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Essere buoni porta seriamente a qualcosa?


Meta_Knight

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Personalemente ho sempre creduto in un equilibrio, chiamatelo anche "Karma". Penso di essere una persona abbastanza generosa e altruista, sia nelle piccole cose che negli aiuti più grandi. Ovviamente, mi è capitato a volte di non ricevere nulla in cambio, quel riscatto che mettesse le cose nuovamente sulla stessa linea o semplicemente un "grazie". A me basta un sorriso, un'amicizia fiorita o un abbraccio di ringraziamento, qualcosa che comunque mi faccia sentire bene con me stesso e con il mondo. Io senza la mia buona azione quotidiana non mi realizzo, e scusatemi se queste parole possono sembra eccessive o false, ma forse dovremmo tutti aprire il nostro cuore alle persone altrui per creare un mondo più giusto. 

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@Darki

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Fammici pensare... Nì.

 

Il mondo è dei furbi, gente, non degli onesti. È brutto da dire? Forse sì, forse no. Dipende da che parte stai.

Al giorno d'oggi bisogna essere buoni solo con chi è buono a sua volta, altrimenti vieni solo sfruttato. Onestamente, di fare la figura del fesso non ho voglia.

E, perdonatemi, ma il karma secondo me ha chiuso bottega per il troppo lavoro.

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Essere buoni non è affatto un male... Essere "troppo buoni" è una lama a doppio taglio.

La cosa importante è essere se stessi, nel bene e nel male (come persona). E' bello essere altruisti ed essere pronti ad essere "persone su cui poter fare affidamento", ma non diventare "persone da usare, da spremere e poi gettare a proprio piacimento".

Per cui è giusto avere cuore, ma bisogna ragionare ed ascoltare anche l'istinto...

Perchè ci sono persone che, secondo me, sono nate apposta per fregarci! ;)

Non bisogna farsi mettere i piedi in testa da nessuno... Con l'esperienza impariamo a cogliere i "segnali" a cui stare attenti o quelli a cui tendere la nostra mano, dare la nostra spalla.

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essere buoni non è una cosa che va fatta per avere in cambio qualcosa. è una cosa che ti senti dentro di te, è una scelta. in un determinato momento puoi fare una buona azione oppure no, quello che succede dopo è influenzato dalla tua azione. spesso non si riceve niente in cambio, a volte invece si viene magari ricompensati materialmente ma quando decidi di fare una buona azione non deve essere influenzata dal fatto che dopo speri di ottenere qualcosa. esempio veloce di buona azione che mi è successa ieri:

alle poste ho dovuto fare una raccomandata; marea di gente e una cassa sola per le spedizioni. 3 ore di fila, quando tocca a me si intromette una vecchina, disabile, che dice che è da tutta la mattina che deve mandare una raccomandata e alle casse l'hanno fatta impazzire; l'impiegato le dice di aspettare che fa prima me allora io dico senza pensarci due volte di servire prima la vecchina. il risultato è che io ho ricevuto solo un grazie e perso ulteriori 5 minuti di tempo (ero lì dalle 11 e ci ho fatto le 14) ma non è stato un problema, in quel momento mi sono sentito di fare una buona azione e l'ho fatta senza pensare che comunque non ci avrei guadagnato nulla

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Per me essere buoni significa fare del bene inizialmente in maniera disinteressata, se la persona è a me sconosciuta e, successivamente fare comunque del bene, ma con quell'interesse delineato da una punta di egoismo tipico di chiunque. "Far del bene" agli altri lo intendo come "procurare benessere", ovvero far sì che gli altri abbiano quel po' di soddisfazione tale da stabilire con chi fa del bene un certo rapporto di fiducia reciproca (che non va inteso come l' "approfittarsi di qualcuno"). Per "egoismo", in questo caso, intendo un'ampia cerchia che va dal semplice "voglio star bene con me stesso" al "faccio questo perchè in futuro tu mi ricambierai". Pongo una grossa distinzione fra "essere buoni" e "essere ingenui": chi è buono approfitta delle occasioni che la vita gli pone e sa mettere da parte gli altri per pensare a sè, chi è ingenuo, annulla sè e le cede agli altri.

Si può dedurre quindi che ritengo che essere buoni porti a qualcosa, l'essere ingenui porta a poco, se non a nulla.

 

1 ora fa, Meta_Knight ha scritto:

perché continuare questo infinito ciclo di falsa bontà?

