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Il Giornalino di Pokémon Millennium- Numero 43 [IL RITORNO]


IcyFlame

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NUMERO 43

 

Editoriale

A cura di IcyFlame

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E siamo ancora qui. Ci siamo assopiti per più di tre mesi, facendo ritardo come sempre (vi dò un consiglio, se vi dico che il numero esce domenica uscirà  di certo dopo lunedì) ma siamo tornati, questo è quello che conta.
Certo, abbiamo vi abbiamo mentito più volte nello scorso numero, dicendovi di tutto:
"Ci saranno news durante l'estate!"
​"Anteprima di nuove rubriche!"
"Effettive nuove rubriche!"
"La faccia di Artuel in diretta!11!1!" 
Però non abbiamo mantenuto nessuna di queste promesse. (aspè, una sì.) Fortunatamente le ultime tre possono ancora avverarsi, basta che aspettate.  
Nel frattempo potete godervi il primo numero di questo autunno, che è mezzo a tema remake. Sappiamo tutti che i remake arriveranno tra un po', però per una volta abbiamo deciso di anticipare e tentare di emozionarvi. 
Stalkereremo qualcuno che abbiamo già  osservato in passato, solo sotto una luce diversa. Poi potrete leggere l'intervista a Dany1889, vincitore dell'ultimo contest di scrittura e successivamente un articolo di Artuel davvero a tema remake. Bill ci mostrerà  altre curiosità  sulla regione, per poi passare a un tema completamente differente con due creepy, create proprio da Hyper e BananitoTime! Alla fine, dopo una nuova storia di Cloud, vedremo un colorato fumetto di Ghimli
Se ci vedete un po' arrugginiti, non preoccupatevi che poi ritorniamo a fare meglio. 

 

 

 

Stalkeriamo i Mod

(E lo staff in generale per essere precisi eh...)

 

Visto che siamo in tema "Remakes" perché non fare un remake della prima versione di Stalkeriamo i mod?

(Non potete decidere, siamo chiari. Era una domanda retorica.)
 
Prima di diventare la "rubrica" che conosciamo, Stalkeriamo i mod era Curiosità  sui mod, in cui molti aspetti erano tralasciati.
Ma chi fu colui che venne seguito? Blue95. E' giunta l'ora di stalkerarlo per bene.
 

 

Blue95

 

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Finalmente mi sono introdotto nella casa sull'albero di Blue95, uno dei Gestori più popolari di PM!
 
 

 

Promozioni

 
Vediamo un poco. Come sempre nel cestino della spazzatura ci sono cose interessanti! Vediamo, una lettera di Giga, come oggetto... "Sei diventato Super!"
 
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photo-1371.pngComplimenti Blù *^*! Adesso sei  un Super Nab....moderatore!: D
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photo-91.gifse tu fossi realmente felice metteresti mamopras come nick. Ma non lo fai. Pfff 
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"Mamopras", il nick originale di Blue95. Vediamo se troviamo informazioni. Ecco, infatti stanno ancora nel cestino!
 

Cambi di nick

 

Il nostro Blue si è registrato con un nick molto simpatico. Però l'ha cambiato quasi subito. Chissà  perché.
 
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Le persone hanno scoperto velocemente che il Gestore aveva questo segreto del nick, e l'hanno spinto a ritornare alle origini davvero tante volte.
 
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Il nostro caro Blue, però, non è riuscito a fermare l'orda dei suoi amati fans...

O almeno del suo nick.

 

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Purtroppo, Mamopras quel giorno non tornò. In compenso sappiamo che ha un grande fan, il famosissimo Grovyle96. Infatti, come dimostrato nell'antico schema 4.0 di Gossip Millennium, tra i due c'è una relazione complicata.
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Possiamo anche notare che Blue ha una cerchia di ammiratori e ammiratrici, però.
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COM'E' POSSIBILE?!

Per caso Blue soffre di disturbo della personalità  multipla? Potrebbe essere probabile, ma noi, come Wikipedia non diamo consigli medici... quindi arrangiatevi.
 
Ogni occasione è buona e giusta per chiamare Mamopras, secondo i nostri documenti segreti.
Compleanni...
photo-174.png TANTI AUGURI BLUE95, RESTERAI SEMPRE IL NOSTRO MAMOPRAS PREFERITO (AH MA NE ESISTE UNO SOLO...) <3
 
Proposte...
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Giorni speciali!
photo-1085.png OGGI è IL GIORNO DI MAMOPRASS!!!! LODE AL SOMMO MAMOPRASSSS
 
 
Mamopras è diventato anche un fenomeno culturale, tant'è che sono nate rappresentazioni di questo essere. Ce lo dimostrano degli schizzi di disegni, con firme incluse.
GFecCNa.png-By Snorlax97
BZca7kh.png-By Grovyle96
mamopras_by_maxerdany1996-d4xtqeu.png- By Maxerdany
 
In realtà , il suo aspetto è ancora ignoto. Niente qui dentro può darci indizi.
 
I cambi di nick di Blue però non sono solo questi. Tramite i nostri precedenti stalkeraggi, abbiamo scoperto che un troller ha hackerato il nostro eroe. Stiamo parlando di Manuel.
  
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Ben due volte, ben due volte. E la seconda è stata così traumatica che l'ha portato a non cambiare nick fino ad adesso. (si, dopo aver ripristinato il suo nick originale.)
 
Però è giunta l'ora di scendere dall'albero ed intrufolarsi nella cantina del Gestore. Cosa ci sarà  lì?
 

 

Record mondiali e non

 

Blue è la 2° persona con più "Mi piace" dell'intero Pokémon Millennium, dopo Manuel (ma lui è admin).

Record degno del Guinness dei Primati. 
 
VOLEVO METTERE UN'IMMAGINE MA I MI PIACE SONO DISATTIVATI :C
 
Ma attenzione! Tra le tante cartacce ritrovate a terra abbiamo queste due! Nuovo record oppure trollaggio di Manuel?
Gli studiosi ipotizzano entrambi.
 
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Vedete, anche un sondaggio lo dimostra.
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I fogli abbondano, abbondano e vediamo che ha anche fatto una sfida contro Prince.
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photo-5282.png VI REGALO UN BISCOTTO

 

 

Purtroppo non ci sono i risultati... devono essersi persi.

 
Scendo dalla casa sull'albero e mi rendo conto che la casa a terra ha qualcosa di strano...

 

Una nuova religione

 

Sembra proprio una chiesa. Entro dentro e scopro esserci uno strano altare, con attorno pellicce di chissà  quale animale. C'è un grosso libro al centro della stanza, lo apro.

 
 

 

LGattopallagine è un fenomeno religioso che si diffuse a partire dal 13/09/2013.

Gatti Palla comparvero per la prima volta nella pagina del GDR: approfittarono della manutenzione per farsi conoscere da tutta la Community, e diffondere il loro credo: la "Gattopallagine".

 

 

 
CLICCA LO SPOILER PER CONTINUARE.


Ben presto, tutti i primi tester del GDR furono esterrefatti da cotanta beltà , dalla gaiezza di questi esseri mistici dalle idee così pacate ed originali.
Successivamente, approfittando della copiosa iscrizione di utenti al Gioco di Ruolo, i Gatti Palla decisero di farsi conoscere anche tra i nuovi iscritti. Ben presto si sparse la voce di esseri che promettevano una vita migliore, e i seguaci della Gattopallagine furono sempre più numerosi.
Diventa anche tu un fedele dei Gatti Palla: essi salveranno la vita tua, dei tuoi amici, della tua famiglia e di tutto il mondo. Grazie ad essi vivrai una vita migliore, all'insegna dell'equilibrio psicologico e della preghiera. 

 

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Abbiamo anche delle testimonianze a fine del libro.
 
photo-thumb-5057.jpg  Li ho messi come sfondo del Computer <3
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 photo-thumb-734.png  I gatto palla sono adorabili e non hanno alcuna brutta intenzione    :(

 

Nessuno ha iniziato a venerarli all'istante, ma nessuno ha veramente qualcosa contro di loro, a quanto pare.
 

