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Diritti per i matrimoni gay: che ne pensi?


Shine On

  

227 utenti hanno votato

  1. 1. Sei PRO o CONTRO i matrimoni gay?

    • Pro
      136
    • Contro
      46
    • Indifferente
      44


Post raccomandati

A differenza di ciò che hai detto, io non ho mai collegato famiglia e procreazione: ho citato quest'ultima per rispondere a "cosa c'è di sbagliato nell'omosessualità ?"

No, al punto 1 non avrei risposto "scoprono dopo di esserlo", ma avrei detto "se non ci sono altri problemi, non vedo perché le coppie sterili non possano adottare un bambino"

In una società  in cui la convivenza è molto diffusa, è necessario poter avere il matrimonio? Ottenendolo si dovrebbero ottenere anche i diritti (tra cui quello di adozione), per questo sono contrario anche ai matrimoni: se ottenessero i matrimoni ma non i diritti sarebbe solo una presa per quel posto...

Nel mio primo messaggio ho già  risposto a questo (sapevo che molto probabilmente mi avreste risposto dicendo che si ripresenta anche in altre specie): la scienza ha solo dimostrato che il fenomeno si ripresenta anche in altre specie, ma dire che per questo l'omosessualità  sia naturale è solo un'interpretazione: si può anche dire che sia un istinto animalesco.

Ho già  spiegato su quali basi lo affermo.

Ovviamente si parla di sessualità , non di qualsiasi cosa nella vita.

Io infatti sono contrario anche all'uso di anticoncezionali, quella però è un'altra storia...

Eh? Sai qualcosa che io non so?

Il fatto è che dal punto di vista giuridico la convivenza e il matrimonio si comportano in maniera totalmente diversa.

Anche se di fatto si tratta in entrambi i casi di due persone che vivono insieme, la convivenza è come se giuridicamente non esistesse (nel senso che due persone che convivono vengono considerati come due persone che vivono per i fatti loro e non insieme.

Inoltre due persone che convivono non possono godere dei diritti di cui gode una coppia sposata: ad esempio il diritto di poter usufruire della pensione di reversibilità , in caso la coppia convivente abbia figli e in caso in cui il genitore "leggittimo" muore, l'altra persona non ha alcuna voce in capitolo (anche se i figli gli ha cresciuti anche lui/lei); e tante altre cose che ora non mi vengono in mente.

E nota che questo discorso appena fatto non centra niente con l'eterosessualitá/omosessualitá della coppia convivente. L'unica differenza è che, mentre una coppia eterosessuale può scegliere se sposarsi (legalizzando la propria unione in modo da poter usufruire di questi diritti) o di rimanere conviventi a vita, una coppia omosessuale non ha a disposizione questa scelta e quindi, di fatto, è tagliata fuori da questi diritti

E questo per me è una grossa contraddizione (dal punto di vista logico) che di fatto porta alla discriminazione.

Ora sono dal cellulare e mi risulta difficile fare un post lungo, ma se vuoi domani finisco di trattare anche gli altri punti

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Per me è inconcepibile che in una società  civile degli individui possano decidere se permettere o meno a dei loro simili una libertà  di scelta che quegli individui già  possiedono.


 


Per me resta addirittura inconcepibile che questi individui possano permettersi anche solo di parlarne, enunciando come il mondo dovrebbe essere, a loro parere.


 


Chi dice che i gay non possono sposarsi non è diverso da chi all'epoca diceva che le persone di colore non potevano essere altro che schiavi. E non la considero omofobia… perché non si ha paura dei gay… è semplicemente saccenza, un ergersi al di sopra degli altri, un "essere sicuri di essere dalla parte giusta". La paura non è per l'uomo diverso, la paura è causata dall'idea che la società  possa cambiare, togliendo quell'ordine che tanto tranquillizza chi ha una mente debole, rinchiusa in sicurezze effimere.


 


Il diritto alla libertà  d'espressione non significa limitare le libertà  degli altri, altrimenti avremmo dovuto considerare dei semplici difensori della propria libertà  d'espressione gli uomini che non volevano permettere il voto alle donne, quelli che volevano mantenere le persone di colore schiavizzate, quelli che si consideravano una razza superiore, quelli che non volevano permettere il diritto all'aborto (e c'è ancora chi si permette di andare in piazza a chiedere che il diritto venga abolito), e via dicendo. Chi è contro i matrimoni gay non è tanto diverso da tutta sta bella gente che ho elencato.


