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[Snorlax] Fanfiction: Pokémon Moon & Stars [Parte 1 - 40]


Snorlax

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Pokémon Moon and Stars: Supernova

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Capitolo 35: Triathlon! L’ultima sfida...

“Non riesci a dormire, eh?” sussurra Yuri, sorridendo.

“No” risponde Vinnie, con le farfalle allo stomaco “Voglio fare una bella figura, domani”

“Lo immagino, anche io vorrei...” si intromette Jordan, dall’altro letto a castello.

“Come si svolge il Triathlon, Yuri?”

“Beh...” il ragazzo appare perplesso “Ad ogni stagione il percorso cambia, ma di solito si svolge in tre sfide: corsa su Pokémon, corsa a piedi e corsa d’acqua”

“Sono così emozionato!” esclama, dal letto vicino, Jordan “Queste sfide mi piacciono particolarmente, vorrei restare qui ancora un po’...”

“Immagino” conferma Vinnie “Ora, però, forse è tempo di dormire, oppure possiamo scordare di poter vincere, domani!”

“Notte...”

“Buonanotte a tutti”

Il sole, caldo e rosato, penetra lentamente dalle tende della stanza, posandosi sugli occhi di Vinnie, che si sveglia, lentamente.

Yuri e Nathan dormono ancora, mentre Jordan, probabilmente, è già  sceso nella mensa. Cercando di non fare rumore, il ragazzo scende dal letto a castello ed entra in bagno per vestirsi. Pochi istanti dopo, è già  fuori dalla stanza, pronto ad iniziare la giornata.

La Scuola Primaverile è vuota, si sentono solo alcune voci provenire dai piani inferiori. Il ragazzo scende al piano terra, ed esce fuori per respirare l’aria del lago Erchen. Sotto il pergolato della scuola, però, è presente una figura conosciuta.

“Sewaddle?”

Il Pokémon bruco si volta verso Vinnie, felice. “Wad!”

“Cosa ci fai qui, piccolo?”. Il ragazzo si siede a terra, prendendo tra le braccia il bruco. Dietro di lui sente dei passi: è Jordan.

“Chi è?” chiede, curioso.

“Ti presento Sewaddle, ci ha aiutato a vincere la Prova Multipla!” risponde il coordinatore, sorridendo.

“Oh, allora grazie, Sewaddle!” sorride l’amico “Vinnie, dovremmo andare a prepararci per la prova, sono tutti in piedi”

“Che velocità ...” si stupisce il ragazzo, alzandosi “Ci vediamo dopo, Sewaddle?”

“Wad!”

La piazzetta centrale della Scuola Primaverile è colma di gente, pronta ad affrontare la prova del Triathlon. Ogni squadra ha indossato delle magliette di colore diverso, per riconoscersi nella mischia.

“Ci siamo tutti?” chiede Pier, sorridente.

“Si!” rispondono in coro i ragazzi tutti.

“Perfetto, allora spieghiamo un po’ le regole del Triathlon. Marie?”

“Si” inizia la donna “Il Triathlon è uno sport che, come suggerisce il nome, si suddivide in tre manche, che spesso variano da stagione a stagione. In Inverno ci sono il pattinaggio e lo slittino Pokémon; in autunno la corsa sugli alberi e il nuoto Pokémon; in primavera e in estate ci sono corsa e nuoto Pokémon. E’ questo ciò che farete, ragazzi. Al portone della scuola prenderete un Pokémon a caso dalla Pokéball, e arrivati al Lago Erchen troverete le Pokéball dei Pokémon d’acqua. Seguirete un percorso stabilito da alcune boe e tornerete qui correndo a piedi, per poi entrare dall’ingresso della Scuola a Nord. Ci siamo?”

“Ottima spiegazione come al solito, Marie” si complimenta Pier “Al ritorno, incoroneremo la squadra vincitrice e faremo un grande falò, dove vi saluterete. Siete pronti?”

“SI!” strilla il gruppo di ragazzi, estasiato.

Davanti al portone, chiuso, della scuola, vi è un enorme scatolone bianco. Da lì, i ragazzi prendono le loro Pokéball e fanno uscire i Pokémon. Vinnie e Yuri si avvicinano allo scatolone, prendendo le loro sfere Poké.

“Cerchiamo di non perderci di vista” sussurra l’allenatore.

“Certo!” risponde Vinnie “Stando insieme potremmo fare meglio...”

I due prendono la propria sfera, e fanno uscire i Pokémon. Il coordinatore trova davanti a sé uno Stoutland, mentre l’allenatore un simpatico Grumpig.

“E come cavalco con questo?” chiede Yuri, spaventato.

“Aggrappati e fallo saltare” suggerisce Vinnie.

“O... Ok...”

“Pronti?” chiede Marie.

La risposta del gruppo è affermativa.

“Va bene, allora ai posti e... VIA!”

Le porte della Scuola si spalancano, e il gruppo di ragazzi esce urlando. Vinnie e Yuri si mantengono vicini. L’allenatore, a causa dei lunghi salti di Grumpig, è più che terrorizzato, mentre Vinnie, a causa della scarsa velocità  de suo Pokémon fatica a tenere il passo. Fortunatamente, però, si mantengono a metà  del gruppo.

Chi è salito in testa, invece, è Tobias, che ha avuto la fortuna di trovare un possente Zebstrika, che corre ad una velocità  impressionante. Dietro di lui, a ruota, vi è Eric con un Ponyta fiammeggiante.

I due sono quasi arrivati sulle sponde del lago. Posano le Pokéball dei loro fortunati Pokémon e scelgono quelle destinate ai Pokémon di tipo acqua. La scelta, qui, appare mediocre: i ragazzi ottengono solo un Wiscash e un Remoraid.

Chi, invece, è in seria difficoltà  è Fénix, che ha avuto la sfortuna di trovare nella Ball uno Spinarak. Il ragazzo è ancora fermo alla porta dell’ingresso, per paura di cavalcare il Pokémon ragno. Decide, quindi, di ritirarsi dalla gara.

Ormai la maggior parte del gruppo è arrivata al lago, compresi Yuri e Vinnie, che prendono le loro Pokéball. L’allenatore trova uno Sharpedo, e si lancia subito all’attacco delle persone davanti a lui, superandole e avviandosi verso la testa della fila, cercando di raggiungere e superare Eric e Tobias.

Vinnie, invece, appena apre la Pokéball resta a bocca aperta. Un Milotic. Un bellissimo Milotic.

Il Pokémon, dalla pelle morbida e profumata, sfreccia leggiadramente sulla superficie dell’acqua, e il coordinatore ne ammira l’incredibile grazia e bellezza. Si. Avrebbe avuto anche lui un Milotic, prima o poi, lo voleva. Si sentiva stupido ed egoista, ma come fare a resistere davanti a quel Pokémon?

Milotic inizia a sfrecciare sull’acqua, sentendosi spronato dall’ammirazione del coordinatore, e raggiunge la testa del gruppo. Yuri è arrivato a Eric, che, con Remoraid, fatica a tenere il passo di Tobias. Anche Vinnie tenta la rimonta sul gruppetto, seguito a ruota da Tilly, Alejandra, Dustin ed Emily.

Ormai il nuoto Pokémon è quasi terminato, e i ragazzi si apprestano a scendere dalla groppa del loro Pokémon e correre via, veloci. Davanti a loro vi è una targa in legno. Eric la ignora, seguito da Emily, mentre il resto del gruppo si ferma a leggere, sfruttando il loro vantaggio sugli altri, ancora a metà  del percorso in acqua.

“Sta a voi, adesso. Non c’è un percorso”

“Cosa?” chiede Tobias, stupito “Non conosciamo la strada?”

“A quanto pare...” risponde Vinnie, altrettanto perplesso.

“Andiamo, Vinnie?” chiede Yuri all’amico, che, di risposta, si accoda a lui. I due ragazzi iniziano a vagare per i boschi.

Intanto, Emily ed Eric hanno seguito quella che loro pensavano fosse la strada principale, e si sono ritrovati in prossimità  di un piccolo villaggio di pescatori. Lì, i ragazzi iniziano a preoccuparsi.

“Il cartello...” sussurra Emily.

“Non ci pensare, seguimi!” ringhia Eric, visibilmente arrabbiato.

I due ragazzi si incamminano per i boschi, raggiungendo una piccola radura.

“Sono stata qui per la Prova Mista...” sussurra Emily.

“Bene, e ricordi la strada?” chiede, speranzoso, Eric.

“No...”

“E allora che diavolo me lo dici a fare?!?” urla Eric, esasperato.

