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[Lucas] PokémonUltimateTour ~ Johto's Journey


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Dopo l'inaspettato successo del viaggio nella regione di KantoLucas e i suoi amici ripartono per un viaggio a Johto, dove altre appassionanti incontri li stanno attendendo con ansia. 

Riusciranno i nostri eroi a sgominare il Team Clepto una volta per tutte? Lucas diventerà  campione della Lega Pokémon?

Le risposte a queste e ad altre domande le potrete trovare solamente leggendo i nuovi capitoli di PUT, in esclusiva per Pokémon Millennium!

Che aspettate? Leggete, ma soprattutto commentate nell'apposita sezione che trovate in "Commenti FanFiction".

PokémonUltimateTour è più vivo che mai, ma ha bisogno anche di voi per andare avanti! 

 

Cronologia principali novità  di PokémonUltimateTour:

:pokeball: Beckill diventa la grafica ufficiale della Fiction (22/02/13)

:pokeball: Beckill crea le copertine fino al capitolo 19, in modo da garantire l'uscita contemporanea con i capitoli (29/03/13)

:pokeball: Viene annunciato il doppio capitolo a settimana con pubblicazione al martedì o mercoledì (29/03/13)

:pokeball: Viene creato il sito (non utilizzato) di PUT su Altervista (31/03/12)

PokeLove si offre per migliorare il sito di PUT (non utilizzato) grazie alla sua conoscenza dell'HTML (19/05/2013)

:pokeball: Nasce l'idea di creare un libro di PUT, utilizzando il metodo che Ghimli usa per il giornalino di PM. Primo libricino (04/06/2013)

:pokeball: Creazione della Wiki di PokémonUltimateTour a cura di Darken, un utente di Pokémon Millennium (20/07/2013)

:pokeball: Conclusione della saga di Kanto (38 capitoli) e creazione da parte di Beckill del logo ufficiale (29/09/2013)

:pokeball: Inizio della revisione dei capitoli con aggiornarli al nuovo stile di scrittura (07/10/2013)
   (Capitoli effettuati: 1)

:pokeball: Compleanno della Fiction ed inizio dei Capitoli Speciali (20/11/2013)

:pokeball: Inizio della Saga di Johto, chiamata "Johto's Journey" (17/02/2014)

 

Riassunti Saghe di PokémonUltimateTour:

Kanto

[1] Lucas Wiring, un ragazzo di 19 anni originario di Fucsiapoli e possessore di un Charmander di nome Heat, partecipa insieme all'amico Shon all'esame per diventare allenatore di Pokémon nella regione di Kanto. Per ottenere il patentino, i due ragazzi devono catturare un Pokémon della Zona Safari senza utilizzarne altri come supporto. Durante la gara, Lucas incontra Benji, un giovane aspirante scienziato che cattura Dratini durante l'esame. I due vengono attaccati da uno Schyter infuriato e quando sembrano ormai spacciati vengono salvati da Shon che ordina al suo Psyduck Rullo di usare confusione sulla mantide. Lucas cattura Schyter e passa l'esame assieme a Benji, mentre Shon viene squalificato ma decide di partire per Kanto con i due ragazzi e Nora, cugina della Capopalestra Nina.

[2] Ad Azzurropoli, [3] Lucas ingaggia la sua prima battaglia in palestra contro Erika, che sconfigge abilmente con l'aiuto dei suoi due Pokémon. Al termine dell'incontro, inoltre, Heat si evolve in Charmeleon.

[4] I ragazzi aiutano un allevatore di Pokémon a recuperare il suo Ditto scomparso. Durante questa missione il gruppo fa la conoscenza di Giovanni, ex capo del Team Rocket. L'allevatore per ringraziare i ragazzi, dona loro un uovo a testa, ad eccezione di Shon che non può riceverlo. Dal tetto di un palazzo di Azzurropoli, intanto, un allenatore mascherato e il suo Kabutops spiano il gruppo.

[5] Giunti a Zafferanopoli, i ragazzi salutano l'allevatore, che grazie al Supertreno fa ritorno a Johto, mentre Lucas intraprende una battaglia contro Mister Satan, capo del Dojo Lotta, pensando sia il Capopalestra della città . La vera avversaria è invece Sabrina, che si rifiuta di lottare con Lucas perché lo ritiene troppo debole. Lucas ingaggia quindi una lotta con l'uomo mascherato, che sconfigge il giovane con facilità  grazie al suo Omastar e gli confida di aver sconfitto Sabrina tanto tempo fa.

[6] I ragazzi si dirigono quindi a Celestopoli, dove sconfiggono facilmente gli allenatori lungo il Ponte Pepita.

Giunti al Centro Pokémon di Celestopoli, il gruppo incontra Bill. Si scopre che il PokéFanatico è in realtà  il padre di Lucas. Bill grazie al suo Slugma riesce a schiudere le uova dei giovani, dalle quali nascono 3 piccoli Eevee.

[7] Lucas affronta Misty e riesce a sconfiggere lei e il suo Starmie grazie al Palla Ombra del suo nuovo alleato: MT insegnatagli da Bill. 

[8] Giunti ad Aranciopoli, Lucas sfida il Capopalestra Savino in una lotta in cui saranno utilizzati Pokémon scelti a caso tra quelli a disposizione della Palestra. Lucas comanda Pidgeotto, Kadabra (che si evolverà  durante lo scontro) e Golem, mentre Savino dispone di Bulbasaur, Machamp e Golem.

Durante lo battaglia, però, i due sfidanti ordinano ai loro Pokémon di tipo Roccia di usare l'attacco Terremoto, il quale fa crollare la Palestra nella quale si stanno lottando.

[8bis] Fortunatamente, prima del crollo totale della struttura, Shon ordina a Rullo di teletrasportare tutti al dì fuori. Il Golem di Savino crolla a terra esausto, consegnando a Lucas la vittoria. Purtroppo, però, Rullo non riesce a salvare il suo allenatore, che rimane ucciso dal crollo. Dopo il funerale di Shon effettuato a Fucsiapoli, il gruppo decide di ripartire per il viaggio per onorare la memoria dell'amico. Lucas ottiene Rullo.

[9] Il trio raggiunge nuovamente Aranciopoli, dove scopre che la Grotta Diglett è crollata a causa del Terremoto. Savino si offre di aiutare i ragazzi e li teletrasporta dall'altra parte della grotta grazie al suo Alakazam, nei pressi di Plumbeopoli. Savino dona ai giovani delle pietre evolutive per potenziare i loro Eevee e su consiglio di Bill, Lucas sceglie di tramutare il suo in un Jolteon. Bill dona l'Ambra Antica al figlio e riparte assieme a Savino e al suo PsicoPokémon.

[10] Lucas sfida Brock, Capopalestra di Plumbeopoli, con solo Rullo. Il Pokémon d'acqua, ancora scosso dalla morte di Shon, sfodera tutto il suo potenziale e grazie all'evoluzione in Golduck riesce a sconfiggere tutti i Pokémon di Brock. Il ragazzo consiglia al gruppo di recarsi ad Isola Cannella, dove si trova il Laboratorio di Blaine.

[11] Dopo aver attraversato Bosco Smeraldo, i giovani si ritrovano a Smeraldopoli, dove fanno la conoscenza di Yellow, assistente del Professor Oak. Quest'ultima li accompagna a Biancavilla a casa del professore. Qui incontrano nuovamente Misty, che dona a Nora un Gyarados per attraversare il mare e giungere ad Isola Cannella, mentre Oak regala a Lucas un cucciolo di Bulbasaur. Benji decide di rimanere a Biancavilla a studiare a fianco del vecchio scienziato. Mentre Lucas e Nora viaggiano su Gyarados, Misty confessa che in realtà  quel Pokémon appartiene a Red, ex Campione della Lega di Kanto.

[12] L'infermiera Joy di Isola Cannella informa i due ragazzi che Blaine, il Capopalestra dell'Isola, è in realtà  deceduto durante un incendio di qualche anno prima e consiglia loro di visitare il suo vecchio laboratorio. All'interno i due incontrano il vecchio, non deceduto come si pensava, e il suo Mewtwo.

Lucas sfida lo scienziato.

[13] Quando i due rimangano con un solo Pokémon a testa (Charmeleon e Magmortar), il vecchio offenda l'Heat di Lucas, che si evolve in un Charizard per dimostrare di essere più forte dell'avversario. La finestra del laboratorio va in frantumi e un Articuno cromatico, insieme a due allenatori con uniformi da Team Magma, accompagnati da Arcanine e Ninetales fanno irruzione nella stanza. Lucas, armato di una speciale ArticBall donatagli da Blaine, ingaggia una lotta contro i nuovi nemici, nella speranza di catturare Articuno.

[14] Grazie ad un piccolo stratagemma, Lucas riesce a sconfiggere i due tipi Fuoco e a catturare il raro Uccello Leggendario. Blaine confessa di avere qualcosa da rivelare a Lucas riguardo i due nemici.

[15] I due banditi non sono altro che assistenti di Blaine. L'irruzione è stata solamente una recita attuata dal vecchio per appurare le vere qualità  del giovane. Blaine, stupito, decide di assegnargli la medaglia della Palestra e gli dona un Espeon, altro Pokémon appartenente a Red. Spiega inoltre che Giovanni sta cercando di reclutare forti allenatori in grado di servirlo nella rinascita dei Super4. L'ex capo dei Rocket ha modificato la potenza di 8 Pokémon Leggendari, rendendoli cromatici, per sfuttare a pieno i loro poteri. Uno di essi è l'Articuno di Lucas, l'altro è il Moltres di Blaine. Anche Yellow è in possesso di un Mew, mentre altri due allenatori di nome Blue e Green sono in viaggio alla ricerca di altri Cromatici da catturare. La missione ora consiste nel recuperarli tutti prima che lo facciano i cattivi, di cui fa parte anche LT. Surge, ex Capopalestra di Aranciopoli e Tenente Rocket. Lucas lascia libero Articuno nelle Isole Spumarine, in attesa di usarlo nel momento del bisogno e consegna a Blaine l'Ambra Antica da resuscitare.

[16] Lucas e Nora fanno ritorno a Fucsiapoli, dove partecipano ad un nuovo Gioco Safari. Il ragazzo cattura un Gligar di nome Glide, la ragazza un Phanpy. Lucas lascia il suo Schyter al Guardiano del Safari. Gale, un giovane aspirante dottore, cattura un Chansey e si unisce al gruppo.

[17] Lucas sfida Nina, Capopalestra di Fucsiapoli, dove ottiene una vittoria frutto della tattica e dell'ingegno grazie a Heat, Rullo e Espeon. Lucas lascia Rullo a Bea, la madre di Shon.

[18] Il trio raggiunge Lavandonia, dove incontrano una giovane ragazza di nome Beck. Lucas decide di aiutare la nuova amica nella lotta contro alcuni fantasmi all'interno della Torre Radio. I due, grazie soprattutto all'inaspettato intervento di Gale, riescono a salvare una ragazza di nome Lucy, il cui obiettivo è diventare Capopalestra del tipo Erba. Beck e Lucy si uniscono al gruppo. Agatha, ex Super4, e l'uomo mascherato si sfidano tra di loro all'interno della Torre.

[19] Lucas e Nora si scambiano Bulbasaur e Gyarados tra di loro. L'uomo mascherato compare nuovamente per cercare di catturare una Latias Cromatica, ma Beck lo sfida per impadronirsene. Il Gengar di Beck, però viene sconfitto grazie ad un trucco. La giovane prova a catturare Latias senza successo. L'uomo mascherato utilizza una speciale Pokéball creata da Franz, artigiano di Azalina, e cattura il Pokémon Leggendario.

[20] Lucas e Heat sfidano Sabrina e il suo Alakazam ma vengono rapidamente sconfitti. Lucas incontra Grovy, un allenatore che ha già  sconfitto Sabrina e che gli rivela che il suo Charizard è ancora troppo debole e che dovrà  allenarsi di più.

[21] Il gruppo fa ritorno ad Azzurropoli dove Lucy conosce Erika. Lucas decide che non ha voglia di perdere tempo e vola a Smeraldopoli dove lo attende una nuova lotta in palestra. Durante il viaggio, però, Lucas incontra Misty, che gli chiede di aiutarlo con alcuni problemi alla Centrale Elettrica. Giunti sul posto, i due scoprono che Blaine è stato sconfitto da LT. Surge, che stava lottando contro uno Zapdos Cromatico. Misty e il suo Quagsire vengono sconfitti dal nemico, che cattura lo Zapdos. Lucas si prepara alla lotta e Surge ordina al suo Raichu di disintegrare gli sfidanti con un attacco Tuono.

[22] Lucy parte per Evopoli, dove la attende la Capopalestra Gardenia. Gabis, fratello di Brock, racconta al gruppo quanto successo ad Azzurropoli e comunica loro che di Lucas, Misty e Blaine non si hanno più notizie. Compare nuovamente Savino, che si offre di teletrasportare un gruppo alla Centrale Elettrica grazie al suo Alakazam. Si creano due gruppi: uno capitanato da Savino e composto da Beck e Erika, l'altro capitanato da Gale, formato da Nora e Gabis. Quest'ultimo ha il compito di rimanere in protezione della città . Appena partito il primo gruppo, appare ancora una volta l'Uomo Mascherato, intento nel catturare un Latios Cromatico. Nora e Gale combattono insieme per cercare di fermarlo, ma vengono sconfitti da Machamp e Poliwrath. L'Uomo Mascherato acchiappa Latios, grazie ad un'altra sfera speciale.

[23] Arrivati alla Centrale Elettrica, i membri del primo gruppo incontrano Brock, Alfredo, Capopalestra di Mogania, e il suo Celebi, che grazie ai suoi poteri mostra ai presenti la scena della lotta contro Surge. Si scopre che Sabrina li ha salvati da una fine certa grazie al suo Alakazam e che si trovano tutti al sicuro nella Palestra di Zafferanopoli. Sabrina si offre di curare Blaine, mentre Lucas e Misty incontrano Nora, Gale e Gabis, ancora amareggiati per la sconfitta contro l'Uomo Mascherato. L'altro gruppo torna a Zafferanopoli e si ricongiunge agli altri. I ragazzi si aggiornano raccontando gli accaduti. Gabis consegna a Lucas il suo Aerodactyl, resuscitato da Blaine dall'Ambra Antica, che viene soprannominato Aero.

[24] Sul Monte Argento, Red incontra l'Uomo Mascherato, il quale gli svela l'esistenza di un giovane allenatore che sta conquistando molto velocemente le medaglie di Kanto. Red rivela al misterioso personaggio di sapere dell'esistenza di Lucas grazie a Blaine, che si trova anch'esso a Monte Argento. Il Capopalestra di Isola Cannella chiede all'Uomo Mascherato se durante la battaglia finale si schiererà  con Giovanni o con lui e ottiene la conferma che non lotterà  dalla parte dei Super4.

Lucas, Nora, Beck e Gale volano a Smeraldopoli a bordo di Heat e Aero, dove incontrano nuovamente Benji. Lucas decide di sfidare il Capopalestra della città , ma all'interno della struttura adibita alle lotte incontrano Sabrina, che propone allo sfidante una lotta in doppio contro entrambi i Capopalestra. Il giovane, elettrizzato dall'idea di poter conquistare due medaglie contemporaneamente, accetta.

[25] La sfida vede Sabrina e Kiyro con Alakazam e Blaziken e Lucas con Jolteon e Gyara. Grazie alla collaborazione tra i suoi due Pokémon e alla mossa Sostituto utilizzata sapientemente, il giovane riesce nella titanica impresa e sconfigge entrambi i Capipalestra, entrando in possesso di tutte le medaglie necessarie ad accedere alla fase finale della Lega Pokémon. Il gruppo si avvia verso la casa del Professor Oak. Red e Blaine, che avevano assistito alla spettacolare lotta doppia, vengono attaccati da Agatha e imprigionati nell'ombra.

[26] Al laboratorio di Oak vi è una grande riunione in cui sono presenti i genitori di Lucas, i suoi amici e tutti i suoi Pokémon, compresi Articuno, Schyter e Rullo. Dopo aver trascorso una serata di festeggiamenti per le 8 medaglie conquistate, Lucas decide di partire da solo alla volta di Via Vittoria per allenarsi, assieme a Heat, Rullo, Jolteon, Schyter, Espeon e Gyarados e affida alla sorella Bulbasaur e Glide, Articuno a Beck e Aero ad Oak.

[27] Oak dona a Nora, Beck e Gale uno dei tre starter di Kanto. La famiglia di Lucas torna a Fucsiapoli, Nora parte alla scoperta delle Gare Pokémon, Beck viaggia per Kanto sull'Articuno di Lucas e Gale decide di fare pratica come medico nella palestra di Smeraldopoli, su consiglio di Oak e Kiyro.

Il Pika di Red compare a Biancavilla e Yellow grazie ai suoi poteri capisce che il suo allenatore è in grave pericolo.

[28] Dopo un mese, il gruppo si ritrova ad Altopiano Blu, pronti ad assistere ed incitare Lucas.

