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Khovid

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Esistono malattie, se vogliamo definirle così, che non possono essere curate da farmaci, a volte al massimo "alleviate" (che termini orridi), ma che in uguale misura di un "normale individuo" consentono un uguale tenore di vita, se non migliore!

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Esistono malattie, se vogliamo definirle così, che non possono essere curate da farmaci, a volte al massimo "alleviate" (che termini orridi), ma che in uguale misura di un "normale individuo" consentono un uguale tenore di vita, se non migliore!

:quote: Hai ragione!

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No.

Se so che mio figlio nascerà  con un problema tanto grave da non permettergli una vita felice lo farei.

Però se il problema si può oltrepassare con farmaci.....Lo farei nascere!

l'avere problemi di natura psico-fisica non preclude in alcun modo la possibilità  che il bambino viva una vita felice. sono le condizioni economiche della famiglia e la volontà  della comunità  che sta intorno a dettare se il bimbo abrà  o no problemi. conosco persone che hanno avuto un'infanzia pessima pur non avendo problemi di salute come ragazzi con handicap che hanno avuto un'esistenza più che normale.

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No.

Se so che mio figlio nascerà  con un problema tanto grave da non permettergli una vita felice lo farei.

Però se il problema si può oltrepassare con farmaci.....Lo farei nascere!

Ricadiamo nella stessa situazione, anche se soffrirebbe tantissimo, magari lui potrebbe decidere di vivere lo stesso? non glielo si puo chiedere purtroppo :/

 

 

Comunque:

1- Aborto PRO
Fatemi spiegare: Penso che una legge contro l'aborto non sia per tutelare il bambino quanto la persona in se. Sono pro all'aborto perche ognuno ha il diritto di decidere per se, ma si porterà  dietro un fardello morale enorme. Per tutto il resto della sua vita saprà  di aver contribuito alla morte di un essere umano. Poi ovviamente c'è chi è piu sensibile e chi meno, ma penso che nessuno possa rimanerne indifferente.
2- Legalizzazione droghe leggere Pro
L'ho gia spiegato nel topic apposito e sono assolutamente pro

3- Energia nucleare CONTRO

Ammetto che la scoperta in se è rivoluzionaria, ma va perfezionata, ora come ora non possiamo ricavare energia nucleare perche ci faremmo piu male che altro...Vedi giappone ecc..
Bisogna trattarla come una cosa puramente teorica e svilupparla in modo da renderla piu sicura o usarla in un altro modo, ma l'uomo è impaziente si sa

4- Legalizzazione prostituzione Pro

Stessa cosa delle droghe, c'è e non si riesce a sradicare quindi tanto vale legalizzarla, almeno si aggiunge l'iva XD

5- Pena di morte CONTRO

La pena di morte avrebbe come unica motivazione di esistere la vendetta. Ma la vendetta è SBAGLIATA, siamo una società  e non possiamo ancora basarci su leggi come occhio per occhio dente per dente. La punizione dei condannati(come diceva il buon Cesare Beccaria nel suo testo "dei delitti e delle pene") va decisa in base al pericolo che rappresentano per la società . In questo caso il carcere non è altro che una struttura di "rieducazione" che consente ai criminali di essere rieducati per rientrare in società  e non essere pericolosi per quest'ultima. In ultimo si giunge all'ergastolo nel caso in cui non sarebbe possibile rendere innocuo per gli altri individui il condannato (killer ecc..)
Finisco dicendo che i dati rivelano che gran parte degli stati con la pena di morte non riesce a diminuire la criminalità  quanto quelli senza pena di morte.
6- Sesso prematrimoniale Pro
Ovviamente tutti hanno il diritto di fare ciò che vogliono, è una questione morale, non legale.

7- Eutanasia Pro

Essere un vegetale per anni non ha senso, io stesso se capitasse vorrei poter porre fine alle mie sofferenze..

8- Matrimoni gay CONTRO

é contro natura, una cosa malata. Se vogliono convivere facciano pure ma io non accetterei mai un matrimonio gay...

