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Blue Whale - Cosa ne pensate?


Cloudy

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36 minuti fa, Xenoyr ha scritto:

ennesima idea, presa dai servizi italiani e trasformata a mo come gli pare (come i vari servizi sulle iene, modificati a caso, come manga = porno con sogetti minori, emo = stupida moda che comporta le depressione.. eccetera eccetera..), tanto per attrarre l utente medio e strippare qualche visual

 

ma la cosa piu divertente, è che parlano di fake news (in negativo [lasciamo perdere il fatto che modificano le notizie come gli pare]), quando si affidano ad esse, come in questo caso, la prima volta che lo vedei (l altro ieri? non ricordo) non capivo dove cavolo avessi gia sentito una notizia simile.. e infatti verso il 2015/6 il web (inglese.. il cirillico non lo capisco) era invaso su questa notizia, che si è dimostrata una delle migliori fake news trasformata in "real" unicamente perchè è stata presa anche dai "grossi enti di formazione" quindi confutata per real)

 

qui spiega abbastanza bene

 

Come fa ad essere fake se i morti ci sono ed il creatore del gioco pure (ora in galera)? Non capisco.

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6 minuti fa, Giuls92 ha scritto:

 

Come fa ad essere fake se i morti ci sono ed il creatore del gioco pure (ora in galera)? Non capisco.

Non è un fake, è solo una cosa vecchia raccontata male. Qua spiega abbastanza bene: http://thesubmarine.it/2017/05/15/blue-whale-cosa-ce-di-vero-nella-storia-del-gioco-del-suicidio/

 

Per chi non ha voglia di leggersi tutti i punti principali sono questi, cito da lì:

"Sono profondamente piú preoccupanti i casi dei Suicide Apartment, forum dedicati unicamente a spingere le persone al suicidio, spesso proponendosi come piattaforma per trovare qualcuno con cui suicidarsi insieme — a volte di persona, a volte in diretta su Skype, altre volte sulla fiducia. Nel terzo caso, spesso, dei malintenzionati manipolano deboli fino a portarli alla morte. Anche grazie alla popolarità dei forum T. e E.F., il Suicide Apartment piú noto d’Europa è tedesco — prova indiretta della presenza dannosa di spazi come i suddetti. Suicide Apartment, il nome del forum tedesco (forse primo ad aver introdotto il nome alla tipologia) è confinato nel dark net.

Anche in un contesto deviante come questo, Blue Whale non è un gioco nato organicamente. Per ricostruire la storia dobbiamo andare piú indietro dello scorso febbraio, fino al novembre 2015.

In un’altra storia che fece il giro del mondo su tutti i tabloid, Rina Palenkova annunciò il proprio suicidio pochi secondi prima di lanciarsi sotto un treno merci. Palenkova diventò in poco tempo un meme, perché nelle settimane precedenti al suicidio aveva condiviso su VKontakte messaggi in cui parlava della propria depressione. Palenkova partecipava a gruppi della morte sul social network.

Nei mesi successivi gli admin di VKontakte, in parte in seguito alle pressioni causate da un altro report di Novaya Gazeta, hanno iniziato a lavorare per censurare i gruppi — ma non molto di piú. Gli amministratori dei gruppi della morte continuano a sorvegliare l’hashtag #f57 e a contattare persone deboli, affascinate dall’idea di parlare di suicidio.

Non è chiaro se a questo punto il gioco esistesse già, se sia nato per la prima volta su pagine di gossip e poi adottato dagli stessi gruppi della morte, o se nasca quasi come scherzo, come modo da parte degli amministratori dei gruppi della morte di rendersi misteriosi, affascinanti.

Il 27 febbraio 2017 il britannico the Sun “riprende” il report di Novaya Gazeta dipingendo lo sgomento della testata russa di orrore facilone. La storia del Blue Whale game esplode in Occidente: iniziano a inseguirsi post taggati #f57 su Instagram e su Tumblr — i due social network occidentali il cui pubblico potrebbe essere piú esposto a pericoli come queste manipolazioni."

