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Spiegare la storia è un po' complicato. Per farla breve, è un villaggio abbastanza creepy che puoi trovare in Animal Crossing New Leaf con le coordinate 2600-0218-7298. Se lo esplori troverai degli indizi, che interpretati ricostuiranno la storia di Aika, la bambina protagonista della storia. E' strutturato in modo che tu capisca dove andare con ordine e che possa immaginare come siano andati gli avvenimenti.
E' da apprezzare la pazienza e la calma con la quale sia stato costruito il villaggio e l'idea. Se hai ACNL fai una visita. :3

 

ma cos'è?qualcuno mi può raccontare la storia (senza ne immagini e ne video perchè sono una codiarda)?

E' un gioco per bambini, non c'è nulla di spaventoso. Ci sono alcuni video dove girano semplicemente per il villaggio e  puoi star tranquilla. ùwù

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Animal Crossing è senza dubbio uno dei giochi più popolari e giocati sulle console Nintendo e in particolare, la sua ultima versione per 3DS. Animal Crossing: New Leaf è stato in grado di sfruttare al meglio la possibilità  di poter interagire tra centinaia di migliaia di giocatori che posseggono il titolo di casa Nintendo. All'interno di questo mondo, fatto da NPC a forma di animaletto e nature molto colorate, diverremmo sindaco di un piccolo villaggio, all'interno del quale potremo acquistare la nostra casa e tantissimi accessori ed elementi per arredarla, e renderla più accogliente per noi e chi desidera visitarla. Infatti in Animal Crossing, durante il sonno, in una sua determinata modalità , sarà  possibile visitare i villaggi di altre persone, magari dei propri amici. Sarà  sufficiente inserire il loro Codice Amico nel gioco e poter esplorare le loro creazioni.


Tuttavia, vi è un villaggio di un utente di cui non è chiara l'identità . Se disponete di un Nintendo 3DS, potrete rintracciare le coordinate: 2600-0218-7298. Il villaggio in questione, è il famigerato Aika's Village. Casomai vi passi per la mente di addormentarvi e raggiungere nel sonno Aika's Village, sappiate che non troverete nessuna informazione sul suo fondatore, tranne che il suo nome sia, ovviamente, Aika.


Dimenticate i luoghi colorati ed allegri, gli NPC divertenti, in questo villaggio troverete solo macabri indizi e una triste storia. La stanza tramite la quale entreremo nel villaggio di Aika, è decorata con un pavimento dal pattern distorto e tenderà  a dar fastidio alla vista. Di fianco al nostro letto, troveremo un presente e ci accorgeremo subito che il regalo sarà  una bambola, elemento molto importante all'interno della nostra storia.


 


Esplorando le zone circostanti, noteremo che per tutta la mappa saranno disseminate tante fontane, alcune di loro anche abbastanza disturbanti, e soprattutto molti fiori dal colore rosso e rosa, lasciando quasi intendere al visitatore, che il villaggio va esplorato in un certo ordine.


 


Entrati nella prima casa, che troveremo durante il nostro tragitto, incontreremo uno dei quattro alter ego del villaggio. In Animal Crossing, vi ricordo, è possibile con il proprio personaggio per creare e arredare la propria casa. Nessuno vieta, comunque, di avere altri giocatori che possono far parte della mappa. Nel villaggio di Aika, tutti gli alter ego in realtà , rappresentano sempre il medesimo personaggio: una bambina vestita di rosso, Aika appunto; anagramma, in giapponese, di Akai, ossia appunto Rosso.


Nell'ingresso non noteremo nulla di particolare, a parte la musica a tratti alterata e disturbante. Ipno K.K., brano che suggerisce al giocatore che qualcosa, da quelle parti, non va.


Una ragazzina vestita di rosso, ci darà  il benvenuto dicendo "Io amo la mamma" e tre manichini saranno messi in posa davanti ad una torta di compleanno. Sembra quasi ovvio pensare, che il manichino vestito di rosso stia festeggiando il suo compleanno, ma il tratto strano di questa stanza, oltre i manichini e la loro disposizione, è un comò che sbarra la strada per la stanza a fianco.


 


L'unica cosa che potremo fare, è salire su per le scale e troveremo una stanza con tre quadri. In uno di questi, troveremo raffiguranti quel che sembrano la piccola Aika insieme a suo padre e la madre. Probabilmente, i tre personaggi rappresentati nei manichini nella stanza precedente. Avremo anche un quadro rappresentante un cane. In particolare, possiamo evincere che Aika, sia sempre associata al colore rosso e la madre, deducendolo dal colore del vestito, venga rappresentata come rosa.


