Lembina Inviato 8 ottobre, 2018 Condividi Inviato 8 ottobre, 2018 Un uomo di 38 anni vive isolato e senza rapporti sociali, poiché ha scelto di essere un hikikomori. Per la madre la colpa è anche dei Pokémon. Leggi la notizia Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Zeon97 Inviato 8 ottobre, 2018 Condividi Inviato 8 ottobre, 2018 Se la vita non gli sembra più interessante di un videogioco, allora il problema non è il videogioco E' stata aggiunta una reazione da JackX, Lyndon e latanadilya 3 Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Motor Drive Inviato 8 ottobre, 2018 Condividi Inviato 8 ottobre, 2018 Secondo me é piú l'altissima pressione sociale condita da un padre assente e da una madre troppo protettiva: i Pokémon al massimo sono il suo mezzo per dimenticarsi della realtá. Anche perché se volesse, Pokémon potrebbe anche diventare un gioco che ti fa avere degli amici con i suoi tornei vgc live ... E' stata aggiunta una reazione da DvalinVegeth e latanadilya 2 Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Roxua Inviato 8 ottobre, 2018 Condividi Inviato 8 ottobre, 2018 Ovviamente la colpa non è del mezzo. Il problema è radicato nella complessa cultura capitalistica. E' stata aggiunta una reazione da latanadilya 1 Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Zem1992 Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 quando leggo queste cose divento furioso come Kratos E' stata aggiunta una reazione da latanadilya 1 Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
HJR Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 (modificato) Il ritiro dalla società è frutto della vita odierna nella società capitalistica. Una società malata, dove se non eccelli in qualcosa non sei nessuno, dove se sei povero è solo colpa tua e dovresti vergognarti di esserlo, dove se vuoi una vita tranquilla con uno stipendio dignitoso, senza sognare di diventare, ad esempio, un manager, un presidente del consiglio, un CR7, allora non sei normale, specialmente in Giappone dove hanno una visione della vita ancor più rigida, non a caso è uno dei paesi con il maggior tasso di suicidi al mondo. Il fatto che egli giochi a Pokemon è una conseguenza, è qualcosa che gli dà tranquillità e gli permette di isolarsi dai suoi problemi. Come per ogni cosa, vi sono gli eccessi, anche giocar a Pokemon deve esser una cosa controllata se il soggetto in questione non ha il senso del limite e passa tutta la giornata sulle console. Resta il fatto che se il soggetto in questione presenta dei disturbi e quindi non in grado di rendersene conto, la madre doveva svegliarsi prima, e non ora che ha raggiunto i 38 anni... Modificato 9 ottobre, 2018 da HJR E' stata aggiunta una reazione da Althura, Gabar, latanadilya e 2 altri 5 Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
ValerieTownshend Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 Non so perchè, ma leggere questo articolo mi ha fatto venire in mente quanto mi è stato detto da una psicologa quasi un anno fa... cito testuali parole: "Perchè non approfitti del trasloco per mettere tutte le tue bambole in una scatola, che NASCONDERAI sotto il letto o nell'armadio, e non riempi la tua vetrinetta con delle foto incorniciate di te e delle tue amiche che andate alle fiere?? Non ti sembra il caso di fare qualcosa di più adulto, di uscire da questo tuo disadattamento e di renderti conto della tua età?". Premetto che ho scritto "nasconderai" tutto in maiuscolo per un motivo preciso, praticamente per questa qua sarei una disadattata perchè a 30 anni colleziono bambole e altre cose che piacciono ai ragazzini e non faccio cose più "adulte, come (ancora testuali parole sue) uscire e andare nei locali". Peccato che non le sia entrata in testa una cosa: con queste "cose infantili" ci ho costruito quella che è la mia vita sociale, fatta di gente VERA (perchè, attenzione, a qualcuno -sempre uno di questi espertoni- è sorto il dubbio che i miei amici non esistano perchè "nessuno è veramente amico di una persona obesa nel mondo reale") che, magari, non vedo quanto vorrei visto che abitano tutti lontano, però ci telefoniamo, ci mandiamo foto, messaggini e regalini. E, quando appunto ci sono le fiere del fumetto, ci organizziamo e ci vediamo di persona. A volte ci vediamo anche senza una fiera di mezzo, pensate un pò, e c'è anche qualcuno che fa apposta dei chilometri in macchina anche solo per