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Libertà  e pregiudizi


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 Buonasera a tutti, spero di non essere in off-topic >< - 


Ho pensato di inserire questa discussione per esporre una situazione che oramai al giorno d'oggi è divenuta ricorrente nelle giovani generazioni, e che da parecchio tempo comprende anche me: il pregiudizio.


Il pregiudizio rappresenta la più grande inibizione di ciò che ci piace fare, di ciò che ci rende felici e soprattutto liberi. Esso comporta ad un'omologazione dove essere uguali significa essere accettati. 


Spesso questa omologazione si dimostra anche un processo forzato, dove anche coloro che vogliono vivere nella libertà  delle proprie scelte vengono feriti -moralmente o fisicamente- dalla massa omologata.


Ho specificato il tutto molto formalmente, ma in sostanza l'obiettivo della discussione è questo: come affrontate i pregiudizi del prossimo e come reagite nei suoi confronti? Vi sentite veramente liberi o la società  di oggi e l'omologazione vi impedisce di esserlo o vi spinge a nascondere i vostri ideali?


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Ciao ^^


Anzitutto non puoi essere OT dato che il topic lo hai creato tu lol


Comunque, i pregiudizi sono una cosa che odio. Sarà  perchè li ho vissuti e tuttora li sto vivendo sulla mia pelle, ma penso che siano terribili e insensati. Io leggo molto e sono una persona a cui non piace la confusione e per questo -a scuola non sono proprio popolare, quindi quasi nessuno mi conosce- sono stato catalogato da tutti come antipatico. Ciò non è assolutamente vero dato che sono mentalmente aperto e simpatico. 


Una cosa -mi è venuto in mente ora- che segue il pregiudizio è l'etichetta, odiabile tanto quanto il pregiudizio.


La mia tattica per combatterli, tornando IT, è la seguente: esasperare la cosa per la quale sei pregiudicato, anche se non è vero, e poi far vedere tutto di un colpo come realmente sei. ^^


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Come affrontate i pregiudizi del prossimo e come reagite nei suoi confronti? Vi sentite veramente liberi o la società  di oggi e l'omologazione vi impedisce di esserlo o vi spinge a nascondere i vostri ideali?

Stare male a causa dell'ignoranza altrui? No grazie.

 

;)

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Anzitutto non puoi essere OT dato che il topic lo hai creato tu lol

 O-Oh è vero ^^""

 

Comunque preciso che lo scopo di questo post non era darmi dei consigli su come comportarmi [in termini personali sono fortemente contro all'omologazione e rendo esplicita la mia 'diversità '] bensì di conoscere diversi punti di vista, perché questa situazione non riguarda solo me, ma moltissime persone.

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Se da una parte me ne frego dei giudizi degli altri.. dall'altra parte però non posso che constatare che ormai il mio stile di vita sia stato influenzato da tutta una serie di pregiudizi che mi hanno fortemente limitato.. 


Detto questo, penso che bisogna fregarsene del parere degli altri.. e che bisogna essere un pò più coraggiosi nel far valere le proprie ideologie.. il proprio modo di essere.. senza aver paura di essere giudicati dalla gente !


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O-Oh è vero ^^""

Comunque preciso che lo scopo di questo post non era darmi dei consigli su come comportarmi [in termini personali sono fortemente contro all'omologazione e rendo esplicita la mia 'diversità '] bensì di conoscere diversi punti di vista, perché questa situazione non riguarda solo me, ma moltissime persone.

Beh... Quello è il mio punto di vista ^^
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Alle medie mi giudicavano per come mi vestivo e dunque mi evitavano come la peste, senza nemmeno tentare un approccio, sicché pensa te che belle persone che ho incontrato. E così anche alle superiori, nessun approccio perché mi vedevano timida o chiusa in me stessa, mi guardavano quasi con disprezzo/disgusto se solo dovevano sedersi accanto a me. Considero anche queste una forma di pregiudizio. Nel senso, che ne sai che sono una zittona e magari pure antipatica, se nemmeno parli con me?


L'importante è fregarsene altamente di questi soggetti, tanto anche se provi a ragionarci è come tirarsi la zappa sui piedi.


I pregiudizi sono tremendi, vero, ma che vuoi farci? La gente si diverte a giudicare il prossimo senza manco tentare un confronto o una discussione.


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Ho sempre odiato portare i capelli sciolti e le gonne, perché mi piace sentirmi "comoda" e se non lego i capelli, qualsiasi taglio mi faccia, mi infastidiscono perché mi ricadono sul viso e la gonna è un intralcio perché mi fa sentire molto meno libera nei movimenti, quindi quando sono fuori casa, a meno che non sia ad un evento importate come feste o roba varia, sto quasi sempre con la coda/mezza coda/treccia ed ovviamente in jeans/pantaloni.
Ricordo che a causa di questo una mia compagna di classe, parecchi anni fa anche, mi chiese se fossi omosessuale (ovviamente aveva usato un altro termine, visto che a quell'età  nemmeno sapevamo cosa volesse dire). Io le risposi di no e le chiesi perché avrei dovuto esserlo e lei mi rispose "eh, ma ti vedo poco con i capelli sciolti, poi non ti piacciono le gonne, come i maschi", io le spiegai semplicemente il motivo, ma francamente non so se capì o meno °°
Quindi sì, in generale siamo pieni di pregiudizi, e la maggior parte delle volte anche stupidi, ma credo che sia bene spiegare civilmente quanto si ha da dire a riguardo, mai arrabbiarsi perché spesso non si fa altro che alimentare i pregiudizi altrui nel caso in cui si stia parlando con qualcuno un po' cocciuto.
Diciamo che alla fine, nonostante ciò, l'importante è continuare ad essere sé stessi: un pregiudizio è spesso infondato e generalemente se ne siamo oggetto sappiamo se è "sbagliato" oppure no, pertanto nasconderci per cose futili come queste non ne vale la pena e, soprattutto, non diamo soddisfazioni a chi pregiudica.