Il rosso di Aika, verrà  ricordato principalmente anche dalla bambola che ci fissa seduta sul pavimento, quasi voglia mostrarsi come autrice delle opere. E sarà  proprio la presenza di questa bambola che ci farà  da filo conduttore all'interno delle altre case presenti nel villaggio.


Facendo visita nelle case degli altri abitanti, ci accorgeremo che questa bambola è ovunque. Spesso, ma non sempre, se ne trovano 3 o 4 anche negli arredamenti degli animaletti presenti, lasciando probabilmente intuire che siano stati perseguiti dalla bambola vestita in rosso. Oppure sia un semplice avvertimento che pende su di loro da parte della bambola, o di Aika, questo non è chiaro.


Andando oltre, si inizia a notare l'ambiente circostante che comincia pian piano a morire: il paesaggio comincia sempre più a distorcersi, l'unica strada da poter seguire a questo punto, è quella verso destra, dove vi è un unico ponticello che attraversa il fiume. Fiume che divide il villaggio in due sezioni distinte. Oltrepassando il ponticello, è impossibile non notare da subito i folti alberi pieni di pesche, apparentemente perfette.


Oltre il ponticello, avremo davanti a noi una specie di labirinto composto da cespugli, buche, trappole e contornato da dolciumi, gelati e fette di torta abbandonati lì. Di tanto in tanto, troveremo anche guanti, sacche o altri oggetti perduti. Saranno stati lasciati forse da Aika? Qual è il senso di tutto ciò?


 


Potremo notare che la spiaggia sarà  inaccessibile, ma dal nostro punto di vista saremo in grado di notare una lapide, una fetta di torta e delle rose; elementi che risulteranno essere molto importanti nella storia del villaggio.


Proseguendo verso sud, arriveremo dunque nella seconda sezione del villaggio, con la casa del secondo alter ego. La bambina che incontreremo all'esterno, o a volte anche all'interno, non risponderà  con una frase hiragana, bensì in katakana. Il katakana, infatti, è un alfabeto utilizzato dai giapponesi per riferirsi ai termini stranieri; questo piccolo dettaglio, apparentemente insignificante, potrebbe rappresentare molte cose. Come ad esempio un cambiamento nella mentalità  del personaggio, o qualcosa, intorno ad Aika che si è rotto.


La frase riporterà  sempre "Io amo la mia mamma".


 


All'interno dell'abitazione, ci troveremo all'interno di un ambiente ambiguo e misterioso, una stanza scura e arredata solo con cartelli animati rappresentanti uscite di emergenza, alternati da piccoli sedili, sui quali sarà  possibile roteare per completare il percorso e raggiungere la stanza successiva. All'interno dell'altra stanza, tutto quel che troveremo sarà  un ammasso di bambole e peluche e sarà  impossibile avvicinarsi, dato che tutti gli oggetti occuperanno la stanza.


Roteando la visuale, in quella stanza scura e cupa, quattro occhi affissi al muro ci fisseranno indagatori.


Quegli occhi sono un allarme per il giocatore, bisogna fuggire da un pericolo imminente, oppure potrebbe a stare indicare una fuga della piccola Aika.


 


La musichetta che diventa sempre più presente e la situazione sinistra, ci verranno subito venir voglia di cambiare aria, ma nella casa saranno presenti anche altre due stanze. Nella prima, sarà  in corso una festa, dove saranno presenti solo bambole sedute intorno ad un tavolo. Niente di sospetto strano, se non la presenza di un'ascia alle spalle di una delle presenti, guarda caso, una bambola vestita di rosso.


 


 


Nella stanza superiore, invece, l'enigma intorno al villaggio di Aika, diventa sempre più fitto e misterioso, poiché ci troveremo in una room addobbata con un prato in fiore, con pareti che vogliono ricordarci un luogo paradisiaco, con due statue rappresentanti, probabilmente, Adamo ed Eva; e ai piedi della statua femminile, sarà  presente una mela marcia, e al suo fianco un serpente.


 


Quale significato può assumere questa stanza nella vita di Aika? Probabilmente, che sua madre, potrebbe aver commesso qualche sbaglio.


 


 


Usciti dalla casetta, occorre mettersi di nuovo sul percorso, per dirigersi verso quella successiva. Anche qui, il paesaggio diventerà  sempre più spettrale, sempre più decadente e fatiscente: alberi mozzati, e frutta, soprattutto pesche, morte e marce sparse per il terreno. Troveremo anche molta immondizia e confusione, come a simboleggiare la degenerazione e lo squallore dentro cui la storia di Aika sta andando incontro.