 

 

Poche opinioni degli utenti

 

Nonostante molte cose dimostrino la nabbezza di Blue, noi sappiamo che non lo è. Ma che ne pensano gli utenti? Grazie ai nostri stalkeramenti, sappiamo tutto! ( o almeno qualcosa, stavamo seguendo blue ma ci aveva quasi visto!)
 
photo-thumb-6673.jpeg A me fa paura
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photo-thumb-2138.jpgBlue non va odiato, è un bravo ragazzo. Però bisogna starci attenti, porta sfortuna    :th_sisi:
 
 
 

Rivelazioni

 

Dopo aver girato la città  in cerca di opinioni, abbiamo trovato dei ninja men in black che ci hanno passato delle informazioni riservate: ecco quelle meno imbarazzanti.

 
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photo-423.png5,761,037,000th lolz.2463u45.jpg

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Inoltre si è candidato per diventare pokébulletto
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Di certo meglio di Gennaro, ma... poi siamo tornati in casa di Blue, scoprendo che c'è una zona piena di computer proprio sotto l'altare dei gattipalla.
 

Ask

 

Grazie alle mie capacità  di (lo)hacker sono riuscito ad infiltrarmi in un computer di Blue95 e recuperare tutte le sue password. Ecco le domande più nosense su Ask. A commentarle ci sarà  un critico molto critico.
 
RZSNeDz.png<- Davvero ammirevole. Ammirevole.
~~~~~~~~
WhV4iMg.png <- OMYODYO ALLORA COME FA AD ESSERE BLUUUU
~~~~~~~~
9pOj3aX.png<- Gli animalisti della PETA ti stanno cercando, come fai a dire che gli insetti sono inutili..!
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6JUHqCg.png<- SKAPPATE
~~~~~~~~
79euTVf.png<- Umanamente possibile?
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Iqow4hC.png<- Questo spiega tutto: Blu è un fantasma!
~~~~~~~~

 

Proprio quando penso di essere riuscito ad ottenere tutto, mi rendo conto che la vittima è connessa tramite il suo cellulare. Prendo il suo computer e inizio a fare domande anonime...

 

Ask parte 2 (alias discorso con Blue)

 

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Non faccio più domande, ho ottenuto quello che volevo. In punta di piedi vado via dalla casa uscendo dal caminetto. Ho stalkerato per bene pure Blue95!

 

Intervista a Dany1889

A cura di IcyFlame

 

Dany1889 ha vinto recentemente il contest di scrittura "Input Contest". 

Questo è il suo elaborato:

Per l'eternità 

 

Parte Prima – Risveglio

 

L’antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed è ora pronto a scatenare la sua furia!

La prima cosa di cui ho consapevolezza, al mio risveglio, sono queste parole, pronunciate con una voce che mi risulta irriconoscibile. Eppure realizzo presto che non solo non riconosco di chi sia quella voce stridula, ma niente è rimasto nella mia memoria. Il mio nome, il mio passato, la mia condizione:  tutto mi è ignoto e, alla luce di ciò, quelle parole potrebbero essere state pronunciate anche da me.

Mi accordo di non essere in grado di vedere, forse solo momentaneamente, o almeno lo spero; la sensibilità  del mio corpo è inesistente, anche se con il passare dei minuti percepisco un qualcosa di solido sotto alla mia schiena, non sicuramente un letto, più probabilmente un pavimento. In una condizione di simile ignoranza, non mi resta che mettere in ordine le poche certezze di cui dispongo.

Sono vivo, in primo luogo. I miei cinque sensi sono intorpiditi, ma pare che lentamente si stiano risvegliando: comincio, infatti, ad intravedere con fatica il luogo in cui mi trovo, coperto da una strana nebbia, senza dubbio frutto della mia scarsa lucidità  mentale. Non ho inoltre alcuna informazione sulla mia identità , se non relativa al genere ed al sesso: sono un essere umano di sesso maschile.

Con il passare del tempo, le informazioni in mio possesso non aumentano di numero: evidentemente ho perso la memoria per una causa totalmente ignota, forse la stessa causa che mi ha condotto in questo luogo tetro che finalmente sto riconoscendo. Mi trovo in una grotta gelida, forse nei pressi del mare, dal momento che avverto la brezza marina sfiorare il mio corpo disteso supino. Una ad una le mie dita tornano alla loro personale vitalità , con l’udito sento chiaramente le onde battere forte su una scogliera, la lingua avverte il tipico gusto salato mentre inumidisce le labbra.

Una volta alzatomi a fatica, i muscoli iniziano subito a dolermi, mentre perdendo l’equilibrio mi trovo a ricadere a terra, battendo la mandibola ma non riportando alcuna frattura se non un dolore, per fortuna non pienamente avvertito grazie al torpore da cui i sensi ancora si stanno risvegliando. Sdraiato prono, riesco però a notare la presenza di uno strano liquido color rame, per lo più riunito in una sola pozza collegata da un piccolo rigagnolo fino all’esterno. Quando finalmente la mia condizione è nuovamente migliorata, riesco ad uscire dalla grotta seguendo la scia del liquido e ad ammirare uno splendido notturno marino, ingentilito dalla presenza di Marte, che è probabilmente giunto al perigeo nel suo moto di rivoluzione intorno al Sole.

Amo il mare. Improvvisamente questo ricordo affiora nell’intricato labirinto della mia confusa mente. Un pensiero non di per se stesso interessante, ma che porta con sé un barlume di speranza. Ipotizzo che, a differenza dei miei sensi fisici e periferici, il sistema nervoso centrale stia richiedendo un periodo di tempo maggiore per ristabilirsi se non completamente, almeno parzialmente. Non posso naturalmente trascurare l’ipotesi di aver perso i sensi e la memoria sbattendo la testa a terra nella grotta da cui sono uscito oppure di essere stato ferito volontariamente da alcuni ladri. Credo tuttavia che questo non sia un problema da affrontare nell’immediato, perché subito la vita che da poco è tornata a scorrere nelle mie vene richiede ciò che più le è congeniale: acqua e cibo. Provo a cercare, fra i sassi della spiaggia, qualche conchiglia contenente un mollusco, ma devo presto arrendermi all’evidenza: la forza delle onde distrugge ogni essere che si avvicina a riva e per pescare dei pesci avrei necessità  di strumenti più sofisticati che due mani, nelle mie attuali condizioni fisiche.

Sono di conseguenza costretto ad allontanarmi dal litorale, sperando di trovare qualcuno disponibile ad aiutarmi nelle vicinanze – indipendentemente dalla stagione, balneare o meno – oppure soltanto cibo con cui riempire il mio stomaco, chissà  da quante ore vuoto. Eppure anche questo mio tentativo fallisce e la visione di fronte alla quale mi trovo è terrificante: macerie di edifici distrutti solo l’unica caratteristica del paesaggio a me circostante. Anche le mosche e le zanzare sembrano evitare una tale desolazione, poiché nessun animale giunge a recarmi fastidio, mentre avanzo a tentoni fra ciò che rimane di una vecchia città  ormai a pezzi.

Se già  prima la mia mente era piena di interrogativi, adesso i punti di domanda posti al termine dei miei pensieri non possono che essere aumentati. Dove mi trovo? Che cosa è successo durante il periodo di tempo in cui ero privo di sensi? La distruzione che i miei occhi, ancora convalescenti, vedono pare essere simbolo di una guerra tremenda. La situazione è però la stessa su tutta la Terra, oppure è un caso isolato?

Certamente sono interessato ad avere delle risposte a tutte queste domande, ma le mie esigenze fisiche si manifestano sempre più impellenti. Passi il cibo, ma senza acqua difficilmente riuscirei a sopravvivere.

Che cosa posso fare? Niente, se non continuare a camminare per l’intera notte.

L’inizio della giornata non è dei più rassicuranti: la luce proveniente dal Sole è più tiepida di quanto potessi immaginare ed enormi nuvole nere sulla mia testa promettono un acquazzone, come minimo. Ho camminato a lungo, non so per quanti chilometri, ma ogni mio sforzo si è rivelato vano, al momento. La prima città  che ho visto non è l’unica ad essere distrutta: molte altre seguono il suo esempio. Sembra che l’intera zona in cui mi sono risvegliato – una zona che non avevo mai visitato, a meno che la memoria mi inganni anche in relazione a ciò – sia ormai un grande deserto, privo di ogni forma vivente. Alberi ed animali sembrano essere sterminati come ogni residenza umana.

