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[Zebstrika94] Le Parole del cuore - Word Gallery


Zebstrika94

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Salve a tutti! :D


Sull'onda del momento ho anche io deciso di aprire una mia Word Gallery.


Ultimamente ho ripreso a scrivere molto, anche se in teoria non dovrei averne il tempo materiale, perciò ho deciso di postare alcuni miei lavori qui su Pokémon Millennium. 


No, state tranquilli, non saranno quei racconti lunghissimi dei contest di scrittura, saranno poesie (non credetemi, non so scrivere poesie), brevi racconti, riflessioni, tutto ciò che mi passa per il cuore.


E qui arriviamo al nome di questa Word Gallery, Le Parole del cuore. Già , "Parole" in maiuscolo e "cuore" in minuscolo. Dovete sapere che dal cuore partono tutti i sentimenti, tutte le sensazioni che viviamo, che proviamo. Tutte le cose belle e brutte di questo mondo passano per il nostro cuore ma sono le parole la nostra forma più potente per manifestare tutto ciò. E in fondo questa è una Word Gallery. Quindi questa gallery vuole raccogliere i sentimenti espressi nella loro forma più incisiva.


Ma ora basta con le ciance, se siete qui è per leggere qualcosa di diverso dall'introduzione.


Ecco a voi il primo testo.


 


 



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Una piccola nota: Giulia, la ragazza, ha un nome puramente casuale, o meglio deciso dal destino, infatti nei giorni scorsi discutendo con un amico abbiamo notato quante Giulia ci siano a questo mondo.


Buona lettura. ;)


 


Svegliarsi di notte era una cosa che ultimamente gli capitava spesso. Era sempre stato un dormiglione, qualcuno che non aveva problemi a dormire anche in piedi se necessario. Ed ora, per la seconda volta in neanche due settimane non riusciva nemmeno a fare un pisolino.


Ovviamente non aveva dubbi sul motivo di quest’insonnia, si chiamava Giulia, l’aveva conosciuta pochi mesi prima e fin da subito si era accorto che ragionavano allo stesso modo. Se uno iniziava una frase l’altro poteva tranquillamente finirla. Grazie ad interessi comuni si erano poi ritrovati, potremmo dire pure per “lavoroâ€, d’altronde lui si occupava dell’organizzazione degli eventi a cui partecipavano entrambi ed eventuali premi toccava a lui consegnarli. Già , conserva ancora i messaggi di quando si mettevano d’accordo per recapitarle il premio. Ricordi, non sono forse la parte più importante di noi?


Quanto triste è, però, se si ha solo quelli?


Dall’ultima volta si erano conosciuti meglio, si erano scambiati il numero di telefono, erano diventati amici.


Ma poi tutto cambiò, bastò una frase fuori posto, una parola intesa come un’altra.


Freud dice che il nostro subconscio tenta di prendere il sopravvento, ora ne era assolutamente convinto.


Alzandosi e andando in cucina non poté fare a meno di pensare a quella frase “Non so se amarti o strangolartiâ€. Già , i casini erano iniziati da lì. Un modo diverso per dire “Non so se ridere o piangereâ€, o almeno così pensava lui ed aveva provato in questo modo a difendersi dal silenzioso imbarazzo che si era creato. Ma non era servito, poco dopo i sentimenti di entrambi erano decimante evidenti.


Di lei aveva amato tutto, dal carattere al modo di fare, dalla voce all’aspetto, non c’era una sola cosa che potesse non essere perfetta. Lei era tutto, semplicemente tutto.


Ma l’essere umano ha la capacità  di essere terribile, di riuscire a distruggere una delle poche cose veramente belle nella propria vita. Così non passò molto prima che lui cominciasse ad avere dei dubbi su quel sentimento, a pensare di aver sbagliato, di aver esagerato. Fece la cosa peggiore che avrebbe mai potuto fare, le disse che non si riconosceva più, le disse che aveva fatto male i propri conti, che ciò che provava non era amore. Le disse di odiarlo, di farlo perché lui era una brutta persona. Lei si era fidata, lei gliel’aveva chiesto, se era sicuro, e lui aveva risposto di sì, che l’amava davvero. Ed ora scappava.


