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La tragedia della Concordia


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ISOLA DEL GIGLIO. - Il naufragio della Concordia è stato provocato da un "errore umano", e "le procedure non sono state rispettate". E' questa la posizione sul naufragio davanti all'isola del Giglio della Costa Crociere, che prende le distanze dal comandante, Francesco Schettino, la cui posizione si aggrava di ora in ora: è stato sottoposto a fermo, con l'accusa di omicidio colposo plurimo, disastro e abbandono della nave. La procura temeva che potesse scappare all'estero. E dai testimoni interrogati emergerebbero conferme sulle sue responsabilità  nel disastro.

Sale bilancio vittime. - Sale intanto anche il bilancio delle vittime: i vigili del fuoco, dopo una notte di ricerche, hanno ritrovato a bordo il cadavere di uno dei passeggeri dispersi. Si tratta della sesta vittima accertata del naufragio. Il corpo era nel secondo ponte, in una parte non invasa dall'acqua, e indossava il salvagente. Cresce l'allarme perché la nave si sta spostando, a causa del mare mosso, dalla posizione in cui era incagliata. Con il peggiorare delle condizioni meteo, si affievoliscono anche le speranze di trovare ancora superstiti in vita: lo ha ammesso il sindaco dell'isola del Giglio, Sergio Ortelli.

Le cifre sono ancora incerte e confuse: il giornale tedesco Bild non esclude che a bordo vi fossero anche turisti tedeschi e il ministero degli esteri, secondo media locali, parla di almeno dieci dispersi di nazionalità  tedesca. Mancano all'appello anche quattro turisti francesi, conferma a Parigi il portavoce del ministero degli Esteri della Francia, Romain Nadal.

La nave si sposta, soccori più difficili. - Quello che più si temeva, a causa del tempo peggiorato, si sta verificando: la Concordia ha cominciato a muoversi dalla posizione in cui si era incagliata. Il coordinamento dei soccorsi ha dovuto sospendere a lungo le ricerche, evacuando i sub di vigili del fuoco e capitanerie. Al momento la nave si è spostata di 9 centimetri sulla verticale e 1,5 in orizzontale. Solo nel pomeriggio le operazioni di ricerca a bordo sono potute riprendere, ma saranno sospese nuovamente al sopraggiumgere della notte.

Peggiorano condizioni meteo. - Le condizioni meteo stanno peggiorando rapidamente. La Concordia ha già  iniziato a spostarsi, rendendo sempre più complicate le operazioni di ricerca, e per giovedì è prevista una mareggiata: si teme che le onde possano provocare uno spostamento del relitto e farlo sprofondare a 70 metri rispetto al gradino di 37 metri su cui è appoggiato lo scafo. Se sprofondasse a 70 metri, la nave si inabisserebbe completamente, e a quel punto finirebbe ogni speranza di trovare vivi eventuali superstiti rimasti intrappolati a bordo.

Chiazze di combustibile in mare. - Gli elicotteri che hanno sorvolato la zona del naufragio della Costa Concordia all'Isola del Giglio hanno segnalato qualche chiazza di combustibile attorno alla nave. Si tratta di combustibile 'leggero' attribuibile a diesel o ad acque reflue di sentina, in grado di evaporare.

La zona dove è avvenuta la tragedia è ricchissima di tesori paesaggistici e naturalistici e,dopo il naufragio, si teme un disastro ambientale. Le isole toscane ospitano un concentrato di aree naturalistiche dal valore inestimabile, senza contare il santuario internazionale dei cetacei. "Il rischio ambientale per l'Isola del Giglio è altissimo", dice il ministro dell'Ambiente Corrado Clini. E' in atto una corsa contro il tempo anche per svuotare il carburante dalla nave, operazione che si sta complicando di ora in ora. Per evitare un disastro ambientale è necessario svuotare le circa 2.400 tonnellate di carburante: un'operazione che, calcolano i tecnici, può durare non meno di due settimane. Al momento non c'è alcun pericolo di fuoriuscita del carburante perché la nave è incagliata in un tratto relativamente basso di mare, a 150 metri dalla riva. Si regge su tre spuntoni di roccia. Se questo appoggio dovesse venire meno, la Costa Concordia cadrebbe di fatto verso il mare più profondo.