Grovy compare e comunica che si era iscritto, ma che Lucas non era ancora arrivato.

Red e Blaine si iscrivono alla Lega, ma sembrano molto diversi dal solito. Pika non riconosce l'allenatore, il quale chiede a Oak di restituirgli Venusaur e Snorlax. Sabrina e Savino arrivano ad Altopiano Blu e informano Oak che i due amici sono sotto il controllo di qualcuno. Lucas riesce ad arrivare in tempo per iscriversi al torneo, insieme al suo Jolteon (soprannominato Spark) al di fuori della Pokéball, andata in frantumi durante l'allenamento. Compaiono addirittura due Uomini Incappucciati e spiegano che dietro al cambiamento di Red e Blaine si nasconde Agatha. Lucas chiede se è possibile sapere chi sono in realtà  i due misteriosi allenatori.

[29] Dopo aver superato la prima battaglia della Lega, Lucas conosce Red e gli restituisce i suoi Pokémon nonostante Oak non sia d'accordo con la scelta del giovane. Si scopre che gli Uomini Mascherati sono in realtà  Blue e Green, mandati in spedizione da Oak per seguire ed allenare Lucas. Blue restituisce Poliwrath a Red. Lucas, Blue, Green, Sabrina e Grovy accedono alla fase successiva assieme ai Super4 Giovanni, Surge, Red e Blaine. Agatha trucca gli abbinamenti.

[30] Lucas sfida Grovy e il suo Breloom con il suo Scirox (evoluzione del suo Schyter). Grazie ad una fantasiosa quanto efficace strategia, il giovane allenatore di Fucsiapoli riusce ad avere la meglio. Intanto Surge, uno dei Super4, è stato sconfitto da K, un misterioso Uomo pieno di bende. L'ex Capopalestra viene risucchiato nell'ombra e Red si impossessa di Zapdos e della sua PokéBall. Intanto le semifinali vedevano Lucas, Red, Blue, Green, Sabrina, Blaine, Giovanni e K.

[31] Red sconfigge Green utilizzando i Pokémon di Giovanni, mandando al tappeto anche il Latias cromatico della ragazza. Durante lo scontro tra Giovanni e K quest’ultimo si rivela essere l’ex-Super 4 Koga, e l'ex Capo Rocket lo creando una nube che non permette alla platea e all’arbitro di vedere l’incontro, che si concluderà  con la sconfitta del vecchio Capopalestra di Fucsiapoli. Viene annunciato l’ultimo incontro tra Sabrina e Blaine.

[32] Blue si ritira dallo scontro con Lucas, rispecchiandosi nel ragazzo e per permettergli di battere Red, sapendo di non esserne in grado egli stesso. Intanto Blaine e Sabrina schierano rispettivamente Moltres cromatico e Mew cromatico, prestato alla capopalestra da Yellow, e l’incontro vede vincitorice la donna. Alfredo interviene con il suo Celebi cromatico che cerca di assorbire le ombre che volevano far sparire Blaine, e il vecchio si sacrifica per salvare il Pokémon Leggendario. Il giorno dopo Lucas sfida Giovanni sconfiggendo Rhydon e Cloyster con Rullo e l’Alakazam prestatogli da Savino. Giovanni però lancia il suo ultimo Pokémon, che si rivela essere un Deoxys cromatico.

[33] Lucas chiama il suo Articuno cromatico, che però viene sconfitto dal Deoxys di Giovanni. Successivamente Sabrina viene sconfitta da Red. Il giorno dopo, durante la finale, Red, rinsavito grazie al Mewtwo di Blaine, combatte accanto ai suoi Pokémon contro Giovanni. Dopo aver sconfitto Golem, Aggron, Nidoking e Nidoqueen con i suoi sei alleati, Giovanni manda in campo Deoxys che manda al tappeto tutti i Pokémon di Red, tranne Pika che viene ritirato nella sua sfera. Red schiera lo Zapdos cromatico preso da Lt. Surge che carica di elettricità  la sfera di Pikachu, che grazie all’intensa elettricità , riesce a sconfiggere il Pokémon di Giovanni. Quando il ragazzo crede di aver vinto però si sente la voce di Agatha, [34] e lo stadio viene evacuato. Rimangono nell'Arena solo Red, Lucas, Sabrina, Blaine e Koga insieme a Giovanni e Blue impossessato da Agatha. Lucas presta Spark a Red, e comincia una battaglia tra il Latios cromatico di Blue e l’Absol e il Tyrannitar di Giovanni contro i Pokémon di Lucas e i suoi compagni. Blaine e Sabrina vengono trasportati nelle tenerbre, e per Lucas, Koga e Red la sconfitta sembra vicina quando comincia improvvisamente a piovere.

[35] Rimane in campo solo Heat contro Latios, Tyranitar e Kabutops, ma grazie all’arrivo improvviso del sole riesce a mandare al tappeto quest’ultimo con un potente Solaraggio. Latios scaglia un Dragometeora contro Heat, che però viene salvato dall’arrivo di Scirox prima (che sconfigge Tyranitar) e del Ditto di Green trasformatosi in Charizard.  I due Pokémon con un Fuocobomba coordinato sconfiggono definitivamente Latios. Appare Agatha che con il suo Gengar mette fuori combattimento gli ultimi due Pokémon rimasti ai ragazzi decretando la loro sconfitta.

[36] Blue riesce a liberarsi dall’effetto di Agatha e schiera il suo team insieme al Blasty di Green che sconfiggono facilmente Gengar e Hunter, ma la vecchia manda in campo il suo Darkrai cromatico che porta nelle tenebre tutti i Pokémon dei ragazzi ad eccezione di Heat. Agatha quindi spiega ai nemici la storia del Team Clepto e poi ordina a Darkrai di portarli nell’ombra, ma il Politeod di un ragazzo sulle tribune usa Protezione salvandoli.

[37] Il ragazzo si rivela essere Wes, il quale schiera il suo Venesaur contro Darkrai, sconfiggendolo rapidamente grazie alla Clorofilla. L’arrivo repentino di Celebi purifica Deoxys e Darkrai e fa tornare nel mondo reale tutti coloro che erano stato attirati nelle tenebre. Wes cattura i due Pokémon grazie alle Cleptatrici e mette in fuga Giovanni e Agatha che giurano di tornare all’azione nella regione di Johto. 

[38] Celebi usa Rintoccasana su tutti i presenti, che vengono curati. Celebi inoltre purifica tutti gli altri Pokémon cromatici, e tutti , ad eccezione di Sabrina, vengono teletrasportati dall’Alakazam di Lucas a casa del Professor Oak dove iniziano i festeggiamenti. Lucas decide di partire per Johto insieme a Beck, mentre Nora alla volta di Hoenn per partecipare alle Gare Pokémon. Il giorno dopo Lucas, Beck, Alfredo, Franz e la sua nipotina partono per Johto. Lucas decide di portare con sé nel viaggio Heat (su obbligo di Oak), Spark, Glide e Grow.

 

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Capitolo 39: “Avvenimenti paralleliâ€

 

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Copertine e logo by Beckill

 

Capitolo:

 

Olivinopoli, Porto

“Finalmente questa traversata è terminata. Altri 10 minuti e giuro che il mal di mare avrebbe vinto†–disse un giovane allenatore, dopo aver messo piede a Johto per la prima volta. Al suo fianco si trovava un Cyndaquil, un tipo di Pokémon solitamente molto basso, ma che al fianco del suo allenatore pareva alto poco meno della metà  del ragazzo. La ragione era molto semplice: lui e il suo fedele Fuocotopo vivevano insieme da qualche anno e il piccolo Pokémon era ormai cresciuto molto più rispetto ai suoi simili, raggiungendo l’incredibile altezza di 0,75 m. Il ragazzo, invece, non era mai stato un gigante; la sua altezza, infatti, superava a malapena i 165 cm.
“Allora, Ember? Come ci si sente a respirare finalmente l’aria della tua regione d’origine? Fino ad ora avevi vissuto solamente ad Aranciopoli, quindi immagino che sentire gli odori di Johto ti faccia sentire quasi a casaâ€
Cyndaquil si sentiva fuori luogo. Era vero:  Johto era la regione da cui proveniva suo padre Thyplosion, ma aveva sempre vissuto nella tranquilla cittadina della regione di Kanto e quindi aveva imparato a considerarla la sua vera casa. Anche il suo uovo si era schiuso lì, quando il suo allenatore era ancora un bimbo, dieci anni fa. Il Pokémon di tipo Fuoco fece un grande respiro, per poi eruttare dalla schiena un muro di roventi e bellissime fiamme rosse e gialle, proprio come piaceva fare a lui, per dimostrare all’amico che era comunque contento di averlo accompagnato nel nuovo suo viaggio.
“Direi che per ora la tua Pokéball non ci serve, puoi benissimo camminare un po’ e farmi compagnia†–sorrise il ragazzo.

I due si diressero al Centro Pokémon, dove il giovane avrebbe finalmente trovato un computer per videochiamare colui che l’aveva convinto a partire all’avventura per Johto, invece che rimanere nella sua tranquilla Kanto. L’ospedale era grandissimo e al suo interno vi si trovavano decine e decine di allenatori. Molti attendevano ansiosi che i loro compagni di avventure guarissero, alcuni utilizzavano il servizio box per sistemare la propria squadra, mentre  altri cercavano di portare degli scambi per completare più pagine possibili della loro Applicazione Pokédex nei propri cellulari. Proprio uno di questi allenatori si avvicinò al giovane e al suo Cyndaquil con la speranza di riuscire ad ottenere quel raro e prezioso Pokémon di tipo Fuoco, magari in cambio di ben più comuni Pidgey e Sentret. “Mi spiace, ma non posso proprio scambiare il mio amico. Gli ho promesso che affronteremo insieme questo viaggio†–lo liquidò in fretta il ragazzo.

La coppia si mise in coda, attendendo che qualche allenatore completasse in poco tempo le operazioni del box.
Quando finalmente un computer si liberò, il giovane si sedette, prese in braccio il proprio Pokémon e compose il numero di telefono.
“Sta squillando†–disse l’allenatore al suo vecchio amico.
“Pronto? Chi parla? Sono io, Savinoâ€
“Lo so che sei tu, ti ho telefonato io! Stavi dormendo, per caso?†–se la rise il ragazzo.
“Ah, Buga, sei tu! Se mi stai telefonando significa che la nave è attraccata ad Olivinopoli, finalmente!â€
“Esatto, è proprio così. E’ stato un viaggio lungo, per fortuna che c’era Ember ad aiutarmi a sconfiggere la noia. Senti, ti chiamo perché vorrei un consiglio sulle palestre da affrontare… Sai, ho appena preso il patentino a Fucsiapoli, non vorrei iniziare con lotte troppo dure per me e Cyndaquil…â€
“Certo, certo, capisco!†–rispose il Capopalestra di Aranciopoli “Se vuoi un consiglio dovresti iniziare dalla Palestra di Fiordoropoli. E’ vicina a te, sulla strada per Azalina e il livello di Chiara non è troppo elevato. E’ perfetta per te, per iniziare alla grandissima!â€
“D’accordo, ti ringrazio, seguirò il tuo consiglio allora. Ciao Savino, grazie mille!â€
Buga riagganciò il telefono collegato al computer. Estrasse dal suo zaino il tablet e consultò la mappa della regione. Capì subito che il consiglio dell’amico era corretto: infatti dopo essere stato a Fiordoropoli, sarebbe potuto arrivare ad Azalina passando per il Bosco di Lecci e anche a Violapoli, passando la Grotta di Mezzo.

“E tu cosa ne pensi, Ember? Il nostro obiettivo è realmente vincere le Medaglie per partecipare alla Lega Pokémon o abbiamo qualcos’altro in testa che ancora non riusciamo a comprendere?†–si interrogò il ragazzo, accarezzando con cura il suo amico.
La domanda che Buga aveva posto al suo Pokémon non era stupida, anzi: si era sempre posto quel quesito. Quando era piccolo, tutti i suoi amici sognavano di sconfiggere i Capipalestra per cercare di diventare, un giorno, Campioni della Lega Pokémon. Lui no, ambiva a qualcosa di diverso. Era sempre stato più interessato allo studio delle strategie di lotta e agli allenamenti mirati a cui un Pokémon doveva sottomettersi per diventare forte. Sapeva che ognuno di loro aveva punti deboli, compensati dai punti di forza. Secondo lui, quindi, non aveva senso  cercare di potenziare le proprie debolezze, bensì credeva che la strada migliore da seguire fosse massimizzare quello in cui si era più bravi, per arrivare ad essere insuperabili in una determinata azione. Il suo Cyndaquil lo sapeva bene: era stato la cavia di tanti esperimenti. Aveva lottato solamente contro alcuni tipi di Pokémon per cercare di massimizzare la velocità , statistica nella quale questo tipo di Pokémon eccelle. Sapeva che se voleva rendere Ember sempre più veloce avrebbe dovuto farlo allenare contro avversari all’altezza; ed era fortunato, perché vicino ad Aranciopoli vivevano branchi di Pikachu e Rattata, oltre ai Diglett e Dugtrio che abitavano la Grotta, che da qualche tempo era crollata in seguito al Terremoto.
Aveva anche capito come alcune Bacche, cotte e mischiate tra di loro, potessero creare bevande energetiche in grado di potenziare le singole statistiche.
Insomma, mentre tutti i suoi coetanei sognavano, lui usava il cervello e cercava di capire come vincevano i grandi Campioni del passato. Aveva osservato tutte le Finali più appassionanti della Lega, in cui avevano trionfato allenatori del calibro di Lance, Rocco, Adriano, Camilla, Naldo, Iris, e, qualche anno prima, Red, ma sapeva benissimo che dietro a tutti quei successi si celeva il lavoro di un allenatore di allenatori.

 

Buga pensava ancora alla discussione che aveva avuto con suo padre, il quale lo invitò a partire per questo viaggio, nonostante il figlio non avesse tutta questa voglia di lasciare la sua comoda casa dove continuare gli studi in tutta tranquillità . Era stato l'amico Savino, infine, a trovare le parole giuste per convincerlo a partire per l'avventura.
Ember guardò con occhi pieni di speranza il suo allenatore, quasi a voler infondergli fiducia nei propri mezzi e consigliargli di provare.
“D’accordo, hai ragione!†–disse il ragazzo “Abbiamo già  aspettato più di un anno per partire! In fondo ho diciannove anni e molti dei miei amici d’infanzia sono già  in viaggio da tempo. Dobbiamo recuperare il terreno perduto! Chiara, preparati, sto venendo a prendere la tua medaglia!â€
Cyndaquil saltò a terra e si diresse di corsa verso l’uscita del Centro Pokémon, seguito a ruota dal suo allenatore, visibilmente raggiante in volto. Era l’inizio della loro nuova avventura.

Fiordoropoli, Stazione
“E così questa è la regione di Johto, eh?†–chiese Lucas stirandosi mentre usciva dalla Stazione dei Treni.
“Proprio così, siamo nella più grande città  che vanta la regione. E’ qui che è nato tuo padre Bill, lo sapevi?†–rispose Franz.
“Si si, ne ero al corrente. Venivo spesso qui da mia nonna da bambino durante le festività . Ora che ci penso, dovrei anche passare a salutarla, ma lo farò solamente dopo aver conquistato la prima Medaglia. Siete pronti allo scontro, ragazzi?†–chiese l’allenatore, rivolgendosi a Spark, Glide e Grow.
 tre Pokémon che il giovane si era portato appresso, ancora liberi dalle loro Pokéball, erano in splendida forma e sprizzavano felicità  da tutti i pori. Erano davvero contenti di essere stati scelti per la sfida che li attendeva nella regione di Johto e volevano dimostrare al loro padrone di non aver sbagliato a portarli con se.
“Beh, se hai tutta questa fretta possiamo andare subito, Lucas. La palestra è proprio lì, a pochi metri da noi†–disse Beck indicando un’immensa struttura dall’altra parte della strada.
“Benissimo, allora, che aspettiamo? Andiamo a lottare! Sarà  la prima vittoria a Johto!†–disse Lucas, correndo a tutta velocità  seguito di pari passo dai suoi tre Pokémon.
“Aspetta Lucas!†–lo interrupe una voce. Era Alfredo, ex Capopalestra di Mogania.
“Dimmi Alfredo, di cos’hai bisogno?†–chiese curioso il ragazzo.
“Niente di particolare, volevo solo informarti che me ne torno a casa. Mio nipote sarà  qui a momenti per aiutarmi nel viaggio. Sai, è il nuovo Capopalestra di Mogania e vorrei che non vedesse il tuo stile di lotta, in modo da non essere in vantaggio durante la vostra futura sfida. Allo stesso tempo mi piacerebbe che tu possa rimanere all’oscuro della sua identità , per lo stesso motivoâ€
Il giovane rimase perplesso. Non capiva come la sola vista dell’allenatore avesse potuto influenzare l’esito di uno scontro, ma era troppo eccitato per la sfida in Palestra e decise di accettare le richieste del vecchio.
“D’accordo, farò come mi hai chiesto. Arrivederci Alfredo, ci vediamo a Moganiaâ€
Il vecchio Capopalestra si inchinò per salutare e si avvicinò a Franz, consegnandoli una Poké Ball, poi scomparve a nord della Palestra di Fiordoropoli.
Lucas, seguito dai suoi Pokémon, Beck, Franz e la nipotina dell’artigiano entrarono nella Palestra.

