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Lasciare il proprio paese


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Mi manca ancora un anno scolastico per l'università , ma contrariamente ad altri amici ho già  le idee chiare, settore ingegneristico, ingegneria informatica o informatica.


Questa laurea, come molte altre, rappresenta nel mondo del lavoro solamente un attestato, nulla più, e senza un adeguato curriculum di sostegno non vale nulla. Ciò sta a significare che durante i corsi oltre al tirocinio è quasi d'obbligo lavorare, per attestare le proprie esperienze.


Purtroppo l'Italia però offre una bassa possibilità  lavorativa, soprattutto in questi campi, e la scelta risulta dunque davvero restrittiva. Ovviamente un neolaureato potrebbe anche accettare un lavoro da poco, per la propria esperienza, ma nel tempo bisogna imporsi. Imporsi però in un paese come questo la vedo davvero difficile, ed è per questo che penso che andrò via dall'Italia qualche anno post laurea. Ovviamente sembrerà  lungimirante il mio modo di pensare, ma attualmente così stanno le cose, supportate anche da altri fattori come la passione per viaggiare, visitare posti nuovi, per l'America, in particolare la California, che per rappresenta quasi un paradiso, e altre piccolezze che non sto qui ad elencare. Per tanto chiedo a voi, italiani residenti o meno in Italia, non solo laureati ma chiunque, che lo facciate per lavoro o per altri motivi, abbandonereste il vostro stato potendo? Dove vi piacerebbe andare?


Mi piacerebbe sentire la vostra :)


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Mi piacerebbe andar via...ma allo stesso tempo sono combattuta: soffro molto la nostalgia di casa e ne ho avuto prova quando a 15 anni andai in Olanda con la scuola. Il primo giorno mi misi a piangere senza nemmeno volerlo, perché non ero mai stata così lontana da casa, senza i miei genitori e mi sentivo parecchio smarrita (mettici pure dei compagni odiosi, meno la mia migliore amica e per fortuna avevo lei). Per questo ho deciso di tenerla come ultima carta da giocare se proprio fossi disperata; finché posso voglio provare ancora a cercare lavoro. Ora ho anche finito il corso di web marketing, spero di poter fare qualcosina in questo settore.


Mamma mi ha detto che potrei andare in Giappone, visto che mi piace tanto; ci sono tanti posti in cui mi piacerebbe andare: Inghilterra, Germania, Giappone (ribadisco), Stati Uniti...beh, chissà , solo il tempo potrà  dirmi cosa fare.


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Io sono contrario alla fuga di cervelli! Naturalmente ognuno fa come desidera... Però se l'Italia è considerata senza fututo è anche perchè tutti l'abbandonano invece che sfruttarne le risorse (che ci sono)!


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Io sono contrario alla fuga di cervelli! Naturalmente ognuno fa come desidera... Però se l'Italia è considerata senza fututo è anche perchè tutti l'abbandonano invece che sfruttarne le risorse (che ci sono)!

Mi piacerebbe poter dire lo stesso ma no, non posso. La fuga di cervelli è una diretta conseguenza della scarsa disponibilità  di posti, che aumenta con il diminuire del secondo membro. Ci sono tantissimi ragazzi, vedi Giuls, che continuano a cercare lavoro con difficoltà . Purtroppo questa è la realtà .

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Devo dire che l'America è gettonata anche fra i miei amici ma il mio sogno è quello di continuare la strada che ho intrapreso (Amministrazione finanza e marketing) in Giappone e chissà  se proprio alla Nintendo o affini!

Io sono molto legato alla patria, forse anche troppo e a volte tendo a non guardare più quello che c'è intorno ma quello che vedo non è l'Italia che voglio. Il Giappone non sarebbe la mia unica meta. Tra queste c'è appunto l'America oppure la mia amata Dubai, città  che ho visitato personalmente e che, ahi noi, è una delle città  del futuro.