Fonte: La Repubblica

Per approfondire:

Il naufragio della Costa Concordia è avvenuto venerdì 13 gennaio 2012. Intorno alle 21:30 la nave da crociera di proprietà  della compagnia genovese Costa Crociere, ha urtato nei pressi dell'Isola del Giglio una roccia affiorante che ha causato l'apertura di una falla di diverse decine di metri sul lato sinistro dello scafo. In conseguenza dell'urto, la nave ha iniziato ad imbarcare acqua e si è successivamente inclinata a dritta fino ad un'inclinazione di 80 gradi, incagliandosi sulla scogliera della punta Gabbianara. L'incidente ha provocato sei morti, di cui uno per infarto e quattro per annegamento in seguito alla caduta in mare; vi sono stati inoltre quattordici feriti.

La Costa Concordia era salpata dal porto di Civitavecchia per una crociera nel Mediterraneo; a bordo aveva circa 4.220 persone.

La sera del 13 gennaio 2012, la nave stava effettuando una crociera nel Mediterraneo. Partita da Civitavecchia con scali previsti a Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Majorca, Cagliari, Palermo, urta tra le 21:20 e le 21:40 gli scogli a 500 metri dal porto dell'Isola del Giglio, provocando uno squarcio di 70 metri nello scafo e causando 6 morti, alcuni feriti e numerosi dispersi, con l'evacuazione totale delle 4.229 persone a bordo della nave tra equipaggio e passeggeri. Verso le 22:00 – hanno raccontato i testimoni a bordo della nave – la luce è andata via, la nave ha cominciato ad imbarcare acqua ed inclinarsi mentre avvenivano i soccorsi. La nave, inclinata di circa 80 gradi su una secca di punta Gabbianara, ha reso le operazioni di evacuazione estremamente difficoltose; affonderà  parzialmente il giorno seguente.

Fonte: Wikipedia

Esprimete i vostri pareri, riflessioni e sensazioni riguardo questa grave sciagura.

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io mi verogognerei se fossi al posto del comandante.

può aver avuto mille buoni motivi per deviare da quella parte, ma abbandonare la nave per primo, mai.

mancava l'organizzazione, ecco cosa.

la situazione non sarebbe stata così grave, non sarebbero morte delle persone, se avessero avuto un po' di buon senso.

e sì che di sicuro l'hanno avuto, l'addestramento a casi come questo...

boh.

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mio padre stava discutendo con mia madre di questa argomento e lo sentito dire: ''c'è una legge che dice che il capitano deve essre l'ultimo ad abbandonare la nave'' e lui è stato uno dei primi a scappare -.-

esatto esiste una legge.

a maggior ragione.

quello lì si dovrebbe vergonare, e tanto anche.

lui è quello che per primo ha portato alle conseguenze che sappiamo.

intanto se ne sta buono buono in carcere, e speriamo per un bel po' di tempo.

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Il Comandante della Concordia ha sbagliato la rotta: si dice che sia scappato subito dopo il primo urto. Poi dicono che è il capitano l'ultimo che deve abbandonare la nave. è un fifone. Ecco tutto.

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Nonostante sia il presunto colpevole dell'affondamento della nava e non è stato l'ultimo ad abbandonare la nave, il comandante, come ultima azione ha fatto una manovra che ha permesso alla nava di avvicinarsi il più possibile alla costa favorendo anche l'evaquazione di molti. Ha quindi fatto anche qualcosa di buono, non è tutto cattivo il suo operato.

Questa notizia ha fatto uno scalpore tremondo e credo andrà  avanti ancora per un bel po', molti la definiscono il Titanic, se si considera anche che è avvenuto esattamente 100 anni dopo.

La mia opinione in merito, sicuramente si sarebbe potuta evitare questa catastrofe, adesso a danno fatto invece bisogna provvedere immediatamente nel limite del possibile all'evaquazione e ad un eventuale rinvenimento degli ultimi dispersi e come sopra citato a prendere provvedimenti per il carburante, in quanto potrebbe danneggiare seriamente l'ecosistema e la natura che circonda quel posto. Se le mareggiate dovessero portare la nave in profondità , è finita. Se ci fossero eventuali superstiti, sono definitivamente morti. In un secondo momento di più tranquillità , bisogna sicuramente approfondire questa questione legalmente per definire bene l'accaduto.

Intanto restiamo in attesa e vediamo cosa dicono i media.

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[..] il comandante, come ultima azione ha fatto una manovra che ha permesso alla nava di avvicinarsi il più possibile alla costa favorendo anche l'evaquazione di molti. Ha quindi fatto anche qualcosa di buono, non è tutto cattivo il suo operato.

Mah io ho sentito che quella è solo una scusa, perchè vicino alla riva ci si avvicinano veramente molto spesso a quanto pare, quindi NON è assolutamente sicuro che l'abbia fatto per salvarsi, tanto più che non ha dato nemmeno l'allarme, ha aspettato un'ora senza fare nulla.