vedermi mezz'oretta. Io mi reputo una persona normalissima e pure adulta, nonostante le mie passioni, che la settimana scorsa ha pure ricominciato a lavorare dopo due anni di inattività causa continue visite in ospedale (e infatti tra dieci minuti esco e vado). Anche a questo proposito... se non avessi avuto le mie "cavolate" con cui distrarmi o il supporto dei miei amici non so come avrei fatto ad uscire dall'ultimo periodo che ho vissuto. Perchè quando parole come "tumore" e "oncologia" entrano a far parte della tua vita un pò vai nel pallone. Io ho avuto grossi problemi nel periodo della scuola, praticamente mi comportavo come quest'uomo: chiusa fissa in casa senza vedere nessuno. Grazie al cielo mi sono data una svegliata dieci anni fa e ho deciso di tirarmi fuori dal mio guscio, altrimenti sarei sicuramente rimasta imprigionata tra quelle quattro mura, prospettiva che adesso mi fa venire l'ansia solo a pensarci. Avevo paura di tutto, soprattutto delle critiche legate al mio peso o, appunto, alle mie passioni, in pratica avevo paura della gente. Adesso sono fiera di me, dei miei pregi e dei miei difetti, delle mie amicizie e... sì, pure della mia collezione. Forse non sarò mai Miss Espansione per eccellenza, una di quelle persone che si circondano di grupponi numerosi, però non vivo nemmeno isolata come una volta e da quando mi sono trasferita e abito finalmente in un paese decisamente vivo, quando esco con il cane mi fermo sempre a parlare con un sacco di persone. Ancora una cosa e poi scappo: 48 minuti fa, HJR ha scritto: Resta il fatto che se il soggetto in questione presenta dei disturbi e quindi non in grado di rendersene conto, la madre doveva svegliarsi prima, e non ora che ha raggiunto i 38 anni.. Da una parte sono d'accordo con te, ma dall'altra vorrei dire che la madre avrebbe potuto fare poco e niente. Se non è il figlio a guardarsi dentro e a dirsi "basta, devo fare qualcosa o finisco male", un genitore ad un certo punto si arrende e si rassegna. Pensi che i miei genitori non abbiano tentato di tirarmi fuori di casa quando ero una ragazzina?? Logico che tenta una volta, tenta due senza risultati poi mi hanno lasciato perdere. Scusate se la maggior parte di quanto ho scritto non c'entra un tubo con l'articolo!! E' stata aggiunta una reazione da Gabar, Rasho239, HJR e 3 altri 6 Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
RoseRed Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 4 minuti fa, ValerieTownshend ha scritto: Non so perchè, ma leggere questo articolo mi ha fatto venire in mente quanto mi è stato detto da una psicologa quasi un anno fa... cito testuali parole: "Perchè non approfitti del trasloco per mettere tutte le tue bambole in una scatola, che NASCONDERAI sotto il letto o nell'armadio, e non riempi la tua vetrinetta con delle foto incorniciate di te e delle tue amiche che andate alle fiere?? Non ti sembra il caso di fare qualcosa di più adulto, di uscire da questo tuo disadattamento e di renderti conto della tua età?". Premetto che ho scritto "nasconderai" tutto in maiuscolo per un motivo preciso, praticamente per questa qua sarei una disadattata perchè a 30 anni colleziono bambole e altre cose che piacciono ai ragazzini e non faccio cose più "adulte, come (ancora testuali parole sue) uscire e andare nei locali". Peccato che non le sia entrata in testa una cosa: con queste "cose infantili" ci ho costruito quella che è la mia vita sociale, fatta di gente VERA (perchè, attenzione, a qualcuno -sempre uno di questi espertoni- è sorto il dubbio che i miei amici non esistano perchè "nessuno è veramente amico di una persona obesa nel mondo reale") che, magari, non vedo quanto vorrei visto che abitano tutti lontano, però ci telefoniamo, ci mandiamo foto, messaggini e regalini. E, quando appunto ci sono le fiere del fumetto, ci organizziamo e ci vediamo di persona. A volte ci vediamo anche senza una fiera di mezzo, pensate un pò, e c'è anche qualcuno che fa apposta dei chilometri in macchina anche solo per vedermi mezz'oretta. Io mi reputo una persona normalissima e pure adulta, nonostante le mie passioni, che la settimana scorsa ha pure ricominciato a lavorare dopo due anni di inattività causa continue visite in ospedale (e infatti tra dieci minuti esco e vado). Anche a questo proposito... se non avessi avuto le mie "cavolate" con cui distrarmi o il supporto dei miei amici non so come avrei fatto