 

E anche:

"Nelle scorse giornate sono arrivate notizie di suicidi teoricamente causati da Blue Whale anche in Spagna, Argentina, e Brasile, ma nessuna evenienza del gioco è mai stata dimostrata con la solidità del caso russo.

È difficilissimo, nel mare di informazioni sull’argomento che si possono trovare sul darknet, distinguere tra casi di effettivi gruppi della morte dove “curatori” uccidono persone attraverso abusi psicologici, e semplici casi di emuli, colpiti da effetto Werther.

Un caso ormai provato senza ombra di dubbio è quello di Philipp Budeikin, considerato uno dei primi amministratori di gruppi della morte su VKontakte. Arrestato con l’accusa di essere uno dei primi curatori, Budeikin ha confessato, si è dichiarato colpevole e ha dichiarato – sempre a Novaya Gazeta – di considerare le persone che aiutava a morire “rifiuti biologici.” La notizia è stata confermata poi anche da BBC News. Budeikin, a 21 anni, è accusato di aver causato la morte di 16 ragazze, ma attraverso la vasta rete di imitatori e emuli, potrebbe essere responsabile di un orrore ancora più grande."

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44 minuti fa, Ackerman ha scritto:

Per qualcuno particolarmente impressionabile magari non è il massimo. Ma a prescindere fa un certo effetto...

Mi sono fermato a 1.52

 

Dico solo questo

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1 ora fa, Iperbole ha scritto:

Ho appena terminato di vedere il servizio delle iene. Non nego che dopo i primi dieci minuti avrei voluto smettere di guardare ma ho desiderato sapere e conoscere cosa si cela nella società odierna.

Quello di Blue Whale è qualcosa di orripilante. Bisognerebbe studiare le menti dei tutor che organizzano questi giochi per capire realmente cosa questo gioco è. Facile è manipolare la mente di un adolescente facendogli credere che diverrebbe importante una volta il quale il gioco terminerebbe. Ed è proprio questo il punto di cui vorrei parlare: il desiderio di essere importanti. 

Da quanto ho compreso una volta concluso il gioco ci si butta da un palazzo, eccezion fatta per Irina la quale è stata obbligata ad essere investita dalle rotaie del treno, e questo gesto va documentato mediante apparecchi quali smartphone o telecamere. Si diventa importanti. Si diventa importanti vedendosi morire. Si diventa importanti e si acquisisce un'aurea di potenza diventando oggetto di culto dai coetanei.

In una società in cui il bello prevale e dove la vita perde certi valori, innescare queste trappole mortali è molto facile. 

In questa società è meglio apparire che essere. E qui c'è l'errore che tutti commettiamo. Apparendo non ci si rende conto della vita stessa la quale passa in fretta o meglio non si vive e ciò ne scaturisce il disprezzo per essa. Non raggiungendo l'obiettivo irreale previsto, che possano essere la soglia like o che ne so, ci si abbatte e ci si deprime. Così facendo si vive per accontentare gli altri disprezzando la vita stessa e apprezzando il parere altrui. 

In conclusione posso dire di essere rimasto shockato per l'intera vicenda e per la facilità che certi giovani riescano a farsi raggirare. 

Fin qui sono le parole più esemplificative per spiegare questo fenomeno, a mio avviso.

