Pokemon ed vita sociale

[Riolu007]

Forse io la vedo in modo diverso perché non mi hanno mai criticato  

Io non lo nascondo che mi piace ma semplicemente non lo dico in giro se non me lo chiedono. I miei migliori amici lo sanno. Alcuni condividono altri no ma come io non li critico per i loro passatempi loro non lo fanno per i miei. 

47 minuti fa, evilespeon ha scritto:

Cosa cambia dal 50enne che gli piace boh il calcio a quello che gli piace pokemon? 

Quel 50enne è cresciuto col calcio. In un domani ci saranno più 50enni legati ai Pokémon ma adesso sono pochi e per quello è strano vederli. 

 

13 minuti fa, Kiskeym ha scritto:

Io ho scoperto sorprendentemente che molte delle volte i problemi e gli stereotipi sono soltanto nella nostra testa. Da piccolo, nel periodo delle medie, tendevo a nascondere il fatto che mi piacessero i Pokémon per paura che mi prendessero di mira.

Ma poi ho capito che la gente normale non giudica le persone in base ai propri interessi. Al massimo può essere un hobby non condiviso, tutto qui; nel migliore dei casi invece scopri che condividi una passione con qualcun altro!

Se conoscete persone che vi prendono in giro perché vi piace qualcosa, qualsiasi cosa, beh... il problema non siete voi!

Mi trovo pienamente d’accordo 

[M0viz]

1 ora fa, adelredreamer ha scritto:

fami indovinare i tuoi amici giocano ad Cod Fifa

FIFA ci giochicchio anche io ma sì, CoD, Forntnite, GTA...

@evilespeon 

[Kiryu89]

5 ore fa, adelredreamer ha scritto:

avete mai avuto problemi per via dei pokemon?

nella vostra vita sociale i pokemon hanno mai interferito negativamente con problemi come pregiudizi o altro?

 

Certamente! In particolar modo alle scuole medie. Così mi sono fatto furbo: ho rotto ogni rapporto con loro facendogli credere che non ci gioco più cercando, nel frattempo, altri appassionati che non si vergognano delle loro sane passioni. Inoltre mi dedico ad altro approfondendo i temi che mi piacciono di più (politica, passaggi a livello, palestra, finanza ecc...) prefissandomi come obiettivo della vita il capire il mondo che mi circonda. Mi sono fatto così una cultura generale che loro, laureati, non sono ancora in grado di compiere un ragionamento di senso compiuto. In questo modo ho capito che un diploma serale faticosamente guadagnato (e magari non a pieni voti) vale molto di più di una laurea presa ripetendo a pappagallo le nozioni studiate facendo i fighi con presunti voti massimi.

[Visitatore]

Forse non ci crederete ma io mi sono appassionato al brand di Pokémon solamente un'anno fa, anche se ho 24 anni, poichè consideravo i videogiochi (non solamente Pokémon ma in generale) una passione per scansafatiche perché vedevo persone e compagni di classe che giocavano persino 8/12 ore al giorno pur di non studiare e di conseguenza avevano brutti voti.

Io gli dicevo sempre che esiste la moderazione ma mi mandarono a quel paese ma sono felice lo stesso perché, quelle stesse persone, alla fine sono diventate dei drogati di meh.. 

Ovviamente ero ignorante poiché io considero tutte le opere create dall'uomo come ARTE e anche i videogiochi lo sono

Quando l'ho capito, ho fatto delle ricerche sui generi di videogiochi, brand ecc. e alla fine ho scelto gli Action RPG

Difatti Pokémon non é il mio gioco preferito ma il mio brand preferito.

I miei giochi preferiti sono "The Elder Scrools"/"Fallout"

[Enemy]

In prima e seconda elementare giocavo a Pokémon e guardavo l'anime con i miei compagni (allora giocavamo a Diamante/Perla ed HeartGold/SoulSilver, mentre l'anime era quello di Diamante e Perla, e poco dopo iniziò quello di Unima). Ci divertivamo ed era quasi una scusa per passare più tempo assieme possibile.