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secondo me intendeva il fatto che(sebbene pure io sia gay)i bambini hanno bisogno di una figura sia materna sia paterna.questo bambino davanti agli altri si chiederà  "perchè io ho due padri e non un padre e una madre?"

Anch'io sono gay e penso che si possa semplice mente spiegare ad'un bambino che la mamma ti ha avuto dopo tanti sforzi, un esempio è quello di Teresa, che ha deciso che se sua figli(nata dopo tanti sforzi, andata da Roma in inghilterra dove ah avuto un seme fresco aspettando il giorno dell'ovulazione per giorni) che se lei volesse vedere suo padre, dopo i 18 anni potrebbe incontrarlo.

Si potrebbe riassumere con: " Tesoro, tua madre ha ricevuto il seme di tuo padre in Inghilterra e dopo 9 mese sei nata tu, ora tuo padre è in Inghilterra e dopo i tuoi 18 anni se vorrai incontrarlo potrai,quindi fino a quando avrai la possibilita di incontrarlo cerca di crescere sana e forte per poi stupirlo e fargli vedere quale splendida ragazza sei diventata

Oppure nel caso fosse una coppia di uomini: Tua madre ci ha aiutato a concepirti e in questo momento non sappiamo dov'è ( nel caso vorrebbe restare anonima, oppure nel caso la madre sia diaposta si incontra visto che spesso si rimane in buoni rapporti) e infine gli direi la stessa cosa di Teresa che ho scritto sopra.

Non ti ho risposto prima perche non avevo notato il tuo messaggio

In realtà  dico sempre di avere 13 anni, ma visto che la mia età  è stata tirata in ballo ho pensato che sarebbe stato meglio rilevare che è falso...

Sinceramente non penso di aver fatto una figuraccia, perchè ho solo espresso un'opinione (che posso cambiare se mi viene dimostrato che ciò su cui si basa è falso, ma che non cambierò perché non è condivisa da altri), e non voluto far rodere qualcuno o esprimere preconcetti.

Sapevo che non sarei stato supportato, ma ho voluto comunque pronunciarmi in merito.

Chiedo scusa se sono stati percepiti così, ma posso assicurarvi che i miei commenti non erano mirati a creare flame.

Non capisco come i miei commenti possano essere omofobi (o come possa esserlo io, come qualcuno mi ha accusato di essere): io accetto l'omosessualità  (ovvero un gay va comunque rispettato e non perseguitato), ma da questo a dire che sia naturale o giusta c'è molta differenza

A differenza di ciò che hai detto, io non ho mai collegato famiglia e procreazione: ho citato quest'ultima per rispondere a "cosa c'è di sbagliato nell'omosessualità ?"

No, al punto 1 non avrei risposto "scoprono dopo di esserlo", ma avrei detto "se non ci sono altri problemi, non vedo perché le coppie sterili non possano adottare un bambino"

In una società  in cui la convivenza è molto diffusa, è necessario poter avere il matrimonio? Ottenendolo si dovrebbero ottenere anche i diritti (tra cui quello di adozione), per questo sono contrario anche ai matrimoni: se ottenessero i matrimoni ma non i diritti sarebbe solo una presa per quel posto...

Nel mio primo messaggio ho già  risposto a questo (sapevo che molto probabilmente mi avreste risposto dicendo che si ripresenta anche in altre specie): la scienza ha solo dimostrato che il fenomeno si ripresenta anche in altre specie, ma dire che per questo l'omosessualità  sia naturale è solo un'interpretazione: si può anche dire che sia un istinto animalesco.

Ho già  spiegato su quali basi lo affermo.

Ovviamente si parla di sessualità , non di qualsiasi cosa nella vita.

Io infatti sono contrario anche all'uso di anticoncezionali, quella però è un'altra storia...

Eh? Sai qualcosa che io non so?

In proposito del matrimoni ti racconto una storia in prima persona:

Ciao sono Maria e convivono con la mia compagna Luciana da 7 anni, in Italia pero non ci possiamo sposare. Lei ha 2 figli avuti da rapporti etero e ormai mi considerano come loro madre, ogni giorno dopo lavoro gli aiuto von i compiti e ci divertiamo molto.

