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Credete in Dio?


Naeive

  

457 utenti hanno votato

  1. 1. Credete in Dio?

    • Si
      174
    • No,sono ateo
      163
    • Sono agnostico
      120


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26 minuti fa, Meta_Knight ha scritto:

 

28 minuti fa, Spyro190 ha scritto:

Ti confondi con vegani, fruttariani e vegetariani.

 

big dima
Da big dima, September 1, 2015
i batteri non sono esseri viventi

A quel link ho trovato solo inneggi a cieli verdi ed insulti celati o meno di una community di bambini.

 

Btw, il cielo tecnicamente è anche verde. Ci appare azzurro e rosso per la reazione dei raggi solari con l'atmosfera.

 

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Guest NicoRobin
4 minuti fa, Giuls92 ha scritto:

Cercate di stare calmi ragazzi, attenzione ai toni che qui ci si sta scaldando un po' troppo

tranquilla, tutto a posto. le parolacce mascherate riguardano le mie opinioni su alcune teorie scientifiche, non sono rivolte ad altri utenti ^^

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15 minuti fa, big dima ha scritto:

cambiare argomento:rotfl:

visto che non ci arrivi, pur essendo la cosa facile da capire, te lo spiego: il fatto che qualche pseudo scienziato venga fuori con put.ate del calibro del batterio come essere vivente, e che solo parte della comunità scientifica, pur non concorde, accetta una boiata del genere sotto pressione, con minacce e con tangenti, non vuol dire che il batterio sia un essere vivente. e men che meno che i cittadini normali possano discutere di teorie scientifiche senza avere nessuna conoscenza approfondita, perché lo loro, che è superficiale, non gli permette di capire niente

 

quando invece te,persona piena di fede,possessore della verità ultima la cui parola è verità,se dici che un batterio non è un essere vivente allora è vero

 

mi sembra ovvio 

 

 

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Guest NicoRobin
Adesso, Meta_Knight ha scritto:

 

quando invece te,persona piena di fede,possessore della verità ultima la cui parola è verità,se dici che un batterio non è un essere vivente allora è vero

 

mi sembra ovvio 

 

 

soprattutto dopo averla cercata la verità, studiandola

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39 minuti fa, big dima ha scritto:

soprattutto dopo averla cercata la verità, studiandola

3F6A84F.jpg

I batteri sono esseri viventi, hanno un nucleo, respirano (difficile a dirsi, vero?), comunicano tra di loro, si riproducono anche per partenogenesi e addirittura hanno un DNA complesso. Qualsiasi essere programmato geneticamente per vivere e morire (e nel mezzo riprodursi) viene considerato vivente. E non per infrangere le tue aspettative, ma nella catena degli esseri viventi i batteri occupano il gradino più basso. Se tu mi vieni a dire che i batteri non sono esseri viventi, vuoi realmente dirmi che le alghe non esistono, digerisci il cibo tramite combustione spontanea, la birra cade dai monti e il pane fermenta per il sacro tocco divino? 

 

Orsù signori, capisco il "voler portare avanti una tesi" ma cerchiamo di non ledere la scienza.

O la birra. 

Ob3HYq6.jpg

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I batteri sono considerati esseri viventi dal punto di vista biologico, ciò non implica che essi siano in grado di compiere ragionamenti o che che posseggano la facoltà del pensiero. Per essere considerato essere vivente non si deve per forza pensare. Quello che differenzia un organismo vivente da un sasso è la presenza di programmi genetici. Per farla breve : un essere vivente reagisce ai cambiamenti del sistema che lo ospita, un sasso o dell'acqua no. Quello che la religione dice è che l'essere umano è l'unico essere vivente in grado di provare emozioni, ma non esclude l'esistenza di microrganismi unicellulari. Inoltre il pensiero della chiesa si è evoluto rispetto a quello che venne scritto nella bibbia da 40 persone quasi 50 anni dopo la presunta ascesa al cielo di Gesù che appunto non gerapiù.

