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Dragozard

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    Dragozard ha ricevuto una reazione da Combo in Pokédex e meccaniche su Pokémon Spada e Scudo: Masuda chiarisce su Famitsu   
    Sono d'accordo, se non faranno niente per rimediare, i miei soldi non li vedranno. Forse comprerò la switch, ma non sarà la mia priorità e acquisterò giochi che valgano la spesa, non uno che è una presa giro.
    Ti mando i complimenti di Zarxiel che è d'accordo pure lui.
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    Dragozard ha ricevuto una reazione da DarthMizu in Pokédex e meccaniche su Pokémon Spada e Scudo: Masuda chiarisce su Famitsu   
    Sono d'accordo, se non faranno niente per rimediare, i miei soldi non li vedranno. Forse comprerò la switch, ma non sarà la mia priorità e acquisterò giochi che valgano la spesa, non uno che è una presa giro.
    Ti mando i complimenti di Zarxiel che è d'accordo pure lui.
  3. Love
    Dragozard ha ricevuto una reazione da arivel in Pokédex e meccaniche su Pokémon Spada e Scudo: Masuda chiarisce su Famitsu   
    Sono d'accordo, se non faranno niente per rimediare, i miei soldi non li vedranno. Forse comprerò la switch, ma non sarà la mia priorità e acquisterò giochi che valgano la spesa, non uno che è una presa giro.
    Ti mando i complimenti di Zarxiel che è d'accordo pure lui.
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    Dragozard ha assegnato una reazione a DarthMizu in Pokédex e meccaniche su Pokémon Spada e Scudo: Masuda chiarisce su Famitsu   
    Masuda ti farei una sottomissione prendendoti per i capelli, maremma bona!!!!
    Non c'è motivazione valida che tenga per tutto quello che hanno tolto.
    1) "potremmo sperare che questo cambiamento radicale rappresenti una ventata d’aria fresca per il brand. Il numero limitato di mostriciattoli tascabili potrebbe garantire un’esperienza diversa dal solito" ma quale esperienza diversa ci può dare l'avere meno pokemon del solito? Illuminatemi, seriamente, perché sennò parto per il giappone e strozzo definitivamente Masuda, con quella faccia padellata nei denti. Non c'è bisogno né di limitare i pokemon né di togliere meccaniche; loro li mettono e noi siamo liberi di usarli o meno, ce la facciamo da noi l'esprenza diversa!
    2) il completamento del Pokédex risulterebbe più accessibile in quanto il processo sarebbe meno complesso e meno frustrante." Eh deve essere difficile completare il pokemon oggi con tt le possibilità che c'abbiamo tramite internet. Ma poi quale compito gravoso deve essere, se il gioco si basa proprio su quellO!?!?
    3) Il cambiamento delle meccaniche nelle lotte può permettere agli Allenatori di reinventarsi, trovando tattiche completamente nuove per sopraffare il proprio avversario.
    Eh sì perché i giochi pokemon sono famosi per essere difficili, quindi c'è bisogno di una laurea per sconfiggere gli avversari, cavolo.

    Sono tutte cavolate che sparano per giustificare la loro voglia di non fare un bel niente...e allora lo sai cosa gli dico io, non c'ho più voglia di darvi soldi! Bona citrulli del cavolo!!! Risparmierò i soldi per giochi e brand che se lo meritano, non insulsi giochetti fatti da due occhi a mandorla bavosi!
     
     
    Bravi ragazzi/e dobbiamo essere forti contro questo pazzo incallito di Masuda, basta soldi a chi non se li merita. Hanno veramente fatto traboccare il vaso, hanno esagerato. L'approdo sulla switch doveva essere un passo importante per il brand, non l'ennessima presa per i fondelli dei fan più appassionati. Continuano a fregarsene di noi, continuano a pensare solo a raccattare gente nuova, come se fosse spaventata da un numero alto di personaggi (ma seriamente?), continuano a deluderci. E allora è arrivato il momento che noi smettiamo di credere i loro e buttare via i soldi. Dobbiamo dire NO al prossimo acquisto di un gioco della TPC e GF!!! BASTA!!!!
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    Dragozard ha ricevuto una reazione da Lief in Niente Pokédex Nazionale su Pokémon Spada e Scudo   
    Io, come molti altri, sono davvero scioccato e deluso da questa scelta e la farò breve: se non faranno qualche DLC gratuito per poter poi inserire anche i pokémon mancanti, il gioco non lo acquisterò e la switch me la comprerò con comodo se la comprerò. Se la acquisterò, prenderò giochi che ritengo migliori ma non pokémon spada/scudo, ne LGPE.
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Darken in [Darken]Pokémos[Part 1-*]   
    LA BATTAGLIA DELL’ANSA DI GIRATINA – PARTE 2
     
     
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Darken in [Darken]Pokémos[Part 1-*]   
    CAPITOLO 205: LA BATTAGLIA DELL’ANSA DI GIRATINA
     
     
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Zarxiel] Pokémon Ghost (NON COMMENTARE)   
    Capitolo 77: Battaglia fra Opposti
    Entrai in Palestra. L’idea di riprendere a lottare lì mi caricò di eccitazione. Attraversai i corridoi della struttura che fungeva anche da scuola, fino ad arrivare alla classe 1-A,  e bussai. “Avanti” disse una voce dietro la porta, e aprii. Nell'aula c'era una dozzina di ragazzini sui tredici anni all'incirca, mentre ad accogliermi fu Komor.
    “Raziel! Lailah!” disse sorridendo e visibilmente emozionato, probabilmente perché aveva intuito il motivo per cui ero lì. Da quando è diventato Capopalestra Komor era cambiato: non indossava più gli occhiali, ora aveva capelli più corti e più ordinati ma più o meno con lo stesso stile, con dei grossi ciuffi su un lato della fronte ed uno ribelle che tendeva verso l’alto, indossava una camicia bianca con cravatta nera ed una giacca blu con i bordi delle maniche bianche un po' arrotolate, jeans grigi e mocassini marrone scuro, impossibile poi non notare il libro nero con il simbolo della Lega Pokémon sopra e il titolo: "Tutto sul tipo Normale".
    I ragazzini mi osservarono con curiosità, alcuni con ammirazione.
    “Non vedevi l’ora che succedesse, dico bene?” gli domandai.
    Lui rise, “Beh, ci speravo, ma non ne avevo la certezza, avendo in tutto e per tutto sostituito Aloé. La sua medaglia è ancora valida, ma presumo tu voglia sfidarmi comunque”.
    “Sfiderò te e tutti gli altri Capipalestra. Sono metodico” gli spiegai.
    Komor osservò la classe. “RAGAZZI! OGGI LEZIONE SUL CAMPO ALL’APERTO!” annunciò e gli alunni festeggiarono gioiosamente per poi correre via verso il cortile.
    “Dev’essere bello insegnare” disse Lailah a Komor mentre c'incamminavamo verso il cortile.
    “Si, lo è. Questi ragazzini sono gli allenatori di domani, è sorprendente quanti siano interessati a diventare specialisti Normale” disse Komor.
    Quando arrivammo in cortile mi accorsi che vi erano tre arene: due piccole e una più grande. Nonostante lo stile semplicistico non potei fare a meno di notare alcuni meccanismi ai margini del cortile, dall’apparenza nuovi, forse installati di recente da quando la scuola è diventata una Palestra. Komor si diresse verso l’arena più grande.
    “Ragazzi, è tempo di una prova sul campo. Mi servono due volontari per combattere contro Raziel. Ovviamente non mi aspetto che vinciate contro un allenatore del suo calibro, ma il voto sarà dato in base alla prestazione dei vostri Pokémon e all’impegno” spiegò brevemente. Due ragazzini, un Bullo ed una Pupa, si fecero avanti. Entrambi gli allenatori usarono un Patrat ed un Lillipup e nonostante l’enorme dislivello, entrambi gli allenatori si dimostrarono capaci, riuscendo ad usare combinazioni con Staffetta, Danzaspada, Sostituto, Ipnosi oltre a mosse molto versatili con cui riuscirono ad aggirare l’immunità dei miei Pokémon.
    Komor diede ad entrambi un voto alto, e poi venne il nostro momento.
    “Dunque... dato che le Medaglie Tris e Stalattite non sono più valide, ufficialmente hai ben 6 medaglie. Presumo che tu voglia combattere seguendo le regole con questa logica, quindi un 4 contro 4” disse mentre sembrava meditare su che Pokémon usare, io annuii. “Allora diamo inizio all’incontro” disse sorridendo. Vidi che Lailah era già agli spalti con vari ragazzini entusiasti dello scontro.
    Il primo Pokémon schierato fu Castform, mentre io mandai Ninjask “E io che volevo usare un qualcosa di più 'spicy' per metterti in difficoltà” disse il Capopalestra sorridendo.
    “Beh, Ninjask è un Pokémon che uso raramente, e pensavo fosse una buona idea usarlo contro di te” risposi. L’avversario iniziò immediatamente generando una pioggia sul campo, Ninjask invece si limitò ad usare Danzaspada e poi Protezione, evitando un Palla Clima ed un Geloraggio, ma alla fine fu colpito da un Tuono, che gli causò grossi danni. Ninjask si difese un’ultima volta, e il nemico si preparò per il prossimo Tuono, tuttavia sul campo c’era Shedinja, che fu protetto dall’attacco sorprendendo tanto Castform quanto Komor.
    “COSA?!” esclamò stupito, mentre gli spettatori rimasero sorpresi. Prima della prossima mossa Shedinja creò una mano artigliata d’energia spirituale che colpì ad una velocità assurda il nemico, finendolo in un solo colpo.
    “Tu non hai cambiato i Pokémon, dico bene? Uno Shedinja non potrebbe mai essere così forte e veloce” chiese Komor impressionato.
    “Già! Appena hai usato Pioggiadanza ho capito che non avevi mosse da usare contro Shedinja e ho deciso di usare Staffetta per far sì che i potenziamenti di Ninjask passassero a Shedinja” spiegai.
    “Davvero ingegnoso...” disse Komor schierando un Cinccino “Ma ho visto molte tue lotte e conosco le tue strategie”, ma prima che il nemico potesse fare qualcosa Shedinja lo colpì con Forbice X, generando due arti d’energia spirituale che brillarono brevemente di verde pallido per poi causare un attacco incrociato. Cinccino riuscì a resistere e con la coda riuscì a spaccare il terreno e a sollevare un paio di detriti per scaraventarli contro il mio Pokémon: il primo fu assorbito dal Focalnastro, ma il secondo distrusse la Magidifesa, costringendomi a ritirare Shedinja.
    “L’avevi previsto dunque...” conclusi stupefatto, e lui sorrise. Ad entrare in campo fu Froslass che esordì congelando il terreno dalla parte di Komor creando una serie di aculei, ma l’avversario continuò con Cadutamassi, causando non pochi danni ala mia Pokémon, la quale allora proseguì con Geloraggio, e il nemico con Cadutamassi, riuscendo sempre a scaraventare contro 5 detriti rocciosi; alla fine Froslass fu sconfitta. Capii che se volevo sconfiggere quel Cinccino dovevo puntare sulla velocità, o mi avrebbe mitragliato di colpi. Rischiai e mandai nuovamente Ninjask, che con una velocità impressionante riuscì a finire il nemico con Forbice X.
    Komor rimase a riflettere per qualche istante, poi mandò un Bouffalant. Ninjask attaccò nuovamente con Forbice X, però notai che il nemico iniziò ad usare l’elettricità statica della folta chioma per poi caricare. Ninjask riuscì in tempo ad usare Protezione seguito poi da Staffetta, il Pokémon che sostituì Ninjask fu Chandelure, che creò immediatamente una sua copia energetica, mentre il bufalo nemico caricò nuovamente con Sprizzalampo, fortunatamente il Sostituto intercettò il colpo, ma si dissolse subito; il nemico sembrò subire danni da contraccolpo significativi. Chandelure quindi preparò un Fuocobomba, mentre il nemico caricò nuovamente: l’attacco di fuoco riuscì a colpire, ma lo Sprizzalampo nemico continuò con ferocia mandando KO il mio Spettro; anche Bouffalant andò fuori combattimento, per i danni causati dalla sua stessa carica.
    Il penultimo Pokémon del nemico fu Porygon-Z e io mandai di nuovo Ninjask. Il mio insetto alternò attacchi con Forbice X e difese con Protezione per evitare danni dovuti ai Palla Ombra e i Tuoni avversari, ma alla fine Ninjask venne sconfitto, riuscendo a causare decenti danni al nemico. Mandai Dusknoir, il mio ultimo Pokémon, che batté i suoi pugni sul terreno per generare un Terremoto, mettendo subito fuori gioco l’avversario. Komor osservò stupito “Quella Dusknoir è impressionante tanto per aspetto quanto per potenza”, poi mandò Stoutland “Ma ora voglio vedere come se la cava” aggiunse con un sorriso.
    Il grosso cane si avventò contro il mio Spettro con Sgranocchio, ma lei riuscì a scansarlo via con un violento movimento del braccio per poi spalancare le fauci e lanciare un Fuocofatuo ustionando il nemico e riducendo dunque la sua potenza; noncurante, l'avversario si avventò nuovamente, questa volta con Gelodenti, e presto vidi il ghiaccio propagarsi su Dusknoir.
    “Credo sia finita. Mi ha sorpreso che tu non abbia mandato Gengar, ma è stata una bella lotta” disse, e quasi sentii uno sguardo di riprovero da parte di Gengar dalla mia ombra, poi Komor diede ordine a Stoutland di usare Sgranocchio, ma poco prima del morso un pugno incendiato colpì dritto sul muso l’avversario che fu scaraventato di lato; il calore si propagò rapidamente sciogliendo il ghiaccio.
    “FUOCOPUGNO?!” esclamò sorpreso Komor.
    “Già, ho pensato sarebbe tornato più utile di Pugnodombra... E sembra che avessi ragione, specie fingendo di non poter fare più nulla, colpendo il tuo Pokémon nel momento in cui era più vulnerabile” spiegai, per poi dare il successivo ordine: con un possente colpo al terreno, Dusknoir creò un Terremoto che pose fine allo scontro.
    “Beh, chi l’avrebbe detto? Alla fine ho perso proprio perché ricordavo le mosse dei tuoi Pokémon. Contavo che Dusknoir avesse: Terremoto, Malcomune, Fuocofatuo e Pugnodombra, ma mi sbagliavo. Sembra che anche gli insegnanti abbiano molto da imparare” disse sorridendo.
    “E’ stata una lotta davvero emozionante, sei sicuramente un ottimo mentore per questi ragazzi” dissi, Komor quasi arrossì.
    “Senti, la nuova Capopalestra vive qui vicino, dico bene?” domandai.
    Komor annuì “Sì, la sua Palestra è a Zondopoli, poco dopo la città di Venturia” spiegò, per poi aggiungere altre indicazioni. Alla fine ringraziai e salutai tutti gli studenti della scuola per poi dirigermi alla mia prossima meta con Lailah. Eppure ebbi l’impressione che lasciando la città qualcuno mi stesse osservando...
     
    Squadra:  
    Leggendari:
    Box: 
    Pokémon visti: 629
    Medaglie di Kanto:  (EX CAMPIONE DI KANTO)
    Medaglie di Johto:  (EX CAMPIONE DI JOHTO)
    Medaglie di Hoenn: (EX CAMPIONE DI HOENN)
    Medaglie di Sinnoh:   (EX CAMPIONE DI SINNOH)
    Medaglie di Unima:  (EX CAMPIONE DI UNIMA)
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    Il Re di Unima
    Darken osservò la mappa. A nord della Città Nera, vicino alla riva del fiume, sorgeva ciò che rimaneva della Foresta Bianca. Originariamente copriva l’intero territorio della Città Nera, ma dopo un grande incendio il terreno perso dalla foresta era stato usato per fondarvi la città. L’inquinamento prodotto dalla città aveva inizialmente danneggiato anche quello che restava della foresta, finché un giorno non era misteriosamente sparito. Si supponeva un intervento di un Leggendario, forse Shaymin o Suicune.
    Entrò nella foresta, e qui vide Reshiram ed N. Questi era circondato da numerosi Pokémon, perlopiù originari di Unima, ma anche di quelli che erano stati introdotti dall’Associazione Pokémon.
    “Salve Darken.” Salutò il ragazzo, sorridendo “Ti ringrazio per aver accettato l’invito.”
    “Non so neanche io perché l’ho fatto.” Commentò il ragazzo.
    “Sono sicuro lo capirai presto.” Replicò N. Reshiram evidentemente gli disse qualcosa, perché il ragazzo sorrise al drago e annuì.
    Poi cominciò a guidare Darken attraverso la foresta. Arrivarono a un gruppo di case intorno all’albero più grande dell’intera foresta, una montagna di foglie e legno. Poche case, un villaggio di legno bianco, erano l’unica prova di presenza umana.
    N si diresse alla casa più grande. Bussò, e aprì una ragazza che indossava abiti che ricordavano un Gothitelle.
    “N, sei arrivato dunque.” Commentò la ragazza, sorridendo.
    “Non potevo certo aspettare ancora.” Commentò il ragazzo. Quella rise e fissò Darken.
    “E lui?”
    “Un bravo ragazzo, e uno di coloro che mi hanno fatto capire cosa volevo davvero.”
    La ragazza annuì “Risetta.” Disse poi allungando la mano verso Darken. Il ragazzo la strinse, sorridendo. “Piacere, Darken.”
    N sorrise e attese. Quando Risetta si spostò, il ragazzo entrò e Darken lo seguì.
    “Ah, questo mi riporta indietro.” Commentò improvvisamente Dialga “Osservare un gruppo di individui che si preparano a mettere un Re sul trono… una scena tanto comune, eppure tanto difficile da vedere.”
    Darken non rispose, ma osservò gli uomini. Quattro erano allenatori, come si notava dalle cinture. Una era una donna che somigliava molto a Risetta, lasciando intendere fosse la madre. Alcuni erano anziani.
    Poi c’era il ragazzo. Doveva avere diciotto o diciannove anni.
    “Darken, ti presento Vincent Harmonia Gropius.”
    Darken non sapeva cosa si fosse aspettato, dal re. Forse una corona e una sala del trono. Invece il ragazzo davanti a lui aveva corti capelli dello stesso colore di quelli di N, abiti semplici, e niente che facesse pensare a un re.
    “Ah, ma lo sguardo.” Si intromise Entei “Non riconosci un Re dal volto, ma dagli occhi.”
    E guardandolo negli occhi, Darken capì cosa intendevano. Aveva uno sguardo profondo, molto più maturo dell’età che il suo fisico dimostrava. Gli occhi di un re.
    “Molto piacere.” Disse il ragazzo, stringendogli la mano e interrompendo i pensieri dell’allenatore. Poi si rivolse a N “Quindi è qui?”
    “Ti aspetta qui fuori.” Rispose N sorridendo.
    Il gruppo si scambiò qualche parola agitata, poi il ragazzo uscì, seguito da tutti, incluso Darken. Reshiram piombò nella radura davanti alla casa, e fissò i presenti.
    “N, quindi tu…”
    “Io non sono il Prescelto di Reshiram.” Rispose N “Ti basti questo.”
    Il drago osservò Vincent, che fece un inchino. Gli disse qualcosa, dedusse Darken, perché il drago annuì e abbassò il volto. Vincent lo toccò, poi un allenatore gli porse una Master Ball. Reshiram vi sparì dentro per un secondo, poi ne uscì, registrato. Infine si rivolse ad N, che sorrise e chinò il capo.
    “Cos'ha detto?” Chiese Darken.
    “Beh, ha ringraziato N e gli ha augurato buona fortuna per la sua ricerca.” Commentò Dialga.
    Darken si chiese cosa intendesse, ma poi il drago prese il volo.
    “Ottimo!” Esclamò N “E con questo, direi che il Team Plasma ha un Re, incoronato da Reshiram all’ombra degli alberi della Foresta Bianca.”
    Darken si rese conto solo in quel momento che quella era l’incoronazione. Non c’era corona, niente giuramenti, niente di ciò che si sarebbe aspettato. Ma forse Vincent li aveva fatti ad N.
    “Ed ora, il giuramento dei cavalieri!” Esclamò N. I quattro allenatori si inchinarono, come Risetta. Uno dopo l’altro, giurarono fedeltà a Vincent.
    Poi tutti si girarono verso Darken.
    N sorrise “Darken, vorremmo offrirti il ruolo di comandante dei Cavalieri del Re di Unima.” Disse Vincent “Ti considero idoneo, e d’altronde N garantisce per te. Se lo accetterai, sarai di grande aiuto alla nostra causa.”
    Darken lo fissò. Guardò N, che sorrise ed annuì.
    “Che faccio?” Chiese il ragazzo.
    “Quello che vuoi.” Rispose Dialga “Posso letteralmente portarti via da lì prima che il mio cuore batta di nuovo, se non ti va di diventare un cavaliere.”
    “Concordo.” Disse Entei “La scelta è solo tua.”
    Darken rifletté, poi fissò Vincent “Ho una domanda.”
    “Ti ascolto.” Rispose il ragazzo.
    “Cosa intendi fare come Re di Unima?”
    “Proteggere umani e Pokémon. Riportare la Foresta Bianca alla gloria, senza però usare mezzi violenti. Non saremo il vecchio Team Plasma, se questo è ciò che temi. Desideriamo solo giustizia ed ordine. Sarò un bravo re.”
    Darken rifletté. Perché no? In fondo, doveva essere sincero, se N e Reshiram si fidavano di lui. E poi meglio lui che qualcuno di più pericoloso sul trono di Unima. Se fosse stato comandante dei cavalieri, avrebbe poi potuto anche aiutare.
    Perciò si inchinò, e seguendo le istruzioni dell’anziano cerimoniere, giurò di aiutare.
    E quello fu un altro tassello nell’evento che venne poi, il più importante che il mondo avesse mai visto.
     
