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Lascia un Commento ~ Seconda Edizione


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Durata del Contest: dal 12 ottobre al 25 ottobre

*La data finale è indicativa e può variare in base al numero di iscritti

 

Benvenuti alla seconda edizione di Lascia un commento, un grande ritorno di questa stagione delle Iniziative dopo il successo della prima edizione qualche anno fa.

 

Lascia un commento! è un contest di scrittura che si articolerà in più fasi, e ha lo scopo di eleggere il miglior commentatore del forum di Pokémon Millennium.
Andiamo subito a vedere come funziona!

 

Regolamento

 

  • Lascia un commento! si articolerà in più fasi: ad ogni fase della gara, proporremo una tematica da commentare, cui potrete prendere spunto da news e discussioni che vi allegheremo o da un testo che scriveremo.
  • Per iscriversi all'iniziativa basta commentare la prima tematica proposta in questa discussione, che troverete a fine post. Ovviamente, dovrete commentare in maniera attinente alla tematica proposta, o l'iscrizione non si potrà considerare come valida.
  • Al termine delle iscrizioni, sarà selezionato un numero di utenti variabile in base alle iscrizioni che parteciperà alle fasi successive.
  • Ad ogni fase del gioco, sarà proposto un tema da commentare, e avrete tre giorni per farlo. Alla fine della fase, decreteremo il vincitore della fase e un numero variabile di eliminati. L'ultimo utente rimasto sarà proclamato vincitore dell'iniziativa.
  • Non c'è un limite di lunghezza per il commento, basta che sia attinente e interessante: un commento eccessivamente breve potrebbe essere valutato negativamente, ma anche uno troppo lungo e dispersivo.
  • Non è consentito modificare il commento una volta inviato.
  • Tutte le prove saranno aperte nella sezione Iniziative Ufficiali: lì troverete i topic da commentare di volta in volta.

 

I premi

 

  • Il primo classificato vincerà 40 PokéPoints, una bambola speciale 60 punti nella classifica I Fedelissimi.
  • Il secondo classificato vincerà 30 PokéPoints, una bambola speciale 45 punti nella classifica I Fedelissimi.
  • Il terzo classificato vincerà 20 PokéPoints, una bambola speciale 30 punti nella classifica I Fedelissimi.
  • Gli utenti classificati dal quarto al sesto posto riceveranno 10 PokéPoints 15 punti nella classifica I Fedelissimi.
  • Tutti gli altri utenti dal sesto posto in poi, compresi i non selezionati alle iscrizioni, vinceranno 10 punti nella classifica I Fedelissimi.

 

 

Prima Prova - Iscrizioni

Per questa prima prova, che varrà come iscrizione alla gara e permetterà di selezionare gli utenti che potranno andare avanti e partecipare alle prove successive, il tema da commentare è

 

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Il percorso di Game Freak nel brand Pokémon

Quali, secondo voi, sono gli aspetti positivi e negativi che Game Freak sta apportando ai videogiochi Pokémon negli ultimi anni? E memori di ciò, cosa approvereste (o cambiereste) nel loro approccio ai famosi remake di Quarta Generazione?

 

 

 

Prendendo ispirazione da questo trafiletto, vi invitiamo a commentare in questo topic per iscrivervi all'iniziativa. I migliori saranno selezionati per procedere nella gara.
Avete tempo fino alle 23:59 del 14/10/2020 per inviare qui il vostro commento. Tutti gli altri post non attinenti saranno cancellati dal topic. Il commento dovrà seguire le regole già elencate nel regolamento già esplicitato in precedenza.

I vostri lavori verranno giudicati da @Alexina, @Dott.ssa_Drapion, @LightRay e dal sottoscritto.

Per qualsiasi domanda, non esitate a contattarci sul topic apposito!

 

Buon lavoro a tutti!

 

 

 

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Questa iniziativa fa parte del Programma Fedeltà

You don't stop playing because you grow old, you grow old because you stop playing.

 

 

 

 

La mia bacheca

(Ultimo aggiornamento 02/06/22)

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Pokémon è un brand che posa le sue radici nella metà degli anni ’90, ha attraversato anni e diverse generazioni di persone. Ha dovuto affrontare il cambiamento dei tempi, le novità tecnologiche e la variazione di gusti nella massa di milioni di videogiocatori. Ma ce l’ha fatta veramente?

 

L’idea di Game Freak nasce da un’ispirazione semplice e diretta: il creatore Satoshi Tajiri prese spunto dalla sua passione per il collezionismo di insetti, ed ebbe il desiderio di riproporla in una salsa diversa, ma cercando di mantenere le stesse sensazioni di esplorazione e scoperta. La sua volontà fu quella di far uscire i bambini dalle abitazioni, e farli incontrare, per mezzo del suo stesso hobby, ma tradotto in videogame. Pokémon Rosso, Blu e Verde, furono i primi giochi che consentivano ai bambini di catturare delle creature fantastiche, di muoversi in un nuovo mondo tutto loro, e di raccontare le proprie iterazioni una volta spento lo schermo. Oltre alla struttura del gameplay, che portò una rivoluzione del mercato che ancora oggi è difficile da eguagliare, la scelta vincente fu quella di proporre due versioni di gioco alternative, che costringeva i giocatori a condividere la propria esperienza con altre persone. Il gioco non si fermava quindi alla sola cartuccia, ma diventava un’avventura interattiva a 360°, di cui parlare con gli amici nel mondo reale.

 

La struttura alla base del gioco era ancora molto rudimentale, ma questi fattori bastavano a rendere Pokémon un’esperienza unica. La seconda generazione, riuscì a mantenere questi aspetti, migliorando invece ciò che mancava ai capostipite: vennero aggiunti elementi alla storia, introdotti concetti che sarebbero stati fondamentali per il futuro della serie, come la presenza di due leggendari diversi a seconda della versione di gioco scelta. In generale fu un videogioco più completo, che affermò la potenza del franchise, dopo l’imponente esplosione mediatica iniziale.

 

Avendo raggiunto una base solida, Game Freak aveva la possibilità di costruire e di progettare il percorso dei giochi Pokémon per gli anni futuri. Dire che il progetto sia fallito o che sia in fase decadente sarebbe ingiusto, i dati dicono tutt’altro, ed anche oggi le vendite di Spada e Scudo sono lì a dimostrarlo. Eppure tra i fan c’è la sensazione che la qualità non sia più quella che avevano i giochi dei tempi passati. Cosa è cambiato?

 

Dal mio punto di vista dipende da molteplici fattori.

 

-          I tempi che cambiano: il panorama videoludico attuale è completamente diverso da quello a cui Game Freak si affacciava nel 1996. Adesso l’offerta è enorme, i generi si sono moltiplicati e mescolati tra di loro. Ci sono nuove tecnologie che permettono di proporre titoli sempre più elaborati, con componenti tecniche e grafiche di qualità superiore, mentre chi non ci riesce, sfrutta la genialità e la fantasia per consegnare ai giocatori delle esperienze alternative e fuori dagli schemi, come molti sviluppatori indie stanno facendo. Game Freak, a mio avviso, non sta riuscendo a stare ai passi con i tempi. Non propone giochi dalle grandi prestazioni, ed al contempo non ha la capacità di proporre scenari diversificati. Sembrerebbe essersi rinchiusa in una bolla personale, e che non voglia guardare più di tanto alla scena del mercato generale. Sono convinti di avere la formula giusta, e continuano a sfruttare lo stesso modello che si è dimostrato vincente per oltre 20 anni. Una scelta che paga a livello economico, ma che a lungo andare, rischia di diventare fin troppo ripetitiva.

 

-          Diversità di pubblico: Uno dei più grandi problemi di Game Freak è quello di dover andare incontro ad un pubblico che comprende ogni fascia d’età. Tutti ormai conoscono Pokémon, dai bambini che per la prima volta si affacciano alle creature tascabili, ai fan storici che li hanno supportati per tutto il loro arco vitale. Ognuno pretende di avere tra le mani aspetti di gioco che rispecchino le loro esigenze, ed in pochi sono inclini ad accettare compromessi. La difficoltà che deve affrontare Pokémon è proprio questa. Soprattutto durante le ultime generazioni, si sono accettati troppi compromessi. I giochi sono stati resi semplici ed hanno ottenuto un carattere infantile, per aiutare il pubblico di bambini ad approcciarsi al meglio a questo mondo. D'altra parte sono stati introdotti elementi più maturi, ma castrati, per provare a strizzare un occhio anche agli adulti. Il risultato è un minestrone di elementi semplici e complessi, un compromesso che rende l’avventura accessibile, ma incompleta per entrambe le parti. Una soluzione potrebbe essere quella di introdurre un livello di difficoltà regolabile, in modo che ogni persona possa affrontare il gioco secondo la sua volontà. In alternativa si potrebbe dividere la serie in due filoni ben distinti: uno in stile Let’s Go, dedicato ai bambini, ed un filone più maturo rivolto soltanto al pubblico più grande.

 

-          Annualità: Da qualche tempo i giochi stanno seguendo un ritmo frenetico. Questo è dovuto all’ampiezza che ha acquisito il brand e dalle sue molteplici diramazioni. Ormai i ricavi ottenuti dalle vendite dei videogiochi è solo una percentuale minore rispetto alla globalità delle entrate che TPC guadagna ogni anno. Merchandise quali pupazzi, bambole, carte ed accessori, fruttano un introito decisamente più elevato. Tutto ciò ha portato l’azienda a spingere particolarmente su questi settori, che per vendere, hanno necessariamente bisogno che i giochi escano a cadenza più ripetuta. Più giochi escono, più creature nuove vengono concepite, e maggiori sono le bambole che possono essere esposte negli scaffali dei Pokémon Center. La produzione annuale dei giochi ha però un lato negativo, poiché avendo meno tempo a disposizione, la cura nei dettagli sarà senza dubbio minore. Difficile trovare una soluzione a questo circolo vizioso, TPC potrebbe affidare anche a team esterni  la possibilità di sviluppare giochi Pokémon, o almeno dare un supporto a Game Freak. Vedo molto improbabile che la pressione che esercita al momento venga meno… con gli ultimi DLC sembra esserci stato un esperimento per alleviare il problema, ma deve essere fatto di più.

 

-          Comunicazione: Qui ho poco da dire, purtroppo. La comunicazione di recente è stata disastrosa e Game Freak sembra non rendersi conto del tipo di pubblico che li segue. Prende sotto gamba argomenti a cui i fan tengono, crea hype salvo poi smontarlo con annunci di poco conto… dovrebbero fare più attenzione alle richieste che vengono fatte. Non devono assolutamente accontentare in tutto, ma almeno non incorrere in danni d'immagine gratuiti.

 

-          Passione e ricavi: Da giocatore mi viene semplicemente da pensare che il team dovrebbe ritrovare la passione che aveva agli albori. In principio i giochi erano pensati per il pubblico. Ovviamente non era una onlus, il denaro contava anche allora, ma c’era voglia di innovazione e di portare avanti un'idea. Bisognerebbe tentare di avere più coraggio e di rischiare. Buttarsi in un progetto nuovo e mettere in conto che un inciampo economico può accadere. Ma attraverso decisioni coraggiose e in controtendenza, si possono porre le basi per un rilancio anche dal punto di vista dell'immagine. Zelda l’ha dimostrato con Breath of The Wild, abbandonando i suoi classici sistemi, e rivoluzionando completamente il gameplay. Ha rischiato, ed ha avuto successo. Un piccolo accenno c’era stato con Bianco e Nero, ma alla primissima vista di un calo di vendite, Game Freak ha fatto immediatamente retromarcia ed ha percorso la strada opposta. Un reboot, un nuovo inizio o una idea folle e sopra le righe, potrebbe portare ad una perdita iniziale, ma ad un risultato migliore nel lungo periodo.

 

Tutto ciò che ho scritto sono solo speculazioni, non ho purtroppo la risposta alla domanda, altrimenti molto probabilmente sarei a Tokyo con i miei nuovi colleghi xD

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Game Freak è una delle software house più conosciute al mondo, soprattutto per i giochi Pokemon.

Molto probabilmente senza di essi non avrebbero tutta la fama che hanno tutt'ora, nonostante abbiano prodotto altri giochi molto conosciuti come Mario & Yoshi e Mendel Palace, che ha ispirato anche un manga.

Negli ultimi anni i giochi Pokemon sono sempre più criticati, che sia per la trama e la grafica, per le animazioni e anche per le scelte di mercato.

Secondo me non hanno tutti i torti e ora spiegherò il meglio possibile il mio punto di vista.

Inizierei con il parlare della pubblicità e della comunicazione con il pubblico: in un trailer di USUM viene inquadrata l'Ultramegalopoli e viene detto che nei nuovi titoli sarà possibile esplorarla, quando in realtà è un tunnel accessibile solo per una battaglia. In un trailer di SWOSHI vengono mostrate le terre selvagge come un luogo per interagire con altri utenti o con i propri amici, ma non è proprio così. (Ora non mi metto a parlare del pessimo lavoro fatto con l'online di questi ultimi titoli altrimenti non la finirei più quindi andiamo avanti)

Un ultimo esempio, che è anche quello che ha suscitato più odio nei fan, è stato il "big project" di Pokemon Unite.

Insomma abbiamo capito che da questo punto di vista non sono molto ferrati.

Ci si può lamentare anche della mancanza di difficoltà e di dungeon negli ultimi giochi. Sono del tutto assenti grotte articolate o zone nascoste nei percorsi e la linearità del design della regione non aiuta :looksi:

Personalmente non ho da lamentarmi troppo sulla grafica o sulla trama dei giochi che da molto fastidio a molti ma prima di concludere mi piacerebbe condividere un ultimo pensiero sui tanto attesi remake di quarta gen.

Piacerebbe giocarli a moltissimi, me compreso. Ma non è meglio aspettare 2 o 3 anni per un gioco fatto bene (se lo faranno bene xD) che averlo dopo un anno ma realizzato frettolosamente?

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:Stelline:Set by @chube:Stelline:

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Ho cliccato più volte e non ironicamente sul logo di Game Freak pensando si aprisse la news come nella scorsa edizione :facepalm:

Comunque, senza altre fonti eccetto che la mia esperienza ventennale, non posso che scardinare un portone aperto proclamando la mia delusione verso il brand videoludico: parlando dei giochi della serie principale (visto che ho sempre preso le distanze dagli spin-off, ma dove ho visto esserci scontenti anche lì) il fattore che è davvero venuto a mancare dall'inizio dell'era 3DS (con X e Y per intenderci) è quello della scoperta. Fino a Nero e Bianco 2 i giochi eran davvero pregni di quei piccoli elementi che ti facevano desiderare di continuarli, tra cui i Pokémon Mitici e Leggendari, sempre caratterizzati ma eventi e dungeon in game o ricevuti nelle proprie cartucce andando a certi eventi in real (famosi quelli di Mirabilandia), a differenza di ora dove basta davvero una connessione ad internet per averli gratuitamente e senza sforzo.

Chi come me ha iniziato a conoscere il brand dai primi Rosso e Blu, non scorderà mai sensazioni quali giocare di notte sotto le coperte con una lucina per non farsi vedere dai propri genitori e al contempo vedere lo schermo del Game Boy (che fino all'Advance SP, epoca di Rubino e Zaffiro, non lo aveva illuminato), o il dover seriamente impegnarsi per uscire da una grotta o trovare una MN in quanto non esistevano ancora guide online, per non parlare di chi, sempre come me, ha avuto la fortuna di avere un grande gruppo estivo dove poter stare insieme parlando della nostra passione senza sosta... Tutte sensazioni che lasciano una grande nostalgia all'adulto che sono oggi, e che purtroppo Game Freak sembra non voler più far vivere alle nuove generazioni, che forse considera troppo 'impegnate' e pregne di altri hobby, a differenza della vecchia guardia.

Comprensibile direi, ma oltre a questo il problema va ricercato anche nei Pokémon stessi: siamo davanti al brand più redditizio al mondo, che come tale dev'essere 'munto' fino all'ultima goccia. Non c'è più spazio per prove e sperimentazioni, ormai grazie a TPCI vivono di fama e un nuovo gioco della serie principale DEVE uscire ogni 2 anni proprio perchè TUTTI lo compreranno solo per il nome sulla copertina. Per questo gli standard si sono abbassati, facendo perennemente leva su fattori universalmente apprezzati come le mascotte di Pikachu ed Eevee (e Charizard :sudore:), con X e Y si sperava avessero tralasciato la trama per concentrarsi sulla nuova grafica, ma così non fu...

Con Sole e Luna si ebbe la conferma di questa malgestione, che nonostante una svolta di trama diversa da: 'Conquista le 8 Medaglie per vincere la Lega' non ha convinto il pubblico più critico, assieme alla diminuzione dei nuovi Pokémon (molti dei quali personalmente imbarazzanti) e il riciclo dei modelli overworld dai giochi precedenti. Rimasi così deluso che decisi di non comprarmi la Switch, non valeva più la pena spender soldi per qualcosa che sentivo non potesse darmi più nulla, e se c'è almeno una cosa che spero facciano negli ipotetici remake di Diamante e Perla (ma di cui dubito visto i più probabili di 2°) è di ridare quel senso di mistero e solennità che i Leggendari di questi giochi ci diedero alla loro prima apparizione, riassunto: DATECI UNA LORE SERIA PER ARCEUS!

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Pokemon è un brand che, al momento, va avanti solo grazie alla sua forte fama conquistata in anni di scelte davvero azzeccate che però, ad oggi, iniziano a perdere energie. 

Avendo avuto modo di giocare praticamente tutti i giochi del brand dall'inizio ad oggi e rigiocare recentemente i giochi dall'inizio posso dire che negli anni si è passati dallo sviluppare l'idea di base espandendo su ciò che non era stato possibile (spesso per limitazioni tecniche nelle generazioni precedenti) a ricorrere le mode del momento con giochi spesso peggiori dei diretti predecessori. 

Si può dire che la prima idea geniale di base sia stata lo scambio di pokemon con amici con una versione differente del gioco per collezionare tutti i pokemon e che quest'idea sia stata la base del brand fino alla sesta generazione. L'idea di collezionarli tutti ha perso appeal nelle ultime due generazioni perché il numero di pokemon è aumentato troppo e i nuovi giocatori erano impossibilitati a recuperare tutti i pokemon delle generazioni precedenti. 

