Tutti i messaggi di Nevix
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commenti [Modality] Obscurian Adventures (SEZIONE COMMENTI)
Nevix ha risposto a una discussione di gvtsu in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Beh, davvero non saprei cosa consigliarti: la storia è tua e solo tu puoi sapere cosa è meglio mettere, anche perché magari qualche idea che verrebbe in mente a me, potrebbe essere in contrasto con quello che hai pensato tu per la trama In ogni caso, sarò felice di darti i miei pareri sui capitoli che pubblicherai e, magari, qualche consiglio se qualcosa non va Se davvero ritieni che qualche idea ti potrebbe essere utile, sarò felice anche di dirti qualche particolare che vorrei vedere, o magari qualche personaggio che secondo me dovrebbe apparire, ma preferirei comunque aspettare che la storia si avvii un po' meglio -
commenti [Modality] Obscurian Adventures (SEZIONE COMMENTI)
Nevix ha risposto a una discussione di gvtsu in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Ciao! Ho letto le prime due pubblicazioni e devo dire che questa prima parte, il capitolo 0, mi è sembrata una premessa davvero interessante! Continuerò di certo a leggere, perché mi sembra davvero che questa fanfic meriti molto: l'impostazione del racconto è un'ottima idea, che permette oltre che di passare rapidamente da un punto all'altro della storia, di vedere gli avvenimenti da punti di vista differenti e di conoscere meglio le psicologie di entrambi i protagonisti! Spero che esca presto un nuovo capitolo, perché sono davvero curioso di vedere cosa succederà con Darkrai e Marshadow, ma soprattutto quale è la missione che ha deciso di assegnare ai due con la consegna dei cristalli Z! Poi, devo anche dire che il finale, l'ultima riga, per la precisione, mi ha lasciato con ancora più curiosità: che sia stato tutto un sogno premonitore? Non vedo l'ora di scoprirlo!! -
[Nevix] Vita da Starter: l'Era dell'Imperatore (1/2 serie)
Nevix ha risposto a una discussione di Nevix in Fan Fiction e Dintorni
Capitolo 31: l’ultima visita - Sfavillo, piantala di cercare di graffiarmi! – dice ridendo una voce che conosco. - MEOWW!! – esclama un’altra voce che mi è familiare. Entrambe ridono e sembrano molto divertite… ma per qualche motivo non riesco a capire come mai. Il sonno deve avermi intontito più del previsto… Con un grosso sbadiglio, mi stiro e mi giro da un lato, cercando di capire cosa sta succedendo… peccato che sia il lato sbagliato! Con un tonfo, oltre che un inevitabile dolore che mi percorre tutto il corpo, cado giù dal letto, piombando con la faccia a contatto col freddo pavimento. - Uff, certo che Batuffolo a volte sa essere proprio imbranato… - sento dire ridendo alla mia allenatrice, che mi prende e mi rimette vicino a lei. - Scusa se te lo chiedo – dice invece Sfavillo – Ma non sarebbe più logico lasciarlo dov’era? Solo da quando Ryu mi ha riportato qui, sarà almeno la quinta volta che si agita tanto nel sonno da cadere dal letto… - - Ma cosa dici!? – chiede Mindy – Vorresti davvero lasciare il tuo amico lì per terra al freddo e al gelo!? – - Beh, lui è un Pokémon nativo del Polo, quindi non dovrebbe soffrirne più di tanto… - - Scusa se te lo dico, ma se fosse come dici tu, allora la stessa cosa dovrebbe valere anche per me, ma invece sono molto freddolosa! – afferma lei, con un tono quasi di rimprovero. - In effetti non hai tutti i torti, sai? – risponde ridendo – Va bene: questo te lo concedo, ma sta di fatto che se tu la piantassi di andarlo a riprendere tutte le volte e lo lasciassi lì dove cade, avremmo più tempo e spazio per giocare insieme! – esclama producendo un rumore che ricordo proviene dalle scariche che emette praticamente al termine di ogni frase. - Sfavillo!! – lo sgrida lei. - Cosa c’è? – chiede lui – Non lo sai che bisogna sempre pensare prima a se stessi che agli altri? E, poi, se continua a dormire come ha fatto fino ad ora, non se ne accorgerà mai! – - Non significa niente il fatto che sta dormendo! Anche io fino a poco fa dormivo, ma non per questo mi avete buttato in mezzo ad una strada, al freddo e al gelo! – - Uff… lo sai che a volte sei proprio pesante? – chiede Sfavillo sbuffando e generando nuove scintille – Senti, facciamo una bella cosa: mi può anche star bene che non vuoi farlo dormire a terra, ma potresti sempre dargli un cuscino! Avanti, non chiedo molto… io voglio solo poter giocare un po’ solo con te, senza dover pensare anche a Batuffolo! – dice con un tono che nasconde una vaga intonazione che fa sembrare la stia pregando. Lei ride, cambiano umore in pochi secondi: - Certo che sei proprio un bel personaggio, tu! – esclama, prendendomi in braccio e assecondando la sua richiesta. Sento che si sfila un cuscino da dietro la schiena e lo appoggia a terra, ponendomi poi sopra di esso. - Sei felice ora? – chiede. - MEOWW!! – risponde il Pokémon Favilla, tornando immediatamente a giocare. I due riprendono a ridere. Mi chiedo cosa ci trovi Mindy di tanto interessante in quel felino elettrico troppo cresciuto… potrei capire se almeno avesse un minimo di riguardo per lei e per me, ma invece, da quello che posso sentire, sta cercando di squartarle la mano con denti e artigli… Davvero non so che dire: non le capirò mai queste streghette! In ogni caso, non è questo il momento di farsi strani dubbi esistenziali sulla psicologia delle allenatrici: prima di tutto, devo svegliarmi e far vedere loro che sono sveglio, poi dovrò cercare di capire cosa è successo e tra quanto riprenderemo il nostro viaggio. Sempre che lo riprenderemo…anche se il fatto che sia tornata in sé e che sta giocando con un Pokémon talmente grande e forte che pesa almeno tanto quanto lei e potrebbe staccarle da un momento all'altro una mano, mi fa pensare che è logico che è in grado di riprendere la caccia alle medaglie! Non ho voglia di fare tanta attenzione, quindi uso il metodo più funzionale e diretto che conosco: molto semplicemente mi arrampico sul letto per farmi vedere. Il resto lo farà sicuramente Mindy… sono proprio curioso di vedere cosa dirà! Come avevo pensato, mi alzo e certo un buon appiglio per issarmi su per il materasso: purtroppo, quasi tutta la superficie è occupata dal mio amico Luxio e l’ultima cosa che voglio è entrare in contatto con il suo pelo elettrizzato, che mi fulminerebbe al minimo contatto, ma dietro la schiena della mia allenatrice c’è, per fortuna, abbastanza spazio per permettermi salire senza problemi, oltre che vedere meglio cosa stanno facendo quei due. So che si stanno divertendo e stanno giocando, ma sono davvero curioso di vedere come sia possibile giocare con un mostro del genere… Il materasso è molto morbido e le mie zampe affondano di qualche millimetro nella sua imbottitura, che mi sembra quasi dia l’effetto di un tappeto elastico. Con due passi, circumnavigo il corpo della mia allenatrice e mi appresto a sbirciare dall’altra parte, ma un particolare mi sorprende: davanti ai miei occhi, passa un tubicino che, partendo da una specie di porta abiti, si dilunga fino a quello che mi sembrerebbe essere l’incavo del gomito di Mindy. L’ha sempre avuto quello strano aggeggio infilato nel braccio? Non mi sembrava l’avesse l’ultima volta che l’ho vista, ma è altrettanto vero che le coperte l’avevano seppellita completamente e l’ultima cosa a cui ho badato io era proprio quello… mi è già sembrato abbastanza sconvolgente vedere la mia allenatrice che non si svegliava: chissà cosa avrei fatto, se avessi notato perfino questo particolare… Sfavillo, pancia all’aria, sta giocando con la mano di Mindy, che gli scorre continuamente sul petto, con le dita sempre più rapide e pronte ad evitare ogni assalto degli artigli e dei canini del Pokémon, mentre lei ride e si diverte a farlo innervosire sempre di più, sebbene gli lasci alcune volte la possibilità prenderla, atto di fronte al quale lui si avventa con entrambe le zampe anteriori sul povero arto e scoppia a ridere, con gran felicità della bambina. Non ci vuole chissà quale genio per notare che usa un unico braccio, quello sinistro, per la precisione, mentre l’altro è fermo e raccolto nel suo grembo, come se le dolesse per via di quello stesso tubo che ho da poco notato. Non so che dire né che fare… ad essere onesti, pensavo che fosse tutto più semplice, ma ora che ci sono, non so davvero quale sia la mossa giusta da fare: mentre attendo che la mia mente si schiarisca e che mi venga qualche idea geniale, li osservo, godendo per entrambi ogni volta che uno dei due compie un movimento e ride divertito. Devo dire che non pensavo che fosse possibile per me provare gioia per qualcun altro in questo modo, come se io fossi lui o lei, ma probabilmente questo collegamento con Mindy deve avermi cambiato… non è che tra un po’ sarò addirittura capace di leggere nel pensiero altrui? Continuo a fissarli, ascoltando il piacevole suono delle loro risate, ma poi un nuovo rumore, sorprendendomi, attrae la mia attenzione: facendo sbattere la porta ed interrompendo i due, un uomo sulla cinquantina irrompe nella