Il problema è che adesso Luciana è ammalata e sta per morire, le sono accanto tutti i giorni,

Quando se ne andrà  perderemo la casa perche è sua, e i bambini che legalmente non hanno niente a che fare con me andranno in orfanotrofio, e non so che fare....

Ragiona su questo e sul matrimonio, nei suoi aspetti giuridici sopratutto

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Premetto che la parte iniziale di questo commento è mirata a chiedere di utilizzare un linguaggio più neutrale, e non ad infastidire, né tantomeno a litigare...


 


Niente e nessuno ti impedisce di esprimerti, ma ciò non consente di denigrare le idee altrui (sì... penso che dire che chi non è d'accordo con i matrimoni gay sia "retrogrado, ignorante, truffatore e menefreghista" non soltanto sia offensivo verso chi lo pensa, ma anche denigratorio verso l'idea stessa), quindi chiedo di utilizzare dei termini più neutrali...


 


Cosa c'entrano i politici italiani? Forse sbaglio (cioè non so se intanto hanno cambiato qualcosa o se ciò che ho letto era vero), ma so che in Germania i gy non hanno diritto ai matrimoni, ma a delle "unioni", ovvero possono sposarsi, ma non hanno i diritti (in pratica è scritto solo sulla carta che sono sposati, ma è come se non lo fossero), quindi non è limitato all'Italia.


 


L'unica argomentazione che ricordo con cui è stato tentano di smentirle è stata "il fenomeno è presente anche negli animali", e mi sono già  pronunciato in merito...


 


@mizu (non riesco a citare i messaggi): appunto: se due (non parlo di gay, ma di due persone qualsiasi) persone si sposano, devono ottenere i diritti, quindi permettere ai gay di sposarsi, ma non di avere i diritti (come nel caso della Germania), è una presa in giro nei confronti dei gay che si vogliono sposare...


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Niente e nessuno ti impedisce di esprimerti, ma ciò non consente di denigrare le idee altrui (sì... penso che dire che chi non è d'accordo con i matrimoni gay sia "retrogrado, ignorante, truffatore e menefreghista" non soltanto sia offensivo verso chi lo pensa, ma anche denigratorio verso l'idea stessa), quindi chiedo di utilizzare dei termini più neutrali...

 

Un'idea che mira a non permettere ad altri una libertà  che tu già  hai non è una semplice idea, ma un'imposizione che non dovrebbe essere permessa. L'idea stessa va denigrata perché non fa appello alla semplice libertà  di pensiero, è un decidere per gli altri, un'imposizione bella e buona, ed è questa l'unica e vera offesa, offesa allo spirito di uguaglianza. Voi con quest'idea non fate che affermare che al mondo non siamo tutti uguali e che non possiamo avere tutti gli stessi diritti: lo trovo scandaloso.

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@mizu (non riesco a citare i messaggi): appunto: se due (non parlo di gay, ma di due persone qualsiasi) persone si sposano, devono ottenere i diritti, quindi permettere ai gay di sposarsi, ma non di avere i diritti (come nel caso della Germania), è una presa in giro nei confronti dei gay che si vogliono sposare...

 

Ma infatti è una presa in giro dare alle coppie omosessuali la possibilità  di sposarsi ma di non godere degli stessi diritti di cui gode una coppia etero. Ma allo stesso tempo risulta essere altamente discriminatorio far rimanere la situazione così com'è adesso (mi riferisco alla legislazione italiana) perchè dal punto di vista logico non è coerente dire che tutti hanno gli stessi diritti e contemporaneamente fare in modo di impedire, tramite altre leggi (o per vie traverse) il raggiungimento di quei diritti da parte di una fetta di cittadini.

 

Che poi l'unico motivo per cui alcuni sono contrari al matrimonio tra gay è la questione adozioni e sono convinto che, esclusa la questione adozioni, a nessuno fregherebbe niente del matrimonio tra gay (e quindi quasi nessuno sarebbe contrario). Ma anche questa "motivazione" in realtà  è priva di fondamento e si distrugge in 4 secondi con dati alla mano; e questi dati sono le testimonianze di bambini adottati da famiglie omogenitoriali (lì dove la legislazione lo permette) e di bambini cresciuti da genitori gay (ad esempio bambini concepiti all'estero tramite i diversi metodi già  illustrati prima). Tutti gli studi condotti su questi casi hanno provato che bambini cresciuti in questo tipo di famiglie, statisticamente crescono come i figli cresciuti in coppie etero, quindi non è assolutamente vero che crescono "deviati" dal punto di vista dell'orientamento sessuale o che subiscono traumi dovuti alla carenza di una delle due figure genitoriali

 

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io rispetto i gay perchè loro hanno deciso questo stile di vita,ma il matrimonio gay MAI !