Ciò che ha permesso il successo della seconda generazione è stato il perfezionamento dell'idea di base lanciata con i primi giochi, tutte le piccole noie della prima generazione (tipo il dover richiamare ogni volta la bicicletta da menù) vengono corrette in maniera geniale e i colori, per un gioco me pokemon, si dimostrano fondamentali per rendere l'esperienza più appagante. 

 

La terza generazione introduce altre cose di cui davvero si sentiva la mancanza tipo le scarpe da corsa, mentre la quarta generazione di concentra al 100% sugli input touch screen (anni prima degli smartphone) tanto che i remake di seconda generazione arrivano a virtualizzare anche il pulsante a. 

 

Il primo passo indietro viene fatto in 5 generazione (proprio sull'input) e sono anche i giochi che cercano di introdurre tantissime nuove creature senza riuscire completamente a conquistare il cuore dei fan. La quinta gen viene comunque ricordata come una delle migliori grazie alle migliorie lato storia. 

 

La sesta generazione si affida molto ai nuovi modelli 3d e all'atmosfera europea per far centro e introduce meccaniche pensate per l'allevamento di pokemon perfetti riuscendo a creare giochi di buona qualità anche se molto brevi e semplificati. 

 

La semplificazione da qui in avanti renderà il gameplay sempre più insulso, i giochi sempre più brevi, l'esplorazione sempre più lineare fino ad arrivare ad oggi in cui l'unica cosa che conta è l'online. 

 

Di pokemon come l'ho conosciuto è rimasto poco e la direzione in cui è stato portato il brand è tra le peggiori che potessi immaginare. 

 

Cosa avrei cambiato? 

1. Dalla 5 generazione avrei evitato di introdurre centinaia di pokemon ogni generazione. Avrei introdotto solo pochi leggendari rimescolando di volta in volta i 500 pokemon circa già presenti. 

2. Avrei puntato sul perfezionamento dell'input touch screen per far approdare la serie su smartphone ma non come free2pay ma piuttosto come gioco vero e proprio. Non solo il brand è perfetto per la piattaforma, è anche la piattaforma perfetta per gli scambi.

3. Avrei puntato dell'introduzione di nuove meccaniche nelle lotte, esempi: tempo reale con pausa tattica, maggiore possibilità di intervento nelle lotte per l'allenatore con strumenti con effetti simil attacchi, possibilità di utilizzare un più ampio spettro di mosse (il limite di 4 è sempre stato abbastanza limitante), capacità particolari per pokemon non evoluti (al momento l'evoluzione è quasi sempre conveniente). 

4. Avrei puntato su un mondo più aperto pieno di segreti e puzzle ambientali che sono in pratica presenti solo nella terza generazione.

 

Per correggere il tiro invece ora :

1. Concluderei il pokedex nazionale con update incrementali. 

2. Espanderei pokemon home in modo da trasformarlo in un vero e proprio videogioco pokemon giocabile anche offline. 

3. Eliminerei tutte le meccaniche senza senso tipo dinamax, mega, ecc... In favore di qualcosa di più equilibrato.

4. Concluso il supporto a pokemon scudo e spada i successivi giochi dovrebbero uscire sia su console Nintendo sia su mobile sempre con business model compro una volta gioco per sempre anche offline.

5. Applicherei i punti 3 e 4 precedenti (e smetterei anche di introdurre centinaia di pokemon ogni generazione puntando su pochi leggendari (2-3 a generazione). 

6. Metterei la difficoltà selezionabile... Il condivisore esperienza sempre attivo e non disattivabile rende le partite di una semplicità senza senso (anche perché non c'è differenza nella quantità di esperienza ricevuta tra un pokemon che combatte e uno che non lo fa).

 

La fortuna di pokemon è che è un brand semplice che fonda il suo successo proprio su questa semplicità quindi recuperare le scelte errate non è complicato.

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Sono un collezionista appassionato di shiny casuali, rng, pokemon evento ecc...

Mi diverto in tutte le generazioni tranne la 5-7-8 mai in multiplayer.

Contattatemi solo se volete imparare a fare RNG su emulatore su 1-2-3-4-6 generazione.

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Secondo me i cambiamenti perseguiti da GameFreak in questi ultimi anni si possono facilmente riconoscere ma non apprezzare appieno in quanto facenti parte di un gioco dall'ecosistema generale molto vasto e non curato appieno a causa della volontà di rimanere un piccolo studio che conta su poca forza lavoro, nonostante il grande quantitativo di fan e aspettative che debbono sostenere.

 

Un costante aumento della quality of life, ha ridotto consapevolmente la quantità di grinding e altri lavori noiosi a cui il giocatore deve pensare, ma è controbilanciato dalla mancanza di nuovi capisaldi nell'allenamento e l'esplorazione.

Questo fa diventare il gioco disincentivante al giocatore o fan più navigato che vorrebbe esplorare mappe meno lineari alla ricerca di segreti e trovare soddisfazione nel superare le sfide insieme alla sua squadra, grazie al duro lavoro fatto durante queste sezioni, e ritrovarsi davanti ad un equilibrio fatto di novità inedite ben proposte grazie all'imbattibile consapevolezza dei problemi presenti ad ogni run. 

Questo labile equilibrio si spezza anche durante un altro fulcro di Pokémon: Le lotte. 

Se come già intuibile prima le semplificazioni hanno asfaltato la difficoltà degli scontri ci pensano le lotte a dargli il colpo di grazia.

Negli ultimi anni gli sviluppatori hanno cambiato approccio all'intendersi delle novità di quest importante sezione di gioco. 

Mantenendo un sistema ben rodato di game design delle lotte, hanno iniziato a sperimentare feature studiate a modificare i valori delle statistiche degli stessi Pokémon in campo e delle loro mosse mentre tutto il resto è pressoché invariato; lasciando un ulteriore incremento dell'abusabilità delle nuove meccaniche negli scontri con gli NPC. 

L'unico cambiamento degno di nota in questi anni atto a migliorare gli scontri è stato il passaggio al 3D, che nonostante abbia dato un benefit delle texture, nei design e nelle inquadrature, anche qui si riscontra la problematica principale del team di sviluppo riguardante principalmente il numero di sviluppatori coinvolti, che li ha visti soccombere davanti alla mole di animazioni necessarie a tenere il passo che son rimaste mediocri. 

 

Memore di ciò vorrei che nei remake di quarta gen prendessero consapevolezza sul fatto che un altro gioco della main series avrà meccaniche di lotta uguali al precedente capitolo in tutto e per tutto, e quanto può esser noioso. 

Oltre a capire che i miglioramenti apportati alla serie da allora troveranno il giusto posto se sapranno aggiungere un pizzico di pepe nei momenti più salienti della storia che stanno per riproporre. 

 

Non cambierei nulla, perché son sicuro: il percorso fatto fin ora è stato atto a migliorare

Nel futuro avranno modo di poter confezionare giochi, finalmente curati in tutti gli aspetti grazie alla supervisione e l'aiuto nello sviluppo da parte di Nintendo. 

Spero solo che non abbiano perso la voglia di sperimentare cose nuove :D

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Parlando di videogiochi Pokemon degli ultimi anni penso si possano prendere in considerazione le ultime 2 generazioni, per cui nel mio discorso mi riferirò essenzialmente a queste.

 

Partendo dai giochi di settima generazione come punto positivo prenderei la semplificazione del gameplay che si è ottenuta eliminando le vetuste MN, sostituendole con il Pokepassaggio, andando in questo modo a non limitare più la composizione della squadra a 5 Pokèmon più l’MN-slave.
Altro punto positivo è stato l’inserimento del “Surf-Mantine”, una piacevole distrazione che forniva in più la possibilità di guadagnare punti per comprare oggetti utili ai fini del competitivo.
Ritengo positiva anche la sostituzione delle palestre con il giro delle isole, non tanto come meccanica, dal momento che sempre di lotte si trattava, quanto per la sua contestualizzazione, penso sia stata ben giustificata ed inserita nella costruzione della regione di Alola, in cui forse un sistema di palestre avrebbe potuto snaturare l’ambientazione stessa.
il post-game fornito dal Raimbow-Rocket è stato piacevole, ma attendo che il Cliffhanger finale venga giustificato perché lasciato in questo modo va solo a sommarsi alle innumerevoli trame mai concluse che colonizzano i giochi Pokèmon.

 

Gli aspetti negativi della settima generazione comprendono la difficoltà di gioco, resa bassa non solo dal leveling e/o dai team degli allenatori avversari, ma anche dal semplice fatto che fosse impossibile sbagliare strada, ho trovato frustrante non poter esplorare le aree di gioco perché c’erano “muri” ad impedirmi di prendere una qualsiasi direzione che non fosse quella che avrebbe portato dal punto A al punto B nel minor tempo possibile, nonostante il compito fosse già facilitato dal Rotomdex e da tutte le informazioni che esso forniva; sempre riguardo l’esplorazione e la costruzione dell’ambiente ho trovato deludente l’esistenza di zone non esplorabili e/o di veri e propri spazi vuoti dove non si poteva fare assolutamente nulla, placeholder per edifici mai inseriti, chissà.
A questo si aggiunge l’esistenza di USUM o SM, i quali differiscono tra loro per 2 Pokèmon nuovi e qualche forma alternativa, senza aggiungere veramente qualcosa che, in mia opinione, giustificasse l’acquisto di entrambi i capitoli della generazione, passi l’aggiunta dell’ultrapattuglia e/o dell’ultramegalopoli, nonostante il modo con cui siano trattate sia discutibile, ma a questo punto sarebbe stato meglio fossero esistito solo USUM (ovviamente parlo da consumatore e non da azienda).
L’aspetto a mio parere peggiore però è stato la campagna marketing, una campagna in cui prima dell’uscita del gioco si sapeva tutto, anche non volendo andare a cercarsi i leak in giro, buona parte del dex era stata rivelata ufficialmente prima dell’uscita dei giochi, privandoci della possibilità di scoprire chi si evolvesse in cosa o anche semplicemente dando informazioni su alcuni spot di trama che poi si sono rivelati gli unici salienti all’interno dei giochi, ma dal momento che si conoscevano già hanno perso parte del loro appeal.

 

Passando all’ottava generazione come punti a favore ci sono i Pokèmon nell’overworld, già presenti in Let’s Go, ma gestiti a mio parere meglio. Ho apprezzato le terre selvagge e il fatto che nonostante si avesse la possibilità di incontrare Pokèmon evoluti da subito questi fossero ad un livello che rendeva rischioso l’affrontarli, dal momento che comunque la cattura era impedita prima di aver sconfitto un tot di palestre. Rispetto alla generazione precedente penso che la facilitazione del gameplay sia stata gestita meglio dato che nonostante lo smart-rotom dicesse dove andare, la possibilità di esplorare un’area prima di passare alla successiva era garantita; inoltre qui lo snellimento fornito dal Pokèpassaggio è stato ulteriormente migliorato mediante l’inserimento della bici rotom.
Per quanto riguarda la trama questa non mi è dispiaciuta, avrei magari gradito un’introduzione anticipata di Brandobaldo e Scudobaldo, anche tramite semplici incontri sfuggenti, che mi avrebbero tolto l’impressione che i personaggi siano comparsi dal nulla.
Ho apprezzato il passaggio al DLC rispetto all’introduzione di un terzo titolo o coppia di titoli che sia per il prolungamento della durata dei giochi.
Facendo anche qui riferimento alla campagna Marketing ho apprezzato il silenzio stampa contestualizzato alla gestione della generazione precedente: almeno questa volta i giochi sono stati veramente qualcosa da scoprire.

 

Per quanto riguarda gli aspetti negativi riferendomi sempre ai DLC c’è il punto dei Pokèmon che seguono l’allenatore, meccanica introdotta ne “l’isola dell’armatura” e proseguita nel 2° DLC, non mi riferisco al comparto grafico, quanto alla gestione: ok renderla una funzione in più relegata all’acquisto del DLC, molto meno ok vincolarla ai territori aggiunti tramite esso, capisco anche il non inserirla nelle città, ma nelle terre selvagge perché no, il gioco è stato patchato in modo da permettere il trasferimento e la cattura dei Pokèmon del DLC anche a chi non lo abbia acquistato, perché non dare la possibilità di portare il proprio Pokèmon a spasso nelle terre selvagge a chi questo acquisto lo ha fatto…
Anche in questa generazione non sono mancate le aree non esplorabili, inserite come sfondo senza giustificarne l’esistenza e/o paventarne un’utilità.
Altro aspetto negativo è stata l’assenza di un post-game, nel gioco base, non legato al competitivo, passi il completamento del dex o il fare Raid a caso, ma il gioco, finita la trama principale, ci ha abbandonato a chiederci, e adesso…?
La meccanica dei Raid Dinamax è carina, ma è stata inserita in un online con diverse falle, quali il meccanismo di ricerca dei raid, o la costruzione di un team, che è alla fine dipendente dal caso dato che non si conoscono le caratteristiche dei Pokèmon che vengono scelti dagli altri allenatori, né le competenze degli allenatori stessi.

 

Pensando al futuro e ai Remake di quarta generazione lascerei i Pokèmon nell’overworld, magari migliorando lo spawn e rendendolo più fluido rispetto all’ambiente circostante; manterrei la semplificazione ottenuta dalla bici Rotom; terrei la base della trama di DPPt andando a sviluppare e giustificare quelli che furono i buchi di trama del passato, magari a introdurre Arceus veramente e non come evento mai rilasciato.
Penso che fornire la possibilità di scegliere la difficoltà del gioco non sia contestualizzabile all’interno del brand Pokèmon, per questo punterei ad alzarla gradualmente durante il gioco, raggiungendo un livello che si possa definire difficile nel post-game, che mi auguro non sia limitato al competitivo, ma che possa fornire anche un contributo alla storia, in modo tale che l’utente bambino possa avere tutta la storia per imparare come affrontare la situazione e che dall’altra parte non gli sia impedito di completare la trama principale perché troppo difficile, mentre il giocatore più adulto potrà fruire di un post-game che sia adeguato alle sue capacità.
Per quanto riguarda la meccanica dei Raid ritengo possa essere mantenuta, o sostituita con una nuova meccanica di gioco cooperativo online, ma che sia necessario rendere più facile la ricerca di un raid, mediante un aggiornamento automatico di quelli disponibili, e la costruzione di un team per affrontare la sfida, istituendo la possibilità di invitare le persone direttamente fornendo “un link” al raid.
Per la campagna marketing ritengo si dovrebbe arrivare ad un equilibrio tra quella dei giochi di VII e VIII generazione, in modo da fornire degli spunti riguardo le meccaniche e/o le novità dei remake, magari tramite piccoli teaser spot distribuiti durante il periodo di campagna, senza rimanere in silenzio per mesi, in modo da mantenere alta l’attenzione nei confronti del gioco, ma senza intaccare l’esperienza di scoperta.

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Sono cresciuto con il brand pokémon e posso tranquillamente dire di aver giocato tutti i main games e parte degli spin-off, nonostante oggigiorno sia un adulto continuo a seguire la passione che per 20 anni mi ha tenuto legato a questo brand.

Sinceramente parlando a me i giochi sono piaciuti più o meno fino Sole e Luna, sarà che generalmente non pongo attenzione ad eventuali difetti tecnici o grafici fino a quando non compromettono l'avventura stessa che sto giocando o sarà che generalmente prediligo fare attenzione ad altri fattori per me più importanti ma, gira e rigira, per me i giochi pokémon sono salvabili fino ai primi giochi di settima generazione più, anche se non mi piace l'idea e anche se alla fine è poco più di un upgrade grafico di Giallo(cosa che me li fa "odiare"), i Let's Go.

 

Sono consapevole che le trame dei giochi pokémon, soprattutto dopo la quinta o sesta generazione, non sono mai state capolavori di letteratura o sceneggiatura ma a me hanno saputo intrattenere più che a dovere, mentre altri fattori come "l'acchiapali tutti" o "l'esplora d'appertutto" mi hanno sempre tenuto compagnia facendomi andare anche oltre al canonico post-lega tipico di quasi tutti i main games.

Tuttavia, per me, con l'avvento di UltraSole e UltraLuna si ha iniziato a vedere più che mai una sorta di pigrizia negli sviluppatori, che alla fine pigrizia non è...semplicemente hanno iniziato a "riposare sugli allori" credendo in qualche modo che fosse inutile sforzarsi più del solito perché tanto, parlando terra a terra, pokémon venderebbe sempre e comunque tra i fan.

Con Spada e Scudo, però, secondo i miei personali gusti, è arrivato un colpo devastante...in pratica hanno privato i nuovi giochi di tutto ciò che solitamente mi portava ad adorare un gioco pokémon al di la che fosse apprezzato o meno dalla moltitudine di altri fan...la mia passione per "l'acchiappali tutti" è stata spazzata via dall'ormai famoso genocidio masudiano e la storia non ha saputo intrattenermi più che altro perché una vera e propria storia non c'è se non per delle linee di testo e qualche piccolo evento a fine gioco mentre per il resto la parola d'ordine è "sta succedendo qualcosa a Galar ma tu fregatene e vai avanti a sconfiggere le palestre pokémon".

A ciò aggiungiamo il fatto che nelle loro interviste ufficiali precedenti all'uscita dei giochi quelli di GF/TPC hanno tranquillamente dimostrato ne di dare veramente ascolto ai fan ne di pensare ai fan storici che li seguono da 20 anni e a me, francamente, sono caduti molto in basso perché va bene mantenere pokémon un brand per bambini ma non anche quando molti bambini lo snobbano perché fin troppo infantile...e, secondo me, da non fan del competitivo, non basta dare importanza al competitivo stesso per accontentare i fan più grandi!

 

A parte ciò, per me, fin dai primi giochi ciò che mi ha sempre attirato del brand pokémon è proprio quell'acchiappali tutti che lo caratterizzava fino a qualche anno fa(adesso non più, per me) e il fattore condivisione che tramite scambi e battaglie tra giocatori mi faceva adorare ancora di più i giochi che mi ritrovavo a giocare volta per volta.

Tuttavia, con l'ultima generazione anche questo fattore è diventato quasi impossibile da godere in quanto per poterlo fare bisogna pagare...e non è tanto la questione del pagare che non mi piace ma proprio il principio per cui siamo passati da un anno con l'altro dal non far pagare quasi nulla(a parte gioco e console) al far pagare quanta più roba possibile(console+gioco+Dlc+Abbonamento Online)...diciamo che avrei preferito un processo più graduale piuttosto che passare subito da un estremo all'altro, ma vabbé ormai è più che evidente che in qualsiasi ambito della vita quotidiana esistano solo il nero o il bianco e nessun grigio.