La lasciava come un vigliacco e fuggiva, senza darle la possibilità  di controbattere. Non saprà  mai come avrà  reagito Giulia, non gli è dato saperlo, era corso via senza voltarsi indietro, questo era il prezzo.


Mentre l’acqua fredda entrava dalla sua bocca delle calde e copiose lacrime scendevano dai suoi occhi al ricordo di tutto questo. Ora lui sapeva di aver sbagliato, lo aveva capito già  il giorno dopo ma non era riuscito ad andare da lei, come poteva? La sera prima lei lo aveva perdonato, gli aveva detto che non era una persona orribile, gli aveva detto che era dispiaciuta di essere la causa dei suoi problemi. Le sarebbe piaciuto che restassero amici, che un giorno potessero tornare a prima di quel momento, a prima di quella frase uscita quando non doveva. Lui, ammirandone la forza decise di acconsentire a questo suo desiderio ma aveva bisogno di stare da solo prima, aveva bisogno di riordinare le proprie idee.


Così sparì, doveva farlo.


Passò i giorni seguenti a provare a dimenticarla e più ci provava più capiva che in realtà  l’amava, l’aveva sempre amata. Sembra un controsenso, eppure è dannatamente vero, non ci accorgiamo di ciò che abbiamo finché non lo perdiamo. E lui aveva lei, aveva la ragazza dei propri sogni a portata di mano. Aveva, appunto. Ora non più, ora era solo, ora niente riusciva a colmare quel vuoto.


Gli amici gli erano stati vicini, chi più chi meno, aveva conosciuti meglio due ragazze straordinarie ma niente riusciva a distrarlo da lei. Si chiedeva come avrebbe fatto ad andare avanti senza la luce di quella donna, era stato accecato e spaventato da quel Sole, tanto da rifuggirne i raggi, ma ora sapeva. E sapeva che era troppo tardi.


Per lavoro aveva dovuto parlarle ma le loro conversazioni, benché lui avesse voluto urlarle che l’amava ancora, erano state fredde e distanti. Non poteva biasimarla dopo quello che le aveva fatto. Ed oggi l’aveva vista con un altro. Magari era solo un amico, magari lui era semplicemente geloso, magari avrebbe solo dovuto dirle che voleva stringerla forte a sé. Ma si era già  dimostrato un codardo e dietro alla scusa di farlo per lei, dietro alla scusa di volerla lasciare felice, aveva taciuto. Forse significava semplicemente che davvero non teneva abbastanza a lei. Su Facebook vedeva di continuo status contenenti citazioni sul fatto che se si tiene davvero ad una persona non si trovano scuse ed ora come ora non riusciva a capire se davvero non l’amava abbastanza o se proprio perché l’amava così tanto preferiva non rivolgerle la parola.


Piangeva ogni volta che la vedeva, piangeva anche quando non la vedeva. Il suo cuore, la sua mente, pensavano costantemente a lei. E così fu anche ora, fino a quando non cadde addormentato.


Non appena chiuse gli occhi si svegliò di soprassalto e mettendosi seduto si accorse di non essere solo. Accanto a lui dormiva Giulia, i suoi bellissimi capelli neri, mossi, appoggiati statici sul cuscino. Era stato solamente un brutto sogno, solamente una paura infondata. Ora aveva bisogno di abbracciarla, era egoista, l’avrebbe probabilmente svegliata, ma ne sentiva la necessità . Dolcemente la abbracciò da dietro, facendo scivolare il braccio sinistro sopra di lei, in un’affettuosa morsa. Le baciò i capelli, sentendone il buonissimo profumo di balsamo. Lei continuò a dormire, non si svegliò del tutto, solo quel tanto che bastava per sussurrare lui un tenero “Ti Amoâ€.


“Anch’io - rispose lui - con tutto il cuore, oggi e per sempre.â€


Dopodiché si riaddormentarono entrambi, abbracciati. Lui sentiva un forte calore, bruciava da quanto era forte. Pensò fosse il suo amore per lei e felice chiuse gli occhi.


Con la casa in fiamme lui continuava a dormire, nonostante il fuoco che ormai gli scottava la pelle, felice del sogno che stava vivendo, convinto che fosse quella realtà  che non avrebbe mai più potuto avere.