Se si vuole coltivare il proprio sogno, e tu Elio da quello che ho capito hai già  le idee molto chiare, bisogna documentarsi e spiccare il volo se si vuole raggiungere a testa alta il proprio obiettivo prefissato e non avere rimpianti perché c'è una vita intera per i rimorsi

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Io attualmente sto facendo la lurea specialistica in informatica. Nel mio cuore vorrei rimanere perchè questo è il mio paese con tutte le sue bellezze e contraddizioni ma , sinceramente, anni di malapolitica, corruzione dilagante e una mentalità  abbastanza discutibile lo hanno ridotto nelle condizioni che sappiamo tutti. La ricerca non è sovvenzionata minimamente (sapeste quanto soffro nel vedere ricercatori che annaspano mentre altrove sarebbero ricompensati per il lavoro che fanno..una paese senza ricerca è morto!), i titoli di studio contano poco o nulla...si ricerca esperienza in gente che non può averla maturata negli studi..visto che molti corsi sono davvero mal organizzati. al momento oltre la california perfino nell'est europa vi sono possibilità  per gli informatici...a me piacerebbe andare nei paesi del nord..ma in fin dei conti io sono disponibile ad andare ovunque sia possibile. Magari potrei trovare lavoro qui ma quante sarebbero le chances di trovare un lavoro adeguato? ben poche..comunque aspetterò di finire la laurea..farò qualche corso di aggiornamento e cercherò di maturare esperienza..poi vedremo. come si dice..il futuro è tutto da scrivere :D


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Mi piacerebbe poter dire lo stesso ma no, non posso. La fuga di cervelli è una diretta conseguenza della scarsa disponibilità  di posti, che aumenta con il diminuire del secondo membro. Ci sono tantissimi ragazzi, vedi Giuls, che continuano a cercare lavoro con difficoltà . Purtroppo questa è la realtà .

Lo so, ma in questo momento il nostro Paese ha bisogno dei giovani... Non può permettersi la fuga di cervelli.. È proprio scappando che non si fa altro che alimentare il problema! Ma purtroppo a primo impatto è normale che non vedendo alternative la gente preferisce andare fuori. Bisognerebbe fare qualcosa per evitare questo fenomeno, ma a quanto pare chi ci governa è impegnato a fare altro.

Il lavoro si può creare, basta saper usare la testa.

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Il lavoro si può creare, basta saper usare la testa.

 

cosa che , da circa 25 anni, i politici non stan facendo :,D se a ciò aggiungiamo una tipica mentalità  fatalista la frittata è fatta.

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Lo so, ma in questo momento il nostro Paese ha bisogno dei giovani... Non può permettersi la fuga di cervelli.. È proprio scappando che non si fa altro che alimentare il problema! Ma purtroppo a primo impatto è normale che non vedendo alternative la gente preferisce andare fuori. Bisognerebbe fare qualcosa per evitare questo fenomeno, ma a quanto pare chi ci governa è impegnato a fare altro.

Il lavoro si può creare, basta saper usare la testa.

Esattamente, chi ci governa sbaglia.

Devo dire che l'America è gettonata anche fra i miei amici ma il mio sogno è quello di continuare la strada che ho intrapreso (Amministrazione finanza e marketing) in Giappone e chissà  se proprio alla Nintendo o affini!

Io sono molto legato alla patria, forse anche troppo e a volte tendo a non guardare più quello che c'è intorno ma quello che vedo non è l'Italia che voglio. Il Giappone non sarebbe la mia unica meta. Tra queste c'è appunto l'America oppure la mia amata Dubai, città  che ho visitato personalmente e che, ahi noi, è una delle città  del futuro.