 

A parte tutto ciò, secondo me, il brand per migliorare in futuro avrebbe bisogno semplicemente di poche cose:

 

1) Rendere la storia, di qualsiasi tipo essa sia(matura o non), più centrale e radicata nel gameplay dandole l'importanza che meriterebbe ed evitando di farla nuovamente diventare una cornice del gameplay stesso.

 

2) Rendere più difficile o ragionata la difficoltà dei giochi, magari dando la possibilità di scegliere il grado di difficoltà a inizio gioco e non di snobbarlo completamente perché "ma ehhh, poi i bimbi non possono godersi il gioco"(cosa che non sta in piedi, visto che scegliendo il livello facile avresti la difficoltà presente nei soliti giochi pokémon fino a ora) oppure rendendola disponibile a fine gioco(cosa per me inutile, visto che solitamente il gioco me li spenno tutti alla prima giocata e non li rigioco subito dopo da capo)...purtroppo questa cosa non accadrà mai contando che ammesso tranquillamente di non volerla mettere in futuro e visto che preferiscono spingere i giocatori a rendere più complesso il gioco privandosi di una parte dello stesso nel farlo(non usare strumenti troppe volte, non allenare i pokémon oltre un certo livello, non catturare i pokémon più forti di un percorso...).

 

3) Inserire nuovamente tutti i pokémon al di la di quanti siano e annullare futuri genocidi masudiani...le soluzioni per inserirli e renderli facoltativi ai giocatori ci sono, bisogna vedere se gli sviluppatori avranno voglia di concretizzarle: inserimento tramite patch, upgrade o Dlc(possibilmente gratuiti o a basso costo, visto che non mi andrebbe di sganciare 30€ per ogni singolo o coppia di Dlc) dei pokémon mancanti; Suddivisione del numero totale dei pokémon esistenti nelle versioni di gioco(metà in una versione e metà nell'altra) così da dare poi ai giocatori la scelta e possibilità di ottenerli tutti tramite scambio dando nel frattempo ancora più importanza al fattore condivisione.

 

4) Dare più importanza ai fan storici che li seguono fin dall'inizio perché alla fine non penso di essere l'unico quasi trentenne a non avere ne figli ne nipoti a cui trasmettere la passione per pokémon o con cui condividere momenti di gioco e non è bello arrivare ad avere il timore di vedere giochi futuri sempre più simili a quelli di Dora l'Esploratrice piuttosto che a un qualsiasi gioco del genere.

 

5) Se non hanno idee su come sviluppare una storia o qualcosa di non tecnico nei prossimi giochi non tirarsi indietro dall'ascoltare veramente l'opinione dei fan e fermarsi dal fregarsene e poi dire di fare l'opposto in pubblico con una faccia di tolla invidiabile!

 

In pratica, non penso che fare queste cose finirebbe per spingere i bambini a non seguire più il brand e non penso che lo sfruttare l'effetto nostalgia di continuo, per "accontentare" i fan storici, a lungo andare come stanno facendo(stanno iniziando ad abusarne, secondo me) potrebbe portare sempre a risultati positivi.

Io semplicemente sono dell'idea che se vuoi indirizzare il tuo brand a un pubblico di bambini che non hanno voglia di fare il minimo sforzo per finire un gioco perché abituati ad avere sempre la pappa pronta non dovresti sempre e solo creare giochi che ne rispecchino i gusti rendendoli sempre più infantili o per amebe, semplicemente anche se in modo graduale dovresti creare dei giochi che possano spingerli a ritrovare la voglia di far qualcosa e a far loro capire che nel mondo reale non avranno sempre la pappa pronta a loro disposizione...so che fare ciò sarebbe un grosso sacrificio perché vorrebbe dire avere meno entrate economiche ma seguendo la loro logica, in teoria, ci sarebbero sempre e comunque i fan storici pronti ad aprire il portafoglio e a sganciare dindini per poter prendere un qualsiasi gioco che abbia il nome Pokémon nel titolo!

My TSV ---> Pokémon Y= 2832; Pokémon AlphaSapphire= 2515; Pokémon Luna= 1219; Pokémon UltraSole= 0426;

 

My Friend's Code ---> Pokémon Go9873 2614 0563; Pokémon Masters Ex2495-3101-4679-3356;

 

 

Squadra su Pokémon Argento SoulSilver:                    Squadra su Pokémon Nero:

image.png.11519fa410a9ad18e8b8251a8b3896da.png                         image.png.1dcdd92838af0cb3c42ca9900e8682c3.png                            

 

Squadra su Pokémon Bianco2:                                           Squadra su Pokémon Y:

image.png.85cd141978ba95d23a2f34adff7c876d.png                          image.png.ea49c321f26d1ba0fdeda4871b568dca.png

 

Squadra su Pokémon Zaffiro Alpha:                                  Squadra su Pokémon Luna:

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Squadra su Pokémon UltraSole:                                          Squadra su Pokémon Let's Go, Eevee:

image.png.671a665cd0c3b88e1ba479342fa0e60a.png                             image.png.40ad3dd0b0a06f68e077119739044a4c.png

 

Squadra su Pokémon Spada:                                                 Squadra su Pokémon Perla Splendente:

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Squadra su Leggende Pokémon Arceus*:                        Squadra su Pokémon Scarlatto:

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*I tre starter di Leggende sono nelle loro forme Hisui.

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Negli ultimi anni GF è stata criticata per il modo in cui a gestito il brand pokemon, con scelte discutibili come l'estrema semplificazione delle lotte con meccaniche come il condividi exp attivo sempre e per tutti, o i vantiggi dati dall'alta amicizia. Infatti è dalal 5ª gen in poi che game freak sta "speriementando" vari modi di approcciarsi alla community, in 5ª con una trama più matura, in 6ª con una semplificazione estrema dellla trama e del battle system, in 7ª hanno cercato di stravolgere le meccaniche base di pokemon (cof cof fallendo miserabilmente cof cof) e in ottava puntando più sul multiplayer, in tutti questi casi GF si è concentrata su questi punti dimenticandosi totalmente di tutto il resto, in 5ª ci sono pokemon cge sono un copia ed incolla di quelli di prima con un design diverso, in sesta un esplorazione vergognosa, in settima hanno fallito su TUTTO ed in ottava si sono dimenticati6del postgame (online escluso obv). Anche se quella criticata più di tutte è stata indubbiamente l'ottava, il dex nazionale tagliato, grafica scadente, animazioni inguardabili (i pugni elementari sono degli sticker, per non parlare del supremo ZACIAN SPIN) e postgame totalmente assente, tranne che per la quest di brandobaldo e scudobalto che occupa tra i 2 e i 3 minuti di gameplay. In poche parole swoshi erano palesemente incompleti per la ormai  ormai ovvia mancanza di tempo, ed è per questo che gf ha deciso di far uscire i pass d'espansione, vengono accolti anche abbastanza bene, i pass promettevano bene, ed infatti così fu, all'uscita del primo pass quasi tutti rimasero positivamente sorpresi, finalmente il pokemon ti seguiva, sono stati aggiunti molti altri pokemon e finalmente si aveva un postgame. Stiamo ancora aspettando il secondo dlc, ma io sono molto fiducioso,quindi qual'è il problema? Semplice! I soldi! Per entrambi i pass si doveva pagare 30 euro, che insieme ai 60 di swoshi faceva 90 euro!! 90 euro per un buon gioco, non ottimo, ma un buon gioco, il problema è che su switch a 60 euro puoi trovare giochi ben migliori di swoshi! Immagginate: un bambino si compra la switch e può prendere un gioco di 60 euro, ha varie scelte d'avanti a se, può scegliere tra Zelda, fire emblem,  smash e pokemon (letteralmente i primi esempi che mi sono venuti in testa), tutti e 4 sono degli ottimi giochi, tranne uno.. Pokemon, infatti quest'ultimo può arrivare ai livelli degli altri tre, ma per farlo gli servono anche dei dlc, dlc che negli altri 3 casi servono ad allungare le ore di gioco, mentre per pokemon sono fondamentali, un bambino quindi sapendo questo non andrà mai a prendere il gioco Pokémon, e non era proprio questo che coleva fare GF? Non voleva attirare  nuove generazioni? 

Quindi... Cosa propongo di fare? 

Allora.. Prima di tutto devono smetterla di favorire le vecchie gen per accontentare i nostalgici, se vogliono attirare le nuove generazioni non possono mettere pokemon che forse non hanno neanche mai visto e reference a giochi che non hanno mai giocato... 

Seconda cosa anche se improbabile vorrei ceh gli venisse dato più tempo, penso che tutti preferirebbero avere un ottimo gioco ogni 3 anni piuttosto che un buon gioco all'anno

Terza ed ultiama cosa vi prego accettate che il vostro pubblico ha più fascie d'età, non ci vorrebbe nula, basterebbe mettere la difficoltà selezionabile e il poter disattivare cose come i bonus dati dall'amicizia ed il condividi exp a tutti i pokemon, cioè è così semplice che è una cosa che hanno già fatto, in bw2 dopo aver finito il gioco normalmente potevi sbloccare la modalità ostacolo ceh era più che difficile

Ora però volevo analizzare anche cosa è realmente fattibile :

1, difficile ma non impossibile, nessuno si scandalizza se 3/4 delle forme regionali non sono di kanto e non c'è una nuova forma di charizard...

2, praticamente impossibile... La maggior parte dei soldi non viene dai giochi, ma dal merchandise di pupazzi carte ed altri gadget, quindi se i giochi fanno schifo e non se li compra nessuno gliene frega relativamente... 

3,fattibilissimo, anzi mi sorprendono che non lo abbiano ancora fatto.. Spero che ci sarà nella prossima gen 

In conclusione.. Pokemon sta andando in una direzione sbagliata, punta sempre di più sulla quantità e non sulla qualità, e nonostante rimangano alcune costanti che lo reggano in piedi come le ost e l'idea stessa di pokemon il gioco sta continuando in una discesa nell'oblio più totale, spero solo che GF se ne renda conto... 

 

 

Senior.png.4354faa0c0e808e85355804f5414cd49.pngREBEL.png.f52431664f7ab1c45f308ffed5e91d91.png(targhette by @Riolu007)

:Stelline:HH MEMORIES:Stelline:

Spoiler

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Spoiler

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On 12/10/2020 at 13:39, Darki ha scritto:

Il percorso di Game Freak nel brand Pokémon

Quali, secondo voi, sono gli aspetti positivi e negativi che Game Freak sta apportando ai videogiochi Pokémon negli ultimi anni? E memori di ciò, cosa approvereste (o cambiereste) nel loro approccio ai famosi remake di Quarta Generazione?

Game freak = Pokémon. 

Pur essendo una software house, che produce anche altri giochi, il suo titolo di punta, il quale è conosciuta tutto il mondo è Pokèmon.

Nonostante il brand sia rimasto vivo per oltre 20 anni (cosa non semplice), e che tutt'ora riesce a fare numeri veramente impressionanti, ritengo che il merito non sia dei giochi in sè, ma dei compratori affezionati a questi mostriciattoli tascabili.

Con una veloce ricerca su internet, sulla fascia d'età delle persone che giocano a Pokèmon, purtroppo nessun dato abbastanza recente, però parlando di vecchi titoli come Sole e Luna, è stato detto che la fascia di età maggiore è tra i 20 e 30 anni.

Ma pokemon mica è gioco per bambini?

No. Pokemon è un gioco che ha lasciato un impronta nella storia dei videogiochi (ma anche carte), sicuramente non è destinato a morire da un giorno all'altro, che però vive solo grazie alla rendita degl'anni passati e dei giocatori affezionati al titolo. Credo che possiamo contare sulle dita di una mano le persone che alla domanda "che gioco preferisci?" rispondono "pokemon", parlando per me lo compro cercando di rivivere quell'emozione provata da piccolo, ma purtroppo con scarsi risultati.

Quindi chiusa sta premessa cosa cambierei nei videogiochi pokemon e un possibile remake di quarta?

 

~Partirei prima di tutto dalla base, pokemon è un gioco RPG, un gioco di ruolo, dove tu protagonista svolgi al trama come più ti aggrada, alcuni rpg ti permettono anche di istaurare legami con personaggi secondari o addirittura storie amorose, accantonando la seconda scelta, io terrei buona la prima, magari i capipalestra che ti danno qualche quest da fare, per approfondire un legame con loro, con qualche ricompensa unica, approfondire un legame, durante il corso dei titoli si è visto questo impegno, di far avvicinare di più il personaggio principale agli altri, ma siamo ancora abbastanza in basso dal mio punto vista. Per non parlare che praticamente abbiamo davvero poco spazio di scelta/rispondere come vorremmo a volte, ricordando la leggenda che Red è muto e sa rispondere solo con "...", ma quello era un gioco del 1996 ora siamo nel 2020 mi aspetterei qualcosa di più.

 

~ Una trama un pò decente, se giochi a pokemon per la trama, allora sbagli qualcosa e non hai mai giocato ad altro, diciamocelo chiaramente se c'è un punto dove non brilla chiaramente è appunto la trama, piatta, ma davvero piatta. Apprezzo che nel corso negli anni ci stanno provando in più modi ma non ci siamo ancora, capisco la fretta di buttar fuori un gioco all'anno, ma bisogna migliorare, pensando hai vari fattori, la prima cosa che mi è venuta in mente è il team malvagio... Perchè non aggiungere qualcosa che da più brio al gioco, spaccio, abusi e sfruttamento, cosa impossibile visto è un gioco indirizzato anche per bambini classificato pegi 7, quindi scartata questa ipotesi ho pensato a un altra cosa il tempo.

 

~Il tempo, nei giochi non viene mai fatto un riferimento temporale che potrebbe incuriosire o addirittura far appassionare un giocatore, per dare una spinta in più alla trama, tranne una volta, che io ricordi. Per quando odi ammetterlo, per quando odi quella gen di pokemon, la trama che collegava bianco e nero a bianco 2 e nero 2, era davvero bello, i 2 anni dopo, il team Plasma che tornava alla ribalta, insomma non so voi ma a me è davvero piaciuta come cosa. Vuoi fare un remake di diamante e perla? Perchè non farlo in una transizione temporale due anni dopo, insomma col team plasma che torna alla carica, magari come campione il vecchio personaggio principale, Camilla che si sfida in un secondo momento, il ritorno del Team Galassia, per me risulterebbe molto interessante e potrebbe far appassionare anche noi delle vecchie generazioni.

 

~Lore dei pokemon, all'inizio la tenevano anche bene ma dopo ormai si è andata a perdere, tra gli ultravarchi e il prossimo DLC, leggendari buttati li senza il minimo senso, va beh, l'unico motivo per cui posso capire perchè lo facciano è per contrarstare il fenomeno del cheat, dato che prima di alcuni titoli alcuni pokemon leggendari e mistesiorsi shiny potevi averli solo avendo alcuni titoli e con certi eventi, cosi almeno dando una possibilità alla gente, magari li invoglia  impegnarsi evitando certi metodi. Quindi qua chiudo entrambi gli occhi e fo finta nulla, capisco il cambio di console quindi farlo su entrambi i giochi, ma eviterei di buttare sta cosa in tutti i giochi futuri.

 

~ Difficoltà, dio mio mettiamoci un livello di difficoltà a sto gioco, è davvero troppo facile a livello di trama, una persona deve autoimporsi delle regole per aumentare la difficolta, la trovo una cosa stupida e senza senso.

 

~Grafica, qua a mio avviso si può solo parlare bene, si vede l'impegno e i miglioramenti, certo alcuni filmati lasciano ancora a desiderare, però non mi dispiace per nulla il livello raggiunto ora, spero continuino cosi su sto punto di vista.

 

~ Pokemon, ormai siamo quasi a 900 pokemon, ottima l'idea che hanno avuto nelle ultime gen, per non aumentare troppo il loro numero mettono delle forme regionali, qua mi trovo perfettamente d'accordo. Adoro il fatto che ormai aggiungono sempre cose nuove, ad esempio, in 6 le megaevoluzioni, in 7 le mosse Z, in 8 le dynamax e gigamax, il fatto che vogliono cambiare sempre le carte in tavola e incentivare le persone a comprare i nuovi titoli, la trovo un ottima cosa, finché hanno un senso non mi dispiacciono.

Come ultima cosa adoro le terre selvagge, non per quello che cosa, ma l'idea per come è stata pensata la ritengo più che giusta. Ogni gioco è strutturato sempre nello stesso modo, primi percorsi becchi i classici pokemon coleottero, il roditore della gen e il volante, alla fine ci stanno quasi sempre, salvo qualche eccezione, quelli tipo giaccio e drago... Per prendere quelli spettro devi andare sempre nel solito punto che ogni gioco possiede , di solito sta sempre a metà run, non è che mi piaccia tanto la cosa. Invece con le terre selvagge potevi trovare qualsiasi tipo di pokemon subito, eccetto qualcuno, ma per questione di livello, dato che se li catturavi poi ti ritrovavi con una squadra overlivellata e senza senso, visto la facilità del gioco, però apprezzo davvero l'idea e spero rivenga proposta in futuro.

 

~ DLC, ma dico io, perchè aggiunto dopo? poteva uscire qualcosa di davvero carino giocare il gioco in modo completo, nel mentre esploravi galar avevi anche accesso all'isola dove potevi allenarti e invece no... hanno preferito far cosi, idea che non condivido per nulla, infatti molti si son pure rifiutati di comprare il dlc, dato che può essere considerato un post lega per chi ha finito subito la storia, cosa inutile fare pagare a parte delle aggiunte del genere, quando sono sempre esiste nei titoli precedenti, sembra più una presa in giro, capisco che come post lega è comunque superiore rispetto a titoli precedenti, ma non la vedo come una scusante, siamo nel 2020 dai, tiri avanti di rendita devi dare di più se vuoi mantenere una buona utenza.

 

~ Competitivo, sta parte sinceramente non mi interessa e non l'ho mai approfondita, però ormai creare un pokemon competitivo è diventato una facilità incredibile, pure trovare i pokemon con le loro HA è una cavolata con i raid, che per quanto mi riguarda è una cosa molto positiva e spero che la mantengano cosi.

