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[Sapphire e StarVictini98]Nashi e Tono: La leggenda di Yunion Commenti


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Cap. 1

Nashi

La campanella del liceo era ormai suonata e tutti gli alunni stavano rientrando in classe.

-Kleis! Kleis! Aspettami!- urlò una ragazza in lontananza che correva a perdifiato.

Una studente si voltò a quel richiamo: -Ciao Hikari! Non correre così o ti farai male!

-Non preoccuparti ormai ci sono abituata!- disse Hikari raggiungendo l’amica.

-Hai fatto firmare l’avviso per l’uscita al museo?

-Oh no! Me ne sono completamente dimenticata! Stamattina mi sono svegliata così tardi che non mi è neanche passato per la testa.

-Vedi che succede a giocare tutta la notte a Pokemon Bianco?

-Esatto, mi servirà  di lezione per la prossima volta! Comunque non mi preoccupo, per una volta posso anche provare a falsificare la firma.

- Va bene ma che non si ripeta, ok?

- Sì, sì, lo so!

Hikari sobbalzò guardando oltre Kleis.

-Che ti prende?- Chiese Kleis confusa.

- Sbaglio o il nostro pullman sta partendo?

-Cos…- Kleis non riuscì neanche a finire la frase che Hikari le prese la mano e la trascinò per non perderlo.

-Sbrighiamoci! Non ho nessuna intenzione di rimanere a scuola!

- Non correre così o mi farai cadere!

Le due compagne inseguirono il pullman gridando più che potevano e, fortunatamente, si fermò. Salirono imbarazzate chiedendo scusa al conducente che iniziò a sgridarle tra le risate generali degli studenti:-La prossima volta non sarò così clemente! Andate immediatamente ai vostri posti.-

-Certo che te mi fai passare un mucchio di guai. – disse Kleis a Hikari esasperata.

-Perdonami!- rispose Hikari ridendo.

-Visto che abbiamo mezz' ora prima di arrivare al museo, dimmi: dove sei arrivata con Pokémon Bianco ieri? Io in Nero sono ancora a Mistrapoli... Con Serperior non riesco a battere Silvestro…

-No! Sei ancora lì? Io sono arrivata a Boreduopoli, se vuoi ti presto il mio Simisear!

-Si Grazie, quindi…

Rimasero a parlare amichevolmente finché uno scocciante compagno di classe le interrompe.

-Ma parlate ancora di Pokémon? Ah - ah! Guardate che è roba da mocciosi!

Hikari reagì subito:

-Ma che dici! Se ci giocassi anche tu capiresti!

-Si, capirei quanto sono infantili! Hahahahahah!

-Pfh… Guarda che…

Kleis fermò Hikari per evitare che passasse alle maniere forti:

-Lascia stare, non vuole ascoltare, è una battaglia persa in partenza…

Dopo un lungo sospiro disserò:

-Se solo i Pokémon esistessero!

Continuarono a giocare ridendo e scherzando.

Il tempo volò, il pullman arrivò a destinazione e il conduttore riprese a gridare per avvertire i ragazzi:

-Siamo arrivati, tutti giù forza! O vi riporto in classe!

I ragazzi scesero dal veicolo in pochi secondi pur di non avere a che a fare con quel uomo.

-Come urla! Penso di esser diventata sorda.- Si sgolò Kleis, tappandosi le orecchie, per farsi sentire da Hikari.

-Già , andiamocene via.

-Buongiorno! Mi chiamo Sara e sarò la vostra guida per la visita al museo, vi prego di seguirmi.- Spiegò gentilmente una bionda signorina.

-Qui possiamo ammirare degli antichi vasi canopi. Gli egizi li utilizzavano per conservare gli organi interni dei…

-Hikari, basta fare foto e segui la spiegazione!- la rimproverò Kleis.

-Non ce la faccio a stare ferma in piedi ad ascoltarla! In fondo sono tutte cose che abbiamo già  fatto a scuola! Che ne dici di visitare quella sala laggiù? E’ piena di riproduzioni interessanti! Altro che vasi canopi…

- Ma ci allontaneremo dal gruppo! Non è un po’ troppo rischioso?

- Dai, si vede che ti stai annoiando a morte! Ho anche preso una cartina all’ingresso così non ci perderemo ed è anche indicato tutto il percorso della guida.

-Hai ragione, non ce la faccio più a sentire sempre le stesse cose. Se sei proprio sicura che dopo riusciremo a ritrovare la guida, allora ci sto! Ma non dilunghiamoci troppo.

-Perfetto! Dai andiamo!

Si misero a osservare tutte i reperti e dipinti egizi, a leggere tutte le descrizioni e farsi delle fotografie con dietro una riproduzione di una sfinge. Ormai persero la cognizione del tempo e incominciarono a girare per tutto il museo finchè…

-Guarda Kleis! Hanno lasciato aperta una porta con accesso vietato ai visitatori, che dici, entriamo?

-Non saprei… Mah sì,dai! Basta che non ci scoprano.

-Non essere così pessimista!

Entrarono cercando di fare meno rumore possibile. C’era una sala enorme, poco illuminata, con migliaia di scaffali e scatoloni piene di oggetti da esporre alla mostra. L’aria era stantia e c’era polvere ovunque e anche qualche ragnatela.

-Questo posto mi da i brividi, da sola non avrei mai il coraggio di venire qui, per favore, andiamocene al più presto.- Sussurrò Kleis ma le sue parole rimbombarono in tutta la stanza e fecero trasalire le due amiche.

