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Bambini in una coppia omosessuale: che ne pensate?


Guest Lucas-

bambini in una coppia omosessuale: giusto?  

73 utenti hanno votato

  1. 1. Secondo voi?

    • I matrimoni si ma bambini proprio no.
    • favorevole
    • indifferente..


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È divertente vedere come su un forum di pokemon costituito da minorenni si dica di sì alle adozioni e in un sondaggio fatto di maggiorenni solo il 36% dica di si. Poi immaginate il disagio di un bambino con i suoi simili. uno studio ha dimostrato che quelli di coppie omo diventati adulti sono più inclini al suicidio e altri turbamenti.

Quoto la migliore risposta:"Da quando in qua i bambini sono diventati dei diritti?".

Sono contro.

Via a darmi del bigotto omofobo, ma vi dico che non sono credente.

Il sondaggio fatto da maggiorenni che ci hai condiviso è stato applicato su un gruppo di persone, che, per il lavoro che svolgono (pediatri), saranno tutti abbastanza maturi con l'età . È chiaro quindi che appartengono a una generazione diversa da quella "giovane" che popola PM :)

Dato che alla fine è questione di mentalità , è ovvio che noi più giovani abbiamo già  la mente capace di spaziare su argomenti che persone più arretrate porterebbero dinnanzi al Tribunale dell'Inquisizione (non che giovani dalla mentalità  Neanderthaliana non esistano eh! Ne abbiamo avuto prova). 

Il diritto alla famiglia esiste, quindi anche ai figli. Negare la possibilità  di adottare un bambino perchè si è gay è pura discriminazione. Credo debbano essere altri i criteri per giudicare un persona, sicuramente non i gusti sessuali!

Cosa ce ne facciamo di un sondaggio? Ha fine a se stesso se non si indaga veramente su un argomento fino a comprenderlo in fondo. 

Ah, non essere credente non esclude l'essere bigotto...

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Direi che citare il famoso flop di Regnerus non avvalora la tua tesi.

Posta uno studio reale, non uno rigettato dallo stesso autore per errori nel campionamento dei soggetti visto che non si basa su figli di coppie omosessuali  :asduj1:

 

Uno studio molto controverso è stato, per esempio, quello del sociologo Mark Regnerus, che fu poi interpretato da diverse associazioni fondamentaliste cristiane attribuendo all'omosessualità  dei genitori il disagio psichico dei bambini da essi educati, quando invece ciò era dovuto all'instabilità  famigliare tipica di figli di genitori divorziati (il fatto che uno dei genitori fosse omosessuale e che si fosse fidanzato con una persona dello stesso sesso non aveva alcuna rilevanza). Lo stesso Mark Regnerus ha poi ammesso che il suo studio era stato interpretato male
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Il tema è molto complesso e delicato, dato che è strettamente collegato a quello dei "matrimoni" tra omosessuali, di fatto


se nulla si farà  a riguardo una precisa previsione e regolamentazione delle unioni civili (cosa che a mio avviso avverrà , ma in un


futuro "pronto"...) non ci sarà  alcuna possibilità  per le coppie omosessuali di poter adottare un bambino.


 


Per quanto mi riguarda, io sono favorevole solo dal momento in cui è dimostrata la stabilità  come coppia, il VOLERE istituire 


una famiglia(la prova principe di fatto è proprio l'unione civile, il vincolo tra le due persone, cosa che non si può avere, al momento)e che i tutti criteri generali previsti per le coppie unite in matrimonio siano soddisfatti.


 


Non mi pronuncio riguardo le implicazioni psicologiche che il bambino cresciuto in una famiglia non tradizionale possa avere,


semplicemente perchè non ci sono, a mio parere, tanti casi da poter analizzare per poter trarne uno studio oggettivo e soprattutto


lontano da pregiudizi di qualsiasi natura, e poi non possiedo le conoscenze IO per poter dire "il bambino vivrà  male in una famiglia


omosessuale perchè non può crescere con due padri o due madri, sarà  emarginato dai compagni e fonte di scherno, bla bla bla..."


 


In conclusione, sono favorevole, ma non ne faccio una battaglia.


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favorevole, perchè una coppia di omosessuali non può adottare come una coppia eterosessuale? cosa può dare una coppia eterosessuale che una omosessuale non può? che poi, se dobbiamo essere considerati tutti uguali dobbiamo esserlo in tutto no? sarò di parte, ma non vedo nemmeno una ragione per non legalizzare l'adozione gay.


