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[Millennium Express]: Tutte le prove!


CuocoMaurizio

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Termine del contest: 19/06 alle 20:00

 

Viaggiatori, qui le cose si fanno difficilI!

Non so se avete in mente la Gravità della situazione in cui ci troviamo!

Siete stati dei grandi concorrenti fino ad adesso e sicuramente riuscirete ad affrontare anche questa minaccia!

I miei Pokémon vi aiuteranno: uscite fuori, Braviary e Snorlax!

Siete pronti, dopo questo viaggio, a sconfiggere le Ultracreature! Una volta fatto ciò, raggiungete il traguardo della tappa, l'Altare di Poni!

 

I primi ad arrivare saranno eletti i vincitori di Millennium Express!

 

Regolamento

In questa ultima prova, i concorrenti dovranno scrivere un testo in cui descrivono:

  • La loro lotta contro un'Ultracreatura.
  • Il loro arrivo all'Altare di Poni, partendo dal Paradiso Aether.

L'Ultracreatura che le due squadre dovranno affrontare sarà diversa: 

  • La Luce e l'Ombra di Konoha ( @Benz-@Icarus)  dovranno raccontare della loro sfida contro Kartana
  • I Virtuosi (@Capitan_Americraft-@IlPerico) dovranno raccontare della loro sfida contro Stakataka.

Durante la lotta, i concorrenti possono utilizzare Snorlax, Braviary, e il Pokémon da loro scelto al termine della quarta prova (Primarina per La Luce e l'Ombra di Konoha, Decidueye per I Virtuosi).

 

Le mosse consentite sono:

Primarina può utilizzare Ventogelato, Incantavoce, Idropompa e Canto Effimero

Decidueye può utilizzare Verdebufera, Spennata, Sbigoattacco e Cucitura d'Ombra.

Snorlax può utilizzare Lanciafiamme, Sgranocchio, Pesobomba e Ripeti.

Braviary può utilizzare Ventoincoda, Baldeali, Tritartigli e Zuffa.

 

Non è concesso utilizzare armi o combattere le Ultracreature a mani nude.   

 

Se avete dubbi su cosa è ammesso potete scrivere nella discussione di supporto per le iniziative oppure contattare in privato @IcyFlame, @Kabe, @Giove0 o @Dibo42.

 

La valutazione si baserà sulla correttezza grammaticale del testo e la creatività dello scontro, oltre che all'originalità e la coerenza nel raccontare dell'arrivo all'Altare di Poni.

Non è presente un limite di caratteri, ma un testo troppo lungo, così come un testo troppo corto, può ugualmente pesare sulla valutazione finale.

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<<E a quel punto si sentì una scossa di terremoto e davanti a noi si aprì un Ultravarco…>>

 

Avengers in coro “OH NO!”

Clint Barton: “Capitano, è di nuovo la storia di quando avete vinto il Millennium Express. Ce l’hai raccontata almeno un centinaio di volte!”

 

<<Suvvia, so che vi fa sempre piacere sentirla! Dov’ero rimasto…?

Ah, si… davanti a me e al prof. Layton apparve una creatura immensa e spaventosa. Inizialmente pensai fosse un edificio ma guardando meglio… aveva gli occhi! Si trattava dell’UC Structura di cui ci avevano parlato. Il suo aspetto era terrificante: era un enorme cubo con delle gambe, interamente costituito da blocchi e alcuni di essi presentavano degli occhi che si illuminavano. Emanava un’aura inquietante e minacciosa. Qualunque fosse il suo potere, andava eliminata.

Io e Layton ci scambiammo uno sguardo di intesa e lanciammo in campo Braviary, Snorlax e Decidueye: i Pokémon che ci aveva affidato il prof. Kukui.

Ordinai a Braviary di utilizzare Ventoincoda per essere più veloci dell’avversario, mentre Hershel fece utilizzare a Snorlax Lanciafiamme sulle frecce di Decidueye per lanciarle sul nemico con Cucitura d’Ombra.

Il combattimento andava a gonfie vele, quando Stakataka utilizzò Distortozona. L’ambiente intorno a noi iniziò ad alterarsi e sentivamo i suoni ovattati e distanti.

“Cosa facciamo, sir?” mi chiese il mio compagno di gara, ma non riuscii a rispondergli perché Stakataka ci attaccò con dei Cannonflash sparati in ogni direzione. Prontamente mi tuffai su Hershel per proteggerlo con il mio scudo, mentre Snorlax difese gli altri Pokémon assorbendo il colpo.