Il servizio delle Iene è solo uno dei primi servizi italiani a parlare del Blue Whale. Ho visto, per curiosità, un minuto di video sui Social Network di gente che si buttava per strada e giaceva lì. Non sono rimasto impressionato solo perché provavo più disprezzo che compassione. In questo modo si disprezza la vita per come la vedo io. Sono d'accordo con te sul fatto che la nostra società ormai è basata sulla forte apparenza, è evidente la faccenda se internet viene usato con intelligenza. Questa condizione genera il fatto che "devo essere per forza importante, sennò sono uno sfigato". Io ci sono passato in qualche modo su questa strada, non lo nego, ma non mi tagliavo. In poche parole è labile il confine tra l'essere amati anche virtualmente e il suicidarsi per apparire in un modo che gli altri hanno interpretato malamente. Questo fenomeno del Blue Whale io lo definisco come una sorta di miscela tra lavaggio del cervello e cyberbullismo, perché le azioni della gente ti spingono a replicare. È l'inconscio che spinge a far emergere negativamente le tue debolezze del momento. Io, ai miei tempi, queste debolezze le ho riconvertite in forza. Bisogna che venga iniziata una campagna per esaltare la forza di volontà di ognuno di questi soggetti deboli e far capire che la vita è una, può essere difficile ma non è detto che sia piena di negatività.

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Ho visto pure io l'altra sera il servizio delle Iene su questo "gioco" Blue whale. Ne avevo già sentito parlare ma non c'ho  fatto tanto caso... subito dopo la messa in onda mi son chiesto... ma a che punto siamo arrivati ? Cioè togliersi la vita per puro divertimento, tutto questo soltanto per rendere realizzati i cosiddetti "Curatori" altro non sono che menti perverse che tramite giochi di parole e video disturbanti ti fanno il lavaggio del cervello, facendoti credere che vincendo questa challenge sarai considerato un leader.. ecc..

 E come se non bastasse al 50° giorno ossia l'ultimo che consiste nel gettarsi dal palazzo più alto della propria città bisogna filmarsi tutto ciò a "favore" dei social network.

Purtroppo la nostra società sta cadendo in basso e con questo le nostre generazioni stanno andando oltre il marcio dove molti ragazzi nostri coetanei preferiscono farla finita piuttosto che vivere la propria vita a pieno! 

 

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Che dovrei pensare?

Posso capire che magari hai qualche problema psicologico, ma arrivare a fare certe cose facendoti convincere dal primo che passa mi sembra esagerato... è gente che va aiutata.

 

 

Commento cattivo: sono degli idioti, se si ammazzano per uno stupido gioco come questo non può che essere selezione naturale

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Vera o falsa che sia (anche se infelicemente sono propenso per la prima) una cosa è certa: I casi di suicidio ci sono stati ed è documentato che molti siano tra loro correlati

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Ma, lasciando un attimo da parte le motivazioni che spingono i ragazzini a prendere parte a questo "gioco", quanto possono essere malati e sadici i curatori, invece? ._. Cioè parliamo di gente che ha creato un meccanismo apposito per fare in modo che gente morisse, in maniere orribili, e per seguirla e guidarla nei loro ultimi giorni di vita.. E quello che è stato arrestato si è dichiarato per nulla pentito. Per me è inquietante.

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So di questa cosa da circa un mesetto, me ne aveva parlato una mia amica. 

Premettendo che non abbia letto tutte le pagine, devo dire che il mio primo pensiero è stato "che stupidi". Ci ho riflettuto parecchio visto che molti dei ragazzi che vi hanno partecipato erano e sono miei coetanei ed è abbastanza inquietante. 

Insomma, il mio pensiero è sempre stato che non ci siano motivi per farsi del male da soli (a parte situazioni veramente estreme) e l'idea di gente che passa circa due mesi ad autotorturarsi fisicamente e psicologicamente per poi suicidarsi mi ha fatta chiedere "perchè?"

A questo punto mi chiedo anche se sia giusto il mio primo pensiero, quando avevo definito stupide quelle persone... l'adolescenza è un periodo sicuramente complicato, spesso di ogni cosa si fa un dramma ed è un attimo definirsi depressi. Ed ecco un sacco di ragazzi che, ad esempio, iniziano a tagliarsi sia per motivi propri che per effetto emulazione. Perchè, sinceramente,  trovo che la mente dei ragazzi sia ancora molto facilmente manipolabile e in un attimo quella che potrebbe significare una cosa estrema diventa quasi una moda, la normalità. E qui faccio sempre l'esempio dell'autolesionismo, conosco delle persone che lo hanno fatto solamente per attirare l'attenzione, e purtroppo ho visto che è un attimo a definirsi depressi e iniziare la challenge. 

