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Accademia di PM: risoluzione di problemi scolastici, grammaticali etc.


Snorlax

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5 minuti fa, The_Toy_Master ha scritto:

Credo nulla :look:

Al massimo mi viene in mente jammare, ossia fare una jam (session). In sostanza, un'improvvisazione musicale di gruppo.

Ah allora ok, grazie ^^

È in tema all'articolo che stavo leggendo.. Avranno sbagliato a scrivere.. 

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Guest NicoRobin
38 minuti fa, Phoenic ha scritto:

Qualcuno può spiegarmi Parmenide? Lo so che non è una cosa facile, però... D:

cosa non capisci?

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Guest NicoRobin
Adesso, Phoenic ha scritto:

Sì, molto xD 

 

Quella roba dell'essere che non è ecc.

cio che è è e non può non essere e viceversa, se non ricordo male significa giustificare l'immutabilità del mondo, e negare il mutamento del cosmo. infatti niente si crea dal niente e nulla può essere distrutto nel nulla. 

 

adesso copio e incollo una parte di wiki:

Con queste parole Parmenide intende affermare che niente si crea dal niente, e nulla può essere distrutto nel nulla. Già i primi filosofi greci avevano cercato l'origine (o ἀρχή,archè) della mutevolezza dei fenomeni in un principio statico che potesse renderne ragione, non riuscendo a spiegarsi il divenire. Ma i cambiamenti e le trasformazioni a cui è soggetta la natura, tali per cui alcune realtà nascono, altre scompaiono, secondo Parmenide non hanno semplicemente motivo di esistere, essendo pura illusione. La vera natura del mondo, il vero essere della realtà, è statico e immobile. A tali affermazioni Parmenide giunge promuovendo per la prima volta un pensiero basato non più su spiegazioni mitologiche del cosmo, ma su un metodo razionale, servendosi in particolare della logica formale di non-contraddizione,[18] da cui si traggono le seguenti conclusioni:

  • L'Essere è immobile perché se si muovesse sarebbe soggetto al divenire, e quindi ora sarebbe, ora non sarebbe.
  • L'Essere è Uno perché non possono esserci due Esseri: se uno è l'essere, l'altro non sarebbe il primo, e sarebbe quindi non-essere. Allo stesso modo per cui, se A è l'essere, e B è diverso da A, allora B non è: qualcosa che non sia Essere non può essere, per definizione.
  • L'Essere è eterno perché non può esserci un momento in cui non è più, o non è ancora: se l'essere fosse solo per un certo periodo di tempo, a un certo momento non sarebbe, e si avrebbe contraddizione.
  • L'Essere è dunque ingenerato e immortale, poiché in caso contrario implicherebbe il non essere: la nascita significherebbe essere, ma anche non essere prima di nascere; e la morte significherebbe non essere, ovvero essere solo fino a un certo momento.
  • L'Essere è indivisibile, perché altrimenti richiederebbe la presenza del non-essere come elemento separatore.

L'Essere risulta così vincolato dalla necessità (ἀνάγχη, anànche), che è il suo limite ma al contempo il suo fondamento costitutivo: «la dominatrice Necessità lo tiene nelle strettoie del limite che lo rinserra tutto intorno; perché bisogna che l'essere non sia incompiuto».[19]

220px-Being_Parmenides.png
 
L'Essere secondo Parmenide: privo di imperfezioni e identico in ogni sua parte come una sfera

Parmenide paragona l'Essere a una sfera perfetta, sempre uguale a se stessa nello spazio e nel tempo, chiusa e finita (per gli antichi greci il finito era sinonimo di perfezione). La sfera è infatti l'unico solido geometrico che non ha differenze al suo interno, ed è uguale dovunque la si guardi; l'ipotesi collima suggestivamente con la teoria della relatività di Albert Einstein che nel 1900 dirà:[20] «Se prendessimo un binocolo e lo puntassimo nello spazio, vedremmo una linea curva chiusa all'infinito» in tutte le direzioni dello spazio, ovvero, complessivamente, una sfera (per lo scienziato infatti l'universo è finito sebbene illimitato, fatto di uno spazio tondo ripiegato su se stesso).[21]

