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[Contest di scrittura] Input contest!


Frablue

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Salve tutti e benvenuti a questa nuova edizione del contest di scrittura!


 


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Una delle più grandi novità  di Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alfa è certamente l’ArcheoRisveglio. Ma come e perché avrà  luogo questo processo?


Questa nuova modalità  ha dato a noi l’input per un nuovo contest, e noi diamo un ulteriore input a voi!


 



L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!



 


Di seguito, il regolamento che vi chiarirà  le idee riguardo la tipologia di questo contest:


 


  • Tema: la frase sopracitata è l’input che ogni racconto dovrà  avere. Ogni testo, quindi, dovrà  cominciare proprio con la frase “L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!”. Da qui comincerete a sviluppare il vostro racconto. L’ArcheoRisveglio è un ulteriore input. Non è obbligatorio impostare il racconto sul tema ArcheoRisveglio o Pokémon in generale.​

​


  • Struttura: il racconto dovrà  essere inserito commentando questa discussione seguendo il modulo:


Nickname dell’autore:


Titolo:


Elaborato:


 



 


  • Premi: i premi sono, ovviamente, Poképoints! Nello specifico:

  1. Primo classificato: 15 Poképoints;
  2. Secondo classificato: 10 Poképoints;

  3. Terzo classificato: 5 Poképoints;

  4. Premio Originalità : 7 Poképoints;

  5. Premio di consolazione: 1 Poképoints;

  6. Premio speciale: 8 Poképoints.

​


  • Giudici: insieme a me, giudicheranno i vostri racconti Lightning e Edward. La giuria speciale è composta invece dai vincitori del precedente contest, ossia Zebstrika94, NoelFurokawa, Monochromatic! Noi sei valuteremo meticolosamente grammatica, scorrevolezzaoriginalità  e integrazione con l'input iniziale dei vostri racconti!

Ricordiamo, infine, che è severamente vietato copiare il racconto da qualsiasi altra fonte o modificare il proprio racconto. Pena, l’espulsione dal contest.


In questa discussione verranno postati soltanto i vostri elaborati. Per eventuali domande esiste la discussione apposita.


 


Il contest si concluderà  il 27 agosto alle ore 23:59.


Fatte le dovute premesse, non ci resta che augurarvi buon contest! E che vinca il migliore!


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Nickname dell’autore: Jacky17

Titolo: Il richiamo degli Archeopokemon

Elaborato:

L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!

Era un pomeriggio come un altro in una tranquilla abitazione a sud est del monte camino e a pochi passi da Cuordilava.

Improvvisamente, mentre alcuni giovani allenatori erano intenti a mangiare e a scherzare, una forte aurea venne percepita dai loro pokemon è d'un tratto la situazione da allegra e giocosa si fece lugubre e tesa.

Da secoli un potere tanto grande non sconvolgeva la regione di Hoenn; i nostri giovani allenatori subito decisero di andare insieme ai loro fedeli compagni di avventure a informarsi sul accaduto. Chiesero un po' a tutti in giro, ma nessuno sapeva quale potesse essere stata la causa. Passarono alcuni giorni, e i ragazzi affaticati dalle lunghe ricerche cercarono rifugio vicino la foresta proibita, al interno di una piccosa casa di legno, riscaldata da un accogliente camino. Proprio sul farsi della sera però, quando la stanchezza era arrivata al suo culmine e ormai le speranze di trovare delle risposte andavano sempre di più allontanandosi, entro' nel rifugio un uomo, interamente avvolto da una lunga veste nera da cui trasparivano soltanto gli occhi, così scuri da incutere timore anche ai più coraggiosi. Dopo dei primi momenti di sconforto, l'uomo comincio' a tranquillizzare i ragazzi, e spiegò il motivo della sua apparizione. L'uomo infatti era il custode delle ArcheoPietre, particolari megapietre che avevamo causato il risveglio di due antichi e potenti pokemon leggendari, non essendo in grado di controllare il potere di tali pokemon, stava cercando dei ragazzi come loro che avrebbero potuto aiutarlo ad evitare che la situazione degenerasse più del dovuto.

Fu così che i nostri giovani amici partirono alla volta delle ArcheoGrotte per risolvere una volta per tutte la situazione, e studiare più da vicino questi ArcheoRisvegli...

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Nickname dell’autore: Anty01


Titolo: L’Archeo Risveglio e il Guerriero Alpha


Elaborato:


L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia! Tre giovani ragazzi avevano sentito parlare di un pokemon che si era addormentato per molti secoli e solo il Guerriero Alpha poteva risvegliarlo grazie alla sua vera amicizia con i Pokemon. Luca,Matteo e Daniela si  misero in viaggio per incontrare questo Pokemon, il mitico Archeo Groudon. Nel loro viaggio incontrarono Silvia e Giovanni che erano a conoscenza di questa leggenda però il Team Dark voleva prendere il suo potere per creare un’armata invincibile di pokemon. I ragazzi navigarono su una barca. Archeo Groudon viveva in una grotta molto calda circondata da una fortezza di ferro. Il viaggio fu duro ma dopo svariati giorni non riuscirono a trovare la grotta però nella mappa c’èra il disegno di un magikarp. Quel disegno fu fatale, magikarp serviva per aprire la grotta infrangendo la fortezza grazie alla sua innocenza provocata dal suo attacco splash. Presero i loro ami e iniziarono a pescare. Verso il tramonto l’esca si mosse, era un magikarp. Luca mandò in campo il suo manectric e con la mossa scarica lo stese….il pokemon venne catturato. Grazie al nuovo pokemon appena catturato la grotta si rilevò a loro. Magikarp utilizzò splash e la grotta si aprì. La grotta sembrava un labirinto visto che c’èrano molte strade da scegliere. Nella grotta incontrarono il Team Dark che stava distruggendo la grotta per far uscire allo scoperto Archeo Groudon. Con un urlo il pokemon distrusse la grotta ed uscì allo scoperto. Il Team Dark lo intrappolò con una rete e lo mise in una enorme scatola per neutralizzare i suoi poteri portandolo con un elicottero. I ragazzi cercarono di fare il possibile per liberarlo ma non ci riuscirono finchè non arrivò un colpo di scena. Luca grazie al suo grumpig riuscì a saltare molto in alto e arrivò alla scatola. Tagliarono la corda con cui era sospeso Archeo Groudon e lo liberarono. Il suo fuocobomba devasto tutto ma lui era così arrabbiato che non capiva più niente. Luca si avvicinò e diede la sua energia ad Archeo Groudon toccandolo e parlandogli telepaticamente…Luca era il guerriero Alpha. Il pokemon ricostruì la grotta e la polizia arrestò il Team Dark. Il pokemon fu salvato e tutti tornarono alla loro vita di sempre


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Nickname dell’autore: Daystar'
Titolo: Il misterioso Archeorisveglio
Elaborato: 

L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!

Era una Mattina Caldissima...quando gli abitanti di Cuordilava incominciarono a soffocare per il caldo mortale che faceva quando il Monte Camino eruttava una lava cosi potente e misteriosamente energetica che conteneva dei Minerali chiamati Archei.

Un Ragazzo di Albanova,con un grandissimo potenziale,di Nome Brendon era con la sua vicina di casa Vera e la Sua famiglia a fare Un Picnic proprio sul Monte Camino...

Quando sentirono la gente urlare e Il Vulcano Eruttare I due "Eroi"..Brendon e Vera,anche se non avevano Pokemon con loro decisero di investigare la cosa ma quando andarono in Cima al Monte :Groudon il Pokemon Leggendario di Hoenn era rimasto Soffocato dai minerali Appiccicosi Della Lava del Monte Camino...cosi Da far Addormentare Groudon per Tutta la Vita.

Brendon e Vero volevano fare Qualcosa,e cosi provarono ad andare a vedere se potevano aiutare il Povero Groudon...ma rischiarono di rimanere soffocati anche loro.

Cosi Ritornarono a Casa ad Albanova e dopo aver spiegato tutto ai genitori e soprattutto al Professore di Pokemon conosciuto in tutta Hoenn:il Prof.Birch,

decisero di voler iniziare una nuova avventura con i Mostriciattoli e salvare Groudon.

Il Professor Birch,allora gli regalo i Pokemon Iniziali della Regione di Hoenn:Brendon scelse Mudkip,mentre Vera,Torchic.

Intanto presso Il Monte Camino la Lava incominciò a spargersi per quasi tutta La Regione..Distruggendo Tutte le Abitazioni di ogni città ,ma La cosa Peggiore fu che la Lava si Sparse per l'Oceano,dove Abitava l'altro Pokemon Leggendario di Hoenn:Kyogre.

Il Leggendario Acquatico Stava Perlustrando la Zona ma quano vide i Seaking,Gyarados,Tentacruel,Sharpedo,Wailord,Milotic,Starmie,Lanturn,Huntail,Gorebyss e i Kyngdra addormentarsi lungo il fondale,Kyogre Provò a capire cosa era succeso ma purtroppo Fu colpito anche lui Dagli Archei.

Ormai Hoenn era una Regione senza più Pokemon e le Abitazioni Completamente distrutte..qualche abitante riusci a sopravvivere e,insieme alle Famiglia di Brendon e Vera e al Professore,Dovettero emigrare verso Jhoto dove i pokemon erano ancora in salute e dove Birch insieme ad Elm,il professore di jhoto,incominciarono a studiare gli Archei.Intanto la Polizia Andò ad Hoenn per investigare se c'era Qualche persone ancora Viva,mentre gli operai si misero in marcia per ricostruire le Città  di Hoenn.

A Jhoto si Scopri che i Pokemon colpiti dagli Archei  dovevano guarire entro pochi giorni,ma i leggendari no,I leggendari quando vengono liberati dagli Archei,si Archeorisvegliavano:Diventavano Creature incontenibili con un Potenziale mostruoso.Passato un Anno,Hoenn diventò una Regione ancora piu bella e moderna,con tutti i Pokemon in Salute,Ad eccezione di Groudon e Kyogre che si Archeorisvegliavano solo se i due"Eroi" Li Liberavano dagli Archei.

Da Allora Brendon e Vera si Incamminarono per salvare e per lottare contro i I Due "Archeoleggendari"...che divennero i Leggendari Piu forti Registrati dopo le regioni di Kanto e Jhoto.

Riusciranno Brendon e Vera a Salvare Groudon e Kyogre dai misteriosi minerali del Monte Camino?? :)

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Nickname dell’autore:Aegislash2002

Titolo:Ritorno al passato

Elaborato:L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!

Era un giovedì mattina e due operai chiamati Andrea e Alberto con i loro pokemon(Graveler e Gurdurr)stavano scavando una galleria ed a un certo punto trovano una grotta con due fossili, all'improvviso i due fossili si muovono e gridano:

"Groudon" e l'altro "Kyogre" come se fossero nemici;allora i due operai si avvicinano ai fossili richiamando i loro pokemon nelle poke ball, ad un certo punto i fossili si scuotono e tra loro si crea un tornado che risucchia gli operai.

Dopo molto gli operai si risvegliarono in un altra epoca, videro un sacco di pokemon guardarli straniti e per paura gli operai cercarono di prendere le loro poke ball ma erano sparite!

Alberto si accorse, però che aveva delle ultra ball pronte all'uso e ne tirò una su un tyrogue che stava passando, ovviamente riuscì a catturarlo visto chè allora non c'erano ne umani ne poke ball il Tyrogue non sapeva cosa fare.

Andrea aveva delle velox ball e ne tirò una su un Scyther e anche lui riuscì a catturarlo; ma il i due amici si resero conto che i pokemon intorno a loro erano incuriositi da loro e non avevano nessuna voglia di fargli male, allora i due federò uscire i loro pokemon dalle sfere e loro analizzarono le poke ball con curiosità , allora i due si alzarono ma appena alzati sentirono e videro eruttare un vulcano e poi guatarono il mare nel quale si formò un onda gigantesca, dal vulcano uscì Groudon e dal mare Kyogre e si misero a lottare facendo scappare tutti i pokemon, Andrea però vise un Meowth che gridava su un albero:"Aiuto, aiuto" e con una poke ball lo colpì così da catturarlo e fare scendere la poke ball dall'albero; appena prese la poke ball per liberarlo lui uscì ma volette restare con lui perché gli aveva salvato la vita! Allora scapparono anche i due operai con i pokemon catturati, trovarono rifugio dentro a una grotta e Andrea fece uscire Meowth per chiedere di convire i pokemon catturati a essere loro amici.

Dopo aver convinto gli altri pokemon catturati che loro erano brave persone spiegò agli umani che cosa stava succedendo e loro dirono che era terribile.

allora i due operai andarono dai due pokemon che stavano lottando e gridarono:"bastaaaaa!!!!!!!!" ma i leggendari non li ascoltarono quindi fecero uscire i loro pokemon a combattere, però scoprirono che Tyrogue era molto più bravo a assorbire e parare danni allora federò combattere Scyther e quando i due erano pronti a colpire facevano parare i danni a Tyrogue, e dopo molti attacchi di Scyther e parate di tyrogue successe una cosa stranissima: intorno ai due leggendari si formò una aura si trasformarono in fossili e si aprì un portale da cui si vedeva la grotta dove trovarono i due fossili, ma prima di entrarci chiesero ai tre pokemon se volevano venire con loro e tutti loro dissero di si e Tyrogue si evolvete in Hitmonchan, allora tutti insieme saltarono nel portale.

Da quel momento decisero di tappare l'entrata alla grotta e ritornarono a fare il loro lavoro felici di avere altri pokemon dei avere salvato altrettanti.

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Nickname dell’autore: lucapokemon2000


Titolo: Leggendari


Elaborato:


L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora e pronto a scatenare la sua furia! I leggendari Kyogre e Groudon si sono risvegliati dal loro torpore.


Sulla terra tutti li ricordano e ricordano sopratutto le gesta di Rayquaza che già  una volta salvò la terra minacciata dalla battaglia per la supremazia dei due leggendari.


Gli uomini in suo onore gli costruirono un tempio a porto Selcepoli per ricordarne le gesta, dove una statua enorme di Rayquaza ergeva al centro di esso.


Un ragazzino di circa 10 anni, camminava tra le vie del porto. Curioso, aveva senito parlare del leggendario e vedere la sua statua lo riempiva di gioia. Anche ora che era nel tempio sentiva nell'aria un enorme potere, un potere immenso e assoluto. L'ammirazione per il leggendario cresceva sempre di più, la voglia di vederlo dal vero tanta, sapeva che viveva nella parte più alta dell'atmosfera, ma ogni tanto si riposava sulla torre dei cieli e la sua prossima meta sarebbe stata appunto quella...


Uscì dal tempio che era già  tardi, il cielo sereno ad un certo punto si oscurò con nuvole di vapore grigio, la terra tremava ed il mare si ingigantiva, fiamme uscivano dal terreno, le montagne si spezzavano in due come grissini. Poi ad un tratto due figure scure, inumane apparirono dal nulla, stavano combattendo. Il ragazzo le riconobbe: Kiogre e Groudon. Uno scontro epico. Questa volta il mondo sarebbe veramente finito? Si chiese il ragazzo. Fuggire, salvarsi, ma dove? La terra si lamenta, così come tutte le creature, era veramente la fine?


Ad un certo punto nel cielo in lontananza apparve lui, il suo idolo, Rayquaza. Avrebbe salvato anche questa volta il mondo?...


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Nickname dell’autore: hitsuga

Titolo: La sfera del male

Elaborato: L'antico potere si è risvegliato dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!

Molti anni fa, all'epoca dei primi uomini, esisteva un gruppo di stregoni devoti alla terra. Questi passavano intere giornate nel salvaguardare ogni aspetto di madre natura, tentando di mantenere l'equilibrio e la pace.
Un terribile giorno però, avvenne l'impensabile: uno dei maggiori rappresentanti della congrega tradì gli altri tentando di far prevalere le proprie folli idee e accaparrarsi così il predominio sul mondo intero.
La sua magia era potente; bastava la sua voce per far tremare le fondamenta della terra e così, nessuno osava ribellarsi. Molti impauriti o semplicemente per convenienza, passarono dalla sua parte. Ben presto il pianeta divenne un luogo arido e desolato: le piante appassivano, gli animali morivano e gli esseri umani si sarebbero estinti ancor prima di aver generato una prole per il futuro.
La situazione diventò ben presto insostenibile e coloro che fino a quel momento erano rimasti in disparte decisero di agire. I loro poteri erano inferiori rispetto a quelli del malvagio dominatore e sconfiggerlo era impossibile ... Ma avevano un piano.
In gran segreto costruirono con le proprie abilità  magiche una sfera in grado di imprigionarlo e appena fu completata, andarono ad affrontarlo. Molti degli stregoni perirono nell'impresa e per un attimo tutto sembrò perso. Alla fine però uno di loro, sacrificandosi, riuscì a coglierlo di sorpresa così che gli ultimi rimasti in vita potessero finire ciò che avevano iniziato.
Colui che aveva distrutto ogni cosa, anche la speranza di un futuro felice, fu finalmente fermato. La sfera venne nascosta nelle profondità  della terra, così che nessuno potesse mai trovarla. Gli stregoni sopravvissuti pian piano scomparsero e la terra venne affidata agli uomini. Finché ci sarebbe stata pace e armonia, la sfera sarebbe rimasta al sicuro. Ma pian piano gli esseri umani iniziarono a diventare avidi, sempre alla ricerca del tesoro più prezioso e persero di vista la cosa più importante: il pianeta stesso. L'inquinamento era ormai all'ordine del giorno, cataclismi spezzavano in due le città  e le persone e il sottosuolo fremeva di rabbia.
Ancora una volta il male si diffuse, riuscendo ad arrivare fino alla sfera dov'era rinchiuso il malvagio stregone che tanto tempo addietro aveva provocato morte e distruzione. L'artefatto magico, percependo l'oscurità  avanzare, esplose in mille pezzi lasciando libero il vecchio mago.
La sua rabbia divenne inarrestabile, così come il suo potere. Si vendicò su tutti coloro che in qualche modo discendevano dai suoi vecchi compagni, torturandoli e solo alla fine uccidendoli. Il suo risveglio fu completo e nuovamente si impose al comando dell'intera popolazione.Tutti lo temevano e il mondo cadde in rovina.
Un giorno si presentò alla sua porta un giovane uomo vestito di stracci; al collo portava una piccola biglia di colore azzurro, poco più grande di una nocciolina. Non parlò, né si presentò a colui che si manifestava come suo signore e padrone. Ma questo, appena lo vide capì: era sicuramente imparentato con uno dei maghi della congrega ed era arrivato fino a li per sconfiggerlo. L'oscuro gridò forte, tanto che terremoti si scatenarono in tutto il paese ... Ma il ragazzo non si mosse, rimase impassibile. Il suo sguardo era penetrante e il viso avvolto da un'aria imperscrutabile. Si strappò dal collo il filo che teneva la piccola sfera e gliela mostrò. Egli era forse l'unico discendente ad avere ereditato dei poteri magici in grado di sconfiggere il male.
La battaglia fu lunga ed estenuante: nessuno aveva la meglio sull'altro e alla fine, per la salvezza del mondo, il “giovane“ decise di imprigionarsi con lui nella sfera e continuare la sua lotta all'interno, così da non provocare altro dolore a tutti gli abitanti della terra. Finalmente tornò la pace e le persone iniziarono a capire cosa fosse veramente importante: l'amore ed il rispetto reciproco.

