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Ragazzini delle nuove generazioni


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È un dato di fatto che il comportamento sia il larga parte dovuto al tipo di educazione ricevuta, in molti non sanno fare i genitori, lasciano che ai figli tutto sia dovuto, non viene data loro alcuna linea guida, fondamentale per la formazione di una personalità ben definita.

Il fattore caratteriale è marginale, esistono certamente casi estremi, ma mi vien difficile da pensare che un'intera generazione sia formata esclusivamente da teste calde "naturali". Io in quarta elementare lessi tutti e 7 i volumi della saga Narnia, adesso ai ragazzini viene dato in mano uno smartphone già a 10 anni, hanno accesso ai social network e a tutti i rischi a  questi connessi.

A quell'età si tende ad essere molto influenzabili dall'esterno, in quanto la personalità si presenta del tutto indefinita ed in via di formazione, se non sono i genitori a dare paletti ben definiti e saldi, questi ragazzini hanno via libera per fare ciò che più gli pare e piace, e ciò è del tutto inaccettabile.

Sinceramente mi viene da piangere se penso che questa generazione crescerà e diventerà genitore a sua volta.

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39 minuti fa, Enide ha scritto:

È un dato di fatto che il comportamento sia il larga parte dovuto al tipo di educazione ricevuta, in molti non sanno fare i genitori, lasciano che ai figli tutto sia dovuto, non viene data loro alcuna linea guida, fondamentale per la formazione di una personalità ben definita.

Il fattore caratteriale è marginale, esistono certamente casi estremi, ma mi vien difficile da pensare che un'intera generazione sia formata esclusivamente da teste calde "naturali". Io in quarta elementare lessi tutti e 7 i volumi della saga Narnia, adesso ai ragazzini viene dato in mano uno smartphone già a 10 anni, hanno accesso ai social network e a tutti i rischi a  questi connessi.

A quell'età si tende ad essere molto influenzabili dall'esterno, in quanto la personalità si presenta del tutto indefinita ed in via di formazione, se non sono i genitori a dare paletti ben definiti e saldi, questi ragazzini hanno via libera per fare ciò che più gli pare e piace, e ciò è del tutto inaccettabile.

Sinceramente mi viene da piangere se penso che questa generazione crescerà e diventerà genitore a sua volta.

Presumo da come parli tu non sia minorenne come me... Davvero il problema è solo il cellulare? Esistono casi diametralmente opposti (ragazzi di paesini sconosciuti che non sono "immersi" nella tecnologia, anzi...). Comunque non si può far di tutta un erba un fascio.

Infine riguado l'educazione sono abbastanza d'accordo, ma la questione caratteriale spesso non è marginale, e viene fuori fin dai primi anni. A dimostrazione la mia storia scritta prima (o io sono una testa calda, ma non penso proprio ahahah)

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8 ore fa, MikeZero ha scritto:

Presumo da come parli tu non sia minorenne come me... Davvero il problema è solo il cellulare? Esistono casi diametralmente opposti (ragazzi di paesini sconosciuti che non sono "immersi" nella tecnologia, anzi...). Comunque non si può far di tutta un erba un fascio.

Infine riguado l'educazione sono abbastanza d'accordo, ma la questione caratteriale spesso non è marginale, e viene fuori fin dai primi anni. A dimostrazione la mia storia scritta prima (o io sono una testa calda, ma non penso proprio ahahah)

Esatto, ho qualche anno in più di te e di conseguenza dispongo, per fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista, di una poco più ampia paronamica del cambiamento in peggio dei nuovi "teenager".

Ho citato il cellulare in quanto esempio lampante, ma potrei propinarti un elenco tristemente ricco. Oh, e sottolineo, il problema non è lo smartphone, ma dell'uso che ne viene fatto. I miei genitori sono originari proprio di "paesini sperduti", abitati da poche anime, come quelli che hai citato tu, e ti assicuro che sono in larga parte ben equipaggiati dell'ultimo modello di Iphone e Samsung o quasi.

Tristemente la percentuale di ragazzini cresciuti a smartphone, socialnetwork, tv e genitori poco presenti è talmente alta che si può quasi arrivare a far di tutta l'erba un fascio, certo, esistono le eccezioni e per fortuna aggiungerei, altrimenti avremmo davvero da metterci le mani dei capelli. È questione di statistica, se su una tavolata di 20 ragazzini se ne trova uno solo con atteggiamenti razionali e positivi...beh, fai qualche conto. Ho una sorella sedicenne, la tua età suppongo, quindi so esattamente di cosa si stia parlando avendo avuto sott'occhio le sue fasi di crescita.

La questione caratteriale è marginale per due motivi principali:

1- gran parte del carattere di un individuo si tempra con la crescita (vedi il discorso dei paletti del post precedente) e con le esperienze vissute, un ragazzino che è sempre vissuto nella bambagia avrà un atteggiamento ben diverso da un coetaneo, che invece ha dovuto scontrarsi con difficoltà più o meno grandi, a prescindere dal fattore carattere.

Vorrei sottolineare che le classiche frasette: "Il mondo fa schifo" "tutto è male" "il male sta trionfando" oppure "ragazzi ragazzi sono proprio pazza!" "vado dallo psicologo, sono pazzerella". Arrivano quasi esclusivamente da personcine per le quali, il massimo del dolore vissuto, è rappresentato dalla rottura dell'unghia o dal fatto che papà non gli abbia comprato ciò che volevano per Natale; e queste sono sinceramente convinte di soffrire parecchio.

2- si tratta anche qui di statistica, ritorniamo alla tavolata di 20 ragazzini, tutti i 19 che rimangono sono nati con la predisposizione ad essere maleducati e chiassosi? Non credo proprio. Uno o due può essere, gli altri invece?

 

Ho letto velocemente qualche tuo post in risposta ad altri utenti, sinceramente non ho ben compreso la tua tesi,

sostieni che in realtà non ci sia alcun peggioramento e che semplicemente tutto dipenda dalla predisposizione dell'individuo?

Vedo risposte da parte tua a commenti simili ai miei dai quali vuoi in parte discostarti, ma tutto resta poco argomentato.

