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[Moonlight.] Life is Music Vietato commentare


Saiko

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Premessa~


Tutti i riferimenti a fatti,persone,scuole ecc. sono puramente casuali!!


Le canzoni che scelgo sono le prime che mi vengono in mente di solito ewe.


Buona lettura


Moonlight.


 


Life is music


Capitolo primo: I sudetti sfigati


 


Mi alzo dal letto so di non essere piu a Parigi in Francia, so che oggi sara' il mio primo giorno nella mia nuova scuola, la St.Elizabeth di Los Angeles, fisso un attimo il soffito della mia nuova stanza piena di scatoloni.


Mio padre e' un americano e mia madre e' francese, io come il mio caro fratello maggiore James,parlo molto bene entrambe le lingue e amo il canto e il ballo.


Squilla il telefono,  rispondo -Pronto?- aspetto a ricevere una risposta -Emma White?- sento una voce molto melodiosa al telefono, rispondo chiedendo chi mi cerca.


-Buongiorno, sono la direttrice della tua nuova scuola, volevo chiederti se puoi venire una mezz'oretta prima delle lezioni,perche' vorrei un attimo farti conoscere meglio il liceo- inizio subito a vestirmi, e tenendo il mio telefono con la spalla rispondo alla dirttrice.


-Emma dove corri a quest'ora? Hai gia il ragazzo?- chiede con un sorriso da furbetto James.


-Sta zitto vado di fretta,mi vuole la direttrice della nuova scuola!-corro velocemente sul marciapiede,con lo zaino pieno di libri.


***


-Allora White, ti do il benvenuto nel nostro liceo, il St.Elizabeth, essendo la direttrice della tua nuova scuola ho il dovere di presentarmi, trovarti qualcuno che ti aiuti questa prima settimana e parlarti del nostro regolamento.


Quindi iniziamo, io sono Charlotte Young, ti ho gia detto che sono la direttrice della nostra scuola- la donna sorride -tu farai parte della classe 3a C .


Ora ti faro' cenno delle regole piu importanti della scuola, evita di picchiarti con i tuoi compagni... e per ultimo ma non meno importante, vogliamo che i nostri alunni ci dimostrino il loro talento, ed'e' obbligatorio far parte di un club, da quello che mi ha raccontato tua madre so che hai una voce magnifica e sai ballare molto bene, quindi potresti far parte di uno dei nostri gruppi musicali- la direttrice mi fa cenno di seguirla, usciamo sul corridoio e la donna ferma un ragazzo.


-Jorge  per favore fai "esplorare" la nostra scuola alla tua nuova compagna di classe Emma, rispondi a tutte le sue domande e se ha problemi aiutala, io ragazzi vi lascio, buona permanenza alla St.Elizabeth White.


Guardo il ragazzo, ha la pelle abbronzata, i capelli scuri, e gli occhi di un azzurro molto chiaro, quasi colore del ghiaccio.


-Ciao- il nuovo compagno di classe mi tende la mano -sono Jorge Evans- lo fisso un attimo quei occhi di ghiaccio, dopodiche' gli stringo la mano -P...piacere!- essendo una persona molto timida arrosisco immediatamente.


-Hai qualche domanda? Se vuoi ti porto un po in giro dimmi solo cosa vuoi fare- Jorge mi sorride, si nota che non gli da fastidio il fatto che deve aiutare una novellina.


-Ehm n...non so, per i club tu a quale appartieni?


-Io faccio parte del club di pallacanestro- ecco spiegato perche' e' cosi' alto, secondo ,me avra' un metro e ottantacinque.


Mentre il sedicenne mi porta in giro per la scuola, risponde pure a varie domande sulla scuola...


 


-Ma come un club di musica e' denominato quello dei sfigati?!- chiedo perplessa.


-Ecco... hanno perso molte competizioni e non sono bravissimi... ma magari se sai cantare e ballare, se ti unisci a loro, sarai d'aiuto- una ragazza si ferma davanti a me.