Fuori dell'Essere non può esistere nulla, perché il non-essere, secondo logica, non è, per sua stessa definizione. Il divenire attestato daisensi, secondo cui gli enti ora sono e ora non sono, è una mera illusione (che appare ma in realtà non è). La vera conoscenza dunque non deriva dai sensi, ma nasce dalla ragione. «Non c'è nulla di errato nell'intelletto che prima non sia stato negli erranti sensi» è la frase che d'ora in poi sarà attribuita a Parmenide. Il pensiero è dunque la via maestra per cogliere la verità dell'Essere: «ed è lo stesso il pensare e pensare che è. Giacché senza l'essere … non troverai il pensare», a indicare come l'Essere si trovi nel pensiero. Pensare il nulla è difatti impossibile, il pensiero è necessariamente pensiero dell'essere. Di conseguenza, poiché è sempre l'essere a muovere ilpensiero, la pensabilità di qualcosa dimostra l'esistenza dell'oggetto pensato. Tale identità immediata di essere e pensiero,[22] a cui si giunge scartando tutte le impressioni e i falsi concetti derivanti dai sensi, abbandonando ogni dinamismo del pensiero, accomuna Parmenide alla dimensione mistica delle filosofie apofatiche orientali, come il buddhismo, il taoismo e l'induismo.[23]

Una volta stabilito che l'Essere è, e il non-essere non è, restava tuttavia da spiegare come nascesse l'errore dei sensi, dato che nell'Essere non ci sono imperfezioni, e perché gli uomini tendano a prestare fede al divenire attribuendo l'essere al non-essere. Parmenide si limita ad affermare che gli uomini si lasciano guidare dall'opinione (δόξα, doxa), anziché dalla verità, ossia giudicano la realtà in base all'apparenza, secondo procedimenti illogici. L'errore in definitiva è una semplice illusione, e dunque, in quanto non esiste, non si può trovargli una ragione. Compito del filosofo è unicamente quello di rivelare la nuda verità dell'Essere nascosta sotto la superficie degli inganni. Il tema sarà ripreso daPlatone che cercherà una soluzione al conflitto tra l'essere e il molteplice; per sciogliere il dramma umano costituito dal senso greco del divenire (per cui tutto muta) che si scontra con una ragione, altra dimensione fondamentale della grecità, che è portata a negarlo, Platone concepirà il non-essere non più alla maniera di Parmenide staticamente e assolutamente contrapposto all'essere, ma come diverso dall'essere in senso relativo, nel tentativo di dare una spiegazione razionale anche al tempo e al molteplice.

Il rigore logico di Parmenide gli valse inoltre l'appellativo di "venerando e terribile" da parte di Platone.[24] La fiducia di Parmenide in un sapere completamente dedotto dallaragione, e viceversa la sua totale sfiducia nei confronti dei sensi e di una conoscenza empirica, fa di lui un filosofo profondamente razionalista.

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Ma l'alternanza scuola/lavoro cos'è esattamente? 

Nel senso se faccio un lavoro come fa la scuola se l'ho fatto effettivamente o meno?

Inoltre ho sentito dire che dovremo lavorare gratis.. Seh già ho i miei problemi.. 

Comunque nel caso avessi/trovassi un lavoro in cui mi pagano quelle ore verrrbbrro contate? Di certo non lascio il mio lavoro per prenderne un'altro per lavorare gratis.. 

Ps: ma negli altri paesi è così, come l'italia? O…?

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..e..

Giusto per mia curiosità, visto che non abbiamo ancora affrontato l'argomento.. 

Prendiamo ad esempio l'H2O 

-L'idrogeno è infiammabile, l'ossigeno pure, come mai l'acqua non prende fuoco ma lo spegne?(Tralasciando il caso in cui le temperature siano particolarmente elevati in grado di dividerli)

-C'è modo per prevedere come reagirà la mollecola formata da due elementi/vari conosciuti? 