Ovviamente ci compravamo anche i giocattoli, e spesso li portavamo a casa degli altri per giocarci assieme; bei tempi.

Tra l'altro, strinsi una specie di rivalità con il mio vicino di casa, ai tempi un ragazzo delle medie, su moltissimi ambiti, ma che partì proprio da Pokémon: ci sfidavamo, ma lui aveva un team solido, mentre io giocavo con Pokémon messi assieme un po' alla rinfusa (il mio primissimo team era Meganium, Furret, Ampharos, Togetic, Azumarill e Misdreavus), per cui lui mi batteva sempre, ed io non riuscivo a sopportare questa cosa.
Ironicamente ricordo ancora il suo "Pokémon simbolo", ovvero un Infernape.

Poi mi dovetti trasferire e cambiai scuola, finendo in un istituto di elementari-media conosciuto per essere terribile e pieno di bambini scalmanati; essendo io un bambino introverso e calmo, mi ci ritrovai malissimo, ma se non altro, per la terza e quarta elementare, riuscii a legare con qualcuno grazie ai Pokémon.
In particolare, in quel luogo, invece che i giochi o l'anime andava di moda il GCC, che per due annetti divenne per me il fulcro del franchise: ricordo ancora i vari mazzi tematici e il periodo in cui venne rilasciato il tipo Drago, ed era una caccia a chi riusciva a trovare carte del nuovo tipo per primi.
Nello stesso periodo iniziò ad uscire il manga di BW, ma nessuno, se non me, lo comprava, ed infatti smisi di seguirlo dopo poco perché non avevo nessuno con cui parlarne.
Ci divertimmo anche a scrivere le nostre personali storie, di cui noi eravamo i protagonisti (ne ricordo una, molto lunga, che era praticamente una nostra versione del Torneo della Lega dell'anime, in cui ognuno aveva la propria squadra, ed alla fine facemmo vincere me ed il mio migliore amico, lui con un Lucario ed io con un Riolu). Gli ultimi titoli giocati assieme furono Bianco 2 e Nero 2, ed essendo io più navigato di loro, venivo considerato un esperto.

 

Negli anni successivi, nessuno parlò più di Pokémon, se non quando uscirono XY; mi chiesero se li avessi comprati, e risposi di sì, ma la discussione morì lì.
Scoprii poco dopo che un mio compagno della classe accanto, a cui non avevo mai parlato, giocava ancora a Pokémon e, come me, aveva comprato i titoli di sesta generazione: ne parlammo un po', stringemmo amicizia, ma visto che vivevo in una situazione in cui era difficile mantenere forti legami (vivevo fuori paese e, senza i miei genitori, non avevo possibilità di muovermi), non diventammo mai grandi amici.
Smettemmo di parlare di Pokémon alle medie in maniera definitiva, ma ricordo che un giorno sempre lo stesso ragazzo mi approcciò e, timidamente, mi chiese se giocavo ancora a Pokémon. Pensando volesse prendermi in giro gli risposi di no in maniera secca, e lui fece una faccia un po' delusa.
Solo qualche anno dopo ho iniziato a pensare che quello potesse essere un suo tentativo di trovare qualcuno che giocasse ancora come lui, e mi pento di non essere stato onesto, anche perché io e lui andavamo molto d'accordo.

