Nome del concorrente: Emis
Tipologia di elaborato: Pagine di diario
Elaborato:
30 Gennaio 2016
Caro Diario,
ti scrivo anche oggi, forse nell’intento che qualcuno ti trovi e, leggendoti, riesca ad aiutarmi, o forse nella speranza che magari un giorno, quando starò meglio, potrò essere fiero di quello che sarò diventato quando prima pensavo di non essere nessuno e di non valere nulla. I giorni passano, la gente cresce, fa nuove amicizie, si diverte, mentre io sto all’angolino e vedo tutto ma in silenzio. Non so quando tutto ciò è iniziato, se rileggo le pagine precedenti noto sempre un fondo di tristezza nelle mie parole, ma tutto ciò aumenta progressivamente… cosa posso fare? Io non posso continuare cosi.
01 Febbraio 2016
Caro Diario,
oggi è stata una burrascosa giornata di pioggia nel mio paese, ciò è molto strano, qui piove raramente… strano eh? Anche se fuori c’è sempre il sole, il mio animo è sempre così freddo che sembra il contrario. Non voglio dilungarmi molto sui miei stati d’animo ma piuttosto sugli avvenimenti, quindi cercherò di essere breve… oggi avevo deciso: sarei scappato da questa città, dai miei genitori, dai miei finti amici, da tutta questa finzione che la società ci propone, sarei andato molto lontano, in fondo qualcosa avrei trovato se mi fossi ingegnato. Rubai una bicicletta e presi il minimo indispensabile per sopravvivere una settimana, e iniziai a pedalare, più forte che potevo, come se avessi già in mente dove andare… dopo aver pedalato a più non posso per un’oretta successe l’incredibile: con la pioggia che aumentava sempre più, la vista era praticamente scesa a zero e non era possibile scorgere nulla, ebbi un attimo di confusione e andai a sbattere contro qualcosa. Quando mi rialzai vidi che la bicicletta era oramai inutilizzabile e che davanti a me c’era qualcosa di assurdo, qualcosa di mai visto, una specie di portale. So che è difficile da credere ma è così, era un portale che mi avrebbe condotto non so dove… “sempre meglio che restare qui” pensai, così senza pensarci due volte mi ci tuffai dentro, ma nel tragitto mi addormentai, forse dalla stanchezza. Al mio risveglio mi sentivo così strano, una sensazione che non avevo mai provato, cercai di alzarmi in piedi ma non ce la feci, sentivo l’esigenza di camminare su due zampe… ero diventato un Pokemon, un umbreon per la precisione; tutto era molto strano…
07 Febbraio 2016
Cario Diario,
scusa se non ti ho scritto in questi giorni ma non hai la minima idea delle avventure che ho passato: ho conosciuto tante persone, tutte un po’ strane se devo dire, ma con loro abbiamo dovuto superare ardue prove e, purtroppo, non tutti ce l’abbiamo fatta… Abbiamo dovuto superare singolarmente un dungeon, trovare delle frequenze esatte o addirittura preparare delle pietanza per proseguire. Non sono mai stato da solo sai? Ho sempre sentito qualcuno che mi spingeva ad andare avanti e a non mollare mai… è una sensazione che non ho mai provato, e forse ho capito che tutto quello che sentivo, succedeva solo nella mia testa…
Ora davvero mi sento un'altra persona, ora sono fiero di quello che sono.
Descrizione: Queste pagine di diario esprimono inizialmente cosa sentivo in un periodo non lontano, sono stato capace di superarlo solo grazie ad una persona, ed è a questa che dedico queste poche parole.