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Ciao a tutti!


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Ciao, mi presento: sono Luca e ho 28 anni.

Sono appassionato di videogames praticamente da sempre. La mia prima console è, infatti, stata lo SNES e il primo gioco la collection che comprendeva i 3 capitoli di Super Mario Bros. usciti inizialmente su NES più Super Mario World. Da lì è partita una passione che mi ha accompagnato fino ad oggi, facendomi scoprire tantissime serie e singoli titoli a cui sono adesso indissolubilmente legato. Da Mario a Zelda, per restare in casa Nintendo, da Tekken, anche se sono una schiappa con i picchiaduro, alla serie Persona, passando per i vari Bioshock, Metal Gear Solid, Devil May Cry, Yakuza e Bayonetta. Ho però sempre accompagnato alla console “fissa”, almeno una portatile e, per questa ragione, non sono proprio estraneo al mondo Pokémon.

Il mio primo incontro con il brand è, infatti, avvenuto nell’ormai lontano '97 (credo qualche anno dopo in realtà ma l'ora tarda e, soprattutto, l'età non mi aiutano nella ricostruzione dei fatti) con i primi titoli della serie, quei "Blu" e "Rosso" che hanno fatto esplodere il fenomeno a livello globale. Allora non era esattamente facile entrare in possesso di console e cartuccia, specie vivendo lontano dalle grandi città. Lo sforzo nel convincere i genitori per ottenere in regalo un videogame era ben diverso da quello odierno e, soprattutto, le scorte dei negozi in cui era possibile recarsi risultavano estremamente limitate.

In genere, si sceglieva il gioco in base a quanto fosse “bello” l'artwork di copertina.

Il caso di Pokémon però fu peculiare.

Venni, infatti, a conoscenza della coppia di titoli tramite una rivista che riportava una descrizione del gioco, una mini-guida che spiegava come affrontare al meglio l'avventura e l'intero Pokédex di Kanto. Prima di mettere le mani sulla mia copia di Pokémon Blu, quella rivista fu studiata da cima a fondo, divenendo quasi un oggetto di culto e, soprattutto, di cultura. Quelle dieci pagine a colori mi davano il sapere su ciò che poteva e non poteva essere fatto mentre i compagni di scuola, che condividevano la passione per il brand, girovagavano per Kanto inseguendo le teorie più bislacche ed obiettivi irrealizzabili. La grande sensibilità, che mi ha sempre contraddistinto sin da bambino, mi portava a spingere con forza alcune leggende metropolitane millantando pagine inesistenti sulla rivista per non interrompere la passione di quei giovani sognatori. 

La moda dei Pokémon si diffuse presto e, con la scoperta del cavo che consentiva scambi e lotte, tenne impegnati diversi miei compagni delle elementari  e me per un’intera estate. In fondo, cercare di completare il Pokédex, battere la lega e sfidare gli amici dimostrandosi il migliore allenatore per far colpo sulle coetanee era una sfida stimolante e piacevole. Abbiamo scoperto presto che un Arcanine non fa impazzire il gentil sesso, al pari di una collezione di coleotteri.

Quella mania collettiva si esaurì con la ripresa della scuola. C’era chi si avvicinò alle carte, chi giocava addirittura con le biglie o i tappi raffiguranti i Pokémon ma le avventure di tantissimi allenatori in erba si conclusero a Kanto.  Fui uno dei pochi che continuò a giocare a Pokémon con "Argento" e "Cristallo" prima, con "Zaffiro" poi.  Dopo l’uscita del remake "Rosso Fuoco", che adorai, però qualcosa si spense.

Avevo intuito che Pokémon non era solo un insieme di mostriciattoli da collezionare. Mi piaceva il mondo che Game Freak aveva creato, apprezzavo molti personaggi e, soprattutto, le lotte. Non avendo nessuno da sfidare però, mi allontanai dal brand; senza nemmeno troppi rimpianti. In fondo ero cresciuto e Arcanine continuava a non colpire le coetanee. C'era anche la scuola, lo sport, gli amici e soprattutto tanti altri videogiochi degni del mio interesse.

A leggere questo sproloquio, anche il lettore più distratto avrà a questo punto pensato: "Ok, questo forum si chiama Pokémon Milllennium. Che ci fai qui?"

La risposta, in realtà, è meno difficile di quel che si possa pensare: da universitario squattrinato, ormai più di un anno fa, entrai in un negozio di elettronica quasi per caso e trovai il New Nintendo 3DS scontatissimo. Persino uno studente senza un soldo poteva permettersi quell'acquisto e la possibilità di recuperare il tanto decantato Xenoblade Chronicles mi costrinse moralmente ad aprire il portafogli. In fondo avevo preso Switch, che utilizzavo praticamente da portatile, da poco ma se si considera la nuova ammiraglia Nintendo una home console, allora potevo dire di essere senza portatile da un bel po' di anni. Inoltre, per auto-convincermi ricordai a me stesso che non avevo altri vizi: non fumo, bevo moderatamente, andavo addirittura a piedi all'università. Si, il New 3DS me lo ero proprio meritato. Prima di andare alla cassa osservai lo scaffale con i giochi Nintendo. Vidi qualche vecchio titolo Pokémon per DS a prezzo molto alto, non mi sfiorò nemmeno l’idea di prenderli. Poi vidi Ultraluna a prezzo pieno e, infine, Ultrasole con un sostanzioso sconto del 50%. Non chiedetemi la ratio di quei prezzi: forse un errore, forse un qualche algoritmo strano usato in quella catena di negozi. Insomma, una nuova tentazione mi si parava di fronte. Dissi tra me e me: “Preferisco Ultraluna”, “Quel leggendario non mi piace”, “Ormai i Pokémon non li conosco più”.

