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Cosa c'è dopo la morte?


Mattigroudon

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mah è difficile dirlo ; come semi-credente vorrei che esistessero paradiso/purgatorio/inferno perché piuttosto che scomparire nel nulla (perché diciamocelo ci troviamo in un punto storico davvero schifoso ; anche Steve jobs tra 200 anni non saprà  nessuno chi è stato nonostane probabilmente la sua azienda esisterà  ancora quindi figuriamoci chi si ricorderà  di noi poveri mortali) preferirei di gran lunga le pene dell' inferno ; qualsiasi esse siano ; da un punto di vista semi-scientifico spero che le onde cerebrali del cervello delle persone che decedono fuoriescano dal corpo del defunto e finiscano da qualche altra parte o che grazie a qualche processo chimico tuttora non conosciuto creino nuova vita (quindi reincarnazione alla fine <.<) comunque l'unico senso del vivere per ora è quello di lavorare in modo che chi verrà  dopo di noi possa vivere ancora di più e magari anche meglio (ma da quanto fanno i governi sembra che non ci siano arrivati; e io invece ce l'ho fatta a 14 anni...)


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Dopo la morte la nostra anima abbandona il corpo, dopo di che ha un posto che l'aspetta, determinato a seconda di come ha vissuto e in chi ha creduto, il Regno di Dio (Paradiso) o l'Inferno.

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secondo me non si può definire se la vita è utile o no, sarà  utile se la vivremo con rettitudine rispettando il prossimo e non sprecandola, avendo obbiettivi e sogni, senza i quali tra vita è morte non ci sarebbero distinzioni.


su cosa ci sia dopo la morte non ne sono sicuro, ma forse la scienza farà  tali progressi da sapercelo dire con certezza.

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Luke.... come dici tu viviamo per aiutare altri... ma pure gki altri vivono per aiutare... allora che senso ha... basterebbe smettere di procrearee tutte le sofferenze sarebbero finite

 

Ti crogioli nel pessimismo sprecando parole su un qualcosa che tantissime persone non possono avere, una vita. Non so chi sei nè tantomeno com'è la tua vita, ma invece di pensare alla sofferenza pensa alle belle cose che potresti ottenere e che magari hai già , come delle persone che ti vogliono bene, una ragazza che ti ama e magari un paio di figlioletti da allevare. Forse guadagnerai mille euro al mese e per campare dovrai faticare, ma le soddisfazioni vengono proprio dal sacrificio. Aiutare il prossimo non è un obbligo, è una cosa che devi fare se ti fa stare bene, nessuno ti obbliga.

Pensa al fatto che hai ancora tanti anni davanti, opportunità  infinite e occasione che troverai durante la vita. E alla fine chiuderai gli occhi, conoscerai la Signorina Morte e vi farete quattro risate malinconiche ma soddisfatte pensando alla vita piena e felice che hai vissuto e alle persone che hai lasciato dietro di te e che conservano tanti bei ricordi di quando ti hanno conosciuto in vita. Ma per avere tutto questo devi vivere, poco da fare.

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Io spero che dopo la morte ci sia qualcosa,in particolare mi piaceva molto il great spirit di shaman king come visione dell'aldilà (nel manga,nell'anime non viene spiegato).


Purtroppo sono piuttosto diffidente verso dei,spiriti e cose varie,e tendo a pensare che probabilmente i nostri pensieri e le nostre emozioni dipendono da semplici processi chimici e non da anime o altro,e che quindi dopo la morte non ci sia nulla.


Il che comunque non vuol dire affatto che bisogna rinunciare a priori a cercare di vivere una vita appagante e di realizzare degli obbiettivi.


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io diciamo che sono Agnostico... io penso che dopo la morte ci sia non dico il buio totale ma quasi... come quando uno chiude gli occhi e li riapre non so se mi sono spiegato bene xD più che ci sia un altra vita direi tipo che diventeremmo degli osservatori non so...


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la vita dopo la morte c'è eccome, a prescindere se ci crediamo o meno e se lo sappiamo o meno. è una Verità  assoluta inconfutabile ed è da accettare così com'è ( se volete accettarlo).


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Bel topic, mi piace.


 


Allora, premetto che io sono cristiana cattolica, in famiglia mia non sono dei "fanatici" ma comunque praticanti.


La Bibbia ci parla di un Paradiso, un Purgatorio e un Inferno che ci aspettano dopo la morte, e dice, in parole povere, che i "buoni" ritorneranno a Dio. *


In certi momenti della mia vita credo fortemente a tutto questo, e so, sento dentro di me, che tra una settantina d'anni ritornerò al Cielo, in un mondo che l'uomo non può neanche lontanamente immaginare, e rincontrerò le anime delle persone che se ne sono andate. Allo stesso modo, penso che chi non c'è più ora vegli su di noi.