 

Secondariamente il cielo è blu perché l'unica onda che viene riflessa durante il giorno è quella del blu, la sera invece diventa rosso perché la luce percorre una distanza maggiore all'interno dell'atmosfera e quindi essa riesce a rifrangere anche l'onda rossa che poi giunge ai nostri occhi. (tutto molto semplificato)

 

Terzo : credo che ognuno sia libero di pensare quello che vuole in ambito di fede e nessuna delle parti deve giudicare l'altro. Si possono avere discussioni civili a riguardo, ma il più delle volte è difficile perché l'ateo o agnostico che sia tende a deridere le credenze di un religioso e quest'ultimo per difesa inizia a maledire l'interlocutore senza Dio. 

 

A mio modo di vedere la cosa, io invidio molto chi riesce con convinzione a credere in Dio, Allah, Ganesh,  Zarathuštra e chi più ne ha più ne metta. Deve essere un sollievo credere che c'è qualcuno che ci protegga e vegli su di noi. Se l'atto di fede è svolto in maniera pacifica da queste persone, senza cercare d'indottrinare altri in nessuno modo gli altri, non vedo che male ci sia. Siamo giunti in un epoca dove a noi occidentali è permesso di credere in quello che vogliamo. 

 

Non mi va bene quando i credenti però iniziano a darsi battaglia, a cercare di avere in ogni modo ragione, a condannare all'inferno quelli che secondo il loro punto di vista non sono degni. È finita l'epoca in cui se non eri con la chiesa eri sul patibolo. Per fortuna aggiungerei.

 

Io sono una persona molto razionale. Bisogna convincermi con i fatti per potermi avere dalla propria parte e la religione purtroppo non ci è riuscita, semplicemente perché è tutto piuttosto facilmente smontabile. Tuttavia essa cerca di fare passare un messaggio filosofico adattato all'era moderna. Se questo messaggio è qualcosa di positivo e c'è gente che ci crede e lo identifica con una figura suprema come quella di Dio, va bene. 

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52 minuti fa, meatball ha scritto:

3F6A84F.jpg

I batteri sono esseri viventi, hanno un nucleo, respirano (difficile a dirsi, vero?), comunicano tra di loro, si riproducono anche per partenogenesi e addirittura hanno un DNA complesso. Qualsiasi essere programmato geneticamente per vivere e morire (e nel mezzo riprodursi) viene considerato vivente. E non per infrangere le tue aspettative, ma nella catena degli esseri viventi i batteri occupano il gradino più basso. Se tu mi vieni a dire che i batteri non sono esseri viventi, vuoi realmente dirmi che le alghe non esistono, digerisci il cibo tramite combustione spontanea, la birra cade dai monti e il pane fermenta per il sacro tocco divino? 

 

Orsù signori, capisco il "voler portare avanti una tesi" ma cerchiamo di non ledere la scienza.

O la birra. 

Ob3HYq6.jpg

 

devo offrirti una finkbrau

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No dai ragazzi avete resuscitato la storia dei batteri :rotfl:

Mi ero già ampiamente espresso in passato sull'argomento ma voglio ricordarvi che offro ancora una cena ed un'imbiancatura di casa a chiunque dimostri il contrario. :stupid:

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Guest NicoRobin
2 minuti fa, scared ha scritto:

No dai ragazzi avete resuscitato la storia dei batteri :rotfl:

Mi ero già ampiamente espresso in passato sull'argomento ma voglio ricordarvi che offro ancora una cena ed un'imbiancatura di casa a chiunque dimostri il contrario. :stupid:

ti do 20 anni per mettere qualcosa da parte :moonmoon:

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2 ore fa, Meta_Knight ha scritto:

 

devo offrirti una finkbrau

Offrimi 'na Peroni, che pezzentaria D:

Va bene che c'è crisi, ma almeno fai figura non comprandomi birra della Lidl....da comprare solamente in casi di estremo "Non tengo dinero"

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2 minuti fa, meatball ha scritto:

Offrimi 'na Peroni, che pezzentaria D:

Va bene che c'è crisi, ma almeno fai figura non comprandomi birra della Lidl....da comprare solamente in casi di estremo "Non tengo dinero"

 

eh ma io non tengo dinero :fg:

 

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1 ora fa, big dima ha scritto:

ti do 20 anni per mettere qualcosa da parte :moonmoon:

Più che altro sono io che ti do 20 anni per confutare una tesi inconfutabile :asduj1:

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Quello che dobbiamo capire è che la scienza, avendo un fine diverso dalla fede, non è in contradizzione con essa. Molti scienziati credono in Dio, uno su tutti: Einstein. Sono agnostico, non escludo a priori l'esistenza di Dio, anche se non ne posso essere sicuro. Ma osservate la natura e l'universo. Tutto è disposto alla perfezione, nulla è lasciato al caso. Riflettete su questo

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Guest NicoRobin
9 minuti fa, Absol99 ha scritto:

Quello che dobbiamo capire è che la scienza, avendo un fine diverso dalla fede, non è in contradizzione con essa. Molti scienziati credono in Dio, uno su tutti: Einstein. Sono agnostico, non escludo a priori l'esistenza di Dio, anche se non ne posso essere sicuro. Ma osservate la natura e l'universo. Tutto è disposto alla perfezione, nulla è lasciato al caso. Riflettete su questo

Quell oche dico io è che la scienza spiega il come, ma non il perché. Il perché lo spiega Dio

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6 minuti fa, Absol99 ha scritto:

Quello che dobbiamo capire è che la scienza, avendo un fine diverso dalla fede, non è in contradizzione con essa. Molti scienziati credono in Dio, uno su tutti: Einstein. Sono agnostico, non escludo a priori l'esistenza di Dio, anche se non ne posso essere sicuro. Ma osservate la natura e l'universo. Tutto è disposto alla perfezione, nulla è lasciato al caso. Riflettete su questo

 

Bada bene, Einstein non credeva assolutamente in Dio. Ciò che lo spinse a dire ciò è quello che tutti noi scettici ci domandiamo...Noi, persone dotate di intelletto, non possiamo accettare un Dio-Padre-Padrone che decide il buono e cattivo tempo così come si sveglia la mattina. Dio non può essere "buono e misericordioso" ma al contempo "vendicatore e irrazionale" verso il suo creato e relative creature. Detto in parole povere, non si può credere in un Dio che perdona tutti i mali e condanna tutti i peccatori alla purga...Si crea un paradosso che è impossibile da valicare. Einstein era attirato dalla perfezione della Natura e dalla sua capacità di sapersi autogestire senza l'aiuto di nessuno. Era affascinato dall'equilibrio dell'universo, dalle sue regole e dalla sua infinita materia. Era questo che lui si domandava, non sapeva come spiegarsi l'enorme infinito rappresentato dall'Universo e laicamente si appoggiava alla religione. Laicamente, per l'appunto. 

 

4 minuti fa, big dima ha scritto:

Quell oche dico io è che la scienza spiega il come, ma non il perché. Il perché lo spiega Dio

 

Fresca l'insalata u_u°

Ok vediamo così se ti è più facile comprenderlo....

Sai cos'è il "metodo scientifico sperimentale"? Praticamente è la pavimentazione di un buon scienziato per potersi spiegare un fenomeno. Questo consiste nel

1) Osservare un fenomeno e farsi delle domande (Com'è potuto accadere?)

2) Formulare un'ipotesi (In che modo?)

3) Compiere un esperimento (Perchè è accaduto così e non colà?)

4) Analizzare i vari risultati

5) Compiere altri esperimenti in condizioni-modi differenti per confutare le tue ipotesi (Lo sbagliare per poter apprendere. Adatto che prima si è citato Einstein, lui stesso disse " Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione; un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato.")

6) Trarre delle conclusioni e formulare un regola.

 

Come puoi vedere, la scienza non è "un'arte imperfetta lasciata al caso." Nella scienza bisogna sbagliare per apprendere il perchè, un passo alla volta alla scoperta del come. Uno scienziato che non si pone domande e non le confuta non può essere definito uno scienziato ma uno di quei vecchietti del mio paesello che giocano a briscola dicendo la loro sul tempo di martedì (?)

Gli scienziati devono scontrarsi, scannarsi, darsi eterni botta e risposta fino a quando non si raggiunge un equilibrio e si trova finalmente un punto d'accordo grazie alle miriadi di esperimenti che ci sono dietro. Se uno scienziato non si pone delle domande (TUTTE le domande) non sarà mai capace di formulare una teoria.

Lo ripeto, non buttate fango sulla scienza. 