Vinnie e Yuri vagano, perplessi, per la valle vicino alla Scuola Primaverile quando, su un ramo, Yuri nota un piccolo Pokémon. Sewaddle.

“Ehi!” esclama l’allenatore. Vinnie si gira, notando il piccolo amico.

“Sewaddle!” chiama il ragazzo.

Il piccolo bruco scende dal tronco e si aggrappa alla gamba di Vinnie, felice.

“Sewaddle, ci potresti indicare la strada per la Scuola?”

Il piccolo bruco, con la testina, indica la destra, e i ragazzi seguono le indicazioni, fino a scorgere, tra le fronde degli alberi, una costruzione in legno rosso. Con il cuore in gola, si avviano verso una porta, bloccata a un metro da terra da una larga fascia in tessuto blu, con scritto sopra “Arrivo”.

“E’ intera!” esclama Yuri, stupito.

I due ragazzi si precipitano verso la porta, oltrepassando la fascia.

Il sole del falò illumina i volti dei ragazzi.

“Che diavolo!” esclama Emily “Se non ci fossimo persi saremmo arrivati primi...”

“Una rimonta all’ultimo minuto della Squadra bianca” sorride Vinnie, guardando il tabellone. Dopo di lui, ad entrare nella scuola era stato Tobias, successivamente Tilly, Alejandra ed Evan, ed infine Dustin. Il tabellone era chiaro:

1. Squadra Bianca – 197 + 80 = 287

2. Squadra Rosa – 219 + 40 = 259

3. Squadra Gialla – 147 + 60 = 207

4. Squadra Verde – 183 + 20 = 203

“E, Vinnie...” inizia Evan “Noi torneremo nel Sud, voi?”

“Noi andremo a Lacona per una gara, ma Chris non verrà  con noi... Alla gara parteciperanno anche Tobias, Rick e forse Celeste, non so...”

“Quando è la gara?”

“Tra qualche giorno... Andremo con il treno” risponde Emily “Così arriveremo prima anche a Hoennapolis, dove sfiderò Landon, il capopalestra di tipo terra”

“Allora è giunta l’ora dei saluti...”

“Pare di si...”

La stazione di Rublano era poco affollata.

“Treno per Lacona! Treno per Lacona!”

I tre ragazzi salirono sulla strana littorina rossa, imbrattata dai graffiti di alcuni ragazzi.

Commentate figlioli (?) Datemi un motivo per non pensare ancora di concluderla.

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Capitolo 36: La terza gara! Divisi...

Come piccole lucciole, le case illuminate di Lacona si riflettono sul pelo dell’acqua, infiltrandosi timidamente nelle onde lacustri. L’enorme arena delle gare del paese era illuminata da enormi fari. Dalla stazione di Lacona, Vinnie ammira la grande distesa d’acqua sotto la luce della luna.

Improvvisamente, sente qualcuno toccargli la spalla: Emily.

“Devo parlarti” esclama, risoluta.

“Dimmi...” sussurra il coordinatore, preso in contropiede.

“Sto partendo con il treno per Hoennapolis”

“Come mai?” chiede il ragazzo, stupito.

“Mi ha chiamato Nora e mi ha detto che presto dovrà  partire con Landon per una missione: il Team Reebath si fa ancora sentire...”

“Oh...” sussurra Vinnie.

“Andrò con Dustin: ha paura di lasciarmi da sola”

Vinnie alza la testa di scatto: sarebbe rimasto da solo?

“Quando avrai finito con la gara, chiamaci e prendi il treno per Hoennapolis, ci troveremo alla stazione. A presto!”

Il ragazzo annuisce, perplesso, guardando la sua amica andare via. Non gli piaceva il fatto di restare da solo proprio a quella gara, così importante. Forse avrebbe sfidato di nuovo Tobias, e la cosa lo preoccupava non poco.

Vicino a lui, seduto su una panchina, c’erano Rick e Nathan.

“Ehi!” esclama Vinnie, avvicinandosi ai due.

“Ciao! Ho una fantastica novità !” esclama il ragazzo dai capelli rossi “Parteciperò alla gara!”

“Ecco. Ci mancava solo questa” pensa Vinnie, stanco.

“Mi fa piacere... Ora scusatemi, ma ho sonno, vado al Centro Pokémon e prendo una stanza...” sussurra il coordinatore, sentendo le gambe cedere.

Le luci dell’alba svegliano Vinnie che, senza perdere tempo e riposato si precipita nella mensa del Pokémon Center. Questa è completamente vuota, e il ragazzo decide di rilassarsi osservando lo scintillio dell’acqua.

Ad un tratto, il ragazzo vede passare davanti al Pokémon Center un gruppo di ragazzini, probabilmente degli alunni di una Scuola per Allenatori. Nella folla, il coordinatore scorge la testa di una ragazzina alta, con gli occhiali e i capelli lunghi e castani. Stupito, il ragazzo esce fuori dal Centro Pokémon, raggiungendo la scolaresca, che nel frattempo si era fermata a fotografare il lago.

Non fa in tempo a trovare la persona da lui cercata, quando sente qualcuno saltargli sulle spalle.

“Sei tu!”

“Michelle!”

Il ragazzo era stupito di trovarla lì. Michelle è la cugina di Vinnie, sono cresciuti come fratello e sorella, finché i genitori di lei non si trasferirono a Hoennapolis. La ragazzina si para davanti a Vinnie, sorridendo.

“Non pensavo di trovarti qui!”

“No, non lo pensavo io!” ribatte il coordinatore “Che ci fai qui?”

“Ma come, ti sei dimenticato?” sorride la cugina “Domani avrò quindici anni, e questa è la mia ultima lezione, la lezione-viaggio”

“Che bello! E dimmi, verrai alla gara?”

“Certo, stiamo andando adesso, vieni con noi?”

“No, io oggi gareggerò”

L’arena di Lacona è gremita di gente. Le grandi vetrate prospettano una luce azzurra sul palco, al cui centro è posta una larga piscina. Vinnie è teso, dietro al grosso tendone dal quale escono i coordinatori: quel giorno a lui toccava il compito di aprire la gara: un onore, di certo, ma anche un difficile compito.

Il ragazzo entra nell’arena con il cuore in gola. Tra quella gente c’è sua cugina: deve renderla orgogliosa.

Il lancio della Pokéball sembra un gesto automatico. Rufflet esce rapido con un leggiadro volteggio. Il Pokémon plana sull’acqua, agitandola e creando degli splendidi giochi di luce con il suo Attacco d’ali. Improvvisamente, l’aquilotto vira verso il centro della piscina e, con un forte Tornado, crea attorno a sé una girandola d’acqua. Rufflet, infine, inizia a volare, circondato dall’acqua, sugli spettatori, incantati. Con un movimento repentino si getta in acqua, e il vortice attorno a sé si infrange con un forte fragore. Dopo alcuni istanti, l’aquilotto ricompare completamente asciutto.

I giudici applaudono e Vinnie, contento, si morde le labbra fino a far uscire un po’ di sangue. Dopo di lui, si esibiscono anche gli altri. Tobias e il suo nuovo acquisito Seel congelano l’acqua e creano simpatiche acrobazie. Stesso concetto per Nathan e il suo Vanillish, mentre Rick e Prinplup incantano l’arena con numerosi schizzi d’acqua ad effetto. Alla conclusione della prima manche, i ragazzi si ritrovano nei camerini, ansiosi, nell’attesa dei risultati. Tra i primi venticinque candidati, fortunatamente, appare il volto di tutti e quattro i ragazzi.

A seguire, è il turno della “Prova Bis”. Questa volta, Vinnie fa creare a Rufflet una gabbia di vento, che allarga e modifica a suo piacimento grazie a un sapiente utilizzo della mossa Tornado.

Ad essere chiamato per primo è Rick, seguito a ruota da Tobias. Vinnie viene chiamato come nono, mentre Nathan come dodicesimo.

I ragazzi, successivamente, rientrano nei camerini.

“Hai visto il tabellone?” chiede Tobias a Vinnie.

“No, ero distratto...” si scusa il ragazzo.

“Bene. Cerca di vincere, in semifinale potremmo incontrarci...” sorride il rivale.

“Non intendo perdere” ghigna Vinnie.

“Noi ci sfideremo ai quarti, forse...” esclama Nathan, indicando Rick.

“Già , speriamo in bene” sorride l’altro ragazzo.

“A quanto pare devi andare, Tobias” afferma il ragazzo dai capelli rossi indicando il tabellone.