 

Tu hai scelto di essere eterosessuale? 

Credi davvero che la sessualità  o l'identità  di genere sia qualcosa si può decidere? Non è come prendere il tè o il caffè, son cose intrinseche nella PERSONALITA' della persona, e a seconda di chi una persona è deve essere legittimata dalla legge ad esercitare un diritto che, per logica, dovrebbe essere esteso a TUTTI I CITTADINI, senza discriminazioni come "Cittadino di serie A" e "Cittadino di serie B".

 

I commenti di questo post mi ricordano tutte quelle persone che andavano nelle piazze a protestare contro i diritti delle persone di colore. Se è la differenza a spaventarvi, allora aprite gli occhi: nessuno vi obbliga ad essere "diversi", con la legittimazione del matrimonio gay non riceverete proposte da uomini/donne che vi recheranno in imbarazzo.

 

COS'E' IL MATRIMONIO GAY? Il matrimonio gay non è solo la coronazione di qualche "perversione" (che poi di perverso non c'è proprio nulla), ma è diritto davanti alla legge di poter assistere la persona con cui si è passata tutta la vita in ospedale, in caso di malattia. Di poter essere considerato parente di quella persona non davanti a Dio (L'Italia è un paese laico, non cattolico) ma davanti al proprio Stato che dovrebbe, e sottolineo, DOVREBBE, tutelare i cittadini.

 

L'italia è pronta per il matrimonio gay?

Certo che no.

Non con questa ignoranza dilagante e questo bigottismo a dir poco raccapricciante.

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Un'idea che mira a non permettere ad altri una libertà  che tu già  hai non è una semplice idea, ma un'imposizione che non dovrebbe essere permessa. L'idea stessa va denigrata perché non fa appello alla semplice libertà  di pensiero, è un decidere per gli altri, un'imposizione bella e buona, ed è questa l'unica e vera offesa, offesa allo spirito di uguaglianza. Voi con quest'idea non fate che affermare che al mondo non siamo tutti uguali e che non possiamo avere tutti gli stessi diritti: lo trovo scandaloso.

Scusa l'ot ma tu dopo questo chiarimento, supporti ancora la tua idea sull'aborto. Scusami ma dovresti rivedere le tue priorità  eh!

Il decidere se una forma di vita abbia diritto o no di esistere non è un imposizione? Confermo che anche io sono favorevole all'aborto in casi come quello in cui si presentino problemi gravi nel feto, ma i tuoi messaggi si contraddicono a vicenda

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Non risesco a capire come mai un uomo da meno affetto di una donna e una donna non è un punto di riferimento come un uomo, siamo negli anni 50 e giù di li per caso?

E comunque.. Dové scritto che il bambino HA DIRITTO ad un padre ed una madre?

 

 

Perché, non ne ha il diritto?

Senza entrare troppo nei dettagli, a me pare che molti scrivano senza aver mai vissuto una situazione del genere. Sappiate che trovare un padre capace di fare anche il lavoro della madre è più unico che raro.

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Perché, non ne ha il diritto?

Senza entrare troppo nei dettagli, a me pare che molti scrivano senza aver mai vissuto una situazione del genere. Sappiate che trovare un padre capace di fare anche il lavoro della madre è più unico che raro.

Direi quasi innaturale nel vero senso della parola.

Anch'io sono gay e penso che si possa semplice mente spiegare ad'un bambino che la mamma ti ha avuto dopo tanti sforzi, un esempio è quello di Teresa, che ha deciso che se sua figli(nata dopo tanti sforzi, andata da Roma in inghilterra dove ah avuto un seme fresco aspettando il giorno dell'ovulazione per giorni) che se lei volesse vedere suo padre, dopo i 18 anni potrebbe incontrarlo.