9- Esperimenti su animali CONTRO

Dipende, non vanno sfruttati, ma se proprio non c'è alternativa..

10- Immigrazione Contro?

Non la vedo come una cosa negativa ma per come la stiamo gestendo ora bloccherei le frontiere
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Non è proprio nulla, al massimo chi non rispetta le opinioni altrui lo può sembrare. Evita certe uscite, please.

:( Ingiustizia, Light voi moddi potete leggere cosa ha scritto, noi poveri mortali no 

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Sperimentazione animalebanda-sostitutivi.jpg

INFORMAZIONI SU METODI ALTERNATIVI ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE

di Stefano Cagno
Dirigente Medico Ospedaliero
Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate (MB)

Molto spesso mi viene chiesto come posso sperimentare una nuova sostanza prima di somministrarla agli esseri umani, se non voglio ricorrere alla sperimentazione animale e quindi quali alternative esistono.

Prima di parlare dei metodi sostitutivi/alternativi, bisognerebbe fare qualche premessa. 
È scientifico solo ciò che è dimostrato tale. Un metodo scientifico è tale se è riproducibile ossia se eseguito in qualsiasi luogo, in qualsiasi tempo e da qualsiasi sperimentatore, da un risultato sempre identico. Si chiede ai metodi sostitutivi la sperimentazione animale di essere validati, ossia di dimostrare che i risultati che si ottengono sono predittivi di quanto poi accadrà  nella nostra specie. Peccato che nessun modello animale sia mai stato validato ed anzi, quasi sempre, i risultati ottenuti con i metodi sostitutivi vengono paragonati a quelli ottenuti con la sperimentazione animale. Si cerca quindi di validare alcuni metodi (sostitutivi) usando come paragone altri metodi mai validati (modelli animali). Alcuni ricercatori affermano che la storia ha validato i modelli animali: ma quale storia, quella del 2012 o dell’ottocento?  Prima di parlare di validazione dei metodi sostitutivi bisognerebbe validare i modelli animali, se ciò non è possibile significa che noi prendiamo in giro l’opinione pubblica convincendola, solo con le chiacchiere, che quanto facciamo prima di sperimentare sulla nostra specie è valido, ma in realtà  le vere cavie diventano gli essere umani.

Inoltre è inutile criticare i metodi sostitutivi, se quasi la totalità  dei finanziamenti finisce nella sperimentazione animale. Se poi facciamo il possibile per non applicare i metodi sostitutivi, nessun finanziatore privato investirà  soldi in questo campo se saprà  che poi non potrà  brevettare e vendere il metodo.
Infine una osservazione. Se chi sperimenta sugli animali fosse sicuro dei propri metodi dovrebbe essere il primo a chiedere la validazione, perché, se ci riuscisse, metterebbe a tacere definitivamente gli antivivisezionisti scientifici. 
Detto questo vediamo qualche dato sulla affidabilità  e la sicurezza per la nostra specie che ci viene dalla sperimentazione animale.

Il 92% delle sostanze che superano la sperimentazione sugli animali non superano la sperimentazione umana (fonte FDA, ossia l’organismo statunitense di controllo sulla commercializzazione dei farmaci -Lester Crawford, FDA Commissioner, in The Scientist 6.8.04 "More compounds failing Phase I" / US Food and Drug Administration (2004) Innovation or Stagnation, Challenge and Opportunity on the Critical Path to New Medical Products). 
Il 51% dei farmaci commercializzati negli USA presenta gravi reazioni avverse che non si erano verificate nei test sugli animali (fonte Associazione dei Medici Statunitensi - Moore T.J., Psaty BM. e Furberg CD. Time to act on drug safety. JAMA, 279: 1571-1573, 1998 ).
100.000 cittadini statunitensi muoiono ogni anno per avere assunto farmaci che si suppone fossero innocui negli animali (idem - Lazarou J, Pomeranz BH, Corey PN. Incidence of adverse drug reactions in hospidalized patients. A meta-analysis of prospective studies. JAMA, 279: 1200-1205, 1998).