La gola ha iniziato da qualche ora a bruciarmi. Anche le poche forze di cui disponevo stanno svanendo. Purtroppo anche la terra è talmente secca da non poter succhiare l’acqua che normalmente potrebbe essere trovata al suo interno. Forse sarebbe stato meglio sorseggiare un po’ d’acqua salata del mare, anche se l’intestino ne avrebbe risentito.

Mi sdraio, esausto, pronto ad affrontare il mio destino. Chi mai potrebbe trovarmi? Nessuno, ne sono ben consapevole. Proprio mentre un rumore sinistro attrae la mia attenzione, la vista mi si offusca e perdo nuovamente i sensi.

 

 

 

Parte Seconda – Verità 

 

«Alzati, svelto. Non abbiamo altro tempo da spendere, a breve ci raggiungeranno».

Una voce roca mi riporta nel mondo dei vivi, non certamente contro la mia volontà , ma a dispetto di ogni mia previsione. Scopro, innanzitutto, con piacere che ho piena padronanza dei miei cinque sensi nell’immediato e che nel frattempo qualcuno deve avermi reidratato, poiché non avverto più l’esigenza delle sete e le labbra hanno perso la loro precedente secchezza.

L’ambiente in cui mi trovo, tuttavia, mi sconvolge nuovamente. Sembra quasi che mi sia teletrasportato in un pianeta opposto, sempre che di pianeta di tratti: più precisamente, infatti, credo di essere nel sottosuolo di un pianeta, forse della Terra stessa, anche se ne dubito. Oggetti tecnologici, oltre ad ogni avanguardia umana, sono imbracciati dall’uomo che mi ha destato e da alcuni suoi compagni, mentre i cunicoli che intravedo sembrano essere frutto di un’attenta opera di scavo: sicuramente questo luogo non è un’occasionale via di fuga, ma un mondo a se stante ed abitato.

Senza esitare – nella convinzione che chi mi ha appena salvato dalla morte non avrà  intenzione di togliere la vita stessa che ha voluto preservare – inizio a seguire quegli uomini. Non appena accenno ad una qualche richiesta di spiegazione, mi zittiscono, chiedendomi di attendere finché non saremo giunti in un posto più sicuro. «O, almeno, un posto che ci lascerà  qualche minuto per rivelarti tutta la verità . Mi raccomando, inizia a prepararti a ciò che mai potresti aspettarti» precisa un uomo piuttosto basso, ma dall’aspetto sicuramente feroce. Pur faticando, riesco a stare al loro passo e, quando quello che pare essere il loro capo ordina agli altri di fermarsi e sedersi, mi lascio a cadere a terra, finalmente contento della possibilità  che ci è offerta per rilassarci.

Se il mio proposito è tuttavia di rilassarmi, scopro presto che ciò sarà  per me impossibile. Il capo – di nome Bogg, da quanto ho sentito durante la nostra “fuga†– decide che è giunto per me il momento di sapere la verità . Una verità  che si svela essere quasi assurda, impossibile da credere, ma che ben concilia tutto ciò che ho visto dal mio risveglio.

Avendo perso la memoria, non ricordo niente del mio passato, né Bogg ed i suoi compagni hanno informazioni sulla mia vita personale. Tutto ciò che sanno è che in un anno ignoto, nei primi decenni del ventunesimo secolo, scelsi di mia volontà , insieme ad altre tre persone - un uomo e due donne - di divenire la cavia di un esperimento a lungo termine, la qual cosa prevedeva il mio congelamento con un macchinario che allora era appena stato creato. Già  questa sola rivelazione suscita in me un grande shock: da come Bogg ne parla, pare che il ventunesimo secolo sia lontano secoli, ed in effetti ciò è plausibile, considerando come il mondo che ho potuto osservare durante la notte sia ormai devastato, forse a causa di una tremenda guerra nucleare.

Le successive indicazioni completano meglio il quadro. L’esperimento prevedeva la creazione della Non-Vita, in sigla NV: più precisamente si trattava di un software scritto con un linguaggio molto simile a quello del DNA e che poteva trovare realizzazione nei corpi robotici che erano tuttavia ancora in costruzione. Il progetto NV prevedeva anche un’attenta analisi dei processi mentali: il cervello umano, nel ventunesimo secolo, è – anzi, era, dal momento che è appurato il fatto che mi trovi nel “futuro†– quasi completamente un labirinto intricato, difficile esplorabile anche per i più esperti. Se da un lato il DNA umano poteva essere ricostruito da cadaveri, invece la riproduzione dei processi mentali, necessaria per ultimare il software, richiedeva cavie ancora in vita.

Con il passare degli anni, ogni mistero fu risolto, ogni processo fu riprodotto nella sua completezza ed i primi “robot umaniâ€, come furono definiti, erano pronti alla creazione. Eppure gli scienziati scoprirono presto di aver compiuto un tremendo errore. Se i robot erano destinati ad essere immortali, molti di loro iniziarono a morire – o, in termini scientifici, a veder ultimato il loro programma- . Per diversi anni ogni tentativo di creare robot immortali si rivelò vano, ma nel frattempo la tecnica ebbe progressi inimmaginabili, al punto tale che gli automi disponevano di funzioni cerebrali anche migliori di quelle umane. E, purtroppo, quando l'uomo crede di essere Dio, è destinato alla distruzione.

I robot, da sé, capirono quale errore gli scienziati continuavano a commettere nella loro fabbricazione; attuarono così la distruzione quasi totale della specie umana, conservando soltanto i quattro ibernati, me compreso. Furono poi costretti a costruire nuove città  sotterranee, poiché la guerra contro gli umani aveva provocato la distruzione di tutto ciò che si trovava sulla superficie terrestre, anche attraverso il rilascio di gas e radiazioni dovute allo scoppio di alcune bombe nucleari. Mentre gli effetti della guerra determinarono i decessi di ogni altro essere vivente, vegetale o animale, i robot costruirono una società  perfetta.

in realtà  la loro società  era imperfetta già  al momento della sua nascita. Il suo fondamento era infatti l'immortalità  dei suoi membri e, dal momento che ogni società  prevede, a lungo andare, la formazione di classi, presto non tutti poterono godere del medesimo tenore di vita. Ciò determinò un malcontento generale destinato a non esaurirsi mai, come la Non-Vita stessa. Le rivolte iniziarono a scoppiare continuamente, con la necessità  da parte di coloro che erano al potere di riprogrammare il cervello elettronico dei robot ribelli, una volta catturati, affinché riprendessero normalmente le loro attività  fino ad una nuova ribellione. La loro perfezione era infatti tale che la distruzione fisica era impossibile anche in seguito ad una reazione nucleare; poiché, inoltre, i comandanti non volevano condividere i loro beni - gli stessi beni materiali tanto amati dagli umani, oro, gioielli, vestiti e naturalmente potere e fama -, la situazione rimase tale per millenni.

Bogg, giunto a tal punto nel suo racconto, si interrompe un attimo per chiedere informazioni su un eventuale arrivati di robot nemici. Sfrutto questi pochi secondi di pausa per far lavorare il mio cervello e trarre alcune importanti conclusioni. Realizzo, in primo luogo, di essere sopravvissuto all'estinzione della mia specie, forse non da solo, e di stare parlando con degli automi chissà  quante volte riprogrammati. Inizio poi a riflettere su quale potesse essere il difetto della Non-Vita, ma non ho ulteriore tempo a mia disposizione, perché Bogg riprende il filo del discorso appena lasciato cadere, temendo a breve un attacco nemico.

Mi spiega così la nascita di quest'ultima rivolta nella quale mi sono ritrovato coinvolto. Alcuni robot, compiendo alcuni studi su se stessi mediante il decadimento radioattivo dei materiali da cui erano composti, avevano finalmente realizzato che la durata della loro esistenza era infinitamente superiore a quella nella loro memoria; con questa consapevolezza agirono non per rovesciare i robot al potere, ma per distruggere tutti i loro simili. Affinché ciò fosse possibile, era però necessario liberare noi quattro umani, con l'intenzione di spostarci poi sulla superficie terrestre, finché non potessimo essere recuperati: chi ci avrebbe liberato era infatti destinato a morire sciogliendosi poche ore dopo.