 


Ma in altri momenti, quando sento davvero la paura della morte, mi viene da riflettere sulla reincarnazione... Ma lo faccio, e ne sono consapevole, perchè non riesco ad accettare l'idea di abbandonare un giorno questo mondo, perchè voglio comunque tornarci anche sotto un'altra forma. Da qui inizio a pensare che forse abbiamo davvero avuto vite precedenti, e che prima di tornare a Dio dobbiamo ancora fare tante altre esperienze.


 


L'ultima idea, che però è quella che mi fa più paura, è che quando il nostro cuore smette di battere, PUM, il nulla. Siamo fatto di cellule, esse col tempo scompariranno e noi semplicemente non esisteremo più, non penseremo, non ci saremo.


 


Queste sono le mie idee, nulla di filosofico, solo il mio pensiero.


 


* Io comunque credo che, anche se non ci siamo comportati bene, Dio ci lasci una scelta, chi chieda se vogliamo restare vicino a lui o lontano da lui (all'Inferno). Magari l'Inferno non è come ce lo immaginiamo, magari si sta pure bene, ma il punto clou è che siamo lontani da Lui.


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Io essendo cristiano penso e spero ci sia il Paradiso, anche io penso che fare del bene è perchè mi piace ma non per secondi fini tipo: "Siccome non voglio andare all'inferno quasi quasi faccio del bene e il paradiso e relax sono assicurati" no non la penso in questo modo.


 


Comunque da un lato la mia coscienza ha anche paura di quello che possa succedere, in un topic famoso dentro a questo sito ho detto sempre che sono credente, però una parte di me ha paura che non ci possa essere niente, proprio perchè sono alla ricerca delle risposte che attanagliano la mia vita. Probabilmente lo sapremo solo dopo la morte, ma comunque da credente che sono devo credere nel Paradiso e nell'Inferno, come se mi venisse imposto, ma so in me che un minimo della mia coscienza dice che tutto questo non esiste e forse moriremo al buio. Però spero che un giorno possa avere queste risposte che mi domando sempre più frequentemente, ripeto spero nel paradiso e inferno ma chi lo sa....lo scopriremo solo morendo....purtroppo.


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Sarò banale ma...non lo so! Spero in qualcosa di meraviglioso che mi accolga, candido, e dove io possa riposare in eterno dopo la "fatica" della vita. Ma perchè pensarci adesso? Abbiamo una vita davanti: meglio godersi e concentrarsi su questa piuttosto che cercare qualcosa che chissà  quando raggiungeremo. Quando sarò vecchio, mi ricorderò di questa domanda...

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Io penso che possiamo scegliere.

Nel senso che la nostra anima rimane, e può vagare nel mondo e nell'universo in generale, però poi possiamo anche scegliere di rinascere... E alla nostra morte ricordiamo anche le nostre vite precedenti ecc... Sarebbe bello :)

Come un eterno ciclo che non ha propriamente uno scopo (non parlo di Dio nel senso comune del termine; in effetti se dovessi definirmi mi definirei wiccan o neopagana, però ho una visione personalissima della spiritualità  in generale) ma è come un gioco, un modo di sperimentare vite, morti, emozioni e sensazioni diverse... Facendo però mantenere ad ognuno la peopeia individualità  :)

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Per ciò che riguarda la spiritualità  sono dell'idea che dopo la morte non ci sia niente, e che le nostre percezioni vengano completamente cancellate.

Dal punto di vista biologico, però, ho l'assoluta certezza - sostenuta peraltro dalla legge di conservazione della massa di Lavoisier - che tutti gli esseri viventi siano destinati a reincarnarsi, o comunque a rientrare sotto altre forme nel circolo della vita: in seguito alla morte di un organismo, infatti, il suo corpo è destinato a decomporsi nelle forme più semplici della materia ed inevitabilmente a diventare parte di altri organismi (che siano questi animali o vegetali).

Senza ombra di dubbio è un concetto di reincarnazione diverso rispetto a quello delle religioni orientali, ma per come la vedo io è comunque un modo di "rivivere" entrando a far parte della composizione chimica di altri esseri viventi.

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Sono combattuto. Da un punto di vista puramente scientifico la morte è la cessazione di ogni funzione organica e cellulare. Stando a questo approccio allora anche i neuroni, che compongono e definiscono totalmente la nostra persona, le nostre sensazioni, emozioni e passioni, convinzioni, ricordi e quant'altro, sono destinati a fermarsi. Dall'altra parte, guardando alla spettacolare macchina che è il corpo umano, e guardando all'incredibile equilibrio che la natura, il mondo, lo spazio intorno a noi hanno, per le dottrine classiche, "autogenerato", mi viene difficile pensare che non ci sia lo zampino di qualcosa di "superiore". Se questo è, spero che quell'entità  ci abbia riservato qualche privilegio oltre alla nostra vita biologica.


Follie dell'ora di cena.


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