In quel momento Hershel Layton ebbe un’idea: “Ah… right! Capitano, dobbiamo colpirlo agli occhi! In questo modo perderà l’orientamento e potremmo abbatterlo” “Amazing idea! Avviciniamoci e mostriamogli la nostra potenza!”

Mentre Snorlax attirava l’attenzione di Stakataka, Braviary gli volava intorno e colpiva i suoi occhi con Tritartigli e Decidueye lo mirava da lontano accecandolo con Cucitura d’Ombra.

La strategia si rivelò vincente perché, senza più occhi vedenti, l’Ultracreatura cadde a terra. “Let’s go!” esclamammo entusiasti, ma non era finita: Stakataka iniziò a girare su sé stesso sempre più velocemente per poi utilizzare Vortexpalla.

Io e Layton salimmo su Braviary in volo e Decidueye ci raggiunse ma per Snorlax non c’era scampo, fu travolto alla massima velocità e perse i sensi.

Capimmo che dovevamo attaccarlo al massimo della potenza e tentare il tutto per tutto. Braviary riuscì a fermare la Vortexpalla con Zuffa incastrando l’UC nel terreno e utilizzammo la mossa Z di Decidueye: Dardoassalto Spettrale. La creatura fu colpita da una raffica di frecce che bastarono a mandarla K.O. una volta per tutte. Ce l’avevamo fatta!

Layton mi ha raccontato recentemente che in quel momento sentì riecheggiare nelle sue orecchie le parole di CuocoMaurizio “Che aspettateeee? Salite in balconata, braviiii!”, io invece mi ricordai di quel favore che avevo fatto a Tony e lo chiamai per riscattare il debituccio.

Arrivammo fino all’Altare di Poni con un favoloso jet di ultima generazione delle Stark Industries e durante il viaggio assaggiammo del tè inglese. Faceva un po’ schifo ma Layton ancora crede che mi piaccia quindi me lo manda ogni anno, dannazione…

Scesi dal jet, ad accoglierci c’erano Kukui, i Kahuna delle isole e i concorrenti eliminati ma, stranamente, non Mr. Royale! Anyway, era presente anche un enorme buffet con le specialità di Alola e con i migliori piatti della prima prova del programma.

Infine c’è stata la premiazione. Con un balzo sono saltato sul podio e ho dimostrato la superiorità dell’America stappando un bottiglione di cinque litri di Coca-Cola, mentre il mio compagno mi pregava di smetterla ma sotto sotto era contento di trovarsi in cima al podio.

Dopo le varie premiazioni ci siamo salutati con la promessa di mandarci dei regali e incontrarci diverse volte all’anno, ed è per questo che vi ho raccontato questa storia, guys, non verrò con voi al compleanno di Spider-man per recarmi in Inghilterra!>>

 

Tony Stark: “Da- davvero? Ci stai dicendo che ci hai fatto perdere mezz’ora per dirci che non ci sarai stasera?”

 

<<Ahahah… già. Ma lo so che vi diverte ogni volta. Ora, se volete scusarmi, devo andare per non fare tardi in aeroporto!>>

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:Stelline:Set by @chube:Stelline:

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I ninja di Konoha erano da poco giunti alla riserva Pokémon della Fondazione Aether, accompagnati dalla misteriosa Ultrapattuglia e desiderosi di ricevere la direttrice Samina.

“Arghh, se la prendo gliene dico quattro a quella”- esclamò Sakura, indispettita.

“Sempre su di giri tu, a quanto vedo!” – le rispose Sasuke, con i suoi modi diretti. “Vedrai che prima o poi arriverà”.

I due rimasero a lungo ad aspettare, fino a che non si udì uno strano rumore: tutto iniziò a tremare e in aria si aprì un foro ultradimensionale, da cui scaturì una creatura simile ad un origami, ma con un’aria decisamente battagliera.

“Oh, no! Di nuovo Kartana! Konan della Pioggia sarebbe stata contenta di avere altra carta da usare per le sue strambe tecniche ninja! Noi però non possiamo restare a guardare: dobbiamo agire alla svelta!”- disse Sakura, con determinazione.

“Ben detto! Facciamogli vedere di cosa siamo capaci!” – gli rispose Sasuke.

“Stoooppppp!!!” li fermò Kukui. “Non penserete mica di usare i vostri ninjutsu, vero? Ho io quel che fa al caso vostro: prendete!”.

Kukui lanciò ai giovani due sfere poké, senza precisarne il contenuto, dopodiché se la diede a gambe levate.

