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Junichi Masuda svela dettagli, curiosità  e aneddoti su Pokémon X e Pokémon Y! ~ Versione Estesa


Beckill

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Con l’uscita in contemporanea mondiale degli ultimi titoli di casa Game Freak, Pokémon X e Pokémon Y, migliaia di appassionati, vecchi e nuovi, hanno ritrovato il piacere di prendere in mano una console portatile e partire alla scoperta di un nuovo mondo.

 

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freccia.gif Si tratta proprio di un mondo, tutto nuovo e pronto da scoprire, quello che Game Freak ci ha regalato con i nuovissimi titoli Pokémon per Nintendo 3DS!

Ambientati in una regione del tutto nuova, Kalos, i due giochi hanno dato il via ad una vera e propria Poké-mania, riportata in vita anche grazie alle recentissime tecnologie 3D e alla grafica del tutto rinnovata.
Ma quanta strada hanno fatto i nostri mostriciattoli tascabili preferiti?

Nel corso degli anni i Pokémon hanno conquistato generazioni di gamers, grandi e piccini, affascinati dalla meccanica di gioco, basata sull’amicizia, sullo spirito collezionistico e, perché no, anche su una sana competitività , oltre che il fascino di una Regione intera tutta da esplorare, brulicante di ogni genere di creatura affascinante e piena di ogni genere di misteri e sfide che non aspettano altri che te!

La grande e stupenda Regione di Kalos non è ovviamente da meno, con i suoi innumerevoli misteri, retroscena, curiosità , personaggi (amici e nemici) e ovviamente nuovi Pokémon, nascosti in ogni dove!
Per rispondere ad alcune delle domande che più dilagano tra tutti gli allenatori Pokémon in giro per il mondo, il sito Game Informer ha pubblicato negli scorsi mesi un’intervista rilasciata dall’ormai amatissimo Junichi Masuda, figura di spicco della software house Game Freak e famoso regista e compositore per i videogiochi Pokémon.

Di seguito verranno esposti tutti gli argomenti trattati in quest'intervista, ma è comunque possibile consultare il testo originale sul sito GameInformer o la versione ridotta dell'intervista qui.

 

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I punti toccati dall’intervista sono stati molti e molto vari, ma un ottimo punto di partenza è stato offerto dai progressi che i Pokémon hanno raggiunto nel loro cammino iniziato in quel lontano 27 febbraio 1996.
 
freccia.gif La novità  assoluta portata dai due titoli è sicuramente la grafica del gioco, del tutto migliorata e potenziata dalle possibilità  che la piattaforma di gioco Nintendo 3DS è in grado di offrire.
 
In alcuni punti del videogioco, infatti, la prospettiva viene modificata, passando dalla tradizionale ripresa dall’alto ad una prospettiva quasi in prima persona. Ciò porterebbe a pensare ad un futuro cambio totale della prospettiva, ma Masuda conferma il fatto che la ripresa verticale è ormai un marchio di fabbrica del brand, particolarmente utile per orientarsi nel mondo Pokémon, offrendo così la possibilità  di vedere chiaramente la via più corta attraverso un tratto erboso o sapere dove passare per essere visti e sfidati da un altro allenatore. Una funzione dunque molto pratica per il gameplay, ma che sacrifica, anche se in modo esiguo, l’estetica.
 
Con l’avvento della grafica 3D, molti appassionati hanno dovuto dire addio agli sprites in due dimensioni. Il passaggio da sprites a modelli tridimensionali è sicuramente un’altra delle novità  più interessanti dei due nuovi giochi.
Vedere i nostri Pokémon in azione,  rappresentati in modo sempre più vicino alla realtà , ha decisamente cambiato il nostro modo di vedere le lotte Pokémon, ora più realistiche che mai. Il risultato è davvero ottimo, nonostante qualche problema dato da alcuni mostriciattoli, come MegaGengar, che hanno azioni particolari o colorazioni e movimenti peculiari, quindi più complicati da trasporre in un modello 3D.
 
freccia.gif Un mondo sempre in evoluzione ma che comunque ama mantenere alcuni tratti tipici, come la ormai onnispresente zona circolare posta al di sotto dei nostri Pokèmon in lotta; questa caratteristica, esattamente come la prospettiva tradizionale, mantiene una funzione pratica più che estetica; malgrado sia una problematica in più per gli sviluppatori, la sua funzione è fondamentale, poiché permette loro di esprimere e delineare lo spazio virtuale nel quale il Pokémon esiste e si muove.
 