stanza, lasciando tutti quanti a bocca aperta. Perfino Sfavillo, che se sta giocando non si accorge di nulla, interrompe a metà il morso amichevole che stava per dare all’indice di Mindy. - Guarda guarda… la bella addormentata si è ripresa… - mormora soffiando una nuvola di fumo. Sfavillo, sentendo l’acre odore del sigaro, inizia subito a tossire, per poi mettersi a soffiargli contro. - Ehi, calma tigre! – esclama prendendolo per la collottola e lanciandolo fuori dalla stanza senza tanti convenevoli. Il mio amico, sempre più furioso, cerca di graffiarlo, ma con abili gesti l’uomo riesce sempre ad impedirglielo, schivando anche tutti gli attacchi elettrici che gli lancia contro: - Senti coso – dice dopo averlo respinto per l’ennesima volta ed averlo cacciato nel corridoio – Non so se tu l’abbia capito o meno, ma se non fosse stato per me, a quest’ora saresti ancora in mezzo ad una strada e la tua amata allenatrice sarebbe ancora la bella addormentata nel bosco, quindi vedi di non darmi troppo fastidio e lasciami lavorare! – detto ciò, si sbatte la porta alle spalle. Io, d’istinto, appena si volta, mi faccio più piccolo che riesco e tento di nascondermi: non ho idea di chi sia, ma anche se fosse questo il “Doc” di cui parlavano le due spie, il suo aspetto non mi convince affatto, ma mi spaventa… Dall’alto del suo metro e settanta abbondante, coperto da un camice sgualcito, sotto al quale indossa un anonimo maglione ed un paio di pantaloni, l’uomo guarda Mindy, soffiando una nuova nube di fumo e grattandosi la nuca, muovendo i corti capelli di uno strano colore, a metà tra il castano ed il biondo: mi chiedo se se li tinga, per conservare un tale colore alla sua età… - Allora, cara la mia bella addormentata – comincia, spegnendo il sigaro dopo averci intossicato con un’ultima nuvola – Come va oggi? Spero che quel gatto da diecimila volt non ti abbia disturbato troppo… io avevo detto a quei due di non riportartelo indietro, ma loro hanno detto che saresti stata triste senza di lui – dice con una voce che non nasconde il tono infastidito, come se fare il suo lavoro per lui fosse quasi un peso. - Non si preoccupi: io sono felicissimo che lo abbiano riportato! Lui è il mio Sfavillo e non potrei vivere senza di lui, proprio come non potrei stare senza il mitico Batuffolo! – esclama ridendo – Però, dottore, lei mi deve spiegare una cosa: perché continua a chiamare i miei Pokémon rispettivamente “gatto” e “pinguino”? Non lo sa che sono un Luxio ed un Piplup? – chiede. Lui pare indifferente alla domanda, per quanto, dalla risposta, sempre data con voce atona, potrebbe sembrare leggermente offeso: - Bambina, ti devo forse ricordare che ho almeno quarant’anni più di te? Se dico che sono un gatto ed un pinguino, è perché da dove vengo io, questi cosi che voi chiamate “Pokémon” non esistono. Da dove vengo io, è già tanto se vedi un drago, figurati se trovi dei mostriciattoli che lanciano fulmini come il tuo amichetto là fuori… comunque, fidati che se ti dico che sono un pinguino ed un gatto, è perché sono un pinguino ed un gatto. Ora, piantiamola di blaterare e fammi fare il mio lavoro. – dice lanciando la borsa che si porta dietro su una sedia ed avvicinandosi al letto. Sembrerebbe voler visitare la mia allenatrice, ma poco prima che lui possa anche solo aprire bocca, ecco che lei torna a fare domande: - Ehm… mi scusi se lo chiedo ma, se “da dove viene lei i Pokémon non esistono”, cosa di cui, ad essere sinceri, dubito fortemente, come faceva a sapere come curarmi e come curare Batuffolo? – chiede molto dubbiosa. - Senti – dice esasperato il dottore – Io sono qui solo per te e per far contenti i signorini sposini che avevano tanta paura per te. Non sono qui per rispondere alle tue domande, quindi vedi di farmi fare il mio lavoro e farmene andare il prima possibile, va bene? – - Ma – protesta lei – Come faccio a fidarmi di qualcuno che non so neanche se sia davvero un dottore o meno e che, anche se lo fosse, afferma di non sapere neanche le basi della scienza? – Alla fine, dopo diversi secondi in cui i due si fissano, concentrata e dallo sguardo truce lei, apatico e imbronciato come sempre lui, l’uomo distacca lo sguardo e concede quello che vuole alla streghetta: - Va bene, bambina, mi hai convinto: vuoi sapere come faccio ad avervi aiutato? Beh, ecco qui la risposta… - Mindy, felicissima di averlo convinto, lo guarda con occhi più rilassati. Lui prende fiato: … voi siete affetti da scementia dormentatis, la malattia dei cuscini, per la quale non riuscite a fare altro che dormire tutto il tempo, esattamente come farebbe uno di quei soffici guanciali – In qualche modo, lui riesce a rimanere serio mentre spara la cavolata più grande che io abbia mai sentito, il che mi fa pensare due cose: o è un bravissimo attore, o pensa davvero che abboccheremo. - Davvero? – chiede la mia allenatrice – Che strano: proprio ieri ho sentito Ryu e Phoebe che discutevano riguardo ad un certo “collegamento” e sul fatto che “il Piplup non si sveglia perché è legato a lei”… - Lui riprende a guardarla con il suo sguardo incomprensibile: - Sei più sveglia di quello che pensavo… - afferma – Ma, come potrai capire, ci sono delle cose che è meglio non sentirsi dire. In più, credo che tu sappia già cosa avete, sia tu che lui. Ora, per favore, potremmo passare al lato pratico della questione così tu puoi tornare a giocare con la tua tigre giocattolo ed io posso tornare a fumare i miei sigari e guardarmi un bel film poliziesco? – Lei, dopo averci riflettuto per qualche secondo, acconsente, togliendosi la coperta da sopra le gambe. Comincia a muoversi, facendomi improvvisamente sentire scoperto: se si sposta, io sarò visibile e ciò non deve succedere, sia perché io odio i dottori, sia perché continuo a pensare che quel tipo dalla barba malfatta e gli occhi marroni sia abbastanza inquietante… In ogni caso, questo non è il momento degli indugi: devo riuscire a fuggire di qua prima che mi notino! Cerco di sgattaiolare via ma, ovviamente, le cose non vanno come avevo previsto, quindi mi ritrovo costretto a ripiegare su una disonorevole, ma sempre molto funzionale, ritirata strategica dietro il secondo dei cuscini che stavano dietro la schiena della streghetta, da dove posso continuare a nascondermi senza che mi vedano. Inaspettatamente, il dottore, notando che da nessuna parte c’è traccia di me, chiede: - Dov’è quello blu? Non ricordo di aver dato ordine ad uno di quegli insubordinati degli infermieri di portarlo altrove: è possibile che non riescano mai a seguire quello che dico? – Mindy pare non capire: - come dov’è? Non lì sul cuscino, proprio di fianco al letto? – chiede, guardando per la prima volta lì sotto, per quel poco che le possa permettere il tubicino che le blocca il braccio. - A meno che i pinguini-idranti non hanno abbiano imparato a rendersi invisibili ed i cuscini hanno gli occhi, direi proprio di no: al contrario, credo che il tuo amichetto sia proprio dietro di te! – dice alzandosi ed allungando una mano per prendermi. Io cerco di difendermi con alcuni attacchi Beccata, ma lui riesce in qualche modo a bloccarli e prendermi lo stesso per un’ala. - Non vorrei sembrare troppo curioso, ma come hai fatto a non accorgerti che era dietro di te? Ne ho incontrata di gente distratta, ma nessuna così tanto da perdere il proprio cucciolo… o, meglio, nessuno che non sia Phoebe: quella è riuscita a perdere un coniglio sbrilluccicoso e ancora oggi non sappiamo che fine abbia fatto. – - Ma io non lo avevo perso! – esclama la streghetta afferrandomi e stringendomi forte. Era da tanto che non sentivo un abbraccio dei suoi e devo dire che mi fa davvero piacere, nonostante finisca di nuovo per morire soffocato. - Da quant'è che eri sveglio? – mi chiede allontanandomi da lei per osservarmi e mostrarmi il suo allegro sorriso. - Non molto: avrei voluto dirtelo prima, ma stavi giocando con Sfavillo e mi sarebbe dispiaciuto interrompervi! – dico. - Ma noi saremmo stati felicissimi di accoglierti a giocare insieme a noi! – strilla, stringendomi di nuovo – Non sai per quanto ho atteso che ti svegliassi pure tu: il dottore ha detto che, dato che io mi ero svegliata, anche tu avresti fatto lo stesso nel giro di qualche ora, ma invece è passata quasi una settimana… - mi sussurra, con un tono dolce che solo lei sa avere. - Mpf… potrei vomitare per cotanta dolcezza… non sapete che sono allergico al miele, io? – chiede l’uomo guardandoci male. - Stai zitto e lasciami godere un po’ la mia allenatrice! – gli strillo io replicando al suo sguardo con uno identico. Lei non dice nulla: mi sta abbracciando e tanto le basta. - Batuffolo? – mi dice. - Sì? – le chiedo io. - Adesso che ci penso – riprende lei – Forse è anche stato un bene che tu ti sia svegliato solo ora: almeno, non dovrai attendere molto perché il nostro viaggio riprenda! – esclama. - In che senso? – chiedo io. - Nell’unico senso possibile: per quanto io non lo ritenga proprio il massimo della gamma, il dottore mi ha aiutato molto da quando mi sono svegliata e ha detto che, se anche