“E adesso me la svigno, più veloce di un… Fulmine!”.

“Non preoccupatevi, ci penso io!”

Sasuke lanciò subito la PesoBall e dal nulla fuoriuscì un gigantesco Snorlax.

“Fantastico! Proprio questo obesone mi doveva capitare!”

“Snorlaaaax” il pokémon lo guardò male e si scagliò subito su di lui, che evitò l’urto giusto per un soffio.

“Scusa, scusa. Ho capito che sai lottare…ma che mosse posso farti usare…mhmm…ci sono: vai con Lanciafiamme e arrostisci quel pezzetto di carta!”.

Snorlax iniziò dunque a espirare aria pulita e convertire il tutto in un poderoso raggio infuocato che investì l’Ultracreatura.

“Ce l’abbiamo fatta, Sasuke! Bravissimo!”- disse Sakura dagli spalti.

Purtroppo il suo entusiasmo durò poco, perché Kartana aveva generato delle lame d’aria con Aerasoio, in grado di spazzare via tutte le fiamme.

“Non può essere! Cos’altro possiamo fare?”

Sasuke non ebbe modo di pensarci che l’UC iniziò ad attaccare Snorlax con Spadasolenne, ferendolo pesantemente. Il pokémon Sonno cercò di difendersi mordendola con Sgranocchio, ma sembrò tutto inutile: venne prima sbattuto addosso ad un muro e successivamente schiantato a terra senza pietà. Ormai era allo stremo delle forze e a mala pena riusciva a rialzarsi…

“Guarda Sasuke!” -urlò Sakura.

Inaspettatamente anche Kartana si era accasciata e le sue Difese si erano abbassate drasticamente.

“È l’effetto secondario di Sgranocchio. Ottimo lavoro Snorlax!”

Il pokémon ruggì in segno di approvazione, dopodiché recuperò le forze con la Baccafico che teneva con sè e si precipitò a tutta forza sull’UC con Pesobomba, abbattendola violentemente.

“Grandissimo!”

Lo scontro stavolta sembrava davvero giunto al termine, ma all’improvviso si udì un rumore assordante, simile ad uno sfregio di unghie sulla lavagna.

“Kartaaaaa!!!!”

L’UC si era rialzata ed aveva usato Stridio per indebolire il suo avversario. Snorlax indietreggiò a poco a poco, in quanto a stento riusciva a sopportare quel suono.

“Mi è venuta un’idea: Snorlax, usa Ripeti!”

E così fu: Kartana venne bloccata nella sua mossa, le onde sonore si fecero sempre più intense, fino a far crollare parte del soffitto.

“Attentiiiii!!!!”

Diverse pietre precipitarono a terra, allora Snorlax si alzò subito in aria con Pesobomba, pronto a mettere KO il pokémon Acciaio. Purtroppo Stridio lo rallentava, ma con gran coraggio riuscì a schiacciare il rivale. Ci fu un enorme fumo e Sasuke venne colpito alla gamba da un mattone.

“Oh, no Sasuke! Tutto bene??”- gli chiese Sakura, preoccupata.

Lentamente si disperse la polvere e la giovane chunin assistette ad una scena impietosa: il forzuto Snorlax era stato tramortito, a sorpresa, dalla lama tagliente dello Spadasolenne di Kartana, un istante prima di giungergli addosso; la forbice aveva battuto il sasso!

“Tranquilla, Sakura! Posso farcela”

Con un lesto lancio l’Uchiha fece uscire uno sgargiante Braviary da una Chic Ball. Kartana,nel frattempo, aveva aumentato il suo attacco grazie all’Ultraboost e si librò subito in aria, colpendo a più riprese i massi caduti a terra con il suo Aerasoio, che vennero immediatamente scaraventati contro il volatile.

“In guardia, Braviary!”

Il pokémon Baldanza dovette destreggiarsi a destra e sinistra per evitare quelle rapide rocce, fino a distruggerle una ad una con Zuffa, affaticandosi parecchio. L’UC ne approfittò per colpirlo alla sprovvista, ma il maestoso uccello non si fece trovare impreparato: con le sue enormi ali generò un immenso turbine d’aria, con il quale sollevò i frammenti di pietre da terra e li diresse verso il nemico. Ventoincoda aveva raddoppiato la sua velocità e Kartana venne risucchiata da quel vortice roccioso e ferita a più riprese.

“È il nostro momento! Attaccala con Tritartigli!”