Perchè la definisci "falsa bontà"?

Non credo esista una persona perfettamente altruista, tutte le azioni, che ci piaccia o no, sono dettate da un minimo di egoismo.

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Non lo so se fare del bene porti davvero a qualcosa, non mi sono mai posto il problema.

Sono una persona che quando ne ha l'occasione aiuta gli altri, evitando sempre però il semplice sfruttamento, anche se ammetto di non essermi mai prodigato in modo particolare. Io credo che una buona azione, per quanto piccola e insignificante contribuisca a rendere il mondo un posto migliore. Forse non ce ne renderemo conto subito, forse non servirà a nulla, eppure vedere il sorriso sulla bocca di chi abbiamo aiutato, o semplicemente il sapere di aver fatto qualcosa di buono, personalmente mi rende felice.

Concludo il messaggio inserendo un video che amo e che secondo me riassume perfettamente la mia visione sul tema.

https://www.youtube.com/watch?v=U0R-2OQ1Wng

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1 ora fa, Keeper of the Seven Keys ha scritto:

Fammici pensare... Nì.

 

Il mondo è dei furbi, gente, non degli onesti. È brutto da dire? Forse sì, forse no. Dipende da che parte stai.

Al giorno d'oggi bisogna essere buoni solo con chi è buono a sua volta, altrimenti vieni solo sfruttato. Onestamente, di fare la figura del fesso non ho voglia.

E, perdonatemi, ma il karma secondo me ha chiuso bottega per il troppo lavoro.

 

"Nel paese dei furbi i ribelli sono gli onesti!" cantava J-Ax in "Buonanotte Italia".

 

Quante "amicizie" o "amori", durati anni, con persone che credevamo "speciali", sono finiti perchè un giorno aprendo gli occhi abbiamo realizzato che qualcuno ci stava prendendo per il c*** o usando?

 

Anche quando crediamo di aver capito con chi ci stiamo rapportando la prudenza non è mai troppa.

Per me ci sono tanti "attori" in circolazione e pochissimi che meritano davvero.

 

Ah, giusto per non sembrare il "buonista" di turno, secondo me tutti quanti dovremmo farci un bell'esamino di coscienza e vedere se in tutti questi anni siamo stati davvero così "impeccabili" o se invece, qualche volta, anche noi abbiamo sbagliato ferendo qualcuno.

 

Come mi ha insegnato qualcuno (più in amore ma anche no)

"Sono cose che si danno e si ricevono"

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20 minuti fa, Cava27 ha scritto:

 

"Nel paese dei furbi i ribelli sono gli onesti!" cantava J-Ax in "Buonanotte Italia".

 

Quante "amicizie" o "amori", durati anni, con persone che credevamo "speciali", sono finiti perchè un giorno aprendo gli occhi abbiamo realizzato che qualcuno ci stava prendendo per il c*** o usando?

 

Anche quando crediamo di aver capito con chi ci stiamo rapportando la prudenza non è mai troppa.

Per me ci sono tanti "attori" in circolazione e pochissimi che meritano davvero.

 

Ah, giusto per non sembrare il "buonista" di turno, secondo me tutti quanti dovremmo farci un bell'esamino di coscienza e vedere se in tutti questi anni siamo stati davvero così "impeccabili" o se invece, qualche volta, anche noi abbiamo sbagliato ferendo qualcuno.

 

Come mi ha insegnato qualcuno (più in amore ma anche no)

"Sono cose che si danno e si ricevono"

Rispondendo alla prima parte della tua domanda ti posso dire che ci sono persone con le fette di salame sugli occhi,vedono ma non vogliono vedere,non per questo si meritano di essere prese in giro.Rispondendo all'ultima parte della tua domanda ti posso dire che gli esami di coscienza me li faccio ogni giorno,ma a volte non voglio darla vinta ad un individuo che so per certo che non è sincero o che gioca

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3 ore fa, Meta_Knight ha scritto:

Essere buoni con le persone porta seriamente a qualcosa?

 

perché continuare questo infinito ciclo di falsa bontà? perché non approfittare delle occasioni?

 

discutiamone insieme

 

Sì, si approfitta, poi però bisogna vivere con il senso di colpa. Chi ne è in grado?

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Adesso, Fenrir ha scritto:

A parole tanti,coi fatti nessuno

 

Infatti! Per essere "cattivi" ci vuole un buon macigno al posto del cuore e bisogna saperci convivere. 

