Mana Inviato 26 maggio, 2019 Condividi Inviato 26 maggio, 2019 Little Pokémon Nightmares – Chapter 1 Buonasera (o buongiorno nel caso stiate leggendo questa opera di giorno) e benvenuti in questo teatro a tu per tu con le paure più insidiose del vostro subconscio. Quella che vi racconterò oggi è la storia di un ragazzo, figlio unico di 16 anni dal carattere “speciale” che a causa del suo padre lavoratore presso da costruttore edile violento e della madre casalinga ipersensibile, aveva un atteggiamento piuttosto riservato e intimorito anche con i suoi amici di scuola del tardo pomeriggio. Questo ragazzo che per comodità chiameremo Andrea frequentava il liceo come tutti gli altri studenti, prendeva buoni voti, era bravo anche negli sport più disparati, eppure non si sentii... felice o appagato per tutto ciò che ha fatto. Aveva delle passioni, come la lettura, la pesca (i suoi zii lo portavano ogni weekend a pescare qualche pesce esotico) ma tra tutte ce ne era una che lo accomunava con i suoi amici... gli Anime. Tra i vari Shounen, Action, Adventure, Slice Of Life, Pokémon era il suo anime preferito, lui non guardava il protagonista Ash, bensì i personaggi di secondo piano come Bill, che per lui era un esempio da seguire. I medici lo trattenevano per diverse settimane, 3 giorni alla volta come una cavia da laboratorio per testare dei nuovi farmaci per diminuire l’ansia e le tendenze al suicidio, in cambio davano alla famiglia un mucchio di denaro per consentirgli di sopravvivere. Il padre venne a sapere tramite suoi colleghi (lui da fuori casa è un uomo rispettato), non si fece scrupoli a “prendere” poco alla volta i soldi accumulati dagli esperimenti sul povero Andrea. Come se non bastasse, la madre del ragazzo è una persona di buon cuore e cercò di tenere su la famiglia come meglio poteva e aiutare il figlio in questo modo non era la migliore delle idee... ma aveva difficoltà a gestire la forza bruta del marito che la picchiava e la minacciava e per quanto riguardava il ragazzo, veniva denigrato da quest’ultimo, rendendolo moralmente debole. Non potendo più fare nulla per fare in modo che il marito cambiasse, senza che sapesse nulla, si divorziò da lui e portò con sé Andrea in un'altra città, molto lontano da lui. Andrea dovette lasciar andare via tutto ciò che gli causasse felicità e ricordi memorabili ma per un bene comune accettò di buon grado la reazione della madre. Link al commento Condividi su altre piattaforme Più opzioni di condivisione...
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