    “Quindi dovremmo allearci con loro, signore?” Chiese l’uomo del Team Rocket.
    “Proprio così.” Replicò Jourmungand “E subito.”
    “Ma signore, sono inferiori a noi in numero e mezzi.”
    “Vero, vero.” Rispose l’uomo, sorridendo “Ma a noi non interessa. Vero, Ghecis?”
    L’uomo annuì. L’occhio sinistro era coperto da una benda, come fosse in via di guarigione.
    “Bravo.” Rispose Jourmungand “Adesso fate amicizia.”
    Quello sospirò e fissò Ghecis, mentre l’omone usciva.
    “Bene, hai un piano.”
    Ghecis sorrise, anche se l’espressione si trasformò in una smorfia di dolore. Poi sbatté un oggetto sul tavolo.
    “Tu che ne dici?” Chiese.
    L’altro sorrise “Forse, la nostra amicizia sarà produttiva.”
     
    Squadra: 
    Leggendari: 
    Medaglie:
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    La Regina di Unima
    Giuls si guardò intorno, osservando la radura situata in un bosco tra le montagne, ed Ibis uscì allo scoperto dopo un momento.
    “Qualcuno ti ha seguito?” Chiese la ragazza, sul chi vive.
    “Nessuno.” Rispose Giuls, sorridendo.
    Ibis non ricambiò il sorriso, ma si limitò ad osservarla. “Ti rendi conto, spero, che l’unico motivo per cui sono qui è che mi fido di te. Quindi dimmi, cosa posso fare per te?”
    “Tu… Sai di quello che è successo al Castello, vero?”
    “Tutta la situazione con Victini e Zekrom, sì. So che sei diventata la Prescelta di Zekrom. Quindi, cosa hai deciso?” Chiese.
    Giuls rifletté. Già, cosa voleva?
    “Lo sai cosa vuoi.” Rispose nella sua testa la voce tetra e profonda di Zekrom. “Il tuo è un ideale forte e puro. Per questo ti ho scelto.”
    “Queste cose sono troppo complicate per me.” Commentò invece la voce di Victini “Però se posso aiutarti lo farò, promesso!”
    “Anche io.” Aggiunse Latias “Hai tre Leggendari dalla tua parte, possiamo farcela.”
    Giuls annuì.
    “Ho deciso di accettare.” Rispose la ragazza. Ibis annuì a propria volta, anche se non sembrava soddisfatta. Poi la guidò verso un fianco della montagna più vicina, un alto strapiombo. Si avvicinò alla parete rocciosa e colpì tre volte in sequenza. Si aprì una porta, che condusse le due su un ampio corridoio ordinato ed illuminato da lampade al neon.
    “Contavamo avresti accettato, quindi abbiamo già preparato tutto per la cerimonia.” Rispose la ragazza, guidandola tra i corridoi. Gli uomini del Team Plasma che la vedevano passare si inchinavano, sorridendo d’ammirazione. Ibis proseguì sicura fino a un’ampia porta.
    “Questa è la sua camera, mia regina. Le chiediamo scusa per l’arredamento spartano.” Disse una cameriera con lunghi capelli neri, chinando il capo e lasciandola entrare.
    Giuls la guardò. Aveva visto le camere del Campione della Lega quando era andata a trovare Lailah diverse volte negli anni, e non si avvicinavano nemmeno all’opulenza di quella stanza. Sui muri c’erano ricchi mosaici di Zekrom, il letto era un baldacchino grande come tre letti normali, con oro e preziosi incastonati. Il pavimento era coperto delle stesse mattonelle del corridoio, nere ed eleganti. La luce era prodotta da un grande candeliere dorato.
    “Siete sicure che questo sia mio?” Chiese Giuls.
    “Cosa credevi, che avessimo pochi fondi?” Chiese Ibis, che l’aveva seguita nella stanza, anche se le cameriere l’avevano fulminata con lo sguardo per essere entrata senza permesso nella camera “Ci mancano gli uomini, ma i mezzi ci sono, e abbondantemente.”
    “Ma da dove vengono i fondi?” Domandò in risposta Giuls.
    “Le sette casate erano quelle dei più potenti lord dell’antica Unima. Harmonia Gropius, Naturas, Floria, Faunarea, Minerion… Ognuna di esse governava un pezzo di Unima, tranne gli Harmonia Gropius che governavano su tutte le altre. I Sette Saggi sono discendenti delle sette casate. Giano Faunarea, Moreno Minerion, Celio Faunarea e Verdanio Naturas sono i tuoi sostenitori. Ovviamente, le ricchezze di quelle antiche famiglie non sono svanite. Certo, non sono più le potenti casate di un tempo, ma non sono certo poveri.”
    Giuls annuì. “Puoi dirmi se è vero, Zekrom?”
    “Temo tu mi stia scambiando per un drago bianco.” Replicò quello, scuotendo il capo “Ma se mi chiedi se conosco le sette famiglie, la risposta è sì. Non posso provare che quei quattro siano chi dicono di essere però.”
    “Mi basta.” Rispose Giuls. Quello che voleva era sapere se Ibis stava raccontando balle, ma quelle sembravano informazioni credibili.
    “Bene, adesso dobbiamo preparare la regina.” Disse la cameriera dai lunghi capelli neri.
    “Non posso aspettare qui? Tanto ormai i Saggi lo sapranno già…”
    “No, no, deve riunirsi con gli altri, no? Vada, vada.” Rispose la cameriera, spingendola fuori e chiudendo la porta.
    “Queste guerriere. Sempre maleducate.” Commentò, chiudendosi la porta alle spalle e sorridendo, poi estrasse un vestito dall’armadio, una delle vesti più eleganti che Giuls avesse mai visto, un abito bianco che non avrebbe sfigurato in un film fiabesco.
    “Proviamo subito.” Disse la donna, sorridendo.
     
    Dopo qualche ora, Giuls era pronta, con indosso l’abito bianco, una collana e un diadema, che a quel che aveva capito le sarebbe stato tolto. Dopo essersi vestita era stata accompagnata da un anziano dai baffetti grigi, che le aveva illustrato la cerimonia, in modo che sapesse cosa dire e cosa fare.
    “Che sciocchezza, incoronare la regina così all’improvviso.” Borbottava l’uomo, forse credendo di non essere sentito “Preparazione ci vuole.”
    Ma nonostante tutto, alla fine Giuls cominciò a camminare verso il trono, in una sala gremita di membri del Team Plasma.
    "Che Giratina sto facendo?" Si chiese almeno cento volte per ogni passo.
    "La cosa giusta." Si rispondeva però subito dopo "Creerò un mondo migliore. E lo farò con questa ascesa al trono.”
    “Questo è lo spirito.” Replicò Zekrom “Questo è il tuo puro ideale.”
    La cerimonia in sé fu lunga e noiosa. Ognuno dei saggi – tre ricoprivano anche il ruolo di quelli mancanti, fino a che non si fossero trovati dei sostituiti – le fece giurare di proteggere Unima, umani e Pokémon del regno. Verdanio le fece promettere di proteggere colline e pianure. Celio fiumi e mari. Moreno montagne e foreste. Poi si fece avanti Giano.
    “Giuls Harmonia Gropius” Disse, escludendo il cognome Touki dalla formula “Prometti di difendere Unima, e di mantenere vivo il lampo e la luce che contraddistinguono il tuo ideale?”
    “Lo giuro.” Rispose la ragazza. Un paggio si fece avanti con una corona dorata su cui era inciso il muso di Zekrom, rubini come occhi.
    “Allora ti nomino regina di Unima.” Disse l’uomo, togliendole il diadema per posarle la corona sul capo. “Onore e gloria eterna alla regina!”
    “Onore e gloria eterna alla regina!” Gridarono i membri del Team Plasma.
    E da quel momento, Giuls fu a tutti gli effetti la regina del Team Plasma. Ciò che questo avrebbe comportato per lei, per Unima e per il mondo, non si sarebbe mai potuto immaginare allora.
     
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    Post-Lega di Unima (Enemy)
    “Non è possibile che io non possa sfidare la Lega!” Esclamò Enemy.
    “Come ho già spiegato ieri, l’altro ieri e il giorno prima” Replicò la ragazza alla reception, sforzandosi di restare calma “Non riapriremo prima di altri cinque mesi.”
    “Oh ma andiamo, sono sette mesi che aspetto!”
    “Ne sono ben cosciente.” Rispose la ragazza. Effettivamente Enemy si era presentato da lei quasi ogni giorno, per cercare di ottenere uno scontro con i Superquattro.
    Il ragazzo sospirò ed uscì. Era giù di morale, ma decise di nasconderlo. In fondo non poteva essere triste in un giorno tanto importante.
    Si diresse verso sud, giungendo rapidamente a Zefiropoli. Qui, corse alla Palestra.
    Aristide e Komor si stavano affrontando, e Enemy arrivava giusto in tempo per la battaglia finale. Si fece strada fra i curiosi e raggiunse Belle.
    “Come sta andando?”
    “Stoutland contro Druddigon.” Replicò la ragazza “Hai fatto appena in tempo per lo scontro finale.”
    Enemy sorrise. Se il suo amico avesse vinto, avrebbe superato tutti i requisiti per ricevere il titolo di Capopalestra. Dopo gli eventi di sette mesi prima, solo quattro Palestre in tutta Unima avevano mantenuto il precedente Capopalestra. Il che aveva portato molti della nuova generazione a farsi avanti per il titolo. E uno di questi era Komor. Enemy era rimasto ammirato dall’impegno che aveva riversato in quell’impresa. Appena scoperto dell’annuncio, si era messo al lavoro, studiando e allenandosi. Aveva catturato ogni singolo Pokémon Normale di Unima, e aveva tormentato Darken per potersi allenare contro i migliori counter team – cosa che, ad essere onesti, Darken aveva fatto volentieri, anche se era qualche mese che sembrava star pensando ad altro.
    Il ragazzo sorrise e lanciò all’attacco Stoutland. Il Pokémon colpì con Nemesi. Druddigon arretrò, danneggiato gravemente, ma subito dopo attaccò con Dragartigli, ma in risposta un Gelodenti lo colpì al petto. Il ghiaccio si espanse congelando l’avversario, e altri Gelodenti lo sconfissero.
    “Ottimo!” Esclamò Aristide “Mossa di tipo Ghiaccio e un po’ di fortuna, che in un Capopalestra non guasta mai. Congratulazioni ragazzo.” Disse, porgendogli un attestato “Ti nomino, come tuo terzo esaminatore della Lega Pokémon, Capopalestra.”
    Enemy sapeva che di solito era un Superquattro a testare un candidato. Tuttavia, in questo caso, dato che i Superquattro erano impegnati, a ogni candidato era stato richiesto di sconfiggere tre Capipalestra solo con il team che avrebbero usato per le sfide per la terza, sesta e ottava medaglia. La prima aveva visto Komor contro Aloé, in procinto di ritirarsi, e si era conclusa con Aloé molto soddisfatta.
    La seconda, in cui Komor aveva affrontato Camelia, era stata vinta al pelo, ma la ragazza aveva comunque deciso di accettare la candidatura di Komor. E ora, la terza era finita.
    “Per quanto riguarda la sede della tua Palestra, credo che Aloé potrebbe…”
    Il ragazzo scosse la testa “C’è un altro posto.” Commentò.
    L’uomo sorrise “In tal caso buona fortuna, ragazzo. Mandaci il design e la posizione della Palestra entro una settimana.”
    Komor annuì, poi si diresse dagli amici e li abbracciò, piangendo di gioia.
    Belle in risposta lo riempì di pacche sulla schiena.
    “Bravissimo!” Esclamò mentre continuava a colpire, anche lei in lacrime per la gioia “Sei talmente bravo che non so cosa dire!”
    Enemy sorrise. Non che Belle fosse rimasta con le mani in mano. Dopo essere tornata a casa aveva fatto definitivamente pace col padre, e aveva ottenuto il posto di assistente della Professoressa Aralia. In quel modo, poteva girare il mondo ma anche stare a casa.
    Quanto a lui…
    “Voglio sfidare la Lega, quando riaprirà.” Decise. Se occorreva sfidare le nuove Palestre o anche rifare le sfide con i precedenti Capipalestra, l’avrebbe fatto.
    Komor lo fissò “Immagino che tu stia pensando di affrontare anche me per la Lega, sebbene tu abbia già la medaglia.”
    Enemy sorrise “Proprio così.” Replicò.
    “E allora fammi una promessa. Sei contro sei. Voglio che la nostra sia la miglior sfida che abbiamo mai fatto. Ci stai?”
    Enemy sorrise, e strinse la mano che l’amico gli aveva dato “Assolutamente!”
    Belle, li accanto, cominciò a dare manate sulla schiena ad entrambi.
    “Vi voglio troppo bene ragazzi!” Esclamò. I due scoppiarono a ridere, ignorando il male che la ragazza aveva cominciato a far loro.
     
    Uscirono dalla Palestra, e Komor li fissò “Voi non avete mezzi per volare vero? Allora aspettate qui un momento.” E così dicendo corse al Centro Pokémon. Tornò poco dopo con tre Poké Ball e le aprì, rivelando due Unfezant, maschio e femmina, ed un Braviary.
    “Salite, vi faccio vedere dove voglio fondare la mia nuova Palestra.”
    I due annuirono, sorpresi. Pensavano che la risposta fosse Soffiolieve.
    Il ragazzo sorrise e volò verso ovest, oltre Soffiolieve, fino a una piccola città. Un vecchio Centro Pokémon, alcune case e una scuola.
    Bussò alla porta, e ad aprire fu un anziano.
    “Ah, buongiorno Komor.” Disse il vecchio, mentre un paio di bambini sbirciavano “Cosa posso fare per te?”
    “Buongiorno maestro.” Rispose il ragazzo “Ce l’ho fatta. Posso aprire una Palestra qui e cominciare a insegnare.”
    Belle ed Enemy lo fissarono a bocca aperta. “EH?!!!” Esclamarono i due.
    “Mentre studiavo per l’esame scritto, mi hanno parlato di un abile insegnante” Spiegò Komor “Che però viveva in una cittadina un tempo abbastanza nota, ma oggi parecchio tagliata fuori da Unima. Ovviamente ho deciso di controllare. E mi ha insegnato tante cose.” Rispose il ragazzo “Quindi ho deciso di aiutarlo anche io. Aprirò qui la Palestra, e con il mio stipendio rimodernerò la Scuola e il Centro Pokémon. Inoltre, come Capopalestra sono autorizzato ad insegnare Combattimento Pratico e Teorico. Perciò…”
    Il ragazzo continuò a parlare. Ed Enemy lo guardò ammirato 'Quanto può essere cresciuto in così poco tempo?' Si chiese 'O sono io che sono rimasto indietro?'
    E con quella domanda, continuò a fissare il ragazzo, sorridendo, ma chiedendosi se anche lui avrebbe dovuto provare a fare qualcosa di diverso dalla Lega.
    Solo la sua promessa lo mantenne fermo sulla posizione di sfidarla.
     