Dei quattro essere umani ancora in vita, come apprendo, una delle due donne è stata subito liberata affinché si ricavassero da lei delle armi con cui sterminare i Robot Supremi, - come sono stati definiti da Bogg i suoi nemici -. Io, l'altro uomo e la seconda donna, invece, abbiamo la funzione di esca; una volta liberati sulla superficie, siamo stati recuperati con dei trasportatori di massa in punti differenti del sottosuolo, cosicché l'attenzione dei Robot Supremi si rivolgesse unicamente a noi. Al momento, però, delle tre esche solamente io sono rimasto in vita; le altre due sono state prontamente eliminate.  Di conseguenza tutte le speranze dei ribelli risiedono in me ed in quella donna.

Con ciò termina l'esposizione dei fatti. Immediatamente comprendo che cos'era quella pozza di color rame al mio fianco in seguito al mio risveglio, ma un grande interrogativo non mi lascia pace. Chiedo così a Bogg perché noi umani siamo così letali per i robot, al punto tale da essere appena divenuti un'arma per la loro distruzione.

La risposta è sconcertante e svela anche il mistero finora per me più incomprensibile. La Non-Vita ha un enorme difetto di produzione, un difetto tuttavia a lei congenito: a contatto con la Vita, non può esistere. E, per distruggerla, occorre di nuovo quella Vita che stava per eliminarla millenni fa.

Nella mia mente riecheggiano quelle strane parole. L’antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed è ora pronto a scatenare la sua furia! Ora so che sono state pronunciate da un Robot Supremo al mio primo risveglio, di cui non ho memoria, prima di essere portato fuori da questo mondo sotterraneo. E, soprattutto, posso dire con certezza quale sia l'antico potere che si è risvegliato.

È la Vita.

 

 

 

Parte Terza - Morte

 

Il turbinio dei pensieri nella mia testa continua incessantemente da diversi minuti e non si è arrestato neanche da quando siamo stati costretti a riprendere il cammino. Una voce, proveniente senza dubbio dal centro di ricerche sulla donna risvegliata, attraverso una ricetrasmittente ci ha infatti comunicato che le prime armi a base del virus Vita sono state messe a punto ed hanno avuto un effetto positivo sui primi malcapitati a tiro. La nostra fuga non è pertanto più una missione primaria, perché l'obiettivo con cui è iniziata è stato pienamente raggiunto; tuttavia l'ostinazione di Bogg e dei suoi compagni sembra nascondere altro, forse un ultimo segreto di cui io sono parte ma che per il momento non deve essermi rivelato.

Anche se il desiderio di conoscere tutta la verità  non mi lascia pace, certamente è per ora prioritario preoccuparmi della mia vita. A breve Bogg ed i robot che mi hanno salvato moriranno, come è accaduto a colui che aveva deciso si sacrificare la sua Non-Vita per portarmi sulla superficie terrestre e permettermi di risvegliarmi là , al sicuro. Anche essi ne sono consapevoli, ne sono certo; ciò che invece mi sconvolge è il fatto di doverli perdere, di restare solo fino al termine della mia esistenza biologica. Non so perché, ma temo di restare nuovamente solo.

Un lampo. Il lampo è immediatamente seguito dal tuono. Voci che urlano. Poi il vuoto, per qualche secondo, finché non torna la luce, l'offuscata luce del mondo sotterraneo. Insieme alla verità . Una verità  parziale, che tuttavia mi svela ciò che, a questo punto, avrei preferito ignorare.

Fui ibernato per mia scelta, per evitare la morte e risvegliarmi nel futuro, quando dagli esperimenti sul mio corpo sarebbero riusciti a creare l'immortalità  umana, non soltanto quella robotica; la paura della morte era ciò che mi aveva portato a compiere questa scelta. Altro purtroppo non ricordo ancora. Il motivo per cui agii in passato, dunque,è in piena contrapposizione con l'ideale da cui i ribelli sono oggi animati.

Chi è in torto? L'io del passato o i robot del presente? Siamo in errore tutti quanti forse, o più semplicemente non lo è nessuno? Il tempo ha cambiato i punti di vista? Oppure le nostre specie sono troppo diverse per giungere alle stesse conclusioni? Eppure la Non-Vita, se non fosse per la sua falla, è stata programmata, in ogni sua singola parte, su campioni di Vita umana... Che la verità  sia quella a cui sono giunti coloro che hanno vissuto per millenni, portandosi dietro corpi robotici con un cervello destinato ad essere periodicamente riscritto, mentre solo pochi possono godere delle gioie dell'immortalità ?

Quando la nebbia di fronte ai miei occhi inizia a diradarsi, vedo che siamo nuovamente fermi. Il numero dei compagni di Bogg è diminuito e ciò che vedo conferma la mia prima ipotesi; per salvarmi alcuni di loro hanno dovuto portarmi a spalle, o comunque a stretto contatto con il loro corpo, riducendosi presto in una massa di liquido senza più pensieri. Il volto dei superstiti è evidentemente preoccupato, anche se fino a pochi minuti fa credevo che ormai le sorti della ribellione erano state volte a loro favore e presto la Non-Vita sarebbe stata solamente un brutto ricordo. Almeno per loro.

Decido di fingermi ancora poco lucido per concedermi tempo per pensare: questi saranno sicuramente gli ultimi minuti di una grande epopea, da me iniziata e, per scherzo del destino, da me conclusa. Sempre che lo voglia davvero, perché a privare i ribelli della mia vita basterebbe un sol gesto. L'altra donna rimarrebbe nelle loro mani, ma forse i Robot Supremi potrebbero presto eliminarla. Ma, anche se fosse ancora possibile, dubito che permetterei loro di farlo, perché finalmente ho compreso di aver sbagliato. Alla fine ho davvero vissuto per millenni, con il risultato di aver abbandonato per sempre il mio mondo di provenienza e i ricordi legati alla mia quotidianità : forse ero sposato, avevo dei figli, oppure, secondo un identikit più consono alla mia scelta di allora, ero disoccupato e disperato per le mie condizioni economiche, addirittura potrei essere stato un senzatetto.

Spesso ciò che non si conosce entra di diritto nelle nostre speranze. Sono mortale? Allora spero di avere l'immortalità , cosa che nessuno mai, almeno sulla Terra, ha conseguito. Spero di vedere eternamente il Sole all'alba e al tramonto, almeno fino a quando non sarà  destinato a trasformarsi in una gigante rossa, assorbendo i pianeti del Sistema Solare. Per allora, tuttavia, spero già  di essermi allontanato, di aver colonizzato altri pianeti, di aver portato la specie umana in ogni angolo sperduto nell'universo.  La speranza, però, è effimera. Non è immortale. Nasce e muore, come tutti gli essere umani. E forse è per questo motivo che è così importante. Senza speranza non c'è vita, si diceva almeno ai miei tempi. Ma, dopotutto, anche la vita è mortale. La morte è una sua componente necessaria. E ciò che è perfetto, in realtà , presente più difetti di chi accetta la propria imperfezione. Io speravo di vedere questo giorno, ma solo oggi comprendo come in realtà  la mia speranza era momentanea, illusoria, fallace. Era un bene che esistesse, ma non che si tramutasse in una simile realtà , perché quella speranza era presto diventato un sogno morboso.

La speranza è la cosa più bella che possiamo avere, ma non dobbiamo mai abusarne. Io ne abusai, non ricordo ancora perché, ma so che volevo diventare immortale. Ora ho davanti ai miei occhi quale sia il risultato di una speranza condivisa dalla maggior parte degli essere umani .Carpe diem, diceva un poeta che lessi tanti anni fa. Cogli il giorno o, più liberamente, cogli l'attimo. Eppure gli uomini hanno sempre pronunciato questa frase come a voler nascondere la loro speranza più tremenda, quella che nessuno osava dire di fronte agli altri ma che, nel suo cuore, bruciava più forte di ogni altra.

Eppure la vita non è solo gioia, è anche sofferenza. E la felicità  stessa esiste perché la si confronta con ciò che è male. L'immortalità  prolunga in modo indefinito questa instabile condizione, che è destinata a pendere favorevolmente per alcuni - in questo mondo che si è creato per i Robot Supremi -, sfavorevolmente per tutti gli altri. Forse tutto ciò dipende da ciò che ho potuto vedere qua con i miei occhi, forse esseri umani immortali agirebbero in modo diverso da questi robot. Ma la vita ha già  in sé il dono dell'immortalità , pur essendo spesso cieca nel riconoscerlo. Chi è vivo è destinato a sconfiggere la morte perché una sua parte esisterà , in futuro, grazie alla riproduzione.