[..] molti la definiscono il Titanic, se si considera anche che è avvenuto esattamente 100 anni dopo.

Quei molti sbagliano, calcolando che il Titanic si trovava in acque gelide, è stato a causa di un incidente naturale (iceberg) e persero la vita più di 1500 persone, che rispetto a 6, è tutta n'altra cosa.

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Mah io ho sentito che quella è solo una scusa, perchè vicino alla riva ci si avvicinano veramente molto spesso a quanto pare, quindi NON è assolutamente sicuro che l'abbia fatto per salvarsi, tanto più che non ha dato nemmeno l'allarme, ha aspettato un'ora senza fare nulla.

Quei molti sbagliano, calcolando che il Titanic si trovava in acque gelide, è stato a causa di un incidente naturale (iceberg) e persero la vita più di 1500 persone, che rispetto a 6, è tutta n'altra cosa.

La notizia dell'ultima manovra, la ho menzionata, perchè ho sentito su diversi telegiornali, che è stata effettuata una manovra per favorire i soccorsi. Non metto in dubbio che spesso si avvicinano troppo alla riva, e nemmeno che la nave era fuori rotta, ma si legge che poteva arenarsi più a largo di quanto lo è attualmente, e di questo si deve il merito al capitano che ha fatto un ultima manovra. Non la uso come sua difesa, ma dico che secondo quanto riportato poteva andare peggio.

Per il Titanic, indubbiamente è diverso, ma le dinamiche alla fine sono le stesse. L'iceberg è stato preso a quanto so io, per volere umano perchè la nave stava navigando in acque poco sicure nonostante gli avvertimenti ricevuti.

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Ricordo a tutti che la tragedia del Titanic è avvenuta 100 - e dico cento - anni fa. La tecnologia da allora si è evoluta, basti pensare che navi come la Concordia hanno un pilota automatico che è in grado di calcolare da solo la rotta evitando secche e/o scogliere.

Insomma, è inammissibile che nel 2012 si debba ancora assistere al naufragio di un mezzo così grande e così attrezzato.

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Mah, per quanto mi riguarda, detto molto schiettamente, penso che il capitano dopo essersi reso conto della situazione si è cagato sotto, e, fregandosene altamente dei suoi doveri, si è messo in salvo.

E dalle parole e dal tono usato dal comandante della nave, la mia tesi viene maggiormente avvalorata D:

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Dopo aver preso la roccia, per salvarsi è scappato, abbandonando al loro destino passeggeri e membri dell'equipaggio. Questo è tutto. La telefonata lo dimostra, e a mio parere l'ultima manovra di avvicinamento l'ha eseguita per ridursi la pena che ora dovrà  scontare. Se proprio voleva aiutare la gente, sarebbe dovuto restare fino all'ultimo (come avrebbe dovuto fare per legge).

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a mio parere l'ultima manovra di avvicinamento l'ha eseguita per ridursi la pena che ora dovrà  scontare.

In realtà  la manovra di avvicinamento alla costa è stata azzardata perché ha "rubato" del tempo prezioso per i soccorsi, ed è stato criticato anche per questo. Se dopo l'errore si fosse subito preoccupato di dare l'allarme e di richiedere lo sgancio delle scialuppe molto probabilmente saremmo qui a parlare di una nave affondata, e non di 11 morti + nonsoquanti dispersi.

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Non tutti sono d'accordo ma...

META DI SORRENTO (NAPOLI) - In paese glielo hanno sempre detto: ''Franco sei il piu' bravo di noi, sei il migliore, sei il top''. E poi, ''Franco, tu si' che puoi fare carriera, vai a lavorare alla Costa''. E alla Costa Francesco Schettino c'e' andato davvero. E' diventato comandante, ''ha sfidato i mari del Nord''. Ed ora che a Meta di Sorrento Schettino e' tornato piegato dall'accusa peggiore per un uomo di mare, e cioe' aver causato un naufragio, aver abbandonato la nave, aver provocato la morte di persone, in paese a tutti sembra quasi mancare il fiato. Soprattutto, Meta di Sorrento non ci sta ad accusare il suo comandante. Che oggi, non a caso, e' stato definito cosi': un eroe.