Quindi la sperimentazione animale fallisce nel 92% dei casi nel passaggio alla sperimentazione umane e nel 51% dell’8% rimanente dopo la commercializzazione, ossia su 100 sostanze sicure negli animali, 92 sono tossiche e/o inefficaci nella sperimentazione umane e altre 4 sono tossiche dopo la commercializzazione. Quindi su 100 sostanze sicure negli animali, almeno 96 si dimostrano tossiche e/o inefficaci nella nostra specie. Questi dati mi fanno affermare che la sperimentazione animale è una truffa perpetrata ai danni del consumatore. 
Alla luce di questi dati abolirei la sperimentazione animale anche in mancanza di alternative. 
In realtà  le alternative esistono. Quanti sperimentano sugli animali affermano che le colture cellulari non possono sostituire gli animali perché su di esse non si può studiare la metabolizzazione e l’eliminazione delle sostanze/farmaci. Tuttavia preferisco ottenere risultati parziali, ma affidabili, perché riferiti a quanto succede in un solo organo ma umano (es. cellule di epatociti umani), piuttosto che avere risultato complessivi ma inaffidabili perché riferiti ad altre specie che metabolizzano ed eliminano le sostanze in maniera differente rispetto alla nostra. Curioso poi constatare che secondo chi sperimenta sugli animali le colture cellulari umane  non servirebbero, ma il 20% degli animali uccisi in Italia serve proprio per allestire colture cellulari che in questo caso uniscono il limite di fornire risultati parziali a quello che appartengono anche a specie differenti dalla nostra, ossia sono parziali ed anche inaffidabili.

Soprattutto però bisognerebbe sfruttare le nuove tecnologie come la farmacogenomica, la proteomica e i simulatori metabolici 
http://it.wikipedia.org/wiki/Farmacogenomica , 
http://it.wikipedia.org/wiki/Proteomica ,
http://www.icare-worldwide.org/metabolism/ ).

Esiste l’errata idea che un solo metodo alternativo debba sostituire un modello animale e su questo errato presupposto si basa tutta la propaganda di chi è favorevole ai test sugli animali. È infatti innegabile che l’unico modello che può sostituire un organismo nel suo complesso sembrerebbe essere un’altro organismo nel suo complesso. Ma se ci muoviamo su questa strada utilizzando gli animali, non usiamo un modello semplificato, ma uno complicato dal fatto che aggiungiamo centinaia e migliaia di variabili che differiscono da specie a specie. Con i roditori condividiamo il 95% del DNA, ma quel 5% di differenza significa almeno 1500 geni differenti che codificano per 1500 proteine differenti che saranno responsabili di 1500 caratteri fenotipici differenti. Un metodo di ricerca come quello del simulatore metabolico servirebbe, invece, ad unire risultati parziali ottenuti con materiale umano che non risentono delle influenze delle centinaia e migliaia di variabili presenti in tutte le altre specie. La somma dei risultati parziali, la loro analisi e la valutazione delle loro correlazioni possono fornire una previsione di gran lunga più affidabile dei modelli animali. È una questione di volontà , non di possibilità .

Dr. Stefano Cagno
Dirigente Medico Ospedaliero
Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate (MB)

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INFORMAZIONI SU METODI ALTERNATIVI ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE

di Stefano Cagno

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Molto spesso mi viene chiesto come posso sperimentare una nuova sostanza prima di somministrarla agli esseri umani, se non voglio ricorrere alla sperimentazione animale e quindi quali alternative esistono.

Prima di parlare dei metodi sostitutivi/alternativi, bisognerebbe fare qualche premessa. 