Ovviamente sono uscito dal negozio con il New 3DS, Xenoblade Chronicles e Pokémon Ultrasole. A questo punto, si può pensare che si sia riaccesa la vecchia passione e che sia approdato in questi lidi per quella ragione. La realtà è, però, leggermente diversa: la nuova avventura non è riuscita a coinvolgermi quasi per nulla. Ho odiato il rivale Hau, da me soprannominato GPS ed eletto personaggio più odioso della storia. Sempre pronto a dirmi cosa fare e dove andare. Volevo esplorare un percorso? “Il nonno è di là”. Volevo raggiungere un oggetto che avevo intravisto in lontananza? “Il percorso X è dall’altra parte”. Volevo andare a parlare con il Lylia o a controllare che il professor Kukui lasciasse in pace la mamma? “Dovresti affrettarti a raggiungere la prossima isola” "Devi proprio andare fino alla fine di questo percorso e girare a destra. Provavo a spingerlo giù da una scogliera di Alola? Niente da fare, mancava l'animazione.

Devo sottolineare, però, la presenza di altri problemi. Effettivamente non conoscevo molti Pokémon, per non parlare di abilità e oggetti. Ed odiavo Hau ma questo mi pare di averlo già accennato. Mi sfuggivano persino le resistenze e le debolezze di alcuni tipi a cui non ero abituato, finendo per commettere errori grossolani. Ed odiavo Hau, sempre di più. Nonostante le difficoltà e un gioco che, sin dalle prime battute, fu tutto fuorché esaltante cominciai a informarmi e a provai a coprire qualche lacuna. Ovviamente sfruttando la rete, comprare una guida è roba da capitalisti. E conobbi così Pokémon Millennium. Il canale Youtube, il sito e il forum. Non mi iscrissi, non c’era alcun motivo di farlo. Avevo già poco tempo; tra università e coetanee, di tanto in tanto mi rilassavo vedendo un video, imparavo qualcosa sul brand ed ero tutto sommato tranquillo così. Poi per caso, un pomeriggio in cui il tasso alcolico era probabilmente leggermente sopra il necessario, ma solo leggermente perché, come detto, bevo moderatamente,  mi ritrovai di fronte allo streaming di un torneo (non ricordo esattamente se il mondiale dello scorso anno o qualche internazionale del 2018). Vidi che si giocava in doppio, con regole precise. Con quella modalità e contro giocatori reali servivano strategie precise e capacità di previsione. Insomma, sarà stato l'alcol o una illuminazione divina ma capì che il VGC era il gioco che stavo cercando senza saperlo. Costruire un team con criterio, lottare contro altri allenatori sfruttando strategia, matematica e logica era quello che, un po’ per colpa mia, un po’ per la semplicità del gioco, mi era mancato durante l’avventura. Ovviamente non sapevo nulla di breeding, EV, IV e via dicendo. Però mi sono lanciato nella mischia virtuale a testa bassa, leggendo quanto più possibile e cercando di costruire team più o meno sensati con ciò che avevo a disposizione (sostanzialmente Golduck con antimeteo e il mio amato Arcanine che nemmeno ora, ad anni di distanza, piaceva alle coetanee). L’impatto però non è stato semplice. Non tanto in termini di rapporto tra vittorie e sconfitte quanto nel team building e nel continuo cambio di regolamento della stagione 2019. L’utilizzo degli uber mi ha poi frenato molto perché catturarli tutti, con le giuste nature e con la necessità di maxare le IV si è rivelata una operazione tremendamente dispendiosa in termini di tempo. Mi sono limitato a Groudon e Xerneas e li ho portati fino in fondo, dalle poche partite in Sun series fino alla Ultra. Oggi che non sono più uno studente, con l’arrivo di “Spada” e “Scudo”, ho deciso di dedicarmi al VGC con un po’ più di costanza e credo che questo sia il posto giusto per cominciare a scambiare informazioni e Pokémon per un principiante. Mi troverete quindi soprattutto nelle sezioni dedicate ai nuovi giochi e al competitivo. Magari Arcanine continuerà a non impressionare le coetanee ma almeno, con il vostro aiuto, spero di creargli attorno un team decente per divertirmi nelle lotte online.

 

PS. Tra le mie passioni c’è anche la scrittura, mi piacciono specialmente la narrativa umoristica e mi diletto a scrivere brevi testi come questo post. Spero non mi abbiate preso davvero per un caso umano che sfrutta Arcanine come arma di seduzione. L’unico uso che ne ho fatto è stato quello di sostituire l’Incineroar con prepotenza che non ho mai avuto. Sad true story.

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Benvenuto messere 

 

Se ti può consolare anche io ho odiato Hau :what:

 

Edit: Ah e i miei complimenti per la propic, Fiammetta sempre nel cuore!

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Boia de! Si vede che ti piace la scrittura, il tuo stile è coinvolgente, complimenti!

Abbiamo una storia Pokémon piuttosto simile, e non so te, ma io ho un hype colossale per spada e scudo.

Ah e ovviamente: benvenuto!!

 

PS. Se ti serve un Inci con prepotenza ne ho un tot sfornati da poco;)

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