-Oh ciao, sei nuova?Sono Diana e dirigo il giornalino scolastico, ne vuoi una copia? Per i novellini e' gratuito- mi tende un giornale.


-Ehm grazie. Saro' curiosa di leggere qualcosa...- Fisso il giornalino.


-Se ti piace scrivere ti invito ad unirti al nostro club- Diana saluta e corre da altre persone per vendere il suo lavoro.


-Come avrai notato,ci sono vari tipi di persone nella nostra scuola, quindi riuscirai di sicuro a farti nuovi amici... Ah! Mi sono dimenticato! Ti ho fatto vedere dove hai il tuo armadietto!?- scuoto la testa facendo cenno di no.


-Lo sapevo devo sempre dimenticare qualcosa, credo di avere l'alzhaimer!- Jorge guarda in alto e si mette a ridere grattandosi la testa, mi sta sempre piu simpatico, e' come uno spirito libero.


-Seguimi e' di qua- mi ritrovo in un corridoio pieno di miei coetanei, inizio a sentirsi delle voci "Ehi ma quella e' la novellina?", "Oh ma guarda tu che bella!", "Ma guardatela un altro pulcino che e' stato affidato a Jorge, possibile che mai una carina a me?" ci sono tante di quelle discussioni che  non ascolta nemmeno piu la mia guida.


-Ehm... Emma questo e' il tuo armadietto, mettici le cose che preferisci, lo puoi pure decorare. Emma? Emma mi stai ascoltando?- guardo unattimo Jorge -No...mi sono spenta un attimo, scusa...- Divento rossa come un pomodoro e si fisso le mie scarpe.


-Hai ancora dieci minuti prima delle lezioni, ti consiglio di lasciare i tuoi libri nell'armadietto, tutte le informazioni che ti servono stanno scritte alla fine del nostro giornalino scolastico, io ora ti lascio, ci vediamo a lezione- il ragazzo se ne va.


Dopo tutte le lezioni...


-Ciao Emma!- una ragazza molto bassa,dai capelli color cioccolato e gli occhi scuri si avvicina a me, e' davvero molto carina...


-Mi chiamo Eleanor Sanders, sto seduta due banchi dietro di te! So che sai cantare e quindi ti volevo chiedere se vuoi unirti al nostro club. I provini saranno fra un ora, nella nostra piccola "sala concerti".- Eleanor mi saluta e corre da un gruppetto di amici, spero di riuscirne ad averne pure io...


Io sin dall'inizio avevo scelto a che club unirsi, al cosidetto "Club degli Sfigati"! Voglio provare ad aiutare a far cambiare l'opinione su questo gruppo di alunni, daro' del mio meglio.


 


-Sono Emma White e volevo partecipare ai provini per unirvi al vostro club, se non vi dispiace, cantero' una canzone in francese, Tourner Dans Le Vide di Indila- il professor Cooper, professore di musica e il fondatore del club fa cenno a Emma di iniziare, un ragazzo fa partire la musica dal computer.


Canto al meglio delle mie possibilita', i compagni mi guardandano come se qualcuno li avesse appena abbagliati, solo una persona non era felice di quello che aveva appena sentito, una ragazza dai capelli neri, con una frangia che le copre le sopraciglia, lei non mi guardava con ammirazione, bensi' con odio e anche un po' di invidia.


-Emma, benvenuta fra noi!- Il profesore si alza in piedi con un grande sorriso sul volto.


Sorrido.


 


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Premessa~


Tutti i riferimenti a fatti,persone,scuole ecc. sono puramente casuali!!


Le canzoni che scelgo sono le prime che mi vengono in mente di solito ewe.


Buona lettura


Moonlight.


Life is music


Capitolo secondo: Il mio caro fratello maggiore


 


-Allora Emma, tieni questo foglio, qui hai tutte le informazioni sul nostro club, cosa organizziamo quest'anno, la lista di tutti noi, gli orari in cui facciamo le prove, e tante altre cose- il professore mi porge un foglio -Ehm, grazie- Sorrido timidamente.