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E' una domanda interessante.


Se dovessi dare una risposta a cuor leggero, direi "certo, perché no? Ci sono un sacco di bambini che vivono con dei genitori che litigano da mattina a sera, sarebbe molto meno traumatico per loro stare con due persone dello stesso sesso che si amano e vivono in armonia!".


Ma dall'altro lato, come ha detto Noel, l'Italia (ma io oserei dire l'umanità ) è estremamente ignorante.


Non diamo la colpa ai bambini, ma ai genitori con cui sono cresciuti. Al momento, la maggioranza è omofoba. Non ho dei dati certi, ma pensiamo solo a quante volte si dice "gay!" a un ragazzo per insultarlo.


I bambini sono lo specchio dei genitori, almeno nei primi anni di vita. Sono estremamente influenzabili. Prendono i genitori come esempio. Pensiamo per esempio ad alcune fobie, come quella per i ragni: non è assolutamente innata, ma magari a furia di vedere la mamma strillare non appena ne appare uno, ci è entrato nella testa "ragno=pericolo". Esempio stupido, ma spero efficace: di conseguenza se i genitori (etero) del bambino bollano gli omo come "OMMIODDIO che schifo, ma non si vergognano?! Scarti della società ! Non diventare mai così figliolo - non guardare - oddio si stanno baciando", non stupiamoci se poi, alle elementari o alle medie (periodo in cui le prese in giro sono all'ordine del giorno, e anche pesanti, soprattutto se soggetto debole), il bambino verrà  bellamente bullato.



Ovviamente si spera che questo non accada, che le persone siano mature, e bla bla. Vorrei sperare in una futura generazione con meno omofobia, ma penso che sia un traguardo che si può raggiungere un passo alla volta. Se ci pensate, siamo molto più elastici di 50 anni fa. Probabilmente tra due generazioni anche le coppie omosessuali potranno adottare, e verranno considerate esattamente persone alla pari di un etero, solo con un gusto diverso. Ma per ora, penso che non sarebbe la cosa migliore da fare.


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E' una domanda interessante.

Se dovessi dare una risposta a cuor leggero, direi "certo, perché no? Ci sono un sacco di bambini che vivono con dei genitori che litigano da mattina a sera, sarebbe molto meno traumatico per loro stare con due persone dello stesso sesso che si amano e vivono in armonia!".

Ma dall'altro lato, come ha detto Noel, l'Italia (ma io oserei dire l'umanità ) è estremamente ignorante.

Non diamo la colpa ai bambini, ma ai genitori con cui sono cresciuti. Al momento, la maggioranza è omofoba. Non ho dei dati certi, ma pensiamo solo a quante volte si dice "gay!" a un ragazzo per insultarlo.

I bambini sono lo specchio dei genitori, almeno nei primi anni di vita. Sono estremamente influenzabili. Prendono i genitori come esempio. Pensiamo per esempio ad alcune fobie, come quella per i ragni: non è assolutamente innata, ma magari a furia di vedere la mamma strillare non appena ne appare uno, ci è entrato nella testa "ragno=pericolo". Esempio stupido, ma spero efficace: di conseguenza se i genitori (etero) del bambino bollano gli omo come "OMMIODDIO che schifo, ma non si vergognano?! Scarti della società ! Non diventare mai così figliolo - non guardare - oddio si stanno baciando", non stupiamoci se poi, alle elementari o alle medie (periodo in cui le prese in giro sono all'ordine del giorno, e anche pesanti, soprattutto se soggetto debole), il bambino verrà  bellamente bullato.

Ovviamente si spera che questo non accada, che le persone siano mature, e bla bla. Vorrei sperare in una futura generazione con meno omofobia, ma penso che sia un traguardo che si può raggiungere un passo alla volta. Se ci pensate, siamo molto più elastici di 50 anni fa. Probabilmente tra due generazioni anche le coppie omosessuali potranno adottare, e verranno considerate esattamente persone alla pari di un etero, solo con un gusto diverso. Ma per ora, penso che non sarebbe la cosa migliore da fare.