 

 

 

 

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4 ore fa, Enide ha scritto:

Esatto, ho qualche anno in più di te e di conseguenza dispongo, per fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista, di una poco più ampia paronamica del cambiamento in peggio dei nuovi "teenager".

Ho citato il cellulare in quanto esempio lampante, ma potrei propinarti un elenco tristemente ricco. Oh, e sottolineo, il problema non è lo smartphone, ma dell'uso che ne viene fatto. I miei genitori sono originari proprio di "paesini sperduti", abitati da poche anime, come quelli che hai citato tu, e ti assicuro che sono in larga parte ben equipaggiati dell'ultimo modello di Iphone e Samsung o quasi.

Tristemente la percentuale di ragazzini cresciuti a smartphone, socialnetwork, tv e genitori poco presenti è talmente alta che si può quasi arrivare a far di tutta l'erba un fascio, certo, esistono le eccezioni e per fortuna aggiungerei, altrimenti avremmo davvero da metterci le mani dei capelli. È questione di statistica, se su una tavolata di 20 ragazzini se ne trova uno solo con atteggiamenti razionali e positivi...beh, fai qualche conto. Ho una sorella sedicenne, la tua età suppongo, quindi so esattamente di cosa si stia parlando avendo avuto sott'occhio le sue fasi di crescita.

La questione caratteriale è marginale per due motivi principali:

1- gran parte del carattere di un individuo si tempra con la crescita (vedi il discorso dei paletti del post precedente) e con le esperienze vissute, un ragazzino che è sempre vissuto nella bambagia avrà un atteggiamento ben diverso da un coetaneo, che invece ha dovuto scontrarsi con difficoltà più o meno grandi, a prescindere dal fattore carattere.

Vorrei sottolineare che le classiche frasette: "Il mondo fa schifo" "tutto è male" "il male sta trionfando" oppure "ragazzi ragazzi sono proprio pazza!" "vado dallo psicologo, sono pazzerella". Arrivano quasi esclusivamente da personcine per le quali, il massimo del dolore vissuto, è rappresentato dalla rottura dell'unghia o dal fatto che papà non gli abbia comprato ciò che volevano per Natale; e queste sono sinceramente convinte di soffrire parecchio.

2- si tratta anche qui di statistica, ritorniamo alla tavolata di 20 ragazzini, tutti i 19 che rimangono sono nati con la predisposizione ad essere maleducati e chiassosi? Non credo proprio. Uno o due può essere, gli altri invece?

 

Ho letto velocemente qualche tuo post in risposta ad altri utenti, sinceramente non ho ben compreso la tua tesi,

sostieni che in realtà non ci sia alcun peggioramento e che semplicemente tutto dipenda dalla predisposizione dell'individuo?

Vedo risposte da parte tua a commenti simili ai miei dai quali vuoi in parte discostarti, ma tutto resta poco argomentato.

 

 

 

 

Molto spesso, anche in questi casi, essere 16enne significa "avere una panoramica poco ampia", mentre scrivere statistiche approssimando senza capire le "dinamiche delle nuove generazioni" (chiamiamole cosí va, un po come se fossimo da classificare a parte...).

Devo dire che questi commento mia ha dato abbastanza fastidio, (perché se hai 4\5 anni più di me allora si, ti puoi permettere di filosofeggiare). Ma andiamo con ordine

 

Vorrei ben capire un argomento: cosa comporta lo smartphone? Di certo si, un uso impulsivo di questo. Ma sempre? Direi proprio di... No. Analizziamo come hai fatto te due situazioni: 20 ragazzi ad un tavolo (deja-vu) e 20 ognuno a casa propria. Io vedo i 20 ragazzi al tavolo scherzare tra loro al contrario di quello da solo a casa che non ha niente da fare e usa il cellulare. Ma noooo! Non lo deve usare perché è brutto e comporta cose brutte!!! *ragionamento di chi vede tutto quello che è innovazione come "BRUTTO!!"*. Che male ci sta se un ragazzino guarda un cellulare se non sta facendo niente sul letto (cosa che comunque è molto rara se uno ha la play in giro). Quindi presumo un altro ragionamento che tu faccia è che se un ragazzino guarda se gli sono arrivati messaggi per strada, si dovrebbe vergognare (a meno che non stia giocando a pokemon go!)

 

Qua probabilmente è arrivata la parte che mi ha fatto ridere di più (ho riso per non piangere). Sul fatto caratteriale posso essere d'accordo, che si tempra con il contesto quotidiano (anche se secondo me una parte innata ci sta, e non irrilevante)

Ma dopo... Sei andata avanti di stereotipi! Pregiudizi su frasi dette dall'1% dei ragazzi (in cui molto probabilmente rientra tua sorella) che te riproponi perché ti fanno comodo nei tuoi discorsi senza capo ne coda! Ma come *censura* ti permetti? Manco sai cosa gli è successo a quel ragazzo. Io sono il primo che odia (e sottolineo odia) queste frasi, ma ognuno ha più o meno la libertà di dirlo o no.

E questa è la riprova che te non hai letto Niente di me! Il mio male vissuto e superiore di tanto (sicuro da come parli) al tuo, ma non vengo qua a fare la carità e dire "pooovero me". Mi raccomando continua così! Vai avanti di pregiudizi e arriverai lontanissimo!

Poi vorrei sapere da dove è uscita la statistica che solo i ragazzini di questa generazione sono chiassosi (mentre scommetto che gli altri erano tutti angioletti!)

 

mi scuso se i toni non sono stati dei migliori ma, per favore prima di scrivere certe cose riflettici! 

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10 minuti fa, MikeZero ha scritto:

Molto spesso, anche in questi casi, essere 16enne significa "avere una panoramica poco ampia", mentre scrivere statistiche approssimando senza capire le "dinamiche delle nuove generazioni" (chiamiamole cosí va, un po come se fossimo da classificare a parte...).