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Nickname dell'autore: The Mighty Mawile puzza


Titolo: Diversità .


Elaborato: L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!


Nelle ere più antiche il mondo era amorfo e avvolto dalla nebbia. Un mondo di colline grigie, grotte oscure e baratri infiniti. Il concetto di vita come la vita stessa non era ancora stato concepito. L’universo era vuoto, un contenitore creato per contenere il nulla. Un’unica entità  regnava su quello che poteva essere considerato il suo regno. Una pallida bestia divina che con le sue mille braccia plasmò l’universo, i pianeti, e dopo eoni, fece accendere la scintilla della vita sul nostro pianeta. E con la vita, venne la diversità .


Vita e morte. Luce e buio. Gelo e Calore. Benessere e malattia. E, infine, Acqua e Fuoco.


Furono i servitori della divinità  i primi a vedere la luce. Ad oggi li conosciamo come esseri superiori, leggendari. Ne furono generati molti. Ognuno aveva un proprio compito, una ragione di vita, quello di creare l’equilibrio nel mondo e stabilirlo.


Si narra di magnifiche creature che vengono descritte in questo modo:


La prima era un mostro quadrupede che si mescolava con il colore del cielo. Il tempo scorre al battito del suo cuore.


La seconda era bipede, possedeva un manto grigio accostato ad un viola scuro come le sue carni. Lo spazio si stabilizza ad ogni suo respiro.


La terza era un demone malvagio, che fu bandito da questo tempo e da questo spazio per le malefatte da essa compiute, e nessuno ne sentì parlare più.


Unite a queste, decine di esseri leggendari davano il proprio contributo per plasmare il mondo come lo conosciamo oggi. Ma tra esse ne ricordiamo in particolare tre, che avevano i compiti più importanti: essere i fattori che permisero alla terra di essere fertile e viva.


Groudon: una mastodontica belva incandescente come il sole. Con la sua immane potenza creò la terra che sostiene il mondo. Con un ruggito essa vibrava, si piegava, diventando colline e montagne, con un suo passo avvenivano terremoti, si aprivano vallate, canyon e burroni.


Kyogre: una gigantesca fiera misteriosa e oscura come il fondale marino. Con le sue incredibili capacità  creò l’acqua che scorre nelle vene del pianeta. Scuotendo la coda riempiva i letti dei fiumi,  tuonando grida sottomarine si riempivano le falde sotterranee, e al suo movimento si agitavano le possenti correnti marine, ad ogni suo turbinio si scatenavano piogge torrenziali per nutrire la terra.


Rayquaza: Nessuno lo ha mai visto. Viene descritto come una magnificente creatura che creò l’aria presente nel mondo, senza la quale niente potrebbe esistere. Finito il suo compito si ritirò nello strato di Ozono, lontano dalla terra a lui sconosciuta, e non fece più ritorno.


Ognuno è l’opposto dell’altro, se non per un fattore comune: I loro possenti corpi erano attraversati da rune che trasmettevano lo stato vitale del proprio portatore. Erano appena nati, i segni si illuminavano di ardore e audacia e non solo.. ad accenderli v’era anche un innato odio. Per quanto terra e acqua possano coesistere tra loro, i loro creatori, una volta compiuto il loro incarico, non erano disposti a spartire lo spazio con l’altro. E così, tra fuoco e fiamme, tra gelo e tempesta le due leggende si scontrarono causando terrore persino nei propri simili. Si sapeva, la battaglia avrebbe potuto continuare per decenni, finché uno dei due non sarebbe caduto. Solo una forza superiore sarebbe stata in grado di fermare quella sanguinosa lotta.


Ma il loro padre non poteva fermarli. Dopo aver creato l’universo cadde in un sonno da cui sarebbe stato impossibile svegliarlo.


Nessuno dava cenno di cedere. Era il momento di fare qualcosa. Dall’alto del suo regno irraggiungibile, come una cometa dal cielo, piombò il terzo. Anch’esso con le rune splendenti sulle membra. Combatté con tutte le sue forze, riuscendo a gestire due terribili avversari allo stesso tempo. Innumerevoli volte il Sole e la Luna si scambiarono di posto durante questa feroce lotta per il dominio, ma una notte d’Estate, ci fu un vincitore. Groudon e Kyogre, stremati e spaventati dalla superiorità  del loro simile, si ritirarono nella Grotta dei Tempi, e caddero in un letargo che continua ancora oggi ed è possibile persino osservarli mentre riposano, in attesa di un secondo scontro.  Ma quelli attuali non sono più le pericolose creature di un tempo. I loro corpi non risplendono più, hanno perso forza, potere e volontà . Non c’è bisogno di spiegare per quale motivo questo sia un bene, ma non per tutti lo è.


Nella regione di Hoenn esistono due associazioni criminali conosciute per quella che si potrebbe chiamare follia. Si fanno conoscere rispettivamente come Team Idro e Team Magma. Sono molto diversi da qualsiasi malfattore esistente. Non cercano potere, corruzione, fama, potere, ricchezza. Bramano un mondo diverso, che soddisfi la loro pazzia. Il Team Idro ha come scopo l’eliminazione della terraferma, sostituendola con un infinito oceano. Ovviamente, in quanto umano, non sarebbero mai in grado di compiere tal impresa: per questo stanno lavorando a vari diabolici macchinari per stregare la mente e la volontà  della vittima, in questo caso, il dormiente Kyogre. Risvegliando il suo antico potere, avrebbero potuto distruggere anche l’inerme Groudon e piegare il mondo al loro volere. Quel che non sapevano è che la loro controparte conosciuta come Team Magma ambiva a un piano simile, ma opposto. Il loro obiettivo era di inaridire il pianeta utilizzando congegni simili per ipnotizzare Groudon, eliminare la minaccia Kyogre e diventare i padroni del pianeta. Ormai non si parla più di piani sulla carta, ma di fatti che stanno avvenendo in questo preciso istante. Groudon dalla parte, Kyogre dall’altra. Il secondo round stava per iniziare, il mondo intero come arena. Ma Rayquaza non rischierà  la vita per rimediare alla stoltezza umana, se non sarà  proprio qualcuno appartenente al genere umano a convincerlo a battersi.


La battaglia è iniziata, non si torna indietro. Ora tocca a te.


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Nickname dell’autore:GrowlitheForce


Titolo:Relicanth,il pokémon che ha sbagliato era


Elaborato:L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!


Così ci viene descritta un ulteriore "evoluzione" dei pokémon:L'Archeorisveglio

Ma prima di iniziare il mio racconto vorrei farvi una domanda:Cos'è per voi l'archeorisveglio?

Molti lo considerano un ritorno alle origini,ma cosa ha portato un pokémon a cambiare nel tempo?

Il clima,l'ambiente circostante,l'arrivo dell'uomo?

Ma la cosa più importante è:Perché i pokémon conosciuti come fossili si sono estinti,mentre altri come Groudon e Kyogre hanno solo variato il proprio aspetto...che i pokémon leggendari siano immortali?

Si potrebbe benissimo credere che gli unici "Prescelti" a questo "ritorno al passato" siano Kyogre,Groudon e i pokémon fossili...soffermandoci su di loro,sappiamo che molto tempo fa erano loro ad abitare il mondo,ma per qualche strana ragione poi sono scomparsi...uno di questi fossili,però,possiede una MegaEvoluzione.

Sappiamo tutti di chi si tratta...il fatto strano,però,non è questo...è invece la sua descrizione,essa afferma che la MegaEvoluzione di Aerodactyl rappresenta il suo aspetto prima che si estinguesse,questa MegaEvoluzione diverrà  un Archeorisveglio in futuro?

Dopo questa piccola introduzione,ecco il racconto...

"Com'erano i pokémon prima dell'arrivo dell'uomo?"

Questa frase continuava a rimbombarmi nella testa,continuavo a farmi strane idee,pensavo al perché di alcuni cambiamenti,perché Relicanth era rimasto in vita per milioni di anni senza variare l'aspetto,mentre altri che hanno vissuto la metà  dei suoi giorni

sono cambiati...

Non mi importava niente di Charizard e simili,piacevano alla gente perché erano diventati popolari grazie ai vari campioni,per me contava solo lui,il mio amato Relicanth,molti,anzi,tutti,lo consideravano brutto,ma a me non importava delle loro opinioni,lui non era

come gli altri,era un pezzo di storia,era l'unico pokémon preistorico rimasto in vita!

Passai anni assieme a lui,avevo trasformato lo sgabuzzino in un acquario solo per lui,ma non sembrava ricambiare...

Era fisso,guardava la caverna che si trovava a pochi metri di distanza dal mio villaggio,se non sbaglio,il suo nome era:Grotta Pietrosa.

In quella stessa grotta i miei genitori ed un gruppo di ricercatori avevano perso la vita quando ero ancora un ragazzo.

L'unica cosa che mi restava e che potevo chiamare famiglia era Relicanth,avevo fatto molto per lui,avevo addirittura ornato la sua stanza-acquario con delle pietre provenienti dal fondale marino in cui mio padre l'aveva pescato,ma lui non ricambiava,fissava per ore ed ore quella caverna,poi emetteva il suo verso malinconico e si rimetteva a fissare.

La notte sbatteva la testa contro il vetro dell'acquario,ma non lo faceva per fuggire,aspettava che io scendessi per guardarlo,con il tempo iniziai ad abituarmi,ma una sera i battito di Relicanth era molto più forte,ammetto che mi spaventai,per prudenza afferrai una mazza e scesi lentamente,quello che vidi mi stupì...

Mi sarei aspettato qualsiasi cosa:Ladri,Pokémon selvaggi e persino i vicini,ma mai quello che avevo davanti ai miei occhi:Relicanth era scomparso!

Il vetro era perfettamente intatto,continuavo a chiedermi come fosse riuscito ad uscire,poi rapidamente mi affacciai e lo vidi strisciare verso la caverna.In meno di un secondo mi precipitai fuori in pigiama,quella grotta mi aveva già  portato via i genitori,ora non mi poteva portare via anche lui.Più correvo,più la paura si faceva sentire,correndo,pensavo a tutte le cose orribili che quella grotta avrebbe potuto ospitare.

Poi...silenzio...ero arrivato...ma avevo troppa paura...ero immobile.

Il verso di Relicanth si fece sentire,sembrava felice...;subito mi ripresi e ricordandomi perché ero lì,entrai di botto.

L'interno era molto differente da come me lo sarei mai immaginato,niente teschi o pokémon feroci,solo graffiti,graffiti che parlavano di Groudon e Kyogre,poi,li accanto c'era Relicanth,stava per morire,ma sembrava felice,quasi soddisfatto.Rapidamente lo presi e lo gettai in un laghetto,poi iniziai a guardare più accuratamente i graffiti,raffiguravano una specie di muro,da una parte c'erano pokémon simili ai fossili e al trio meteo,dall'altra una cosa simile agli umani,al centro invece c'era dell'acqua,un buco ed un Relicanth che scavava,cercando di capirne il significato mi accorsi che Relicanth non mi "parlava" più,mi voltai verso di lui ed...era scomparso!

Non capivo più niente,avevo studiato molto bene ed ero sicuro al 100% che Relicanth non potesse imparare mosse come Teletrasporto e Volo;mi tuffai e vidi una piccola grotta,senza pensarci una seconda volta la attraversai e mi ritrovai in...in un posto che non avevo mai visto prima.

Era pieno di pokémon simili a quelli dei graffiti di prima,c'era pure un gruppo di MegaAerodactyl,non riuscivo a capire come fossero riusciti a MegaEvolversi se degli umani non c'era neanche una minima traccia.Questo dubbio durò poco,guardando attentamente vidi che il mio Relicanth era in mezzo a dei suoi simili,e per la seconda volta mi parve felice,anche lui mi vide e iniziò a schizzarmi dell'acqua giocosamente,in quel momento tutti i dubbi e le paure scomparvero,volevo solo divertirmi con il mio pokémon.

Il "divertimento" durò poco,infatti,quando mi tuffai in acqua un pokémon,simile a Kyogre,mi sbilanciò in aria,fortunatamente i Relicanth mi aiutarono con un getto d'acqua.Dopo questa orribile esperienza iniziai a camminare,con Relicanth che mi seguiva tramite i vari fiumi.Arrivato allo stremo delle forze mi poggiai su un alberello,proprio in quel momento un pokémon simile a Groudon mi attaccò sputando del fuoco,rapidamente lo schivai e iniziai a fuggire,questo evento mi lasciò perplesso,perché mai Groudon avrebbe dovuto sputare del fuoco?

Diedi poco conto pure a questo,il mio unico pensiero era trovare un rifugio per la notte,un paio d'ore dopo lo trovai,una bella caverna.

La mattina dopo,osservando meglio la caverna scoprì una cosa che mi inquietò molto:Quella era la Grotta Pietrosa!

L'unica cosa che mancava erano quei graffiti,subito dopo,pensando a com'ero arrivato fin li mi tuffai nel laghetto,ma sfortunatamente non c'era niente.Passai un paio di giorni a fissare il vuoto,il tutto era un poco ironico.Quando io ero nella mia era Relicanth continuava a fissare la grotta,ansioso di tornare qui,mentre adesso sono io quello che fissa la caverna e spera di tornare alla sua era.In tutti quei giorni,però,vidi che Relicanth era diverso,aveva voglia di giocare ed allenarsi varie volte al giorno,poi usciva con il branco e tornava la sera.Era addirittura arrivato al punto da prendere il cibo per me,i ruoli sembravano invertiti,in un certo senso ora io ero il pokémon e lui l'allenatore.Passò un mese esatto,quando accadde qualcosa di orribile,in tutto quel tempo era stato Relicanth a mantenermi,ma quel giorno tutto cambiò,l'uomo era arrivato,ma non era come me lo sarei aspettato,era armato e uccideva...uccideva tutti i pokémon.Rimasi per altri due giorni,poi,seguendo i graffiti,Relicanth trovò un tunnel,quello che nel futuro mi spedirà  nel passato,io e molti altri Relicanth vi passiamo e...Eravamo tornati alla mia era!.

Da quel momento iniziai a vedere Relicanth in un modo diverso,non è riuscito a sopravvivere senza cambiare per milioni di anni,è stato costretto a fuggire dalla sua era dall'uomo...l'uomo ha ucciso tutti i fossili e molto probabilmente avrebbe ucciso pure la sua specie,gli unici superstiti furono Groudon e Kyogre,che però hanno perso metà  delle loro forze in questa lotta,sprigionandola in delle sfere.

Da un paio di mesi ho deciso di studiare quei pokémon che vivevano nel passato,vado spesso nella Grotta pietrosa per esaminare i pokémon nei graffiti.

Poi un bel giorno:

"Ho trovato un modo per riportare i fossili e il duo meteo al loro stadio preistorico,Relicanth"

"Reeeeel,Reeeeel"

"Ho deciso,lo chiamerò ArcheoRisveglio!"

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Nickname dell'autore: ~Pak23


Titolo: Rayquaza e il mistero dell'Archeoevoluzione


Elaborato:L’antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!