ad uscire dall'ultimo periodo che ho vissuto. Perchè quando parole come "tumore" e "oncologia" entrano a far parte della tua vita un pò vai nel pallone. Io ho avuto grossi problemi nel periodo della scuola, praticamente mi comportavo come quest'uomo: chiusa fissa in casa senza vedere nessuno. Grazie al cielo mi sono data una svegliata dieci anni fa e ho deciso di tirarmi fuori dal mio guscio, altrimenti sarei sicuramente rimasta imprigionata tra quelle quattro mura, prospettiva che adesso mi fa venire l'ansia solo a pensarci. Avevo paura di tutto, soprattutto delle critiche legate al mio peso o, appunto, alle mie passioni, in pratica avevo paura della gente. Adesso sono fiera di me, dei miei pregi e dei miei difetti, delle mie amicizie e... sì, pure della mia collezione. Forse non sarò mai Miss Espansione per eccellenza, una di quelle persone che si circondano di grupponi numerosi, però non vivo nemmeno isolata come una volta e da quando mi sono trasferita e abito finalmente in un paese decisamente vivo, quando esco con il cane mi fermo sempre a parlare con un sacco di persone. Ancora una cosa e poi scappo: Da una parte sono d'accordo con te, ma dall'altra vorrei dire che la madre avrebbe potuto fare poco e niente. Se non è il figlio a guardarsi dentro e a dirsi "basta, devo fare qualcosa o finisco male", un genitore ad un certo punto si arrende e si rassegna. Pensi che i miei genitori non abbiano tentato di tirarmi fuori di casa quando ero una ragazzina?? Logico che tenta una volta, tenta due senza risultati poi mi hanno lasciato perdere. Scusate se la maggior parte di quanto ho scritto non c'entra un tubo con l'articolo!! Mia madre ha collezionato bambole per tutta la sua vita anche quando aveva 2 bimbe a cui pensare e una famiglia da mandare avanti e non si poteva davvero definire una persona asociale o che era rimasta al periodo dell'infanzia...io gioco a pokemon e non ho più 10 anni da un bel pezzo e penso di continuare finché mi andrà e chissenefrega di cosa pensano gli altri...certo non sto chiusa dentro casa 24h al giorno per giocare, ma evitare di incontrare gente così prevenuta potrebbe farne venire la voglia a parecchi... Un bravo psicologo per la tua psicologa no? E' stata aggiunta una reazione da Darki e Gabar 2 Sprite by Alemat Sprites by Freedom RoseRed-Malefica Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
TheDarkCharizard Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 Ci sono giochi che se presi seriamente invogliano a stare chiusi in casa, ma Pokemon, per certo, non è tra questi. Il problema non è il gioco, ma il giocatore, che ,da quanto ho capito, ha già fatto la sua scelta. Progetto Pokeleague:Sconfiggili tutti Capopalestra Drago Capo Drago del progetto Pokeleague 2019 (PokéFusion by @Deku-) Medaglia Lóng Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Sabry Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 Capisco tutto ma la storia che vendono 2 versioni per far socializzare è una cavolata...alle medie e superiori ero isolata e per finire il gioco all 100 per cento (o meglio per avere entrambi i leggendari) mi compravo entrambe le versioni... Poi se vuole giocare non vedo quale sia il problema, se riesce a trovarsi un lavoro ecc può pure continuare E' stata aggiunta una reazione da Gabar e DvalinVegeth 2 Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
ValerieTownshend Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 (modificato) 2 ore fa, RoseRed ha scritto: Un bravo psicologo per la tua psicologa no? Eh, tecnicamente vanno dal terapista a loro volta per prassi professionale... poi capita che mi dicano cose inquietanti e mi viene da pensare che dovrebbero andarci pure in privato, dal terapista. Tipo quando ho raccontato che un'amica, dopo essere stata a Milano a fare una gara di corsa con il padre, prima di andare a prendere l'autostrada a Lodi per tornare ad Imola, è passata dentro di proposito a Copiano per passare mezz'ora con me. La psichiatra mi ha chiesto: "Lei non ha pensato "Uffa, che rottura, questa qua è venuta a rompere le scatole", prendendo quella visita a sorpresa come un disturbo?"... me ne sono stata zitta di proposito, se avessi aperto bocca l'avrai mandata sicuramente a stendere... (P.S: tanto per dire, la disadattata che colleziona stupidate per bambini è appena tornata dal lavoro e ci ritornerà nel pomeriggio!!) Modificato 9 ottobre, 2018 da ValerieTownshend Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