“Allora, nonno? Era lui il ragazzo di cui si parla così bene? E’ lui Lucas?†–chiese un giovane dai capelli lunghi e rossi.
“Ebbene si, è proprio lui, Silver. Sono sicuro che il vostro scontro si rivelerà  molto più difficile di quanto pensi.

 

Composizione Squadra:

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14/04/2012: 

Giorno maledetto che ti ha portato via...

Ciao "Shon", buon week-end.
 

Lucas

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Capitolo 40: “Una vittoria fulminea!â€

 

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Capitolo:

 

Buga e Ember stavano viaggiando in direzione di Amarantopoli, lungo il Percorso 39. Era una bellissima giornata, il sole spendeva forte e scaldava ancora di più le già  roventi fiamme di Cyndaquil.
“Mi sembra un buon posto per fermarci e pranzare†–decretò il giovane rivolgendosi al suo Pokémon. Il ragazzo estrasse dallo zainetto una tovaglia, delle crocchette e alcuni panini. Dopo aver riempito la ciotola di Ember con i suoi biscotti, iniziò a mangiare con gusto le cose che si era portato dalla regione di Kanto.
Buga, però, non fece in tempo a mandar giù nemmeno un boccone prima di venir travolto da un Tauros, probabilmente affamato, che aveva fatto rotolare Cyndaquil a qualche metro di distanza, impossessandosi della sua ciotola.
“Mi sembra abbastanza un segno di sfida, non credi?†–disse il ragazzo al suo Pokémon “Avanti, catturiamo questo possente toro!â€
Tauros era scocciato dal monologo di presentazione del giovane e per dimostrarglielo iniziò a correre con rabbia verso il piccolo Pokémon. Ember non aspettò i comandi del suo allenatore, e per pura difesa personale si spostò grazie alla sua elevatissima velocità  prima di scagliare un potentissimo Lanciafiamme sul nemico, mandandolo al tappeto, sfinito, in un solo e devastante attacco.
“Beh, si, insomma… Avrei dovuto ordinartelo io, non credi?†–disse Buga scoraggiato mentre lanciava con sconforto una sfera su Tauros, imprigionandolo.
“Ehi, quel Tauros è mio! Sei un ladro di Pokémon!†–urlò un contadino, mentre usciva da una fattoria situata a pochi metri dal ragazzo.
Buga e Ember si girarono, poi il giovane esclamò: “Come suo? E’ entrato nella mia PokéBall, è mio di dirittoâ€.

 

Fiordoropoli, Palestra
“Le palestre di Johto sono molto più grandi di quelle di Kanto, non trovi Lucas?†–chiese Beck mentre ammirava l’immensa costruzione nella quale si trovava.
Il ragazzo, però, era già  avanzato di qualche decina di metri, seguito da Grow, Spark e Glide, nel tentativo di trovare la Capopalestra Chiara.
“In effetti questi impianti sono molto più recenti che quelli di Kanto†–rispose Franz alla ragazza, visibilmente delusa dal comportamento dell’amico “A Johto abbiamo iniziato a costruire palestre qualche anno dopo, quando la Lega Pokémon ha deciso di considerare questa regione indipendente dall’altra. E’ comunque l’unico caso in cui la Lega ha la stessa sede, in tutte le altre regioni questo non accade.â€
“Vuole dire che se Lucas dovesse riuscire a conquistare le medaglie della regione potrebbe benissimo tentare di vincere la competizione di Kanto che tanto gli stava a cuore?â€
Il vecchio artigiano annuì: “Certo mia cara, non dirmi che non ne eri al corrente. Kanto e Johto erano in principio un’unica regione, conosciuta con il nome di Indigo. Fu Sandra, Capopalestra di Ebanopoli e cugina dell’ex Campione Lance, anni fa a lottare per l’indipendenza di Johto. Riuscì a convincere la Lega Pokémon a far separare in due Indigo e a far costruire otto Palestre lungo il territorio. Chiese anche una nuova sede per la Lega, indicando il sud di Ebanopoli come locazione ideale, ma questa richiesta venne rifiutata. Dissero che il numero di abitanti di Johto non era abbastanza elevato, quindi le Palestre costruite avrebbero dovuto far affidamento sulla Lega situata nei pressi di Smeraldopoli. La vicinanza tra le due regioni spiega anche le somiglianze tra le popolazioni di Pokémon che le abitano, con qualche eccezione esclusiva dei posti.â€
“Allora, vogliamo partire per Azzalina?†–chiese Lucas mentre mostrava fiero la Medaglia Piana, riconoscimento che viene attribuito agli allenatori in grado di sconfiggere Chiara.
Beck aveva ascoltato la spiegazione di Franz come se fosse ipnotizzata, ma era convinta di non aver perso più di una decina di minuti nella conversazione.
“Ma.. Ma.. Lucas, hai già  sconfitto la Capopalestra?†–chiese sbalordita la ragazza, mentre faticava a tener chiusa la bocca dallo stupore.
Lucas sorrise e si grattò il naso, mentre Spark, Grow e Glide gli danzavano attorno in segno di festa.
“Quel Charizard è troppo forte…†–bisbigliò una ragazza in lacrime, subito dietro a Lucas.
“Si, diciamo che mi sono lasciato prendere la mano e ho utilizzato Heat per andare sul sicuro e conquistare la Medaglia di Fiordoropoli†–disse imbarazzato il ragazzo mettendosi una mano dietro alla testa.
“Eppure, ragazzo mio, Oak non ti ha consigliato di utilizzare il tuo Charizard per fare razzia di Medaglie di Johto, ma solamente di utilizzarlo nelle battaglie veramente difficili. Questa era una lotta che avrebbe fatto veramente bene a Grow e a Glide per crescere e fare esperienza†–lo rimproverò severamente Franz.
“Ma guardi che l’ho fatto, ci ho provato…†–rispose Lucas “La sfida era 3 contro 3, la mia prima scelta è stata Grow contro il Clefairy di Chiara, ma sembrava quasi paralizzato dalla paura e dall’emozione, così l’ho ritirato e ho scelto Heat, che però l’ha sconfitto con una facilità  disarmante…â€
Chiara si asciugò le lacrime: “Esatto, poi ho scelto Nidorina, e Lucas ha chiesto al suo Gligar di lottare, ma proprio come Bulbasaur prima non ha voluto saperne di lottare, così Charizard ha tolto di mezzo anche il mio secondo Pokémon. Non c’è bisogno che vi dica che destino ha dovuto subire la mia Miltank, potete benissimo immaginarlo da soli…â€
Lucas tornò serio per qualche secondo e si chinò verso i suoi Pokémon. “Ragazzi, che c’è che non va? Perché non siete riusciti a lottare contro Clefairy e Nidorina? Non vi sentite pronti o all’altezza della situazione? Vi assicuro che non è così: io credo in voi e voglio utilizzarvi per vincere la Lega di Johtoâ€.
Beck picchiettò sulla spalla dell’amico: “Scusa se ti interrompo, ma volevo farti sapere che in realtà  non esiste nessuna Lega di Johto, Franz mi ha appena spiegato che…â€
“Ma certo che esiste la Lega di Johto!†–la interruppe Lucas rivolto verso i suoi Pokémon “Non state ad ascoltare Beck, stava scherzando. Dov’eravamo rimasti? Ah, si, dicevo che avete la mia massima fiducia, ma voglio vedervi attivi e pronti all’azione, altrimenti mi trasmetterete il messaggio che non ci credete quanto ci credo ioâ€.
Beck aveva deciso di rimandare la spiegazione che aveva ottenuto da Franz per il futuro, vedendo la determinazione che Lucas aveva in quel momento e che voleva trasmettere ai suoi Pokémon.
“Guarda che non è un problema di fiducia, Lucas. Tutt’altro†–disse una voce che l’orecchio del giovane considerava famigliare. Il ragazzo si voltò e trovò di fronte a lui una sua copia perfetta, che lo osservava da capo a piedi.
“Che cosa sta succedendo qui?†–si domandò spaventato il ragazzo, rifugiandosi dietro a Beck.
Chiara smise definitivamente di piangere e scoppiò in una fragorosa risata. “Questa sì che è bella! Non dirmi che vi conoscete, Renzoâ€.
“Ebbene si, diciamo che io e Lucas ci siamo incontrati ad Azzurropoli qualche tempo fa. Gli ho anche donato un uovo dal quale è nato un Eevee, che deduco essersi evoluto in Jolteon†–disse un ragazzo, appena entrato dalla porta della Palestra.
Il giovane allenatore mollò la presa che aveva sull’amica e squadrò da capo a piedi il nuovo arrivato. “Ah! Io ti conosco! Sei l’allevatore che abbiamo aiutato tempo fa a Kanto!â€
Il ragazzo sorrise. “Si, sono io. Quanto tempo è passato. Sei cambiato un sacco amico mio, sei più magro e coi capelli più lunghi, ti ho riconosciuto a stento. Sei diventato fortissimo, a quanto sembraâ€
Lucas arrossì dopo tutti quei complimenti. “Si fa quel che si può, grazie mille. Ma quindi questa mia copia in realtà  è..â€
“Ditto!†–disse la copia di Lucas tornando alle sue solite e rosa sembianze.
“Esatto, è proprio lui: sai quanto tengo a Ditto. Da quel giorno ti assicuro che sono diventato molto più attento alle sue trasformazioni, e sono riuscito a non perderlo mai di vista. Ma… Dimmi: dove sono finiti Nora, Benji e Shon? Stanno tutti bene?â€
Lucas ancora faticava a sentire il nome del suo amico, abbassò lo sguardo e cambiò tono di voce:  â€œNora ha deciso di partire per Hoenn e diventare una coordinatrice, Benji è il nuovo assistente del Prof. Oak a Biancavilla, mentre Shon… Lui purtroppo non c’è più, se n’è andato in seguito ad un incidente avvenuto nella Palestra di Aranciopoli, dopo un potente Terremoto generato da due Golem...â€
Renzo rimase bloccato per qualche secondo, si avvicinò sul ragazzo e si scusò, mettendogli una mano sulla spalla. Lucas gli disse di stare tranquillo perché non poteva sapere dell’accaduto.
Si scoprì che in realtà  l’allevatore era il fratello di Chiara, quindi anche la ragazza era la figlia della coppia che gestiva la Pensione a pochi passi dalla città  in cui si trovavano.
“Lucas, l’ultima volta che ci siamo visti non ho fatto in tempo a dirti il mio nome e nemmeno a salutarti. Sei corso via alla ricerca della Palestra di Zafferanopoli e non hai aspettato nemmeno i tuoi amici†–disse sconsolato Renzo.
“Guarda,  facci l’abitudine. Ha sconfitto tua sorella mentre io e Franz stavamo ancora parlando a pochi metri dall’ingresso di questa, di palestra†–disse Beck per far capire all’allevatore il carattere del giovane.
“Comunque sia, quando sono entrato ti ho detto che il problema dei tuoi due Pokémon non è di fiducia, ma un blocco psicologico. Forse io posso aiutarti, ma dovresti venire alla Pensione dei miei genitori dove ho a disposizione più strumenti in grado di risolvere il tuo problemaâ€.
“Direi che allora è deciso!†–decretò il ragazzo battendo un pugno sulla sua mano sinistra “Chiara, grazie per la lotta e per la medaglia, quando parteciperò alla Lega di Johto ricorderò il nostro sconto e cercherò di vincere anche per teâ€.
La Capopalestra arrossì: “Grazie Lucas, molto gentile. Però, come la tua amica ti ha già  detto prima, non esiste una vera e propria Lega di Johto...â€
“Ancora con questa storia? Smettetela! Non prendetemi in giro, insomma. Certo che esiste la Lega di Johto! Vedendo inoltre com’è iniziata la mia avventura in questa regione sono sicuro di poterne diventare ben presto il Campione!†–disse Lucas, mentre usciva dalla Palestra di Fiordoropoli seguito a ruota dai suoi fedeli Pokémon.

“Rinunciaci, è inutile†–disse Beck a Chiara, mentre immaginava di dover spiegare al più presto questa storia all’amico.

 

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Capitolo 41: “Un'amara sorpresa!â€

 

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Capitolo:

 

“Eccoci arrivati, questa è la pensione dei miei genitori†–esclamò Renzo dinnanzi alla porta di una casetta, circondata da una bassa recinzione “Entriamo pure, dobbiamo raggiungere il giardinoâ€
Lucas, Beck, Chiara, Renzo, Franz e la nipotina entrarono all’interno della piccola ma accogliente dimora.
Era vuota, ma dava l’impressione di essere sempre ben curata in ogni piccolo dettaglio.
“Mamma e papà  sono andati a Kanto†–spiegò Chiara “Vogliono aprire una sede anche lì e stanno trattando per l’acquisto di uno spazio adeguato alle esigenze di Pokémon e allenatoriâ€
Lucas e Beck non erano mai entrati all’interno di una Pensione, quindi faticavano a comprendere al meglio i motivi per cui un allenatore avrebbe dovuto lasciare un caro e fedele alleato in mano a professionisti, ma pur sempre sconosciuti, per potenziarlo.
Il piccolo gruppo arrivò a fronte di una porta scorrevole. L’allevatore l’aprì e invitò tutti ad attraversarla.
Il giardino dell’azienda era verde e rigoglioso, con un laghetto in fondo in cui si sarebbero potuti allenare i Pokémon di tipo d’Acqua.
“Lucas, avanti. Fai venire i tuoi Pokémon qui da me†–disse Renzo.
Glide e Grow erano, come al solito ultimamente, al di fuori delle loro PokéBall. Si fecero coraggio dopo le incitazioni del loro allenatore e si diressero verso l’allevatore.
Renzo li squadrò attentamente. Alzò le zampe di Grow, aprì le ali di Glide, poi si sedette a terra e iniziò a fare strani calcoli a voce bassa.
“Spiegami la loro storia†–chiese tutto d’un tratto il giovane.
Lucas raccontò di quando gli donai Bulbasaur, dello scambio con il Gyara di Red, di come ne rientrò in possesso da Nora e della cattura di Gligar nella Zona Safari il giorno dell’incontro con Gale. Non si dimenticò di sottolineare il fatto che durante il suo allenamento nella Via Vittoria, i due Pokémon fossero stati dati in custodia alla sorella minore, Sarah.
“Ho capito tutto. So come risolvere il problema†–disse sorridendo Renzo “Puoi lasciarmeli per un paio di giorni? Ho bisogno di entrare in confidenza con loro, di ottenere la loro fiducia. Ormai si sentono poco importanti per te, hanno voglia di dimostrare tutto il loro valore, ma per farlo devono prima capire il ruolo che avranno nella tua squadraâ€
Il giovane non rispose subito. Pensò che con Glide e Grownon si era comportato in fondo così bene se i suoi Pokémon non lottavano a causa sua. Non era contento delle parole dell’amico, ma sapeva che se i due fossero rimasti sarebbe stato solo ed esclusivamente per il loro bene.
Franz interruppe il silenzio: “Fallo tranquillamente. Ora siamo diretti ad Azalina, poi proseguirai per Violapoli, Fiorpescopoli e Borgo Foglianova, dove incontrerai il Professor Elm. Una volta terminato questo giro dovrai far ritorno a Violapoli dove c’è un passaggio che riporta qui, a Fiordoropoli. Potrai riprendere i tuoi amici una volta tornatoâ€
Il ragazzo si voleva fidare di Renzo e di Franz. In fondo Heat e Spark sarebbero rimasti insieme a lui in caso di scontri in Palestra, e dopo la vittoria schiacciante del suo Charizard contro tutti i Pokémon di Chiara era convinto che i suoi due amici sarebbero stati più che sufficienti.
“Ecco le loro sfere†–esclamò Lucas porgendo all’allevatore due PokéBall “Ma ti avverto che Glide detesta stare rinchiuso.
Renzo declinò l’offerta: “Non mi servono le sfere, hanno bisogno di stare in libertà . Quello sarà  un passo che dovrai compiere tu, ma abbiamo tempoâ€
Il gruppo salutò Renzo e Chiara mentre usciva dalla Pensione, con la promessa di un ritorno in tempi brevi.
Lucas era perplesso. Non era la prima volta che “abbandonava†Bulbasaur e Gligar, anche se a fin di bene. Cominciava a chiedersi se i due rientrassero davvero nei suoi piani per la conquista di tutte le medaglie Pokémon a disposizione.