Basta solo trovare, a volte, un motivo in comune con la persona che si taglia o addirittura suicida per imitarla, e so che ci sono stati dei casi. Per questo credo che sia necessario quanto inutile fermare direttamente i ragazzi scoperti a fare questa blue whale. Sicuramente si salvano delle vite, ma la cosa è da bloccare alla radice per fermare l'effetto alla catena. 

Piuttosto, la mia domanda è: come è possibile che ancora non si sia trovata l'origine? 

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14 minuti fa, Sapphire ha scritto:

Sicuramente si salvano delle vite, ma la cosa è da bloccare alla radice per fermare l'effetto alla catena. 

Piuttosto, la mia domanda è: come è possibile che ancora non si sia trovata l'origine? 

Se vedi il servizio comprendi che l'origine è possibile individuarla in soggetti il cui interesse è quello di inviare formati audio depressivi, messaggi ed istigazione all'autolesionismo ed in più video di suicidi o di sofferenza vera e propria che fanno capire al ragazzo che li vede che la vita non ha un briciolo di senso. Uno di questi infatti è stato arrestato.

 

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17 minuti fa, Iperbole ha scritto:

Se vedi il servizio comprendi che l'origine è possibile individuarla in soggetti il cui interesse è quello di inviare formati audio depressivi, messaggi ed istigazione all'autolesionismo ed in più video di suicidi o di sofferenza vera e propria che fanno capire al ragazzo che li vede che la vita non ha un briciolo di senso. Uno di questi infatti è stato arrestato.

 

Voglio dire, ci sarà un qualcosa da cui è partita la challenge vera e propria 

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1 minuto fa, Sapphire ha scritto:

Voglio dire, ci sarà un qualcosa da cui è partita la challenge vera e propria 

Come ogni cosa nasce da Internet precisamente da un gruppo di VK, il facebook russo. E in questo gruppo vi è entrata Irina una ragazza solare che ha accettato di effettuare la challenge forse per farsi ammirare dai suoi amici che, una volta intrapreso il gioco, la reputavano "La Regina".

Probabilmente il tutto nasce per farsi accettare dagli altri. Ad esempio qui in occidente più like hai, piú sei famoso. Questo espediente è riuscito a uccidere gente facendole credere che la vita non ha senso e durante il periodo dei cinquanta giorni potessero venire accettati dagli altri e dal tutor che escogitava tutto.

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12 ore fa, MaxInve ha scritto:

Pongo che non ho visto il servizio e ne ho saputo qualcosa a riguardo giusto da amici e wikipedia, comunque credo che se una persona decide di fare questo "gioco" (si può davvero definirlo tale?), ha già di per se un'inconscia tendenza suicida, e il blue whale è solo una scusa per soddisfarla.

E si, so che taluni potrebbero ritenere che alcuni non siano così, e decidano di fare questa cosa come "sfida al creatore", una cosa del tipo "Ho superato tutte le prove senza suicidarmi/sono riuscito a sottrarmi alle prove senza ripercussioni", ma vedendo il numero di morti causate da questa cosa,che ritengo relativamente alto, credo che una persona normale e senza già dei problemi non se la voglia rischiare, solo per dire, quanti di voi sinceramente la proverebbero? Sarò strano io, ma credo nessuno

 

Ritengo che l'inconscia tendenza suicida sia sicuramente un fattore determinante, tuttavia, in questi casi l'età di riferimento è davvero troppo bassa.

Spesso a quell'età si ha una visione distorta degli eventi che ci circondano. Per cui reputo sia gravissimo tutto questo.

 

PS: Ho notato che si fa molta ironia in questa discussione, da questo momento in poi tutti i post ironici saranno seguiti dal ban diretto.

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eiphi/just another fragment/of/space.