“Pare”

Le lotte iniziano anche per Vinnie, che riesce facilmente a raggiungere i quarti di finale e superarli, candidandosi a prossimo sfidante di Tobias. L’ultima sfida dei quarti, però, sembra rivelarsi molto interessante. Sul campo vi sono Rick e Nathan, insieme ai loro Growlithe e Prinplup.

“Growlithe, forza, Ferrartigli!” urla Nathan, iniziando la lotta.

Prinplup replica usando la stessa mossa, e sembra avere la meglio. Di rimando, il tigrotto usa un forte Lanciafiamme che, però, non riesce a scalfire di molto il pinguino, che contrattacca con Bollaraggio.

Le bolle fluttuano in aria riflettendo la luce del sole per tutta l’arena. La bellezza della mossa fa perdere molti punti a Growlithe.

Di impatto, Nathan ordina di scoppiare le bolle, e Growlithe inizia a scoppiarle con Sfuriate. A trarre beneficio per la bellezza della mossa questa volta è il Pokémon di tipo fuoco.

Rick, però, approfitta del momento di distrazione di Nathan e Prinplup attacca con Pistolacqua, atterrando il tigrotto. Successivamente, il Pokémon pinguino conclude la lotta con un Ferrartigli ben mirato, che atterra Growlithe, vincendo per KO.

Rick è il secondo semifinalista della seconda semifinale.

A sfidarsi, adesso, sono Tobias e Vinnie, che mandano in campo rispettivamente Kecleon e Zorua.

Il Pokémon camaleonte attacca subito con Sfuriate, che però Zorua evita grazie ad un leggiadro salto. Il volpino, allora, attacca con Bruciatutto, che colpisce il camaleonte e fa perdere punti. Kecleon, allora, attacca con un forte Tuonopugno, che colpisce Zorua in velocità , e successivamente attacca di nuovo con sfuriate.

“Devo reagire!” pensa Vinnie, cercando una strategia plausibile.

E’ Zorua, però, a prendere l’iniziativa. Il Pokémon volpe attacca con un potente Neropulsar, che riesce a colpire Kecleon, respingendolo. Vinnie, allora, ordina di usare Attacco Rapido, ma Kecleon ribatte con Protezione, facendo perdere punti al volpino a causa del brutto scontro con la barriera magica. Kecleon, allora, approfittando dello stordimento, usa ancora una volta Tuonopugno, andando a segno. Zorua, però, riesce a rialzarsi e attacca con Bruciatutto. Kecleon prova ad innalzare innalza ancora una volta la protezione, ma è troppo tardi, e la protezione intrappola dentro anche le fiamme di Bruciatutto, che colpiscono ripetutamente Kecleon.

I cinque minuti sono scaduti, e con essi anche la partecipazione di Tobias alla gara di Lacona. La finale, dunque, è Vinnie contro Rick.

“Sei stato bravo, non avevo mai considerato questo lato di ‘Protezione’...” si complimenta, sportivamente, il rivale.

“Anche tu sei stato molto bravo, ho avuto paura di perdere molte volte e... Diciamo che la mia vittoria di oggi è più che altro un colpo di fortuna...” ricambia Vinnie.

“Ora voglio vedere la sfida finale” sorride Tobias.

“Speriamo in bene...”

“Già ...” sorride il ragazzo “E soprattutto: forza Rick!”

“Fanuclo!”

Sul campo di battaglia sono schierati Spinda per Vinnie e un Pignite per Rick.

“Buona fortuna!” urla Vinnie prima di lottare a Rick.

“Anche a te!” risponde il ragazzo “E ora, Pignite, Lanciafiamme!”

Il muro di fiamme si schianta contro una Spinda disattenta, che viene subito colpita, ma si riprende e contrattacca con Stordipugno, anch’esso andato a segno.

Pignite, allora, attacca con Braciere, ma Spinda schiva l’attacco e usa Confusione, che toglie molti punti all’avversario.

Pignite contrattacca e si avvicina a Spinda, per tirarle un pugno, ma il Pokémon di Vinnie riesce ad anticipare la mossa e usa Stordiraggio, che va a segno e confonde Pignite. Approfittando del momento, Spinda attacca di nuovo con Stordipugno, e ancora con Confusione. Pignite riesce a lanciare un Braciere, che va a segno, ma non può nulla contro l’ultimo attacco di Spinda: un Pestone ben assestato sulla faccia.

Dai quattro lati del palco schizzano nel cielo dei fuochi d’artificio: il vincitore è Vinnie.

“Ed ecco qui il tuo secondo fiocco!” esclama Lucas Kinnigun, sorridente.

Dal palco del vincitore, Vinnie scorge la faccia sorridente della cugina Michelle.

“Sei stato bravissimo!”

Vinnie, appena uscito, si sente abbracciare da sua cugina.

“Sono fiera di te!”

“Ne sono felice” sorride il coordinatore.

“Senti, noi stiamo tornando a Hoennapolis: vuoi venire con noi?”

“Certo!”

Sotto la luce del tramonto, i due cugini si avviano verso la stazione.

“No... Non è possibile...”

Roserade era a terra. Era finita.

“Devi rinforzarti, ragazzina! La tattica è buona, ma manca ancora la concretezza, la potenza delle mosse”

“Ma io devo... Devo vincere questa medaglia!”

“Tornerai dopodomani, devi concentrarti e studiare le mosse giuste per battermi.

“Tornerò, e sarò più forte!”

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Capitolo 37: Un inizio per Michelle!! Una decisione difficile...

La campagna aveva lentamente lasciato il posto alla metropoli. Al contrario di Liteca, Hoennapolis era una classica città  futuristica, con alti grattacieli di vetro e una periferia ricca di villette unifamiliari, tra cui quella di Michelle. La stazione periferica è notoriamente la meno affollata, e Vinnie e sua cugina scesero senza trovare troppo caos.

“E i tuoi amici?” chiede Michelle, perplessa.

“Sono arrivati un’ora fa, ci aspettano alla cappella della gioia, vicino casa”

“Oh, allora andiamo!”

Dalla stazione, la casa di Michelle è poco distante, e i ragazzi vi arrivano in pochissimo tempo grazie ad un autobus di passaggio. Davanti ad una piccola chiesa bianca, Vinnie scorge i suoi due amici.

“Ehi!” esclama, avvicinandosi “Michelle, questi sono i miei due compagni di viaggio: Emily e Dustin”

“Piacere!” esclama il ricercatore, seguito da Emily, con il volto scuro.

“Ho saputo della lotta in palestra...” inizia Vinnie “Mi dispiace...”

“Anche a me” replica la ragazza “Ma ormai ho capito di non dover abbattermi, bensì lottare ancora di più”

“Bene! Mi fa piacere che tu la pensi così” risponde il coordinatore “Ora, però, andiamo, tra un po’ Michelle sceglierà  il suo primo Pokémon!”

“Oh, che bello!” sorride Dustin “Allora incontreremo la Professoressa Ile”

“Non mi è nuovo, il nome...” commenta Vinnie.

“Certo, lei ha collaborato con Pier nella Scuola Primaverile, ricordi?”

Alla mente di Vinnie torna la ragazza che li aveva accolti il primo giorno: era una professoressa!

I ragazzi si incamminano lungo un viale alberato, fino a raggiungere una candida villetta contornata da numerosi oleandri e gelsomini.

Michelle si fionda alla porta, aprendola ed annunciando ad alta voce: “Sono tornata, e abbiamo visite!”

I tre ragazzi entrano dalla porta, e vengono calorosamente accolti dalla zia di Vinnie.

“Oh, che piacere rivederti!” esclama lei, dopo aver offerto un tè.

“E’ un piacere anche per me, mi mancavate...” ammette il coordinatore, per poi aggiungere: “E mi mancavano molto anche le tue polpette. Le ho viste, zia, sono nel frigo”

“Oh, certo” sorride lei “Ve le cucinerò a pranzo, dopo che Michelle avrà  scelto il suo Pokémon”

“A proposito di questo...” si intromette la cugina, rivolgendosi verso Vinnie, Emily e Dustin “Vorrei chiedervi... Potrei viaggiare con voi? Ecco, io ho paura a viaggiare da sola, e mi piacerebbe seguirvi...”

“Ma certo!” sorride il ricercatore “A me fa molto piacere! E dimmi, che strada sceglierai? Allenatrice, coordinatrice...”

“Veramente non lo so...” sorride Michelle “Devo pensarci”

“Beh, ragazzi, non vorrei pressarvi, ma dovreste andare al laboratorio” esclama la madre della ragazzina.