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    Post-Lega di Unima (Frak)
    Il gruppo radunato in quella sala era il più eterogeneo che Frak avesse mai visto. Alan, Spark, Green, Mark, Astrid e Todd. Tutti e sette, lui incluso, avevano in comune di essere viaggiatori di un altro universo, il che li rendeva piuttosto particolari.
    “Notizie di Kain?” Chiese Mark.
    “Sparito.” Rispose Green “Siamo tutti preoccupati, sia noi che l’altro Gruppo.”
    Spark sospirò “Ascoltate, ascoltate, la soluzione è molto semplice: le decisioni le prendiamo per conto nostro. Kain era la mente di tutto, ma se non c’è non possiamo mica restare seduti a far niente.”
    “Bene allora.” Replicò Alan “Cosa vuoi fare per questo?” Chiese mostrando il foglio. Era la copia di una mail che Tilerond aveva mandato a tutti gli allenatori. In cui chiedeva a tutti loro di presentarsi insieme al laboratorio qualche mese dopo, più o meno quando Frak avrebbe dovuto cominciare il suo viaggio.
    “Non dovremmo presentarci?” Chiese Todd.
    “OVVIO CHE NO!” Esclamò Mark “E’ una trappola, ne sono sicuro.”
    “Non lo so.” Commentò Astrid “Potrebbe anche solo aver bisogno di tutti quanti per qualche esperimento. Tu sei sempre sospettoso Mark. Anche tu Green. Ma Tilerond non ha motivo di mentirci.”
    “A meno che Shuko non gli abbia spifferato tutto. Se vuole tornare tanto volentieri a Ransei…” Rispose Green, ma Alan scosse la testa.
    “Non lo farebbe.” Rispose il ragazzo “Comunque, anche se fosse, basterà portarci dietro i nostri Pokémon. Alan può portarne uno solo, ma in fondo è un Prescelto, quindi…”
    “Aspetta, tu sei un Prescelto?” Chiese Frak.
    “Non solo io.” Rispose Alan “Mark ha le carte di diversi leggendari, Spark ha Zapdos… Anche tu avevi qualcosa, vero Green?”
    “No. Ho collaborato con diversi Leggendari, ma nel mio mondo non è quasi mai una cosa per la vita. Collaborano per un po’, poi se ne vanno.”
    “Ah, capito.” Disse Alan “Io ho Mewtwo comunque.”
    “Ah.” Commentò Frak semplicemente “Immagino tu non possa portarlo con te però.”
    “No, ma posso chiamarlo se necessario. Farò venire con me Lucario.”
    “Allora dovremmo semplicemente…”
    In quel momento Hoopa sbucò in mezzo a loro.
    “Scusate ragazzi, vi scarico questi qui e vado.” Commentò, lasciando cadere un intero mucchio di Pokémon nella stanza “Ciao.” Aggiunse, e sparì.
    “Cosa…” Iniziò Alan, fissando i Pokémon. Erano tutti allo stadio base, e tutti sembravano piuttosto confusi. Diversi indossavano bandane intorno al collo.
    I Pokémon cominciarono a rialzarsi, e si fissarono.
    “Tutto bene Piplup?” Chiese uno Shinx. Gli umani presenti saltarono indietro per la sorpresa.
    “Sì, ma cosa…” Iniziò il Pokémon. Poi si guardò intorno, e vedendo gli umani rimase a bocca aperta.
    “AH!” Esclamò, arretrando.
    La reazione fu più o meno la stessa da parte di tutti gli altri. Frak provò a contarli mentre Alan e Mark facevano del loro meglio per calmarli. Ma cominciarono a muoversi ovunque, e presto si confusero.
    “Calma calma calma!” Gridò Alan “Siete stati portati qui da Hoopa, immagino abbia i suoi motivi. Potete calmarvi e dirci chi siete?”
    I primi a calmarsi furono un Bulbasaur ed un Pikachu.
    “Io sono Pikachu.” Disse quello “E questo è Steve. Lui era un umano, ma è stato trasformato in Pokémon e…”
    “Aspetta, anche lui? Anche Ken è un umano trasformato in Pokémon.” Disse il Piplup da dietro un armadio, indicando Shinx, che invece era rimasto allo scoperto, anche se sembrava comunque preoccupato. Ci fu un coro di assensi sorpresi. A quanto pareva, metà dei presenti erano umani trasformati in Pokémon.
    “Ma tu pensa…” Commentò Alan “Quindi, cosa stavate facendo prima di arrivare qui?” Chiese il ragazzo.
    “Avevamo appena sconfitto Darkrai.” Risposero i presenti quasi in coro.
    “EHHHHH?!” Esclamarono tutti.
    “Ok, ho capito.” Commentò Green sospirando “Ha pescato da svariati universi contigui.”
    “Sì ma PERCHE’ adesso?” Chiese Spark.
    “Immagino sia perché avevano appena finito il loro compito in quel mondo.” Commentò Mark. Sospirò “Quel maledetto di Hoopa, sempre a causarci guai.” Poi alzò la voce “Ascoltate, voglio solo parlare!” disse, e cominciò a spiegare.
     
    Una buona ora dopo, i Pokémon si erano finalmente calmati abbastanza da sedersi e non fuggire appena gli umani si avvicinavano. Probabilmente il fatto che metà di loro fosse stata umana un tempo, anche se con scarsi ricordi, aiutava.
    Frak riuscì a capire che erano Team di Esplorazione, qualunque cosa volesse dire. Erano formati da coppie composte da un Pokémon e un umano trasformato in Pokémon. C’erano due esemplari di ogni Pokémon in quel gruppo, tranne per Meowth e Munchlax: uno che era un umano trasformato, e uno che era semplicemente un Pokémon. Meowth e Munchlax erano presenti solo come Pokémon nati tali. I loro compagni inoltre erano un terzo esemplare di un Pokémon già visto.
    “Quindi, tutti voi ricordate di aver fermato questo… Dialga Oscuro e questo Darkrai, giusto?” Chiese Mark.
    I Pokémon annuirono, e Mark sospirò ancora “Bene, allora immagino Hoopa vi abbia scaricato qui in quanto salvatori del mondo. Ma mi domando per…” Iniziò, poi Hoopa comparve di nuovo.
    “Scusate, dimenticavo una cosa.” E così dicendo rovesciò della polvere sul divano, centrando tutti i Pokémon. A metà di loro non accadde nulla, ma l’altra metà cominciò a mutare. E poco dopo, ragazzi e ragazze – fortunatamente vestiti – sedevano accanto ai propri compagni. Indossavano abiti che, insieme al colore dei capelli, facevano capire che Pokémon erano prima.
    “Beh questo è strano.” Commentò quello che prima doveva essere uno Shinx. Quella che prima doveva essere una Bulbasaur si guardò “Wow, quindi era questo il mio aspetto umano?” Chiese.
    “Già.” Rispose Hoopa. Poi sparì, schivando per un pelo il vaso che Todd gli aveva lanciato, che andò a spaccarsi sulla parete dietro.
    “Scusate…” Disse il ragazzo sospirando.
    “No, figurati. Comunque, questo rende le cose un po’ più facili.” Disse Mark “E anche se odio dirlo, grazie a ciò abbiamo dei rinforzi.”
    I Pokémon e gli umani si guardarono. Poi un umano – che prima era stato un Cyndaquil a giudicare dalla maglia nera e dal tatuaggio a forma di fiamme che aveva sulla schiena, appena visibile all’altezza del collo – alzò la mano.
    “E noi come possiamo aiutarvi adesso? Siamo umani, quindi non credo di avere alcun potere.”
    “Testiamo una cosa…” Pensò Spark, riflettendo. Uscì un momento e tornò con un bastone “Prova ad accendere questo.”
    “Hai un accendino?”
    “No, usa lanciafiamme.” Rispose Spark sorridendo.
    Il ragazzo annuì, poco convinto, e soffiò. Con stupore di tutti, una fiammata gli uscì dalla bocca, mentre il disegno sulla schiena si illuminava di rosso.
    “Ah.” Disse, chiudendo la bocca “Ok, posso fare questa cosa.”
    “Immagino possiate farlo tutti. Quindi, come potete vedere, abbiamo dei rinforzi.” Commentò Spark, sorridendo.
     
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    Rocket Wars 2: Rocket Plasma
    Dragozard stava osservando Giano, Moreno, Celio e Verdanio. I quattro saggi stavano contrattando con Pierce.
    “E ditemi, come potete assicurare di esserci utili?” Chiese l’uomo, sorridendo.
    “Abbiamo ancora molti uomini e diversi dei nostri membri sono abili combattenti.” Rispose Verdanio, sorridendo “Inclusi noi stessi.”
    “Quello che sto chiedendo è come potete assicurarci di essere più utili dell’altro Team Plasma.”
    Dragozard si rabbuiò. L’idea che il Team Plasma stesse facendo la fine del Team Rocket, dividendosi in fazioni e perciò combattendosi, non gli piaceva. Voleva dire che anziché ridurre il numero di Team, lui e gli altri li stavano aumentando. Era abbastanza paradossale.
    “Possiamo confermarlo. Sappiamo che al momento siamo in vantaggio per numero. Lo saremmo di più, se il compagno del vostro amico non avesse…”
    “Ho fatto il possibile per farvi fuggire.” Rispose Dragozard “Non potevo certo fermare Frak e Groudon.”
    “Avrebbe dovuto…” Iniziò Celio, ma Giano alzò la mano “Voluto, dovuto e potuto sono tre cose diverse. In ogni caso, ci conviene di più l’amicizia con il Prescelto di Palkia e due Raikou.”
    “Ah, sapevo che avrebbero temuto la mia possenza.” Esclamò Raikou.
    “La tua possenza? Qui l’unico possente sono io, tu sembri solo un Meowth troppo cresciuto.” Rispose l’altro, quello di Coronopoli.
    “Vi rendete conto che siete assolutamente identici, vero?” Chiese Palkia.
    “Lasciamo perdere tutto ciò, quello che mi interessa che capiate è che IO non ho interesse ad allearmi senza vantaggi. Quindi siamo chiari, io aiuto voi a mettere questa vostra regina sul trono… A proposito, come mai non è qui?” Chiese Pierce.
    “La regina al momento è molto impegnata.” Replicò Moreno “Siamo certi però che la incontrerete presto.”
    Dragozard rifletté, fissandoli 'Questo l’avete già detto però.' Pensò 'Comincio a chiedermi se davvero questa regina esista davvero.'
    Pierce sembrava avere gli stessi dubbi “Che peccato. Posso sperare sia presente il mese prossimo?”
    I quattro uomini si fissarono, poi Verdanio si rivolse al leader del Neo Team Rocket “Va bene, ci assicureremo che sia disponibile.”
    “Mi fa molto piacere.” Rispose Pierce “Se ci sarà il mese prossimo, potremo parlare di un’alleanza.”
     
    Draconix, Argento ed Atena stavano fissando i due uomini. Ross, uno dei Sette Saggi, ed N, l’ex-aspirante Re di Unima.
    “Quindi, come si strutturerebbe questa alleanza?” Chiese Argento.
    “Molto semplice.” Rispose Ross, sorridendo “Noi vi forniremo uomini e mezzi, e voi farete lo stesso.”
    “E che tipo di uomini e mezzi potete fornirci? Non per screditarvi, ma mi pare siate ridotti all’osso quanto a uomini. Non come questo nuovo Team Plasma che…”
    “Quello è il Team Plasma ancora guidato da mio padre.” Rispose N. Si girò verso Draconix “Tu sai cosa potrebbe fare mio padre. Io voglio impedirglielo.”
    “Diventando Re di Unima? Molto nobile da parte tua.” Rispose Draconix “Scusa se non piango.”
    N strinse il pugno “Non sarò io a diventare Re. Non ne sono degno. Tuttavia, conosco una persona che se lo merita. Un discendente degli Harmonia Gropius che vive qui ad Unima e che conosce i Pokémon e li ama. Sono certo sarebbe un bravo Re. Di certo, un Re migliore di mio padre.”
    “Tutto molto bello.” Si intromise Argento “Ma a noi importa soprattutto il bene dei Pokémon e gli umani, e ovviamente la libertà di Unima e la cattura del Team Rocket.”
    “Allora siamo assolutamente adatti a collaborare.” Commentò N “Mio padre sta rubando Pokémon. Sono certo che lo sappiate. Se non interveniamo…”
    “Lo sappiamo. Potete assicurarci che non farete lo stesso?”
    N annuì con decisione.
    Argento sospirò “Ne discuteremo e vi faremo sapere presto.”
    N sorrise e si alzò, seguito da Ross. Il ragazzo lanciò un ultimo sguardo a Draconix ed uscì.
    “Non mi piace.” Commentò Draconix.
    “Non l’avrei mai detto.” Replicò Argento.
    “Nemmeno io.” Aggiunse Rayquaza.
    “Cosa volete farci? Ci combattevo contro neanche sei mesi fa, e adesso volete che mi allei con loro?”
    “Per combattere un nemico peggiore. Il Team Rocket continua a sfuggirci. Il Neo Team Rocket pure. Se lavorassimo con loro, forse riusciremmo a trovare nuovi indizi.”
    “Una volta, uno dei miei compagni mi disse che bisogna storcere il naso e unirsi ad un cattivo amico, piuttosto che combattere da soli un nemico peggiore.” Disse Rayquaza.
    “Se era Cesare non mi hai proprio convinto, sai?”
    “Touché.” Replicò il drago “Ma lo diceva pure Augusto.”
    Draconix sospirò “E allora facciamolo, no?” Rispose Draconix “Non mi piace, ma…”
    “No, non subito.” Disse Argento “Prima, voglio incontrare questo Re.” Rispose Argento “Poi deciderò.”
     
    -Draconix-
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    -Dragozard-
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    Incontro
    Darken aveva appena finito di passare in rassegna i suoi Pokémon. Era tornato brevemente a Kanto, per fare i suoi soliti controlli. Ormai richiedevano ore, ma a lui faceva piacere. Tuttavia non poteva negare che la parte più interessante veniva dopo, quando poteva semplicemente osservarli nell’ambiente.
    “Buongiorno Mismagius. Buongiorno Shira.” Disse, passando accanto alla Mismagius di Raziel e alla sua. Come altri, anche Raziel aveva chiesto di poter lasciare un po’ i suoi Pokémon nella riserva di quelli di Darken, anche se ovviamente solo per un po’ di ore al giorno, e non Ninjask. Richiesta legittima. In fondo, era un Pokémon che vive più brevemente. Si fermò per lasciar passare un branco di Houndoom e Houndour, al cui comando c’era il suo. Notò che un altro membro del branco era l’Houndoom che ricordava essere uscito dalla Poké Ball Nera. A quanto pareva, si stava riprendendo.
    Da un albero gli scese sulla testa Caty.
    “Ciao.” Disse alla Caterpie “Tutto bene?” La Pokémon annuì, e rimase sulla testa. Il ragazzo ridacchiò e non la tolse, invece andando avanti.
    A quel punto, era piuttosto soddisfatto di come andavano le cose. Grazie all’accordo con l’associazione di Karen, riceveva fondi in cambiodell’ospitalità data ai Pokémon, ospitalità che onestamente dava ben volentieri. Inoltre, le sue ricerche stavano producendo un ottimo libro. A dirla tutta, forse presto avrebbe potuto fare a meno di far soldi come allenatore, e restare solo a fare l’allevatore. In fondo ormai era diventato uno dei fornitori dei professori di Kanto, Johto, Hoenn e Sinnoh per gli starter appena nati.
    “Però non potrei rinunciare a viaggiare. Non ancora almeno.” Si disse, entrando in casa. Si guardò intorno, controllando che fosse tutto a posto.
    “Poké Ball, telefono inserito, TV funzionante, PC funzionante, N, letto a posto…” Poi si girò.
    N era seduto su una delle sedie del tavolo, sorridendo “Ciao Darken, tutto bene?”
    Per poco Darken non saltò fino al soffitto. Per fortuna, riuscì a controllarsi “N? Che ci fai qui?”
    “Beh, stavo viaggiando con Reshiram, quando…”
     “Aspetta, Reshiram è qui?”
    “Non proprio qui. Stavo viaggiando con lui e ci siamo diretti qui a Kanto. Ero curioso di vedere una delle Leghe più antiche del mondo. Poi ho saputo di questo posto, e sono venuto a vedere.” Rispose N.
    Il ragazzo si chiese se avesse senso comportarsi amichevolmente come stava facendo. Aveva capito che N non era veramente il capo del Team Plasma, ma solo un pupazzo in mano a suo padre. Eppure, non si poteva negare che aveva fatto rubare Pokémon ad allenatori innocenti.
    N sembrò capire cosa pensava.
    “Senti Darken, io ho fatto degli errori in passato. Ed è anche per questo che ero curioso di vedere questo posto. Quando parlavo con i tuoi Pokémon, sentivo che provavano buoni sentimenti per te e tra loro. Un’armonia – un’Harmonia, se mi concedi il gioco di parole – che mi ha fatto sentire bene. E venendo qui ho capito perché sono felici con te. Tu ci tieni a loro, e loro sono grati a te per questo. Inoltre, sanno che sei gentile, lo vedono tutti i giorni in questo posto.E l’ho visto anche io.”
    Darken arrossì “Beh grazie, ahah. Ne abbiamo fatta di strada da ‘Darken il Catturatore’.” Commentò.
    “Già. Ed è per questo che devo chiederti due cose. La prima è il tuo aiuto, la seconda è… personale.”
    “Dimmi.”
    “Voglio mettere una persona sul trono di Unima.” Rispose N.
    “Quella è la porta.” Replicò Darken.
    N scoppiò a ridere “No, no, non sono io, e non è mio padre. E’ un Harmonia Gropius che se lo merita. Lo conoscerai ad Unima. E’ una persona molto simile a te, se ti interessa.”
    Darken sospirò “E perché dovrei aiutarti io?” Chiese il ragazzo.
    “Perché sono convinto che con il tuo aiuto non usciremmo dalla retta via. Saremmo in grado di cambiare davvero per il meglio il rapporto tra uomini e Pokémon.”
    “N, io…”
    “No, non mi rispondere adesso. Pensaci però. Se mi dovessi volere, sarò nella Foresta Bianca.”
    Darken si trovò ad annuire, poi N si alzò.
    “Della seconda richiesta parleremo quando avrai deciso cosa fare. Non voglio influenzarti.” E così dicendo uscì.
    Darken rimase solo a pensare. Da un lato, N gli stava simpatico. Specialmente adesso che non voleva necessariamente separare uomini e Pokémon. Dall’altro, aveva fatto molti errori.
    'Però forse potrei aiutarlo davvero…' Pensò. E rimase lì a pensarci, con Caty sempre sulla testa.
     
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    Il Sogno di un Imperatore
    Draconix stava dormendo insieme a Charizard, usando la macchina per entrare nel Dream World. Come la volta precedente, si trovò invece a guardare una piana.
    “Cosa ci faccio qui?” Si chiese. Quella era la domanda più importante. Non dove fosse. Non quando. Non chi. Ma cosa ci facesse in quel luogo. Quelle visioni dovevano significare qualcosa. Aveva provato con diversi Pokémon, ma non aveva trovato il motivo. Ma questa volta aveva scelto Rayquaza. Sarebbe stata la volta buona.
    In quel momento Rayquaza scese dal cielo. Il Rayquaza di millenni fa, il compagno degli imperatori.
    “Alessandro. Cosa ci fai qui?”
    “Sto morendo Rayquaza.” Replicò l’Imperatore, sedendosi sull’erba “Non vivrò ancora a lungo. Prima di andare, voglio che parliamo ancora una volta.”
    “Se è un nemico che temi…” Iniziò Rayquaza, ma Alessandro – e quindi Draconix – scossero il capo.
    “Non è un nemico che tu possa sconfiggere. E’ una malattia, che mi porterà via da questo mondo. E con me, porterà via il mio Impero. Ma non è per questo che sono qui. Ho una domanda per te.” Lanciò un fischio, e Charizard atterrò davanti a lui.
    “Attaccami.” Disse al Pokémon. Rayquaza non lo fermò, ma fu Charizard stesso a fermarsi. Prima di colpire, fermò il Dragartigli.
    “Vedi, non mi ha toccato.” Disse l’uomo “Nei miei viaggi, ho visto tantissimi Pokémon combattere negli eserciti. Ma sai cos’altro ho visto? Sono riluttanti ad attaccare l’uomo. Certo, se li addestri apposta, li obblighi e li forzi finché perdono questo ‘istinto’, poi sono violenti. Ma un Pokémon che non ha subito questo addestramento non lo farà mai.” Poi chiamò, e un gruppo di Pokémon si fece avanti. Alakazam, Tyranitar, Furfrou… Svariati tipi “Guarda Alakazam. Lui è più intelligente di me e di chiunque altro nella mia corte. Se glielo chiedo, può fare conti che ai geni richiederebbero giorni in pochi minuti. Perché non è lui l’Imperatore?”
    “I Pokèmon non hanno simili desideri.” Replicò Rayquaza.
    “Lo vedo, o gli umani non sarebbero dove sono oggi. Ci facciamo la guerra, costruiamo stati e imperi… E i Pokémon perché non fanno lo stesso?”
    “Perché Arceus ha deciso che così dev’essere.” Rispose Rayquaza. Era chiaro però che anche per lui ciò era sbagliato.
    “Peccato. Se Arceus avesse deciso diversamente, potrei dare il mio impero a lui.” Replica Alessandro “O a te.”
    “Già. Già, potremmo.” Rispose.
      
    Poi, per qualche motivo, si trovò a guardare Rayquaza sorvolare il mondo. Stava guardando una città bruciare.
    “Se avessi governato io… O se avesse governato Alakazam…” Stava dicendo il Pokémon. Poi annuì “Molto bene. Un giorno allora, farò sì che sia la realtà.”
      