Attraversarono il Percorso 34 e arrivarono al varco che collega Fiordoropoli al Bosco dei Lecci.
Franz era visibilmente teso e continuava a stringere nella sua mano la sfera contenente Celebi.
“Che cosa succede nonnino?†–gli chiese la nipotina “Non ti vedo a tuo agio: qualcosa non va?â€
Il vecchio mosse la testa, come se uscisse dalla tranche. “Niente… Pensavo allo strano comportamento di Alfredo… Possibile che se ne sia tornato a Mogania senza salutare Celebi un’ultima volta? Eppure sembravano così legati! Mi ha consegnato la sfera poco prima del nostro ingresso in palestra senza ulteriori dimostrazioni d’affetto. Inoltre non mi capacito come un Pokémon tanto potente possa essere contenuto in una normale PokéBallâ€
Beck rabbrividì all’improvviso. “Franz, dov’è il Santuario di Bosco di Lecci? Si trova molto lontano da qui?â€
L’artigiano non capiva per cosa la ragazza fosse preoccupata e gli indicò prontamente la locazione del piccolo altare contenuto nel cuore della foresta.
La giovane strappò la PokéBall dalle mani di Franz e iniziò a correre a più non posso, seguita dal resto del gruppo.
Lucas continuava ad urlare chiedendole cosa le fosse preso, ma l’amica sembrava più veloce di tutti.
Beck ansimava, ma raggiunse in pochissimo tempo il Santuario e gli appoggiò sopra la sfera contenente il Leggendario. Secondo la leggenda, se Celebi fosse tornato al suo posto sull’altare la sfera avrebbe brillato, il Pokémon d’erba sarebbe uscito dalla sua prigione e sarebbe scomparso in un nuovo viaggio nel tempo.
Non successe nulla di tutto questo. Lucas e gli altri raggiunsero Beck, la quale si voltò verso gli amici e quasi terrorizzata disse: “N-Non c’è più! Celebi non c’è più!â€
Franz sbiancò completamente. Aveva completamente dimenticato che, diversi anni prima, Alfredo sigillò il Pokémon Tempovia all’interno di una speciale creata da lui stesso dalle piume di Lugia e Ho-Oh.
Era comunque convinto che quella speciale Ball fosse andata distrutta nello scontro tra il vecchio e Gold, giovane ragazzo di Borgo Foglianova che aveva salvato Johto.
“Tutto questo non ha senso! Perché la vecchiaia mi gioca questi scherzi?†–urlò in lacrime l’artigiano di Azalina.
Beck rimase impassibile dinnanzi al suo sfogo. “La Sfera GS†–disse con freddezza “Ho capito che Celebi non era presente proprio per i colori di questa Ball. Ho sentito a lungo parlare di questa speciale sfera, costruita proprio da te, Franz, in grado di imprigionare i poteri di Celebi. Non esagero se dico che a rarità  e potenza superiamo di gran lunga la Master Ballâ€
Lucas si avvicinò al santuario, prese la PokéBall e la lanciò a terra per confermare che fosse davvero vuota.
“E’ inutile che ti sforzi, amico. Beck e Franz hanno ragione: la loro storia è esattaâ€
Il ragazzo si girò e vide Brock, accompagnato da una giovane donna col caschetto e vestita con un camice bianco.
“Brock… Cosa ci fai tu qui?†–chiese sorpreso Lucas “Dovresti essere a Plumbeopoli ad accettare sfidanti nella tua Palestraâ€
“Lo so, ma la situazione è tragica†–rispose il Gym Leader con volto scuro “Ragazzi, vi presento la Professoressa Ivy, proviene e studia sull’Isola di Valencia nell’Arcipelago Orange a sud di Kantoâ€
Franz era ormai ritornato in sé e dopo aver sentito un nome così importante si affrettò a presentarsi alla dottoressa: “Quale onore. Ho sentito molto parlare di leiâ€
La Prof.essa Ivy arrossì: “Lei deve essere Franz, l’onore è tutto mio. Le sue creazioni sono famose in tutto il mondo e se io e Brock ci troviamo qui in questo momento è solo per una di esse: la sfera GS di cui avete parlato fino ad oraâ€
Brock prese Lucas per un braccio e lo portò dinnanzi alla donna: “Questo è Lucas Wiring, la giovane promessa di cui ha tanto sentito parlare. Ha lottato contro il Team Clepto durante l’ultima Lega Pokémon tenutasi ad Altopiano Blu. E’ solo grazie a lui e a Wes se Kanto è ancora intattaâ€
Ivy si avvicinò all’allenatore e lo squadrò: “Sei proprio come ti aspettavo, molto piacere. Il tuo contributo sarà  essenziale nel recupero di Celebi e della Sfera GSâ€
Brock la fermò di colpo: “Lucas al momento non è disponibile per affrontare missioni, specialmente così lunghe e pericolose. E’ in viaggio per la conquista delle 8 medaglie di Johto, se gli assegnassimo una nuova priorità  probabilmente non riuscirebbe a completare il suo obiettivo al meglioâ€
Il giovane non sembrava essere d’accordo con le parole del CapoPalestra e disse: “No, se serve il mio aiuto non lo nego di certo. Celebi deve tornare libero al più prestoâ€
L’allenatore di tipo Roccia si avvicinò al ragazzo, sorrise e dopo una sonora pacca sulla spalla lo rincuorò: “Non preoccuparti, a Johto sono arrivati Blaine e Misty  oltre a me e a Ivy. Sono già  sulle tracce di Alfredo. Siamo sicuri che Giovanni o Agatha siano riusciti a manipolarlo in qualche modo, come già  successo alla Lega. Sappiamo che in realtà  è un bravo uomo, ma è facilmente malleabile. Lucas, Beck, Franz, andate ad Azalina. Troverete una Palestra di tipo Coleottero il cui Leader è un ragazzino di nome Raffaello: dovrebbe essere un avversario facile contro i vostri Pokémonâ€
La Professoressa Ivy sorrise vedendo l’espressione contenta stampata sul viso di Lucas.
Aveva capito che tipo di ragazzo fosse e sapeva che in caso di necessità  avrebbe mollato il suo viaggio per dare una mano alla ricerca di Alfredo e Celebi.
Brock disse a Franz di stare tranquillo e che avrebbero risolto tutto per il meglio, poi salutò tutti e si avviò nuovamente verso Fiordoropoli.

“E così Blaine e Misty sono a Johto, eh? Chissà  se riusciranno a risolvere la missione prima del nostro arrivo a Mogania†–si domandò Lucas fra se e se, mentre passeggiava a fianco degli altri.
Dopo qualche minuto di cammino gli alberi di Bosco di Lecci si diradarono e la luce iniziò a filtrare dagli spiragli delle foglie.
“Siamo arrivati ad Azalina, poco distante da qui si trova la mia casa. Seguitemi†–sorrise Franz facendo strada al gruppo “Tra poco calerà  la notte, ci sistemeremo da me e inizierò a lavorare alla sfera di Spark, in modo da averla disponibile per il pomeriggio di domani. Intanto, Lucas, alla mattina potresti allenarti o cercare di conquistare la Medaglia Alveareâ€
Il ragazzo si stirò la schiena e si scroccò le dita. “E chi ha bisogno di allenarsi? Heat e Spark non temono nessuno: la vittoria è assicurata!â€

 

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Lucas

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Capitolo 42: “Game Over!â€

 

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Capitolo:

 

Il sole era sorto da poco, e i Dodrio avevano appena finito di cantare per dare la sveglia a tutta Azalina.

Lucas, come promesso, si era alzato di buon’ora per poter andare a sfidare Raffaello, giovane Capopalestra di tipo Coleottero della piccola cittadina.

Beck ancora dormiva, insieme alla nipotina di Franz, mentre l’artigiano era già  al lavoro per completare la riparazione della sfera di Spark. Fu proprio Jolteon a uscire per primo dalla casetta del vecchio, seguito con entusiasmo dal suo allenatore.

“La palestra non dovrebbe essere molto lontana da qui†–sorrise Lucas cercando di orientarsi per il paesino “Se il mio intuito non si sbaglia dovrebbe essere da questa parteâ€

Il ragazzo attraversò il cuore di Azalina, passando dinnanzi al Centro Medico e arrivando in prossimità  di una piccola grotta, in cui vi vedevano chiaramente delle scale per accedere al suo ingresso.

Lucas pensò che la costruzione di quella palestra fosse bizzarra, ma si convinse ad entrare supponendo che la struttura fosse stata eretta molti anni fa, com’era successo per quella di Isola Cannella.

Il giovane e il suo Pokémon scalarono una piccola ma ripida parete di rocca, poi iniziarono a scendere non senza qualche difficoltà  le vecchie scale di legno ricoperte da un fine strato di muschio.

L’odore che si respirava in quel cunicolo era molto forte e l’aria da respirare era rarefatta, come se si trovassero sulla cima di una montagna fredda e alta.

Diversi Zubat dopo l’ingresso dei due si svegliarono dal loro sonno mattutino e svolazzarono lungo la grotta, spaventati dalla presenza di estranei nel loro territorio.

In Lucas iniziò a nascere il pensiero di aver sbagliato strada e posto, e che il luogo nel quale si trovava non fosse proprio la palestra di Azalina.

“Raffaello? C’è per caso un allenatore di nome Raffaello, qui?†–domandò senza successo.

Spark avanzava lungo il percorso buio e tortuoso, come se sapesse perfettamente dove si trovava. Il Pokémon elettrico sembrava quasi in possesso di una mappa a GPS che gli permetteva di orientarsi in quel posto oscuro e roccioso.

Camminarono per qualche minuto, senza mai trovare allenatori o Pokémon che non fossero Zubat in fuga.

Decisero di fermarsi a riposare qualche secondo su una roccia che aveva la forma di uno sgabello, mentre il ragazzo cercava di trovare nuovamente l’uscita da quel labirinto.

Un rumore di passi distolse il giovane dai suoi pensieri.

“Ehi, cosa ci fai tu qui dentro?†– chiese improvvisamente un ragazzo alto e con una cresta imponente “Chi sei? Cosa cerchi nella Grotta Slowpoke?â€

Lucas si alzò con velocità  dalla roccia nella quale sedeva e si apprestò a presentarsi all’altra persona: “Oh, scusami. Stavamo cercando la palestra di Azalina e siamo capitati qui dentro. Ma a quanto pare siamo nel posto sbagliato.. Potresti indicarci l’uscita? Ci siamo persi e non sappiamo come risolvere…â€

Il ragazzo osservò Lucas un paio di volte senza proferire alcuna parola. Sembrava studiarlo nei minimi dettagli e particolari per capire se potesse fidarsi o meno del giovane.

“Non lo so…†–disse sfregandosi il mento “Non penso che tu sia capitato qui per caso. Sicuro che non stia cercando anche tu la Roccia di Re?â€

Lucas, meravigliato, rispose: “Roccia di Re? No, assolutamente no, non so nemmeno di cosa si tratti ad essere sinceri. A me interessava solamente battere Raffaello e conquistare la Medaglia Alveare. Devo partecipare alla Lega di Johtoâ€

Il ragazzo cambiò espressione e si mise in posizione offensiva.  Afferrò una PokéBall e la lanciò con forza e violenza sul campo di battaglia, dalla quale uscì uno Slowking che sembrava parecchio arrabbiato.

“Lega di Johto, eh? Pensi che sia così stupido? Anche un novellino sa che a Johto non hanno una Lega! Avanti, combatti con me. La Roccia di Re non sarà  mai tuaâ€

Lucas indietreggiò alla vista di un Pokémon così raro. Aveva appena trovato un rivale che possedeva un Pokémon speciale, che si evolveva proprio grazie all’ausilio dello strumento che stava cercando quel giovane. Ovviamente, Lucas mentiva quando diceva di non conoscere la Roccia di Re, ma l’aveva fatto a fin di bene cercando di non fare arrabbiare quello strano allenatore.

Si voltò verso Spark e annuì, così che senza nemmeno una parola, il Pokémon capì le intenzioni dell’allenatore e si lanciò all’attacco sul campo di battaglia.

Jolteon colpì Slowking con un potente attacco elettrico, arrecando danni seri al nemico.

Il Pokémon d’acqua, però, pareva quasi concentrato in una sorta di meditazione. Aveva un’aura azzurra che lo ricopriva, e i suoi occhi erano fissi e persi nel vuoto.

Lucas non capiva bene cosa stesse architettando quel ragazzo, ma capiva alla perfezione che quello che aveva di fronte era un avversario difficile da contrastare.

Ordinò a Spark di attaccare nuovamente con Fulmine una seconda volta. L’esito fu praticamente identico alla prima, quindi decise di scagliare altri attacchi a ripetizione.

Lucas era un attento osservatore di quanto accadeva in battaglia e con sorpresa aveva notato che dopo ogni colpo subito, Slowking incassava sempre meglio quello successivo, quasi come se fosse protetto in qualche modo. Subito non capì come questo potesse essere possibile, poi improvvisamente ebbe un’intuizione. “Spark… Presto! Prova a usare l’attacco Morso, smettila con i Fulmini!â€

Jolteon partì all’attacco e morse con potenza l’avversario, il quale dopo un colpo così forte emesse un grido di dolore puro.

“Bravo, sei sveglio ragazzino. Come ha capito che Slowking si stava potenziando con Calmamente? Peccato che ormai il suo incremento sia stato ultimato. Slowking… Veicolaforza!â€

Lucas rabbrividì. Era incredulo che avesse davvero ordinato di utilizzare quella mossa. Sapeva per certo che Slowpoke non apprende in alcun modo quell’attacco e continuava a sperare che il comando fosse solamente un bluff. Ma l’allenatore non stava affatto scherzando. Slowking divenne completamente rosso e sprigionò tutta l’energia che stava trattenendo con un flash abbagliante. Spark venne colpito in pieno da quel portentoso attacco e cadde a terra privo di sensi.

Il ragazzo, preoccupato della salute del suo Jolteon, si avvicinò per controllare le ferite.

L'avversario scosse la testa e allargò le braccia: â€œSei debole. Non meriti di continuare il tuo viaggio. Credo proprio che dovrò ordinare a Slowking di finire anche te con il suo Veicolaforza..â€

Lucas non voleva credere alle parole dell’altro allenatore. Chi avrebbe mai avuto il coraggio di ordinare ad un Pokémon di eliminare un essere umano? Prima d’ora, non aveva mai incontrato una persona tanto fredda e cruenta.

Slowking aveva ricominciato a diventare rosso. Lucas era sottotiro, a pochi passi dal Pokémon con le mani impegnate ad abbracciare Spark.

“C’è una bella differenza tra chi vede i Pokémon come amici e come puro e mero profitto†–confessò quel ragazzo a Lucas “Io per esempio sono un rivenditore di oggetti rari. Vago nelle varie caverne alla ricerca di tesori che al mercato nero vengono venduti a caro prezzo. E non solo… Riesco anche ad insegnare mosse a Pokémon che non potrebbero imparare normalmente. Li tratto male, ma non mi interessa. L’unica cosa che conta è solamente il denaro e il potere. Slowking… “

Ad un tratto il ragazzo si fermò.  Qualcosa doveva aver paralizzato quell'allenatore, che non riusciva più a dare ulteriori ordini al suo Pokémon. Lentamente, abbassò lo sguardo e vide che qualcosa era attaccato alla sua gamba sinistra.

 

Nel frattempo, anche Beck si era svegliata. Dopo una robusta e abbondante colazione, si recò nel laboratorio di Franz per chiedere all'artigiano come stesse procedendo il suo lavoro.

Il vecchio sorrise alla vista della ragazza e gli spiegò che Lucas era partito alla mattina presto per lottare nella palestra di Azalina.

La ragazza, però, era visibilmente preoccupata. Aveva visto la palestra della città  poco distante dalla casa di Franz e sapendo che le lotte dell’amico solitamente duravano solamente pochi minuti, quindi pensò che potesse essergli successo qualcosa di brutto.

Tornò rapidamente in camera e raccattò le sue cose. Preparò lo zaino in gran fretta e lo mise sulle spalle.

Per sicurezza controllò la cinta nella quale teneva le Poké Ball e con orrore si accorse che quella contenente il suo piccolo Squirtle era scomparsa.

 

Nella Grotta Slowpoke, il Pokémon del ragazzo era sul punto di esplodere.

Il suo allenatore, però, era alle prese con un altro problema. Si guardò i jeans che indossava e notò che attaccato alla sua gamba sinistra si trovava un piccolo Squirtle, ferito e pieno di lividi.

Il piccolo Pokémon sembrava quasi voler chiedere scusa all’allenatore, quasi come se si sentisse in debito nei suoi confronti.

Senza aluna pietà , l’allenatore si liberò dalla sua presa scrollandosi la gamba e lo calciò contro la grotta con violenza.

“Ancora tu? Non ti è bastata la sconfitta? In questa grotta ci sono solo degli smidollati. Non meritate la mia compassione. Addioâ€

Il ragazzo puntò l’indice della mano destra in direzione di Lucas, e Slowking iniziò nuovamente a brillare, rilasciando tutta l’energia che aveva in corpo in direzione del ragazzo e di Spark.

 

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Giorno maledetto che ti ha portato via...