 
 
freccia.gif Nonostante le molte occasioni in cui il 3D viene impiegato nel corso della trama,  la visuale, per la maggior parte del tempo, resta in modalità  a due dimensioni. Si tratta forse di limiti tecnici? Ed è forse una coincidenza il fatto che i due titoli siano usciti in contemporanea con la più giovane delle console Nintendo, il Nintendo 2DS? Si potrebbe anche pensare che sia solo un metodo per ridurre i rischi di danni alla vista dei giocatori più giovani.
Masuda chiarisce anche questo punto, rispondendo che la particolarità  della grafica stereoscopica propria del Nintendo 3DS riesce a ricreare un ambiente in tre dimensioni senza l’ausilio di occhialini, come invece accade al cinema. Si può quindi agevolmente passare da scene in due dimensioni a scene completamente tridimensionali. Sfruttando questa possibilità  grafica della console Nintendo 3DS, il gameplay di Pokémon X e Pokémon Y è stato implementato con suggestive scene completamente in 3D, un espediente molto utile e utilizzato soprattutto per sottolineare o dare ancor più significato ad un particolare passaggio o rendere ancora più coinvolgente e suggestivo un ambiente o un avvenimento, come per esempio le lotte Pokémon.
 
 
freccia.gif Ma arriviamo ora ad una delle novità  più travolgenti che Pokémon X e Pokémon Y hanno portato nel mondo Pokémon. Si, sto parlando proprio delle megaevoluzioni!
Da questo nuovo tipo di evoluzione è scaturita una vera e propria rivoluzione nel modo di lottare nel grande universo del battling competitivo.

 

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Con l’introduzione delle megaevoluzioni, infatti, si sono moltiplicate le possibili combinazioni di Pokémon, mosse e strategie che ogni allenatore avrà  la possibilità  di affrontare.
Malgrado questo, la megaevoluzione può rappresentare un grande svantaggio per chi partecipa a gare competitive.
La MegaPietra necessaria ad attivare la potente megaevoluzione, infatti, occupa un prezioso spazio, solitamente destinato a strumenti molto più utili nelle battaglie competitive.
Come si comporteranno ora i giocatori più esperti? Sfrutteranno questa novità  o resteranno fedeli ai cari e vecchi strumenti?
Non ci resta che stare a guardare, approfittando dei Campionati Mondiali Pokémon 2014, che quest’anno avranno luogo nella città  di Washington D.C., dove potremo vedere dei veri campioni alle prese con i loro team Pokémon, megaevoluti o meno.
Da ciò, aggiunge Masuda, dipenderà  il destino delle megaevoluzioni. Non è ancora stata presa, infatti, una decisione definitiva riguardo alla permanenza dei MegaPokémon all’interno di futuri titoli Pokémon.
 
freccia.gif Nonostante il fatto che nel mondo del battling competitivo non abbiano avuto finora molto successo, le megaevoluzioni hanno però il dono di rendere tutto più divertente e imprevedibile, accendendo nei giocatori il desiderio di collezionarle tutte. É proprio al divertimento che gli sviluppatori di Pokémon X e Pokémon Y hanno pensato nella creazione di nuovi strumenti e nella modifica di altrettante funzioni ormai onnipresenti nel format.
Una delle modifiche che ha creato più discussioni e perplessità  è sicuramente quella che è stata applicata allo strumento Condivisore d’Esperienza. Molti giocatori, soprattutto quelli più affezionati, hanno espresso il loro disappunto riguardo alla troppa facilità  con cui si possono allenare i Pokémon grazie all’azione di questo strumento. In realtà  l’obbiettivo da sempre perseguito dai creatori dei nostri videogiochi preferiti, è quello di dare la possibilità  a tutti di divertirsi, ognuno a modo suo. Kalos è piena di creature misteriose, tutte da scoprire e collezionare ed è proprio per dare la possibilità  a tutti di crescere e allevare quanti più Pokémon possibile che il Condivisore è stato modificato, rendendo più veloce l’allenamento dei nostri Pokémon. Junichi Masuda, infine, ricorda che il dispositivo è disattivabile in ogni momento nel caso si voglia allenare la propria squadra Pokémon nel modo più tradizionale.
 