Devo dire che questi commento mia ha dato abbastanza fastidio, (perché se hai 4\5 anni più di me allora si, ti puoi permettere di filosofeggiare). Ma andiamo con ordine

 

Vorrei ben capire un argomento: cosa comporta lo smartphone? Di certo si, un uso impulsivo di questo. Ma sempre? Direi proprio di... No. Analizziamo come hai fatto te due situazioni: 20 ragazzi ad un tavolo (deja-vu) e 20 ognuno a casa propria. Io vedo i 20 ragazzi al tavolo scherzare tra loro al contrario di quello da solo a casa che non ha niente da fare e usa il cellulare. Ma noooo! Non lo deve usare perché è brutto e comporta cose brutte!!! *ragionamento di chi vede tutto quello che è innovazione come "BRUTTO!!"*. Che male ci sta se un ragazzino guarda un cellulare se non sta facendo niente sul letto (cosa che comunque è molto rara se uno ha la play in giro). Quindi presumo un altro ragionamento che tu faccia è che se un ragazzino guarda se gli sono arrivati messaggi per strada, si dovrebbe vergognare (a meno che non stia giocando a pokemon go!)

 

Qua probabilmente è arrivata la parte che mi ha fatto ridere di più (ho riso per non piangere). Sul fatto caratteriale posso essere d'accordo, che si tempra con il contesto quotidiano (anche se secondo me una parte innata ci sta, e non irrilevante)

Ma dopo... Sei andata avanti di stereotipi! Pregiudizi su frasi dette dall'1% dei ragazzi (in cui molto probabilmente rientra tua sorella) che te riproponi perché ti fanno comodo nei tuoi discorsi senza capo ne coda! Ma come *censura* ti permetti? Manco sai cosa gli è successo a quel ragazzo. Io sono il primo che odia (e sottolineo odia) queste frasi, ma ognuno ha più o meno la libertà di dirlo o no.

E questa è la riprova che te non hai letto Niente di me! Il mio male vissuto e superiore di tanto (sicuro da come parli) al tuo, ma non vengo qua a fare la carità e dire "pooovero me". Mi raccomando continua così! Vai avanti di pregiudizi e arriverai lontanissimo!

Poi vorrei sapere da dove è uscita la statistica che solo i ragazzini di questa generazione sono chiassosi (mentre scommetto che gli altri erano tutti angioletti!)

 

mi scuso se i toni non sono stati dei migliori ma, per favore prima di scrivere certe cose riflettici! 

Cominciando dal fatto che mai ho affermato che tu non possa dire la tua, non mi sono permessa di mancarti di rispetto in questo modo, nè giudicandoti nè dandoti del superficiale come tu ti sei permesso di fare, se avessi letto tu con attenzione, ma neanche poi così tanta, avresti capito che si trattava di un discorso generale. Pensa, hai prestato tanto attenzione che ad un certo punto mi sei venuto contro ripetendo il mio stesso concetto.

Abbassa la cresta e non ti permettere mai con nessuno di frasi alla:"Il mio male vissuto e superiore di tanto (sicuro da come parli) al tuo".

Dato che non sei stato in grado di mantenere un tono civile credo proprio che eviterò di risponderti a piè pari.

Impara a rispettare il giudizio altrui anche se differente ed ad argomentare da persona matura. Poi magari ne riparliamo.

 

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9 minuti fa, Enide ha scritto:

Cominciando dal fatto che mai ho affermato che tu non possa dire la tua, non mi sono permessa di mancarti di rispetto in questo modo, nè giudicandoti nè dandoti del superficiale come tu ti sei permesso di fare, se avessi letto tu con attenzione, ma neanche poi così tanta, avresti capito che si trattava di un discorso generale. Pensa, hai prestato tanto attenzione che ad un certo punto mi sei venuto contro ripetendo il mio stesso concetto.

Abbassa la cresta e non ti permettere mai con nessuno di frasi alla:"Il mio male vissuto e superiore di tanto (sicuro da come parli) al tuo".

Dato che non sei stato in grado di mantenere un tono civile credo proprio che eviterò di risponderti a piè pari.

Impara a rispettare il giudizio altrui anche se differente ed ad argomentare da persona matura. Poi magari ne riparliamo.

Penso che hai mancato a tutti i ragazzi etichettandoli come "quelli che dicono che il mondo fa schifo, ma non hanno veri problemi" e dicendo che sono così tanti che si può approssimare. Ne tantomeno ho trovato lo stesso concetto ripetuto in entrambi i messaggi.

Hai recepito il mio messaggio nel modo più sbagliato. Mai ho detto che tu abbia affermato che noi non possiamo dire la nostra, non so dove lo hai letto. E se avessi letto con attenzione avresti capito che è proprio perché è un discorso generale che mi da fastidio.

Vado fuori di senno quando qualcuno parla per pregiudizi e stereotipi, e nonostante il tono alterato che ho avuto (per altro in un solo punto del messaggio, scusandomi successivamente nello stesso messaggio) ti ho offerto diversi punti di riflessione. Non puoi dire che non abbia argomentato (sono sempre aperto ad altre opinioni, e mi piace sentire le "altre campane", ma solo se gli argomenti sono opinabili e non so parla per cose ripetute e generalizzate)

ma dato che per una frase il messaggio è stato estrapolato come una preghiera satanista, mi riscuso di nuovo se ho ferito la tua sensibilità.

Liberissima di non rispondere, aspetto il "ne riparliamo"

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39 minuti fa, Thedarkwolf ha scritto:

Suvvia, calmatevi! Ognuno è libero di esprimere la propria opinione. 

Non litigate per queste frivolezze e inoltre, non giudicate mai un libro dalla copertina (in questo caso dalla frase "il mondo fa schifo" e via dicendo). ^^ 

Rispettate le opinioni e il dolore altrui. 