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Lucas

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Capitolo 43: “La situazione precipita!â€

 

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Capitolo:

 

Nord di Olivinopoli

“Mamma mia che mangiata. Erano secoli che non mi abbuffavo tantoâ€.
Buga sospirò e apoggiò tutto il suo peso sulla sedia sulla quale stava seduto. Dopo aver consumato il pranzo che si era portato da Kanto era addirittura stato invitato a casa di una coppia di contadini.
L’uomo era molto burbero e non appena vide il ragazzo catturare un Tauros, gli inveì contro.
In realtà , il contadino era anche un allevatore di Miltank, e gestiva una fattoria insieme alla consorte.
Gli affari avevano visto giorni migliori. Delle sue tre vacche da latte, ne erano rimaste praticamente soltanto due. Una soffriva di una malattia sconosciuta, che non le permetteva di produrre la dose necessaria di latticini, provocandole la febbre alta.
Buga si offrì di aiutare la coppia per scusarsi della cattura di Tauros e, con l’ausilio di qualche Baccarancia, riuscì a far star meglio il Pokémon. La donna rivelò al ragazzo che in realtà  la creatura che aveva catturato pochi secondi prima era selvatica, ma che il marito considerava di sua proprietà , dato che viveva vicino alla sua casa. Non era neanche la prima volta che succedeva qualcosa di simile, e la povera contadina era costretta a preparare pasti abbondanti agli allenatori per farsi perdonare dal comportamento dell’uomo.
“Grazie di tutto signora. Era tutto molto squisito. Ma ora devo andareâ€
La contadina era in fondo dispiaciuta di veder partire un giovane che grazie alle sue conoscenze erboristiche era riuscito a risolvere il problema che affliggeva il sonno del marito da mesi.
“Certo, capisco la tua fretta. Ho preparato qualcosa per il viaggio. Conserva questo fagotto per quando avrai fameâ€
Buga inserì nel suo zainetto tutte le leccornie che la donna aveva preparato per lui. Entrò nella stalla dove erano stava riposando la Miltank malata e si scusò ancora con il vecchio per avergli creato problemi.
Si curò di lasciargli qualche scorta di Baccarancia come terapia per far riprendere la malata.
L’uomo, stranamente, aveva cambiato idea sul giovane e non lo vedeva più come una minaccia. Anzi, gli fece gli auguri per la conquista delle Medaglie di Johto augurandosi che l’aiuto di Tauros risultasse decisivo.
Buga uscì dalla costruzione e arrivò dinnanzi al recinto dove pascolavano le due Miltank sane. Ember e Tauros stavano giocando con loro, liberi dalle loro sfere. L’allenatore fece cenno ai due Pokémon di uscire, che seppur a malincuore obbedirono agli ordini.
“Perfetto Tauros. Te la senti di portarci fino alla prossima città  sul tuo dorso?†–sorrise Buga osservando il suo nuovo e possente alleato.
Il toro sembrava entusiasta dell’idea del ragazzo e non smetteva di sorridere e di sbattere gli zoccoli a terra, creando un gran polverone.
Buga e Ember salirono sul dorso di Tauros e iniziarono ad avanzare a grande velocità  verso Amarantopoli.
“Ti chiamerò Nando†–decise il ragazzo mentre afferrava con entrambe le mani le corna del toro come se fossero un volante.
 

Percorso 34, subito dopo il Bosco di Lecci

Brock e Ivy avevano attraversato la foresta, nella quale avevano incontrato Lucas, Beck e Franz.
La dottoressa, nonostante abitasse sull’Isola di Valencia, aveva sentito molto parlare del giovane di Fucsiapoli. L’ultima Lega Pokémon era stata trasmessa in mondo visione, essendo quella di Kanto la più antica e prestigiosa. Era stata quasi deliziata del modo in cui il ragazzo, Red, Blue e Wes avessero tentato in ogni modo di impedire al Team Clepto di conquistare la regione d’origine dell’amico Brock. Il Capopalestra di Plumbeopoli, infatti, aveva vissuto qualche anno sull’Isola e nel Laboratorio della Professoressa durante il suo viaggio nel quale era riuscito ad affermarsi come uno dei migliori allevatori di Pokémon in circolazione.
Anche per questo motivo, il giovane, aveva insistito per passare per il Percorso 34. Lui e Renzo erano stati compagni di viaggio, imparando grazie alle loro mille avventure, tutti i più grandi segreti dell’allevamento mirato di Pokémon competitivi. Al termine del loro viaggio, però, i due si divisero tra Johto e Kanto.
Brock studiò per diventare Capopalestra, mentre Renzo aprì la prima Pensione Pokémon della storia della Regione. La Professoressa Ivy aveva conosciuto il fratello di Chiara proprio sull’Isola di Valencia, quando i due, insieme ad un’altra ragazza, sbarcarono nell’Arcipelago Orange. Era proprio lì che i due vecchi amici si salutarono senza vedersi mai più: almeno una ventina d’anni prima.
“Sono davvero elettrizzato all’idea di rivedere Renzo†–esultò Brock “L’ultima volta che ci siamo visti eravamo due ragazzini. Chissà  che faccia farà  quando mi presenterò all’interno della Pensioneâ€
Ivy sorrideva, contenta che l’umore dell’uomo fosse così solare all’idea di incontrare nuovamente un vecchio amico. Si sentiva anche parzialmente in colpa per averli fatti dividere, ma Brock aveva insistito tanto per rimanere a studiare in quel luogo in cui il clima particolare aveva favorito una forte immigrazione di Pokémon di altre regioni.
“Ehi Brock. Guarda laggiù. Non vedi anche tu un Celebi?†–disse la dottoressa indicando un Pokémon ferito a terra “Corriamo a prenderlo, forza!â€
Ivy iniziò una corsa disperata in direzione del Leggendario. Brock le urlò di aspettare, perché poteva trattarsi di una trappola, ma a causa della velocità  della donna non riuscì a fermarla.
Non appena la professoressa toccò quello che pareva essere il Pokémon Tempovia, un’ombra gigantesca la inghiottì. Brock non sapeva cosa fare. Si guardò ripetutamente intorno stringendo i pugni, come se sapesse che il nemico si trovava necessariamente nei paraggi.
Ad un tratto, l’ombra assunse le sembianze di un uomo, che l’allevatore conosceva molto bene.
“Giovanni! Maledetto! Sei ancora vivo!†–urlò l’allenatore dinnanzi al membro del Team Clepto “Cos’hai fatto a Ivy?â€
L’ex Boss dei Rocket era immobile, con le mani in tasca con il suo solito ghigno stampato in faccia.
Estrasse un sigaro dalla tasca destra interna della giacca e l’accese con uno zippo.
Dopo qualche tiro, Giovanni finalmente decise di parlare: “Sai Brock, la Professoressa Ivy potrebbe essere molto pericolosa per noi. Forse è meglio se la prendo con me. Agatha vuole fare due paroline con lei a riguardo della scoperta clamorosa che avete fatto sull’Isola di Valencia qualche anno faâ€
Un brivido si impossessò della spina dorsale del ragazzo. Sapeva che se Giovanni era venuto a conoscenza di quanto lui e Ivy erano riuscito a scoprire, il Team Clepto avrebbe potuto disporre di un’arma potentissima.
“Di cosa stai parlando, Giovanni? Io e Ivy non abbiamo scoperto proprio un bel niente! Lasciala andare, presto!â€
“Sei patetico. Non riuscirete a sfuggirci, questa volta. Il Clepto è diventato molto più grande dal nostro ultimo incontro. Kanto era solo un’esca, mentre 4 generali lavoravano sottotraccia a Johto per reclutare uomini utili alla causa. Tutta la regione è ormai sotto il nostro controlloâ€
Brock aveva deciso di continuare a recitare il copione che stava già  esibendo: “Ho già  detto che non so nulla, smettila. Vattene subito da qui, e ridammi Ivy!â€
Giovanni diede un altro paio di tirate al sigaro. “Quindi, se dopo essermi sbarazzato di te mi recassi a rapire Angelo, il Capopalestra di Amarantopoli, per te non ci sarebbe nessun problema. Giusto?â€
L’allevatore strinse i denti. “Maledetto…†–sussurrò. Afferrò due sfere dalla sua cinta e fece per lanciarle in campo.
“E’ inutile. Sei un illuso†–lo fermò Giovanni “Tu usi Pokémon di Roccia. Io uso Pokémon di Terra. L’esito dell’incontro è già  scrittoâ€
Brock sorrise: “L’illuso qui sei soltanto tu. Andate, ragazzi!â€
Dalle due PokéBall dell’allenatore uscirono un Ludicolo e uno Swampert, entrambi di tipo Acqua.
“L’Isola di Valencia è stato un ottimo luogo in cui catturare Pokémon rari†–si vantò l’allenatore.
Giovanni scosse la testa. “Non hai capito proprio nulla di me, vero?†L’uomo estrasse una sola sfera dalla sua cinta e la scagliò sul campo di battaglia. Una luce accecante invase il Percorso 34, nonostante fosse pieno giorno. Quando il Pokémon uscì dalla Ball, Brock non poté credere ai proprio occhi.
Dinnanzi a lui si trovava, ancora una volta, il Deoxys cromatico che da solo era riuscito a sbaragliare la squadra di Lucas alla Lega Pokémon, distruggendo tutti i suoi sogni di gloria.
“Sei sorpreso, vero Brock? E’ finita, rassegnati. Psicolancioâ€
Deoxys, con una velocità  inaudita, si avvicinò ai due Pokémon di Hoenn e lì colpì con un potentissimo raggio viola, mandandoli al tappeto. Brock capì che la situazione era tragica. Richiamò nelle sfere i suoi compagni e si mise a correre con forza.
“E’ inutile che scappi, Brock. La tua ora è giunta. Questo posto diventerà  la tua tomba! Deoxys: Psicolancio!â€
Il maestoso Pokémon Psico non aspettò nemmeno un secondo prima di eseguire gli ordini del suo allenatore. Brock continuava a correre, per poter sfuggire a quel velocissimo raggio sparato a tutta potenza.
Purtroppo, non riuscì ad essere abbastanza veloce e venne colpito dall’attacco.
Giovanni si avvicinò al corpo dell’allevatore, che era disteso a terra e non dava segni di vita.
“Siete deboli. Siete solo delle pulci che cercano di fermarciâ€
Il membro del Team Clepto scomparve nuovamente in una nuvola di oscurità , senza lasciare traccia del suo passaggio.

Ingresso di Amarantopoli
“Nando, fermati! Siamo arrivati. Puoi tornare a riposare un pochino nella tua Sfera, grazie milleâ€
Buga richiamò Tauros dentro la sua Ball, consapevole del fatto che, senza il suo aiuto, avrebbe impiegato ore ad arrivare in città . Davanti al varco che conduceva al paesino, però, si trovava un uomo vestito di scuro, che sembrava attendere qualcuno.
Il giovane, incuriosito, si avvicinò: “Mi scusi. Tutto a posto? Mi sembra smarritoâ€
L’uomo si voltò verso il ragazzo con tutta calma. Mise una mano sulla spalla di Buga e gli disse:  â€œSe ci tieni alla pelle, è meglio che tu te ne vada da qui. Lo dico per il tuo beneâ€
L’allenatore di Kanto non capiva cosa stesse accadendo. Afferrò per le braccia quello strano uomo e iniziò a scuoterlo: “Perché che sta per succedere? Per favore, me lo dica!â€
Mantenendo la solita nonchalance, l’uomo si liberò dalla presa. “Sono Angelo, Capopalestra di Amarantopoli. Se è una sfida che cerchi mi spiace, dovrai attendere. Sto aspettando una persona molto potente, e potrebbe esserci un po’ di confusione nei prossimi minuti. Tu e il tuo Cyndaquil fareste meglio ad attendere il termine dello scontro nella Palestra Pokémon della città â€
Buga non capiva chi stesse attendendo il Capopalestra di tanto potente da farlo uscire dalla città . Doveva essere uno sfidante terribilmente forte.
Ad un tratto, una sfera di oscurità  comparve a pochi metri dal ragazzo, che spaventato afferrò il suo Pokémon e lo spostò al sicuro dietro di lui.
Angelo mise un braccio dinnanzi al ragazzo, in segno di protezione. “Giovanni!†–urlò il Capopalestra “Ti stavo aspettando!â€

 

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Capitolo 44: “Macerieâ€

 

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Capitolo:

 