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Alle medie mi giudicavano per come mi vestivo e dunque mi evitavano come la peste, senza nemmeno tentare un approccio, sicché pensa te che belle persone che ho incontrato. E così anche alle superiori, nessun approccio perché mi vedevano timida o chiusa in me stessa, mi guardavano quasi con disprezzo/disgusto se solo dovevano sedersi accanto a me. Considero anche queste una forma di pregiudizio. Nel senso, che ne sai che sono una zittona e magari pure antipatica, se nemmeno parli con me?

L'importante è fregarsene altamente di questi soggetti, tanto anche se provi a ragionarci è come tirarsi la zappa sui piedi.

I pregiudizi sono tremendi, vero, ma che vuoi farci? La gente si diverte a giudicare il prossimo senza manco tentare un confronto o una discussione.

Come ti capisco, sono entrato in una classe completamente nuova con gruppi già  formati dalle elementari, Io unico "sopravvissuto" naufragato chissà  per quale recondito motivo in questa classe. All'inizio solo come un cane, nessuno a rivolgermi la parola, tutti  a dire (manco mi conoscevano) che ero noioso, adesso che la scuola è finita mi hanno "scoperto" mi ritrovo compagni che prima manco mi salutavano ad invitarmi ad uscire, mi hanno fatto vivere per ben tre anni come un appestato. Io me ne sono sempre fregato, ho continuato la mia vita e coltivato le mie amicizie al di fuori di quell'ambito scolastico, è stata dura ed ogni giorno era una delusione. Ed ora... Boh vedremo, alle superiori ricomincerò di nuovo tutto, spero che questa volta sta gente sia meno sfigata ( considero così, chi si limita solo all'apparenza e non approfondisce, non si può giudicare senza conoscere...). Possiamo anche chiamarla benissimo omofobia: non è uguale a noi non si generalizza quindi ho paura perchè diverso 

Questa è la mia esperienza personale ed il resto solamente un mio pensiero. PEACE

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Questa è una tematica che mi sta molto a cuore, e so che probabilmente andrò controcorrente in questo topic.


Innanzitutto nella sua limitatezza il pregiudizio è una cosa giusta, ma come al solito è l'uomo - e, più nello specifico, le persone ignoranti e chiuse mentalmente - a renderlo esagerato e un motivo per odiare o allontanarsi da qualcuno.


Mi spiego meglio: se il pregiudizio lo si interpreta come semplice ipotesi o supposizione riguardo ad una persona la trovo una cosa giusta, ci rende maggiormente attenti, vigili, attivi nei confronti delle persone in modo tale da non farci illudere; tuttavia ciò non toglie che spesso l'apparenza è ingannatrice. Ma, ripeto, nella sua giusta misura, la trovo una cosa naturale e parte integrante dell'indole umana.


Una visione fin troppo utopistica è quella in cui è possibile coraggiosamente abbattere le barriere dei pregiudizi altrui ed essere sé stessi. Tentar non nuoce, si sa, ma parlando da persona fondamentalmente realistica sappiate che non è così semplice e che, soprattutto, potrebbe essere una cosa paradossalmente a vostro svantaggio.


Penso che nella maggior parte dei casi il giusto stia proprio nel mezzo: non dovete di certo adeguarvi agli altri e farvi lasciar soffocare dall'omologazione, perché si arriverebbe probabilmente all'accettazione e all'assorbimento nella personalità  dei pregiudizi che vi vengono rivolti; ma non dovete neanche dar poco peso a quello che, non la gente, ma la società  pensa di voi. Concludo ispirandomi un po' alla visione politica di Locke (e, in parte, anche di Hobbes): l'uomo ha bisogno di relazioni sociali, l'uomo non può stare da solo. Per questa ragione, non escludetevi dalla società  solo perché vi ritenete diversi, ignorando i pregiudizi;  piuttosto, cercate, nonostante la difficoltà  che potrete riscontrare, di cambiare l'idea che gli altri hanno di voi, e se non ci riuscite non disperate: ci sarà  sempre qualcuno pronto ad accettarvi per come siete. A volte penso che i pregiudizi ci aiutino in parte anche a migliorare noi stessi; e attenzione: migliorare, non cambiare.


 


Spero di non essere andata troppo fuori traccia, comunque sia ho letto le situazioni che avevate alle medie/superiori, e posso dire solamente che anch'io in passato sono stata pregiudicata come una solitaria, misantropa e asociale; ora sono cresciuta, quei pregiudizi li ho presi, stravolti e li ho utilizzati per migliorare la mia personalità : ora sono una persona nuova, mi sento più padrona di me stessa e allo stesso tempo, anche se non da tutti, accettata dalle persone che mi apprezzano. ^^


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