    Il ricordo finì e il ragazzo si svegliò, come Charizard.
    “Cos’era quello?” Si chiese. Richiamò Charizard.
    “Rayquaza.”
    “Cosa c’è, Draconix?” Chiese il drago.
    Il ragazzo gli spiegò del sogno, e il Pokémon… Rise.
    “L’hai visto alla fine. Dimmi, che ne pensi?”
    “Intendi, se penso che Alessandro avesse ragione? Beh, non posso dire di no. In fondo, sappiamo che certi Pokémon sono più tecnologicamente avanzati degli umani, come gli Elgyem. Ma… Non lo so. Forse se le cose sono così un motivo ci sarà.”
    Rayquaza sospirò, impresa ardua da compiere telepaticamente “Un giorno ti chiederò di fare qualcosa Draconix. E spero mi risponderai di sì.” Disse il drago “Dipenderà da te però. Tu sarai la chiave per tutto ciò. E spero che, per allora, avrai preso una decisione.”
    Draconix fissò il soffitto “Ha a che fare con i miei sogni e le mie visioni?” Chiese il ragazzo.
    “Lo ammetto, sì. Ma penso avessi già intuito che sapevo di più.”
    “Esatto.” Rispose il ragazzo “Ma non mi spiegherai perché, vero?”
    “No.”
    “Perché?”
    “Perché non voglio spingerti in una direzione. Voglio che sia tu a darmi una risposta.”
    Draconix annuì “Molto bene. Ma se non ti piacesse?”
    “Me ne farò una ragione.” Replicò il drago.
     
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    Post-Lega di Unima (Giuls)
    Giuls si stava allenando da sola. Non era una cosa che faceva spesso da quando aveva cominciato a viaggiare con Marisio, ma il ragazzo era impegnato con il suo lavoro per la Polizia Internazionale, perciò la ragazza aveva una giornata senza impegni.
    Era seduta su una pietra, intenta a parlare con Jolteon.
    “Io… mi chiamo… Jolteon.”
    “Ottimo!” Esclamò la ragazza contenta “Adesso dimmi qualcos’altro.”
    “Posso… avere… due pasti… in più?” Scandì il Pokémon lentamente.
    “No.” Rispose Giuls. Jolteon mangiava già sei volte al giorno. Se avesse mangiato di più sarebbe andato fuori forma e avrebbe iniziato a ingrassare.
    “Brutta…” Ed iniziò a lanciarle contro volgarità improponibili. Giuls rimase a bocca aperta per qualche secondo.
    “Ehi, dove hai imparato queste cose?”
    “Ho vissuto in strada per anni!” Rispose il Pokémon.
    “Oh, è vero. Beh non è così che si parla a una ragazza, signorino.”
    “Beh se la ragazza in questione si degnasse di…” Poi entrambi si fissarono a bocca aperta.
    “Ce l’abbiamo fatta.” Disse Giuls.
    “Ce l’abbiamo fatta.” Rispose Jolteon.
    “Ce l’abbiamo fatta!” Esclamarono insieme, e Giuls afferrò il Pokémon, abbracciandolo, l’elettricità che la pizzicava un pochino “Però se provi di nuovo a parlarmi così me la paghi.”
    “Sì signora.” Rispose il Pokémon, abbassando lo sguardo.
    “Bene, adesso…” Iniziò prendendo la Poké Ball successiva, quando il telefono squillò. La ragazza lo afferrò e rispose.
    “Ehi Giuls, Ibis.” Disse la voce dall’altra parte “Ti ricordi di me?”
    “Ibis, è letteralmente passata una settimana, sì che mi ricordo di te. Che c’è?”
    “Oh, niente, volevo sapere se ti interessava incontrarci. So che sei a Zefiropoli e beh, ci sono anche io.”
    Giuls sorrise “Non è una cattiva idea. Dove vogliamo trovarci?”
    “C’è una rotaia abbandonata vicino all’ingresso del Bosco Girandola, va bene lì?”
    “Posto strano per un incontro.” Commentò Giuls.
    “Beh, è che mi sto allenando e starò lì per tutto il giorno.”
    Giuls annuì “Va bene, ci vediamo fra poco.”
    La ragazza la salutò e attaccò.
    “Bene, andiamo.” Disse, richiamando Jolteon e avviandosi.
     
    Giuls osservò le rotaie abbandonate. Erano state parzialmente mangiate da Pokémon, probabilmente qualche allenatore con Aron e roba simile. Ma erano ancora lì, memoria del passato di Zefiropoli.
    Però mancava Ibis.
    “Ibis?” Chiese, guardandosi intorno.
    Poi un uomo in un lungo abito verde uscì dall’ombra. Poi uno in abito marrone. Uno in abito blu. E uno in abito giallo.
    “Salve.” Disse l’uomo in abito verde “Dobbiamo parlare.”
    “Voi? Ma cosa… Ma perché…”
    Verdanio sorrise “Non si preoccupi. Non siamo qui per farle del male. Lei è Giuls H. G. Touki?”
    “Ssssì?” Disse la ragazza, portando la mano alla cintura.
    “E tua madre è Areda H. G. McDowell?”
    “Ssssì?”
    “Eccellente. In tal caso, bando alle formalità.” Disse Giano “Potremmo offrirle la corona di Unima, Giuls Harmonia Gropius Touki?”
    Ci vollero cinque secondi a Giuls per processare.
    A Latios e Lucario molti meno.
    “EH?!” Dissero i due all’unisono.
    Intanto il cervello di Giuls stava correndo alla massima velocità.
    “Cosa? Io una Harmonia Gropius? Sarei parente di N e Ghecis? Io sarei… Io…” Ripensò a quelle due lettere che aveva sempre avuto nel nome. H. G., come sua madre, e suo nonno. Sapeva che il significato si era perso. Sua madre…
    Ignorando tutto, afferrò il telefono e compose un numero.
    “Mamma?!” Chiese quando risposero dall’altra parte.
    “Sì tesoro?”
    “Sono un’Harmonia Gropius?”
    “Una che?” Chiese la madre.
    “Mamma, ci sono qui quattro individui che mi vogliono offrire il trono di Unima.”
    “Oh tesoro, non dovresti credere a certe sciocchezze, suona come una truffa.” Rispose la madre.
    “No, no, sono seri, ma… Oh va bene. Ciao mamma. Ti voglio bene. Ciao. Ciao.” E richiuse la chiamata. Poi fissò i quattro “Perché mia madre non lo sa?”
    “Perché sua madre non era adatta ad ascendere al trono. Le regole per ereditare il trono di Unima sono che il candidato re o regina diventi Campione e abbia l’appoggio dei Saggi. Sua madre non è un’allenatrice, quindi non gliel’abbiamo chiesto.” Spiegò Moreno “Come Ghecis, anche se a quanto pare ha fatto solo finta di essere incapace di lottare.”
    La testa di Giuls cominciò a girare. Lei era un’erede al trono? Una candidata a diventare regina di Unima?
    “Non ci posso credere.” Disse la ragazza.
    “Ci creda.” Rispose Giano “Il nostro scopo è pacifico. Vogliamo ridare una regina ad Unima per portare stabilità. Ordine.”
    “Certo, molto pacifico. Avete solo rubato Pokémon e forzato la gente a liberarli, e attaccato la Lega.”
    Celio annuì “Ma solo su ordine del candidato Re… o più correttamente di suo padre. Fosse stato per noi avremmo evitato, ma Ghecis e Violante erano di fatto i nostri leader. C’era poco che potessimo fare.”
    “Beh io non sono la vostra regin…”
    “Aspetti! Aspetti.” Disse Giano, alzando la mano “Non risponda così in fretta. Ci dia… qualche mese. Sì, qualche mese. Noi siamo convinti che lei sia il candidato Re. Vede, c’è un’altra cosa che il candidato Re deve avere: una parte del Drago del Re di Unima. Reshiram è con N… quindi credo che Zekrom verrà da lei. Quindi ci dia qualche mese. Se veramente lei non è la regina, l’Eroe degli Ideali, Zekrom non verrà da lei. Ma se Zekrom venisse… Almeno ci pensi. Potrebbe governare Unima. So che non cerca potere o altro, ma almeno potrebbe aiutare uomini e Pokémon della regione.”
    Giuls rifletté. Doveva ammettere che l’idea non era tremenda. Ma no, non poteva. Lei non era l’erede. Non era un’Harmonia Gropius.
    “Latias, tu che ne dici?” Chiese.
    “Non lo so. Non lo so. Non lo so. Vorrei aiutarti visto che alla Lega non c’ero per… altri motivi, ma… non lo so! Posso dirti che sono sinceri. Posso dirti che credono davvero tu possa essere la loro regina. Posso dirti che c’è Ibis che ti guarda…”
    “Aspetta cosa?” Poi alzò la voce “Ibis?”
    Ibis sbucò fuori da un cespuglio, imbarazzata “Ehi Giuls, io… Ecco… Sono del Team Plasma… Sorpresa.”
    Giuls la fissò.
    Latias la fissò.
    Lucario uscì dalla Poké Ball solo per fissarla.
    “Ehm.” Disse la ragazza.
    “Ehm? EHM?!” Chiese Giuls “Io… Io… Argh!” E fece uscire Togekiss dalla Poké Ball per poi volare via, lasciando lì i saggi ed Ibis.
    “Beh, è andata più o meno come pensavo.” Disse Ibis. I Saggi la fulminarono con lo sguardo.
     
    Giuls stava volando, guardando il mondo da sopra Togekiss.
    “Cosa vuoi fare quindi?” Chiese la Pokémon.
    “Non pensare a questa cosa, tanto per cominciare.”
    “Lo sai che non puoi scappare per sempre dalla questione, vero?”
    “Posso provare.” Rispose Giuls.
    “Giuls…”
    “E cosa dovrei fare? Non voglio diventare la regina di Unima!”
    “E allora digli di no.”
    “Ma… Regina di Unima? Potrei aiutare un sacco di gente! Tanta più di quella che ho aiutato finora.”
    “Beh hai salvato il mondo diverse volte, una regione è più piccola di…” Iniziò Lucario, ma Togekiss e Latias lo fulminarono mentalmente con lo sguardo e il Pokémon si zittì.
    “E allora digli di sì.” Disse Togekiss.
    “Ma è il Team Plasma! Come mi fido del Team Plasma?” La ragazza sospirò “Non ci voglio pensare d’accordo?”
    “Va bene.” Disse Latias. Lucario e Togekiss la fissarono mentalmente.
    “Va bene?” Chiesero i due.
    “Lasciamo che non ci pensi. Deciderà lei. Vuole diventare regina? La aiuteremo. Dice di no? Va bene lo stesso.” Concluse Latias.
    I due rifletterono, poi annuirono. Non c’era molto da fare.
     
    “Beh, è andata più o meno come pensavo.” Disse Ibis.
    “L’hai già detto.” Disse Verdanio.
    “BEH COSA DOVREI DIRE?! DARVI IL CINQUE E DIRVI ‘BRAVI, OTTIMO LAVORO’?”
    “Non sarebbe male…” Commentò Giano.
    “Ti voglio bene padre, ma non dire stupidaggini.” Disse Ibis “L’avete spaventata. Confusa. E adesso dovete sperare che Zekrom, che nessuno di voi sa dove sia, miracolosamente scelga lei.”
    “Io credo accadrà.” Disse Celio.
    “Anche io.” Rispose Giano “Non ho dubbi. Lei è l’eroe degli ideali. Lo dimostra il fatto che non ci ha detto di no, quando le ho spiegato che potrebbe aiutare la gente. Se questo è il suo ideale, quello di dover proteggere la gente, ed è abbastanza forte da non farle dire di no a noi…”
    “Capisco quello che stai dicendo” disse Moreno “Ma è comunque una scommessa rischiosa.”
    “Se non scommetti non vinci.” Dichiarò Verdanio “Aspettiamo e vediamo. Se andasse male, sarà la fine di noi Saggi, ma almeno ci avremo provato fino alla fine.”
    I quattro annuirono. E si diressero a portare avanti i rispettivi compiti.
     
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    La Rottura del Team Plasma
    I quattro Saggi guardarono la stanza. C’erano poche centinaia di membri del Team Plasma, gli unici che, per quanto sapevano, erano riusciti a fuggire dal Castello ed erano assegnati a loro. Ross, Ghecis e Violante avevano i propri, se erano riusciti a fuggire, ma non erano mai arrivati a quella base.
    “Che ne pensate?” Chiese Giano, bevendo un bicchiere di vino “Verranno?”
    “No.” Replicò semplicemente Moreno “Ross era schierato dalla parte di N e Violante era sicuramente schierato con Ghecis.”
    “Esatto. Se anche fossero scappati, non si riunirebbero a noi. D’altra parte, è quello che vogliamo. Il Drago della Verità ha parlato e ha scelto N, ma la verità di uno non è necessariamente la verità di tutti. Noi, perciò, non lo seguiremo.” Commentò Verdanio.
    “E allora, viva la regina!” Esclamò Celio.
    In quel momento entrò Ibis, e i quattro sorrisero.
    “Dimmi Ibis, la tua controparte è ancora tra i membri dell’altro team?” Chiese Giano.
    “Già.” Rispose la ragazza “Saremo anche discendenti di una prescelta di Meloetta, ed entrambe dotate di canto, ma lei è su tutto un altro livello.”
    “Non ti scoraggiare.” Rispose l’uomo “Abbiamo comunque deciso che sarai comandante della Guardia della Regina, cosa ne dici?”
    “Dico che vi sta andando alla testa questa cosa del Medioevo. Capisco le tradizioni, ma…”
    Moreno ridacchiò “Effettivamente, abbiamo esagerato un po’. Ma credo che tra tutte le cose, una Guardia della Regina sia necessaria per davvero, non credi?”
    La ragazza sospirò “Se proprio dobbiamo. Quanti sono nella guardia?”
    “Cinque. Una compagna fedele, un abile comandante, una combattente imbattibile, una spia esperta e un saggio consigliere.”
    “Ditemi che Lancelot non è l’abile comandante.”
    I quattro si guardarono, imbarazzati.
    “Davvero? Lancelot? Uno che ha cambiato nome per avere quello di un cavaliere medievale? Quello è la vostra scelta?”
    “Neghi sia il più forte che ci è rimasto?”
    Ibis sospirò “No, no, va bene, va bene, fate pure.” Poi si alzò “E comunque, cosa intendete fare per convincere la regina a prendere il trono?”
    “Noi?” Chiese Celio “Niente, solo avanzare l’offerta. Anche i più umili non potrebbero resistere.”
    “E se lo facesse?”
    “In tal caso, ci vorranno dei reggenti finché non cambierà idea.” Rispose Celio, e i tre Saggi annuirono.
    Ibis annuì a propria volta. E si chiese se la regina avrebbe accettato davvero.
     
    Violante si fece avanti. Ghecis era andato dai loro fornitori. Lui doveva tenere calmi i membri del Team Plasma al suo seguito.
    “Silenzio. Silenzio!” Gridò. La folla ammutolì. Erano dentro una delle basi segrete che Ghecis aveva fatto costruire nel caso qualcosa non andasse per il verso giusto. E per fortuna.
    In basso, c’erano un paio di centinaia di membri del Team Plasma, tutti quelli che erano riusciti a raccogliere.
    “Signori, N è stato deposto!” Esclamò “Ma non è finita!”
    Il pubblico lo fissò “Lord Ghecis è un Harmonia Gropius. LUI ci porterà alla gloria!”
    I membri del Team Plasma si fissarono incerti, poi uno alzò la mano timidamente “E i piani di N? La liberazione dei Pokémon oppressi?”
    “Quelli erano i desideri di N. Ora noi seguiremo quelli di Ghecis.” Replicò il Saggio.
    Molti annuirono. Poi ci fu una voce di dissenso. Un uomo alto si levò il simbolo del Team Plasma “Allora io me ne vado. Non sono qui per scegliere un re. Sono qui per la verità di Lord N.”
    “Oh ma davvero? Sei un uomo onesto. Uno che dice la verità. Beh, anche io” Chiese Violante. Aprì una Ball, e un Cryogonal ne uscì. L’aria nella stanza si fece fredda. “Scoprirete, se siete traditori, che la verità spesso è fredda e ostile.”
    E Cryogonal si lanciò all’attacco.
     
    “N è ancora il nostro re.” Disse Ross, sorridendo. I presenti lo fissarono, e molti annuirono. Era un centinaio, o poco più. Tutti quelli dei suoi che erano riusciti a fuggire dal Castello. All’apice del proprio potere, nel Team Plasma si contavano circa duemila membri. Se adesso lui era ridotto a un centinaio, probabilmente gli altri erano ridotti nelle stesse condizioni.
    “Adesso, Lord N si è allontanato, per riflettere. Ma un giorno tornerà, e tornerà per essere il nostro Re!” Esclamò. “Fino ad allora, però, porteremo avanti il suo credo. Ma non rubando i Pokémon. Aiuteremo quelli che vengono maltrattati e oppressi. Non separeremo amici e compagni.”
    Il pubblico annuì, applaudendo.
    Ross sorrise. “E speriamo che il Re torni davvero.” Pensò tra sé.
     