-Tranquilla- Disse ancora più piano Hikari - Ormai siamo qui,andiamo avanti.-

Proseguirono in punta di piedi finché qualcosa catturò l’attenzione di Hikari: un grosso libro appoggiato su un tavolino.

-Guarda, Kleis! Quel libro enorme! Che dici, lo leggiamo?

-Quello lì? Sembra così vecchio e rovinato, non trovi strano che lo abbiamo isolato da tutto il resto?

-Mmh, muoio dalla curiosità !

-Facciamo così: lo portiamo con noi e lo leggiamo in un posto tranquillo… Tipo la biblioteca! Adesso dobbiamo raggiungere gli altri, abbiamo perso troppo tempo!

-Ok, andiamo!

Kleis lo infilò nello zaino e insieme si avviarono verso l’uscita. Si ricongiunsero con i loro compagni che avevano terminato la mostra e stavano per salire sul pullman.

Fuori pioveva a dirotto. Tornate a scuola, si diressero velocemente verso la biblioteca per non bagnarsi troppo. Quando si furono finalmente sistemate in un tavolino,Kleis sollevò lentamente la copertina scricchiolante ed uscì una nuvola di polvere che fece tossire le due compagne per diversi minuti. Hikari scacciò via la polvere con la mano e Kleis iniziò a leggere la prima pagina facendo attenzione a non rovinarla.

- Ok, inizio: "Al giorno d’oggi esistono due mondi gemelli: Nashi e Tono.

Essi prima erano un unico mondo chiamato Yunion. In questo mondo Umani e Pokémon vivevano insieme felici e tranquilli; quando un giorno, un cattivo giorno…"

-A-aspetta… Ho sentito bene? Pokémon?

-Si ma… continuiamo a leggere.

-Aspetta, hai detto un cattivo giorno… Venerdì 13? Ahahahah!

-Hahahahah! Spiritosa! Dai fammi continuare! Allora:

"Un cattivo giorno, Jaaku separò Yunion. I Pokémon, al contrario degli Umani che si erano divisi, andarono tutti a Tono; e a Nashi i Pokémon non esistettero più"

-Bhé, se Nashi è il nostro di mondo questo spiegherebbe perché i Pokémon non esistono qui!

-Aspetta a dirlo, fammi continuare:

"Questo evento fu rimosso dalle menti di Umani e Pokémon da Arceus. Gli unici che ricordarono sono gli avi di noi tre persone che conosciamo la verità  raccontataci dai nostri antenati."

-Arceus è il Pokémon che, secondo il gioco, ha creato Pokémon e Umani!

-Si, ma chi saranno queste tre persone?

-Non lo so, continua a leggere!

-Però non interrompermi ogni tre righe! Vado:

"Ci raccontarono questo:

Arceus disse loro che Jaaku era stato rinchiuso in un terzo mondo creato da lui stesso, e che un giorno, ormai non troppo lontano, gli Angeli di Luce provenienti da Nashi avrebbero riunito i mondi con l’aiuto di due Maestri di Tono: uno della Psiche e l’altro del Buio".

-Angeli di Luce e Maestri… Gli Angeli non lo so, ma probabilmente i Maestri sono Allenatori Pokémon!

-Già , quindi dovrebbero essere un allenatore di tipo Psico e un allenatore di tipo Buio…

-Va bene, continua.

-Si:

"Uno di noi ha fatto in modo che anche a Nashi i Pokémon esistessero, anche se solo come gioco."

-Quindi una delle tre persone è il creatore dei Pokémon!

-Uffa! Aspetta che continuo a leggere:

Noi tre, scrittori del libro, andiamo da un mondo all’altro recitando questa formula:

" Watashi wa hoka no sekai, raito-shÅ, masutÄzu, watashitachi ni subete no seimei o ataeta idaina aruseusu no tenshi ni ikitai."

Hikari ripeté la frase sperando di capirci qualcosa di più.

All’improvviso si sentì un fragoroso tuono che spaventò le ragazze.

-Non ho mai sentito un tuono così forte in vita mia!- Gridò Kleis.

-Caspita! Era assordante! Propongo di rimanere qui finché non termina la pioggia.

Passarono il tempo leggendo qualche libro e giocando al ds ma non sapevano cosa era veramente accaduto quello stesso giorno…

Cap. 2

Tono

In un altro mondo, contemporaneamente alle avventure di Kleis e Hikari…

Era una soleggiata mattina a Sinnoh, Ruby stava passeggiando tranquillamente, insieme alla sua Ralts, per le vie di Giubilopoli. Notò una folla di persone che si era fermata davanti allo studio di Giubilio Tv, si avvicinò per controllare meglio. Nello schermo, situato sopra l’entrata dello studio, c’era un ragazzo che stava urlando come un matto:

-Il mio nome è Black! Ricordatevelo perché sarò il nuovo campione della lega di Sinnoh!

-Zoruaaa!- Lo sostenne il Pokemon al suo fianco.

L’agente Jenny intervenne cercando di catturare l’intruso ma questo la schivò e la poliziotta cadde fragorosamente a terra.

-Vieni immediatamente qui! O giuro che ti sbatto in prigione!-

L’agente era su tutte le furie, afferrò Black per un bracciò e lo portò via con la forza.

-Io batterò i superquattro e…

-Su, andiamo "campione".- Ironizzò Jenny –Arcanine, prendi quel Zorua .