Si potrebbe riassumere con: " Tesoro, tua madre ha ricevuto il seme di tuo padre in Inghilterra e dopo 9 mese sei nata tu, ora tuo padre è in Inghilterra e dopo i tuoi 18 anni se vorrai incontrarlo potrai,quindi fino a quando avrai la possibilita di incontrarlo cerca di crescere sana e forte per poi stupirlo e fargli vedere quale splendida ragazza sei diventata

Oppure nel caso fosse una coppia di uomini: Tua madre ci ha aiutato a concepirti e in questo momento non sappiamo dov'è ( nel caso vorrebbe restare anonima, oppure nel caso la madre sia diaposta si incontra visto che spesso si rimane in buoni rapporti) e infine gli direi la stessa cosa di Teresa che ho scritto sopra.

Non ti ho risposto prima perche non avevo notato il tuo messaggio

In proposito del matrimoni ti racconto una storia in prima persona:

Ciao sono Maria e convivono con la mia compagna Luciana da 7 anni, in Italia pero non ci possiamo sposare. Lei ha 2 figli avuti da rapporti etero e ormai mi considerano come loro madre, ogni giorno dopo lavoro gli aiuto von i compiti e ci divertiamo molto.

Il problema è che adesso Luciana è ammalata e sta per morire, le sono accanto tutti i giorni,

Quando se ne andrà  perderemo la casa perche è sua, e i bambini che legalmente non hanno niente a che fare con me andranno in orfanotrofio, e non so che fare....

Ragiona su questo e sul matrimonio, nei suoi aspetti giuridici sopratutto

Ma lo sai che quando si affitta un utero l'uomo non sa a chi appartiene come la donna non conosce il donatore di spermatozoi?!

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Scusa l'ot ma tu dopo questo chiarimento, supporti ancora la tua idea sull'aborto. Scusami ma dovresti rivedere le tue priorità  eh!

Il decidere se una forma di vita abbia diritto o no di esistere non è un imposizione? Confermo che anche io sono favorevole all'aborto in casi come quello in cui si presentino problemi gravi nel feto, ma i tuoi messaggi si contraddicono a vicenda

 

Capisco il punto, ma non consideri una cosa importante, che rende le due imposizioni estremamente differenti e che elimina ogni sprizzo di contraddizione.

Imposizione è decidere che una donna che non sia tu non possa abortire e imposizione è anche la scelta di una donna di abortire, che decide se la forma di vita che porta in grembo avrà  o no diritto di esistere.

Ma non dimentichiamoci che è quella donna a dover portare avanti quella gravidanza, è quella donna che dovrà  crescere il figlio, che dipende tutto da lei e che avrà  tutto lei sulle spalle. Non è che il bambino esce e chi s'è visto s'è visto, il bambino dipende interamente dalla madre, non è un figlio di dio, è figlio di chi l'ha partorito e poi lo cresce. Senza contare poi che quando una donna sceglie di abortire non lo fa col sorriso, è una sofferenza, e i motivi possono essere molti: problemi gravi nel feto, il frutto di uno stupro, l'assenza di disponibilità  economiche… Scegliere di abortire è in molti casi una prova di coraggio e consapevolezza, un vero rispetto per la vita perché significa che ci hai pensato e hai dovuto scegliere con sofferenza che far nascere tuo figlio non è la cosa migliore per lui. Poi, aggiungiamoci uno stato assente e incapace di dare assistenza a chi ne ha bisogno…

 

Tutta questa gente che va in piazza a urlare "No all'aborto", poi non si prende la responsabilità  di "accollarsi" il figlio non desiderato di qualcun altro, semplicemente si fa i fattacci suoi. Sono persone che vogliono imporre la loro idea ad altri, magari anche senza aver mai vissuto situazioni difficili. Perché un'altra persona, magari pure di sesso maschile (che queste cose non le vivrà  mai dentro) deve costringere me a portare avanti la gravidanza frutto di uno stupro?

 

Per me si potrebbe anche risolvere diversamente: No all'aborto? Ok. Voto palese, elenco di persone contrarie, e ogni volta che nasce un bambino non voluto si sorteggia all'interno di quell'elenco e si affida. Bisogna cominciare a prendersi le responsabilità  delle proprie opinioni e dei propri voti.

L'unica cosa che condanno in questo tema sono le donne poco prudenti, che in un'epoca in cui c'è massima contraccezione, cadono dal pero, restano incinte e poi abortiscono. Però anche qui è lo stato che deve dare la massima educazione sul tema nelle scuole… Solo che con 'sta chiesa sempre di mezzo, pare ancora una cosa lontana da raggiungere.