Braviary si precipitò sull’obiettivo, deciso a logorarlo con i suoi artigli affilati: prima gli colpì le gambe, poi le braccia e infine il volto. Per il pokémon origami si stava mettendo male, ma di colpo questi sfoderò la sua enorme Spadasolenne , che diede del filo da torcere all’avversario. Si susseguirono violenti fendenti, parate e risposte: sembrava di assistere ad una sfida fra spadaccini!

L’incontro pareva non finire mai, quando ad un tratto l’Ultracreatura si avvolse intorno al volatile ed iniziò a investirlo con devastanti Stridii, che lo fecero sbandare da una parte e dall’altra, facendogli perdere l’orientamento; peccato per lei, però, che tutto ciò aveva attivato l’abilità Agonismo, con il quale Briaviary raddoppiò il suo attacco.

“Ora! Portala più in alto che puoi!” tuonò Sasuke.

Il pokémon obbedì senza pensarci due volte: iniziò a caricarsi al massimo e, sfruttando l’apertura nel tetto, spinse Kartana in cielo aperto, sfoggiando un sensazionale Baldeali; i due giunsero ad alta quota e l’UC si ustionò per via dei cocenti raggi del sole, attorniandosi al tempo stesso di una curiosa aurea verde.

Braviary a quel punto batté in picchiata a tutta velocità, servendosi di Ventoincoda per accelerare al massimo e schiantare al suolo la sua preda.

Slaaashhhhh! Un fascio di luce intensa si manifestò dal nulla, accecando tutti i presenti. Rooooarr!!!

“Che è successo???” si domandò Sasuke.

Sotto lo stupore degli shinobi, Braviary venne messo KO dalla Lama Solare di Kartana: un concentrato di energia naturale dalla forma di una lunga sciabola aveva tramortito il pokémon Volante.

“Non è possibile! Deve essersi caricata per via dei raggi solari che provengono da quella fessura! Non ci voleva!”- osservò Sakura, saggiamente.

Sasuke non fece in tempo ad assistere a quella scena che subito crollò a terra, privo di forze.

“Oh, nooooo!!!! Sasukeeee!!!!”

“Sakura, ascoltami! Ci è rimasto un solo pokémon: anche se è debole contro il nostro nemico, può comunque vincere. Arghhh!”

“Sasuke, ma cosa dici?? Non abbiamo vie di scampo! Per noi è finita…io da sola…non…posso…”

“HARUNO SAKURA! Sei sicura di essere la Sakura che conosco??? Lei non si sarebbe mai data per vinta, nemmeno di fronte al pericolo più estremo! Farebbe di tutto per salvare i suoi amici e le persone che più ama. Forse non te l’ho mai detto, ma ti ho sempre reputata un’alleata degna di rispetto. Fatti coraggio e affronta tu l’Ultracreatuta. Puoi farcela! Io….io…CREDO IN TE!”

All’ascolto di quelle commoventi parole la dolce fanciulla cambiò espressione del volto, si legò i capelli e dopo aver versato diverse lacrime accennò un sorriso.

“Grazie…Ora sono pronta a combattere! Non ti deluderò!”

Subito entrò in campo l’ultima speranza per i nostri amici: la magnifica Primarina.

Kartana aveva recuperato parte delle energie per via della luce solare e si scagliò precipitosamente verso il pokémon sirena, cercando di soffocarla con la sua stretta presa.

“Proteggiti con Vengogelato” le intimò Sakura.

Ecco che una soffice brezza gelida cosparse l’Ultracreatura, rallentandone i movimenti e facendola scivolare fino ad una vasca lì vicino, dove erano custoditi alcuni pokémon acquatici.

Primarina ne approfittò, tuffandosi in piscina e continuando a raggelarla con la sua mossa, indebolendo sensibilmente l’UC: l’acqua dopotutto era il suo elemento e Sakura sapeva che doveva sfruttarla ad ogni costo se voleva ribaltare lo svantaggio di tipo.

Passarono diversi minuti e per un attimo tutto sembrava tornato alla normalità…fino a che dalla profondità della vasca non iniziarono a generarsi svariate onde d’urto, che colpirono violentemente il pokémon Solista, facendola balzare addosso ad un albero artificiale.

Dall’acqua riemerse un Kartana agguerrito, che continuò a lanciare onde sonore di Stridio per tutta l’area.

“Mi dispiace amico, ma se vuoi una battaglia sonora hai perso in partenza! Ora ti facciamo vedere noi come si canta: Incantavoce!!!”