Se si vuole coltivare il proprio sogno, e tu Elio da quello che ho capito hai già  le idee molto chiare, bisogna documentarsi e spiccare il volo se si vuole raggiungere a testa alta il proprio obiettivo prefissato e non avere rimpianti perché c'è una vita intera per i rimorsi

Belle parole, hai ragione, ti auguro un bel volo ;)

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Anche questo periodo di crisi finirà ... In passato i momenti di crisi sono durati sempre una decina d'anni al massimo, per poi tornare alla normalità . È probabile che sarà  ancora così, magari per il 2020 ne saremo usciti e non sarà  più necessario andar via :)


In caso contrario, sarà  necessario arrangiarsi e secondo me non è da escludere che si possa verificare un ritorno al passato, dove la gente tornerà  a lavorare la terra e vivere di sussistenza... Non erano poi tanto male quei tempi.. :°


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Non ci sono i presupposti. Siamo retrogradi sotto la voce "occupazione". Se i politici stanno lì e si grattano la pancia chi ci rimette? Noi che siamo la generazione ad avvenire. Loro tanto sono tranquilli di quello che fanno, hanno di tutto e di più, che ci frega degli altri. Diamogli il contentino con la cancellazione della tassa sulla casa e non ci si pensa più. Questo è solo per rendere generico le cose.

Se dovessi parlare di istruzione ci sarebbero tante cose da dire... Basti pensare che in Gran Bretagna stanno sperimentando le entrate a scuola alle 10 per rendere gli alunni più "performanti" e quindi più studiosi e collaborativi. Noi invece a momenti abbiamo ancora l'utilizzo della bacchettata sulle dita da parte della maestra se abbiamo fatto una marachella. Se questo è il futuro dell'Italia è meglio versare lacrime in altri lidi...

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Non ci sono i presupposti. Siamo retrogradi sotto la voce "occupazione". Se i politici stanno lì e si grattano la pancia chi ci rimette? Noi che siamo la generazione ad avvenire. Loro tanto sono tranquilli di quello che fanno, hanno di tutto e di più, che ci frega degli altri. Diamogli il contentino con la cancellazione della tassa sulla casa e non ci si pensa più. Questo è solo per rendere generico le cose.

Se dovessi parlare di istruzione ci sarebbero tante cose da dire... Basti pensare che in Gran Bretagna stanno sperimentando le entrate a scuola alle 10 per rendere gli alunni più "performanti" e quindi più studiosi e collaborativi. Noi invece a momenti abbiamo ancora l'utilizzo della bacchettata sulle dita da parte della maestra se abbiamo fatto una marachella. Se questo è il futuro dell'Italia è meglio versare lacrime in altri lidi...

Penso che non ci sia bisogno di aggiungere altro. Secondo me l'Italia si trova in un momento di equilibrio, potrebbe cadere dalla parte giusta così come da quella sbagliata, tutto dipende da coloro a cui non interessa nulla di noi.

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Penso che non ci sia bisogno di aggiungere altro. Secondo me l'Italia si trova in un momento di equilibrio, potrebbe cadere dalla parte giusta così come da quella sbagliata, tutto dipende da coloro a cui non interessa nulla di noi.

E invece ti posso dire che gran parte del lavoro dipende da noi. Ho seguito talmente tante conferenze, studi, lezioni e roba varia che mi hanno spiegato che siamo noi il futuro ed essendo noi il futuro un giorno avremo in mano questa situazione di equilibrio. Starà  a noi decidere se scegliere la "luce" o le "tenebre". Oppure la cosa più semplice: continuare sulla stessa strada intrapresa dai nostri "padri"

Comunque tornando in tema: la cosa che conviene più di tutte è seguire i piani europei dello studio (tipo l'Erasmus ma solo rinnovato e potenziato) che permette di studiare per diverso tempo in un altro paese. Questa è una delle forme che adoro di più perché c'è uno scambio culturale che intreccia i destini con persone mai viste prima! Siamo nell'era della tecnologia: sfruttiamola con intelligenza ragazzi!

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Questa mentalità  secondo me è proprio ciò che fa andare male il nostro paese.