 

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Al di là di tutto, 'sto tizio sapeva quel che faceva.

Ha scelto persone che probabilmente, prima o poi, l'avrebbero comunque fatta finita e non solo le ha spinte ad ammazzarsi, ma le ha convinte a farlo alle sue condizioni. Non è un gioco finito male, è praticamente un esperimento sociale (cinico, sadico, quel che volete per carità); e gli è decisamente riuscito. "Non è un mostro, è in anticipo sul percorso", parafrasando una celebre battuta di un ancor più celebre film.

'Sta storia, con tutti i suoi annessi e connessi, probabilmente finirà nei manuali di Criminologia e di Psicologia.

 

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12 ore fa, Blue98 ha scritto:

Chi lo fa è un cretino.

Se il cretino arriva alla fine s'ammazza.

 

Dov'è il problema?:look:

 

Il problema sta nelle persone che circondano "il cretino", che al posto di intervenire in maniera intelligente, preferiscono travestirsi da cretini che assecondano una cagata disumana come questa.

E il tuo post non lascia trasparire molta intelligenza.

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eiphi/just another fragment/of/space.

 

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1 ora fa, Situsumi ha scritto:

Per essere dei disadattati mentali la balena la disegnano bene

Non voglio creare flame. Però è degno di nota il fatto che trovo questo tuo commento poco opportuno. Disegnare una balena o un qualsiasi altra cosa per poi buttarsi di sotto, io credo che bisognerebbe riflettere visto che ci sono veramente tanti nostri coetanei che si gettano per tre secondi di gloria. Sinceramente mi frego altamente del disegno, anche se volevi sdrammatizzare. Una morte è sempre una morte.

In tutto ciò, qualsiasi cosa tu scriverai non riceverà ulteriori mie risposte perché non voglio creare flame, bensì riflessione su questa faccenda orrenda.

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Bene, ho sfogliato attentamente tutta la discussione cercando di ripulirla dai commenti inopportuni.

Rimango basito quando leggo che alcuni di voi ironizzano su un discorso del genere, ribadisco che atteggiamenti di questo genere portano alla coda mod e al ban diretto.

Ci tengo a precisare che è nostro dovere rispettare la libertà di opinione di tutti, ma è anche nostro dovere non far cadere nell'immaturità o, ancora peggio, nell'istigazione a qualsiasi forma di violenza discussioni come queste.


Pertanto siete tutti pregati di accendere il cervello prima di intervenire in una discussione di questo tipo.

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eiphi/just another fragment/of/space.

 

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L'unica cosa che posso dirvi è "non fatelo", ma sarebbe inutile porla così. 

 

E chiunque dica "sono stupidi se lo fanno", vuol dire che non hanno capito che qua si parla di un fenomeno di persuasione inconscia.

 

Poi me ne vado

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1 ora fa, MedicalRipple ha scritto:

Al di là di tutto, 'sto tizio sapeva quel che faceva.

Ha scelto persone che probabilmente, prima o poi, l'avrebbero comunque fatta finita e non solo le ha spinte ad ammazzarsi, ma le ha convinte a farlo alle sue condizioni. Non è un gioco finito male, è praticamente un esperimento sociale (cinico, sadico, quel che volete per carità); e gli è decisamente riuscito. "Non è un mostro, è in anticipo sul percorso", parafrasando una celebre battuta di un ancor più celebre film.

'Sta storia, con tutti i suoi annessi e connessi, probabilmente finirà nei manuali di Criminologia e di Psicologia.