 

Io vado ai pazzi anche per gli errori involontari che ho commesso… Sto male e ci ripenso mille volte per delle cavolate… Se pure volessi essere cattiva, non potrei. È quasi una maledizione.

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Non capisco cosa intendi con "ciclo di falsa bontà"; e comunque, io credo di essere una persona buona, ma "disinteressata dal tornaconto ": io non calibro le mie azioni basandomi su ciò che potrei ottenere, anzi, è l'ultimo dei miei pensieri.

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7 ore fa, Fenrir ha scritto:

A parole tanti,coi fatti nessuno

Opinabilissimo.

Gli infami cronici non sono un'invenzione di Hollywood.

 

7 ore fa, Ivrelia ha scritto:

 

Sì, si approfitta, poi però bisogna vivere con il senso di colpa. Chi ne è in grado?

Più di quanti tu possa pensare.

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10 ore fa, Keeper of the Seven Keys ha scritto:

Fammici pensare... Nì.

 

Il mondo è dei furbi, gente, non degli onesti. È brutto da dire? Forse sì, forse no. Dipende da che parte stai.

Al giorno d'oggi bisogna essere buoni solo con chi è buono a sua volta, altrimenti vieni solo sfruttato. Onestamente, di fare la figura del fesso non ho voglia.

E, perdonatemi, ma il karma secondo me ha chiuso bottega per il troppo lavoro.

Questa considerazione è sulla testa di tanti, ed in parte in effetti è vera. Però essere buoni non necessariamente vuol dire essere fessi. Se cominciassimo ad essere un pò più gentili ogni giorno, anche in piccoli e banali gesti, che sia a scuola, in famiglia o sul posto di lavoro, vedremmo più sorrisi in giro. Regalare emozioni positive ed essere un pò meno egoisti, renderebbe più felice la nostra vita e la loro. Poi io sono il primo che se, dovessi ricevere una presa per il didietro immeritatamente da qualcuno a cui ho fatto del bene, mi vendicherei (e la vendetta non è bene, ma son fatto così >.>). In sintesi, essere buoni (o gentili, per me sono aggettivi che si equivalgono) sì, ma neanche sprovveduti.

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La quantità della bontà che esercitiamo è inversamente proporzionale al consumo della nostra energia spirituale, essere troppo buoni alla lunga ci depriva dell'anima e del senso della realtà.

Essere troppo cattivi, al contrario riempie il nostro animo con qualsiasi cosa, e a lungo andare crea disordini e perdite d'identità.

Penso bisogna razionalizzare gli eventi e trovare il giusto equilibrio per fare la cosa giusta rimanendo integri, se si sa scindere il bene dal male e scegliere cosa applicare.

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Penso che non bisogna essere buoni con tutte le persone nella speranza che ci porti a qualcosa di buono. Anche perché la gente tende sempre ad approfittartene di chi regala se stesso.

Bisogna essere buoni con chi lo merita, con le persone per cui si prova qualcosa, non per un tornaconto, ma perché si sente di voler fare del bene per quella persona.

Per tutti gli altri, sana indifferenza ;)

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Innanzitutto non rendiamo spiacevole la discussione con offese, litigi, critiche inopportune e risposte inadatte ad un forum come questo. È una discussione come tante altre e non ci vedo niente di male nell'averla aperta. Chi non è interessato la ignori. 

 

Detto questo, so bene che questo è ció che molti finiscono per chiedersi di fronte a delusioni. Molti non apprezzano il bene fatto o ricambiano con la moneta opposta. Ma noi possiamo pentirci di fare del bene ed essere buoni?

Gli approfittatori ci sono e ci saranno sempre, questo è vero, ma questa non dovrebbe essere una ragione valida per cambiare atteggiamento. 

Essere buoni puó portare solo ad un mondo migliore. Il problema è che il 50% (e forse sono ottimista) della gente non lo è. 

Personalmente il riuscire a rendere felice qualcuno rende tale anche me. Non c'è niente di piú bello che regalare sorrisi. Ma deve essere una cosa spontanea, senza alcun tornaconto. Il compiere buone azioni non deve essere un motivo di vanto (ed ahimé per molti è cosí), e non ci si deve aspettare niente da esse se non la gioia sul volto delle persone. Cosí è e sará sempre, per me. E il fatto che poi la gente ricambi con cattiverie o sfruttando la tua bontá per poi gettarti via come carta straccia beh, fa male, ovvio, ma non ci si puó crucciare per questo. 