freccia.gif Pokémon X e Pokémon Y si confermano così come alcuni dei titoli più ricchi mai prodotti in termini di meccaniche e innovazioni di gioco.
Ma quando è iniziata la vita di questi due fantastici giochi?
Il viaggio comincia nel giugno 2010, ancora prima che Pokémon Nero e Pokémon Bianco vengano rilasciati al pubblico, quando le prime idee cominciano a farsi strada nelle menti di casa Game Freak. Ci vorranno altri 3 anni per terminarne lo sviluppo, più altri diversi mesi per completare il lavoro di localizzazione. Tutto ciò ha contribuito alla creazione di un grande progetto, a cui hanno preso parte più di 500 persone, risultando infine nei titoli più attesi del 2013.

 

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freccia.gif É così che, il 12 ottobre 2013, Pokémon X e Pokémon Y approdano in contemporanea globale sul mercato mondiale e dunque nelle nostre mani.
Giocando si ha da subito l’impressione che la trama del gioco proceda rapidamente: riceviamo il nostro primo Pokémon e otteniamo la nostra prima medaglia ancora prima di aver avuto la possibilità  di incontrare lo studioso più famoso di tutta Kalos, il giovane Professor Platan
 



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freccia.gif Uno dei traguardi è sempre stato quello di creare un videogioco che attirasse facilmente nuovi giocatori ma che, allo stesso tempo, risultasse divertente per chi ormai è un appassionato del marchio. Tutto vuole adattarsi allo stile di vita frenetico che i giovani al giorno d’oggi sono costretti a seguire, dando origine ad un’impostazione molto più moderna. A partire dalla consegna del Pokémon iniziale da parte di un gruppo di amici appena conosciuti, alla giovane età  del Professore della regione, si nota una volontà  di riflettere i tempi moderni. Un esempio sono le relazioni tra insegnante e studente, oggi molto più amichevoli e strette rispetto a quanto accadeva in passato, il tutto ripreso e ridisegnato nel rapporto che Platan intrattiene con il giocatore e gli amici che partiranno insieme a lui.

 

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freccia.gif A differenza dei molti titoli che li hanno preceduti, Pokémon X e Pokémon Y hanno offerto una caratterizzazione dei  personaggi mai vista prima in un titolo Pokémon.
La volontà  di offrire uno spunto di riflessione ai propri giocatori diventa sempre più evidente mano a mano che si prosegue nella storia, incontrando e imparando a conoscere tutti gli allenatori, persone normali, studiosi, amici e nemici. A partire dal nostro folto gruppo di compagni, passando per il misterioso Elisio e il suo Team Flare o il gigante AZ, si impara a guadagnare esperienza da ogni più piccolo incontro.
 
A partire dal gruppo di amici che si appresta a partire, formato dal giocatore, Serena o Calem, Shana, Tierno e Trovato, si può subito notare come ognuno di loro abbia un sua personalità , una sua distinta passione e un proprio modo di affrontare il viaggio che gli si presenta davanti.
Un personaggio in particolare ha espresso dei sentimenti quasi mai affrontati nel mondo Pokémon, ovvero l’amore. D’altronde, Kalos è ispirata alla Francia e Parigi, città  dell’amore ed è proprio per questo che Masuda e il suo team hanno voluto implementare anche un po’ di sano romanticismo nella storyline, racchiudendolo nel personaggio della giovane Shana e del rapporto che stringe col giocatore. Emblematica è la scena dei fuochi d’artificio che i due condividono e che vogliono esprimere romanticismo, nel caso il giocatore fosse un ragazzo, o una profonda amicizia, nel caso a giocare fosse una ragazza.
Un altro esempio si può trovare quando ci si appresta ad attraversare per la prima volta Bosco Novartopoli, sarà  proprio Shana a restare con il giocatore, seguondolo ed assistendolo, curando i suoi Pokémon ogniqualvolta ne abbia bisogno.
Tutto ciò vuole definire il fatto che Shana e il giocatore stringano un rapporto sempre più stretto, mano a mano che si avanza nella storia, passando da conoscenti ad amici, per poi diventare amici molto stretti.
Masuda inoltre non nega il fatto che in futuro potrebbero inserire altri elementi di questo tipo nella trama, sempre che riesca a trovare un modo carino e divertente per farlo! In ogni caso, non si vedranno mai trame con la presenza prevalente di questo tipo di elementi, perché significherebbe distrarre troppo il giocatore da quello che è il vero scopo del gioco, collezionare e catturare Pokémon!

