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[G.Seedot] Raggi di sole.


G.Seedot

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Non ho mai scritto una fanfiction in nessun forum, essendo questa la mia prima volta non aspettatevi nulla di che, al contrario sarà  una banale storiella inventata su due piedi con una trama assente e personaggi mal strutturati.
Detto questo direi che Si può iniziare.



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Un altro giorno era arrivato a bosco smeraldo, tutti i Pokèmon si stavano pian piano alzando e le prime luci dell'alba facevano capolino dalle fronde degli alberi più alti, i Noctowl si stavano ritirando nelle loro tane ed i Pidgey si stavano già  alzando in volo a svegliare tutti col loro canto, la selva stava pian piano prendendo vita e si prospettava un giorno ricco di energia.
Il gruppo di Nuzleaf che risiedeva nella zona ovest del bosco stava, come di consueto, dirigendosi al ruscello per fare scorta di Magikarp per l'incombente inverno;
L'escursione procedeva silenziosamente quando d'un tratto:
"Ma non è troppo presto per andare al fiume? A quest ora i Magikarp saranno ben pochi".
"Non essere sciocco, Uzi, è da anni che ci dirigiamo al fiume alla stessa ora ed i Magikarp sono sempre abbondanti."
"Ma... avevo capito che di mattina presto..."
"Chiudi il becco! è la tua prima spedizione e vuoi insegnare a noi come si pesca?"

"..."
Arrivati al ruscello i cinque Nuzleaf iniziarono a cercare i Magikarp che erano generalmente in abbondanza, Tuttavia quel giorno c'era una singolare carenza di pesci;
Mentre gli altri continuavano pigramente a pescare, Uzi si diresse più a nord, seguendo il corso del fiume.
Procedeva tutto tranquillamente finché all'orizzonte non apparve un losco figuro dalle sembianze tipicamente umane;
Uzi, non riuscendo a vedere bene cosa stava facendo, si avvicinò in silenzio.
Quando fu abbastanza vicino da riconoscere la scena stentò a crederci:
Un abitante della città  vicina stava eliminando tutti i Magikarp che dovevano fornire le risorse ai Pokèmon selvatici.
Preso dal panico Uzi riscese velocemente il colle per avvisare gli altri Nuzleaf dell'accaduto.
Ma, una volta arrivato lo spettacolo che si presentò ai suoi occhi fu ben peggiore di quanto avesse potuto mai immaginare:
I corpi agonizzanti della sua squadra dominavano la scena, il sangue era ovunque e l'odore di bruciato penetrava nelle sue narici;
Grida di dolore e paura stavano riecheggando in tutto il bosco, Qualcosa stava succedendo a Bosco smeraldo, qualcosa di terribile.
Uzi era lì, fermo, impietrito dallo shock e dal terrore.
Cascò a terra e perse i sensi, risvegliandosi molte ore dopo.
Nulla era cambiato, i corpi erano ancora lì, il fruscio delle foglie era l'unico rumore che si sentiva in tutto il bosco, il silenzio era onnipresente, quasi inquietante.
Uzi si rialzò ed analizzò la situazione:
I corpi di quello che prima era il suo clan erano distesi per terra, vicino al torrente, gente losca si aggirava per il bosco a portare terrore e morte, il sangue era ovunque, persino il ruscello aveva un malsano colore rossastro.
Cosa poteva fare lui, un povero nuzleaf, appena evoluto?
Doveva avvisare qualcuno, certo, ma chi?
L'albero madre era distante di parecchi km e vicino al torrente non risiedeva nessuna tribù.
Stette fermo lì, vicino al ruscello a pensare, per ore intere.
Il tempo passava, il silenzio si faceva sempre più opprimente.
Si decise a fare qualcosa, avrebbe avvisato gli altri!
Si alzò di scatto ed iniziò la corsa verso l'albero madre, figure di morte gli apparivano in testa, era parecchio confuso e spaventato. Il rumore delle foglie secche che venivano calpestate da Uzi era l'unico che si potesse sentire in tutto il Bosco.
Ad ogni passo che faceva la sua determinazione aumentava, e, con quella anche la sua velocità . Corse a lungo e riuscì finalmente ad arrivare a quello che sarebbe dovuto essere l'albero madre.
Il luogo dove il clan dei Nuzleaf risiedeva da generazioni intere.
Anche lì, dove di solito i chiacchierii si sentivano a distanza di metri, regnava un malsano silenzio.
Si decise ad entrare nel grande tronco cavo della quercia, fece passi lenti e silenziosi, deglutì e...
La sala principale era vuota, Proprio la grande sala dell'albero madre dove tutti i Nuzleaf si riunivano. Nemmeno un anima.
Uzi si accovacciò a terra a piangere, Tutti i suoi amici, tutti i suoi conoscenti e familiari, tutte le persone che aveva tanto ammirato e stimato, tutti morti.
Cosa doveva fare? Perchè tutto questo stava succedendo proprio a lui?
Una voce ruppe il silenzio: Una voce inquetante, calma ma imponente, una voce che lo fece sperare.
"Non sei solo..."



Continuata! Il prossimo aggiornamento domani o dopodomani!

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