È cosa Buona e Giusta (xD)

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1 ora fa, MikeZero ha scritto:

 

Da cosa scrivi si vede chiaramente che ti senti punto nel vivo, non perché si generalizzi ma perché rientri nella categoria da Enide citata, non per carattere ma per età.
Le tue ultime risposte sono pregne di maleducazione e ti chiederei di calmarti prima di rispondere ad un messaggio, giusto per evitare di offendere inopportunamente, quindi, se ti sentirai offeso da ciò che scriverò, puoi anche non rispondere.
Io penso che l'essere umano sia anarchico di natura, o meglio, prevaricatore. Lo noti nei bambini, se ti dovesse essere capitato di vederne qualcuno crescere. Oltre a questo siamo anche guidati dall'ambiente a crescere come animali sociali, abbiamo oneri e doveri che si finalizzano per il raggiungimento dei diritti e sebbene a volte lo scambio non sia equivalente, nel branco funziona così, la sicurezza viene pagata a caro prezzo.
In quest'ultimo periodo mi è capitato di vedere o sentire, in prima persona dell'aumento di:
Bullismo: mai come ora è così violento e in mostra.
Sessualità sminuita: ragazzine di 13 anni che si vantano delle loro prestazioni sessuali e regalano fellatio ai compleanni.
Droga fra i minori: ragazzini di dodici anni che dopo Marijuana, acidi e droghe sintetiche cominciano anche a spacciare.
Superficialità dilagante: è il tempo del selfie e del "Da grande farò lo youtuber!!".
Contatto con la realtà quasi nullo: gruppi di dieci o quindici ragazzini che non parlano fra di loro ma stanno chini sul telefono.
Che siano solo i sedicenni a fare queste cose ne dubito, ciò che vedo però è che più andiamo avanti e più c'è un declino morale e culturale allarmante, ascoltando le conversazioni dei tuoi coetanei mi rendo conto di quanto sia arrivata ad un livello basico ed infantile la comunicazione. Probabilmente i miei genitori direbbero lo stesso della mia generazione ma questo non farebbe altro che confermare cosa penso.

Ciò che Enide ti voleva dire è che oggi, più che guardare a chi abbiamo davanti, tendiamo a voler impressionare il mondo attraverso la rete, ergo i telefoni. Specialmente i ragazzini di sedici, quindici, quattordici anni, sono caduti in questo gioco e oramai non si rendono più conto di non star vivendo in una vetrina ma nella realtà. Aggiungici la psicologia del branco e la situazione è devastante.

P.S. E' sciocco dire che tu probabilmente hai avuto più problemi di altri ma non ne fai parola perché, per quanto ne sai, Enide o io potremmo essere passati per mali di cui nemmeno conosci il nome e non piangendoci addosso ci limitiamo a parlare di altro. E' invece corretto dire che moltissimi della tua età credono di essere incompresi o depressi, un po' perché da adolescenti è normale, un po' perché in questa nuova generazione è la prassi teatralizzare un tutto.

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On 27/8/2016 at 17:29, Ghostachu ha scritto:

In quest'ultimo periodo mi è capitato di vedere o sentire, in prima persona dell'aumento di:
Bullismo: mai come ora è così violento e in mostra.
Sessualità sminuita: ragazzine di 13 anni che si vantano delle loro prestazioni sessuali e regalano fellatio ai compleanni.
Droga fra i minori: ragazzini di dodici anni che dopo Marijuana, acidi e droghe sintetiche cominciano anche a spacciare.
Superficialità dilagante: è il tempo del selfie e del "Da grande farò lo youtuber!!".
Contatto con la realtà quasi nullo: gruppi di dieci o quindici ragazzini che non parlano fra di loro ma stanno chini sul telefono.
Che siano solo i sedicenni a fare queste cose ne dubito, ciò che vedo però è che più andiamo avanti e più c'è un declino morale e culturale allarmante, ascoltando le conversazioni dei tuoi coetanei mi rendo conto di quanto sia arrivata ad un livello basico ed infantile la comunicazione.

 

On 27/8/2016 at 17:29, Ghostachu ha scritto:

Specialmente i ragazzini di sedici, quindici, quattordici anni, sono caduti in questo gioco e oramai non si rendono più conto di non star vivendo in una vetrina ma nella realtà. Aggiungici la psicologia del branco e la situazione è devastante.

 

On 27/8/2016 at 17:29, Ghostachu ha scritto:

Enide o io potremmo essere passati per mali di cui nemmeno conosci il nome e non piangendoci addosso ci limitiamo a parlare di altro. E' invece corretto dire che moltissimi della tua età credono di essere incompresi o depressi, un po' perché da adolescenti è normale, un po' perché in questa nuova generazione è la prassi teatralizzare un tutto.

:quote::quote::quote:

La parola "depressione" (e non solo) viene utilizzata in malo modo e mi dà altamente fastidio.

Per quanto riguarda il bullismo, la sessualità sminuita, la droga fra i minori, la superficialità dilagante e il contatto con la realtà quasi nullo, hai ragione e condivido ciò che hai scritto (per molto tempo ho osservato le persone e purtroppo hai ragione).

 

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9 minuti fa, Ghostachu ha scritto:

Da cosa scrivi si vede chiaramente che ti senti punto nel vivo, non perché si generalizzi ma perché rientri nella categoria da Enide citata, non per carattere ma per età.
Le tue ultime risposte sono pregne di maleducazione e ti chiederei di calmarti prima di rispondere ad un messaggio, giusto per evitare di offendere inopportunamente, quindi, se ti sentirai offeso da ciò che scriverò, puoi anche non rispondere.
Io penso che l'essere umano sia anarchico di natura, o meglio, prevaricatore. Lo noti nei bambini, se ti dovesse essere capitato di vederne qualcuno crescere. Oltre a questo siamo anche guidati dall'ambiente a crescere come animali sociali, abbiamo oneri e doveri che si finalizzano per il raggiungimento dei diritti e sebbene a volte lo scambio non sia equivalente, nel branco funziona così, la sicurezza viene pagata a caro prezzo.
In quest'ultimo periodo mi è capitato di vedere o sentire, in prima persona dell'aumento di:
Bullismo: mai come ora è così violento e in mostra.
Sessualità sminuita: ragazzine di 13 anni che si vantano delle loro prestazioni sessuali e regalano fellatio ai compleanni.
Droga fra i minori: ragazzini di dodici anni che dopo Marijuana, acidi e droghe sintetiche cominciano anche a spacciare.
Superficialità dilagante: è il tempo del selfie e del "Da grande farò lo youtuber!!".
Contatto con la realtà quasi nullo: gruppi di dieci o quindici ragazzini che non parlano fra di loro ma stanno chini sul telefono.
Che siano solo i sedicenni a fare queste cose ne dubito, ciò che vedo però è che più andiamo avanti e più c'è un declino morale e culturale allarmante, ascoltando le conversazioni dei tuoi coetanei mi rendo conto di quanto sia arrivata ad un livello basico ed infantile la comunicazione. Probabilmente i miei genitori direbbero lo stesso della mia generazione ma questo non farebbe altro che confermare cosa penso.