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Guest NicoRobin
3 minuti fa, meatball ha scritto:

 

Bada bene, Einstein non credeva assolutamente in Dio. Ciò che lo spinse a dire ciò è quello che tutti noi scettici ci domandiamo...Noi, persone dotate di intelletto, non possiamo accettare un Dio-Padre-Padrone che decide il buono e cattivo tempo così come si sveglia la mattina. Dio non può essere "buono e misericordioso" ma al contempo "vendicatore e irrazionale" verso il suo creato e relative creature. Detto in parole povere, non si può credere in un Dio che perdona tutti i mali e condanna tutti i peccatori alla purga...Si crea un paradosso che è impossibile da valicare. Einstein era attirato dalla perfezione della Natura e dalla sua capacità di sapersi autogestire senza l'aiuto di nessuno. Era affascinato dall'equilibrio dell'universo, dalle sue regole e dalla sua infinita materia. Era questo che lui si domandava, non sapeva come spiegarsi l'enorme infinito rappresentato dall'Universo e laicamente si appoggiava alla religione. Laicamente, per l'appunto. 

 

 

Fresca l'insalata u_u°

Ok vediamo così se ti è più facile comprenderlo....

Sai cos'è il "metodo scientifico sperimentale"? Praticamente è la pavimentazione di un buon scienziato per potersi spiegare un fenomeno. Questo consiste nel

1) Osservare un fenomeno e farsi delle domande (Com'è potuto accadere?)

2) Formulare un'ipotesi (In che modo?)

3) Compiere un esperimento (Perchè è accaduto così e non colà?)

4) Analizzare i vari risultati

5) Compiere altri esperimenti in condizioni-modi differenti per confutare le tue ipotesi (Lo sbagliare per poter apprendere. Adatto che prima si è citato Einstein, lui stesso disse " Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione; un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato.")

6) Trarre delle conclusioni e formulare un regola.

 

Come puoi vedere, la scienza non è "un'arte imperfetta lasciata al caso." Nella scienza bisogna sbagliare per apprendere il perchè, un passo alla volta alla scoperta del come. Uno scienziato che non si pone domande e non le confuta non può essere definito uno scienziato ma uno di quei vecchietti del mio paesello che giocano a briscola dicendo la loro sul tempo di martedì (?)

Gli scienziati devono scontrarsi, scannarsi, darsi eterni botta e risposta fino a quando non si raggiunge un equilibrio e si trova finalmente un punto d'accordo grazie alle miriadi di esperimenti che ci sono dietro. Se uno scienziato non si pone delle domande (TUTTE le domande) non sarà mai capace di formulare una teoria.

Lo ripeto, non buttate fango sulla scienza. 

piccola precisazione: dio non è vendicatore, ma giusto. e quando stabilisce che è ora di punire non lo fa per vendetta ma per giustizia

 

Passiamo alla seconda parte: lo scienziato può formulare tutte le teorie e praticare tutti gli esperimenti, ma il perché non potrà mai spiegarlo. Può capire come avviene il tutto, ma non perché esiste il mondo, se c'è un fine ultimo e qual è, perché solo ed esclusivamente quelle reazioni e non altre ecc. Può scoprire le leggi che regolano l'universo ma non spiegare chi le ha create e perché proprio quelle e non altre, né perché esiste. La scienza il perché non lo spiegherà mai e poi mai, non ha gli strumenti per farlo, né li avrà mai. 

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1 minuto fa, big dima ha scritto:

piccola precisazione: dio non è vendicatore, ma giusto. e quando stabilisce che è ora di punire non lo fa per vendetta ma per giustizia

 

Passiamo alla seconda parte: lo scienziato può formulare tutte le teorie e praticare tutti gli esperimenti, ma il perché non potrà mai spiegarlo. Può capire come avviene il tutto, ma non perché esiste il mondo, se c'è un fine ultimo e qual è, perché solo ed esclusivamente quelle reazioni e non altre ecc. Può scoprire le leggi che regolano l'universo ma non spiegare chi le ha create e perché proprio quelle e non altre, né perché esiste. La scienza il perché non lo spiegherà mai e poi mai, non ha gli strumenti per farlo, né li avrà mai. 