 

hai dannatamente ragione 

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Stavo riflettendo sulle parole di @Iperbole, che condivido assolutamente. La voglia di apparire, di essere rispettati e considerati degli idoli, dei "grandi", c'è sempre stata, diciamoci la franca verità. Il problema è che a causa dell'enorme diffusione dei social network, questi fenomeni sono aumentati in maniera direttamente proporzionale, purtroppo. Sono nati il cyberbullismo e questi giochi o "challenge", che dir si voglia. Ma c'è da porsi la domanda: "Perché?". Perché tutto questo? Indubbiamente è una fase dell'adolescenza che molti ragazzi attraversano. Io stessa l'ho avuta, ma non mi sono mai cimentata in simili prove, né mi sono tagliata, pur avendo maturato pensieri molto negativi sulla vita e su quanto fosse ingiusta. Allora penso a quanto questi ragazzi siano fragili e bisognosi di attenzioni, di qualcuno che stia loro accanto, perché in parte li capisco. La mente umana, specialmente quella di un giovane, di un ragazzino, o di un bambino, è facilmente manipolabile se si va a toccare i tasti giusti (o quelli che comunemente chiamiamo "tasti dolenti") e se si va a colpire queste persone nei loro punti più deboli. Hai bisogno di essere rispettato ed elogiato? Ma sì, fai un gioco in cui ti tagli e fai un sacco di cose che ti spingono lentamente al suicidio, sarai sicuramente ricordato come un eroe!

Penso che se si arrivi al suicidio con così tanta semplicità, allora non c'è più rispetto per la vita, semplicemente è un peso da togliersi di dosso, tanto l'importante è farsi notare. Ci dovrebbe essere invece un pensiero che dovrebbe tenere tutti ancorati alla vita: la sofferenza, il dolore delle persone che li hanno amati e che erano disposte a fare qualunque cosa pur di aiutarli. A me il sol pensiero di vedere i miei genitori piangere per me fa male, e parecchio anche. Vorrei che non perdessero di vista questo: l'amore, ma noto che è una cosa molto difficile da ricordare, quando si parla di apparenza e "likes".

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Bene, a questo proposito credo sia opportuna una spiegazione: il mio "Long live natural selection" non intendeva essere uno scherzo, anzi, secondo me è la stessa cosa che ha pensato il ragazzo che si è inventato tutto ciò. Ed è una cosa serissima.

Dal mio punto di vista, che dovrebbe essere evidente anche dagli altri miei post nel topic, chi cede ad una cosa del genere (ATTENZIONE: mi baso su ciò che si legge in giro per quanto riguarda lo svolgimento della "sfida") è un debole, e questo credo sia stato detto in molte salse. Ma non solo è un debole, è anche un incosciente, dato che, parliamoci chiaro, vi sembra normale accettare una sfida che proviene da uno sconosciuto?

In tal senso, "Long live natural selection" e "Non è un mostro, è in anticipo sul percorso" hanno lo stesso concetto di base. Nel momento in cui hanno accettato la sfida, mi spiace davvero dirlo, hanno deciso di morire, e personalmente non riesco ad avere pietà di una persona che rifiuta la propria vita, pur con tutte le motivazioni che questa scelta può avere.

Però è vero, il messaggio era criptico, quindi capisco che sia stato censurato.

 

Poi è chiaro che le colpe non sono solo delle "balene". Sicuramente una dose di responsabilità ce l'ha chi non si è accorto dei comportamenti dei partecipanti alla sfida, e/o chi se ne è accorto e non ha fatto nulla. E chiaramente la colpa più grossa ce l'ha lui, che di fatto ha giocato con la vita delle persone come il più stereotipato dei supercattivi (sembra una banalità, ma è esattamente ciò che ha fatto). Mi ha ricordato un po' Jigsaw, non mi stupirei se venisse fuori che ha visto i film della saga (e già il fatto che obblighi gli sfidanti a vedersi film horror rafforza la mia idea): la scelta delle vittime è la stessa, persone che avendo tendenze suicide (o comunque qualche "disturbo" del genere), manca solo quella particolarità che rende l'Enigmista un genio del male e questo tizio un semplice maniaco, ossia la via di uscita. A meno che il ragazzo non intendesse che gli sfidanti dovessero manifestare una estremo attaccamento alla vita ribellandosi al gioco e denunciandolo, ma temo che qua io stia confondendo realtà e fantasia.