Arcanine eseguì gli ordini e afferrò Zorua per la collottola nonostante lui si dimenasse vigorosamente.

La gente che stava ammirando la scena era rimasta allibita, compreso Ruby. Ralts cominciò a tirarlo per i pantaloni cercando di dirgli di seguirlo dentro allo studio.

-No, Ralts! Non vorremo fare la stessa fine di quel allenatore?!

Ralts insistette. Ruby, rassegnato, gli diede retta finché non sentì gridare.

Dall’entrata sbucò fuori Black, che stava fuggendo dall’agente Jenny, seguito a ruota da Zorua.

Il ragazzo sbatté contro Ruby e entrambi caddero a terra.

-Ahia! Ehi sta attento dove vai!- Si lamentò Ruby massaggiandosi la testa.

Black non lo ascoltò neanche e si guardò indietro per vedere se lo stavano ancora inseguendo.

-Fermi voi due!

- Perché adesso mette in mezzo anche me? Non ho fatto nulla!

-Zitto e corri! Quella non vuole sentire ragioni!

Si alzarono in fretta e continuarono a scappare, riuscirono a seminarla nascondendosi dietro a delle casse sul molo. Rimasero seduti in silenzio per recuperare fiato, Ruby si sforzò di parlare:

-Ma… sei pazzo?

-Forte, vero?- Rispose Black sogghignando ma sfinito.

Ruby rimase senza parole con una faccia che lo fece ridere ancora di più. Riposarono ancora per qualche minuto, senza aprir bocca, fissando il vuoto. Ad un certo punto Black si alzò e si presentò:

-Scusa, non ti ho ancora detto come mi chiamo! Piacere, il mio nome è Black!- e porse la mano a Ruby.

-Non si era capito… Comunque io sono Ruby.- Disse stringendogliela.

-Lui invece è il mio socio Zorua.-

Zorua alzò la testa orgoglioso.

-Piacere di conoscerti, lei, invece, è il mio Pokemon: Ralts.-

Ralts fece un inchino.

-Perfetto! Abbiamo fatto le presentazioni, adesso mi accompagni a Canalipoli!

-Cosa?

-Su, forza! Ormai siamo diventati grandi amici! Devo assolutamente conquistare la mia sesta medaglia!

-Grandi amici? Ma se ci siamo appena conosciuti! E poi perché mai dovrei farlo?

-Su! Non voglio perdere tempo!

-E va bene… Ma a una condizione: ci dovremo sfidare a una lotta Pokemon!

-Ok, iniziamo subito!

-Qui? Adesso?

-Ovvio!

I due allenatori si sistemarono ai lati opposti del molo e mandarono in campo Ralts e Zorua. Prima di iniziare Ruby domandò:

-Black, hai soltanto Zorua come Pokemon?

-No, tutti gli altri sono stati colpiti da una malattia. Se non sbaglio si chiamava Pro… Po…

-Pokerus?

-Si! Esatto!

- Anche tutti gli altri miei Pokemon hanno fatto la stessa fine, ieri ho sentito alla radio che questa infezione si sta diffondendo abbastanza velocemente.

Finita la conversazione, iniziarono il combattimento.

Zorua attaccò per primo con Ripicca, ma Ralts lo bloccò a mezz’aria con Psichico facendolo schiantare contro il suolo. Il Pokemon si alzò velocemente e contrattaccò con Urtoscuro, un’onda d’urto oscura colpì in pieno Ralts che la spazzò via. Essa utilizzò Forzasegreta che, a contatto con l’acqua, si trasformò in Idropulsar e fece considerevoli danni a Zorua. Successivamente Zorua usò Palla Ombra e Ralts si difese con Fogliamagica, le due mosse si scontrarono causando un esplosione che mise KO entrambi i Pokémon.

Gli allenatori corsero ad aiutarli facendogli i loro complimenti per l’ottimo lavoro. Diedero ad entrambi una Ricarica Totale e le creature tornarono subito in forma, Black si congratulò con Ruby:

-Sei davvero abile! Quante medaglie hai già  vinto?

-Anche tu sei formidabile! Per ora ne ho cinque.

-Allora anche tu devi andare a Canalipoli per la sesta!

-Veramente ho battuto la sua palestra qualche giorno fa, per questo sono a Giubilopoli! Avevo saltato la palestra di Mineropoli per indisponibilità , ma ti accompagnerei molto volentieri!

-Perfetto! Allora muoviamoci a prendere il traghetto!

Si imbarcarono, Black iniziò ad agitarsi per l’impazienza:

-Sesta medaglia, sto arrivando! Questo affare non può andare un po’ più veloce?-

-Calmati! Ormai non manca molto.

Quando la barca attraccò, Black, si precipitò giù e per poco non cadde.

-Ma si può sapere che cos’è tutta questa fretta?- Si chiese Ruby.

Arrivarono alla palestra ma la trovarono chiusa.

-Cosa? Chiusa? Non può essere!

- A quanto pare il capopalestra è andato all’Isola Ferrosa.

-Allora andrò personalmente su quell’isola!

-Non penso che sia una buona idea, piuttost…

Ruby si interruppe vedendo Zorua che si stava allontanando da loro, se ne accorse anche il suo allenatore.

-Zorua! Dove vai? Torna indietro!- Lo richiamò Black ma il Pokemon scomparve tra la folla di gente.

-Zorua!- Insisté.

-Che gli è preso?

-Non lo so, non si è mai comportato così! Dobbiamo trovarlo!