HJR Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 4 ore fa, ValerieTownshend ha scritto: . Se non è il figlio a guardarsi dentro e a dirsi "basta, devo fare qualcosa o finisco male", un genitore ad un certo punto si arrende e si rassegna. Dipende dai casi, credi che se uno non è psicologicamente sano ( qua intendo pazzia, non chi è magari semplicemente patologicamente ansioso o depresso, quella non è pazzia, è semplicemente il corpo che va in corto circuito per un certo periodo di tempo) se ne renda conto? Un pazzo non penserà mai di esser pazzo! Magari in alcuni casi, semplicemente il soggetto non si rende conto di ciò che sta facendo, per quello, se qualcuno gli sta vicino e quel qualcuno è sano di mente, deve prendersi cura di lui e capire che non lo fa apposta, lasciar perdere in quei casi, significa semplicemente lavarsi le mani e non volergli bene! Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
UndeadBan Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 Già, è proprio pokemon il problema neh Un po' come le malattie genetiche dovute ai vaccini E' stata aggiunta una reazione da Gabar 1 Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
HJR Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 (modificato) 4 ore fa, RoseRed ha scritto: .io gioco a pokemon e non ho più 10 anni da un bel pezzo e penso di continuare finché mi andrà e chissenefrega di cosa pensano gli altri. Esatto, magari vedono Pokemon come una cosa per bambini e poi sono i primi, a 30 anni inoltrati, ad aver la PS4 in casa con i vari Fifa, COD ecc.. Un videogioco è un videogioco, sia esso Pokemon, Fifa, Digimon o Tizio Caio ecc.. se io rispetto te, perché te non rispetti me? Rimango sempre dell'idea che, fino a quando una persona non fa male ad un'altra o a sé stessa, fisicamente e psicologicamente, allora può fare quello che vuole! Modificato 9 ottobre, 2018 da HJR E' stata aggiunta una reazione da RoseRed 1 Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Motor Drive Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 (modificato) 4 ore fa, ValerieTownshend ha scritto: Non so perchè, ma leggere questo articolo mi ha fatto venire in mente quanto mi è stato detto da una psicologa quasi un anno fa... cito testuali parole: "Perchè non approfitti del trasloco per mettere tutte le tue bambole in una scatola, che NASCONDERAI sotto il letto o nell'armadio, e non riempi la tua vetrinetta con delle foto incorniciate di te e delle tue amiche che andate alle fiere?? Non ti sembra il caso di fare qualcosa di più adulto, di uscire da questo tuo disadattamento e di renderti conto della tua età?". Premetto che ho scritto "nasconderai" tutto in maiuscolo per un motivo preciso, praticamente per questa qua sarei una disadattata perchè a 30 anni colleziono bambole e altre cose che piacciono ai ragazzini e non faccio cose più "adulte, come (ancora testuali parole sue) uscire e andare nei locali". Peccato che non le sia entrata in testa una cosa: con queste "cose infantili" ci ho costruito quella che è la mia vita sociale, fatta di gente VERA (perchè, attenzione, a qualcuno -sempre uno di questi espertoni- è sorto il dubbio che i miei amici non esistano perchè "nessuno è veramente amico di una persona obesa nel mondo reale") che, magari, non vedo quanto vorrei visto che abitano tutti lontano, però ci telefoniamo, ci mandiamo foto, messaggini e regalini. E, quando appunto ci sono le fiere del fumetto, ci organizziamo e ci vediamo di persona. A volte ci vediamo anche senza una fiera di mezzo, pensate un pò, e c'è anche qualcuno che fa apposta dei chilometri in macchina anche solo per vedermi mezz'oretta. Io mi reputo una persona normalissima e pure adulta, nonostante le mie passioni, che la settimana scorsa ha pure ricominciato a lavorare dopo due anni di inattività causa continue visite in ospedale (e infatti tra dieci minuti esco e vado). Anche a questo proposito... se non avessi avuto le mie "cavolate" con cui distrarmi o il supporto dei miei amici non so come avrei fatto ad uscire dall'ultimo periodo che ho vissuto. Perchè quando parole come "tumore" e "oncologia" entrano a far parte della tua vita un pò vai nel pallone. Io ho avuto grossi problemi nel periodo della scuola, praticamente mi comportavo come quest'uomo: chiusa fissa in casa senza vedere nessuno. Grazie al cielo mi sono data una