Nella galassia Omega, un giorno come un altro,Mentre Rayquaza faceva il suo solito giro di ricognizione notò che uno degli innumerevoli pianeti muta forma(pianeti speciali che cambiavano forma e vegetazione ogni terzo giorno della settimana) aveva assunto una forma abbastanza particolare,che ricordava lontanamente la faccia del suo amico Groudon.Dopo aver visto quel pianeta gli vennero in mente,oltre al terzo Pokemon acqua del trio leggendario Kyogre, tutti i bei momenti passati insieme al suo amico color rosso fuoco,tutte le risate,gli scherzi fatti agli altri mostri tascabili sparsi per la regione,i pomeriggi passati a esplorare cunicoli che si divertivano a scavare  e tutti i celi stellati visti insieme. Con tutti questi bei momenti gli venne anche una voglia irrefrenabile di tornare a Hoenn,per poter riabbracciare Groudon e rivedere Kyogre,e,spinto da un incontrollabile istinto si diresse nella lontana galassia in cui si trovava la Terra. Dopo un lunghissimo viaggio riuscì finalmente ad arrivare a destinazione,ma trovare i due leggendari non era cosa da poco,insomma,si trattava pur sempre della regione di Hoenn!Ma il serpente spaziale non si diede per vinto e dopo una lunga esplorazione arrivò nella caverna delle Origini,dove risiedevano ormai esausti gli altri due componenti del trio. Rayquaza gli si avvicinò e chiese perché fossero in quello stato. Allora Groudon rispose dicendo che erano esausti perche avevano lottato per tutto il tempo in cui Rayquaza si trovava nello spazio. Il serpente verde notò inoltre un cambiamento in entrambi i Pokemon,sembrava come se fossero tornati alle origini. Durante queste sfrenate lotte,i due leggendari avevano appreso nuove mosse devastanti e una nuova potentissima forma alternativa,quella che viene chiamata Archeoevoluzione.Questi due Pokemon per ora sono gli unici in grado di Archeoevolversi,ma alla loro vista anche Rayquaza decise di imparare come “sbloccare†al suo interno la possibilità  di cambiare forma. Il potente serpente soggiornò per un lungo periodo sul nostro pianeta. In questo periodo si allenò duramente con i suoi amici,ma in tutto questo tempo non capì ancora il segreto di quella misteriosa trasformazione. Un giorno,durante una faticosissima sessione d’allenamento,Rayquaza notò un grande fosso nel terreno nascosto da rami e foglie .Avvertì immediatamente gli altri due e si fece aiutare a rimuovere lo strato che sembrava nascondere qualcosa .Con una potentissima idrondata Kyogre spazzò via le foglie e i rami,mostrando il contenuto della fossa. Subito il trio la osservò e tutti e tre pensarono la stessa cosa. Era la loro base segreta, quella che costruirono migliaia  di anni fa. Fu una gioia per tutti vederla,specialmente per uno. Si trattava di Rayquaza,che dentro di sé si senti di rinascere. Il suo corpo emanò una luce abbagliante,mai vista prima,ma Groudon e Kyogre sapevano già  cosa stesse succedendo. Finalmente anche il serpente verde si era archeorisvegliato,e si sentiva più forte di prima. Subito sfidò i suoi due amici in una lotta 1vs2. La velocità  di Rayquaza aveva raggiunto livelli inaspettati,come l’attacco e l’attacco speciale,e grazie a questo riuscì a sferrare il primo colpo. Era una mossa mai vista,si trattava di ColpoStella,un potentissimo attacco che oltre a provocare ingenti danni a entrambi gli avversari aveva una precisione del 100%. Questo unito alla sua nuova Archeoabilità ,che aumentava del 70% la potenza delle mosse riguardanti lo Spazio,gli permise di mandare K.O. gli altri membri del trio in un colpo solo. Nonostante l’inferiorità  numerica contro due ArcheoPokemon leggendari,che avevano un mostruoso aumento in difesa e difesa speciale,la nuova mossa li sconfisse entrambi in un solo round. Dopo questa lunga avventura sulla Terra, Rayquaza decise che non poteva fare a meno di Groudon e Kyogre,quindi decise di rimanere a Hoenn.Il serpente spaziale quindi non imparò solo l’Archeoevoluzione,ma comprese anche il vero significato dell’amicizia e di quanto essa sia importante nella vita di Umani e Pokemon.


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Nickname: Prince.


Titolo: H e a v e n.


Elaborato:


 


'

L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed è pronto a scatenare la sua furia'.

Mio padre lo dice sempre: guarda che tutto all'improvviso cambia. Lui parla dei venti, ma secondo me può andare bene anche con la vita. 


Era ora di ripartire. Prendemmo un autobus per la città . I soldi stavano sparendo in fretta. Trascinammo i nostri miserabili bagagli dentro la stazione. Ormai la fasciatura sul pollice di Dean era nera come carbone e praticamente sfatta. Avevamo entrambi l'aspetto malandato che avrebbe avuto chiunque dopo tutto quello che avevamo combinato. Dean si addormentò sull'autobus che attraversava rombando lo Stato di Idris, città  ormai devastata dalla guerra. Io attaccai discorso con una stupenda ragazza di campagna; indossava una comune camicetta da donna con un grazioso fiocchetto rosso sangue sulla spallina. Era noiosa. Parlava delle serate in campagna passate a fare pop-corn sulla veranda. Un tempo una storia come quella mi avrebbe riscaldato il cuore, ma dato che il suo, di cuore, non era caldo mentre la raccontava, sapevo che non c'era niente in quella storia oltre all'idea di una vita obbligata. <<E che altro fai per divertirti?>>. I suoi grandi occhi scuri mi scrutavano vuoti con l'ombra di un dolore nel sangue, un dolore che risaliva a generazioni addietro per non avere mai fatto quello che si doveva assolutamente fare, qualunque cosa fosse. <<Che cosa vuoi dalla vita?>> Avrei dovuto afferrarla e costringerla a dirmelo. Non aveva la minima idea di quello che voleva. Farfugliò di lavoro, di film, di passare l'estate, disse che le sarebbe piaciuto andare a New York dopo la guerra, e che tipo di vestito avrebbe indossato. <<Che cosa vorresti disperatamente fare? Che cosa vorremmo fare disperatamente tutti noi?>> Non lo sapeva. Sbadigliò, aveva sonno. Era troppo. Nessuno lo sapeva. Nessuno l'avrebbe mai saputo. Era tutto finito. Aveva diciotto anni ed era adorabile e perduta.


Così io e Dean, sporchi e stracciati, come se fossimo sopravvissuti mangiando cavallette, scendemmo barcollando dall'autobus. Decidemmo di passare la notte nei cinema aperti, faceva troppo freddo per passarla al parco. 


Nell'alba grigia che ansimava come un fantasma contro le finestre dell'edificio abbracciando i cornicioni, dormivo con la testa appoggiata al bracciolo di legno di un sedile, mentre sei inservienti radunavano i rispettivi sacchi di spazzatura della notte in un enorme ammasso polveroso, in strada. 


Sentimmo dei rumori provenire da sotto di noi, scendemmo piano le scale del vecchio cinema e in un baleno fummo di nuovo sulla strada, e quella notte vidi l'intera armeria scorrere davanti ai miei occhi. Ormai non sapevo più a cosa credere, la guerra aveva distrutto ogni cosa, la pace che prima regnava incontrastata era sparita. Morte, sangue, urla erano all'ordine del giorno. 


Tutto cominciò con la salita al trono del grande imperato Teoclide, padrone del nuovo mondo. Mondo di morte.


Nessuno si aspettava tutto questo, nessuno. E' successo tutto così, all'improvviso. Quando fu eletto l'imperatore non disse nulla, si sedette sul suo nuovo trono ricoperto d'oro e rimase in silenzio, guardò tutti i suoi sudditi dall'alto e disse solo questo: 'L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed è pronto a scatenare la sua furia!'. Nessuno capì in quel preciso momento, io ero lì, in mezzo alla folla a contemplare il loro disagio e la loro paura. Dopo si fece tutto nero, sentì delle urla e niente più, mi accasciai a terra senza sensi a causa della mancanza d'ossigeno. Mi risvegliai dopo un po' e vidi il nulla, anzi, il chaos.


Sono passati 3 anni da quel giorno e la guerra non ha mai smesso. 


La grande città  splendeva rossa davanti ai nostri occhi. Ci ritrovammo in mezzo a orde di vagabondi, alcuni lunghi distesi in mezzo alla strada con i piedi sul marciapiede, e centinaia di altri che si accalcavano all'ingresso dei locali e nei vicoli. Costretti a vivere in una società  anonima nella quale non riescono a credere, e pertanto ritengono incapace rispondere alle loro domande, spesso fuggono creandosi una società  autonoma, vivono in piccole bande segrete. basato sulla inviolabilità  delle confidenze. Questa è la società  di oggi, questa è la società  che è stata creata, questo è il risultato. Questa è la loro vita, distrutta. 


A questa massa dilagante massa di ragazzi scontrosi, tristi e freddi, avidi d'affetto in perpetua ricerca di una ragione d'essere, staccati senza speranza da 'anziani' incomprensibili e che non li capiscono, aggrappati a una fede di qualsiasi pregiudizio. 


Ripensai alla mia vecchia casa e quella di Dean, distrutte. Siamo fuggiti dalla nostra città , la morte ormai l'aveva dominata. Abbiamo cominciato un viaggio, siamo come formiche dentro un formicaio gigante, non sappiamo dove andare, ritorniamo sempre nello stesso punto, il punto di partenza.


Mentre camminavamo Dean canticchiò:


 


<< La discesa


fatta di disperazioni


e senza risultato


conduce a un nuovo risveglio


che è il rovescio


della disperazione. >>


 


Ormai anche Dean aveva perso le speranze, erano mesi che ormai non tornavamo nella nostra città  natale, eravamo soli. 


Spesso mi guarda con un espressione quasi truce, come per dire 'Hey, cosa abbiamo fatto per meritarci tutto questo?'. Non ha tutti i torti.


Ripensai alla giovane ragazza sull'autobus, alla sua bellezza e alla sua dolcezza.


Ripensai alla vita e pensai al mio futuro.


Finita la mia piccola riflessione, io e Dean ci dirigemmo verso l'autobus, destinazione: ignota.


Ci sedemmo sul sedile e guardai intensamente Dean, cominciammo a ridere.


Subito dopo, l'autobus partì.


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Nickname dell'autore: Tsuyoi

Titolo: Speranza

Elaborato:

L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!

Il tempo sembró essersi fermato. Urla di terrore e sofferenza riempirono quel silenzio che da sempre aveva caratterizzato la regione di HopeLand. L'oscurità  avvolse il cielo e la terra.

-Tutta colpa di quei maledetti Shadows...- la figura di una ragazzina dai lunghi capelli biondi giaceva in mezzo al vuoto. -Perché? Perché ci fanno questo?- ripetè in mezzo a quelle lacrime di disperazione.

-No..no... non posso permettere che questo orrore continui...io...io farò di tutto pur di proteggere i miei cari!- ella trovò la forza di rialzarsi spinta dal desiderio di riportare quella pace che HopeLand perse da quando gli Shadows presero possesso della regione, sterminando tutti coloro che si fossero ribellati. Non sapendo cosa fare, con le gambe tremolanti ella corse più lontano che poté, ma quella disperazione si trovava ovunque lei andasse. Cadde a terra sfinita tra le lacrime...

-Non arrenderti, Clelia-

Si sentì una voce provenire dal nulla. Alzò la testa e vide una figura luminosa, una ragazza di una bellezza fuori dal comune la quale si chinò davanti a Clelia.

-Non arrenderti. Tu puoi porre fine a tutto ciò e io ti aiuterò donandoti il mio potere-

La ragazza posò le mani sul cuore di Clelia e da esse si sprigionò una luce colma di speranza.

-Chi... chi sei tu?-

-Antis...-

-Asp... Aspetta!-

Antis svanì nell'ombra.

Clelia si rialzò con l'anima colma di potere, un potere antico pieno di coraggio. Poteva sentire dentro di sè la speranza della gente, anche delle persone ormai senza vita. Con le sue poche forze rimaste tornò indietro e si fermò davanti ai nemici carica di determinazione.

-Io non vi permetterò di toglierci tutto ciò per cui la gente ha lavorato per anni, di infrangere quella pace che tutti hanno sempre desiderato! Io... IO VI RIPORTERÒ NELL'OSCURITà!-

Il suo corpo si avvolse in una luce abbagliante, così pura che riportò tutti gli Shadows nelle profondità  delle tenebre, dove resteranno per altre centinaia, o forse migliaia, di anni. Clelia cadde priva di sensi, e quando riaprì gli occhi vide i suoi cari.

-Quella luce... Quella luce è la stessa che migliaia di anni fa l'eroe Antis sprigionò per scacciare le forze del male...- disse sua nonna Clara.

-Antis...- ripetè Clelia con un dolce sorriso stampato sulle labbra.

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Nickname dell’autore: Chesnaught X


Titolo: "Dunsparce e la forza millenaria"


Elaborato: 


"L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!"


Queste furono le famose parole di Jeff,durante quella lotta che avrebbe salvato nuovamente la terra. La storia di tutto questa faccenda iniziò circa 20 anni prima,in una semplice gara pigliamosche nella regione di johto,un giovane allenatore di nome Jeff prese parte alla competizione ,nonostante avesse ben poca esperienza con i pokemon coleottero. Al fischio del giudice Jeff e i suoi rivali partirono alla ricerca di qualche pokemon raro,la tensione era alle stelle ma c'era chi la perdeva facilmente dato che comunque avevano esperienza nel settore sicuramente più di Jeff. Ad un certo punto della gara il famoso pigliamosche FanKai trovò un rarissimo Parasect Shiny,che ormai gli avrebbe garantito la vittoria,ma le sorprese non erano ancora finite...


Jeff ormai sconsolato per non aver trovato nulla di decente,si stava arrendendo all'idea di una sconfitta,ma proprio in quell'istante spuntò dall'erba una piccola coda gialla a forma di trivella. Jeff ancora sorpreso,lo afferrò dalla coda e lo tirò su con forza, ma il pokemon teneva bene la presa,per cui dovette impiegare tutte le sue forze ma anche maggior parte del tempo a disposizione che scorreva lentamente. Mancavano ormai solo 34 secondi,Jeff continuava a tirare da circa 15 minuti,ma non aveva ottenuto nessun risultato. Lo sforzo però ricompensò Jeff,poiché alla fine del tempo il fantomatico pokemon venne fuori dall'erba,si trattava di un dunsparce!


Il nostro amico però sapeva benissimo che questo pokemon non era un coleottero,bensì era a conoscenza del fatto che nel parco non erano mai stati trovati pokemon diversi dai coleottero,perciò decise di partecipare ugualmente alla cerimonia finale.


I giudici ormai arrivati cominciarono a fare le loro osservazioni fino a quando non videro il parasect shiny di Fankai che si credeva vincitore,ma un altro giudice che si soffermò ben poco sul parasect andò verso Jeff e girandosi vide dunsparce,sobbalzò e lancio un urlo simile a quello di una pokefan in un centro commerciale con gli sconti,chiamò gli altri giudici che osservarono il pokemon e senza indugio assegnarono il premio a Jeff come il primo ricercatore che trovò un pokemon normale nel parco e non un coleottero.


Come premio ricevette una speciale pietra grigia che secondo i giudici apparteneva ad un aristocratico in un rinomato luogo di Johto e le sue origini ,quantomeno le sue funzioni erano sconosciute...


Jeff accettò il premio volentieri e poté tenersi anche dunsparce che già  dimostrava affetto verso di lui,questo però non si può dire di Fankai che non era stato affatto contento dell'avvenimento e ancora lanciava sguardi feroci a Jeff.


 


Più tardi,il nostro eroe si trovava seduto su di una panchina nel parco,quando vide arrivare Fankai che lo provocò a tal punto di sfidarlo ad una lotta pokemon


I due sfidanti scelsero entrambi i pokemon che avevano catturato nella gara,qundi Dunsparce per Jeff e Parasect per Fankai


La lotta iniziò con un Tagliofuria sferrato da Parasect ,che colpì in pieno dunsparce,quest'ultimo incassato il colpo,replicò con Forzantica che provocò un danno enorme al Parasect,ma quest'ultimo colpì nuovamente con Tagliofuria portando dunsparce ad usare Trespolo per recuperare punti salute.


Dopo questa mossa Parasect si caricò di una forza immane,Fankai spiegò che se parasect continua ad usare tagliofuria,la sua potenza aumenta e può sferrare attacchi sempre più forti,così utilizzò nuovamente Tagliofuria ,mandando temporaneamente al tappeto dunsparce.


Jeff era ormai convinto che dunsparce non gli avrebbe portato nulla di buono nella sua vita,pertanto si stava avvicinando verso di lui per portarlo ad un centro pokemon e poi liberarlo,quando all'improvviso si scatenò una tempesta attorno al Parasect che lo mandò immediatamente ko.


Fankai stupito si avvicino a parasect,lo prese tra le braccia e lo portò vicino a Jeff,mentre entrambi guardavano sbigottiti quello che stava succedendo.I tre leggendari: Suicune,Entei e Raikou si erano scatenati con una forza mai vista ed avevano persino una forma diversa!


Jeff e Fankai non poterono restare un minuto di più e fuggirono verso il centro pokemon. Arrivati in città  videro che il panico era alle stelle,la gente correva a destra e sinistra,bambini travolti,donne schiacciate dal peso di mattoni caduti dai palazzi,la città  di fiordoropoli stava lentamente andando verso la fine.


I 2 amici riuscirono a curare i loro pokemon e a fuggire finalmente dalla città  che i tre leggendari stavano distruggendo e si diressero verso Amarantopoli,durante il viaggio incontrarono Suicune che li attaccò senza sosta.


Così decisero di ataccarlo: Parasect usò Semitraglia che fece pochi danni,mentre Dunsparce usò Forzantica e fortunatamente riuscì a stordire suicune e ad aumentare le sue statistiche.Così essendo più forte,dunsparce usò riduttore che destabilizzò il potente suicune che scappò colpito da un ulteriore semtraglia di Parasect.


Arrivati ad amarantopoli si ritrovarono stavolta Entei,più forte che mai


Fankai e Jeff si prepararono a lottare,ma entei usò subito Lanciafiamme mandando KO Parasect e lasciando quasi esausto Dunsparce.


Quest'ultimo riuscì però ad usare Forzantica ,che provocò ingenti danni ad entei che venne colpito ulteriormente da sdoppiatore di dunsparce.Jeff in quegli istanti si dovette ricredere sula vera forza del suo pokemon!


Tornati al centro pokemon della città  ,riuscirono a far curare dunsparce e parasect,ma anche amarantopoli era in preda al chaos,dato che i tre leggendari erano tornati più forti di prima.


Così furono costretti a fuggire data la potenza dei tre leggendari verso mogania,dove al grande lago ebbero l'incontro con il fantomatico Gyarados rosso che attaccò assieme ai leggendari la città  e la regione stessa


Ormai senza più speranze, i due compagni che da tempo fuggivano insieme e affrontavano i pericoli insieme,si ritrovarono faccia a faccia con raikou,che li attacco con un potentissimo iper raggio spedendoli direttamente verso la lega pokemon di Johto.


Ormai distrutti,vennero ritrovati da un esploratore che li portò entrambi al centro pokemon della lega e gli raccontò che i tre leggendari,il gyarados e altri pokemon misteriosi si trovavano tutti sul monte argento. Data la situazione gravissima chiesero di parlare con i super 4 ,che sentendo il tutto rimasero a bocca aperta,ma decisero lo stesso di essere determinanti nella faccenda.Così Jeff,Fankai e i super 4 si diressero verso il monte argento.