Dalla bocca di Primarina emersero una moltitudine di cuoricini, carichi della potenza delle sue tenere corde vocali, i quali sovrastarono gli acuti di Kartana, colpendola in pieno petto e in rapida successione. Ciononostante, era ancora poco per concluderla. L’UC si servì infatti della luce intensa che penetrava dal foro del soffitto per immagazzinare sempre più potere ed iniziò a lanciare una Lama Solare dietro l’altra, con una furia indescrivibile.

“Schivale, Primarina!”

Il pokémon usò subito Idropompa sul terreno, creando una limpida colonna d’acqua che la spinse in alto, salvandola dalla lama d’erba; in seguito innalzò altre colonne ed iniziò a saltare da una all’altra per evitare i colpi taglienti: era come se danzasse sopra a dei geyser dirompenti.

Kartana tuttavia non sembrava placarsi ed iniziò a roteare su se stessa, rompendo tutti i flussi d’acqua con la sua devastante Lama Solare, con una forza inimmaginabile.

“Scraacthhhh!”

Diverse perle caddero a terra, e con esse una ciocca di capelli turchesi.

“Mariiiii!!!”

Primarina era stata colpita da quella micidiale lama e giaceva inerme sul pavimento, stremata e dolorante a causa della mossa superefficace.

“Nooooo!! Non può finire così! L’ho promesso a Sasuke!!! Ci deve essere una soluzione!!!”

Ahimè, era davvero giunta la fine per i nostri avventurieri. Kartana si scaraventò in continuazione contro il povero pokémon folletto, che lanciava delle urla strazianti e sofferenti.

Quando tutto sembrava finito, Sakura si precipitò sul suo zainetto e iniziò a frugare dentro esso; intanto Primarina, poco prima dell’ultimo attacco dell’UC, venne completamente circondata da un misterioso velo dal color blu marino e il suo lamento si trasformò in un canto soave, in grado di alleviare ogni sofferenza.

Kartana tuttavia non si fece impietosire e si preparò a infliggerle un’ultima Lama Solare, anche se sembrava impiegarci più del solito. L’intensa luce era infatti stata sostituita da una vasta zona d’ombra, come se di colpo si fosse fatta notte…eppure era ancora pieno giorno. Indispettita da ciò, l’Ultracreatura alzò lo sguardo in alto e con suo stupore notò un’enorme bolla d’acqua vorticare sopra la sua testa.

“Dove non arriva la forza, arriva l’ingegno!”- le chiarì Sakura; dopodiché incominciò a fare dei strani movimenti con le mani, simili a delle onde.

“Mi sono sempre affidata agli altri in passato, ma è ora di far conoscere al mondo chi è Sakura Haruno: la Luce di Konoha!!!”

La gigantesca sfera d’acqua era irradiata dai raggi solari, diventando sempre più bollente; al tempo stesso, però, copriva tutta la parte scoperta del soffitto, non permettendo alla luce di filtrare nella stanza, cosicché Kartana non poteva caricare la sua arma segreta.

“SINFONIA DEL MAREEEEE!!!!”

Splashhh!!!!! La bolla dapprima intrappolò l’Ultracreatura, stringendola a sé con insistenza e togliendole il respiro, dopodiché esplose in un sol colpo con una potenza ineguagliabile, rafforzata anche dall’abilità Acquaiuto che si era da poco attivata, e mandandola definitivamente KO.

Sakura non poté credere ai suoi occhi: era riuscita, da sola, a salvare la situazione.

“Sei stata fantastica, lo sapevo!”- si congratulò Sasuke, appoggiandogli la mano sulla spalla in segno di approvazione.

“Non sforzarti troppo, Sasuke! Sei gravemente ferito! Lascia che ti curi con le mie arti mediche.”

I due si ripreso immediatamente da quello scontro incandescente, ripulirono l’intera area e, grazie all’Ultrapattuglia, misero in salvo svariati pokémon.

“Senza di voi non ce l’avremmo mai fatta. Ottimo lavoro”

Una volta fuori da quell’enigmatico edificio, trovarono ad attenderli quello strampalato di Mr. Royale, che aveva portato con sé vari Revitalizzanti e rimesso pienamente in sesto la loro squadra.

“Complimenti ragazzi! Ve ne siete date di santa ragione, proprio come noi wrestler! Ma non c’è un minuto da perdere! Il Prof. Kukui vi aspetta all’Altare di Poni. Sapete come arrivarci, giusto?”

“Poni? Ci siamo già stati!”