Il fuggi fuggi generale, il puntare il dito contro i politici dicendo "colpa loro che non ci pensano, io me ne vado", secondo me è sbagliatissimo.

Premetto che io amo il mio paese, l'ho sempre amato e lo amerò sempre.

Detto ciò il mio obiettivo è conseguire la laurea in giurisprudenza al momento, cosa vorrò dopo ancora non mi è chiaro, sono molto indeciso sul provare ad avviare una carriera in magistratura oppure verso altri lidi del mondo giurista.

Di una cosa però sono certo, mi piacerebbe rimanere nella mia Italia e se questa non funziona provare a cambiarla! Dire semplicemente le cose non vanno equivale a scrivere ovvietà , le colpe sono imputabili a diversi ambiti, dalla politica ai più svariati ambiti, ma ciò che importa è che noi siamo il futuro! Andare all'estero non migliorerà  la situazione italiana e non sarebbe troppo diverso da dei topi che abbandonano la nave. Tutti sono in grado di indicare i problemi (o almeno buona parte delle persone che conosco io asd) ma bene pochi si vogliono adoperare per fare qualcosa. L'italiano medio aspetta la pappa pronta, il miracolo che gli dica che tutto è risolto, che le cose sono più facili. Perché impegnarsi per ottenere un lavoro nel proprio paese quando si può provare a cercarlo verso lidi che ci sembrano più invitanti?

Secondo me dovremmo smetterla di brontolare ed iniziare ad agire!

Questa è la mia idea, un'idea basata sul duro lavoro e sulla voglia delle persone di fare qualcosa di buono per questa bandiera tricolore che ci rappresenta e che, almeno per me, rimarrà  sempre nel cuore.

Con ciò non voglio mandare un messaggio sbagliato, personalmente proverò ad ottenere una doppia laurea con l'Università  di Parigi ma per una questione legata all'internazionalità  non per andarci a vivere.

E niente, spero di non essere stato troppo duro lol

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Questa mentalità  secondo me è proprio ciò che fa andare male il nostro paese.

Il fuggi fuggi generale, il puntare il dito contro i politici dicendo "colpa loro che non ci pensano, io me ne vado", secondo me è sbagliatissimo.

Premetto che io amo il mio paese, l'ho sempre amato e lo amerò sempre.

Detto ciò il mio obiettivo è conseguire la laurea in giurisprudenza al momento, cosa vorrò dopo ancora non mi è chiaro, sono molto indeciso sul provare ad avviare una carriera in magistratura oppure verso altri lidi del mondo giurista.

Di una cosa però sono certo, mi piacerebbe rimanere nella mia Italia e se questa non funziona provare a cambiarla! Dire semplicemente le cose non vanno equivale a scrivere ovvietà , le colpe sono imputabili a diversi ambiti, dalla politica ai sindacati, ad altri fattori, ma ciò che importa è che noi siamo il futuro! Andare all'estero non migliorerà  la situazione italiana e non sarebbe troppo diverso da dei topi che abbandonano la nave. Tutti sono in grado di indicare i problemi (o almeno buona parte delle persone che conosco io ad) ma bene pochi si vogliono adoperare per fare qualcosa. L'italiano medio aspetta la pappa pronta, il miracolo che gli dica che tutto è risolto, che le cose sono più facili. Perché impegnarsi per ottenere un lavoro nel proprio paese quando si può provare a cercarlo verso lidi che ci sembrano più invitanti?

Questa è la mia idea, un'idea basata sul duro lavoro e sulla voglia delle persone di fare qualcosa di buono per questa bandiera tricolore che ci rappresenta e che, almeno per me, rimarrà  sempre nel cuore.

Con ciò non voglio mandare un messaggio sbagliato, personalmente proverò ad ottenere una doppia laurea con l'Università  di Parigi ma per una questione legata all'internazionalità  non per andarci a vivere.