92 minuti di applausi sarebbero troppo pochi ahahah! Mi trovo perfettamente d'accordo con tutto quello che hai detto ^^

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Si ma facendo come dici tu andresti a punire degli innocenti per un male che potrebbero fare gli altri e sarebbe unmodo di fare sbagliatissimo

Non si può far del male a qualcuno per impedire il male degli altri, soprattutto se questo qualcuno non c'entra niente, perché dovresti togliere un diritto a qualcuno se non ha fatto nulla di male, anzi, il male lo fanno gli altri a suo figlio

Se la società  è fatta male bisogna cambiare la società , non infierire sugli innocenti

Che poi non ha molto senso dire la società  non è ancora pronta, la società  diventa pronta, tollerante e abituata alla cosa solo quando ci si confronta, ci ha a che fare, altrimenti si resta sempre fermi allo stesso livello e non si raggiunge una tolleranza pratica, concreta

Poi c'è il discorso dei bambini che ne soffrirebbero perché presi in giro

A parte che i bambini si prendono in giro DA SEMPRE per QUALSIASI MOTIVO, è una caratteristica innata dei bambini/adolescenti il bullismo, non si può portare come tesi contro le adozioni perché come è esistita prima di esse esisterà  dopo, a prescindere dalle adozioni stesse

E comunque nessuna grande conquista in fatto si tolleranza si ottiene senza sacrifici e sofferenza

È vero, ne soffriranno i bambini come i genitori, ma è necessario se si vuole giungere alla tolleranza, non si può passare per altre vie, basti pensare alle lotte dei neri in America

Per martell

Non abbiate paura di fare il primo passo! Non scoraggiamoci di fronte all'ignoranza e ai pregiudizi! L'essere umano è forte, sa vincere le difficoltà !

Inoltre una novità  resta tale anche dopo 50 anni, finché non la si introduce

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Ogni cosa richiede tempo.

Tu dici che non è giusto fare infelici degli innocenti (alias la coppia omo che desidera un figlio), ma averlo in queste condizioni porterebbe solo ad altri pregiudizi, e alla fine sarebbero davvero felici? A che prezzo sono riusciti ad avverare il loro desiderio? "Condannando" (ehu termine un po' forte ma è l'unico che mi viene in mente) la cosa più preziosa che hanno a una vita di risate, di insulti se non cose peggiori? Ti ricordo che degli adolescenti sono riusciti a pestare di BOTTE un ragazzo perché "*censura*".
Mettiti nei panni dei genitori adottivi omo. Come ci rimarrebbero, a sapere di aver reso la vita del loro bambino, della loro vita, quell'inferno?

Ovviamente non è colpa loro, è chiaro, ma in un mondo come questo certe novità  devono essere messe nella testa delle persone con calma.

Incominciamo a fare capire alle persone che omosessuale non vuol dire contro natura. Incominciamo a fare capire che se sei gay non vuol dire che ti invaghisci del primo che capita, che non sei poligamo (LOL giuro che c'è gente convinta che passino le loro giornate tra una perversione e l'altra) e che non ci provi con un etero. Che sei in grado di dare affetto come una persona etero.

Quando nessuno incomincerà  a guardarti strano quando dirai "sapete, ho una cotta di quello/a del mio stesso sesso", forse potremo provare a pensare a un adozione.
Ma prima di allora, temo che sarà  sofferenza per tutti gli innocenti della situazione: il bambino in primis, e i genitori.

 

Non parlo così per paura che io personalmente possa risentirne, perché finché non avrò una relazione con una donna, questo non mi sfiora. Ma mi disturberebbe sapere che magari, tra vent'anni, mio figlio dirà  che c'è "un ragazzo strano che ha due mamme/due papà " e tutti lo prendono in giro per questo, chiedendo magari cose scomode come "ma non hai una mamma-papà ?". E a queste domande un bambino dell'asilo-elementari non sa rispondere, e guarda caso proprio in questo periodo si formano le fobie, le ansie, i disturbi più gravi che un uomo può portarsi avanti per tutta la vita...