“Certo, zia, andiamo subito” replica Vinnie alzandosi, e, seguito dai suoi amici, esce dalla porta di casa.

Il laboratorio è situato nella zona centrale di Hoennapolis, che, per essere raggiunta dalla periferia in fretta, necessita di un mezzo di trasporto. Fortunatamente, i ragazzi riescono a salire su un tram di colore giallo, diretto proprio nella zona del laboratorio.

“Emily, la palestra dov’è?” chiede Vinnie.

“E’ lontana... Quasi fuori città â€ risponde lei, per poi rivolgersi a Michelle “E dimmi, che Pokémon sceglierai?”

“Non so, dipende da quali ci sono a disposizione...” replica la ragazzina.

“Oh, beh, io lo sapevo già  dall’inizio, quindi è stato facile... Buona fortuna!”

“Ce ne vorrà â€ sorride Michelle.

Giunti in prossimità  della fermata, i ragazzi si preparano a scendere e guardano il laboratorio dai finestrini: è un po’ più piccolo di quello di Auron, ed è come schiacciato dai grossi grattacieli che lo circondano. I ragazzi vi entrano, e notano, alla fine della sala, una ragazza dalla figura snella.

“Oh, salve ragazzi, sono Ile! Ci conosc... Oh, Dustin!”

La ragazza si precipita dal ricercatore, abbracciandolo.

“Quanto tempo!” esclama, contenta “Che ci fai qui?”

“Ho accompagnato una ragazza a prendere il suo primo Pokémon” replica il ricercatore.

“Oh, allora avanti, seguitemi”

Il gruppetto di ragazzi segue Ile fino alla fine del laboratorio, dove si trova uno strano macchinario.

“E’ un distributore di Pokéball in dotazione a tutti i laboratori” spiega Dustin.

“Allora, chi di voi deve scegliere?”

“Io!” risponde Michelle, avanzando “Che Pokémon ci sono?”

“Abbiamo quattro Pokémon, ragazzina: tre starter e un Pokémon a parte”

“Quali sono gli starter?” chiede Emily.

“Sono Turtwig, Tepig e Squirtle” risponde la professoressa.

“Oh...” sussurra Michelle un po’ delusa “Ehm... Non so...”

“Vuoi trascorrere del tempo con loro?” chiede, gentilmente, Ile.

“Qual è il Pokémon a parte?” si intromette Dustin, notando l’infelicità  della ragazzina.

“In teoria non potrei darvelo, perché gli starter ci sono tutti, ma... Ecco, visto che ci sei tu posso fare un’eccezione...”

Dustin, soddisfatto, fa l’occhiolino a Michelle, che sorride, contenta.

“Secondo me questa è innamorata pazza di Dustin, che dici?” commenta Emily sottovoce.

“Quasi sicuramente” replica Vinnie, imbarazzato.

“Eccoci qui!” esclama, ad un tratto, Ile “Una Skitty femmina!”

Gli occhi di Michelle iniziano a brillare, felici. “Si! Voglio vederla...”

“Ecco a te” risponde la professoressa.

“Si! Grazie mille!”

La ragazzina fa uscire dalla Pokéball la sua nuova amica, che appare in una piccola nuvoletta su un tavolo del laboratorio.

“Ciao!” sorride Michelle “Piacere, sono la tua nuova allenatrice...”

“Skitty...” risponde il Pokémon, intimidito.

“Vuoi darle un soprannome?” chiede Dustin, sorridendo.

“Si, la chiamerò Miao. Ti piace?” chiede Michelle alla sua nuova amica, sorridendo. Questa, però, fa una piccola smorfia.

“Allora che ne dici di Kittey?”

A questo nome, la piccola Skitty inizia a saltellare allegramente, e abbraccia Michelle che, commossa, si gira verso Vinnie “E questa è fatta, cuginone, adesso torniamo a casa...”

Dopo aver preso le sue Pokéball, la ragazzina esce dal laboratorio, seguita dai suoi nuovi amici.

Tornati a casa, i ragazzi si fermano a pranzo, prima che Emily torni a sfidare Landon.

“Ebbene, cuginetta, adesso devi dirci quale indirizzo di allenamento sceglierai” commenta Vinnie.

“Non so...” risponde Michelle, perplessa “L’allenatore è troppo duro per me, io ho paura che i miei Pokémon soffrano, mentre il coordinatore è troppo tecnico, paziente, e io non lo sono...”

“L’allevatrice?” propone, allora, la madre.

“E’ un po’ noioso, non viaggerei...”

“Allora... Cosa farai?” chiede, infine, Vinnie.

“Vi seguirò: stando con voi imparerò di più, e sceglierò, alla fine, la mia strada”

“Mi sembra intelligente” commenta Dustin “Noi ti aiuteremo!”

“Grazie mille” sorride la ragazzina.

“Mi mancherai...” confessa la madre di Michelle alla figlia “Siamo sempre state insieme... Adesso resterò sola, mentre tuo padre è al lavoro, ma devo lasciarti andare, è la tua strada, il tuo destino. Non posso bloccarti e non voglio farlo”

“Mamma...” sussurra Michelle, abbracciando la donna.

Con quel commovente abbraccio inizia, dunque, il viaggio di Michelle, con la prima tappa alla palestra di Hoennapolis, per la rivincita di Emily contro Landon.

Di nuovo. Roserade era davanti a Gliscor, tutto si era ripetuto, ed Emily stava per perdere, di nuovo.

Il Pokémon di tipo erba attacca con una disperata Petalodanza, falciata in pieno da Gliscor e il suo Attacco d’ala. Roserade, allora, attacca con una seconda Petalodanza, mentre i suoi sensi iniziano ad affievolirsi: sta entrando in uno stato di confusione.

Questa volta, però, un attimo di cedimento permette alla mossa di penetrare le difese di Landon, e il Pokémon viene colpito in pieno dall’attacco.

E’ la fine. Il Pokémon del capopalestra vola in alto, pronto a sferrare una Ghigliottina decisiva, ma Roserade non ci sta. Non può farsi sopraffare di nuovo con la stessa modalità . Non può.

Confuso, il Pokémon di Emily sferra ancora una volta l’attacco Petalodanza, che si disperde nell’arena, riuscendo, fortunatamente, a deviare Gliscor.

Può farcela.

Prendendo bene la mira, Roserade attacca con Energipalla, volando verso il suo nemico che, a sua volta, replica con Attacco d’ala. Lo scontro è immediato, l’arena è invasa dalla polvere.

Sugli spalti, Vinnie cerca di adocchiare il centro dell’arena. Una piccola figura verde è stesa a terra. Poco più in là  c’è Gliscor, in piedi.

Vinnie ricade sulla gradinata, intristito, giusto in tempo per vedere Gliscor cadere a terra, esausto.

“Sembra che ci sia uno stato di parità â€ esclama l’arbitro.

“Ebbene, ragazzina, oggi ti è andata meglio!” sorride Landon “Sembra che la decisione finale spetti a me...”

La ragazza stringe i pugni, tesa.

“Non so se tu sia ancora in grado di sconfiggermi del tutto, quindi non posso darti la medaglia”

A quelle parole, Emily sente un velo di lacrime coprirle gli occhi.

“Ad ogni modo, io partirò, e non posso non riconoscere che tu non abbia una certa forza, quindi faremo un patto. Ti darò la medaglia, ma dovrai sfidarmi di nuovo, prima della Lega Pokémon”

Il capopalestra consegna la medaglia a Emily, senza tradire alcuna emozione.

“Ecco la mia medaglia, la Medaglia Humus, considerala una promessa”

Emily guarda negli occhi il capopalestra. La battaglia non era ancora finita. Sopra le teste dei due contendenti, vi era la notte, rischiarata e punteggiata da tante piccole stelle. Michelle guarda in alto: la Stella Polare brillava come non mai.

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Riassunto della prima e della seconda serie, Pokémon Moon and Stars / Supernova

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Ho deciso di scrivere, per tutti coloro che, magari, intimiditi dalla lunghezza dei capitoli o essersi "persi" durante la lettura, interrompendola, un riassunto degli avvenimenti fin ora, prima della serie Pokémon Moon and Stars: Polaris.

28 Dicembre. Vinnie è un giovane di quindici anni, di Auron, una città  della misteriosa regione di Holariya. Come tutti i suoi coetanei, dopo aver terminato la scuola per allenatori, inizia il suo viaggio. Arrivato al laboratorio nella città  di Palmizia, però, scopre che la professoressa Ranja è scomparsa. I Pokémon starter, inoltre, non sono stati inviati dalla Federazione Allenatori. Insieme al ricercatore Dustin, aiutante della professoressa Ranja, si incammina alla ricerca della donna. Nella notte, però, mentre Dustin cerca di catturare un Pokémon, un potente attacco folgora Vinnie, che cade da una rupe e sviene.