E niente, spero di non essere stato troppo duro lol

Per me non sei stato duro Zeb per il semplice fatto che ognuno di noi ha obiettivi e modi di pensare diversi. Hai in molti punti del discorso più che ragione. Su alcune cose anche io sono stato duro e sono cose che mi fanno male dirlo perché sarei il primo a battermi per vedere una Italia bella e vigorosa. Ahimè (sarà  l'ora) mi pare un sogno vedere ciò in un medio-breve termine :(

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Per me non sei stato duro Zeb per il semplice fatto che ognuno di noi ha obiettivi e modi di pensare diversi. Hai in molti punti del discorso più che ragione. Su alcune cose anche io sono stato duro e sono cose che mi fanno male dirlo perché sarei il primo a battermi per vedere una Italia bella e vigorosa. Ahimè (sarà  l'ora) mi pare un sogno vedere ciò in un medio-breve termine :(

Forse è un sogno, forse una follia, ma mi sento di lasciarti con una citazione di uno degli uomini che ha cambiato il nostro modo di vivere:

"A tutti i folli. I solitari. I ribelli. Quelli che non si adattano. Quelli che non ci stanno. Quelli che sembrano sempre fuori luogo. Quelli che vedono le cose in modo differente. Quelli che non si adattano alle regole. E non hanno rispetto per lo status quo. Potete essere d'accordo con loro o non essere d'accordo. Li potete glorificare o diffamare. L'unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono la razza umana in avanti. E mentre qualcuno li considera dei folli, noi li consideriamo dei geni. Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono coloro che lo cambiano davvero."

Steve Jobs

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Mi piacerebbe andar via...ma allo stesso tempo sono combattuta: soffro molto la nostalgia di casa e ne ho avuto prova quando a 15 anni andai in Olanda con la scuola. Il primo giorno mi misi a piangere senza nemmeno volerlo, perché non ero mai stata così lontana da casa, senza i miei genitori e mi sentivo parecchio smarrita (mettici pure dei compagni odiosi, meno la mia migliore amica e per fortuna avevo lei). Per questo ho deciso di tenerla come ultima carta da giocare se proprio fossi disperata; finché posso voglio provare ancora a cercare lavoro. Ora ho anche finito il corso di web marketing, spero di poter fare qualcosina in questo settore.

Mamma mi ha detto che potrei andare in Giappone, visto che mi piace tanto; ci sono tanti posti in cui mi piacerebbe andare: Inghilterra, Germania, Giappone (ribadisco), Stati Uniti...beh, chissà , solo il tempo potrà  dirmi cosa fare.

 

Non so se sei mai stata in Giappone ma ti assicuro che è molto poco raccomandabile. Il Giappone è un Paese perfetto per il turismo, ma opprime l'individuo e non dà  spazio agli stranieri. L'Inghilterra invece offre molte possibilità , spesso proprio agli italiani, ed è sicuramente più accessibile nonostante i prezzi di Londra siano esagerati. Per quanto concerne Germania e Stati Uniti purtroppo non so dirti nulla, non ancora almeno. :P

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Non so se sei mai stata in Giappone ma ti assicuro che è molto poco raccomandabile. Il Giappone è un Paese perfetto per il turismo, ma opprime l'individuo e non dà  spazio agli stranieri. L'Inghilterra invece offre molte possibilità , spesso proprio agli italiani, ed è sicuramente più accessibile nonostante i prezzi di Londra siano esagerati. Per quanto concerne Germania e Stati Uniti purtroppo non so dirti nulla, non ancora almeno. :P

 

Tanto sono solo idee xD Non penso di riuscire a vivere in Giappone, vuoi per la lontananza, vuoi per la vita lavorativa opprimente D:

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Io purtroppo non ho le idee molte chiare, una delle strade che vorrei seguire (a che fare con l'astronomia) prevede per ovvi motivi l'opzione di lasciare l'Italia, ricordiamo che il settore della ricerca è messo davvero male nel nostro paese :/ . Sarei tentato di andare verso paesi come UK o USA dove i laureati, anche di altri paesi, trovano facilmente lavoro se con se portano un ottimo bagaglio di capacità  e conoscenza della lingua. Però da un'altre parte questa fuga di cervelli fa male al nostro povero paese, io spero che nei prossimi 5/10 anni la situazione cambi, me lo auguro fortemente dato il nostro enorme potenziale.