“Meglio per voi. Purtroppo la mia barca è andata nuovamente distrutta: un Grubbin si era infilato nel sistema centrale, poi venne un Torracat che gli diede fuoco, ed infine uno Tsarenaa che lo prese a calci…o forse la storia era diversa??? Bah, che importanza ha?? Prendete il mio…ehm…il Braviary del Professore e volate oltre i cieli dell’avventura! Adios!”

 

I ninja di Konoha non se lo fecero ripetere due volte ed iniziarono a solcare i caldi cieli di Alola sulle ali di Braviary. Era uno spettacolo sensazionale: le nuvole si tingevano d’arancio per via del sole intenso, stormi di Wingull e Pelliper scorrazzavano allegramente intonando canti di gioia, nell’aria si respirava un profumo d’estate e le fresche onde del mare -battendo sugli scogli- emettevano un dolce suono, in grado di rilassare i nostri avventurieri, che iniziarono a liberare le loro emozioni più intime.

“Sai…stavo pensando…prima...quando mi hai intimato a non mollare, sei stato un vero uomo. Pensavo che mi odiassi  per il fatto di essere troppo invadente e invece…”

“Non dire niente…” – la fermò Sasuke.

Il giovane Uchiha la fissò intensamente negli occhi, poi l’abbracciò con affetto, quindi avvicinò le sue labbra alle sue e…

Krakk!!! Boom!!! Vroom!!!!!!

Fulmini e saette iniziarono a piovere dal cielo! Le nuvole si fecero via via più grigie, fino ad oscurare il sole. L’atmosfera serena di qualche attimo fa svanì, e all’improvviso un violento temporale si abbatté sui nostri amici.

“Reggiti forte, Sakuraaaa!” Gridò Sasuke dalla disperazione.

Braviary stava infatti perdendo il controllo a causa di quell’intenso uragano che ne ostacolava i movimenti: dapprima virò in basso, poi tornò su, girò su se stesso e sbandò da ogni parte.

“Ahhhhhhh aiutoooooo!!!”

I ninja si aggrapparono con tutte le forze alle piume del pokémon, ormai in caduta libera verso un punto non precisato.

“Oh, no le pokéball!!! È la fineeee!!!”

Il vento soffiava impetuoso e spinse Braviary a più non posso, fino a che la coppia non perse l’equilibrio e precipitò a 300km/h…

Boing! Boing!

Si udì un tonfo profondo….e poi un altro…

“Cosa…è…stato?”

Con loro grande stupore, ad attutire la caduta ci aveva pensato il pancione di Snorlax, uscito dalla sua sfera durante l’incidente.

“Snorlaaaax!”

“Grazie, amico! Ci hai salvato la vita, ti siamo debitori. Tu Sasuke come stai?”

“Bene…più o meno. Solo un po' intontito. Ma dove siamo capitati?”

“Non lo so, ha tutta l’aria di essere un isolotto ma…Prrrr!”

“Cosa è stato?”

“Ehm…scusa. È il mio stomaco: non mangio da stamattina. Che ne dici se cerchiamo un po' di bacche? E tu, Snorlax, vuoi unirti a noi?”

Così il gruppo incominciò a perlustrare la zona in cerca di cibo, dopodiché si riparò dalla pioggia incessante nascondendosi in una grotta nei dintorni e facendo un lungo sonno.

Il mattino seguente il tempo si era calmato e Sakura pensò bene di fare una sorpresa a Sasuke, portandogli qualche specialità della zona.

Un grosso albero dal sapore esotico attirò la sua intenzione, perciò si arrampicò fin sopra le sue palme, da cui poté avere una visuale più chiara del posto: si trovavano effettivamente su una striscia di terra bagnata dal mare.

“Vediamo….questa dovrebbe andar bene”- ragionò la giovane, prima di staccare una noce di cocco dall’aria invitante.

“Ma…che diavolo…non vuole cadere…Quanto pesa!!!! Ma…cosa????!!! Questi non saranno mica degli…..occhiiii???!!!! Bhuaaaaa!!!

“Ex…eggutorrrr!!!”

Quella palma profumata iniziò a muoversi e dai suoi frutti emersero sei grandi occhi minacciosi, pronti a colpire la shinobi.

“Si salvi chi puòòo!!!!”

Il pokemon gigante gli sparò vari Semitraglia, dopodiché la inseguì fino alla caverna, lanciandogli diversi IperRaggio devastanti.

“Sasuke! Svegliaaaaa!!!!”

“Chi è??? Ila sei tu??? Ma non eri stata eliminata???”- si domandò l’Uchiha, ancora mezzo assonnato.