Di fregature per questo mio modo di essere ne ho ricevute tante, ma non mi sono mai pentito di ció che ho fatto e anzi, tornassi indietro lo rifarei. Sará che sono cocciuto, semplicemente ingenuo o che vivo nel mondo delle favole, ma non ho intenzione di cambiare atteggiamento. 

 

 

 

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4 ore fa, Keeper of the Seven Keys ha scritto:

Opinabilissimo.

Gli infami cronici non sono un'invenzione di Hollywood.

 

Più di quanti tu possa pensare.

Beh ma tutto è opinabile,la differenza tra fatti e parole sono proprio i fatti a farla,poi come detto se trovi la persona sbagliata è pure capace di farti fuori(che bisogna essere sfortunati,ma succede ogni tanto)

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4 ore fa, Keeper of the Seven Keys ha scritto:

Opinabilissimo.

Gli infami cronici non sono un'invenzione di Hollywood.

 

Più di quanti tu possa pensare.

 

Per come sono fatta, mi sembra incredibile. Forse, con maggiore senso di colpa, questo mondo sarebbe migliore.

 

In realtà però non sono sicura che siano così tanti quelli che possono conviverci… Credo si illudano di poterci convivere, ma alla fin fine i nodi vengono al pettine e devono farne i conti. La coscienza a un certo momento si riaffaccia, magari inutilmente (per gli altri), sul letto di morte, ma si riaffaccia.

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16 minuti fa, Ivrelia ha scritto:

 

Per come sono fatta, mi sembra incredibile. Forse, con maggiore senso di colpa, questo mondo sarebbe migliore.

 

In realtà però non sono sicura che siano così tanti quelli che possono conviverci… Credo si illudano di poterci convivere, ma alla fin fine i nodi vengono al pettine e devono farne i conti. La coscienza a un certo momento si riaffaccia, magari inutilmente (per gli altri), sul letto di morte, ma si riaffaccia.

Hai mai sentito di quelli che "all'inferno ci vanno in porsche"?

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Personalmente, fin da quando ero piccolo, ho sempre cercato di essere buono e gentile con gli altri senza cercare un tornaconto!

Quando son diventato più grande ho iniziato a pensare che se facevo qualcosa di buono e gentile per gli amici, l'unica cosa che avrei voluto indietro sarebbe stata la loro amicizia!

Quando ho iniziato a vedere che pur compiendo azioni buone o gentile verso amici e/o conoscenti ottenevo che non mi dicessero nemmeno un grazie o che mi tenevano nascoste delle cose/mi sparlavano alle spalle ho capito che non sempre se uno è buono ottiene qualcosa in cambio(a me bastava anche solo un grazie) e che, anzi, molto spesso, chi è buono la prende in quel posto!

Al giorno d'oggi, continuo ancora a pensare che se si è buoni non sempre si ottiene la stessa pagnotta indietro e che abbastanza spesso se si è buoni si viene passati come degli approfittatori o dei lecca...o!

Ormai, oggigiorno, quando compio azioni buone o gentili lo faccio sapendo già che al 90% sarà già tanto se otterrò un grazie e al 10% che potrei essere passato per un approfittatore o peggio!

Cerco sempre di compiere azioni aspettandomi solo un grazie e nulla di più, ma spero sempre che il karma o quel che è agisca facendomi incontrare persone gentili con cui andare d'accordo!

Infine, mi sento di dire che ormai ho notato e compreso il fatto che molto spesso ottengo un grazie o un complimento quando faccio qualcosa di gentile o buono verso persone estranee più che da coloro che anche solo conosco da almeno un paio di mesi!

Inoltre, quando compio una buona/gentile azione mi sento bene con me stesso e alcune volte anche di buonumore..ma spesso capita che queste emozioni/sensazioni scivolino via quando mi imbatto in persone che tendono ad approfittarsene della mia gentilezza e a non ricambiare con la stessa moneta!

In pratica, credo che se una persona sia buona/gentile o se compia azioni buone/gentile, come minimo, dovrebbe ricevere almeno un grazie o raccogliere un pò di gentilezza da chi ne ha ricevuta, senza attendersi nulla di più!