Sin dai piedi del monte argento la scalata fu difficile da eseguire,ma tutti quanti furono animati da uno spirito combattivo speciale che li condusse per tutto il viaggio!Nonostante ciò,non fu lo stesso semplice raggiungere la cima,i golbat selvatici disturbavano sempre di più i nostri eroi,ma arrivati all'uscita si ritrovarono contro Raikou.


Ormai erano tutti consapevoli della sua forza ma anche del fatto che si doveva intervenire al più presto!


Così i super 4 si guardarono e con un cenno dissero a Jeff e Fankai di proseguire,così con un pò di malinconia,mentre osservavano i pokemon dei super 4 colpiti dagli attacchi di Raikou,varcarono la soglia del monte.


Si ritrovarono così faccia a faccia con i tembili gyarados rosso e Suicune che erano ormai pronti a combattere,così Fankai disse a Jeff che lui doveva proseguire e lasciare che combattesse lui con i 2 pokemon di tipo acqua.Jeff stavolta rifiutò,sapeva che il suo parasect non sarebbe mai riuscito a reggere quei colpi,ma Fankai lo rassicurò tirando fuori la pokeball di Venusaur,che impressionò Jeff.


Così convinto dalla mossa di Fankai riuscì a passare oltre,ma dinnanzi a se trovò Entei ,e subito dietro Lugia e Ho-ho.


Jeff ormai non aveva più speranze,tutta la sua vita gli stava scorrendo dinnanzi agli occhi,e una lacrima di tristezza spezzo i quei fotogrammi...


All'improvviso Lugia si fece avanti e usò idropompa diretto verso Jeff e Dunsparce,ma un dragonite sbucò dal nulla e deviò il colpo con oltraggio,era il dragonite di lance,il campione di johto.


Così Jeff venne salvato dal suo eroe e insieme misero temporaneamente KO Entei ,Lugia e Ho-ho.


Cosa avrebbe aspettato i 2 eroi oltre i potenti leggendari?Ebbene si,c'era il trio meteo in persona...


La luncentezza degli occhi di Jeff si spense in un istante, dragonite si posò a terra esausto,insieme a lance che era distrutto.


Groudon tuonò ,e dopo un potente ruggito scatenò la sua furia con eruzione che colpì tutto il territorio circostante,compreso Kyogre che insieme a Groudon precipitò in un burrone.


 


Su di un'ultima piattaforma rimasta sul monte,si stagliavano Rayquaza e Jeff con il suo Dunsparce. Il leggendario pokemon attaccò con Bora Jeff che rimase congelato,un ulteriore Generatore V di rayquaza distrusse Jeff,ma in parte il ghiaccio ridusse l'impatto,così rimase in vita.


Dunsparce rimasto lì in mezzo al chaos,vide il suo allenatore in pessime condizioni,gli si avvicinò e Jeff con voce tremolante gli disse:"Dunsparce...salvati se puoi..."


Dunsparce non resse tutta quella tensione,e accumulò tanta rabbia e potenza dentro di se che fecero brillare la misteriosa pietra grigia nella borsa di Jeff,questa si alzò nel cielo e rilasciò energia grigia che investì Dunsparce.


Quando la luce si spense,Jeff riaprì gli occhi e vide il suo dunsparce in una nuova forma, con delle grosse ali ,una grossa maschera,una coda molto robusta e delle zampe fortificate dagli aculei,per cui aveva acquisito il tipo drago


Dunsparce utilizzò immediatamente la sua nuova mossa,Dragobolide,che mandò KO Rayquaza,Jeff ancora emozionato dall'evento,vide il suo amato dunsparce partire via e salutarlo con un piccolo cenno.


20 anni dopo da quell'evento,Jeff è ormai cresciuto ,ha una famiglia e dei figli,ma non fa che pensare ogni giorno al suo amico dunsparce...quando ,un giorno come gli altri gli appare in sogno e gli chiede di combattere al suo fianco per sconfiggere nuovamente Archeo GRoudon ,Archeo Kyogre e Rayquaza.


Così ritorniamo ad inizio della storia,Jeff finalmente rivide il suo caro amico,compagno di tante avventure,gli promette che insieme passeranno il resto dei suoi giorni fino a quando insieme saliranno in cielo. Adesso però è al suo fianco per salvare di nuovo il mondo insieme,più forti che mai!


 


By Chesnaught X  


^.^

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Nome: Wen

Titolo: Forze millenarie
Elaborato:
"L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed è pronto a scatenare la sua furia!"

Erano di nuovo lì, l'uno di fronte all'altro, guardandosi negli occhi a vicenda. Dopo tutto quel trambusto era sceso il silenzio per un istante. A qualcuno sembrò che la lotta sarebbe presto finita, senza nemmeno iniziare, pensando che anche Lui, forse, se ne fosse accorto, e non fosse arrivato a placare i due rivali. Ma quel qualcuno si sbagliava. Lo sguardo che i due si lanciavano l'un l'altro era uno sguardo di sfida. Non vedevano l'ora di iniziare. Ma stavolta sapevano che Lui non li avrebbe fermati.

Dopo la terribile lotta fra Team Idro e Team Magma ci fu un lungo periodo di pace. Certo, nessuno avrebbe dimenticato il panico provato all'apparizione dei leggendari Kyogre e Groudon, ma nemmeno il sollievo di vedere Rayquaza placarli. E così Brendon riuscì a continuare la sua avventura, diventando Campione della Lega Pokémon di Hoenn. Ormai era sicuro che la sua vita sarebbe stata tranquilla: le sfere erano tornate al loro posto, sul Monte Pira. Ma un giorno, esse scomparvero.

Ormai erano rimasti lì fermi per un paio di minuti, la gente pensò che presto sarebbero tornati alle loro tane. Ma uno di loro alzò un braccio. "GRROOOOOOO!!" un boato rimbombò per tutta la regione di Hoenn, e un terremoto potentissimo la fece vibrare. Dove stava piovendo smise di piovere, e arrivò una luce solare caldissima. Anche i villaggi più lontani capirono cosa stava succedendo. L'altro Pokémon aprì la bocca. Delle onde anomale devastarono tutta Hoenn, un terribile ruggito risuonò in tutta la regione: "KYOOOOOOOOO!!!". E dove il forte sole batteva, la pioggia iniziò ad alternarsi ad esso. Sembrava l'apocalisse. Ma era già  successo.

Una ex recluta del Team Magma, consumata dalla follia, aveva rubato la sfera rossa e la sfera blu, custodite da due saggi del Monte Pira. Aveva deciso di risvegliare di nuovo Kyogre e Groudon, ma non voleva cancellare il mare, né tantomeno la terra. Voleva semplicemente vedere come sarebbe finito lo scontro se Rayquaza non l'avesse fermato. E con il passare degli anni questa voglia si era intensificata, portando la recluta alla pazzia, a fare di tutto per vedere la fine della lotta. E c'era un solo modo per impedire che Rayquaza fermasse i due Pokémon. Tutti credevano che Groudon si sarebbe risvegliato con la sfera blu e Kyogre con quella rossa. Ma la recluta aveva fatto delle ricerche. Che sarebbe successo se fosse avvenuto l'opposto?

Ormai sembrava la fine. Eppure tutto era appena iniziato. Anzi, doveva ancora iniziare. I due Pokémon ormai erano pronti. Entrambi furono improvvisamente avvolti da una luce accecante. Quando la luce fu sparita, al loro posto c'erano dei Pokémon simili ad essi, ma molto più grandi, e forse più potenti. Lui stavolta non avrebbe potuto fermarli, erano troppo potenti. Lo scontro per la supremazia era iniziato. Uno dei due fece un altissimo salto e colpì l'altro con un potente getto d'acqua, l'altro rispose lanciando contro l'avversario un raggio creato con l'energia del sole. Lo scontro continuò iperverso, finché una voce non lo interruppe dal basso. "Fermatevi!" disse. L'Allenatore era arrivato.

Alcuni giorni dopo, dalla Lega Pokémon, Brendon sentì un boato proveniente da ovest. Riconobbe subito che si trattava di Groudon, infatti subito dopo una potente scossa di terremoto fece cadere a terra il ragazzo. Subito si diresse con il suo Swampert verso Porto Alghepoli, per andare verso il Monte Pira a vedere se le sfere erano ancora al loro posto. Ma mentre surfava sul dorso del suo Pokémon, sentì un ruggito. Subito dopo apparve uno tsunami. I due finirono sott'acqua, ma proprio passando sott'acqua forse sarebbero arrivati senza rischi. Fortunatamente, infatti, arrivarono a Porto Alghepoli, sotto un sole scottante alternato ad un terribile acquazzone. Subito corse al Monte Pira, riuscendo in breve tempo ad arrivare in cima. Lì trovo i due anziani saggi, accasciati a terra. Brendon scosse il corpo di uno dei due, poi lo sollevò. Sembrava che stesse farfugliando qualcosa. "Che cosa dici?! Ti prego, parla più forte!" urlò il ragazzo scuotendo il vecchio. "L'antico... potere..." farfugliò l'anziano. "Più forte!" "L'antico potere! L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed è pronto a scatenare la sua furia!". E subito dopo una luce accecante arrivò dal luogo in cui la battaglia era già  avvenuta: Ceneride. Brendon si diresse a tutta velocità  lì.

Parve che i due leggendari riconobbero il ragazzo. Kyogre, e Groudon, lo scrutarono attentamente. "Questo scontro non può continuare!" gridò il ragazzo. I due leggendari improvvisamente smisero di guardarlo e continuarono la lotta. Brendon tirò fuori tutta la sua squadra di Pokémon per attaccare i due leggendari, che sembrarono però indifferenti. "Non possiamo farcela da soli..." sospirò il ragazzo. "Ah sì? Beh, non siete soli." la voce proveniva da dietro. O meglio, le voci. Dietro di lui c'erano Vera, Rodolfo, Norman e Adriano. "Ci siamo noi." dissero. Brendon sorrise. Tutti i Pokémon iniziarono ad attaccare i leggendari con le loro mosse più potenti. Sembrava non funzionare, anche se i leggendari percepivano i colpi come una sorta di solletico. "Non è abbastanza!" urlò Vera. "Sul serio?" sembrava che fossero arrivate altre persone. Erano i Capipalestra, i Superquattro e il misterioso Rocco. Tutti usarono i loro colpi più potenti sui Pokémon giganti, finché uno di essi, Groudon, non si girò verso di loro, colpendoli con un Lanciafiamme, fortunatamente non troppo potente. I due Pokémon continuarono la lotta, finché non apparve un'ombra sulla schiena di Kyogre. "Non voglio più fastidi... prima liberiamoci degli umani... ghehehehahahahAHAHAHA!!". Gli occhi di Kyogre diventarono bianchi per un istante, e in quell'istante colpì il gruppo con un Idropompa potentissimo. "GheahahAHAHAH!" si trattava della recluta, ormai totalmente folle. Entrambi i leggendari iniziarono ad attaccare gli umani e i loro Pokémon, ormai stremati. "Sono troppo potenti! Non possiamo farcela!" fece Fiammetta. "Invece sì. C'è un modo molto complicato, ma può funzionare." rispose Rocco. "E cioè?" chiese Vera. "Richiamare Rayquaza... attraverso la sfera verde." "Sfera verde?!" fece incredulo Rudi. "Sì. In questo modo Rayquaza acquisirebbe la stessa forza di Kyogre e Groudon. La forza dell'Archeoevoluzione..." "E dov'è la sfera verde?" chiese Rodolfo. "Alla Torre Cielo. Al piano... più alto." "Quindi se andassi lì e la prendessi potrei risvegliare Rayquaza e sconfiggere i due Pokémon leggendari! Perfetto!" fece Brendon, già  in cammino per la Torre. "Aspetta, Brendon! Devo dirti una... cosa..." ma era troppo tardi. Era partito.
Il ragazzo era arrivato ormai in cima alla Torre Cielo, ma non aveva trovato nulla. "Io non capisco..." pensò "Perché non c'è? Io devo trovarla, devo risvegliare il Pokémon leggendario, devo salvare Hoenn, e forse il mondo intero! Perché non c'è, maledizione?!". "PERCHE'???!!" urlò. E all'eco di quest'urlo, delle scale apparvero. Scale trasparenti, di cristallo, che portavano sopra una nuvola. Brendon rimase stupito dal fascino di quelle scale completamente trasparenti. "Uhm... non ho tempo per pensare! Devo sbrigarmi!" così salì le scale, arrivando sulla nuvola, che era più densa delle altre nuvole, fatte solo di vapore. Sembrava un cuscino. E al centro di essa si ergeva una roccia, nel quale era incastonata la sfera verde. "Eccola!" disse Brendon. La prese in mano, ed essa iniziò a brillare. Poi all'improvviso, Lui apparve: Rayquaza. "Ray... quaza... ti prego! Devi salvare la regione di Hoenn!" pregò il ragazzo in ginocchio sulla soffice nuvola. "RAAAAAAAAAY!" Rayquaza emise un boato, e una luce accecante lo avvolse. Talmente accecante che nessuno riuscì a vedere com'era diventato il Pokémon. La luce si diresse verso Ceneride. La recluta la vide avvicinarsi. "No... no! No! NO! Non è possibile! Solo Groudon e Kyogre possono archeoevolversi! E' tutto sbagliato!! Avevo curato ogni singolo dettaglio!!! MALEDIZIONE!". Anche i due Pokémon leggendari guardarono la luce increduli. Poi la luce si fece talmente accecante che nessuno vide più niente. Quando la luce fu scomparsa, la recluta e i leggendari erano spariti. Anche le sfere erano sparite. Forse era segno che nessuno avrebbe più potuto impadronirsi del potere dei Pokémon leggendari. O forse erano finite di nuovo nelle mani sbagliate...
 

