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[Dubbio Filosofico] L'Essere ed il Nulla


Gilgamesh

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Tu pensando sai di essere ma non potrai mai sapere cosa sono essere o nulla e se esistono, è questo il punto.

L'unica pseudo-certezza è appunto sapere di essere.

 

Perchè ti dico che non potrai mai sapere cosa sono essere o nulla e se esistono?

 

Ti rispondo con un esempio del filosofo Kant (lo studierai in 5^)

 

"Noi uomini vediamo un albero in un certo modo, sappiamo come ci appare ma per una formica un albero è percepito in maniera totalmente diversa" 

 

Quindi l'albero, c'è, esiste ma non sapremo mai quale sia la sua vera forma, perchè per esempio noi umani lo percepiamo in un modo e le formiche in un altro.

Non sapere cosa sono Essere e Nulla fa parte del mio primo messaggio, ma ammetto che mi sto un po' perdendo. 

Se non so cos'è il Nulla non posso sapere nemmeno cos'è l'Essere. 

E proprio non potendo distinguere le due cose non riesco a capire come il pensiero mi dia la certezza di Essere.

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Non sapere cosa sono Essere e Nulla fa parte del mio primo messaggio, ma ammetto che mi sto un po' perdendo. 

Se non so cos'è il Nulla non posso sapere nemmeno cos'è l'Essere. 

E proprio non potendo distinguere le due cose non riesco a capire come il pensiero mi dia la certezza di Essere.

 

Per andare avanti devi postulare che il fatto di percepire il tuo pensare significhi qualcosa. Potrebbe essere "L'Essere" oppure no, ma è proprio questo il punto.

 

L'unica certezza a cui puoi arrivare è appunto quella di esistere, di essere anche se non sai esattamente cosa significhi.

 

Ti faccio un'esempio: quando ami, non sai esattamente spiegare cos'è l'amore, se quello che provi è amore, e anche se lo sai, lo sai solo per te perchè magari la mia visione dell'amore differisce parecchio dalla tua, eppure parlandone tutti e due, se siamo innamorati lo sapremmo, anche se non sappiamo fino in fondo cosa significhi, anche se non sappiamo cosa sia, l'Amore.

 

E come l'amore tante altre cose, tutte le cose.

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Per andare avanti devi postulare che il fatto di percepire il tuo pensare significhi qualcosa. Potrebbe essere "L'Essere" oppure no, ma è proprio questo il punto.

 

L'unica certezza a cui puoi arrivare è appunto quella di esistere, di essere anche se non sai esattamente cosa significhi.

 

Ti faccio un'esempio: quando ami, non sai esattamente spiegare cos'è l'amore, se quello che provi è amore, e anche se lo sai, lo sai solo per te perchè magari la mia visione dell'amore differisce parecchio dalla tua, eppure parlandone tutti e due, se siamo innamorati lo sapremmo, anche se non sappiamo fino in fondo cosa significhi, anche se non sappiamo cosa sia, l'Amore.

 

E come l'amore tante altre cose, tutte le cose.

Si, così mi comincia ad essere più chiaro...anche se potrebbe venire fuori il dubbio del: 

Se qualcun altro pensa al posto mio? Se tutto quello che penso non sia di mia spontanea volontà ?

Se questo messaggio non sia in realtà  voluto da me? 

 

Qui stiamo andando però un po' fuori tema, forse...

Resta il fatto che se io sono Essere, mia mamma potrebbe è essere il nulla. Tu potresti essere il Nulla. 

Come per te, io potrei essere il Nulla.

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I vecchi presofisti, sempre alla ricerca del loro archè :D


Il tuo ragionamento è corretto, ma penso che le premesse siano sbagliate, perchè la filosofia di Eraclito lo è.


 


Io sono arrivato alle filosofie elleniche, quindi ne ho ancora di strada da fare, ma sono d'accordo con ciò che avete detto qua sopra su Cartesio: noi sappiamo di esistere! Adesso non so bene quando ci arriverò, ma sarà  interessante!


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Si, così mi comincia ad essere più chiaro...anche se potrebbe venire fuori il dubbio del: 

Se qualcun altro pensa al posto mio? Se tutto quello che penso non sia di mia spontanea volontà ?

Se questo messaggio non sia in realtà  voluto da me? 

 

Qui stiamo andando però un po' fuori tema, forse...

Resta il fatto che se io sono Essere, mia mamma potrebbe è essere il nulla. Tu potresti essere il Nulla. 