Ciò che Enide ti voleva dire è che oggi, più che guardare a chi abbiamo davanti, tendiamo a voler impressionare il mondo attraverso la rete, ergo i telefoni. Specialmente i ragazzini di sedici, quindici, quattordici anni, sono caduti in questo gioco e oramai non si rendono più conto di non star vivendo in una vetrina ma nella realtà. Aggiungici la psicologia del branco e la situazione è devastante.

P.S. E' sciocco dire che tu probabilmente hai avuto più problemi di altri ma non ne fai parola perché, per quanto ne sai, Enide o io potremmo essere passati per mali di cui nemmeno conosci il nome e non piangendoci addosso ci limitiamo a parlare di altro. E' invece corretto dire che moltissimi della tua età credono di essere incompresi o depressi, un po' perché da adolescenti è normale, un po' perché in questa nuova generazione è la prassi teatralizzare un tutto.

Quoto.

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9 minuti fa, Ghostachu ha scritto:

Da cosa scrivi si vede chiaramente che ti senti punto nel vivo, non perché si generalizzi ma perché rientri nella categoria da Enide citata, non per carattere ma per età.
Le tue ultime risposte sono pregne di maleducazione e ti chiederei di calmarti prima di rispondere ad un messaggio, giusto per evitare di offendere inopportunamente, quindi, se ti sentirai offeso da ciò che scriverò, puoi anche non rispondere.
Io penso che l'essere umano sia anarchico di natura, o meglio, prevaricatore. Lo noti nei bambini, se ti dovesse essere capitato di vederne qualcuno crescere. Oltre a questo siamo anche guidati dall'ambiente a crescere come animali sociali, abbiamo oneri e doveri che si finalizzano per il raggiungimento dei diritti e sebbene a volte lo scambio non sia equivalente, nel branco funziona così, la sicurezza viene pagata a caro prezzo.
In quest'ultimo periodo mi è capitato di vedere o sentire, in prima persona dell'aumento di:
Bullismo: mai come ora è così violento e in mostra.
Sessualità sminuita: ragazzine di 13 anni che si vantano delle loro prestazioni sessuali e regalano fellatio ai compleanni.
Droga fra i minori: ragazzini di dodici anni che dopo Marijuana, acidi e droghe sintetiche cominciano anche a spacciare.
Superficialità dilagante: è il tempo del selfie e del "Da grande farò lo youtuber!!".
Contatto con la realtà quasi nullo: gruppi di dieci o quindici ragazzini che non parlano fra di loro ma stanno chini sul telefono.
Che siano solo i sedicenni a fare queste cose ne dubito, ciò che vedo però è che più andiamo avanti e più c'è un declino morale e culturale allarmante, ascoltando le conversazioni dei tuoi coetanei mi rendo conto di quanto sia arrivata ad un livello basico ed infantile la comunicazione. Probabilmente i miei genitori direbbero lo stesso della mia generazione ma questo non farebbe altro che confermare cosa penso.

Ciò che Enide ti voleva dire è che oggi, più che guardare a chi abbiamo davanti, tendiamo a voler impressionare il mondo attraverso la rete, ergo i telefoni. Specialmente i ragazzini di sedici, quindici, quattordici anni, sono caduti in questo gioco e oramai non si rendono più conto di non star vivendo in una vetrina ma nella realtà. Aggiungici la psicologia del branco e la situazione è devastante.

P.S. E' sciocco dire che tu probabilmente hai avuto più problemi di altri ma non ne fai parola perché, per quanto ne sai, Enide o io potremmo essere passati per mali di cui nemmeno conosci il nome e non piangendoci addosso ci limitiamo a parlare di altro. E' invece corretto dire che moltissimi della tua età credono di essere incompresi o depressi, un po' perché da adolescenti è normale, un po' perché in questa nuova generazione è la prassi teatralizzare un tutto.

Il tuo discorso è troppo generale, il bullismo, così come la droga, c'è sempre stato.

E poi non capisco tutto questo, come dire... questa "condanna" ai cellulari.

"m i bmbini nn vivvono pu la lr infancia!!111!1!"

 

 

Ragazzi... facciamo i seri, please!

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6 minuti fa, Thedarkwolf ha scritto:

 

 

:quote::quote::quote:

Comunque, la parola "depressione" (e non solo) viene utilizzata in malo modo e mi dà altamente fastidio.

Per quanto riguarda il bullismo, la sessualità sminuita, la droga fra i minori, la superficialità dilagante e il contatto con la realtà quasi nullo, hai ragione e condivido ciò che hai scritto (per molto tempo ho osservato le persone e purtroppo hai ragione).

 

 

La parola depressione è quella che usano oggi i ragazzini quando sono semplicemente in subbuglio per via degli ormoni. 

Io so cosa sia ed è per questo che mi innervosisce sentire ragazzini di quindici anni, incavolati perché la mamma non gli da i soldi per il concerto, dire "Sono depresso".

 

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Adesso, Ghostachu ha scritto:

 

La parola depressione è quella che usano oggi i ragazzini quando sono semplicemente in subbuglio per via degli ormoni. 

Io so cosa sia ed è per questo che mi innervosisce sentire ragazzini di quindici anni, incavolati perché la mamma non gli da i soldi per il concerto, dire "Sono depresso".

 

Ti capisco. Sinceramente, tutto ciò mi rattrista. 

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2 minuti fa, Thedarkwolf ha scritto:

Ti capisco. Sinceramente, tutto ciò mi rattrista. 

 

7 minuti fa, Ghostachu ha scritto:

 

La parola depressione è quella che usano oggi i ragazzini quando sono semplicemente in subbuglio per via degli ormoni. 

Io so cosa sia ed è per questo che mi innervosisce sentire ragazzini di quindici anni, incavolati perché la mamma non gli da i soldi per il concerto, dire "Sono depresso".

 

Quoto pure questo

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7 minuti fa, Ghostachu ha scritto:

 

La parola depressione è quella che usano oggi i ragazzini quando sono semplicemente in subbuglio per via degli ormoni. 

