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Crocifisso nelle scuole: intoccabile o da rimuovere?


Crocifisso nelle scuole: pro o contro?  

69 utenti hanno votato

  1. 1. Sei pro o contro l'esibizione del crocifisso nelle scuole pubbliche?



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Certo.

Ma vedila così: quelli che dicono "prendetevi tutto il pacchetto" sono i negozianti che non ti fanno i vestiti su misura.

Gran parte del mondo, non tutto.

allora si può andare in quei negozi su misura 

io non vedo dove stia il problema

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Cinque commenti su nove pagine.

Certe malposizioni falle nei topic altrui.

Era umorismo, anche se fatto male era umorismo s_s
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Sono contrario l'esposizione del crocifisso per semplice questione di coerenza. Come già  detto da chi mi ha preceduto, uno stato che si dichiara laico non può esporre simboli religiosi in istituzioni statali (scuola, uffici publici e altro).


Pur non essendo credente a me non ha mai dato fastidio come simbolo (al suo posto poteva esserci tranquillamente una statua di visnù, un'immagine di maometto, una svastica o un fallo di gomma, non me ne sarebbe importato niente), però se qualcuno è turbato da questo simbolo è giusto che venga tolto proprio perchè la legge non lo prevede. Altrimenti chiunque potrebbe obiettare e quindi si potrebbe arrivare, per assurdo, all'esposizione di tutti i simboli religiosi esistenti (e quindi potrebbe anche figurare un bel dildo di gomma appeso alla parete). In sostanza chiunque sarebbe legittimato ad appendere il simbolo che preferisce e si creerebbe solo una grande confusione


 


Ci sono poi altre due questioni che voglio chiarire


1) L'obiezione: "Perchè un cattolico che va in un paese islamico (che poi bisogna vedere di che paese si tratta, perchè non tutti sono uguali) deve adattarsi, mentre uno straniero che viene in italia non può adattarsi a vedere il crocifisso a scuola?" non è utile ai fini del dibattito per un semplice motivo: in alcuni di quei paesi la legge di stato coincide con la legge divina e quindi se infrangi una legge "religiosa" stai infrangendo una legge del codice civile/penale; in italia, invece, proprio perchè lo stato è laico, una persona ha tutto il diritto di richiedere l'abolizione di quel simbolo che nulla ha a che vedere con la legge di stato (infatti non c'è scritto da nessuna parte del codici civile che le scuole pubbliche debbano esibire il crocifisso; però in uno stato islamico può esserci ad esempio una legge che impone alle donne di portare il burka e quindi sei costretto a rispettare quella legge se non vuoi incorrere in sanzioni).


2) Anche la questione delle feste religiose "comandate" non regge molto come prova:


Le feste religiose in italia sono (considero quelle che sui calendari sono segnate in rosso): Epifania, Pasqua (che poi capita di domenica che è già  di per sè un giorno festivo), Pasquetta, Ferragosto (Assunzione di Maria), 1°Novembre (Ognissanti), 8 Dicembre (immacolata concezione), Natale e S.Stefano.


Ora calcolate tutti i giorni di vacanza che vi danno a scuola (2 settimane nel periodo invernale, 1 settimana per pasqua, 2 mesi e mezzo per le vacanze estive) e vedete che grossa sproporzione c'è tra i giorni festivi per legge e quelli che invece vi assegnano di vacanza.


A questi giorni festivi siamo noi che gli diamo una valenza cristiana, solo perchè in passato venivano viste come tali, ma in realtà  sono dei semplici giorni festivi. Infatti nessuno vieta allo stato di cambiare nome (e anche giorno) alle festività . L'unico motivo per cui non lo fa è che è più comodo andare avanti in questo modo per tradizione. D'altronde è stata proprio la religione cristiana a prendere in prestito altre festività  del passato cambiandogli nome, quindi lo stato potrebbe fare esattamente la stessa cosa ma al contrario (cioè laicizzare le feste religiose).


Detto in parole povere: lo stato per varie necessità  ha bisogno di fissare dei giorni festivi e, per non creare scompiglio su date e nomi delle festività , ha preso in prestito le feste dalla tradizione. Poi sta ad ognuno attribuirli il significato che gli fa più comodo (ad esempio a natale, se sei cattolico festeggi la nascita di gesù, se invece non sei cattolico ti prendi il tuo bel giorno di festa dal lavoro e ti rilassi)


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Pro. O meglio, indifferente.