Come per te, io potrei essere il Nulla.

 

Esatto, è proprio questo il punto!

 

Ricapitolando:

 

1) Noi possiamo avere una sola, singola, pseudo-certezza che riguarda noi stessi ovvero che pensando sappiamo di star facendo qualcosa che potrebbe essere "essere" o "esistere"

 

2) Dico pseuda, appunto perchè anche questa certezza può essere messa in dubbio, magari solo io "esisto" e gli altri no, magari il mondo intero è frutto della mia immaginazione e io sono pazzo. 

Ma c'è un'altra soluzione più verosimile ovvero che magari noi tutti esistiamo, viviamo ma su piani di coscienza diversi.

 

Concludo dicendo, come ti sei accorto anche tu, che non ci sono in fondo certezze se non postuliamo almeno un principio base.

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Allora, esistere o non esistere? Sono Essere o non sono Essere?

Come detto l'Essere e il Nulla finiscono per diventare la stessa cosa, poichè per la mente umana non sa cosa sono. Non può saperlo. 

Quindi io non ho il mio contrario, tu non hai il tuo contrario, l'Essere non ha il suo contrario, il Nulla non ha il suo contrario. 

Quando Essere e Nulla si incontrano cosa succede? Se non so distinguere il periodo di pace da quello di guerra in che periodo vivo?

Ho dato Tutto per chiamare Essere e Nulla. Forse non è il migliore dei termini poichè ha il contrario Niente come fai notare. 

Essere e Nulla allora non devono proprio essere chiamati. Dev'essere un'aggettivo che non ha contrari. 

Esiste?

Universo forse? Ha il suo contrario? non saprei xD

Coesistendo l'essere fa parte del nulla e viceversa. Forse io sono Essere ma tutto ciò che mi circonda è il Nulla? E se è il Nulla è falso? 

Ma se è falso comunque è però...

Mi stai mettendo molta confusione, mi sembra di essere un cane che cerca di mordersi la coda  :asduj1:

Come la rigiriamo non ne usciamo xD

 

Si, così mi comincia ad essere più chiaro...anche se potrebbe venire fuori il dubbio del: 

Se qualcun altro pensa al posto mio? Se tutto quello che penso non sia di mia spontanea volontà ?

Se questo messaggio non sia in realtà  voluto da me? 

 

Qui stiamo andando però un po' fuori tema, forse...

Resta il fatto che se io sono Essere, mia mamma potrebbe è essere il nulla. Tu potresti essere il Nulla. 

Come per te, io potrei essere il Nulla.

 

Se la mente umana non può distinguerli, allora perché tu hai detto cos'è Tutto e che Essere e Non Essere sono in Tutto? Come fai a sapere che il Nulla potrebbe essere falso? Se ammetti che la mente umana ha dei limiti per cui non può sapere cosa è e cosa non è sai che la mente umana è un qualcosa di limitato e determinato e, se è determinato, è abbastanza facile che essa esista in quanto cosa determinata, no? Però, se ammetti che essa è illimitata, essa coincide allora con Tutto, Niente e compagnia bella. Può coinciderci? Esisterebbe o no? Potrebbe esistere o no? Potrebbe non esistere o no? Cosa bevo per farmi tutte queste domande?

 

Qualunque sia la risposta a ciò, diciamo che l'uomo può e non può sapere. E' destinato a non conoscere inevitabilmente alcune cose? Forse. Esiste? Forse. Più che non esserci risposte io credo ce ne siano troppe, chissà  se tra tutte ci sarà  quella giusta o se essa sarà  la rimanenza o la combinazione di esse, in ogni caso, io continuerò a pormi domande anche se arrivata alla mia personale risposta, c'è sempre qualcosa da scoprire :th_sisi:

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E se proprio dobbiamo essere puntigliosi, non hai dimostrato proprio nulla, perché Cartesio e Locke hanno risposto alla tua domanda.

non so come ma ho saltato questo tuo commento, lo vedo solo ora xD 

Io non ho mai parlato di dimostrazione (se l'ho fatto chiedo scusa), in filosofia non si può dimostrare qualcosa. 

La dimostrazione richiede una prova pratica, ma la filosofia è teoria...

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non so come ma ho saltato questo tuo commento, lo vedo solo ora xD 

Io non ho mai parlato di dimostrazione (se l'ho fatto chiedo scusa), in filosofia non si può dimostrare qualcosa. 