È scientifico solo ciò che è dimostrato tale. Un metodo scientifico è tale se è riproducibile ossia se eseguito in qualsiasi luogo, in qualsiasi tempo e da qualsiasi sperimentatore, da un risultato sempre identico. Si chiede ai metodi sostitutivi la sperimentazione animale di essere validati, ossia di dimostrare che i risultati che si ottengono sono predittivi di quanto poi accadrà  nella nostra specie. Peccato che nessun modello animale sia mai stato validato ed anzi, quasi sempre, i risultati ottenuti con i metodi sostitutivi vengono paragonati a quelli ottenuti con la sperimentazione animale. Si cerca quindi di validare alcuni metodi (sostitutivi) usando come paragone altri metodi mai validati (modelli animali). Alcuni ricercatori affermano che la storia ha validato i modelli animali: ma quale storia, quella del 2012 o dell’ottocento?  Prima di parlare di validazione dei metodi sostitutivi bisognerebbe validare i modelli animali, se ciò non è possibile significa che noi prendiamo in giro l’opinione pubblica convincendola, solo con le chiacchiere, che quanto facciamo prima di sperimentare sulla nostra specie è valido, ma in realtà  le vere cavie diventano gli essere umani.

Inoltre è inutile criticare i metodi sostitutivi, se quasi la totalità  dei finanziamenti finisce nella sperimentazione animale. Se poi facciamo il possibile per non applicare i metodi sostitutivi, nessun finanziatore privato investirà  soldi in questo campo se saprà  che poi non potrà  brevettare e vendere il metodo.

Infine una osservazione. Se chi sperimenta sugli animali fosse sicuro dei propri metodi dovrebbe essere il primo a chiedere la validazione, perché, se ci riuscisse, metterebbe a tacere definitivamente gli antivivisezionisti scientifici. 

Detto questo vediamo qualche dato sulla affidabilità  e la sicurezza per la nostra specie che ci viene dalla sperimentazione animale.

Il 92% delle sostanze che superano la sperimentazione sugli animali non superano la sperimentazione umana (fonte FDA, ossia l’organismo statunitense di controllo sulla commercializzazione dei farmaci -Lester Crawford, FDA Commissioner, in The Scientist 6.8.04 "More compounds failing Phase I" / US Food and Drug Administration (2004) Innovation or Stagnation, Challenge and Opportunity on the Critical Path to New Medical Products). 

Il 51% dei farmaci commercializzati negli USA presenta gravi reazioni avverse che non si erano verificate nei test sugli animali (fonte Associazione dei Medici Statunitensi - Moore T.J., Psaty BM. e Furberg CD. Time to act on drug safety. JAMA, 279: 1571-1573, 1998 ).

100.000 cittadini statunitensi muoiono ogni anno per avere assunto farmaci che si suppone fossero innocui negli animali (idem - Lazarou J, Pomeranz BH, Corey PN. Incidence of adverse drug reactions in hospidalized patients. A meta-analysis of prospective studies. JAMA, 279: 1200-1205, 1998).

Quindi la sperimentazione animale fallisce nel 92% dei casi nel passaggio alla sperimentazione umane e nel 51% dell’8% rimanente dopo la commercializzazione, ossia su 100 sostanze sicure negli animali, 92 sono tossiche e/o inefficaci nella sperimentazione umane e altre 4 sono tossiche dopo la commercializzazione. Quindi su 100 sostanze sicure negli animali, almeno 96 si dimostrano tossiche e/o inefficaci nella nostra specie. Questi dati mi fanno affermare che la sperimentazione animale è una truffa perpetrata ai danni del consumatore. 

Alla luce di questi dati abolirei la sperimentazione animale anche in mancanza di alternative. 

In realtà  le alternative esistono. Quanti sperimentano sugli animali affermano che le colture cellulari non possono sostituire gli animali perché su di esse non si può studiare la metabolizzazione e l’eliminazione delle sostanze/farmaci. Tuttavia preferisco ottenere risultati parziali, ma affidabili, perché riferiti a quanto succede in un solo organo ma umano (es. cellule di epatociti umani), piuttosto che avere risultato complessivi ma inaffidabili perché riferiti ad altre specie che metabolizzano ed eliminano le sostanze in maniera differente rispetto alla nostra. Curioso poi constatare che secondo chi sperimenta sugli animali le colture cellulari umane  non servirebbero, ma il 20% degli animali uccisi in Italia serve proprio per allestire colture cellulari che in questo caso uniscono il limite di fornire risultati parziali a quello che appartengono anche a specie differenti dalla nostra, ossia sono parziali ed anche inaffidabili.