 

Detto questo ritengo che la strada che stia seguendo Game Freak non sia sbagliata, manca solo quel brio, quel tocco in più, a livello di trama, la cosa più importante secondo me in un RPG, che potrebbe incentivare nuovi utenti a provare il gioco e aiutare i vecchi come me a ritrovare l'amore e la passione ormai persa per il titolo.

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Quando si parla di Pokémon e, sopratutto, di Game Freak non è mai facile esprimersi. Vuoi per la paura di esprimere la propria opinione a favore nonostante la maggioranza dell'utenza sia contraria, vuoi perché è effettivamente difficile trovare un colpevole.

I giochi Pokémon della serie principale stanno indubbiamente andando incontro ad un calo di qualità. E questo accade fin dal 2013, anno di rilascio di Pokémon X e Y. Ma cosa intendo con qualità?
Con calo della qualità intendo tutto ciò che ha a che fare con i giochi Pokémon: storia, design dei Pokémon, novità introdotte, cambi di meccaniche, difficoltà e longevità del gioco. Tutte queste, volendo o non volendo, stanno andando incontro ad un calo netto, proprio a partire da Pokémon X e Y. Ma procediamo lentamente, anzi, partiamo dall'inizio. Reputo importante fare un recap completo in modo da capire bene dove, come e perché si è effettivamente andati incontro a questo calo.

E' Gennaio del 2013 ed attraverso un Pokémon Direct vengono presentati al mondo Pokémon X e Y, i primi giochi Pokémon della serie principale per Nintendo 3DS. I due titoli si presentano subito come tra i più innovativi della storia Pokémon: un mondo interamente in 3D (novità assoluta per la serie), l'introduzione del tipo Folletto ed, ovviamente, una storia ed una regione tutte nuove. In seguito verrà rivelata anche un'altra grande innovazione: le Megaevoluzioni! I due titoli insomma sembrano promettere benissimo. Ma sarà andato davvero tutto così liscio?

Ovviamente no. Il gioco si rivela essere di una banalità assurda, complici personaggi non caratterizzati, una mappa incompleta, una difficoltà generale praticamente assente ed una storia insensata e banale. Anche i Pokémon (secondo me) non sono nulla di così entusiasmante (ricordiamo che per la prima volta vengono introdotti solo 72 nuovi Pokémon, misteriosi compresi). Si pensa che la colpa possa essere semplicemente dell'essere stati abituati troppo bene con Bianco e Nero, e che questo possa essere solo un incidente di percorso.

Passa un solo anno, ed al mondo viene annunciato il tanto atteso remake di Zaffiro e Rubino: Zaffiro Alpha e Rubino Omega. Fin dal suo annuncio, i giochi hanno subito un grande riscontro. Tutti volevano un remake della terza generazione e quale momento migliore se non dopo Pokémon X e Y? I due remake infatti riprendono tutte le caratteristiche dei precedenti titoli e li riportano nella Hoenn che tutti conosciamo. Successo assicurato? Purtroppo no, neanche stavolta i titoli non lasciano il segno. Ma non doveva essere un successo garantito? Alla fin fine, il gioco base c'era già, non c'era bisogno di inventare o modificare nulla. Ed invece, anche stavolta, ci troviamo di fronte un gioco dalla semplicità immane. La difficoltà è stata abbassata notevolmente, il Megabracciale lo si ottiene praticamente subito e si possono ottenere i Pokémon voluti grazie alla funzione del Navidéx. I fan cominciano ad essere delusi ed a pensare che forse Pokémon stia andando verso una brutta deriva.

Passano due anni, e per il 20esimo anniversario di Pokémon vengono annunciati Pokémon Sole e Luna, attraverso una campagna marketing che fa discutere. I numerosi trailer rilasciati durante l'anno infatti sembrano spoilerare praticamente tutto del gioco. E se da una parte questo contribuisce ad aumentare l'hype per i nuovi giochi (che presentano delle novità assolute quali l'assenza di palestre e l'introduzione del GIro delle Isole, i nuovi Pokémon dominanti e le strane Ultracreature), dall'altra parte ci si ritrova senza alcun tipo di sorpresa all'uscita dei giochi. Fatto sta che i giochi sono attesissimi e per la prima volta, essi sembrano essere giochi davvero difficili, oltre che a presentare una storia degna di tale nome! Ma anche stavolta, non è così. Seppur l'introduzione dei Pokémon dominanti danno un pizzico di sfida in più (essendo battaglie 2 vs 1), il gioco in generale, anche stavolta, è davvero blando. La trama sembra proseguire bene fino ad un certo punto, dove si ha un brusco stop immotivato con conseguente accellerata insensata. Ed il giro delle isole, fatto passare come molto più difficile e divertente delle palestre, è un autentico flop. I fan sono furiosi. Una furia che aumenta quando l'anno dopo si ritrovano con un titolo copia-incollato chiamato Ultrasole ed Ultraluna. Se è vero che in questi giochi la difficoltà aumenta esponenzialmente, il fatto di dover pagare altri 45€ per un gioco praticamente uguale a quello dell'anno prima (i cambiamenti sono davvero pochi e riguardano perlopiù la storia, peggiorandola tra l'altro) viene reputato semplicemente oltraggioso (complice anche un'altra campagna marketing molto discutibile).

Sorpassiamo l'uscita di Pokémon Let's Go (in quanto non si è ancora capito se facente parte della main series oppure no) ed arriviamo all'ultima coppia di giochi usciti, Spada e Scudo

Game Freak decide di cambiare forma di marketing ed, a differenza di quanto fatto in passato, decide di fare una campagna marketing moooolto meno pomposa per i giochi. Essi tra l'altro non sono neanche i primi giochi Pokémon per Switch (abbiamo già citato Let's Go), quindi non c'era neanche la paura di sbagliare il passaggio da 3DS a Switch. Risultato? L'ennesima delusione. Sempre gli stessi problemi, sempre le stesse storie. A cui se ne aggiungono altri due: la grafica, che stavolta è ingiustificabile, ed il clamoroso taglio del Déx Nazionale!

Qualcosa non va. Sarà causa della pressione di Nintendo o The Pokémon Company di far uscire un titolo all'anno? Sarà per l'incompetenza di alcuni direttori o lavoratori in Game Freak? Sinceramente non lo so. Quindi, come potrebbero migliorare le cose, anche in vista di un prossimo remake di Sinnoh?
 

- Grafica: Ho trovato nettamente migliore il reparto grafico di Let's Go che quello di Spada e Scudo. Un buon mix tra i due potrebbe essere l'ideale

- Difficoltà: Come abbiamo visto, nel corso del tempo i titoli Pokémon sono sempre andati via via a diventare sempre più facili. Posso capire l'intenzione di voler dare una mano anche ai giocatori più giovani, ma non si può bistrattare il target più maturo e assoldato. L'introduzione di una scelta della difficoltà potrebbe essere la giusta chiave di volta.

- Trama: Direi che è anche il momento di fermarsi con queste trame trite e ritrite da due soldi. Davvero, penso che tra XY, Ultrasole/Ultraluna e Spada/Scudo abbiamo davvero raggiunto l'apice dell'infantilità. Il sogno ovviamente è tornare ad una trama più matura ed articolata come visto in Nero e Bianco (e seguiti). Ma anche la storia scartata di XY sembrava promettere benissimo. O la stessa trama di Sole e Luna procede molto bene fino al momento del rapimento di Lylia. Insomma, su questo punto, se davvero si vuole, si può davvero tirare fuori qualcosa di buono. Basterebbe solo osare.

- Pokémon: Su questi non ho alcuna critica. I Pokémon delle ultime generazione, in generale, sono molto belli e, salvo certe eccezioni (che ci son sempre state), non ho consigli da dare. Forse trovo giusto imbarazzante la scelta di non fare i modelli (che esistono già) di alcuni Pokémon che in questo modo non possiamo avere in alcun modo nei nuovi giochi. Ecco, questa cosa la cambierei volentieri (specialmente se si nascondono dietro ad affermazioni e spiegazioni ridicole ed insensate).

- Reparto tecnico: Altro punto molto scadente delle ultime generazioni, ma in particolare di Spada e Scudo. Reputo intollerabile che un titolo come Pokémon abbia delle animazioni e dei problemi così gravi. Sopratutto se pensiamo che siamo nel 2020, con una console che ha tra i propri titoli roba come Zelda Breath Of The Wild e Mario Odyssey. Non sono un esperto e non so che consigli dare, ma reputo che sia tutto alla base di chi lavora in Game Freak. Un cambio radicale o quasi radicale, direi che è abbastanza opportuno.

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Nel mulino che vorrei, tante doll e la mia Kay:

 

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Ace Attorney: Phoenix Wright, Justice for All, Trials&Tribulations: da9jb7n-59040c86-980d-414b-a06a-edc390421c6c.png.497ae769c7adb776bca1e6f627fe0f02.pngmaya_fey__pokemon_black_white_style_full__by_vendily_da9j9yq-fullview.png.c74387a152f79a4b6173f6c153d64172.pngpearl_fey__pokemon_black_white_sprite__by_vendily_da9jaig-fullview.png.322ccf99df8b8247f3e020e7f3b525ea.pngema_skye__pokemon_black_white_sprite__by_vendily_da9jl5k-fullview.png.e5616ee8777aa02b8a1a2dda55a06702.png713766353_da9jb7n-59040c86-980d-414b-a06a-edc390421c6c-Copia(2).png.1ca2cdc2c99733666e157e5ba112849e.png

Ace Attorney: Apollo Justice:  apollo_justice__pokemon_black_white_sprite__by_vendily_da9jqdw-fullview.png.9890a1f979063c1902374c5789a16a6d.pngtrucy_wright__pokemon_black_white_sprite__by_vendily_da9janc-fullview.png.21ac91d3f4f315e2c08c1a370054b838.png1230856823_ema_skye__pokemon_black_white_sprite__by_vendily_da9jl5k-fullview-Copia.png.22b7d45904ba857431d163c71d21de33.png2104585928_da9jb7n-59040c86-980d-414b-a06a-edc390421c6c-Copia(3).png.f439dc48bbed1b284e721e6f71e8cc41.png1667909379_trucy_wright__pokemon_black_white_sprite__by_vendily_da9janc-fullview-Copia.png.5eb0603d930dcd1a44d4c216d9d8dd60.png

Ace Attorney: Dual Destinies: 2012758395_da9jb7n-59040c86-980d-414b-a06a-edc390421c6c-Copia.png.93694c96958d1290847158e788dd0b2b.png53211587_apollo_justice__pokemon_black_white_sprite__by_vendily_da9jqdw-fullview-Copia.png.ad80c28d85e0cc231bbb363ff95c4465.pngathena_cykes__pokemon_black_white_sprite__by_vendily_daa5x54-fullview.png.9a2a1df761a00fc0914a8b42e185fcc9.png

 

A TUTTO REALITY DOLL:

- JO71-Jo-Total-Drama.png (Made by @Mana)/ 4Zz5Pwj.png (Made by utente mascherato)

 

ULTRACREATURE:

TqR8wQl.png Nihiletta (Nihilego + Meloetta) (Made by @Porygatto)

IdJ0URo.gif.1b81e82d84718980859fbeb018d2d5e3.gif Nihilego animato (Made by @Porygatto)

 

ztLfcc7.png Another meravigliosus Nihilego by @Porygatto

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Parlare bene di Game Freak risulta molto difficile negli ultimi tempi. Mostrarsi a favore delle loro idee e decisioni è abbastanza difficile dato che ci sono più ombre che luci, mentre gettare altro fango su di loro appare ormai quasi come un volersi conformare al pensiero della massa sull'onda di tutti i commenti negativi successivi alla pubblicazione di SwoShi.

E' impossibile negare che nel corso degli anni la casa produttrice abbia inserito delle modifiche intelligenti all'impalcatura della serie e mi riferisco soprattutto a tutti quegli elementi che hanno migliorato la quality of life complessiva dell'utente (come la rimozione delle MN, la semplificazione del breeding competitivo, ecc.). Altra aggiunta che ho molto apprezzato è stata l'introduzione delle forme regionali che hanno permesso di rivalutare alcuni pokemon del passato e di non ingrossare eccessivamente il pokedex. E come non parlare dell'introduzione dei pokemon nell'overworld, feature richiestissima da tutti i fan da tempo immemore.

Tuttavia queste sono solo piccole luci abbastanza fioche all'interno di una stanza buia in cui troppi elementi lasciano supporre una scarsa cura verso numerosi aspetti di gioco.

Purtroppo la software house negli ultimi tempi si è adagiata sugli allori; impegnarsi più del necessario per dei titoli che vendono a prescindere a causa della troppo appassionata fanbase da un un punto di vista meramente imprenditoriale risulta inutile e superfluo. C'è anche da dire che le diverse volte che GF ha provato ad introdurre cambiamenti forti, soprattutto in 5 generazione, ha ricevuto una risposta da parte del pubblico nell'immediato non totalmente positiva. Per cui è comprensibile che, piuttosto che stravolgere completamente un genere che ha fatto un'enorme e inaspettata fortuna a partire dal lontano 1996, abbiano preferito andare con i piedi di piombo e inserire piccoli cambiamenti poco alla volta, avendo le spalle coperte consci del fatto che un ingente numero di appassionati acquisterà la propria copia del gioco indipendentemente dalla qualità finale del prodotto.

E ripeto, da un punto di vista aziendale questa cosa funziona, si ottiene la massima resa con il minimo sforzo e capirei i motivi per cui TPCI prosegue imperterrita su questa strada.

Tuttavia, se prima alcune limitazioni erano giustificate dal fatto che il prodotto videoludico veniva rilasciato su console unicamente portatili, adesso non è più possibile chiudere un occhio su determinati aspetti su cui prima si passava oltre e inoltre l'asticella del prezzo si è alzata allineandosi a quella di tutta la libreria di Switch

Il salto di qualità che ci si sarebbe aspettato non si è verificato e i titoli più recenti portano con sé diverse lacune. Le più evidenti risultano essere quelle sul comparto tecnico che definire sottotono è quasi come fare un complimento. Grafica decisamente inferiore a quelle di altri titoli first party usciti sulla stessa console, animazioni dei pokemon e delle mosse in molti casi imbarazzanti ad eccezione delle introduzioni più recenti, mondo di gioco piatto e con texture dalla qualità discutibile e framerate imbarazzante in alcuni frangenti. E' vero che chi sceglie Nintendo non lo fa per la grafica, ma con SwoShi il risultato è stato nettamente insufficiente e la potenza della console avrebbe permesso di ottenere tutt'altre prestazioni. A questi difetti grafici si collega un aspetto strutturale emerso con il passaggio della serie alla grafica 3D nella scorsa generazione di console e cioè l'eccessiva semplificazione delle mappe e dei percorsi di gioco. Le aree esplorabili, sebbene stilisiticamente molto curate, risultano essere troppo semplici e prive di segreti da scoprire. I percorsi risultano essere fin troppo lineari e si perde quasi tutto il gusto dell'esplorazione, salvo rarissime eccezioni.

In secondo luogo aggiungerei tra gli aspetti negativi la trama, ma a pari merito con la critica precedente. La trama di gioco ormai risulta sempre più banale ad ogni generazione che passa, dopo aver raggiunto il suo picco di qualità con le versioni Bianca e Nera. Ritengo che in un JRPG come pokemon la trama non può essere considerata un aspetto di secondo conto. La fanbase che tanto vogliono accontentare con operazioni nostalgia è cresciuta ormai e i bambini di oggi entrano a contatto con tematiche più mature e serie molto prima di quanto facesse la generazione degli anni 90, per cui procedere con trame noiose e banali lo trovo semplicemente poco sensato. Inoltre troppo spesso abbiamo visto nei titoli degli spunti interessanti di trama inseriti nei postgame, ma mai realmente sviluppati in titoli successivi e lasciati in sospeso quasi come se fossero Easter Egg, (modo carino per rinominare dei grossi buchi di trama). Avrei gradito un maggiore approfondimento di alcuni aspetti di lore che alla fine sono stati lasciati all'immaginazione del giocatore, senza una posizione ufficiale da parte di GF.

Infine mi ricollego a quest'ultimo passaggio per parlare dell'ultimo aspetto negativo sul quale io non transigo, cioè la riduzione all'osso dei contenuti postgame. Siamo passati dall'avere uno dei postgame migliori di sempre in B2W2 al nulla cosmico in Swoshi e nemmeno in ORAS, dove vi era una base molto forte costituita dal postgame dell'originale smeraldo, si è avuto qualcosa, anzi la non inclusione del parco lotta ha solo mostrato l'indolenza da parte di GF nel fare qualcosa in più del minimo indispensabile. Per non parlare di tutti gli eventi in game per ricercare un leggendario non collegato alla trama principale, anche questi non pervenuti nelle ultime versioni della serie.

Ma è realmente tutto dovuto alla pigrizia degli sviluppatori della casa creatrice di Pokemon?

Alla fine tutti questi aspetti negativi possono essere tranquillamente migliorati se non fossero costretti a rilasciare un titolo della serie principale ogni anno. E purtroppo questo è un fattore che non dipende quasi sicuramente da Game Freak, quanto da TPCI, che potrebbe ottenere risultati migliori in termini di qualità concedendo più tempo agli sviluppatori e magari facendo anche più investimenti nel personale della software house, che attualmente pare avere un'organizzazione interna paragonabile a quella di uno studio Indie. Ma purtroppo qui è il profitto globale a farla da padrone. Stendo poi un velo pietoso sulle modalità di comuncazione da parte di TPCI, non mi considero un esperto di marketing, ma è evidente che qualcosa vada ripensato nelle modalità di pubblicizzazione del proprio prodotto.

I consigli che mi sento di dare a GF per i prossimi titoli sono i seguenti:

1. Prendersi tutto il tempo necessario per realizzare un titolo dignitoso e senza macroscopici difetti palesemente dovuti ad un prodotto realizzato con fretta;

2. Abbandonare provvisoriamente lo stile grafico con proporzioni realistiche e riadottare quello della serie Let's Go, più adatto per un gioco con mappe squadrate come un ipotetico remake dei titoli ambientati a Sinnoh;

3. Approfittare del remake del primo gioco della serie che ha posto le basi per la lore dell'intero universo pokèmon per stabilire finalmente una posizione ufficiale sul rapporto tra Arceus e tutti i leggendari semidivini mostrati nelle ultime due generazioni;

4. Maggiore amore verso la propria creazione e verso i fan che l'hanno tanto supportata :)

 

Modificato da Alemat
commento inviato inizialmente per errore e modificato con l'autorizzazione di Darki

 

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"The important thing is not how long you live. It's what you accomplish with your life. When I live, I want to shine. I want to prove that I exist. If I could do something really important, that would definitely carry on into the future. And so, if I were to disappear, I think that all I have accomplished will go on. That is, that would mean that it’s living, right?"                                  