Io sono dell'idea che una persona che si comporta in un certo modo(gentile, buono, crudele o arrogantemente che sia) dovrebbe ricevere la stessa moneta, senza il bisogno di pensare che se ci si comporta in un certo modo bisognerebbe accontentarsi del buon/cattivo umore che comporta!

Da piccolo la pensavo come molti altri che hanno scritto qua sopra e cioè che se si compie una buona/gentile azione non si deve pensare di ottenere nulla in cambio e bisognerebbe accontentarsi del buonumore che perviene..ma da quando ho compreso almeno un pochino come gira il mondo odierno mi sono convinto che abbastanza spesso questo non basti e che si dovrebbe sempre aspettare qualcosa in cambio(che sia un semplice grazie o un complimento)!

Penso che, al giorno d'oggi, molto spesso, quando ci si comporta bene e gentilmente nei confronti degli altri si ottengono più reazioni pseudo-negative/negative piuttosto che pseudo-positive/positive e non vedo perché mi dovrei accontentare del buonumore che perviene da una buona azione, quando abbastanza spesso questo sparisce dopo poco quando si capisce che l'azione o la propria persona è stata fraintesa da chi ci sta intorno.

 

Reputo che se compio un'azione positiva rivolta a persone veramente bisognose(poveri, disabili, anziani, bambini..), allora in buonumore e il compiacimento che ne risultano sono ben accetti e bastano e avanzano, ma se compio una buona azione verso qualcuno che ha un bisogno "superficiale"(es: piccolo aiuto sul lavoro, aiuto nello studio, aiuto a portare qualcosa, aiuto nel compiere un certo compito o nell'essere sostituito nel farlo..), allora mi aspetto come minimo un grazie e nel migliore dei casi un complimento o un'azione gentile/buona di ritorno!

 

In pratica, sono dell'idea che ciò che semino mi deve portare almeno un piccolo raccolto nei casi di vita quotidiana, mentre nei casi in cui debbo aiutare chi veramente ha bisogno, il raccolto di ciò che ho seminato lo lascio volentieri in mano a chi ne abbisogna!

My TSV ---> Pokémon Y= 2832; Pokémon AlphaSapphire= 2515; Pokémon Luna= 1219; Pokémon UltraSole= 0426;

 

My Friend's Code ---> Pokémon Go9873 2614 0563; Pokémon Masters Ex2495-3101-4679-3356;

 

 

Squadra su Pokémon Argento SoulSilver:                    Squadra su Pokémon Nero:

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Squadra su Pokémon Bianco2:                                           Squadra su Pokémon Y:

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Squadra su Pokémon Zaffiro Alpha:                                  Squadra su Pokémon Luna:

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Squadra su Pokémon UltraSole:                                          Squadra su Pokémon Let's Go, Eevee:

image.png.671a665cd0c3b88e1ba479342fa0e60a.png                             image.png.40ad3dd0b0a06f68e077119739044a4c.png

 

Squadra su Pokémon Spada:                                                 Squadra su Pokémon Perla Splendente:

image.png.c0a9f27d016ef6a39723dd0caa1bfc33.png                     image.png.1e4dc5f792f04bd1370bbf6e283f8d79.png

 

Squadra su Leggende Pokémon Arceus*:                        Squadra su Pokémon Scarlatto:

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*I tre starter di Leggende sono nelle loro forme Hisui.

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25 minuti fa, Ferrartiglio ha scritto:

Hai mai sentito di quelli che "all'inferno ci vanno in porsche"?

 

Sì, ma non credo all'inferno e manco al paradiso xD

So che chi non si è comportato bene in vita, al momento della morte fa davvero fatica a stare sereno e non può fare a meno di fare i conti con sé stesso, altro che perdono dei propri peccati. 

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42 minuti fa, Ivrelia ha scritto:

 

Sì, ma non credo all'inferno e manco al paradiso xD

So che chi non si è comportato bene in vita, al momento della morte fa davvero fatica a stare sereno e non può fare a meno di fare i conti con sé stesso, altro che perdono dei propri peccati. 

Non hai capito, è gente che ha vissuto la vita appieno e non si pente di nulla perché è cosciente che quello che ha fatto in vita conta, e come l'ha fatto sentire di conseguenza nel trascorso li fa sentire ripagati appieno, per quanto fossero figli di buona donna. Quindi non temono la morte, almeno non dal punto di vista ultraterreno. Gente con le palle.

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