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È tardi, quindi scusatemi per gli errori.

Allora da dove iniziare?

Sono svizzero e ho fatto un apprendistato come pasicciere durato tre anni, dopo essermi laureato ho lavorato per 8 mesi nella mogliore pasticcieria del cantone, ma, nonostante le grandi opportunità  lavorative che offre la Svizzera e la mia esperienza, sentivo il bisogno di migliorarmi, svilupparmi. (Questo complice del fatto che ho grandi sogni in testa forse anche troppo grandi.) L'unico problema era che non potevo svilupparmi in Svizzera, poichè tutto quello che potevo imparare dal mio paese lo avevo imparato così decisi di andare all'estero. Sapevo già  per chi volevo lavorare, ossia per il mio attuale datore di lavoro, uno dei più grandi chef londinesi. Così dopo un mese sabbatico in Brasile per trovare una mia amica mi son trasferito a Londra, mia attuale dimora. Per quanto possa essere difficile un passo del genere secondo me è necessario, bisogna sapersi porre delle sfide per cercare di migliorarsi. Non bisogna per forza trasferirsi del tutto, io ho intenzione di viaggiare molto ancora, lavorare in Francia, patria (assieme all'Italia) della pasticceria, voglio vivere in Australia per un anno o due, imparare dagli artisti giappoesi i più pivvoli trucchi e andare negli States. Mi son prefissato un obbiettivo da raggiungere e lo voglio raggiungere, guadagnando esperienza dai più svariati posti, imparare lingue e scoprire il mondo. Non c'è nulla di male a scappare per un po' dal proprio paese, sai perchè? Perché tornerò prima o poi e condividerò la mia esperienza con quante più persone possibili! Non so dove mi stabilirò, ho ancora tanti posti da visitare, ma sicuramente tornerò in Svizzera prima o poi. Cosa ne traggo da tutto questo? Bisogna aver un gran coraggio a lasciare la propria casa, figurati il proprio paese, ma se non si prendono certe scelte non si avrà  mai modo di evolversi. Finisci i tuoi studi, fai qualche stage nel mentre magari, una volta finiti prendi la tua decisione. Per quanto mi riguarda ho preso la scelta giusta, nonostante molto sofferta, ma senza alcun sacrificio non si arriva da nessuna parte, concordi?

Spero di esserti stato di aiuto, chissà  che magari, fra qualche anno, non ci si becchi da qualche parte del mondo?

Cheers!

Saleon

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Trovare il lavoro che si cerca all'estero (anche con la laurea [che deve essere una di quelle valide anche all'estero]) è quasi impossibile: o riesci a trovarlo per pura fortuna o riesci a trovarlo tramite raccomandazioni/agganci in Italia (solo per merito è estremamente difficile visto che per i lavori in cui è richiesto un alto livello di preparazione viene, ovviamente, data la precedenza ai connazionali); altrimenti si va all'avventura e si finisce a fare tutt'altra cosa (il lavoro da cameriere è il più quotato). Una laurea può darti qualche possibilità  in più grazie all'erasmus, dato che si viene inseriti in quel mondo tramite l'università  (ed è su quello che bisogna puntare).