                             -Grovyle, Pokemon Mystery Dungeon Explorers of Sky

 

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Targhetta vincitore GDR TD Regions, piccola flexatina per la prima cosa buona che ho fatto su PM

 

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Sede e membri del Project X by @Taka (Io sono il Riolu sulla panchina)

 

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Partiamo dal presupposto che Pokemon rappresenta la mia infanzia. Ho iniziato con Diamante e Perla e da lì è stato amore a prima vista. Mi sono buttato a capofitto nei giochi precedenti, per poi passare a quello che è attualmente il mio gioco Pokemon preferito: Platino. Non so quante volte l'ho rigiocato, ma ogni volta è come la prima. Vogliamo parlare del mondo distorto? Mi da i brividi. Della caratterizzazione dei leggendari? Della vastità dei luoghi esplorabili, o ancora di come erano sviluppati gli eventi? Questa cura l'ho ritrovata poi ovviamente in HG/SS, in particolare per quanto riguarda gli eventi in questi giochi si trova il mio preferito che è quello delle rovine Sinjoh. Sono poi passato a BN e B2/N2, giochi sui quali ho sempre avuto pareri contrastanti. Diciamo che la quinta generazione non è assolutamente la mia preferita, ma è innegabile come quei giochi rappresentino un esempio fantastico di come dovrebbero essere i giochi Pokemon: personaggi ben caratterizzati, Leggendari trattati come si deve, ampie zone esplorabili, eventi non al livello di quelli della quarta generazione ma tutto sommato decenti, trama fantastica. Quando uscirono X e Y avevo aspettative altissime, mi avevano pompato dentro l'hype per mesi ed ero convinto che quei giochi avrebbero spaccato. Il risultato fu una vera delusione. Una trama basilare, l'esplorazione ridotta al minimo, la caratterizzazione dei personaggi inesistente, i Leggendari messi li come per caso, gli eventi ridicoli. Le uniche note positive furono le megaevoluzioni e il rinnovamento grafico. E attenzione, non sono assolutamente un hater della sesta generazione, ad essa appartengono alcuni dei miei Pokemon preferiti come Yveltal e Greninja. Purtroppo questi giochi hanno per me dato avvio al declino del brand. Certo, le vendite sono tutt'oggi altissime, ma non per questo bisogna essere ciechi sul fatto che la qualità dei giochi si sia abbassata. Altre note dolenti dei giochi più recenti sono il post game e la difficoltà, quest'ultima direi quasi imbarazzante in X e Y. Con la settima generazione c'è stata una parziale ripresa in questo senso, basti pensare ad Ultra Necrozoma, e, considerando che Pokemon si propone in primo luogo come brand per bambini, non ritengo necessario insistere ulteriormente su questo punto. Diverso è il discorso per il post game, in quanto, tolta la parte carina sul team Rainbow Rocket, quello della settima generazione non mi ha soddisfatto, anche se ha comunque costituito un miglioramento rispetto alla generazione precedente. E grazie aggiungerei, qualsiasi cosa è meglio di zero. Sempre relativamente alla settimana generazione ho poi apprezzato l'introduzione delle mosse Z, così come il tentativo di "rinfrescare" il gioco introducendo il giro delle isole al posto delle palestre. Quest'ultimo punto merita tuttavia una precisazione: sebbene abbia apprezzato l'idea, le palestre rimangono secondo me insostituibili. Voglio dire, chi da ragazzo non ha mai sognato ad occhi aperti vedendo il medagliere riempirsi progressivamente? Ulteriore punto dolente della settima generazione, per quanto mi riguarda, è la rimozione del Pokedex nazionale. Catturali tutti è sempre stato il motto del brand no? Bene, allora si possono fornire tutte le giustificazioni possibili e immaginabili ma questa continuerà ad essere una scelta insensata. Non posso spingermi oltre nel mio commento, in quanto, dopo aver completato la settimana generazione ho deciso di non acquistare la Switch per proseguire l'avventura. Non sei un vero appassionato si potra' dire. Assolutamente falso. Semplicemente, gli ultimi giochi, complici anche mie aspettative forse troppo alte, non sono riusciti a farmi scattare quel qualcosa in grado di giustificare una spesa comunque alta per la nuova console ed i nuovi giochi. E allora cosa chiedo a Game Freak per gli eventuali remake di quarta? Di farmi nuovamente scattare quella scintilla, ovviamente. Come? Valorizzando i cinque punti che ritengo fondamentali: caratterizzazione dei personaggi, trama, post game e libertà di esplorazione adeguata, giusto rilievo ai leggendari, eventi non buttati li a caso per far ottenere i Pokemon misteriosi. Se poi vogliamo aggiungerci anche una grafica rinnovata, penso che nessuno si offenda. Chiederei anche il Pokedex nazionale, ma mi pare abbiano detto che non ritornerà più. Sarei molto felice di sbagliarmi a riguardo. Ma piu' di tutto chiedo a Game Freak di aver rispetto per i giochi di quarta. Per me quei giochi sono sacri, come per tanti altri immagino. Quindi attenti, ogni errore peserà il doppio. Prendetevi il tempo che vi serve, in fondo credo che a nessuno interessi avere un gioco all'anno, ma fate dei giochi degni di essere chiamati tali.

 

 

 

 

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Quello proposto è un argomento su cui molto spesso mi ritrovo a dibattere con altri appassionati della serie su cui sono molto felice di poter dire la mia più volte, onestamente.

 

Premetto che ho iniziato a giocare con una certa "serietà" a Pokémon solo nel 2013, con l'uscita di Pokémon X ed Y, poiché i giochi precedenti a questi uscirono quando ero troppo piccolo per comprenderli appieno. Ho giocato, un po' come tutti i giovani della mia generazione, agli acclamatissimi giochi ambientati a Sinnoh, ai remake di Johto e anche ai giochi ambientati ad Unima, ma molto spesso non ero nemmeno capace di completarli; non che fosse una cosa negativa, poiché, allora, quello era il modo per me più conveniente di giocare, ma non posso certo dire di essermeli gustati come i giochi pubblicati da Game Freak dal 3DS in poi.

Guardando indietro, nonostante il "tardo" inizio, non è difficile notare tutti i cambiamenti che sono stati apportati ai giochi, tutt'altro. Cambiamenti che hanno iniziato a presentarsi nel corso della serie da molto prima che io me ne potessi accorgere: e non parlo, ovviamente, solo di un aspetto strettamente tecnico, che era e sarà inevitabile, ma di un vero e proprio diverso approccio a quello che è il mondo Pokémon da parte di Game Freak e, di conseguenza, da parte dei fan.

Ho potuto notare ciò con maggiore efficacia giocando a pochi mesi di distanza tra loro il "recente" Rubino Omega e il "vecchio" Giallo: entrambi di mio gradimento, entrambi spulciati ben bene, entrambi, dal mio punto di vista, ottimi giochi. Ma quello che più mi ha colpito sono le differenze nel modo in cui i due giochi sono portati a noi, i giocatori, e non mi riferisco solamente al marketing o alle introduzioni dei due giochi, ma nel modo in cui sono sviluppati dall'interno. Molto spesso, comparando tra loro giochi appartenenti a generazioni differenti, è possibile notare (e ricordare) la maniera in cui quella specifica generazione abbia influito sul brand, quali aspetti negativi e quali positivi abbia apportato, e quale "clima generale" abbia lasciato dietro di sé. E questo "clima" è molto spesso determinato dal modo in cui i giochi si sono fatti notare, con le loro novità.
Non sono uno che disprezza particolarmente le decisioni che Game Freak prende poiché, in quanto consumatore, sono libero di approcciarmi a meno a queste "novità", per cui ho sempre evitato di lamentarmene eccessivamente, ma se dovessi dare un opinione sul lavoro degli ultimi anni, potrei dire che mi ritrovo in uno stato alquanto altalenante.
Le ultime tre generazioni di Pokémon sono state per me molto importanti, e come tali me le sono godute a dovere, ma, pensando a come siano state trattate, tra le prime "caratteristiche" del discusso comportamento di Game Freak non posso fare a meno di notare che, ogni volta, mi pare che la casa produttrice tenti di partire con il botto salvo ritirarsi in una nuova pagina della sua storia dopo poco, non appena vede che il pubblico generale inizia a farsi sentire di meno e quindi i giochi inizino a perdere (come è giusto e normale che sia) la loro popolarità, infierendo dunque sul modo in cui la fanbase risponde loro.
E' il caso, in particolare, della sesta generazione, che ha avuto un periodo di "splendore" durato meno del previsto, troncato di netto contro ogni aspettativa; e se, da un lato, apprezzo che si faccia di testa proprio senza seguire uno schema che i fan hanno deciso di applicare ai giochi, è anche vero che ciò ha lasciato molti buchi aperti e una grande delusione generale che potevano tranquillamente aspettarsi; l'hype generato dietro ad un ipotetico Pokémon Z fu grande, l'anime Pokémon venne pubblicizzato ed accolto in maniera egregia, e il mondo Pokémon, in generale, si ritrovava in mezzo all'oro (non solo dal punto di vista monetario, si intende).
Questo discutibile trattamento di Game Freak verso degli anni che hanno segnato Pokémon per sempre ha avuto modo di riversarsi anche sui giochi successivi: il voler andare troppo veloci, il continuo bisogno di novità a cui i produttori vanno dietro è diventato stancante, insidioso, controproducente: non solo non permette alla fanbase stessa di potersi gustare, come è giusto che sia, un prodotto, ma la riempie anche di aspettative continue, le promette un oggetto del desiderio irraggiungibile secondo i mezzi attuali. I tanto criticati Pokémon Spada e Scudo (e perché no, anche UltraSole e UltraLuna) non sono cattivi prodotti, non sono stati progettati con l'intento specifico di ferire o di pubblicizzare un lavoro pigro o incompleto, perché sono convinto che, in fin dei conti, i creatori di un brand tanto famoso e oramai tanto importante come Pokémon sprizzino amore più puro per queste loro creazioni da ogni poro della propria pelle; i risultati sono insoddisfacenti e poco convincenti a causa di una mancanza di tempo dovuta ad un ritmo che, nel giro di poco, è andato a scandirsi nella maniera sbagliata.
I problemi attuali non sono, dal mio punto di vista, la mancanza di un Pokédex Nazionale (su cui potrei discutere per ore e ore, e su cui non difendo nessuna delle due "fazioni" in lotta sull'Internet), una grafica di minore rilevanza rispetto ad altri giochi o i vari DLC, né una "mancanza di amore per il brand" che in molti accusano Game Freak di portarsi dietro da anni, ma un lavoro incompleto dovuto ad un semplice (e triste) fraintendimento che si è andato a creare negli anni per cui il mondo Pokémon debba essere COSTANTEMENTE in evoluzione, in aggiornamento, in fase di rinascita o morte, mai in uno stato di calma e serenità. E di questo non vado ad incolpare né solo la casa produttrice, né solo i fan; ma spero proprio Game Freak decida di farsi due domande riguardo all'incessante odio per i giochi di ultima generazione e pensi a come poter effettivamente porci rimedio. Anche se ci dovessero volere anni, sarebbe meglio così. E spero proprio che sia ciò che faranno con degli eventuali remake di quarta generazione, non tanto perché mi piace Sinnoh e non voglio vederla essere trattata male da ambo i lati, ma perché, in generale, vorrei rivedere Pokémon rifiorire come un tempo, riprendendosi pian piano e, magari, producendo dei titoli che possano entrare nel cuore dei giocatori come molti hanno fatto in passato, e che non si facciano conoscere solo per i dibattiti polemici a loro nome.

- But even the sun sets in paradise -

 

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La Game Freak ha dedicato quasi tutti i suoi sforzi per lo sviluppo di Pokémon, senza dubbio una tra le serie più longeve del panorama videoludico, che dal 1996 ha fatto molti passi in avanti, così come molti altri franchise degli ultimi anni '90 e dei primi anni 2000. Eppure, questo processo è andato molto a rilento rispetto a molti altri videogiochi, e questo è un aspetto che bisogna tenere in considerazione. Anche nel passato i giochi non erano tecnicamente eccellenti, ma eravamo più propensi ad accettarli per ciò che erano. Pokémon si è spostato in 3D solo nel 2013 e sette anni dopo è ancora indietro rispetto alla concorrenza su molteplici aspetti; ho preso come esempio la grafica perché è ciò che è più ovvio a prima vista, ma ci sono molti altri punti deboli su cui la GF dovrebbe lavorare. Pokémon è sempre stato molto lento e probabilmente rimarrà sempre dietro a molti altri concorrenti. 

E' facile stilare una lista di desideri per un videogioco ma bisogna essere oggettivi e riconoscere che Game Freak, nonostante abbia in mano il franchise più redditizio al mondo, non è l'unica ad avere potere sul brand. Infatti, paradossalmente, la maggior parte degli incassi del franchise arrivano dal resto dei media correlati a Pokémon. In un certo senso, bisogna riconoscere che la GF è legata indissolubilmente a tutti gli altri aspetti del mondo Pokémon, il che la costringe a rilasciare il nuovo capitolo annualmente, portando a difficoltà organizzative nel team. In passato il tempo di lavorazione per un videogioco era più corto di adesso, perché questi erano meno complessi. Anche Pokémon, seppur contraddistinto dalla sua lentezza nell'evolversi, ha raggiunto livelli di complessità maggiori, se non nella formula generale nel passaggio da hardware ad hardware. Nonostante ciò, le uscite sono praticamente annuali, portando a un risultato non eccellente su molteplici fronti. Molte delle mancanze, negli ultimi anni, sono dovute a questa limitazione: mancanza di interessanti aree da esplorare, texture approssimate, e in generale poca personalità. Sarebbe necessario raggiungere un compromesso con la Nintendo, The Pokémon Company e Creatures per migliorare il comparto tecnico non eccellente per gli standard di oggi. Game Freak, probabilmente, non è a corto di fondi, e tantomeno lo è la Nintendo; una seconda soluzione sarebbe aumentare il numero dei dipendenti della casa videoludica. Questo non risolverebbe tutti i problemi, ma darebbe senza dubbio un vantaggio alla GF.

La Game Freak, però, non è esente da colpe che non sono direttamente correlate con un breve tempo di sviluppo, ma alla doppia anima del brand. Pokémon è un gioco destinato a bambini, ma anche ad adulti; Game Freak è, fortunatamente, ormai consapevole di questa ambiguità e ha cercato di saziare i fan storici del brand con una maggiore attenzione verso il competitivo: apprezzato sicuramente, ma non è questa la soluzione. In questo modo Game Freak dedica la maggior parte del gioco a chi si approccia per la prima volta a Pokémon offrendo una difficoltà bassa, esperienze guidate e una storia con pochi spunti interessanti, per soddisfare altri con un'esperienza che è quasi estranea da un gioco Pokémon, mirata solo a una piccola percentuale di giocatori e concentrata solo sul combattimento, che dovrebbe essere solo una parte dell'esperienza. Non è difficile riconoscere cosa chiedono gli appassionati del brand; è possibile che la Game Freak si sia accorta che una parte dei fan chiede una storia più adulta, una vera esplorazione e una difficoltà maggiore, magari selezionabile. Non sarebbe difficile, basterebbe un level scaling. 

In un remake, è possibile fare tutto ciò. Con più tempo dedicatogli è possibile migliorare il comparto tecnico, lavorare sulla difficoltà e anche limare la storia, che non sarà nuova o originale, ma questa può essere migliorata in un nuovo titolo. 

Avendo detto tutto ciò, bisogna chiedersi se è davvero necessario che la Game Freak cambi. Dopotutto, non ha motivi economici per farlo. Le vendite aumentano, molti fan anche del passato sono comunque affezionati alla loro infanzia e comprano ugualmente i nuovi titoli. La realtà è che noi siamo cresciuti e la Game Freak è rimasta un po' bambina. Non possiamo pretendere che cresca con noi, anche se possiamo sperare. 