Bruciò, d’amore, per il fuoco, non ha importanza. L’unica cosa certa è che se ne andò da questo mondo col sorriso in volto e il cuore sereno.



 


Fatemi sapere che ne pensate. ;)


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La leggerei ma non ne ho voglia ,è troppo lunga à§_à§

Ma no Genny, non è lunghissima. D:

Anzi, è parecchio corta. :asduj1:

La fan fiction che sto scrivendo, ecco quella è lunga. :th_sisi:

Non posso che prendere spunto da te per la prossima volta ;)

Comunque è molto profonda. Grande Zeb ^^

Grazie mille. *^* 

 

Ma proprio Giulia? Ti odio solo per il nome che hai scelto :cry2: Poi commento il racconto...

Io l'ho detto che di Giulia ce ne sono troppe. :asduj1:
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Bello. Non so dire altro, non sono un critico e non lo sarò mai, del resto :asduj1: Anche se, forse sarò stupido, ma non ho capito la fine. Dovrò interpretare a random, perché non son sicuro di aver inteso la giusta fine :(

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Guest Gingaehlf

Una word gallery che non spaccia parole a caso per poesie, ci avevo rinunciato io *^*

La storia mi è piaciuta molto, continua così!

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Zeb la storia ammetto che mi è piaciuta davvero, ma davvero molto! Forse non ho interpretato nel modo più corretto la fine, ma mi ha lasciato dentro una forte carica di emozioni e sono felice di non essermi lasciato andare alla pigrizia di averla letta! Spero che ci delizierai presto con un nuovo racconto, complimenti! :)


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Bello. Non so dire altro, non sono un critico e non lo sarò mai, del resto :asduj1: Anche se, forse sarò stupido, ma non ho capito la fine. Dovrò interpretare a random, perché non son sicuro di aver inteso la giusta fine :(

Zeb la storia ammetto che mi è piaciuta davvero, ma davvero molto! Forse non ho interpretato nel modo più corretto la fine, ma mi ha lasciato dentro una forte carica di emozioni e sono felice di non essermi lasciato andare alla pigrizia di averla letta! Spero che ci delizierai presto con un nuovo racconto, complimenti! :)

Prima di tutto grazie ad entrambi, contentissimo che sia piaciuto.

Per il finale il fatto che sia confusionario è assolutamente voluto.

Come scritto l'unica certezza è che il protagonista è morto. Se da solo o accanto all'amata non l'ho lasciato intendere perché ognuno è diverso, ognuno vedrà  un finale diverso in questa storia. Una qualsiasi delle due versioni è giusta. ;)

Molto intensa, soprattutto il finale che credo di aver intuito ;)

 

 

Impieghi 3 minuti a leggerla :/

Grazie, l'intensità  era proprio quello che volevo trasmettere. :D

Una word gallery che non spaccia parole a caso per poesie, ci avevo rinunciato io *^*

La storia mi è piaciuta molto, continua così!

Gin, grazie mille! <3

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Storia corta.


Zeb.


Nah, adesso ci posta una spiegazione del finale da 50000 parole :asduj1:


 


Btw, forse le storie d'amore non sono esattamente le mie preferite, ma l'ho apprezzata: mi è parso che tu abbia preferito concentrarti semplicemente sui pensieri del protagonista a proposito dell'amore per Giulia, parlando brevemente del percorso di questo e se tale fosse veramente da chiamarsi amore oppure no, e non solamente sui sentimenti veri e propri per la ragazza e questo mi è piaciuto.


Personalmente ho deciso di interpretare il finale abbastanza liberamente, pensando che il protagonista stia sognando di stare bene con Giulia, sognando nel sogno di stare in realtà  male, così come veramente è, e per questo ha deciso di suicidarsi dando fuoco alla sua dimora, bruciando come brucia il suo amore che prova verso Giulia, amore che, non corrisposto, preferisce far rimanere "vivo" uccidendosi, poiché se egli muore potrà  sposarsi con l'amore anch'esso morto. Insomma, una fusione tra una catastrofe ed Inception :mki:

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Beh, il mio principale dubbio sul finale, oltre alla doppia possibilità  della presenza o meno di Giulia lì, era rispetto al piromane. Non capisco se si tratta di un suicidio o di una vendetta, o di un caso, o di qualsiasi cosa si tratta. Ma che il mistero rimanga, non fa male, crea suspense... Comunque sì, anche a me ha emozionato, malinconico, distruttivo, ansiolitico. Non sono accezioni negative, ma quello che trasmette il tuo testo, e non è così scontato far passare tutto ciò. Complimenti ancora Zebbolo!