Io so cosa sia ed è per questo che mi innervosisce sentire ragazzini di quindici anni, incavolati perché la mamma non gli da i soldi per il concerto, dire "Sono depresso".

 

Era esattamente a questo cui mi riferivo quando sono stata accusata di "non rispettare il dolore altrui". 

C'est la vie!

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36 minuti fa, Ghostachu ha scritto:

Da cosa scrivi si vede chiaramente che ti senti punto nel vivo, non perché si generalizzi ma perché rientri nella categoria da Enide citata, non per carattere ma per età.
Le tue ultime risposte sono pregne di maleducazione e ti chiederei di calmarti prima di rispondere ad un messaggio, giusto per evitare di offendere inopportunamente, quindi, se ti sentirai offeso da ciò che scriverò, puoi anche non rispondere.
Io penso che l'essere umano sia anarchico di natura, o meglio, prevaricatore. Lo noti nei bambini, se ti dovesse essere capitato di vederne qualcuno crescere. Oltre a questo siamo anche guidati dall'ambiente a crescere come animali sociali, abbiamo oneri e doveri che si finalizzano per il raggiungimento dei diritti e sebbene a volte lo scambio non sia equivalente, nel branco funziona così, la sicurezza viene pagata a caro prezzo.
In quest'ultimo periodo mi è capitato di vedere o sentire, in prima persona dell'aumento di:
Bullismo: mai come ora è così violento e in mostra.
Sessualità sminuita: ragazzine di 13 anni che si vantano delle loro prestazioni sessuali e regalano fellatio ai compleanni.
Droga fra i minori: ragazzini di dodici anni che dopo Marijuana, acidi e droghe sintetiche cominciano anche a spacciare.
Superficialità dilagante: è il tempo del selfie e del "Da grande farò lo youtuber!!".
Contatto con la realtà quasi nullo: gruppi di dieci o quindici ragazzini che non parlano fra di loro ma stanno chini sul telefono.
Che siano solo i sedicenni a fare queste cose ne dubito, ciò che vedo però è che più andiamo avanti e più c'è un declino morale e culturale allarmante, ascoltando le conversazioni dei tuoi coetanei mi rendo conto di quanto sia arrivata ad un livello basico ed infantile la comunicazione. Probabilmente i miei genitori direbbero lo stesso della mia generazione ma questo non farebbe altro che confermare cosa penso.

Ciò che Enide ti voleva dire è che oggi, più che guardare a chi abbiamo davanti, tendiamo a voler impressionare il mondo attraverso la rete, ergo i telefoni. Specialmente i ragazzini di sedici, quindici, quattordici anni, sono caduti in questo gioco e oramai non si rendono più conto di non star vivendo in una vetrina ma nella realtà. Aggiungici la psicologia del branco e la situazione è devastante.

P.S. E' sciocco dire che tu probabilmente hai avuto più problemi di altri ma non ne fai parola perché, per quanto ne sai, Enide o io potremmo essere passati per mali di cui nemmeno conosci il nome e non piangendoci addosso ci limitiamo a parlare di altro. E' invece corretto dire che moltissimi della tua età credono di essere incompresi o depressi, un po' perché da adolescenti è normale, un po' perché in questa nuova generazione è la prassi teatralizzare un tutto.

 

La cosa mi intristisce molto, se un libro non si giudica dalla copertina.

Mi rende triste soprattutto il fatto che si siano ndatia sottolineare 2 periodi del completo messaggio, buttando come buccia il rimanente.

Mi ha abbastanza infastidito il fatto che non si possa parlare dei "ragazzi" senza citare frasi "ribollite" e luoghi comuni che non fanno altro che distruggere l'immagine che filtra alle generazioni più grandi. (E mi scuso nuovamente per modi e termini usati, era evidente che fossi in un attimo di poca lucidità)

Già detto in precedenza anche che questi luoghi comuni mettono sullo stesso piano tutti gli individui, giovani in questo caso.

Quondi per quanto possa rispettare il pensiero illuminista, sono più per una visione ottocentesca e romantica della cosa (detto terra terra: il mondo è bello perchè è vario)

 

CAPITOLO DEPRESSIONE

Mai detto di essere depresso, difendo solamente chi dice di esserlo non essendo al corrente di cosa è comportato. (Non sempre la mamma non gli da i soldi, o cose di questa frivolezza)

Mi scuso per la terza volta se ho ferito la personalità e/o le vicende passate di @Enide ma ripeto che ho mischiato dierse senzazioni proveniente da fuori e dentro questo forum, fancendo uscire fuori un discorso quasi sconclusionato (ma che un minimo di senso ce lo aveva. Mi farebbe piacere se si andasse oltre la forma un minimo)

E mi scuso anche con gli altri utenti se sono stati messi in "soggezione".

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11 minuti fa, MikeZero ha scritto:

 

La cosa mi intristisce molto, se un libro non si giudica dalla copertina.

Mi rende triste soprattutto il fatto che si siano ndatia sottolineare 2 periodi del completo messaggio, buttando come buccia il rimanente.

Mi ha abbastanza infastidito il fatto che non si possa parlare dei "ragazzi" senza citare frasi "ribollite" e luoghi comuni che non fanno altro che distruggere l'immagine che filtra alle generazioni più grandi. (E mi scuso nuovamente per modi e termini usati, era evidente che fossi in un attimo di poca lucidità)

Già detto in precedenza anche che questi luoghi comuni mettono sullo stesso piano tutti gli individui, giovani in questo caso.

Quondi per quanto possa rispettare il pensiero illuminista, sono più per una visione ottocentesca e romantica della cosa (detto terra terra: il mondo è bello perchè è vario)

 

CAPITOLO DEPRESSIONE

Mai detto di essere depresso, difendo solamente chi dice di esserlo non essendo al corrente di cosa è comportato.

Mi scuso per la terza volta se ho ferito la personalità e/o le vicende passate di @Enide ma ripeto che ho mischiato dierse senzazioni proveniente da fuori e dentro questo forum, fancendo uscire fuori un discorso quasi sconclusionato (ma che un minimo di senso ce lo aveva. Mi farebbe piacere se si andasse oltre la forma un minimo)

E mi scuso anche con gli altri utenti se sono stati messi in soggezione. 