Il mattino dopo, Vinnie trova davanti a lui un Eevee femmina, che lo aveva seguito già  dalla sera prima. Eevee è un Pokémon orfano: ha perso la madre durante una mareggiata. Vinnie ed Eevee si incamminano insieme verso la strada di casa, ma si perdono nel bosco.

Qui, nel tentativo di salvare un piccolo Budew dalla morte certa a causa del gelo, incontrano Emily, una giovane allenatrice con un Chikorita che salva e cattura Budew.

Eevee fa capire a Vinnie di voler essere catturata e, mentre il ragazzo lo fa, viene attaccato da un Torchic. Per lottarvi contro, il ragazzo è costretto a catturare Eevee, che accetta di partire con piacere. Il pulcino, in seguito, sarà  catturato da Vinnie, che decide di diventare coordinatore.

I due ragazzi ritrovano la strada principale e Dustin. Insieme a lui, si incamminano nella Grotta dell'Alba, dove vengono a conoscenza di una misteriosa leggenda che vede come protagonisti tre Pokémon estinti. Nella grotta, Emily incontra Lada, che diventerà  la sua rivale. Durante la lotta tra le due il Budew della ragazza si evolverà  in Roselia.

I ragazzi arrivano a Saiton, dove Emily deve disputare il primo incontro in palestra. Questa, però, non è più a Saiton, città  distrutta dal vecchio capopalestra, ma a Novana, una città -paradiso costruita dalla nuova capopalestra, Regina, che sarà  battuta in seguito da Emily.

I ragazzi si dirigono, allora, verso la Foresta Bruna, diretti a Prexis, sede della prima gara di Vinnie. I tre, però, scoprono che la foresta è stata distrutta da un team malvagio, chiamato Team Reebath, che è alla ricerca di Celebi, che si dice viva in quel luogo. Vinnie ed Emily, quest'ultima forte del suo nuovo Pokémon Herdier, trovano Celebi, ma i ragazzi sono costretti a separarsi, attaccati dal Team Reebath. Celebi, in un disperato tentativo di salvarsi, compie un viaggio nel tempo, ma porta con sé anche Vinnie, che per ritornare nel presente vivrà  numerose avventure, durante le quali il suo Torchic si evolverà  in Combusken.

Tornato nel presente, Vinnie disputa e vince la sua prima gara, dove incontra due nuovi rivali, ovvero Celeste e Tobias.

Dopo la gara, il trio incontra la professoressa Ranja, che si rivela essere la madre di Dustin. Questa parla ai ragazzi dello scopo del Team Reebath, che si pensa sia il controllo delle anime della popolazione.

Ranja dovrà  andar via a causa di un attacco dei Reebath, così lascia i ragazzi nel villaggio di Balvia, dove questi incontrano la seconda capopalestra, Nora. Anche questa dovrà  andar via per fronteggiare i Reebath.

I ragazzi si dirigono, allora, a Liteca, capitale di Holariya. Qui vengono a conoscenza di un torneo in doppio, grazie a Yuri (Vanillite), un allenatore di Porto Gaelia. Per combattere, Vinnie contatta il suo amico Chris (chris23), Emily sarà  aiutata da Alejandra (Vulpah), sorella di Nora, dalla quale riceverà  la seconda medaglia, infine Dustin vedrà  l'aiuto di Will (Lance94).

Al torneò parteciperanno anche molti altri allenatori, come Felix (Kiba), Dani (Pikapikke), Akane (Scarlet Snow), Tilly (Cherrim93), Rick (Power), Lada, Tobias, Fenix, Celeste, Nathan (Icyflame), Evan (Snorlax97)...

Il torneo sarà  vinto dalla coppia di Emily e Alejandra, grazie anche all'evoluzione di Roselia in Roserade. Durante il torneo, Dustin comunicherà  a Vinnie ed Emily di dover lasciare il gruppo, ma in compenso saranno Yuri ed Evan a sostituirlo per un pezzo di strada. Durante il tragitto per Coldimezzo i ragazzi incontrano un piccolo Rufflet, che inizia a seguire Vinnie. Quest’ultimo, inoltre, sogna ancora una volta Meloetta, che gli rivela di dover andare nella città  di Scott.

Giunti a Coldimezzo, i ragazzi incontrano il Superquattro Ronald, maestro del tipo acciaio, ed Emily lo sfida in una lotta, perdendo miseramente. La ragazza, allora, inizia a dubitare delle sue capacità , e un altro avvenimento, ovvero l’aggressione di un ragazzo di nome Eric ai danni della ragazza, la deprime completamente al punto che a Ivenna, città  dove Vinnie avrebbe disputato una gara, Emily decide di abbandonare il viaggio. La gara di Ivenna è vinta da Evan, giunto in finale contro Celeste, mentre Vinnie e una sua amica di infanzia di nome Alice sono costretti ad arrendersi prima. Yuri ed Evan partono per Praria, per continuare il viaggio, mentre Vinnie, da solo, cerca di raggiungere Scott. Sulla strada, però, incontra Emily, tornata a viaggiare grazie all’intervento di Chris e all’evoluzione di Chikorita. I tre, in una foresta, fronteggiano indirettamente il Team Reebath, ed Emily cattura un Deerling. Prima di arrivare a Scott, anche la ragazza sogna un Pokémon leggendario: Mew. Questo invoca il sua aiuto, e la prega di far presto. A Scott, i ragazzi incontrano la professoressa Ranja e il matematico Will, che hanno fatto infiltrare Dustin nel Team Reebath per scoprirne i piani, ma ormai hanno perso le tracce del ricercatore. I ragazzi, allora, insieme ai capipalestra Nora di Liteca, Flavio di Bliza e Divina di Leia cercano di sconfiggere i Reebath. Nella base, i ragazzi scoprono che Victini e Jirachi sono stati assoggettati, e che le alte cariche del Team sono, in realtà , occupate dai Cavalieri di Salamence, incontrati nel passato dal coordinatore. Insieme a loro, anche Maia, una ragazza anch’essa conosciuta da Vinnie durante la sua avventura nel passato. La missione è un buco nell’acqua, ma in compenso, Mew è salvo, in quanto, come Celebi, è stato assorbito da una forza misteriosa detta “Ara”. Dustin torna nel gruppetto e Vinnie cattura, finalmente, Rufflet. A Bliza Emily conquista la sua nuova medaglia, e i ragazzi si iscrivono alla Scuola Pokémon Primaverile, dove per alcuni giorni si divertono tra minigiochi e nuove amicizie, divisi in quattro squadre. A trionfare, infine, è la Squadra Bianca, di Vinnie, Nathan, Jordan, Alejandra, Tilly e Yuri. Dopo la scuola, Vinnie partecipa alla gara di Lacona, vincendo, e Emily sfida il capopalestra di Hoennapolis: Landon. La prima sfida, però, va male. A Lacona Vinnie incontra la sua cuginetta Michelle, che il giorno successivo partirà  per il suo viaggio da allenatrice. Arrivati a Hoennapolis, Michelle sceglie il suo primo Pokémon. Grazie alla “raccomandazione” di Dustin, la ragazza ottiene uno Skitty. Non sapendo, però, che indirizzo di allevamento Pokémon scegliere, seguirà  Vinnie, Emily e Dustin nel loro viaggio. La serie si conclude con Emily che sfida Landon ancora una volta, e la sfida finisce in pareggio. Il capopalestra le consegna la medaglia ma, non ritenendola ancora pronta, la obbliga a tornare ancora una volta da lui prima della Lega Pokémon per confermare la sua forza.

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Pokémon Moon and Stars: Polaris

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Capitolo 38: Verso una nuova meta

Le luci di Hoennapolis risplendono dietro alle spalle dei ragazzi, diretti verso la loro prossima meta.

“E’ come un nuovo inizio...” riflette Emily, perplessa.

“In effetti... Mi sembra tutto così irreale” sorride Michelle “Sono in viaggio, finalmente! Non è fantastico?”

“Si, a me fa molto piacere viaggiare con te” la abbraccia Vinnie, fraterno.

“Quindi, adesso, andremo a?” chiede Dustin.

“Beh...” impallidisce Emily “Non so...”

“Dovremmo andare al nord” propone Vinnie “Così sfiderai Alice di Turmia”

“No, Vinnie, non è molto logico. Adesso siamo sulla via dell’Est, e su questa dovremo rimanere”

“Quindi... Dove... Dove?”