Sarà  anche che sono mezzo imbufalito e depresso per conto mio, ma vabbè, il racconto (a prescindere dal fatto che abbia spunti personali o meno) fa il suo porco effetto :asduj1:

Storia corta.

Zeb.

Nah, adesso ci posta una spiegazione del finale da 50000 parole :asduj1:

 

Btw, forse le storie d'amore non sono esattamente le mie preferite, ma l'ho apprezzata: mi è parso che tu abbia preferito concentrarti semplicemente sui pensieri del protagonista a proposito dell'amore per Giulia, parlando brevemente del percorso di questo e se tale fosse veramente da chiamarsi amore oppure no, e non solamente sui sentimenti veri e propri per la ragazza e questo mi è piaciuto.

Personalmente ho deciso di interpretare il finale abbastanza liberamente, pensando che il protagonista stia sognando di stare bene con Giulia, sognando nel sogno di stare in realtà  male, così come veramente è, e per questo ha deciso di suicidarsi dando fuoco alla sua dimora, bruciando come brucia il suo amore che prova verso Giulia, amore che, non corrisposto, preferisce far rimanere "vivo" uccidendosi, poiché se egli muore potrà  sposarsi con l'amore anch'esso morto. Insomma, una fusione tra una catastrofe ed Inception :mki:

Perché riesci sempre a scrivere poemi? Io per quanto mi ci impegni oltre le 6/7 righe non riesco ad andare :rotfl: Sarà  che la sintesi non è il tuo dono, ma vabbè, aspetto la tua word gallery u.u
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Storia corta.

Zeb.

Nah, adesso ci posta una spiegazione del finale da 50000 parole :asduj1:

 

Btw, forse le storie d'amore non sono esattamente le mie preferite, ma l'ho apprezzata: mi è parso che tu abbia preferito concentrarti semplicemente sui pensieri del protagonista a proposito dell'amore per Giulia, parlando brevemente del percorso di questo e se tale fosse veramente da chiamarsi amore oppure no, e non solamente sui sentimenti veri e propri per la ragazza e questo mi è piaciuto.

Personalmente ho deciso di interpretare il finale abbastanza liberamente, pensando che il protagonista stia sognando di stare bene con Giulia, sognando nel sogno di stare in realtà  male, così come veramente è, e per questo ha deciso di suicidarsi dando fuoco alla sua dimora, bruciando come brucia il suo amore che prova verso Giulia, amore che, non corrisposto, preferisce far rimanere "vivo" uccidendosi, poiché se egli muore potrà  sposarsi con l'amore anch'esso morto. Insomma, una fusione tra una catastrofe ed Inception :mki:

Ragazzuola tu mi capisci. *^*

Sì, come spiegavo il finale è libero, ma la tua interpretazione è quella che preferisco.

Ti ringrazio inoltre per il bellissimo commento, hai colto in pieno il testo nelle sue sfaccettature e questo mi rende molto felice.

Per la lunghezza, be' questa è la sezione Poesi e Racconti Brevi, devo dare l'esempio, non posso postare papiri. :asduj1:

Comunque come dicevo sto scrivendo una ff, e quella a lunghezza farà  impallidire il racconto del contest di agosto. :th_sisi: Solo che non posterò nemmeno il prologo finché non l'avrò finita, non voglio rischiare che rimanga incompiuta. u.u

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Perché riesci sempre a scrivere poemi? Io per quanto mi ci impegni oltre le 6/7 righe non riesco ad andare :rotfl: Sarà  che la sintesi non è il tuo dono, ma vabbè, aspetto la tua word gallery u.u

Ma io ho scritto sette righe :mki:

Temo che la vedrete tra molto tempo, più che altro la pigrizia mi impedisce di continuare a scrivere nonostante abbia già  una mappa completa di varie storie :asduj1:

 

Ragazzuola tu mi capisci. *^*

Sì, come spiegavo il finale è libero, ma la tua interpretazione è quella che preferisco.