 

Detto ciò spero di averti fatto capire il mio punto di vista, e che assolutamente io sarei favorevole, ma valutando tutti questi contro, non mi sentirei di dare un bambino in pasto alle malvagità . E' vero, tutti i bambini prendono in giro. E' tipico. Ma così è proprio voler favorire il bullismo. Prima sensibilizziamo le scuole, a partire dall'infanzia. Poi se ne riparla. :)

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in modo astratto, completamente idealizzato, sì, sono favorevole. non penso che un bambino possa avere alcuna mancanza con due genitori dello stesso sesso, se sono buoni genitori, come del resto devono essere quelli eterosessuali. 'un bambino ha bisogno di una madre/un padre'= cavolata. l'affetto e l'amore non vengono solo da due persone di sesso diverso, una persona non si forma  esclusivamente con come modello il genitore dello stesso sesso (ho sentito spesso gente dire: 'ma come farebbe una ragazza con due genitori di sesso maschile?? come gli spiegherebbero le cose??' -> news flash, gli uomini non sono bacucchi e possono informarsi e spiegare, uguale per le donne, vuoi vedere che non sanno come ci si rade?? pfff). MA. questo non è il mio mondo idealizzato. ho vissuto l'omofobia (beh, bifobia, ma fingiamo per un momento sia uguale) sulla mia stessa pelle per anni. ho vissuto a NY per mesi, ho incontrato molte coppie omosessuali con figli. non si sono MAI pentiti di aver adottato, amano i loro figli come mia madre ama me. ma so che hanno pianto la notte quando i figli tornavano a casa e dicevano "papà  jason ha chiesto perché non ho una mamma, ha detto che voi siete strani! dov'è la mia mamma?". so di madri het che hanno detto ai loro figli di non giocare con un bambino perché ha due mamme. madri het che non lasciavano andare i loro figli a casa dell'amichetto con due papà  perché esiste lo stupido, disgustoso stereotipo gay=pedofilo. alla luce del mondo di cacca in cui viviamo beh... non si può vietare a nessuno di adottare, non si può vietare ad un bambino una casa calda e accogliente, ma... bisogna pensarci 20000 volte. bisogna essere pronti ad affrontare situazioni ardue che non si possono immaginare, sia genitori che figli. sicuramente, l'italia non è pronta. basti vedere gentaglia su fb che ha cambiato la propria immagine del profilo in arcobaleno per poi sputare su cara delavigne o caitlyn jenner (ovviamente va più profondo di questo, ma sono esempi). non so se ci siano paesi pronti, non ho vissuto ovunque, ma in italia, devo dire purtroppo, per il bene dei bambini e dei genitori stessi, non ancora. educazione sull'omosessualità /bisessualità /pansessualità  ecc prima, adozione dopo.


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Ogni cosa richiede tempo.

Tu dici che non è giusto fare infelici degli innocenti (alias la coppia omo che desidera un figlio), ma averlo in queste condizioni porterebbe solo ad altri pregiudizi, e alla fine sarebbero davvero felici? A che prezzo sono riusciti ad avverare il loro desiderio? "Condannando" (ehu termine un po' forte ma è l'unico che mi viene in mente) la cosa più preziosa che hanno a una vita di risate, di insulti se non cose peggiori? Ti ricordo che degli adolescenti sono riusciti a pestare di BOTTE un ragazzo perché "*censura*".

Mettiti nei panni dei genitori adottivi omo. Come ci rimarrebbero, a sapere di aver reso la vita del loro bambino, della loro vita, quell'inferno?

Ovviamente non è colpa loro, è chiaro, ma in un mondo come questo certe novità  devono essere messe nella testa delle persone con calma.

Incominciamo a fare capire alle persone che omosessuale non vuol dire contro natura. Incominciamo a fare capire che se sei gay non vuol dire che ti invaghisci del primo che capita, che non sei poligamo (LOL giuro che c'è gente convinta che passino le loro giornate tra una perversione e l'altra) e che non ci provi con un etero. Che sei in grado di dare affetto come una persona etero.

Quando nessuno incomincerà  a guardarti strano quando dirai "sapete, ho una cotta di quello/a del mio stesso sesso", forse potremo provare a pensare a un adozione.

Ma prima di allora, temo che sarà  sofferenza per tutti gli innocenti della situazione: il bambino in primis, e i genitori.

Non parlo così per paura che io personalmente possa risentirne, perché finché non avrò una relazione con una donna, questo non mi sfiora. Ma mi disturberebbe sapere che magari, tra vent'anni, mio figlio dirà  che c'è "un ragazzo strano che ha due mamme/due papà " e tutti lo prendono in giro per questo, chiedendo magari cose scomode come "ma non hai una mamma-papà ?". E a queste domande un bambino dell'asilo-elementari non sa rispondere, e guarda caso proprio in questo periodo si formano le fobie, le ansie, i disturbi più gravi che un uomo può portarsi avanti per tutta la vita...