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Nickname autore: freedom
titolo: Aeternum
Elaborato: "
L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!"
Queste le parole che venivano ripetute all'ossessione come una terribile nenia, da una vecchia rattrappita che vagava come una matta all' interno del motel, con gli occhi spiritati e la voce roca.
"Dio santissimo, ma la pianterà  con questa lagna?" Disse un giovane uomo, dall'aria evidentemente scocciata.
"Eheh, mi sa proprio di no, Markus" rispose il suo compagno, della stessa età  dell'amico, ma con l'aria più solare.
"Boh, Dani, andiamo via, che ho finito il caffè e mi sono stancato di 'sto lamento!" E subito Marcus si alzò in piedi, seguito da un Daniel sollevato, verso l'isola vicina.
i due giovani, di una ventina d'anni circa, camminavano spavaldi e allegri per le vie della città  lastricata, sotto uno splendido sole d'agosto, sotto l'odore e il rumore del mare calmo.
Si dirigevano verso la barca che li avrebbe portati sull' isola vicina, da cui si accedeva ad una splendida grotta.
Markus, nel frattempo, si scontrò con uno strano ragazzino bruno dagli occhi gelidi, ma nessuno dei due si fermò a chiedere scusa (e l'uno ricevette un bel rimbrotto dall'amico).
Pagati i soldi e salpati in mare, dopo aver ammirato l'isola, i due si immersero nella grotta sul mare, guardando i riflessi perlacei del tramonto sulle pareti rocciose. Sul fondo della grotta, Dentro l'acqua, notarono qualcosa di inquietante: linee dorate che, congiunte, formavano un'immagine mostruosa e incomprensibile. I due chiesero informazioni alla guida, ma fu risposto loro che immagini del genere non esistevano.
nonostante questo fatto, la giornata passò serena per i due, ma non si potè dire lo stesso della notte; Markus soffrì mostruosi incubi di sangue e mostri che lo svegliarono nel mezzo della notte, urlando come inseguito da mostri. Quando si girò a guardare Dani nell'altro letto, vide che anche lui aveva avuto lo stesso suo terrore.
Il giorno seguente, stanchi come fossero zombi in preda ad un colpo di sonno, presero la colazione discutendo sulla notte scorsa. Decisero che quella fu solo una sciocchezza, e il "ma dai, coincidenze così sono stupidaggini!" Di Dani portò i due al loro solito stato di baldanza, non fosse che sulla strada reincontrarono la vecchia stramba del bar, la quale, quando li vide, urlò "i figli del demonio!!" E scappò come se davvero il diavolo la inseguisse.
I ragazzi rimasero sbigottiti, e Markus ancor di più, perché nella nano sinistra di Dani, come lui l'alzò, apparve il disegno di una bocca con le fauci spalancate. Dani, dal canto suo, vide lo stesso segno sulla mano destra di Markus. "E cosa significa questo?" Disse Markus in kodo insolitamente preoccupato. Dani rispose:"non so, non ci capisco nulla. Però" aggiunse "mi pare di averlo visto da qualche parte..."
"E dove?" chiese Markus.
"Mmh...credo fu...al museo" e Dani indicò col mento la direzione dell' edificio.
Nonostante la loro vacanza imponesse di andare a sci d'acqua, eccezionalmente i due andarono invece nella biblioteca del paese, un edificio piuttosto lontano che visse in uno stato di opulenza in contrasto col degrado di oggi.sulla cima del portone era costruito il simbolo della città , ma il battente della vecchia porta aveva la stessa forma dei misteriosi "tatuaggi".
"Non ti pare solo una grandissima scemenza?" Si lamentò Markus, deluso di fronte a questa stupida somiglianza.
"Boh, intanto uno chiede, che c'è da perdere?" Rispose Dani, e i due entrarono. Mentre Dani si mise a cercare libri sulla simbologia e storia del paese, Markus bighellonava in giro, desideroso solo di fare sci d'acqua.
Cascò dalle nuvole quando Dani gli si presentò con la pagina sul'argomento e una ragazza che prima non aveva visto nessuno dei due.
"Dani aveva lo sguardo molto preoccupato, e disse a Malta tutto ciò che aveva scoperto nel tempo.
"Cielo, quanto ti ci è voluto per scoprire ciò? Io sono uscito almeno due volte!"ironizzò Markus. "E comunque, lei chi è?" Dani rispose: "la soluzione" e spiegò il fatto che il simbolo sulle loro mani rappresenta il "sigillo Aeternum", una sorta di marchio per i cosiddetti "occhi del diavolo".
"Amico, troppi film fantasy ti sei visto" disse Markus.
"Te può dire anche la ragazza, ascolta" disse dal suo Dani.
La giovane, in realtà  parecchio assente con gli occhi, senza guardare nessuno Intonò una filastrocca che parlava di due simboli identici, la Volontà  di Aeterno, uno portatore di distruzione, l'altro di creazione, i quali avrebbero portato il caos e l'ordine nel mondo. E parlava di una bestia antica come il mondo, richiamata dai segni, che avrebbe riversato la sua furia dei mille anni del suo sonno."Voi due state delirando" disse infine Markus, e andò (di corsa) fuori dalla biblioteca.
Nel farlo, fu quasi investito da un'auto rosso fiammante che non lo uccise per un pelo: ma quando Markus alzò furibondo gli occhi, partì subito la macchina, ma, solo per un secondo, vide che non c'era guidatore.
I due amici non si parlarono per il resto della giornata, anzi cercavano di evitarsi. Ma cose assai strane cominciarono ad accadere loro: orde di insetti e banchi di pesci morti, l'acqua delle fonti divenuta rossa, e l'aumento di catastrofi naturali; ogni notte, puntualmente arrivavqno gli incubi, uno più spaventoso dell'altro, sogni di gente uccisa da una bestia mostruosa.
Una sera particolarmente orrenda, Markus si alzò, ma stavolta non vide Dani. Lo cercò fuori e dentro casa, e alla lo portò per strada, affacciato sul mare. Il suo sguardo era perso nel vuoto, e l'uomo si inclinava molto pericolosamente. Non appena Markus si avvicinò, Dani gli gettò uno sguardo disperato, e con un urlo disumano si gettò giù. Aveva sulla schiena un piccolo coltello.
Markus dapprima rimase sbigottito, poi sopraggiunse la rabbia, di essere stato impotente a non aver salvato l'amico che, lui lo sapeva, si sentiva in dovere di salvare il mondo. E venne la rabbia verso questa città , che portava solo malasorte e distruzione ovunque. Con la decisione di andare di nuovo alla hrotta, non si accorse della vecchia bieca che lo osservava in lontananza.
Giunto sul posto la Mattina dopo, dopo aver analizzato senza successo la listeriosa raffigurazione, Marku si immerse dall'acqua, e gli apparve davanti la fanciulla della biblioteca, assente come se non fosse davvero li. Cantava: "La bestia ha fame, ha fame e non ha forze, ha bisogno di vita, ha bisogno di carne. Se manca un'Occhio, Aeternum riposa in un core debole".
"Che vuol dire, scusami?!" Disse Markus, ma non ottenne risposta, perché la ragazza sparì.
Al ritorno, Markus avvistò in lontananza una figura enorme e abforme, e Markus urlò e fuggì via, ma si avvidr che quella figura era solo un'allucinazione. La notte non riuscì a prendere sonno, aveva amcora il mostro sotto gli occhi. Il giorno dopo c'era festa di paese, ma Markus non sentiva affatto allegria, bensì un oscuro presagio che gli premeva sul petto. La notte scorsa vomitò tutto il tempo e si contorse in preda agli spasmi, ma diede la colpa del malessere allo stress dei giorni precedenti. Tuttavia, non si sentiva affatto sicuro, vedeva pericoli in ogni momento. Durante lo svolgersi della festa, si senti un forte boato dalla caverna dell'idola, e Markus, per la brama di sapere cosa stesse succedendo, si diresse sulla spiaggia e rubò la prima barca sul molo. Sul posto vide tutto stravolto, distrutto e sconquassato, e ogni parete era tagliata da linee terribili, non dorate, ma rosse come sangue. La caverna sembrava il cuore di un mostro, e quando Markus entrò nella caverna, sentì bruciare dappertutto, dilaniato da mille aghi d'acciaio.
Vide ancora la fanciulla, con gli occhi iniettati di rosso, che cantava "la bestia è tornata, lunga la sua schiera" e si gettò in acqua.
Markus sentì un dolore devastante, e svenne sul suolo. Fuori si scatenò una tempesta dalle nuvole rosse e i lampi accecanti. Dal mare comparvero mostri marini, e la gente che scappava si trovò suo malgrado a trasformarsi essa in bestie. Tutto fu caos, e Markus, sul suolo della caverna, sognava di crescere, allungare, trasfigurare; vide ali sulla schiena, squame dappertutto, e le mani presero la forma di artigli adunchi. La bocca si spalancò piena di spaventose fauci, e lanciò un urlo che pareva più il rugito di una bestia enorme. Rimase svenuto fino a quando non sopravvenne la calma, innaturale, di una città  che riposava, in eterno. Quando Matkus si svegliò, vide la vecchia pazza che parlava con la sua voce Rocca.
diceva: "...e gli occhi verranno accecati, la bocca divisa, il suo cuore gli muoia in petto, il corpo riposi per l'eternità !" Markus sentiva il corpo intorpidirsi con grande allarme mentre la vecchia gettava le ultime grida:" un sacrificio per tutta l'umanità !" E gettò davanti a sé il corpo maciullato e sacrificayo di Dani, gli occhi spalancati nel coro. Preda di una furia inumana, Markus si gettò addosso alla vecchia, ma si bloccò, ormai vittima della maledizione. Diventò pietra per sempre nella caverna, mentre la vecchia sparì in un cumulo di ossa, lasciando che la furia di Aeternum si scatenerà  alla fine del mondo.
 

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Nickname dell’autore:teogreninja

Titolo:la rinascita di Hoenn

Elaborato:    L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!                                                            Erano anni difficili a Hoeen,continue inondazioni e terremoti facevano emigrare gli abitanti da una cittadina all'altra. I pokémon selvatici erano diventati rari e gli allenatori diminuivano di giorno in giorno. In quei tempi due dittatori si spartivano il potere e nessuno osava contestarli. Erano tornati i due team: idro e magma ,ognuno serviva un sovrano, ed erano riusciti a estorcere a Rocco il segreto dell' archeorisveglio che riportava al potere originale Groudon e Kyogre che erano spariti da tempo. Un giorno Luke volle partire all'avventura per salvare Hoeen, inutili furono gli avvisi da parte di familiari e amici: Luke doveva partire. Il giorno della partenza trovò un Taillow ferito, Luke voleva partire subito ma si impetosì e lo raccolse, dopo giorni di cure il Taillow era guarito e finalmente Luke poteva partire. Il piccolo Taillow voleva impedire la partenza di Luke ma Luke voleva partire, doveva partire, doveva salvare Hoeen. mentre Luke finiva gli ultimi preparativi Taillow si aggrapò alla sua spalla e non volle togliersi. Luke decise di portare con se Taillow. Durante il loro viaggio vennero attacati più volte dai team che inutilmente tentavano di portarli dalla loro parte. Luke e Taillow viaggiavano e di volta in volta trovavano piccoli pokémon feriti, li guarivano ma loro volevano accompagnarli. Ogni città  era in rovina,non c'erano palestre, le case erano rovinate e i bambini piangevano dalla fame, i dittatori investivano tutto il denaro per la ricerca dimenticandosi degli abitanti. Proseguivano il loro viaggio aiutando pokémon e persone finchè un giorno... i team erano riusciti a risvegliare Groudon e Kyogre e ora tentavano l'archeorisveglio,riuscirono nel loro intento ma i due pokémon si ribellarono distruggendo il laboratorio e i macchinari. Molti scienziati morirono ma i sovrani continuavano ad asssumere scienziati e a fare altri esperimenti. La rabbia di Groudon e Kyogre era alle stelle.Luke finalmente aveva trovato il laboratorio ma in quel momento Groudon e Kyogre si liberarono distruggendo tutto ciò che era nelle vicinanaze Luke stava per essere investito dalle fiamme quando Taillow si evolve salvando Luke che nel frattempo era svenuto.Nel sogno Luke vide uno strano pokémon verde,Rayquaza pensò.Quando si svegliò era in una grotta insieme a un uomo che si presentò con il nome di Rocco. Rocco gli spiegò che l' unico che poteva fermare Groudon e Kyogre era Rayquaza che si era ritirato in un'alta montagna da molto tempo.Luke e Swellow cercarono Rayquaza e finalmente lo trovavano.Rayquaza  era stanco e  non riusciva più a lottare. Luke aveva paura che per Hoeen fosse la fine quando Rocco arrivò sulla montagna. Teneva in mano una strana medicina che fece recuperare l'energia a Rayquaza. Rayquaza provò a combattere ma i due pokémon si archeorisvegliarono infliggendo grossi danni a Rayquaza che non si fermò e continuò a combattere. Luke e i suoi pokémon aiutarono a combattere ma quando sembrava fosse la fine Groudon e Kyogre tornarono normali e Rayquaza riuscì a sconfiggerli. Finalmente tutto era finito, i dittatori erano stati cacciati e  gli abitanti proposero il trono a Luke,lui rifiutò, voleva solo che Hoeen tornasse quella di prima,così vennero ricostruite le palestre e le case.Dopo che Hoeen tornò come un tempo nessuno sa più dove sia Luke ma c' è chi dice che sia andato a esplorare il mondo con Swellow.

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Nickname: Snorlax97


Titolo: New Born


Elaborato:


 



“L'antico potere si è risvegliato dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!”


 


Le parole del Gran Sacerdote risuonarono all’interno della stanza, affollata di gente. Le maschere bianche e blu risplendevano davanti alla bellezza mortale del Diamante di Luce, fonte magica dell’intera umanità , condensata con enorme fatica per milioni di anni in una mastodontica gemma vibrante di energia da parte di un’antica popolazione ormai scomparsa, onde evitare l’utilizzo scorretto da parte della popolazione di tale, incredibile capacità , causa della morte e distruzione di tutti gli esseri umani di allora.


Tutte le speranze di quella gente era riposta lì, da quell’istante precedente alla storia del genere umano, così come la disperazione, il terrore, la tristezza per la fine della loro esistenza.


Era giunto il momento, finalmente. Quello stesso odio, la paura, la rabbia rombante di ogni angolo del globo, ogni piccolo anfratto e ogni grande spazio, ogni essere vivente, dal più piccolo al più imponente, dal più debole al più crudele avrebbe finalmente fatto rievocare la grandezza della Specie Superiore di Neanderthal, infrangendo la superficie del diamante. Tutta la storia del mondo cancellata, finalmente, avrebbe di nuovo permeato i cuori terrorizzati della gente. Caos, distruzione, ogni componente che aveva un tempo distrutto la Grande Civiltà  avrebbe replicato il proprio mortale processo sul mondo corrotto, partendo dalla culla dell’Umanità  Rinnovata.


Era un gesto simbolico, per il Gran Sacerdote. Proprio quel luogo sperduto e dimenticato dal mondo dove il diamante era stato celato per millenni, mutando geneticamente i primati che vivevano attorno ad esso, tentando di ricominciare una colonizzazione umana dopo l’apocalittica guerra che aveva portato alla distruzione della società  precedente.


 


“Alzate le mani, Neo Sacerdoti, la nostra morte sarà  il prezzo da pagare per la salvezza della Terra!”


 


Tutte le figure ammantate alzarono i polsi verso la superficie lacustre che li sovrastava. Un’aura celeste li avvolse.


Il Gran Sacerdote si incamminò verso il Diamante, i muscoli tesi e la mente annebbiata dalla vicinanza con un oggetto di tale potenza. Si avvicinò lentamente, contrastando le forti folate di vento che si alzavano verso di lui, sbattendo furiosamente le palpebre. Le sue membra erano ormai sanguinanti, mentre il potere immenso della gemma sgretolava lentamente il suo corpo.


Prese coraggio, brandendo il pugnale. Tutto sarebbe finito molto presto.


 


“DEFLUX!”


 


///////


 


Tanzania settentrionale, 20 Gennaio 1994.


 


Il pescatore di pesce persico trascinava pigramente la sua barca sulla riva. Nonostante la pesca poco fruttuosa, aveva ancora la voglia e la capacità  di stupirsi di quanto fosse bello quel luogo, divertendosi ad osservare le luci riflesse sulla superficie del lago Vittoria.


- Un cielo nell’acqua – pensava felice, osservando a bocca aperta i puntini luminosi davanti a lui, riflettendo su come fosse possibile una tale magia. C’era un punto, in particolare, all’apparenza più luminoso degli altri, che sembrava non avere alcun  corrispondente nella volta celeste, ma stazionava soltanto lì, nell’acqua, tra le altre stelle visibili nell’enorme specchio lacustre.


Testa in su, testa in giù, nessun corrispondente in quei riflessi. Un mistero difficile da risolvere, ma che poteva diventare interessante per l’uomo. Un pensiero improvviso, ed era di nuovo sulla barca, diretto verso quello strano fenomeno. Quella stella nell’acqua era di certo un incredibile tesoro – rifletteva - con cui avrebbe senza dubbio sfamato finalmente la sua famiglia, grazie al ricavato.


Altro che pesci persici, ce n’erano in abbondanza, nel Lago Vittoria, e di certo col tempo sarebbe stato sempre più difficile riuscire a sopravvivere solo di quelli. Un pezzo di stella, invece, o una stella caduta nel lago: quella sarebbe stata la sua fortuna!


Chissà  cosa avrebbe detto sua moglie vedendolo tornare a casa con una pietra così luminosa, e chissà  quanto avrebbe potuto vendere quello strano oggetto a qualche bianco di passaggio: sarebbe stata la sua fortuna, e la fortuna dei suoi figli, dei suoi nipoti, della sua intera stirpe.


Quei pensieri stupendi fecero scoppiare il pescatore in un riso fragoroso, gli occhi puntati sulla stella nel lago, brillanti per il riflesso del lago e per la gioia stessa.


I remi spezzavano la superficie del lago prepotentemente; più andava avanti, più quella luce sembrava intensificarsi. Continuava a remare, imperterrito, dimenticando il mondo dietro di sé, il lago, i monti in lontananza, solo quella intensa luce. Era il suo centro di gravità , il suo destino. Era adesso sotto di lui.


Il pescatore si buttò dalla barca, come impazzito, nuotando verso lo strano oggetto. Il rumore del tuffo nell’acqua gelida del lago si perse negli spazi circostanti. Nessun brivido di freddo, solo l’intensa voglia di raggiungere quello strano oggetto. Si sentì assalire da un prepotente bruciore alle tempie che pareva inasprirsi ad ogni bracciata verso la misteriosa fonte di luce. Un uomo in balia del destino, roteante verso 


All’apparenza, una semplice sfera luminosa, rilucente di azzurro e bianco, incredibile per bellezza e perfezione.


Perfezione era la parola adatta per descrivere ogni singolo componente di quell’attimo eterno in cui il pescatore aveva appena sfiorato lo strano oggetto. Un’energia consapevole, intelligente, totale nella sua essenza.


Si sentiva vivo, assorbendo tutto il potere di quell’incredibile manufatto. Una sensazione di tepore mai provata prima, un benessere interiore allo stesso tempo terribilmente piacevole e crudele.


La sfera, pian piano, smise di brillare. La luce, sempre più fioca, si perdeva nell’acqua come sostanza mistica, mentre il pescatore si accasciava stremato sul fondo del lago.


Sopra la superficie del Lago Vittoria non c’era più nessuna luce, solo una densa cortina di fumo nero come la pece, le cui braccia si espandevano continuamente, conquistando, inesorabili, sempre più spazio, fino a raggiungere le coste, e le foreste, riempiendo ogni anfratto, superando ogni fronda, in tutta la sua crudele potenza, per poi fermarsi improvvisamente, senza apparente ragione.


Proprio dove in precedenza c’era la luminosa sfera, ora, un turbine di acqua stagnante, dalla superficie oscurata dal fumo fino al fondo del lago, scoprendo e sollevando la terra sottostante. Ogni parte della cortina nera converse attorno alle acque rotanti, stazionandovi attorno, come in attesa. La sfera, ora annerita, schizzò in alto, snaturando la sua forma fino a formare un tetraedro dal colore della pece, illuminato alle estremità  di luce azzurra.


Quell’aere funesto era ora concentrato in numerosi cerchi di tenebra, terribile preannuncio di una nuova era.


Lì, al centro del turbine, una figura cupa. All’aspetto, un semplice pescatore, come tanti nella zona, con lo sguardo perso nel vuoto e il corpo muscoloso rilassato. In mano, lo strano solido, vibrante di vita.


Non contava l’aspetto così innocuo dell’umano contagiato, non contava la sua provenienza e non contavano le sue capacità  intellettive.


Perché quel pescatore, da quella sera, non era altro che un’arma.


 


///////


 


Rannicchiata in un angolo, Amina continuava a cantare, incessantemente. Percossa dai movimenti del barcone sul quale si trovava, tentava, senza risultati, di tenere a sé il suo piccolo fiore, appena sbocciato.


- Sei forte, ce la farai, tesoro, insieme – sussurrò alla piccola creatura che teneva in grembo, con voce rotta dal pianto.


La loro traversata era iniziata sotto il tiepido sole dell’alba, qualche miglio distante dal porto di Tunisi. Poche monete nella tasca sinistra, grandi speranze per quel tragitto infernale, vagamente smorzate da un incosciente senso di malinconia per ciò che avrebbe lasciato indietro. Nonostante ciò, la donna era cosciente di non avere altra scelta che fuggire.


Dalle lande sahariane era giunta alla costa, con la speranza di incontrare una qualsiasi certezza per continuare a vivere senza più il cruccio di non poter garantire alcun futuro al figlio che, fino a pochi giorni prima, teneva ancora in grembo. Un pargoletto minuscolo e indifeso, che avrebbe potenzialmente potuto rischiare la vita in quel viaggio della speranza, ma mai quanto nel paese natio.


Era stato un abbaglio, il suo, un errore dettato solo dal più malvagio dei sentimenti; quell’amore così feroce da non lasciare spazio alla ragione, ragione che avrebbe dovuto continuare a seguire, quale ragazza fortunatamente istruita qual’era, eppure la sua gioventù le aveva reso il cervello intorpidito, cedendo alla passione di un uomo che non aspettava altro che un momento di gioia selvaggia.


L’aveva lasciata lì, esanime, senza più forze per rialzarsi. Aveva dormito sul terriccio rosso, in mezzo al nulla, fino all’alba seguente, quando, resasi finalmente conto del suo madornale errore, aveva fatto ritorno a casa, il viso stravolto dal panico, lo stomaco in subbuglio.