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Perché, non ne ha il diritto?

Senza entrare troppo nei dettagli, a me pare che molti scrivano senza aver mai vissuto una situazione del genere. Sappiate che trovare un padre capace di fare anche il lavoro della madre è più unico che raro.

Ha il diritto a una educazione e una tutela..ma non mi risulta che ci sia scritto che ha diritto a una mamma e un papà .

Direi quasi innaturale nel vero senso della parola.

Ma lo sai che quando si affitta un utero l'uomo non sa a chi appartiene come la donna non conosce il donatore di spermatozoi?!

Ma lo sai che ho descritto la situazione in cui il donatore non vuole incontrare il figlio o è anonimo? E lo sai che esistono DIVERSI modi per avere un figlio con utero in affitto o con la donazione di sperma?

Perché, non ne ha il diritto?

Senza entrare troppo nei dettagli, a me pare che molti scrivano senza aver mai vissuto una situazione del genere. Sappiate che trovare un padre capace di fare anche il lavoro della madre è più unico che raro.

Comunque quale lavoro non potrebbe fare un padre al posto di una donna e viceversa? Illuminami

Quale situazione? Non avere una mamma o un papà ?

La mamma e il papà  sono solo dei nomi che identificano un genitore in base al suo sesso, il che non deve influenzare minimamente quello che fa o vorrebbe fare.

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Comunque quale lavoro non potrebbe fare un padre al posto di una donna e viceversa? Illuminami

Quale situazione? Non avere una mamma o un papà ?

La mamma e il papà  sono solo dei nomi che identificano un genitore in base al suo sesso, il che non deve influenzare minimamente quello che fa o vorrebbe fare.

Le donne e gli uomini approciano a qualsiasi cosa in modo diverso, il loro cervello funziona diversamente. Questa è una cosa biologica!

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Le donne e gli uomini approciano a qualsiasi cosa in modo diverso, il loro cervello funziona diversamente. Questa è una cosa biologica!

vero, ma esistono parecchi fisici donna, nonostante sia un lavoro più adatto alle capacità  di astrazione e generalizzazione tipiche della mente maschile.

Se ne deduce che, benché ci siano differenze tra i sessi, esse da sole non bastano a rendere una donna incapace di fare un lavoro "da uomo", e viceversa.

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Perché, non ne ha il diritto?

Senza entrare troppo nei dettagli, a me pare che molti scrivano senza aver mai vissuto una situazione del genere. Sappiate che trovare un padre capace di fare anche il lavoro della madre è più unico che raro.

Sono d'accordo! Certe cose bisogna prima viverle per comprenderle seriamente

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vero, ma esistono parecchi fisici donna, nonostante sia un lavoro più adatto alle capacità  di astrazione e generalizzazione tipiche della mente maschile.

Se ne deduce che, benché ci siano differenze tra i sessi, esse da sole non bastano a rendere una donna incapace di fare un lavoro "da uomo", e viceversa.

 

Quello del lavoro è sessismo e basta, i due QI più alti al mondo sono femminili 

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Quello del lavoro è sessismo e basta, i due QI più alti al mondo sono femminili 

mica ho parlato di QI o.o, le donne non sono meno intelligenti degli uomini( e vice versa). Ma biologicamente parlando sono più predisposte a fare determinate cose. 

Insomma, non c'è un sesso migliore dell'altro in tutto( sul piano intellettivo). Ma comunque gli uomini sono tendenzialmente più adatti a fare certe cose delle donne, come le donne degli uomini.

In quel post ho detto che i maschi in genere sono più portati per la fisica, mentre le donne immagino siano più portate, chessò, alla psicologia, visto che in genere sono più sensibili ed empatiche.

Poi ovviamente ci sono le eccezioni, io sono un maschio, eppure me la cavo molto meglio con le materie umanistiche rispetto a quelle scientifichema dato che sono un genio sono bravo anche in quelle u,u

 

edit: ok, sono pesantemente OT, per cui direi di chiudere qui. Volendo si si può continuare il discorso in separata sede

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Per me è inconcepibile che in una società  civile degli individui possano decidere se permettere o meno a dei loro simili una libertà  di scelta che quegli individui già  possiedono.

Per me resta addirittura inconcepibile che questi individui possano permettersi anche solo di parlarne, enunciando come il mondo dovrebbe essere, a loro parere.