E finalmente capisco quale sia la seconda missione di Bogg e del suo gruppo. Salvare me, l'unico uomo rimasto, affinché la Vita torni a diffondersi. Questa è stata la decisione presa da chi ha provato l'immortalità  ed io, in tutta la mia debolezza, la accetto, la riconosco e, soprattutto, la ammiro. E cercherò di far sì che sia portata a compimento.

 

 

 

Parte Quarta - Terra

 

Le urla spaventose che giungono alle mie orecchie e il sollievo sui volti del gruppo ribelle rappresentano per me un chiaro segnale. È iniziata la distruzione dell'armata dei Robot Supremi. Molti ribelli saranno ormai già  liquefatti, a causa della necessità  di trattare con la donna liberata per creare le armi vincenti. Ma che cosa faranno i superstiti a questa guerra? Si suicideranno?

Decido di alzarmi, mostrando di aver recuperato buona parte delle mie forze, e rivolgendo a Bogg questa domanda. A quando pare egli ha perfettamente intuito che, nel frattempo, molte altre domande avevano trovato risposta in me e decide di rispondermi a questa sola, senza esitare. Il funzionamento delle armi a base del virus Vita sono molto simili ad una bomba atomica: per anni e anni i loro effetti, distruttivi per la Non-Vita, resteranno attivi e pertanto nessuno potrà  presto sopravvivere.

Un suicidio, usando altre parole: ma non sono nella posizione per biasimarli. Mentre ricominciamo a muoverci, Bogg stende le ultime pennellate al suo dipinto. Due navicelle spaziali sono state progettate, negli ultimi mesi, dai ribelli con lo scopo di permettere alle due coppie umane di allontanarsi dalla Terra, pianeta ormai defunto, per dirigersi verso un pianeta distante alcuni parsec, già  individuato dai robot stessi. Ormai solo una delle due navicelle ha senso di esistere, ma permetterà  forse alla specie umana di ricrearsi in un ambiente simile a quello in cui si è sviluppata, con specie viventi differenti, ma sempre a stretto contatto con la Vita. I ribelli, naturalmente, hanno pensato a tutti i particolari: considerata la velocità  dell'astronave, il viaggio non sarà  particolarmente lungo, ma per sopravvivere io e l'altra persona potremo bere un'acqua chimicamente realizzata ed arricchita di tutte le sostante necessarie al buon funzionamento del metabolismo. L'inserimento del pilota automatico avrebbe infine seguito la rotta già  impostata nel software di bordo.

Lo scioglimento di uno dei membri del gruppo ci induce ad affrettare il nostro passo, prestando così meno attenzione ad eventuali rumori di sottofondo. Un grave errore, purtroppo: davanti a noi, a sbarrarci la strada, troviamo presto tre di quelli che, ad occhio, devono essere Robot Supremi. Ricoperti da un'armatura argentata a strisce d'oro, impugnano armi molto simili a dei banali fucili, ma che sicuramente possono risultare di gran lunga più letali. Bogg e gli ultimi suoi due compagni si spostano istintivamente davanti a me per agire da scudo. Sul volto, privo di elmo, di uno dei tre Robot Supremi appare un sorriso. «Credete di essere gli unici ad essere stanchi di questa situazione? Come se tutti i Supremi fossero veramente felici».

Appena pronunciate queste parole, i due robot nemici svelano il potenziale delle loro armi su di lui, mentre Bogg ne approfitta per svelare quello delle sue armi su di loro. Un altro alleato, a quanto pare. Forse è anche grazie a quelli come lui che la rivoluzione sta avendo effetto: potrebbero aver oscurato le macchinazioni dei ribelli, la costruzione delle due navicelle e del centro di ricerca sul virus Vita. E, fino all'ultimo, anche essi si sono mostrati disposti a sacrificare la propria, inutile Non-Vita.

Questo pare però essere stato l'ultimo ostacolo da superare, dal momento che pochi metri dopo ci troviamo di fronte alla navicella di cui mi era stato parlato. E, vicino ad essa, un essere umano, una donna. Il corpo, ricoperto di ferite forse provocate dagli studi su di esso, si presenta poco grazioso, ma il suo sorriso è illuminante, e credo che anche il mio lo sia. Non la conosco, eppure è come se avessimo trascorso una vita intera insieme. Forse potremo veramente trascorrere insieme quella vita: questa è la mia nuova speranza, che tale può veramente essere definita perché rientra nelle normali capacità  umane.

Più mi avvicino a lei, più avverto il risveglio di un organo che credevo ancora assopito. Il cuore riprendere a battere, non certo per amore di lei, che ho appena visto, ma per amore di qualcosa di più grande, la Vita. La sento scorrere con potenza non solo in me, ma anche nel petto della donna che si lascia andare alla stanchezza appoggiandosi su di me. Le accarezzo dolcemente i capelli, senza dirle niente. Ormai non servono fra noi parole. I nostri passati, che pian piano torneranno a galla, ormai contano poco, se non che possono essere utilizzati come modello di riferimento per un futuro tutto da scrivere. Anzi, è meglio non scriverlo tutto: lasceremo infatti che altri completino ciò che noi non riusciremo a fare.

Sempre silenziosamente, entriamo nella navicella. Prima che essa si chiuda definitivamente, Bogg mi porge la sua mano. So bene che cosa questo gesto significhi. Significa grazie, significa addio. Ma soprattutto significa morte, per lui. Gliela stringo il più forte possibile, mentre anche altre ghiandole vicino agli occhi riprendono la loro attività , rilasciando un solo, significativo elemento del loro operato. La lacrima scende rigandomi il volto, ma prontamente la donna lo toglie con la sua mano e mi mette il suo braccio al collo.

La navicella infine si chiude ed avvia il decollo; io non posso far altro che salutare, con un semplice cenno della mano, il prodotto di una speranza folle allontanarsi definitivamente, da me ma anche dall'universo stesso. Se le lacrime non avessero iniziato a scendere più copiosamente, giurerei di aver visto Bogg sciogliersi. Ma anche se l'ultima immagine di lui è deformata solo per effetto delle lacrime, poco importa. So quale sarà  il suo destino, quale era la sua speranza. E sono contendo che si sia realizzata.

 

 

 

Epilogo - Immortalità 

 

«Papà , lo sai che oggi, mente giocavo con Ruth sulla spiaggia, ho visto alcuni strani animali nell'acqua? Sembrava che avessero delle ventose... e, se non mi sbaglio, anche denti piuttosto affilati! Che cosa potrebbero essere?» mi chiede Bogg, mentre finisce la sua merenda.

Dopo avergli arruffato  i capelli, gli propongo di disegnare tutti gli animali che avrebbe visto ed ogni mese lo avrei aiutato a scegliere quello dall'aspetto più strano. Tutto contento, il piccolo accetta e corre di nuovo fuori di casa, eccitato dal suo nuovo intrattenimento. Mi ricorda come ero io in passato: uno dei più ricchi ereditieri, con enormi sostanze spese per vedere ogni singolo angolo della Terra, con un enorme desiderio di conoscere ciò che non può essere conosciuto. Chiudendo gli occhi ancora riesco a raffigurarmi le cascate del Niagara, la Grande Muraglia Cinese e l'Artide. Visitai questi posti mentre altri, ogni giorno, lavoravano per mantenere una famiglia che invece non volevo, perché sarebbe stata un ostacolo ai miei viaggi, ai miei desideri. Vidi praticamente tutto, sulla Terra, e per questo volli di più. Volevo rivedere tutte quelle meraviglie, per sempre, ed eventualmente anche l'universo. Alla fine ho veramente visto più di ciò che avevo sperato. Ma, a causa di ciò, miliardi e miliardi di altri esseri umani non hanno potuto farlo.

Non era necessario che vedessi il futuro. Purtroppo non seppi accontentarmi del presente, e questo non fu un  difetto solo mio, ma della mia intera specie. Porsi da una prospettiva diversa è sempre difficile, talvolta impossibile, e questa difficoltà  è causa di molti sbagli. Sbagliando si impara, certamente. Ma il nostro sbaglio poteva essere troppo grosso. Alla fine il treno ha ripreso a correre sui giusti binari. Presto o tardi io e Rose lo lasceremo, e saremo contenti di farlo. Per quel tempo spero di aver insegnato ai miei quattro figli come guidarlo nella maniera giusta. Con speranza, ma anche con paura. L'importante è ricordarsi sempre chi siamo. E ricordarsi che siamo essere limitati nelle nostre capacità , ma che queste ultime possono raggiungere l'immortalità  se si uniscono fra loro. Perché fra cinquant'anni il mio corpo non vedrà  più, ma parte della mia anima vedrà  attraverso gli occhi di Ruth, di Sally, di Colby e di Bogg. Raggiungerà  così quell'immortalità  che è lecito ed è giusto sperare. Per sempre. Per l'eternità .