Si fecero largo tra le persone continuando a chiamare il Pokemon. Cercarono e cercarono ma nulla. Si stava facendo sera. Black si infuriò e tirò un calcio a un palo e lo fece traballare.

-Accidenti!

-Non ti preoccupare- lo consolò Ruby – Lo ritroveremo sicuramente.

-Ralts! Ralts!- Ralts cercò di attirare l’attenzione dei due ragazzi.

-Che succede? Non avrai intenzione di andartene anche te?

Ralts gesticolò un po’ poi fece segno di seguirli.

-Vuoi dire che hai trovato Zorua?

- Come? Come ha fatto?

- Penso grazie ai suoi poteri psichici!

Ralts li guidò verso una vecchia casa apparentemente abbandonata non molto distante.

-Perché Zorua dovrebbe venire qui?- Disse Ruby, guardando Black, aspettando una risposta.

-Ma certo! Zorua adora questo genere di posti! Però non capisco perché se ne è andato così all’improvviso… Comunque, grazie mille Ralts!

Ralts annuì con il capo.

La porta era rotta in diversi punti, appena Ruby appoggiò la mano sulla maniglia, crollò.

-Oh…

Black non ci fece caso ed entrò.

Numerosi detriti coprivano il pavimento che scricchiolavano ad ogni passo dei ragazzi.

Ragnatele ovunque, non era presente neanche un oggetto integro. Tutto distrutto.

Si sentì un verso in lontananza.

-Zorua?

Si avvicinarono sempre di più a quel suono.

-Zorua! Finalmente ti ho trovato! Non farlo mai più, capito?- Il suo allenatore era al colmo della gioia, si avvicinò ma il Pokemon non si girò neanche.

-Che hai? Guarda che eravamo molto preoccupati per te!

Non ci fu una reazione. Sotto le sue zampe c’era un vecchio libro e lui non faceva altro che fissarlo scodinzolando.

-Hai visto Black? Sembra attratto da quel libro…

Black sollevò il suo Pokemon ma questo si mise a ringhiare cercando di afferrare lo scritto.

-Forse dovresti prendere con te il libro così, almeno, sta buono.- Consigliò Ruby.

-Va bene. Prima di metterlo in borsa, però, voglio darci un’occhiata.

Lo aprì ma restò deluso quando vide che tutte le scritte erano in pokeroglifici.

-Ah! Non ci capisco niente!

-Andiamo alla biblioteca, là  ci sarà  sicuramente qualcosa che ci potrà  aiutare.

-Bene.

Uscirono da quel posto terrificante e andarono nel luogo prestabilito.

Arrivati, Ruby cercò i dei vocabolari sui pokeroglifici e, insieme a Black, tradusse la prima pagina.

-Ok, ho finito di scrivere, ti leggo la traduzione, Ruby?

-Vai.

-E tu, Zorua, ascolta!

Il Pokemon si avvicinò contento e drizzò le orecchie, anche Ralts era particolarmente interessata.

-Bene, inizio: "Al giorno d’oggi esi…

-Leggi prima il titolo!

-Ah, giusto! Il titolo è Yunion.

-Continua.

-Rileggo da capo: "Al giorno d’oggi esistono due mondi gemelli: Nashi e Tono.

Essi prima erano un unico mondo chiamato Yunion. In questo mondo Umani e Pokémon vivevano insieme felici e tranquilli; quando un giorno, Jaaku separò Yunion. I Pokémon, al contrario degli Umani che si erano divisi, andarono tutti a Tono; e a Nashi i Pokémon non esistettero più.

Questo evento fu rimosso dalle menti di Umani e Pokémon da Arceus. Gli unici che ricordarono sono gli avi di noi tre persone che conosciamo la verità  raccontataci dai nostri antenati.

Ci raccontarono questo:

Arceus disse loro che Jaaku era stato rinchiuso in un terzo mondo creato da lui stesso, e che un giorno, ormai non troppo lontano, gli Angeli di Luce provenienti da Nashi avrebbero riunito i mondi con l’aiuto di due Maestri di Tono: uno della Psiche e l’altro del Buio. Uno di noi ha fatto in modo che anche a Nashi i Pokémon esistessero, anche se solo come gioco."

-Un mondo dove non esistono i Pokemon… Ti pare possibile?

-Magari abbiamo sbagliato a tradurre qualcosa…

-No, è tutto giusto. Ho ricontrollato più volte. Va avanti.

- "Noi tre, scrittori del libro, andiamo da un mondo all’altro recitando questa formula:

" Watashi wa hoka no sekai, raito-shÅ, masutÄzu, watashitachi ni subete no seimei o ataeta idaina aruseusu no tenshi ni ikitai.â€. -Cosa? Fammi controllare!

Ruby prese il foglio e lo rilesse a bassa voce. Si senti il rombo di un tuono, i Pokemon caddero dal tavolo per lo spavento.

-Un tuono? Come è possibile? Fuori non c’è neanche una nuvola!- Disse Black alzandosi di scatto dalla sedia.

-Ralts! Ralts!- Ralts stava indicando l’uscita, voleva controllare cosa fosse accaduto.

Black prese foglio e libro, li infilò nella borsa a tracolla e,insieme a Ruby e a Zorua, corse fuori dalla biblioteca. Non c’era nulla. Il cielo era sereno e, come aveva detto Black, non c’era neanche una nuvola. Cercarono con lo sguardo qualsiasi cosa che possa aver fatto quel rumore.