 

Alle superiori ovviamente nessuno, in quattro anni, ha mai parlato di Pokémon, se non un mio compagno che, una volta, ha citato Grookey, quando io mi ero allontanato dal franchise e, non avendo seguito le news di Spada e Scudo, non sapevo cosa fosse. O un mio altro compagno che si scaricò Nero su emulatore ed iniziò a giocarci durante una lezione (salvo poi eliminarlo subito).
Parlare di Pokémon adesso sarebbe come buttarsi in pasto ai piranha, e non so come reagirei se qualcuno ne venisse a conoscenza.
Di certo non mi vergogno della mia passione per i videogame o per i manga, mi sono più volte palesato con pic a tema o ho dimostrato la mia "weebbaggine" davanti agli altri (perché incredibilmente di weeb ce ne sono più di quanti pensassi, ed alcuni sono proprio molto seri sull'argomento, mentre io sono più per i videogame), ma Pokémon è sempre vista coma una serie da poppanti, e penso proprio che a 17-18 anni chiunque ci giochi e lo ammetta pubblicamente, per quanto possa essere figo, venga targhettato come sfigato.

18 ore fa, RoseRed ha scritto:

Io ci ho giocato da piccola, ci gioco adesso e ci giocherò in futuro

 

Sono pienamente d'accordo e non posso che essere felice che qualcuno non si preoccupi dell'età per seguire i propri hobby/passioni.
Quando saremo noi ad avere 50 anni, ci saranno molti più "vecchi" che giocheranno i videogames o rispetteranno le nuove generazioni interessate a questi argomenti rispetto ad ora, e ciò diverrà la normalità. Saremo noi stessi a creare un nuovo tipo di realtà dove determinate passioni verranno accettate, e ciò mi riempie di gioia.

Penso proprio che tra qualche decennio, se non meno, anche i lavori che oggi vengono visti con un occhio più critico, come il game designer, il disegnatore o qualsiasi carriera musicale legata ai videogames, saranno considerati "normali", e non lavori da eterni bambini che non contribuiscono al funzionamento della società, come (purtroppo) li ho sentiti etichettare.

17 ore fa, evilespeon ha scritto:

Fifa c'è sempre quando qualcuno che non gioca deve citare dei videogiochi da "grandi" XD 

Serie che è letteralmente la peggiore "saga" videoludica creata, venduta a prezzi esorbitanti per un lavoro talmente minimo che la stessa EA ha ricevuto varie denunce a riguardo, piena di microtransazioni costose e soprattutto a cadenza di pubblicazione annua.

[Joker98]

10 minuti fa, Enemy ha scritto:

In prima e seconda elementare giocavo a Pokémon e guardavo l'anime con i miei compagni (allora giocavamo a Diamante/Perla ed HeartGold/SoulSilver, mentre l'anime era quello di Diamante e Perla, e poco dopo iniziò quello di Unima). Ci divertivamo ed era quasi una scusa per passare più tempo assieme possibile.

Ovviamente ci compravamo anche i giocattoli, e spesso li portavamo a casa degli altri per giocarci assieme; bei tempi.

Tra l'altro, strinsi una specie di rivalità con il mio vicino di casa, ai tempi un ragazzo delle medie, su moltissimi ambiti, ma che partì proprio da Pokémon: ci sfidavamo, ma lui aveva un team solido, mentre io giocavo con Pokémon messi assieme un po' alla rinfusa (il mio primissimo team era Meganium, Furret, Ampharos, Togetic, Azumarill e Misdreavus), per cui lui mi batteva sempre, ed io non riuscivo a sopportare questa cosa.
Ironicamente ricordo ancora il suo "Pokémon simbolo", ovvero un Infernape.

Poi mi dovetti trasferire e cambiai scuola, finendo in un istituto di elementari-media conosciuto per essere terribile e pieno di bambini scalmanati; essendo io un bambino introverso e calmo, mi ci ritrovai malissimo, ma se non altro, per la terza e quarta elementare, riuscii a legare con qualcuno grazie ai Pokémon.
In particolare, in quel luogo, invece che i giochi o l'anime andava di moda il GCC, che per due annetti divenne per me il fulcro del franchise: ricordo ancora i vari mazzi tematici e il periodo in cui venne rilasciato il tipo Drago, ed era una caccia a chi riusciva a trovare carte del nuovo tipo per primi.
Nello stesso periodo iniziò ad uscire il manga di BW, ma nessuno, se non me, lo comprava, ed infatti smisi di seguirlo dopo poco perché non avevo nessuno con cui parlarne.
Ci divertimmo anche a scrivere le nostre personali storie, di cui noi eravamo i protagonisti (ne ricordo una, molto lunga, che era praticamente una nostra versione del Torneo della Lega dell'anime, in cui ognuno aveva la propria squadra, ed alla fine facemmo vincere me ed il mio migliore amico, lui con un Lucario ed io con un Riolu). Gli ultimi titoli giocati assieme furono Bianco 2 e Nero 2, ed essendo io più navigato di loro, venivo considerato un esperto.