Un nuovo compagno di club si avvicina a me, e' un biondo dai capelli molto folti e gli occhi di un blu scuro.


-Visto che sei nuova fra noi ti do il benvenuto, io sono Jack, mentre gli altri non ti devono interessare- il ragazzo si mette a ridere e mi porge la mano,lo guardo un attimo, noto che non si e' pettinato i capelli, gli vanno un po da tutte le parti; mentre stiamo  per stringerci la mano si butta davanti a Jack un altro ragazzo.


-Allora due cosette ho da dirti, uno quel tizio a cui stavi per stringere la mano non fa altro che prendere tutti in giro e quindi non fidarti troppo, due, benvenuta, io sono Dennis- il ragazzo lancia un occhiataccia a Jack che si mette a ridere come un pazzo, lui ha due occhi verdi come due smeraldi, i capelli neri come la pece, un sorriso calmo ma allo stesso tempo furbo e una carnagione molto pallida.


-Ragazzi siete pessimi,evitate di spaventare la nuova arrivata, non vedete che la state confondendo? Fatela respirare!- entrambi i ragzzi si allontanano da me, mentre fanno dei passi indietro si lanciano delle occhiatacce.


-Allora Emma, io sono Carly, quei due ti si sono gia presentati- Carly guarda male i due ragazzi -li sta Eleanor che gia conosci, quella e' Lizzy- Carly indica una ragazza dai capelli castani seduta dietro al professore -e quella e' Zoey- lei e’ quella che prima mi guardava male, non so, forse stavo stonando(?) -come vedi siamo in pochi,solo sette contando te, ma siamo una piccola famiglia, spero che diventeremo amiche e che rimmarai con noi fino alla fine- vengo abracciata dalla ragazza, che non nota il mio disagio, non vengo spesso abracciata.


-Carly lasciala non vedi che non vuole?- lei guarda Dennis e poi lancia uno sguardo verso me, si allontana di due passi e si scusa.


-Non dovresti essere cosi' afrettata con gli abracci- il ragazzo fissa la finestra.


-Evitate di litigare di nuovo,per favore, avete appena fatto pace- dice con tono stufo Lizzy.


-Non e' colpa mia se quello fa di nuovo il freddo- ribadisce Carly, solo io e il professore abbiamo notato che il ragazzo e' scomparso dalla stanza.


-Non avete notato che se n'e' andato?- fa notare il professore con tono arrabiato.


-Carly tu e Dennis dovete sempre litigare? Guarda che bella accoglienza che avete dato a Emma- il prof.Cooper esce dalla sala e con lui anche tutto il resto dei ragazzi, tranne Carly, che evidentemente e’ arrabiata e allo stesso tempo si pente di quella che ha fatto.


-Mi vedrai spesso litigare con Carly- mi giro, a parlare era Dennis che non si sa da dove sia sbucato.


-Capita, non puoi mica essere amico di tutti- gli sorrido.


-Sei la prima persona che conosco che ha gli occhi che cambiano colore sai?- lo guardo stupita.


-Beh in realta’ ne conosco una, ma non e’ molto simpatica, la definirei una testa calda, uno scorbutico, innamorato di se stesso- credo che Dennis sia molto un lupo solitario, sembra che non ha molti amici.


-Abiti lontano da qui? Vuoi che ti accompagno?- il ragazzo mi guarda con fare dolce e preoccupato.


-No non abito cosi’ lontano, sono quindici minuti a piedi, ma se vuoi accompagnarmi mi fara’ piacere- il ragazzo prende il suo zaino e mi fa cenno che possiamo andare.


-Dennis tu hai molti amici?- lui mi guarda con i suoi occhi verdi, alza la testa ma continua a guardarmi, mi fa cenno di no con un mezzo sorriso.