Ralts li chiamò indicando di seguirlo. Finirono nel retro della biblioteca e rimasero a bocca aperta alla vista di un enorme squarcio azzurro elettrico a pochi metri da loro. Emetteva un fievole bagliore blu scuro, quasi viola. Ralts si avvicinò lentamente e fece per toccare quello squarcio, Zorua fece lo stesso.

-Voi due! Tornate subito qui!- Ordinò Ruby

I Pokemon non lo ascoltarono e appena sfiorarono lo squarcio, vennero risucchiati e sparirono all’istante.

-Zorua!- Gridò Black correndo verso il suo amico. Ruby gridò:

-No! Non farlo!

Black venne risucchiato ugualmente dallo squarcio. Ruby, allora, fece lo stesso senza esitare… Sapeva cosa si provava a perdere una persona speciale...

Cap. 3

Nashi

Sono circa le 6:00 del mattino, gli uccelli cinguettano.

Black e Ruby dopo aver oltrepassato lo squarcio erano svenuti su una collina verdeggiante non lontana dalla città , Ralts e Zorua cercavano di svegliare i propri allenatori.

- Uh… Dove siamo? Ma che… ? Black, svegliati!

- Umh? Ruby… Che?

Ralts e Zorua stavano davanti ai loro allenatori contenti.

- Zorua! Stai bene? Ti sei fatto male? Sei ferito?

- Ralts, tu come stai?

Entrambi i Pokémon erano in perfetta salute e gli allenatori si guardarono sorridendo.

Poco dopo Ruby guardò l’orologio e prese la parola.

- Ok, sono le 6:00 del mattino e stiamo tutti bene, ma… Dove siamo?

- Io l’ultima cosa che mi ricordo è di essere entrato nel…

Ruby lo interruppe

- Hai ragione! Black, hai ancora il libro? Quello che Zorua ha trovato.

- Si, ce l’ho… Aspetta, tu pensi che ci troviamo a Nashi?

- Esattamente.

- E… Come torniamo a Canalipoli?

- Per il momento non saprei… Forse nel libro… Uh?

Un uomo di passaggio distrasse Ruby mentre questo veniva verso di loro.

- Black! Rimetti Zorua nella Pokéball!

- Perché?

- Una persona sta venendo da noi. Ti ricordi cosa dice il libro, no?

Black e Ruby rimisero i loro Pokémon nelle Pokéball, fortunatamente quel signore vestito di tutto punto, con la cravatta color rosso bruciato e i capelli marroni a scodella, non si accorse di nulla.

- Buondì ragazzi. Come mai svegli a quest’ora?

Ruby sussurrò a Black

- Fai parlare me, d’accordo? Non voglio che finisca come con l’agente Jenny.

Sogghignando, Black mosse la testa in segno di approvazione

Rivolgendosi al signore, che iniziava a diventare sospettoso, Ruby disse:

- Stavamo soltanto facendo una passeggiata… Lei chi è? Cosa la porta da queste parti?

- Io sono il direttore del liceo scolastico più rinomato di tutta la città  e di solito vengo qui a passeggiare la mattina, ma non vi ho mai visto da queste parti… Siete appena arrivati?

- Si, esatto… Ci siamo appena trasferiti.

- E in che scuola vi siete iscritti per continuare gli studi?

- Be’… Ecco… Noi… Diciamo…

- Come pensavo… Venite con me, vi iscrivo al mio liceo, ci sono esattamente due posti liberi, così ricomincerete già  da subito a studiare.

Black disse sottovoce a Ruby

- Studiare… Che brutta parola…

- Ma dai, tranquillizzati, riusciremo a…

L’uomo li interruppe:

- Solo una cosa: Quali sono i vostri nomi?

Black aprì la bocca, ma Ruby gliela tappò con la mano e rispose:

- Io mi chiamo Angelo e lui, invece, è Lucifero.

- Complimenti, sono dei nomi bellissimi. Ora andiamo.

Black sussurrò a Ruby:

- Perché non abbiamo detto i nostri veri nomi? E poi come ti sono venuti in mente?

- Non si sa mai. Ho pensato a "Angeli di Luce", così Angelo per me e Lucifero per te.

- D’accordo, ma la prossima volta consultami…

Arrivarono in città , davanti alla scuola. Entrarono in questo imponente edificio e sull’uscio il direttore disse loro:

- Ancora una cosa: Non è permesso indossare cappelli in classe, metteteli nei vostri zaini.

Black si tolse il cappello, ma invece Ruby chiese:

- Da-davvero? Quindi dovrei togliermelo?

Il direttore accennò un severo si con la testa.

- Ehi Ru… Angelo, c’è qualche problema?

- Nessuno… Non ti preoccupare…

Ruby si tolse il cappello mostrando i suoi capelli neri controvoglia,Il direttore disse:

- Va bene, non indagherò. La vostra classe è quella in fondo al corridoio e le lezioni iniziano tra 20 minuti.

Detto questo, se ne andò nel suo ufficio.

- Senti Ruby… Che ti è successo?

- Niente… Niente…- Rispose guardando malinconicamente il cappello

Ruby mise il cappello nello zaino

- Mmmh… Comunque non voglio stare qui impalato per così tanto tempo. Scendiamo, così conosciamo qualche studente!

- Ottima idea.

Intanto due ragazze correvano disperatamente verso la scuola.

- Hikari! Continua a correre e non rallentare!