 

Negli anni successivi, nessuno parlò più di Pokémon, se non quando uscirono XY; mi chiesero se li avessi comprati, e risposi di sì, ma la discussione morì lì.
Scoprii poco dopo che un mio compagno della classe accanto, a cui non avevo mai parlato, giocava ancora a Pokémon e, come me, aveva comprato i titoli di sesta generazione: ne parlammo un po', stringemmo amicizia, ma visto che vivevo in una situazione in cui era difficile mantenere forti legami (vivevo fuori paese e, senza i miei genitori, non avevo possibilità di muovermi), non diventammo mai grandi amici.
Smettemmo di parlare di Pokémon alle medie in maniera definitiva, ma ricordo che un giorno sempre lo stesso ragazzo mi approcciò e, timidamente, mi chiese se giocavo ancora a Pokémon. Pensando volesse prendermi in giro gli risposi di no in maniera secca, e lui fece una faccia un po' delusa.
Solo qualche anno dopo ho iniziato a pensare che quello potesse essere un suo tentativo di trovare qualcuno che giocasse ancora come lui, e mi pento di non essere stato onesto, anche perché io e lui andavamo molto d'accordo.

 

Alle superiori ovviamente nessuno, in quattro anni, ha mai parlato di Pokémon, se non un mio compagno che, una volta, ha citato Grookey, quando io mi ero allontanato dal franchise e, non avendo seguito le news di Spada e Scudo, non sapevo cosa fosse. O un mio altro compagno che si scaricò Nero su emulatore ed iniziò a giocarci durante una lezione (salvo poi eliminarlo subito).
Parlare di Pokémon adesso sarebbe come buttarsi in pasto ai piranha, e non so come reagirei se qualcuno ne venisse a conoscenza.
Di certo non mi vergogno della mia passione per i videogame o per i manga, mi sono più volte palesato con pic a tema o ho dimostrato la mia "weebbaggine" davanti agli altri (perché incredibilmente di weeb ce ne sono più di quanti pensassi, ed alcuni sono proprio molto seri sull'argomento, mentre io sono più per i videogame), ma Pokémon è sempre vista coma una serie da poppanti, e penso proprio che a 17-18 anni chiunque ci giochi e lo ammetta pubblicamente, per quanto possa essere figo, venga targhettato come sfigato.

 

Sono pienamente d'accordo e non posso che essere felice che qualcuno non si preoccupi dell'età per seguire i propri hobby/passioni.
Quando saremo noi ad avere 50 anni, ci saranno molti più "vecchi" che giocheranno i videogames o rispetteranno le nuove generazioni interessate a questi argomenti rispetto ad ora, e ciò diverrà la normalità. Saremo noi stessi a creare un nuovo tipo di realtà dove determinate passioni verranno accettate, e ciò mi riempie di gioia.