-Come si formano i legami? Cioè non credo che buttando l'ossigeno e l'idrogeno questi si uniscano

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Mi rivolgo a voi per avere un consiglio riguardo una storia che ho provato a scrivere! L'insegnante non è molto convinto. Come posso migliorarla secondo voi? Grazie in anticipo per l'aiuto! :)

 

Ps. La storia deve essere raccontata in poche righe.

 

 

"Siamo negli anni novanta quando un giovane di nome Andrea decide di intraprendere un viaggio negli Stati Uniti, per andare a trovare suo zio Lorenzo.



Andrea è un aspirante scrittore e durante il viaggio ne approfitta per perseguire la propria passione e coltivare il suo interesse per l’arte in generale, poiché la città di New York offre una varietà di culture, ognuna con i propri usi, costumi, abitudini e colori, dalle quali poter trarre storie affascinanti da scrivere. La città raccoglie il meglio dell’arte, del design, dell’architettura e della musica di tutto il mondo, ed è per questo che lancia molteplici spunti di riflessione e ispirazione al ragazzo.



Ad un certo punto, quando lo zio Lorenzo accompagna il nipote ad una festa caratteristica di New York, la festa di San Gennaro, appuntamento atteso con trepidazione ogni settembre da italo-americani, newyorchesi e turisti, Andrea si imbatte in un incontro a dir poco sensazionale.



Negli storici locali di Manhattan Andrea conosce una nuova ragazza del quartiere di nome “Ann” della quale si innamora perdutamente. A fine serata Andrea dopo aver parlato a lungo con la ragazza, guardandola negli occhi e non smettendo di manifestarle il suo interesse, prova ad avvicinarsi a lei per baciarla, quando questa lo respinge brutalmente. Il ragazzo sconfortato e deluso dal rifiuto categorico della magnifica Ann, fugge a casa, isolandosi nella sua stanza, fino alla mattina seguente.



Qui Andrea fa un balzo indietro nel tempo, rimembrando alcuni momenti della sua vita, parte per il suo “viaggio mentale”. Ricorda la sua avventura in campagna con i migliori amici, le gite all’aperto e i suoi primi amori. Tra sé e sé ad Andrea il suo “Viaggio Mentale” sembra un vissuto attuale, che si svolge contemporaneamente alla storia del presente: in realtà tutto ciò non esiste più. Il ragazzo, a causa di questa ennesima delusione, non presta attenzione e memoria per ricordarsi che ciò che sta rimembrando e ascoltando dentro di sé è ormai passato."

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1 ora fa, Marcoo ha scritto:

Mi rivolgo a voi per avere un consiglio riguardo una storia che ho provato a scrivere! L'insegnante non è molto convinto. Come posso migliorarla secondo voi? Grazie in anticipo per l'aiuto! :)

 

Ps. La storia deve essere raccontata in poche righe.

 

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"Siamo negli anni novanta quando un giovane di nome Andrea decide di intraprendere un viaggio negli Stati Uniti, per andare a trovare suo zio Lorenzo.



Andrea è un aspirante scrittore e durante il viaggio ne approfitta per perseguire la propria passione e coltivare il suo interesse per l’arte in generale, poiché la città di New York offre una varietà di culture, ognuna con i propri usi, costumi, abitudini e colori, dalle quali poter trarre storie affascinanti da scrivere. La città raccoglie il meglio dell’arte, del design, dell’architettura e della musica di tutto il mondo, ed è per questo che lancia molteplici spunti di riflessione e ispirazione al ragazzo.



Ad un certo punto, quando lo zio Lorenzo accompagna il nipote ad una festa caratteristica di New York, la festa di San Gennaro, appuntamento atteso con trepidazione ogni settembre da italo-americani, newyorchesi e turisti, Andrea si imbatte in un incontro a dir poco sensazionale.