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by secsi @Combo 

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Il brand Game Freak da una trentina di anni a questa parte è divenuto uno dei più prestigiosi nel panorama videoludico ed è una delle software house più redditizie con la quale Nintendo può collaborare. Con Pokémon ha raggiunto la notorietà praticamente subito, ma portando soprattutto fra il 2002 e il 2012 prodotti ai quali si legano intere generazioni di ragazzi. Infatti i titoli meglio confezionati appartengono forse alle console portatili più performanti, in particolare l’innovativo Nintendo DS. Con questa c’è stata la più grande affluenza di giocatori grazie a Pokémon Versione Diamante e Pokémon Versione Perla di fine 2006 in Giappone e nel corso del 2007 nel resto del mondo. Una crescita esponenziale confermata nel triennio 2008-2010 con il terzo titolo della regione di Sinnoh, Platino, e con il remake dei vecchi Oro e Argento. Successivamente con il passaggio al Nintendo 3DS, però, cominciano ad arrivare le piccole note stonate in Pokémon X è Pokémon Y: sebbene per la prima volta abbiano portato il gioco lo stesso giorno nel mondo, il gioco ha presentato dei bug importanti (come quello del salvataggio corrotto a Luminopoli) ma anche scarsa profondità nel PokéDex e nella storia principale. Il prodotto è buono complessivamente parlando, ci sono state buone meccaniche e buone vendite, ma il baratro è dietro l’angolo. I remake di Rubino e Zaffiro ha sancito un punto di non ritorno, portando un nostalgico ricordo ai vecchi giocatori ma una facilità nel livellare i Pokémon disarmante, creando dissapori nella nuova funzionalità del condividi esperienza introdotto nei titoli precedenti. In più il postgame, come in XY, è profondamente scarno. Si cerca di correre ai ripari con la deludente saga di Alola, che portano poche modifiche sostanziali, specie nella terribile esperienza di Ultrasole e Ultraluna, visto come un DLC di 45 euro, ma anche dalla campagna di promozione dei titoli talmente massacrante che con i video dei canali ufficiali di YouTube praticamente giocavi senza giocare. Prima dell’ottava generazione un’altra delusione cocente, ma forse essenziale a entrare nel nuovo mercato della Nintendo Switch. LGPE ha rappresentato con tutta probabilità il punto più basso raggiunto negli ultimi anni. Va bene pensare a un collegamento fra console e Pokémon GO, però in alcuni momenti del gioco è come se avesse problemi gravissimi di grafica, personalmente provata in modalità portatile nella palestra di Fucsiapoli. Proprio dal lato grafico trovo alcuni passi in avanti, una costruzione di modelli tridimensionali che rispetto al passato sono più veri, passando però su animazioni terribilmente scadenti come gli alberi nelle terre selvagge. Ma alla fine Pokémon non è conosciuto per la sua bellezza grafica, ha sempre portato comunque buone cose ma non perfezioni. Pokémon è rinomata per una costruzione di trame molto interessanti e a tratti commoventi, pensando ai non citati ma importanti Bianco-Nero/Bianco2-Nero2. Contenuti di trama che appunto dalla sesta generazione sono crollati, fino ad arrivare a Spada e Scudo con tantissima mediocrità. Ed è qui che spero possa risollevarsi Game Freak, perché è qui che a mio avviso ha perso tutto quel di buono ha ottenuto negli anni. Un brand comunque sempre amato, ma che non ha più quei guizzi tali da soddisfare tutti dell’acquisto del nuovo titolo. Secondo me il remake di Diamante e Perla può arrivare nel momento giusto. Si sfrutta a pieno la nuova console, si aggiustano le carenze grafiche di Spada e Scudo e si controlla minuziosamente possibili inserimenti in giochi amati e già probabilmente perfetti per trama e postgame. Poche piccole cose che possono solo che rendere più moderni Diamante e Perla, magari introducendo nei percorsi diverse terre selvagge che possano rendere l’esperienza di gioco attuale. Una sorta di vecchio che si incontra con il nuovo, un po’ il desiderio di Game Freak che non riesce a realizzare. È difficile accontentare i giocatori più esperti, che vorrebbero tornare ai fasti di un tempo, ma bisogna programmare il futuro, e questo comporta dei rischi. È il momento opportuno per rinascere, il progetto per uscire dal momento buio e tornare davvero credibili.

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Pokémon nasce come videogioco spensierato capace di unire diversi ragazzi in un'avventura emozionante alla ricerca di creature tascabili dalle fattezze piú disparate. Nel corso di oltre 24 anni il gameplay dei videogiochi é cambiato radicalmente, rispecchiando le mutazioni della società.

GAMEPLAY
Il vecchio pokemon Rosso/Blu si presentava come un gioco di ruolo a turni dalle meccaniche semplici ma efficaci: ciascun allenatore poteva avere in squadra massimo sei pokemon, con un limite di quattro mosse apprendibili. I ragazzini di allora erano consci solo delle debolezze piú elementari e affrontavano ogni capopalestra affidandosi al proprio istinto e agli attacchi piú appariscenti. Col passare delle generazioni vennero aggiunte nuove funzionalità che andavano arricchendo l'esperienza di gioco.
In pokemon Oro/Argento furono introdotte le uova pokemon, con le quale si potevano in qualche modo "clonare" i propri mostriciattoli per poi scambiarli con chi possedeva la versione opposta alla propria.
Su Zaffiro/Rubino le Abilità e le Lotte in Doppio diedero vita a strategie innovative, mentre le Gare Pokemon rappresentavano un diversivo alle consuete lotte.
Diamante/Perla videro invece la divisione tra mosse fisiche e mosse normali - basate fino ad allora solo sul tipo dei pokemon-, permettendo una maggiore giocabilità.
In quinta generazione si perfezionó l'Online con le Lotte in tempo reale, oltre all'aggiunta di Abilità Nascoste (spesso originali).
X/Y furono i titoli che lanciarono la Megaevoluzione, un concept davvero sorprendente che diede sia lustro a pokemon già affermati come Charizard, ma allo stesso tempo fece conoscere pokemon dimenticati come Mawile.
Sole/Luna sfruttarono tutto il potenziale del  3DS con le Mosse Z, un'arma finale e monouso capace di ribaltare le sorti di un incontro.
Con Spada/Scudo infine abbiamo il Dynamax, una via di mezzo tra le due precedenti funzionalità, utilizzabile da qualsiasi pokemon senza sacrificare alcuno strumento.

Game Freak ha quindi dimostrato di saper rinnovare di volta in volta il suo gameplay, proponendo idee originali e in grado di attirare sia un pubblico giovane che quello piú maturo.

DIFFICOLTÀ
I primi titoli di pokemon sono ritenuti da molti i piú impegnativi, per via del livello degli avversari, dei moveset scadenti e delle MT monouso. Chi sceglieva Charmander su Rosso/Blu partiva svantaggiato sia contro i tipi Roccia di Brock sia con quelli Acqua di Misty; era necessario ampliare fin da subito la propria squadra, anche se nei primi percorsi difficilmente si trovavano pokemon decenti. La Lega pokemon rappresentava una vera e propria sfida e la cattura dei Leggendari richiedeva molto tempo e pazienza. Chi é che non ricorda poi il terribile Miltank di Chiara in seconda generazione, cosí come l'avvincente Parco Lotta di Smeraldo o le spietate Gare Pokemon?
Di generazione in generazione, peró, il livello di difficoltà é andato scemando, adattandosi alle esigenze di una società dinamica che non ha piú molto tempo da spendere sui videogame: i neogiocatori vogliono vivere un'esperienza unica, senza dover perdere ore a leggere infiniti dialoghi o a ricordare ogni combinazione di tipo. A partire dalla sesta generazione Game Freak é venuta incontro al pubblico di oggi, forse piú casual, con l'introduzione di un Condivisore Esperienza migliorato, in grado di livellare la propria squadra in poco tempo. Tutto ció, unito alle Megaevoluzioni/Mosse Z/Dynamax e ad un'intelligenza artificiale sempre piú patetica, ha ridotto la campagna single player ad una mera pressione di tasti con un unico risultato finale: la vittoria del giocatore.
Ai piú esperti é rimasto soltato il lato competitivo come modello di sfida.

ONLINE
Nel lontano 1996 ci si scontrava con gli amici tramite il cavetto Link, in grado di regalare svariate emozioni e divertimento, senza badare alle statistiche dei propri pokemon.
Con Oro/Argento si inizió a parlare di breeding, ivs ed evs, oltre che a bilanciare le mosse di prima generazione, spesso mal programmate (come i Brutti Colpi troppo frequenti) o troppo sgrave (come Bora con il 90% di precisione). Fu tuttavia solo in quarta generazione che Game Freak introdusse delle funzionalità online nei suoi titoli, seppur con lo scambio di un "codice amico": per la prima volta ragazzi appartenenti a nazioni diverse potevano affrontarsi in un incontro amichevole. Da qui nacquero diverse guide per aiutare i nuovi giocatori nel cosiddetto " mondo competitivo": molti utenti iniziarono a crearsi dei "pokemon perfetti" per sfruttare al meglio il loro potenziale e vincere piú lotte possibili. Tutto ció non fu accolto positivamente dai piú "casual", i quali preferivano invece godersi una trama avvincente senza troppa pressione. Questo divario fra casual e competitivi continua anche oggi e Game Freak sta continuamente cercando una soluzione che possa favorire entrambe le categorie: se fino alla settima generazione l'online era riservato alle gare e agli scambi, in Spada/Scudo é possibile esplorare le Terre Selvagge e collaborare con altri allenatori per sconfiggere diversi Raid Pokemon e accaparrarsi mostriciattoli esclusivi o evento. Unire la semplice sfida 1Vs1 a una modalità di cooperazione é una strada vincente per ampliare il proprio pubblico e sfruttare al massimo il proprio brand.

TRAMA, PERSONAGGI, DESIGN
Dal punto di vista tecnico i giochi pokemon si sono evoluti in concomitanza con le diverse console in cui sono approdati. Dalla grafica in bianco e nero del GameBoy Pocket fino a quella 3D della Switch si sono susseguite storie e ambientazioni sempre sorprendenti. I primi titoli erano forse piú maturi dal punto di vista della trama e con personaggi carismatici del calibro di Blu, Giovanni o Lance. Tutti i ragazzini di allora si ricordavano nomi e cognomi di ogni capopalestra o antagonista, sempre ben caratterizzati e con un design unico. Il culmine della profondità si é raggiunto con Pokemon Bianco/Nero, dove ci si interroga sulla vera utilità dei mostri tascabili e sulla possibilità di un'esistenza senza di essi: N é forse il rivale piú complesso di tutta la serie.
Sempre a partire da X/Y ( che possiamo definire come giochi di "rottura") le varie trame divennero via via piú banali e prevedibili, gli antagonisti piú scarsi e la catch rate dei leggendari sempre piú bassa.

Le ambientazioni, d'altro canto, han subito vari miglioramenti (anche grazie alla maggior potenza grafica delle console di nuova generazione), diventando piú ricche di dettagli e profondità: si va dall'immensa Luminopoli con i suoi mille negozi, alla magia del bosco Brillabirinto con i suoi colori notturni.

Dal punto di vista del design abbiamo avuto i pokemon piú disparati: ispirati ad animali, piante, miti o leggende e perfino oggetti. Riuscire a creare nuovi concept dopo oltre 900 mostriciattoli é sempre una grande sfida, ma Game Freak alla fine riesce sempre a stupirci con idee geniali. La strategia di aggiungere pochi pokemon nuovi ad ogni generazione, unita alle forme regionali e alle Megaevoluzioni/Gigamax si é rivelata vincente.

REMAKE
I remake di Diamante/Perla sono ormai alle porte, anche se si sa poco su di essi.
Uno delle migliori strategie per lanciare questi titoli sarebbe la possibilità di avere un pokemon che ti segue durante l'avventura, favorendo l'interazione con la propria squadra e accrescendo l'immersione nel mondo di gioco. Quest'aspetto é presente nei DLC di Spada/Scudo ma non sembra sia stato implementato nel migliore dei modi: é importante che il pokemon stia al passo del proprio allenatore e non che si teletrasporti di continuo!
Parlando di contenuti aggiuntivi, credo sia stata una mossa sbagliata quella di Game Freak: perché rimuovere modalità di gioco vendendo un titolo incompleto? Solo per un tornaconto economico? Non basta già l'aumento delle cartucce a 60€, l'abbonamento online e tutto il merchandising del marchio? Trovo scorretta questa politica nei confronti dei fan piú fedeli e mi auguro che non si ripeta in futuro (ma ho i miei dubbi!).
Il Dexit é un altro problema: diminuire il numero di creature ammesse ad ogni generazione ha snellito il pokedex, facilitandone il completamento, ma al tempo stesso ha impedito ai giocatori di utilizzare alcuni dei loro pokemon preferiti. Possibile che i modelli 3D siano cosí difficili da gestire? Non vorrei che il continuo successo dei titoli Pokémon porti Game Freak ha lavorare sempre di meno e vendere prodotti incompleti.
Tra le altre novità che inserirei nei remake c'é senz'altro il ritorno del Parco Lotta, un'area di gioco piena di sfide e luoghi da visitare che aumenterebbe la longevità del single player.
Sarebbe gradita anche una nuova versione delle Gare Pokemon, con minigiochi appassionanti e collezionabili. L'ideale sarebbe poter affrontare altri giocatori online in delle competizioni piú amichevoli rispetto alle lotte.

Favorire maggior interazione fra allenatori e con i propri pokemon é sempre stato un punto di forza dei videogiochi della serie.

 In definitiva la capacità di immersione del giocatore nel mondo di gioco é rimasta la stessa nel corso degli anni, e ció é dovuto al fascino che essi hanno e continueranno ad avere su tutti noi. Sono quindi ben fiducioso che anche la prossima avventura, nel bene o nel male, saprà cogliere nel segno.





 

 

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Pokémon Mystery Dungeon: Musharna's Dream image.png

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Millennium Express: Isole di Alola Partecipazione-Pechino-Express.png

 

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Total Drama Regions sgcocco.png

 

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Harmonia Houses  Serperior.png

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Non è facile trovare un argomento da cui partire per parlare dei problemi che affliggono questa serie perché è un franchise molto grande di cui si potrebbe scrivere per ore e ore. Per comodità partirò dal principio: il concetto da cui è nato tutto quanto è molto semplice, unire un’ambientazione molto vicina al mondo reale con delle creature fantastiche che lo abitano. Da qui i giochi della serie principale hanno esplorato questo universo con la formula classica, ovvero un allenatore (di solito un bambino) viaggia in lungo e in largo per la regione, catturando e allenando i Pokémon per poter sconfiggere i Capipalestra, i cattivi di turno e la Lega Pokémon, il tutto per raggiungere l’obiettivo di diventare il più forte allenatore che sia mai esistito.

 

Sotto diversi aspetti i primi giochi Pokémon nonostante l’ambientazione fantastica erano più realistici sotto diversi fronti, in particolare le ambientazioni e i mostriciattoli tascabili. Le regioni di ogni gioco Pokémon sono ispirate da luoghi realmente esistenti ma questi spunti erano più fedeli agli inizi: la regione di Kanto è basata sull’omonima regione del Giappone, già nei seguiti invece si è allargati a coprire la parte sud di Chubu e Kansai più la parte est di Shikoku, sempre del Giappone, in una sola regione ovvero quella di Johto. Ci tengo a precisare che un’ambientazione realistica non equivale automaticamente a un gioco migliore, bisogna vedere come funzionano tutti gli elementi del gioco nell’insieme per vedere se funziona o meno e personalmente il fatto che la regione di Johto si sia ispirata a più regioni è stato per il meglio. Chiusa parentesi, dalla terza generazione sono stati introdotti degli elementi stranieri dalla località su cui la regione è basata, probabilmente per rendere le ambientazioni più esotiche e interessanti: a Hoenn basata sulla regione di Kyushu del Giappone si trova la città di Ceneride che è ispirata a una città greca mentre a Sinnoh basato sull’Hokkaido (sempre in terra nipponica) a Cuoripoli si trova una chiesa gotica simile al Duomo di Milano. Da quando la serie ha iniziato ad ambientare i giochi in luoghi provenienti da tutto il mondo, anche se ci sono stati dei tentativi di rappresentarla fedelmente, gli autori si sono presi più libertà. Inoltre ci tengo a notare che tutti i giochi che hanno un’ambientazione europea sono basati su intere nazioni e non su singoli pezzi di uno stato come è stato per quelle basate sul Giappone o gli USA. Questo probabilmente per rendere più evidente le zone su cui si sono basate eppure il fatto che queste vengano chiamate regioni mi fa un po’ strano, anche se in effetti col passare degli anni i riferimenti diretti alle nazioni presenti nel mondo reale sono scomparsi poco a poco. Anche il processo di creazione dei Pokémon col tempo è cambiato. La prima generazione non è stata concepita per essere bilanciata, lo scopo era quello di andare alla ricerca delle varie creature che abitavano la regione e c’erano delle specie più forti e rare e altre invece che erano meno fortunate, dopotutto un drago è più forte di una comune farfalla. Al massimo erano presenti qualche cenni di competitivo con il rivale del gioco che cercava di costruire una squadra bilanciata e Pokémon Stadium uscito sul Nintendo 64. Nei seguiti sono stati aggiunti il tipo Buio e Acciaio per bilanciare il gioco e i nuovi Pokémon introdotti non erano più potenti di quelli già presenti, sempre seguendo un approccio più realistico diciamo. Discorso simile per la terza generazione che è stata bilanciata basandosi sul PokéDex regionale. Il vero cambiamento ha inizio con i giochi ambientati a Sinnoh i quali, con le loro evoluzioni cross-gen e Garchomp hanno dato il via al primo power creep di questa serie. Questa cosa è stata ampliata ulteriormente durante la quinta generazione dove pure i Pokémon presenti nei primi percorsi imparavano velocemente delle mosse molto forti per livello e alcuni di loro avevano delle buone statistiche e abilità nonostante non fossero leggendari o pseudo-leggendari. C’è da dire che in Bianco e Nero e seguiti sono stati dati dei buoni moveset anche ai Pokémon delle regioni passate ma non si può negare che la filosofia con cui venivano distribuite le mosse e le statistiche non era più la stessa e da lì si è sempre andati oltre prima con le Megaevoluzioni e le Mosse Z, poi con il Dynamax e un ulteriore power creep.

