei è mia madre, Ranja Elnath”

Ecco la nona parte :)

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Hai scritto Trent invece di Tobias quando iniziano le semifinali :)

Si, è vero XD Trent era il nome originale

E così ha vinto la sua prima gara.

Scommetto che non l'hai potuto inserire nel primo post per quel problema della lunghezza.

Esattamente. Ho infatti modificato il regolamento, da ora si dovrà  inserire nei commenti. Cercherò comunque di cambiare e fare i commeti per le fanfiction separati dalla fanfiction vera e propria come suggerito da voi utenti, ma ci vorrà  molto tempo.

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Si, è vero XD Trent era il nome originale

Esattamente. Ho infatti modificato il regolamento, da ora si dovrà  inserire nei commenti. Cercherò comunque di cambiare e fare i commeti per le fanfiction separati dalla fanfiction vera e propria come suggerito da voi utenti, ma ci vorrà  molto tempo.

Ok, è un po' scomodo ma sono sicuro che col procedere non si potrà  che migliorare!
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Infatti, pensavo che fosse un ragazzo gentile.... inutile dire che è completamente diverso.

Chiamasi effetto sorpresa. Nei libri lo adoro, come adoro quei capitoli con il finale che ti lascia sul più bello, come in questo.

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Siamo in due.

Non so te, ma io quando scrivo adoro trasmettere ciò che mi piace al lettore, tipo gli effetti sorpresa, la dinamicità  dei personaggi, il "lasciare sospesi" alcuni particolari (Vedi questione Ranja)... Penso che questo sia il metodo per scrivere un qualcosa di interessante, non per forza perfetto.

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Non so te, ma io quando scrivo adoro trasmettere ciò che mi piace al lettore, tipo gli effetti sorpresa, la dinamicità  dei personaggi, il "lasciare sospesi" alcuni particolari (Vedi questione Ranja)... Penso che questo sia il metodo per scrivere un qualcosa di interessante, non per forza perfetto.

Ci sono tantissimi modi di scrivere, e ognuno ha il suo preferito. Io concordo con te, ma tanti altri non lo faranno.
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Pokémon Moon and Stars

3t340.jpg

Episodio 10: Ranja Elnath

“Dustin! La professoressa Ranja è tua madre?” esclama Vinnie sconvolto.

“Si, ragazzi, lei è... E’ proprio mia madre...” risponde Dustin.

“Non gliel’avevi detto?” esclama stupita la professoressa “Beh, si, non sono stupita... Diciamo amareggiata, ma non stupita”

“Scusa, mà ...” risponde Dustin imbarazzato.

“Lasciamo perdere le scuse, mi serve il vostro aiuto!” esclama la professoressa.

“Ci dica...” incalza Vinnie.

“Prima di parlare, salite con me in macchina, vi porterò a Liteca in pochi minuti.”

I quattro salgono sulla vettura di Ranja, un fuoristrada piuttosto robusto e poco femminile.

In qualche modo quell’auto somigliava a Ranja, una donna veramente poco femminile o legata a sentimenti come la vanità  e la debolezza. Ranja era una donna forte, credeva nela scienza più di ogni altra cosa.

“Bene, ragazzi. Come credo sappiate, la vostra avventura è iniziata grazie a me, è grazie a me che vi siete conosciuti, ed è anche grazie a me che Dustin è qui con voi” iniziò la professoressa “Come ben sapete, la sera della consegna dei Pokémon sono scomparsa. Ecco, il punto è che ho notato una cosa stranissima...”

“Cosa?” chiede incuriosita Emily.

“Ecco, una specie di stella cadente... Troppo cadente...” risponde la donna.

“Come... Una stella?” esclama esterrefatto Vinnie: lui l’aveva vista, una cosa del genere. Non ricordava come o dove, ma l’aveva vista!

“Si, una stella... Ero nel mio laboratorio a preparare i Pokémon per il nuovo allenatore, quando il radar ha rilevato qualcosa nel cielo... Brillava... Brillava come non mai, sembrava un asteroide.