“Non siete molto pratici di questa zona, eh? In effetti, è una delle meno conosciute”

“Allora dove andremo?” chiede Michelle, che non riesce a capire nulla.

“Io direi di raggiungere prima Subside, è una città  sotterranea: lì si trova il laboratorio dei fossili, così faremo resuscitare il Pokémon di Emily”

“Giusto!” esclama la ragazza, che conservava ormai da mesi il fossile vinto a Liteca.

“Dopo, se a voi va bene, andremo di nuovo sul lago Erchen, e raggiungeremo Speite, così Emily sfiderà  Gus, il capopalestra di tipo spettro”

“Oh!” esclama l’allenatrice “A me va bene”

“Si, sembra logico” approva Michelle.

“Io cercherò una nuova location per la gara sull’Erchen, allora” sorride Vinnie.

“Perfetto. Ora, ragazzi, muoviamoci” li sprona Dustin “Entro questa sera vorrei arrivare a Chére”

“Chére... Intendi il villaggio turistico?” chiede Michelle, perplessa “Io ci sono andata, una volta: è veramente bello!”

“Esattamente: è la meta più semplice e vicina, per la notte”

“Oh, per me va bene tutto!” esclama Emily “Per ora voglio solo arrivare in un Centro Pokémon, mangiare e dormire!”

“Dici bene!” sorride Michelle.

La campagna di Hoennapolis è luminosa e profumata: anche di notte, i ragazzi riescono a vedere il tragitto, grazie alle numerose fattorie della zona. Branchi di Miltank riposano nelle stalle, quieti, mentre la brillante luna veglia sui ragazzi.

“Guarda, Vinnie!” esclama, ad un tratto, Emily “Il mare!”

Un’ampia apertura nel folto del bosco permette una splendida visuale sulla costa, pianeggiante e quieta.

“Non vediamo il mare da...”

“Dall’inizio del viaggio, signor coordinatore” scherza la ragazza.

I ragazzi si allontanano, diretti verso le luci di un piccolo borgo: Chére.

Numerose casette dal tetto spiovente si affollano intorno al bosco, immerse nell’incanto della natura. Sulle piccole piazzette di ciottoli, la popolazione sta cenando, festosa.

“Ci fermeremo qui” sorride Dustin.

“Peccato andarcene via domani” si intristisce Michelle.

“Infatti non lo faremo” spiega il ricercatore “Mia madre ha una casa qui, le serve quando va a fare ricerche a Hoennapolis. Ci fermeremo qualche giorno, per rilassarci prima del deserto, che sarà  la parte peggiore del viaggio. Siamo in anticipo sulla tabella di marcia, sapete?”

“Come?” chiede Emily.

“Pensa a Yuri, ad esempio. Lui, partendo da Auron, ha ottenuto per ora la medaglia di Regina, di Nora e di Rosetta. Per arrivare a Leia ci vorrà  molto tempo, e tu, contemporaneamente, avrai già  ottenuto quella di Gus, arrivando a quota cinque!”

“Ma la medaglia di Landon...”

“Non ti preoccupare per quella, considerala già  tua. Capirai tutto più in seguito”

“Oh...” l’allenatrice sembra perplessa.

“Ne parleremo” taglia corto Dustin “Ora andiamo a casa”

Su una piccola piazzetta, accanto ad un bar, si affaccia una casa di colore rosa, con il tetto spiovente come per tutte le altre e con un piccolo pergolato laterale, sul quale si inerpica una pianta di vite. Gli infissi, di colore celeste, la rendono molto graziosa. Accanto alla casa ve ne sono altre simili, ma con i colori delle finestre e delle porte diverse. Alla luce della luna, le piccole abitazioni sembrano accogliere tutti come in una culla.

“Ragazzi, forza” inizia Dustin aprendo la piccola porticina “Sopra ci sono delle stanze: sistematevi lì, io vi aspetto di sotto, per raccontarvi la storia di Chére”.

Sotto il pergolato, in tarda notte, i ragazzi consumano una leggera cena. Alla sua conclusione, Dustin si accomoda su una piccola poltroncina in legno.

“Ebbene, dicevo... Vi devo raccontare la storia di Chére, giusto?”

“Giusto” approva Michelle, curiosa.

“La storia di Chére è molto particolare, in quanto coinvolge anche le leggende sui cosiddetti Suntel. Li ricordate?”

“Certo, Dustin” risponde Emily “Erano, insieme a Dawtel e Humel, i governatori di Holariya nell’antichità ...”

“Ecco, dunque... La storia narrata inizia anni e anni fa, e coinvolge anche la nascita della stessa Hoennapolis...

Un tempo, la terra di Holariya era popolata da molti esseri tuttora sconosciuti. Non possiamo definirli nemmeno Pokémon, sapete? Erano semplicemente un qualcosa di diverso. Nel Nord di Holariya, fino alle sponde dell’Erchen, dove tuttora vi è Lacona, fino a questa zona e, dal’altra parte, a Coldimezzo, vi erano situati i cosiddetti Suntel.

Al contrario dei Dawtel, i Suntel erano legati alla notte: come per Dawtel e Humel non conosciamo niente di loro, eccetto che ci fossero, sempre grazie alle leggende e alle incisioni del passato.

Ma... Torniamo a noi. Questa zona, comunemente chiamata la “Penisola monca”, a causa della sua forma incompleta, era popolata da pochi Suntel, che contendevano la zona con gli irosi Humel. Un giorno, questi invasero la valle, e fecero strage di tutti i Suntel che qui vivevano.

Tra tutti, venne colpito anche un giovane esemplare, nato da pochi mesi. Questo, persi i genitori nella calca, si addentrò nel folto del bosco, dove incontrò un esserino strano, che parlava una strana lingua. Attualmente, chiameremmo quell’essere semplicemente Bagon”

“Ma Dustin” interrompe Emily “Bagon è un Pokémon...”

“Esatto, Emily, ma per capire meglio dovrai aspettare la fine della storia...

Dicevo, i due fecero amicizia e vagarono nella landa ormai desolata, finché non li trovò un Humel. Il piccolo Suntel, allora, per proteggere il suo amichetto, fece scudo con il proprio corpo, cadendo a terra, in punto di morte. Il piccolo Bagon, allora, terrorizzato, scappò via, fino a raggiungere il mare, dove ancora gli Humel non avevano fatto strage, e pregò affinché Arceus potesse salvare l’amichetto. Naturalmente, Arceus non poté farlo: questo perché le popolazioni di Holariya erano ormai estranee a lui, non lo conoscevano e non lo veneravano più. In ogni caso, Arceus, per ripagare la vera amicizia di Bagon, promise di far tornare i Pokémon a Holariya, e pian piano il corpo del Suntel morto divenne un ampio e prosperoso ciliegio, che non sfiorisce e non sfiorirà  mai”

“E dove si trova questo ciliegio, Dustin?” chiede, allora, Emily.

“Guarda il centro della piazza”

In un’aiuola circolare vi era un enorme ciliegio dalle fronde possenti e dai fiori di un rosa splendente e vivace.

“Oh...” sussurra Vinnie, incredulo.

“Bene, conoscete la storia, ora andiamo a dormire!” sbadiglia Dustin.

“Va bene” acconsente Michelle “Domani sarà  un giorno importante!”

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Capitolo 39: Il profumo del bosco!! Un Pokémon per Michelle?

La mattina, a Chére, profuma di fiori. Fiori e pane appena sformato. Aperta la finestra della sua cameretta, Michelle respira a pieni polmoni il vento, felice. E’ il suo primo giorno da allenatrice, e le avrebbe rivelato molte sorprese: ne era certa.

Scendendo a fare colazione, la ragazza incontra Emily, intenta a coccolare il suo Herdier.

“Ciao, Misha!” esclama la ragazza, chiamando la cuginetta di Vinnie con il suo soprannome.

“Buongiorno” ricambia lei “Com’è simpatico il tuo Herdier!”

“L’ho catturato durante una giornata movimentata” sorride l’allenatrice, ricordando il primo incontro con il Team Reebath.

“Oggi cercherò di catturare anche io il mio primo Pokémon” si entusiasma Michelle.

“Ti aiuteremo noi” interviene Vinnie, salendo le scale fino al primo piano, dove si trovano le ragazze, con un vassoio pieno di frutta e cornetti caldi.

I tre si siedono ad un piccolo tavolino e gustano la colazione, parlando della giornata che li aspetta.