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    La Battaglia della Lega: Parte 2 - I Sette Saggi
    Giuls si guardò intorno. Era il caos. I nemici erano ovunque, guidati dai Sette Saggi, e caricavano verso il gruppo da ogni direzione. L’aiuto dei Capopalestra era utile, ma c’era un solo modo per sconfiggere il Team Plasma: i Saggi dovevano essere sconfitti.
    La ragazza si girò verso il Capopalestra più vicino, Silvestro.
    “Puoi tenere occupate le reclute per permettermi di arrivare lassù?” Chiese. L’uomo sorrise e annuì.
    Giuls saltò sulla scala e cominciò a salire, mentre al suo fianco Togekiss attaccava qualunque cosa le arrivasse addosso. Il Saggio la scorse mentre saliva e aprì una Ball. Un Liepard si lanciò in avanti, cominciando lo scontro con Togekiss.
    “Puoi farcela?” Chiese Giuls.
    “Tu va' avanti, ci penso io!” Replicò Togekiss. Giuls sorrise ed avanzò. In quel momento, notò una pietra rotolare verso di lei.
    Fece appena in tempo ad aprire la Ball e far uscire Magmortar. Un secondo dopo, uno Spiritomb si scagliò in avanti e colpì. Magmortar si lanciò in avanti.
    “Magmortar, dobbiamo liberarcene.”
    “Secondo le regole delle Lotte Pokémon o secondo le regole della guerra, comandante?” Chiese il Pokémon.
    “Beh, è più una guerra, quindi…”
    Magmortar si lanciò in avanti e aprì il braccio, nel punto da cui poteva scagliare attacchi di fuoco. E resistendo a Funestovento afferrò Spiritomb.
    In quel momento, per la prima volta, Giuls sentì un Pokémon non suo parlare.
    “Lasciaci, lasciaci!” Gridò il Pokémon. Poi ammutolì, e per un momento la ragazza si sentì cadere. Per fortuna, ci aveva fatto l’abitudine.
    Intanto, Magmortar aveva afferrato la Roccianima e l’aveva infilata a forza nel braccio.
    “Fuoco!” Gridò il Pokémon, e lanciò via lo Spiritomb usando Fuocobomba come propulsore. Lo Spettro precipitò in mezzo al campo di battaglia.
    “Ottimo lavoro Magmort… attento!” Gridò la ragazza. Il Pokémon si girò e si trovò davanti Drapion. I due Pokémon cominciarono a combattere e il risultato fu che cominciarono a rotolare giù per le scale. Giuls riuscì a scansarsi per pura fortuna, spostandosi all’ultimo secondo sul lato opposto della scala.
    “Magmortar!” Gridò mentre i due Pokémon continuavano a lottare lungo la scala.
    “Vada avanti Generale!” Gridò il Pokémon.
    Giuls annuì e continuò a salire. Un Mienshao le si lanciò addosso, ma lei rispose facendolo affrontare da Espeon. Samurott fu lasciato a combattere con una Gothitelle. E per ultimo, un Drifblim si scontrò con Typhlosion. Infine Giuls arrivò in cima.
    “Mi congratulo con te, ragazza.” Rispose l’uomo sorridendo “Non è da tutti riuscire a mettermi così alle strette. Quindi, cosa vuoi?”
    “Richiama i tuoi uomini.” Rispose Giuls “Arrendetevi e non vi succederà niente. N fallirà, e Raziel vi sconfiggerà. Non credo che allora avrete tempo di pensarci.”
    “Già, neanche io.” Rispose Violante, sorridendo “Ma vedi, N è solo una pedina. Qualcosa che può vivere o morire. Io sono fedele a sua maestà Re Ghecis.”
    “Cosa…” Iniziò Giuls, poi sentì qualcosa dietro di lei. Fu come un istinto, una voce che le diceva di spostarsi. Lo fece, e un attimo dopo il Velenodenti di un Arbok colpì il punto in cui si trovava.
    “Dannazione, se solo non fossi obbligato a portare con me questi stupidi, inutili Pokémon solo per un capriccio di quegli idioti! Contro i miei veri Pokémon non l’avresti mai avuta vinta!”
     La ragazza schierò Glaceon, e gli occhi di violante brillarono “Ah, un Pokémon Ghiaccio, ottima scelta. Non come questo qui.” Commentò. Poi lanciò il Pokémon all’attacco con Frustrazione. Il danno fu enorme e Glaceon fu spinto indietro.
    “Quindi ragazza, che vuoi fare adesso?” Chiese. Poi la fissò meglio “Aspetta, tu sei…” E si lanciò in avanti. Giuls si scansò di lato e Violante frenò appena in tempo per non precipitare.
    “Che cosa…”
    “Tu sei Giuls. Quindi devo farti fuori.” E così dicendo si frugò nella tasca. “L’avevo nascosto qui come ultima spiaggia, per fuggire, ma direi che adesso è il momento.”
    Aprì la Ball. E da essa uscì un Cryogonal. Giuls si guardò intorno. Glaceon stava combattendo con Arbok. Gli altri suoi Pokémon erano ancora impegnati lungo la scala. Dietro di lei c’era il baratro.
    La ragazza chiuse gli occhi, e si mise le mani davanti al volto mentre a un comando di Violante l’avversario usava Bora. Giuls sentì il freddo davanti a sé… ma non il colpo, né la caduta. Aprì gli occhi, e davanti a lei c’era un Gengar.
    “Cosa? Avevi un altro Pokémon?”
    La ragazza scosse la testa. Quel Pokémon non era suo, ma non importava. Il Pokémon si lanciò all’attacco e cominciò a mettere Violante alle strette.
     
    Vedendo Giuls salire, anche Darken si lanciò verso l’alto, mentre Aloé proteggeva la scala. Lungo la strada, il ragazzo si trovò davanti un Simisear, un Throh, uno Scolipede e un Krookodile, che lasciò ai suoi Pokémon. Arrivato faticosamente in cima, si trovò davanti l’uomo in rosso.
     “Giustamente, non potevo incontrare qualcun altro.” Disse il ragazzo. Ross aprì una Ball da cui uscì Darmanitan, e il ragazzo sospirò.
    “Aspetta.” Disse, mentre per sicurezza mandava in campo il suo Poliwrath. Il Pokémon tenne occupato Darmanitan. “N mi ha chiesto di lasciarti andare. Quindi dimmi, perché ci tiene tanto a te?”
    “N ti ha… di che Giratina stai parlando?” Chiese l’uomo.
    Darken tirò fuori la pergamena mandatagli da N “Questo è un invito alla cerimonia. E questa” Disse mostrandone un’altra “invece è una lettera in cui N mi chiede, nel caso in cui sia sconfitto, di farti fuggire.”
    “Non posso credere che N abbia chiesto aiuto ad un allenatore!” Esclamò l’uomo. Poi scosse la testa “Quel ragazzo è proprio cresciuto…”
    “Mi fa piacere, ma adesso ascolta. N mi ha chiesto di lasciarti andare via. Perché? Cosa hai tu di speciale?”
    “Semplice. Io sono l’unico realmente fedele a lui.” Rispose l’uomo “Tutti gli altri sono solo imbroglioni. Desiderano solo ricostruire il regno perduto. IO, credo veramente che N sarebbe un buon re. E sua maestà questo lo sa.”
    Darken annuì “Quindi ti sta risparmiando perché gli sei fedele, ho capito.” Rispose il ragazzo “E perché io dovrei lasciarti andare?”
    “Perché N, adesso che le sue idee non sono più così estreme, è nel giusto, e lo sai. Ti prometto che il Team Plasma, dopo questa crisi, sarà un gruppo che si occuperà solo di assistere N nel suo intento di aiutare i Pokémon maltrattati dagli allenatori, e non più di liberare qualunque Pokémon.”
    Darken rifletté per un momento. Poi schierò un Unfezant.
    “Hai dunque deciso di affrontarmi?” Chiese Ross, aprendo la Ball di Swoobat. Poi Darken puntò il dito verso terra e il Pokémon scese in picchiata.
    “Oh no, sono rimasto senza Pokémon.” Commentò il ragazzo “Pare proprio che potrai sfuggirmi…”
    Darken fissò Ross. Sapeva che, se era onesto, sarebbe solo fuggito. Se non lo fosse stato, l’avrebbe attaccato con Swoobat, e allora l’avrebbe catturato.
    Ross afferrò invece un telefono, e diede un semplice ordine.
    “Ritirata.” Disse. Poco dopo, tutti i membri del Team Plasma intorno alla sua scala si diedero alla fuga.
    “Sei un bravo ragazzo, Darken.” Commentò Ross, aggrappandosi a Swoobat “Spero che un giorno le nostre strade si incrocino di nuovo.”
    “Aspetta, i tuoi Pokémon!”
    “Non sono miei. Li abbiamo rubati a qualche povera anima, solo perché da tradizione ogni Saggio deve possedere Pokémon di un dato colore. Fammi il favore e restituiscili.” Gridò, e così dicendo sparì, lasciando cadere cinque Poké Ball davanti a lui. Darken sospirò, richiamò i Pokémon che Ross aveva lasciato lì e corse giù.
    “Spero tu non ti penta di questa scelta.” Commentò Dialga.
    “Oh lo spero anche io.” Replicò Darken “Ma me ne sto già pentendo.”
     
    Dragozard, a dorso di Charizard, atterrò direttamente davanti a Moreno. L’uomo lanciò un grido e arretrò, portando la mano alla cintura.
    “Fermo fermo fermo, sono con voi.” Disse il ragazzo.
    “Con… noi?”
    “Generale Dragozard, del Neo Team Rocket.”
    “Sei qui di rinforzo?” Chiese l’uomo, sorridendo.
    “No.” Rispose quello “Io e i miei siamo qui per farvi fuggire, se possiamo. Ma dovete andarvene, subito. Non manca molto prima che N venga sconfitto credo, e a quel punto i vostri uomini se la daranno a gambe.”
    Moreno annuì “Hai ragione, hai ragione.” Rispose l’uomo “Grazie. Ma dimmi, come hai fatto a capire che io ero uno dei tre in contatto con il Neo Team Rocket?”
    “Pura fortuna. Sapevo che erano quattro, e siete in sei. Ho solo pensato fosse probabile che le probabilità erano a mio vantaggio, dato che comunque conosco solo Giano, a cui però non riesco ad avvicinarmi. Commentò il ragazzo indicando verso un’altra scala, dove fulmini stavano piovendo su qualcun altro, forse Draconix.
    Moreno scoppiò a ridere “In effetti è molto abile.” Poi prese il telefono “Ma almeno capisce la tecnologia. Io…”
    In quel momento ci fu un forte ruggito che fece tremare il castello.
     
    “Ahahahah.” Rise Violante, mentre Gengar, allo stremo, affrontava Cryogonal “Il momento è giunto! Il nostro vero Re reclama il suo trono. Giratina cade e lui regna sovrano.”
    Giuls lo fissò, poi scoppiò a ridere.
    “Cos’hai da ridere?!” Chiese il Saggio.
    “No, è che…” E la ragazza continuò a ridere “Che voi credete davvero che Giratina sia la sua ultima carta.”
    “Cosa…” Iniziò quello, ma in quel momento un altro rumore risuonò, seguito dal ruggito di terrore di un Hydreigon, e dal boato di una forte esplosione.
    Sull’arena si fece silenzio.
     
    Draconix guardò verso l’alto. Il Saggio in cima sembrava preoccupato per qualcosa, mentre parlava veloce al telefono.
    'Se solo riuscissi a raggiungerlo…' Pensò. Ma Hydreigon stava tenendo occupati una decina di membri del Team Plasma insieme a Dragonite, e gli altri suoi Pokémon stavano affrontando quelli del saggio. Il che non gli lasciava nessuno per sconfiggere il Galvantula che lanciava fulmini contro qualunque cosa si avvicinasse al Saggio.
    In quel momento, però, il Saggio richiamò il Pokémon. Draconix si lanciò in avanti, ma subito dopo da una settima Ball l’uomo estrasse un Abra. Lo toccò… e svanì.
     
    Frak fissò il punto in cui Celio era appena svanito.
    “Oh ma andiamo, con la fatica che ho fatto ad arrivare quassù!” Esclamò. Guardò in basso e vide i membri del Team Plasma fuggire.
    “Groudon.” Disse.
    “Con piacere.” Rispose il Pokémon, e due grandi muraglie di pietra sbucarono dal terreno bloccando la fuga dei membri del Team Plasma da quel lato. Si misero a correre in giro, cercando altre vie di fuga, ma in quel momento un elicottero della polizia spuntò in cielo, poi un altro, e poi un altro ancora. Ben presto, c’erano poliziotti ovunque.
     
    “Wow.” Pensò Komor, mentre l’ennesimo scagnozzo si arrendeva.
    “Siamo stati bravissimi!” Esclamò Belle.
    “Già, ma temo che la Lega per un bel pezzo non si farà.” Commentò Francesco.
    “Oh, stai calmo Enemy!” Esclamò Belle, dandogli una pacca sulla schiena “Metteranno a posto questo casino, vedrai.”
    “Però vorrei sapere dov’erano i Superquattro in tutto ciò.” Commentò Komor.
     
    Il Trio Oscuro tremò.
    “Paura eh?” Chiese uno dei Superquattro, un uomo alto e muscoloso.
    “Il padrone…”
    “Il padrone è caduto…”
    “Dobbiamo andare…”
    “Aiutarlo a fuggire…”
    “Proteggerlo…”
    E così dicendo si misero a correre.
    “Chi diavolo erano quei tre?” Chiese la Superquattro seduta a terra.
    “Non lo so, ma erano forti.” Replicò l’uomo con la sciarpa “Sono riusciti a tenerci impegnati abbastanza a lungo. Al livello di un Capopalestra, e uno abile.”
    La donna con gli occhiali annuì “Ma mi domando cosa li abbia scossi tanto.”
    -Giuls-
    Squadra: 
    Leggendari: 
    Medaglie:
    -Draconix-
    Squadra:
    Extra:
    Leggendari:
    Medaglie:
    -Darken-
    Squadra: 
    Leggendari: 
    Medaglie:
    -Dragozard-
    Squadra:
    Leggendari: 
    Medaglie:
    -Frak-
    Squadra:
    Leggendari: 
    Medaglie:
    -Enemy-
    Squadra: 
    Medaglie:
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    La Battaglia della Lega: Parte 1 - Raggiungere la Lega
    “Dragozard, tutto bene?” Chiese Pierce.
    “Tutto a posto. Nessun problema. N è arrivato dall’altro lato. Adesso però mi ha chiamato Raziel. E si aspetta di vedere anche Vera, credo.”
    “Sta arrivando. Ricordati del piano.”
    Dragozard sospirò ed annuì. Non aveva mai pensato che si sarebbe trovato ad aiutare un nemico di Raziel, ma stavolta doveva farlo.
    “D’accordo.” Rispose il ragazzo, e in quel momento vide un elicottero scendere. Ne uscì Vera, che gli sorrise. “Ti sono mancata?”
    Il ragazzo sorrise e la abbracciò. Ci fu un fischio dall’aereo, e ne uscì Domino.
    “Oh, mi farete arrossire, piccioncini.” Commentò la ragazza bionda.
    “Domino? Che ci fai qui?” Chiese Dragozard.
    “Sono solo venuta a controllare che le cose non vadano male, Generale.” Rispose quella, praticamente sibilando l’ultima parola “Adesso, se vogliamo andare…”
    Il ragazzo annuì e schierò Charizard “Raziel si aspetta me e Vera. Tu perciò ti terrai a distanza.”
    “Ovviamente.” Rispose la ragazza. E così dicendo i due presero il volo.
     
    “Non importa, non importa.” Disse Argento, sospirando “Ascolta, probabilmente hai incontrato un Generale, o qualcuno di importante. Dobbiamo pensare a una contromossa, ma per il momento abbiamo comunque raccolto informazioni utili. Adesso, sta arrivando qualcuno con una sorpresa per te.”
    In quel momento, un Dragonite gli piombò davanti e lasciò cadere al suolo la Ball dello Zweilous di Draconix, per poi riprendere il volo. Il ragazzo inizialmente non capì e la aprì. Ad uscirne non fu Zweilous, ma un Hydreigon che ruggì.
    “I miei uomini si sono presi cura di lui durante la missione ed ecco cos'è successo.”
    Draconix fissò il Drago “E' cresciuto proprio bene.”
    “Certo che sì. Vai e vinci.” Replicò il ragazzo. Draconix sorrise. Aveva sette Pokémon con sé ora, ma decise di non farci caso per una volta. Invece, saltò su Hydreigon, che ruggì e spiccò il volo.
     
    “Sei sicura di voler venire?” Chiese Darken. Volcarona attendeva lì accanto.
    “Certo che sono sicura.” Rispose Lucinda “Tu piuttosto, non dovresti dire a Raziel e gli altri cosa devi fare?”
    “'Oh ciao ragazzi, no io sono solo stato invitato all’evento, non preoccupatevi'… No, direi che non voglio dirglielo.”
    “E per quanto riguarda far fuggire quel tale Ross?”
    Darken scosse la testa “Ci rifletterò quando arriverà il momento. Non è neanche detto che io mi trovi nelle condizioni per far fuggire chicchessia a quel punto.”
    La ragazza annuì e i due ragazzi si aggrapparono a Volcarona, che prese il volo.
     
    Giuls guardò Marisio. Poi Metagross. Poi Marisio.
    “Dobbiamo… volare?”
    “… Cadere con stile.” Rispose il ragazzo. Poi scosse la testa “Va bene sì, dobbiamo volare, ma è l’unico modo per arrivare alla Lega senza essere attaccati da letteralmente ogni membro del Team Plasma.”
    Giuls annuì “Va bene, va bene, però coprimi gli occhi.” E così dicendo salì su Metagross, dietro al ragazzo, e appoggiò il viso alla sua schiena, stringendo la giacca. Marisio ridacchiò e il duo prese il volo.
     
    “E’ una cattiva idea.”
    “Ma non ho Pokémon Volanti, e neanche te, non ho alternativa.”
    “Scavare fino alla Lega non è un’alternativa.” Rispose Astrid.
    “Sì che lo è, se ti impegni abbastanza.” Rispose Groudon “Ti darò una mano anche io. L’idea di scavare mi piace.”
    Frak sorrise ed aprì la Ball, facendo uscire Darmanitan, che cominciò a scavare. Quando il tunnel fu abbastanza largo, il duo vi entrò, e cominciò a seguire Darmanitan, che scavava seguendo le indicazioni di Groudon.
     
    “Oh mio Arceus, Raziel ci ha chiesto aiuto!” Esclamò Komor.
    “Sì ma l’ha fatto per gent…” Iniziò Belle, ma Komor era già saltato su Unfezant e volato via. La ragazza sospirò “Non pensavo di vedere il giorno in cui io sarei stata quella ragionevole e lui quello impulsivo.” Commentò. Enemy ridacchiò, poi osservò la ragazza tirare Swanna fuori dalla Ball.
    “Tu come farai però?” Chiese lei.
    Il ragazzo sorrise e schierò Druddigon, che cominciò a scavare.
    “Oh. Mi pare un’idea stupida.” Disse lei.
    “Non ho molte alternative.” Commentò lui. Belle fece spallucce “Va bene, ci vediamo di là.” E detto ciò sparì.
    Intanto, Druddigon stava pensando che doveva essere il suo giorno fortunato. La terra dentro cui stava scavando era molto morbida.
     
    “Si rende conto vero che bastava chiedere e li avrei felicemente spostati tutti dall’altro lato?” Si chiese Arceus, fissando Raziel che aspettava gli amici. Poi fece spallucce “Oh beh, meno lavoro per me.”
    “Che stai guardando, o' sommo Arceus?” Chiese Hoopa, comparsa al suo fianco.
    “Devi decidere se vuoi darmi del tu o del lei.” Commentò il Leggendario “Comunque, lo scontro tra Team Plasma e Raziel. Sono curioso di vedere come va.”
    “Non dovresti già saperlo?” Chiese il Pokémon.
    “No, ho spento l’onniscienza. Non c’è gusto ad assistere agli eventi immortali. E poi, con Raziel coinvolto, vedrei solo un’approssimazione.”
    Hoopa annuì 'Però ho l’impressione di starmi dimenticando qualcosa.' Si disse il Pokémon. Ma decise di non parlare.
     
    -Giuls-
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    -Draconix-
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    -Frak-
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    Enemy VS Iris
    Enemy sorrise. 'Eccoci.' Pensò 'L’ultima città. L’ultima medaglia. Poi, mi aspetta la Lega.'
    “Hai un sorriso enorme, lo sai?” Commentò Belle, ridacchiando “Cerca di non sorridere troppo adesso, almeno tieniti un po’ di gioia per la medaglia.”
    Enemy annuì e il gruppo avanzò nella cittadina. Gli abitanti erano quasi tutti intenti a discutere di N.
    'Già.' Pensò Enemy 'N…'
    Aveva saputo anche lui che, appena sconfitto il Capopalestra, N si era diretto verso la Lega. E la cosa lo preoccupava molto, perché c’era il rischio che la Lega non avesse luogo. 'No, non ci devo pensare. Sono certo che Raziel e i suoi compagni risolveranno la situazione.'
    Il ragazzo si diresse quindi con gli amici al Centro Pokémon. Mentre la sua squadra veniva curata, osservò la propria. A questo punto, tutti i Pokémon che possedeva erano evoluti al massimo, ed era fermamente convinto delle loro capacità. Perciò, riteneva di poter battere la Palestra. Ma l’idea di fare tutto per niente non era esattamente qualcosa che apprezzasse.
    In quel momento, Belle si diede una pacca sul volto. “Pansage!” Esclamò.
    “Cosa?”
    “Pansage! Mi sono dimenticata completamente di Pansage! Dovevamo trovargli una casa, e invece…”
    “Oh, l’ho fatto io.” Rispose Komor “Pensavo ti fossi accorta che non l’avevamo più con noi.”
    “No che non me n’ero accorta! Quando è successo?!”
    “C’era un ballerino ad Austropoli che voleva un compagno di danza. Quindi gli ho proposto Pansage e lui ha detto ‘Certo, suona come un’ottima idea’. E così ora ci sono un ballerino e un Pansage a esibirsi nel parco.”
    “E non potevi dirmelo?”
    “Come ho detto, pensavo te ne fossi accorta, c’eri anche tu, solo che stavi parlando con un’altra persona.”
    “Oh sì, quel ragazzino silenzioso. Beh potevi dirmelo, mi sono preoccupata un sacco.” Commentò Belle. Il ragazzo sospirò.