Pochi mesi, e le nausee, i capogiri, avevano completamente riempito le sue giornate, e il suo intestino, che sempre più cresceva, sempre più insospettiva la gente del villaggio. Da lì alle pessime dicerie della gente il passo fu breve: Amina venne istantaneamente tacciata di essere una donna di facili costumi, una sciocca da ripudiare, una vergogna per l’intera comunità .


E lì, chiusa in casa per i mesi a seguire, stazionava senza il coraggio di uscire all’aperto, piangendo il suo stupido atto, ma allo stesso tempo desiderando fortemente quell’essere che teneva in grembo.


La paura è spesso il movente che ci porta a compiere i gesti più importanti, e la paura di dover uscire allo scoperto come madre, con il figlio del disonore in braccio, davanti a tutti quelli che l’avevano detestata fino a quel momento, le permise di cedere al coraggio, scegliere finalmente il suo destino.


Così, in una calda notte estiva, semplicemente, se ne andò via, non senza aver preso un buon gruzzolo di monete dai risparmi del padre. Avrebbe capito, un giorno, il perché di quel suo gesto disperato.


E ora era lì, sulla barca che l’avrebbe portata in salvo, in mezzo a gente con pochi alimenti nello stomaco, assetate più di libertà  che di acqua, con gli occhi arrossati dal mancato sonno e la pelle ricca di lividi per le continue botte reciproche, a ogni singola onda.


Piangeva, Amina, piangeva di disperazione per la sorte di quel suo figlio tanto desiderato, che ora rischiava la vita a ogni sussulto, piangeva maledicendo la sua decisione di partire, abbandonare tutte le sue certezze.


Oltre la disperazione, la beffa di trovarlo lì.


L’aveva visto, quella mattina. Era insieme ad alcuni altri uomini all’imbarco, pochi passi prima di Amina.


Lei si era rannicchiata su sé stessa, coprendo il volto con il velo e stringendo i denti, cercando di contenere la rabbia e il panico.


Il padre di suo figlio non meritava, come loro, la salvezza. Era un paradosso, per Amina, essere costretta a condividere il viaggio per la sua libertà  con la stessa persona che aveva provocato ogni sua preoccupazione e dolore, sebbene le avesse donato il suo bene più grande.


Non contava più nulla, quando il pensiero della donna si rivolgeva al suo bambino, partorito con dolore qualche giorno prima in un mal ridotto ospedale della zona, raggiunto grazie all’ausilio di una donna incontrata sulla strada, che notando il disagio di Amina, l’aveva immediatamente aiutata, seguendo quello stupendo ideale di carità  reciproca in uso in quelle zone dell’Africa.


Il suo piccolo Mohamed, un bimbo sano e bello, eppure così fragile, che lei avrebbe dovuto sempre difendere.


 


- Che incredibile sorpresa! –


Una voce poco distante scosse Amina dai suoi pensieri. La donna si voltò, con gli occhi ricolmi di panico, stringendo il bambino sul petto.


Un uomo alto, prestante, dai capelli scuri e gli occhi profondi la fissava, il volto teso in un’espressione tra lo scherno e la gioia malata.


- Omar – sussurrò la donna, stringendosi ancor più nel velo.


- Che sorpresa... – ripeté l’uomo, con gli occhi brillanti.


La donna si limitò a tirar su col naso, chinandosi sul figlio, stretto tra le sue braccia.


- Cosa ci fai qui? –


- Non ti interessa – replicò la donna, con voce tremante.


- Non ti rivolgere a me così – ribatte lui, afferrando il braccio di Amina.


- Lasciami! – strillò lei, scuotendo il busto.


- Taci, infame –


- Lasciami! – ripeté, in lacrime.


A quel secondo strillo, uno schiaffo ben assestato sulla guancia della donna.


- Smettila! – urlò l’uomo, chinandosi su Amina.


- Cosa diavolo vuoi ? –


- Te –


A quell’affermazione così semplice, eppure così crudele, la donna si lasciò cogliere da un irrefrenabile panico improvviso.


Si alzò, sempre stringendo al petto il figlio, allontanandosi dall’uomo, cercando di farsi spazio tra gli esseri moribondi e affamati che costellavano il pavimento del barcone.


Dietro di lui, calmo e imperturbabile, Omar, il padre di suo figlio. Una flemma all’apparenza pacata, che covava un desiderio violento di possedere ancora una volta quella donna dalle mirabili fattezze.


- Sono sempre qui – ripeteva l’uomo incessantemente, in quella inusuale fuga. Si faceva spazio scalciando via i corpi per terra senza alcuna pietà  per quella povera gente così simile a lui.


Amina, pochi passi più avanti, avanzava con la consapevolezza di non poter fuggire da nessuna parte, eppure continuava imperterrita, lo sguardo fisso verso il nero orizzonte.


- Sono sempre qui –


Era ormai arrivata alla prua, schiacciata dal peso degli altri profughi e del proprio dolore. Una mano sulla spalla.


- Lasciami... – sussurrò ancora una volta Amina, con il volto rigato dalle lacrime.


- No –


A quella semplice negazione, il dolore della donna esplose in furia. Una furia inutile, dettata solo dal panico del momento.


Aveva notato già  in precedenza un pezzo di lamiera risollevato rispetto agli altri, come se le intemperie del mare lo avessero sferzato più che gli altri, lasciandolo penzoloni nel vuoto.


Tenendo ben stretto il figlio con la mano sinistra impugnò il ferro, spezzandolo a metà , dove il metallo di cui era formato aveva ormai lasciato spazio alla ruggine.


In un moto d’ira improvviso, sferrò un colpo al volto del suo antico amante, colpendolo con lo spigolo arrugginito dell’arma. Il bel volto di Omar era ora sfregiato in prossimità  della guancia, lasciando trasparire il candore delle ossa sottostanti.


L’uomo, colto in contropiede, restò un attimo fermo, per poi toccare il volto e fissare strabiliato la mano insanguinata.


Amina resto lì, impietrita a guardare il sangue colare lungo le guance, per poi perdersi nella folta barba dell’uomo.


- Maledetta! –


A quella parola, la donna sobbalzò. La voce dell’uomo era completamente mutata: una tonalità  profonda, crudele, cupa come il mare in tempesta, rombante come un tuono. Improvvisamente, Amina sentì il respiro mozzarsi sotto il peso della mano dell’uomo. La donna reagì, scostandosi e richiudendosi attorno al figlio, ancora celato sotto le sue vesti.


E ancora, una mano gelida sulla schiena, tentando di lacerare la lunga tunica. Uno strappo, e il tessuto nero cessò di coprire il suo corpo, cedendo attorno alle braccia.


La donna si voltò di spalle, cercando di celare il figlio al suo stesso padre, piangendo sommessamente.


- Cosa hai lì? -  chiese l’uomo, spintonando Amina, che cercò invano di resistere alla sua forza.


- Cosa hai lì? – ripeté lui, schiaffeggiandola.


A quel gesto, la donna si voltò, fissando negli occhi il suo vecchio innamorato. Sul suo volto un sorriso amaro, più simile a un ghigno.


- Tuo figlio – esclamò decisa.


Nessuna risposta.


- Che hai abbandonato – continuò lei.


L’uomo distolse lo sguardo da Amina, fissando la terra.


- Che non vedrai più – concluse, chiudendo gli occhi, per poi lasciar cadere ancora una volta una lacrima dai suoi occhi.


Non le interessava più nulla ora, aveva perso ogni speranza davanti a quelle affermazioni. Si maledisse, perché così aveva definitivamente annullato ogni possibilità  di salvezza per sé stessa e suo figlio.


Li avrebbe uccisi entrambi.


 


Fissò il cielo, senza il coraggio di tornare a guardare l’uomo. Non aveva voglia di scontrare i suoi occhi, guardare la ferita che gli aveva inflitto. Restava lì, a godere quell’eterno attimo insieme a suo figlio.


Ed era lì, il dolore. Pronto a sommergere lei e l’unica sua certezza.


Una sensazione di reale inconsistenza, come se il suo corpo stesse evaporando nell’aria. Bruciava, il dolore, sulla sua pelle, mentre Amina esalava i suoi ultimi respiri. Non comprendeva cosa fosse quel terribile dolore, non comprendeva cosa stesse succedendo attorno a lei, era semplicemente terrorizzata davanti all'implausibile visione che le si presentava davanti agli occhi.


Omar era ancora dietro di lei, lo sguardo spento, le iridi di un rosso disumano, la bocca socchiusa in una lenta litania mortale. Tutto attorno alla donna era come scomparso, svanito nell’aria. Una nube di urla, brandelli corporei che lentamente si sgretolavano nel cielo nero, mentre i corpi sfigurati degli altri passeggeri rantolavano per terra mentre il loro sangue continuava ad evaporare pigramente nell'aere notturno. Pochi istanti, e non c’era più nessuna barca, nessun uomo intento a sbracciarsi, nessun motivo di credere in una sua vita futura. Solo lei e suo figlio nelle braccia, incredibilmente integro. 


L’uomo che aveva provocato tutta quella distruzione era ancora dietro di loro. La donna non aveva più nemmeno la voglia di capire come e perché fosse riuscito a provocare tale fenomeno mortalmente crudele, per lei c’era solo quel peso tra le braccia, in cui era ormai concentrato tutto ciò che rimaneva del suo amore e dei suoi pensieri. Non riusciva più a percepire la presenza effettiva del suo corpo, sentiva tutte le sue carni vibrare scosse dall'aria, eppure era ancora vicina a suo figlio. Percepiva il suo calore, il suo profumo, la sua quiete.


Si rialzò sulle sue gambe d'aria, voltandosi verso il suo vecchio amante. Un gesto improvviso, e l'uomo sembrò allontanarsi per alcuni metri, spazzato via da un'improvvisa, fortissima folata di vento. Amina alzò le braccia, concentrando nel cuore tutta la sua determinazione nel salvare il suo prezioso dono del cielo, per poi liberarla roteando graziosamente su sé stessa. Si sentiva tutt'uno con il mondo, adesso, una folata di brezza notturna. Quell'attacco di incredibile potenza spazzò via Omar, incredulo e spaventato da quella strana figura bianca emersa dal corpo della sua donna. Com'era possibile? Nonostante il suo corpo si fosse disgregato, l'anima sembrava essere ancora lì, viva, impregnata di potere.


L'uomo era stato sconfitto, per la prima volta da quando aveva scoperto quell'incredibile capacità . 


Davanti ai suoi occhi terrorizzati da quell'improvvisa apparizione, adesso, poteva nettamente scorgere i contorni luminosi della sua Amina: il volto dai lineamenti dolci, le gambe lunghe e, in braccio, avvolto tra quelle luminose spire di vento, suo figlio. Integro, sano, forte. L'avrebbe ritrovato, in futuro.


 


Nel mare nero, vicino alla costa, trasportato dalle onde vi era un fagotto, avvolto in un velo nero.


Galleggiava, spazzando l’acqua attorno a lui fino alla riva, come se quel moto fosse comandato da un’intelligenza superiore.


Era ancora lì, nell’aria, volava insieme a suo figlio, trascinandolo via dalla morte. Sostava tra la terra e il cielo, Amina, in attesa di arrivare a riva, vegliando sul suo piccolo centro di gravità , inconscio e tremante nelle acque italiane, ma vivo, salvo da quel terribile viaggio.


Il successivo, però, lo avrebbe affrontato da solo.



 


Mi scuso coi giudici (eccetto Blue, deve soffrire sempre e comunque) per la lunghezza. Avevo scritto questo racconto, che più che racconto è un capitolo, per iniziare uno dei miei innumerevoli libri mai finiti (ovvero fermi nella migliore delle ipotesi al quarto, quinto capitolo). Non è esattamente recente, ma ricordandomi molto il tema scelto ho aggiunto la parte iniziale e riletto il resto per adattarlo meglio alla trama. Chissà  se un giorno lo continuerò.


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Nickname dell’autore: Nalier♪


 


Titolo: Vera e gli enigmi dell'ArcheoRisveglio


 


Elaborato:


 



 


"L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!"


 


<< Metagross non è più in grado di lottare, vince Blaziken! Il che significa che il nuovo Campione della lega Pokémon di Hoenn è Vera di Albanova>>. Con queste parole l'arbitro concluse lo scontro tra Vera e l'oramai ex-Campione Rocco Petri. Ma cosa voleva fare ora Vera? Proseguire il suo viaggio, certo e doveva ancora completare il Pokédex. Dette una sbirciata al Pokédex Regionale... Incredibile! Mancavano solo pochi Pokémon! Tra questi c'erano i Leggendari Groudon e Kyogre. Già , Groudon e Kyogre, aveva sentito molte leggende sul loro conto, le quali raccontavano che essi riposavano in pace rispettivamente alla Grotta Terra e alla Grotta Mare ma non poteva sapere quale delle due avrebbe visitato per prima, poiché erano lo stesso luogo ma che cambiava a seconda del meteo. Quando decise di partire pioveva, che sfortuna! Ma era decisa come non mai a completare il Pokédex quindi partì ugualmente. Arrivò a Ceneride e in lontananza vide una grotta sospesa sull'acqua, allora fece uscire il suo Lapras per fargli usare Surf. Arrivata sulla terraferma vide che la grotta era chiusa e notò una strana incisione, era un simbolo: α. Era presente anche una lastra ai piedi della grotta. C'era scritto:


 


"Όταν εκπαιδευτής pokemon και να μοιÏαστοÏν ένα συναίσθημα, το παλιό αναβίωση κάνει μια εμφάνιση".


 


Era scritta in alfabeto greco, ma Vera riuscì a decifrarla:


 


"Quando Pokémon e allenatore condividono un'emozione, l'ArcheoRisveglio fa la sua apparizione".


 


ArcheoRisveglio? Che cos'era? Ma Vera non ci pensò su molto. Pensava più a come poteva aver a che fare quell’enigma con l’apertura della grotta. <<Quando Pokémon e allenatore condividono un’emozione…>> pensò. Niente, non gli veniva in mente niente. Poi il suo sguardo cadde sul suo MegaBracciale e si ricordò di Rocco dato che fu lui a regalarglielo. Si ricordò anche cosa le disse: <<La MegaEvoluzione è un complicato processo che richiede l’uso di due pietre e che il Pokémon e il suo allenatore siano legati da un forte senso di amicizia>>. Era proprio vero, se le emozioni di Pokémon e allenatore non entravano in contatto la MegaEvoluzione non poteva prendere vita. <<Un momento! Se le emozioni non entrano in contatto… Ho capito!>> Ormai era chiaro, un Pokémon si doveva megaevolvere davanti alla grotta per farla aprire. Vera fece uscire Blaziken ma c’era qualcosa di strano, la Blazikenite brillava come non mai, le loro emozioni erano proprio forti. Allora brandì il MegaBracciale e attivò la Blazikenite. Ed ecco MegaBlaziken. Non appena la MegaEvoluzione prese vita si sentì un tremolio del terreno. La porta che chiudeva la grotta si sgretolò e liberò il passaggio. Nella grotta c’era solo una stanza, non molto grande. Al centro c’era un piedistallo, sul quale c’erano un blocco di pietra e un piccolo buco. Non si vedeva nulla, allora fece uscire il suo Manectric per illuminare la stanza con Flash. Una volta illuminata, Vera vide sulla parete della stanza una seconda scritta in greco:


 


“Γεμάτο τη λεκάνη με Κλειδί των ΚαÏδιέςâ€.


 


Tradusse nuovamente:


 


“Colma la conca con la Chiave dei Cuoriâ€.


 


Un altro enigma. Era evidente che la conca fosse il buco vicino al blocco di pietra. Ma cos’era la Chiave dei Cuori? Dopo essersi fatta questa domanda le tornarono in mente le parole di Rocco: <<La MegaEvoluzione è un complicato processo che richiede l’uso di due pietre e che il Pokémon e il suo allenatore siano legati da un forte senso di amicizia>>. Non appena la voce di Rocco svanì si mise a riflettere: <<Allora per far megaevolvere un Pokémon bisogna essere fortemente legati a lui ed è necessario possedere due pietre, la Mega Pietra e la Pietra Chiave>>. Poi si rese conto: <<Pietra... Chiave!? Ovvio!>> Ancora una volta Rocco le era stato d'aiuto. La Pietra Chiave, la pietra che era in grado di unire i cuori del Pokémon e del suo allenatore... la Chiave dei Cuori. Allora staccò la sua Pietra Chiave dal MegaBracciale e la incastonò nella "conca", ci stava a pennello. Si sentì un'altro tremolio. Il blocco di pietra che stava vicino al buco si divise in due e ne uscì fuori una sfera azzurra come le limpide acque degli oceani. Sulle metà  del blocco scorse un'altra scritta:


 


"Σηκώστε τη θάλασσα Ï€Ïος τον ουÏανό, και παÏαθέτει την Παλιά ΦÏάση".


 


Ovvero:


 


"Alza il Mare al cielo e cita l'Antica Formula"


 


Stavolta Vera capì in fretta. Prese la sfera la alzò e disse ad alta voce: <<Quando Pokémon e allenatore condividono un’emozione, l’ArcheoRisveglio fa la sua apparizione!>>. Non appena finì di pronunciare la formula apparve un simbolo sulla sfera: α, come quello all’entrata della grotta. Si sentì un ruggito e la parete della grotta si frantumò… Oltre le macerie vide un gigantesco mostro somigliante a un’orca marina, ma era il doppio più grande. Era Kyogre! E Vera capì di doverlo affrontare. Allora fece uscire Manectric e brandì il MegaBracciale per farlo megaevolvere. Ma si rese conto di non poter fare nulla: aveva lasciato la Pietra Chiave nel buco. Allora provò a recuperarla, ma Kyogre le sbarrò la strada. A un tratto si ricordò di Ivan, il capo del Team Idro. Dopo averlo sconfitto le regalò una Master Ball, quindi Vera pensò: <<Chi avrebbe mai detto che avrei ringraziato il nemico!?>>. Allora prese la Master Ball dal suo zaino e la lanciò su Kyogre. Ma un attimo prima che la Master Ball si aprisse Kyogre si rimpicciolì della metà  e poi entrò nella Master Ball. Si sentì un clic. Kyogre era stato finalmente catturato dopo tanti rompicapi. Per terra vide una pietra azzurra con il simbolo α e un’ultima lastra:


 


“ΑÏχαία ξÏπνημα είναι μια πολÏπλοκη διαδικασία που απαιτεί τη χÏήση δÏο πέτÏες, και ότι το pokemon και τον Ï€Ïοπονητή του δεσμεÏονται από μια ισχυÏή αίσθηση της φιλίαςâ€.