Soprattutto però bisognerebbe sfruttare le nuove tecnologie come la farmacogenomica, la proteomica e i simulatori metabolici 

http://it.wikipedia.org/wiki/Farmacogenomica , 

http://it.wikipedia.org/wiki/Proteomica ,

http://www.icare-worldwide.org/metabolism/ ).

Esiste l’errata idea che un solo metodo alternativo debba sostituire un modello animale e su questo errato presupposto si basa tutta la propaganda di chi è favorevole ai test sugli animali. È infatti innegabile che l’unico modello che può sostituire un organismo nel suo complesso sembrerebbe essere un’altro organismo nel suo complesso. Ma se ci muoviamo su questa strada utilizzando gli animali, non usiamo un modello semplificato, ma uno complicato dal fatto che aggiungiamo centinaia e migliaia di variabili che differiscono da specie a specie. Con i roditori condividiamo il 95% del DNA, ma quel 5% di differenza significa almeno 1500 geni differenti che codificano per 1500 proteine differenti che saranno responsabili di 1500 caratteri fenotipici differenti. Un metodo di ricerca come quello del simulatore metabolico servirebbe, invece, ad unire risultati parziali ottenuti con materiale umano che non risentono delle influenze delle centinaia e migliaia di variabili presenti in tutte le altre specie. La somma dei risultati parziali, la loro analisi e la valutazione delle loro correlazioni possono fornire una previsione di gran lunga più affidabile dei modelli animali. È una questione di volontà , non di possibilità .

Dr. Stefano Cagno

Dirigente Medico Ospedaliero

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E dovrei prendere seriamente le parole di uno che cita WIKIPEDIA come Cagno?

Prossima volta che ti ammali, tieniti il raffreddore. 

Se finisci per crepare vai da Cagno.

Ho detto che non avrei commentato oltre, ma seriamente, basta. Via le notifiche, esco dal topic definitivamente.

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E dovrei prendere seriamente le parole di uno che cita WIKIPEDIA come Cagno?

Prossima volta che ti ammali, tieniti il raffreddore. 

Se finisci per crepare vai da Cagno.

Ognuno la pensa come vuole, io ho evidenziato cosa dice un medico e fonti mediche Americane. Di certo non mi arrogo il diritto di decidere le cure per gli altri

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di Stefano Cagno

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Molto spesso mi viene chiesto come posso sperimentare una nuova sostanza prima di somministrarla agli esseri umani, se non voglio ricorrere alla sperimentazione animale e quindi quali alternative esistono.

Prima di parlare dei metodi sostitutivi/alternativi, bisognerebbe fare qualche premessa. 

È scientifico solo ciò che è dimostrato tale. Un metodo scientifico è tale se è riproducibile ossia se eseguito in qualsiasi luogo, in qualsiasi tempo e da qualsiasi sperimentatore, da un risultato sempre identico. Si chiede ai metodi sostitutivi la sperimentazione animale di essere validati, ossia di dimostrare che i risultati che si ottengono sono predittivi di quanto poi accadrà  nella nostra specie. Peccato che nessun modello animale sia mai stato validato ed anzi, quasi sempre, i risultati ottenuti con i metodi sostitutivi vengono paragonati a quelli ottenuti con la sperimentazione animale. Si cerca quindi di validare alcuni metodi (sostitutivi) usando come paragone altri metodi mai validati (modelli animali). Alcuni ricercatori affermano che la storia ha validato i modelli animali: ma quale storia, quella del 2012 o dell’ottocento?  Prima di parlare di validazione dei metodi sostitutivi bisognerebbe validare i modelli animali, se ciò non è possibile significa che noi prendiamo in giro l’opinione pubblica convincendola, solo con le chiacchiere, che quanto facciamo prima di sperimentare sulla nostra specie è valido, ma in realtà  le vere cavie diventano gli essere umani.