Detto ciò spero di averti fatto capire il mio punto di vista, e che assolutamente io sarei favorevole, ma valutando tutti questi contro, non mi sentirei di dare un bambino in pasto alle malvagità . E' vero, tutti i bambini prendono in giro. E' tipico. Ma così è proprio voler favorire il bullismo. Prima sensibilizziamo le scuole, a partire dall'infanzia. Poi se ne riparla. :)

No, non è favorire il bullismo, è perpetrare una causa giusta

Ripeto, il bullismo non può essere portato come tesi contro perché è qualcosa che esiste a prescindere, secondo questo ragionamento i bambini non potrebbero portare l'apparecchio o sarebbero vittime del bullismo, non si potrebbe giocare a Pokémon oltre i 15 o si diventa vittime di bullismo, capisci che è un ragionamento sbagliato? Non si può semplicemente evitare il male e lasciar perdere ciò che è giusto, il male va affrontato e sconfitto, rintanarsi a mo'di struzzo per evitare i problemi porta solo ad un'esistenza vana continuamente vittima delle ingiustizie

Il discorso su ogni cosa a suo tempo è vero fino ad un certo punto

Viviamo in un mondo in cui l'accesso alla conoscenza è possibile a tutti in ogni istante. Siamo bombardati continuamente di novità  da ogni ambito ed abbiamo ormai raggiunto il culmine per quanto riguarda la definizione di diritti dell'uomo e tolleranza

In linea teorica tutti noi abitanti dei paesi più sviluppati sappiamo che l'omosessualità  va tollerata, che dobbiamo essere buoni con tutti e rispettare il prossimo

Quella mancanza che tu stesso evidenzi nel tuo messaggio è di carattere pratico. Noi non veniamo in contatto tutti i giorni con la realtà  delle coppie gay ufficiali e delle adozioni, e proprio per questo abbiamo un comportamento sbagliato

Tu puoi anche starci una generazione a ribadire i concetti di tolleranza e rispetto per i gay, ma il primo impatto sarà  comunque lo stesso, oggi o tra vent'anni. Non viviamo più nell'ignoranza e nella disinformazione che potevano esserci cinquant'anni fa. Ognuno di noi sente tutti i giorni fatti riguardo qualsiasi cosa, ognuno di noi ha accesso ad informazioni illimitate ed ognuno di noi possiede concetti come la tolleranza e il rispetto. Manca l'applicazione pratica

Forse non te ne rendi conto, ma tu stesso dicendo quello che hai detto confermi quello che sto dicendo io. Ci manca un contatto reale con il fenomeno, ci manca il viverlo. In linea teorica noi sappiamo e possiamo sapere tutto riguardo a tolleranza e diritti dei gay, ci manca solo la pratica. E la pratica non te la insegna nessuno, è un'esperienza di vita

E no, la coppia omo sarebbe felicissima di avere un figlio a cui donare il proprio amore, chiunque comprenda il vero significato della parola "vivere" lo sarebbe

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Jambo, quello che dici è giusto ma tieni conto che non si può cambiare una cosa di punto in bianco. Le cose andrebbero fatte gradualmente per essere risolte bene... fin quando l'omosessualità  non sarà  completamente ben accetta, non si potrà  parlare di adozioni. Così si rischia solo di ingigantire il problema principale e renderlo ancora più difficile da "digerire".


È vero che è una lotta per una buona causa, ma in questo caso le cose andrebbero raggiunte piano piano per permettere che la gente si abitui... Almeno io la vedo così :)


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Contrario!! Ho letto molti dei commenti e ho notato alcune persone che hanno argomentato molto bene sulla questione del l'omosessualità  stessa, ma il mio commento vorrebbe invitare a far riflettere alcuni idealisti che hanno scritto in questa discussione (che secondo me sono ragazzini che si sono appena affacciati sul mondo) su un solo quesito. Da quando i bambini sono diventati dei diritti? E non mi venite a dire che non è così perché parlando della questione solamente, lì si considera come tali.