 

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freccia.gif Tra i personaggi più particolari e decisamente più eccentrici di tutta Kalos, possiamo senza dubbio trovare lo strambo Team Flare. A differenza di altri team che l’hanno preceduto, come per esempio il Team Plasma, il Team Flare si distingue per la sua personalità  scoppiettante e impacciata, il che li rende più simpatici rispetto ai loro colleghi di Unima. Ciò che però accomuna questi due team è un forte ideale che li unisce e li lega a colui che li guida verso la realizzazione del loro obbiettivo. L’uomo che ci ritroveremo ad affrontare per evitare la distruzione totale e fermare una volta per tutte il Team Flare è lo scienziato ed inventore Elisio. Il Professor Platan ci presenta questo personaggio durante le fasi iniziali del nostro viaggio, descrivendolo come uno stimato studioso e ricercatore. Col tempo, però, impareremo a conoscere Elisio per quello che è, ovvero una persona rimasta talmente affascinata dallo strano macchinario di AZ che ne farà  una vera e propria ossessione e che, se non fermata in tempo, avrebbe portato alla distruzione. È chiara dunque la forte volontà  di trasmettere al giocatore, attraverso la figura di Elisio, quanto l’ossessione possa trasformarsi in qualcosa di terrificante.

 

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Masuda stesso afferma che l’ispirazione per questo team antagonista è nata proprio dalla figura di AZ. Il personaggio più misterioso di tutta la regione, il gigante che vaga da 3000 anni per Kalos in cerca di qualcosa di ignoto.
La storia di AZ comincia 3000 anni prima, durante una guerra violenta e sanguinosa, aprendo la scena ad uno dei temi più profondi che Pokémon X e Pokémon Y vogliono far affrontare al giocatore.
Junichi Masuda è stato molto diretto da questo punto di vista, spiegando che questo tema è nato da un forte desiderio: far sparire dal mondo le guerre e il terrorismo.
Affrontando un tema delicato come la guerra, si vuole spingere il giocatore a pensare alla guerra stessa, cercando di comunicare quello che è uno dei messaggi fondamentali che i due titoli vogliono trasmettere: “non lasciare che sia solo degli altri la responsabilità  di cambiare le cose, devi essere tu il primo a mettersi in giocoâ€.

 

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freccia.gif Attraverso questo delicato tema si mette in moto tutta la trama dei due titoli. La guerra fu uno scontro fra due grandi nazioni, nel quale i Pokémon venivano sfruttati come meri strumenti. Più il conflitto si protraeva, più Pokémon venivano catturati e sfruttati e il numero delle vittime continuava a salire. Cominciava a diffondersi sempre più la credenza che per vincere servissero Pokémon con poteri più potenti, sempre più potenti.
AZ amava molto il suo Pokémon, donatogli dalla madre ormai morta, ma i due furono divisi con la violenza e Floette venne portata via da alcuni soldati, finendo per essere solo un altra di quelle tante vittime sacrificali. Fu per questo motivo che AZ, distrutto dal dolore, cominciò a lavorare alla sua macchina, ignaro delle conseguenze che tutto ciò avrebbe portato in un lontano futuro, 3000 anni dopo.
 



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AZ dunque usò la macchina per riportare in vita la sua amata Floette, donandole un’esistenza eterna ma rimanendone influenzato lui stesso durante il procedimento, trasformandosi così in un gigante e restando in vita per più di 3000 anni. A differenza di Floette però, lui continuava ad invecchiare.
Vivere così a lungo è stato positivo per AZ? Utilizzare quella macchina per donare al suo Pokémon la vita eterna è stata una cosa positiva?
Questi sono solo due dei concetti che Masuda ha voluto esprimere, oltre alla differenza che sussiste tra gli incontri e le separazioni che noi affrontiamo nel corso della nostra vita paragonate a quelle che AZ ha dovuto affrontare durante i suoi 3000 anni di vita.
Il tema che decisamente spicca su tutti quanti è e sempre rimarrà  il profondo concetto del legame formato tra Pokémon ed esseri umani.
 