oggi va tutto bene, nei prossimi giorni potremo partire di nuovo per il nostro viaggio! Come hai potuto vedere, è anche tornato Sfavillo, quindi è tutto pronto: l’unica cosa che manca sono io! – dice ridendo. - Già – irrompe nella discussione l’uomo – E se perdi ancora un po’ di tempo, non scopriremo mai se oggi vai davvero abbastanza bene da poter partire: tralascio il fatto che tu hai detto che non so niente di medicina, perché se solo ti dovessi narrare di tutto quello che so e di tutto quello che ho visto ti assicuro che ti parlerei di cose talmente da voltastomaco che drizzare i capelli in testa, ma sappi che ti sbagli e non sai quanto. Ora, comunque sia, cosa diresti di far gentilmente uscire il tuo caro amichetto, così che possa finire questa visita e tornare a casa a guardarmi il mio film giallo? – Lei acconsente, allontanandomi da lei e facendomi segno di uscire. Io lo faccio, ma prima di andarmene definitivamente, vorrei almeno che risponda a due mie domande: mi volto e le chiedo tutto nella maniera più semplice che mi viene. - Mindy, quindi tu ora… stai bene? – chiedo. - Certo che sto bene! – esclama con un sorriso – Ti pare che riuscirei a giocare con Sfavillo se non fosse così? – - E… dopo questa visita potremo partire? E tutto tornerà come prima? – - Certo! Non hai sentito quello che ti ho detto prima? Io, tu e Sfavillo partiremo e torneremo a viaggiare e dare la caccia alle medaglie: non so se sarà davvero tutto come prima, perché sia Ryu e Phoebe che il dottore sono convinti che, qualsiasi cosa mi sia successa, mi succederà ancora in futuro… in ogni caso, anche se succederà, dicono che non ci dovremo preoccupare, perché ora hanno scoperto il rimedio e tutto tornerà di nuovo normale in pochi giorni! – ride indicandomi ancora di uscire, mentre l’uomo guarda distrattamente l’orologio, facendo poi una faccia come ad indicare che è in ritardo per qualcosa. Io ancora non me ne voglio andare: la sua risposta non mi è piaciuta e voglio vederci più chiaro. Non vorrei essere frainteso: sono felicissimo che ripartiremo, ma mi sembra stranissimo che tutto possa cambiare così in fretta, oltre che, dopo tutto quello che è successo, tutto possa tornare come prima. Cercando di sembrare il più indifferente possibile, la guardo interamente, dalla testa alla punta delle dita dei piedi, passando per tutta la larga veste che si stava già sfilando in previsione della visita e, in particolare, per il braccio che tiene ancora raccolto, come se si fosse atrofizzato. - dovrai portarti dietro quel coso? – chiedo accennando al tubicino – Sarebbe quello il magico “rimedio” di cui hanno parlato? – Lei lo guarda, poi mi fissa in tono comprensivo, facendo incrociare i nostri sguardi: - Ti fa impressione, vero? No, non ti preoccupare: questo non è niente di particolare, ma solo un metodo che hanno usato per darmi le medicine di cui avevo bisogno e darmi da mangiare mentre dormivo, niente di più. Ce l’ho ancora perché, a differenza dei Pokémon, noi umani ci riprendiamo molto più lentamente e quindi spesso ci mettiamo parecchio tempo a tornare a mangiare normalmente: pensa che io è solo da ieri che ho ripreso a farlo, mentre tu, per quanto stessi dormendo, hai sempre trovato un modo per berti il tuo succo di Baccarancia che ti portavano le Chansey… un giorno mi dovrai spiegare come hai fatto! – esclama ridendo – Comunque sia, non ti preoccupare: questa è solo una cosa temporanea e già oggi, sempre che il dottore dica che possiamo andare, non ce l’avrò più! – - Ma… te l’ha messo lui quell’aggeggio? Ti ha fatto male? – mi chiede, notando che tengo il braccio fermo e non lo muovo mai. Ci penso per un’attimo prima di rispondergli: non vorrei farlo preoccupare dicendogli la verità, quindi, dato che mi dispiacerebbe moltissimo dovergli mentire, decido di digli una mezza bugia. In effetti, non posso dire che mi faccia proprio bene, ma è un fastidio sopportabile, sapendo che è servita a farmi stare meglio. Gli dirò semplicemente che sì, me l’ha messo lui e che, ovviamente, in un primo momento mi avrebbe anche dovuto far male, ma dato che dormivo non me ne sono accorta, mentre ora non sento più niente… sono davvero felicissima che lui si preoccupi per me, ma allo stesso tempo mi sembra sbagliato: sono io che mi devo prendere cura di lui, non il contrario! Sto per aprire bocca, ma quando lo faccio mi sembra che lui sappia già tutto. - Ci vorrà molto perché finisca? – chiedo accennando al dottore. - Non credo che, nella tua posizione, il tempo sia un elemento rilevante: hai aspettato per due settimane, quindi anche attendere un po’ di più non dovrebbe pesarti così tanto. – mi risponde lui. Io accetto la sua risposta e me ne vado, avvicinandomi alla porta e varcandola. L’uomo mi ferma di nuovo un’attimo prima che me ne vada: - In ogni caso, caro il mio pinguino frettoloso, non dovrei metterci più di un’ora – dice. Io lo ringrazio, saluto Mindy con un gesto e me ne vado, osservando con la coda dell’occhio la mia allenatrice che si spoglia ed il dottore che armeggia nella propria borsa, estraendo alcuni attrezzi del mestiere. Chiudo la porta e mi siedo poco più in là, sperando che ci metta davvero tanto quanto ha detto. Ho sentito una sensazione stranissima, come se per qualche secondo, non fossi più stato me stesso ma qualcun altro, come se per qualche secondo la mia e la sua personalità si fossero fuse: sentivo tutto come se fossi nella sua mente, sapevo quello che diceva ancora prima che lo facesse… Per ora, lo ritengo abbastanza inquietante, oltre che un’eventualità troppo remota, quasi fantascientifica: probabilmente me lo sono solo immaginato, deve essere stata solo un’impressione… Riapro gli occhi e vedo che in fondo al corridoio, che si sta avvicinando a me, c’è Sfavillo. Meglio così: ho parecchie cosa da chiedergli ed una chiacchierata è un modo perfetto per farsi passare il tempo. in viaggio: Dove siamo: -
Oltre 80 titoli in sviluppo su Switch, nuovi annunci nelle prossime settimane?
Nevix ha risposto a una discussione di HypnoticSoul in Notizie
Sì, lo so, ma mi sarei aspettato comunque qualcosa di diverso da ciò che ho visto Alla fine, appartenere alla stessa serie dovrebbe significare qualcosa, no? Io non credo che faranno un seguito di X, anche perché al pubblico non è piaciuto così tanto, anche per il motivo che hai detto tu: il fatto che in ogni dove ci sono nemici di ogni livello. Anche per me è stato molto frustrante e ci ho messo moltissimo a completarlo! In ogni caso, la storia l'ho finita e devo dire che anche la conclusione non è stata il massimo, per me -
Oltre 80 titoli in sviluppo su Switch, nuovi annunci nelle prossime settimane?
Nevix ha risposto a una discussione di HypnoticSoul in Notizie
Sì, l'ho giocato, ma non mi è piaciuto tanto come il primo In sostanza, questo capitolo non aveva niente a che fare col primo se non il battle system e devo dire che come trama mi è sembrata molto meno "magica". Il gioco non posso dire di non averlo apprezzato, ma di certo ha deluso le mie aspettative, per quanto riguarda la storia dei personaggi. -
Oltre 80 titoli in sviluppo su Switch, nuovi annunci nelle prossime settimane?
Nevix ha risposto a una discussione di HypnoticSoul in Notizie
Già: la Nintendo ha sempre prodotto ottimi giochi ed è difficile che smetta di farlo adesso! Xenoblade l'ho giocato anche io su New 3DS perché me l'ero perso su Wii e pure io l'ho adorato: la trama è forse una delle migliori di tutti i giochi di Monolith! Come ambientazione e come storia di fondo, almeno in un primo momento, può sembrare un po' noioso, ma già dopo poche ore di gioco si capisce che non è così! Comunque, sono tutti ottimi giochi, quelli che si prospettano per Switch: sia i first che i third party! A parte i titoli Square Enix, io spero in un Sonic (che tra l'altro è anche già stato confermato, se non sbaglio) e magari qualche altro bel titolo fantasy! -
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Nevix ha risposto a una discussione di HypnoticSoul in Notizie
Sì, ho visto pure Xenoblade e, come ho adorato il primo, adorerò anche questo! Essendo prodotto da Monolith Soft. , era logico che uscisse per Switch! I trailer sullo shop li avevo visti quasi tutti, ma mi sa che me ne sono perso qualcuno interessante... Su Switch di capolavori ce ne saranno tantissimi, mi sa! -
Oltre 80 titoli in sviluppo su Switch, nuovi annunci nelle prossime settimane?
Nevix ha risposto a una discussione di HypnoticSoul in Notizie
Davvero Persona è già stato confermato?? Di Dragon Quest, lo avevo già letto, ma non ero sicuro che il supporto sarebbe andata oltre l'uscita di un singolo capitolo, come invece mi sembra abbiano confermato Poi, beh, Zelda è di Nintendo, quindi era logico che uscisse (e poi come si sarebbe potuto non notare Breath of the Wild? A mio parere, sarà il miglior gioco di sempre!! ). Su Inazuma, non so... preferisco giochi come Final Fantasy e vedere anche solo il remake del VII su Switch per me sarebbe abbastanza! -
Oltre 80 titoli in sviluppo su Switch, nuovi annunci nelle prossime settimane?