 

 

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photo-806.pngE' il primo contest a cui partecipi?

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photo-806.pngChe risultato hai raggiunto in PM's got Talent?
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photo-806.pngL'idea per il contest di scrittura ti è venuta subito?
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photo-806.pngBenissimo... hai letto gli altri elaborati? Quali ti sono piaciuti?

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photo-806.pngPotresti dirci un elaborato che ti è piaciuto ma non è stato poi premiato?

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photo-806.pngQuale tema ti piacerebbe per il prossimo Contest?

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photo-806.pngTi piace/sei più capace a scrivere particolari generi piuttosto che altri?

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photo-806.pngHmm, quali tipi di romanzi preferisci invece leggere? 

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photo-806.pngSei registrato da un anno, però non ti ho visto mai online. Ho ragione?

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photo-806.pngOltre alla scrittura, cosa ti piace?

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Avevo anche fatto altre domande a Dany1889, ma poiché erano tante, ho preferito metterne solo qualcuna. Magari, in futuro, potrei fare un'edizione speciale dove metto tutte le domande che ho fatto agli intervistati ma che poi non ho messo nel Giornalino.

 

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by secsi @Combo 

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Speciale Remake

 

A cura di Artuel

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Rubino e Zaffirocosa ci hanno insegnato?

 

 

Ormai mancano solo due mesi all' uscita del "tanto atteso", con la quale il sottoscritto vi ha scartavetrato (come pochi) le PokéBall da quando si è autoconcepito sul forum.

Però adesso mi chiedo.. ma perché c'è più foga e voglia verso Hoenn? c'è un motivo particolare? Rubino e Zaffiro hanno forse lasciato qualcosa in più rispetto ad altri titoli Pokémon? non so.. magari degli insegnamenti di vita in particolare? 

 

Personalmente, Rubino e Zaffiro mi hanno insegnato che....

 

  • I Cattivi sono Buoni e i Buoni sono Cattivi, dipende solo dalla propria prospettiva.
  • Se vuoi andare a correre, non puoi farlo con le scarpe che indossi normalmente.. ti rovineresti solo, meglio indossare un bel paio di scarpe da corsa!
  • Il brutto e marcio, può diventare un bello e tonico.
  • Non ti conviene andare con la bici nell' erba alta... sono solo guai, tutti sanno che le bici esplodono nei prati con l' erba alta.
  • Ci sono posti dove piove sempre, e altri dove il sole c'è sempre... è un dato di fatto.
  • Anche se raggiungete un razzo spaziale in un Ninjaskecondo, potrete solo ammirarlo.. anche da pochi metri, tanto sulla luna non ci arriverete mai.
  • Il detto "è come cercare un ago in un pagliaio" è stato spudoratamente copiato, l' originale è  "è come cercare un Feebas sul percorso 119".
  • Se incontrate un ragazzino con qualcosa di bianco in testa.. escludete a prescindere che quello sia il suo cappellino o una scimmia albina (?), sono sicuramente i suoi capelli, tinti... ma sono sicuramente i suoi capelli!
  • Anche il più esperto "biologo" della vostra nazione, ha paura di una creatura innocua come un cagnolino randagio... anche se magari ha studiato e studia tutt' ora creature più abominevoli ogni giorno.
  • Non accettare mai caramelle dagli sconosciuti, vanno bene solo quelle trovate per terra.
  • Non accettare mai passaggi da nessuno, accetta solo passaggi da vecchi marinai con baffi e gabbianomuniti.
  • Il blu e il rosso sono i colori che vanno per la maggiore...
  • Voi sarete sempre gli unici a trovare cose preziose sulla spiaggia.
  • Le città  più belle e affascinanti, hanno sempre il mare dalla loro parte...
  • Puoi entrare in una sorgente termale piena di vecchiette, non c'è alcun pericolo (?)
  • Fare downhill da un vulcano che può eruttare da un momento all' altro... è la cosa più semplice e normale di sempre.
  • I negozi di musica non servono a nulla, basta svuotare il portaceneri di amici e famigliari per procurarsi uno strumento musicale.
  • Le lingue servono per davvero, anche le più inutili e difficili.
  • Se la porta non si apre, aspetta due minuti stando fermo, così si apre.
  • Un miraggio è un miraggio, perché è un miraggio, non c'è ne.
  • Potete comprare la bici che volete, tanto potrete cambiarla quando volete, anche 300 volte al giorno.
  • "Gara" non è sempre sinonimo di velocità .
  • Il gabbiano è il piccolo del pellicano.
  • I funghi centrano in qualche modo con i pugili...
  • Le banane crescono sotto il mento dei dinosauri, dinosauri di allevamento... sia chiaro.
  • Le maracas si suonano solo sotto la pioggia.

Eh... quante belle cose mi hanno insegnato questi due giochi...e ancora tutt' ora ne faccio tesoro!

Uh, non vedo l' ora che sia fine novembre, ghghgh.

 

 

 

Curiosità  dello Scienziato Bill

A cura di Bill

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Buongiorno ancora una volta. Dopo essere andato in vacanza a Grecalopoli sono tornato per deliziarvi con fantastiche curiosità  riguardo il mondo Pokémon! Pronti per eccezionali scoperte eccezionali riguardo al mondo di Hoenn?

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"Alfabeto" Pokémon

 

Con 719 Pokèmon più Hoopa e Volcanion, ci sarà  qualche lettera con cui non inizia nessun nome?

In realtà  no. Con la terza generazione, a tutte le lettere "corrisponde" un Pokémon. Infatti Xatu è stato il primo ad iniziare con la lettera X. Solo più di dodici anni dopo è arrivato Xerneas a fargli compagnia. 

Per i più curiosi, la lettera più usata per inizio nomi è la S, più di un terzo dei mostriciattoli in totale. A seguirla la M, con 59 inizi. 

Se guardiamo all'opposto, non c'è nessuna lettera con cui iniziano tre Pokémon, però la Y e la Q hanno rispettivamente quattro Pokémon con cui iniziano.

 

Il mistero di Shedinja

 

Shedinja è davvero strano come Pokémon. Si ottiene quando si fa evolvere Nincada in Ninjask, ma solo se si ha una Ball e uno spazio libero in squadra.

E la Ball deve essere una Poké Ball, chissà  perché.

Essenzialmente, il pokémon è un guscio vuoto, quello che rimane dall'evoluzione... Nincada è il bozzo mentre Ninjask è l'insetto... funziona la stessa cosa con catene evolutive come Wrumple, Cacoon/Cascoon e Beautifly/Cascoon oppure Weedle/Kakuna/Beedrill, solo che questa ha solo due stadi.

Ho scoperto che Shedninja, praticamente, diventa vivo rubando anime. come sostiene il Pokédex.

 
"Il corpo coriaceo di Shedinja non si muove neanche di un millimetro. In realtà  sembra quasi un guscio vuoto. Si dice che questo Pokémon rubi lo spirito di chiunque osi spiare dentro il suo guscio."
 
Non so voi, ma conoscete qualcuno che guarda costantemente il retro del suo guscio?... Io non lo farei, piuttosto leggerei anche cosa ci continua a dire il Pokédex.
 
"Shedinja è molto particolare. Pare comparire all'improvviso in una Poké Ball dopo l'evoluzione di Nincada. Questo strano Pokémon è completamente immobile. Non è nemmeno in grado di respirare."

 

E... non riesce a respirare. Com'è possibile? Per caso un Pokémon zombie? Non so, però mi colpisce la sua abilità  di poter essere solo danneggiato da mosse superefficaci. 

Inquietante.

 

Che immagini strane...

 
Cercando -infiltrandomi- nel Laboratorio del Prof. Oak ho scoperto davvero insolite immagini di Pokémon. Cosa ho scoperto? 
Una strana immagine di Torchic.
 