 


Cioè:


 


“L’ArcheoRisveglio è un complicato processo che richiede l’uso di due pietre e che il Pokémon e il suo allenatore siano legati da un forte senso di amiciziaâ€.


 


<<I sentimenti d’amicizia, la Pietra Chiave… e l’ArcheoPietra, deve chiamarsi così. L’ArcheoRisveglio quindi è legato alla MegaEvoluzione.>>. Vera uscì dalla grotta: pioveva ancora. Tra le nubi vide un’incisione:


 


“Όταν βλέπεις τον ήλιο να επαναλάβετε το τεστ για να κεÏδίσει την Guardian της Γης και Ηφαίστειαâ€


 


Che significava:


 


“Quando apparirà  il Sole ripeti la prova per conquistare il Guardiano della Terra e dei Vulcaniâ€


 


Vera capì subito che la Grotta Mare sarebbe diventata la Grotta Terra non appena fosse spuntato il Sole ma era consapevole che non si sarebbero presentati gli stessi enigmi…


 



 


P.S. So bene che la Grotta Mare e la Grotta Terra sono luoghi raggiungibili solo in Smeraldo e che quindi in Rubino Omega e Zaffiro Alpha non saranno presenti ma ho voluto inserirli lo stesso per rendere la storia più avvincente.


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Nickname dell' autore: Lady Froslass
Titolo: Canto dell' ira
Elaborato:
"L' antico potere si è risvegliato, dopo milleni,
ed è ora pronto a scatenare la sua furia!
Dei 3 mondi l' armonia è stata infranta
ed il caos sovrano regnerà !
Venga a noi il Guerriero Celeste,
poich' è il destino nelle sue mani!"
 

Così gridò con tutto se stesso, quel pazzo infondo alla piazza del mercato: vecchio, storpio, deforme e scheletrico, andava saltellando di persona in persona e, con modi rozzi, violenti e talvolta aggressivi, agguantava povere vittime e le costringeva ad ascoltarlo.

Una di quelle anime tentò di liberarsi dalla sua morsa e cercò di chiamare aiuto. Invano, poiché le chiuse la bocca prima che pronunciasse l’ultima parola.

 

E continuò:

“Sto’ scuro potere dormiente, impaziente aspettava

Il giorno in cui sarebbe rinato e risorto!

E nei meandri della terra, sotto il mare,

un masso sigillato, adesso spezzato, bloccava l’ accesso

ed oggi, di quella creatura, la venuta è imminente!â€

 

Vinto dall’ ira, prese una ciocca di capelli e scaraventò con furia animale quel povero essere innocente che aveva in ostaggio: finì nel carro della frutta e verdura…

Un pomodoro solitario, rotolando, si ritrovò accanto alla gamba di quell’ orrida bestia.

Si chinò e lo raccolse; alzò il braccio ed urlò:

 

“Nei secoli, il sangue versato

a quest’ essere la libertà  ha donato!â€

 

E con una tale violenza, strizzò quel pomodoro con la mano destra: quella sua zampa fu ricoperta da un liquido rosso, che gli scese fino alla punta del gomito… una lacrima vermiglia cadde a terra, in una pozza d’ acqua ormai tinta di quel colore funesto.

Impaurita, mi strinsi forte e mi rannicchiai dietro la mamma, che tentò di calmarmi con la sua voce dolce e delicata.

 

Mi giunse, del vecchio, uno sguardo rabbioso ed inquietante; sembrava come chi è preso da un demonio!

 

“Tu, bambina! …â€

 

E puntò quel suo scarno e sudicio dito rosso verso di me.

 

“Come osi ritirarti di fronte a tale evento!

Non provare a scappare di fronte ad esso,

poiché è Lui capace di trovarti in ogni luogo!â€

 

E si rivolse alla platea:

“Stolti, o voi che avete servito

quest’ ingordo mostro divoratore!

A causa delle vostre folli gesta,

rincatenarlo bramerete

e la venuta del prescelto invocherete!

Tremate, tremate,

forza e potenza subirete!

 

E così, se ne andò caracollando, ripetendo in eterno quella litania aspra e dura, come un folle che ha visto la Morte…

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Nickname dell’autore:Testa

Titolo: la fine di una leggenda, l inizio di un'altra

Elaborato:

L'antico potere si è risvegliato, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!†queste sono le parole del saggio che prevede il futuro.

Dopo millenni di riposo due grandi poteri si scontreranno e daranno il via a una lotta emozionante fatta di colpi da entrambi le parti. Ripeté il saggio con voce funesta e paurosa.

Per vincere questa battaglia uno e un solo umano potrà  salvare l umanità  che ha qualcosa in più degli altri …

A quel punto il saggio sparì dal nulla lasciando incredulo il popolo davanti a quella storia.

Qui  comincia la storia di un giovane ragazzino di 12 anni Senior ragazzo molto bravo con i Pokemon ma sempre distratto e molto ma molto bambino, il suo sogno era quello di diventare il miglior allenatore Pokemon del mondo intero. 

Viaggiava per il mondo con il suo fidato Pokemon blaziken donato dal professore birch  insieme alla sua megapietra che pero non sapeva cosa farsene visto che non riusciva a farla funzionare.

Decise comunque di partire in cerca di sfide da affrontare perché è il suo mestiere preferito fare cose mai provate prima.

Decise allora di andare alla grotta oscurità  dove nessuno era mai entrato infatti era molto piccola e nascosta e solo lui sapeva da dove entrare .

Decise di entrare e dopo un piccolo pezzo cadde, la terra sottostante aveva ceduto!  Quando si rialzo si trovò davanti a una parete gigantesca piena di disegni e un incisione dove c’ era  scritto proprio le parole del saggio,Senior decise di leggerle:

“L'antico potere si è risvegliato,

ed ora è pronto a scatenare la sua furia!â€

Dopo millenni di riposo due grandi poteri si scontreranno e

daranno il via a una lotta emozionante fatta di colpi da entrambi le parti.

Per vincere questa battaglia uno e un solo umano potrà  salvare l umanità  che ha qualcosa in più degli altri …

La parete si aprì, Senior vidé archeogroudon e archeokiogre lottare a quel punto riuscì a capire il suo vero obbiettivo: salvare l’umanità  grazie al legame tra allenatori e Pokemon.

Fece uscire dalla pokeball blaziken e gli disse:conto su di te ed a un certo punto una luce illumino blaziken, si stava megaevolvendo! Blaziken divento ancora più forte affronto da solo archeogroudon e archeokiogre e dopo una strenuante lotta blaziken riuscì a vincere groudon e kiogre tornarono normali e diventarono statue.

Senior uscì dalla grotta soddisfatto ma senza dire niente a nessuno perché quel segreto lo dovevano sapere solo lui e il suo fidatissimo blaziken.
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Nickname dell’autore: ~•Stephanos•~


Titolo: "Scoperte e Riflessioni Scientifiche."


Elaborato:


“L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!â€


 


È il titolo della prestigiosa rivista di divulgazione scientifica “Science†pubblicata dall’Hoenn Association for the Advancement of Science.  Molti sono gli argomenti affrontati del seguente articolo:


 


“L’antico potere si è risvegliato!â€. È la conclusione a cui sono giunti alcuni scienziati, ricercatori operanti nel Centro Spaziale di Verdeazzuropoli. A dar voce in capitolo è il direttore del Centro.


 


â€œÈ da alcune settimane che noi ricercatori del Centro Spaziale stiamo lavorando riguardo a un insolito fenomeno che si sta verificando in determinati punti della regione. Tutto è iniziato quando abbiamo riscontrato una variazione importante del campo magnetico in prossimità  della Grotta dei Tempi, a Ceneride, e nell’Antro Abissale, situato nel mare. All’inizio pensammo che questi fenomeni fossero conseguenza dell’attività  climatica instabile del periodo, dovuta ad una tempesta solare che aveva creato non pochi problemi su tutta la regione e che aveva mandato in tilt sia i sistemi del nostro Centro che quelli all’Istituto Meteo. Tuttavia, osservammo che tali fenomeni continuavano e verificarsi con un’intensità  sempre maggiore. La cosa stava diventando preoccupante ed era palese che riguardasse i Pokémon leggendari. Infatti le analogie con gli eventi che si verificarono a Sinnoh, anni addietro, erano molto evidenti. In quell’occasione il tentativo da parte del team Galassia di richiamare dalle loro dimensioni i Pokémon leggendari, Dialga e Palkia, fu l’origine della creazione di un campo magnetico così intenso da provocare una distorsione locale del tempo e dello spazio. Preoccupati che la cosa potesse verificarsi anche ad Hoenn, ci siamo subito adoperati sul da farsi.


 


Così, con la collaborazione dei ricercatori dell’istituto Meteo, abbiamo allestito dei centri di monitoraggio nelle zone interessate, con l’obiettivo di analizzare da vicino gli insoliti fenomeni. Dopo varie analisi effettuate abbiamo fatto una scoperta sconcertate. Eravamo un po’ scettici a riguardo, ma i dati erano chiari: le variazioni dei campi magnetici sono generate dalla presenza, intermittente, di energia che viene letteralmente sparata sul posto per poi essere assorbita dal suolo e dal mare. Infatti gli strumenti di monitoraggio hanno rilevato, rispettivamente a Ceneride e nel mare, una massiccia presenza di “raggi omega†e "raggi alfaâ€. Tali particelle o raggi sono una forma di radiazione corpuscolare altamente ionizzante e sono tipicamente emesse da nucleoidi radioattivi degli elementi pesanti in un processo denominato “decadimento omega†e “decadimento alfaâ€. A volte questo decadimento lascia i nuclei in uno stato eccitato determinando in tal modo un eccesso di energia, la quale ha provocato una variazione del campo magnetico. I raggi omega e i raggi alfa, a causa della loro carica elettrica, interagiscono fortemente con la materia e quindi vengono facilmente assorbiti dal suolo e dal mare.


 


Da queste ricerche sorge spontaneo domandarsi del perché di alcune cose. Innanzitutto cosa e dove sono i materiali che emettono tali raggi? Perché il suolo e il mare hanno bisogno di assorbire energia? E come mai tali fenomeni si verificano in prossimità  della Grotta dei Tempi e dell’Antro Abissale, dimore dei Pokémon leggendari Groudon e Kyogre?… Siamo di fronte a un fatto paradossale, dove la scienza non può dare risposte ma solo ipotesi fittizie.


 


Infatti solo con la collaborazione dell’illustre storico e archeologo Signor Pedro, nonché direttore del Museo di Alghepoli, siamo potuti  giungere ad una conclusione.


 


Le variazioni dei campi magnetici sono iniziati subito dopo che nel Museo di Alghepoli sono stati rinvenuti due pietre particolari. Dopo un’approfondita analisi effettuata sulle due pietre, abbiamo constatato che le suddette rispondevano perfettamente agli “spari†dei raggi omega e dei raggi alfa. La leggenda vuole che tali pietre siano in grado di risvegliare il potere sopito dei Pokémon leggendari Groudon e Kyogre, riportandoli al loro stadio originale, attraverso un processo noto come Archeo-risveglio. Infatti l'energia prodotta delle pietre non viene assorbita dal suolo e dal mare, come abbiamo ipotizzato all'inizio delle ricerche, ma viene assorbita direttamente dai Pokémon leggendari.


 


Al momento stiamo continuando a svolgere le nostre ricerche scientifiche per cercare di mettere in luce alcuni punti oscuri riguardante l’Archeo-risveglio.


Tuttavia una cosa è certa: L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!â€


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Nickname dell' autore: Flame2000


Titolo: La rinascita della leggenda


Elaborato: 


"L'antico potere si è risvegliato, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!"


Si sente solo questo sulle TV, da Bluruvia a Verdeazzupoli; in tutta Hoenn si è scatenato l' inferno, ArcheoGroudon e ArhceoKyogre si sono risvegliati dal loro antico risveglio, non hanno controllo di se stessi, l' intera regione ormai ha subito uno dei peggiori disastri ambientali che si sono visti negli ultimi 10 milioni di anni.


 


Le poche persone ancora calme si sono barricate in casa, gli altri sono scoppiati in sommosse di totale anarchia, la stessa Lega Pokèmon che ho tanto ambito non esiste più ormai non esistono più le Palestre. Ora sono rinominate "Centri anti-sommossa" i capipalestra Petra, Rudi, Fiammetta e Walter sono impegnati nel tenere a bada tutti coloro che sono nella parte del Monte Camin.. cioè, quello che rimane del Monte Camino, Groudon dopo l'ArcheoRisveglio lo ha raso al suolo, ormai sembra soltanto un lago di lava. Alice, Tell, Pat e Adriano sono impegnati nel tenere a bada chiunque voglia entrare a Ceneride. I Superquattro e Rocco, il campione, sono impegnati con il team Magma e il team Idro. Mio padre, Norman, è in ospedale per colpa mia, in bilico tra la vita e la morte.


 


E' successo 11 giorni fa, ero a Ceneride, avevo appena vinto la medaglia Pioggia, stavo scendendo le scale , quando io e Adriano abbiamo sentito due ruggiti che hanno distrutto le vetrate, quei ruggiti che abbiamo sentito non erano normali, erano ruggiti di rabbia e potenza, conservatasi per milioni di anni. Attraverso le vetrate ormai quasi inesistenti li ho visti. Anzi, ci siamo visti. Esco dalla palestra, il cielo non era più come lo conosciamo, era da una parte completamente nero, dall' altro il cielo più limpido che abbia mai visto, sembrava l'Apocalisse, impaurito da tutto ciò, non avevo visto ciò che avevo a 100 metri di distanza. Due pokemon, uno grande come un continente, l' altro alto come il centro spaziale di Verdeazzupoli. Con i miei occhi stavo guardando le due leggende risvegliate dal team Magma e dal team Idro: Groudon e Kyogre. Ma non era ancora finita. Max e Ivan prendono in mano due sfere, una rossa ed una blu. Quelle sfere le ho riconosciute, le ho viste sui graffiti di tutti i musei di Hoenn, servono per risvegliare Groudon e Kyogre. Max sembra impossessato, ha con se una macchina strana, ci inserisce dentro la sfera rossa, inizia a brillare. Ivan non è da meno, e anche lui inserisce la sfera blu nel macchinario, entrambi sono illuminati, entrambe le sfere iniziano a galleggiare nell' aria, e vanno da Groudon e da Kyogre. Ivan, dal suo sottomarino, e Max, dalla cima del Vulcano di Ceneride, restano a guardare estasiati. Groudon e Kyogre iniziano ad illuminarsi, Groudon sembra far la muta, Kyogre sembra diventare un Lanturn. La trema iniziò a tremare, e il mare rimase stranamente calmo.


 


Le condizioni metereologiche iniziano a peggiorare. Un esplosione si è udita in lontananza, il Monte Camino erutto provocando centinaia di vittime, mentre Orocea venne quasi spazzata via da uno tsunami. Dall' incredibile rumore ero ancora confuso, quando sentii gridare: " Brendan corri, scappa!!!" : era mio padre. Groudon nella sua trasformazione diede una zampata verso la palestra, e mio padre grazie allo Swallow di Alice arrivò in tempo. Mi prese giusto in tempo, ma Swallow non poteva reggere tutto quel peso, e poi, l' onda d' urto provocata dalla zampata di Groudon gli ruppe un ala, mio padre scelse di salvare me. Venimmo scaraventati da due parti diverse, mio padre scelse Slaking che uscì dalla pokeball poco prima che toccassi terra, così lui mi salvò. mio padre però aveva solo lui in quel momento, e colpì con forza il tetto del centro pokemon. In tanto Groudon terminò la muta, era 10 volte più grande, un solo suo dente era il mio Swampert, mentre Kyogre era diventato 3 volte più grande, ma si illuminò incredibilmente, sembrava Luminopoli, ricordo ancora quando mio padre mi ci portò in vacanza. Ormai la leggenda era divenuta realtà , l' ArcheoRivseglio si completò, un tuono colpì terra, e Rocco mi fece salire sul suo Salamence con la forza. Sapeva che era pericoloso per me, e sapeva che non avrei lasciato mio padre. Rocco mi aggiorna sempre grazie al pokènav, e l' infermiera Joy mi assicura che mio padre sta bene.


 


Ma io non sto bene. Io inizia la mia avventura perchè mio padre mi aveva donato uno slakoth, e quando divenne uno slaking lo tenne per sè, poichè era pericoloso per Albanova, ma ora tutta Hoenn è in pericolo, e solo 13 persone non possono salvarla, o perlomeno non possono salvarla senza usare la Megaevoluzione. Io invece insieme a Rocco posso farcela, con i miei pokèmon vincerò la mia sfida più ardua. Swampert, Slaking, Swallow, Banette, Absol e Gardevoir ci riusciranno. Credo in loro.


 


Mamma, se hai letto questo, ricorda che ti ho voluto bene. Questo messaggio voglio che si senta in tutte le TV, per far capire a tutti che possiamo farcela, e se non tornerò, dì a Vera che mi è sempre piaciuta


 


A presto, 


 


Brendan


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Nickname dell’autore: -Diego


Titolo: Le leggende, a volte, non sono semplici racconti di fantasia.


Elaborato: 


 


 


Cuordilava, 27/11/14.


 


"L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!"


"Le leggende, a volte, non sono semplici racconti di fantasia. Quello che sta succedendo in questi giorni ne è la prova. Accorrete ai ripari, abitanti di Hoenn, potrebbe succedere di tutto"


 


Queste sono le parole che ormai da qualche giorno va predicando un anziano signore, molto conosciuto in tutta Hoenn, ma da anni un po malato.