Nevix ha risposto a una discussione di HypnoticSoul in Notizie
Wow, non credevo ce ne potessero essere così tanti! Davvero una bella notizia, che mi fa ben sperare per l'effettivo supporto delle terze parti, che fin ora non era stato granché dimostrato... Se già prima ero convinto di acquistarla, ora lo sono ancora di più: sentire che Square Enix supporterà la console, significa che probabilmente usciranno titoli di rilevanza come Final Fantasy, Dragon Quest e Persona (o, almeno, spero che sarà così!). In ogni caso, buono a sapersi! -
[HERO] Pokèmon Care:The Alice's Project (COMMENTI)
Nevix ha risposto a una discussione di Hero in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Sì, lo so che ci ho messo molto: mi dispiace Lo spero: Popplio è uno dei Pokémon che più mi piacciono! -
[HERO] Pokèmon Care:The Alice's Project (COMMENTI)
Nevix ha risposto a una discussione di Hero in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Ciao! Finalmente sono riuscito a leggere l'ultimo capitolo e devo dire che mi è piaciuto moltissimo! Speravo che alla fine Popplio sarebbe diventato un Pokémon di Alice e sono felice che alla fine sia andata proprio così! -
[Commenti] L'esperto di Eeveeluzioni
Nevix ha risposto a una discussione di MoonlightUmbreon in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Beh, se dovesse arrivare qualcos'altro su di lui, io sarei di sicuro felice di leggerlo! Fai comunque bene a valutare se è davvero il caso di aggiungere qualche informazione o meno: meglio rifletterci di più e magari mettere qualche cosa di meno che mettere di tutto e di più per poi imbrogliarsi nelle proprie parole -
[Commenti] L'esperto di Eeveeluzioni
Nevix ha risposto a una discussione di MoonlightUmbreon in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Togli il forse: ci sei riuscito al 100% a caratterizzarlo di più -
[Commenti] L'esperto di Eeveeluzioni
Nevix ha risposto a una discussione di MoonlightUmbreon in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Di niente: come sempre, te li meriti L'idea che volevi dare, l'hai data in pieno: da come si vede nella tua fanfic, sembra proprio che il team Rocket sia ovunque e che si dedichi a qualsiasi cosa posso portare guadagno! Ok, ti raggiungo in mp: in effetti è proprio vero che chattiamo metà qui e per metà lì! Beh, dai, comunque non è un vero e proprio off-topic: alla fine stiamo sempre parlando della tua fanfic! L'aria di onnipotenza di Giovanni, ora non c'è più e direi che sempre decisamente più "umano", per quanto comunque si parli ancora di lui come un uomo molto potente! Ancora una volta: complimenti, perché gli hai dato una caratterizzazione fantastica -
[Commenti] L'esperto di Eeveeluzioni
Nevix ha risposto a una discussione di MoonlightUmbreon in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Prima di tutto, grazie per avermi risposto Sono d'accordo sul fatto che il suo background è sempre stato abbastanza sconosciuto, infatti mi ha fatto molto piacere vedere che tu qui hai avuto l'idea di dare qualche informazione in più! Anche a me ha sempre dato l'idea di essere un uomo molto ricco, per quanto non si è mai saputo esattamente quanto, e nella serie principale questa mi è sembrata una grave mancanza, anche perché sembrava che i suoi fondi fossero pressoché infiniti. Ho capito: è stata decisamente una buona idea quella di depotenziarlo in questo senso, facendolo occupare di mercati un po' più "terra a terra"! Non ci avevo davvero pensato a quanto effettivamente avesse dovuto spendere per finanziare le ricerche per il siero che ha utilizzato Milas e per la cattura degli Uccelli Leggendari. Decisamente un'idea molto buona e coerente, che riesce ad aggiungere un tocco in più alla tua fanfic Sono felice che anche tu la pensi come me: tra tutti i capi dei team è probabilmente quello di cui si sa di meno e proprio per questo suo "mistero" è per me quello più interessante! -
[Commenti] L'esperto di Eeveeluzioni
Nevix ha risposto a una discussione di MoonlightUmbreon in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Ciao Moon Scusa se ti faccio questa domanda ma... da dove è nata l'idea di depotenziare Giovanni? Mi sembra un concetto interessante, che mi piacerebbe approfondire Giovanni l'ho sempre trovato uno dei boss più interessanti, forse il migliore di tutti i team fin'ora! -
[Nevix] Vita da Starter: l'Era dell'Imperatore (1/2 serie)
Nevix ha risposto a una discussione di Nevix in Fan Fiction e Dintorni
Per alcuni motivi che non sto ora a elencare, il capitolo S8 non verrà pubblicato. In ogni caso, ecco la fine dello speciale: è un po' corta, ma spero vi piaccia lo stesso Capitolo S9: racconti di Natale (5/5) … Grazie a quella vista, finalmente il buon vecchio Babbo Natale è riuscito a farmi capire il vero significato del Natale: non… - Ancora una volta, qualcuno bussa alla porta, ma questa volta non si tratta di quella della nostra camera, ma di quella esterna, della porta d’entrata. Ormai sarà sicuramente almeno mezzanotte, forse anche un po’ più tardi… chi potrebbe mai disturbarci alle prime ore del giorno di Natale? Questa volta, Mindy non lo chiede neanche: senza emettere un fiato, sposta il cucciolo che teneva tra le gambe sotto l’attenta sorveglianza degli occhi di Sfavillo, poi si alza e va a vedere di chi si tratta. Apre la porta ed esce, entrando nel salotto. Dopo pochi istanti sentiamo la serratura scattare. Fuori c’è un vento gelido e talmente forte da arrivare perfino da noi, che siamo rintanati nel letto a tenerci caldo l’un l’altro. Mi spiace per Mindy, che di sicuro starà congelando, ma mi riprometto che appena tornerà, sarò io stesso a riscaldarla di nuovo. La porta rimane aperta più tempo di quanto mi sarei aspettato e anche quando si richiude, Mindy non torna. Le è successo qualcosa? Dovrei andare a controllare? Improvvisamente, si sente uno strano vociare, come se una folla si fosse raggruppata in quella stanza. So che non dovrei, ma la curiosità mi assale: guardando prima i miei cuccioli infreddoliti per l’improvvisa corrente d’aria, poi il mio amico elettrico, che sta facendo di tutto per trasformarsi in una termosifone per tenerli comunque al caldo, alla fine mi decido ad alzarmi e vado a vedere di chi si tratta. - Torno subito – dico loro – State qui buoni con lo zio Sfavillo finché non torno, va bene? – Tutti e tre fanno di sì con la testa, mentre il grosso naso rosso comincia a gocciolare. Prima che io abbia raggiunto la porta, anche Rudolph, il Delibird shiny amico di Babbo Natale, si unisce a me e sguscia fuori dalla porta, gridando qualche frase che non riesco a capire in svedese. Tuttavia, riesco a capire una delle parole della risposta e non riesco a crederci. Potrebbe essere che mi sia sbagliato, ma mi sembra impossibile confondere una tale parola. La sento ancora e questa volta so di non potermi sbagliare: “Praline”. Con uno scatto, esco anche io dalla porta ed entro nel salotto, dove, sparsi un po’ in ogni dove, ci sono i Delibird che, indaffarati come sempre, parlano con il loro capitano mentre si mostrano vicendevolmente i giocattoli che portano racchiusi nella coda, provocando quel vociare che sentivo anche prima. Seduto sulla mia poltrona, invece c’è proprio Babbo Natale in persona, con tanto di abito rosso e lunga barba bianca, che con la sua enorme stazza tiene seduta sulle gambe Mindy, che ride un po’ imbarazzata. - Non sono un po’ grande per chiederti un regalo? – dice, stringendosi nella coperta che ha preso per proteggersi dal freddo che è entrato insieme agli ospiti. - Oh oh oh, non si è mai troppo grandi per la magia del Natale! – strilla lui. - Ma… ormai ho quasi ventisei anni! – dice ancora lei, sempre più imbarazzata. - Beh, se è per quello io ne ho più di duemila, ma non mi tiro mai indietro quando è Natale, oh oh oh! – ride di nuovo. - Non vorrei essere scortese – protesta ancora Mindy – Ma non mi sembra proprio il caso… - - Oh oh oh, sei sempre stata una bambina molto timida, mi sarei dovuto aspettare che non mi avresti detto nulla! – esclama – Per fortuna, ci ho pensato da solo a trovare qualcosa da regalarti: spero lo accetterai anche se è un po’ in anticipo, oh oh oh! – Lei sembra non sapere cosa dire, ma allo stesso tempo sembra curiosa di vedere di cosa sta parlando e troppo imbarazzata per chiedere di cosa si tratti. Io invece, qualche idea già ce l’ho. Qualcuno bussa di nuovo alla porta e tutti si fermano a guardare verso di noi. - Gåva har anlänt! – esclamano in coro i Delibird – Du öppna dörren – Non capisco cosa dicono, dato che purtroppo non parlo svedese, ma dai loro gesti, capisco che vogliono che qualcuno apra di nuovo. Io, senza attendere un attimo di più, lo faccio e ciò che mi ritrovo davanti mi lascia senza parole. La porta rimane spalancata, mentre tutti, sia fuori che dentro, mi fissano. - Avanti – mi dice la figura che mi trovo davanti – Non dirmi che la mia bellezza ti ha lasciato senza parole di nuovo! – Usanto il suo attacco Psichico, si solleva in aria e nuota fin dentro alla stanza, facendo apparire sulla soglia un’altra persona, racchiusa in un voluminoso cappotto e ricoperto dalla testa ai piedi di neve. Biascica qualcosa, ma la grossa sciarpa mi impedisce di capire cosa ha detto. Facendosi capire a gesti, mi chiede di entrare, mimando qualcosa che dovrebbe