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Aiuto...Racconto surreale sulla scia di Kafka!


Brendon

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Sì....Io intendevo un esempio...Mica tutto il racconto! ;)

 

Non mi viene niente in mente...

Perché non racconti di un/a ragazzo/a che si trasforma in un animale in base ad una cosa che ha fatto?

Poi perché non scegli l'animale che simboleggia propria quella cosa (Es. La volpe rappresenta l'astuzia).

:Stelline2: Visita il mio mercatino! Potresti trovare ciò che fa al caso tuo. :occhiolino:

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E scrivi che tu hai fatto qualcosa di grave però non te ne sei accorto. Allora ti trasformi per un periodo di tempo fin quando ti accorgi del danno fatto e che i tuoi sensi di colpa ti fanno star così male a tal punto di voler trovare una soluzione. Poi torni essere umano e cerchi di trovare la soluzione. Però ricorda che se deve essere simile a Kafka deve essere surreale ma ti deve far pensare che questo possa accadere veramente. Se non vuoi sapere il finale del libro non vedere lo spoiler.


 


Non credo che vorresti finire il racconto con te che muori a causa di un colpo di mela sopra la testa!


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Beh, considerando che ne La Metamorfosi non si capisce una mazza dall'inizio alla fine, beh, scrivi qualcosa di strano. o,o


Non si sa come sia diventato un insetto, non si capiscono le sue reali dimensioni perché a volte non riesce ad entrare dalla porta e altre volte riesce a raggomitolarsi sotto al divano o a passare in mezzo alle gambe dei suoi famigliari. wtf.


 


Scrivi di un bambino che diventa uno Scarabeo Ercole. owo


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Ragazzuoli, scusate se vi faccio questa domanda un po' sgarbata, ma avete letto "La Metamorfosi"? °°
 

L'intero libro è una metafora, difatti lo scarafaggio rappresenta l'orrore, il grottesco, non è una cosa senza senso! Il libro parla dei rapporti interfamiliari, rapporti che vengono definitivamente distrutti dalla metamorfosi di Gregor (non viene mai spiegato il perché della trasformazione, infatti, come detto prima, non si deve pensare allo scarafaggio a un qualcosa di propriamente fisico), dell'atteggiamento verso il diverso e dell'emarginazione del diverso stesso!

L'ultima scena poi, quando i genitori e la sorella escono tutti insieme, rilassati e particolarmente fiduciosi nel futuro, è fortemente simbolica: Gregor, il peso, il diverso, il mostro, è morto, le preoccupazioni sono morte, non c'è più alcun peso, siamo liberi e siamo felici.

Tutto questo implica che per la famiglia non esiste un "Gregor", esiste solamente il mostro che ne ha preso il posto, esiste la diversità  di Gregor che, essendo appunto una diversità , lo ha reso proprio un qualcuno di diverso dal vero Gregor.

 

Adesso ho spiegato molto brevemente, decisamente troppo forse e magari anche in maniera confusa, ma quel che volevo dire è: fare un racconto sulla scia di Kafka prendendo un semplice tizio che si trasforma in animale equivale a fare un racconto diverso, perché non è quello il senso del racconto stesso (certo, poi dipende cosa intende la tua insegnante con "sulla scia di Kafka").

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Ragazzuoli, scusate se vi faccio questa domanda un po' sgarbata, ma avete letto "La Metamorfosi"? °°

 

L'intero libro è una metafora, difatti lo scarafaggio rappresenta l'orrore, il grottesco, non è una cosa senza senso! Il libro parla dei rapporti interfamiliari, rapporti che vengono definitivamente distrutti dalla metamorfosi di Gregor (non viene mai spiegato il perché della trasformazione, infatti, come detto prima, non si deve pensare allo scarafaggio a un qualcosa di propriamente fisico), dell'atteggiamento verso il diverso e dell'emarginazione del diverso stesso!

L'ultima scena poi, quando i genitori e la sorella escono tutti insieme, rilassati e particolarmente fiduciosi nel futuro, è fortemente simbolica: Gregor, il peso, il diverso, il mostro, è morto, le preoccupazioni sono morte, non c'è più alcun peso, siamo liberi e siamo felici.

Tutto questo implica che per la famiglia non esiste un "Gregor", esiste solamente il mostro che ne ha preso il posto, esiste la diversità  di Gregor che, essendo appunto una diversità , lo ha reso proprio un qualcuno di diverso dal vero Gregor.

 

Adesso ho spiegato molto brevemente, decisamente troppo forse e magari anche in maniera confusa, ma quel che volevo dire è: fare un racconto sulla scia di Kafka prendendo un semplice tizio che si trasforma in animale equivale a fare un racconto diverso, perché non è quello il senso del racconto stesso (certo, poi dipende cosa intende la tua insegnante con "sulla scia di Kafka").

 

 

Pero io mi devo trasformare....

 

 

E scrivi che tu hai fatto qualcosa di grave però non te ne sei accorto. Allora ti trasformi per un periodo di tempo fin quando ti accorgi del danno fatto e che i tuoi sensi di colpa ti fanno star così male a tal punto di voler trovare una soluzione. Poi torni essere umano e cerchi di trovare la soluzione. Però ricorda che se deve essere simile a Kafka deve essere surreale ma ti deve far pensare che questo possa accadere veramente. Se non vuoi sapere il finale del libro non vedere lo spoiler.

 

Non credo che vorresti finire il racconto con te che muori a causa di un colpo di mela sopra la testa!

Sauro penso che ormai il compito lo puoi fare con tutte le idee date. 

Monochromatic, io non ho letto il libro ma solo un breve testo e secondo me quello che gli importa veramente è la trasformazione.

Comunque le tue idee sono molto giuste e corrette e ne prenderei sicuramente se dovessi scrivere un testo simile a quello di Sauro.

:Stelline2: Visita il mio mercatino! Potresti trovare ciò che fa al caso tuo. :occhiolino:

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Ragazzuoli, scusate se vi faccio questa domanda un po' sgarbata, ma avete letto "La Metamorfosi"? °°

 

L'intero libro è una metafora, difatti lo scarafaggio rappresenta l'orrore, il grottesco, non è una cosa senza senso! Il libro parla dei rapporti interfamiliari, rapporti che vengono definitivamente distrutti dalla metamorfosi di Gregor (non viene mai spiegato il perché della trasformazione, infatti, come detto prima, non si deve pensare allo scarafaggio a un qualcosa di propriamente fisico), dell'atteggiamento verso il diverso e dell'emarginazione del diverso stesso!

L'ultima scena poi, quando i genitori e la sorella escono tutti insieme, rilassati e particolarmente fiduciosi nel futuro, è fortemente simbolica: Gregor, il peso, il diverso, il mostro, è morto, le preoccupazioni sono morte, non c'è più alcun peso, siamo liberi e siamo felici.

Tutto questo implica che per la famiglia non esiste un "Gregor", esiste solamente il mostro che ne ha preso il posto, esiste la diversità  di Gregor che, essendo appunto una diversità , lo ha reso proprio un qualcuno di diverso dal vero Gregor.

 

Adesso ho spiegato molto brevemente, decisamente troppo forse e magari anche in maniera confusa, ma quel che volevo dire è: fare un racconto sulla scia di Kafka prendendo un semplice tizio che si trasforma in animale equivale a fare un racconto diverso, perché non è quello il senso del racconto stesso (certo, poi dipende cosa intende la tua insegnante con "sulla scia di Kafka").

 

Statua, una statua per questa ragazza.

Btw, io credo che il messaggio qui citato sia quanto di più utile tu possa evere per scrivere quel tema. Buona fortuna.

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