- Si, Kleis! Ci sto provando ma lo zaino mi sta scivolando dalla spalla!

- La prossima volta svegliati prima!

- Te l’ho già  detto! La sveglia non ha suonato!

- Si, lo so, scusa! E’ che dobbiamo correre tutte le mattine! Ehi, vedo la scuola!

- Già , la vedo anch’io! Ma chi saranno quei due ragazzi vicino all’ingresso?

- Quali?

- Quelli vestiti in modo particolare.

- Non so, saranno nuovi. Andiamo a conoscerli?

-Ok, ma in fretta.

Hikari e Kleis ripresero fiato e si avviarono verso Ruby e Black, ovvero Angelo e Lucifero, per presentarsi. Cominciò Kleis.

- Ciao! Io sono Kleis e lei è Hikari, voi chi siete?

- Io sono Angelo e questo vicino a me è Lucifero.

- Angelo e Lucifero… Che bei nomi!

Hikari, dopo essersi sistemata bene la cartella, si unì alla conversazione.

- Piacere di conoscervi! Siete nuovi?

- Si, veniamo da…- Ruby si mise in mezzo, per evitare che rivelasse la loro vera identità :

- Da molto lontano.

- In effetti il vostro abbigliamento è un po’ particolare.- Notò Hikari e, successivamente, anche Kleis.

- Già â€¦ Mi ricorda qualcosa…

- Comunque…

Hikari venne interrotta dal suono della campanella.

- Ora sarà  meglio entrare. Angelo, Lucifero, qual è la vostra classe?

- Quella in fondo al corridoio

- E’ anche la nostra!

- Bene! Sbrighiamoci però, è il nostro primo giorno qui.

Le lezioni cominciarono e "Angelo" e "Lucifero" vennero presentati alla classe.

All’iniziò del intervallo, Hikari e Kleis si sistemarono davanti ai loro armadietti, in corridoio, per parlare di Pokemon. Black era poco distante da loro e stava ascoltando i loro discorsi, Ruby fece lo stesso ma un alunno catturò la sua attenzione.

- Ehi Ru… Angelo! Hai sentito le nostre amiche? Stanno parlando di Pokémon!

- Si, me n’ero accorto… Ehi… Ma quel ragazzo che va verso di loro che intenzioni avrà ?

Era lo stesso che aveva dato fastidio a Kleis ed Hikari sul pullman, si avvicinò e continuò a beffarsi di loro:

- Ancora a parlare ancora di Pokémon? Non sapete proprio parlare d’altro voi due!

Hikari ribatté seccata:

- Ancora tu?! Smettila e lasciaci in pace!

- I Pokémon sono roba da sciocchi e poi sono anche orribili da guardare! Non posso non prendervi in giro! Ahahahah!

- Adesso basta!

Serrò i pugni pronta colpirlo alla prossima offesa, Kleis cercò, invano, di calmarla finché qualcuno non si intromise nella lite.

- Smettila di dire queste cose!

Lucifero si era messo in mezzo per proteggere le ragazze e presto arrivò anche Angelo a sostenerlo.

- Concordo con il mio amico! Non è roba da sciocchi, sono bellissime creature!

Angelo sussurrò a Lucifero:

- Non potevi consultarmi poco fa?

- Ora siamo pari.

- Altri due mocciosi vedo! Smettetela di bisbigliare tra di voi! Quindi piacciono anche a voi quelle cose orribili!

- Ma come osi? Non ti permetto di parlare in questo modo, chiaro?- Lucifero iniziò a tremare dalla rabbia.

- E che mi fai?

Ormai era su tutte le furie, Angelo cercò di trattenerlo inutilmente, e tirò un pugno a quel ragazzo, tanto forte da farlo cadere.

- Lucifero!- Lo richiamò il suo amico allibito da quel gesto.

- Non ce la facevo più! E poi sta bene, si è rialzato!

Il rompiscatole scappò via con la coda tra le gambe, Kleis andò a ringraziarli:

- Grazie per averci difeso.

Hikari, invece, non era meno infuriata di prima, non sopportava essere difesa dagli altri, e se la prese con Lucifero:

- Perché non ti fai gli affari tuoi? Potevamo benissimo stenderlo da sole, cosa credi?

Kleis cercò di farla ragionare nonostante lei non volesse sentire ragioni. Black, dispiaciuto, stava per scusarsi ma le parole gli morirono in gola quando sentì dei passi pesanti rimbombare nel corridoio avvicinarsi. La folla di studenti che si era fermata ad ammirare la scena si diramò per far passare la vicepreside, non aveva l’aria di una persona particolarmente simpatica, i quattro amici la guardarono avanzare immobili e muti. La signora si fermò a pochi centimetri da loro osservandoli attentamente con espressione severa, Lucifero non riusciva a fare a meno di fissare le rughe che le ricoprivano il volto. All’improvviso urlò così forte che la sua voce si sentì in tutto l’istituto, sputando addirittura sul povero Ruby:

- Angelo! Lucifero! In punizione! Ora!

Ruby, disgustato, si asciugò con la manica protestando:

- Io che centro? Non ho dato pugni!

Kleis cercò di discolparli:

- Professoressa, ci stavano solo difendendo!

- Non sono autorizzati ad usare le maniere forti! Ma visto che sono nuovi e voi siete loro amiche, ragazze, vi do un incarico: Dovete spiegare a Lucifero ed Angelo come funzionano le cose qui! Mi sono spiegata?

Kleis e Hikari risposero: - Si, vicepreside.