A 'difendere' la sua casa e la sua famiglia, stamattina, in via San Cristoforo 10, e' arrivato pure un assessore, quello al Bilancio, Giuseppe Tito, che in paese chiamano l'imperatore. Si e' piazzato davanti a casa, ''Schettino e' persona degnissima'', ha detto fermo. E poi, ''tutti lo hanno gia' condannato ma nessuno dice che ha salvato 4200 persone''. E poi ancora: ''Lui e' un eroe''. In serata, invece, sono arrivati tre 19enni. Hanno affisso, proprio davanti al portone, uno striscione con la scritta 'Comandante non mollare', perche', hanno spiegato, ''deve sapere che noi siamo con lui''. Chi lo ha visto, nel cuore della scorsa notte, Francesco Schettino lo ha descritto cosi': ''Provato, certo, ma sereno, perche' lui ci ha detto che ha fatto il suo dovere'', racconta un vicino di casa. Ai suoi amici ha ripetuto che ha ''fatto un errore nella manovra ma che non e' scappato dalla nave''.

E poco dopo, la stessa storia e' stata raccontata anche dal cognato, Maurilio Russo. ''Lui e' sceso dalla nave per controllare i danni, altro che fuga'', premette. E nel caso qualcuno non avesse capito il concetto, aggiunge: ''Ha evitato una tragedia, poteva andare molto peggio''. Gia'. Intanto, zia Laura, sorella della mamma del comandante Schettino, che ''e' distrutta e sotto costante controllo medico'', piange davanti alla tv, mentre si fa la conta dei morti. E dei dispersi. ''Ci e' capitata una diavoleria e chissa' ancora cosa dobbiamo sopportare - dice - Non ce lo meritavamo, non ce lo meritavamo, siamo famiglia di naviganti, noi. Ma sia chiara una cosa, Gesu' il sabato non paga, tutte queste ingiurie che stanno dicendo su Franco le pagheranno tutte''.

C'e' un altro detto che oggi, tra gli uomini di mare di Meta di Sorrento, e' stato ripetuto spesso: ''Chi va per mare naviga, chi sta a terra giudica''. ''Poteva capitare a tutti - spiega Francesco Amato, per 12 anni comandante e compagno di lavoro di Schettino - Io lo conosco da sempre, e' bravo, preparato, capace. Lui e' sempre stato il top tra tutti noi. Ha forse fatto un errore nella valutazione delle distanze''. C'e', pero', quella telefonata tra Schettino e De Falco: ''Mi ha deluso sentire quelle cose, ovvio, ma penso sia stato determinato dallo choc''. E le parole non cambiano, neanche quando da davanti casa di Schettino ci si sposta nella sagrestia alla Basilica Santa Maria del Lauro. Don Gennaro Starita lo dice senza se e senza ma: ''Lo hanno umanamente ucciso''. Anche lui che e' parroco di Meta da 25 anni, parla della telefonata, ''Certo, a sentirlo sembrava un coniglio, ma noi eravamo li'? Possiamo capire quanto lui era spaventato da quello che era successo?''. Nei prossimi giorni don Gennaro andra' a trovarlo, il comandante, ''per esprimergli solidarieta'''. E a chi gli ricorda che Schettino e' andato via da quella nave dove sono, invece, rimasti anche bimbi e disabili, don Gennaro risponde: ''E mica li poteva andare a prendere ad uno ad uno''. ''Basta con questa gogna mediatica - conclude poi - gia' ci sono stati tutti questi morti, cosa facciamo, vogliamo un altro morto? Qui tutti si sentono ormai Dio, tutti pronti a giudicare''.

Sara'. Tra i 'giudizi', oggi al Comune, ne e' arrivato anche uno scritto nero su bianco. Una lettera, spedita da Padova, con un messaggio proprio per Schettino: ''Sei il solito terrone incapace''. E negli States, il comandante-eroe e', invece, il 'coniglio dei mari', il 'capitan codardo'. A pochi passi da casa sua, c'e' un mare mozzafiato. E c'e' una statua, quella della Madonna del Lauro. Davanti a lei le navi che passano fanno l'inchino, raccontano in paese. Quello stesso inchino che a Franco e' costato tanto. Forse davvero tutto. Ansa

...purtroppo è un errore che non si può correggere.

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Scusate l'up piuttosto tragico, ma non volevo aprire un doppio topic riguardo la Costa Concordia.


Oggi stanno cercando di recuperarla e raddrizzarla, finora sembra andato tutto bene, stanno facendo davvero un ottimo lavoro. Si può seguire la diretta qui: http://video.repubblica.it/edizione/firenze/concordia-la-diretta-non-stop-del-recupero-dall-isola-del-giglio/139924/138460


 


Io spero che riescano a recuperare la nave... le navi da crociera sono veramente delle città  galleggianti e mi dispiace vederne una ridotta in quelle situazioni.


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