 

Scusa ma non ho capito, cosa volevi dire al posto di "ndatia"?
Purtroppo i luoghi comuni non sono comuni senza una ragione e ti ripeto, sarà una banalità, ma ciò che scrivo lo scrivo perché l'ho visto con i miei occhi, non perché mi piace dare fastidio ai sedicenni.
Se davvero fossi per una visione ottocentesca rabbrividiresti uscendo di casa :D
Comununque il mondo è bello perché è vario è una p-------a colossale, in questo modo legittimi tutto lo schifo che circola in giro e ti precludi un giudizio oggettivo a riguardo.

Si mettono sullo stesso piano i giovani perché è di giovani che parliamo e più volte, io in primis, è stato detto che non tutti sono come descritti. Per quanto mi riguarda ho sott'occhio giovani gruppi della tua età ogni giorno e la maggioranza rispecchia il mio pensiero. Sono però conscio che molti matureranno, molti altri rimarrano quel che sono... ma è inutile negare la realtà perché non ci piace...

CAPITOLO DEPRESSIONE
Senza una forma concreta come facciamo ad andare oltre? XD Dai che scherzo.
Ciò a cui si riferiva lo ha vissuto, moltissime persone che ho conosciuto personalmente dicevano di soffrire di depressione, alcuni andavanodallo psicologo. Una volta guardate le loro motivazioni saltava fuori che erano semplicemente: ADOLESCENTI.
La depressione è ben altra cosa. Fidati.

E su con la vita, nessuno ti vuole offendere.

7 minuti fa, Thedarkwolf ha scritto:

@Ghostachu Nonostante il tuo post mi abbia rattristato, l'ho apprezzato molto e ti ringrazio. In bocca al lupo!

 

Non devi essere triste, una volta viste le cose brutte si riescono a vedere meglio quelle belle, credo... :sweat:

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On 25/8/2016 at 23:07, Kira ha scritto:

Pensa che da piccola riuscivo a mettere i pantaloni corti ora sono tipo allergica e mamma ha detto che vuole comprarmi il burqa xD

Sottoscrivo. :asduj1:
E questo è uno dei motivi per i quali sono profondamente a disagio in spiaggia. 

 

18 ore fa, Enide ha scritto:

È un dato di fatto che il comportamento sia il larga parte dovuto al tipo di educazione ricevuta, in molti non sanno fare i genitori, lasciano che ai figli tutto sia dovuto, non viene data loro alcuna linea guida, fondamentale per la formazione di una personalità ben definita.

Il fattore caratteriale è marginale, esistono certamente casi estremi, ma mi vien difficile da pensare che un'intera generazione sia formata esclusivamente da teste calde "naturali".

Concordo e aggiungo che, purtroppo, ho avuto modo di constatare con i miei occhi quante carenze ci siano nell'educazione di molti ragazzini. A cominciare dal fatto che i genitori li giustificano sempre, per qualunque cosa. Sia chiaro che io sono assolutamente a favore del dialogo genitore-figlio ma l'eccessiva permissività porta solo ad ottenere figli viziati e indisponenti. I neo genitori sono i primi a fumarsi la cannetta e a bestemmiare liberamente a ruota libera e vi garantisco che ho potuto osservarlo con i miei occhi e le mie orecchie. In scienze si definisce genotipo (ciò che hai nel DNA, per farla breve) e influenza esterna (ciò che avviene nell'ambiente esterno), ebbene, ogni persona è il risultato delle due cose. Il carattere del singolo è indubbiamente fondamentale ma crescere in un determinato ambiente lo influenza sicuramente. Se già le scuole sono al degrado, tra bullismo e devianza di vario genere, credo che almeno la famiglia dovrebbe sopperire comportandosi in modo più adeguato ed esemplare. Credo, eh. 

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On 27/8/2016 at 18:30, Kio_ ha scritto:

Sottoscrivo. :asduj1:
E questo è uno dei motivi per i quali sono profondamente a disagio in spiaggia. 

 

Concordo e aggiungo che, purtroppo ho avuto modo di constatare con i miei occhi quante carenze ci siano nell'educazione di molti ragazzini. A cominciare dal fatto che i genitori li giustificano sempre, per qualunque cosa. Sia chiaro che io sono assolutamente a favore del dialogo genitore-figlio ma l'eccessiva permissività porta solo ad ottenere figli viziati e indisponenti. I neo genitori sono i primi a fumarsi la cannetta e a bestemmiare liberamente a ruota libera e vi garantisco che ho potuto osservarlo con i miei occhi e le mie orecchie. In scienze si definisce genotipo (ciò che hai nel DNA, per farla breve) e fenotipo (ciò che avviene nell'ambiente esterno), ebbene, ogni persona è il risultato delle due cose. Il carattere del singolo è indubbiamente fondamentale ma crescere in un determinato ambiente lo influenza sicuramente. Se già le scuole sono al degrado, tra bullismo e devianza di vario genere, credo che almeno la famiglia dovrebbe sopperire comportandosi in modo più adeguato ed esemplare. Credo, eh. 

Concordo, come al solito. :) 

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24 minuti fa, Ghostachu ha scritto:

 

Scusa ma non ho capito, cosa volevi dire al posto di "ndatia"?
Purtroppo i luoghi comuni non sono comuni senza una ragione e ti ripeto, sarà una banalità, ma ciò che scrivo lo scrivo perché l'ho visto con i miei occhi, non perché mi piace dare fastidio ai sedicenni.
Se davvero fossi per una visione ottocentesca rabbrividiresti uscendo di casa :D
Comununque il mondo è bello perché è vario è una p-------a colossale, in questo modo legittimi tutto lo schifo che circola in giro e ti precludi un giudizio oggettivo a riguardo.

Si mettono sullo stesso piano i giovani perché è di giovani che parliamo e più volte, io in primis, è stato detto che non tutti sono come descritti. Per quanto mi riguarda ho sott'occhio giovani gruppi della tua età ogni giorno e la maggioranza rispecchia il mio pensiero. Sono però conscio che molti matureranno, molti altri rimarrano quel che sono... ma è inutile negare la realtà perché non ci piace...