“E così vuoi andare a cercare un Pokémon nel bosco...” riflette Vinnie, ascoltando il programma della giornata di Michelle “Non è così facile, sai?”

“Lo so...” ammette la cugina “Qual è stato il tuo?”

“Io e Vinnie abbiamo catturato i nostri primi Pokémon quasi contemporaneamente, sai?” inizia l’allenatrice “Eravamo vicino ad Auron, durante una tempesta di neve. Io ho salvato un Budew dal congelamento catturandolo, e dopo siamo stati attaccati da un Torchic selvatico, che è stato catturato da Vinnie”

“Non era selvatico, sai?” esclama Vinnie, ad un tratto.

“Oh? Davvero?” chiede Emily, perplessa.

“Esattamente. Dustin me l’ha rivelato quando eravamo a Liteca, durante il torneo. In realtà  Torchic era, insieme a Snivy e Totodile, uno dei Pokémon destinati alla mia scelta, che scapparono, e Ranja andò a cercare”

“Non ne avevo idea...” si giustifica Emily “E comunque, perché non me l’avete mai detto?”

“Te l’ho detto” sorride Vinnie “Anche se adesso...”

“Questa ironia da Bidoof”

Usciti di casa, pronti per andare nel bosco, i ragazzi trovano Dustin intento nel lavare i pavimenti. Il ragazzo cerca di giustificarsi dicendo che la casa fosse inutilizzata ormai da tempo.

“Non ti preoccupare, andremo noi con Michelle” lo tranquillizza Vinnie.

“Va bene, ma ricordate: state attenti al Pokémon, non fatele scegliere un compagno difficile da allenare!”

“Certo, certo, Dustin” sorride Emily “Ma Michelle catturerà  il Pokémon che sentirà  più vicino a lei, vero?”

“Esatto” risponde la ragazza, complice.

“La decisione è vostra, naturalmente” sorride il ricercatore “Ma stai attenta a non far stancare troppo Skitty!”

“Certo, vero Kittey?”

Il piccolo gattino, accovacciato sulla spalla di Michelle, miagola felicemente.

“Bene, direi di andare” esclama Vinnie uscendo dalla porta, a sua volta seguito dalle due ragazze.

Il bosco di Chére è, in pratica, nel paese stesso. Tra le fronde degli alberi spesso sbucano casette rosa, e piccole piazzette vivacemente abitate. Il percorso è delimitato da ampie staccionate in legno dipinto di bianco, e i Pokémon abbondano, senza curarsi della presenza di umani e allenatori.

“Cosa vorresti catturare, Misha?” chiede il cugino, curioso.

“Beh, Vinnie, ecco... Vorrei trovare un Pokémon simpatico, sai? Un Pokémon facile da allenare”

“Tutti i Pokémon d’erba sono facili da allenare” spiega Emily “Il problema sta nelle loro debolezze a molti tipi. Spesso è meglio trovare dei Pokémon d’erba abbinati ad un altro tipo”

“Ad esempio?”

“Beh, ad esempio Lotad. Essendo Erba-Acqua riesce a resistere meglio al fuoco”

“E qui ne vivono, Lotad?”

“No, Misha” si intromette Vinnie “Sono rari ad Holariya”

“Oh, e quel Burmy?” chiede la cugina, rivolta verso l’alto.

“Si, è simpatico, ma... Ecco, è molto debole al fuoco”

“Ah, vero...” si intristisce Michelle “Diavolo! E’ così difficile...”

“Posso darti un consiglio?” inizia Emily “Non badare alle debolezze: ti piace un Pokémon? Bene. Catturalo, Misha, è la soluzione migliore”

“Va... Va bene...” sussurra la ragazzina, avviandosi verso la boscaglia “Mi piace quel Burmy...”

Skitty salta subito dalle spalle della ragazzina, avviandosi verso il Pokémon. Con un Assistente provoca la mossa Pestone, e fa cadere giù l’insetto. Questo, però, si difende e, con Foglielama, rispedisce indietro Skitty.

“No! Kittey!” urla Michelle, spaventata.

Il Pokémon, però, si rialza e, con forza, usa Botta, scagliandosi contro Burmy. Quest'ultimo, però, schiva la mossa e si lancia verso il Pokémon usando ancora una volta un potente Foglielama. Skitty è quasi esausto, e torna da Michelle.

“No...” sussurra la ragazzina.

“Non ti preoccupare” la consola Emily “Questa lotta ha solo rafforzato il tuo Skitty, ora lo curiamo e proverai ancora!”

“Come sei diventata saggia” commenta, ironicamente, Vinnie.

“Stai zitto, tu”

Al sentire la Pozione, Skitty si rianima immediatamente e, contento, raggiunge la sua padroncina.

“Riproveremo più tardi, va bene?” sorride lei quando, immediatamente, sembra notare qualcosa nella boscaglia.

“Cos’è quello?” chiede, elettrizzata.

“Penso uno Stantler...” inizia Vinnie “Forse è meglio non...”

Il ragazzo, però, non riesce a concludere la frase, che vede la cugina mandare in campo Skitty contro il Pokémon renna.

“Kittey, forza, Assistente!”

Il Pokémon, grazie alla mossa, usa Coleomorso, che, però, non provoca molto danno a Stantler. Il Pokémon, evidentemente stufo, cerca di liberarsi di Skitty con Confusione, per poi scalciarlo via violentemente e usare un attacco Ipnosi, che addormenta il gattino.

“Ancora una volta!” si inalbera Michelle “Perché!?”

“Perché ci vuole ancora tempo, allenamento” la consola Vinnie “E del Pokémon non preoccuparti, puoi sempre catturarlo domani...”

“Forse è meglio così” ammette Michelle “Anche se mi sarebbe piaciuto...”

“Devi allenarti un po’ di più, e noi ti aiuteremo!” esclama Emily, facendo uscire fuori dalla Pokéball il suo Deerling.

“Vai, Deerling, usa Assorbimento!”

Il Pokémon si lancia verso Skitty che, preoccupato, usa Azione, ma viene colpito lo stesso dalla mossa. Skitty, allora, riprova con Assistente, e grazie ad un fortunato Braciere colpisce Deerling. Quest’ultimo, però, contrattacca con un potente Doppiocalcio: un brutto colpo per Skitty, che cade a terra, dolorante.

Deerling riprova con Doppiocalcio, ma viene bloccato da un veloce Bruciapelo di Skitty, che, fortunatamente, sembra salvarsi. Non può nulla, però, sull’Assorbimento che segue alla mossa precedente, che lo colpisce e lo manda al tappeto, vicinissimo all’essere esausto.

“Sei brava” si complimenta Michelle, preoccupata per Skitty.

“Anche tu” ricambia Emily, sincera.

“Ora, però, concludiamo la lotta! Doppiocalcio!”

Michelle chiude gli occhi, preoccupata. Riaprendoli poco dopo, però, resta a bocca aperta.

“Che è successo?” chiede la ragazzina.

“Non so...” risponde Emily, altrettanto perplessa “Si è addormentato all’improvviso!”

Dalle fronde di un albero, ilare, spunta un piccolo Cottonee.

“Oh” esclama Vinnie, non trovando niente di meglio da dire.

“Grazie!” esclama Michelle, avvicinandosi al piccolo Pokémon.

“Nee!”

“Misha, prova a catturarlo, forza!” la sprona Emily.

Udite quelle parole, Cottonee si mette in posizione d’attacco.

Skitty parte con Introforza, colpendo il Pokémon che, però, attacca con Parassiseme. I semi si attaccano a Skitty che, pian piano, perde energia. Il gattino, però, replica alla mossa con un potente attacco Azione, che colpisce ancora una volta Cottonee.

Il Pokémon cotonpalla reagisce con Megassorbimento, che va a segno, ma Skitty risponde con Assistente, provocando ancora una volta Coleomorso. Questa volta l’attacco pare colpire in pieno Cottonee, e Michelle, velocemente, lancia la Pokéball.

1... 2 e... Il Pokémon riappare, ancora in forze.

“No!” urla Michelle.

“Prova a indebolirlo ancora” propone Vinnie, in tensione.

Skitty torna ad attaccare con Azione, che non va a segno, ma riesce a evitare la polvere paralitica dell’avversario. Con Assistente, che provoca Foglielama, Michelle lancia la seconda Pokéball.

1... 2... 3... Puf! La luce della Pokéball pare spegnersi, e Michelle si avvicina timorosa.

“L’ho preso?” chiede, perplessa.

“Certo” sorride Vinnie “Complimenti, Michelle. Hai appena catturato il tuo primo Pokémon!”