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Non ho idea di cosa voglia significare, ma non è l'unica cosa strana che ho trovato:
 
Spoiler
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Opera del Team Rocket oppure un vecchio disegno di un Blaziken? A me sembra più che altro un Latias... ah, forse una pre-evoluzione? Anche questo, rimarrà  un mistero.
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Ho finito le interessanti curiosità  sulla regione di Hoenn e sui suoi abitanti, però continuerò ad informarvi nel prossimo numero con notizie provenienti da tutte le regioni. Alla prossima!
 
Creepy and PokéPastas
A cura di Hyper e BananitoTime
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Cuore di mamma
Spesso ti sarà  capitato di sentire frasi come "Sei importante", "sei un tesoro", "sei la chiave della mia felicità " ed altre, giusto?
 
A chi non piacerebbe se queste frasi fossero realtà ?
Beh, io posso realizzare questo desiderio.

Iniziamo...

"Sei importante" significherebbe che sei prezioso per una persona a te cara o meno (e non che sei tante persone in un porto o colui che importa qualcosa dall'estero) e quindi la tua presenza o meno può causare una variazione dell'umore della persona che ti reputa importante.

Comico, vero?

Continuiamo...

"Sei un tesoro" ti trasformerebbe un vero e proprio tesoro di inestimabile valore e desiderato da tutti.

Questo significherebbe che tutte le persone ti cercheranno, ti vorranno, si uniranno e partiranno alla tua ricerca e ti vorranno tutto per loro. Non avrai privacy e a causa tua ci saranno tantissimi spargimenti di sangue.

Divertente, non trovi?

"Sei la chiave della mia felicità " ti renderebbe il vero e proprio artefice vivente dello stato d'animo di una persona e quindi implicherebbe che tu stia sempre al suo fianco, se vuoi vederla felice. Però, se casualmente ti dovessi trasferire o iniziassi a non frequentare più la suddetta persona, quest'ultima si deprimerebbe al punto tale di ricorrere ad azioni disperate, quali l'infliggere punizioni, fisiche e non, a se stesso, ritenendosi responsabile del tuo allontanamento, fino a giungere alla morte o al suicidio.

Sei titubante? Ti divertirai, vedrai.

Ed ora, la frase che preferisco più in assoluto: "Sei il cuore di mamma".

Rendendo questa frase vera, infatti, ti tramuteresti nel vero cuore di tua madre e dalle tue azioni dipenderà  la salute della tua genitrice. Inoltre, sarai costretto a passare tutte le notti insonni e a non fermarti mai per un periodo di tempo troppo lungo. Perchè?

Beh, come tutti sanno, quando un cuore si muove (o meglio "batte"), la persona è in salute. Se il cuore si dovesse malauguratamente fermare per un lasso di tempo abbastanza lungo, ciò porterebbe alla morte della persona.

Anche il tuo stato fisico inciderà  molto sulle condizioni fisiche della tua cara mammina, infatti se tu dovessi influenzarti anche il suo cuore sarebbe "malato", il che comporterà  delle grandi conseguenze negative sulla sua vita.

Quindi, sulla base di quanto ho detto, non potresti mai ammalarti o fermarti, poichè dalle tue azioni dipenderà  la vita e la morte di tua madre.

E cosa accadrebbe se un giorno prendessi una malattia che ti tiene costretto a letto per giorni ? E se ti venisse un colpo di sonno improvviso?

Beh, trai le tue conseguenze da solo...

Hai cambiato idea? Troppo tardi, oramai già  è tutto iniziato.

 

 

Cacturne

Eccone un'altra. Infilo velocemente i miei Occhialineri per prepararmi all'ennesima tempesta. La sabbia sferza il mio volto, cammino a stento, mi sento debole. Ormai sono due giorni che cammino senza sosta per il deserto di Kalos, e la fine di questo calvario mi sembra addirittura più lontana che mai. La Mappa Città  è rotta, i miei Pokémon sono sfiniti, ho poca acqua e fa un caldo tremendo. 
Il mio intento, che inizialmente era di attraversare il deserto, era diventato semplicemente uscirne vivo. Forse avrei dovuto dar retta a parenti e amici, che avevano tentato di tutto per dissuadermi dal tentare quest'impresa. Ma il mio orgoglio mi aveva distratto dalla realtà  : ero ben conscio dei rischi di quest'avventura, ma credevo che dopo aver scalato montagne, attraversato grotte ed esplorato caverne e foreste dell'intera Kalos, questo per me sarebbe stato un viaggio come ogni altro. Guardo l'orologio, è notte fonda. Non posso fermarmi, non ora. Se mi fermassi a riposare anche solo per cinque minuti, sarei una facile preda per qualunque Pokémon selvatico, e il deserto di notte ne è pieno come un uovo. Lo sanno bene i miei Pokémon, che hanno dovuto lottare spesso, e sono più stanchi di me. Le pozioni scarseggiano, anche loro stanno soffrendo. La sete e la fame mi restringono lo stomaco, e sto cominciando a diventare paranoico. Mi sento osservato. Comincio a pensare che ormai i miei Pokémon non possono difendermi più, mi sento vulnerabile. Continuo a sentirmi accerchiato, la paranoia è diventata paura. Continuo a camminare per quelle che mi sembrano ore, ma all'orizzonte continuo a vedere solo sabbia. Non ce la faccio più, mi DEVO fermare. Un buon sonno ristoratore è proprio quello che ci vuole. Mi sdraio vicino ad una piccola roccia, e tento di dormire. Inutile, non riesco, la paura è troppa e continuo a sentirmi osservato. Allora decido di rimettermi in viaggio... o almeno ci provo, ma senza risultati: sono praticamente paralizzato dalla stanchezza e dalla fame, non ho la forza di muovere un dito. Allora chiudo di nuovo gli occhi, nella speranza di cadere nelle braccia di Morfeo. 
Il caldo vento del deserto mi culla e mi sfiora le guance, come una lieve carezza... 
Una carezza ruvida e spinosa... 

" Se un viaggiatore passa attraverso il deserto nella notte tenebrosa, un gruppo scomposto di CACTURNE lo segue. Poi attende pazientemente che il malcapitato sia esausto e incapace di muoversi." (Pokémon Zaffiro)
 
 

Alika 

A cura di Cloud

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Sulla nave

 

Il mondo filtrato attraverso le palpebre ha i colori caldi e suadenti di un fuoco acceso, ma quando li apro l'unico colore che vedo è un azzurro senza fine.

Riprendo lentamente coscienza dopo un lungo pisolino al sole, e per un attimo mi guardo intorno spaesata.

Accanto alla sdraio dove sono seduta, un'anziana coppia sta sorseggiando delle bevande limpide con tanto di ombrellino, e poco più in la una piscina offre riparo a quelli che cercano rifugio dalla calura estiva. Oltre alla ringhiera della nave si vede solo l'oceano, che in lontananza diventa una sfumatura unica con il cielo.

-Alika...- Un sussurro all'orecchio mi fa voltare. Cecil, o come lo chiamano tutti Cy, è in ginocchio accanto alla stradio. Sembra essere appena uscito dall'acqua, mentre i capelli dorati gli gocciolano sul viso. - Perchè non vieni a fare un tuffo?- indica la piscina alle sue spalle senza voltarsi -L'acqua é fantastica. -

La maggior parte della gente lo scambia per il mio ragazzo, ma in realtà  siamo solo amici di lunga data. Certe volte mi chiedono anche se provo qualcosa per lui in senso romantico...

Capelli biondi accuratamente scompigliati. Occhi verdi come foreste sconosciute e un...uh..modesto fisico da nuotatore.

Rispondo che non c'è nulla.

-Nah, Penso che sarei d'intralcio fra te e il tuo gruppo di ragazzine adoranti - sorrido di rimando

-Allora...- Si alza, con un'aria vagamente delusa -...non lamentarti quando autograferò i miei poster a dimensione naturale e tu non sarai lì!-

Che tipo....

 

Il suono della sirena della nave eccheggia nell'aria. Mi rendo conto di essermi di nuovo assopita, ma adesso il sole è basso sull'orizzonte.

Ci sono molte meno persone in giro, e un lieve vento fresco mi suggerisce di andare in cabina a cambiarmi. Qualche indumento più pesante dopo, sono di nuovo sulle lucide assi del ponte. Le poche persone che prima si trattenevano qui sono scomparse, e tutto sembra più grande. Oltre il parapetto il sole incendia le onde col suo ultimo canto di luce. Non mi ritengo una persona romantica, ma chiunque rimarrebbe commosso di fronte ad un tramonto del genere.