 

PS: in tutto questo, anche se non posso avere pietà di chi si ammazza, non è che io stimi ciò che ha fatto questo qua, eh. È un maniaco e basta, credo solo sia meno scemo di quanto sicuramente l'opinione pubblica lo dipingerà.

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15 ore fa, Giuls92 ha scritto:

 

Come fa ad essere fake se i morti ci sono ed il creatore del gioco pure (ora in galera)? Non capisco.

è un fake raccontato bene,

beh, peccato che i morti non possono essere associati al gioco, non ci sono prove,

mentre pre il creatore non vi sono prove a sufficienza, e non basta che lo ametta (se le "traduzioni" non sbagliano)

piccolo appunto copia e incollato dalla versione ita della wiki (non mi dite che non è una delle migliori fonti.. ma sempre meglio di tutto cio che escono nei vari articoli e nella tv italiana)

Secondo NetFamilyNet.org[2], che cita Georgi Apostolov del Centro Bulgaro per un Internet Più Sicuro, la storia del Blue Whale sarebbe una falsa notizia sensazionalista nata tra il novembre 2015 e il maggio del 2016 in Russia e recentemente ripresa sui media occidentali, tra cui tabloid scandalistici come The Daily Mail e The Sun. In Italia, con mesi di ritardo, è diventata di improvvisa attualità nel maggio del 2017.

L'ipotetico gioco sarebbe distribuito sotto forma di app, che però risulta introvabile a chi la cerca davvero per verificare la notizia.[3]

L'ideatore del gioco sarebbe un russo, Philipp Budeikin, ex studente di psicologia (nato attorno al 1996) espulso dall'università ed arrestato a novembre 2016,[4] anche se tra il 15 e il 16 maggio 2017 vari quotidiani italiani hanno dato la notizia come se fosse appena avvenuta.[5][6] Budeikin ha dichiarato di non ritenersi pentito, oltre che di aver creato il gioco per spingere all'uccisione persone che giudicava indegne di vivere.[4] A lui sarebbero riconducibili le morti di 16 ragazze.[4][7]

Sulla stampa tale numero appare solitamente assai gonfiato e si dice che la moda, iniziata nel 2013 con un gruppo di VKontakte (il Facebook russo) detto F57, avrebbe ucciso 130 o secondo altri più di 150 adolescenti, ma in realtà finora non è stato identificato alcun suicidio con collegamenti concreti al gioco.[1] Al fenomeno, la trasmissione televisiva italiana Le Iene ha dedicato un servizio il 14 maggio 2017, raccogliendo le testimonianze di giovani.[8]


Questo fenomeno ha dato spazio a teorie del complotto, alcune delle quali affermano che sia una campagna gestita ed organizzata da nazionalisti ucraini

 

poi certo (parlo delle iene, perchè hanno fatto uscire l ondata loro in italia) se vi fidate delle iene.. le stesse che hanno detto che manga = pedopornografia, e che (mi sfugge il nome, qui locali con le ragazze vestite tipo idol, in cui si fanno delle feste e che spesso vengono scambiati per dei locali a luci rosse..) si possono avere prestazioni con minori (cosa falsa in media), e quando chiedono l eta a una cameriera a quei locali la, lei le risponde 19.. e STRANAMENTE traducono 15 o del servizio sugli emo, di come siano dei 12/15 enni che si autolesionano, vestiti con cose provocanti, magliette "stile horro" si drogano, sesso ovunque.. etc ben per voi

 

inoltre se veramente questi si devono filmare per qualsiasi azione che facciano.. i filmati sarebbero gia in giro per il web

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15 ore fa, Empty ha scritto:

Non è un fake, è solo una cosa vecchia raccontata male. Qua spiega abbastanza bene: http://thesubmarine.it/2017/05/15/blue-whale-cosa-ce-di-vero-nella-storia-del-gioco-del-suicidio/

 

Per chi non ha voglia di leggersi tutti i punti principali sono questi, cito da lì:

"Sono profondamente piú preoccupanti i casi dei Suicide Apartment, forum dedicati unicamente a spingere le persone al suicidio, spesso proponendosi come piattaforma per trovare qualcuno con cui suicidarsi insieme — a volte di persona, a volte in diretta su Skype, altre volte sulla fiducia. Nel terzo caso, spesso, dei malintenzionati manipolano deboli fino a portarli alla morte. Anche grazie alla popolarità dei forum T. e E.F., il Suicide Apartment piú noto d’Europa è tedesco — prova indiretta della presenza dannosa di spazi come i suddetti. Suicide Apartment, il nome del forum tedesco (forse primo ad aver introdotto il nome alla tipologia) è confinato nel dark net.

a dire il vero ci sono anche nella clearnet.. ma di tanto in tanto spariscono e si rifanno vivi con un altro nome..

ma principalmente lo fanno per lucrarci sopra

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Anche in un contesto deviante come questo, Blue Whale non è un gioco nato organicamente. Per ricostruire la storia dobbiamo andare piú indietro dello scorso febbraio, fino al novembre 2015.

In un’altra storia che fece il giro del mondo su tutti i tabloid, Rina Palenkova annunciò il proprio suicidio pochi secondi prima di lanciarsi sotto un treno merci. Palenkova diventò in poco tempo un meme, perché nelle settimane precedenti al suicidio aveva condiviso su VKontakte messaggi in cui parlava della propria depressione. Palenkova partecipava a gruppi della morte sul social network.

Nei mesi successivi gli admin di VKontakte, in parte in seguito alle pressioni causate da un altro report di Novaya Gazeta, hanno iniziato a lavorare per censurare i gruppi — ma non molto di piú. Gli amministratori dei gruppi della morte continuano a sorvegliare l’hashtag #f57 e a contattare persone deboli, affascinate dall’idea di parlare di suicidio.

Non è chiaro se a questo punto il gioco esistesse già, se sia nato per la prima volta su pagine di gossip e poi adottato dagli stessi gruppi della morte, o se nasca quasi come scherzo, come modo da parte degli amministratori dei gruppi della morte di rendersi misteriosi, affascinanti.

Il 27 febbraio 2017 il britannico the Sun “riprende” il report di Novaya Gazeta dipingendo lo sgomento della testata russa di orrore facilone. La storia del Blue Whale game esplode in Occidente: iniziano a inseguirsi post taggati #f57 su Instagram e su Tumblr — i due social network occidentali il cui pubblico potrebbe essere piú esposto a pericoli come queste manipolazioni."

 

E anche:

"Nelle scorse giornate sono arrivate notizie di suicidi teoricamente causati da Blue Whale anche in Spagna, Argentina, e Brasile, ma nessuna evenienza del gioco è mai stata dimostrata con la solidità del caso russo.

È difficilissimo, nel mare di informazioni sull’argomento che si possono trovare sul darknet, distinguere tra casi di effettivi gruppi della morte dove “curatori” uccidono persone attraverso abusi psicologici, e semplici casi di emuli, colpiti da effetto Werther.

Un caso ormai provato senza ombra di dubbio è quello di Philipp Budeikin, considerato uno dei primi amministratori di gruppi della morte su VKontakte. Arrestato con l’accusa di essere uno dei primi curatori, Budeikin ha confessato, si è dichiarato colpevole e ha dichiarato – sempre a Novaya Gazeta – di considerare le persone che aiutava a morire “rifiuti biologici.” La notizia è stata confermata poi anche da BBC News. Budeikin, a 21 anni, è accusato di aver causato la morte di 16 ragazze, ma attraverso la vasta rete di imitatori e emuli, potrebbe essere responsabile di un orrore ancora più grande."

appunto non ci sono prove concrete, e inoltre le prime notizie che sono uscite a proposito sono uscite STRANAMENTE in notiziari di fakenews (appena ritrovo il sito lo link ^^ )

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