“Lascia stare quella gallina e pensa a correre!!!”

“Sakura ma perché strilli? Non siamo mica in…PERICOLOOOOO!!! Via di qui!!!!”

I due si divincolarono alla svelta, nascondendosi dalla furia del drago, anche se non c’era una via d’uscita.

D’un tratto, però, si levò una soffice polvere in aria, che circondò quel mostro e, come per magia, placò la sua ira.

“Ribooombeee!”

“Tranquilli, è tutto finito!”

Una voce femminile si fece largo dietro a dei cespugli, da cui uscì una ragazzina dall’aria svampita ed eccentrica, con la maglietta tutta sporca di tubetti di colore.

“Lasciate che mi presenti. Sono Rika, abile pittrice e Capitano dell’Isola di Poni. Qui siamo sull’isolotto Exeggutor, un posto tranquillo, a meno che non si disturbi la sua natura. Forse, però, è meglio che veniate a casa mia, nel Villaggio del Mare. Lì vi spiegherò tutto”.

I ninja decisero allora di seguirla e, dopo aver fatti un ricco pranzo a base di pesce, vennero informati su come raggiungere l’Altare di Poni.

“Allora…dovrete prima addentrarvi nella Piana principale, quindi seguire il percorso che porta alla Via Antica, superare il Canyon e infine arriverete davanti all’Altare. Ma devo avvisarvi di una cos…”

“Sappiamo già come arrivare al Canyon, tesoro! Piuttosto…che ore sono??!! Cosaaa?? È quasi mezzogiorno???? MEZZOGIORNO???? Ma è tardissimoooo!!! I Virtuosi staranno già in cammino!! Dobbiamo muoverci Sasuke, vieni! Prendi il panino, l’acqua, tirati su i pantaloni e VAMOSSSSS!!!!”

Rika non ebbe neppure il tempo di finire il suo discorso che i due erano già partiti, sfrecciando a tutto gas per la pianura di Poni, lasciandosi indietro un sacco di polvere e con Sakura che tirava Sasuke per il collo, come una forsennata in preda al panico.

“Mi ero dimenticata di dirgli del pokémon dominante…ma fa niente ..”

Dopo quella lunga corsa, gli shinobi di Konoha si ritrovarono davanti a un antico labirinto, dalle mura color porpora e l’aria mistica.

“Vediamo un po’..io prendo la strada a destra e tu quella a sinistra, d’accordo?” – consigliò Sakura al suo compagno.

Purtroppo per lei fu un’idea controproducente, in quanto dopo nemmeno cinque minuti si ritrovarono entrambi all’entrata.

“No, così non funziona”- le rispose Sasuke.

“Dobbiamo trovare un modo per non perderci. Fammi pensare…perché non marchiamo il terreno con l’Idropompa di Primarina? Così sarà più facile capire dove siamo già passati”

“Che idea geniale, Sasuke! Ora la chiamo!”

Il pokémon sirena, più brillante che mai, si mise subito a creare delle strisce umide sul terreno con il suo potente getto d’acqua e così i due si incamminarono insieme nel labirinto.

“Sembra di ripercorrere la storia di Teseo e Arianna!”- fece notare Sasuke.

“Teseo e Arianna?! Pfff! Preferisco Dedalo e Icaro! E poi non vedo traccia del minotauro!”- le rispose Sakura, seccata.

“Non ci sarà un minotauro ma è come se ci fosse un filo a condurci all’uscita e un….TAUROSSSS???”

“ROSSSSS!!!!”

Alle spalle della coppia era apparso un toro inferocito, attirato dal rosso della veste di Sakura e pronto ad attaccare con tutte le sue forze.

“CORRRIIIIIII!!!!!”

I due scapparono come dei fulmini, oltrepassando la via centrale di Poni, entrando nel Gran Canyon e cercando di raggiungere in fretta e furia una zona sicura.

Il Tauros gli era alle calcagna e li inseguì fino ad un ponte sospeso e alquanto traballante.

Sakura e Sasuke provarono a rallentare il tiro per non cadere nel dirupo, ma il toro iniziò a mordere le funi che sostenevano l’impalcatura, facendoli precipitare di sotto.

“Aiutooooo!!!”

Si fece improvvisamente notte e su una riva di un lago giacevano a terra gli shinobi della Foglia: per loro fortuna era presente uno specchio d’acqua nei meandri del Canyon, ciononostante avevano perso parecchio tempo e dovevano a tutti i costi trovare una soluzione per raggiungere l’Altare prima dell’alba.