Negli storici locali di Manhattan Andrea conosce una nuova ragazza del quartiere di nome “Ann” della quale si innamora perdutamente. A fine serata Andrea dopo aver parlato a lungo con la ragazza, guardandola negli occhi e non smettendo di manifestarle il suo interesse, prova ad avvicinarsi a lei per baciarla, quando questa lo respinge brutalmente. Il ragazzo sconfortato e deluso dal rifiuto categorico della magnifica Ann, fugge a casa, isolandosi nella sua stanza, fino alla mattina seguente.



Qui Andrea fa un balzo indietro nel tempo, rimembrando alcuni momenti della sua vita, parte per il suo “viaggio mentale”. Ricorda la sua avventura in campagna con i migliori amici, le gite all’aperto e i suoi primi amori. Tra sé e sé ad Andrea il suo “Viaggio Mentale” sembra un vissuto attuale, che si svolge contemporaneamente alla storia del presente: in realtà tutto ciò non esiste più. Il ragazzo, a causa di questa ennesima delusione, non presta attenzione e memoria per ricordarsi che ciò che sta rimembrando e ascoltando dentro di sé è ormai passato."

 

mmm.. La trama è un po' semplice in effetti... Talvolta troppo elementare. Se riesco a tornare a casa non troppo tardi vedo di aiutarti. Ora sono da cell e mi torna male stare sul forum.

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3 minuti fa, PeterPan ha scritto:

 

mmm.. La trama è un po' semplice in effetti... Talvolta troppo elementare. Se riesco a tornare a casa non troppo tardi vedo di aiutarti. Ora sono da cell e mi torna male stare sul forum.

Ok perfetto, grazie mille!! :)

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11 ore fa, Marcoo ha scritto:

Ok perfetto, grazie mille!! :)

 

La storia risulta piuttosto semplice con risvolti talvolta troppo elementari e frasi contorte che spesso sembrano più un voler allungare il brodo che altro.

 

Vedi questo pezzo, per esempio:

 

Ad un certo punto, quando lo zio Lorenzo accompagna il nipote ad una festa caratteristica di New York, la festa di San Gennaro, appuntamento atteso con trepidazione ogni settembre da italo-americani, newyorchesi e turisti, Andrea si imbatte in un incontro a dir poco sensazionale.

 

Troppo raggrovigliata come frase e di conseguenza anche poco chiara. 

 

 

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5 ore fa, PeterPan ha scritto:

 

La storia risulta piuttosto semplice con risvolti talvolta troppo elementari e frasi contorte che spesso sembrano più un voler allungare il brodo che altro.

 

Vedi questo pezzo, per esempio:

 

Ad un certo punto, quando lo zio Lorenzo accompagna il nipote ad una festa caratteristica di New York, la festa di San Gennaro, appuntamento atteso con trepidazione ogni settembre da italo-americani, newyorchesi e turisti, Andrea si imbatte in un incontro a dir poco sensazionale.

 

Troppo raggrovigliata come frase e di conseguenza anche poco chiara. 

 

 

Grazie mille per il consiglio!! :D

 

Quella frase e il paragrafo successivo non mi convincono molto. Provo a renderlo più chiaro. :)

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Ho sistemato la storia.......secondo voi adesso va bene? Grazie in anticipo per i consigli!! :D

 



Siamo negli anni novanta quando un giovane di nome Andrea decide di intraprendere un viaggio negli Stati Uniti, per andare a trovare suo zio Lorenzo.



Andrea è un aspirante scrittore e durante il viaggio ne approfitta per perseguire la propria passione e coltivare il suo interesse per l’arte in generale, poiché la città di New York offre una varietà di culture, ognuna con i propri usi, costumi, abitudini e colori, dalle quali poter trarre storie affascinanti da scrivere. La città raccoglie il meglio dell’arte, del design, dell’architettura e della musica di tutto il mondo, ed è per questo che lancia molteplici spunti di riflessione e ispirazione al ragazzo.