La dimostrazione richiede una prova pratica, ma la filosofia è teoria...

Queste sono le fondamenta della filosofia, ma io ho dimostrato in un discorso che mi pare coerente che tutto quanto è sbagliato. 

Avrei da ridire anche sull'ultima frase.

Epicuro, Seneca, gli stoici e i cinici, i pitagorici (per dirne alcuni) spesero ampie parole sul fine e le basi pratiche della filosofia.

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Avrei da ridire anche sull'ultima frase.

Epicuro, Seneca, gli stoici e i cinici, i pitagorici (per dirne alcuni) spesero ampie parole sul fine e le basi pratiche della filosofia.

Chiedo scudo per la parola "dimostrazione", non ho usato il termine corretto. Ho fatto tutto tranne che dimostrare io asd 

Comunque non li ho ancora studiati quei filosofi, io parlo per quel che so. Le mie considerazioni sono venute fuori in poche ore di lezione. 

Per i pitagorici posso anche immaginare comunque xD

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Ho letto solo il primo post, quindi mi scuso se dico cose già  dette.


In ogni caso la filosofia esiste per mettere in discussione qualcosa, offre più domande che risposte in quanto la stessa filosofia io l'ho sempre interpretata come un punto di domanda che cerca di spiegarsi il significato di altri punti di domanda.


Il fatto che tu contesti un concetto della filosofia non fa altro che renderti parte integrante di essa.


A volte i professori di filosofia dimenticano di raccomandare ai propri studenti di non assimilare ciò che spiegano come se quelle parole fossero marmo, piuttosto sono plastilina che puoi modellare a tuo uso e consumo. Per esperienza personale posso dirti che lo fanno perché fanno i figoni e si atteggiano, fidati :asduj1: Il fatto che non risponda alle tue domanda è la prova di quanto dico: ha studiato come se ciò che studiasse fosse il vangelo e non ha il coraggio o l'intelligenza di mettersi in discussione.


Poi magari mi sbaglio, chiaro, non voglio offendere nessuno :asduj1:


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Partire prevenuti di fronte a qualcosa che ignori non è certo il modo giusto per conviverci.

Io non ho mai voluto convincere nessuno.

Anzi, sono partito dal presupposto che le mie convinzioni dovevano essere per forza sbagliate, solo che non ne capivo il motivo. Cosa c'era di sbagliato appunto. Il titolo del topic é "dubbio".

Visto che la mia prof non mi aiuta ho provato a chiedere qui, e mi sono arrivate risposte molto utili al contrario delle mie previsioni :D

Non ho mai detto: tu hai torto ed io ho ragione.

Anche se avrei potuto farlo inconsciamente con qualcuno a forza di discutere xD

Non me ne sono accorto comunque ;)

Poi altre risposte mi hanno fatto venire ancor più dubbi, quindi è normale che sia venuta fuori una discussione ;)

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Io non ho mai voluto convincere nessuno.

Anzi, sono partito dal presupposto che le mie convinzioni dovevano essere per forza sbagliate, solo che non ne capivo il motivo. Cosa c'era di sbagliato appunto. Il titolo del topic é "dubbio".

Visto che la mia prof non mi aiuta ho provato a chiedere qui, e mi sono arrivate risposte molto utili al contrario delle mie previsioni :D

Non ho mai detto: tu hai torto ed io ho ragione.

Anche se avrei potuto farlo inconsciamente con qualcuno a forza di discutere xD

Non me ne sono accorto comunque ;)

Poi altre risposte mi hanno fatto venire ancor più dubbi, quindi è normale che sia venuta fuori una discussione ;)

Ha scritto "conviverci", non "convincervi".

E non era riferito a te mi sa ahahah

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Io non ho mai voluto convincere nessuno.

Anzi, sono partito dal presupposto che le mie convinzioni dovevano essere per forza sbagliate, solo che non ne capivo il motivo. Cosa c'era di sbagliato appunto. Il titolo del topic é "dubbio".

Visto che la mia prof non mi aiuta ho provato a chiedere qui, e mi sono arrivate risposte molto utili al contrario delle mie previsioni :D

Non ho mai detto: tu hai torto ed io ho ragione.

Anche se avrei potuto farlo inconsciamente con qualcuno a forza di discutere xD

Non me ne sono accorto comunque ;)

Poi altre risposte mi hanno fatto venire ancor più dubbi, quindi è normale che sia venuta fuori una discussione ;)

 

Era riferito all'utente "blablabla"

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