significare “qui fuori fa freddo: fammi entrare che se no congelo”. Io lo faccio entrare quasi istantaneamente, chiudendo la porta subito dopo. - Non ci credo… - mormora Mindy, alzandosi dalle ginocchia di Babbo Natale e avvicinandosi al nuovo arrivato – Non sarai mica… - Immediatamente, si mette a spolverare il corpo di quel tipo allampanato, togliendogli di dosso subito dopo anche la sciarpa, il pesante copricapo di lana ed il cappotto: dopo aver gettato tutto a terra ed averlo guardato per un attimo nella sua interessa, gli si lancia addosso con tanta foga che quasi lo fa cadere all’indietro, abbracciandolo e venendo ricambiata. - Non avrei mai creduto che saresti tornato così presto – dice lei, continuando a stringerlo. - Nemmeno io lo credevo, a dire la verità… - risponde lui – Ma come puoi vedere, sembra che ci sia qualcuno che ha deciso di farci un regalo in anticipo – - Ma… non saresti dovuto restare con la tua famiglia durante le feste? Loro cosa diranno se tu resti qui con noi? – - Non ti preoccupare per loro: si da il caso, che il caro vecchio Babbo abbia deciso di fare un bel regalo anche a loro e che siano in vacanza proprio nell’albergo in fondo alla strada. Quest’anno, passeremo le feste tutti insieme! Io, tu, la mia famiglia, tua sorella e tutti i nostri Pokémon… - Lei lo guarda per un tempo che a me sembra infinito, poi dice semplicemente, sorridendo: - Questo è il regalo migliore che potessi mai ricevere – Li guardo, l’uno vicino all’altra, la figura allampanata del primo con quella minuta e decisamente meno altra dell’altra, mentre si baciano più felici che mai. Ho sempre pensato che, quando avrei visto la mia allenatrice baciare qualcuno, avrei provato una gelosia senza pari, ma stranamente ora non è così: ora, mi sento solo felice per lei. Il loro momento di amore dura molto, mentre tutti li guardano con aria romantica e sognante, compreso il vecchio Babbo, che ammira con felicità quanto il suo regalo sia riuscito a rendere felice la mia streghetta. - Tu, invece? – mi chiede all’improvviso una voce. MI volto per vedere in faccia chi ha detto quelle parole, ma lei continua a girarmi intorno e fluttuare grazie al suo Psichico, ridendo ogni volta che la manco, riuscendo a vedere solo la punta della sua coda, mentre il suo corpo si è già spostato da un’altra parte. Alla fine, si lascia trovare e non appena mi passa davanti, le afferro una zampa, impedendole di fuggire di nuovo. - Avanti – mi dice – Piantala di guardarmi con quella faccia da Magikarp lesso: sono qui, con te, non puoi solo guarmi così! – Io continuo a non dire niente, senza parole. - Ok, ho capito che se voglio che succeda qualcosa, devo iniziare io… - mormora, riprendendo a girarmi intorno, mentre io continuo a seguirla con lo sguardo. Vola da una parte e dall’altra, finché alla fine non si ritrova a testa in giù davanti a me: a quel punto, mi stampa un bacio sulla guancia, scomparendo subito dopo ridendo. - Allora, questo ti ha svegliato? – mi chiede. Io continuo a non dire niente: piuttosto che guardare lei, mi volto verso Babbo Natale. - Oh oh oh, guarda chi si vede! – esclama Babbo Natale, che non mi aveva salutato fino a questo momento, agitando una mano con aria amichevole. - Ho pensato di farvi un regalo speciale e dare un passaggio ad entrambi – mi dice facendoci l’occhiolino. Io davvero non so che dire… - Grazie Babbo Natale… - mormoro, guardando di nuovo la mia compagna, che mi sorride allegra. - Di niente! – mi risponde ridendo – È il mio lavoro! – Di nuovo, non so che dire: sono troppo felice perché la parole possano esprimere quello che penso. Semplicemente, mentre nuota nell’aria nel suo solito modo aggraziato, la ripesco e la stringo a me, sussurrandole all’orecchio: - Non sai quanto mi sei mancata… - - E tu non sai quanto siete mancati voi a me… - Non vorrei lasciarla andare per niente al mondo, ma dopo un po’, sento che lei si allontana da me, ma io non la lascio comunque andare: prima, tenendola per le zampe, la guardo come ha fatto prima Mindy con l’altro nuovo arrivato. Eccola qui, la mia Praline, in tutto il suo splendore! La sua coda bianca ricoperta da quello stupendo colore del mare, le decorazioni più chiare alle due estremità di quell’abito naturale, la sua figura aggraziata e delicata che me la farà sempre ricordare come la mia piccola amica nonostante ora sia molto più grande di me la fanno sembrare ancora più bella di come mi ricordavo. I suoi limpidi occhi blu, con quegli strani riflessi mi incantano, mentre, non del tutto sicuro che possa essere davvero lì, con un’ala le sfioro i lunghi capelli azzurri, legati come sempre con due anelli di perle. - Questo è il regalo migliore che ci avrebbero mai potuto fare… - mormoro. Lei annuisce con la testa, sorridente, poi riprende a fluttuare nella stanza, allontandosi e dirigendosi verso quella porta che è sempre rimasta socchiusa. - Caro, cosa ne diresti di andare a svegliare i piccoli? So bene che per loro sarà stato terribile stare senza di me… - mi dice Praline. - È vero: non hai idea di quanto erano spaventati all’idea di stare senza di te. Per cercare di farli addormentare, ho provato a raccontare loro una storia, ma sei arrivata prima che potessi concluderla. Non serve che li vada a svegliare io: non si sono mai addormentati – Lei mi guarda in modo strano, come se fosse combattuta tra l’essere triste per averli lasciati da soli e per questo non averli fatti dormire e l’essere felice che siano ancora svegli, in modo da poterli riabbracciare subito. Avvicinandomi, apro la porta piano piano e sbircio dentro, vedendo che Sfavillo sta ancora tentando di scaldarli come meglio può, leccando la testa ad ognuno di loro. Non appena si accorgono di me, tutta la loro attenzione si rivolge alla porta, compresa quella di Sfavillo, che è curioso di sapere cosa è successo e cosa mi ha trattenuto così tanto. - Bambini – dico entusiasta – Ho una sorpresa per voi! – Senza dire una parola di più, faccio posto alla mia compagna, che compare sull’uscio con un enorme sorriso. Al solo vederla, a tutti e quattro si illuminano gli occhi. I tre cuccioli si lanciano da lei, facendola cadere al suolo e sommergendola di affetto, mentre un commosso Sfavillo mormora con tono sognante e gli occhi bagnati: - Che bella cosa la famiglia… - Io rido e mi avvicino a lui: - Andiamo, come se tu non ne facessi parte! – gli dico – Forza, anche tu sei uno di noi: anche se quella dura corazza da Luxray tiene tutti lontani, lo sappiamo bene che dentro tu sei molto più di tipo Acqua di noi! – Appena odono quelle parole, i bambini tornano a saltare sul letto, tirandosi dietro anche la madre per stringere tutti in un unico caldo abbraccio. Siamo tutti insieme ora ed è solo questo che conta. - Bambini? – chiedo dopo un po’ – Vorreste conoscere Babbo Natale? – Al solo udire quelle parole, a tutti e tre si illuminano gli occhi. Grazie al dono di Babbo Natale, quel giorno, quella Vigilia riuscimmo per la prima volta a stare tutti insieme, dal primo all’ultimo, senza nessuna eccezione. Tutti: io, Sfavillo, Mindy, tutti gli altri componenti della sua squadra con i relativi cuccioli e compagni, il ragazzo di Mindy con tutti i suoi parenti, la sorella della streghetta e tutti gli altri allenatori con cui abbiamo passato del tempo e a cui, in un certo senso, abbiamo anche voluto bene. Quel pranzo non lo dimenticherò mai… Dopo questa prima volta, ad ogni festa, impegni permettendo, ci siamo ritrovati in questo modo, stando felici insieme, rivedendoci e notando come i cuccioli crescano più in fretta di quanto possa sembrare. Grazie a Babbo Natale, ogni anno siamo riusciti ad avere il regalo più grande che si potrebbe volere. - Zio Sfavillo, qual è la lezione che hai imparato grazie a Babbo Natale? – chiede all’improvviso uno dei cuccioli. Lui ride, sorpreso che la sua storia li avesse interessati così tanto e felice per quella scoperta: - La lezione che ho imparato è molto semplice: il Natale non è fatto dei regali, ma delle persone a cui si vuole bene. Io pensavo che i suoi regali, i suoi modi un po’ anticonvenzionali di far felici gli altri fossero una minaccia, ma lui mi ha fatto capire che non è così. Lui, con i suoi regali, punta solo a far felici le persone e a farle stare insieme, esattamente come ha fatto anche con noi – I bambini annuiscono, convinti di aver capito. Ora, siamo tutti vicini, l’uno all’altro, seduti vicino al camino, a chiacchierare, ridere, aprire i regali e giocare insieme. Io sono vicino alla mia Praline e insieme sorvegliamo attenti i nostri cuccioli; Mindy ha il suo amico a cui non riuscirò mai ad abituarmi sul serio, con il quale scambia tenere effusioni. Sfavillo è sempre attorno a noi, troppo iperattivo per riuscire a star fermo, che corre da una parte all’altra della stanza facendo scherzi forse anche troppo infantili per la sua età a chi c’è insieme a noi. Tutt’attorno, ci sono gli altri nostri compagni di viaggio, allegri come sempre e felici di stare insieme. Solo ora noto che i miei tre piccoli, finalmente al sicuro tra le braccia della madre, si sono addormentati con un tenero sorriso stampato sul volto. Alzo gli occhi verso l’orologio posizionato sopra il fuoco che ci riscalda. Alla sua vista, mi avvicino di nuovo a Praline e le sussurro all’orecchio: - Buon Natale – Buon Natale a tutti. -