-Ne ho uno solo uno, due se posso fidarmi di te, ma e’ meglio cosi’ posso concentrarmi di piu’ su quello che amo, sul ballo, sul canto, lo studio, lettura, giocare ai videogiochi... sai io non ci vedo bene, in realta’ porto gli occhiali, ma non dirlo a nessuno- il ragazzo inizia a ridere, non ho mai visto una persona cosi’ felice del fatto che non abbia amici, molto probabilmente in realta’ e’ triste di questo, ma nasconde i suoi sentimenti in modo impeccabile, pure io vorrei saper fare cosi’.


-Tu da quanto ti sei trasferita qui?- il ragazzo cammina ancora guardando il cielo, ha gli occhi lucidi, ma sta sorridendo, perche’ sta piangendo?


-Io sono qui da tipo tre giorni, tu invece?- lui abbassa la testa e velocemente passa il suo braccio sugli occhi.


-Io sono qui da dieci anni... e ho solo un amico, eh gia... questa e’ la fortuna- mi rende davvero triste sentire le sue parole... come se io stessa stia provando quello che prova lui, eppure non e’ cosi’...


Il mio cellulare squilla... si sente partire a tutto spiano Something I Need dei OneRepublic, arrosisco tutta per l’imabarazzo e cerco freneticamente il telefono nella mia borsa a tracolla, lo trovo e lo tiro fuori, rispondo.


-Pronto?- dall’altra parte del telefono sento la voce di mio fratello –Ma allora ti sei trovata davvero il ragazzo! Lo sapevo- sento come ride.


-Ma che e’ questa storia del ragazzo?! James devi davvero comportarti cosi’?! Non vedi che e’ solamente un compagno del club?- guardo davanti a me e alla soglia della porta di casa vedo mio fratello.


-Ciao!- mi fa lui sghignazzando, tende la mano a Dennis –Sono il fratello di Emma piacere- dice continuando ad avere quel sorriso furbo.


-Piacere- gli risponde Dennis guardando da un’altra parte.


-Ti piace mia sorella eh? Occhi verde-nocciolati, capelli color cioccolato, un piccolo naso, dolce come il miele, con una voce melodiosa...


-James smettila di mettermi nel ridicolo!- interrompo la sua parlantina, perche’ mi fa questo? Non lo capisco.


-Beh devo ammetere che e’ molto bella, ma la bellezza non e’ tutto, io ora vado... ciao Emma- Dennis se ne va in fretta.


-Perche’ devi sempre farmi questo?!-  entro furiosa in casa e mi chiudo a chiave in camera, inizio a mettere a posto i libri sulla libreria con occhi lucidi.


-Emma? Scusa per quello che ho fatto... dai apri la porta- resto ferma a guardare la finestra.


-Emma ci sei? Mi apri? Ti ho fatto della cioccolata calda...-mi siedo vicino alla porta.


-Ci sono...- gli rispondo ancora arrabiata.


-Mi fai entrare? Scusami davvero- apro la porta,  vedo che sta seduto davanti a me mio fratello, non e’ mai cambiato, scherza in continuazione, mi prende in giro, ma so che nel profondo mi vuole molto bene e si preoccupa tanto per me, d’aspetto siamo davvero molto simili, solo che lui e’ molto alto ed e’ piu vecchio di me di tre anni, entrambi abbiamo i capelli color cioccolato della mamma, e gli occhi verdasto-marroncini di papa’, ah papa’... lui mi manca molto... si puo dire che James in parte mi sostituisce papa’, ma solo in parte, nessuno sara’ mai come lui.


-Tieni la cioccolata, so che mi hai aperto solo per questa- James si mette a ridere e mi passa una tazza bianca a fiori neri.


-Grazie- inizio a sorseggiare la bevanda.


-Lo sai che puoi sempre contare su di me,anche se non si nota, io ti voglio tanto bene sorellina- James mi abbraccia, non lo fa spesso.