“Angelo, cosa sta succedendo? Che cos’è quella sfera?†–chiese con preoccupazione Buga.
Il Capopalestra di Amarantopoli sembrava stranamente teso, dopo aver vantato una certa sicurezza e tranquillità  per tutto il tempo che aveva passato col ragazzo.
“Non sono sicuro che tu sappia di cosa stiamo parlando, ma la situazione è tragica†–rispose stringendo i denti “Ti ho già  detto di prendere il tuo Pokémon e scappare da qui. Lo scontro sarà  durissimoâ€
Il giovane era molto curioso, ma voleva fidarsi dell’uomo e delle sue parole. In fondo Savino gli aveva consigliato di sfidare Chiara, quindi l’incontro con Angelo sarebbe avvenuto solamente in seguito.
Buga afferrò Ember e provò a sollevarlo. La scena era comica, in quanto tra i due non vi era una differenza d’altezza eccessiva, quindi la fuga risultava molto goffa.
Angelo sorrise quando capì che l’allenatore aveva deciso di ascoltare le sue parole e che quindi avrebbe potuto sfidare Giovanni nel pieno dei suoi poteri.
Il giovane entrò nel varco che conduceva alla città  e corse con tutta l’energia che aveva in corpo. Nonostante non fosse mai stato troppo atletico e la sua velocità  non fosse troppo elevata.
Arrivò dinnanzi ad una porta, che doveva essere chiaramente la divisione tra Amarantopoli e il Percorso nel quale si stava per svolgere la potente sfida.
Buga si fermò qualche secondo a riflettere. Guardò quello che stava lasciando alle sue spalle e per un attimo ebbe l’idea di tornare indietro ad aiutare Angelo. Ember, però, era ancora in braccio al ragazzo, che dopo aver osservato il suo Pokémon capì che era ancora privo di esperienza e che non avrebbe mai potuto aiutare un Capopalestra a vincere uno scontro.
Appoggiò a terra Cyndaquil, strinse i pugni e decise di entrare in città .
Lo scenario che gli apparve dinnanzi, però, fu quasi catastrofico.
Molti edifici erano crollati. Cumoli di macerie ricoprivano l’intero perimetro della cittadina. Ad una prima occhiata, sembrava che gli unici edifici rimasti in piedi fossero la Palestra della città  e una vecchia Torre che sorgeva alla sinistra del giovane. Anche il Centro Pokémon, ormai, non era più accessibile.
Buga camminò per qualche metro, seguito a ruota dal fedele Ember che annusava tutto ciò che trovava, alla ricerca di qualche persona in grado di spiegargli cosa fosse successo.
Tutto d’un tratto Cyndaquil si mise sull’attenti, come se avesse percepito un imminente pericolo.
Il ragazzo iniziò a cercare furiosamente la presenza che l’amico aveva avvertito, senza però notare nulla di particolare. Il Pokèmon di tipo Fuoco iniziò a correre verso la Palestra, come se fosse impazzito.
Si fermò davanti alla porta e iniziò a graffiare l’ingresso, cercando d’aprirla. Buga decise di farsi coraggio e sfondò l’entrata, trovandosi in un posto buio e tetro. Il ragazzo estrasse il suo cellulare e lo utilizzò come torcia, illuminando il flash della fotocamera tramite un’applicazione. Improvvisamente notò che dalla parte opposta della struttura, era in corso una battaglia.
Fece un cenno d’intesa e Ember e corse lungo una stradina che si faceva sempre più stretta.
Dopo pochi passi, la gamba destra del giovane fu bloccata da qualcosa. Abbassò lo sguardo e vide che una mano gli aveva afferrato la caviglia.
L’effetto psicologico che gli provocò questo episodio fu raccapricciante. Il ragazzo tremava, spaventato, e non era sicuro di voler sapere a chi o a cosa appartenesse quella mano. Sapeva, però, che prima o poi quell’essere si sarebbe rivelato a lui.  Decise di abbassare lo sguardo, percorrendo con la vista l’intera lunghezza del braccio annesso.
Incredibilmente, Buga notò che ad aver bloccato la sua avanzata era un bambino.
Il ragazzo si chinò verso il piccolo: “Cosa succede? Che ci fai qui dentro?â€
Il bimbo stava piangendo con rabbia, e faticava a non emettere lamenti. Si mordeva le labbra per cercare di combattere il pianto e sembrava sul punto di esplodere.
“Tu.. Tu sei un allenatore di Pokémon forte, vero?†–chiese all’improvviso il piccolo.
Buga era in imbarazzo. In fondo era allenatore da davvero pochissimo tempo, giusto il tempo di aver preso il patentino ed era partito all’avventura per Johto. Non aveva mai sostenuto un vero incontro prima d’ora, quindi non voleva vantarsi davanti ai più giovani di lui.
Il bambino, però, continuava a guardarlo con gli occhi pieni di speranza, come se stesse attendendo un salvatore. Era un’immagine angosciante, non voleva assolutamente deludere le sue aspettative.
“Il migliore sulla piazza†–sorrise.
L’espressione del bimbo mutò improvvisamente in un sorriso pieno di gioia. Le lacrime sembravano un lontano ricordo dopo la speranzosa risposta del ragazzo.
L’allenatore voleva sapere di più di quanto stesse accadendo. “Ti prego, spiegami la situazione. Cosa fai qui dentro? Come ti chiami?â€
Il bimbo abbassò lo sguardo e il sorriso scomparve dal suo volto. “Vedi… Io sono…â€
“Roli! Roli, torna subito qui, con chi stai parlando?†–disse una voce femminile, provenire dall’inizio della stradina che Buga aveva imboccato.
“Sono qui mamma, non preoccuparti. Questo ragazzo è un allenatore fortissimo! Deve averlo mandato Angelo ad aiutarci!†–esultò il bambino.
La madre corse verso il suo tesoro e lo abbracciò teneramente. Squadrò da capo a piedi il giovane come se volesse analizzarlo a modo.
“Ti prego, devi aiutarci…†–mormorò la donna “Sei l’unica speranza di Amarantopoli assieme ad Angelo…â€
Buga era confuso per quanto stesse accadendo. Voleva saperne di più. Perché la città  era stata rasa al suolo? Chi stava combattendo in Palestra, se Angelo era impegnato a sfidare Giovanni? Chi erano quelle persone? Il giovane si stava interrogando con milioni di domande, ma quelle tre erano quelle più ricorrenti nella sua mente.
“D’accordo, proverò ad aiutarvi…†–rispose imbarazzato “Ma prima spiegatemi alcune cose… Cos..â€
“No, non ora†–lo interruppe la donna “La situazione è disperata. Sableye e Dusknoir non resisteranno ancora a lungo contro quel bruto…â€
Il ragazzo era ancora più turbato. Voleva sapere a tutti i costi chi fosse la persona che stava sfidando i due Pokémon Spettro. Senza rispondere alla frase della signora continuò la sua corsa lungo la stradina.
Man mano che avanzava udiva sempre con più forza i rumori di una battaglia.
Cominciò a correre con ancora più forza in direzione della lotta e, a quanto pare, arrivò proprio al momento giusto. I due Pokémon Spettro crollarono al tappeto nell’attimo esatto in cui Buga giunse sul campo di battaglia. Dinnanzi a loro si trovava un Furret dall’aria tutt’altro che amichevole, comandato da un allenatore di una stazza superiore alla media. Era il doppio di Buga sia in altezza che in larghezza e teneva in mano un sacchetto di patatine che mangiava insistentemente.
Il ragazzo si trovò subito spiazzato dinnanzi a questa scena, probabilmente anche a causa della mole del suo avversario. Non voleva comunque demordere, e si preparò alla lotta.
“Chomp…Chomp… E tu chi saresti?†–disse masticando il grosso allenatore “Sei per caso un mio sfidante?â€
Buga bisbigliò a Cyndaquil di tenersi pronto ad attaccare con Lanciafiamme quando gli avrebbe dato l’ordine, e il Pokémon si mise sull’attenti.
“Chomp… Ti faccio una proposta… Chomp… Un due contro due, cosa ne dici? Utilizzeremo due Pokémon a testa in un incontro di doppio e se vincerai me ne andrò in silenzio, mentre se vincerò io…â€
“…. Se vincerai tu…?†–continuò Buga “Cosa succederà ?â€
“Chomp… Chomp… Prima schiera i tuoi Pokémon, poi deciderò se mettere una condizione o menoâ€
Buga estrasse le Sfera di Tauros dalla tasca e la impugnò.
“Chomp.. Dimenticavo… Chomp… Sono Gong, uno dei 4 Generali del Team Clepto… Immagino… Chomp… Che tu abbia sentito parlare di noiâ€
Buga in effetti aveva assistito alla Finale della Lega Pokémon di Kanto, in cui Giovanni e Agatha avevano cercato di conquistare Kanto. Sapeva dell’esistenza dei Clepto ed era a conoscenza dell’enorme forza che avevano raggiunto i Super4 durante quell’edizione, e ora come ora non era più sicuro di poter sconfiggere quell’uomo.
“Chomp… Dimmi solo se il Pokémon contenuto in quella Sfera è commestibile… Chomp… Se vinco io voglio mangiarloâ€
Il ragazzo si augurava di non aver capito bene. Il suo avversario voleva davvero mangiare Nando?
Osservò la propria cinta, dove si trovavano le due Sfere di Cyndquil e Tauros, e osservò quella del terzo Pokémon che possedeva, quello catturato durante la prova d’esame. Per un secondo ebbe la tentazione di usarlo assieme ad Ember, ma anche lui era un animale commestibile, che quel barbaro avrebbe mangiato molto volentieri.
“Ho deciso di usare solamente Cyndaquil durante la lotta, ma devi promettermi che non lo mangerai in caso di sconfittaâ€
Gong continuava ad ingurgitare patatine in quantità  terrificante. Sembrava stesse pensando alle parole del giovane e rimase zitto per qualche secondo.
“No… Chomp…. Ho fame e voglio mangiarloâ€
Buga non aveva via di scampo. Non voleva assolutamente rischiare la vita dei suoi Pokémon durante il suo primo incontro. Cercava di prendere tempo mentre realizzava un piano in grado di salvare la pelle dei suoi piccoli amici.
“Ragazzo mio, usa pure quel Cyndaquil. Combatterò io al tuo fianco†–disse una voce proveniente dalle spalle di Buga.
Il giovane si voltò e vide un vecchio che indossava un camice bianco. Era pelato, con due enormi baffi bianchi, e avanzava con tranquillità  lungo il piccolo percorso.
Gong smise improvvisamente di mangiare alla vista di quell’uomo. Buttò a terra il sacchetto di patatine con rabbia, come se conoscesse bene il suo prossimo avversario: “Ma tu.. Tu.. Sei proprio… Tu…â€
Il vecchietto sorrise, mise una mano nella tasca del camice ed estrasse una PokéBall.
“Ebbene sì. Sono Blaine, il Capopalestra di Isola Cannella!â€

 

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Capitolo 45: “Miracolo e Mistero nel Pozzo Slowpoke!â€

 

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Capitolo:

 

Palestra di Amarantopoli
Gong era visibilmente nervoso. Conosceva benissimo la fama dell'uomo che si trovava davanti ed era consapevole che con Blaine non si scherzava. Tutta la sicurezza ostentata fino a quel momento pareva scomparsa come un cubetto di ghiaccio al sole in un giorno d'estate.
“Ragazzo†-disse Blaine rivolgendosi a Buga “Se Cyndaquil non è il tuo Pokémon più potente puoi tranquillamente utilizzarne un altro. La battaglia è delicata, dobbiamo vincere ad ogni costoâ€
Il giovane si guardò la cinta, nella quale erano presenti due Balls, oltre quella del suo fidatissimo amico. Afferrò immediatamente quella contenente Nando. In seguito, però, penso che Tauros potesse essere stanco per il tragitto effettuato dalla Fattoria alla cittadina, e decise di lasciarlo riposare. Il suo sguardo si spostò sulla seconda sfera, proprio a fianco di quella di Nando, ma anche quel Pokémon non sembrava giusto per affrontare la battaglia. In fondo, dopo averlo catturato, non era mai più stato utilizzato da Buga, e poteva essere all'altezza della situazione.
“Non si preoccupi, è in gamba e saprà  cavarsela egregiamenteâ€
Il Capopalestra non aveva mai incontrato il giovane prima di allora, ed era bizzarro il fatto che non avesse chiesto al ragazzo di farsi da parte per sfidare da solo il membro del Team Clepto. Probabilmente, dato che era sempre stato un uomo d'onore, non voleva venir meno alla sfida che il nemico aveva già  lanciato.
“Perfetto, ripongo in te la mia fiducia†-rispose il vecchio “Anche se non mi sembri troppo esperto hai avuto del fegato ad avventurarti da solo fino a qui, contro un avversario così potente. Combattiamo!â€
Gong estrasse dalla cintura tre sfere Poké. Con la prima richiamò Furret, non considerandolo abbastanza potente per la sfida. Le altre due le lanciò in campo e dalle quali uscirono uno Snorlax e un Cofagrigus.
Buga fece un cenno d'intesa ad Ember, il quale si buttò subito sul campo di battaglia pronto alla prima e sentitissima battaglia contro un allenatore.

Blaine sorrise, come se fosse convinto di aver la vittoria in pugno. Mise la mano all'interno della tasca destra del suo camice ed estrasse uno strano fischietto. Buga, vedendolo la prima volta lo collegò ad un PokéFlauto, magari anche a causa della presenza di Snorlax nella Palestra. Il Capopalestra soffiò con forza nello strumento, senza che nessun suono ne fuoriuscisse.
Il Generale dei Clepto fece una faccia stupita, non capendo cosa stava accadendo. Era visibilmente più rilassato, perché era convinto che Blaine avrebbe utilizzato alcuni tra i suoi Pokémon più potenti come Magmortar. Estrasse un nuovo pacchetto di patatine dalla borsa che portava con se e dopo averle aperte ricomincò a mangiarle di gran fretta.
Nemmeno Buga capiva cosa stesse succedendo all'interno di quella Palestra. Non sapeva cosa avesse fatto esattamente quell'uomo che era corso in suo soccorso. Conosceva Blaine per la sua fama di Allenatore, ma anche per il suo passato di Rocket, quindi iniziava ad essere preoccupato dal fatto che potesse tradirlo per allearsi con Gong. In fondo era lo stesso uomo che per anni si era finto ucciso dall'eruzione del vulcano di Isola Cannella.
I sospetti del ragazzo, però, durarono solamente pochi secondi, dato che dopo qualche attimo i vetri della Palestra di Amarantopoli scoppiarono con un fragoroso boato.
La temperatura della struttura aumentò a dismisura e tutte le tenebre che avvolgevano la stanza si diradarono come per magia. Blaine sorrise e osservò il fischietto che stringeva in mano. “E bravo Benji...†-mormorò sottovoce.
Buga e Gong alzarono lo sguardo per capire quale essere avesse creato tale frastuono. Fu con enorme sorpresa che, proprio sopra le loro teste, videro un Moltres cromatico.

 

Pozzo Slowpoke, Azalina

Lucas aveva appena assistito ad una cattiveria immane. L'avversario che aveva di fronto, dopo aver ordinato al suo Slowking di finire Spark con un potentissimo Veicolaforza e aveva calciato un piccolo esemplare di Squirtle con violenza, fino a scagliarlo contro il muro della caverna.
Il misterioso allenatore era freddo come il ghiaccio, e non voleva assolutamente lasciare andare il ragazzo. Aveva vinto la battaglia e aveva deciso di finire anche Lucas con il forte attacco del suo Pokémon.
Dal corpo di Slowking uscì un raggio d'energia che si avvicinava al ragazzo con sempre più velocità . Lucas era quasi paralizzato dinnanzi a tale crudità . Non pensava che esistessero allenatori capaci di maltrattare Pokémon o persone con tanta violenza. Il suo corpo non voleva saperne di muoversi e ormai sembrava spacciato.
Il raggio riuscì finalmente a concludere la sua corsa, creando una potente esplosione e alzando un muro di polvere che, per qualche secondo, impedì gli impedì di vedere oltre il palmo del suo naso.
L'allenatore si avvicinò allo Squirtle e, dopo averlo sollevato tenendolo per il collo, lo scagliò con rabbia contro il muro, tenendolo sollevato da terra. Il povero Pokémon d'Acqua era in balia del bruto, e cercava di liberarsi dalla sua presa con tutta l'energia che aveva in corpo mentre emetteva lamenti disperati.
“Ti ho detto di lasciarmi in pace. Smettila di seguirmi, stupido†-rispose l'allenatore “Sei debole e non sei degno di appartenere alla mia squadra. Non voglio più vedertiâ€
Gli occhi del piccolo Squirtle si riempirono di lacrime. Sembrava disperato per la reazione del ragazzo, quasi come se l'obiettivo massimo della sua vita fosse guadagnarsi la sua fiducia e il suo rispetto. Improvvisamente smise di dimenarsi e di emettere mugolii e mise le zampe congiunte, come se lo stesse pregando di dargli una nuova possibilità .
“Coff... Coff... Lascia stare quel Pokémon... Non hai il diritto di trattarlo in quella maniera†-disse una voce proveniente dalle spalle dell'allenatore.
Si voltò con rapidità  per cercare di capire cosa fosse andato storto e vide Lucas in piedi, con tutti i vestiti rotti e pieno di ferite, mentre ancora cercava di proteggere Spark.
“Hai dei Santi in Paradiso, a quanto pare. Non ho idea di come tu abbia fatto a salvarti, ma la pagherai†-lo minacciò.
Lucas continuava a tossire, a causa di tutta la polvere che aveva inalato a causa dell'attacco di Slowking.
“Nemmeno io sono a conoscenza del motivo per cui il tuo attacco non ha avuto effetto, ma poco conta. Probabilmente non era destino che la mia avventura terminasse qui. E ora lascia stare quello Squirtle e lotta con meâ€
Destino. Quella parola colpì particolarmente quel ragazzo così violento. Era rimasto senza parole per alcuni secondi, e aveva abbassato lo sguardo a terra.
Lucas sembrava voler approfittare della situazione e afferrò al volo la sfera di Heat, invocando il suo possente amico.
Dopo aver visto il Charizard del ragazzo, l'altro allenatore cambiò improvvisamente espressione.
“Le cose stanno così, quindi... Ho capito tutto...†-disse mentre richiamava Slowking dentro la sua Ball.
Si voltò di nuovo, mise a terra Squirtle e lo rinchiuse in un'altra sfera, poi le mise entrambe in tasca.
“Ho capito chi sei. Sei Lucas di Fucsiapoli, non è vero?†-chiese osservando il ragazzo dritto negli occhi.
Il giovane era sotto shock per la resa dell'avversario, e riuscì solamente ad annuire senza proferire parola.
L'allenatore misterioso estrasse dal suo zaino un Revitalizzante, si avvicinò a Spark e glielo somministrò, facendogli recuperare le forze. Lucas improvvisamente riacquistò l'uso della parola: “Cosa significa tutto questo? Perché hai cambiato idea all'improvviso e hai addirittura rianimato il mio Jolteon? E poi, chi sei?â€

Il ragazzo aveva dato le spalle a Lucas e avanzava in direzione dell'uscita. “Chi sono, dici?†-rispose seccato “Sono solo un bandito, un criminale, un assassino. Mi interessa solamente il vile denaro. Voglio diventare schifosamente ricco, e non ho alcuno scrupolo nel maltrattare i miei Pokémon per arrivare allo scopo finale. In fondo queste creature sono solo strumenti, niente più. Ho deciso di lasciarti andare perché hai utilizzato la parola giusta per descrivere questa situazione, cioè “destinoâ€. Se non sei morto oggi è perché la tua ora non è ancora arrivata, e chi sono io per contraddire il fato?â€
Lucas era senza parole. Non riusciva a comprendere il discorso del suo avversario. Strinse i pungi e digrignò i denti, cercando di smaltire tutta la rabbia che gli scorreva nelle vene. “Stupido, non hai capito nulla dei Pokémon, non è vero? Chiamarli “strumenti†e trattarli con odio non ti porterà  da nessuna parte. Con che coraggio ti consideri un allenatore? Provo vergogna della mia sconfitta e della tua pietà  nei miei confronti. Lotta con me e il mio Charizard, ti dimostrerò la potenza di un forte legame d'amiciziaâ€

Heat aveva una voglia matta di lottare e lo dimostrava sputando fuoco a destra e a manca per intimidire l'avversario. Il discorso del suo allenatore l'aveva galvanizzato e non vedeva l'ora di dar sfoggio della sua potenza.
L'altro ragazzo sorrise a testa bassa, terminando con lo scoppiare in una grossa e grassa risata. “Ma non senti quante idiozie sono uscite dalla tua bocca? Non ti rendi conto che questi sono solamente discorsi da bambini? Avrai pressapoco la mia età , dovresti essere più maturo e abbandonare il sogno di vincere le battaglie più dure grazie all'affetto tra un Pokémon e il suo allenatore. La vera forza non è questa. Ma cosa vuoi farci? Questo è quello che ci si aspetta dal figlio di Bill Wiring e nipote del Professor Oakâ€
Terminate queste parole il misterioso giovane scomparve dalla vista di Lucas. Il ragazzo era scosso e cadde a terra, appoggiandosi sulle ginocchia.
“Com'è possibile? Chi era quello, e come conosceva la verità  su mio nonno?†-pensò il ragazzo, con le lacrime che mentre scendevano, gli segnavano il volto.

 

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Giorno maledetto che ti ha portato via...

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Lucas

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Capitolo 46: “Due nuovi amici!â€

 

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Capitolo:

 

Heat e Spark si avvicinarono a Lucas con estrema cautela.

Le lacrime del loro allenatore erano per loro una visione di estrema tristezza, perché il legame che li univa era ormai saldo e profondo.

Il ragazzo, vedendo la reazione dei suo Pokémon si strofinò gli occhi con il braccio destro, poi li abbracciò entrambi.