Ti ringrazio inoltre per il bellissimo commento, hai colto in pieno il testo nelle sue sfaccettature e questo mi rende molto felice.

Per la lunghezza, be' questa è la sezione Poesi e Racconti Brevi, devo dare l'esempio, non posso postare papiri. :asduj1:

Comunque come dicevo sto scrivendo una ff, e quella a lunghezza farà  impallidire il racconto del contest di agosto. :th_sisi: Solo che non posterò nemmeno il prologo finché non l'avrò finita, non voglio rischiare che rimanga incompiuta. u.u

Onorata : D

Comunque, una fict più lunga della storia del contest di agosto? Zeb, tu vuoi vederci soffrire felicemente :asduj1:

Mi raccomando, scrivila tutta. Altrimenti niente biscotti :you:

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Ma io ho scritto sette righe :mki:

Temo che la vedrete tra molto tempo, più che altro la pigrizia mi impedisce di continuare a scrivere nonostante abbia già  una mappa completa di varie storie :asduj1:

 

Onorata : D

Comunque, una fict più lunga della storia del contest di agosto? Zeb, tu vuoi vederci soffrire felicemente :asduj1:

Mi raccomando, scrivila tutta. Altrimenti niente biscotti :you:

"Santo biscotto!" [cit]

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Eccomi qui con un altro testo, un po' più corto del precedente ma soprattutto su un altro argomento.
Come detto l'altra volta i testi che scriverò non sono lunghi, non perché non abbia voglia di scrivere (anzi :asduj1:), piuttosto perché ho bisogno di imparare a cogliere degli attimi, concentrarmi sulle sensazioni. Come avrete capito questo modo di scrivere per me è decisamente sperimentale, chi mi conosce sa che in genere mi piace curare tutti i minimi retroscena di una storia, perciò se scrivo qualche boiata ditemelo senza troppi problemi. ;)
Personalmente li chiamo "episodi" per via della loro immediatezza e brevità .

Anyway bando alle ciance, posso dirvi che non sarà  un episodio d'amore (così facciamo felice Mono :asduj1:).
Volete sapere di che si tratta? Aprite lo spoiler. ;)
 