-Lo so... come so che hai fatto male questa cioccolata...- ci mettiamo a ridere.


-Dove ho sbagliato stavolta?- mi chiede lui ancora ridendo.


-L’hai fatto troppo fredda, ma e’ buona- appoggio la tazza sul tavolo da caffe’ davanti al mio letto, e mi butto sul materasso.


-Mamma quando tornera’ a casa? Ti ha detto qualcosa?- James mi guarda con una faccia triste.


-Non ha chiamato da ieri, non so quando tornera’, e non risponde al telefono, spero solo che non le sia sucesso qualcosa...- lo guardo proccupata.


-Fammi chiamare a me, magari risponde...- prendo il telefono e inizio a digitare il numero, il telefono squilla ma nessuno risponde.


-Vedrai che tornera’ domani o dopodomani, intanto il tuo caro fratellone si prendera’ cura di te e cercare’ di non bruciare il cibo- lui mi fa sempre sorridere, voglio davvero tanto bene a mio fratello e sono felice che sia cosi’ e non diverso.


-Grazie di tutto...


 


 


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Tutti i riferimenti a fatti,persone,scuole ecc. sono puramente casuali!!

Le canzoni che scelgo sono le prime che mi vengono in mente di solito ewe.

Buona lettura

Moonlight.

 

Life is music

Capitolo terzo:  Come far cambiare idea al prof?

 

 

Mi sveglio, sono le tre del mattino, guardo il soffito come se stessi guardando il cielo stellato, so che non mi addormentero’ piu’, resto ferma a fissare questo cielo stellato, mille pensieri mi passano per la testa, tante domande senza risposta, le solite domande che ci faccimo noi umani, perche’ esistiamo, che fine faremo...

Me le pongo spesso quando non so che fare.

Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la cucina per prepararmi un cappuccino, a mia grande sorpresa mi ritrovo James gia a prepararlo, come se sapesse che io non dormo.

-Non riesco a dormire- lui mi guarda e mi porta una tazza col cappuccino.

-Bene, manco io- si mette a ridere.

-Sei ancora arrabbiata per ieri?- mi chiede serio e con sguardo pentito, scuoto la testa facendo cenno di no, si sente il telefono squillare, chi chiama a quest’ora?! Mio fratello va a rispondere –Pronto?- sorride-Si stiamo bene sta calma, torni domani mattina? Va bene, Emma sara’ felice- mi guarda sorridendo –Si sono un bravo fratellone- si mette a ridere e appoggia il telefono al suo posto.

-Mamma tornera’ domani mattina, felice?- sorrido bevendo il cappuccino.

 

***

-Per oggi e’ tutto- la campanella suona, corro verso la sala del club.

-Scusate sono arrivata in ritardo!- grido entrando, noto che avevano appena iniziato a parlare...

-Fa nulla Emma, piuttosto... hai un qualche gruppo/cantante preferito? Dobbiamo trovare una canzone per una coreografia da fare davanti alla scuola- il prof.Cooper aspetta una mia risposta.

-Beh ne ho molti, ma credo che il mio cantante preferito in assoluto sia- vengo interotta da Dennis.

-Che ne dite di Cheating di John Newman?- lo guardo stupita, come faceva a sapere quello che avrei detto?!

-No, no, qualcosa di... diverso. Ragazzi non possiamo fare una cosa del genere, poi nessuno ha una voce come la sua, o simile, no.- Dennis lo guarda con un mezzo sorriso.

-La mia e’ molto simile- il professore lo guarda stupito.

-Dennis non ti abbiamo mai sentito cantare, ma anche se fosse come dici, no, poi non credo che a gli altri piaccia la tua idea.- tutti gli facciamo cenno che ci piace, tutti tranne Carly che ovviamente deve opporsi a Dennis.

-Vi piace questa canzone?- il professore li guarda stupito.

