fanfiction Giallo determinazione

[UrbanFire]

 

Giallo, determinazione

 

 

9 settembre, Albanova

Io sono Daniel, mi ritengo un ragazzo determinato, come il mio sogno. I miei capelli sono biondi come l’oro, o almeno così dice mia madre. Ho gli occhi verdi, anche se tendono un po’ al giallino.

Ho 16 anni appena compiuti ed il mio sogno è di partire per un viaggio lungo la regione di Hoenn e tra poco si potrà realizzare. Parto con il mio amato Luxio e con il mio amico Matteo per un viaggio che cambierà il modo in cui vedo il mondo. Matteo ha un Eevee e quando lottiamo spera sempre che si evolva ma, come sempre, non succede nulla. Lui non ha una preferenza sull’evoluzione, lascia la scelta al destino: bella filosofia.

 

12 settembre, Albanova

Tra due giorni si salpa, come dico io e ho già tutto pronto. Il mio zaino è pieno zeppo di roba, credo che tra poco esploda. Matte invece non ha ancora iniziato i preparativi: il solito ritardatario.

Matteo ha i capelli marroni, gli occhi marroni e si veste sempre di scuro, una macchiolina nera insomma.

 

14 settembre, Albanova. 10:00.

Oggi è il grande giorno.

Il paese ha organizzato una festa in nostro onore con cartelloni e striscioni con su scritto: “che la fortuna sia vostra amica”: un vecchio detto che si usava per augurare buona fortuna a chi se ne doveva partire per un lungo viaggio.

Mia madre mi guarda e scoppia a piangere. Tra la folla la scorgo e la vado ad abbracciare. Non ci diciamo nulla ma un abbraccio basta a sollevarla.

 

14 settembre, percorso 101, direzione Solarosa, 15:30.

Ci siamo,  lasciamo il paese alle nostre  spalle mentre ci dirigiamo verso Solarosa, la nostra prossima tappa.

Matteo mi guarda e sorride, io ricambio il gesto con la stessa energia.

Luxio cammina fiero alla mia destra e l’Eevee di Matte sta alla sua sinistra.

Ad un certo punto scorgo nel buio della foresta un’ombra, sembra un Eevee ma è più piccolo, esce per qualche secondo alla luce del sole e lo riesco a scorgere meglio.

 <Hey guarda, sembrerebbe proprio uno Zorua!>, urlo a Matteo che si spaventa perché preso alla sprovvista.

Adesso che guardo bene sembra seguito da una figura femminile che esce anch’essa dall’ombra cupa di quell’angolo di finta giungla.

Mi guarda e …

 

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Vi chiedo con tutto me stesso di non commentare qua sotto perché se mai foste interessati ad altri episodi li aggiungerò qui

Detto questo ringrazio tutti i lettori se siete arrivati fino a qui, se vi è piaciuto questo pezzo  vi esorto a laciare un mi piace mentre se non è stata di vostro gradimento potrete commentare nel link sopra citato le vostre opinioni.