Ero preoccupata per la gente di Palmizia alla vista di quello strano oggetto, quindi ho deciso di andare a controllare, lasciando il laboratorio incustodito. Vagavo per le strade del paese preoccupata... Ero stata una stupida a lasciare il laboratorio, avrei fatto preoccupare Dustin... Avrei forse distrutto i sogni di un giovane allenatore, ma dovevo andare. Quando l’ho visto era notte. Un uomo teneva in mano una pietra perfettamente sferica. Questa era illuminata, brillava come una stella. Ho visto questo tizio innalzarsi al cielo, con quella pietra in mano. Rideva come un folle e la sua tunica viola sembrava essere come... Vuota...” racconta Ranja.

“Come... Tuniche viola?” impallidisce Emily.

“Si, Emily, è quello che pensi” risponde cupo Dustin “Quell’uomo era certamente un membro del Team Reebath”.

“Dustin... Tu conoscevi il Team Reebath?” esclama Vinnie.

“No, no...” risponde il giovane ricercatore “Però quando ho sentito la vostra descrizione di quegli uomini ho capito...”

“Ragazzi, vi devo spiegare una cosa importante...” inizia la professoressa “Io conosco lo scopo di quegli uomini”.

“Mamma... Veramente?” domanda Dustin stupito.

“Si, vedi... Io sono qui alla ricerca di quell’uomo...” risponde Ranja.

“Ma professoressa” interviene Vinnie “A me sembra un po’ pericoloso...”

“Lo so” risponde la donna “Ma è l’unico modo per fermarli. Hanno in mano un’arma potentissima”

“Quale?” esclama Emily preoccupata.

La professoressa sembra pensarci su, ma in seguito con un sospiro esclama: “Jirachi”.

I ragazzi stentano a credere alle proprie orecchie.

“Come? Jirachi? Ma... E’ un Pokémon leggendario!” ribatte Vinnie stupito.

“Appunto” inizia a raccontare Ranja “Il Team Reebath vuole esattamente questo. E’ alla ricerca di qualcosa che possa permettere loro il controllo dell’Ara”

“Ara? Sarebbe?” domanda Emily convinta di aver sentito da qualche parte quel nome.

“L’Ara è un altare. Un altare che, se espugnato, potrebbe risucchiare le anime dell’intera umanità â€

“Come... Le anime?” impallidisce Emily.

“Renderebbe le persone automi, servi di un qualcuno”

“In pratica vogliono dominare il mondo...” sentenzia Dustin cercando di semplificare il discorso della madre.

“Non esattamente. Il loro scopo non è dominare il mondo, ma solo assoggettarlo. In pratica si, sarebbe un dominio, ma non completo. Avrebbero il controllo mentale della gente, non il potere politico. In pratica potrebbero far soffrire, uccidere, ammalare chiunque. Non esisterebbe più l’amore, l’amicizia... I sentimenti scomparirebbero. Sarebbe la fine dell’umanità . Il loro scopo non è ancora chiaro, ma rendere le persone automi è un fatto fondamentale”

“E’ una cosa orribile!” urla Emily.

“Lo so, cara... E la cosa peggiore sta nel fatto che questa cosa orribile ha compiuto un passo verso la sua realizzazione...” replica Ranja.

“La cattura di Jirachi...” intuisce Vinnie stupito.

“Esattamente. Per la realizzazione del loro piano servono cinque elementi fondamentali”

“E sarebbero?” chiede Dustin incuriosito.

“I Pokémon Supremi”

A quella parola nell’abitacolo del fuoristrada cala un silenzio tombale. I Pokémon Supremi. I Pokémon più rari e potenti del mondo.

“Quindi anche Celebi...” sussurra Emily.

“Si... Perché ti interessa proprio di Celebi?” esclama incuriosita la professoressa.

“Perché...” inizia a raccontare Vinnie “Noi Celebi lo abbiamo incontrato...

Vinnie racconta tutta la vicenda accaduta giorni prima. La professoressa ascolta in silenzio, turbata. Ma ad un certo punto...