Non voglio nemmeno ribadire cose inerenti alle anomalie del l'omosessualità  perché sarebbe ot, e per piacere non tirate in ballo gli animali perché davvero il paragone non regge. Inoltre dato che siete tanto esperti di orfanotrofii affollati, vi chiedo se avete mai iniziato una pratica per l'adozione o avete avuto un parente vicino che ne abbia fatta una? Per piacere ho letto commenti di gente favorevole che fanno paura. Il peggiore quello di un utente che ha linkato uno studio che affermava la migliore situazione dei figli di coppie dello stesso sesso.Contrario!! Ho letto molti dei commenti e ho notato alcune persone che hanno argomentato molto bene sulla questione del l'omosessualità  stessa, ma il mio commento vorrebbe invitare a far riflettere alcuni idealisti che hanno scritto in questa discussione (che secondo me sono ragazzini che si sono appena affacciati sul mondo) su un solo quesito. Da quando i bambini sono diventati dei diritti? E non mi venite a dire che non è così perché parlando della questione solamente, lì si considera come tali.

Non voglio nemmeno ribadire cose inerenti alle anomalie del l'omosessualità  perché sarebbe ot, e per piacere non tirate in ballo gli animali perché davvero il paragone non regge. Inoltre dato che siete tanto esperti di orfanotrofii affollati, vi chiedo se avete mai iniziato una pratica per l'adozione o avete avuto un parente vicino che ne abbia fatta una? Per piacere ho letto commenti di gente favorevole che fanno paura. Il peggiore quello di un utente che ha linkato uno studio che affermava la migliore situazione dei figli di coppie dello stesso sesso.

Solo una cosa. Il diritto alla prole viene ricavato dalla corte costituzionale dagli artt. della costituzione in materia di famiglia. È cioè artt: 29-30-31. Tale diritto, tra l'altro, sta alla base degli sviluppi ( giurisprudenziali, soprattutto), molto recenti, in materia di fecondazione artificiale nelle sue varie forme che la tecnica medica oggi mette a disposizione. Alla giurisprudenza costituzionale italiana si affianca in particolare quella internazionale, nello specifico numerose sono le sentenze della corte EDU.

ONDE PER CUI: esiste in Italia e nel mondo ( almeno per ciò che riguarda la tradizione giuridica occidentale) IL DIRITTO AD AVERE DEI FIGLI.

IL VERO PROBLEMA SEMMAI È QUELLO DI STABILIRE IL TITOLARE DELLA POSIZIONE GIURIDICA.

al di là  dei profili giuridici, il resto del discorso è di tipo psico-pedagogico. NE SCONSIGLIO VIVAMENTE QUISQUIGLIE ALLA SPICCIOLATA.

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Jambo, quello che dici è giusto ma tieni conto che non si può cambiare una cosa di punto in bianco. Le cose andrebbero fatte gradualmente per essere risolte bene... fin quando l'omosessualità  non sarà  completamente ben accetta, non si potrà  parlare di adozioni. Così si rischia solo di ingigantire il problema principale e renderlo ancora più difficile da "digerire".

È vero che è una lotta per una buona causa, ma in questo caso le cose andrebbero raggiunte piano piano per permettere che la gente si abitui... Almeno io la vedo così :)

Ho risposto a tutte le obiezioni che hai sollevato nei messaggi precedenti, pensavo fossero chiari

Cerco di ripetermi: innanzitutto non è un processo graduale quello di cui parliamo, o si legalizza o non si legalizza

In realtà  non è nemmeno un processo, è una semplice azione, non comprende nemmeno il concetto di gradualità 

Non vedo come introdurre ora la cosa potrebbe ingigantire il problema, non ce n'è motivo

Inoltre, tu stesso parlando di " accettare" la cosa senza rendertene conto mi dai ragione. La cosa può essere accettata, può essere considerata normale solo se abitudinale e non può essere abitudinale se non avviene

Se non c'è contatto con il fenomeno, esso non viene veramente tollerato, finché non diventa reale sarà  sempre una novità  la prima volta che ciò avviene e la reazione sarà  uguale da qui a cinquant'anni

Non può esserci abitudine (la gente che si abitua, come dici tu) se il fenomeno non esiste

Forse tu parli di preparazione diciamo "teorica" ed anche di questa ho parlato nei miei precedenti messaggi, nel discorso sull'informazione ai giorni d'oggi

Noi sappiamo tutti, in teoria, che ogni essere umano va rispettato, che i gay non vanno discriminati e tutti noi siamo sensibilizzati continuamente riguardo questi argomenti da ogni parte, TV, scuola, i forum sui Pokémon