Penso proprio che tra qualche decennio, se non meno, anche i lavori che oggi vengono visti con un occhio più critico, come il game designer, il disegnatore o qualsiasi carriera musicale legata ai videogames, saranno considerati "normali", e non lavori da eterni bambini che non contribuiscono al funzionamento della società, come (purtroppo) li ho sentiti etichettare.

purtropo enemy il problema che fa etichetare sempre pokemon come qualcosa per bimbi di 3 anni e la prima serie animata molto che conoscono i pokemon anche solo come nome lo conoscono per via di quella comunque da piu grande di te ti dico di non lasciare mai cioe che ti piace io alle medie ho avuto un periodo in qui per via dei miei compagni e un po genitori comincia ad sentirmi come inferiore in confronto ai miei compagni come se loro andasero avanti io no e insoma per qualcuno con pasioni dell genere che si trati di pokemon o manga anime e sempre dificile inserirsi esendo che come hai detto tu veniamo etichetati sempre come eterni banbini questa situazione infati speso non cambia anche da adulti ma comunque fidati esempre meglio esere sestesi indipendentemente da cioe che posono pensare i altri se le persone non riescono ad acetarti sopratutto nell contesto sociale perche ti piaciono certe cose non vale la pena distrugersi per loro alla fine come hai detto vera un giorno in qui videogiochi manga sarano vistyi in modo piu maturo che infantile.

[Enemy]

2 minuti fa, adelredreamer ha scritto:

purtropo enemy il problema che fa etichetare sempre pokemon come qualcosa per bimbi di 3 anni e la prima serie animata molto che conoscono i pokemon anche solo come nome lo conoscono per via di quella comunque da piu grande di te ti dico di non lasciare mai cioe che ti piace io alle medie ho avuto un periodo in qui per via dei miei compagni e un po genitori comincia ad sentirmi come inferiore in confronto ai miei compagni come se loro andasero avanti io no e insoma per qualcuno con pasioni dell genere che si trati di pokemon o manga anime e sempre dificile inserirsi esendo che come hai detto tu veniamo etichetati sempre come eterni banbini questa situazione infati speso non cambia anche da adulti ma comunque fidati esempre meglio esere sestesi indipendentemente da cioe che posono pensare i altri se le persone non riescono ad acetarti sopratutto nell contesto sociale perche ti piaciono certe cose non vale la pena distrugersi per loro alla fine come hai detto vera un giorno in qui videogiochi manga sarano vistyi in modo piu maturo che infantile.

Infatti pian piano sto iniziando a curarmene di meno, nel senso che essere etichettato come "eterno bambino", per quanto faccia poco piacere, oramai non mi da troppo fastidio.
A me non piacciono solo i Pokémon, ma i videogame e la cultura pop in generale, e mi piacerebbe, anche se in minima parte, riuscire ad inserirmi nel mondo della produzione videoludica, un giorno; questo è un sogno che un giorno dovrò far presente agli altri e di cui non dovrò vergognarmi, per cui non potrò continuare a nascondermi per sempre.

E poi, ripeto, tra qualche anno ci ritroveremo in una società dove chi gioca ai videogame, chi guarda anime/manga, chi segue la cultura pop e molte altre categorie di persone saranno accettate almeno da una gran fetta della popolazione, che ne sarà cresciuta in mezzo.

[BloodyRed]

Uhm, per quanto mi riguarda non molto, nel senso fino alle medie no problem conoscevo molti che giocavano ai videogiochi...alcuni si ritrovavano pure all'oratorio col cavetto a fare scambi

Con l'entrata alle superiori però la situazione è cambiata perchè a quell'età molti vogliono farsi vedere più grandi di quel che sono, di pokémon infatti non ne parlava più nessuno, però in quel periodo era comunque molto in voga MTV e su Italia 1 dopo secoli era tornato Dragon Ball, One Piece ect... quindi degli anime se ne parlava tranquillamente senza problemi

 

Ricordo poi quando ero in terza che io e un mio compagno eravamo presi bene dall'uscita di Heartgold e Soulsilver e ne parlò anche in classe davanti a tutti, in quel momento pensai "Oh no, cos'hai fatto..." e infatti i nostri compagni lo giudicarono negativamente e io feci finta di niente per non essere tirato in mezzo e giudicato anch'io, di questo mi son pentito un sacco! Se mi fossi fatto avanti anch'io non avrebbe fatto così una pessima figura