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Solidarietà 


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Si dice che anche un piccolo gesto possa contribuire a cambiare il mondo. Non è esattamente così ma non è mia intenzione fermarmi ad analizzare le varie sfaccettature, così vengo subito al punto:


Avete mai compiuto qualche buona azione? Non parlo necessariamente di donare soldi in beneficenza, ma qualsiasi gesto di bontà , come può esserlo aiutare una vecchietta ad attraversare la strada o dare un soldino al poveretto vestito di stracci.


Avete una sorta di costanza nell'aiutare il prossimo, oppure il vostro non è un impegno primario ma vi prodigate nell'aiutare solo quando capita?


Dopo aver compiuto una buona azione, come vi sentite?


Può anche darsi che sposiate altre convinzioni, come ad esempio "Ognuno pensi a sé stesso!". Non giudico nessuno, ma sarebbe interessante saperlo.


Grazie a chi risponderà  ^^


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Si l'ho fatto diverse volte, dal dare qualche moneta al mendicante di turno all'aiutare non vedenti e portatori di handicap, quando ancora avevo tempo libero facevo volontariato.


Come mi sento dopo?


Uguale a prima, non lo faccio per un karma positivo ne per una redenzione personale.


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Mmh, diciamo di no. Non sono uno che pensa alla gente che ha intorno, visto che la maggior parte delle volte la realtà  non è come sembra.


Un esempio che mi viene in mente.


Qualche anno fa uscivo spesso a Milano e girando in Duomo incontravamo spesso, io e il mio gruppo, un tipo che vendeva biglietti di auguri e roba simile, di carta riciclata e cretinate varie. Già  ai tempi misi distanza e il fato mi diede ragione, visto che qualche settimana dopo scoprimmo che quello di giorno chiedeva soldi ai turisti per un panino e di notte girava col Porsche Carrera.


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Mmh, diciamo di no. Non sono uno che pensa alla gente che ha intorno, visto che la maggior parte delle volte la realtà  non è come sembra.

Un esempio che mi viene in mente.

Qualche anno fa uscivo spesso a Milano e girando in Duomo incontravamo spesso, io e il mio gruppo, un tipo che vendeva biglietti di auguri e roba simile, di carta riciclata e cretinate varie. Già  ai tempi misi distanza e il fato mi diede ragione, visto che qualche settimana dopo scoprimmo che quello di giorno chiedeva soldi ai turisti per un panino e di notte girava col Porsche Carrera.

ora però non estremizziamo lightning. sono d'accordo che esistano questi soggetti, ma le persone bisognose le trovi anche spesso in piazza duomo

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Appena ho letto i titolo, mi è venuto in mente un episodio di quando, ai tempi delle medie, ero in biblioteca con dei compagni di classe per lavorare ad un progetto. Ad un certo punto mi sono accorto che una signora anziana non riusciva a rimettere a posto i libri e l'ho aiutata. I miei compagni mi hanno preso un po' in giro (scherzosamente), ma io mi sentivo bene sinceramente, perché ero stato d'aiuto alla signora!


Al di la di questo semplice evento, mi è capitato di andare a fare volontariato, ad esempio, a "La Nostra Famiglia", una associazione che aiuta i ragazzi meno fortunati. Credo siano esperienze in cui tu, si, aiuti gli altri, ma torni a casa sempre con qualcosa, torni a casa più ricco, ma non parlo di soldi.


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Comincio premettendo che sono un tipo che diffida molto da mendicanti, lavavetri, posteggiatori e quant'altro.


Perchè? Semplicemente perchè il 99% di loro sta decisamente meglio di me che sono un precario, e lo dico con convisione di causa.


Questo non significa che sia una persona cattiva, malvagia, senza cuore.


Preferisco aiutare gente che, a mio avviso, ha davvero bisogno di una mano.


Ho fatto molto volontariato: dagli ospedali e dalle case di cura per anziani, alle varie attività  di utilità  sociale con diversi temi (protezione ambientale, animazione con i bambini, attività  con rifugiati, organizzazione di festival culturali, lavori manuali ecc).


Ho fatto un po' di tutto e spero di continuare a farlo, conciliando i miei impegni con l'università .


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Un anneto fa fuori da un locale ,cercavo un accendino e un senzatetto mi ha regalato il suo ,io l'ho portato dentro il locale ,litigando con il proprietario ,e gli ho offerto da bere ;) varie volte .poi ho lavorato con persone disabili per 2 anni

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Sono quel genere di persona che se vede una persona in difficoltà  non ci pensa due volta e l'aiuta, sempre. Amo aiutare le persone che hanno bisogno di una mano, è anche una questione di buona educazione. Sono sempre stato educato in un certo modo, sin da piccolo i miei genitori mi hanno obbligato a essere così, non che sia una cosa negativa, anzi, a me piace.

Una volta aiutai una vecchia signora a fare la spesa, senza conoscendola. Avevo visto che le sue condizioni fisiche non erano eccezionali, così mi sono offerto di aiutarla. Come mi sento dopo? Felice, tanto.

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Ritengo fondamentalmente che l'essere umano è, di per se, malvagio, egoista, doppiogiochista e approfittatore. Detto ciò non ho mai voluto aiutar nessuno proprio perchè sono consapevole che se mi dovessi trovare io ad aver bisogno di un aiuto nessuno muoverebbe un dito, anzi si allontanerebbero tutti.