Il 19 settembre lo zio Lorenzo accompagna il nipote alla festa di San Gennaro. A New York, nel quartiere di Little Italy quella sera milioni di italiani si ritrovano per condividere sogni e difficoltà, per mantenere vivi i riti delle terre d’origine e per fare i voti ai propri santi al fine di essere aiutati nella realizzazione dei loro sogni. In questa circostanza si celebra l’evento noto come “Feast of San Gennaro”, che celebra sia la devozione al patrono di Napoli che le origini degli italiani che vivono in America.



Negli storici locali di Mulberry, il cuore della festa, Andrea inaspettatamente rincontra Anna, la sua migliore amica del liceo della quale si era perdutamente innamorato e mai dichiarato. Andrea nel vederla nuovamente sente che i sentimenti nei suoi confronti sono ancora vivi. Durante la serata i due si divertono parlano a lungo di tutte le vicende che gli sono capitate. Andrea non smette di guardarla negli occhi e finalmente trova il coraggio di fare quello che non era riuscito a fare anni fa: dichiara ad Anna di essere ancora innamorato di lei. Dopo la dichiarazione Andrea prova ad avvicinarsi per baciarla, quando questa lo respinge brutalmente. Il ragazzo sconfortato e deluso dal rifiuto categorico della magnifica Anna, fugge a casa, isolandosi nella sua stanza, fino alla mattina seguente.



Qui Andrea fa un balzo indietro nel tempo e parte per il suo “viaggio mentale”, rimembrando i momenti della sua vita trascorsi assieme a lei. Ricorda le lunghe passeggiate in campagna, le gite all’aperto e la prima volta che si è reso conto di amarla. Tra sé e sé, ad Andrea, il suo “Viaggio Mentale” sembra un vissuto attuale, che si svolge contemporaneamente alla storia del presente: in realtà tutto ciò non esiste più. Il ragazzo, a causa di questo ritorno di fiamma finito male, inizia a piangere dal dolore fino a che esausto non si addormenta sul suo letto.  



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35 minuti fa, Marcoo ha scritto:

 

 

Ho sistemato la storia.......secondo voi adesso va bene? Grazie in anticipo per i consigli!! :D

 

 

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Andrea è un aspirante scrittore e durante il viaggio ne approfitta per perseguire la propria passione e coltivare il suo interesse per l’arte in generale, poiché la città di New York offre una varietà di culture, ognuna con i propri usi, costumi, abitudini e colori, dalle quali poter trarre storie affascinanti da scrivere. La città raccoglie il meglio dell’arte, del design, dell’architettura e della musica di tutto il mondo, ed è per questo che lancia molteplici spunti di riflessione e ispirazione al ragazzo.

 

Questo pezzo resta troppo caotico, non si capisce che vuol fare questo Andrea. Parli di trarre storie (quindi scrivere?), ma poi di un altro tipo di arte. 

Se è la scrittura che a lui interessa allora devi focalizzare l'attenzione su di essa. 

Puoi impostarla dicendo che New York è una città è una molto suggestiva per molti artisti poiché raccoglie...

In particolare essa è una grande fonte di ispirazione per Andrea per quanto concerne la sua passione per la scrittura.

 

Una cosa così. Io te l'ho detta a grandi linee, poi vedi tu come impostare il tutto.

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1 ora fa, PeterPan ha scritto:

 

Andrea è un aspirante scrittore e durante il viaggio ne approfitta per perseguire la propria passione e coltivare il suo interesse per l’arte in generale, poiché la città di New York offre una varietà di culture, ognuna con i propri usi, costumi, abitudini e colori, dalle quali poter trarre storie affascinanti da scrivere. La città raccoglie il meglio dell’arte, del design, dell’architettura e della musica di tutto il mondo, ed è per questo che lancia molteplici spunti di riflessione e ispirazione al ragazzo.

 

Questo pezzo resta troppo caotico, non si capisce che vuol fare questo Andrea. Parli di trarre storie (quindi scrivere?), ma poi di un altro tipo di arte. 

Se è la scrittura che a lui interessa allora devi focalizzare l'attenzione su di essa. 

Puoi impostarla dicendo che New York è una città è una molto suggestiva per molti artisti poiché raccoglie...