    Poco dopo, il gruppo si diresse alla Palestra. Affrontati gli Allenatori si trovarono davanti Iris, che diede loro il benvenuto. La cosa sorprese Enemy, dato che sapeva bene che il Capopalestra della città era Aristide.
    “Aristide non c’è.” Spiegò Iris “Purtroppo è impegnato, quindi mi occupo io della Palestra.”
    Enemy annuì, anche se era nervoso. Poi lasciò il posto a Komor, che avevano deciso sarebbe andato per primo. Fu uno scontro molto duro.
    Watchog sconfisse Haxorus e danneggiò seriamente Druddigon, ma infine perse a causa di Cartavetro. Audino fece una fine simile, perché la combinazione di Riduttore e Cartavetro le permisero sì di sconfiggere Druddigon, ma contro un secondo esemplare le avevano fatto subire troppi danni, finendo per causarne la sconfitta.
    A quel punto, entrò in campo Sawsbuck. La battaglia fu dura ma il Pokémon Erba uscì vincitore, per poi affrontare un secondo Haxorus. Il Drago lo danneggiò gravemente con Terremoto, ma Sawsbuck riuscì a vincere grazie a un paio di schivate fortunate.
    Il successivo drago fu un terzo Haxorus, che sconfisse Sawsbuck e fu sconfitto da Cincinno con una serie di Spazzasberle ben piazzate. A quel punto entrò Hydreigon, e in due colpi concluse lo scontro, venendo in cambio colpito una sola volta.
    Adesso, Enemy sapeva che gli ultimi Pokémon di Komor erano Unfezant e Stoutland. Proprio Unfezant fu il primo ad entrare in campo, colpendo con Aeroassalto e schivando Fuocobomba. Il Pokémon combatté con il massimo delle proprie capacità, ma fu sconfitto piuttosto rapidamente.
    Entrò quindi in campo Stoutland, che con un ululato si lanciò in avanti colpendo… e Hydreigon crollò.
    “Cosa?!” Esclamò Belle.
    “Nemesi.” Rispose Enemy “Un danno bello consistente che è bastato, a quanto pare.”
    Belle sorrise ed applaudì mentre Komor riceveva la medaglia.
    Poi fu il turno di Enemy. Il ragazzo esordì con Swoobat che affrontò e sconfisse Haxorus prima di perdere contro Druddigon. Fu con il proprio Druddigon che il ragazzo rispose. Lo scontro tra i due draghi fu cruento e si concluse con quello di Frak lievemente vincitore… salvo poi essere sconfitto dal secondo Druddigon in un solo, rapido Codadrago.
    Entrò quindi in campo Simipour. Con una serie di Geloraggi e venendo colpita una sola volta da Dragartigli concluse lo scontro, e danneggiò poi diverse volte un secondo Druddigon, subendo però Dragartigli e poi Codadrago.
    Enemy dovette quindi richiamarla e mandare in campo Gigalith. Il Pokémon Roccia colpì con Frana, incassò Dragartigli e rispose con Terremoto. Druddigon crollò e in campo entrò Haxorus, che attaccò con Troppoforte. Gigalith resistette e con Terremoto e Frana lo mandò al tappeto, prima che il successivo Haxorus lo sconfiggesse con Terremoto. A quel punto, rientrò Simipour, che crollò dopo un duro scontro, riducendo allo stremo l’avversario.
    Il Pokémon successivo fu Stoutland, che attaccò con Ritorno e mandò al tappeto Haxorus, pur subendo un Terremoto nel mentre. A succedergli fu Hydreigon. Il Pokémon incassò Ritorno e colpì con un Fuocobomba che sconfisse il Pokémon Normale.
    Infine toccò a Serperior. La Pokémon entrò e subito si girò di spalle, colpendo con Verdebufera. Hydreigon fu scagliato via, e il successivo Fuocobomba fu schivato e seguito da una nuova Verdebufera. L’attacco fece più danni di prima, sorprendentemente, e il Pokémon crollò.
    Iris rimase sorpresa per un attimo, poi però si fece avanti e sorridendo diede la medaglia ad Enemy.
    'Finalmente.' Pensò il ragazzo mentre ringraziava felice Iris.
     
    “Un peccato.” Commentò l’uomo “Ormai avrà ottenuto l’ultima medaglia, e non gli servirà a niente.”
    “Ancora quel ragazzo?” Chiese la donna “Si può sapere perché ti interessa tanto?”
    “Non lo so, c’è qualcosa in lui che vidi allora e che mi spinge a tenerlo d’occhio. Spero che arrivi presto il suo momento.”
    E così dicendo uscì “Ma ora dobbiamo pensare ad altro.” Concluse.
     
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    Frak VS Iris
    Frak osservò la Palestra. Il drago che attraversava la stanza si sarebbe mosso in modo da permettere loro di sfidare i vari allenatori e, infine, il Capopalestra. Perciò, senza indugio, lui ed Astrid entrarono e in breve tempo raggiunsero il Capopalestra. Anzi, la Capopalestra.
    “Benvenuti!” Esclamò la ragazza dai lunghi capelli scuri, sorridendo “Mi chiamo Iris, e sono la sostituta del Capopalestra a causa di impegni. Chi mi sta sfidando?”
    Frak sorrise e si presentò. La ragazza annuì “Molto bene, molto bene, sarà una sfida sei contro sei per l’ottava medaglia allora.” Frak annuì ed Iris schierò Haxorus, a cui il ragazzo rispose con Druddigon, catturato la sera prima.
    Haxorus si lanciò contro Druddigon, e i Dragartigli impattarono in un clangore quasi metallico. Fu uno scambio continuo, colpo su colpo, poi all’unisono i due draghi arretrarono, per poi lanciarsi uno con Dragartigli contro l’altro con Dragofuria. L’impatto di energia draconica mandò lampi di luce viola in tutte le direzioni. Alla fine, a uscirne vincitore fu Druddigon, ma era chiaramente allo stremo.
    Iris sorrise e schierò un secondo Haxorus, che colpì il terreno con la coda. Il Terremoto bastò a mandare al tappeto l’avversario. A quel punto, in campo entrò Darmanitan. Il Pokémon Fuoco balzò di lato schivando il Troppoforte e colpì l’avversario in pieno con Martelpugno, facendolo arretrare. Darmanitan poi caricò con Fuococarica, scontrandosi con un nuovo Troppoforte, e concluse con un Martelpugno che rispose a un Dragartigli, deviandolo. Lo scambio di colpi lasciò il Pokémon stanco, ma pose fine alla lotta.
    A quel punto, in campo entrò Druddigon. Darmanitan colpì con Martelpugno, ma il colpo gli si ritorse contro a causa del Cartavetro dell’avversario, cui si aggiunse un rapido Dragartigli. Un secondo Dragartigli concluse la lotta.
    Banette entrò in campo e si lanciò all’attacco con Ombrartigli, colpendo in pieno Druddigon ma dovendo poi arretrare per schivare Dragartigli, essendo stato inoltre danneggiato da Cartavetro. Poi cominciò a scagliare Palla Ombra. La sua agilità fu tale che fu colpito una sola volta da Dragartigli, mentre per il resto del tempo Palle Ombre colpirono l’avversario a ripetizione, fino a causarne la sconfitta.
    In campo entrò poi un terzo Haxorus, che nonostante alcuni colpi andati a segno con Dragartigli fu sconfitto dagli Ombrartigli dell’avversario. Ma il vantaggio si rivelò breve.
    Iris schierò infatti un secondo Druddigon, che si lanciò contro Banette con Tuonopugno seguito da Terremoto, sconfiggendolo schivando l’ultimo Ombrartigli. Frak rifletté, poi mandò in campo Emboar. Il Pokémon Fuoco fu però sorpreso da un Terremoto, riuscendo a mandare a segno solo un’Idrovampata prima di essere sconfitto da un secondo Terremoto.
    Frak lo richiamò e schierò Sandslash, notando con gioia che intanto l’avversario era stato colpito da una Scottatura. Sandslash colpì il terreno e Terremoto danneggiò gravemente il nemico, che parve resistere salvo essere sconfitto dalla Scottatura.
    A quel punto entrò Hydreigon. Il Pokémon Buio lanciò un Dragopulsar, ma Sandslash schivò e colpì con Lacerazione. Lo scontro successivo fu estremamente intenso. Senza poter usare mosse Terra, Sandslash era costretto a schivare e colpire con Tritartigli o Lacerazione. Allo stesso tempo, la maggioranza delle mosse di Hydreigon mancavano il bersaglio, grazie alla sua velocità e alle sue discrete dimensioni. Quando due Dragopulsar centrarono Sandslash, Frak pensò fosse finita. Tuttavia, il Pokémon resistette e si lanciò in avanti con un attacco diretto al volto dell’avversario. Fu sufficiente e Hydreigon crollò. Frak tirò un sospiro di sollievo. L’ultimo Pokémon che si era portato dietro, dato che non si aspettava un Hydreigon, era Medicham, e Frak era preoccupato per gli attacchi Buio. Iris sorrise e consegnò al ragazzo la medaglia, congratulandosi.
    Astrid fece lo stesso, poi i due uscirono dalla Palestra. Frak rimase intento a fissare la medaglia, mentre entrava al Centro Pokémon per curare la squadra.
    “Senti Astrid… Cosa credi che dovrei fare?”
    “Dici oltre a partecipare alla Lega?” Chiese la ragazza.
    “Dico dopo aver partecipato alla Lega.” Rispose Frak. Poi la guardò “Per esempio, perché hai smesso di ottenere medaglie?”
    Astrid rifletté “Perché ho smesso… Beh, perché non mi interessava più. Voglio fare altro nella vita. Non so cosa, ancora, e per il momento probabilmente mi manterrò partecipando a tornei e sfide varie, ma a lungo termine voglio fare altro.”
    Frak sorrise “Io… quando sono arrivato qui, ero ancora un bambino. Nel mio mondo, fin da bambini si viene addestrati con le armi. Spada, lancia, ascia… Devi poterti difendere dai Pokémon, capisci? Non è un mondo in cui si convive. Qualcuno addestra i Pokémon, ma la maggior parte delle volte i viaggiatori devono combatterli con armi varie. Ma quando sono arrivato qui, ho realizzato che era un mondo diverso. Sandshrew… Anzi, Sandslash me l’ha fatto realizzare, salvandomi nel deserto. E ho capito che saper usare la spada non serviva a niente. Perciò, crescendo con lui, ho pensato che l’unica cosa che potessi fare era diventare un allenatore. Anche perché Hoopa non mi ha mai spiegato perché mi ha portato qui. Però adesso… dopo aver viaggiato tanto, e aver visto tante cose, penso che c’è altro che vorrei fare nella vita. Fosse anche solo aiutare gli altri.”
    Astrid sorrise “In genere, un allenatore errante non segue tale lavoro a lungo. Di solito, dopo due o tre anni, trova lavoro in qualche struttura ufficiale, o abbandona del tutto l’attività. I tuoi amici in effetti sono speciali, visto che dopo cinque anni sono ancora in giro. Ma forse è questo che li rende tanto forti. Quello che voglio dire comunque è che se vuoi cambiare vita, puoi farlo.”
    Frak annuì “Ci penserò.” E mise via la medaglia.
     