Da non credente, in tutta onestà , non penso che un crocifisso sulla parete sia segno di essere "retrogradi" come nazione, o di non accettare altre culture, ma semplicemente di rispettare un qualcosa che è comunque parte della nostra storia. Volenti o nolenti, i cristiani sono ancora la maggioranza nella popolazione italiana, ma anche se così non fosse io, da ateo, mica muoio guardando un crocifisso alla parete, semplicemente non ci prego davanti prima dei compiti il classe asd

Per quanto riguarda invece le persone di altre culture oddio, comprendo che possa creare fastidio, però non trovo nemmeno che per la troppa apertura dobbiamo completamente seppellire le nostre tradizioni, così come chi viene in Italia non deve assolutamente rinunciare alle proprie. E proprio per l'apertura mentale, in una classe dove c'è un ragazzo non cristiano, niente ci impedisce di affiggere il simbolo della sua religione oltre al crocifisso in quella classe.

E comunque resterò sempre dell'idea che affidare la propria fede a un simbolo sia abbastanza riduttivo, un credente crede e si dovrebbe sentire vicino a Dio con o senza un crocifisso davanti, ma fino a quando non ci sarà  questa concezione, y not tenerli?

Sono contrario l'esposizione del crocifisso per semplice questione di coerenza. Come già  detto da chi mi ha preceduto, uno stato che si dichiara laico non può esporre simboli religiosi in istituzioni statali (scuola, uffici publici e altro).

Pur non essendo credente a me non ha mai dato fastidio come simbolo (al suo posto poteva esserci tranquillamente una statua di visnù, un'immagine di maometto, una svastica o un fallo di gomma, non me ne sarebbe importato niente), però se qualcuno è turbato da questo simbolo è giusto che venga tolto proprio perchè la legge non lo prevede. Altrimenti chiunque potrebbe obiettare e quindi si potrebbe arrivare, per assurdo, all'esposizione di tutti i simboli religiosi esistenti (e quindi potrebbe anche figurare un bel dildo di gomma appeso alla parete). In sostanza chiunque sarebbe legittimato ad appendere il simbolo che preferisce e si creerebbe solo una grande confusione

Ci sono poi altre due questioni che voglio chiarire

1) L'obiezione: "Perchè un cattolico che va in un paese islamico (che poi bisogna vedere di che paese si tratta, perchè non tutti sono uguali) deve adattarsi, mentre uno straniero che viene in italia non può adattarsi a vedere il crocifisso a scuola?" non è utile ai fini del dibattito per un semplice motivo: in alcuni di quei paesi la legge di stato coincide con la legge divina e quindi se infrangi una legge "religiosa" stai infrangendo una legge del codice civile/penale; in italia, invece, proprio perchè lo stato è laico, una persona ha tutto il diritto di richiedere l'abolizione di quel simbolo che nulla ha a che vedere con la legge di stato (infatti non c'è scritto da nessuna parte del codici civile che le scuole pubbliche debbano esibire il crocifisso; però in uno stato islamico può esserci ad esempio una legge che impone alle donne di portare il burka e quindi sei costretto a rispettare quella legge se non vuoi incorrere in sanzioni).

2) Anche la questione delle feste religiose "comandate" non regge molto come prova:

Le feste religiose in italia sono (considero quelle che sui calendari sono segnate in rosso): Epifania, Pasqua (che poi capita di domenica che è già  di per sè un giorno festivo), Pasquetta, Ferragosto (Assunzione di Maria), 1°Novembre (Ognissanti), 8 Dicembre (immacolata concezione), Natale e S.Stefano.

Ora calcolate tutti i giorni di vacanza che vi danno a scuola (2 settimane nel periodo invernale, 1 settimana per pasqua, 2 mesi e mezzo per le vacanze estive) e vedete che grossa sproporzione c'è tra i giorni festivi per legge e quelli che invece vi assegnano di vacanza.

A questi giorni festivi siamo noi che gli diamo una valenza cristiana, solo perchè in passato venivano viste come tali, ma in realtà  sono dei semplici giorni festivi. Infatti nessuno vieta allo stato di cambiare nome (e anche giorno) alle festività . L'unico motivo per cui non lo fa è che è più comodo andare avanti in questo modo per tradizione. D'altronde è stata proprio la religione cristiana a prendere in prestito altre festività  del passato cambiandogli nome, quindi lo stato potrebbe fare esattamente la stessa cosa ma al contrario (cioè laicizzare le feste religiose).

Detto in parole povere: lo stato per varie necessità  ha bisogno di fissare dei giorni festivi e, per non creare scompiglio su date e nomi delle festività , ha preso in prestito le feste dalla tradizione. Poi sta ad ognuno attribuirli il significato che gli fa più comodo (ad esempio a natale, se sei cattolico festeggi la nascita di gesù, se invece non sei cattolico ti prendi il tuo bel giorno di festa dal lavoro e ti rilassi)

Leggendo 10 pagine di discussione sono riuscito a trovare solo questi due commenti che esprimessero un punto di vista con cui mi trovo d'accordo. Per lo più ho potuto vedere intolleranza, da una parte e dall'altra, e un certo astio. Ragazzi non serve litigare su cose come questa.