 


Tutto è iniziato precisamente 2 giorni fa, quando dal Monte Camino si è verificata una violentissima eruzione, e su tutta Hoenn si è abbattuto un temporale di dimensioni senza precedenti. 


Nulla di strano, detto così. Potrebbe essere una semplicissima coincidenza.


Il fatto strano e alquanto inquietante è che questi due fenomeni naturali stanno durando da due giorni a venire, non accennando a diminuire di intensità , tanto che gli abitanti della regione, comunque da sempre abituati a subire fenomeni di questo tipo, stanno iniziando ad allarmarsi.


C'è chi dice che sta arrivando la fine del mondo, oppure chi dice che la natura si sta ribellando all'uomo. 


Ovviamente sono pure fantasie, così come potrebbe sembrare tale quello che dice l'anziano signore di cui vi ho parlato prima.


 


In poche parole, l'anziano signore collega gli eventi di questi giorni ad un antichissima leggenda, che ormai conoscono in pochi nella regione di Hoenn. 


La leggenda riguarda i due pokemon leggendari Groudon e Kyogre, da sempre legati rispettivamente alle eruzioni vulcaniche e ai temporali, e narra che questi due feroci Pokémon abbiano lottato fra di loro così tanto in passato, che sono finiti in un grande sonno rigenerativo.


Tuttavia, quando le pile di questi due misteriosi Pokémon torneranno cariche, la forza della natura si scatenerà  e permetterà  a loro di risvegliarsi con una potenza uguale, se non superiore che in passato, e in una forma tutta nuova, chiamata "ArcheoEvoluzione".


Quello a cui potrebbe portare un eventuale risveglio di Groudon e Kyogre è sconosciuto, ma da come ne parla la leggenda e l'anziano si intuisce che sarà  qualcosa di catastrofico.


Io ho la fortuna di conoscere direttamente l'anziano signore, dato che abitiamo entrambi a Cuordilava, in una zona vicino al Monte Camino, e nonostante sia un po malato a causa dell'età  ormai avanzata sono convinta che sia sicuro e perfettamente consapevole di ciò che sta dicendo, poiché è famosissimo per essere uno dei migliori storici e archeologi di Hoenn e per conoscere ogni singolo aspetto della nostra regione.


Quindi io non credo che le sue teorie siano infondate e prive di senso come invece pensa la maggiorparte della gente.


Inoltre di solito non credo alle leggende, ma tutto questo mi porta a pensare che, nella storia dei maestosi Groudon e Kyogre, un fondo di verità  ci sia.


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Nickname dell'autore: ChubeËŠ

Titolo: Intrigo.

Elaborato:

L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!

- Di chi sono queste sono le parole, Signore? -

- Non saprei, però dal giudicare lo stile e la profondità  possiamo supporre che l'incisione sia ormai millenaria. -

- Ma allora, perché questo potere, tanto forte e immensamente potente, ora non è più presente al giorno d'oggi? -

- È questo il punto, caro Austen. Sai che ti dico? Scopriamolo. -

- Le ricordo che fra mezz'ora dovrebbe svolgere un'intervista riguardo il nuovo prodotto. -

- Dovrei, non devo. Eheh. -

- La aspetto in macchina, Signore. -

- Signor Petri, un'ultima domanda: come ha fatto ad aver avuto un'idea così geniale e innovativa? Ci spieghi bene il funzionamento del nuovo prodotto della Devon SpA. -

- Lo farei anche, molto volentieri, ma non mi è permesso rilevare i dettagli sul Devonite Radar. Scusatemi, davvero, ma il mio tempo qui è finito. -

A quel punto Rocco si alzo dalla morbida poltrona rivestista di velluto color porpora, mentre la troupe televisiva finiva le riprese sul suo Speciale.

- Signore, dove andiamo? -

- Ritorniamo alla Grotta Pietrosa. -

- Come vuole, ma il pranzo? -

- Non importa, mi venga a prendere quando la chiamo, è libero per il resto della giornata. -

"È incredibile. Ci sono incisioni e pitture di tutti i tipi, riguardanti tutti argomenti differenti, è spettacolare.

Però vedo solo catastrofi, senza uno spiraglio di pace e tranquillità . Cosa avrà  cambiato il mondo e le sue sorti, in tal modo che tutt'oggi ci sia un equilibrio?"

- Ahah, semplice. L'ArcheoRisveglio. Disse Max, nella sua uniforme color mattone, mettendosi a posto gli occhiali.

A giudicare dalla tua espressione stupida e pietrificata non ne sai niente. Esso è un processo tramite il quale una creatura, umana o Pokémon che sia, il vero potere, una forza primordiale talmente forte da esaurirsi dopo poco tempo. Il suo utilizzo provoca un rilascio di una quantità  di energia immensa, che si espande in tutto il mondo. L'effetto che ha è molto speciale. Esso infatti non è altro che il desiderio più forte dell'individuo che effettua il processo. Secondo varie fonti e le mie personali ricerche, tutti gli esseri viventi sono in grado di compiere questo processo, ma non è molto semplice, anzi. -

- Continua Maximilian, ti ascolto. -

- Ho già  detto troppo, caro Rocco. -

E in quell'atmosfera ricca di ironia, il Capo del Team Magma se ne andò come se niente fosse, fermato però da una domanda del giovane allenatore.

"Cosa sei venuto a fare qui?"

Senza una risposta, il ricercatore di pietre e minerali decise di tornare alla propria dimora.

Rocco andò nuovamente alla Grotta.

**Traduzione delle incisioni** Non importa se tu sia di buone o cattive intenzioni, il processo si effettuerà  nel momento del bisogno, quando si crede fortemente nelle proprie idee, che siano di pace o di distruzione. La forza del Risveglio prenderà  in te il sopravvento, come è giusto che sia. Ogni cosa deve essere come un tempo, quando il mondo era un luogo dove regnava l'equilibrio fra tutte le creature e non.

"Non capisco, non riesco a capire. Ripeté fra sé e sé.

Non ha senso. Se l'ArcheoRisveglio porta all'equilibrio, perché queste incisione sono giunte a noi, che viviamo in un mondo dove non regna il caos?"

- Signore! Presto, si è attivato l'allarme antincendio! -

- Tranquillo Austen, non preoccuparti per me. Ho i miei Pokémon a proteggermi se serve. -

- Ma Signore... -

- È un ordine, esci dall'edificio! -

- Rocco, sei uscito solo adesso! Per quale motivo? -

- Scusa papà , ma dovevo salvare il Devonite Radar. -

- L'importante è che stai bene, forza, torniamo a casa. Tanto ormai l'edificio è avvolto nelle fiamme e i pompieri non possono far altro che isolare le fiamme. -

- Non la vedo per niente stupido dell'accaduto, Signore Petri. -

- Beh, forse è il momento che vi dica che è un paio di giorni che ricevo messaggi minatori. Prima o poi sarebbe accaduto. -

I tre si allontanarono dalla scena, mentre altre due figure avvolte nell'ombra osservano il proprio lavoro, compiaciute della missione portata a buon fine.

Il giorno successivo Rocco continua le sue ricerche nella Grotta Pietrosa, questa volta però con il Devonite Radar.

- Austen, potrebbe passarmi la chiave d'accensione? -

- Certamente. Una sola domanda però. Perché ha portato il Radar? Il suo scopo non è quello di individuare le varie pietre e i minerali? -

- Si, è esattamente quella la sua finzione. -

E in un attimo la macchina era accesa, in mano al Campione delle Lega pronto ad essere utilizzato.

Rocco si avvicino alla parere sulla quale erano presenti tre gigantesche figure, tutte di sembianze diverse, tuttavia molto simili in un aspetto.

- Queste creature hanno la rabbia negli occhi, e non solo, anche nel cuore. -

- Cosa pensa di fare, Signore? -

- Stia a vedere Austin. -

Improvvisamente la spia della macchina iniziò a lampeggiare. Il soffitto della grotta iniziò a tremare, mentre un gruppo di Zubat volò fuori, sotto i caldi raggi del sole. Le incisioni sulle pareti incominciarono lentamente a illuminarsi, con una luce sempre maggiore e colorata, fin da impedire la vista alle due figure. Si staccarono delle stalattiti rocciose e taglienti, che aprirono nel terreno un grosso buco, una fossa. Da essa si elevarono tre Sfere. Il buco si richiuse lentamente in una spirale, mentre gli oggetti, anche essi sprizzanti di luce, continuavano a salire verso il soffitto. Al contatto con esso, le Sfere scomparirono.

I due uscirono dalla caverna e videro una di esse volare sopra la Grotta, sempre più in alto; si voltarono e videro viaggiare verso l'orizzonte del mare, sempre più al largo; l'ultima invece levitava nella direzione opposta, quando tutte e tre si fermarono nello stesso istante. Si udirono tre versi differenti, tuttavia sempre carichi di odio e sentimenti negativi.

- Come è possibile che si stiano risvegliando? -

- Credo che la macchina abbia interferito con il fragile magnetismo della Grotta. Mi sembra l'unica spiegazione plausibile. Sappiamo benissimo che succede ora, dobbiamo prepararci al peggio. -

Dalla Sfere di liberarono Rayquaza, Kyogre e Groudon, i tre Pokémon protagonisti delle incisioni nella Grotta.

- Sono nella loro Archeo forma. -

- Cosa? Non è possibile. -

- Sono senza parole. -

- Non lo dica a me, Austin. È da ore che questi tre Leggendari lottano, scontrandosi mettendo tutta la loro forza per l'unico scopo di vittoria contro gli altri. -

Poco dopo le tre creature cominciarono a circondarsi di un'aurea ricca di energia. Ma essa non era negativa. Era una nuova energia, positiva, ricca di preziose emozioni proveniente dal profondo del proprio cuore.

- Che sta succedendo, Signore? -

- Ho l'impressione che qui non siamo più al sicuro. Prepara la macchina. -

- Perché siamo qui? -

- Semplice, da qui si vede la Grotta Pietrosa, quindi i tre Leggendari.

A quel punto le aure di allontanarono dal rispettivo Pokémon e presero una forma sferica, tuttavia sempre gassosa e nebbiosa. In pochissimi secondi le nubi luminose si incontrarono in un punto, provocando un'immensa esplosione. Si, era un'esplosione, ma solo luminosa, però talmente potente da impedire la vista per alcuni minuti.

Riacquistata la vista, Rocco e Austin non videro più il Trio Meteo. Era tutto alla normalità  e perfino l'interno della Grotta era intatto.

- Credo di aver capito, sa Austin? -

- In che senso? -

- Max si sbagliava, ma non del tutto. L'ArcheoRisveglio avviene quando nel mondo si è raggiunto un certo livello di negatività . Per questo Kyogre e Groudon si risvegliano dal loro stato dormiente sotto forma di Sfera. Perché il caos li rende più forti, e spinti dal desiderio di primeggiare sull'altro, i due si materializzano nuovamente, forse anche per portare la pace, non possiamo saperlo. A sua volta, Rayquaza tenta di fermarli e una volta placati, anche lui ritorna nella sua forma normale e successivamente a Sfera, per recuperare le forze dopo l'immenso sforzo fatto per fermare Groudon e Kyogre. -

- È incredibile. Mi sfugge solo una cosa: perché l'incisione era li, perché diceva che l'antico potere si era risvegliato? -

- Questo rimarrà  sempre un mistero. In fondo, ci sono cose che è meglio che nessuno sappia, che rimangano ignote per il bene di tutti.

Ps. Ho solo aggiunto lo spoiler ;)

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@Darki

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Nickname dell' autore: Profondoceano

Titolo: L'inizio di una nuova avventura

Elaborato:

"L'antico potere si è risvegliato, dopo millenni, ed ora è pronto a scatenare la sua furia!" Bel modo di aprire il giornale di oggi. Tipico della Edizioni Luminopoli: gonfiare notiziole provenienti da ciarlatani che si spacciano per grandi esploratori... non crederanno mica che...

-Allora? Non prendi il tuo solito caffè macchiato?- Una voce femminile mi risveglia dal mio fiume di pensieri. Alzo lo sguardo dalla pagina. Tra la luce che inonda il mio sguardo non più fisso sulla grigia carta riconosco la ragazza proprietaria della voce, è Sara, la cameriera del caffè. Fisso i suoi occhi di un gentile azzurro cielo e rispondo: -certo Sara, che mattina sarebbe senza il tuo caffè macchiato?- La ragazza accenna un sorriso e dice: -Allora arriva subito- Mentre sara si allontana decido di dare uno sguardo all'orologio. Diamine! Sto facendo tardi! Devo andare al Laboratorio! Mi aspettano. Metto il giornale in borsa e vado al bancone: -Sara, per favore fammelo da portar via: sono in ritardo- Lei sorride ancora e mi porge il caffè già  pronto con la confezione da trasporto, possibile che mi conosca così bene? Prendo la tazzina ed esco di corsa: ho paura che mi aspetterà  una ramanzina del professor Platan. Percorro la strada per il laboratorio sovrappensiero, non ho neanche sorseggiato il caffè. Possibile che quell'esploratore di Hoen abbia realmente trovato le Archeopietre? Come fa a dire qualcosa del genere? Su di esse esistono solo frammenti antichissimi di cui se ne parla ben poco... Uh, Eccomi al Laboratorio. Speriamo bene.

Entro con disinvoltura e saluto la collega al piano terra. Raggiungo il mio ufficio al primo piano. Mi siedo, poso la borsa e il caffè ormai freddo, riapro il fascicolo sulla Megaevoluzione su cui sto lavorando da settimane. Nel prenderlo noto che da esso sfila un piccolo foglietto di color giallo, leggo: -Raggiungimi nella sala riunioni. Platan.- Cosa può essere successo per convocare una riunione? Di corsa raggiungo l'ascensore. Era tanto che non mi recavo nei sotterranei...

L'ascensore scende lento. Arrivo. All'udire di un suono le porte metalliche si spalancano e procedo oltre. In fondo alla stanza vedo il professor Platan che parla con uno sconosciuto in camice, attorno i miei colleghi discutono fra loro, c'è un clima molto teso. Tutti parlano a bassa voce. Entrando i miei colleghi mi fissano, il prof, notatomi, mi si avvicina ed esordisce: -Eccoti finalmente! Devo parlarti di una cosa importate- -Mi dica- D'un tratto il prof Platan assume quella sua tipica espressione gravosa da roba seria e comincia a raccontare: -Questo accanto a me è il professor Birch da Hoen- Fa un cenno -è venuto qui per mettermi al corrente sulle nuove scoperte sull'Archeorisveglio.- Sgrano gli occhi -Come forse sai da poco sembra siano state rinvenute due Archeopietre di colore Rosso e Blu, si pensa che esse siano legate ai due pokemon leggendari dell'oceano e dei continenti di cui parlano i racconti mitologici, potrebbero essere addirittura in grado di risvegliarli dal loro letargo millenario. La leggenda narra che in tempi remoti, agli albori del nostro pianeta, questi due potentissimi pokemon usarono i loro poteri primordiali per controllare gli oceani e le terre emerse. Un giorno però le due potenze si scontrarono, erano troppo diverse per poter vivere in pace, e ne scaturì uno scontro senza fine, infatti i due pokemon avevano poteri opposti ma di egual portata, tali che nessuno dei due riusciva a prevalere sull'altro. Si scatenò il caos, la loro infinita battaglia avrebbe portato alla distruzione del nostro pianeta. Ma la leggenda vuole che un pokemon, proveniente del cielo, intervenne per calmare i loro animi, tale era la maestosità  e potenza di quest'ultimo che riuscì finalmente a domarli. Per punirli al termine dello scontro gli sottrasse parte del loro potere ma non lo distrusse: Infatti vennero racchiusi in due pietre millenarie che si dispersero in giro per il mondo. La battaglia fu talmente ardua che anche il pokemon del cielo dovette rinchiudere parte della sua forza in un'Archeopietra. Così i due pokemon si ritirarono in un letargo millenario e il pokemon del cielo tornò nella sua dimora. Fino a poco tempo fa questa aveva tutta l'aria di essere unna leggenda fantastica invece... Capisci ora? Se davvero sono state trovate le loro Archeopietre siamo tutti in pericolo! Qualcuno potrebbe risvegliare i loro antichi poteri e non possiamo contare che il pokemon del cielo possa aiutarci ancora!- Fa una piccola pausa -Ora che lo sai anche tu dobbiamo mobilitarci per...- Le sue labbra continuano a muoversi ma non sento più ciò le parole che pronuncia... mi sembra tutto troppo strano... lo interrompo un attimo e gli chiedo balbettando: -Professore, potrebbero non essere le vere Archeopietre, chi può dirci che non possano essere dei falsi?- Sentita questa mia obiezione Il professor Birch prende la cartellina che portava sotto il braccio, ne estrae alcune foto e me le mostra...le immagini sono chiare e non lasciano spazio a dubbi... Cosa significa questo? No! Non è possibile! Non può essere! Vedendole mi sembrano proprio identiche alla pietra che mi diede mio nonno anni fa... e se è così perché che la mia è verde? No! non può essere! Non sarà  mica... continuo balbettando: -Professore... mi scusi ma devo andare a casa, non mi sento molto bene- Non aspetto neanche una risposta che mi catapulto in ascensore, non riesco a smettere di provare questa sensazione di angoscia... esco di corsa dal laboratorio. Ancora stordito raggiungo la strada di casa. Corro affannosamente: Quella sensazione si è oramai impadronita di me...

-Aspetta!- una voce femminile risuona in lontananza: -Aspetta!- con aria più stupita che mai mi giro e riconosco la proprietaria della voce, è Sara, la stessa Sara, ma stavolta è in sella ad una motocicletta. La guardo interdetto, non faccio in tempo a risponderle che subito lei tira fuori un casco e me lo porge con la stessa aria gentile con cui mi aveva dato il caffè quella mattina: - Questa storia dell'Archeorisveglio ci sta sfuggendo di mano: Abbiamo bisogno del tuo aiuto- -Sara ...Che significa tutto ciò?- Fisso i suoi occhi azzurri. Lei mi sorride: -Vieni con me e lo scoprirai...-.

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