svegliata dieci anni fa e ho deciso di tirarmi fuori dal mio guscio, altrimenti sarei sicuramente rimasta imprigionata tra quelle quattro mura, prospettiva che adesso mi fa venire l'ansia solo a pensarci. Avevo paura di tutto, soprattutto delle critiche legate al mio peso o, appunto, alle mie passioni, in pratica avevo paura della gente. Adesso sono fiera di me, dei miei pregi e dei miei difetti, delle mie amicizie e... sì, pure della mia collezione. Forse non sarò mai Miss Espansione per eccellenza, una di quelle persone che si circondano di grupponi numerosi, però non vivo nemmeno isolata come una volta e da quando mi sono trasferita e abito finalmente in un paese decisamente vivo, quando esco con il cane mi fermo sempre a parlare con un sacco di persone. Ancora una cosa e poi scappo: Da una parte sono d'accordo con te, ma dall'altra vorrei dire che la madre avrebbe potuto fare poco e niente. Se non è il figlio a guardarsi dentro e a dirsi "basta, devo fare qualcosa o finisco male", un genitore ad un certo punto si arrende e si rassegna. Pensi che i miei genitori non abbiano tentato di tirarmi fuori di casa quando ero una ragazzina?? Logico che tenta una volta, tenta due senza risultati poi mi hanno lasciato perdere. Scusate se la maggior parte di quanto ho scritto non c'entra un tubo con l'articolo!! Riguardo alla "psicologa" io l'avrei leggermente mandata a quel paese, se ti dico che quello non é il problema un po' di cavoli tuoi é preferibile che tu te li faccia. Per la seconda parte invece a mio parere é come dice HJR. Un pazzo non sa di essere pazzo finché qualcuno dall'esterno non gli dici niente e ci sono alcune patologie in cui addirittura lo stesso individuo NON sente il bisogno di stringere amicizie O relazioni al di fuori della famiglia o uscire e rimane nel suo mondo di fantasia. Per la madre non so, consultare qualcuno ? O lo considera un fallimento e quindi anziché aiutarlo dá la colpa ai Pokémon ? Chissá, non possiamo proprio saperlo. Peró se lo si aiutasse, 38 non sono un numero esagerato per non dico rifarsi una vita ma recuperare parte del tempo perduto. Qui poi siamo tutti d'accordo, visto che giochiamo tutti ai Pokémon che non é la passione che hai a renderti infantile, anzi, forse non esistono passioni da grandi e passioni da piccoli cosí come é ingiusto rompere le scatole a qualcuno perché non beve birra, Caffé e vino e tè, bevande da adulti e preferisce la coca Cola LOL! Modificato 9 ottobre, 2018 da Motor Drive E' stata aggiunta una reazione da Warmachine 1 Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Momota Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 Secondo me non è colpa dei pokemon, perché alla fine si è isolato per problemi personali e in questa situazione di solitudine si è affidato ai pokemon Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
FireLizard Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 Concordo con voi Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
dragotales Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 per me,visto che ha 38 anni,ed a quest'età ognuno si può gestire da solo,di conseguenza penso che la madre potrebbe farsi i fatti suoi.poi vabbè,voi avete il punto di vista che avete e non lo critico. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
ValerieTownshend Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 6 ore fa, HJR ha scritto: Dipende dai casi, credi che se uno non è psicologicamente sano ( qua intendo pazzia, non chi è magari semplicemente patologicamente ansioso o depresso, quella non è pazzia, è semplicemente il corpo che va in corto circuito per un certo periodo di tempo) se ne renda conto? Un pazzo non penserà mai di esser pazzo! Magari in alcuni casi, semplicemente il soggetto non si rende conto di ciò che sta facendo, per quello, se qualcuno gli sta vicino e quel qualcuno è sano di mente, deve prendersi cura di lui e capire che non lo fa apposta, lasciar perdere in quei casi, significa semplicemente lavarsi le mani e non volergli bene! Per questo ho detto di essere in parte d'accordo con te, ci sono casi davvero disperati quando si tratta di problemi psicologici. Riguardo al "lavarsene le mani" da parte di famigliari e affini, beh... purtroppo io ho i genitori che ho, mia madre non è mai stata brava a capirmi, parte dei miei problemi derivano anche dal rapporto (anzi, del non-rapporto) che avevo con lei da ragazzina. Crescendo ci siamo venute un pò incontro e siamo migliorate, però se ripenso a certe cose del passato mi fanno davvero male. 6 ore fa, Motor Drive ha scritto: Per la madre non so, consultare qualcuno ? O lo considera un fallimento e quindi anziché aiutarlo dá la colpa ai Pokémon ? Anch'io non voglio giudicare questa donna perchè non so chi sia, però stavo pensando proprio una cosa del genere... Poi, come dici, ci può essere qualche altro problema in questo ragazzo che non sappiamo, quindi anche lì si possono dire tante cose senza centrare il succo della questione. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