 


Io volevo andare all'estero sin dagli ultimi anni delle superiori, poi però son tornato coi piedi per terra dopo aver fatto le considerazioni elencate sopra, lol. Per il momento mi accontento di finire gli studi per la laurea triennale, poi mi trasferirò al Nord (dove già  si sta un po' meglio rispetto a dove vivo ora e dove avrei intenzione di restare) per la magistrale. Lì vedrò......se mi capiterà  l'opportunità  di andare in erasmus e restare in pianta stabile all'estero, bene, altrimenti, finiti gli studi, andrò a spasso, lol.

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Questa mentalità  secondo me è proprio ciò che fa andare male il nostro paese.

Il fuggi fuggi generale, il puntare il dito contro i politici dicendo "colpa loro che non ci pensano, io me ne vado", secondo me è sbagliatissimo.

Premetto che io amo il mio paese, l'ho sempre amato e lo amerò sempre.

Detto ciò il mio obiettivo è conseguire la laurea in giurisprudenza al momento, cosa vorrò dopo ancora non mi è chiaro, sono molto indeciso sul provare ad avviare una carriera in magistratura oppure verso altri lidi del mondo giurista.

Di una cosa però sono certo, mi piacerebbe rimanere nella mia Italia e se questa non funziona provare a cambiarla! Dire semplicemente le cose non vanno equivale a scrivere ovvietà , le colpe sono imputabili a diversi ambiti, dalla politica ai più svariati ambiti, ma ciò che importa è che noi siamo il futuro! Andare all'estero non migliorerà  la situazione italiana e non sarebbe troppo diverso da dei topi che abbandonano la nave. Tutti sono in grado di indicare i problemi (o almeno buona parte delle persone che conosco io asd) ma bene pochi si vogliono adoperare per fare qualcosa. L'italiano medio aspetta la pappa pronta, il miracolo che gli dica che tutto è risolto, che le cose sono più facili. Perché impegnarsi per ottenere un lavoro nel proprio paese quando si può provare a cercarlo verso lidi che ci sembrano più invitanti?

Secondo me dovremmo smetterla di brontolare ed iniziare ad agire!

Questa è la mia idea, un'idea basata sul duro lavoro e sulla voglia delle persone di fare qualcosa di buono per questa bandiera tricolore che ci rappresenta e che, almeno per me, rimarrà  sempre nel cuore.

Con ciò non voglio mandare un messaggio sbagliato, personalmente proverò ad ottenere una doppia laurea con l'Università  di Parigi ma per una questione legata all'internazionalità  non per andarci a vivere.

E niente, spero di non essere stato troppo duro lol

Non mi trovo con ciò che dici. Un neolaureato suda anni di studi per conferire un foglio, un foglio che dovrebbe dar lui soddisfazioni nel mondo del lavoro, che potranno arrivare anche dopo altri sacrifici, che sicuramente non indugerà  a fare dopo i precedenti. Ma se, dopo anni e anni di studio e lavoro formativo, quando si ricerca qualcosa di più importante non si trova nulla, beh allora non si tratta di aspettare la pappa pronta, ma si tratta davvero di impossibilità . Perché sappiatelo, in Italia trovare un posto che possa soddisfare le proprie aspirazioni è davvero difficile, soprattutto in alcuni settori. Bene o male nel settore economico commerciale e giuridico il lavoro si trova, commercialisti, avvocati, notai, vanno di moda nel nostro paese, ma riferendomi ad esempio al mio specifico caso, trovatemi un ingegnerie che possa far valere le proprie conoscenze. Ne troverete pochissimi, poiché questa è l'Italia. Raccomandazioni, così puoi spianarti la strada. Io non ho assolutamente idea di aspettare la pappa, ma se dopo 5 anni di studi e tirocini e 5 anni di lavoro volto a migliorare la propria esperienza, a quasi 30 anni non si vuol essere assunti come semplici impiegati mi pare pur logico, no? E non ditemi che non è così, perché né ho le prove, anni ed anni sprecati per diventare impiegati. Tanto vale che, finite le scuole superiori, si va a lavorare senza perder tempo, e soldi. Anche io amo il paese, lo amo tantissimo, ma mi dispiace dire che in altri stati le cose vanno diversamente. La pappa pronta l'aspettano coloro che, senza fare i sacrifici sopra descritti, desidererebbero aver un ruolo importante, ma non il genere di persona di cui si sta discutendo.