CAPITOLO DEPRESSIONE
Senza una forma concreta come facciamo ad andare oltre? XD Dai che scherzo.
Ciò a cui si riferiva lo ha vissuto, moltissime persone che ho conosciuto personalmente dicevano di soffrire di depressione, alcuni andavanodallo psicologo. Una volta guardate le loro motivazioni saltava fuori che erano semplicemente: ADOLESCENTI.
La depressione è ben altra cosa. Fidati.

E su con la vita, nessuno ti vuole offendere.

Il predicato della frase era "si sia andato a sottolineare". 

Ahahahah spero tu abbia capito che con "visione romantica" abbia inteso una visione della "vita", niente piu, ma di certo non esco di casa dicendo che sono Manzoni:confused:.  (Una differenza tra illuminismo e romanticimo era il pensiero che l'individuo dovesse essere uguale ad un altro solo per la capacità di ragionamento)

 

Però oramai lo stereotipo del ragazzino medio è questo

  • Cellulare in mano
  • Risposte poco simpatiche
  • Rumorosità

Partendo dal fatto che secono me le ultime due sono "caratteristiche peculiari" di tutti gli adolescienti (di sicuro la rumorosità), riguardo la prima, molti lo fanno, molti no, e tanti come hai detto giustamente te, matureranno

CAPITOLO DEPRESSIONE

forse dovremmo aprire un topic solo per questo

So cosa è la depressione, la ho studiata. È una patologia cronica, e infatti ho specificato che la maggior parte abusano di questa parola senza sapere cosa sia in realtà.

Io sono la persona più felice del mondo ahahah, capisco cje si sta facendo un discorso generale, ma non tutto quello che si dice è vero

9 minuti fa, Kio_ ha scritto:

Sottoscrivo. :asduj1:
E questo è uno dei motivi per i quali sono profondamente a disagio in spiaggia. 

 

Concordo e aggiungo che, purtroppo ho avuto modo di constatare con i miei occhi quante carenze ci siano nell'educazione di molti ragazzini. A cominciare dal fatto che i genitori li giustificano sempre, per qualunque cosa. Sia chiaro che io sono assolutamente a favore del dialogo genitore-figlio ma l'eccessiva permissività porta solo ad ottenere figli viziati e indisponenti. I neo genitori sono i primi a fumarsi la cannetta e a bestemmiare liberamente a ruota libera e vi garantisco che ho potuto osservarlo con i miei occhi e le mie orecchie. In scienze si definisce genotipo (ciò che hai nel DNA, per farla breve) e fenotipo (ciò che avviene nell'ambiente esterno), ebbene, ogni persona è il risultato delle due cose. Il carattere del singolo è indubbiamente fondamentale ma crescere in un determinato ambiente lo influenza sicuramente. Se già le scuole sono al degrado, tra bullismo e devianza di vario genere, credo che almeno la famiglia dovrebbe sopperire comportandosi in modo più adeguato ed esemplare. Credo, eh. 

Nonostante la mia giovane età ho apprezzao molto questo discorso. Concordo

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è curioso notare come si dia la colpa dei problemi della nuova generazione all'educazione dei genitori e agli smartphone connessi ai social network, quando se quegli stessi genitori sono cresciuti in un'ottima generazione senza iphone e FB, avrebbero dovuto impartire un educazione altrettanto ottima. 

Evidentemente il problema sono le persone, altroché. 

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2 minuti fa, MikeZero ha scritto:

Il predicato della frase era "si sia andato a sottolineare". 

Ahahahah spero tu abbia capito che con "visione romantica" abbia inteso una visione della "vita", niente piu, ma di certo non esco di casa dicendo che sono Manzoni:confused:.  (Una differenza tra illuminismo e romanticimo era il pensiero che l'individuo dovesse essere uguale ad un altro solo per la capacità di ragionamento)

 

Però oramai lo stereotipo del ragazzino medio è questo

  • Cellulare in mano
  • Risposte poco simpatiche
  • Rumorosità

Partendo dal fatto che secono me le ultime due sono "caratteristiche peculiari" di tutti gli adolescienti (di sicuro la rumorosità), riguardo la prima, molti lo fanno, molti no, e tanti come hai detto giustamente te, matureranno

CAPITOLO DEPRESSIONE

forse dovremmo aprire un topic solo per questo

So cosa è la depressione, la ho studiata. È una patologia cronica, e infatti ho specificato che la maggior parte abusano di questa parola senza sapere cosa sia in realtà.

Io sono la persona più felice del mondo ahahah, capisco cje si sta facendo un discorso generale, ma non tutto quello che si dice è vero

Nonostante la mia giovane età ho apprezzao molto questo discorso. Concordo

 

Sì, poi rileggendo ho capito, non ti preoccupare XD

Come accidenti fai a difendere questa vita avendo ancora una visione romantica di essa? E' qualcosa che per me sarebbe impossibile, davvero...

 

Caratteristiche peculiari un corno, dieci anni fa ti posso assicurare che non era affatto così, è questo che intendevo dicendo che non puoi guardare la cosa da un punto di vista che abbraccia entrambe le "fazioni". E dico dieci anni fa perché ho circa dieci anni in più di te, tutto qui.

 

Hai studiato la depressione ma non ci sei passato. Quindi capirai che forse, per chi ci è passato, è facile dire ad un sedicenne "Smettila di dire che sei depresso perché in realtà non sai nemmeno cosa stai dicendo".

 

Almeno sei una persona felice, ne sono contento. Credo anche che si sia chiarito il perché alcune persone dicano alcune cose dei giovani di oggi. Non mi sembri il tipo descritto quindi non sentirti offeso o tirato in causa solo per la tua età e se poi tu fossi il tipo di persona raccontato nei post... tanto non avresti capito cosa abbiamo scritto... XD (la battuta ci stava XD). 

 

7 minuti fa, Dante ha scritto:

è curioso notare come si dia la colpa dei problemi della nuova generazione, all'educazione dei genitori e agli smartphone connessi ai social network, quando se quegli stessi genitori sono cresciuti in un'ottima generazione senza iphone e FB, avrebbero dovuto impartire un educazione altrettanto ottima. 

Evidentemente il problema sono le persone, altroché. 

 

Non penso che tu abbia guardato abbastanza tra le righe. Il problema è solo accelerato, non creato dai pessimi genitori o dai social.

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