-É proprio un bel modo di concludere la giornata eh?- Un ragazzo, di circa sedici anni come me, è appoggiato alla ringhiera con disinvoltura, lo sguardo perso in lontananza.

-Scusa, ci conosciamo?- Il suo volto è in ombra, ma potrei giurare che sta sorridendo.

Non ho mai visto qualcuno di simile. Capelli neri, solcati da ciuffi blu elettrico. Pensavo che se mai avessi visto un ragazzo con i capelli tinti sarebbe sembrato effeminato. Ma su di lui stanno bene.  

-Effettivamente no...- Adesso si è voltato. Il bagliore di due occhi glaciali mi lascia senza fiato. Color nocciola ai limiti dell'iride, azzurro ghiaccio all'interno.

Indugia un attimo con lo sguardo sul golf che indosso e per un attimo sembra preso alla sprovvista.

-...ma questa é proprio una strana coincidenza.-

-Eh?-

-Decisamente strana. Credo che questa non sarà  l'ultima volta che ci incontriamo -  sorride misteriosamente

-Aspetta, cosa...-

-Possiamo rimandare alla prossima volta queste tediose presentazioni.- Con un lieve, e devo

ammettere aggraziato, slancio si stacca dal bordo e se ne va. Lasciandomi confusa e perplessa.

 

La mattina arriva sgradita e in anticipo. Il pensiero di quel misterioso passeggero mi ha tenuta sveglia per troppo tempo. Chi é? Cosa intendeva dire? E poi quello sguardo...

Dicono che gli occhi siano lo specchio dell'anima, ma esiste un modo per decifrarli?

Abbraccio il candido guanciale di piume come se potesse comprendere il mio turbamento e rispondermi. Ricomponiti. Hai di meglio a cui pensare. Raccolgo le mie cose e mi preparo allo sbarco.

Per quanto brevi possano essere, c'é sempre una sorta di malinconia alla fine di un viaggio. Così con trepidazione e una punta di malinconia lascio la mia cabina.

 

Adesso fuori è affollato, dev'essere più tardi di quanto pensassi, e devo faticare per trovare uno spazio dove sedermi. Più avanti vedo Cy. Sembra divertirsi ad ignorare apertamente gli sguardi ammirati di una ragazza più piccola e la sua amica con due lunghi codini biondi.

Non riesco a trattenere un sorriso.

Infine gli altoparlanti si animano. Dopo qualche stridio di prova, si sente la voce distorta del Capitano. - *Crrr* gentili passeggeri, siamo ormai in arrivo al porto. Vi preghiamo di raccogliere i vostri effetti personali e dirigervi ordinatamente verso le uscite. Vi ricordiamo di non superare le linee gialle di sicurezza finchè le *crr...-

I più impazienti si fanno largo per arrivare per primi. Un attempato uomo in giacca e cravatta alterna - Mi scusi, mi faccia passare, ho degli impegni urgenti IO - ad imprecazioni rivolte alla persona in ascolto al telefono.

Per un attimo mi sembra d'intravedere uno scintillio azzurro tra la folla. È solo la mia immaginazione.

 

Un urto improvviso annuncia il nostro effettivo arrivo a terra.

Con calma mi avvio verso la passerella. Inspiro a fondo l'aria salmastra del mare. Ora sembra quasi avere un profumo diverso.

 

Finalmente ci siamo.

Prossima fermata:

Temperopoli.

 

 
Fumetto di Ghimli
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OMG!

Ci sono anche io *^*

 

Ma che figata ♥

 

Anyway yeeee è tornato il Giornalino *^*

Davvero un ottimo numero *^*

Mi sono scese anche due lacrimuccie per questo ♥

 

 

 

Speciale Remake

 

A cura di Artuel

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Rubino e Zaffirocosa ci hanno insegnato?

 

 

Ormai mancano solo due mesi all' uscita del "tanto atteso", con la quale il sottoscritto vi ha scartavetrato (come pochi) le PokéBall da quando si è autoconcepito sul forum.

Però adesso mi chiedo.. ma perché c'è più foga e voglia verso Hoenn? c'è un motivo particolare? Rubino e Zaffiro hanno forse lasciato qualcosa in più rispetto ad altri titoli Pokémon? non so.. magari degli insegnamenti di vita in particolare? 

 

Personalmente, Rubino e Zaffiro mi hanno insegnato che....

 

  • I Cattivi sono Buoni e i Buoni sono Cattivi, dipende solo dalla propria prospettiva.

  • Se vuoi andare a correre, non puoi farlo con le scarpe che indossi normalmente.. ti rovineresti solo, meglio indossare un bel paio di scarpe da corsa!

Il brutto e marcio, può diventare un bello e tonico.

Non ti conviene andare con la bici nell' erba alta... sono solo guai, tutti sanno che le bici esplodono nei prati con l' erba alta.

Ci sono posti dove piove sempre, e altri dove il sole c'è sempre... è un dato di fatto.

Anche se raggiungete un razzo spaziale in un Ninjaskecondo, potrete solo ammirarlo.. anche da pochi metri, tanto sulla luna non ci arriverete mai.

Il detto "è come cercare un ago in un pagliaio" è stato spudoratamente copiato, l' originale è  "è come cercare un Feebas sul percorso 119".

Se incontrate un ragazzino con qualcosa di bianco in testa.. escludete a prescindere che quello sia il suo cappellino o una scimmia albina (?), sono sicuramente i suoi capelli, tinti... ma sono sicuramente i suoi capelli!

Anche il più esperto "biologo" della vostra nazione, ha paura di una creatura innocua come un cagnolino randagio... anche se magari ha studiato e studia tutt' ora creature più abominevoli ogni giorno.

Non accettare mai caramelle dagli sconosciuti, vanno bene solo quelle trovate per terra.

Non accettare mai passaggi da nessuno, accetta solo passaggi da vecchi marinai con baffi e gabbianomuniti.

Il blu e il rosso sono i colori che vanno per la maggiore...

Voi sarete sempre gli unici a trovare cose preziose sulla spiaggia.

Le città  più belle e affascinanti, hanno sempre il mare dalla loro parte...

Puoi entrare in una sorgente termale piena di vecchiette, non c'è alcun pericolo (?)

Fare downhill da un vulcano che può eruttare da un momento all' altro... è la cosa più semplice e normale di sempre.

I negozi di musica non servono a nulla, basta svuotare il portaceneri di amici e famigliari per procurarsi uno strumento musicale.

Le lingue servono per davvero, anche le più inutili e difficili.

Se la porta non si apre, aspetta due minuti stando fermo, così si apre.

Un miraggio è un miraggio, perché è un miraggio, non c'è ne.

Potete comprare la bici che volete, tanto potrete cambiarla quando volete, anche 300 volte al giorno.

"Gara" non è sempre sinonimo di velocità .

Il gabbiano è il piccolo del pellicano.

I funghi centrano in qualche modo con i pugili...

Le banane crescono sotto il mento dei dinosauri, dinosauri di allevamento... sia chiaro.

Le maracas si suonano solo sotto la pioggia.

Eh... quante belle cose mi hanno insegnato questi due giochi...e ancora tutt' ora ne faccio tesoro!

Uh, non vedo l' ora che sia fine novembre, ghghgh.

 

E poi il resto è troppo divertente *^*

 

Aspetto il prossimo numero *^*

 

 

Fumetto di Ghimli

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Ho riso come un demente...

E ancora rido ><

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Wow, ultimamente troppe persone mi stanno facendo commuovere °°
Well, sono felice che sia riuscita a far emergere l'interiorità  dei personaggi, fino all'ultimo ho avuto grandi dubbi :'D

 

 

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Oddei, l'espressione di Blaziken è un qualcosa di stupendo :'D

 

 

Il detto "è come cercare un ago in un pagliaio" è stato spudoratamente copiato, l' originale è  "è come cercare un Feebas sul percorso 119".

Alla fine io ho rinunciato :asduj1:

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Oddio, quelli di Blue CREPO.


 


Riguardo i strani pokemon di Torchic e Blaziken+Latias sono i concept sulla versione beta di RZ °w°, poi modificati. Quello secondo è carinissimo, ma il primo preferisco quello ufficiale che è decisamente più cool u_u'.


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