Inoltre è inutile criticare i metodi sostitutivi, se quasi la totalità  dei finanziamenti finisce nella sperimentazione animale. Se poi facciamo il possibile per non applicare i metodi sostitutivi, nessun finanziatore privato investirà  soldi in questo campo se saprà  che poi non potrà  brevettare e vendere il metodo.

Infine una osservazione. Se chi sperimenta sugli animali fosse sicuro dei propri metodi dovrebbe essere il primo a chiedere la validazione, perché, se ci riuscisse, metterebbe a tacere definitivamente gli antivivisezionisti scientifici. 

Detto questo vediamo qualche dato sulla affidabilità  e la sicurezza per la nostra specie che ci viene dalla sperimentazione animale.

Il 92% delle sostanze che superano la sperimentazione sugli animali non superano la sperimentazione umana (fonte FDA, ossia l’organismo statunitense di controllo sulla commercializzazione dei farmaci -Lester Crawford, FDA Commissioner, in The Scientist 6.8.04 "More compounds failing Phase I" / US Food and Drug Administration (2004) Innovation or Stagnation, Challenge and Opportunity on the Critical Path to New Medical Products). 

Il 51% dei farmaci commercializzati negli USA presenta gravi reazioni avverse che non si erano verificate nei test sugli animali (fonte Associazione dei Medici Statunitensi - Moore T.J., Psaty BM. e Furberg CD. Time to act on drug safety. JAMA, 279: 1571-1573, 1998 ).

100.000 cittadini statunitensi muoiono ogni anno per avere assunto farmaci che si suppone fossero innocui negli animali (idem - Lazarou J, Pomeranz BH, Corey PN. Incidence of adverse drug reactions in hospidalized patients. A meta-analysis of prospective studies. JAMA, 279: 1200-1205, 1998).

Quindi la sperimentazione animale fallisce nel 92% dei casi nel passaggio alla sperimentazione umane e nel 51% dell’8% rimanente dopo la commercializzazione, ossia su 100 sostanze sicure negli animali, 92 sono tossiche e/o inefficaci nella sperimentazione umane e altre 4 sono tossiche dopo la commercializzazione. Quindi su 100 sostanze sicure negli animali, almeno 96 si dimostrano tossiche e/o inefficaci nella nostra specie. Questi dati mi fanno affermare che la sperimentazione animale è una truffa perpetrata ai danni del consumatore. 

Alla luce di questi dati abolirei la sperimentazione animale anche in mancanza di alternative. 

In realtà  le alternative esistono. Quanti sperimentano sugli animali affermano che le colture cellulari non possono sostituire gli animali perché su di esse non si può studiare la metabolizzazione e l’eliminazione delle sostanze/farmaci. Tuttavia preferisco ottenere risultati parziali, ma affidabili, perché riferiti a quanto succede in un solo organo ma umano (es. cellule di epatociti umani), piuttosto che avere risultato complessivi ma inaffidabili perché riferiti ad altre specie che metabolizzano ed eliminano le sostanze in maniera differente rispetto alla nostra. Curioso poi constatare che secondo chi sperimenta sugli animali le colture cellulari umane  non servirebbero, ma il 20% degli animali uccisi in Italia serve proprio per allestire colture cellulari che in questo caso uniscono il limite di fornire risultati parziali a quello che appartengono anche a specie differenti dalla nostra, ossia sono parziali ed anche inaffidabili.

Soprattutto però bisognerebbe sfruttare le nuove tecnologie come la farmacogenomica, la proteomica e i simulatori metabolici 

http://it.wikipedia.org/wiki/Farmacogenomica , 

http://it.wikipedia.org/wiki/Proteomica ,

http://www.icare-worldwide.org/metabolism/ ).