Posso capire che possa dare fastidio, ma davvero con i problemi che si possono individuare nella scuola ci fossilizziamo su un crocifisso?

Personalmente come detto mi trovo d'accordo con i due messaggi citati, sono credente e non ne ho bisogno però non mi da nemmeno fastidio vederlo. Perciò se ad alcune persone fa piacere tenerlo perché è qualcosa in cui credono non vedo niente di male. In classe mia altro che crocifissi, ci sono le figurine dei calciatori alle pareti. Cosa dovrei dire? :asduj1:

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Sono contrario l'esposizione del crocifisso per semplice questione di coerenza. Come già  detto da chi mi ha preceduto, uno stato che si dichiara laico non può esporre simboli religiosi in istituzioni statali (scuola, uffici publici e altro).

Pur non essendo credente a me non ha mai dato fastidio come simbolo (al suo posto poteva esserci tranquillamente una statua di visnù, un'immagine di maometto, una svastica o un fallo di gomma, non me ne sarebbe importato niente), però se qualcuno è turbato da questo simbolo è giusto che venga tolto proprio perchè la legge non lo prevede. Altrimenti chiunque potrebbe obiettare e quindi si potrebbe arrivare, per assurdo, all'esposizione di tutti i simboli religiosi esistenti (e quindi potrebbe anche figurare un bel dildo di gomma appeso alla parete). In sostanza chiunque sarebbe legittimato ad appendere il simbolo che preferisce e si creerebbe solo una grande confusione

Ci sono poi altre due questioni che voglio chiarire

1) L'obiezione: "Perchè un cattolico che va in un paese islamico (che poi bisogna vedere di che paese si tratta, perchè non tutti sono uguali) deve adattarsi, mentre uno straniero che viene in italia non può adattarsi a vedere il crocifisso a scuola?" non è utile ai fini del dibattito per un semplice motivo: in alcuni di quei paesi la legge di stato coincide con la legge divina e quindi se infrangi una legge "religiosa" stai infrangendo una legge del codice civile/penale; in italia, invece, proprio perchè lo stato è laico, una persona ha tutto il diritto di richiedere l'abolizione di quel simbolo che nulla ha a che vedere con la legge di stato (infatti non c'è scritto da nessuna parte del codici civile che le scuole pubbliche debbano esibire il crocifisso; però in uno stato islamico può esserci ad esempio una legge che impone alle donne di portare il burka e quindi sei costretto a rispettare quella legge se non vuoi incorrere in sanzioni).

2) Anche la questione delle feste religiose "comandate" non regge molto come prova:

Le feste religiose in italia sono (considero quelle che sui calendari sono segnate in rosso): Epifania, Pasqua (che poi capita di domenica che è già  di per sè un giorno festivo), Pasquetta, Ferragosto (Assunzione di Maria), 1°Novembre (Ognissanti), 8 Dicembre (immacolata concezione), Natale e S.Stefano.

Ora calcolate tutti i giorni di vacanza che vi danno a scuola (2 settimane nel periodo invernale, 1 settimana per pasqua, 2 mesi e mezzo per le vacanze estive) e vedete che grossa sproporzione c'è tra i giorni festivi per legge e quelli che invece vi assegnano di vacanza.

A questi giorni festivi siamo noi che gli diamo una valenza cristiana, solo perchè in passato venivano viste come tali, ma in realtà  sono dei semplici giorni festivi. Infatti nessuno vieta allo stato di cambiare nome (e anche giorno) alle festività . L'unico motivo per cui non lo fa è che è più comodo andare avanti in questo modo per tradizione. D'altronde è stata proprio la religione cristiana a prendere in prestito altre festività  del passato cambiandogli nome, quindi lo stato potrebbe fare esattamente la stessa cosa ma al contrario (cioè laicizzare le feste religiose).

Detto in parole povere: lo stato per varie necessità  ha bisogno di fissare dei giorni festivi e, per non creare scompiglio su date e nomi delle festività , ha preso in prestito le feste dalla tradizione. Poi sta ad ognuno attribuirli il significato che gli fa più comodo (ad esempio a natale, se sei cattolico festeggi la nascita di gesù, se invece non sei cattolico ti prendi il tuo bel giorno di festa dal lavoro e ti rilassi)

Sono completamente d'accordo. In oltre il fatto che in alcuni paesi si venga sanzionati se non si rispetta la loro religione, non ci autorizza a fare lo stesso perché lo fanno loro, proprio perché la nostra cultura è diversa oltre che la legge. In oltre ci sono, anche se in minoranza, degli ITALIANI che credono in altre religioni oltre che alcuni stranieri, quindi le istituzioni pubbliche dovrebbero essere imparziali sulla religione a prescindere dal fatto che la maggior parte della gente italiana credente è cattolica.
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Contro