Chi dice che i gay non possono sposarsi non è diverso da chi all'epoca diceva che le persone di colore non potevano essere altro che schiavi. E non la considero omofobia… perché non si ha paura dei gay… è semplicemente saccenza, un ergersi al di sopra degli altri, un "essere sicuri di essere dalla parte giusta". La paura non è per l'uomo diverso, la paura è causata dall'idea che la società  possa cambiare, togliendo quell'ordine che tanto tranquillizza chi ha una mente debole, rinchiusa in sicurezze effimere.

Il diritto alla libertà  d'espressione non significa limitare le libertà  degli altri, altrimenti avremmo dovuto considerare dei semplici difensori della propria libertà  d'espressione gli uomini che non volevano permettere il voto alle donne, quelli che volevano mantenere le persone di colore schiavizzate, quelli che si consideravano una razza superiore, quelli che non volevano permettere il diritto all'aborto (e c'è ancora chi si permette di andare in piazza a chiedere che il diritto venga abolito), e via dicendo. Chi è contro i matrimoni gay non è tanto diverso da tutta sta bella gente che ho elencato.

In realtà  le cose sono molto diverse: essere donne o avere la pelle di un determinato colore non è una cosa negativa.

Per quanto riguarda l'aborto, non posso pronunciarmi in merito (perché non sono abbastanza informato), ma non mi stupisce che ci sia ancora "gente" che scende in piazza chiedendo l'abolizione del diritto, in quanto, tra le cose che hai elencato, è l'unica in cui vengono messe in gioco vite umane (o potenziali, per questo non riesco a prendere parte...)

Un'idea che mira a non permettere ad altri una libertà  che tu già  hai non è una semplice idea, ma un'imposizione che non dovrebbe essere permessa. L'idea stessa va denigrata perché non fa appello alla semplice libertà  di pensiero, è un decidere per gli altri, un'imposizione bella e buona, ed è questa l'unica e vera offesa, offesa allo spirito di uguaglianza. Voi con quest'idea non fate che affermare che al mondo non siamo tutti uguali e che non possiamo avere tutti gli stessi diritti: lo trovo scandaloso.

(A parte il fatto che anche questo è un tentativo di ridicolizzare l'idea è chi la pensa, ma vabbè, non è importante...)

Con questa idea si impedisce ai gay di adottare un bambino, non gli si sta negando di votare, lavorare, essere liberi, essere istruiti o robe del genere.

Capisco il punto, ma non consideri una cosa importante, che rende le due imposizioni estremamente differenti e che elimina ogni sprizzo di contraddizione.

Imposizione è decidere che una donna che non sia tu non possa abortire e imposizione è anche la scelta di una donna di abortire, che decide se la forma di vita che porta in grembo avrà  o no diritto di esistere.

Ma non dimentichiamoci che è quella donna a dover portare avanti quella gravidanza, è quella donna che dovrà  crescere il figlio, che dipende tutto da lei e che avrà  tutto lei sulle spalle. Non è che il bambino esce e chi s'è visto s'è visto, il bambino dipende interamente dalla madre, non è un figlio di dio, è figlio di chi l'ha partorito e poi lo cresce. Senza contare poi che quando una donna sceglie di abortire non lo fa col sorriso, è una sofferenza, e i motivi possono essere molti: problemi gravi nel feto, il frutto di uno stupro, l'assenza di disponibilità  economiche… Scegliere di abortire è in molti casi una prova di coraggio e consapevolezza, un vero rispetto per la vita perché significa che ci hai pensato e hai dovuto scegliere con sofferenza che far nascere tuo figlio non è la cosa migliore per lui. Poi, aggiungiamoci uno stato assente e incapace di dare assistenza a chi ne ha bisogno…

Tutta questa gente che va in piazza a urlare "No all'aborto", poi non si prende la responsabilità  di "accollarsi" il figlio non desiderato di qualcun altro, semplicemente si fa i fattacci suoi. Sono persone che vogliono imporre la loro idea ad altri, magari anche senza aver mai vissuto situazioni difficili. Perché un'altra persona, magari pure di sesso maschile (che queste cose non le vivrà  mai dentro) deve costringere me a portare avanti la gravidanza frutto di uno stupro?