 

Il problema di quel che dici è che ciò che ritieni possa fornire delle spiegazioni ai perché che la scienza non può spiegare sia la religione. Malgrado ciò, c'è un fatto evidente: la religione non ha una base logica, non è un insieme di prove come una prova scientifica, non certifica nulla. I fantomatici perché che la religione spiega non hanno alcun valore legittimo, hanno solo un valore "spirituale" per i credenti.

Ma la fede è proprio questo, credere in qualcosa che non ha alcun fondamento. Se così non fosse la fede non esisterebbe, è un paradosso anche il solo provare a giustificare l'esistenza di Dio o comprovare la veridicità della religione. Se esiste la fede è perché persone come te desiderano credere in un qualcosa senza necessariamente avere delle spiegazioni in merito.

Ed essere fedeli non significa arrampicarsi sui vetri quando la scienza ti mette di fronte dei dati certi, ma le arringhe di polpetta non hanno bisogno di aggiunte.. allo stesso modo affidarsi alla scienza non significa essere per forza atei, ed essere atei non significa dover dimostrare che Dio non esiste.

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Guest NicoRobin
8 minuti fa, Raizen ha scritto:

 

Il problema di quel che dici è che ciò che ritieni possa fornire delle spiegazioni ai perché che la scienza non può spiegare sia la religione. Malgrado ciò, c'è un fatto evidente: la religione non ha una base logica, non è un insieme di prove come una prova scientifica, non certifica nulla. I fantomatici perché che la religione spiega non hanno alcun valore legittimo, hanno solo un valore "spirituale" per i credenti.

Ma la fede è proprio questo, credere in qualcosa che non ha alcun fondamento. Se così non fosse la fede non esisterebbe, è un paradosso anche il solo provare a giustificare l'esistenza di Dio o comprovare la veridicità della religione. Se esiste la fede è perché persone come te desiderano credere in un qualcosa senza necessariamente avere delle spiegazioni in merito.

Ed essere fedeli non significa arrampicarsi sui vetri quando la scienza ti mette di fronte dei dati certi, ma le arringhe di polpetta non hanno bisogno di aggiunte.. allo stesso modo affidarsi alla scienza non significa essere per forza atei, ed essere atei non significa dover dimostrare che Dio non esiste.

la fede è credere in qualcosa che non si vede, non credere in qualcosa che non ha alcun fondamento. il resto del discorso evito di commentare

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7 minuti fa, big dima ha scritto:

la fede è credere in qualcosa che non si vede, non credere in qualcosa che non ha alcun fondamento. il resto del discorso evito di commentare

 

Ma il fatto che non si veda non implica automaticamente che ci sia e che esista.

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Guest NicoRobin
Adesso, Giuls92 ha scritto:

 

Ma il fatto che non si veda non implica automaticamente che ci sia e che esista.

un po' come gli atomi ( escludendo i microscopi elettronici ), ad occhio nudo non li vedi ma ci sono, o le case dietro i grattacieli: non li vedi ma ci sono. Posso rigirare il discorso dicendo che non sempre quello che non si vede non esiste. Dipende da dove si guarda e cosa si vuole osservare

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12 minuti fa, big dima ha scritto:

la fede è credere in qualcosa che non si vede, non credere in qualcosa che non ha alcun fondamento.

Il fatto che non esista una prova concreta che una religione abbia ragione (né che le altre abbiano torto) priva di una notevole dose di fondamento i credo, perché un conto è sostenere che esista qualcosa di "divino" (che può essere Dio, il Chaos, il Prodigioso Spaghetto Volante o più probabilmente Jonathan), un conto è sostenere che sia proprio quello.

Ciò detto, per come la vedo io la parte di fondamento rimasta ai credo è data dal crederci stesso (altrimenti, banalmente, non avrebbero ragion d'essere).

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8 minuti fa, big dima ha scritto:

un po' come gli atomi ( escludendo i microscopi elettronici ), ad occhio nudo non li vedi ma ci sono, o le case dietro i grattacieli: non li vedi ma ci sono. Posso rigirare il discorso dicendo che non sempre quello che non si vede non esiste. Dipende da dove si guarda e cosa si vuole osservare

 

Ma non abbiamo nemmeno prove concrete che questa cosa invisibile esista. Si tratta appunto di affidarsi alla fede.

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