JackX Inviato 9 ottobre, 2018 Condividi Inviato 9 ottobre, 2018 Come scaricare le colpe su un videogioco. Qui ci sarebbe molto da discutere, andate tutti dallo psicologo che c'è un problema in famiglia!. Il Ragazzo ha amici? siete genitori abbastanza presenti per lui? uscite insieme ogni tanto andando in posti dove si diverte? le basi per essere un genitore cribbio, essere presenti, altrimenti succede questo, si rinchiude in quel guscio fantasioso e pian piano diventa sociopatico. Social che uso: Facebook: Link - Discord: Link - Twitter: Link - Vero: Link Per richieste di Scambi e richieste Pokémon in generale, usate il mio canale Discord. Mercatini Scambio: La tana dei Pokémon (Pokémon Spada, Scudo, Diamante Lucente e Perla Splendente) Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
DaniGrovyle Inviato 10 ottobre, 2018 Condividi Inviato 10 ottobre, 2018 Vado controcorrente. Solitamente gli hikikokomori mostrano di volersi isolare dalla società e rinchiudersi in videogiochi, cartoni animati o fumetti spesso giapponesi, musica e libri. Non ho mai sentito di un caso in cui una persona si rinchiude solo in UN libro, in UNA serie o in questo caso in UN SOLO videogioco. Non possiamo conoscere la situazione ed è ovvio che non sia colpa dei Pokémon ma anche di problemi esterni della vita di quest'uomo, però mettiamoci un attimo nei panni di questa madre che regala un videogioco al figlio e questo dice di volerci dedicare tutta la vita e poi effettivamente avvicinandosi alla mezza età lo fa. Insomma, io che la cosa riguardi anche al videogioco non penso che farei a meno di pensarla, per quanto poi giusta o errata possa essere. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Fendt Inviato 10 ottobre, 2018 Condividi Inviato 10 ottobre, 2018 mio figlio è uno psicopatico perchè gioca a raimbow six. tutto il giorno! scherzi a parte la madre dovrebbe aiutare il ragazzo invece che prendersela con il brand pokemon, che come avete detto aiuta i rapporti sociali. si può partire da qui, facendogli conoscere altra gente appassionata al brand. e pian piano, perchè no arrivare al competitivo, secondo me così si risolverebbe. un passo alla volta ovviamente Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
DaniGrovyle Inviato 10 ottobre, 2018 Condividi Inviato 10 ottobre, 2018 1 minuto fa, fendtassassino930 ha scritto: mio figlio è uno psicopatico perchè gioca a raimbow six. tutto il giorno! scherzi a parte la madre dovrebbe aiutare il ragazzo invece che prendersela con il brand pokemon, che come avete detto aiuta i rapporti sociali. si può partire da qui, facendogli conoscere altra gente appassionata al brand. e pian piano, perchè no arrivare al competitivo, secondo me così si risolverebbe. un passo alla volta ovviamente Mi pare difficile che una donna che avrà sessanta/settant'anni sappia che esiste una community di Pokémon e cosa ci sta dietro eh. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
Fendt Inviato 10 ottobre, 2018 Condividi Inviato 10 ottobre, 2018 2 minuti fa, DaniGrovyle ha scritto: Mi pare difficile che una donna che avrà sessanta/settant'anni sappia che esiste una community di Pokémon e cosa ci sta dietro eh. beh, questo è vero, comunque dovrebbe accorgersene anche da solo, se ha qualche social o meglio, se usa internet Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
DaniGrovyle Inviato 10 ottobre, 2018 Condividi Inviato 10 ottobre, 2018 1 minuto fa, fendtassassino930 ha scritto: beh, questo è vero, comunque dovrebbe accorgersene anche da solo, se ha qualche social o meglio, se usa internet Lui gioca a Pokémon perché alla vita reale ci ha proprio rinunciato, non penso che neanche gli importi tanto Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
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