Per me si potrebbe anche risolvere diversamente: No all'aborto? Ok. Voto palese, elenco di persone contrarie, e ogni volta che nasce un bambino non voluto si sorteggia all'interno di quell'elenco e si affida. Bisogna cominciare a prendersi le responsabilità  delle proprie opinioni e dei propri voti.

L'unica cosa che condanno in questo tema sono le donne poco prudenti, che in un'epoca in cui c'è massima contraccezione, cadono dal pero, restano incinte e poi abortiscono. Però anche qui è lo stato che deve dare la massima educazione sul tema nelle scuole… Solo che con 'sta chiesa sempre di mezzo, pare ancora una cosa lontana da raggiungere.

Hai ragione, e ritiro ciò che ho scritto prima, visto che ho pensato solo al caso di una "donna poco prudente"...

Non penso che il problema sia la chiesa (PS forse dico una stupidaggine, ma i preti non dicono che bisogna essere casti? O.o), ma la perversione della gente (dovreste sentire i discorsi che fanno in classe...)

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(A parte il fatto che anche questo è un tentativo di ridicolizzare l'idea è chi la pensa, ma vabbè, non è importante...)

Con questa idea si impedisce ai gay di adottare un bambino, non gli si sta negando di votare, lavorare, essere liberi, essere istruiti o robe del genere.

Anche i neri statunitensi negli anni '50 potevano votare, lavorare, avere il diritto all'istruzione e robe del genere (in pratica essere liberi), eppure avevano l'obbligo di alzarsi dal proprio posto sui mezzi pubblici qualora un bianco gliel'avesse "chiesto" (o per meglio dire ordinato). In pratica non avevano il diritto di matenere il proprio posto. E il motivo di questo diritto negato era il colore della pelle (cioè un motivo infodato)

Allo stesso modo alle coppie gay viene negato un diritto che le altre coppie hanno, sulla base di un motivo infondato (smentito da milioni di testimonianze e di studi su bambini cresciuti normalmente da coppie gay)

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In realtà  le cose sono molto diverse: essere donne o avere la pelle di un determinato colore non è una cosa negativa.

 

Questa frase non risponde a quel che ho detto. Per precisare, ho detto che le persone che all'epoca non volevano permettere il voto alle donne erano egoisti, saccenti individui, timorosi di non essere più gli unici ad avere quel diritto, individui identici a quelli che adesso non vogliono dare ai gay diritti che non dovrebbero nemmeno essere messi in discussione, adozioni comprese. E qui quoto quanto scritto da mizu.

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Anche i neri statunitensi negli anni '50 potevano votare, lavorare, avere il diritto all'istruzione e robe del genere (in pratica essere liberi), eppure avevano l'obbligo di alzarsi dal proprio posto sui mezzi pubblici qualora un bianco gliel'avesse "chiesto" (o per meglio dire ordinato). In pratica non avevano il diritto di matenere il proprio posto. E il motivo di questo diritto negato era il colore della pelle (cioè un motivo infodato)

Allo stesso modo alle coppie gay viene negato un diritto che le altre coppie hanno, sulla base di un motivo infondato (smentito da milioni di testimonianze e di studi su bambini cresciuti normalmente da coppie gay)

Al contrario, gli studi hanno dimostrato che i bambini cresciuti da coppie gay non solo hanno più problemi mentali di quelli cresciuti in famiglie etero (mi pare il doppio, ma non ne sono sicuro: non ricordo esattamente), ma sono anche più inclini al suicidio, tradiscono di più (ricordo che la percentuale è del 40%, e per i figli di coppie eterosessuali è del 13%: il triplo) e una % più alta di loro è in terapia psicologica. A parte che è solo uno dei motivi...

Su questo sito non riesco a fare copia e incolla, quindi, dopo aver ritrovato quella pagina (l'avevo letto tempo fa), ti invierò il link in un messaggio privato...

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Al contrario, gli studi hanno dimostrato che i bambini cresciuti da coppie gay non solo hanno più problemi mentali di quelli cresciuti in famiglie etero (mi pare il doppio, ma non ne sono sicuro: non ricordo esattamente), ma sono anche più inclini al suicidio, tradiscono di più (ricordo che la percentuale è del 40%, e per i figli di coppie eterosessuali è del 13%: il triplo) e una % più alta di loro è in terapia psicologica. A parte che è solo uno dei motivi...

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ora voglio nome e cognome di questi sedicenti scienziati

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