 

In generale il primo vero e proprio cambio di direzione della serie si ha… da Pokémon Platino (eh, vi aspettavate Bianco e Nero :P). Dopo un periodo di confusione di cui dopo tratterò nel dettaglio che il team ha avuto durante lo sviluppo di Diamante e Perla, il team ha trovato una nuova vena creativa basata su giochi più lineari e che si focalizzavano di più sulla narrazione, oltre all’aggiunte di numerose aggiunte che miglioravano e rendevano meno ostica l’esperienza di gioco, rispettando allo stesso tempo le origini della serie. Tutto questo è partito da Platino che a discapito di una libertà di scelta delle palestre da affrontare a metà gioco, ha corretto la curva di livello e ha migliorato profondamente il personaggio di Cyrus e introdotto il Mondo Distorto, mentre in HG/SS a discapito della scelta di poter evitare il leggendario di copertina ha approfondito le Kimono Girl e altri personaggi di Oro e Argento. Questa direzione in seguito è fiorita con Bianco e Nero e i rispettivi seguiti, con tutte le controversie che sono successe durante il loro rilascio. Purtroppo queste forse hanno portato il team di Game Freak a fare dietrofront, regredendo questo nuovo stile in uno strano ibrido tra la formula classica e qualche nuova idea che però cozza con la formula classica e lo stile dei giochi passati, dando vita a intrecci interessanti che messi insieme generano confusione nel migliore dei casi o a dei giochi scialbi. E qui arriviamo a Pokémon Spada e Scudo che presentano una modalità single player estremamente risicata, molto più breve da portare a termine rispetto ai suoi predecessori se si decide di esplorare la Terra Selvaggia in un altro momento. Non solo, quei pochi cenni di trama che non riguardano il viaggio dell’allenatore o vengono spiegati tramite delle carte allenatore o sono gestite male (ho letto delle interpretazioni interessanti per cui il comportamento di Rose ha un senso ma se nel gioco non vengono date allora non posso fare a meno di pensare che le sue azioni con i leggendari siano più ridicole di Max e Ivan). Inoltre per quanto se ne sia parlato fino allo sfinimento c’è anche la questione della rimozione dei dati di gioco dei Pokémon che non sono stati introdotti nel PokéDex Nazionale. Non tanto per il taglio in sé ma per il modo in cui è stato gestito. Il fatto che Game Freak si sia giustificata dicendo che lo avevano fatto per concentrarsi di più sui modelli e le animazioni, quando poi si ha avuto la conferma che quelle dei Pokémon introdotti in passato erano le stesse di Pokémon X/Y e S/L non ha fatto altro che traboccare il vaso di tutti i fan che si sentivano delusi dagli ultimi giochi della serie, per non parlare di come alcune mosse siano state rimosse senza seguire alcuna logica vera e propria. Gli unici aspetti positivi degli ultimi giochi sono fortemente legati a un altro problema che ultimamente la serie sta attraversando, ovvero il fatto che TPC e compagnia bella non provi più a nascondere che provano a fare più soldi con il minor sforzo possibile. Sia chiaro, non ho alcun problema col cercare di guadagnare dai videogiochi ma c’e modo e modo. Infatti gli unici pregi sono basati su quegli elementi che portano più introiti alle casse di The Pokémon Company. I design dei personaggi principali sono fantastici e quelli dei Pokémon sono più che buoni, perché il merchandise lo devono vendere in un modo o nell’altro. Iniziare a giocare al competitivo non è mai stato così facile e da quello che ho sentito il Dynamax è un’ottima meccanica nelle lotte in doppio, questo perché esistono i tornei del VGC che sono organizzati da una divisione di TPC, guarda caso invece ho sentito dire che nelle lotte in singolo la nuova meccanica è così rotta che l’hanno dovuta bannare da diversi formati di Smogon che al contrario del VGC, non è ufficiale. Infine purtroppo ho da ridire anche al fatto che i DLC dei nuovi giochi abbiano introdotto quasi tutti i Pokémon che erano stati scartati e che contengano molti elementi che ricalcano a periodi nostalgici che non riguardano esclusivamente Kanto. Temo che l’inserimento dei Pokémon scartati fosse già programmata prima dell’uscita di Spada e Scudo mentre l’inserimento di elementi nostalgici come ad esempio i nuovi Regi mi danno l’impressione di come la serie non faccia altro che campare del suo passato. Ok, non è Kanto ma sempre di nostalgia si tratta. Oltre a tutto questo, Spada e Scudo sono i primi giochi ad apportare dei retcon anche piuttosto pesanti per gli standard della serie. Alcuni metodi evolutivi sono stati semplificati, per esempio ora Magneton si evolve in Magnezone con la Pietratuono e non più facendolo salire di livello in presenza di un speciale campo magnetico. Anche i moveset dei Pokémon sono stati rivisti e allegeriti quando in passato spesso e volentieri non si faceva altro che aggiungere nuove a quelle vecchie. Non dico che questi cambiamenti siano negativi, più che altro è che questi cambiamenti sono avvenuti dopo un sacco di anni ma allo stesso tempo il gameplay è sempre quello, qui mi ricollego a allo strano ibrido tra il nuovo e il vecchio che può far strano ai giocatori che queste cose le notano.

 

È piuttosto evidente che la serie sta attraversando un periodo di transizione, questa non sarebbe potuta andare avanti seguendo lo stile delle prime generazioni altrimenti alla lunga i giochi sarebbero stati ripetitivi e poco ispirati, come tra poco vedremo quello che stava iniziando a succedere con Diamante e Perla, ma allo stesso tempo dopo Bianco 2 e Nero 2 la serie si è fossilizzata ulteriormente, sia a causa del dietrofront menzionato prima ma anche per via di diversi elementi che si potrebbero rivedere. Partendo da qui si aprono molte strade e Game Freak potrebbe scegliere di svecchiare la formula, oppure di mantenerla prendendo spunto dalle Hack Rom meglio riuscite o ancora pensare al competitivo e rielaborare pesantemente statistiche e abilità di diversi Pokémon per bilanciare il battle system, abbandonale le palestre e il classico viaggio dell’allenatore e adottare formule più vicine ai vecchi spin-off chi lo sa? Ma avranno il coraggio di fare una scelta e attraversare questa strada? E se si, riusciranno nel loro intento? Oppure continueranno come fanno adesso e la serie diventerà ancora più stagnante? Solo il tempo ci darà la risposta.

 

 E visto che ora stiamo parlando del futuro… perché non parliamo dei possibili remake di quarta generazione? Il problema principale che sta alla base di questi remake è la mentalità che c’era dietro allo sviluppo di Diamante e Perla che era molto diversa da quella che c’è adesso. Mentre quella di Spada e Scudo ne ho già parlato approfonditamente, in quel periodo si provava a offrire ai fan un’esperienza definitiva mantenendo allo stesso tempo lo stile classico dei primi giochi Pokémon. Purtroppo giocando a quei giochi si può notare come gli sviluppatori fossero in alto mare, non solo per i problemi di sviluppo che hanno avuto sul Nintendo DS ma anche perché hanno inseguito troppi obiettivi contemporaneamente e con risultati discutibili. Il PokéDex regionale di Diamante e Perla aveva 151 Pokémon, una citazione al numero di specie introdotte nella prima generazione ma allo stesso tempo quel numero non era sufficiente a garantire una diversità di creature all’interno della regione e ciò ha portato a risultati strani come il Superquattro di tipo Fuoco con solo due Pokémon di quel tipo perché quello era il numero di linee evolutive che lo avevano presenti nel PokéDex regionale. I Pokémon cross-gen di quarta generazione sono stati introdotti con meno criterio rispetto a quelli dei giochi scorsi, ciò ha portato al primo power creep della serie ma anche all’introduzione di strani metodi evolutici e numerosi strumenti che non sempre erano necessari, basta vedere la presenza di incensi che ti fanno ottenere Pokémon Baby che si posso trovare pure nell’erba alta. Grazie ai leak della beta di Pokémon Oro si può teorizzare che la presenza di tutti questi nuovi Pokémon cross-gen nella regione basata sul nord del Giappone fosse dovuta alla volontà di Gameplay di chiudere il capitolo dei giochi Pokémon basati su quel paese, dopo tutto nei piani originari dei giochi di seconda generazione il gioco si sarebbe dovuto ambientare in tutto il Giappone e non solo a Johto e a Kanto. Sotto diversi aspetti questi giochi erano un pacco di espansione della terza generazione, infatti hanno ereditato diverse meccaniche come le Gare Pokémon e le Bacche più quelle riguardanti i periodi della giornata e i giorni della settimana che erano presenti a Johto che erano assenti a Hoenn ma senza lo stesso livello di profondità che avevano in quei giochi. Il concetto di combinazioni di mosse nelle Gare Pokémon non era più presente, le etichette con tutte le descrizioni delle varie bacche sono state rimosse e gli eventi riguardanti i giorni della settimana non erano altrettanto numerosi. Le mappe presenti in quei giochi erano più complesse, articolate e richiedevano un uso maggiore di MN rispetto al passato, se questo poteva offrire una sfida appagante la prima volta che gli si affrontava, durante il post-lega era più complicato riattraversarli senza troppi pensieri com’era possibile nelle generazioni precedenti. Inoltre sotto certi aspetti hanno riciclato degli elementi di Rubino e Zaffiro come il leggendario tra la settima e l’ottava palestra, l’aspetto della Via Vittoria molto simile a quella di Hoenn e la Lega Pokémon posizionata a sud-est proprio come in quella della regione piena d’acqua. Sempre parlando delle mappe si può vedere come l’impostazione a griglia risultava limitante per rappresentare diverse ambientazioni che in un gioco in 3D avrebbero dato un risultato migliore. In Diamante e Perla c’è stato il tentativo di approfondire particolarmente la mitologia del mondo Pokémon, da un lato questo ha offerto un sacco di spunti interessanti e creature leggendarie affascinanti ma dall’altro sono nate ulteriori contraddizioni all’interno del mondo Pokémon, tra i più clamorosi il rapporto tra Mew e Arceus. Potrei andare avanti ma credo di essere stato più che esaustivo. Infatti Diamante e Perla sono la dimostrazione di come avere un sacco di contenuti all’interno di un gioco non sia sufficiente per rendere quel gioco ottimo ma è il modo in cui questi si amalgamano che conta. Quando gli ho rigiocati qualche mese fa mi è sembrato di giocare alla beta di Pokémon Platino che ha corretto molti difetti che erano risolvibili, dando vita a una nuova direzione di cui ho parlato approfonditamente prima.

 

Secondo me è possibile fare i remake di quarta generazione, l’importante è che come base ci sia Pokémon Platino e non Diamante e Perla che erano pieni di problemi. Soprattutto a livello grafico, se si trova il giusto compromesso tra le mappe originali e il 3D secondo me si possono ottenere dei risultati spettacolari, magari sostituendo le MN con delle tecniche speciali da insegnare a dei Pokémon ma senza levare la profondità e l’uso intensivo che era presente negli originali. Ve lo immaginate scalare il Monte Corona nel suo splendore, in 3D coi propri Pokémon durante una bufera di neve? Il vero problema però è che tra lo sviluppo di Diamante e Perla e quello di Spada e Scudo sono cambiate un sacco di cose e se si vuole inserire a forza delle nuove aggiunte come il Dynamax si deve per forza di cose modificare radicalmente l’aspetto di alcune aree di gioco. In particolare la Lega Pokémon (con l’idolatrata Camilla, ricordiamo), non ce li vedo dei Pokémon giganti all’interno di un edificio gotico, lo distruggerebbero alla prima attivazione della meccanica. Di conseguenza tutto ciò potrebbe portare al malcontento dei giocatori che sono cresciuti coi giochi ambientati a Sinnoh, dando il via a delle lamentele peggiori rispetto a quelle venute fuori con i remake di Hoenn, sia per via che sono anni che aspettano l’uscita di questi giochi, sia per via delle controversie avvenute durante il rilascio di Pokémon Spada e Scudo che non hanno fatto altro che diffondere malcontento tra i fan della serie.

 

 

 

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Vi ringraziamo per la partecipazione e per i vostri commenti dettagliati! 

Coloro che potranno procedere alle fasi successive verranno annunciati domani pomeriggio!

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(Ultimo aggiornamento 02/06/22)

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Bentornati alla seconda edizione di Lascia un Commento! Ora che la fase delle iscrizioni è terminata e i giudizi presi, ci teniamo a dire di aver avuto molta difficoltà a decretare i migliori: tutti i commenti erano ben scritti e pensati! 

Ma tale è la natura di una competizione e purtroppo solamente 12 utenti potranno proseguire nell'iniziativa. Andiamo a vedere chi sono (in ordine di iscrizione):

 

 

 

D'ora in poi, la gara continuerà con ulteriori prove a eliminazione diretta. Ad ogni prova saranno eliminati alcuni utenti, fino ad arrivare a incoronare il miglior commentatore di Pokémon Millennium.

Seconda Prova

Il tema di questa seconda prova sarà..

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Espansione del Mondo Pokémon

Se foste a capo del design di una regione Pokémon e doveste scegliere l'ambientazione, a quale Nazione del mondo vi ispirereste e perché?

 

 

Rispondendo a questa domanda, vi invitiamo a commentare in questo topic. Passeranno alla terza fase solamente 8 partecipanti!
Avete tempo fino alle 23:59 del 18/10/2020 per inviare qui il vostro commento. Tutti gli altri post non attinenti saranno cancellati dal topic. Il commento dovrà seguire le regole già elencate nel regolamento già esplicitato in precedenza.

I vostri lavori verranno come sempre giudicati da @Alexina, @Dott.ssa_Drapion, @LightRay e dal sottoscritto.

Per qualsiasi domanda, non esitate a contattarci sul topic apposito!

 

Buon lavoro a tutti!

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La seconda fase dell'iniziativa è ora aperta!

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10 ore fa, Darki ha scritto:

Espansione del Mondo Pokémon

Se foste a capo del design di una regione Pokémon e doveste scegliere l'ambientazione, a quale Nazione del mondo vi ispirereste e perché?

 

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La Cina.

Nonostante io non condivida nulla con esso, conosco veramente poco e nulla delle loro storia, cultura e religioni, so comunque che è un posto pieno di paesaggi fantastici.

Tutti abbiamo un amico, che per altro nemmeno sappiamo come sia lì però c'è, su Facebook che condivide sempre contenuti strani, come i due lupi dentro di noi, che frutta sei, come saraì tra 50 anni, il buongiornissimo Kaffè, il buon Lunedì ti auguro una giornata fantastica (che se lavori o studi il buon lunedì non esiste proprio), però a volte capita, raramente, che condivida contenuti interessanti, un notte mi è capitata, al posto di vedere gli africani che fanno la piscina coi bastoni una serie di immagini dei posti naturali più belli al mondo e alcuni stavano in Cina. Avendo anche studiato come geometra, ero già a conoscenza dei bellissimi grattacieli nelle grandi metropoli cinesi, quindi alcuni posti già li conoscevo, altri invece scoperti oggi, altri ancora per ovvie ragioni completamente inventati.

 

Città=1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11

Monti=13-18,14 

Centrale elettrica=16 

Lega Pokemon=15

Parco lotta/zona speciale =12

Evento= 17 

Linea viola= Muraglia 

Zona arancio= Terre Selvagge 

 

~Il protagonista partirà dal punto uno, un paesino di campagna immerso completamente nella natura, come in ogni gioco ci saranno giusto 2 casette, ispirato alla città di Yunnan.

~Una volta iniziata l'avventura andremo dritti verso la prossima città, non possiamo accedere alla 9 vista la zona montuosa, quindi si dovrà prendere il sentiero normale con un bosco alla fine, superato quest'ultimo arriveremo alla città (2), che si ispira a quella di Guilin.

~Qua non possiamo ancora prendere la strada sulla catena montuosa (13), quindi classico sentiero, ci si butta magari dentro qualcosa tipo la scuola pokemon e arriviamo alla 3° città, ma anche metropoli che prende spunto da Hong Kong e in questa cittò si trovera la prima palestra. Questa città possiede anche un area portuale, dove se andate a vedere il film nuovo di pokemon, vi verrà dato insieme al biglietto del cinema un codice, una volta inserito potrete sbloccare l'evento inedito per il nuovo pokemon misterioso che si trova su quell'isola (17), il film per ragioni sconosciute per alcuni ma per altre ovvie non verrà trasmesso in Europa quindi cavoli vostri.

~ Ora possiamo potremo passare attraverso una parte della catena montuosa, preso spunto dalle Zhangjiajie, ora non potremo andare verso la città n.8, quindi l'unica destinazione sarà la città n.4, qui sarà presente la seconda palestra, questo luogo molto simile ad Hangzou.

~Sconfitto quest'ultimo andremo verso sempre verso nord città n 5, che è praticamente un villaggio sull'acqua (pure Venezia ci hanno copiato, scherzo non so quale è nata prima) , preso spunto da Zhujiajiao (distretto di Shangai villaggi sull'acqua), anche qui sarà presente una palestra ma non potremo affrontarla a causa dei poteri forti.

~ Il sentiero si divide in due, non possiamo andare diretti nella prossima metropoli (6) perchè non c'è la corrente, quindi si va alla centrale (16), qui si affronta il solito team cattivo, conosceremo il capopalestra della prossima città che ci ringrazierà per aver salvato la città mentre lui era a chissà fare cosa, quindi libero il percorso andremo verso la metropoli (6)

~Questa seconda metropoli è ispirata a Pechino, qui si potrà affrontare il capopalestra, vedremo per la prima volta questa imponente muraglia che divide la citta con le famose Terre selvaggie, il portone d'ingresso è proprio a confine delle città ( muraglia cinese di Pechino)

~Esplorate le terre selvagge quanto volete, poi dritti verso la prossima meta, il sentiero sarà molto paludoso, visto che non viene mai curato perchè la prossima sarà una città fantasma. Poche persone vivono qui, a causa delle varie leggende create, un cimitero (classico ambiente per i pokemon spettro) e il capopalestra, battuto questo si avranno 5 medaglie. Città inventata.

~Torniamo indietro ora si potrà sfidare la palestra della città n.5, otterremo surf, potremo navigare un po in mare, e raggiungere i vari porti delle città (3,5,7), scordatevi di raggiungere l'isola 17 perchè i limiti li faccio io e il film dovete andare a vederlo.

~Tornando ancora indietro ora potremo esplorare buona parte delle catene montuose (13), e andiamo verso la prossima tappa (8), città a piedi della catena montuosa, dove vi è presente il museo storico (qui si revitalizzano i fossili), altra palestra, città ispirata a Lintong district.

~Andiamo avanti superiamo la catena montuosa (18) che non è altro che la continuazione di quella precedente (13), per arrivare alla città (9) dove sarà presente il settimo capopalestra, città sulle montagne come quella di Yushu.

~Scendendo dai vari tornanti di montagna possiamo tornare alla città di partenza, oppure possiamo andare verso un piccolo paesino (11) a riva di un lago gigantesco, possiamo anche navigarlo per raggiungere una grotta polare, preso spunto dal lago di Qinghai, ci sarà giusto qualche casetta dove vivono con un pò di veterani a fine carriera e uno di questi è il classico insegnamosse. 

~Tornando indietro ora potremo scendere anche dall'ultimo dirupo e raggiungere l'ultima città (10), anche questa città inventata, dove sarà presente l'ultimo capopalestra.

~Tutte le medaglie in nostro possesso, andremo per la battaglia finale contro l'organizzazione malvagia, andiamo verso una piccola città (12) dove è presente un grandissimo palazzo, che è anche il loro covo. Qui saremmo annulleremo i piano di un organizzazione malvagia grazie vari aiuti e cattureremo il leggendario. Una volta fatto tutto questa zona diventerà il futuro parco lotta ed è ispirata a Lhasa.

~Quindi dopo ben 3 giorni dall'inizio del vostro viaggio, abbiamo 8 medaglie, sconfitto un organizzazione criminale, salvato il modo da varie catastrofi, catturato il leggendario che controlla chissà cosa e questo a soli 10 anni, quindi con tutti diritti acquistati, possiamo finalmente accendere all'ultimo pezzo della catena montuosa (14), chiamata anche via vittoria accessibile solo presentando le 8 medaglie per via del pericolo, dato che qua la montagna va scalata all'esterno, su pericolosi assi in legno, questo monte è ispirato alla montagna Hua.