In particolare essa è una grande fonte di ispirazione per Andrea per quanto concerne la sua passione per la scrittura.

 

Una cosa così. Io te l'ho detta a grandi linee, poi vedi tu come impostare il tutto.

Ok perfetto, sistemo il paragrafo iniziale. Grazie ancora per l'aiuto PeterPan! :D

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Buonsalve :3

 

Stiamo vedendo i limiti e per motivi vari ho avuto la sfortuna di saltare parte delle lezioni. La teoria non è un problema, però per la verifica dei limiti che presentano funzioni di secondo grado/fratte o logaritmiche non so cosa fare. Per le prime lo svolgimento non è un problema, però trovate le soluzioni non so come metterle nello schema delle disequazioni per scrivere il risultato, perché non so se il termine con  ε è maggiore o minore dell'altro termine; per le seconde sinceramente non ho la più pallida idea di come procedere, mi confondo sempre con i logaritmi :'D. Metto qualche esempio per spiegarmi meglio:

 

Spoiler

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E poi, già che ci sono  (:moonmoon:), posto un esercizio che ho fatto ed in cui c'è un errore che mannaggia ai biscotti non riesco a trovare °°"

 

Grazie in anticipo : D

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1 ora fa, Monochromatic ha scritto:

Buonsalve :3

 

Stiamo vedendo i limiti e per motivi vari ho avuto la sfortuna di saltare parte delle lezioni. La teoria non è un problema, però per la verifica dei limiti che presentano funzioni di secondo grado/fratte o logaritmiche non so cosa fare. Per le prime lo svolgimento non è un problema, però trovate le soluzioni non so come metterle nello schema delle disequazioni per scrivere il risultato, perché non so se il termine con  ε è maggiore o minore dell'altro termine; per le seconde sinceramente non ho la più pallida idea di come procedere, mi confondo sempre con i logaritmi :'D. Metto qualche esempio per spiegarmi meglio:

 

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E poi, già che ci sono  (:moonmoon:), posto un esercizio che ho fatto ed in cui c'è un errore che mannaggia ai biscotti non riesco a trovare °°"

 

Grazie in anticipo : D

 

Per quanto riguarda i limiti di una variabile reale mi trovo molto più comodo a ragionare in maniera del tutto analitica senza far uso di grafici ausiliari. Ti mostro qui sotto quello che farei io.

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4 ore fa, Lance94 ha scritto:

 

Per quanto riguarda i limiti di una variabile reale mi trovo molto più comodo a ragionare in maniera del tutto analitica senza far uso di grafici ausiliari. Ti mostro qui sotto quello che farei io.

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Per il primo ci sono (non mi ero nemmeno accorta dell'errore di segno °°"), sul secondo ho un dubbio sui termini: 2 ^ ε -1 nella quarta riga da dove deriva di preciso? Comunque, grazie mille per l'aiuto! : D

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7 ore fa, Monochromatic ha scritto:

Buonsalve :3

 

Stiamo vedendo i limiti e per motivi vari ho avuto la sfortuna di saltare parte delle lezioni. La teoria non è un problema, però per la verifica dei limiti che presentano funzioni di secondo grado/fratte o logaritmiche non so cosa fare. Per le prime lo svolgimento non è un problema, però trovate le soluzioni non so come metterle nello schema delle disequazioni per scrivere il risultato, perché non so se il termine con  ε è maggiore o minore dell'altro termine; per le seconde sinceramente non ho la più pallida idea di come procedere, mi confondo sempre con i logaritmi :'D. Metto qualche esempio per spiegarmi meglio:

 

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E poi, già che ci sono  (:moonmoon:), posto un esercizio che ho fatto ed in cui c'è un errore che mannaggia ai biscotti non riesco a trovare °°"

 

Grazie in anticipo : D

 

Per quanto riguarda i limiti di una variabile reale mi trovo molto più comodo a ragionare in maniera del tutto analitica senza far uso di grafici ausiliari. Ti mostro qui sotto quello che farei io.

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Spero di essermi spiegato, in caso contrario fammi sapere :3

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