- Bene… Inizierete domani! La ricreazione è finita!

Fortunatamente niente punizione e niente 5 in condotta.

La giornata proseguì tranquillamente e al termine delle lezioni, Hikari e Kleis, tornarono da Angelo e Lucifero che stavano passeggiando per il cortile della scuola.

- Grazie ancora.- Disse Kleis

- Di nulla! Scusami Hikari, non pensavo…

-Fa niente, non preoccuparti. Bisogna avere tanta pazienza con me: ho un caratteraccio!- Si giustificò Hikari ridendo imbarazzata -Da quel che ho capito anche a voi piacciono i Pokémon, giusto?

- Si, esatto.

- Che bello! Voi che giochi avete?

- Gi-giochi? Angelo, che giochi abbiamo?

- Non ti vergognare a dirlo Lucifero! Noi non abbiamo giochi, ce li aveva un nostro amico e lui ci ha insegnato tutto quello che sapeva sui Pokémon.- Si inventò Ruby.

- Peccato, noi abbiamo ne tantissimi.- Disse Kleis con una punta di delusione.

- Adesso dove andate? Se non tornate subito a casa potreste venire con noi a in quella di Kleis! I suoi genitori sono in giro con i miei e abbiamo il campo libero per 5 ore!- Cambiò discorso Hikari.

- 5 ore? E che vanno a comprare?

- Non lo sappiamo, ma penso che a loro piaccia girare senza meta nei negozi!

- In effetti non abbiamo niente da fare… E abbiamo detto ai nostri genitori che saremo stati fuori tutto il giorno.

Hikari e Kleis li guidarono a casa di quest’ultima attraverso un viale circondati da enormi ciliegi in fiore che rendevano il cammino davvero piacevole.

- Allora venite! Siamo appena arrivati!- Gridò Hikari correndo sotto il cancello del palazzo di Kleis.

Aperta la porta del 5° piano, i nostri amici entrarono in casa. Un posto gradevole sul bianco, semplice e di buon gusto. Nell’aria si sentiva un profumo che ricorda la mentuccia selvatica

- Che posto accogliente!- Si congratulò Angelo.

- Grazie! L’ho arredata con i miei genitori!

- E questo profumo?- Chiese Lucifero.

- E’ stata una mia idea! C’è un profumo simile anche da me!- Svelò Hikari.

- Buono!

- Volete venire in camera mia?- Propose Kleis.

- Si, ti seguiamo.

- Attenti a non spaventarvi!- Avvertì Hikari.

- Spaventarci?

La stanza di Kleis era di forma quadrata con un armadio a parete, direttamente sulla sinistra della porta, con vicino una scrivania con mensole e cassetti. Invece sulla destra c’era il letto a castello e sotto di esso una specie di minirifugio con libri, ricariche, giochi e una lampada.

Poi anche una piccola TV, sulla parete opposta del letto, dove si trovavano tre cappelli in stile Ruby (Verde, Rosso e Blu), due bambole di Piplup e Shaymin e un computer portatile bianco. Tutto intonato sul bianco celeste con qualche tocco d’arancione vivace e tutto in ordine. C’erano anche due poster: uno con Plusle e Minun sulla porta e l’altro con alcuni Pokémon di 3° Generazione sopra il letto.

- Che bella camera! Ehi Angelo! Hai visto quei cappelli sul tavolo?

- S-si… Li ho v-visti…

Angelo prese quello rosso in mano

- Ti piacciono? Li ho fatti io! Li indossa il mio personaggio preferito: Ruby. Io adoro Hoenn e i suoi Pokémon!

- E’ il tuo p-personaggio preferito?

- Si! Vuoi provarne uno?

- Non saprei…

- Hikari, invece qual è il tuo personaggio preferito?- Domandò Black incuriosito.

- Mmmh… Forse Black… Oppure Red… Non saprei.

- Black? Wow! Cioè, piace anche a me.

Intanto Kleis aveva messo il cappello rosso ad Angelo.

- Wow! Sembri proprio Ruby!

- Certo che sei brava a fare i cappelli… è morbido come il mio…

Hikari fece qualche giro intorno a Angelo per osservarlo meglio.

- Hai ragione Kleis! Anche l’abbigliamento è quello!-

- Si, è ovvio! Ahahahah!- Black ridacchiò.

- Va bene, però ora è meglio se lo tolgo, non vorrei…

- Aspetta… C’è qualcosa che non mi convince…- Kleis diventò dubbiosa, aguzzò un po’ la vista per poter cogliere dei particolari che confermassero i suoi sospetti. Hikari, quando si accorse di questo suo strano comportamento, fece lo stesso.

- Anche lo zaino è lo stesso… Da dove venite? Mi deve essere sfuggito…- Chiese Kleis circospetta.

- Già â€¦ Anch’io non me lo ricordo…- Disse Hikari diffidente.

- Da… Da molto lontano- Ruby fu impacciato.

- Precisamente?

Non sapeva più che dire, quindi…

- Be’… Mi rassegno… Diciamo la verità .

- La verità ?- Hikari aveva lo sguardo intimidatorio fermo su di lui.

- Bene, perché io non ce la facevo più!- Black, al contrario, non vedeva l’ora di confessarsi, odiava mentire.

- Ch-che intendete?

I due allenatori si rimisero i loro cappelli.

- Che razza di scherzo è mai questo?- Hikari cercò un punto d’appoggio con la mano, aveva paura di svenire –Non ci state prendendo in giro, vero?