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Ritengo fondamentalmente che l'essere umano è, di per se, malvagio, egoista, doppiogiochista e approfittatore. Detto ciò non ho mai voluto aiutar nessuno proprio perchè sono consapevole che se mi dovessi trovare io ad aver bisogno di un aiuto nessuno muoverebbe un dito, anzi si allontanerebbero tutti.

Secondo questo ragionamento un po' te lo vai a cercare il "non aiuto"

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Ritengo fondamentalmente che l'essere umano è, di per se, malvagio, egoista, doppiogiochista e approfittatore. Detto ciò non ho mai voluto aiutar nessuno proprio perchè sono consapevole che se mi dovessi trovare io ad aver bisogno di un aiuto nessuno muoverebbe un dito, anzi si allontanerebbero tutti.

 

Rispetto il tuo pensiero, ma credo che sia una visione estremamente generalizzante. Le persone che aiutano perché sono buone di natura esistono, basta saper guardare. Ma se tu permetti che le persone malvagie oscurino le azioni di quelle buone è ovvio che la pensi così. E comunque non devi aiutare per un tornaconto personale o per venir aiutato a tua volta, di norma lo si fa per il piacere di rendere felice qualcuno :)

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Essendo studente fuorisede tutti i giovedi pomeriggio prendo il treno per tornare a casa, il primo è un frecciarossa che mi porta fino a Bologna, ma poi mi tocca prendere un regionale che mi porti a casa.


Tempo fa capitò che, dovendo scendere con tante valige, aprii la porta del vagone e, lasciandola poi tornare indietro, mi prese la caviglia del piede destro poiché era leggermente rialzata(non so se avete presente come sono fatte quelle maledette porte tra vagone e vagone), un male atroce!


Da allora tutti i giovedì quando ho il cambio del treno corro per prendere il posto unico vicino alla porta del vagone e apro la porta a tutti quelli che devono uscire tenendogliela aperta :)


 


non so se vale come buona azione ahah


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Io sono una persona che aiuta spesso il prossimo, molte volte anche chi non se lo merita, però mi ricordo bene il mio gesto più eroico: i miei amici vollero andare nell'acqua altissima al mare, così io, pensando sapessero nuotare (essendo germofobica e parecchio schizzinosa e avendo paura a toccare le alghe, la melma o le rocce sul fondo) andai con loro, nuotammo fino oltre gli scogli e in un momento mi girai notando che i miei amici stavano annegando, uno in particolare sprofondò nell'acqua e non tornò più su, così io, che avevo raggiunto uno scoglio e avevo paura di quello che ho spiegato prima, mi tuffai e aiutai il mio amico più in difficoltà , tanto che lui per salvarsi con le mani mi diede una spintona per tirarsi su, ma io, senza respiro riuscii a salvarmi, presi entrambi sulle spalle e toccando ogni schifezza e vincendo la mia paura da germofobica, nuotai con solo l'uso delle gambe e li portai sani e salvi a riva, dove loro non ebbero un graffio ed io invece notai le mie gambe tutte tagliate molto profondamente, mi misero 25 punti all'ospedale. Non so se c'entra con il discorso, ma per me è stata la mia azione più eroica, in un certo senso gli ho salvato la vita.

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Uscendo raramente di casa (fell like hikikikomori :looksi: ) molto di rado mi capita di dare solidarietà  a qualcuno e in ogni caso lo faccio volentieri solo se ciò rientra nelle mie possibilità . A volte mi diverto a dare indicazioni errate agli ignari automobilisti.


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Io sinceramente sono molto, in termini molto ampi, un perfetto "ignavo" sulla questione. Sebbene rispetti la morale della solidarietà  e del aiuto reciproco, molte volte mi sono ritrovato a guardare con diffidenza alcuni soggetti a cui questa qualita viene riposta. Circa 3 anni fà , cioè quando iniziai a rammendare un ideale sociale personale, per esempio, mi preparavo ad entrare in prima superiore, avevo da poco conosciuto un mio coetaneo che non riusciva a internarsi bene con gli studenti del istituto. Conoscevo alcune persone nell'istituto e lo aiutai ad ambientarsi e lui mi ringrazio dicendo che poi mi avrebbe restitutito più tardi il favore. Arriva la fine dell'anno, c'era un argomento di Fisica che non avevo compreso bene. Lui, sebbene fosse in un altra classe, lo aveva già  studiato e avevo capito lo sapesse bene. Stavolta fui io a chiedere aiuto a lui, insieme ai miei amici, ma otteni solo un: "Ma va a *aggiungere offese miste a bestemmie e insulti in parlata locale*, e mo smamma *aggiungere insulto random*". Mi arrangiaì e riusci comunque a sfangarmela. Lui invece a fine anno fu bocciato...lo chiamavano "karma". Fatto sta che questo episodio mi è rimassto impresso e da allora, sebbene sostenga la solidarietà , ho iniziato a diffidare nel compierla. Perciò ho definito la mia condizione sul tutto come "Ignava": senza volerlo, non prendo attivamente posizione al problema, e non so se questo può essere considerato bene.....


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