    Squadra:
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    Medaglie:
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    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    Darken: Prima della Lega
    Darken aprì il Pokédex e si mise a leggere ad alta voce, senza mai prendere fiato.
    "Bulbasaur Ivysaur Venusaur Charmander Charmeleon Charizard Squirtle Wartortle Blastoise Caterpie Metapod Butterfree Weedle Kakuna Beedrill Pidgey Pidgeotto Pidgeot Rattata Raticate Spearow Fearow Ekans Arbok Pikachu Raichu Sandshrew Sandslash Nidoran♀ Nidorina Nidoqueen Nidoran♂ Nidorino Nidoking Clefairy Clefable Vulpix Ninetales Jigglypuff Wigglytuff Zubat Golbat Oddish Gloom Vileplume Paras Parasect Venonat Venomoth Diglett Dugtrio Meowth Persian Psyduck Golduck Mankey Primeape Growlithe Arcanine Poliwag Poliwhirl Poliwrath Abra Kadabra Alakazam Machop Machoke Machamp Bellsprout Weepinbell Victreebel Tentacool Tentacruel Geodude Graveler Golem Ponyta Rapidash Slowpoke Slowbro Magnemite Magneton Farfetch'd Doduo Dodrio Seel Dewgong Grimer Muk Shellder Cloyster Gastly HaunterGengar Onix Drowzee Hypno Krabby Kingler Voltorb Electrode Exeggcute Exeggutor Cubone Marowak Hitmonlee Hitmonchan Lickitung KoffingWeezing Rhyhorn Rhydon Chansey Tangela Kangaskhan Horsea Seadra Goldeen Seaking Staryu Starmie Mr. Mime Scyther Jynx Electabuzz Magmar Pinsir Tauros Magikarp Gyarados Lapras Ditto Eevee Vaporeon Jolteon Flareon Porygon Omanyte Omastar Kabuto Kabutops Aerodactyl Snorlax Dratini Dragonair Dragonite Chikorita Bayleef Meganium Cyndaquil Quilava Typhlosion Totodile Croconaw Feraligatr Sentret Furret Hoothoot Noctowl Ledyba Ledian Spinarak Ariados Crobat Chinchou Lanturn Pichu Cleffa Igglybuff Togepi Togetic Natu Xatu Mareep Flaaffy Ampharos Bellossom Marill Azumarill Sudowoodo Politoed Hoppip Skiploom Jumpluff Aipom Sunkern Sunflora Yanma Wooper Quagsire Espeon Umbreon Murkrow Slowking Misdreavus Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Unown Wobbuffet Girafarig Pineco Forretress Dunsparce Gligar Steelix Snubbull Granbull Qwilfish Scizor Shuckle Heracross Sneasel Teddiursa Ursaring SlugmaMagcargo Swinub Piloswine Corsola Remoraid Octillery Delibird Mantine Skarmory Houndour Houndoom Kingdra Phanpy Donphan Porygon2 Stantler Smeargle Tyrogue Hitmontop Smoochum Elekid Magby Miltank Blissey Entei Larvitar Pupitar Tyranitar Treecko Grovyle Sceptile Torchic Combusken Blaziken Mudkip Marshtomp Swampert Poochyena Mightyena Zigzagoon Linoone Wurmple Silcoon Beautifly Cascoon Dustox Lotad Lombre Ludicolo Seedot Nuzleaf Shiftry Taillow Swellow Wingull Pelipper Ralts Kirlia Gardevoir Surskit Masquerain Shroomish Breloom Slakoth Vigoroth Slaking Nincada Ninjask Shedinja Whismur Loudred Exploud Makuhita Hariyama Azurill Nosepass Skitty Delcatty Sableye Mawile Aron Lairon Aggron Meditite Medicham Electrike Manectric Plusle Minun Volbeat Illumise Roselia Gulpin Swalot Carvanha SharpedoWailmer Wailord Numel Camerupt Torkoal Spoink Grumpig Spinda Trapinch Vibrava Flygon Cacnea Cacturne Swablu Altaria Zangoose Seviper Lunatone Solrock Barboach Whiscash Corphish Crawdaunt Baltoy Claydol Lileep Cradily Anorith Armaldo Feebas Milotic Castform CastformCastform Castform Kecleon Shuppet Banette Duskull Dusclops Tropius Chimecho Absol Wynaut Snorunt Glalie Spheal Sealeo Walrein Clamperl Huntail Gorebyss Relicanth Luvdisc Bagon Shelgon Salamence Beldum Metang Metagross Turtwig Grotle Torterra Chimchar Monferno Infernape Piplup Prinplup Empoleon Starly Staravia Staraptor Bidoof Bibarel Kricketot Kricketune Shinx Luxio Luxray Budew Roserade Cranidos Rampardos Shieldon Bastiodon Burmy Burmy Burmy Wormadam Wormadam Wormadam Mothim Combee Vespiquen Pachirisu Buizel Floatzel Cherubi Cherrim Shellos Shellos Gastrodon Gastrodon Ambipom Drifloon Drifblim Buneary Lopunny Mismagius Honchkrow Glameow Purugly Chingling Stunky Skuntank Bronzor Bronzong Bonsly Mime Jr. Happiny Chatot Spiritomb Gible Gabite Garchomp Munchlax Riolu Lucario Hippopotas Hippowdon Skorupi Drapion Croagunk Toxicroak Carnivine Finneon Lumineon Mantyke Snover Abomasnow Weavile Magnezone Lickilicky Rhyperior Tangrowth Electivire Magmortar Togekiss Yanmega Leafeon Glaceon Gliscor Mamoswine Porygon-Z Gallade Probopass Dusknoir Froslass Rotom Rotom Rotom Rotom Rotom Rotom Dialga Patrat Watchog Lillipup Herdier Stoutland Purrloin Liepard Pansage Simisage Pansear Simisear Panpour Simipour Munna Musharna PidoveTranquill Unfezant Unfezant Blitzle Zebstrika Roggenrola Boldore Gigalith Woobat Swoobat Drilbur Excadrill Audino Timburr Gurdurr Conkeldurr Tympole Palpitoad Seismitoad Throh Sawk Sewaddle Swadloon Leavanny Venipede Whirlipede Scolipede Cottonee Whimsicott Petilil Lilligant Basculin Basculin Sandile Krokorok Krookodile Darumaka Darmanitan Darmanitan Maractus Dwebble Crustle Scraggy Scrafty Sigilyph Yamask Cofagrigus Tirtouga Carracosta Archen Archeops Trubbish Garbodor Zorua Zoroark Minccino Cinccino Gothita Gothorita Gothitelle Solosis Duosion Reuniclus Ducklett Swanna Vanillite Vanillish Vanilluxe Deerling Sawsbuck Emolga Karrablast Escavalier Foongus Amoonguss Frillish Frillish Jellicent Jellicent Alomomola Joltik Galvantula Ferroseed Ferrothorn Klink Klang Klinklang Tynamo Eelektrik Eelektross Elgyem Beheeyem Litwick Lampent Chandelure Axew Fraxure Haxorus Cubchoo Beartic Cryogonal Shelmet Accelgor Stunfisk Mienfoo Mienshao Druddigon Golett Golurk Larvesta Volcarona.”
    Lucinda lo guardò sorpresa “Che Giratina stai facendo?”
    Darken fece per rispondere, ma lo sguardo impressionato di Entei e Azelf lo fece scoppiare a ridere.
    “Non ci credo che l’ha fatto davvero.” Disse Azelf.
    “Neanche io, scommetto che a metà ha tirato a indovinare.” Replicò Entei. Darken si limitò a continuare a ridere.
    “Oh no, vi assicuro che vi ha detto tutti i Pokémon che possiede senza saltarne nemmeno uno. Ha persino contato le forme di Unown. Sto continuando a riguardare la scena per vedere se fa anche solo un errore ma non ne ha fatto mezzo.” Replicò Dialga, dalla sua dimensione. Darken a quel punto stava piangendo dal ridere.
    “D’accordo, ma scommetto che non puoi fare la stessa cosa dicendo i soprannomi.” Rispose Azelf.
    Darken si limitò a smettere di ridere e prendere fiato. “Darwin Linneum Flora Charlie Carmen Meleys Kamina Kittan Simon Catie Melly Free Atos Portos Aramis Jey Giotto Peat Fear Erica Deimos Fobos Dilos Kai Pika Ray Sanders Jason Ai Kazuha Ran Conan Eiji Shinichi Star Bill Kurama KushinaPufflord Tuffball Vlad Tepes Mandy Loombert Raphael Sara Sankarea Vinny Mothra Digda Trios Golden Platina Psydu Goldu Opachai Apachai Kiri Guardian Gurren Lagann Tengen Harry Yuri David Rey John Eddy Belle Weeb Victoria Zone Trevor Rocky Ravel Emet Applejack Asher Pal Bro Gyro BallBreaker Duccio Dodò Drior Sally Drew Moon Attila Lesh Lance Spook Polt Shadow Nio Kuba Binet Karb King Volta Tesla ExaggonPalmer Boomer Inko Bruce Jack Slicker Kofo Wezo Hornen Donnen Healer Tantalo Khaleesi Kuba Knysna Kohako Taisho Asteria Astrope Decroux Ruby Kanku Buzz Angmar Lucan Ros…”
    “Ok, abbiamo capito!” Esclamò Entei.
    “Fa quasi paura.” Commentò Dialga.
    “Leva il quasi, è spaventoso.” Replicò Azelf.
    “Aspetta, voglio provare una cosa.” Disse Entei “Ditto?”
    “Darren.” Rispose Darken
    “Quilava?”
    “Lavanda.”
    “Houndoom?”
    “Doomsday.”
    “Honchkrow?”
    “Giovanni, facilissimo.”
    “Miltank?”
    “Betsie.”
    “Non ne sbaglia uno.” Replicò Dialga.
    “Per forza, ci tengo a loro.” Disse Darken “Sono tutti i miei compagni. Certo, non posso combattere con tutti, ma posso fare del mio meglio per conoscerli a fondo. So che Star e Bill non si sopportano. So che Peat e Fobos sono rivali da anni. So che Lavanda è innamorata di Vesuvius…”
    “Chi?” Chiese Azelf.
    “Thyplosion.” Replicò Entei “Lui è figlio della Thyplosion di Giuls, mentre Lavanda gliel’ha scambiata un allenatore.”
    “Oh, te lo ricordi. Come mai?”
    “Un po’ di gossip, a volte vado a passare le giornate libere con i tuoi Pokémon e con quelli extra.”
    “Già a proposito, tu ci hai detto un nome, ma a volte hai più esemplari dello stesso Pokémon, no?”
    Darken annuì “Certo, ma i nomi che ho elencato sono quelli dei miei primi esemplari per ogni stadio.”
    “Confermo.” Disse Dialga.
    “E non sei preoccupato per l’invecchiamento?” Chiese Azelf. Lucinda gli fece cenno di stare zitto, ma Darken scosse la testa.
    “Beh, è il cerchio della vita. Non posso pretendere che i miei Pokémon vivano in eterno. Vero, potrei rinchiuderli nelle Ball e nei box, ma onestamente credo che sia giusto che possano vivere la loro vita anche fuori. Non che ci sia niente di male nelle Ball e nei box, anche lì possono interagire con gli altri Pokémon nel Box o almeno con gli altri che sono allacciati alla cintura. Ma quando consideri che, statistiche alla mano, il novantacinque per cento dei Pokémon, nelle Ball, usa la possibilità di vedere ciò che vuole durante la stasi per vedere cosa accade nel mondo esterno, si capisce che se possono scegliere preferiscono stare fuori.”
    Lucinda annuì “Vero, per questo sono contenta di essere la tua fidanzata. Posso lasciare i miei Pokémon liberi da te quando non sto viaggiando.”
    “Solo per questo?” Chiese Darken fingendosi offeso.
    La ragazza ridacchiò e lo baciò sulla guancia “Uno dei motivi.”
    “Però non ti preoccupano i Pokémon che vivono poco, come Free o Mothra?”
    “Mothra in effetti non è il primo.” Rispose Darken, triste “Il primo è morto un anno fa. Adesso il suo successore è Mothra II. E come lui anche Catie III, Melly IV – in effetti, perché certi Pokémon Bozzolo non vogliano evolvere allo stadio adulto non lo capirò mai – e quanto a Free… Beh, anche lui non è eterno. Altri due o tre anni, forse quattro grazie alle Ball, e dovremo dirci addio.” Darken sospirò “Sarà un brutto momento, ma saperlo almeno mi prepara al futuro.”
    Lucinda ed Entei fulminarono Azelf con lo sguardo, e il Pokémon Psico si sentì parecchio in colpa.
    Poi fu Dialga a parlare “Sai, eterno forse no, però potrei rallentare l’invecchiamento dei tuoi Pokémon. Almeno di quelli che vivono brevemente.”
    Darken quasi inciampò. “Co-Cosa?”
    “Beh, sì, potrei farlo. Usando i Cristalli che hai gentilmente recuperato e quelli che già possedevo, potrei almeno prolungare la loro vita di, credo, cinque, dieci anni, nel caso di Free. Potresti almeno rimandare l’inevitabile, anche se non c’è modo di fermarlo.”
    Darken rimase in silenzio, poi sorrise “Se potessi davvero, ti prego, fallo, almeno per i Coleotteri. Anche i più longevi vivono tanto poco…”
    “Contaci.” Rispose Dialga. “Ok, fatto.” Disse un secondo dopo.
    “Come…”
    “Ho semplicemente fatto comparire dei cristalli al tuo ranch un secondo fa e ho spiegato ai tuoi Pokémon cosa dovevano fare. E quindi li hanno presi o inghiottiti. Mi sono preso la libertà di darne uno a ciascuno, anche per i Pokémon che non ne avevano bisogno tipo Wartortle. Non servirà forse a niente, ma meglio non rischiare.”
    Darken rimase a bocca aperta “Dialga, ti ho mai detto che ti amo?”
    “Credo che Lucinda avrebbe da ridire a riguardo.” Rispose il Pokémon.
    “Oh, e così mi tradisci con il tuo Leggendario?” Chiese la ragazza, fingendosi indignata come Darken poco prima.
    “Sai che non potrei mai!” Rispose Darken con un finto gesto teatrale.
    “Non ti credo.” Rispose la ragazza, continuando con la finta.
    “E allora te lo mostrerò con un bacio.” Rispose quello.
    “Oh, ebbasta, mi sta venendo il diabete fulminante!” Gridò una voce dalle frasche. I tre si girarono e videro saltare fuori un giovane vestito da cavaliere. “Lord N mi ha ordinato di seguirvi. Avessi saputo che rischiavo la salute avrei rifiutato.” Continuò quello.
    “Col dovuto rispetto, ma tu chi Giratina sei?” Chiese Darken.
    “Solo un umile servitore di sua maestà, che mi ha chiesto di consegnarvi questo.” Rispose il ragazzo, porgendo loro una pergamena su cui era impresso un complesso sigillo. Subito dopo, ne porse un secondo.
    “Cosa sono?”
    “Il primo è una lettera privata di Lord N. Il secondo è un invito per lei e la sua damigella all’ascesa al trono di Lord N. Il nostro signore desidera che lei sia presente.”
    “Oh… Grazie. Quando sarebbe ciò?”
    “Domani mattina alla Lega.”
     “… Ma domani non c’è la Lega?”
    Il ragazzo sorrise. “No, direi di no.” Replicò. E così dicendo si allontanò.
    “Cosa dice l’altra lettera?” Chiese Lucinda.
    Il ragazzo le aprì entrambe. La prima in effetti era un invito alla nomina di Lord N a Re di Unima, in quanto prescelto di Reshiram. La seconda, invece, era una lettera scritta da N.
    “Caro Darken,” Iniziava “Ti scrivo questa lettera in segreto, mentre mio padre è impegnato. Da diverso tempo ho cominciato ad avere dubbi su quanto mi ha insegnato, e conoscere te e Raziel è servito solo ad amplificarli, anziché ad eliminarli come pensavo. Sono convinto che Raziel sia l’eroe che sono destinato a combattere, in quanto i suoi ideali sono forti. Tuttavia, sono anche convinto che tu sia la persona più misurata e intellettualmente onesta del vostro gruppo, oltre che quella che più vuole bene ai Pokémon indipendentemente dal loro tipo, aspetto o carattere. Perciò, ti chiedo di aiutarmi. Vieni all’incoronazione domattina, e senza dirlo ai tuoi amici aiutami a salvare i Pokémon. Domani intendo combattere con Raziel. Se dovessi vincere, ti voglio al mio fianco, per affrontare mio padre e convincerlo a cambiare i suoi progetti, e nel caso le cose vadano male per affrontarlo insieme a me. Se dovessi perdere, o se non dovessimo farcela a incontrarci, ti chiedo un favore: se nella confusione successiva dovessi incontrare un Saggio di nome Ross, le cui vesti rosse sono assai riconoscibili, ti chiedo di aiutarlo a fuggire. Ross è l’unico dei Sette che mi pare onestamente convinto della bontà delle mie azioni. Grazie, e a presto.
    Natural Harmonia Grophius, Re di Unima e Compagno della Fiamma della Verità.”
    Lucinda, Entei e Azelf lo guardarono.
    “Quindi che vuoi fare?” Chiese la ragazza infine.
    “Intanto andiamo.” Replicò Darken “Poi, deciderò.” E così dicendo i tre ripresero a camminare verso la Via Vittoria.
     
    Squadra: 
    Leggendari: 
    Medaglie:
  23. Mi Piace
    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    La Battaglia della Via Vittoria (parte 2)
    Draconix fissò il suo avversario. Era vestito come un ninja, col volto coperto da una bandana fin sotto gli occhi, quindi probabilmente era una delle guardie di N.
    'A quest’ora Aerodactyl e Kabutops dovrebbero essere tornati.' Pensò 'Possibile che siano stati sconfitti? Quei due sono i miei combattenti corpo a corpo migliori, e dovevano solo catturare N e riportarmelo qui.'
    All’inizio avrebbe voluto mandare anche Charizard, ma adesso era contento di aver scelto di tenerlo con sé. Il MegaCharizard Y dell’avversario era al suo livello, e anche gli altri Pokémon erano ben allenati, visto che riuscivano a tenere testa ai suoi.
    'Effettivamente, se questo è un bodyguard solo, allora anche gli altri tre dovrebbero essere forti abbastanza da tenere a bada Aerodactyl e Kabutops. Dovrei correre dietro ad N, ma come faccio con questo qui che mi blocca la strada?'
    I loro Pokèmon erano in perfetto pareggio. Il Rhyperior stava incassando tutto quello che l’avversario, Dragonite, gli tirava addosso, e quando ritornava i colpi faceva anche male. Quanto a Weavile, non poteva incassare, ma stava schivando ogni singolo colpo di Salamence, tenendolo in stallo.
     
    Dragozard sorrise. Il suo avversario non era in grado di rompere il pareggio, ed era tutto quello che gli serviva. Appena fosse stato sicuro dell’arrivo di N nella Via Vittoria, avrebbe potuto allontanarsi.
    'Missione facile.' Pensò il ragazzo 'Ma perché l’altro Team Rocket avrebbe mandato solo una persona ad attaccare N? Dovevano essere veramente sicuri di lui.'
    Si chiese se c'entrasse qualcosa il fatto che Palkia non rispondesse.
    I Pokémon dell’altro erano ben allenati, e stavano agevolmente tenendo testa ai suoi. Si chiese se fosse il caso di mandare anche il suo ultimo Pokémon, ma decise che gli conveniva tenerlo pronto nel caso l’altro usasse uno di quelli che gli rimanevano.
    'Ma probabilmente due o tre dei suoi stanno inseguendo N e il Trio Oscuro, in caso contrario ne avrebbe già mandato in campo uno per portare la sfida a proprio vantaggio.'
    Il ragazzo col passamontagna, perché un ragazzo doveva essere, doveva star pensando circa le stesse cose, perché teneva la mano pronta su una Ball ma non aveva ancora mandato in campo il Pokémon che conteneva.
     
    'Forse dovrei mandarlo…' Pensò Draconix. Aveva portato Gyarados per sicurezza, e adesso pensava fosse il caso di usarlo, ma temeva che l’avversario avesse un buon Pokémon in risposta. Se avesse avuto un Pokémon Elettro, lo scontro sarebbe passato totalmente a suo vantaggio. Dopo aver riflettuto un momento, annuì e schierò il Pokémon Acqua.
     
    'Non è un Drago.' Pensò Dragozard con sollievo, mandando Vileplume per rispondere all’attacco. Voleva dire che il suo avversario non era uno Specialista. Il che lo rendeva meno prevedibile.
    'Se sono fortunato, ha mandato due Spettri dietro ad N. In quel caso, sono in una botte di ferro. Di certo i suoi non hanno affrontato Spettri del calibro di Raziel'.
     
    “Tutto ciò ha dell’incredibile.” Commentò Dialga “Credo di non aver mai visto nulla del genere in tutti questi secoli.”
    “Sta perdendo?” Chiese Palkia.
    “Se ti interessa va' a vedere.”
    “Certo, non vedo l’ora di far scoprire a Draconix che uno dei suoi amici è un membro del Neo Team Rocket.”
    Dialga sospirò “Comunque sono perfettamente alla pari. Però Dragozard ha già vinto, se vogliamo guardare all’obbiettivo. N è fuggito nella Via Vittoria, e a meno che Aerodactyl o Kabutops riescano a scrollarsi di dosso Gengar e Sableye nei prossimi minuti, sarà troppo lontano per raggiungerlo, anche assumendo che non si perdano dentro la Via Vittoria e basta.”
    In quel momento, Aerodactyl centrò con Alacciaio Sableye, e si lanciò nella Via Vittoria, ignorando gli avversari mandatigli contro dal Team Plasma, troppo deboli per danneggiarlo, e lasciando così Kabutops solo. Il Pokémon, vistosi circondato, si diede alla fuga, usando Fossa per scavare nel terreno ed allontanarsi. Gli Spettri e un gruppo di membri del Team Plasma inseguirono Aerodactyl.
    “Ecco, ora non so chi vincerà.” Commentò Dialga “Aerodactyl è dietro ad N e Gengar e Sableye sono dietro a lui. Se riescono a raggiungerlo…”
     
    Il Pokémon Volante nel frattempo stava volando con cautela ma decisione, stando attento a non colpire stalattiti, stalagmiti e colonne.
    Sentiva gli inseguitori sempre più vicini, poi li vide. Gli occhi rossi del Gengar e le gemme del Sableye luccicavano minacciosi. E fu in quel momento che il Sableye fu colpito dal basso da una Fossa e scagliato verso l’alto, bloccando la strada anche a Gengar.
    Aerodactyl si girò e fissò un momento Kabutops, ma quello agitò una delle falci, facendogli capire che doveva proseguire. Aerodactyl attese un momento, poi annuì e riprese il volo.
    Kabutops si scagliò all’attacco. Solo contro tanti, le sue speranze di vittoria erano scarse, e non si illudeva certo che il Team Plasma si sarebbe arreso. Perciò, doveva colpire. Chiuse gli occhi, e cercò di chiamare a raccolta il proprio istinto. Chiuse gli occhi e sentì il cuore battere all’impazzata. Quando li riaprì, un feroce Kabutops aveva preso il suo posto. Attaccò con una furia mai vista, e gli avversari cominciarono ad arretrare.
     
    Nel frattempo, Draconix fissava la visione che aveva davanti. Era successo all’improvviso, quando Salamence aveva parato un colpo. Si trovava su un campo di battaglia, con Rayquaza che volava sulla sua testa.
    “Se voi e noi potessimo collaborare davvero, tutto questo non accadrebbe, non credi? Potremmo stringere patti, aiutarci a vicenda, e non soltanto tra Prescelto e Leggendario.”
    “Non si può fare, purtroppo. E adesso pensa a Salamence, quel poveretto sta per esalare l’ultimo respiro.” Draconix, che scoprì di essere in armatura, si chinò e si sentì dire “Compagno di mile avventure e battaglie. Mi mancherai. Grazie per tutto ciò che hai fatto per me. E perdonami per non essermi preso cura di te come avrei dovuto.”
    Salamence emise un verso, poi spirò.
    E in quel momento Draconix tornò nel mondo reale, dove il suo Salamence teneva testa all’avversario con sicurezza.
    “Rayquaza!” Chiamò meccanicamente, ma il Leggendario non c’era.
     
    Aerodactyl fissò lo Zoroark. Era spuntato da un angolo, ed era forte. Lo scacciò indietro facilmente, ed N sparì definitivamente tra i Tunnel della Via Vittoria. Il Pokémon fece per attaccare, ma lo Zoroark mutò in Kabutops e puntò verso il corridoio dove il Pokémon Acqua stava combattendo da solo. Aerodactyl rifletté un momento, poi prese una decisione.
     
    I due stavano ancora combattendo quando Aerodactyl e Kabutops si presentarono a mani vuote a Draconix. Il ragazzo li richiamò, poi saltò su Charizard. Questi prese subito il volo e richiamati gli altri Pokémon con grande rapidità Draconix fuggì. MegaCharizard Y fece per inseguirlo, ma Dragozard lo fermò. Aveva già deciso di non farlo. La loro missione era proteggere N e tanto avevano fatto. Il ragazzo fissò Draconix - anche se non sapeva fosse lui -  sparire, poi decise di correre dentro per riunirsi ad N. In quel momento il telefono squillò. Era Raziel. Dragozard ridacchiò “A quanto pare, è il momento di cambiare parte.”
     
    Draconix era seduto su una collina, a riflettere. Cosa doveva fare? Proprio quando era convinto di essere a posto, ecco una nuova visione. E per di più nitidissima, come quella…
    'Del Dream World.' Pensò 'Devo cercare di entrarci ancora. Finora avevo paura ed ho esitato, ma adesso… devo scoprire la verità. Che Rayquaza voglia dirmela o no.' In quel momento, il suo telefono si mise a squillare. Lo aprì, e vide il nome di Raziel.
     
    “Ok, emergenza rientrata.” Disse Dialga. “Puoi andare. Dragozard ha vinto.”
    Palkia sospirò di sollievo e si allontanò. “Ma sappi che è solo l’inizio.” Aggiunse in tono sibillino Dialga. E detto ciò, Palkia si ritrovò fuori dalla dimensione di Dialga.
     
    -Draconix-
    Squadra:
    Leggendari:
    Medaglie:
    -Dragozard-
    Squadra:
    Leggendari: 
    Medaglie:
  24. Mi Piace
    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    La Battaglia della Via Vittoria (parte 1)
    “Che facciamo?” Chiese Palkia, riflettendo. Rayquaza sbadigliò.
    “Io un piano ce l’ho, sei tu che devi trovare una scusa.” Replicò quello dopo un po’.
    “E Heatran?”
    “Farà quello che gli pare, ha settecento anni, non credo gli serva la balia.”
    Palkia lo fissò “Ti rendi conto che tu sei letteralmente la balia di due Leggendari antichi come il mondo?”
    “E sono migliorati molto in questi eoni.”
    “Hanno quasi distrutto Hoenn due anni fa!” Esclamò il Leggendario.
    “Ho detto che sono migliorati, mica che sono perfetti. Comunque, Heatran ha detto che troverà una scusa. Dice di essere un esperto bugiardo quando serve.”
    Palkia sospirò “Va bene, io vedrò di trovare una scusa, ma vedi di non approfittartene.”
    “Nah, se lo facessi subito lo sapresti immediatamente.”
    Il Pokémon annuì e sparì in una frattura dimensionale. Rayquaza si stiracchiò, fissando l’alba. Poi, avvertì il richiamo famigliare.
    “E bravo Hoopa, hai fatto il tuo dovere.” Commentò il drago.
     