Tovrj1A.png

 
Soldato chi sei? Cosa fai? Dove vai?
Combatti una guerra che non è tua, combatti un nemico che non esiste.
Uccidi o verrai ucciso, questo ti hanno insegnato.
Ma vale la pena vivere in un mondo perennemente in conflitto?
No, tu non ti fai queste domande. Le riflessioni le hai sempre lasciate ai filosofi, agli scrittori.
Tu avevi un sogno, tu avevi un desiderio: salvare le persone che ami.
Parliamo di genitori che non ci sono più, di amori che devono ancora venire e che probabilmente non arriveranno mai. Parliamo di amici, parliamo di vite, di esseri umani che meritano di meglio.
Tu lo sai, lo sai che non è quello che vuoi ma cerchi di convincerti del contrario, per loro.
Impugni il fucile. Ogni volta è più pesante, ogni volta più difficile premere il grilletto.
Il tuo cuore piange quando il proiettile trafigge il nemico.
Gioia e dolore insieme, vita e morte.
Oggi la tua missione prevede l’assalto ad un villaggio.
Sei nell’avanguardia, sei tra i primi che devono iniziare il massacro.
Non dovranno esserci prigionieri, lo sai bene.
E così cominci a sparare, così cominci ad abbattere nemici, persone, ad occhi chiusi.
Non puoi sperare che quel buio ti avvolga in eterno, lo sai che dovrai assistere a quello che stai facendo.
L’aria inizia a farsi pesante, il sangue permea l’ambiente, la morte entra nelle tue narici. Il Sole aiuta solo a far puzzare tutto prima. Non puoi fare a meno di fermarti a vomitare, non ti sei ancora abituato a tutto questo. La testa ti gira, la vista si annebbia, sai che non stai bene, ma non hai il permesso di fermarti.
Vieni richiamato all’ordine e riprendi a sparare.
Un uomo, sulla cinquantina si butta in ginocchio ai tuoi piedi. Ti chiede pietà , ti chiede di lasciarlo vivere.
È disperato, sa che sei la sua unica possibilità . Fingi di non capire, diventi freddo e distaccato ma alla fine lo accontenti, alla fine hai pietà  di lui e gli spari un colpo in mezzo alla fronte. Una morte rapida è il massimo che hai potuto concedergli.
Ti guardi intorno, vedi che gli altri non si fanno problemi ad uccidere. Vorresti riuscirci anche tu, daresti tutto l’oro del mondo per riuscire a non avere rimpianti, a non avere freni. Tuttavia non sai perché qualcosa ti impedisce di essere senza scrupoli, probabilmente si tratta di semplice abitudine.
Pensieroso fai fuoco contro la porta di una casa di legno, devi controllare dentro.
L’edificio è una semplice capanna costituita da una sola stanza, ti muovi lentamente, non sai se ci possa essere qualche nascondiglio. Avanzando senti un rumore provenire dalle tue spalle, si tratta di una donna che sta tentando una fuga. Stupida, dove pensa di poter andare?
Non le corri nemmeno dietro, sai che non riuscirà  a fare neanche un passo prima di venire uccisa.
E infatti è così, quando esci dalla piccola abitazione trovi il corpo della donna a terra, sanguinante e dolorante. Ci metterà  delle ore a morire. Vorresti darle il colpo di grazia ma gli altri ti stanno osservando.
Perciò le tiri un calcio sullo stomaco e cominci ad insultarla. Dalle risa sembrano approvare quello che hai fatto. Non ci pensi, non puoi pensarci e prosegui.
Da un vicolo laterale ti sbuca di fronte una ragazzina, avrà  sì e no dieci anni. La guardi, sembra felice di vederti, evidentemente non le fai paura. Alzi il mitra pronto a sparare, ma prima che tu possa fare qualsiasi cosa lei ti abbraccia. In quel preciso momento il tuo universo crolla.
La abbracci anche tu, un soldato, una persona senza scrupoli che si ferma ad abbracciare una bambina che avrebbe dovuto uccidere. È l’ultima cosa che farai, l’ultima cosa che entrambi farete. Si sente il rumore di armi che aprono il fuoco. Un dolore lancinante ti squarcia il corpo, ma non molli la presa. Senti la sua più stretta. Siete insieme in questi ultimi attimi.
Alla fine il vostro corpo cade a terra, perché ormai siete uno solo, morti ma inseparabili.
Guardandovi lì in mezzo alla polvere si può vedere che siete alti uguali, in fondo sei solamente un bambino, soldato, un bambino di otto anni. Hai ucciso, hai visto la morte, hai visto gli eventi più brutti di questo mondo. Alla fine stai riposando in silenzio. Tutti riposeremo in silenzio prima o poi.
 

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omg ho letto solo ora il primo racconto :Q______ 


E' straordinario *^* 


Io faccio fatica ad emozionarmi leggendo, ma non so come tu ci sei riuscito xD 


Qual'è il segreto per scrivere così bene? asd 


 


Ti faccio tutti i miei complimenti <3


Ora corro a leggere quello che hai appena scritto  :mki:

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omg ho letto solo ora il primo racconto :Q______ 

E' straordinario *^* 

Io faccio fatica ad emozionarmi leggendo, ma non so come tu ci sei riuscito xD 

Qual'è il segreto per scrivere così bene? asd 

 

Ti faccio tutti i miei complimenti <3

Ora corro a leggere quello che hai appena scritto  :mki:

Grazie mille gilga. *^*

OMG l'ho scoperta ora!!! Appena posso ripasso e leggo ora no perchè sei Kattifo!

Ci conto. ;)
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Qual'è il segreto per scrivere così bene? asd 

 

Il segreto è partire dalle cose semplici, come scrivere qual è.

 

Complimenti anche per questo secondo testo, secondo me ben più difficile da scrivere rispetto al primo perché ci si deve immedesimare in pensieri così distanti dai nostri :)

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