[Commenti] L'esperto di Eeveeluzioni
Nevix ha risposto a una discussione di MoonlightUmbreon in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Beh, fare una cosa del genere è il minimo per dei capitoli come i tuoi: sarebbe riduttivo non usarla per descriverli! -
[Commenti] L'esperto di Eeveeluzioni
Nevix ha risposto a una discussione di MoonlightUmbreon in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Beh, dai, forse è un po' eccessivo metterci tre giorni per scrivere un commento Non so quanto valga effettivamente la pena aspettare, se passa così tanto tempo In ogni caso, i tuoi capitoli sono molto più che godibili: sono semplicemente stupendi!! Non per niente, hai vinto i fanfiction Awards, dopotutto! -
[Commenti] L'esperto di Eeveeluzioni
Nevix ha risposto a una discussione di MoonlightUmbreon in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Grazie a te che come sempre mi diverti con i tuoi capitoli Davvero mi dispiace moltissimo di metterci tanto tempo a scrivere i commenti... -
[Commenti] L'esperto di Eeveeluzioni
Nevix ha risposto a una discussione di MoonlightUmbreon in Commenti a Fan Fiction e Poesie
Ciao! Anche se leggermente in ritardo, ho letto il tuo capitolo, che mi è piaciuto molto! Questa parte del racconto è davvero particolare, completamente diversa da tutte le altre che abbiamo visto e proprio per questo ancora più interessante! Il lato oscuro di Kevin qui è presente all'ennesima potenza e devo dire che è un particolare che non mi dispiace per niente, anche perché dimostra sia ad Anita che a Milas che, nonostante lui sia il Campione, è anche in grado di compiere decisioni difficili e spingersi oltre ogni limite pur di avere ciò che cerca, anche a costo di perdere la sua umanità. La violenza, presente fin dall'inizio del capitolo, l'ho trovata un'aggiunta interessante, che lo differenzia dagli altri e permette la creazione di un nuovo stile, che non solo utilizza molto di più il discorso diretto, ma implica anche un elemento mai così marcato. In ogni caso, andiamo con ordine: il capitolo si apre con Kevin che inizia il suo "discorso" con Milas, che si dimostra degno del nome di generale, mantenendo il suo atteggiamento spavaldo e sprezzante anche quando la situazione si fa per lui più difficile... o almeno in un primo momento. L'apertura, così diretta, l'ho trovata davvero azzeccata, in quanto dà fin dall'inizio un ritmo serrato al racconto, che sembra quasi avanzare a battute costanti, sempre allo stesso modo, battuta e controbattuta, interrotte solo poche volte dalle descrizioni rapide di ciò che accade lì intorno e dalle azioni di Vaporeon, sempre scelte differenti dal solito, ma decisamente buone . Già in una delle prime scene, si vede come il rapporto tra Kevin e Anita, fino ad ora sempre abbastanza felici insieme ed in sintonia, si sia trasformato in qualcosa di molto più teso, in cui la seconda sembra quasi temere il protagonista e non riesce a credere a ciò che vede. Si vede che rimane paralizzata dalla durezza di Kevin, che sembra quasi arrabbiarsi addirittura con lei, quando non obbedisce alla sua richiesta di curare Vaporeon. Si vede che non dice una parola durante tutti gli avvenimenti nonostante alla fine chiarisca che in realtà avesse molto da dire. Si vede molto di più dalle descrizioni che non hai fatto su di lei che da quelle che avresti potuto fare: il suo silenzio è decisamente meglio di mille parole! Nel capitolo, poi, si nota di nuovo anche l'incredibile forza di Kevin, che può essere interpretata come qualcosa di negativo, ma anche come qualcosa di positivo, in quanto crede molto in se stesso e crede che non sia importante avere l'approvazione degli altri. Insomma, ho davvero apprezzato anche il particolare che lui decida di agire nonostante gli altri due non sembrino approvarlo, che avvalora ancora di più la sua decisione di fare del male. Il dialogo, che continua per tutto il tempo, è davvero ben costruito e fa trasparire sia la violenza di Kevin che la paura di Milas, con battute pensate e ricche di dettagli: per quello che si può capire, Milas ha molte informazioni, di cui però pare restio a parlare, perché non vuole tradire Giovanni, ma alla fine, anche quel poco che dice è più che sufficiente a garantire la suspance per i capitoli seguenti. Giovanni pare intenzionato a conquistare non solo la regione, ma l'intero mondo e per questo ha intenzione di sfruttare i tre Uccelli Leggendari. In più, ora lui è sparito, ma continua a guidare le fila del team Rocket da dietro le quinte, nonostante abbia fatto perdere le sue tracce. Si sa anche che il motivo per cui i tre leggendari sono furiosi è proprio il team, che ha cercato di catturarli, ma si sa anche che i loro piani non sono andati come avevano previsto e che quindi nemmeno loro sappiano più esattamente cosa fare. Dal dialogo traspare poi un ultimo, importante particolare: il siero che hanno sviluppato è ancora in via sperimentale e la base è proprio vicino al Lago d'Ira, il che presume che apparirà un Pokémon da molti conosciuto e che, personalmente ho sempre adorato, probabilmente anche per la mia passione per i tipi Acqua... L'unica parte che non mi è sembrata il massimo, è quella in cui Milas spiega come mai si trova lì, che fa quasi presumere che Giovanni abbia perso un po' della sua importanza, dato che pare aver bisogno di denaro, ma d'altra parte dà un tocco più realistico al racconto, che ovviamente non fa mai male. Sulle tecniche di Kevin, devo dire che mi è sembrata molto azzeccata l'idea di utilizzare il Geloraggio di Vaporeon per bloccare il generale, come anche l'idea di forzarlo a raccontare tutto con la tortura delle dita, ma devo dire che mi aspettavo qualcosa di... diverso. Non so perché, ma mi aspettavo qualcosa di più, sebbene comunque non nego che probabilmente sia stata una scelta migliore quella di mettere solo questo, dato che ho notato che altri tuoi lettori non hanno gradito molto quella che c'era e metterne di più probabilemente avrebbe compromesso completamente il capitolo, per loro. Per ultimo, vorrei parlare delle varie battute di Milas su Kevin che "non è un eroe come molti credono", in quanto usa questi metodi per avere le informazioni che cerca: devo dire che non mi sarei mai aspettato un simile ruolo da parte sua, che sembra quasi fare le veci della coscienza di Kevin, ma non ci sta affatto male come decisione! Sembra quasi voler dimostrare uno dei concetti più importanti della filosofia nonché della cultura fantasy: non c'è luce senza oscurità e anche ogni azione buona in realtà può anche essere cattiva, se interpretata in un altro modo. Insomma, il buono non è completamente buono e il cattivo non è completamente cattivo: il mondo non è in bianco e nero, ma in diverse tonalità di grigio... davvero una scelta da applausi, devo dire Per ultimo, devo dire che il rapporto con Anita qui giunge ad una svolta e le brevi frasi che si dicono alla fine sono davvero taglienti e ben scelte, come se questo improvviso cambio di atteggiamento da parte di Kevin, come se l'improvvisa scoperta di questa nuova parte di lui potesse tagliar di netto tutto quello che provano l'uno per l'altra, come se da questo momento in poi fossero pronti a distaccarsi. L'idea di Anita, quella in cui si esprime chiedendo se sarebbe disposto a dare persino lei, pur di avere ciò che cerca e lui in un primo momento temporeggia, è davvero una riflessione importante, che spero porterai avanti in futuro, in quanto su di essa si basa un forte elemento che hai inserito nella trama. Quanto andrà avanti Kevin? Anita capirà che non potrebbe mai riuscire a farle del male e farebbe di tutto pur di proteggerla? Queste domande, probabilmente, continueranno ad attanagliarmi ancora per un bel po'... Hai scritto davvero un bel capitolo, che mi è piaciuto molto per ognuna delle scelte che hai fatto e per lo stile generale che hai utilizzato Davvero complimenti, perché un capitolo del genere non è certo da tutti -
[Nevix] Vita da Starter: l'Era dell'Imperatore (1/2 serie)
Nevix ha risposto a una discussione di Nevix in Fan Fiction e Dintorni