La ragazza sorride, felice. Un Cottonee. Un nuovo amico.

I tre si avviano verso casa, ammirando le fronde degli alberi, che pian piano si colorano di rosa.

“E’ passato un altro giorno” sorride Emily “Un altro giorno di questa avventura”

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Capitolo 40: Una luce verso il futuro!! La prima sfida di Michelle!

La paura è come la notte: oscura, imperscrutabile, impossibile. Un sentimento effimero che conquista in pochi attimi la mente e il cuore.

E con il cuore stretto in una morsa oscura, Vinnie dormiva, sudando e agitandosi. All’improvviso, però, qualcosa si fa strada tra gli incubi del ragazzo, risvegliandolo.

La stanzetta è fiocamente illuminata dalla luce della luna, che penetra timidamente da uno scure semiaperto.

Vinnie apre gli occhi, confuso, guardandosi intorno. Sembra che tutto sia a posto. Su una piccola credenza, però, il ragazzo scorge una esile figura.

“Ti aspettavo”

“Meloetta?” sussurra Vinnie, perplesso.

“Benvenuto, ancora una volta, nei tuoi sogni” comunica il Pokémon, con voce soave.

“Cosa... Cosa ci fai qui?” chiede Vinnie, perplesso.

“Sono qui per comunicarti molte cose e rivelarti la seconda parte della mia profezia, ragazzo mio”

“Mi.. Mi ricordo...” sussurra Vinnie “Mi hai parlato del Suono, vero?”

“Si. Il Suono che vive in tutti noi, il Suono che ci appartiene e ci plasma: la mia vera essenza, la tua vera essenza”

“Cosa vuoi rivelarmi, adesso?” chiede Vinnie, febbricitante.

“Non è ancora tempo. Prima devi ascoltare bene le mie parole, che ti saranno utili”

Il ragazzo si siede sul letto a gambe incrociate, aspettando le parole di Meloetta.

“Devi ancora compiere molti passi verso la salvezza. Si apriranno numerose sfide a te e ai tuoi compagni. Devi raggiungere Subside in fretta e scoprire parte della verità . Questa, dopo, ti condurrà  verso una nuova, imponente sfida”

“Come a Scott?” chiede il coordinatore.

“Esatto. Siamo ancora in pericolo, Vinnie. Devi aiutarci!”

“Sono... Sono confuso” balbetta il ragazzo “Non capisco...”

“E’ normale non capire” sussurra Meloetta con voce soave “Il mistero è la chiave del secondo incontro”

“Il mistero?” chiede Vinnie, con la testa in subbuglio.

“Esatto...”

Il Mistero che vola sulle sue ali vitree

E’ la scelta beffarda che sembra prenderci

E cedono le braccia, si arrende la mente

Noi possiamo ancora conquistare il destino

Per vincere ancora il nostro Mistero

Le parole di Meloetta incantano Vinnie, che chiude gli occhi, confuso.

“Devi proseguire, ora. Ti aspettano molte sfide, molte vittorie e molte sconfitte. Tu puoi”

La stanza inizia a sgretolarsi, le pareti cedono sotto l’incantevole musica di Meloetta, il Suono.

“Suona. Suona, l’incanto notturno...” balbetta Vinnie, ormai inconsapevole delle proprie parole. La mente torna ad essere incosciente, mentre una figura si fa spazio nell’oscurità . E così, Vinnie si ritrova a pensare ancora una volta a qualcosa di misterioso, mimando con la bocca una semplice parola: Suntel.

Vinnie si alza nel letto completamente sudato. “Le sei e mezza...” pensa, ancora un po’ assonnato. Il ragazzo, però, viene attirato da alcuni rumori provenienti dalla piazzetta.

“Cottonee, forza, Paralizzante!”

Il ragazzo si affaccia dalla finestra, e vede la sua cuginetta Michelle allenarsi con i due nuovi Pokémon. Skitty sembra, per ora, prevalere su Cottonee, ma il Pokémon si difende con degli attacchi veloci.

Vinnie scorge Emily affacciata all’altra finestra, anch’essa intenta a osservare la ragazzina.

“Buongiorno!” esclama Vinnie, rivolto all’amica.

“Oh, anche tu qui!” replica l’allenatrice “Io sto respirando l’aria di Chére prima di andare via”

“Già  oggi?” chiede il ragazzo, perplesso.

“Si... Dustin ha detto che, per ora, sia meglio andare per affrontare il deserto. Pare che non ci siano tempeste di sabbia previste per i prossimi giorni...”

“Allora è meglio andare” approva il ragazzo.

Nel frattempo, Cottonee ha finalmente colpito Skitty con Foglielama, ma il gattino sembra non arrendersi.

Ad assistere all’allenamento di Michelle, però, non ci sono solo Vinnie ed Emily. Seduto su una panchina, all’ombra del grande ciliegio, è seduto un ragazzino, intento a mangiare un gelato, mentre un Tepig si arrampica mogiamente sulla spalla.

“Michelle” inizia Emily “Devi usare di più le mosse che alterino lo stato!”

La ragazzina replica con un ghigno teso.

“Bene, Cottonee, adesso usa Sonnifero!”

Il Pokémon di tipo erba, allora, usa la mossa e riesce, finalmente, ad addormentare Skitty.

“Brava!” esclama Vinnie, rivolto verso la cuginetta.

All’improvviso, però, Skitty viene investito da una fiammata. Michelle è basita: cosa può essere successo? La ragazzina si avvicina al Pokémon, ma prima di arrivarvi inciampa e cade a terra.

“Perdente”

La ragazzina si gira, notando su di lei un ragazzino, con un sorrisetto soddisfatto.

Emily e Vinnie, preoccupati, si precipitano al piano terra, per aiutare Michelle. La cugina del coordinatore, però, reagisce e, con foga, colpisce con un calcio l’interno cosce dell’impertinente ragazzino.

“Lasciami in pace!” urla lei.

Michelle, però, pare non essere ascoltata, e all’improvviso riceve un colpo allo stomaco dal Tepig avversario, che la fa cadere a terra.

“Sei proprio una stupida” la schernisce il misterioso ragazzino.

“Ma che diavolo vuoi da lei?” lo aggredisce Emily, parandosi tra i due.

“Una sfida”

“E sfida sia!” replica Michelle, già  in piedi.

“Mh...” mugugna Emily “Beh, Vinnie, tu intanto vai a riprendere Skitty”

“NO!” urla, però, il ragazzino “Se questa perde, Skitty sarà  mio!”

“Si, come no...” sorride Vinnie, andando verso il gattino “Stanne certo. E, inoltre, non hai usato il congiuntivo”

“Basta!” esclama, improvvisamente, Michelle “Voglio fare questa sfida. Cottonee contro Tepig. Ci stai?”

“Sei proprio una scema, sai cosa sono i tipi? Non penso che sei molto esperta, vero?”

“I congiuntivi...” mugola Vinnie, disperato.

La lotta, però, ha già  avuto inizio.

Tepig attacca con Braciere, ma Cottonee lo schiva, e replica con Foglielama. La mossa colpisce Tepig, ma non gli provoca danni. Il porcellino, allora, colpisce il Pokémon di Michelle con Azione, ma quest’ultimo, ripresosi dall’attacco, usa Sonnifero, e addormenta Tepig. Il porcellino, addormentato, subisce molti Foglielama, ma questi non provocano danni consistenti. Michelle, allora, prova a far usare Velenopolvere, che colpisce Tepig. Il Pokémon, però, si sveglia e, con foga, usa Braciere. La mossa va a segno, e Cottonee cade a terra, quasi stremato. Tepig, però, pare avere alcuni problemi. Il porcellino barcolla, per poi cadere a terra, esausto: il veleno ha fatto effetto.

Il ragazzino ritira Tepig e, senza dire nulla, scappa via.

“Brava, Michi!” esclama Vinnie.

“Davvero una buona lotta!” si congratula Michelle.

“Una buona lotta per concludere il soggiorno a Chére” esclama Dustin, da dietro i ragazzi.

“Forza, andiamo...” sussurra il ricercatore.

E’ ormai sera e, fatte le valigie, il gruppo è in partenza. Michelle si ferma ad osservare il paesaggio, commossa. All’improvviso, però, nota qualcosa sull’albero principale, l’albero dei Suntel. La ragazzina si avvicina e nota un piccolo bigliettino tutto strappato:

“Ai avuto solo fotuna. Loris”

Michelle, oltre ad uno starter, un primo Pokémon e nuovi amici, adesso, ha anche un rivale.

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