-Ma no, non faremo nulla del genere, proponete altro- tutti restiamo in silenzio, solo Carly parla.

-E... se ballassimo una canzone di Abba?- il professore fa cenno di si compiaciuto.

-Ma prof. Non e’ giusto! Capisco che Abba abbia fatto la sua storia ma...- Cooper fa cenno a Eleanor di zittirsi, lei dispiaciuta smette di parlare.

-Prof non e’ giusto!- Jack esce dall’aula e con lui anche Dennis e Eleanor.

-Emma cosa volevi dire prima? Hai idee?- guardo il professore dirigendomi verso la porta.

-Volevo proporre cio’ che ha proposto Dennis- esco dall’aula.

-Den perche’ non ci hai detto che sai cantare?- chiede Eleanor al ragazzo ancora furioso.

-Hai sentito come canta John Newman?- lei gli fa cenno di si.

-Beh in effetti ha una voce abbastanza strana- amette Jack.

-Ora sapete perche’ ho detto che non so cantare...- Dennis nota che li sto ascoltando.

-Voglio sentire come la canti, io e Eleanor possiamo fare il coro. Se ci impegnamo, facciamo una coreografia, magari il prof ci fara’ ballare- Lo guardo piena di speranza.

-Ok. Dobbiamo pero’ trovare un luogo per provare- dice il ragazzo con tono freddo.

-Possiamo provare nel garage di casa mia!- esclama felice Jack –Tanto e’ vuoto, poi mia madre lavora su vari costumi per i film, possiamo prenderne qualcuno in prestito- tutti facciamo cenno di si’ compiaciuti.

-Ma dobbiamo decidere degli orari!- Eleanor corre verso gli armadietti –Torno subito aspettatemi!- esclama correndo.

Torna da noi con un CD ed un foglio.

-Ho il CD di Newman ed ecco a voi dei fogli con degli orari che potrebbero’ esserci utili per le prove- tutti e tre la guardiamo stupiti.

-Certo che sei veloce- ammette Jack –Ah, Dennis, sarai tu a portare Emma da me vero? Lei non sa dove abito e siete abbastanza vicini vero?- il ragazzo fa cenno di si.

-Ma oggi andiamo tutti insieme! Magari ci prendiamo una pizza insieme, che ne dite?- andiamo a lasciare i libri negli armadietti e ci dirgiamo verso l’uscita.

Dopo la pizza

-Allora dobbiamo prima sentire la tua voce no?- Jack guarda Dennis portandogli un microfono.

-Devo cantare col microfono?!- Jack si mette a ridere vedendo la faccia spaventata dell’amico e gli fa cenno di si.

-Tieni questo e’ il testo in caso lo dimentichi- gli porgo un foglio, lui lo prende con la mano un po tremante.

-Non devi aver paura di cantare davanti a noi- gli sorrido, curiosa di sentire la sua voce.

-Mh... e va bene...- Eleanor fa partire la musica.

-I saw you on Sunday,Monday
Hangin’ with your man again
You came back on a Tuesday
With that cold a' look ashamed

I could love you better
Better than you once knew
And if you’re cheating
Cheat on, yeah...

 

La canzone finisce, tutti guardiamo stupiti il ragazzo, ha una voce similissima a quella del cantante, lui arrossisce, possiamo davvero farcela, io credo in noi!

-Sei stato fantastico! Ora dobbiamo scegliere dei vestiti adatti e farne cucire altri...- Jack prende vari vestiti dalle coreografie di diversi film, dai piu’ vecchi a quelli ancora inediti.

-Ho preso solamente quelli adatti per ballare, ditemi quelli che vi piacciono di piu’, ah, secondo me dennis dovrebbe avere un vestito diverso, che ne dici Den? A te va bene?- il ragazzo fa cenno di si’ ancora tutto rosso, e’ fantastico poter lavorare con persone cosi’! Spero vivamente che il professore noti che noi, possiamo arrivare in alto con un po di impegno!

 

 

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