Si assicurò che le condizioni del suo Jolteon fossero ottimali e che non presentasse ulteriori ferite. Lucas lo era, invece, a causa del potente impatto che aveva avuto il Veicolaforza di Slowking. Ancora non riusciva a capire chi o che cosa lo avesse potuto salvare da una morte certa.

Dopo aver riacquistato il senno sì rialzò in piedi, si sistemò quel poco che gli rimaneva dei suoi vestiti, e sistemò la sua tracolla sulla spalla sinistra, com'era solito fare.

“Cerchiamo di uscire di qui, e non pensiamoci più†-disse il ragazzo ai suoi Pokémon.

Heat vedeva che l'amico non era nel massimo delle sue condizioni, dato che zoppicava vistosamente con il ginocchio sinistro. Si avvicinò e con la premura necessaria a non arrecargli ulteriore dolore se lo caricò sulle spalle, avanzando a passo d'uomo lungo la caverna.

Ormai, Lucas aveva capito che quella in cui era entrato non si trattava assolutamente della Palestra Pokémon di Azalina, ma solamente di una grotta misteriosa nella quale era possibile reperire oggetti rari e di valore.

Continuava a pensare alle parole dell'allenatore che gli aveva inflitto una sonora sconfitta, il quale gli aveva comunicato di conoscere perfettamente il suo albero genealogico. Non aveva mai rivelato a nessuno il fatto di essere mio nipote.

Solamente Shon, in quanto suo amico d'infanzia, era a conoscenza della questione.

Inoltre la pietà  che aveva dimostrato nei suoi confronti, e il rifiuto a combattere contro Heat per il saldo legame che c'era tra i due aveva cambiato radicalmente il pensiero del ragazzo. Non vedeva l'ora di incontrare nuovamente quel giovane e sfidarlo ad una lotta leale e pulita.

La fiamma del suo Charizard, insieme al Flash di Spark, illuminava alla perfezione la caverna, dando la possibilità  al giovane di osservare la strada e cercare l'uscita. Il senso dell'orientamento del ragazzo non era proprio impeccabile, ma fortunatamente trovò la Fune di Fuga collegata direttamente all'uscita, che aveva piazzato lui stesso proprio per prevenire una situazione simile. Scese da Heat e afferrò saldamente la corda.

Lucas stava percorrendo la strada che indicava il filo, quando sia Heat che Spark cercarono di attirare la sua attenzione. I due Pokémon indicavano con insistenza una strana pieta a forma di corona, appoggiata sopra un sasso.

Si avvicinò, e dopo averla esaminata capì di cosa si trattava. Era una delle Rocce di Re che quel ragazzo stava cercando.

Aprì la tracolla e la ripose con cura al suo interno. Dopo aver ringraziato i suoi amici, ricominciò ad avanzare.

Passarono solamente una manciata di minuti prima che il trio riuscì finalmente a vedere nuovamente la luce del sole.

Era stata una mattinata impegnativa per il giovane, che dopo aver scaricato tutta l'adrenalina che aveva accumulato durante questa avventura perse i sensi.

Si risvegliò a casa di Franz, nel letto durante il quale aveva passato la notte precedente. La testa gli girava e il ginocchio sinistro gli doleva. Mise a fuoco le immagine che aveva davanti e riconobbe chiaramente Beck impegnata a giocare con Squirtle e Froslass. Appena la ragazza vide che l'amico era sveglio, si precipitò sul suo giaciglio.

“Non muoverti†-disse la giovane “Hai delle brutte ferite, devi riposareâ€

L'ultimo ricordo che aveva era l'uscita di quella grotta, con Spark e Heat al suo fianco.

“Dov..Dove sono loro?†-mormorò con un filo di voce.

“Per “loro†intendi i tuoi Pokémon? Sei fortunato. Se non fosse per loro saresti ancora davanti al Pozzo Slowpoke senza sensi. Stanno benissimo, stanno dormendo, visto che è notte fonda e io sono qui per accudirtiâ€

Lucas era sollevato. Era riuscito a ritornare dai suoi cari, e aveva anche salvato la pelle.

Beck si avvicinò ulteriormente all'amico e l'abbraccio. “Scusa...†-disse la ragazza “Sapevo che ti era successo qualcosa, ma non riuscivo più a trovare quella peste di Ame. Si era nascosta nella casa di Franz, non voleva più saperne di saltare fuoriâ€

Il ragazzo sorrise. Onestamente gli era passata per la testa l'ipotesi che lo Squirtle maltrattato potesse essere quello di Beck, ma dopo averlo visto sorridente e privo di ferite era molto più sollevato.

“Domani... Ti... Spiegherò... Tutto... Be... Yawn...â€

In men che non si dica si riaddormentò nuovamente.


Il giorno dopo, verso le 11 di mattina, Lucas tornò ad aprire gli occhi. Questa volta ad accudirlo c'erano proprio Heat e Spark, che non appena videro che stava bene gli si fiondarono addosso con energia.

Il ragazzo era contento della festa che gli avevano fatto i suoi due Pokémon, e decise di alzarsi dal letto per abbracciarli.

“Oh, vedo che ora stai meglio†-disse Franz entrando nella stanza sorridendo “Pensavamo che non ti svegliassi mai più, dato che dormi da quasi 24 oreâ€

Lucas ringraziò l'artigiano per il soccorso e le cure prestatogli e gli chiese dove si trovasse Beck.

“Beh, la tua amica è uscita di casa poco fa. Ha preso tutti i suoi bagagli, e ha detto di raggiungerla nella piazza di Azalina una volta ripresi i sensi. Non allontanarti troppo, questa volta, basta percorrere pochi metri dopo aver passato il mio giardinoâ€

“D'accordo, questa volta proverò a non cacciarmi nei guai†-rispose Lucas arrossento in viso.

“Ah, ragazzo. Dimenticavo. Ecco la nuova sfera del tuo Jolteon: è una Rapid Ball, adatta ai Pokémon veloci e scattanti con questoâ€

Franz si avvicinò e gli consegnò la Sfera. Era molto bella ed elegante, con sopra disegnata una saetta che rispecchiava in pieno l'essere di Spark. Richiamò entrambi i suoi Pokémon nelle loro casa e le sistemò alla cinta.

“Inoltre...†-disse il vecchio “Mi sono permesso di fabbricarti anche altri tipi di Balls. Ti affido una Level, un Esca e una Peso Ball. Rispettivamente per Pokémon di livello più basso dei tuoi, per quelli pescati e per quelli pesanti. Fanne buon uso, mi raccomandoâ€

Lucas sistemò le sfere nella sua tracolla. Aprendola vide la Roccia di Re che Heat e Spark avevano trovato nel Pozzo Slowpoke e un flashback della sua battaglia gli attraversò la mente. Osservò com'era vestito, e vide che indossava una tuta probabilmente appartenuta all'artigiano.

“Mi scusi... Dove posso trovare un negozio di vestiti? I miei sono andati distrutti nella battaglia...â€

Un ragazzo non troppo alto e con i capelli biondi comparve al fianco di Lucas.

“Un negozio di vestiti, dici? Ma dai, ti ci accompagno io!†-disse.

Il giovane non capiva chi fosse. Cercò lo sguardo di Franz con il proprio.

“Sì, giusto, voi non vi conoscete ancora. Lui è mio figlio Blake. Ha un negozio di Ghicocche proprio qui ad Azalina, ed è venuto a rifornirmi di materia prima per la creazione delle mie speciali sfereâ€

“Ah, molto piacere Blake! Io sono Lucas Wiring, vengo da Fucsiapoli, nella regione di Kanto†-si presentò il giovane.

“Si si, so benissimo chi sei. Abbiamo la televisione anche noi, qui a Johto. Ho visto la scorsa Lega Pokémon e devo ammettere che te la cavi benino come allenatore. Ma stiamo andando fuori discorso. Vieni con meâ€

Lucas salutò e ringraziò Franz per l'ospitalità . Il vecchio tornò a scusarsi per la vicenda della Sfera di Celebi e di Alfredo, ma il giovane lo rincuorò dicendo che Brock e gli altri avrebbero risolto tutto.


I due ragazzi uscirono dalla casa dell'artigiano e si diressero verso la piazza. Beck vide l'amico e lo raggiunse, seguita a ruota dalla piccola Ame che era ancora fuori dalla sua sfera.

“Oh, bene. Ci siamo ricongiunti†-sorrise Lucas, presentando Blake alla ragazza.

I tre camminarono per qualche metro, poi si fermarono dinnanzi ad un enorme negozio di vestiti che si affacciava su un parco, poco distante dalla Grotta Slowpoke.

“Eccoci arrivati†-disse Blake “Entriamo, il negozio è di un mio amico e vi farà  un ottimo prezzo su tutti i vostri acquistiâ€

Le commesse erano molto gentili ed educate. Aiutarono Lucas a scegliere una felpa bianca e azzurra, una maglietta blu chiaro, un paio di pantaloni beige e delle scarpe bianche.

Nel frattempo Beck era quasi impazzita in una specie di shopping convulsivo, e non riusciva a frenare la voglia di compare tutti i capi che gli capitavano dinnanzi agli occhi. La piccola Ame era visibilmente divertita nello svolgere questa attività .

Blake era andato a cercare l'amico, che era a capo del negozio. In realtà  l'attività  era dei suoi genitori, lui si occupava solamente della gestione. Erano una famiglia ricca, una delle più benestanti di tutta Johto. Avevano diversi possedimenti terrieri, compresi gli alberi da frutto che circondavano la casa di Franz, e che erano stati dati in concessione all'artigiano per produrre le sue speciali sfere.

Mentre Lucas e Beck stavano facendo la fila alla cassa, il ragazzo tornò assieme al giovane imprenditore.

Era molto simile a Lucas fisicamente. L'altezza era pressoché identica, e anche la corporatura ci assomigliava molto.

“Lui è Quarzo, il ragazzo di cui vi parlavo. Il negozio è suo†-esordì Blake.

Lucas e Beck si presentarono al giovane, stringendogli la mano.

“Lucas Wiring, eh? Finalmente ti conosco!†-disse Quarzo sorridendo “Ho tifato molto per te durante la scorsa Lega Pokémon. Hai salvato Kanto, quindi di riflesso anche Johto. Anche Maisy, la nipote di Franz, è tornata ad Azalina sana e salva, quindi ti regalo molto volentieri tutti i capi che stavate per acquistare!â€

All'udire simili parole, Beck impazzì, e saltò addosso a Quarzo abbracciandolo e saltellando gioiosamente.

“Ma tu sei il mio eroe! Grazie, grazie, grazie, grazie! Non potrò mai esprimerti tutti la mia riconoscenza!†-lo adulò la ragazza.

Quarzo era divertito dalla presenza dei due ragazzi, e li invitò a bere qualcosa ad un bar presente proprio davanti alla Palestra di Azalina. Lucas non era troppo contento della giornata di riposo che si stava concedendo, visto l'esito dello scontro che aveva sostenuto il giorno prima. Senza contare che Brock, Blaine e Misty stavano indagando faticosamente per ritrovare il Celebi di Alfredo e riportarlo a casa.

“Dimmi un po', Lucas...†-disse Quarzo interrompendo i pensieri del ragazzo “Cosa ti passa per la mente? Sembri così assente..â€

Il giovane strinse i pugni e abbassò lo sguardo. “Ecco... Io voglio migliorare sempre di più. Non voglio più perdere contro quel ragazzo...â€

“Ragazzo? Di quale ragazzo stai parlando?†-chiese Blake.

Beck era molto interessata allo sfogo dell'amico. Ancora non aveva saputo cosa gli fosse accaduto il giorno prima per ridurlo così.

Lucas raccontò di quanto gli fosse accaduto nel Pozzo Slowpoke. Descrisse minuziosamente la figura e la lotta che aveva avuto con quell'allenatore, curandosi anche dell'aspetto fisico dell'avversario.

Terminato il racconto, il comportamento di Blake e Quarzo era completamente diverso. Erano tesi, quasi spaventati dalle parole uscite dalla bocca del loro nuovo amico.

“Che succede? Ho detto qualcosa di sbagliato?â€

Blake guardò Lucas negli occhi. “Ti prego... Aiutaci...â€

Il ragazzo non capiva cosa stesse accadendo, e lo pregò di essere più chiaro.

Quarzo prese la parola, cercando di spiegare all'allenatore la situazione: “Quell'allenatore che hai incontrato... E' lui la causa della distruzione di Amarantopoli!â€

 

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Capitolo 47: “Una scintilla di determinazione!â€

 

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Capitolo:

 

Bar di Azalina

Le parole di Lucas avevano provocato una strana e inaspettata reazione sui due nuovi amici che avevano conosciuto lui e Beck. Addirittura si era scoperto che quel ragazzo aveva addirittura distrutto l’intera città  di Amarantopoli.
L’esploratrice era rimasta paralizzata da questa notizia: “Come? Amarantopoli è stata distrutta? Come sta Angelo?â€
Quarzo guardò Beck negli occhi, cercando di capire il legame tra il Capopalestra e la ragazza. “Non preoccuparti†–disse “Sta bene. E’ grazie a lui se la popolazione della città  è ancora salva. Li ha ospitati tutti nella sua palestra, mentre Riky mostrava la sua potenza a chi, sfortunatamente, si trovava nei paraggiâ€
Lucas fu molto colpito da quel nome. “Riky?†–chiese con curiosità  â€œE’ questo il nome di quell’allenatore?â€
“Esatto, è proprio lui†–gli rispose Blake “Devi sapere che, fino a poco tempo fa, io, lui, Quarzo e un quarto ragazzo eravamo grandi, grandissimi amici. Poi, qualche mese fa, il suo modo di parlare e di comportarsi è cambiato all’improvviso. Non sono servite a nulla le nostre parole, ha deciso di partire alla ricerca di oggetti e Pokémon rari, da rivendere alla malavita. Eravamo convinti che dopo la sconfitta di Team Rocket di tanti anni fa ci sarebbe stato un periodo di pace e tranquillità , e invece…â€
Lucas balzò in piedi, scaraventando a terra la sedia sulla quale stava seduto. “Ma certo! E’ il Team Clepto!†–urlò.
Tutti i presenti abbassarono lo sguardo, spaventati. Quazo fu il primo ad avere il coraggio di prendere la parola: “Vedi, Lucas… Pensavo lo sapessi, ma visto che non è così è ora di illuminarti.â€
Il ragazzo raccontò a mio nipote che il giorno prima del suo arrivo, erano passati per la serena Azalina alcuni tembri del Team Clepto, che cercavano informazioni riguardo ad un Pokémon Leggendario, che aveva sempre vissuto nelle vicinanze della città . Era una piccola creatura verde, di tipo Erba e Psico, che proteggeva il Bosco dei Lecci con i suoi poteri. Un brivido pervase Lucas e Beck. Anche il Team Clepto, che avevano scoperto essere tornato attivo, era sulle tracce di Celebi. Tantissimi pensieri passarono per la testa dei due ragazzi, come ad esempio il motivo per cui Alfredo aveva deciso di fregare in quel modo le persone che aveva deciso di difendere durante la Lega proprio da quel gruppo di cattivi.
“Scusate un secondo…†–disse Lucas dirigendosi all’interno di un Centro Pokémon situato a pochi metri dal bar.