Quello che ci manca è proprio la pratica

Qualcuno parlava della gente che ha picchiato a sangue un omosessuale. Questi ragazzi, secondo te, non si erano sorbiti i soliti discorsi sui diritti umani, sulla tolleranza, sull'amore etc? Ed anche se non fosse, non gli sarebbero stati resi accessibili da internet, media o chicchessia? Cosa gli mancava allora? La pratica. La concezione della cosa come vera normalità , che non te la insegna nessuno, la vivi. Inoltre, gente ignorante e stupida come quella non scompare tra cinquant'anni, puoi fare tutti i processi graduali che vuoi, ma te la ritrovi comunque

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Ho risposto a tutte le obiezioni che hai sollevato nei messaggi precedenti, pensavo fossero chiari

Cerco di ripetermi: innanzitutto non è un processo graduale quello di cui parliamo, o si legalizza o non si legalizza

In realtà  non è nemmeno un processo, è una semplice azione, non comprende nemmeno il concetto di gradualità 

Non vedo come introdurre ora la cosa potrebbe ingigantire il problema, non ce n'è motivo

Inoltre, tu stesso parlando di " accettare" la cosa senza rendertene conto mi dai ragione. La cosa può essere accettata, può essere considerata normale solo se abitudinale e non può essere abitudinale se non avviene

Se non c'è contatto con il fenomeno, esso non viene veramente tollerato, finché non diventa reale sarà  sempre una novità  la prima volta che ciò avviene e la reazione sarà  uguale da qui a cinquant'anni

Non può esserci abitudine (la gente che si abitua, come dici tu) se il fenomeno non esiste

Forse tu parli di preparazione diciamo "teorica" ed anche di questa ho parlato nei miei precedenti messaggi, nel discorso sull'informazione ai giorni d'oggi

Noi sappiamo tutti, in teoria, che ogni essere umano va rispettato, che i gay non vanno discriminati e tutti noi siamo sensibilizzati continuamente riguardo questi argomenti da ogni parte, TV, scuola, i forum sui Pokémon

Quello che ci manca è proprio la pratica

Qualcuno parlava della gente che ha picchiato a sangue un omosessuale. Questi ragazzi, secondo te, non si erano sorbiti i soliti discorsi sui diritti umani, sulla tolleranza, sull'amore etc? Ed anche se non fosse, non gli sarebbero stati resi accessibili da internet, media o chicchessia? Cosa gli mancava allora? La pratica. La concezione della cosa come vera normalità , che non te la insegna nessuno, la vivi. Inoltre, gente ignorante e stupida come quella non scompare tra cinquant'anni, puoi fare tutti i processi graduali che vuoi, ma te la ritrovi comunque

Ma finora hai risposto a me? o.o

Non credevo... Ma comunque non ti scomodare, tranquillo! ^^

Forse hai ragione, non lo so, io ci tengo davvero a questa cosa e voglio soltanto che tutto vada per il meglio, basta :)

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Ma finora hai risposto a me? o.o

Non credevo... Ma comunque non ti scomodare, tranquillo! ^^

Forse hai ragione, non lo so, io ci tengo davvero a questa cosa e voglio soltanto che tutto vada per il meglio, basta :)

intendevo che nei miei precedenti messaggi avevo già  affrontato le questioni da te sollevate, non capivo perché le riproponessi

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intendevo che nei miei precedenti messaggi avevo già  affrontato le questioni da te sollevate, non capivo perché le riproponessi

Non mi ricordavo ciò. Però non dirla così pls, sembra che io sollevo polveroni e tu li risolvi :s In ogni caso non sei obbligato a rispondere!

E non ho riproposto nulla o.o

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Ho letto i commenti ben argomentati di Martell,Woegrief,Jambojet e cosimaniehaus,ognuno di loro ha detto cose sensate e purtroppo in parte anche vere(cito Jambojet che diceva che fra 20/30 anni la gente che ragiona male ci sarà  sempre,ed è vero purtroppo),io ho avuto da piccolo un babysitter omosessuale(di aspetto era uguale a Renato Zero),ricordo che era molto educato e premuroso,cucinava divinamente e nessun vicino o compagno di scuola mi ha mai preso in giro per questo(altrimenti lo avrei schiaffeggiato),nessuna voce strana mai,anche perchè la persona in questione era molto rispettata nella nostra città ,sarà  anche per questo motivo che io ho detto si all'adozione,ma forse io ho la motivazione che ho vissuto ed è stata positiva,gli altri non posso biasimarli perchè non hanno provato questa cosa(in questa esperienza mi sento sicuramente arricchito)e chi non è d'accordo per i più svariati motivi spero abbia le giuste motivazioni,così come io ho le mie,sempre nel pieno rispetto delle vostre idee

Non mi ricordavo ciò. Però non dirla così pls, sembra che io sollevo polveroni e tu li risolvi :s In ogni caso non sei obbligato a rispondere!