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Non mi trovo con ciò che dici. Un neolaureato suda anni di studi per conferire un foglio, un foglio che dovrebbe dar lui soddisfazioni nel mondo del lavoro, che potranno arrivare anche dopo altri sacrifici, che sicuramente non indugerà  a fare dopo i precedenti. Ma se, dopo anni e anni di studio e lavoro formativo, quando si ricerca qualcosa di più importante non si trova nulla, beh allora non si tratta di aspettare la pappa pronta, ma si tratta davvero di impossibilità . Perché sappiatelo, in Italia trovare un posto che possa soddisfare le proprie aspirazioni è davvero difficile, soprattutto in alcuni settori. Bene o male nel settore economico commerciale e giuridico il lavoro si trova, commercialisti, avvocati, notai, vanno di moda nel nostro paese, ma riferendomi ad esempio al mio specifico caso, trovatemi un ingegnerie che possa far valere le proprie conoscenze. Ne troverete pochissimi, poiché questa è l'Italia. Raccomandazioni, così puoi spianarti la strada. Io non ho assolutamente idea di aspettare la pappa, ma se dopo 5 anni di studi e tirocini e 5 anni di lavoro volto a migliorare la propria esperienza, a quasi 30 anni non si vuol essere assunti come semplici impiegati mi pare pur logico, no? E non ditemi che non è così, perché né ho le prove, anni ed anni sprecati per diventare impiegati. Tanto vale che, finite le scuole superiori, si va a lavorare senza perder tempo, e soldi. Anche io amo il paese, lo amo tantissimo, ma mi dispiace dire che in altri stati le cose vanno diversamente. La pappa pronta l'aspettano coloro che, senza fare i sacrifici sopra descritti, desidererebbero aver un ruolo importante, ma non il genere di persona di cui si sta discutendo.

Scusa se la risposta potrà  sembrare un po' sbrigativa ma sono in pausa pranzo prima di ricominciare le lezioni perciò il tempo non è molto, tuttavia ci tenevo a risponderti.

Sostanzialmente dal mio punto di vista si tratta di Dover fare alcune considerazioni sui lauerati.

Chi si trova a risultare eccellente nem proprio campo il lavoro lo trova, anche soddisfacente in non molto tempo. Chi invece per carità , fa i propri sacrifici ma non rientra in una categoria di eccellenza è normale faccia più fatica. Senza contare che avere una laurea al giorno d'oggi non implica forzatamente avere posizioni di prestigio, se si pensa questo forse bisognerebbe rivedere un attimo com'è cambiato il mercato del lavoro negli ultimi 50 anni. Al giorno d'oggi sì, con una laurea si può finire a fare gli impiegati ma il fatto che accada ciò non significa che vivi in un paese che non offre lavoro, ma che vivi in un paese con un mercato saturo. Se vuoi un buon lavoro devi primeggiare. Andare all'estero convinti che si troverà  molto di meglio personalmente mi fa sorgere due interrogativi: il primo sulla qualità  del posto in cui si va a lavorare, se vengono prese persone che non eccellono non è proprio una cosa positiva, il secondo su una capacità  di fare autocritica.

Concludo, che devo scappare >.<, dicendo che il mercato no richiede così tanti giuristi come vuoi far credere, anzi le facoltà  di giurisprudenza sono quelle il cui mercato post laurea è i più saturo. E non credere che sia così facile entrare in magistratura o intraprendere il notariato, visto che i concorsi per riuscirci sono difficilissimi, e molti finiscono col tentare anni prima di riuscirci o rinunciarci.

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