 


Andando avanti, giungeremo in un misterioso cimitero, con dei pattern quadrati che ci suggeriranno delle lapidi, con a fianco delle increspature nel terreno, segno che lì sotto, vi è probabilmente nascosto qualcosa.


 


 


Occorre una pala per poter scavare e una volta che l'avremo facilmente trovata, sarà  altrettanto facile scavare e poter rinvenire sotto le lapidi una decina di cucce di cani.


 


 


 


Finalmente, potremo giungere anche sulla spiaggia, e il primo elemento che incontreremo, non è dei più rassicuranti: un paio di scarpe giaceranno sul bagnasciuga.


 


In genere, è segno che qualcuno si è suicidato in mare.


 


Proseguendo lungo la spiaggia, ci troveremo a visitare la terza casa. L'abitazione è decadente, marcia, putrida; il suo interno è ancora più disturbante: un labirinto di librerie completamente buio, con una bambola rossa seduta a controllare l'entrata e con ai piedi un'ascia.


 


 


Provando ad avanzare, si avverte un suono spaventoso che pian piano va distorcendosi e diventa sempre più acuto e spaventoso. Ruotando la telecamera, è possibile scorgere altri disegni di Aika appesi alle pareti, sempre rappresentanti Aika o la sua famiglia. Per terra ci sono oggetti, come un giocattolo, un alveare, un diario ed un uovo. Si scoprirà  che l'inquietante suono, proveniva da uno strumento posto tra gli scaffali. Apparentemente questa stanza sembrerà  vuota, al contrario, condurrà  ad altri due luoghi segreti. Nel primo abbiamo una stanza ben illuminata, con due teche di vetro al cui interno sono conservati due diari. Sul pavimento, invece, avremo pagine disseminate ovunque. Nell'altra stanza invece, avremo un pianoforte a coda, circondato da numerose uova colorate. A prima vista, questi potrebbero essere rispettivamente interpretati come una virtù e una serie di nascite.


 


Prima di proseguire con la nostra storia, facciamo qualche passo indietro e proviamo a dare una possibile interpretazione a tutto quello che abbiamo visto e assistito fino a questo punto. Aika è una bambina come ce ne sono tante, felice e serena con la sua famiglia e amata dai suoi genitori e lei ama suo padre e sua madre. Ma ad un certo punto qualcosa va storto, sua madre compie un gesto sconosciuto, ma che porterà  un cambiamento radicale in lei, ponendosi come obbiettivo quello di rendere sua figlia la migliore, la più brava, semplicemente perfetta.


Le uova, la perfezione, la libreria, l'alto livello di istruzione, il pianoforte, i talenti, le pesche, anch'esse perfezione maniacale senza una macchia. In certe culture, il simbolo della perfezione è rappresentato proprio da una bambola di porcellana, una delle tante che abbiamo visto nell'Aika's Village. I messaggi degeneranti, il panorama che va pian piano degradandosi e il marciume diffuso, può farci facilmente intendere che Aika si sia sentita soffocare sotto il controllo e la determinazione di sua madre, nel far di lei la figlia perfetta. Fino ad arrivare ad identificarsi proprio in quella stessa madre e le sue pretese.


 


 


Quindi adesso, siamo pronti a visitare la stanza successiva presente in questa casa: Aika, seduta davanti un televisore muto, che non trasmette nulla, persa nei suoi pensieri, mentre nella stanza possiamo notare un arredamento composto esclusivamente da illustrazioni della mamma, come la coperta, la tovaglia, messaggi, tappeti, illustrazioni e foto. Nostalgia dei ricordi felici con sua madre? Odio nei suoi confronti e nella sua ossessione nella perfezione? O semplicemente, follia? Nell'ultima stanza invece, una bambola che fissa una culla vuota e al centro di tutto... un letto con una sagoma disegnata sopra.


 


Segno che la madre di Aika, probabilmente è stata uccisa. Forse da quella figlia, che sacrificando la propria vita per essere perfetta agli occhi della madre, così come lei voleva, si è sentita messa da parte all'annuncio di un nuovo membro della famiglia che stava per nascere. Nascita probabilmente annunciata dalle uova presenti nella stanza del pianoforte. Di un concepimento avvenuto mentre lei era in quella stanza marcia a studiare. Concepimento simboleggiato dalla stanza con Adamo ed Eva.