Siamo un paese laico, la scuola pubblica è laica

A quelli che dicono "il crocifisso è un simbolo della storia italiana!1!1!1": questa proposizione è sbagliata in quasi ogni categoria,1 non è un simbolo italiano è un simbolo CRISTIANO,2 non si usa solo in Italia ma in tutto il mondo

Se volessimo mettere un " simbolo della cultura italiana"(seriamente, ma come ve ne uscite?) dovremmo usare l'uomo vitruviano o le insegne romane

A quelli che dicono "i musulmani vengono qui e ci dicono di cambiare poi noi andiamo da loro e si incaxxano1!1!1!1": studiatevi la definizione di "teocrazia" e tenete presente che i musulmani sono seicento anni indietro rispetto a noi, il fatto che loro siano retrogradi non vuol dire che noi dobbiamo emularli, anzi, il contrario

Se voi volete vivere come cavernicoli bene, ma non trascinate tutti gli italiani nella stessa condizione

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Per quel che mi riguarda il Cristianesimo Cattolico dovrebbe essere religione di Stato: non vincolante nella vita di tutti i giorni ma da seguire per festività  e simboli (tra cui il Crocifisso nelle scuole pubbliche), chi viene da fuori o non crede porti rispetto.

 

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Per quel che mi riguarda il Cristianesimo Cattolico dovrebbe essere religione di Stato: non vincolante nella vita di tutti i giorni ma da seguire per festività  e simboli (tra cui il Crocifisso nelle scuole pubbliche), chi viene da fuori o non crede porti rispetto.

La tua opinione è sbagliata

Gli stati teocratici esistevano nel medioevo, mi pare che la civiltà  si sia un po' evoluta, se non riusciamo ad affermare neanche la laicità  di un paese stiamo messi proprio male male

Poi non è che puoi fare un po'e un po', per le feste si, per il crocifisso si, per un'altra cavolata no, non funziona così

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Guest Gingaehlf

Che lo tolgano, non venitemi a dire no perché questo no perché l'altro, la scuola è atea(credo che si dica così) non professi alcuna relogione, unica cosa positiva è che faccio un ora in meno grazie a religione

 

L'ultima frase ha reso il tuo discorso ignorante e degno di non esistere <3

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La tua opinione è sbagliata

Gli stati teocratici esistevano nel medioevo, mi pare che la civiltà  si sia un po' evoluta, se non riusciamo ad affermare neanche la laicità  di un paese stiamo messi proprio male male

Poi non è che puoi fare un po'e un po', per le feste si, per il crocifisso si, per un'altra cavolata no, non funziona così

Gli stati teocratici esistono ancor oggi. Sono una cazz*ta immane, ma esistono.
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Lo stato Italiano riconosce come religione di stato quella cattolica...quindi il crocifisso non è troppo fuoriluogo teoricamente.
E' anche vero però che essendo la scuola un istituzione statale dovrebbe essere laica ma non penso che un crocifisso in classe ti cambi la vita. 

Riguardo invece l'insegnato di religione sono d'accordissimo, non dovrebbe essere nemmeno presente...sia perchè fa sentire escluse le persone che scelgono di non frequentare queste ore, sia perchè è inutile.

Comunque se non si è capito sarei stato uno di quelli che al sondaggio avrebbe risposto con un:"Non me ne frega na mazza". :asduj1:

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La tua opinione è sbagliata

Gli stati teocratici esistevano nel medioevo, mi pare che la civiltà  si sia un po' evoluta, se non riusciamo ad affermare neanche la laicità  di un paese stiamo messi proprio male male

Poi non è che puoi fare un po'e un po', per le feste si, per il crocifisso si, per un'altra cavolata no, non funziona così

Un'opinione non si può definire "sbagliata", è sintomo di arroganza e presunzione. Inoltre noto anche una certa quantità  di ignoranza nel tuo messaggio, dato che non sai la differenza tra religione di Stato (com'era il Cattolicesimo in Italia prima di una delle revisioni dei Patti Lateranensi), in cui si onorano le tradizioni ma il clero non ha alcun potere temporale, e teocrazia, dove il clero ha l'Autorità : al momento esistono solo 2 teocrazie al mondo, Vatican City e l'Iran, una teocrazia del passato invece era quella dei lama in Tibet.

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Ti ringrazio molto per avermi parlato della differenza tra religione di stato e teocrazia, pensavo fossero la stessa cosa, ora mi sono informato meglio

Il punto è che il cattolicesimo non è più religione di stato, l'hai detto anche tu, quindi...

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