    “Cosa vuol dire che non puoi esserci?!” Chiese Draconix, chiaramente stanco dopo aver passato la notte a tenere d’occhio il passaggio per la Lega “Cosa dovrei fare contro Reshiram?”
    “Mi spiace, ma Groudon e Kyogre stanno combattendo, devo andare a fermarli.”
    “Ma non li avevi puniti proprio per questo?” Domandò il ragazzo.
    “Eh, ma va sempre così, un paio di sec… di anni e tornano a lottare.”
    Draconix sospirò “Almeno Heatran può restare, no?”
    “Ehm…” Rispose il Leggendario.
    “Cosa c’è?”
    “Io devo… andare ad aiutare… perché… Groudon sta… maneggiando il magma… e ci vuole la mia esperienza.” Rispose Heatran, interrompendosi spesso. Rayquaza sospirò. 'Esperto bugiardo, dice lui.' Pensò, facendo attenzione a non farsi sentire da Draconix.
    “Sta maneggiando il magma.” Disse intanto il ragazzo.
    “Già.” Replicò Heatran.
    “E non lo fa mai?”
    “… Già.”
    “E per questo devi intervenire.”
    “Già.”
    “Sono balle?”
    “Gi… voglio dire, no!” Esclamò Heatran.
    Draconix sospirò “Sentite, il vostro aiuto sarebbe molto importante, quindi se è solo perché non ne avete voglia…”
    Rayquaza scosse la testa “No, no, Draconix, abbiamo una ragione molto importante, solo che non possiamo spiegartela. Comunque, Groudon e Kyogre stanno lottando davvero, quindi io devo andare.”
    “E io vado ad aiutarlo.” Rispose Heatran. Rayquaza lo fulminò con lo sguardo.
    Draconix sospirò “Va bene, va bene, andate pure. Comunque questa me la segno eh.”
    “Prometto che ci faremo perdonare.” Rispose Rayquaza. E con questo chiuse la comunicazione.
    “Grande interpretazione, non c’è che dire.” Disse ad Heatran.
    “Ehi, ci ha lasciato andare.”
    “Lo sai che ci serve che Draconix abbia fiducia in noi. Siamo ad Unima, ma ultimamente le sue visioni si sono ridotte, quindi dobbiamo sbrigarci.”
    Il Pokémon annuì “Lo so, lo so, tutta la storia del cambiare e tutto quanto, tutte belle cose, ma non c’entra niente con questa cosa. Non sono bravo a mentire, e dovevo spiegargli perché non posso andare, quindi ho inventato una scusa.”
    “La tua scusa è che Groudon sta maneggiando del magma! Una cosa che fa tutti i giorni!” Esclamò Rayquaza. Poi scosse la testa “Va bene, va bene, ci ha lasciato andare, ci assicureremo di ripagarlo, d’accordo. Adesso vado, che quei due devo fermarli davvero se lo sparring si fa troppo intenso.”
     
    “E allora Kyogre, sei pronto?” Chiese Groudon.
    “Al nostro primo match permesso da secoli? Prontissimo.”
    Darkrai alzò la mano, e fece alcuni gesti con le mani.
    “No, ci andremo piano, niente danni ambientali.” Rispose Groudon.
    Il Pokémon fece altri gesti ed indicò la piattaforma di roccia su cui si era posizionato Groudon.
    “No, non è un difetto tattico piazzarsi su una roccia in mezzo al mare.”
    Il Pokémon lo fissò.
    “D’accordo, forse è un po’ un difetto tattico, ma come faccio a renderla una lotta onesta se non gli lascio il mare?”
    Darkrai indicò la spiaggia poco lontana.
    “No, l’acqua è troppo bassa, non sarebbe giusto.” Disse Groudon.
    Darkrai si mise a riflettere, poi indicò la roccia, e allargò le braccia.
    “Farla più larga? Ma la distruggereb…”
    “E allora, vogliamo cominciare?!” Gridò Kyogre.
    “E stai calmo, che non c’è fretta!”
    “Sì che c’è, Rayquaza ha detto che comunque a un certo punto viene a fermarci!”
    “Oh adesso mi hai fatto arrabbiare!” Gridò Groudon, e caricò un Solarraggio.
    Darkrai scosse la testa e si girò verso Hoopa, che tirò fuori da un portale un pacco di pop corn, e fece lo stesso gesto di prima.
    “Ah, io ho lasciato perdere secoli fa l’idea di spiegarglielo.” Commentò il Pokémon Spettro, aprendo il pacchetto e gettandosene in bocca una manciata. Poi lo allungò verso Darkrai “Vuoi un po’?”
    Darkrai annuì, ne afferrò una manciata e si girò a guardare, proprio mentre il Solarraggio partiva verso Kyogre.
     
    Dialga era seduto a leggere in forma umana, quando all’improvviso sentì bussare alla porta. Il problema era che la sua dimensione non aveva porte. Dopo un secondo, si rese conto che qualcuno stava bussando sul labile confine della sua dimensione. E c’era solo un Pokémon in grado di farlo.
    “Entra Palkia.”
    Palkia gli comparve davanti.
    “Ciao fratello.”
    “Bando alle ciancie, cosa ti porta qui?”
    “… Posso nascondermi a casa tua per le prossime sei ore?”
    Dialga lo fissò “Prego?”
    “Nascondermi a casa tua. Qui i messaggi di Dragozard non possono raggiungermi, sei il solo che può comunicare con l’esterno da qua dentro.”
    “… Ti rendi conto che suoni come un liceale che sta facendo fuoco e chiede all’amico universitario di lasciarlo stare nel suo appartamento?”
    “Interessante analogia. Adesso puoi lasciarmi stare qui?”
    “Accomodati. Cosa posso offrirti da leggere? Quello che sto leggendo…”
    E Dialga si lanciò in una dettagliata spiegazione del libro che stava leggendo. Palkia cominciò immediatamente a chiedersi se avrebbe fatto meglio a inventare una scusa con Dragozard.
     
    “Palkia? Palkia?” Chiese Dragozard a bassa voce, senza ottenere risposta.
    “Che succede?” Domandò N.
    “Un mio compagno non risponde.” Disse Dragozard “E non capisco perché.”
    N si mise a riflettere, poi scosse la testa “Non importa, sono certo tu sia comunque abile, anche senza questo tuo compagno.”
    Così dicendo, N e Dragozard avanzarono sul percorso per la Via Vittoria, scortati da tre altri individui vestiti da ninja.
    Poi, all’improvviso, qualcosa piombò davanti a loro dal cielo. Il Trio e Dragozard si lanciarono a proteggere N, che arretrò. Davanti a loro, era piombato un MegaCharizard X, che ruggì. Dietro di lui comparve un altro ragazzo, con un passamontagna sul volto.
    “Andate avanti!” Gridò Dragozard “Lo fermo io!”
    N annuì, e lui e gli altri tre si lanciarono avanti. Il ragazzo con il passamontagna aprì una Ball, e un Dragonite si lanciò contro di loro, seguito a ruota da un Salamence.
    'Uno specialista Drago?' Si chiese Dragozard. Non gli veniva in mente nessuno con quella specializzazione. Intanto però schierò il proprio Charizard, che megaevolvette in un MegaCharizard Y, che con un ruggito colpì MegaCharizard X, seguito da Rhyperior e Weavile, che si lanciarono contro Dragonite e Salamence.
    E si preparò allo scontro. Tanto, gli altri due stavano proteggendo N, e si fidava del fatto che avrebbero fatto del loro meglio.
     
    'Un allenatore di Kanto e Johto? Dev’essere della vecchia guardia del Team Rocket.' Pensò Draconix, fissando l’altro. Sembrava giovane, ma evidentemente era abile, dato che i suoi pokémon gli tenevano testa.
    Tanto, gli altri due stavano inseguendo N.
     
    N fece un passo indietro, appena in tempo per schivare l’attacco di un Kabutops, che era spuntato dal nulla. Da dove era venuto gli fu chiaro quando un Aerodactyl piombò dal cielo su di loro. Il Trio Oscuro si preparò a lottare, ma in quel momento le loro ombre si agitarono, e ne uscirono un Gengar ed un Sableye. I Pokémon Spettro si lanciarono su Kabutops ed Aerodactyl, che rimasero sorpresi quanto bastava per permettere ad N ed al Trio Oscuro di insegurli. Si lanciarono al loro inseguimento, ma i due Spettri li rallentarono.
    “Capisco. Ha fatto nascondere quegli Spettri nelle nostre ombre per assicurarsi che avessimo una scorta.” Pensò N “Quel ragazzo è veramente bravo. Spero che ce la faccia.” E così dicendo, entrò nella Via Vittoria.
     
    “Non ci credo che non si sono resi conto di chi sono.” Commentò Arceus, fissando la scena.
    “Comunicazione mancata a organismo Raziel. Scelta illogica.” Replicò Giratina.
    “Ricordami perché ti ho invitato qui.”
    “Non necessario. Onniscienza rende risposta inutile.”
    Arceus sospirò “Lo so, lo so. Comunque, Gengar vuole imparare da te. Cosa ne dici?”
    “Scelta efficiente. Organismo Giratina acconsente.”
    “Ottimo. C’è altro.”
    “Comunicazione di situazione a organismo Raziel. Scelta efficiente.”
    “Non intendo dire a Raziel che due suoi amici fanno parte del Team Rocket!”
    “Scelta illogica.”
    “Sappi che se glielo ‘comunichi’, mi assicurerò di fartela pagare.”
    “Scelta illogica. Organismo Giratina obbedisce per minacce.”
    “Mi preoccupo solo dei sentimenti di Raziel. Rimarrebbe ferito.”
    “Sentimenti inefficienti. Scelta illogica.”
    “Al te!” Gridò Arceus “Vattene.” E Giratina sparì. Il Pokémon si mise a riflettere. Quella situazione era una delle conseguenze delle capacità di Raziel. Era per via della sua capacità di distruggere il destino che non riusciva a vedere come sarebbe finito quello scontro. Quei due ragazzi e i loro Pokémon avevano avuto a che fare con il ragazzo così tanto che le loro interazioni erano imprevedibili in una situazione così caotica.
    “Sono troppo nervoso.” Commentò il Leggendario “Mi serve una camomilla.”
    E una tazza gli comparì accanto. Arceus assunse forma umana e la bevve. “Me ne servirà di più.” Si disse, e ne comparve ancora. “Per certe cose, è bello essere un dio.” E ne bevve ancora mentre fissava lo scontro.
     
    -Draconix-
    Squadra:
    Leggendari:
    Medaglie:
    -Dragozard-
    Squadra:
    Leggendari: 
    Medaglie:
  25. Mi Piace
    Dragozard ha assegnato una reazione a Zarxiel in [Spin-Off] Raziel's Rivals (NON COMMENTARE)   
    Giuls VS Iris
    Giuls osservò Ibis. Dal giorno prima, la ragazza si era fatta molto più silenziosa, come se avesse chissà quali pensieri per la testa. Eppure, quando aveva chiesto, a Giuls era stato risposto che era tutto a posto.
    'Se non vuole dirci niente… Immagino che sia qualcosa di molto personale.' Pensò, mentre entravano a Boreduopoli.
    “L’ultima città sulla strada per la Lega.” Commentò Marisio. I tre si avviarono, ed erano quasi al Centro Pokémon quando il suo telefono squillò. Il ragazzo si scusò e si allontanò un momento. Giuls si chiese con chi stesse parlando, ma decise che probabilmente Marisio aveva qualche impegno da nobile o roba del genere. Probabilmente, comunque, gliene avrebbe parlato.
    Finirono di rimettere in sesto la propria squadra e visto che Marisio non tornava chiesero all’infermiera di avvisare il ragazzo nel caso fosse arrivato che si erano dirette alla Palestra.
    L’edificio era costruito in modo che i partecipanti percorressero la statua di un grande drago, facendole muovere il collo e le zampe per arrivare dal Capopalestra. Dopo aver sconfitto i vari avversari, le ragazze raggiunsero la Capopalestra.
    “Ciao.” Disse Iris “Il Capopalestra non c’è oggi, quindi mi occupo io delle sfide. Niente paura, sono preparata. Vi sta bene?”
    “Nessun problema.” Disse Giuls, ed Ibis annuì.
    “Ottimo, cominciamo!” Esclamò Iris.
    “Allora andrò prima io.” Rispose Giuls.
    “Va bene.” Replicò Ibis, tirandosi indietro. Giuls la guardò sorpresa. Finora, lei e la ragazza avevano sempre dovuto discutere, giocandolo a sasso, carta, forbice o simili.
    Giuls decise che poi ci avrebbe pensato, ma per adesso doveva concentrarsi nella lotta. Perciò, quando Haxorus entrò in campo, rispose lanciando in campo Samurott. Il Pokémon Acqua sorrise e si scagliò all’attacco con Megacorno. L’impatto fece arretrare Haxorus, che in risposta colpì il terreno causando un Terremoto. Samurott resistette e colpì con un altro Megacorno. Haxorus replicò con un nuovo Terremoto, ma a quel punto una Conchilama ben piazzata lo finì. Il Pokémon Acqua si girò verso Giuls e sorrise, e la ragazza percepì una sensazione di felicità e determinazione. Sorrise, contenta di cominciare a percepire qualcosa dallo starter, poi un secondo Haxorus entrò in campo. Prima che potesse colpire, Samurott lanciò una Bora, indebolendolo moltissimo. Il Pokémon resistette, e sconfisse Samurott con un Codadrago, ma era chiaramente già sul punto di essere sconfitto.
    Giuls mandò quindi in campo Togekiss, che scagliò Eterelama. La ragazza vide chiaramente Iris sospirare. “Immagino che tu sappia della supposta nuova scoperta.”
    “Ne ho sentito parlare.” Rispose Giuls “Togekiss non sarebbe Normale e Volante, dico bene?”
    “Esatto.” Replicò Iris “Anche se ci vorrà ancora almeno un anno per avere i risultati definitivi. Ma dato che le mie mosse non hanno effetto, io non ho dubbi.”
    Giuls sorrise, mentre Togekiss colpiva con Eterelama, ma a essere colpito non fu Haxorus bensì Druddigon. Il drago incassò una Forzasfera, poi colpì con Tuonopugno. L’attacco elettrico colse di sorpresa sia Giuls che Togekiss, e la Pokémon Volante fu scagliata indietro.
    “Che faccio ora?” Chiese, e l’allenatrice rifletté. Poi la richiamò, e schierò invece Lapras, aprendo la piscina. Il Pokémon Ghiaccio resistette a Tuonopugno, nonostante lo svantaggio, e scagliò Bora, che mandò al tappeto Druddigon. Haxorus rientrò quindi in campo e colpì con Dragartigli, sufficiente a finire lo scontro, anche se non veloce abbastanza da evitare un Geloraggio.
    Togekiss rientrò e finì il lavoro, con una Forzasfera che mandò al tappeto il Pokémon già allo stremo. Poi un nuovo Druddigon entrò in campo. Il Pokémon scagliò Tossina e Levitoroccia, mentre subiva gli attacchi continui dell’avversaria.
    “Togekiss, ce la puoi fare?”
    “Direi di sì, ma poi dovrai fare a meno di me.”
    “Non preoccuparti, hai già fatto molto.” Rispose la ragazza. Togekiss annuì e continuò a combattere, crollando per colpa della Tossina subito dopo la sconfitta di Druddigon.
    Un terzo Druddigon entrò in campo, affrontando Lopunny. Lo scontro fu lungo, ma Lopunny ebbe la peggio per colpa di Cartavetro.
    Giuls la richiamò, e osservò il Druddigon, già stanco, mandando in campo in risposta Venusaur. La Pokémon Erba scagliò una Fangobomba, un'enorme sfera di veleno che mandò al tappeto Druddigon.
    Iris sorrise “Bene, ma vediamo come te la caverai ora.” E Hydreigon entrò in campo. Il Pokémon a tre teste preparò un Fuocobomba, che colpì… MegaVenusaur. Giuls sospirò. Per fortuna, aveva fatto in tempo. E per fortuna, non aveva deciso di usarlo con Lopunny.
    Giuls lanciò un segnale. Non riusciva a parlare con Venusaur, ma riuscivano a capirsi con pochi segnali. La Pokémon Erba mescolò il veleno e lanciò una Fangobomba, che investì l’avversario e l’avvelenò. Poi incassò un Fuocobomba, seguito da un Gigassorbimento. L’attacco assorbì effettivamente energia all’avversario, ma due Fuocobomba successivi furono troppo per lei.
    Iris sorrise… poi Hydreigon crollò.
    “Come… Ma avrebbe dovuto avere più turni.” Poi le venne un sospetto e corse a controllare le registrazione, al momento in cui la Venusaur aveva usato Fangobomba.
    “Hai mischiato Tossina nella Fangobomba perché mi iperavvelenasse senza che me ne accorgessi.” Capì Iris. Poi scoppiò a ridere “Sei proprio brava!” Esclamò, e le diede la medaglia “Ma un giorno, vedrai, sarò ancora più forte.”
    Giuls sorrise e le strinse la mano. “Non vedo l’ora.”
    Lo scontro di Ibis seguì lo schema dei precedenti. La ragazza riuscì a finire lo scontro all’ultimo, con una vittoria meritata di Chatot. Ma Giuls la vedeva cantare ogni tanto, e si chiese se la sua musica non facesse di più che solo incoraggiare i compagni.
    'Ho visto tante di quelle cose strane, ormai, che non sarebbe strano.' Si chiese se fosse il caso chiedere, ma decise di non farlo. Se voleva tenerlo segreto, doveva avere i suoi motivi. Raggiunse la ragazza, e le due si scambiarono complimenti per lo scontro e si avviarono, salutando Iris.
    Tornate al Centro Pokémon, l’Infermiera le chiamò.
    “Un ragazzo mi ha chiesto di darvi questa.” Disse. Giuls osservò il messaggio.
    “Giuls, scusa se non sono venuto in Palestra, ma mi hanno chiamato per aiutare in una missione. Sarò di ritorno domattina, proprio per aiutarti. A domani, Marisio. P.S. Di' a Ibis che la Lega non ci sarà, quindi può andare a cercare Meloetta. Fatti dare il numero, così possiamo contattarla se abbiamo informazioni.”
    Giuls annuì, poi spiegò tutto a Ibis.
    “Niente… Lega? Ma ne sei sicura?”
    “Non vedo perché dovrebbe mentirmi.” Repricò la ragazza. Ibis annuì.
    “Allora, temo che questo sia un arrivederci.” Disse la ragazza. Le due si scambiarono i numeri di telefono, e la ragazza si allontanò.
    Giuls si chiese perché si sentisse tanto in colpa per lasciarla andare senza averle chiesto chi fosse.
     
    Ibis sospirò. “Bene, allora…” E tirò fuori un telefono.
    “Giano?” Chiese “Sono Ibis. Sai cosa succederà domani, vero?”
    “Certo.” Rispose l’uomo “Se credono di essere davanti a noi, si sbagliano.”
    “Ascolta… se domani N vincesse, cosa ne sarà di Giuls?” Chiese la ragazza.
    “Niente.” Ibis sospirò di sollievo, poi le venne un dubbio “E se lo scoprisse?”
    “Allora, se N vincesse, dovremo liberarci di lei. Ma è un se.”
    E Ibis rimase lì, a riflettere su quei se.
     
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    Leggendari: 
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