freccia.gif Da questo passato nasce la moderna regione di Kalos, ricca di storia e monumenti, oltre che misteri di ogni tipo. Tutto in questa regione ha un’aria affascinante e un’atmosfera quasi fatata. È proprio qui infatti che ha origine il tipo Folletto, oltre che una schiera di Pokémon del tutto nuovi.
Come accade in ogni generazione, anche la sesta ha dato il via ad una grande mania e molti dei suoi Pokémon hanno acceso dei veri e propri dibattiti.

freccia.gif Chi non si è mai chiesto che cosa voglia rappresentare il piccolo Pokémon Acciaio/Folletto Klefki?
In effetti Klefki è uno dei Pokémon più strettamente legati alla storia di Kalos. Il Pokémon Portachiavi fu infatti ideato da uno dei graphic designers del team che partecipò alla creazione di Pokémon X e Pokémon Y, la signora Ibe. Kalos è una regione ricca di storia, come già  spiegato in precedenza, e non è raro imbattersi in antichi manieri o vecchi edifici abbandonati. Klefki è stato fortemente ispirato dal desiderio di voler esprimere questo sapore antico attraverso il semplice design di una chiave, una chiave che potesse aprire una porta antica e segreta.
 
Un'altra creatura che ha dato origine ad un tormentone mondiale è il Pokémon Espurr, che con la sua espressione vacua e decisamente inquietante ha incuriosito migliaia di fan in tutto il mondo, che proprio non si sanno spiegare il perché di questo suo sguardo perso nel vuoto.
Ma il suo retroscena è destinato a restare un mistero. Sarà  davvero un passato da film horror a rendere Espurr così inquietante? 
 



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freccia.gif Nel mondo Pokémon i misteri sono sempre tanti, ma altrettante sono le curiosità  che si possono incontrare mentre si avanza nel proprio viaggio.
 
Chi non ha notato gli innumerevoli fatti insoliti e segreti che nasconde la grande città  di Luminopoli
Chi, visitando il Museo di Luminopoli e ammirando i vari quadri, non ha notato l'opera in cui sembra rappresentato il primo eroe Pokémon, Rosso, offrire fiori alla madre?
Se poi si pensa che il cartello descrittivo dell’opera spiega come il quadro sia un tributo alla madre deceduta dell’artista, molte sono le domande che ci si pone! È davvero Rosso la persona nel quadro? Sua madre è dunque morta?
Sarebbe una teoria davvero molto interessante ma, ancora una volta, si tratta solo di un prodotto della fantasia dei fan. Il quadro è in verità  riferito ed ispirato a Shaymin ed è un tributo alla regione di Sinnoh. Quindi, fan di Rosso, potete tirare un sospiro di sollievo!
 
Parlando poi con gli altri visitatori, scopriamo che la loro comitiva proviene proprio dalla lontana Regione di Kanto e che l’unica persona davvero interessata a quel quadro non ha ancora avuto l’occasione di ammirarlo, costretto in bagno da alcuni problemi di stomaco. Questo divertente aneddoto è stato ispirato da un avvenimento realmente accaduto ad uno dei graphic designers, mentre il team era in visita al Louvre al fine di effettuare alcune ricerche per la realizzazione del videogame.
 
freccia.gif Ma le curiosità  non finiscono qua!

Tra le novità  implementate nel sistema di gioco, non vi sarà  sfuggito il nuovo sistema di mance che è possibile donare ai vari camerieri, ristoratori, cantastorie e ovviamente al mitico signor Grandangolo, che ci permette di fare meravigliose foto nei punti più suggestivi della regione! Ma perché lasciare mance a queste persone? Serve davvero a qualcosa o è solo un modo per risultare gentili agli altri?
A quanto pare Game Freak ha qualcosa in serbo per queste mance all’apparenza inutili e ci verrà  presto spiegato in un annuncio, probabilmente tramite Pokémon Global Link. Non ci resta che aspettare e, nel frattempo, continuare a lasciare laute mance in giro per Kalos!
 
freccia.gif Tra i tanti aneddoti però ci saranno sempre punti interrogativi nella testa di ogni giocatore, che ancora oggi sembrano destinati a restare senza risposta.