Adesso, alla luce di tutto ciò, non ci resta che visitare la nostra ultima casa all'interno del villaggio. Ci troveremo all'interno di un tugurio composto da sporcizia, disordine e degrado. Oggetti sparsi ovunque, ma solo dopo qualche secondo, ci accorgeremo che quella stanza è la stessa in cui ci siamo trovati all'inizio del nostro viaggio. La casa dove Aika una volta festeggiava, dove era felice, dove viveva serena con suo padre e sua madre e che adesso, è una stanza ridotta in rovina e probabilmente luogo di violenze e squilibrio all'interno di una famiglia ormai distrutta.


 


La differenza più grande che potremo notare tra questa stanza e quella iniziale, è una: il passaggio inizialmente bloccato da un comò, ora è finalmente aperto. Al suo interno, una scena inquietante e dalle tante interpretazioni: un manichino vestito di rosso, probabilmente rappresentante Aika e la bambola rossa, con un'ascia al suo fianco. Entrambe circondate da degli sbarramenti, con delle statue tutte uguali che le fissano, quasi a volerle tenere sott'occhio.


 


Probabilmente la piccola Aika, sarà  stata catturata in seguito alla sua follia omicida, ma come mai la statua e la bambola coesistono nello stesso luogo e nella stessa stanza?


Che sia il manichino la rappresentazione dell'innocenza precedente di Aika e la bambola perfetta il suo lato folle che la madre ha involontariamente risvegliato? Oppure, effettivamente la bambola è un personaggio a parte e ha preso vita propria, impossessandosi della mente della piccola Aika. Ma prima di giungere a conclusioni, c'è un'ultima stanza che è possibile visitare: quella del piano superiore, oltrepassandola come si poteva immaginare, ci si trova nella stanza di Aika, con la stessa disposizione di giocattoli e disegni come nella prima casa. La differenza è che di fronte alla bambola rossa c'è un'ascia, mentre i disegni sono stati pasticciati, con cancellature sul cane, su Aika e sulla madre, ma non sul padre. Che egli sia ancora in vita?


I giocattoli inoltre, questa volta saranno rivolti verso il muro, di spalle. Probabilmente la bambola è effettivamente la rappresentazione della follia di Aika che è andata pian piano a prendere il sopravvento.


 


Anche sull'imprigionamento di Aika si potrebbe sollevare qualche dubbio. Ricordate la tomba irraggiungibile che si poteva vedere dal giardino? Essa sarà  raggiungibile ottenendo una muta, che sarà  possibile trovare nel villaggio e giungere fino al luogo misterioso.


Ma analizziamo prima la spiaggia in cui ci siamo imbattuti prima. Notando meglio le scarpe, analizzandole, potremo scoprire che esse sono, casualmente, di colore rosso. Proseguendo lungo la spiaggia, prima di immergerci, troveremo dei quadrifogli porta fortuna. Cosa potrebbero significare? La speranza del giocatore di non incontrare mai la bambola, oppure Aika?


Immergendosi e nuotando per un po', ci troveremo sul luogo designato; la tomba porta con sé dei dolci e delle rose, di un colore nerastro e viola, come volessero rappresentare una certa decadenza. In quel rosso e in quel rosa usato nelle poste intorno alla prima casa. Armandosi di pala e scavando dove c'è l'increspatura sopra la tomba, si fa la scoperta del suo contenuto: un inquietante scheletro.


 


E il dubbio è: si tratta del cadavere della povera Aika suicidatasi, o uccisa? O più probabilmente del corpo della madre?


Forse è stata Aika stessa ad ucciderla per la pressione che le faceva e si è identificata nella bambola a causa del desiderio di sua madre di usarla come modello, nella sua perfezione. O forse è la bambola che si è impossessata di Aika, da cui in ogni caso non riesce a separarsi, come abbiamo visto nella stanza precedente? E poi perché non uno scheletro normale, oggetto presente nel gioco, ma uno inquietante? Sta forse ad indicare l'estrema violenza che ha subito il corpo, arrivando così ad apparire come qualcosa di terrificante? Sarà  effettivamente questa la giusta interpretazione dell'Aika's Village? Quali possono essere altri chiavi di lettura a questa apparentemente tragica vicenda?


Probabilmente non lo sapremo mai, ma potremo sempre porci tante domande, se mai decideremo di inserire quelle maledette coordinate nel nostro Nintendo 3DS, portandoci con noi il mistero su chi possa aver creato il piccolo e tetro Aika's Village.


 


 


 


Fonte: Creepypasta Italia Wiki


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