Vinnie è arrivato quasi alla fine del racconto sul suo viaggio nel tempo: “... Dopo essere arrivati nel Tempio di Dialga abbiamo incontrato i Cavalieri di Salamence...”.

Ascoltato quel nome, Ranja si gira di scatto verso il ragazzo, stupita.

“I... Cavalieri di Salamence?” esclama.

“Si... Perché?” chiede il giovane perplesso.

“Immagino tu non lo sappia...” Ranja si ferma sul bordo della strada, entrando in un’area parcheggio panoramica “Si dice che i Cavalieri di Salamence... Insomma... Si pensa siano penetrati tramite un varco nel presente...”

Vinnie impallidisce: è stato forse per colpa sua?

Vista l’espressione del ragazzo, Ranja provvede a rassicurarlo: “Ma no, Vinnie, questa è solo una leggenda! Inoltre si parla di vent’anni fa... Il punto è hai la prova della falsità  della leggenda”

“Io non credo” si intromette Dustin “Ci sono prove schiaccianti sulla presenza dei Cavalieri di Salamence ad Holariya, piuttosto temo siano degli impostori... O degli infiltrati”

“Non saprei, ragazzi, non saprei...”

Vinnie appoggia il viso al finestrino. Le ultime luci del giorno illuminano l’antica Prexis, con le sue alte torri. Anche da quella distanza Vinnie riesce a notare i fregi finemente decorati del castello centrale, con le sue finestrelle raffinate e le guglie di forma triangolare. Pietra dopo pietra, Prexis appare l’ideale della perfezione. Un tempo i Maestri Scalpellini modellavano ogni singolo pezzo di quella che sarebbe stata una delle più belle città  della regione. Sulle fiancate della torre più alta si inerpicava una pianta d’edera che ormai l’aveva quasi ricoperta. La popolazione del paese era convinta che quella pianta fosse un dono di un Pokémon ormai scomparso, senza più nome. Eccola, la misteriosa e magica Prexis. Vinnie distoglie lo sguardo, quel paese gli ha lasciato in cuore magiche emozioni.

Uno squillo scuote la calma.

“Oh, scusate! E’ il mio cellulare!” esclama Ranja. “Salve, Pier... Come dite?... Sul serio?... Oh, certo, certo, arrivo”.

“Che succede?” chiede Dustin alla madre.

“Oh, ragazzi, mi dispiace, ma non potrò portarvi fino a Liteca... Veramente, sono desolata! Vedete, mi ha chiamato Pier...”

“Che vuole Pier?” esclama Dustin preoccupato interrompendo la madre.

“Scusate... Chi sarebbe Pier?” chiede Emily, stufa di sentire parlare di cose che lei non capisce.

“Si, certo...” inizia Ranja “Pier è uno dei miei assistenti fuori sede, è l’incaricato della sede di Bliza. Sembra che il Team Reebath sia stato avvistato in quelle zone”

“Quindi ve ne andate?” chiede Vinnie.

“Si, ragazzi...” risponde la professoressa.

“Vengo con te, mamma! Non ti voglio lasciare sola” esclama Dustin.

“Credi che io sia una stupida, Dustin? So cavarmela da sola, se non ti dispiace. Ora, io vi porto fino al Pokémon Center del paesino di Balvia, qui vicino, dopodiché continuerò da sola” esclama rifiutando categoricamente Ranja.

I tre arrivano a Balvia nella notte. Il Pokémon Center è proprio sulla strada. Vinnie vede le luci delle case oltre una collinetta. Balvia. Un nuovo luogo che sarebbe entrato a far parte delle vite dei ragazzi.

Vinnie dorme, è steso sul letto dopo una giornata piena di emozioni, felice di poter finalmente riposarsi.

“Ehi... Vinnie... Ti ricordi di me?” sussurra una voce nel sonno.

“Chi.. Sei?” chiede il ragazzo.

“Un’amica” risponde la voce.

“Che... Vuoi... Da me?”

“Stai attento, ti stanno cercando... Loro sanno”

“Sanno cosa?” domanda turbato il ragazzo.

Il profilo di un Pokémon si delinea nel sonno.

Meloetta.

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