Per esempio, che fine fanno i padri nel mondo Pokémon?! Perché spariscono ogni volta? Stanno forse pianificando qualcosa?

 

Probabilmente queste rimaranno solo congetture dei fan, in quanto non vi è una risposta precisa, anzi. Junichi scherza affermando che probabilmente staranno lavorando o catturando Pokémon da qualche parte, ma almeno guadagnano abbastanza per comprare un computer al figlio, come accade in Pokémon X e Pokémon Y!  Finora abbiamo avuto occasione di incontrare solamente uno dei papà  nel mondo Pokémon, ovvero Norman, quinto Capopalestra della Regione di Hoenn, in Pokémon Rubino, Zaffiro e Smeraldo.
 
freccia.gif A proposito di questi tre titoli, amatissimi da migliaia di affezionati, si sono sviluppate tantissime teorie e la certezza di un remake comincia farsi sempre più strada, accrescendo la speranza di vedere presto il ritorno di Kyogre, Groudon e Rayquaza. Tutto ciò anche grazie ai molteplici riferimenti alla regione di Hoenn che vengono proposti all’interno di Pokémon X e Pokémon Y.  

 

Ma sono davvero indizi validi?

A quanto pare no, o almeno non ancora. Masuda pone un freno a quest’escalation di teorie. Spiega soprattutto che Kalos è ricca di viaggiatori e visitatori provenienti da ogni regione finora conosciuta e molti fanno riferimento alla loro regione natale. Ma non si tratta altro che di un espediente per far comprendere alle persone quanto il mondo Pokémon sia strettamente connesso. Ogni regione non è un mondo a parte, ma esiste ed interagisce all’interno della fitta rete di legami che intrattiene che con le altre. La gente viaggia e si sposta, esattamente come accade nel mondo reale! 




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Anche se per il momento questi attesissimi remake non sembrano essere in programma nei progetti della Game Freak, ciò non significa che non potremo mai vederli sul mercato mondiale, un giorno.
Il mondo Pokémon è in continua evoluzione, proprio come il pensiero di coloro che questo mondo l’hanno creato e continuano a lavorare ogni giorno per migliorarlo e ampliarlo.
Nel corso di quest’intervista è stato fatto notare a Masuda come il filo di pensiero che vive dietro ai Pokémon sia cambiato. Solo nel 2012 Masuda stesso affermò come i Pokémon siano su un piano completamente diverso dagli umani, come si debba pensare a loro in un modo completamente differente rispetto al rapporto tra umani e animali.  In Pokémon X e Pokémon Y invece, i personaggi affermano quanto umani e Pokémon fossero uguali in tempi più antichi.
 
Ma dunque si è trattato di un radicale cambio di pensiero?
In effetti no. Come fa notare Masuda rispondendo a questa domanda, si è trattato solo di un cambio di punto di vista. Ricorda inoltre come già  nei miti di Sinnoh circolasse l’idea che, in tempi più antichi, Pokémon ed esseri umani fossero fondamentalmente uguali.
Sicuramente i mostriciattoli tascabili resteranno per sempre creature misteriose, più vicine spiritualmente agli umani di quanto non lo siano invece gli animali da compagnia, come cani e gatti.
 
freccia.gif L’ultimo, ma non meno importante, degli argomenti toccati da quest’interessante intervista riguarda un’altra delle innumerevoli innovazioni di Pokémon X e Pokémon Y: la personalizzazione del proprio personaggio. Da questa generazione, infatti, è possibile personalizzare il vestiario e l’acconciatura del proprio avatar nel mondo Pokémon.
Maglie, pantaloni, scarpe, borse e l’immancabile cappello che funge da simbolo di riconoscimento per ciascuno!
 
Masuda però rassicura i fan, affermando che non verranno mai rilasciati contenuti scaricabili a pagamento (DLC), che potrebbero impedire il completamento del gioco da parte di chi questi contenuti non intende comprarli.
L’unico software a pagamento è e resterà  la Banca Pokémon, rilasciata nel mese di febbraio 2014 e tutt’ora disponibile e scaricabile al prezzo di 4,99 Euro tramite Nintendo e-Shop.