 

Pensione Pokémon, Percorso 34

“Brock? Come ti senti? Tutto a posto?â€
Il Capopalestra di Plumbeopoli era steso a terra, con una mano sulla nuca e l’espressione confusa. Alzò il collo e vi guardò attorno per capire dove fosse. “Ma come? Dove sono Giovanni e Deoxys?†–chiese tramortito.
Renzo sorrise. “ “Ma come†lo dico io. Sono secoli che non ci si vede e non mi saluti nemmeno, vecchia roccia?â€
Brock si rialzò e riabbracciò l’amico, lasciando scorrere dai suoi stretti e bassi occhi un fiume di lacrime.
“Così va meglio†–commentò Renzo “Ora ti spiego come sono andate le cose. Inanzitutto devi ringraziare il mio Ditto e i Pokémon di Lucasâ€
Grow e Glide saltellavano contenti a fianco dell’allevatore, consapevoli di aver eseguito una missione di salvataggio degna di un Pokémon Ranger.
Spiegò che, grazie alla Trasformazione di Ditto, aveva fatto assumere al Pokémon le sembianze dell’amico, e grazie al Profumino di Bulbasaur era riuscito a far abbassare la guardia a Giovanni, stordendolo con l’aroma che fuoriusciva dal bulbo del seme. Erano riusciti a fare il cambio tra Brock e Ditto solamente grazie alle liane, ancora una volta di Grow, utilizzate come una specie di carrucola.
Glide aveva poi fatto il resto, attaccandosi alle spalle di “Brock†e utilizzando Protezione, stando ben attento a non farsi vedere. Anche Ditto aveva recitato la sua parte alla perfezione, fingendo di essere stordito dal potente attacco.
Brock era esterrefatto dalle doti di stratega di Renzo. Ricordava un ragazzo molto più bonaccione, e non pensava che nei momenti di difficoltà  sarebbe stato in grado di attuare un piano così ben congegnato, che gli aveva di fatto salvato la vita. “Non so cosa dire, Renzo… Non posso fare altro che ringraziarti profondamente… Se sono vivo lo devo solo a teâ€
Il ragazzo sorrise nuovamente. “Dovevo provare i Pokémon di Lucas. Ho capito che durante le difficoltà  questi due sono in grado di tirare fuori il meglio di loro, quindi tutto di guadagnato. Devo solo capire come fargli eseguire gli ordini anche nelle battaglie ordinarie.â€
Gli occhi dei due, però, erano improvvisamente cambiati. Nei loro sguardi si intravedeva una scintilla di competitività  che non avevano mai avuto, forse perché il loro allenatore non lì aveva mai utilizzati per battaglie vere e proprie. Ora sembravano motivati, e pieni di voglia di vincere, lottare e faticare, per dimostrare a Lucas che erano degni di essere allenati da lui.
“Renzo, la situazione è comunque delicatissima. Il Team Clepto è più forte che mai, non abbiamo idea di quale sia il loro nuovo obiettivo. Ma so per certo che ci sono quattro nuovi…â€
“Quattro nuovi Generali, solo nella regione di Johto, giusto?†–disse Renzo completando la frase “Inoltre il loro obiettivo è quella favolosa scoperta che avete fatto tu, Ivy, e gli altri sull’Isola di Valencia tantissimo tempo fa. Sbaglio di nuovo?â€
Brock era rimasto senza parole. Chiese all’amico se era a conoscenza di quelle cose perché aveva udito il suo discorso con Giovanni. Renzo annuì: “Sì, Brock, ho sentito alla perfezione il vostro dialogo, ma erano cose che sapevo già . E ti dirò di più… Sono a conoscenza di cose ben più grandi. Celebi è in pericolo.â€
Il Capopalestra non ci capiva più niente. Il suo amico era cambiato tantissimo, in solamente qualche anno. Non lo riconosceva più. “Renzo…†–bisbigliò “Che succede?â€
L’allevatore si guardò intorno, assicurandosi di non essere osservato da nessuno, neanche nei dintorni della sua Pensione. “Vedi, Brock… Dobbiamo salvare Ivy al più presto… E’ ora che tu sappia alcune cosâ€
Il discorso del ragazzo venne interrotto da un lampo di luce che emanò lo schermo del suo pc. Sul monitor era comparsa la faccia di Lucas, che attendeva con ansia la risposta dell’altro lato del computer. Grow e Glide, alla vista del loro allenatore, impazzirono di gioia.
Renzo si avvicinò e accettò la videochiamata. “Lucas, ciao. Dimmi pureâ€
Il giovane allenatore iniziò a strillare: “Renzo! Devi inviarmi immediatamente i miei Pokémon: devo iniziare un duro allenamento e diventare il più forte!â€
L’allevatore era contentissimo di aver udito tali parole. “Così si parla, ragazzo! Arrivano subito!†–disse il giovane, facendoli rientrare nelle sfere che Lucas aveva appena inviato tramite pc.
“Fantastico! Sono arrivati, Renzo. Grazie mille!†–esultò il ragazzo mentre lanciava le Balls per liberare i suoi due alleati, che appena lo videro gli saltarono addosso.
“Lucas, aspetta un secondo†–cercò di trattenerlo l’allevatore “Ho ancora qualcosa da dartiâ€
Il giovane allenatore ricevette uno strano congegno attraverso il pc, comprendenti sei piccole fasce elastiche.
“Quello è un Condividi Esperienza, amico. Applicalo a tutti i tuoi Pokémon, e tutta l’esperienza derivata dalle lotte ricadrà  sul tuo intero teamâ€
Il ragazzo lasciò uscire dalle sfere anche Heat e Spark, applicando a tutta la sua squadra le fasce elastiche del regalo di Renzo. Ringraziò l’amico e spense il pc.
Brock aveva osservato la scena in disparte, ma era compiaciuto dai progressi anche solo psicologici che mio nipote aveva compiuto rispetto al loro primo incontro. “Ma dimmi, Renzo… Cosa stavi dicendo prima? Chi sei in realtà ?â€
L’allevatore mise una mano sulla spalla del Capopalestra. “Brock, promettimi che non dirai nulla di quello che sto per dirti. Questa è roba che scotta…â€

Bar di Azalina, di nuovo

“Che strano comportamento che ha avuto Lucas. Hai idea di cosa stia facendo, Beck?†–chiese Blake.
La ragazza osservava con gioia il Centro Pokémon. “Sì, un’idea ce l’ho†–mormorò contenta.
Improvvisamente le porte dell’ospedale si spalancarono, facendo intravedere il ragazzo accompagnato dalla sua intera squadra, che lo seguiva con determinazione e fierezza.
Tutti e cinque erano molto concentrati, e avevano la faccia seria che non lasciava scappare nemmeno un sorriso.
“E’ arrivato il momento di diventare il migliore†–disse il ragazzo al resto del gruppo “Vado a conquistare la medaglia di Raffaello, così potremo continuare il nostro viaggioâ€

 

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Capitolo 48: “La forza che è dentro di noiâ€

 

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Capitolo:

 

Lucas era entusiasta di aver ancora al suo fianco Grow e Glide. La sconfitta contro Riky friggeva ancora, ma gli aveva fatto aprire gli occhi sul suo grado di preparazione da quanto era giunto a Johto.
Spark, da solo, non poteva fare molto, mentre Heat non aveva avuto occasione di dimostrare le sue qualità  se non contro Chiara. Il ragazzo chiese a Blake e Quarzo se avessero voluto assistere alla sua sfida contro Raffaello, ma i due rifiutarono cortesemente per tornare al lavoro. Rimanevano ancora lui e Beck, insieme ai loro Pokémon. Lucas li richiamò tutti nella sfera, ad eccezione di Glide che era ancora spaventato dagli spazi chiusi, e che si accomodò sulla spalla del ragazzo come suo solito. La giovane, invece, continuava a tenere la sua piccola Ame tra le sue braccia, come a volerla difendere.
I due amici fecero solo pochi passi prima di ritrovarsi dinnanzi alla vera Palestra di Azalina. Non ebbero nemmeno un secondo di esitazione, ed entrarono immediatamente alla ricerca di Raffaello.
Sembrava di essere tornati nuovamente nel Bosco di Lecci. Alberi fitti e pieni di foglie ricoprivano l’intera costruzione, mentre diversi Pokémon Coleottero come Spinarak e Weedle strisciavano beati.
Beck non era troppo turbata dalla loro presenza, mentre, incredibilmente, era Lucas ad essere quasi schifato dalla presenza di creature piccole e coperte da esoscheletro.
Improvvisamente un ragazzo balzò fuori da un albero, ritrovandosi in pochissimi secondi dinnanzi ai due allenatori. Lucas si avvicinò con cautela, chiedendo se si trattasse del Capopalestra della città .
Il giovane, che aveva un completo verde e i capelli viola, si presentò come Raffaello.
“Perfetto, sapessi quanto tempo è che vago per Azalina alla ricerca di una sfida contro di te†–sorrise Lucas, presentandosi. L’allenatore si sistemò il caschetto violaceo, rispondendo: “Non rifiuto mai una lotta in Palestra. La situazione di Johto non è delle migliori, ma devo svolgere il mio lavoroâ€
Sia Lucas che Beck rimasero allibiti dalle parole del ragazzo. Sembrava che tutti, in quella Regione, fossero a conoscenza della presenza del Team Clepto. Il ragazzo decise di sorvolare, e schierò subito Jolteon come primo sfidante in Palestra.
Raffaello non perse tempo. Lanciò una sfera dalla quale uscì un Forretress dalla corazza luccicante.
Mio nipote, aveva quasi sempre adottato una strategia meramente offensiva, e anche questa volta non si fece scrupoli ad ordinare a Spark di attaccare con un Fulmine.
Il Capopalestra, invece, preferiva una tattica di attesa all’inizio della partita, per scatenarsi nel finale, e chiese al suo Coleottero di riempire di Levitoroccia l’intera palestra. Lucas non aveva mai affrontato un attacco simile dal vivo, quindi diede poca importanza alla mossa dell’avversario, che aveva resistito alla grande grazie al suo Vigore. Sapeva che un altro colpo avrebbe permesso a Spark di mandare al tappeto Forretress e ordinò di colpire con un secondo Fulmine. Incredibilmente, l’avversario fu più veloce e provocò una potentissima Esplosione, che coinvolse il Pokémon Elettrico di Lucas, sconfiggendolo.
“Una tattica kamikaze, che Forretress svolge alla perfezione†–disse Raffaello, compiaciuto della sua strategia. Lucas non credeva ai suoi occhi. Un Capopalestra aveva chiesto al suo Pokémon di sacrificarsi per sconfiggere Jolteon. L’Esplosione era potentissima, e Forretress era piuttosto grave, ma ancora non si capacitava di come avesse potuto attaccare per primo, essendo Spark molto più veloce.
Il giovane voleva vederci chiaro. Estrasse il suo smartphone e fece una rapida ricerca sui vari set del Pokémon Acciaio, trovando una risposta alla sua domanda. Trovò un topic interessante, in cui si faceva riferimento ad una bacca, di nome Baccacrela, che permette al Pokémon che la tiene di attaccare per primo quando i suoi Punti Salute sono al di sotto del 25%.
Lucas aveva capito che davanti a lui non c’era un novellino, ma un abile stratega che pur di non consegnare la propria medaglia era disposto a tutto. Il livello dei Capopalestra di Johto era nettamente più alto rispetto a quelli che aveva affrontato a Kanto. Improvvisamente Gligar emise un suono. Era chiaro che il Condivisore Esperienza funzionava, e che il Pokémon fosse salito di livello con la sconfitta di Forretress.
Il ragazzo non si perse d’animo. Si voltò verso Glide e gli chiese se era disposto a lottare per la conquista della medaglia. Il Pipistrello annuì, facendo intravedere ancora una volta quella scintilla competitiva che aveva guadagnato durante il salvataggio di Brock. Scese dalla spalla del suo Allenatore e planò in campo.
Raffaello, dal canto suo, scelse di richiedere l’aiuto di un Pokémon che Lucas conosceva molto bene: Scizor.
Il ragazzo sapeva benissimo che lo scontro si faceva duro e difficile, ma aveva fiducia nelle potenzialità  di Gligar, nonostante fosse la sua prima lotta impegnativa.
Scizor danzava attorno a Glide, come se volesse intimidirlo. Lucas aveva imparato a stare attento a tutto quello che succedeva davanti a lui, e sapeva che il Pokémon Acciaio stava usando Danzaspada.
Lucas chiese al suo alleato di avvicinarsi all’avversario e scippargli lo strumento che teneva legato al collo.
Erano Avanzi, oggetto che permette a chi lo possiede di ripristinare gradualmente la sua salute.
Non solo, perché dopo averglielo sottratto con Privazione, Gligar se ne impossessò.
Il Pokémon Coleottero non aveva subito gravi danni, e continuò a Danzare senza dare troppo peso alla questione. Lucas capì che era inutile continuare ad utilizzare Glide in questa sfida e, saggiamente, lo ritirò in favore di Charizard.
Raffaello si aspettava una mossa simile. Aveva cosparso la Palestra di Rocce proprio in previsione di un Pokémon di tipo Fuoco o di tipo Volante. Uno con il doppio tipo era un sogno.
Incredibilmente Heat uscì dalla sfera senza subire danni. Raffaello era esterrefatto.
Il ragazzo sorrise. “Ho controllato. Levitoroccia avrebbe dato un taglio alle mie possibilità  di vittoria, per questo ho deciso di utilizzare Gligar. Con il suo Scacciabruma ha tolto di mezzo ogni Roccia presente in campo. Heat è salvo.â€
Il Capopalestra era colpito dalla previsione del ragazzo. Non si era nemmeno accorto dell’attacco di Gligar.
Sapeva che Charizard era un avversario temibile, quindi doveva superare la velocità  del Pokémon Fiamma.
Lucas implorò Heat di sfoderare uno dei Lanciafiamme più potenti della loro carriera, e la lucertola eseguì.
Scizor venne colpito e mandato al tappeto, ma provocò seri danni a Charizard con Pugnoscarica.
Raffaello era convinto che quei danni sarebbero stati decisivi per la sconfitta di Lucas, ma la determinazione del duo Lucas-Heat era palpabile.
Il giovane avversario di mio nipote non voleva demordere, e lanciò la sua terza e ultima sfera.
Era stato scelto Heracross. Lucas, alla vista di quel Pokémon rabbrividì, a causa della sua fobia per gli scarafaggi. Il ragazzo non proferiva parola. Heracross era pronto ad attaccare Heat con Breccia, ma il drago rimaneva fermo in attesa dell’ordine del suo Allenatore.
Il Coleotterò colpì violentemente Heat, arrecandogli danni seri. Beck gridò a Lucas di riprendersi, perché continuando così avrebbe perso la battaglia. Il ragazzo si disincantò improvvisamente, e davanti agli occhi si trovò Heat che continuava ad essere preso ripetutamente a pugni in faccia.
“Heat, usa Attacco D’Ala!†–ordinò Lucas, sperando che il suo amico fosse ancora in grado di lottare.
Charizard spalancò le sue possenti ali, scaraventando Heracross lontano. La lotta però non era ancora finita.

Il Pokémon di Lucas, tra l'altro, si riprese con vigore dai danni provocati dai due nemici grazie agli Avanzi che Glide aveva lasciato cadere sul campo, e che il mostro Fiamma aveva raccolto e utilizzato.
Raffaello rise improvvisamente. Mio nipote non capiva il motivo per cui il Capopalestra era tanto divertito dinnanzi ad una situazione simile. Charizard era in netto vantaggio.
“Heracross… Usa l’arma segreta…†–mormorò il giovane.
Il Pokémon fece un cenno d’intesa al suo Allenatore, poi si voltò verso Heat e gli scagliò addosso una Roccia enorme, che sradicò dal terreno. Poi una seconda. Una terza. E così via, fino ad arrivare a cinque.
Heat era al tappeto e Lucas senza parole. Aveva visto chiaramente Heracross cambiare forma durante l’attacco. Al Pokémon Coleottero era comparso uno strano naso, mentre il corno e le braccia erano cambiate, diventando più tozze. Il ragazzo credeva di aver avuto una visione, dato che sapeva benissimo che Heracross non possedeva un’Evoluzione. Inoltre era già  tornato alla normalità . Beck osservava la scena senza proferire una sola parola e mordendosi le labbra.
Il giovane cadde in ginocchio. “E’ impossibile. Cosa gli è successo? E’ solo la mia fobia? Tutto questo è reale?†Passarono una decina di secondi. Nella sua mente si susseguirono tante immagini. 
L’evoluzione di Charmeleon contro Blaine, il quale gli aveva detto di essere un debole.

La sconfitta ripetuta contro Sabrina.

La delusione di essere battuto da Giovanni durante la Lega Pokémon.

L’incontro perso con Riky nella Grotta Slowpoke.

Lucas strinse i pugni, con rabbia.

Improvvisamente, poi, gli venne in mente il forte sisma di Aranciopoli, compresa la faccia di Savino che aveva ordinato a Golem di usare Terremoto e al suo seguente ordine al suo Golem di imitare l’avversario. Un secondo. Un solo secondo e si ritrovò all’aperto, con al suo fianco Rullo, Benji, Nora, Savino e i due Pokémon. Mancava qualcuno. Shon.
La faccia sorridente dell’amico gli comparve davanti. Era chiaramente il suo esame.
“Mi spiace, Lucas. Volevo parlare con voi in privato della situazione… Sappiamo di quanto successo e purtroppo Shon verrà  squalificato e non riceverà  il patentino…†Erano le parole dell’infermiera Joy.
Gli erano impresse nella memoria. La faccia sorridente di Shon era ancora lì, lo fissava. Poi una crepa.
Il viso dell’amico andò in mille pezzi. Tornò alla normalità .
Heat lo fissava con occhi pieni di vergogna per la sconfitta. Il ragazzo si avvinò e lo abbracciò.
“Hai fatto del tuo meglio†–gli sussurrò “Hanno utilizzato una mossa particolare. Cercheremo di capirne di più dopo averli sconfittiâ€
Charizard rientrò nella sfera senza fare storie. Lucas tornò alla sua postazione, si voltò e vide Glide caricato a mille. “Te la senti di farmi vincere la Medaglia?†–gli disse Lucas sorridendo.
Gligar battè un pugno sul suo piccolo petto, come se volesse mettere in risalto la sua forma fisica.
“E sia. Sconfiggiamo quello strano Heracrossâ€

 

Composizione Squadra:

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charizard.gifjolteon.gifbulbasaur.gifgligar.gif

 

 

comp_beck_by_lucaswiring-d7difd2.png

 

umbreon.giffroslass.gifgengar.gifsquirtle.gif

 

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14/04/2012: 

Giorno maledetto che ti ha portato via...

Ciao "Shon", buon week-end.
 

Lucas

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