Esiste l’errata idea che un solo metodo alternativo debba sostituire un modello animale e su questo errato presupposto si basa tutta la propaganda di chi è favorevole ai test sugli animali. È infatti innegabile che l’unico modello che può sostituire un organismo nel suo complesso sembrerebbe essere un’altro organismo nel suo complesso. Ma se ci muoviamo su questa strada utilizzando gli animali, non usiamo un modello semplificato, ma uno complicato dal fatto che aggiungiamo centinaia e migliaia di variabili che differiscono da specie a specie. Con i roditori condividiamo il 95% del DNA, ma quel 5% di differenza significa almeno 1500 geni differenti che codificano per 1500 proteine differenti che saranno responsabili di 1500 caratteri fenotipici differenti. Un metodo di ricerca come quello del simulatore metabolico servirebbe, invece, ad unire risultati parziali ottenuti con materiale umano che non risentono delle influenze delle centinaia e migliaia di variabili presenti in tutte le altre specie. La somma dei risultati parziali, la loro analisi e la valutazione delle loro correlazioni possono fornire una previsione di gran lunga più affidabile dei modelli animali. È una questione di volontà , non di possibilità .

Dr. Stefano Cagno

Dirigente Medico Ospedaliero

Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate (MB)

sai perchè questo articolo fa schifo? il titolo è metodi sostitutivi ma lui NON PARLA DI METODI SOSTITUTIVI. si limita a cercare di smontare la sperimentazione animale (non riuscendoci tra l'altro) e poi accenna tre righe di metodi sostitutivi (affermandone anche l'inefficenza tra l'altro) e vi rimanda a wikipedia come per dire fate voi io la mia ramanzina l'ho fatta. da un medico mi aspetto un saggio in cui spiega i metodi sostitutivi e il perchè funzionino non una predica.

tra parentesi, ho controllato e questo Stefano Cagno non è nemmeno iscritto all'albo dei medici. affidabilità  it's over 9000

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sai perchè questo articolo fa schifo? il titolo è metodi sostitutivi ma lui NON PARLA DI METODI SOSTITUTIVI. si limita a cercare di smontare la sperimentazione animale (non riuscendoci tra l'altro) e poi accenna tre righe di metodi sostitutivi (affermandone anche l'inefficenza tra l'altro) e vi rimanda a wikipedia come per dire fate voi io la mia ramanzina l'ho fatta. da un medico mi aspetto un saggio in cui spiega i metodi sostitutivi e il perchè funzionino non una predica.

tra parentesi, ho controllato e questo Stefano Cagno non è nemmeno iscritto all'albo dei medici. affidabilità  it's over 9000

Io ho solo preso in prestito un pensiero sulla sperimentazione animale. Per quanto riguarda il Dr Cagni, non sono andato a controllare se è medico o meno (mea culpa). 

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No no, non mi riferisco alla semplice risposta, ognuno è libero di pensarla come vuole, anche se non condivido!

Piuttosto parlavo del fatto che un bambino, a prescindere di come sia venuto al mondo, possa essere considerato tutt'oggi nel 2014 come "diverso" o addirittura "non perfetto" e "sbagliato"! E tutto ciò è stato espresso ieri sera e stamattina da alcuni utenti! :)

 

Ah, allora  :quote:

 

[...] Quindi la sperimentazione animale fallisce nel 92% dei casi nel passaggio alla sperimentazione umane e nel 51% dell’8% rimanente dopo la commercializzazione, ossia su 100 sostanze sicure negli animali, 92 sono tossiche e/o inefficaci nella sperimentazione umane e altre 4 sono tossiche dopo la commercializzazione. [...]

 

 

ma quindi... tutte le medicine che ho preso fino ad ora in realtà  mi dovevano uccidere! Perchè non è successo? Non credevo di essere immortale...  :rotfl:

poi le citazioni da wikipedia sono il massimo  :asduj1:

Comunque, parlando seriamente, io personalmente non darei credito ad un animalista """medico""" che dice che il 98% delle medicine create con la sperimentazione animale siano tossiche, non ho ancora visto morire nessuno per aver preso dell'aspirina 

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