~ Superato il monte in sola mezza giornata, siam giunti finalmente alla lega pokemon (15) che prende spunto dalla Giant Pagoda.

 

~ In caso mi arrivi un bonifico da parte di Game Freak, nella parte in alto a sinistra ci faccio un dlc, ovviamente per nulla scontato, giusto qualche leggendario random e qualche tana per farlo completamente uguale a quelle delle terre selvagge, possono anche essere collegate in caso buttiamo giu un pezzo di muraglia (in quel punto non ci dovrebbe nemmeno essere ma dettagli) quindi è abbastanza facile come cosa.

 

 

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Mi era piaciuta molto l'ambientazione europea di X e Y ma credo si possa continuare su quella strada andando a toccare lo stile di molte altre città europee. Ovviamente l'Italia sarebbe un'ottima scelta vista la varietà di stili che coesistono nel nostro paese, ma sarebbe anche molto complicata da rendere al meglio in un unico gioco (se il gioco si svolgesse in Italia e ci fosse solo il Colosseo sarebbe deludente...persino la mia stessa città vicino a Torino unisce un enorme parco naturale, un tempo riserva di caccia del re, con un ambiente cittadino e, nella stessa città di Torino si passa dal barocco al museo Egizio... Figurarsi se le città fossero tante). 

Al contrario l'Austria, con il suo stile imperiale che impregna tutte le città più importanti della nazione, potrebbe diventare la scelta perfetta per un unico gioco pokemon.

Le grandi città con larghe strade e quei caratteristici tetti colorati di verde, pieni di disegni e monumenti con cupole tondeggianti (chi ha mai visto il commissario Rex sa chi cosa parlo, ma anche dal vivo tutte le città austriache in cui sono stato hanno questo stile, non solo Vienna) sarebbero il luogo perfetto per un'esplorazione diversa dal solito che punta sulle città più che sulle zone circostanti per scoprire segreti, bande criminali e più in generale osservare un mondo in cui pokemon e umani coesistono (questa volta in un mondo più artificiale e quindi probabilmente più vicino al nostro e più pieno di grimer e altri pokemon simili). 

Sarebbe anche un'ottima occasione per educare sulla musica classica con qualche pezzo di Mozart e pokemon che vanno d'accordo con la musica ce ne sono a bizzeffe... Una competizione musicale potrebbe essere così integrata nel gioco senza forzature. 

Ma non finirebbe qui. Per arrivare in alcune città tipo Salisburgo (città della musica appunto) sarebbe necessario scegliere se scalare montagne, attraversare fiumi o passare dalle miniere, che nel gioco sarebbero path alternativi durante la storia che permetterebbero al nostro rivale di scegliere il percorso più forte (in caso di selezione di difficoltà elevata) o il percorso più debole (in caso di difficoltà bassa), sboccabili completamente dopo la lega per l'esplorazione totale. Tali percorsi dovrebbero essere strutturati per un'esplorazione pre e post lega in modo da non renderli troppo semplici dopo la lega. 

L'aggiunta di Npc unici per ogni percorso con quest uniche potrebbe essere un'occasione per influenzare ricompense ottenute più in là nel gioco o anche solo aiuti inaspettati contro il team di criminali di turno. 

E a proposito del team di criminali, non ne inventerei uno nuovo, il team Rocket (ossia la classica mafia) sono già di per sé un team feroce che sfrutta i pokemon a proprio vantaggio per vile denaro, non penso ci sia nulla di peggio. Anche a voler cambiare nome la sostanza deve rimanere la stessa. Le varie città poi sarebbero perfette per nascondere i loro loschi traffici di pokemon (e di spartiti musicali) quindi non si potrebbe far di meglio.

Sono così convinto della bontà dell'idea che affiderei la lega stessa al team rocket (riprendendo l'idea di una palestra affidata a Giovanni dei primi giochi) almeno al primo round in cui la storia arriverà al suo climax proprio alla lega. Dopo essere diventati campione una volta la lega cambierebbe faccia eleggendo a campioni allenatori onesti che, proprio per la fiducia ricevuta, si allenerebbero in modo da superare i precedenti campioni. 

La location della lega dovrebbe essere l'interno di una montagna, quindi non più via vittoria - >lega ma lega all'interno della via vittoria, con un sistema di trasporto sboccabile dopo averla raggiunta una volta. In contrasto con il resto del gioco dove le città la fanno da padrone il finale del gioco sarà completamente all'interno di un monte.

E per una volta anche la città di partenza sarà enorme tanto che prima di ricevere il primo pokemon potremo perderci tra le vie e le varie case con attività di tutti i generi.

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Sono un collezionista appassionato di shiny casuali, rng, pokemon evento ecc...

Mi diverto in tutte le generazioni tranne la 5-7-8 mai in multiplayer.

Contattatemi solo se volete imparare a fare RNG su emulatore su 1-2-3-4-6 generazione.

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Ho visto che purtroppo già qualcun altro ha scelto la mia stessa nazione, ma il mio lavoro era quasi pronto e non ce l’avrei fatta a ricominciare da capo. Inoltre rimane comunque il mio pensiero, e cambiarlo sarebbe stato falso. Per fortuna prendo la cosa da una prospettiva diversa. A quanto ho capito non si chiede di progettare una regione Pokémon, ma si chiede il perché di una determinata scelta.

 

La risposta a questa domanda può essere più complicata di quel che sembra. La traccia chiede di immedesimarci nel designer addetto all’ideazione di una regione Pokémon. Potrebbe significare semplicemente di descrivere quale nazione ci piacerebbe veder trasportata nel mondo Pokémon, ed in questo caso, dipendesse da me, l’antica Grecia sarebbe il soggetto ideale. Una popolazione ricca di cultura, mitologia, storia…  se si guarda agli antichi eserciti di Atene e Sparta, al il mito di Teseo e del Minotauro ed agli Dei residenti nell’Olimpo, le ispirazioni certamente non mancherebbero. Ma se fossi realmente a capo del design di una regione, vedrei le cose da un altro punto di vista.

 

Sarei alle dipendenze di un’azienda che deve prima di tutto trarre profitto dalle proprie idee. Quindi mi impegnerei nel ragionare in un ottica molto più aziendale. Il mio pensiero, in quanto membro del team di Game Freak, si focalizzerebbe sulle basi che il mio gruppo ha posto nell’ultimo arco di tempo, e sugli obbiettivi che grazie ad esse può raggiungere. C’è una nazione particolare di cui si è parlato negli scorsi anni, che si sta avvicinando a Nintendo, e che dal punto di vista imprenditoriale, più di tutte le altre, riesce a far convergere le esigenze economiche con un’idea artistica che resta comunque di grande spessore: la Cina.

 

La Cina è ovviamente un Paese con un’economia dal grande impatto internazionale. Una vera superpotenza. Dal punto di vista di un team che sviluppa  videogiochi, rappresenta un mercato crescente, che garantirebbe introiti consistenti e fama a livello di immagine. Il mercato cinese ultimamente è diventato un punto di sbocco per le aziende di tutto il mondo, grazie alle sue tecnologie innovative e la possibilità di sperimentare nuove strade, più di quello che concedono attualmente altri continenti. Game Freak lo sa bene, e conosce anche le numerose insidie che si possono incontrare nell’approcciarsi ad un territorio così chiuso nelle proprie convinzioni. Nonostante ciò la posta in gioco è allettante, e in questi anni sono stati fatti buoni passi avanti. Una regione ispirata alla Cina potrebbe essere in grado di garantire finalmente un’apertura definitiva, ed un accordo commerciale conveniente per ambo le parti.

 

Fino all’uscita di  Pokémon X ed Y i rapporti tra il team di Tokyo e la Cina erano tutt’altro che idilliaci, di conseguenza quest’ultima non era mai stata presa in considerazione dal brand Pokémon, e ne mancava completamente del supporto. Nel 2014 una petizione di 10.000 persone chiedeva a Nintendo di rendere disponibile una localizzazione dei giochi in lingua cinese. “Comprendiamo il fatto che ci siano state difficoltà nel localizzare i videogiochi Pokémon in cinese nel corso degli anni. Tuttavia, con il passare del tempo, la maggior parte degli ostacoli si dissolvono ed è l'occasione ideale per sviluppare il pieno potenziale della regione della Grande Cina”. Con questi presupposti si è arrivati per la prima volta ad una completa traduzione in lingua cinese di un titolo Pokémon, con Sole e Luna. Prima d’allora solo Taiwan ed Hong Kong avevano accesso liberamente ai videogiochi della serie, ma in questo modo, un primo passo di avvicinamento era stato fatto. In passato il governo cinese era stato ostico nei confronti di alcuni prodotti di Game Freak, e lo stesso Pokémon GO, che aveva avuto un successo mondiale, era invece stato proibito all’interno dei confini nazionali. Ritenuto inizialmente un pericolo per la sicurezza del Paese, fu in seguito approvato tramite un accordo tra Niantic e NetEase, azienda produttrice locale di app e software.

Un principio di chiarimento, si direbbe. Ma sono due i segnali fondamentali che hanno fatto intendere quanto realmente Game Freak sia interessata ad una collaborazione con la Cina, ed entrambi sono avvenuti di recente.

 

  • Il primo è stato definito Big Project. L’annuncio di Pokémon Unite non ha per nulla entusiasmato i fan storici del mondo Pokémon, e l’appellativo “Big Projec"” è sembrato più che mai fuori posto. Ma dal punto di vista degli sviluppatori, si tratta davvero di un progetto di enorme importanza.  Nintendo ha stretto un accordo con la holding cinese di Tencent (colosso che racchiude diverse attività informatiche) per portare la console Switch in Cina, con la stessa Tencent interessata in prima persona a produrre il nuovo gioco sfruttando il franchise Pokémon. L’affare è di una caratura talmente ampia che vi è stato dedicato un intero Pokémon Present esclusivo, e visto che in oriente il modello di gioco su base mobile è piuttosto apprezzato, un successo potrebbe consentire a Pokémon di conquistare anche quella fetta di pubblico
  • Il secondo sta nel fatto che a settembre Game Freak abbia voluto cambiare nome sociale nei suoi studi cinesi, per rendere il nominativo meno “straniero” e più digeribile alla popolazione locale. Segno della volontà di tenersi buoni i nuovi possibili cilenti

 

Mi sono soffermato soprattutto sulla motivazione della scelta di una località perché penso che al giorno d’oggi le aziende prendano decisioni guardando in primis alle ragioni economiche. Ma una volta scelta l’ispirazione, bisogna metterla in pratica. Come creare una Cina in salsa Pokémon?

 

Da escludere in maniera assoluta ogni possibile riferimento politico. La Cina in questo frangente è molto sensibile e può causare seri problemi per un rapporto futuro. Andrei a pescare dal passato, ma in una maniera astratta e concettuale più che incentrandosi sulla vera e propria tradizione cinese. Un fatto accaduto di recente, ha dimostrato che se si vuole trattare le leggende cinesi, bisogna farlo in modo preciso, e non mescolarlo con altri elementi che le potrebbero contaminare. Il film live action Disney Mulan infatti, ha provato a prendere elementi culturali cinesi, e fonderli con una visione disneyana. Ma il risultato ha portato ad un compromesso insoddisfacente. Quello che doveva essere un prodotto creato per strizzare l’occhio alla Cina, ha invece scatenato le ire di numerosi fan. In pratica adotterei alcuni simboli dell’architettura e della mitologia, ma senza approfondire più di tanto le storie che sono state tramandate.

 

È risaputo che Pokémon possieda delle sue caratteristiche peculiari, e per forza di cose rischierebbero di influenzare le culture a cui si ispira. Perciò prenderei solamente i tratti estetici e le atmosfere che la cultura cinese emana, e le trasmetterei ad una popolazione creata ex novo. Tale regione non rivisiterebbe in modo tangibile la Cina, ma ne assorbirebbe solamente alcuni elementi ricorrenti. I nuovi fan riconoscerebbero quindi dei tratti a loro familiari, ma non si sentirebbero toccati nel profondo, né violati della loro cultura.

Simboli come il drago potrebbero essere inseriti per dare forma ad un ipotetico leggendario, oppure come stemma di una casata o del team malvagio. Mi stuzzica l’idea di utilizzare la Muraglia Cinese per inserire a livello di trama un conflitto in atto con un’altra regione, e grazie ad essa si proteggerebbero dalle invasioni nemiche. Infine l’esercito di terracotta: le statue potrebbero essere poste in una grotta ricca di enigmi, al cui interno si nasconde un Pokémon misterioso caduto in un sonno profondo.

 

Fra i tratti geografici che utilizzerei per la stesura della regione, ci sarebbe senz’altro la vastità della nazione: avere un grande territorio, comprendente deserti, pianure e zone montuose, sarebbe un ottimo punto di partenza per posizionare diverse tipologie di Pokémon nell’habitat a loro più congeniale. Nella zona centrale si estenderebbe una lunga ed arida distesa rocciosa, nella quale la presenza di piccoli villaggi rurali la farebbero da padrone. Nel punto più centrale di questa valle, posizionerei un equivalente dell’altopiano del Tibet, in cui sulla cima sarebbe posta una struttura gestita dai più grandi monaci allenatori di Pokémon. Una sorta di Torre Lotta.

 

Intorno alla zona centrale si svilupperebbe la vita cittadina. Come una cornice si districherebbero le città che l’allenatore dovrà percorrere per ottenere le medaglie. Al nord si troverebbero pianure verdeggianti costellate da fiumi e laghi, si potrebbe sfruttare la frequente presenza dei classici cortili interni cinesi per caratterizzare le ville colorate estese in maniera verticale. Ai lati si potrebbero utilizzare elementi naturali per dare un tocco di vivacità alle città: zone portuali, città fredde con presenza di ghiacciai, canyon, ecc…

 

A sud posizionerei le città industriali, composte da fitti palazzi e fabbriche in continuo fermento, che confluiscono tutte verso un’unica via: la Lega Pokémon.

 

L’edificio prenderebbe i tratti della famosissima Città Proibita di Pechino. Essa mantiene il suo stato misterioso e la sua imponenza ben si sposa con la sede della più importante manifestazione Pokémon.

Spoiler

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Se dovessi scegliere una Nazione a cui ispirarmi per la realizzazione di una nuova regione Pokemon sceglierei l’Australia; la mia scelta è partita dall’idea di stravolgere il mondo Pokémon: se Alola era la regione in cui le palestre non esistono ancora, come sarebbe una regione in cui le palestre non esistono più? E ho pensato che l’Australia potesse soddisfare questo requisito, si tratta di una terra che ha cancellato il suo passato, le sue radici, quelle legate alla società aborigena, a seguito di anni di colonialismo tale cultura (corrispondente a quella delle palestre in questo parallelo con il mondo Pokèmon) è andata scomparendo.

 

La regione in questione sarà un’isola comprendente una porzione orientale, una occidentale ed una centrale. La regione orientale è in gran parte arida, con qualche rilievo montuoso; l’area occidentale presenta un’area desertica pianeggiante; quella centrale è una spianata depressa e caratterizzata da una vegetazione lussureggiante, in cui svetta una formazione rocciosa di colore rossastro, visibile da qualsiasi punto della regione.

 

La città principale e quella di inizio dell’avventura trae ispirazione dalla città di Sidney, si trova sulla costa e si sviluppa attorno ad un importante porto mercantile, attorno ad esso si riconoscono 2 zone nettamente diverse tra loro, una relativamente pianeggiante e urbanizzata, l’altra in cui sopravvivono le foreste e si evidenzia una civiltà rurale. La “città nuova” è caratterizzata prettamente da istallazioni moderne e tecnologiche che si basano su una visione architettonica quasi futuristica, mentre nella “città vecchia” sopravvive ancora la natura che non è stata completamente cancellata dall’essere umano. Immaginiamo ora che il nostro protagonista si perda per sbaglio nella città vecchia e trovi uno strano edificio, con l’intestazione Palestra di Barangaroo (Figura storica aborigena e attuale nome di uno dei quartieri della città di Sydney), da qui si incuriosisca e vada a scoprire la storia cancellata delle palestre e della lega Pokèmon.

 

Nel corso del suo viaggio il protagonista raggiungerà la città più a nord della regione, isolata dalle altre, ma sede della Biblioteca più importante della zona, contenente la storia della regione stessa. La città in questione, ispirata a Canberra (per struttura, ma non localizzazione), è circondata da un bosco ed attraversata da un fiume, ma non per questo meno moderna della città di partenza, presenta nel suo territorio una galleria, una fontana che pare raccontare dell’arrivo di un uomo che ha portato l’innovazione all’interno della regione, inoltre svetta all’interno del lago situato nel territorio della città una torre che accompagna i visitatori con le note di oltre 50 campane. Qui ha inoltre sede una società più o meno riconosciuta che cerca di salvaguardare la cultura delle palestre Pokèmon.

 

Altra città importante è situata all’estremo sud-est della regione la colorazione nerastra del terreno fa contrasto con il biondo chiaro delle spiagge, in questa città è presente il grattacielo più alto della regione, da cui ad un orario specifico è possibile scorgere la vetta della grande roccia rossa situata al centro della regione e notare uno strano pattern circolare sulla sua superficie.

La grande roccia centrale si scoprirà poi essere la sede della lega Pokèmon, oltre che luogo sacro in cui i nativi della regione si affrontavano per effettuare il passaggio dall’infanzia all’età adulta che veniva coronato dopo aver sconfitto il “re della roccia”.

 

Come la popolazione, e con essa la cultura, aborigena è stata accantonata, se non completamente eliminata, dalla colonizzazione, anche in questa regione è arrivato qualcuno che ha schiacciato ed eliminato l’istituzione della lega Pokèmon, nonostante ne siano rimasti, in entrambi i casi, tracce e le testimonianze degli eredi di queste culture che cercano di trovare il loro modo di adattarsi alla nuova società senza perdere le proprie radici. E chissà, magari la lega Pokèmon è arrivata nel resto delle regioni che conosciamo proprio a partire da qui, quando i nativi, per paura di perdere del tutto la loro identità hanno deciso di abbandonare la loro terra e cercare di trovarsi un nuovo posto in cui vivere e crescendo assieme ai nativi delle altre regioni hanno saputo creare una comunione delle rispettive usanze in modo da creare la Lega Pokèmon come la conosciamo oggi.

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