E non ho riproposto nulla o.o

proponi o riproponi quello che vuoi o ti senti,l'Italia è un paese libero per fortuna
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Non mi ricordavo ciò. Però non dirla così pls, sembra che io sollevo polveroni e tu li risolvi :s In ogni caso non sei obbligato a rispondere!

E non ho riproposto nulla o.o

Non intendevo assolutamente questo, chiedi quello che vuoi, sarò felice di rispondere dicendo la mia
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Solo una cosa. Il diritto alla prole viene ricavato dalla corte costituzionale dagli artt. della costituzione in materia di famiglia. È cioè artt: 29-30-31. Tale diritto, tra l'altro, sta alla base degli sviluppi ( giurisprudenziali, soprattutto), molto recenti, in materia di fecondazione artificiale nelle sue varie forme che la tecnica medica oggi mette a disposizione. Alla giurisprudenza costituzionale italiana si affianca in particolare quella internazionale, nello specifico numerose sono le sentenze della corte EDU.

ONDE PER CUI: esiste in Italia e nel mondo ( almeno per ciò che riguarda la tradizione giuridica occidentale) IL DIRITTO AD AVERE DEI FIGLI.

IL VERO PROBLEMA SEMMAI È QUELLO DI STABILIRE IL TITOLARE DELLA POSIZIONE GIURIDICA.

al di là  dei profili giuridici, il resto del discorso è di tipo psico-pedagogico. NE SCONSIGLIO VIVAMENTE QUISQUIGLIE ALLA SPICCIOLATA.

Non sono laureato ne un laureando in giurisprudenza e ammetto che purtroppo non sono troppo colto in materia, ma mi sembra che tu non abbia capito il senso della frase o il significato di quella parola nella frase, riferito al testo in discussione. Inoltre consiglierei un tono più colloquiale e tranquillo, sai stiamo parlando in una discussione in cui non dovremmo aizzare commenti negativi. Per il resto scusa se mi permetto di fare un osservazione, che magari può essere sbagliata e se fosse così spero provvederai a correggermi: i bambini sono diritti in Italia, ma non per una coppia omosessuale, Giusto!?

Ho letto i commenti ben argomentati di Martell,Woegrief,Jambojet e cosimaniehaus,ognuno di loro ha detto cose sensate e purtroppo in parte anche vere(cito Jambojet che diceva che fra 20/30 anni la gente che ragiona male ci sarà  sempre,ed è vero purtroppo),io ho avuto da piccolo un babysitter omosessuale(di aspetto era uguale a Renato Zero),ricordo che era molto educato e premuroso,cucinava divinamente e nessun vicino o compagno di scuola mi ha mai preso in giro per questo(altrimenti lo avrei schiaffeggiato),nessuna voce strana mai,anche perchè la persona in questione era molto rispettata nella nostra città ,sarà  anche per questo motivo che io ho detto si all'adozione,ma forse io ho la motivazione che ho vissuto ed è stata positiva,gli altri non posso biasimarli perchè non hanno provato questa cosa(in questa esperienza mi sento sicuramente arricchito)e chi non è d'accordo per i più svariati motivi spero abbia le giuste motivazioni,così come io ho le mie,sempre nel pieno rispetto delle vostre idee

proponi o riproponi quello che vuoi o ti senti,l'Italia è un paese libero per fortuna

Guarda io penso che scartando il problema delle adozione, l'ancora criticare l'omosessualità  sia il sintomo del degrado infinito di alcuni umani.
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Firmen,stai asserendo che io abbia criticato le adozioni o mi hai citato per sbaglio?

Scusami ma sono dal telefono volevo citare solo la parte dove parlavi della situazione del babysitter, affermando che concordavo su quello.

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