Capitolo S7: racconti di Natale (speciale di Natale) parte 3 di 5 - Devo andare io? – chiede Mindy, infilandosi ancora più sotto la coperta ad indicare la sua intenzione di restare dov’è. - Di certo non posso andare io! – esclama Sfavillo, stingendo a sé il povero cucciolo, che viene quasi forlgorato dal contatto con i peli dell’altro Pokémon. - E io non ho intenzione di perdere di vista il soggetto seduto di fianco a me nemmeno per un secondo fin quando ci sono i miei piccoli nei paraggi – dico, guardando il Luxray, che a sua volta mi lancia un’occhiataccia, come se il fatto che non mi fido di lui lo offendesse. - Non freintendermi – gli dico subito – Io mi fido di te, solo che alcune volte… ti lasci andare abbastanza facilmente. Dovresti sapere quanto è facile per un Pokémon Elettro forte come te fare del male a dei piccoli Livello 1 di tipo Acqua come loro – Lui sembra capire: - Sì, in effetti non hai tutti i torti… - dice, abbassando lo sguardo e ritraendo gli artigli, che è solito tenere sempre pronti all’uso, come se ora temesse davvero di poter nuocere a qualcuno. - Quindi chi va? – chiede di nuovo Mindy. Tutti la guardiamo, come se la risposta fosse ovvia: lei, triste, acconsente e si avventura nella fredda stanza buia, fino a giungera alla porta, che spalanca per vedere di chi si tratta. - Cosa ci fai tu qui? – chiede, stupita di vedere il proprio interlocutore lì dov’è – Non dovresti ad aiutare i tuoi amici? – - No-no, io no polo nord. Io sto qui-qui – risponde l’essere, superandola ed avvicinandosi a noi. - Ma… non hanno bisogno del tuo aiuto? – chiede di nuovo la mia allenatrice. - No-no. Capo mandato qui: lui no bisogno di me – risponde di nuovo – Lui missione super-speciale per io! Io essere Rudolph! Io essere più fedele-fedelissimo di B.N. ! Lui si fida di io e io no tradisce aspettative! Lui dice “resta a Nevepoli, fai felice bambini tristi”, quindi io qui fare felice bambini tristi! – - Ma ci pensiamo noi a farli felici! – replica Mindy – Tu devi aiutarlo a fare felici gli altri! Come faranno senza te? – - No problema: aiutanti essere nove, ma senza me otto. Otto è abbastanza per B.N.! – dice, chiudendo ufficialmente il discorso e buttandosi letteralmente tra di noi, tanto da finire a cavalcioni di Sfavillo, che subito tenta di farlo scendere, pur non riuscendoci. Solo ora noto che ha un colore diverso da quello che ricordavo… non mi sembrava che l’ultima volta che li ho visti ci fosse uno come lui, ma probabilmente è solo perché è nuovo. In effetti, però, il suo colore a metà tra il rosa ed il viola stona un po’ con il classico rosso che caratterizza tutta la sua banda: chissà come mai ha scelto proprio lui! - Voi è bambini tristi? – chiede fissando tutti e tre i miei cuccioli – Voi no sembra tristi! – - È perché stavamo raccontando loro una storia! – spiega Mindy, chiudendosi la porta alle spalle e tornando da noi, rassegnata all’idea che il Pokémon non se ne andrà tanto presto. - oooh! – fa stupito lui – A io piacciono le storie! – strilla applaudendo. - Beh, allora sarà meglio non interrompersi più! – rido io – Forza Sfavillo, ora che siamo tutti pronti, è ora del gran finale! – Lui si sente improvvisamente importante e, dopo un attacco di ridarella nervosa all’idea che tutti pendiamo dalle sue labbra, torna in sé e comincia il racconto: - Stavamo dicendo: dopo che ci siamo avventurati nel bosco, io, con un intelligente mossa strategica, ho usato un piatto di biscotti e un po’ di latte per attirare il mio bersaglio e… - - BISCOTTI??? DOVE È BISCOTTI??? A IO PIACE BISCOTTI!!! – strilla il Pokémon guardandosi intorno alla ricerca dei tanto adorati dolci. - Facciamo così – dice Sfavillo, innervosito per essere stato interrotto – Te ne do uno se mi lasci raccontare in pace, va bene!? – - Ja-ja, io accetta! – dice di nuovo il Pokémon shiny battendo le mani e afferrando il biscotto al volo non appena Mindy glielo passa, sgranocchiandolo poi rumorosamente. - Ora, dopo che il nostro amico mangia-biscotti è stato accontentato, possiamo riprendere: dopo che con un Tuono sono riuscito ad abbatterli e la mia trappola è riuscita ad attrarli, ho lanciato di nuovo un Tuono per bloccarli e sempre grazie ad un meccanismo che avevo preparato, li ho “trasportati” in un posto dove sarebbe stato più facile interrogarli… - Dov’è la tua base segreta? – gli chiedo con la voce più aggressiva e profonda che mi viene, puntandogli la mia coda luminosa negli occhi, come se fosse un faro. - Oh oh oh, io non so davvero di cosa stai parlando! – dice lui ridendo – Io non ho una base segreta: il mio indirizzo lo conoscono tutti! – - Non crederai che io ci caschi veramente, vero!? – gli chiedo – So benissimo che il tuo “laboratorio dei giocattoli” è solo una copertura e lì ci fai ben altro! – - Oh oh oh, certo che ci faccio anche altro! – esclama. Per un attimo, a me si illuminano gli occhi per la contentezza: finalmente sono riuscito ad ottenere una delle informazioni che cerco! - Io lì ci vivo anche, oh oh oh! – termina, lanciandosi di nuovo in quella sua risata un po’ inquietante. Quell’affermazione mi fa crollare: ma è possibile che non riesca a capire in che situazione si trova!? - Senti, caro il mio Babbo… - gli dico io con disprezzo. - Se non ti piace il mio nome – mi interrompe lui con quel tono gentile e fin troppo smielato che si ritrova – Potresti sempre chiamarmi in un altro modo! Io giro il mondo e di nomi ne ho proprio tanti: per esempio, perché non mi chiami “Santa”? Magari ti suona meglio, oh oh oh! – - NON SIAMO QUI PER GIOCARE!! – gli strillo io, cercando di trattenere le scintille che mi stanno percorrendo tutto il corpo per via della rabbia che mi sta facendo accumulare – Tu sei un essere malefico e io sono qui per liberare il mondo dalla tua minaccia! – cerco di fargli capire. - Minaccia? – chiede lui, guardandosi attorno – Oh, sì, in effetti hai proprio ragione: quella tua coda-lampadina è proprio una minaccia per l’ecologia: mai pensato di prenderne una a led? Dicono che consuma molto meno e produca la stessa luce, oh oh oh! – ride di nuovo. - Basta – dico alla fine – Io ci rinuncio… - Mi volto ed esco dallo sgabuzzino, chiudendomi la porta alle spalle. - Non ti preoccupare! – sento che mi dice, mentre me ne sto andando – So che lo vuoi, quindi te lo porterò al prossimo Natale! – Devo ammetterlo: non avrei mai pensato che sarebbe stata così dura tirargli fuori quelle informazioni… Dopo averlo folgorato, mi sono limitato a seguire la procedura che ho trovato sul sito catturaLaTuaNemesi.com, quindi doveva funzionare tutto alla perfezione! Passo 1: abbatti la tua nemesi con un attacco, come ho fatto. Passo 2: catturalo con una trappola che preveda qualcosa di irrinunciabile per lui, esattamente come i biscotti che ho usato io. Passo 3 (opzionale): se la tua nemesi ha degli sgherri, cattura pure loro e tienili segregati in uno scantinato, in modo da averli a portate di mano per ricatti futuri, proprio come quello in cui ho rinchiuso tutti quei Delibird esaltati che parlavano solo svedese. Passo 4 (opzionale): se gli sgherri si oppongono, fulminali, altro passo seguito alla lettera. Passo 5: se la tua nemesi si oppone, fulminala, ma tanto non si è opposta quindi non è servito. Passo 6: interroga la tua nemesi come in un film poliziesco. Ecco, forse è questo quello che mi manca: io ci ho provato, ma non è colpa mia se nella guida l’ipotesi di una nemesi come la mia non è contemplata! Come potrei riuscire a fare un vero interrogatorio se l’interrogato non capisce che lo sto interrogando!? Beh, ora, comunque, non posso certo lasciar perdere: sono vicinissimo alla soluzione e non posso smettere proprio ora! Nella stanza ci sono Batuffolo, Mindy e sua sorella, tutti e tre intenti a giocare a carte al tavolo, lanciandosi sguardi sospettosi dagli occhi appena visibili sopra la schiera di figure che tengono in mano. Nonostante io, sbattendo la porta, abbia sicuramente prodotto un rumore sufficiente a farmi notare, nessuno dei tre fa un solo movimento, come se neanche fossi presente. Solo dopo parecchio tempo, dopo che la partita sembra terminata, Batuffolo si decide a degnarmi di uno sguardo. - Allora, caro il mio Luxray, com’è andata con Babbo Natale? Ti ha rivelato qualche segreto di Stato? – mi chiede con un tono di scherno che non mi piace per niente. - No, caro il mio Empoleon, non mi ha rivelato niente del genere: voi dite che è un uomo molto saggio, ma a me sembra solo un vecchio un po’ matto... pensate che non ha nemmeno capito che lo stavo interrogando! – - Beh – dice la sorella di Mindy – Per uno buono e ben voluto come lui è una novità, questa: lasciagli un po’ di tempo per abituarsi! – - Da quando bisogna abituarsi agli interrogatori!? – chiedo io – Non sapete che hanno un grande successo proprio perché prendono di sorpresa!? – - Ti dobbiamo forse ricordare che lui vive isolato dal resto del mondo per trecentosessantaquattro giorni all’anno? – chiede Mindy – Lui un interrogatorio non sa nemmeno cosa sia! – - Impossibile! – strillo io – Nessuno può essere così disinformato! – - Beh… lui lo è – dicono in coro tutti e tre. È mai possibile che ci debbano sempre essere delle complicazioni? È mai possibile che niente possa andare come deve senza che ci siano imprevisti e che chiunque incontriamo o cerchiamo si riveli un pazzoide che non capisce cosa sta succedendo!? Beh, comunque sia, per fortuna mi sono già preparato un piano B: se lui non mi vuole dire niente, scoprirò tutto da solo! Quanto può essere difficile arrivare fino al Polo Nord con una slitta guidata da un gruppo di Delibird che parlano solo svedese? I tre non sembrano neanche lontanamente interessati al fatto che io sia visibilmente infastidito dal fatto che nulla è andato secondo il mio piano A, ma d’altra parte potevo anche aspettarmelo: chissà come mai, anche se qui l’unico pazzo è quel vecchietto, sembra che tutti pensino che in realtà quello matto qui sia io… - Sentite, capisco che a voi può sembrare sbagliato, ma lui è veramente cattivo e ho intenzione di dimostrarlo! – dico loro. Nessuno pare degnarmi di uno sguardo. - Come volete: farò tutto da solo! – strillo – Andrò da solo al Polo Nord e vi dimostrerò che è tutto vero! – Girandomi di colpo, mi dirigo istantaneamente verso le scale che portano al seminterrato, nel quale ho rinchiuso i Delibird-aiutanti di Babbo Natale. Mentre scendo verso di loro, comincio ad udire grida in una lingua incomprensibile, come se qualcuno stesse