“Ahi! Che botta! Tutto bene te?”

“Sì, sto bene Sakura. Credo che abbiamo dormito per più di otto ore. Non credo riusciremo ad arrivare in tempo alla meta”

“Ma che stai dicendo, Sasuke! Non ti riconosco più! Mandiamo Primarina in avanscoperta ed insieme cercheremo una via di fuga”

“Oh…Sakura! Sei cambiata moltissimo durante il nostro viaggio. Io..”

“Krow! Krow!”

Il ragazzo non riuscì a finire la frase che dei Murkrow dispettosi rubarono i loro zainetti, con tanto di pokéball.

“Maledetti! Ridateci le nostre cose!”

I due provarono ad acciuffare quei corvi burloni, che però non ne volevano sapere di mollare la presa e, dopo una dura lotta, se la svignarono col bottino.

“Inseguiamoli!”

Sakura e Sasuke si diressero nelle profondità del Canyon, raggiungendo una caverna angusta e tetra.

“Ci penso io! Sharinnn…!”

Rimbombano le parole del professor Kukui! C’è un luogo e un momento per ogni cosa ma non è l’ora per fare lo Zeraora!

Non potendo usare le loro abilità ninja, se non per curarsi, la coppia incominciò a tastare l’ambiente circostante nella speranza di trovare qualcosa. Era un posto buio e con molta umidità, perciò bisognava avanzare con cautela.

“Ehi Sasuke! Ci sono! Questa parete sembra soffice! Forse se l’abbattiamo potremo uscire. Ma cosa possiamo utilizzare?”

“SAKURAAAA! Quella non è una parete! Tirati via di lì”

“Kommoooooo!!!!”

Dall’oscurità fuoriuscì un temibile drago dalle dimensioni surreali, che scagliò ferocemente diversi Dragopulsar.

“Attentaaa!!!”

In un batter d’occhio vennero entrambi feriti gravemente, non riuscendo a ripararsi in tempo a causa della scarsa visibilità.

Il pokémon dominante non sembrava intenzionato a fermare la propria collera, tant’è che si mise a saltare in continuazione, facendo tremare tutto.

“Se non ce ne andiamo al più presto, ci crolleranno le stalattiti addosso!! Che si fa?”

“Sakura…accada quel che accada…io rimarrò sempre al tuo fianco.”

Erano ormai spacciati, stremati dalla fatica e sanguinanti per via dei colpi ricevuti. Quando tutto sembrava finito, però, si udirono dal nulla diversi ululati.

“Lycannn! Ahuuuu!!! Lycann!!! Rockkk!!!

Un gruppo di Lycanrock era giunto in loro soccorso ed iniziò a caricarsi con Gridodilotta.

“Ma sono gli stessi Lycanrock dell’altra volta! Ci hanno riconosciuto!”

I tre lupi attaccarono all’unisono Kommo-O: Dinamipugno lo stordì, Levitoroccia lo bloccò ed infine Psicozanna lo tramortì, facendolo scappare.

“Non sappiamo come ringraziarvi, amici”

I Lycanrock iniziarono a leccargli affettuosamente le ferite, dopodiché sopraggiunsero anche i Rockruff, che avevano recuperato gli zainetti, ed infine dall’acqua sbucò Primarina.

“Sei stata tu a chiamarli?? Ma certo! Le sirene, così come i lupi, si potenziano durante le notti di luna piena! Deve esserci stata una qualche simbiosi fra voi e noi”- notò Sakura con entusiasmo.

Il peggio era passato e il fato tornò dalla parte dei nostri avventurieri, tant’è che dal nulla spuntò anche il Sableye con la gemma a forma di cuore che avevano incontrato la seconda settimana: era come se volesse dire qualcosa a Sasuke. Il ragazzo allora si chinò e, dopo aver capito le sue intenzioni, con garbo, prese il prezioso e lo donò a Sakura, baciandola.

“Non c’è da stupirsi…dopotutto noi… siamo La Luce e L’Ombra di Konoha!”

“Sas…u…..ke”

La giovane arrossì ed entrambi rimasero immobili per qualche secondo, investiti dalla magica follia dell’amore.

“Grazie… E adesso…non perdiamo altro tempo: dritti al traguardo!”

E così fu: accompagnati dai loro fedeli pokémon, si fecero strada tra i tortuosi sentieri che portavano verso l’Altare di Poni, illuminando la via con il Lanciafiamme di Snorlax e desiderosi più che mai di trionfare.

 

 

 

 

 

 

 

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