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Non resta dunque che continuare il viaggio insieme ai nostri amati Pokémon e avere fiducia in queste persone, che ogni giorno lavorano per rendere questo fantastico mondo ancora più bello e coinvolgente, per scoprire tutti i segreti e le sorprese che GameFreak ha in serbo per noi! 
 

*Clicca sulle immagini per vederle in qualità  migliore!*

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Non ci resta che stare a guardare, approfittando dei Campionati Mondiali Pokémon 2014, che quest’anno avranno luogo nella città  di Washington D.C., dove potremo vedere dei veri campioni alle prese con i loro team Pokémon, megaevoluti o meno.

 

 

Questo si poteva evitare , dai.

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Letto :3 c'è stato un punto un po' prima della metà  in cui mi è sembrato che masuda sia voluto andare sul vago non dando una risposta a un paio di domande ma spostandosi su un altro tema ma non si può capire bene se non vediamo a modo le frasi che sono state dette nell' intervista...


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HOENN SCONFIRMED!!!!

D:

No.

Io fino alla fine dirò HOENN CONFIRMED!!!1!1!

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Un tempo puniva gli utenti che violavano le regole. Ora vive per perdonare i colpevoli e i peccatori. Curiosità: durante le celebrazioni tenute da lui si canta solo in giapponese.

by Alemat

 

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Guest NicoRobin

i padri dei protagonisti lavorano al progetto del NWO dei e nei Pokemon, e dovranno combattere contro i propri figli


 


detto questa stupidaggine, questo testo mi ha permesso di riordinare meglio le idee sui Pokemon.


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Interessante, e anche molto :)

Diciamo che mi sono state chiarite molte cose, soprattutto quella dei padri, abbiamo dovuto aspettare più di 15 anni per scoprire la verità .

Ah, solo una cosa:

Un personaggio in particolare ha espresso dei sentimenti quasi mai affrontati nel mondo Pokémon, ovvero l’amore. D’altronde, Kalos è ispirata alla Francia e Parigi, città  dell’amore ed è proprio per questo che Masuda e il suo team hanno voluto implementare anche un po’ di sano romanticismo nella storyline, racchiudendolo nel personaggio della giovane Shana e del rapporto che stringe col giocatore. Emblematica è la scena dei fuochi d’artificio che i due condividono e che vogliono esprimere romanticismo, nel caso il giocatore fosse un ragazzo, o una profonda amicizia, nel caso a giocare fosse una ragazza.
Un altro esempio si può trovare quando ci si appresta ad attraversare per la prima volta Bosco Novartopoli, sarà  proprio Shana a restare con il giocatore, seguondolo ed assistendolo, curando i suoi Pokémon ogniqualvolta ne abbia bisogno.
Tutto ciò vuole definire il fatto che Shana e il giocatore stringano un rapporto sempre più stretto, mano a mano che si avanza nella storia, passando da conoscenti ad amici, per poi diventare amici molto stretti.

Romanticismo? WHAT?

"Gli ideali romantici, nati dai profondi mutamenti politico-sociali successivi al Congresso di Vienna?" :(

Seriamente, ho finalmente capito che Serena-Shana è un rapporto di amicizia, ma NON per Calem-Shana.

Ma anche no, Shana lascia perdere, che io devo diventare campione della Lega e catturare tutti i Pokémon.

La cosa che mi ha colpito è stata questa:

 

Masuda inoltre non nega il fatto che in futuro potrebbero inserire altri elementi di questo tipo nella trama, sempre che riesca a trovare un modo carino e divertente per farlo! In ogni caso, non si vedranno mai trame con la presenza prevalente di questo tipo di elementi, perché significherebbe distrarre troppo il giocatore da quello che è il vero scopo del gioco, collezionare e catturare Pokémon!

Quindi se non fosse per il tipo di gioco sarebbero presenti determinati temi e situazioni fino ad ora solo fantasie dei fan?

[E comunque GF mi hai deluso, io volevo la Love-story tra Calem e Serena.]

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Cioè ragazzi... Non possono togliere le megaevoluzioni... Ormai il 98% dei team competitivi ha una megaevoluzione, non ha senso vedere quanti useranno le megaevoluzioni nei campionati di quest'anno o meno.


Basti vedere gli incontri tra i fratelli gini e ommati, poketonx e alfred kamon (giusto per citare alcuni italiani): tutti usano le megaevoluzioni.


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