cercando di aizzare gli altri per una rivolta o qualcosa del genere. Grazie ai miei occhi a raggi-X posso vedere tutto. - Rebeller, jag lever! Jag sköts ner med dig och fångas upp av en grupp Pokémon Electro. Vår fiende har angripit oss, attackerade en grupp obeväpnade och oförargliga varelser! Det fanns inga överlevande. Om du ens har tänkt för ett ögonblick att vi skulle behandla med rättvisa, bara ljög du för dig själv! Du vet vad du ska göra: DETTA är vad de gör !! Vi måste kämpa: Nu skjuter blossa upp, vi vill bränna, men det är något jag inte vet. Om vi bränner, de brinner med oss !! - Al sentire quelle parole, grida di approvazione emergono dalla folla e un lungo fischio di tre note si ode nella stanza buia. Un Delibrid più grande degli altri, è in piedi sopra uno sgabello, da cui riesce a vedere nella penombra tutti i suoi amici, mentre gli altri gli applaudono. È molto strano, quel Pokémon ed, ad essere sinceri, non ricordavo ci fosse prima… In ogni caso, non sarà certo un Pokémon esaltato come quello a fermarmi. Con un colpo, apro la porta. - Toc toc – dico. - Det är fienden! – grida qualcuno. - Sentite cosi – cerco di spiegare – Io non parlo la vostra lingua e non mi state simpatici. Voglio solo che mi aiutate, poi vi lascio tornare ai vostri blaterii di “Rebeller” e “Om vi branner, de brinner med uss”, ok? – - Noi no aiuta te – dice una voce proveniente proprio dal Pokémon più grosso. - Bene bene… quindi qui c’è anche qualcuno che parla la mia lingua! – esclamo – Qual è il tuo nome, caro Delibird? – - Jag är Zlatan – - Benissimo, Zlatan, potresti per favore dire ai tuoi amichetti di riprendersi la slitta ed aiutarmi ad arrivare alla vostra base segreta? – - Io no traditore. Io no fa niente. Io Zlatan, io forte. Se tu vuole base, tu lotta per averla – dice serio lui. Mi accorgo solo ora che non ha i classici tratti che caratterizzano questi Pokémon, ma possiede degli occhi molto più piccoli e cattivi, oltre che una barba bianca molto più corta ed i ciuffi, che normalmente dovrebbero essere molto lunghi e alzati in aria, sono in realtà legati dietro la nuca con un elastico. - Quindi sei un lottatore, eh? – chiedo, felice di udire quelle parole. - Ja, io lotta sempre! – risponde facendo una faccia che mi dovrebbe spaventare e tirando fuori tutti i muscoli che ha. Non so se dovrei almeno lasciargli credere che potrebbe vincere o distruggere subito tutti i suoi sogni e fulminarlo all’istante… se potessi, credo che opterei per la prima, ma il tempo stringe, quindi non ho intenzione di sprecarmi più di tanto. - Forza, Zlatan, dimostrami di cosa sei capace! – gli dico. Lui non aspetta un attimo di più e mi lancia il solo attacco che conosce: con un tremendo Regalino, mi restituisce interamente le forze e mi sa sentire fresco come un Roserade. - Tutto qui? – gli chiedo sghignazzando. - No, non è tutto qui! È solo che io ha sfortuna, tanta sfortuna: dammi tempo e io prova di nuovo! – dice ricominciando a trafficare, cercando un nuovo dono nella coda. Io non ho intenzione di lasciarglielo fare: questo spettacolo è già durato abbastanza. Con uno Sprizzalampo sbatto il Pokémon contro la parete di fronte a me, sotto lo sguardo preoccupato di tutti gli altri. - Allora, cari aiutanti, qualcuno vuole farsi avanti? – chiedo con un ghigno. Tutti agitano vigorosamente la testa, preoccupati di fare la stessa fine di Zlatan. - Perfetto… - dico io cacciando una delle mie risate sadiche migliori: ora il Polo Nord ci aspetta! Indicando loro di seguirmi, li faccio uscire dal seminterrato e li porto fuori, ma prima che l’ultimo superi la soglia, una domanda mi giunge alle orecchie. - Signor Elettro, cosa facciamo con capo Zlatan svenuto? – - Ehm… - rifletto un attimo io – Lasciamolo lì senza tante storie: se è forte come dice, di certo non gli farà male stare lì – dico facendo spallucce. Anche l’ultimo della fila acconsente, proseguendo poi il cammino ed entrando nella sala dove stavano giocando Mindy, sua sorella e Batuffolo. Appena i miei amici mi vedono a guidare quel gruppo, mi guardano con gli occhi sgranati: - Cosa sta facendo? – chiede Batuffolo. - Non si vede? – gli rispondo io – Sto per andare al Polo! Vuoi forse venire con me? – - Beh, di certo non ti posso lasciar andare da solo – dice, alzandosi dal tavolo. - Come vuoi… anzi, forse sarà anche meglio: chissà che avendo un testimone, poi la nostra streghetta e sua sorella non mi credano di più… - Le due si guardano indecise se sia il caso di intervenire o meno e, dopo alcuni istanti di incertezza, decidono di restare ferme dove sono, dicendoci solo di non fare troppi danni. In realtà, credo che sarà difficile che non faremo danni, considerando che in ogni posto in cui entriamo, dopo dieci minuti si scatena l’inferno, ma non possiamo certo dirlo apertamente! Se lo facessimo, dubito che ci lascerebbero ancora liberi di andare in giro senza sorveglianza… Con un ultimo gesto, le saluto ed esco, seguito dagli aiutanti spaventati e da Batuffolo, che chiude la fila. Non so se sia davvero il caso di lasciare qui quel vecchietto tutto solo, considerando che è forse la spia più brava che esiste al mondo, ma d’altra parte non sembra chissà quale cima di intelligenza, quindi non credo che riuscirà mai a liberarsi dalle strette corde con cui l’ho legato. Mentre camminiamo di nuovo verso il bosco e la loro slitta, mi volto alcune volte, temendo che da un momento all’altro possa sentire le grida delle due ragazze e la risata malefica di Babbo Natale, ma per fortuna non succede. Non mi fido di questi esseri, ma purtroppo non posso fare altro che affidarmi a loro… Una volta saliti sulla slitta, Batuffolo mi guarda, come se attendesse che facessi qualcosa, esattamente come tutti i Delibird, che una volta posizionati nei rispettivi alloggiamenti per trainare la slitta, fremono in attesa che il conducente dia loro informazioni. - Un aiutino…? – chiedo. L’Empoleon ride: - Come fai a pretendere di arrivare fino al Polo se non sai nemmeno come partire? – Prima che lui abbia il tempo di dire anche solo un’altra parola, io intervengo nel solito modo: - Zitto o ti fulmino – dico facendo correre un filo di elettricità dalle miei guance alla punta della coda. Lui sbuffa, poi, arrabbiato, mi suggerisce le battute, che io recito con assoluta perfezione. - Non solo fanno la slitta volare e in ciel galoppano senza cadere Ogni Delibird ha il suo compito speciale per saper dove i doni portare “Cometa” chiede a ciascuna stella Dov´è questa casa o dov´è quella. “Fulmine” guarda di qui e di là Per sapere se la neve verrà. “Donnola” segue del vento la scia Schivando le nubi che sbarran la via. “Freccia” controlla il tempo scrupoloso Ogni secondo che fugge è prezioso. “Ballerina” tiene il passo cadenzato Per far che ogni ritardo sia recuperato. “Saltarello” deve scalpitare Per dare il segnale di ripartire. “Donato” è poi la renna postino Porta le lettere d´ogni bambino. “Cupido”, quello dal cuore d´oro Sorveglia ogni dono come un tesoro. Quando vedete i Delibird volare Babbo Natale sta per arrivare! – Quella poesia mi sembrava stranamente familiare e, in un certo senso, mi sembrava che tutt’a un tratto, stessi sbagliando qualcosa… Sentendo quelle parole, improvvisamente, sbattendo le ali a più non posso, i Pokémon cominciano ad alzarsi in volo e, lanciando strani strilli acuti e cominciando a blaterare qualcosa in svedese, si mettono in assetto e cominciano a sollevare dietro di loro anche la slitta. Sembra quasi una magia… Il viaggio dura davvero poco, nonostante quei tipi non siano certo il massimo come velocità: non è come me lo aspettavo e, mentre corriamo veloci come il vento, vedo che ogni volta che passiamo vicino ad una città, si mettono tutti di gran lena a lanciare i regali, riuscendo a centrare ogni volta con assoluta precisione il camino. Le luci, al nostro passaggio, si accendono e riesco a sbirciare le reazioni di chi riceve i doni ed i contenuti dei vari pacchetti. Ancora una volta, non è per niente come me lo sarei aspettato. Prima che io me lo aspetti, siamo arrivati alla fabbrica di regali. È il momento della verità: ora o mai più. -
Nintendo Switch prenotabile su Gamestop Italia: ecco il prezzo indicativo!
Nevix ha risposto a una discussione di -PeterPan- in Notizie
Spero anche io che torni a costare sui 300 come avevano detto... Sono d'accordo che non producono la console per un gioco solo (tant'è che si ha già una vaga idea dei giochi che usciranno e ce ne saranno parecchi e anche interessanti, direi!), ma, 400€ a me sembra comunque troppo! -
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Nevix ha risposto a una discussione di -PeterPan- in Notizie
Vedendo una cosa del genere lo credo anche io, ma continuo a sperare che capiscano che sarebbe un errore e rivedano il prezzo. So che è poco probabile, ma la speranza è l'ultima a morire... RIP Switch: la console che ha floppato ancora prima di uscire -
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Nevix ha risposto a una discussione di -PeterPan- in Notizie
Se la console uscisse a questo prezzo, di sicuro non la comprerebbero in molti... e io no di certo. Dov'è finito il "costerà meno delle altre console"? Quoto: un prezzo del genere è davvero troppo alto: 250€, massimo 300 ci poteva ancora stare, ma così proprio no.