- No.

- Ma… Come?

- Ieri, quando eravamo a Canalipoli, abbiamo trovato questo libro.

Black tirò fuori dal suo zaino il libro in Pokéroglifici e Hikari glielo strappò dalle mani incredula.

- Kleis! E’ come quello che abbiamo trovato ieri al museo! Solo che è in Pokéroglifici.

- Si! E’ proprio lo stesso!- Lo prese in mano esaminandolo.

- Lo avete anche voi?

- Si, è nel primo cassetto

Kleis prese il libro delicatamente dal cassetto della scrivania e lo porse a Black.

- Il vostro è scritto normalmente!

- Quindi sapete già  tutto.

- Si, ma come siete arrivati?

- Dopo aver letto il libro abbiamo sentito un tuono e Ralts con i suoi poteri psichici ha trovato uno squarcio azzurro elettrico ed è entrata con il mio Zorua, così li abbiamo seguiti e ci siamo ritrovati il giorno dopo non lontani da qui…- Spiegò Black.

Hikari e Kleis si guardarono per qualche secondo, il loro stupore si trasformò in un entusiasmo incontenibile.

- Fermi tutti! Ha-hai detto… Zorua?!

- Hai detto a-anche Ralts… Giusto?!

- Si, io mi sono portato dietro la mia Ralts e Black il suo Zorua.

- Possiamo vederli?- Chiesero le ragazze in coro.

- Ma si certo! Aspettate che…

- No, Black, aspetta. Non facciamoli uscire qui, andiamo sulla collinetta di stamattina.

- Va bene

Hikari e Kleis erano impazienti di vedere i due Pokemon.

- Allora sbrighiamoci! Non sono mai stata così emozionata in vita mia!!!

- Si, anch’io, Hikari!

- Come biasimarle- disse Ruby accennando un sorriso.

Uscendo dall’appartamento continuarono a tempestarli di domande e, appena misero piede in strada, iniziarono a correre rapidamente per arrivare il prima possibile, i due allenatori facevano addirittura fatica a starle dietro, e, infatti, ci impiegarono pochi minuti.

Black e Ruby mostrarono i loro Pokemon facendoli uscire dalla Pokeball, i piccoletti si sgranchirono e si stiracchiarono, non erano abituati a stare tanto tempo dentro la sfera, poi andarono incontro alle sconosciute. Il cuore battè forte nel petto di Kleis e Hikari alla loro vista.

- Che emozione indescrivibile…

- Sono proprio come li conosciamo!

Black accarezzò la testolina di Zorua e propose:

- Ehi, ho un idea! Ruby, ti va di lottare di nuovo?

- Veramente…

Un’idea balenò nella mente di Hikari e interruppe Ruby:

- Aspettate! Ci potreste fare un grosso favore?

- Quale?

- Voglio provare a lottare con Zorua contro Kleis e Ralts! Che ne dite?

- Come mi piacerebbe!- Ammise Kleis.

- Io non… Tu che ne pensi Ralts?

Lei voleva provare.

- E tu Zorua?

Anche lui era d’accordo.

- Perfetto, allora potreste iniziare subito la lotta!

Hikari e Kleis accarezzarono i Pokemon per prendere un po’ di confidenza, Zorua si trasformò in Hikari che esclamò:

-Ehi! Come ti permetti di imitarmi? Ahahahah!

Ralts, invece, sollevò da terra Kleis con psichico.

-Wow! E’ pazzesco!

Adesso erano pronte per lottare, si allontanarono per dar spazio al campo di battaglia, Ralts e Zorua si schierarono rispettivamente con Kleis e Hikari. Ruby le fermò:

- Un attimo! Le conoscete le regole?

- Si, certo che le conosciamo!

- Cominciamo dai!

-Perfetto, allora vi modero io!- Si offrì Ruby.

- Io farò da spettatore.- Black si sedette sul prato ad ammirare.

- Bene… Ralts sa usare Fogliamagica, Psichico, Forzasegreta e Teletrasporto. Invece Zorua sa usare Urtoscuro, Ripicca, Palla Ombra e Rogodenti. Pronti… Via!

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(E LG è arrivato a 800 messaggi)

Come scritto verrà  pubblicato tra CIRCA una settimana ^^

Volevamo essere precise! :D E' la nostra prima FF ^^

NON ci credo **

se è la vostra prima FF complimenti *clap clap*

(sono arrivato a 800 messaggi con l'aiuto del mio clan (mister socko,penta penguin,il cobra,missingNO e i piccoli jimmy (di cui sono il capo u.u)))

Buon uso della grammatica e della punteggiatura. L' aggiunta del libro misterioso mi piace, continuate così! Voglio proprio vedere se i protagonisti incontreranno pokémon in carne ed ossa!

che brutta parola D:

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Confermo, neanche secondo me vi sono degli errori (tranquille, ve lo avrei detto, non mi faccio scrupoli!). Ma tranquille, un errore puo' anche starci, nessuno è perfetto, l' importante è non abusarne. Inoltre tenete conto che molti vostri coetanei (ma anche miei.-.) non conoscono l' uso di virgole, di h vicino al verbo avere etc. Quindi, già  brave così!

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Dunque: la grammatica sembra corretta, la storia attira il lettore, è originale (soprattutto l'introduzione del libro) ed è coinvolgente. Per essere alle prime armi ve la siete cavata bene! Ma per giudicare meglio aspetto gli altri capitoli.

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